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Cooperativa Editoriale Etica

Anno 15 numero 125 febbraio 2015

€ 4,00

Mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità


PAUL HILTON / GREENPEACE

CROLLA IL PREZZO
finanza etica
Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NE/VR. Contiene I.R.

DEL PETROLIO:
GLI USA PIANGONO,
L’ARABIA SAUDITA
FESTEGGIA

BOOM PER IL PESCE,


economia solidale
PREZIOSO PER
LE ECONOMIE EMERGENTI

VENTI DI GUERRA:
internazionale
IN EUROPA NON
SI PARLA D’ALTRO Mare
Ocean grabbing: dopo la terra una
nuova risorsa naturale rischia
da
di cadere vittima della speculazione
ISBN 978-88-99095-04-8

9 788899 095048

difendere
editoriale

OCEANI
DEPREDATI

N
egli ultimi anni si è parlato molto di land bile al sovra-sfruttamento del-
di Silvestro Greco grabbing, cioè dell’accaparramento di ter- le risorse alieutiche (disponi-
re da parte dei Paesi ricchi del mondo, che bili per la pesca, ndr). Vogliono
ha avuto inizio dopo la crisi alimentare mondiale farci credere, ad esempio, che
nel 2007. Ma c’è anche un’altra forma meno cono- l’introduzione delle ITQs (In-
sciuta, ma non per questo meno pericolosa, di ac- dividual Transferable Quotas)
caparramento che si sta sviluppando in modo espo- in Sud Africa sia una soluzione
nenziale. È l’ocean grabbing che riguarda il 70% del ambientale alla pesca eccessi-

La copertina
nostro Pianeta, cioè gli oceani e i nostri mari. va. In realtà gli stessi tacciono
dell’ultimo rapporto
Ispirandosi proprio all’accaparramento delle sugli effetti della privatizzazio-
terre fertili, il relatore Onu per il diritto al cibo Oli- Global Ocean Grab, ne sulle comunità rurali e co-
vier De Schutter ha coniato questo termine du- pubblicato dal WFFP stiere. Non dicono dei piccoli
rante la sua relazione all’Assemblea Generale. È pescatori che perdono il fon-
possibile definire ocean grabbing – ovvero depre- damentale diritto al sostentamento economico e
dazione degli oceani – l’accaparramento predato- alimentare, né delle migrazioni economiche alle
rio di risorse ittiche in acque territoriali altrui e in quali sono costretti. Alla base della privatizzazione
acque internazionali. del suolo e degli oceani c’è un grave problema di re-
La pesca praticata dalle flotte straniere – so- gole, che determina il continuo calpestamento di
prattutto Cina, Russia, Unione europea, Stati Uni- diritti e l’assoggettamento all’unica legge che conta:
ti e Giappone – è una minaccia alla sicurezza ali- il profitto a breve termine.
mentare dei Paesi in via di sviluppo, dove i governi Stiamo assistendo a un processo di privatiz-
dovrebbero fare di più per promuovere e tutelare zazione silenzioso, che non smetterà di mono-
la piccola pesca costiera. polizzare le risorse e generare disuguaglianze
L’ultimo rapporto sul Global Ocean Grab – pub- sociali.
L’AUTORE blicato dal WFFP (una rete che rappresenta oltre 10 Gli oceani hanno molti problemi, è vero, ma la
SILVESTRO GRECO milioni di persone in tutto il mondo), insieme a soluzione non risiede nella loro privatizzazione,
Silvestro Greco, biologo
marino, per 30 anni si è
Transnational Institute, Afrika Kontakt e Masifun- quanto piuttosto in una gestione partecipata, che
occupato di pesca e
dise – ci mostra una situazione tragica in quasi tut- tenga conto di tutti gli attori e che dia voce anche
acquacoltura per il CNR ti i mari del Pianeta, dal Senegal all’Ecuador, dal a chi è generalmente inascoltato. Perché “il mare è
e successivamente per
l’ICRAM; oggi è dirigente
Cile allo Sri Lanka. di tutti”: anche dei piccoli pescatori, anche delle

di ricerca dell’ISPRA. Docente


La privatizzazione degli oceani viene spesso comunità indigene e anche nostro. Non possiamo
di Controllo delle produzioni
presentata dai media come l’unica soluzione possi- non interessarcene. ✱
agroalimentari dell’Università
di Scienze Gastronomiche.
Ha svolto campagne
scientifiche di pesca in tutti
i mari del mondo, tra le quali
sei spedizioni in Antartico.

2 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 3
fotoracconto 02/05 sommario

mensile
febbraio 2015

www.valori.it
anno 15 numero 125
Registro Stampa del Tribunale di Milano
n. 304 del 15.04.2005
ROC. n° 13562 del 18/03/2006

Società Cooperativa Editoriale Etica


editore

Via Napo Torriani, 29 - 20124 Milano


promossa da Banca Etica

Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Arci,


soci

FairTrade Italia, Mag 2, Editrice Monti, Fiba Cisl


fotoracconto 01/05 dossier
Nazionale, Cooperativa Sermis, Ecor, Cnca, Fiba Cisl
Brianza, Federazione Autonoma Bancari Italiani,
Publistampa, Federazione Trentina della Cooperazione,
8 MARE DA DIFENDERE
Enormi pescherecci che solcano
Circom soc. coop. La pesca intensiva è l’emblema dello
sfruttamento del mare. E l’ecosistema
i nostri mari, piattaforme off-shore per
Antonio Cossu, Donato Dall’Ava, Maurizio Gemelli,
marino ne fa le spese. Ma è possibile estrarre gas e petrolio, reti a strascico
consiglio di amministrazione

Emanuele Patti, Marco Piccolo, Sergio Slavazza,


Fabio Silva (presidente@valori.it). anche una pesca sostenibile, che distruggono gli ecosistemi marini.
oltre a un’acquacoltura certificata Sono i simboli di un business che
Giancarlo Roncaglioni (roncaglioni@valori.it)
sfrutta l’ennesima risorsa naturale
direzione generale

Mario Caizzone, Danilo Guberti,


collegio dei sindaci

Giuseppe Chiacchio (presidente)


global vision 7
Mariateresa Ruggiero
direttore editoriale

(ruggiero.fondazione@bancaetica.org) finanza etica


Andrea Di Stefano (distefano@valori.it)
Scoppia la guerra del petrolio
Gli studenti gridano: “Stop alle fonti fossili!”
direttore responsabile 19

L’anno nero dei fondi hedge


22
Elisabetta Tramonto (tramonto@valori.it)
caporedattore

Microcredito: la legge è operativa finalmente!


23
Via Napo Torriani, 29 - 20124 Milano
redazione
25
(redazione@valori.it)
numeri della terra 28
Paola Baiocchi, Andrea Barolini, Alberto Berrini,
hanno collaborato a questo numero:

Matteo Cavallito, Corrado Fontana, Emanuele Isonio, economia solidale


Luca Martino, Valentina Neri, Andrea Vecci
Il mondo ha fame di pesce
Le nuove attrattive della terra
31
Publistampa Arti grafiche
grafica, impaginazione e stampa

Design, un futuro di carta


35
Via Dolomiti 36, Pergine Valsugana (Trento)
37
Christian Åslund, Paul Hilton, Lorenzo Moscia,
fotografie e illustrazioni

Clément Tardif (Greenpeace); Marina Pulcini (Marevivo); social innovation 40


Priwo, Tim From Schönebeck, Zerohund
(commons.wikimedia.org); Michela Bruna; Paulo Lima; internazionale
Siete pronti alla guerra?
Edoardo Quatrale

Il Giappone verso l’endorsement di massa


43
Press Di - Segrate (Milano)
distribuzione

Climate change: tutto rimandato, vincono le lobby


46
È consentita la riproduzione totale o parziale dei soli articoli purché
venga citata la fonte. Per le fotografie di cui, nonostante le ricerche
49
eseguite, non è stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore
si dichiara pienamente disponibile ad adempiere ai propri doveri. avvistamenti 52
Nella foto pescatori su piroghe
artigianali al lavoro con reti
Acqua del mare come insegna la sapienza locale di pratiche come quelle qui
bancor 54
a circuizione al largo della costa
elemento di vita e chi da sempre strappa al mare raccontate, osservate tra senegalese, di fronte
sostentamento primario, per con fatica solo poco più Sicilia, Africa e Oceano a Kafountine e Casamance, dove
il Pianeta e per le popolazioni. di quanto serve ad alimentare Indiano, mantengano i propri un estremo impoverimento ittico
preoccupa. Nel Paese è in corso
Ma anche e soprattutto sé e le proprie comunità. spazi, vitali per tutti. Questo un processo di ripristino delle
risorsa da preservare contro Viceversa, da una pesca è un breve viaggio che attività di pesca locale dopo
l’inquinamento, le attività intensiva, industrializzata e profuma di salsedine,
Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra
un periodo di sfruttamento l’altro che legno e derivati non provengano da foreste
illegali, lo sfruttamento che mira principalmente agli realizzato con la preziosa intensivo su larga scala attuato ad alto valore di conservazione, dal taglio illegale o a raso
da pescherecci provenienti e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.
sconsiderato, la mancata utili deriva il rischio intrinseco collaborazione di Greenpeace
L’energia utilizzata per realizzare questa rivista proviene al 100% da fonte rinnovabile,
da Cina, Russia, Corea, Islanda, Involucro in Mater-Bi® tracciata e garantita dall’origine grazie al sistema di certificazione GO.
tutela degli habitat protetti di perdere di vista gli equilibri (greenpeace.org) e Marevivo e soprattutto dalla Spagna
e delle specie viventi che necessari a mantenere gli (marevivo.it), organizzazioni e altri Paesi Ue. Nel 2012 ABBONAMENTI 2015
li abitano. In questo oceani in buona salute. da decenni in prima linea nella il governo appena eletto
Abbonamenti cumulativi Versamenti
ha perciò proceduto valori [10 numeri] Assieme a Valori sottoscrivi un abbonamento annuale ✱ carta di credito
fotoracconto le istantanee E allora l’auspicio è che la battaglia per la difesa degli ad annullare le licenze di pesca Lettere, contributi, informazioni, promozione, a una delle riviste riportate di seguito: risparmierai sul sito www.valori.it sezione come abbonarsi
della pesca negli oceani, dove grande industria della pesca, ambienti marini – e non solo – precedentemente concesse. Per informazioni sugli abbonamenti scrivete a e riceverai più informazione critica, sostenibile, sociale Causale: abbonamento/Rinnovo Valori
e di qualità.
si incontrano l’uomo e che saccheggia le acque della dalle pratiche umane abbonamenti@valori.it. I nostri uffici sono aperti dal lunedì
al giovedì, dalle 9.00 alle 13.30
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c/c n° 108836 - Abi 05018 - Cab 01600 - Cin Z
la natura in un rapporto che Manica o ha depredato insostenibili. Via Napo Torriani, 29 / 20124 Milano Valori + Africa [6 numeri] euro 60 (anziché 76 €) Iban: IT29Z 05018 01600 000000108836 della Banca
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può essere rispettoso e i fondali del Senegal, non Valori + Altreconomia [11 numeri] euro 72 (anziché 76 €) Popolare Etica
Intestato a: Società Cooperativa Editoriale Etica,
sostenibile se concepito distrugga la sua stessa
Annuali Biennali
Valori + Italia Caritas [10 numeri] euro 49 (anziché 53 €)
Ordinario cartaceo Via Napo Torriani, 29 - 20124 Milano
pensando al futuro, come ragione di esistenza; e che Valori + Mosaico di Pace [11 numeri] euro 62 (anziché 71 €)
DA: GREENPEACE
CLÉMENT TARDIF (LUGLIO 2012)
- scuole, enti non profit, privati Euro 38 Euro 70 Causale: abbonamento/Rinnovo Valori + Cognome
- enti pubblici, aziende Euro 48 Euro 90
Valori + Nigrizia [11 numeri] euro 64 (anziché 73 €) Nome e indirizzo dell’abbonato
Only Web Reader Euro 28 Euro 50
4 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 Cartaceo+Web Reader Euro 48 Euro 85 Valori + Terre di Mezzo [11 numeri] euro 60 (anziché 71 €)
global vision

Azione e reazione
Le Banche centrali
Per non parlare sempre dei misfatti,
dei contraffatti, degli artefatti
entrano in gioco
Valori propone i suoi

FATTI IN ITALIA di Alberto Berrini

L’eccellenza italiana
sotto la lente di Valori
FATTI
F
FA
ATTI
T IN ITALIA
ITA
T LIA L’L’eccellenza
TA ’eccellenza italiana sotto la lente di Valori

e previsioni di crescita mondiale per il 2015 indicano negli Stati europeo. Il balzo del franco ha, infatti, provocato uno tsunami mondiale
Uniti l’unica area di vero sviluppo e individuano nell’Europa con il fallimento di varie società di brokeraggio (dagli Usa fino alla
L l’area economica occidentale di maggior debolezza. Dunque
le politiche monetarie in atto o previste sulle due sponde dell’Atlantico
Nuova Zelanda) e ha causato perdite per 100/150 milioni di dollari
a testa per le più grandi banche del mondo. Dunque questa vicenda
sembrano coerenti con tale scenario macroeconomico. Una Fed (Federal è emblematica per capire come gira il mondo sempre più globalizzato.
Reserve, Banca centrale americana) che azzera il suo sforzo espansivo La Banca centrale svizzera ha ritenuto di non essere più in grado
favorendo il rafforzamento del dollaro (meno “stampo” una moneta, di difendere il tetto al cambio franco-euro che essa stessa aveva
V lori
Va

più ne aumenta il prezzo). E la Bce (Banca centrale europea) che imposto a fronte della crisi europea del 2011. E ciò a causa dell’afflusso
finalmente attua il QE (Quantitative Easing), ossia una politica monetaria sui conti svizzeri dei capitali in fuga dall’euro in procinto di svalutarsi.
espansiva non convenzionale in quanto la creazione di liquidità si attua Come ha sottolineato il professor Marco Onado (insegna Diritto
attraverso l’acquisto sul mercato di ogni tipo di titoli, ma in particolare ed Economia dei mercati finanziari e Comparative financial systems presso
di titoli di Stato. l’Università Bocconi di Milano), alla base di quanto successo al franco
In questo modo non solo si attenua la pressione (ossia la necessità svizzero «c’è il potenziale destabilizzante dei movimenti di capitale a breve
IL LIBRO DI VALORI FATTI di finanziamento) sui debiti pubblici europei, ma si contribuisce in modo in un mondo interconnesso, ma con politiche monetarie non coordinate fra
DEDICATO ALL’ITALIA IN ITALIA L’eccellenz
a
determinante all’indebolimento dell’euro, favorendo la crescita loro per effetto degli inevitabili sfasamenti dei cicli delle loro economie».
dell’economia europea e facilitando le sue esportazioni. In altre parole mercati finanziari ancora sostanzialmente
ita li an a
Isonio
Emanuele nte
Dunque tutto ok, ossia nessuna complicazione deriva da tali politiche deregolamentati (e perciò fragili) possono interferire in modo
ta Tramon
to
sotto la le
CREATIVA E CAPACE ed Elisabet

monetarie? Non proprio, poiché bisogna considerare gli effetti globali, destabilizzante, creando effetti collaterali non desiderati, su politiche
di Va lori
prefazione
lacci

e in particolare come esse impattano sulle strategie e sull’operare attuate per coerenti obiettivi economici.
Ermete Rea

Puoi acquistarlo on line su www.valori.it dei mercati finanziari. E le Banche centrali, che spesso sono costrette a operare in ordine
L’esempio più recente è rappresentato dall’aumento repentino e vistoso sparso, non possono che essere in balia di un mercato che, anche per
(+20%) del franco svizzero (in rapporto all’euro) in previsione del QE le sue dimensioni, è sempre più fuori controllo. ✱
anche come e-book

valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 7


FOTO: GREENPEACE / CHRISTIAN ÅSLUND (DICEMBRE 2014)
DOSSIER

Le risorse naturali sono sempre


più preda della speculazione.
Dopo la terra, il mare rischia
di essere attaccato con gravi
conseguenze per gli ecosistemi
e per le popolazioni locali
Dalla pesca intensiva alle
fotoracconto 03/05

Gabbiani seguono

multinazionali che sfruttano gli


il peschereccio tedesco
Maartje Theadora della

oceani, alle estrazioni off-shore


compagnia olandese
Pelagic Freezer-trawler
Association (PFA). Molte

di gas e petrolio.
grandi navi officina come
questa, in navigazione

La privatizzazione degli oceani


a caccia di aringhe,
partecipano all’intenso
traffico che affolla

è dietro l’angolo
il Canale della Manica ogni
anno tra novembre
e dicembre, durante
la stagione autunnale
di deposizione delle uova.
Una nave simile in un solo
viaggio può pescare fino
a 600 tonnellate di pesce,
l'equivalente di 2 milioni
di pasti.

10 / Ocean
grabbing.
La speculazione
prende il largo
12 / I signori
degli oceani
MARE
14 / Il mare
senza regole fa
male alla salute
16 / Il Canada
studia un oleodotto
artico. Ecologisti
DA DIFENDERE
in rivolta
DOSSIER MARE DA DIFENDERE MARE DA DIFENDERE DOSSIER

QUALE PESCA?
Ocean grabbing
ha rappresentato Greenpeace nella causa contro
la realizzazione di un rigassificatore al largo delle
coste livornesi (vedi BOX a pag. 17). Le regole so-
no poche, assai diverse tra Stato e Stato, incapaci PESCA SU LARGA SCALA PICCOLA PESCA

La speculazione
di regolare quanto avviene in acque internazio-
nali. E, quando esistono, le norme sembrano
pensate con l’unico scopo di arricchire poche po-
tenti multinazionali a discapito dei molti che in

prende il largo
quei luoghi vivono.

$$$$$ 25-27 BILIONI $ 5-7 BILIONI


I PADRONI DELLE QUOTE

sussidi sussidi
Di esempi ce ne sono decine in giro per il mondo.
Ma il filo conduttore che li unisce è unico. La paro-
la d’ordine è “razionalizzazione”, paravento se-
mantico per dire “privatizzazione”: «Presentandoli
La privatizzazione delle risorse naturali non riguarda più solo la terra-
di Emanuele Isonio
come una risposta alle preoccupazioni ambientali
ferma. Complice un quadro normativo confuso, gli oceani sono sotto sulla salute dei mari, in numerosi Paesi sono stati
pescatori impiegati pescatori impiegati
attacco. Con gravi danni alle popolazioni locali e agli ecosistemi marini 1/2 MILIONI (CIRCA) SOPRA I 12 MILIONI
ridefiniti i diritti d’accesso o i privilegi di sfrutta-
mento delle risorse ittiche libere, comuni o dello

«F
ino all’80% del valore del pescato, ne so, potrebbero anche vivere dall’altra parte del Stato, aumentando i livelli di attribuzione ai priva-
una volta scaricato a terra, mi serve Pianeta». Dan Edwards è un pescatore dell’isola ti», spiega Silvio Greco, presidente del comitato

catture annuali per consumo umano catture annuali per consumo umano
a finanziare l’affitto della conces- canadese di Vancouver, testimone oculare di uno scientifico di Slow Fish. Un sistema di quote e con- 30 MILIONI DI TON. (CIRCA) 30 MILIONI DI TON. (CIRCA)
sione di pesca. Non mi rimane alcun margine da dei tanti effetti perversi di un fenomeno comples- cessioni che sta tagliando fuori i piccoli pescatori.
reinvestire per modernizzare la mia barca. Intan- so, che attivisti ed esperti chiamano ocean grab- Nel Nord come nel Sud del mondo: in Islanda die-
to la maggior parte dei ricavi va a persone che con bing. Parente dell’ormai storico land grabbing, ci compagnie controllano il 50% delle quote. In Ci-
la pesca non hanno niente a che fare. Per quel che l’accaparramento su vasta scala di terreni agricoli le 127mila pescatori devono dividersi il 10% del
catture annuali per farina di pesce e oli catture annuali per farina di pesce e oli
35 MILIONI DI TONNELLATE QUASI NULLA

PESCA ILLEGALE,
nei Paesi in via di sviluppo da parte di multinazio- mercato mentre 4 grandi aziende detengono il 90%

UN AFFARE DA 23 MILIARDI DI DOLLARI


nali e governi stranieri. Ugualmente preoccupan- delle concessioni. In Danimarca, dal 2005, le flotte
te, ma assai meno conosciuto, sapere quello che dei pescatori tradizionali sono state dimezzate. In
 
Dagli 11 ai 26 milioni di tonnellate. È il peso della pesca illegale nel mondo secon-
avviene sotto il pelo dell’acqua a centinaia o anche Namibia succursali locali di aziende spagnole de-
consumo annuo di olio combustibile
5 MILIONI DI TON. (CIRCA)
consumo annuo di olio combustibile
37 MILIONI DI TON. (CIRCA)
do le stime citate dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Un dato, equi-
migliaia di chilometri dalla costa è evidentemente tengono il 75% del mercato. E in Sud Africa l’Indi-

valente nella peggiore delle ipotesi a 1/6 dell’ammontare totale del pesce prodot-

= =
complicato. E forse proprio su questo contano vidual Transferable Quota (ITQ) introdotto nel

to nell’ultimo anno su scala globale, che si traduce in una perdita economica


speculatori e imprenditori senza scrupoli. Lonta- 2005 ha portato alla repentina esclusione di 50mi-

oscillante tra i 10 e i 23 miliardi di dollari e che nasconde, sostiene dal 2011 uno
no dai clamori dei media, le loro mani stringono la piccoli pescatori.

studio dello United Nations Office on Drugs and Crime, la tratta di esseri umani (tra
sempre più saldamente le risorse che mari e ocea- Una situazione odiosa: «L’ocean grabbing – con-
cattura per ton. di carburante consumato cattura per ton. di carburante consumato
1-2 TON. 4-8 TON.
cui i bambini) destinati al “lavoro forzato”. Lo scorso mese di settembre uno stu-
ni celano dentro di sé. ferma Olivier De Schutter, relatore speciale delle
dio a cura dei ricercatori Ganapathiraju Pramod, Katrina Nakamura, Tony J. Pitcher
Nazioni Unite per il diritto all’alimentazione – nel-
e Leslie Delagran, pubblicato sulla rivista di settore Marine Policy, ha stimato che
UN FENOMENO COMPLESSO la forma di accordi che colpiscono i pescatori su
la quota di pesce illegale introdotto negli Stati Uniti nel 2011 oscillasse tra il 20 e il
L’aspetto più indagato – perché influenza diretta- piccola scala, catture non dichiarate, incursioni in
32% delle importazioni totali (pari a loro volta al 90% del pesce consumato negli pesce e altre forme di vita rigettate in mare pesce e altre forme di vita rigettate in mare
mente le nostre abitudini alimentari – è il depau- acque protette e distrazione delle risorse dalle po- 8-20 MILIONI DI TON. MOLTO POCO

Usa) per un controvalore economico compreso tra 1,3 e 2,1 miliardi di dollari. Se-
peramento delle risorse ittiche causate da stili e polazioni locali, è una minaccia altrettanto grave
condo lo studio la maggiore incidenza della pesca illegale sulle importazioni si sa-
quantità di pesca insostenibili. Ma è solo la pati- del land grabbing». Denuncia che è anche un (indi-
rebbe registrata nei prodotti ittici (tonno in testa) provenienti dalla Thailandia. Su-
na superficiale di un fenomeno più complesso, retto) atto d’accusa contro le strategie di un’altra
gli altri gradini del podio il merlano e il salmone cinese, che precedono i tonni
che questo dossier cercherà di documentare: in- potente istituzione internazionale, la Banca Mon-
provenienti da Filippine, India e Indonesia (ma non mancano casi rilevanti anche
quinamento, imperi industriali più o meno nitidi diale, che sul tema ha una posizione ben diversa.
600 metri
tra le importazioni da Messico, Cile, India, Canada ed Ecuador). Affidata negli Usa
che hanno trovato nei mari una nuova opportu- «L’ocean grabbing – spiega un dettagliato rap- la lunghezza di una delle più grandi reti a strascico, l'equivalente di 2 Tour Eiffel
alla National Oceanic and Atmospheric Administration, la lotta alla pesca illegale
nità di lucro, estrazioni off-shore di gas e petrolio, porto della tedesca Lighthouse Foundation – è en-
si scontra con la difficoltà di monitoraggio del settore. Navi e barche da pesca,
sistematica riduzione dei diritti delle comunità trato in una nuova fase nel 2012 con l’istituzione
ricordava a gennaio Mark P. Lagon, docente della Georgetown University, sulle costiere. della GPO (Global Partnership for Oceans), ideata ne Walton Family, una delle dinastie più ricche del
colonne del Washington Post, sono esentati dal mantenimento di numeri identifi- Il sistema, insostenibile e miope, è agevolato dalla Banca Mondiale per sostenere la privatizza- Pianeta, fondatori del colosso mondiale della
cativi e dall’obbligo di portare a bordo strumenti di rilevamento come i transponder. da un quadro normativo caratterizzato da lacune zione dei diritti di proprietà delle risorse acquati- Grande distribuzione Walmart.
Le imbarcazioni, inoltre, non sono soggette al controllo degli enti portuali dei luo- e faziosità: «Per il mare non esiste una legislazio- che». Al suo interno grandi Ong ambientaliste co- Presupposto alla base delle azioni della GPO è
ghi di attracco, ma solo a quello delle autorità dei Paesi d’origine. [M.Cav.] ne equivalente a quella che pianifica l’uso del ter- me WWF e l’Environmental Defense Fund, ma che i danni ambientali causati dal settore pesca
ritorio», rivela Giancarlo Altavilla, avvocato che anche soggetti più controversi come la Fondazio- siano prodotti dall’assenza di diritti di proprietà di

10 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 11
DOSSIER MARE DA DIFENDERE MARE DA DIFENDERE DOSSIER

L’ECONOMIA BLU IN EUROPA: LA RIFORMA


DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA BARRIERA SENZA DIFESE
rapporto di Greenpeace, “Monster Boats”, e spesso
appartenenti ad affaristi e imprese tutt’altro che
limpide (vedi SCHEDE ). Rappresentano una quota
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno varato una nuova politica comune del-
la pesca (Pcp) in vigore a partire dal 1° gennaio del 2014. La riforma si articola in
minima della flotta mondiale (nella Ue le barche
di Corrado Fontana con un miliardo di dollari pubblici all’enorme del minerale; dubbi sul futuro andamento
molti punti che hanno come fine la sostenibilità della pesca e la creazione di nuo-
superiori a 24 metri sono appena il 3%), ma, con i
progetto di sfruttamento minerario che Adani dei prezzi del carbone (crollati dai 141 dol-
ve opportunità di occupazione e di crescita nelle zone costiere.
loro metodi di pesca, sono i massimi responsabili
dei danni alle specie marine (vedi GRAFICO ): reti lun- Group, multinazionale con base nel Gujarat, lari/tonnellata di gennaio 2011 ai 67 dolla-
Per raggiungere questi obiettivi la nuova politica prevede la fine dei rigetti in mare
Dai progetti minerari di una
cerca di realizzare nella regione australiana ri di novembre scorso); dubbi infine sulla
dei pesci non commercializzabili attraverso un ventaglio di misure da attuare zo-
ghe anche 600 metri (l’Empire State Building si multinazionale indiana
del Queensland, a partire dall’acquisto della sostenibilità economica del progetto, se ai
na per zona, il rafforzamento dei diritti nel settore ittico, il decentramento e la sem-
ferma a 381), 350 tonnellate di pesce pescate in un l’estrema minaccia
miniera di carbone Carmichael nel cosiddet- costi non parteciperanno altre compagnie
plificazione del processo decisionale, il potenziamento dell’acquacoltura, il soste-
to Bacino Galilea. Un progetto da 10 miliardi minerarie (in primis il gruppo GVK, concor-
solo giorno, tra 8 e 20 milioni di tonnellate di pe- alla salvaguardia della
gno alla piccola pesca, il miglioramento delle conoscenze scientifiche riguardanti
di dollari complessivi, che prevede un pros- rente di Adani) co-interessate al carbone
sce scartato (quindi ributtato in mare morto) per- Grande barriera corallina.
lo stato dello stock e l’assunzione di responsabilità nelle acque dei Paesi terzi at-
simo investimento da 3,5 miliardi nelle infra- australiano.
ché considerato di scarso valore commerciale.
La controffensiva
traverso accordi internazionali dell’Unione europea.
strutture ferroviarie e portuali necessarie a E così, benché la Grande barriera coralli-
Tanti difetti inesistenti nella piccola pesca, che per
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) è lo strumento di
ambientalista potrebbe però
movimentare ed esportare 60 milioni di ton- na sia protetta dall’UNESCO, che ha già mi-
di più consuma molto meno carburante (1 ton-
finanziamento che fornirà sostegno all’attuazione della politica comune della
funzionare, perché i conti
nellate di carbone l’anno: dalla miniera per nacciato di toglierle lo status di patrimonio
nellata ogni 4-8 tonnellate di pesce pescato, con-
pesca. [Pa.Bai.]
degli speculatori non tornano
400 chilometri fino ad Abbott Point, sulla co- dell’umanità se il governo del premier Tony
tro i 2 delle flotte industriali) e impiega oltre 12 mi-

Per centinaia di specie animali sottoma- sta, attraverso linee di carico, scarico e rotte Abbott non si impegnerà adeguatamente
lioni di persone nel mondo. Eppure i sussidi

rine ospitate nella Grande barriera corallina di navigazione capaci di generare traffico ed nella sua salvaguardia.
mondiali premiano chi è più insostenibile: circa

australiana l’attesa durerà ancora poco. emissioni micidiali per il fragilissimo ecosi- Greenpeace & Co. puntano innanzitutto
sfruttamento delle risorse ittiche, piuttosto che da 25 miliardi di dollari nel mondo, contro i 5 riserva-

Probabilmente entro marzo 2015 si saprà stema della barriera corallina. sui temi economici, forti anche delle parole
un’assenza di equità. Esattamente l’opposto di ti ai piccoli pescatori. «Continuando così, interi

infatti se il più grande organismo vivente del Un progetto avversato strenuamente del ministro indiano per l’Energia, il carbone
quanto sostiene il Forum Mondiale dei pescatori, ecosistemi marini sono a rischio», spiega Serena

mondo – e straordinaria fonte economica, dagli ambientalisti. Ma anche di incerto suc- e le rinnovabili Piyush Goyal, che a novembre
che individua nelle politiche di mercato neoliberi- Maso, responsabile Mare di Greenpeace. «Già og-

come polo di attrazione turistica del conti- cesso economico, tanto che alcune delle scorso dichiarava: «Forse nei prossimi due o
ste la causa fondamentale dell’ocean grabbing, gi su 97 stock ittici analizzati nel Mediterraneo, il

nente oceanico – vedrà materializzarsi una banche sostenitrici (Citigroup, Goldman tre anni, dovremmo essere in grado di ferma-
tanto da chiedere una politica che riconosca il 91% è sovrasfruttato e in alcuni casi siamo oltre il

nuova e vicina origine d’inquinamento, e Sachs, Deutsche Bank, JP Morgan, RBS, re le importazioni di carbone termico». Un bel
ruolo primario della piccola pesca. punto di non ritorno. Al tempo stesso gli stock pe-

quindi di pericolo per la propria sopravviven- HSBC) hanno (solo) dichiarato pubblica- problema per il magnate Gautam Adani, che
scati in modo compatibile con la loro conserva-

za: la Banca centrale indiana (State Bank of mente un disinvestimento. Dubbi ci sono 40 dei 60 milioni di tonnellate di carbone
I MOSTRI DEL MARE zione sono scesi dal 90% degli anni ’70 all’attuale

India) deve infatti decidere se contribuire sulla qualità e la quantità della produzione pensa di esportarli proprio nel suo Paese.
Ma, intanto, il braccio “armato” di questa corsa al- 70%. L’esigenza di un cambio di rotta è certa». La
l’accaparramento delle risorse ittiche è in piena possibilità di sconfiggere le lobby della grande pe-
azione: megapescherecci, finiti nel mirino di un sca, molto meno. ✱

I SIGNORI DEGLI OCEANI


UNIMED GLORY PARLEVLIET & VAN DER PLAS CORNELIS VROLIJK WILLEM VAN ALBACORA GROUP BALTLANTA
DER ZWAN EN ZONEN

© WILLEM048 / MARINETRAFFIC.COM

Dietro il megapeschereccio Odin c’è la Unimed Glory, azienda con- Era da poco finita la Seconda guerra mondiale quando Dirk Parle- Dal 1880 le generazioni di questa dinastia olandese si tramanda- Albacora Uno e Albatun Tres sono due dei 18 pescherecci della È tutto un intreccio tra paradisi fiscali la storia di Baltlanta, proprieta-
trollata dalla Laskaridis Shipping, di proprietà dei fratelli Laskari- vliet e i fratelli Dirk e Jan Van der Plas fondarono in Danimarca no l’azienda che conta oggi 600 addetti (100 a terra e 500 in ma- La nave Franziska è la più grande della flotta della Willem Van der holding spagnola controllata dalla Albacora SA e fondata nel 1974 ria del megapeschereccio Kovas. Prima detenuta da imprese regi-
dis: due imprenditori ellenici che hanno affiancato agli investi- l’omonima azienda che, nel tempo, si è consolidata nella pesca re), divisi su una flotta di pescherecci frigoriferi registrati oltre Zwan en Zonen, azienda attiva nella pesca dal 1888. Anch’essa si è dalla famiglia Uria. Il gruppo è coinvolto in tutti gli aspetti della strate in Lichtenstein (Henessen) e a Panama (AB Cosaco Naval En-
menti marittimi quelli nel settore alberghiero e dei casino. Oltre d’alto mare e si è estesa nel mercato tedesco. Oggi l’azienda è di che nei Paesi Bassi anche in Francia e Inghilterra attraverso so- sviluppata a partire dalla città portuale olandese di Scheveningen, ma pesca al tonno, dalla cattura alla trasformazione. E questo ha am- terprises e AB Vapores Nauticos Merrimack). Il ramo del Lichtenstein
alla greca Laskaridis, hanno fondato in Liberia la Lavinia Corpora- proprietà della PP Groep Katwijk BV, con sede legale in Olanda, cietà controllate. Gli sgombri sono la specie che ha fatto la fortu- le controllate del gruppo sono ormai nate in molti altri Stati e conta- pliato le sue attività, spostandole dal golfo di Biscaglia a siti di pe- fu liquidato nel 2007 per non aver pagato 1750 euro di tasse. Le com-
tion, sviluppando progetti portuali e nei trasporti in numerosi Sta- ma i suoi pescherecci battono bandiera danese, tedesca o lituana: na dei Cornelis Vrolijk. Ma l’azienda si è estesa occupandosi ormai no filiali in Nigeria, Perù e Ghana. L’azienda stessa quantifica in un sca più lontani nell’Oceano Indiano e Pacifico, dove è più facile pagnie panamensi sembrano legate a Kostantin Koval, primo diretto-
ti. Odin è però solo uno dei pescherecci della flotta dei Laskaridis, Annelies Ilena, Margiris, Helen Mary e Maartje Theodora i più anche della parte logistica, trasporto e congelamento. milione le persone che si nutrono con il pesce pescato dalle sue navi. usare le controverse mega-reti FAD. Il fatturato del gruppo spa- re di Baltlanta dal ‘96 al ‘99, cittadino lituano tra i più ricchi del suo
che conta ormai 50 navi. grandi. Il gruppo conta circa 1500 dipendenti nei vari Paesi. gnolo si è attestato nel 2012 a 340 milioni di euro. Paese con un patrimonio personale di 144 milioni di euro.

12 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 13
DOSSIER MARE DA DIFENDERE MARE DA DIFENDERE DOSSIER

GLI EFFETTI SANITARI DOVUTI ALLE CONCENTRAZIONI DI PM2,5 E OZONO,


ASSOCIATI ALLE EMISSIONI DELLE NAVI NEGLI USA E NEL CANADA

Il mare senza regole


GUERRA TRA LOBBY
Fieri oppositori di ogni misura restrittiva, gli ope-
FONTE: IMO-MEPC 59/6/5, 2 APRIL 2009 - PROPOSAL TO DESIGNATE AN EMISSION CONTROL AREA FOR NOX, SOX, AND PM® SUBMITTED BY
ratori del trasporto marittimo. Tutta una questione USA AND CANADA

Incidenza annuale nel 2020 Riduzione annuale nel 2020


Effetto sanitario dovuta al traffico marittimo dovuta al traffico marittimo
di soldi, ça va sans dire. «Se il Mediterraneo dive-
senza ECA con ECA

fa male alla salute


nisse area speciale – spiega Molocchi – le navi do-
vrebbero utilizzare il gasolio marino, più pulito ma Mortalità premature 5.100 - 12.000 3.700 - 8.300
molto più costoso del bunker oil oggi utilizzato, ot- Bronchiti croniche 4.600 3.500
tenuto dagli scarti di raffinazione. I costi di tra- Ricoveri ospedalieri 8.400 3.300
Visite a camere di emergenza 4.100 2.300
Episodi di bronchiti acute 13.000 9.300
sporto lieviterebbero del 50%». Un’ipotesi vista co-

Episodi di sintomi respiratori acuti 6.500.000 3.400.000


me fumo negli occhi dalle aziende. Finora la loro
attività di lobby ha funzionato. L’IMO non ha mai
concretamente valutato proposte di introdurre STIMA DEI COSTI ESTERNI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
un’ECA. Anche perché nel loro sforzo sono di fatto DEL TRASPORTO MARITTIMO NEL MEDITERRANEO, ANNO 2005
FONTE: S. MAFFLI, C. CHIFFI, A. MOLOCCHI. EXTERNAL COST OF MARITTIME TRANSPORT (2007), A STUDY FOR THE POLICY DEPARTMENT
STRUCTURAL AND COHESION POLICIES OF THE EUROPEAN PARLIAMENT
sostenuti dai gestori dei porti che affacciano sul
Le emissioni delle navi provocano tra 5 e 12mila morti premature in Nord Mare Nostrum, che, pur logisticamente meno [valori in milioni di euro]
di Emanuele Isonio competitivi dei concorrenti nel Mar del Nord, si
SO2 NOx PM2,5
COV da
Totale %
combustione
America e costano 45 miliardi agli Stati Ue per danni sanitari. Il rimedio
Mare del Nord
stanno avvantaggiando delle norme lassiste.
più realistico è sfruttare una guerra tra lobby 9.230 8.504 3.795 131 21.660 47,7
Mar Mediterraneo 6.557 2.247 1.950 63 10.817 23,8
Ma qualche novità potrebbe presto arrivare.
NE Atlantico 2.919 3.375 732 30 7.056 15,5
Paradossalmente per l’intervento di un’altra (più
Totale 21.355 16.431 7.407 247 45.441 100,0
PROVE SCIENTIFICHE INNEGABILI

L
ontano dagli occhi, drammaticamente vi- potente?) lobby. I produttori di gas premono per-
cino alla salute (e al portafoglio) di tutti I dati esistono. Poco noti, ma autorevoli. L’Interna- ché tale carburante soppianti nelle pance delle na-
noi. Quanto avviene in alto mare è per sua tional Maritime Organization (Imo), organizzazio- vi il più inquinante petrolio. Molti intravedono il miti di zolfo nei carburanti usati nelle rotte in
natura difficilmente controllabile. E la frammen- ne mondiale che riunisce praticamente tutti gli loro zampino in un decreto legislativo approvato Adriatico (pur subordinando l’applicazione della
tazione delle normative non facilita la soluzione Stati costieri, ha stimato le ricadute di polveri sot- in Italia pochi mesi fa, che riduce di dieci volte i li- regola al consenso di tutti gli Stati confinanti). ✱
del problema. Il risultato è che le attività commer-

IN BUONE ACQUE
tili e ozono emesse dalle navi nei mari statuniten-
ciali, legate soprattutto al trasporto marittimo del- si e canadesi: tra 5 e 12mila morti premature, 6,5

modello, insomma, secondo i criteri di tra- la lavorazione dei molluschi endemici yeet
le merci, producono costi esterni inimmaginabili. milioni di episodi respiratori acuti, 4.600 bronchiti
croniche, 8.400 ricoveri ospedalieri (vedi TABELLA ). E
sparenza e tracciabilità della filiera, nonché di (in lingua wolof, ndr), oggi messe in crisi
Ambientali, economici e sanitari.

DA ONDE E MAREE L’ENERGIA DEL FUTURO


responsabilità sociale e ambientale, elabora- dalla crescente pressione sulle risorse ma-
ad essi si aggiungono ovviamente i danni ambien-
di Corrado Fontana ti da un ente certificatore statunitense. rine da parte delle flotte straniere e locali e
tali per un costo economico affatto irrilevante. Un
Il mare potrebbe costituire una gigantesca risorsa energetica in futuro. Soprat- dall’alta salinità dell’acqua.
altro studio, commissionato dal Parlamento euro-
tutto per Francia e Uk che, non a caso, rappresentano i due Paesi che con più Torna Slow Fish
peo qualche anno fa, lo quantificava in 45,4 miliar-
Il mare può anche essere
convinzione stanno sperimentando la possibilità di sfruttare l’energia maremo- È un modello apprezzabile anche per asso- Innovazione al servizio dell’ambiente
di, diviso tra i diversi mari che bagnano il continen-
trice. Sulle coste che bagnano la Manica le maree sono estremamente ampie ciazioni come Legambiente, Marevivo Med- Diverse realtà ecocompatibili, cui si affian-
te: solo nel Mediterraneo il trasporto marittimo
affrontato in modo sostenibile:

(anche di parecchi metri) e così il gruppo Tidal Energy, insieme a EDF, ha pro- ReAct e Lav, che, con Maria Damanaki (ex ca uno sfruttamento degli ambienti ocea-
causa danni per quasi 11 miliardi. dall’acquacoltura certificata
gettato la tecnologia DeltaStream, il cui primo generatore sottomarino, nelle ac- Commissaria europea per gli Affari marittimi nici che non produce benefici effetti solo
Numeri allarmanti che dovrebbero imporre so- alla dissalazione alimentata
que del Galles, dovrebbe essere installato a breve. Secondo i promotori del pro-
luzioni. Qualcosa, in qualche caso, si è già fatto: aree da rinnovabili. Proposte in e la pesca), hanno sostenuto a maggio 2014 sulla filiera che da essi deriva. È il caso del-
getto, l’energia prodotta sarà rinnovabile, pulita e non emetterà CO2. Sarà inoltre
speciali nei luoghi più a rischio (le cosiddette ECA, Europa, praticate in Africa e la proposta di mettere al bando in Europa la l’innovazione tecnologica sviluppata da una
possibile stimare con notevole precisione la produzione, sulla base dei coefficienti
aree di controllo emissioni), che impongono limiti promosse da Slow Fish 2015 pesca con le reti derivanti (o “da posta”), società australiana di Port Augusta, la Sun-
delle maree. Il problema, tuttavia, ad oggi restano i costi, che sono ancora eleva-
più stringenti sulle emissioni e sul carburante utiliz- “muri di maglie” sottomarini che non fanno drop Farm, che commercializza un processo
ti, soprattutto per quanto riguarda l’installazione e la manutenzione degli impian- zabile. Ma sono ancora esempi positivi in un mare Non solo sfruttatori senza scrupoli e dan- distinzioni tra specie protette e non. La pro- in cui il solare termico viene adottato per ali-
ti. Ciò nonostante, l’Ue sembra voler esplorare le possibilità dell’energia marina: di deregulation. E non pienamente soddisfacenti: in ni ecologici in cambio di profitto. C’è anche posta, osteggiata finora, è in attesa di un mentare sia le macchine per la dissalazione
nel 2014, la Commissione aveva lanciato un piano d’azione per lo sviluppo tecno- un’ECA il limite delle emissioni di zolfo è dieci volte chi guarda agli oceani e alle loro risorse per voto a Strasburgo per maggio 2015. Proprio del mare che gli ambienti climatizzati delle
logico nel settore. «È una fonte a portata di mano, che si può sfruttare in modo più basso che altrove (0,1% anziché 1). Ma il tetto ri- preservarne l’integrità, come fonti di sosten- quando a Genova, dal 14 al 17, si rinnoverà serre, fornendo così acqua dolce ed energia
ecologico», aveva spiegato l’allora commissario all’Energia Günther Oettinger. mane generoso: nel caso dei trasporti terrestri è in- tamento e lavoro in armonia con l’ambiente. l’esperienza di Slow Fish, la fiera organizza- a basso impatto ambientale. Una sorta di
Anche l’Italia è interessata, non tanto in termini di sfruttamento delle maree (non fatti mille volte più basso (0,00001). «La prova scien- A questa filosofia risponderebbe, ad esempio, ta da Slow Food per offrire soluzioni per una circuito hi-tech, chiuso e pulito, che favori-
così ampie sulle nostre coste) quanto del moto ondoso. A luglio scorso si è te- tifica e sanitaria dell’esigenza di introdurre regole l’attività della Northern Harvest Sea Farms pesca che protegga il mare e la salute dei sce la riduzione di emissioni di gas serra e
nuto a Roma il workshop “Energia dal mare: le nuove tecnologie per i mari italia- più stringenti non manca di certo – osserva Andrea Group, prima impresa al mondo dedita all’al- consumatori. Ci saranno storie di lavoro e l’acquisizione di sali minerali e nutrienti da
ni”, organizzato dall’Enea e dal ministero per lo Sviluppo economico. La European Molocchi, autore dello studio dell’Europarlamento levamento e commercializzazione del sal- riscatto che si sposano col rispetto del ma- parte delle piante, mirando a produrre cibo e
Ocean Energy Association aveva spiegato che «in Europa i dispositivi per la con- e ricercatore del centro di ricerca ECBA Project – ma mone, certificata secondo gli standard BAP re, come quelle delle donne Imraguen, che in a sostenere aziende agricole situate in zone
versione dell’energia dal mare raggiungeranno una potenza installata di circa 3,6 è altrettanto evidente l’assenza di volontà politica, (Best Aquaculture Practices) in tema di ac- Mauritania sono custodi del presidio Slow costiere non raggiunte dalle comuni infra-
GW entro il 2020 e 188 GW entro il 2050». Per ora l’energia maremotrice rappre- soprattutto dove il traffico è più intenso». E quindi il quacoltura: il comparto industriale per l’alle- Food della bottarga di muggine; o delle don- strutture elettriche e idriche. Sul futuro di
senta appena lo 0,02% della domanda complessiva europea. [A.Bar.] Mediterraneo, che pure è uno dei mari bisognosi di vamento controllato di organismi acquatici ne senegalesi delle isole di Dionewar, Falia e questa tecnologia punta la società ameri-
intervento, rimane fuori dalle ECA. (pesci, crostacei e molluschi, alghe). Azienda Niodior, che mantengono viva la raccolta e cana di private equity KKR.

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DOSSIER MARE DA DIFENDERE MARE DA DIFENDERE DOSSIER

QUANDO IL MARE DIVENTA UN SITO


INDUSTRIALE: IL CASO DELLA OLT DI LIVORNO
Il Canada studia
un “piano B” rispetto all’oleodotto Canada-Usa: un
progetto, secondo gli ecologisti, ancor più perico-

Il primo impianto al mondo di rigassificazione su una nave gasiera è nel mare di


loso e allarmante.

fronte a Livorno. Gli argomenti portati, senza successo, dai cittadini nella loro
Lo studio, intitolato An Arctic Energy Gateway

battaglia per impedirne l’installazione (Valori n° 41, giugno 2006) andavano dal-

un oleodotto artico
for Alberta, conclude infatti che il petrolio delle tar

la pericolosità dell’impianto e la sua inutilità alla privatizzazione del mare, al suo


sands (considerato tra i più pericolosi in termini

pesante impatto ambientale e alla poca rilevanza dei posti di lavoro creati: la na-
ambientali) potrà essere trasportato grazie a una

ve della Olt (Offshore Lng Toscana) avrebbe dovuto riportare allo stato gassoso
gigantesca pipeline, di oltre 2.400 km, che da Fort
il gas naturale liquefatto (Gnl) trasportato dalle gasiere a -161 gradi centigradi,

Ecologisti in rivolta
McMurray, vicino al fiume Arhabasca, raggiunge-
utilizzando acqua marina al ritmo di 500/600 milioni di litri al giorno. L’acqua sa-
rebbe il porto di Tuktoyaktuk, nell’estremo Nord.
rebbe poi stata reintrodotta in mare, ma clorata e più fredda di 16 gradi. Un pro-
Da qui l’idea di sfruttare lo scioglimento dei ghiac-
cedimento che avrebbe desertificato l’ambiente floro-faunistico circostante.
ci dovuto al riscaldamento globale per caricare il
La nave gasiera, inaugurata nel dicembre 2013, è inattiva, a riprova di quanto so-
greggio sulle petroliere e raggiungere l’Europa.
stenevano i Comitati No Off-Shore. In compenso E.On e Iren, che ora controllano Olt,
Ovviamente, d’estate, e d’inverno? Secondo il rap-
hanno trovato il modo per rifarsi dei costi dell’installazione caricandoli sulle spalle
porto si potrebbero usare rompighiaccio o sotto-
Un collegamento di 2.400 chilometri unirebbe l’Alberta e l’estremo nord
di Andrea Barolini dei cittadini: il terminale galleggiante Fsru Toscana è stato riconosciuto “infrastrut-
marini nucleari (è tutto nero su bianco, a pagina
del Paese. Obiettivo: continuare a estrarre petrolio dalle controverse
tura strategica per la sicurezza energetica nazionale” e quindi non solo è stato de-
13 del rapporto, reperibile on line).
stinato a deposito di gas per le emergenze, ma grazie a una clausola di garanzia ri-
sabbie bituminose e trasportarlo via nave in Europa Domanda: perché avanzare una proposta del
genere? «Perché i petrolieri sono disperati», spiega ceverà in pagamento almeno il 64% della tariffa, anche se resterà vuoto. [Pa.Bai.]

I
l 18 novembre scorso il Senato Usa ha rifiutato alla carica: mentre questo numero di Valori va in Patrick Bonin, responsabile della campagna Cli-
di concedere il via libera al progetto Keystone stampa è possibile che il Congresso sia chiamato ma-Energia di Greenpeace Canada. «L’oleodotto
 XL, un immenso oleodotto che dovrebbe tra- nuovamente a esprimersi sulla questione, dopo un artico è probabilmente un bluff, è il tentativo di di- battuta punta verso l’Artico, con gli elevati rischi
ONLINE sportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose parere positivo arrivato da una commissione par- mostrare che hanno altre opzioni di fronte al falli- ecologici connessi. «Una fuga di petrolio – spiega
Global Aquaculture Alliance della provincia dell’Alberta, in Canada, fino alle raffi- lamentare. Il 6 gennaio il portavoce della Casa mento di ciò che è stato avanzato finora. È evi- Hannah McKinnon, esperta dell’associazione Oil
www.gaalliance.org
nerie texane. Pochi giorni prima, anche la Camera si Bianca, Josh Earnest, ha spiegato che Obama po- dente che l’industria ha bisogno di dare segnali Change International – è sempre drammatica, ma
Best Aquaculture Practices - BAP
era espressa in modo analogo: un sospiro di sollievo trebbe in ogni caso porre il veto sul progetto. Ma positivi, subito, visto che colossi come Total e Sta- se pensiamo a un incidente in una regione vulne-
bap.gaalliance.org
per gli ecologisti, e una doccia fredda per i repubbli- l’industria petrolifera non si arrenderà. Sono trop- toil hanno già annunciato che diminuiranno i lo- rabile come quella artica, dove tra l’altro le condi-
Legambiente
www.legambiente.it cani, che hanno fatto del Keystone XL un vero e pro- pi gli interessi in gioco, anche e soprattutto da par- ro investimenti legati alle sabbie bituminose». zioni di accesso sono estremamente difficili, lo
prio cavallo di battaglia in campagna elettorale. Il te dei canadesi. Non a caso, proprio nei mesi scor- scenario non può che essere definito catastrofi-
Marevivo
www.marevivo.it GOP puntava a una votazione sull’oleodotto che se- si le autorità della provincia dell’Alberta hanno OLEODOTTI SÌ E NO co». Per parlare in termini concreti, basta tornare
Slow Food gnasse il primo successo parlamentare dopo la con- messo, in un certo senso, le mani avanti. Prima an- Gli industriali delle tar sands si sono in effetti visti indietro con la memoria al 24 marzo 1989, quan-
slowfish.slowfood.it quista della camera alta alle elezioni di mid-term. cora che si conoscesse l’esito delle votazioni sul rifiutare o bloccare numerosi progetti di pipelines. do in Alaska un incidente della superpetroliera
Sundrop Nonostante la vittoria ambientalista, la pru- Keystone XL, è stato pubblicato un rapporto com- I petrolieri hanno bisogno di un’alternativa spen- Exxon Valdez provocò uno dei peggiori disastri
www.sundropfarms.com denza è d’obbligo. I repubblicani sono già tornati missionato dalla provincia canadese, che indica dibile. E pazienza se l’unica strada non ancora ambientali mai causati dall’essere umano. ✱

DALLE PROFONDITÀ MARINE patti e spessi (300-400 metri). Questi sedi- disastro di Fukushima. Ma anche dei gran- mettano il recupero del gas dall’idrato uti-

UNA NUOVA FONTE ENERGETICA


menti, chiamati clatrati, formano dei veri e di produttori di gas, tra cui la Russia che, dal lizzando una quantità di energia inferiore a
propri reservoir che si estendono per mi- 1969, ha iniziato lo sfruttamento del pozzo quella che si andrebbe ad estrarre senza,
gliaia di chilometri quadrati – continua Ma- Messoyakha, perforato nel campo di gas inoltre, arrecare danni all’ambiente: il meta-
ria Filomena Loreto – e fanno da “tappo” idrato del bacino occidentale della Siberia no è un gas climalterante e le preoccupa-
di Paola Baiocchi Dopo l’entrata tra le risorse energetiche Maria Filomena Loreto, geologa del- impedendo al gas sottostante di migrare allo scopo di estrarre il gas sottostante. Nel zioni degli ambientalisti sono che durante le
dello shale gas, che ha rivoluzionato prezzi l’ISMAR-CNR di Bologna, ci spiega di cosa verso l’alto». Golfo del Messico sono stati trovati enormi estrazioni se ne liberino delle quantità in
L’estrazione dei gas idrati ed equilibri consolidati nello scenario mon- si tratta: «Quando nei sedimenti, ad esem- Al di sotto di un bacino di gas idrato esi- accumuli di gas idrati affioranti al fondale modo incontrollato, contribuendo ad au-
potrebbe rivoluzionare diale, un’altra fonte d’energia potrebbe pre- pio lungo i margini continentali marini, o in ste, di solito, un giacimento di gas naturale: marino, mentre in Canada è stato perforato mentare il riscaldamento globale. Inoltre le
gli equilibri mondiali sto essere resa disponibile, con effetti poten- ambiente subaereo dove c’è il permafrost, i luoghi dove più facilmente si trovano que- il pozzo Mallik, nel delta del fiume Macken- estrazioni potrebbero rendere incoerenti i
dell’energia, perché stiamo zialmente più travolgenti: i gas idrati, ossia in presenza di adeguata concentrazione di ste riserve sono i margini continentali, pra- zie, allo scopo di sperimentare le varie tec- sedimenti delle scarpate continentali dando
gas intrappolato nel ghiaccio dei sedimenti gas si vengono a creare le condizioni di sta- ticamente le scarpate marine che degrada- niche di sfruttamento. luogo a frane o/e subsidenza.
marini o terrestri. Le proiezioni effettuate bilità dell’idrato, ossia elevata pressione e no dalle zone di piattaforma (-200 metri), «India, Giappone e Cina sembrano esse- Trattandosi, poi, di perforazioni da effet-
parlando di risorse più che
sulle risorse totali sono impressionanti, si bassa temperatura, l’acqua ghiaccia in- verso le profondità oceaniche. re i Paesi con maggiori disponibilità di idra- tuare soprattutto in ambiente marino, an-
doppie rispetto a quelle fossili
parla di più di 3.400 miliardi di barili equiva- trappolando nella sua struttura molecolare Conosciuti da tempo, i gas idrati stanno to e stanno investendo cospicue somme che nelle zone artiche e antartiche, si molti-
convenzionali. Mentre si
stanno studiando le tecnologie lenti di gas, a fronte di risorse stimate su sca- le particelle di gas (principalmente meta- ora attirando l’attenzione e le speranze di nella ricerca» aggiunge la dott.ssa Loreto. plicano i timori che si consideri l’ambiente
estrattive, si pone il problema la globale di circa 1.700 miliardi complessivi no). All’interno dei pori dei sedimenti si for- molte potenze. Tra queste il Giappone, alla La vera “frontiera” è la messa a punto di circostante come un territorio di nessuno,
del rispetto ambientale di barili di greggio e gas naturale. mano così strati di idrato abbastanza com- ricerca di un’alternativa al nucleare dopo il tecnologie e modalità estrattive che per- da sfruttare o inquinare senza limiti.

16 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 17
FINANZA ETICA

SCOPPIA
LA GUERRA
DEL PETROLIO

U
na volta tanto la speculazione non c’entra.
Ma le buone notizie, purtroppo, finiscono
qui. Il clamoroso tracollo del prezzo del pe-
trolio sperimentato a partire dalla scorsa estate di
fronte al più classico dei fattori “materiali” – l’ec-
cesso di offerta, ovviamente – ha gettato nello scon-
di Matteo Cavallito forto un po’ tutti. Dai grandi malati di inflazione
(Russia e Venezuela) al fondo sovrano norvegese,
che nonostante tutto ha scelto ancora di puntare
sull’oro nero (vedi BOX ), passando per gli operatori
del comparto obbligazionario corporate statuni-
tense. Un settore chiave, quest’ultimo, che a modo
suo sembra raccontare meglio di chiunque altro il
significato più intimo dell’attuale bearish moment.
Il crollo del prezzo del barile E che moment, a leggere le cifre.
inguaia le compagnie A metà giugno, il petrolio americano (West
americane. Un vantaggio Texas Intermediate, WTI) aveva toccato il suo picco
annuale a 107,52 dollari. Sei mesi dopo il suo valore
per l’Arabia Saudita, era sceso fino a quota 56 (vedi GRAFICO 1 ). Nello stes-
ma non per i bilanci so periodo, il rendimento medio dei junk bond sta-
di molti membri Opec tunitensi, misurato dall’indice Merrill Lynch US

valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 19


finanza etica oro nero in caduta libera oro nero in caduta libera finanza etica

High Yield Master II, è passato da 5,24 a tore energetico che tra giugno e dicembre, agli alti rendimenti alimentando la do- IL CROLLO DEL BARILE ANDAMENTO DEL RISCHIO SULLE OBBLIGAZIONI SPAZZATURA
FONTE: U.S. ENERGY INFORMATION ADMINISTRATION (WWW.EIA.GOV), GENNAIO 2015 FONTE: FEDERAL RESERVE BANK OF ST. LOUIS (HTTP://RESEARCH.STLOUISFED.ORG/), GENNAIO 2015.
NOSTRE ELABORAZIONI
7,28 punti percentuali. Contemporanea- ha riferito Bloomberg riprendendo i dati manda di obbligazioni più rischiose. A
mente, lo spread tra quest’ultimo e i titoli di Merrill Lynch, hanno visto i loro rendi- beneficiare dell’afflusso di investimenti 120 8,00
110 Prezzo per barile (WTI)
di Stato Usa a 10 anni è cresciuto di 260 menti medi passare da 5,7 a quota 9,5%. sono state in particolare le società ener- [in dollari Usa] Spread [punti %]
punti base (2,6%, vedi GRAFICO 2 ). Dal punto Un incremento di 380 punti base, ovvero getiche trascinate a loro volta dal boom 100 7,00
Merrill Lynch US High Yield
di vista degli operatori, in altre parole, gli 1,2 punti percentuali “peggio” del com- dello shale oil, le cui fortune, come noto, 90 Master II / US Treasuries 10y
6,00
investimenti nel settore junk (alto rendi- parto junk nel suo complesso. dipendono in larga parte da alti livelli di 80
mento) sono diventati di colpo molto più prezzo del petrolio. Non stupisce, di con- 70 5,00
rischiosi alimentando, almeno in parte, BOLLA ENERGETICA seguenza, che la flessione del barile – fa- 60
50 4,00
l’alternativa degli “asset rifugio” (i titoli del Il fatto, ha notato Bloomberg, è che anni vorita dalla fine del QE stesso, che dei
debito pubblico). Ma il bello, o per meglio e anni di tassi a zero e di Quantitative precedenti rialzi dell’oro nero era stato in 40
3,00

gen 01, 2014

feb 03, 2014

mar 03, 2014

apr 01, 2014

mag 01, 2014

giu 02, 2014

lug 01, 2014

ago 01, 2014

set 02, 2014

ott 01, 2014

nov 03, 2014

dic 01, 2014

gen 02, 2015


dire il brutto, della vicenda è che a perfor- Easing (QE, l’iniezione di liquidità attra- parte responsabile – abbia fatto saltare il
mare ancor peggio della media sono state verso il riacquisto del debito da parte del- banco. L’analisi di Bloomberg appare 2,00

2010

2011

2012

2013

2014

2015
proprio le obbligazioni spazzatura del set- la Fed) hanno favorito a lungo la corsa «assolutamente realistica» spiega a Valo-

LA NORVEGIA INVESTIRÀ ANCORA NEL FOSSILE


ri Fabio Galeotti, analista di Saxo Bank
secondo il quale «la battaglia dei prezzi» comparto potrebbe toccare quota 8%. Il confermato la scelta di non tagliare la siterebbero di prezzi di mercato prossimi

Il fondo sovrano norvegese non dovrebbe avviare il disinvestimento automatico dalle im-
starebbe ormai «entrando nel vivo». Il doppio dell’anno precedente. produzione assecondando quindi la ca- rispettivamente a 140 e 160 dollari per

prese del comparto delle fonti fossili, limitandosi, piuttosto, a valutare le ipotesi di esclu-
guaio è che la scommessa Usa sul com- duta dei prezzi. Una mossa, sostiene Lui- barile contro i 100 dollari dell’Arabia Sau-

sione con un’analisi “caso per caso”. È la raccomandazione avanzata da un gruppo di sei
parto shale ha implicato puntate di gros- ARABIA SAUDITA ALL’ATTACCO gi De Paoli, ordinario di Economia del- dita. Ma quello individuato per Ryad re-

esperti allo stesso governo di Oslo. La squadra di periti, guidata dal consulente indipen-
so calibro che oggi suscitano ampie pre- «Se il prezzo dovesse rimanere troppo l’energia e di Economia dell’ambiente sta un valore teorico, visto che il Paese, al
dente Martin Skancke, ha giudicato gli investimenti nei comparti del carbone e del petro-
occupazioni. Dal 2010 ad oggi, notano gli basso troppo a lungo le società america- dell’Università Bocconi di Milano (vedi pari di Kuwait ed Emirati Arabi, non è co-
INTERVISTA ), che finisce per «frenare i pro-
lio compatibili con quegli stessi princìpi etici che – ha ricordato il quotidiano norvegese
analisti di Deutsche Bank ripresi ancora ne produttrici di shale oil dovranno pa- stretto a finanziare la spesa corrente con
in lingua inglese The Local - avevano ispirato in passato l’esclusione dal portafoglio del- da Bloomberg, le compagnie  energeti- gare un conto salatissimo», nota ancora getti più costosi dei Paesi concorrenti» le sole entrate petrolifere odierne. Ovve-
le imprese attive nel settore delle armi “particolarmente disumane” e del tabacco così co- che  hanno raccolto prestiti per oltre Galeotti secondo cui proprio le analisi sul (shale Usa in testa) mettendo in crisi pe- ro può sopportare, a differenza di altri
me i gruppi coinvolti in qualche modo con il fenomeno del lavoro minorile o con la viola- mezzo trilione di dollari e alcune di loro mercato americano potrebbero aver oc- rò gli anelli deboli dell’Organizzazione. Il concorrenti, un fruttuoso quanto pro-
zione dei diritti umani. Con 700 miliardi di euro di asset gestiti, quello di Oslo è tuttora il non saranno in grado di restituirli. Nel cupato parte delle «riflessioni fatte dai pensiero corre ovviamente a Iran e Vene- lungato periodo di ribasso. Condizione
più grande fondo sovrano del mondo. [M.Cav.] corso del 2015, sostiene la società di ri- Paesi Opec a Vienna lo scorso 27 novem- zuela che per compensare i propri deficit necessaria per vincere qualsiasi guerra
cerca CreditSights, il tasso di default nel bre». Nell’occasione, l’Arabia Saudita ha di bilancio, ha notato l’Economist, neces- dei prezzi. ✱

PETROLIO E FUTURO tivi per l’Occidente senza contare, inoltre, che ni di barili. Solo che oggi si pone un altro

«LA VERA BATTAGLIA? OPEC VS NON OPEC»

HTTP://COMMONS.WIKIMEDIA.ORG / PRIWO
la riduzione del prezzo del petrolio rappre- problema: quello del rapporto tra l’Opec e gli
senta anche uno stimolo ai consumi, ovvero altri produttori.
una spinta per i Paesi importatori.
E qui entra in gioco il fattore shale, vero?
di Matteo Cavallito bassista legato al rallentamento dei Paesi Cioè? Si dice che i rapporti all’interno dell’Opec non Certamente, ma non solo. I Paesi produtto-
emergenti è stato compensato dalla paura Storicamente, a parità di energia prodotta, il siano mai stati così tesi. È in atto uno scon- ri non-Opec studiano progetti di sviluppo
Eccesso di offerta per lo shale delle conseguenze della crisi geopolitica in prezzo del petrolio tende a superare quello tro tra l’Arabia Saudita e l’asse Iran-Iraq? nell’Artico e continuano a incrementare la
oil Usa e domanda stagnante. Medio Oriente, fino a quando…». del gas di 1,5 o 2 volte circa. Negli ultimi an- Non c’è dubbio che nell’area del Golfo vi sia- produzione offshore e quella dello shale oil,
Le cause del crollo del barile ni, tuttavia, il rapporto registrato negli Stati no conflitti economici e religiosi tra sciiti e ovvero del petrolio più costoso. Ma, sicco-
Fino a quando? Uniti si è allargato fino a 6-7 volte. Uno squi- possono permettersi di sopportare un certo sunniti che pesano nei rapporti tra i diversi me il mondo punta a una riduzione del peso
«Un insieme di fattori fisici e di aspetta- Fino al punto in cui si è capito che anche librio tra due prodotti almeno in parte sosti- periodo di ribasso prolungato. Molti altri, co- Paesi, ma non parlerei propriamente di degli idrocarburi per lottare contro i cam-
tive». Secondo Luigi De Paoli, professore l’Isis aveva interesse a vendere il suo pe- tuibili che doveva essere compensato o dal me Iran e Russia ad esempio, saranno inve- “scontro”. La situazione attuale mi fa pen- biamenti climatici, è chiaro che questa si-
ordinario di Economia dell’energia e di Eco- trolio e che, nonostante tutto, la produzione rialzo dell’uno, cosa che è avvenuta molto li- ce costretti a tagliare la loro spesa corrente o sare più che altro alla riproposizione del tuazione non potrà andare avanti a lungo.
nomia dell’ambiente presso l’Università non si sarebbe contratta ulteriormente, mitatamente, o, per l’appunto, dal ribasso i loro investimenti – che sono finanziati dai vecchio modello “Opec anni ’80”. Per questo motivo l’Arabia Saudita – che,
Bocconi di Milano, il forte ribasso speri- malgrado le crisi in Libia e nello scacchiere dell’altro. Con un prezzo del petrolio attorno ricavi del settore petrolifero –, una scelta che insieme agli altri Paesi Opec, controlla la
mentato dal barile a partire dalla scorsa medio-orientale, ovvero che nessuna crisi a 40 dollari al barile siamo ritornati quasi al- potrà deprimere il commercio mondiale. Ovvero? maggior parte delle riserve petrolifere a
estate si spiega essenzialmente così. Un politica, al di là di qualche oscillazione di la situazione di equilibrio tradizionale. Paesi come Iran e Iraq, che sono costretti a basso costo di estrazione del Pianeta – ha
problema di «eccesso di offerta», dovuto breve periodo, sarebbe stata in grado di ta- Un problema anche per noi importatori, produrre al massimo della loro capacità, tutto l’interesse a estrarre il “suo” petrolio
soprattutto all’incremento della produzione gliare l’offerta. Il fuoco comunque covava Parliamo delle conseguenze: ci sono pro- insomma… chiedono a chi se lo può permettere un ta- ora per portare a casa un profitto significa-
Usa di shale oil e a una domanda stagnan- sotto la cenere e da un po’ di tempo vi era- blemi evidenti per molti Paesi esportatori? Non è detto. È vero che la riduzione della spe- glio produttivo a difesa dei prezzi, qualcosa tivo in tempi ragionevoli, favorendo con-
te di Cina e Paesi Ocse, non più controbilan- no segnali che il prezzo del petrolio era trop- Alcuni Paesi, come Arabia Saudita, Kuwait ed sa russa costituisce un problema per l’Euro- di simile a quanto avvenuto tra il 1981 e il temporaneamente un ribasso dei prezzi che
ciato dal timore di una possibile crisi delle po alto, almeno guardando al suo rapporto Emirati Arabi, hanno saputo tesaurizzare la pa. Ma va detto che la contrazione di quella 1985, quando l’Arabia Saudita ridusse la sia in grado di frenare i progetti più costosi
forniture. «Per un certo periodo l’effetto ri- con il prezzo del gas. produzione degli anni passati e per questo iraniana non dovrebbe avere effetti significa- sua produzione giornaliera da 9 a 2,5 milio- dei Paesi concorrenti.

20 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 21
finanza etica oro nero in caduta libera investimenti speculativi finanza etica

Gli studenti L’anno nero


gridano: “Stop dei fondi hedge
alle fonti fossili!”
I
l 13 e il 14 febbraio sono date particolari per le denti che li accusano di «cattiva gestione delle do-
Record di chiusure e rendimenti ai minimi. Per i fondi hedge il 2014
di Valentina Neri di Matteo Cavallito
università più prestigiose al mondo. In calen- nazioni» e chiedono di prendere una posizione
dario non ci sono cerimonie accademiche, netta sul clima, per conto degli studenti e «delle fu-
è stato un anno da dimenticare. Pesa il calo delle materie prime,
ma il Global Divestment Day: due giorni in cui gli ture generazioni». In attesa della pronuncia della ma alcuni errori strategici partono da lontano
studenti di tutto il Pianeta, affiancati in molti casi Corte, il presidente dell’Ateneo, Drew Gilpin Faust,

A
dai professori, hanno organizzato sit-in, marce non cede: il fondo dell’università, dice, è «una ri- certificare la crisi ci ha pensato la Chica- prime. Tra questi Hall Commodities LLP, un hedge
Dopo le
pacifiche, flash mob e altre iniziative creative per sorsa, non uno strumento per incitare cambia- go Hedge Fund Research, rendendo noti londinese da 100 milioni di dollari che ha chiuso i
campagne lanciare un messaggio chiaro: gli atenei devono menti sociali o politici». È di parere diverso l’Au- gli ultimi dati del settore. Nel primo se- battenti a ottobre dopo due anni di attività, e il
contro smettere di investire nei combustibili fossili. stralian National University, che a ottobre ha detto mestre del 2014, l’ultimo periodo per il quale sono fondo di settore della Brevan Howard Asset Mana-
l’industria del addio a sette società petrolifere e minerarie che disponibili cifre definitive, i fondi  hedge  chiusi gement LLP, un veicolo d’investimento da 630 mi-
tabacco e I RISULTATI NEGLI USA rappresentavano circa l’1% dei suoi investimenti. sotto il peso di performance negative sono stati lioni di dollari chiuso dalla stessa casa madre (una
l’apartheid in Il movimento è nato nei campus americani nel 461. Un dato che impressiona, soprattutto nel maxi creatura da 37 miliardi) dopo lo sconfortan-
Sudafrica, gli 2010, con i tentativi pionieristici dello Swarthmo- …E IN EUROPA confronto con gli anni passati. Al ritmo attuale, te -4,3% registrato quest’anno. Determinante il ca-
studenti di re College in Pennsylvania, seguito dal 2012 da un Anche in Europa qualcosa si muove. Lo scorso 8 ot- ha notato infatti Bloomberg, la conta dei caduti lo dei prezzi del comparto su cui pesa, negli ultimi
numero crescente di istituti. Erano made in Usa tobre, dopo un anno di proteste da parte di 1.300 registrata alla fine dell’anno (ma i numeri defini- tempi, il forte ribasso del petrolio. Ma, accanto al
tutto il mondo
anche le campagne di boicottaggio degli scorsi de- studenti e docenti, il Consiglio dell’Università di tivi non sono ancora noti) potrebbe aver rag- trend ribassista del barile, notava a fine novembre
lanciano una cenni contro l’industria del tabacco o il Sudafrica Glasgow ha ritirato capitali per 18 milioni di sterline. giunto il valore teorico di 922. Ovvero il livello più la CNBC, altri fattori chiave come il deprezzamen-
nuova sfida: dell’apartheid, ricorda un rapporto pubblicato a Mentre a Edimburgo e Oxford si medita sul da farsi, alto dal 2009, il famigerato annus horribilis dei to di alcune valute (tra cui il real brasiliano e ov-
stop agli ottobre 2013 dalla Smith School of Enterprise and alla londinese UCL la strada è in salita. Sono circa 21 mercati finanziari in cui le chiusure dei fondi su- viamente il rublo) e le tensioni geopolitiche (con-
investimenti Environment dell’Università di Oxford. In con- milioni di sterline i patrimoni stanziati, più o meno perarono quota mille (vedi GRAFICO 1 ). Ad alimenta- flitto Russia-Ucraina in testa) avrebbero finito per
nelle fonti fronto a questi precedenti, sottolinea il report, i ri- direttamente, in società che operano coi combusti- re il fenomeno, ovviamente, ci sono i modesti condizionare negativamente il mercato, contri-
energetiche sultati conseguiti in queste poche manciate di me- bili fossili. Gli studenti interpellati da Valori si di- rendimenti offerti dal comparto che, nel corso buendo così a influire sui destini di un altro com-
inquinanti da si sono di tutto rispetto. Già tredici università e chiarano «delusi dalle risposte e dalle false promes- del 2014, si sono attestati a un livello medio del parto chiave per gli investimenti alternativi: quel-
parte delle college Usa sono passati dalle parole ai fatti, vo- se». E annunciano di «intensificare la campagna 2%, la peggior performance dal 2011. L’indice lo dei mercati emergenti.

FONDO SPECULATIVO, QUANTO MI COSTI!


tando per il “no” agli investimenti nelle fonti in- fino a quando non si vedranno progressi reali». BarclayHedge (nessuna parentela con l’istituto
università
quinanti. Sono soprattutto realtà di piccole di- La Smith School of Enterprise and Environ- Barclays) – che analizza un paniere composto da

Costosi. Tanto. Anzi, troppo. Soprattutto in relazione ai risultati. Sono i fondi


mensioni, come il californiano Pitzer College, che ment, però, mette i puntini sulle “i”: gli atenei migliaia di fondi – ha calcolato un rendimento

hedge, già protagonisti di deludenti performance di mercato, e ora nel mirino di


lo scorso aprile ha scelto di ritirare i capitali e ri- americani hanno investito nelle società minerarie medio per l’anno appena concluso prossimo al
una clientela costretta a sobbarcarsi costi di gestione decisamente elevati. Lo
durre del 25% la propria impronta ambientale en- e petrolifere il 2% dei loro asset, percentuale che 4%, un dato apparentemente più confortante,
ha riferito Bloomberg citando, tra le altre, le critiche mosse dalla Alignment of
tro il 2016. L’eccezione, di tutto rispetto, è la Stan- sale al 4% nel Regno Unito, dove tali aziende sono ma pur sempre lontano dalle performances tipi-
Interests Association (AOI), un gruppo di pressione che rappresenta gli interes-
ford University, che gestisce 21,4 miliardi di più rappresentate in Borsa. Ciò significa che, an- che registrate in passato quando i risultati in
si degli investitori nel comparto. Alcuni operatori, come il fondo pensione degli
dollari. Dopo mesi di contestazioni studentesche, che se le università si mobilitassero in massa, non doppia cifra erano stati frequenti (vedi GRAFICO 2 ).
insegnanti texani, chiedono a gran voce ai fondi di vincolare le commissioni im-
a maggio il Consiglio dell’ateneo ha deliberato il dovremmo certo aspettarci un repentino crollo Un fenomeno particolarmente critico, che acui-
ritiro di tutti gli investimenti nei colossi del carbo- delle quotazioni. Le conseguenze più rilevanti, se- sce, tra gli altri, l’annoso problema dei costi di ge- poste agli investitori ai risultati raggiunti. A settembre, PMT, il fondo pensione
ne. Ma non è abbastanza, affermano a gran voce condo gli studiosi, sarebbero semmai quelle indi- stione (vedi BOX ). dei lavoratori dell'industria siderurgica olandese, e Calpers, l’omologo dei di-
trecento professori in una lettera inviata a genna- rette,a lungo termine, quando sulle big delle ener- pendenti pubblici della California, hanno annunciato il disinvestimento dagli
io al presidente e al Consiglio: bisogna dire addio gie inquinanti si è ormai abbattuto uno stigma che COMMODITIES ED EMERGENTI hedge a causa dei costi eccessivi. I manager dei fondi hedge, che gestiscono
anche a petrolio e gas naturale. allontana potenziali investitori, fornitori, clienti, In un anno caratterizzato da rendimenti modesti, asset complessivi per 2,8 trilioni (mila miliardi) di dollari a livello globale, ricor-
È andata peggio ai vertici dell’Università di dipendenti. E che può spingere i governi a osare di ha notato Bloomberg, a patire in modo particola- da Bloomberg, sono tuttora tra i più pagati di Wall Street.
Harvard, citati in giudizio a novembre da sette stu- più nelle politiche per il clima. ✱ re sono stati i fondi attivi nel comparto materie

22 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 23
finanza etica investimenti speculativi un cappotto normativo finanza etica

NUMERO DI FONDI HEDGE CHIUSI 2008-14 IL RENDIMENTO ANNUALE MEDIO DEI FONDI HEDGE 1997-2014
FONTI: BLOOMBERG, DICEMBRE 2014; BLOOMBERG BUSINESSWEEK, DICEMBRE 2009; FINANCIAL TIMES, MARZO 2013;
OPALESQUE, DICEMBRE 2014; THINKADVISOR, MARZO 2014; NOSTRE ELABORAZIONI. *DATO AL PRIMO SEMESTRE
1.600
1.500
1.400
1.471 FONTE: BARCLAYHEDGE ALTERNATIVE INVESTMENT DATABASE (WWW.BARCLAYHEDGE.COM), GENNAIO 2015

40%

30%
Microcredito:
la legge è operativa
1.300
1.200 20%
1.100
1.000

-21,63%
10%

-5,48%
900
1.023

800

904
873
700 0%

775
finalmente!
743

600

22,35%
8,23%
36,56%
12,19%
6,77%
1,42%
17,99%
8,80%
10,67%
12,39%
10,22%

23,74%
10,88%

8,25%
11,12%
3,89%
500 -10%
400

461*
300
200 -20%
100
0 -30%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
(1° sem.)
Dopo 4 anni è stato approvato il regolamento attuativo dell’articolo
dedicato al microcredito (111 del Tub). Gli esperti esprimono di Elisabetta Tramonto
Nel corso del 2014, osservava l’emittente Usa, media 52 punti base, o lo 0,52%, all’anno. Nello
gli investimenti degli hedge nel continente lati- stesso periodo l’MSCI World, un indice di riferi- soddisfazione per una norma che diventa operativa. E molte critiche
noamericano avrebbero reso circa il 3,5%, una mento per i mercati azionari delle economie avan-
performance molto modesta. Quelli condotti in zate, ha raggiunto una media annuale del 10,71%,

I
n piena crisi economica, tra il 2011 e il 2013, c’è di applicare la norma dopo quattro anni, ma sono
Russia, da parte loro, si sarebbero rivelati a dir po- ovvero 1071 punti base, registrando un total re- uno strumento che ha permesso di creare cir- molti i limiti introdotti”, è il commento più o me-
co disastrosi registrando addirittura una perdita turn complessivo del 66% circa. Come si può ve- ca 20mila posti di lavoro in Italia. È il microcre- no unanime degli operatori del settore.
complessiva del 12%. A fare eccezione, trascinati dere siamo su due ordini di grandezza completa- dito produttivo: piccoli prestiti (25mila euro al mas-
dai rialzi del mercato azionario locale, sono stati mente diversi». simo) che hanno permesso a chi avrebbe ricevuto LUCI E (MOLTE) OMBRE
invece gli investimenti dei fondi attivi in India, ca- Sugli scarsi rendimenti pesano diversi fattori, un “no” da una qualsiasi banca di avviare un’attivi- «Un passaggio normativo fondamentale per gli
paci, sempre secondo CNBC, di centrare un rendi- «a cominciare dall’inasprimento dei controlli che tà produttiva. In tre anni ne sono stati concessi più operatori del settore», aveva commentato a caldo
mento annuale medio del 42% circa. ha un’inevitabile ricaduta sui costi di gestione dei di 8mila. È la fotografia scattata dal IV rapporto del- Ritmi, Rete italiana microfinanza, secondo cui,
fondi» e proseguendo con «la forte concorrenza l’Ente nazionale per il microcredito. Un fenomeno però, il regolamento attuativo è solo il punto di
L’ONDA LUNGA all’interno del settore». in crescita (in 3 anni le somme erogate sono quasi partenza per una normativa ancora tutta da scri-
DEI BASSI RENDIMENTI Ma l’aspetto maggiormente decisivo, forse, è di raddoppiate, dai 42 milioni di euro del 2011 ai vere. «Accogliamo positivamente il regolamento
Per quanto rilevanti nel loro insieme, tuttavia, i natura strategica. «Dallo scoppio della crisi in 76 milioni del 2013, per i microprestiti d’impresa), attuativo dell’articolo 111 che definisce il percor-
trend più recenti sperimentati dal mercato – com- avanti i mercati sono stati guidati, per così dire, per il quale però la domanda supera di gran lunga so da intraprendere per diventare operatori di mi-
modities, Russia e svalutazioni varie – sembrano dalle idee “macro”, legate alla politica monetaria e l’offerta: i microcrediti produttivi concessi coprono crocredito», dichiara Ugo Biggeri, Presidente di
in grado di offrire una spiegazione solo parziale, d’indirizzo dei mercati come il Quantitative Ea- solo il 30% della domanda reale. «Dall’analisi risul- Banca Popolare Etica, secondo cui però «Alcuni li-
oscurando, nel marasma delle cifre, quello che in sing, ad esempio, e gli interventi della Troika nel- ta una carenza di offerta per il microcredito d’im- miti oggettivi nel quadro normativo ostacolano il
realtà appare a qualcuno come un fenomeno di l’eurozona» spiega ancora  Zenti. «Chi ha saputo presa, che avrebbe potuto essere in parte incre- riconoscimento come operatori di microcredito
medio-lungo periodo. «Il 2014 è stato indubbia- valutare dall’alto con analisi ragionate e comples- mentata dall’intervento del legislatore. Ma così non di esperienze storiche». E, continua Biggeri «il tet-
mente segnato da numeri negativi, ma la verità è sive l’impatto di grandi fenomeni, come la politi- è stato». È la denuncia del presidente dell’Ente na- to di 200mila euro di fatturato e di 5 anni di attivi-
che gli hedge fund sono in declino già dai tempi ca monetaria espansiva americana o la crisi del- zionale per il microcredito, Mario Baccini. tà limita eccessivamente i potenziali beneficiari
del crack Lehman quando molti operatori, che si l’euro, ha fatto bene. I fondi che si sono affidati Questo strumento finanziario, infatti, pur es- ed esclude le micro imprese in stato di crisi». Una
erano trovati a fare i conti con fondi alternativi maggiormente a un approccio di tipo quantitativo sendosi dimostrato molto utile, fino ad oggi era delle principali critiche alle novità introdotte dai
illiquidi, hanno iniziato a vendere innescando – analisi di dati statistici confronto tra titoli simili, “zoppo”, gli mancava un capotto giuridico. A dire il regolamenti attutivi riguarda proprio i requisiti
così un meccanismo al ribasso», spiega Raffae- uso di metodi algoritmici – al contrario, possono vero la “rivoluzione” era avvenuta più di quattro per poter beneficiare di un microcredito. Il legi-
le Zenti, socio fondatore e responsabile dell’area essersi trovati in difficoltà nel centrare in pieno i anni fa, quando, con la riforma del Testo unico slatore, a quanto pare, a voluto riservare i prestiti
Financial Strategies della società di consulenza rendimenti del mercato». Un’impasse che trova ri- bancario, era stato inserito un articolo, il 111, inti- a realtà giovani, start up, escludendo però una lar-
Advise Only. scontro soprattutto nel comparto azionario, una tolato proprio “microcredito”, che definiva i con- ga fetta di possibili beneficiari. «In questo modo
Un declino «che parte da lontano», insomma, potenziale miniera d’oro di cui i fondi non hanno torni legislativi di questo particolare strumento fi- la norma non rispetta l’intenzione espressa dal
come evidenziano alcuni confronti impietosi. saputo approfittare adeguatamente. Dal 2008 ad nanziario (definizione, importi, requisiti dei legislatore 4 anni fa di rafforzare il ruolo del mi-
«Prendiamo l’HFRX Equity Hedge Index, un indi- oggi, ha notato Bloomberg, le azioni presenti nei soggetti erogatori). Peccato che nei successivi crocredito come strumento per politiche attive
ce di riferimento dei fondi che investono nel mer- portafogli dei fondi equity del comparto hedge quattro anni nulla si sia mosso per rendere opera- del lavoro», commenta Mario Baccini.
cato azionario», nota Zenti. «Dalla fine del 2008 ad hanno reso il 41%. Nello stesso periodo, l’indice tiva la legge. Solo lo scorso dicembre, finalmente, «Il regolamento attuativo introduce una defi-
oggi (intervista del 18 dicembre 2014, ndr) il suo Standard & Poor’s 500, uno dei principali punti di è stato approvato il regolamento attuativo, che nizione più rigida di microcredito, degli erogatori
total return, ovvero il rendimento complessivo, di- riferimento delle Borse, ha registrato una crescita purtroppo non è stato accolto con scrosci di ap- ammessi e dei beneficiari», spiega Andrea Limo-
videndi compresi, è stato del 2,6%, come a dire in del 153%. ✱ plausi. “Ben venga questo passaggio che permette ne, amministratore delegato di Permicro, la socie-

24 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 25
finanza etica un cappotto normativo

IL MICROCREDITO IN ITALIA: DOMANDE, PRESTITI CONCESSI E AMMONTARE 2.560 milioni di dollari, oltre due miliardi medi di scambio giornaliero di azioni nelle
PER FINALITÀ. ANNO 2013 e mezzo di biglietti verdi, registrati nel piattaforme extra borsistiche (dark pools)
Baccini – dalla formazione alle agevolazioni fisca- NEWS

terzo trimestre 2014. È l’ammontare americane. Lo riferisce l’ultima ricerca


FONTE: PROGETTO MONITORAGGIO, ENTE NAZIONALE MICROCREDITO - MINISTERO DEL LAVORO
li, dai servizi di accompagnamento a risorse spe- Usa, cresce
Erogati/ Ammontare crescente (+3% rispetto allo stesso di TABB Group. Una massa di operazioni
cifiche per il settore».
Microcrediti
il “dark trading”
Domande valutate domande Ammontare totale medio per periodo dell’anno passato) dei volumi che copre ormai il 45% degli scambi totali.
concessi
valutate erogato prestito SOLO PER LA FINANZA MUTUALISTICA sulle azioni
v.a. % v.a. % Rapporto Euro % Euro
Sociale 10.067 42,8 5.958 59,9 59,2 26.014.073 25,4 4.366,2
Chi sta festeggiando per il nuovo regolamento so-

Produttivo 13.461 57,2 3.983 40,1 29,6 76.323.653 74,6 19.162,4


no le realtà della finanza mutualistica, come le
Totale 23.528 100,0 9.941 100,0 42,3 102.337.726 100,0 10.294,5
Mag (Mutue di autogestione), o almeno una par-
te di esse. «Mentre nella stesura dell’articolo 111
tà torinese che dal 2007 eroga microcredito. «Que- la finanza mutualistica non era neanche citata,
sto da un lato evita che soggetti che in realtà non nel regolamento attuativo le viene riservato un in-
si occupano di microcredito, usino impropria- tero articolo: il 16, intitolato “Operatori di finanza
mente questo termine – continua Andrea Limone mutualistica e solidale”», spiega Patrizio Monti-
– dall’altro però, introduce una serie di difficoltà celli, presidente di Mag2 Finance. A questa cate-
anche per chi si occupa davvero di microfinanza». goria il legislatore ha riservato una serie di dero-
Ma alla domanda chiave: “questi decreti per- ghe rispetto agli altri operatori, per esempio nel

VALORITECA
metteranno di concedere più microprestiti?” la ri- tetto degli importi erogabili (75mila, invece di
sposta sembra unanime: no. «Se non ci sono van- 25mila) e nella durata massima del prestito (10
taggi significativi per gli erogatori, non nascerà anni, invece di 7). Se le Mag potranno essere
più mercato. E dalla norma attuale non vedo que- “operatori di microcredito” è tutto da vedere («di-
sti vantaggi significativi», risponde Andrea Limo- penderà anche dalla capacità di rispettare le ri-
ne. «Di certo la normativa attuale non è sufficien- chieste operative e burocratiche contenute nel
te per sviluppare il settore», aggiunge Giampietro regolamento», spiega ancora Monticelli), fatto sta
Pizzo (vedi INTERVISTA sotto). «Manca una serie di che la valenza simbolica dell’articolo dedicato al-
tasselli per incrementare l’offerta – spiega Mario la finanza mutualistica è elevato. ✱ MININEWS

UN PRIMO PASSO, MA C’È ANCORA MOLTO DA FARE


I MIGLIORI TWEET DEL MESE
Gli hedge cinesi
Basta lamentele, titola @DIEZEIT
#Germania ha approfittato dell'euro e della crisi.
dietro al crollo del rame
Meno 6,4%. Ovvero il più consistente deprezzamento da più Ora tocca agli altri Paesi.
di tre anni a questa parte. È la performance negativa fatta
di Elisabetta Tramonto cora la crescente domanda, anche a causa da non più di 5 anni. Una logica che favori- 23 gennaio @meggio_m
registrare dal rame nella seconda settimana di gennaio.
delle difficoltà provocate dalla mancanza di sce le start up, ma esclude tutte le realtà
Un tracollo di cui sarebbero largamente responsabili le strategie
un quadro normativo appropriato». Descri- preesistenti, riducendo quindi la portata del
speculative dei fondi cinesi, sempre più protagonisti nel
Credito erogato +5%, sofferenze 2,5%
(media banche italiane 9,5%).
Il regolamento attuativo è una
ve così il crescente bisogno di microcredi- microcredito come strumento per politiche mercato delle materie prime e dei metalli in particolare.
Alcuni numeri di @bancaetica nel 2014
condizione necessaria, ma
non sufficiente per to in Italia Giampietro Pizzo, presidente di del lavoro attive. I beneficiari vengono sele- Lo ha sostenuto il Financial Times.
Ritmi (Rete Italiana Microfinanza). zionati anche sulla base delle dimensioni, 15 gennaio @abaranes
favorendo le microimprese e tagliando fuori
svuluppare il settore del

L’approvazione del regolamento attuativo le realtà un po’ più grandi, ma comunque


microcredito in Italia

«Oggi il 25% degli italiani affronta una dell’articolo 111 è una buona notizia? piccole. Oltre ad essere stata introdotta una DISEGUAGLIANZA:  LIBRI
Certamente sì, anche se, per come è stato serie di regole macchinose che rendono
7,9 0,7
condizione di esclusione finanziaria. La cri- La ripartizione della
L’ASCESA DELL’1%

si da anni colpisce in particolare le fasce scritto, comporta una serie di limiti. È un complesso anche stabilire il tasso di inte- ricchezza globale Hyman Philip Minsky
(per fasce di ricchezza) COMBATTERE LA POVERTÀ.
più deboli della popolazione: giovani, don- fattore positivo, innanzitutto, perché rende resse da applicare. 21,5
operativa una norma che per quattro anni
[percentuale LAVORO NON ASSISTENZA
ne, disoccupati, migranti, che non trovano di popolazione adulta]
Ediesse, 2014
risposte nel sistema bancario tradizionale. era rimasta sulla carta. E, in secondo luogo, Ci sarebbe molto da migliorare, quindi…
perché consente un salto di qualità nell’of- L’articolo 111 è una condizione necessaria, Una raccolta di saggi di Minsky ripubblicata oggi con un saggio
E molti piccoli imprenditori non riescono a
ferta di servizi finanziari inclusivi in Italia: si ma non sufficiente per lo sviluppo del setto- di Riccardo Bellofiore (economista dell'Università di Bergamo)
ottenete prestiti. Il microcredito è da più
e Laura Pennacchi (economista ed ex-sottosegretario al Tesoro
parti riconosciuto come un efficace stru- passa da una logica a progetto a una logica re. Occorre al più presto una legislazione
nel primo Governo Prodi) analizza il ruolo dello Stato nel
mento di lotta alla povertà e di contrasto al- più istituzionale, capace di garantire una specifica, che, per esempio, introduca delle
combattere la povertà. Minsky affronta, negli anni Sessanta
l’esclusione finanziaria e sociale. Ma non presenza permanente sul territorio. agevolazioni fiscali e preveda adeguate ri-
e Settanta, il problema delle politiche di contrasto della povertà
sorse per promuovere la microfinanza. Come
69,8
può rimanere riservato a poche migliaia di adottate dalle amministrazioni statunitensi. Riccardo Bellofiore
persone, deve diventare uno strumento ac- Quali aspetti invece non la convincono? Ritmi abbiamo proposto due progetti di leg- e Laura Pennacchi propongono, come indica il titolo del loro
cessibile a tutti. È l’Europa a chiederlo. In Il regolamento attuativo approvato ha una ge che ora sono in attesa di discussione alla <$10,000 contributo – Crisi capitalistica, socializzazione degli investimenti
Italia il microcredito continua a crescere in serie di limiti. Riguardano, per esempio, i be- Camera dei Deputati. L’attenzione riservata $10,000-100,000 e lotta all’impoverimento – una riflessione sull’attuale situazione
termini di erogazioni (vedi ARTICOLO alla pa- neficiari dei microprestiti d’impresa: posso- dalla Presidente Laura Boldrini al tema del $100,000-1m di crisi e sul modo di uscirne che non sia quello regressivo
gina precedente, ndr), ma non soddisfa an- no essere finanziate solo imprese costituite microcredito ci fa ben sperare. >$1m prospettato dalle politiche di austerità.

26 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 27
numeri della terra menù a base di pesce

 4.420  1.260 [5.680]

Nelle acque UE
 53.120  47.000

DEL MONDO  2.150  1.321 [3.471]

NORVEGIA
 8.912
 16.168  41.108 [57.276]
 1.449  5 [1.454]
 4.262  130 [4.392]
ISLANDA
RUSSIA
 461  205 [666]

 6.064 FRANCIA
 196  164 [360]
CINA
 5.108  420 [5.528]
 18.228  7.441

SPAGNA
ITALIA
 5.562
USA  3.611  633 [4.244]
 5.753  17.561

GIAPPONE
 882  267 [1.149]  4.862  4.209 [9.071]  17.991

di Matteo Cavallito
INDIA  2.623  3.086 [5.709]
 3.927  6.428
 1.835  1.234 [3.069] VIETNAM
Quasi 160 milioni di tonnellate. È la stima della  6.278
produzione mondiale di pesce calcolata dalle ultime
rilevazioni disponibili della Fao e dai più recenti dati
 8.079 THAILANDIA

Ue. Un ammontare che si concentra soprattutto


in Cina (oltre 57 milioni di tonnellate prodotte), leader  5.814  3.068 [8.882]
globale davanti a India, Indonesia e Vietnam.
L’acquacoltura pesa sulla produzione totale per quasi
67 milioni di tonnellate (di cui 41 milioni circa coperte
INDONESIA

dalla sola industria degli allevamenti cinesi) con


un’incidenza pari al 42%, destinata ad aumentare nei
prossimi anni a fronte dei forti ritmi di crescita del  2.573  1.071 [3.644]
segmento. Il commercio mondiale dei prodotti ittici, MONDO
stima ancora la Fao, vale quasi 130 miliardi di dollari,
53 dei quali coperti dalle sole operazioni dei Paesi
CILE
 4.386 Pesce
membri dell’Unione europea (ma si sale
 91.336
a 66 considerando anche il peso di Norvegia

e Islanda). Con 47 miliardi di dollari di controvalore  66.633 import
l’Unione europea si conferma anche primo [produzione in migliaia di tonnellate, 2014] [157.969] 
importatore del Pianeta davanti al Giappone e agli FONTI: NOSTRE ELABORAZIONI DA FAO, "THE STATE OF WORLD export
Stati Uniti. Quarta la Cina (7,4 miliardi), seconda nella
 Pesca FISHERIES AND AQUACULTURE 2014", EUMOFA - EUROPEAN MARKET
OBSERVATORY FOR FISHERIES AND AQUACULTURE, "THE EU FISH  129.107
 Acquacoltura MARKET 2014 EDITION", EUROSTAT, "FISHERY STATISTICS", MAGGIO

graduatoria dell’export (18,2 miliardi). [produzione totale]  129.338


2014. PRODUZIONE: DATI IN MIGLIAIA DI TONNELLATE.
IMPORT/EXPORT: DATI IN MILIONI DI DOLLARI.

28 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 29
ECONOMIA SOLIDALE

IL MONDO
HA FAME
DI PESCE

U
n settore in crescita e non potrebbe essere
altrimenti. Comparto alimentare chiave
per molte economie emergenti, fonte pri-
maria di assimilazione di proteine animali nei
Paesi in via di sviluppo, segmento economico fon-
di Matteo Cavallito damentale per il lavoro nel continente asiatico, il
più popoloso del mondo. Bastano queste caratte-
ristiche, va da sé, a spiegare l’espansione del mer-
cato globale del pesce. Dal 1960 ad oggi, dicono i
dati Fao, il consumo annuale pro capite di prodot-
ti ittici è passato da 9,9 a 19 chili, con l’Europa – 24
kg secondo Ismea, ma l’Italia è in controtendenza
Le economie emergenti (vedi BOX ) – a guidare la classifica per continenti.
e in via di sviluppo trainano La crescita, evidenzia ancora la Fao, si è con-
il mercato globale del pesce: fermata ampiamente anche nell’ultimo quin-
fonte di proteine e di lavoro. quennio rilevato (+12,3%) grazie soprattutto al-
l’onda lunga del comparto cinese. Ad oggi Pechino
I consumi volano, ma l’Italia si conferma il primo produttore mondiale con ol-
è in controtendenza. tre 57 milioni di tonnellate di prodotti ittici (vedi
Boom per l’acquacoltura MAPPA alle pagg. 28-29) pari a circa il 36% del tota-

30 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 31
economia solidale settore ittico in crescita settore ittico in crescita economia solidale

Pesce italiano:
dalla contrazione
le globale (un’incidenza cinque volte su- tore Undercurrent News, le prime 100 im- a inizio anno. Dietro allo sviluppo c’è ov- sviluppo. Nell’Unione Europea «le catture

ai “segnali di risveglio”
periore a quella registrata nel 1961 quan- prese del settore ittico hanno accumulato viamente la ricerca di un’alternativa di vengono limitate per ragioni di sostenibili-
do l’output cinese si fermava al 7%). Si- ricavi per quasi 100 miliardi di dollari, 1,8 fronte ai problemi del sovrasfruttamento tà», spiega Patrizio Piozzi, coordinatore
del mare (vedi DOSSIER ) e della pressione
diminuisce la pesca, anche a causa degli incentivi alla di-
gnificativo, per la Cina, anche l’aumento miliardi in più rispetto agli anni preceden- area mercati di ISMEA. «Da più di quindici

smissione delle imbarcazioni, mentre resta “più o meno


dei consumi pro capite che, nel venten- ti. Le prime dieci della classifica hanno in- della domanda. Due questioni necessa- anni la politica comunitaria tende a ridur-

stabile” l’acquacoltura. Sarebbero essenzialmente que-


nio 1990-2010, sono cresciuti a un tasso cassato più di un terzo del totale (35 mi- riamente collegate. re la dimensione della pesca con interven-

sti, secondo Patrizio Piozzi, coordinatore dell’area mer-


medio annuale del 6%, attestandosi a liardi), le prime 25 oltre metà (57 miliardi). «Di fronte alla crescita della popola- ti mirati per diverse specie a rischio», pro-

cati di ISMEA, gli ultimi trend che caratterizzano il settore ittico italiano. Un comparto,
quota 35,1 chili nell’ultimo anno di rile- A dominare sono le corporation giappone- zione mondiale l’allevamento di specie segue. «Di contro si tende a valorizzare

quest’ultimo, capace di incidere per il 4% sul valore totale dell’agricoltura della Penisola e
vazione. Un dato, quest’ultimo, più che si (ben 26 nella Top 100) davanti alle ame- acquatiche rappresenta una risorsa par- sempre di più l’acquacoltura orientandola

che ha scontato, negli ultimi anni, una non trascurabile contrazione della domanda, con
doppio rispetto alla media registrata nel ricane (11) e alle norvegesi (9). ticolarmente importante sia per la dieta però verso uno sviluppo sostenibile, ovve-

un consumo pro capite calato da 22 a 20 chili circa nello spazio di dieci anni. Dal 2008 al
resto del mondo, pari, sempre secondo la sia per le prospettive di crescita econo- ro a basso impatto ambientale, promuo-

2013, spiega ancora il coordinatore, i consumi hanno registrato un calo medio annuo del
Fao, a 15,4 chili per persona (contro i 13,5 DALLA PESCA mica», spiega Pier Paolo Gatta, ordinario vendo l’utilizzo di mangimi adeguati e li-

3,5% nel volume che si traduce in una riduzione del 5% sul valore totale. Nonostante tut-
rilevati negli anni ’90). ALL’ACQUACOLTURA di Zoocolture presso il Dipartimento di mitando l’uso di prodotti chimici». Un

to, però, il 2014 potrebbe far registrare un’inversione di tendenza. Nei primi otto mesi del-
Ma il fenomeno più significativo per il Scienze mediche veterinarie dell’Uni- tema controverso, quest’ultimo, di fronte
versità di Bologna (vedi INTERVISTA ).
l’anno – gli ultimi per i quali esistono dati definitivi – i consumi domestici “hanno dato se-
IL MERCATO GLOBALE settore ittico resta senza dubbio il clamo- alle critiche piovute addosso al comparto
(vedi DOSSIER ), che necessiterà, in futuro, di
gnali di risveglio”, con un aumento dello 0,7% nel comparto del fresco e una crescita del
A trainare la crescita della produzione, no- roso sviluppo delle attività di allevamen- Ma l’espansione del settore, è bene ri-
ulteriori approfondimenti. ✱
valore dei consumi vicina allo 0,5%, su cui incidono in particolare gli acquisti di salmoni,
ta la Fao, c’è soprattutto la spinta della do- to. La cosiddetta acquacoltura è oggi re- cordarlo, non riguarda solo le aree in via di

pesce spada, spigole e alici. Abbastanza stabili i prezzi pur in un contesto di forte con-
manda mondiale nel comparto food che, sponsabile di una produzione annuale di

correnza con le produzioni di acquacoltura provenienti da Turchia e Croazia. [M.cav.] PRODUZIONE ITTICA PER SETTORI 2007-12
nel 2012, assorbiva oltre l’85% della produ- oltre 66 milioni di tonnellate contro i 91
zione complessiva (contro il 70% circa re- milioni circa registrati dalle catture. Il fat- FONTE: THE STATE OF WORLD FISHERIES AND AQUACULTURE, MAGGIO 2014. NOSTRE ELABORAZIONI. DATI IN MILIONI DI TONNELLATE, LA VOCE
"TOTALE" E LA SOMMA DELLE SINGOLE VOCI DIFFERISCONO A CAUSA DELL'APPROSSIMAZIONE
gistrato negli anni ’80). Non è un caso, to, però, è che i ritmi di crescita dei due
100 +0,55%
quindi, che l’enfasi sul ruolo del comparto Asia (84% del totale del Pianeta) e in Africa Economia della Pesca e dell’Acquacoltura comparti sono profondamenti diversi. 90,8 93,7 91,3 160
90 90,1 90,1 89,1
si concentri in primo luogo sulle aree in via (10%). Attualmente, in un mercato mon- della Fao, le entrate nette del commercio di Dal 2007 al 2012 l’ammontare annuale del
80 155
di sviluppo, ovvero su quelle regioni in cui diale dove le transazioni complessive del pesce realizzate nel 2011 hanno superato pesce “catturato” è cresciuto dello 0,55%,
70 +33,4% 66,6
la crescita demografica viaggia a ritmi più settore – che coinvolgono anche il fiorente la somma di quelle derivanti dalle esporta- nello stesso periodo la produzione da al- 62,0 150
settore della pesca illegale (vedi ARTICOLO
60 55,7 59,0
elevati e nelle quali, come si diceva, il pe- zioni di tè, riso, cacao e caffè. Nel 90% dei levamento è aumentata del 33,4% (vedi 49,9 52,9
50
sce resta la fonte principale dell’apporto di pag. 34) – hanno raggiunto nel 2012 un va- casi, ha notato ancora l’organizzazione ali- GRAFICO ), attestandosi a un livello quasi 145
40
proteine animali alla dieta (vedi ARTICOLO lore di oltre 129 miliardi di dollari, le aree in mentare mondiale, le attività di pesca e al- trenta volte superiore a quello registrato +12,3%
30 140
a pag. 34). Ma a rimarcare l’importanza del via di sviluppo coprono oltre la metà (54%) levamento si basano su imprese di piccole nel 1970. A novembre, inoltre, la stessa
20

140,7

158,0
145,8

155,7
delle esportazioni in termini di valore e più dimensioni. Ma il mercato globale eviden-

148,1
143,1
settore per le aree emergenti non è solo il Fao ha corretto al rialzo le previsioni per 135
10
contributo della domanda. Ad oggi il setto- del 60% delle quantità scambiate. Per que- zia comunque un ruolo significativo da gli anni a venire ipotizzando un tasso di
0
re ittico mondiale impiega circa 60 milioni sti stessi Paesi, ha ricordato a novembre parte delle grandi corporation. Nel 2013, ri- crescita annuale dei prodotti di alleva- 2007 2008 2009 2010 2011 2012 130
di lavoratori, il 94% dei quali soltanto in Audun Lem, del Dipartimento Politiche ed corda l’ultimo report del notiziario di set- mento del 4,14% contro il 2,54% stimato Catture Acquacoltura Totale

BOOM DI ALLEVAMENTI.
la Norvegia dove domina l’approccio indu- pesca, calcolate in relazione alla distanza dal- legge europea, in ogni caso, è molto severa e

«GRANDI OPPORTUNITÀ, MA OCCORRE EQUILIBRIO»


striale. la costa, o il tipo di reti da utilizzare. In gene- impone controlli molto precisi.
rale si tratta di vincoli che tendono a favorire
ci sono prospettive importanti anche in eu- la pesca del Nord Europa ma che sono inade- resta il problema dei mangimi però…
ropa, dunque? guati al contesto del Mediterraneo. Quella dell’alimentazione resta effettivamen-
di Matteo Cavallito anche in Occidente». Secondo Pier Paolo Professore, l’acquacoltura mondiale è in Negli ultimi 30-40 anni l’Europa ha investi- te la criticità maggiore. In passato si face-
Gatta, ordinario di Zoocolture presso il Di- forte crescita. chi c’è in prima fila? to molto nell’acquacoltura anche a livello come giudica le critiche mosse al compar- va soprattutto ricorso a farine e olii di pesce,
L’opinione di Pier Paolo Gatta, partimento di Scienze mediche veterinarie Nel mondo domina la Cina ma non manca- tecnologico. Ne deriva una forte espansio- to sul fronte della sostenibilità ambientale?  oggi servono valide alternative. Da un lato i
ordinario di Zoocolture dell’Università di Bologna, le ragioni a so- no importanti investimenti in altri Paesi. La ne del settore, con allevamenti più estesi in Tutte le attività umane hanno ripercussioni consumatori esprimono preoccupazione per
dell’Università di Bologna. stegno degli investimenti nell’acquacoltura Norvegia, con una produzione di 1,2 milioni contrasto con le operazioni più frammenta- sull’ambiente ma nel caso dell’acquacoltura l’utilizzo di mangimi vegetali, soia in primis,
non mancano di certo. Negli ultimi anni, ha di tonnellate all’anno solo per il salmone, te del passato, così come un aumento delle c’è un’ampia possibilità di modulare le ope- ma dall’altro il problema della sostenibilità
certificato la Fao, il settore conosce uno svetta nella classifica europea. La Francia, opportunità per i Paesi del Mediterraneo, razioni. È vero, si fa uso di antibiotici, ma ri- della pesca in mare non consente di conti-
«L’acquacoltura?

sviluppo particolarmente significativo ali- grazie alla spinta della grande distribuzione, storicamente penalizzati sul fronte della spetto ad altri tipi di allevamenti si tratta di nuare a sfruttare le risorse ittiche marine per
Un’occasione per i Paesi del
mentato in primo luogo dalla necessità di evidenzia una produzione significativa di pesca in mare dalla concorrenza delle na- un utilizzo molto limitato. Quanto al proble- produrre mangimi. È un conflitto paradossa-
Mediterraneo»
«Garantire la sostenibilità della pesca, trovare un’alternativa allo sfruttamento dei ostriche mentre in Italia spiccano alleva- zioni del Nord Europa. ma dei reflui inquinanti va detto che l’attuale le che va risolto in modo ragionevole e cioè
offrire ai Paesi in via di sviluppo la possibi- mari. Le critiche alla sostenibilità del com- menti di qualità di trote, branzini, orate e mi- tecnologia consente di monitorare costante- garantendo il benessere dei pesci allevati e la
lità di contare su un elemento nobile nella parto sono note da tempo. Ma la possibili- tili che interessano anche medi e grandi in che senso “penalizzati”? mente la qualità delle acque soprattutto in sostenibilità nell’approvvigionamento di ma-
dieta, sfruttare le caratteristiche nutrizio- tà di «modulare le operazioni», assicura il produttori sebbene non si raggiungano mai, Esistono da sempre alcuni elementi critici, co- mare, dove l’effetto diluizione può favorire il terie prime adatte. La ricerca può giocare un
nali del pesce e i suoi benefici per la dieta docente, non manca. per intenderci, le dimensioni produttive del- me ad esempio la determinazione delle aree di riequilibrio con gli allevamenti intensivi. La ruolo determinante in questo processo. ✱

32 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 33
economia solidale settore ittico in crescita agricoltura e criminalità economia solidale

Acquacoltura Le nuove attrattive


un’arma della terra
a doppio taglio
di Emanuele Isonio
N
el vortice delle cifre sul comparto del pe- Greco, biologo marino, dirigente di ricerca del-
Da elemento quasi residuale del sistema economico, l’agricoltura
di Paola Baiocchi
e Matteo Cavallito
sce, un dato sembra meritare un ruolo di l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ri-
primo piano: il peso del settore ittico nella cerca Ambientale) e presidente del consiglio scienti-
si è trasformata in un solido motore di sviluppo, che occupa giovani e
fornitura di proteine. Il valore medio, stimato dalle fico di Slow Fish, secondo il quale, ad oggi, l’utilizzo donne. Ma permangono zone d’ombra dove la criminalità si insinua
Nazioni Unite, viaggia attorno al 15% dell’apporto alternativo di mangimi vegetali a base di proteine di
proteico complessivo di origine animale. Ma in al- soia non avrebbe prodotto risultati apprezzabili.

M
olti occhi sono puntati con interesse

HTTP://COMMONS.WIKIMEDIA.ORG / ZEROHUND
L’allevamento cune aree, dove sulla terraferma il cibo scarseggia, il «Un’altra possibilità – prosegue – è costituita dall’uti- sull’agricoltura italiana nell’anno del-
ittico è uno tasso sale vertiginosamente: 23% in alcune regioni lizzo di proteine animali di altro tipo, come gli scarti l’Expo, ma certo non tutti gli osservato-
strumento che dell’Asia meridionale e 50% negli Stati dell’Africa oc- del pollo ad esempio, che la nuova legislazione Ue ha ri sono benevoli. Alla metà di gennaio, nello stes-
potrebbe cidentale. Quote importantissime, dalle quali di- introdotto di recente. Ma è pur vero che, di fronte al- so giorno in cui alla Camera veniva approvata
soddisfare pende l’esistenza stessa di molte popolazioni. Negli la resistenza mostrata dai consumatori, la stessa all’unanimità la proposta di legge contenente “Di-
la domanda anni il depauperamento delle risorse ittiche ha im- grande distribuzione tende a rifiutare i prodotti di al- sposizioni per la tutela e la valorizzazione della
posto nuovi metodi di produzione, promuovendo levamento alimentati in questo modo». biodiversità agraria e alimentare”, Coldiretti ed
globale
l’acquacoltura come il sistema più adatto per assi- Eurispes, in collaborazione con l’Osservatorio sul-
di proteine curare una disponibilità costante di proteine ani- I CONTROLLI UE la criminalità nell’agricoltura e sul sistema agro-
animali. mali a fronte dell’incremento della popolazione L’Europa si caratterizza oggi per una legislazione alimentare (nato per iniziativa della stessa asso-
Ma gli aspetti mondiale. Con il contributo decisivo della Cina (re- piuttosto severa, ma questo, ricorda ancora Greco, ciazione), hanno presentato a Roma il 3° Rapporto
critici sono sponsabile, ha ricordato a gennaio il settimanale non risolverebbe i problemi sul fronte dei consumi. sui crimini agroalimentari in Italia in cui si evi-
tanti. A partire Science, di oltre il 60% della produzione globale da «L’acquacoltura europea tiene conto di diverse pro- denzia una forte penetrazione della criminalità
dalla sua allevamento), il tasso di crescita del settore è stato blematiche, ma non bisogna dimenticare il peso di organizzata, soprattutto nella contraffazione di
sostenibilità impressionante: quasi decuplicato dagli anni ’50 a molte importazioni (come i salmoni cileni e norve- produzioni di eccellenza come il Parmigiano Reg-
oggi, a fronte di catture a mare aperto cresciute di 4 gesi o i gamberi del Sud est asiatico, questi ultimi ca- giano, i pomodori o vini Dop e Igp.
ambientale
volte. Ma le insidie non mancano. paci di coprire tre quarti del totale consumato nel Certo non è un caso che, assieme alla consa-
Vecchio Continente) provenienti da Paesi dotati di pevolezza istituzionale che il settore agroalimen-
IL NODO DEI MANGIMI legislazioni diverse nei quali, ad esempio, si fa un tare abbia delle ottime potenzialità, arrivi anche la
«Per capirlo – spiega Serena Maso, responsabile uso massiccio di antibiotici e coloranti». Aspetti conferma che l’agromafia ha colto le opportunità La ridotta dimensione delle unità produttive è
Mare di Greenpeace – bisogna sapere che per pro- chiave, questi ultimi, che incidono direttamente offerte dal settore primario e vi sia entrata come il primo dei punti deboli dell’agricoltura italiana:
durre un chilo di pesce tramite acquacoltura sono sulla salubrità del pesce da acquacoltura. «L’enorme un cuneo sfruttando le sue debolezze, perché la secondo l’Istat le aziende individuali rappresenta-
necessari 5-7 chili di pesce selvatico». Ci sono ov- utilizzo di antibiotici nel settore è un problema in- nostra agricoltura è uno scenario con molte luci e no il 96,7% del totale, oltre un terzo dell’occupa-
viamente casi in cui si possono usare mangimi ve- negabile, ma difficilmente evitabile – rileva ancora molte zone d’ombra. zione è in aziende a conduzione familiare con me-
getali, «ma questo non garantisce la sostenibilità Serena Maso – perché tali farmaci sono necessari a no di 15mila euro di fatturato annuo, ed è questo
del sistema – continua la Maso – sia perché quasi contrastare le malattie diffuse dalle deiezioni dei CONDUZIONE FAMILIARE, tipo di occupazione che assorbe l’80,4% delle gior-
mai si utilizzano criteri di agricoltura sostenibile, pesci coltivati». Un circolo vizioso, insomma, che PRECARIETÀ, CRESCITA nate complessivamente lavorate. Sono però le po-
sia perché le coltivazioni per sfamare il pesce van- imporrebbe un vero e proprio cambio di rotta. «I DEGLI OCCUPATI che attività costituite in società (il 3,3% del totale)
no in conflitto con quelle per l’alimentazione uma- Paesi più sviluppati – spiega Greco – dovrebbero Un milione e 600mila aziende, 969mila occupati, a realizzare il 26,1% della produzione, il 25,8% del
na». Dal punto di vista dei critici quello dei mangi- ridurre i loro consumi per garantire la sostenibili- una produzione di 42,6 miliardi di euro e un valo- fatturato e il 21,7% del valore aggiunto. La preca-
mi resta un aspetto chiave. «L’allevamento di pesci tà delle risorse. Diverso il discorso per le aree in via re aggiunto di 23,8 miliardi di euro (entrambi va- rietà del lavoro nel settore agricolo è contenuta
Il magazzino della fabbrica
carnivori, tra cui spigole, orate e salmoni, implica di sviluppo, con piccoli allevamenti destinati all’au- lutati ai prezzi base) sono i numeri dell’agricoltu- tutta in questa cifra riportata dall’Istat: soltanto il
di Parmigiano Reggiano,
un costante apporto di altro pesce destinato alla toconsumo per i quali, ovviamente, non si pongono ra italiana, pubblicati nel Rapporto Istat 2014, su 3,6% delle giornate di lavoro è prestato da dipen-
produzione di farine animali», spiega Silvestro particolari problemi di impatto ambientale». ✱ dati del 2012. denti a tempo indeterminato. Modena.

34 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 35
economia solidale agricoltura e criminalità abitare sostenibile economia solidale

agricoltura sociale in toscana


grazie a un bando regionale del 2012 di 2 milioni di euro, è parti-
to in Toscana il progetto Agricoltura sociale, rivolto a persone con
disabilità. Sono 362 i soggetti che svolgono un’attività retribuita
in campagna, inseriti in 53 aziende agricole su tutto il territorio re-
Design,
gionale. La maggior parte di loro (260) ha un’età compresa fra 18
e 40 anni, 11 hanno meno di 18 anni, altri 91 ne hanno più di 40.
Tutti hanno problemi di disabilità o di disagio, in gran parte di ti-
po psichico (243 persone), mentre 43 sono i soggetti autistici; 15
un futuro di carta
hanno avuto esperienza con il carcere, 45 di tossicodipendenza,
altri 16 hanno invece problemi di diverso tipo. [Pa.Bai.]
www.regione.toscana.it/web/blog-agricoltura/agricoltura-sociale

co 2006-07. Ma un vero balzo in avanti l’hanno Quotidiani, carte decorate, cartone, riciclo da uffici diventano oggetti
compiuto le facoltà di Agraria di Firenze con
di arredamento creativi. Se un mercato è saturo bisogna trovare di Valentina Neri
+81,5% nel 2012-13 rispetto all’anno precedente,
e di Pisa (+44,5%).
impieghi nuovi e innovativi dal recupero dei materiali
Numeri di un boom che si registrano anche
e le cassettiere ( FOTO 2-3) sono di Paperpulp, un

L
nel rapporto Irpet dello scorso marzo sul sistema ampade, cassettiere, sedie, piani d’appoggio,
rurale della Toscana, in cui si rileva che da ele- rivestimenti murali. Guardando le foto in materiale che si ottiene riciclando la carta di gior-
mento quasi residuale del sistema economico re- queste pagine di simili oggetti, così diversi nali e che può assumere colori diversi a seconda
gionale, il settore primario si è trasformato in uno tra loro per aspetto e funzione, immaginereste mai della quantità di inchiostro. Sempre dai quotidia-
dei motori di sviluppo più solidi, comparativa- che siano tutti fatti di carta e cartone riciclato? Sono ni – come suggerisce il suo stesso nome – arriva il
mente agli altri settori produttivi. Sono circa 260 solo alcune delle immagini raccolte dalla pubblica- Newspaperwood delle sedie ( FOTO 4): le copie in
le imprese d’eccellenza individuate da Irpet nel zione “Le nuove frontiere di carta e cartone”, edita a eccesso dei giornali vengono incollate foglio a fo-
settore agroalimentare, caratterizzate da un forte novembre scorso dal consorzio Comieco e da Ma- glio, pressate e tagliate in tavole e impiallacci, che
processo di espansione, pur in periodo di crisi. trec (vedi BOX ) con un intento ben preciso: «La carta a loro volta sono levigati e trattati proprio come il
C’è da dire che la Regione Toscana ha avviato una e il cartone hanno trovato una nuova identità», di- legno. Il piano d’appoggio, invece? ( FOTO 5) La ri-
Nonostante queste debolezze strutturali nel serie di politiche innovative di sostegno all’agri- chiara con sicurezza l’architetto Marco Capellini, ti- sposta è Re-y-stone, un pannello duro e resistente
secondo trimestre dello scorso anno, secondo coltura: come la Banca della terra che, dal 2013, tolare di Matrec. «Abbiamo voluto individuare gli at- composto da carta decorativa riciclata e resina na-
un’analisi di Coldiretti rispetto allo stesso periodo ha già assegnato in affitto 270 ettari di terreni e tori del cambiamento a cui stiamo assistendo, per turale acquisita dagli scarti di produzione dello
del 2013, l’agricoltura è il settore che ha registrato fabbricati pubblici abbandonati, soprattutto a far capire al mercato e ai consumatori che la carta e zucchero. Per i colorati rivestimenti murali dalle
il più elevato aumento nel numero degli occupati, giovani che volevano dedicarsi all’attività agrico- il cartone, ben lungi dall’essere materiali fragili, forme geometriche tridimensionali entra in gioco
con un positivo +5,6%. Il diavolo si nasconde nei la, ma non avevano i mezzi per accedere all’ac- hanno le caratteristiche e i valori giusti per collocar- Paperforms ( FOTO 6-7-8-9-10), realizzato con un
dettagli e in questo caso lo scopriamo in un’altra quisto delle terre. ✱ si al centro di un vero e proprio percorso di innova- processo di stampaggio che usa come materia pri-
delle debolezze storiche dell’agricoltura e della zione, in cui l’Italia rappresenta un’eccellenza a li- ma la carta riciclata derivante dagli scarti di lavo-
stessa Italia, l’asimmetria della crescita tra Nord, vello internazionale». razione e dai rifiuti di case e uffici.

FINANZA
Centro e Sud: «Il trend positivo dell’agricoltura Sono quindici i materiali che si contano sfo-
– sottolinea l’associazione Coldiretti – è il risultato ISPIRAZIONE DAI MATERIALI gliando la pubblicazione ed è difficile restare indif- 1 Lampada Paperpulp
di una crescita record del 27,6% al Nord e del Per tradurre questa mission nel concreto torniamo ferenti di fronte alla varietà delle loro caratteristi- 2 3 Cassettiera Paperpulp
Sedie Newspaperwood
28,6% al Centro, mentre si registra un calo del
ETICA a osservare più da vicino le foto. Le lampade ( FOTO 1) che e applicazioni. «È come preparare una torta, in 4

UN PENSIERO
-8,3% nel Sud Italia».

DIVERSO
1 2 3 4
LA TERRA È UN BENE RIFUGIO
IN TEMPO DI CRISI
Anche se “la terra è bassa e costa fatica” è un “be-
ne rifugio” in tempi di crisi e i giovani vi ricorro- PROMUOVI LA TUA AZIENDA SU
no: 57mila aziende sono condotte da giovani con
meno di 35 anni e un’azienda su tre è guidata da

Richiedi lo spazio a sviluppo@valori.it


una donna. È anche boom di iscritti negli istituti
professionali, e nella facoltà di Agraria nel 2012-
Il 3° Rapporto sui crimini 13 in Italia si sono immatricolati circa 7.000 stu-
agroalimentari in Italia denti, il 41,7% in più rispetto all’anno accademi-
36 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 37
economia solidale abitare sostenibile fotoracconto 04/05

5 6 7

I protagonisti Dai laboratori di ricercatori e designer alle case de-

Comieco (www.comieco.org) è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi


gli italiani, insomma, il passo può essere più o me-

a base cellulosica. Nato nel 1985 da alcune aziende del settore cartario, conta ad oggi 3.300
no breve: «Al momento siamo a livelli di diffusione
soci, tra produttori, importatori e trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici. diversificati. Mentre prodotti come le lampade sono
Matrec (www.matrec.com) è un società di consulenza specializzata in materiali, prodotti
ancora di nicchia, il segmento di arredi e stand si sta
e innovazioni ecosostenibili. Già nel 2002 inizia a collaborare con i principali consorzi del ormai industrializzando». «Non ci sarebbero così
riciclo (oltre a Comieco, Corepla per la plastica e Cial per l’alluminio) per dare vita alla prima
EcoMaterials Library. Dal 2014 è un vero e proprio Osservatorio Internazionale
tanti prodotti se non ci fosse una domanda» gli fa

per l’Innovazione Sostenibile di materiali e prodotti.


eco Capellini. «Però – aggiunge –, per far competere
questi materiali ad armi pari con quelli più tradizio-
nali, bisogna sgombrare il campo da alcuni equivo-
cui la carta rappresenta la base, vale a dire farina e ci: «Non è vero, come pensano alcuni, che le solu-
uova – continua l’architetto Capellini – poi bisogna zioni ecologiche costano di più. Per ogni prodotto in
scegliere gli altri ingredienti e la pentola; è a questo fase di lancio, che si colloca su una fascia di prezzo
punto che entra in gioco la fantasia nella capacità più alta, ce ne sono tanti altri molto più accessibili.
di combinare le innumerevoli possibilità». Ancor più se si tiene conto del loro intero ciclo di vi-
ta e delle potenzialità uniche che la carta può ga-
INNOVARE RICICLANDO rantire per determinate applicazioni». ✱
L’innovazione, insomma, procede a ritmi serrati.

Aspettando il Salone del Mobile


Ma, chiarisce a Valori Carlo Montalbetti, Direttore

La pesca come si è sempre innanzitutto la pazienza


Generale di Comieco, «noi non abbiamo finalità di
Continua il nostro appuntamento con il design attento fatta, o quasi. delle mani e degli occhi,
profitto, dobbiamo semplicemente creare le condi-
zioni perché ciò che viene dalla carta riciclata abbia all’ambiente e alla sostenibilità, in attesa del Salone Con un pescatore che l’esperienza maturata per
Internazionale del Mobile, in programma a Milano dal 14 trascorre le sue notti generazioni,
al 19 aprile 2015. Nella prima puntata avevamo parlato
un impiego. Tanto più perché nel campo degli im-
in barca cercando il pesce, nell’ossequioso rispetto che
di Farm Cultural Park, un’officina culturale permanente
ballaggi, con il recupero di 9 su 10, siamo ormai alla
saturazione. Mettersi alla prova in settori nuovi, co-
che ha cambiato volto a Favara, un piccolo paese e le sue giornate a pulire la potenza e ricchezza
5 Piano d’appoggio Re-y-stone me quelli descritti nella pubblicazione, diventa
nell’agrigentino. Stavolta ci concentriamo sui materiali: e sciogliere le reti per del mare meritano.
6 7 8 9 10 Rivestimenti perché anche dal riciclo possono arrivare soluzioni poterle buttare in acqua Anche in queste due
la notte successiva. immagini fasi di pesca
dunque un imperativo: ma spetta alle singole azien-
murali Paperforms per l’abitare che siano belle, performanti e di qualità.
Una pratica antica, in cui col tramaglio,
de il compito di lanciare il prodotto sul mercato».

il tempo è scandito dal ciclo rispettivamente in Sicilia


delle maree e del sole, dove e nel Mar Tirreno,
8 9 10

sono protagoniste nell’arcipelago pontino.

DA MAREVIVO
MARINA PULCINI (APRILE 2004)

38 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 39
social innovation

Dalla Grecia una lezione NEWS


Italia regina
NEWS
(Il)legalità Expo apre le porte
NEWS

di economia solidale del biogas


Nella produzione di biogas l’Italia è terza
nel sacco
I sacchetti di plastica “inquinanti”, messi
ai giovani artisti
Si chiama StartArtist: due volte al mese,
al mondo: 1,8 miliardi di metri cubi al bando in Italia da anni, circolano per tutta la durata di Expo, gli spazi del
di metano equivalente annui prodotti, ancora. La denuncia arriva da Padiglione della Società Civile saranno

Impresa sociale 12mila addetti e 4,5 miliardi di euro


di investimenti. Un risultato che
interessa le 15 aziende agricole che
alimentano l'impianto a biomasse
Legambiente con un'inchiesta condotta
nel 2014 sulla presenza di shopper
illegali nella grande distribuzione
organizzata. Sono stati trovati sacchetti
animati da giovani artisti, che
metteranno in mostra la propria arte,
fotografia, pittura, scultura, design,
musica, teatro o altri tipi di performance.

vs austerity Greenway di Bertiolo (Ud). La centrale,


avviata all’inizio del 2012, ha già
prodotto 25mila Mwh, risparmiato 4,5
mila tonnellate equivalenti di petrolio,
fatturato 6 milioni di euro. C.F.
vietati nel 54% dei casi esaminati dalla
Ong in diversi punti vendita del Paese,
concentrati in cinque regioni:
Campania, Basilicata, Puglia, Calabria
e Lazio. C.F.
Il progetto è sostenuto da Etica Sgr che
insieme a Fondazione Triulza vuole dare
agli artisti emergenti un’opportunità
unica all’interno di Expo Milano 2015.
www.fondazionetriulza.org

di Andrea Vecci

A
lla fine del 2014 l’autorità statistica ellenica ha rilasciato
nuovi dati che dimostrano che più di 2,5 milioni di greci, quasi
un quarto della popolazione, sono a rischio povertà. A quattro
Nata due anni fa come una semplice iniziativa che forniva torte
di formaggio avanzate da un panificio a una mensa vicina, Boroume
si è moltiplicato in 200 punti di distribuzione e oggi conta quattro
VALORITECA
anni dall’inizio della crisi economica e dall’introduzione delle prime dipendenti a tempo pieno e centinaia di volontari al mese.
misure di austerità per la Grecia, è ancora evidente che le persone Tina Kiriakis è un ex Pr e marketing manager aziendale. Dopo essere
APPUNTAMENTI GUIDARE O IMPARARE?
FONTE: IEA WORLD ENERGY OUTLOOK; WORLD BANK; NATIONAL SOURCES

stanno lottando per sbarcare il lunario. stata licenziata nel 2010, ha deciso di lanciare un’agenzia viaggi per
0 2 4 6 8 10 12
Milano, Università Bocconi
Nonostante un modesto calo, il Paese ellenico ha ancora il più alto tasso i turisti: Alternative Athens. Ora gestisce una media di dieci escursioni 33° Convegno dell’Associazione
Iran

per l’Agricoltura Biodinamica


20-22
di disoccupazione nell’Unione europea, il 27%, ed è secondo solo alla a settimana durante la stagione turistica e impiega cinque guide FEBBRAIO
2015 Venezuela
Spagna in termini di disoccupazione sotto i 25 anni, con oltre la metà freelance, ha ricevuto premi e riconoscimenti per aver svecchiato
Un incontro tra esperti e società civile, per trattare
di tutti i giovani adulti attualmente senza lavoro. l’appeal internazionale di Atene. di alimentazione, paesaggio, ambiente, turismo e artigianato, Iraq
Nello stesso periodo è nata la legge sull’impresa sociale che ha visto Filisia è una giovane startup che ha creato un dispositivo musicale che ma anche delle prospettive occupazionali.
crescere decine di realtà, con una concentrazione particolare a Creta. supporta la riabilitazione cognitiva e fisica delle persone affette www.convegnobiodinamica.it Arabia Saudita
In molti Paesi la spesa pubblica per
Nate con l’intento di dare lavoro a categorie protette (detenuti, disabili, da paralisi cerebrale, sindrome di Down o autismo. Il suo prototipo sussidi all'industria petrolifera supera
Ecuador
tossicodipendenti), si sono specializzate nel contrasto della disoccupazione è stato salutato positivamente da medici e terapisti di tutto il mondo Milano, fieramilanocity
quella destinata all'istruzione.
Lo sottolinea in questo grafico
giovanile proprio mentre la Troika toglieva dal pacchetto dell’austerity tutti ed è stato il destinatario di numerosi premi e borse di studio. I suoi 13-15 Fa’ la cosa giusta! Algeria l’Economist. Con l'aggravante che
i benefici fiscali previsti per le imprese sociali greche. fondatori continuano a perfezionare il modello, con la speranza MARZO l'obiettivo di abbassare i prezzi dei
2015 L'economia solidale sarà tutta qui, a Milano, per la carburanti per tutti vada a vantaggio
Nonostante la mancanza di aiuti ad hoc le giovanissime di avviare il processo di produzione a breve. dodicesima fiera del consumo critico e degli stili di vita
Libia
soprattutto dei più ricchi, in quanto
imprese sociali non si sono date per vinte, fornendoci Quello che accomuna queste piccole storie è che tutti sostenibili, per raccontare un mondo sostenibile e possibile, maggiori consumatori di energia.
Kuwait
alcuni casi interessanti. Attorno al tema del cibo e i giovani protagonisti dicono di aver imparato a vivere con
Secondo l'agenzia internazionale per
tra cibo sano, laboratori per bambini, incontri, mobilità a
l'energia IEA, tra il 2007 e il 2013
dell’alimentazione nasce Boroume (in greco “noi 200/300 euro al mese negli ultimi quattro anni lottando basso impatto ecologico, libri, cooperazione e turismo i sussidi all'industria petrolifera sono
sostenibile. Valori e il direttore Andrea Di Stefano ci saranno, Sussidi alla produzione di petrolio (2013)
possiamo”), il network contro lo spreco contro la voglia di emigrare aumentati del 60%, toccando quota
come sempre. www.convegnobiodinamica.it Spesa pubblica in educazione (2012 o successivi) 550 bilioni di dollari.
alimentare, che oggi distribuisce più in un altro Paese. ✱
di tremila pasti al giorno nella
zona di Atene.
I MIGLIORI TWEET DEL MESE

Nuovo studio: ogni ton @distefanonova se non Le compagnie petrolifere


di #CO2 causa danni si rilanciano investimenti abbandonano l'artico.
economici per 220$, e infrastrutture la manovra Greenpeace:
6 volte + di quanto stimato finora! di QE di Draghi sarà lo faccia anche Eni
Chi inquina paghi! per l'Europa
un pannicello caldo 15 gennaio @Greenpeace_ITA
19 gennaio @assoRinnovabili
Maggiori approfondimenti sul blog Social Innovation di valori.it 23 gennaio @PeriodiciValori

valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 41
INTERNAZIONALE

SIETE PRONTI
ALLA
GUERRA?

HTTP://UPLOAD.WIKIMEDIA.ORG / TIM FROM SCHÖNEBECK, GERMANY


«I
n una normale giornata di conferenze
a Bruxelles, ormai non c’è un solo
think tank (CEPS, EPC, Friends of Eu-
rope) che non organizzi o non abbia organizzato
iniziative “su come il conflitto può arrivare in Eu-
di Paola Baiocchi ropa”. L’unica domanda che circola in questi quar-
tieri è: “Siete pronti per la guerra?”».
La corrispondenza allarmata che vi riferiamo
risale a dicembre: è di Roberto Ferrigno, direttore
di Luminaconsult, società di consulenza sulle po-
litiche europee con sede a Bruxelles. Da allora la
temperatura della crisi europea è aumentata: le
Mentre l’Italia ricorda i cento stragi di gennaio a Parigi hanno spostato la ten-
anni dalla sua entrata sione dai Paesi periferici al cuore del Vecchio Con-
nel primo conflitto mondiale, tinente e le hanno dato i contorni indefiniti della
sull’Europa soffiano lotta globale al terrorismo, riedizione della dottri-
na di Bush jr dopo l’attacco alle Torri gemelle, per
pericolosi venti di guerra. cui i cittadini non devono sentirsi sicuri in nessun
Come se la Storia non luogo, che si trovino in una riunione di lavoro o a
ci avesse insegnato niente fare la spesa.

valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 43


internazionale obiettivo sicurezza obiettivo sicurezza internazionale

I PRIMI 15 PAESI PER SPESE MILITARI NEL 2013

GLI SQUADRONI DELLA MORTE


che ancora controlla in “zona di guerra”, l’ingresso di Macedonia, Ucraina e Geor-
FONTE: SIPRI.ORG

SI ADDESTRANO A PISA
mettendolo a disposizione della Nato». gia. La maggior parte di questi Paesi entra
[miliardi] Nello stesso giorno, infatti, a Kiev il Par- a far parte della Ue tra il 2004 e il 2007, for-
lamento ucraino ha votato un piano di si- nendo a Washington «notevoli strumenti
curezza che prevede, oltre all’aumento del- di pressione all’interno della stessa Unio-
le spese militari, l’adesione alla Nato e ne europea per orientare le sue scelte po-
CINA FRANCIA
di Paola Baiocchi
l’adozione dei suoi standard militari. Un litiche e strategiche», dato che «il Coman-
188 mld [2,0% del Pil] 61,2 mld [2,2% del Pil]
gesto visto dalla Russia come fortemente dante supremo alleato in Europa è, per
USA destabilizzante, non solo nei suoi confron- C una sorta di diritto ereditario, un genera-
640 mld [3,8% del Pil] ti, ma per la sicurezza dell’intera Europa, le statunitense nominato dal presidente,
Il Comando delle forze speciali dell’esercito ha sede nella
come aveva ribadito il ministro degli Este- e che tutti gli altri comandi chiave sono città della Torre: per via della presenza della vicina base
RUSSIA ARABIA SAUDITA
87,8 mld [5% del Pil] 67 mld [9,3% del Pil] ri russo, Sergey Lavrov, in un’intervista rila- controllati direttamente dal Pentagono» e statunitense di Camp Darby e di un comparto industriale
sciata a Bloomberg News, in cui stigmatiz- per di più – continua Dinucci nel suo libro e della ricerca in grado di produrre anche droni
zava anche il comportamento della Nato e – «i nuovi Paesi membri devono riconver-
degli Stati Uniti per non aver mantenuto gli tire gli armamenti e le infrastrutture mili- istituito nel mese di settembre 2013 nell’ambito della riforma dell’esercito voluta dal
ministro della Difesa del governo Monti, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, il Comando
REGNO UNITO GIAPPONE impegni presi dopo il 1989 «di non allarga- tari secondo gli standard Nato: ciò avvan-
delle forze speciali dell’esercito (Comfose) ha ricevuto gli onori della cronaca alla fine
57,9 mld [2,3% del Pil] 48,6 mld [1,0% del Pil]
re l’Alleanza, poi (dopo che la Nato è stata taggia l’industria bellica Usa, dato che
ampliata in contrasto con tale impegno), di l’acquisto di armi statunitensi viene po- dello scorso anno grazie a una breve cerimonia pubblica, bagnata dalla pioggia.
non dispiegare consistenti forze sui territo- sto da Washington quale condizione per il Comfose è il primo del suo genere in italia: ha sede presso la Caserma Gamerra di
Pisa, dove c’è il Centro addestramento paracadutismo, e riunisce sotto un comando uni-
COREA DEL SUD BRASILE GERMANIA INDIA
33,9 mld [2,8% del Pil] 33,4 mld [1,4% del Pil] 48,8 mld [1,4% del Pil] 47,4 mld [2,5% del Pil] ri dei nuovi membri e poi di non portare in- l’ammissione alla Nato […] Gli Stati Uniti
frastrutture Nato sul confine russo». riescono così nel loro intento: sovrappor- ficato forze speciali e corpi d’élite dell’esercito italiano, già sperimentati in scenari di
Eppure è stata proprio la Russia con la re a un’Europa basata sull’allargamento guerra come l’afghanistan. Si tratta del 9° reggimento d’assalto Col Moschin, con il
185° reggimento acquisizione obiettivi folgore di stanza a Livorno, il 28° reggimento
ITALIA AUSTRALIA TURCHIA EMIRATI
mediazione di Lavrov a impedire l’escala- della Ue, un’Europa basata sull’allarga-
Pavia di stanza a Pesaro preposto alle operazioni psicologiche (chiamate però dalla Di-
32,7 mld [1,6% del Pil] 24,0 mld [1,6% del Pil] 19,1 mld [1,1% del Pil] ARABI UNITI
19,0 mld [4,7% del Pil] tion americana in Siria, trovando la solu- mento della Nato».
zione al problema delle armi chimiche. In questa situazione parlare di auto- fesa italiana Comunicazioni operative), e il 4° reggimento rangers alpini paracadutisti
con sede presso Verona. a questi si aggiungerà tra poco il 26° reparto elicotteri per ope-
Il totale della spesa militare mondiale nel 2013
è stata di 1.747 miliardi di dollari, pari al 2,4% del Pil globale nomia dell’Europa è una falsificazione
L’EUROPA A MISURA dei fatti, anche alla luce dei dati che di- razioni speciali, destinato a trasformarsi in 3° reggimento elicotteri per operazioni spe-
All’inizio di un nuovo ciclo istituzio- generato, il capitalismo fomenta con ogni DELLA NATO mostrano come sia il Vecchio Continente ciali aldebaran.
nale-politico dell’Unione europea (2014- espediente (dalla violenza ai tatticismi Bisogna fare un passo indietro per ricorda- a pagare la crescita economica degli Sta- Manlio Dinucci, editorialista esperto di questioni militari, chiarisce a cosa servono le
2019), segnato dal rinnovo lo scorso economici) la guerra, come dopo la gran- re cosa è cambiato nel Vecchio Continente ti Uniti, che utilizzano parte di quelle ri- forze speciali: «Sono sempre più impiegate nelle guerre coperte: si infiltrano nottetem-
maggio del Parlamento Ue, il Vecchio de crisi del 1929. Sembra di rileggere le pa- dopo il crollo del Muro di Berlino e la dis- sorse per finanziare il terrorismo dell’Is po in territorio nemico senza essere viste, individuano gli obiettivi da colpire, li elimina-
Continente si trova ancora alle prese con gine scritte da Gore Vidal nel romanzo soluzione dell’Urss, che avevano aperto la per far arretrare la presenza europea nei no con un’azione fulminea paracadutandosi dagli aerei o calandosi dagli elicotteri, quin-
gli effetti recessivi della crisi economi- “L’età dell’oro”, che illustrano il piano in possibilità di una riconfigurazione del- Paesi arabi e nel Nord Africa. ✱ di si ritirano senza lasciare traccia, salvo i morti e le distruzioni».
ca/finanziaria nata dai derivati, che gli otto punti preparato dagli Usa per co- l’Unione europea allargata almeno fino a «in altre parti del mondo li chiamano squadroni della morte», li descrive così, in un suo
Stati Uniti sono stati abili a rovesciare sul- stringere il Giappone ad attaccare per pri- comprendere gli Urali, come prefigurato documentario di prossima uscita, fulvio Grimaldi, giornalista inviato in tutti gli scenari di
guerra dal Vietnam all’irlanda al Sudamerica, fino ai più recenti conflitti mediorientali.
l’altra sponda dell’Atlantico, grazie alla
complicità dei governi e dei politici loca-
li. Mentre tra e all’interno dei Paesi che
mo: un piano che comprendeva l’embar-
go economico e il blocco delle forniture di
petrolio al Paese del Sol levante.
nelle analisi di Alfred Herrhausen, il presi-
dente della Deutsche Bank ucciso in un
misterioso attentato il 30 novembre 1989.
« La forza della Russia può essere
insidiata soltanto attraverso
la separazione dell’Ucraina.
Tra i compiti del Comfose, come ha specificato il generale Zanelli che ne è a capo, ci
sarà il mantenere un «collegamento costante» anzitutto con lo «U.S. army Special ope-
ration Command», il più importante comando statunitense per le operazioni speciali, im-
compongono l’Unione europea le forze Con la stessa determinazione, il 16 di- Non è andata così, a riconfigurarsi è Quelli che vogliono che ciò accada,
piegate principalmente in Medio oriente. Ma dovrà garantire anche una presenza nel-
centrifughe stanno guadagnando forza, e cembre scorso, a tarda notte tre membri stata la Nato che, dopo le guerre in Iugo- non solo devono dividerle, ma devono
l’est europa, come ha avuto modo di specificare il Capo di stato maggiore, il generale
le sanzioni alla Russia per la questione del Congresso Usa sono riusciti a far pas- slavia, ha iniziato la sua espansione nei mettere l’Ucraina contro la Russia,
Graziano.
Ucraina stanno assumendo la dimensio- sare senza dibattito (e senza che nessuno territori dell’estinto Patto di Varsavia e insanguinare le due parti dello stesso
La presenza a Pisa del Comfose è amplificata dalla vicinanza della base statuniten-
ne della catastrofe economica, soprattut- ne avesse letto il testo) una legge conte- dell’ex Urss, come spiega Manlio Dinucci popolo e assistere a come il fratello
se di Camp Darby, dove sono conservate munizioni, armi e mezzi bellici per le forze ter-
to per i Paesi più deboli dell’area euro. Ma nente sanzioni di vasta portata contro la nel libro “Se dici guerra” (Kappa Vu, apri- uccide il fratello. Per realizzare questo,
restri e aeree nell’area mediterranea, africana, mediorientale e oltre, che possono esse-
tutto questo non è un film già visto? Russia che il presidente dovrà decidere le 2014). A partire dal 1999 la Nato inglo- devono individuare ed istruire
re rapidamente proiettate nelle zone di operazione attraverso l’aeroporto militare di Pisa
quando adottare, ma sulle quali Dennis ba Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria; traditori nel seno dell’élite nazionale,
e il porto di Livorno.
CHI SOFFIA SULLA CRISI Kucinich – senatore democratico fino al nel 2004 si estende su Lettonia, Lituania, e con il loro aiuto cambiare
Ma c’è un’altra ragione, come documenta un articolo uscito sul sito analisi Difesa:
IN EUROPA 2013 – si è espresso definendole «un incu- Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slove- la coscienza di una parte del popolo
l’esistenza a Pisa di un comparto industriale e della ricerca che lavora a stretto contat-
Come italiani sappiamo bene quale possa batore di velenosi conflitti» e Roberto Fer- nia. Mentre nel luglio 2005 truppe israe- a tal punto che essa aborrisca tutto
to con il militare. il drone Manta «studiato e realizzato per rispondere alle esigenze ope-
essere l’uso politico delle stragi e che die- rigno «una vera e propria dichiarazione di liane partecipano per la prima volta a quanto è russo, aborrisca la propria
rative espresse dal Comfose» è stato realizzato, infatti, in tempo record dalla ditta pisa-
tro al terrorismo non ci sono giuste riven- guerra», aggiungendo che «contempora- una esercitazione Nato “anti-terrorismo”, stessa stirpe, senza nemmeno che se ne
na ingegneria dei sistemi (ids). Una ditta a così alta specializzazione da effettuare la
renda conto. Il resto lo farà il tempo.
Otto von Bismarck
dicazioni, ma il potere che vuole piegare neamente a questo voto, fulgido esempio che si svolge in Ucraina.
ricerca del personale direttamente sul sito della Scuola superiore Sant’anna di Pisa. ✱
la storia alle sue esigenze: in questo mo-
mento storico, per uscire dalla crisi che ha

44
di “democrazia occidentale”, il governo
ucraino trasformava di fatto il territorio
Nel 2008 l’Alleanza decide l’ingresso
di Albania e Croazia e viene preparato

valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015


(1815-1898), cancelliere tedesco

valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015


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internazionale tentativo di rilancio tentativo di rilancio internazionale

Il Giappone verso
porto tra debito pubblico e Pil (245%) che al con-
fronto quello italiano (133%) è una passeggiata.

UNA RICETTA COSTOSA

l’endorsement
Un mandato per Abe che diventa un volano a insi-
stere con il Quantitative Easing (QE; vedi GLOSSARIO ),
messo in crisi fino a ieri sia dai risultati sotto le at-
tese (mentre scriviamo è lontano l’auspicato rial-

di massa
zo dell’inflazione al 2%), sia dalla recessione ina-
spettata, materializzatasi a fine 2014 (-1,6% sul Pil
del terzo trimestre 2013), sia dal debito pubblico
inarrestabile, che però – ricorda Patrizio Tirelli,
docente di Economia all’Università di Milano-Bi-
cocca – ha «il vantaggio di essere detenuto per la

IL PESO DELL’ETÀ
grandissima maggioranza (circa il 95%, ndr) dal
A dicembre la netta vittoria elettorale del partito liberale e il reincarico
di Corrado Fontana
settore privato delle banche giapponesi, limitan-
al premier uscente Shinzo Abe. Per sfuggire al declino i giapponesi
«Cento anni fa la popolazione del Giappone era di circa 40 milioni di persone. Ci
do perciò il rischio che possa essere venduto im-
si aggrappano all’Abenomics, che dovrà mostrarsi più liberista che mai
sono voluti 100 anni per salire a 120 milioni, e in 100 anni potremmo essere di
provvisamente da società straniere».
nuovo 40 milioni. e insieme con l’invecchiamento, sta cambiando la demografia.
E così Abe, col preziosissimo sostegno del go-
Stiamo andando verso un periodo in cui il 40% della popolazione avrà più di 65
vernatore della Bank of Japan Haruhiko Kuroda, ha

I
l 23 dicembre 2014 è iniziata la terza volta di
anni. oggi un giapponese su quattro ha più di 65 anni. Nel 2035 sarà uno su tre.
Shinzo Abe: il leader del nazionalista e conser- già approvato una nuova manovra da 96,3 mila mi-
entro il 2060, due giapponesi su cinque avranno più di 65. oggi abbiamo 2.57 la-
vatore Partito Liberal Democratico (LPD) ha liardi di yen (circa 680 miliardi di euro). Per rilan-
voratori che sostengono ogni anziano. Ma nel 2060, il rapporto sarà solo di 1.19
accettato l’incarico di primo ministro del Giappone, ciare l’economia nazionale, innanzitutto con 40
lavoratori per anziano». È questo il quadro demografico allarmante tratteggiato
come già nel settembre 2006 e a dicembre 2012. Un miliardi di euro in opere pubbliche, e poi puntare
mandato forte: la coalizione che lo sostiene ha una all’ambiziosissimo obiettivo del pareggio di bilan- di recente da Junko edahiro, giornalista ambientale giapponese e attivista per la
maggioranza di oltre due terzi (328 seggi su 470) nel- cio nel 2020, anno delle Olimpiadi di Tokyo. Di cer- crescita sostenibile in diverse organizzazioni (Japan for Sustainability, institute
la più importante Camera bassa e 135 seggi su 240 to l’elettorato nipponico (ma solo il 52% degli aven- for study in Happiness, economy and Society). Un quadro che pesa come un ma-
alla Camera alta. E, soprattutto, un risultato che ti diritto si era recato al voto) ci spera. E si augura cigno sui piani di abe di rientro del debito per almeno due motivi: da un lato im-
sembra una sorta di crash test superato per la sua che la svolta vera e duratura arrivi dalla cosiddetta porrà un progressivo ed elevatissimo aumento della spesa sanitaria, assisten-
strategia economica, la famigerata Abenomics (ve- “terza freccia” dell’Abenomics (dopo le frecce della ziale e pensionistica; dall’altro vedrà la generazione nata tra gli anni ’40 e ’60, che
di anche Valori di luglio 2013), pensata per far usci- politica monetaria ultraespansiva  e di un piano finora ha risparmiato acquistando quote di debito pubblico, andare in pensione e
re da un ventennio di stagnazione la terza economia di stimoli fiscali da 50 miliardi di euro, già scocca- cominciare a spendere, esponendo così maggiormente il Paese alle possibili spe-
del mondo, afflitta da un mercato del lavoro blocca- te): tutti aspettano le riforme strutturali. E il vero culazioni degli investitori internazionali. [C.F.]
FOTO DI MICHELA BRUNA, 2013 to, una popolazione sempre più vecchia e un rap- crash test per l’impostazione liberista di Abe sarà

PIÙ NUCLEARE PER TUTTI primi due reattori (Sendai 1 e 2) su 48 pre-


senti in grado di rispettarle, pur dopo mani-
2014. e non a caso società giapponesi del
settore come Toshiba (con progetti in corso
festazioni e allarmate petizioni di protesta in Kazakistan, Cina e inghilterra) e Hitachi
di Corrado Fontana servatori, e anche per ciò interrottasi dopo degli abitanti della prefettura di Kagoshima, (che collabora col Dipartimento per l’ener-
appena tre anni. Una fortuna politica per che ospita gli impianti. e benché l’approvvi- gia americano a ricerche su reattori di nuo-
abe, che, a urne ancora calde, nel dicembre gionamento di energia atomica fatta “in ca- va generazione) si mostrano assai attive.
2012 definiva irrealistico e irresponsabile
Il Giappone riaccende
sa” non porterà al Giappone significativi Nel mentre da fukushima si susseguono
l’obiettivo del “nucleare zero”, regalando co- vantaggi economici nell'attuale scenario, in notizie sulla Tepco che non riesce a smaltire
i reattori anche se il vantaggio
sì, poche ore dopo, un balzo in alto in borsa cui il prezzo del petrolio è ai minimi storici l’acqua radioattiva, che a sua volta contami-
economico per ora non c’è.
Ma il vento nucleare non spira del titolo Tepco  (Tokyo electric Power), il (oggi sotto i 50 dollari al barile), abe insegue na altra acqua e le strutture con le quali en-
solo da Tokyo contestatissimo gestore della centrale col- i concorrenti vicini in un periodo di rinvigo- tra in contatto, per un’operazione di decom-
pita dallo tsunami. rito entusiasmo per il nucleare, che si mani- missioning che, secondo Victor Gilinsky, ex
il successo di Shinzo abe nasce anche Tantomeno oggi abe ha cambiato opinio- festa dalla Cina (26 reattori in fase di realiz- membro della commissione Usa di regola-
dalle ceneri del disastro di fukushima, capi- ne, deciso a portarsi dietro tutto il Giappone. zazione) all’india alla Corea del Sud. e con mentazione sul nucleare, sarà più impegna-
tato – caso ha voluto – proprio durante una e il 2015 è il nuovo anno zero del nucleare gli Usa prudenti, ma non inerti. Non a caso il tiva di quella ancora in corso nel sito ame-
rara fase a guida del partito democratico, nipponico, con l’introduzione di procedure e prezzo dell’uranio sui mercati mondiali era ricano di Hanford, che costerà tra 100 e 130
giunta dopo quasi 50 anni di potere dei con- norme di sicurezza rafforzate; e il riavvio dei cresciuto a gennaio del 35% da maggio mila miliardi di dollari. ✱

46 valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 47
internazionale tentativo di rilancio aspettando la Cop21 internazionale

Climate change:
tutto rimandato,
vincono le lobby
Il summit sul clima di Lima si è concluso praticamente con un nulla di di Serena Boccardo
fatto. Tutto rimandato a Parigi, a dicembre 2015. Forte l’ingerenza nelle e Camilla Forti
(agenzia di Stampa Giovanile)*
negoziazioni delle lobbies dell’energia

superato se il Premier sarà disposto anche a pagare UN ACCORDO DIFFICILE

I
l 2015 è (o dovrebbe essere) un anno cruciale
un prezzo politico, quello che una riduzione dei da-
Abe punta su una politica per il futuro del Pianeta: a metà luglio si terrà Ma mettere tutti d’accordo non è facile. Lo dimo-
zi sulle importazioni di prodotti agricoli e l’allegge- monetaria aggressiva basata sul la terza Conferenza Onu per i Finanziamenti strano i risultati della COP20 che si è tenuta lo scor-
rimento dei sussidi agli agricoltori più colpiti dallo Quantitative Easing, già adottata allo Sviluppo e a dicembre la 21ª Conferenza delle so dicembre a Lima (Perù): i negoziatori hanno di
tsunami (e da Fukushima) nel 2011 produrranno da Usa ed Europa. Ma molto Parti Onu (COP21) di Parigi, ultima occasione per fatto rimandato all’anno prossimo decisioni defini-
sul suo bacino di voti nelle campagne. si gioca sulle soluzioni prospettate trovare un accordo per limitare l’innalzamento tive su finanza climatica, Loss&Damage e su altre
per l’enorme debito pubblico, della temperatura globale a meno di 2° C rispetto strategie di mitigazione e adattamento, tanto che il
INSEGUENDO IL TRENO di un’economia che, secondo molti, ai livelli pre-industriali. Obiettivo che ci consenti- Presidente della COP20, Manuel Pulgar-Vidal, ha
Abe sta facendo quanto un’aggressiva politica necessita deregolamentazione rà, secondo l’Intergovernmental Panel on Climate presentato le 37 pagine di accordo finale (il Lima
monetaria consente, ritardando pure l’inaspri- Change (IPCC, Gruppo intergovernativo di esper- Call for Climate Action) come un compromesso do-
mento della leva fiscale, prima o poi necessario. ti sul cambiamento climatico), di evitare il verifi- ve “ognuno vince”, mentre i commentatori ritengo-
Eppure i risultati non sono consolidati. E c’è chi Da dicembre a oggi qualche segnale di ottimi- carsi di scenari catastrofici. «Il primo dei due sum- no che alla fine l’accordo non abbia scontentato né
parla di rischio fallimento del Paese. «Il Giappone smo si è palesato, del resto, ma servono innanzitut- mit sarà fondamentale in vista del secondo, dato convinto nessuna delle Parti.
ha puntato moltissimo su uno stimolo della do- to idee, impresa e lavoro. La “cara vecchia” econo- che l’obiettivo comune dovrebbe essere rimodula- La versione finale del documento fa poche
 manda che passasse attraverso la spesa pubblica mia reale che, così com’è, appare purtroppo “fuori re il sistema finanziario globale per adeguarlo al concessioni ai Paesi in via di sviluppo. È stato ri-
GLOSSARIO in infrastrutture, in un contesto dove sono però mercato globale”, associando al pregio di un tasso principio di sicurezza climatica», sostiene Jeffrey confermato l’approccio bottom-up (dal basso)
QUANTITATIVE EASING presenti dei colli di bottiglia, in particolare poiché di disoccupazione bassissimo (meno del 4%) poca Sachs, direttore dell’Earth Institute alla Columbia nella definizione dei target di riduzione delle
O ALLEGGERIMENTO
le imprese hanno difficoltà a reclutare la mano- flessibilità e competitività. «Ciò di cui avrebbe biso- University e Special Adviser delle Nazioni Unite emissioni: anziché fissare l’obiettivo globale e
QUANTITATIVO
È uno strumento di politica dopera. Il risultato c’è stato, ma meno significati- gno l’economia giapponese – sostengono molti, co- per i MDGs (Millennium Development Goals, gli poi, a cascata, gli impegni di ognuna delle Parti,
monetaria usato per stimolare vo delle attese», ammette il professor Tirelli. An- me pure Tirelli, che conclude – è un’introduzione Obiettivi del Millennio, ndr). strategia che in passato non si è rivelata efficace,
la crescita, abbondantemente che se, qualora non dia frutti, «il Quantitative significativa di deregolamentazione: il modello di i singoli Paesi dovranno proporre autonoma-
praticato dalla Federal Reserve Easing può proseguire teoricamente in eterno. Il crescita giapponese è sempre stato basato sulla mente entro marzo 2015 i propri “obiettivi nazio-
americana per uscire dalla crisi
problema nasce semmai quando l’economia ri- presenza di colossi esportatori caratterizzati da un nali di riduzione delle emissioni” (INDCs, ndr).
internazionale e adottata anche
dalla Bce per l’Europa, a partire prende: cosa farà allora la Banca centrale? Negli mercato del lavoro sostanzialmente interno, con Sulla base di questi, a Parigi verrà poi deciso il da
dallo scorso mese, su decisione Stati Uniti la Federal Reserve sta attuando un per- dipendenti che una volta entrati rimangono fino farsi per colmare il gap tra l’obiettivo minimo fis-
del governatore Mario Draghi. corso in cui, terminato il QE, pian piano si alzano alla pensione. Inoltre, mentre negli anni ’80 e ’90
* È un progetto di edu-
sato dall’IPCC a livello globale e gli sforzi intra-
Prevede che la Banca centrale
comunicazione internazionale
i tassi d’interesse». l’agricoltura, ma anche il settore dei servizi, così presi collettivamente.
realizzato dall’Associazione
stampi grandi quantità di moneta
Ma, visto il preoccupante rapporto debito/Pil, protetti, potevano essere sostenuti dalla crescita Tra le questioni più spinose discusse a Lima c’è
Jangada (TN) con il sostegno,
che viene impiegata per lo più
«la soluzione che si prospetterà per il problema del della produttività e della produzione nel settore
tra gli altri, dell’Assessorato
nell’acquisto di titoli di Stato, stata quella del finanziamento al Green Climate

alla Cooperazione e allo


iniettando così liquidità nel debito sarà cruciale per determinare l’atteggia- esportatore, oggi questo è venuto meno. È una eco- Fund (Fondo verde per il clima), lo strumento prin-
Sviluppo della Provincia
sistema bancario mento di fiducia delle famiglie», e quindi la loro nomia rimasta inchiodata al fatto di essere produt- cipale attraverso il quale i Paesi sviluppati, in linea
Autonoma di Trento. Si occupa
e quindi, a cascata, in quello propensione a spendere. Sempre che il progressivo tori di automobili ed esportatori di tecnologia, ma
di divulgazione ed educazione
con le necessità globali di mitigazione e adatta-
economico di un Paese, a partire
alla sostenibilità ambientale
da una maggior propensione
invecchiamento della popolazione non produca non nei settori più innovativi: Samsung non è nata mento, si obbligano a contribuire economicamen-
al credito per imprese e famiglie, un’instabilità (vedi BOX ), finora sconosciuta, pro- in Giappone, e non è un dettaglio da poco. Hanno te alla “conversione energetica” dei Paesi in via di nelle scuole e nei Comuni
se tutto va bene. prio sulla gestione del debito. perso quel treno». ✱ sviluppo verso tecnologie a basse emissioni di CO2. trentini.

48 valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 49
internazionale aspettando la Cop21 fotoracconto 05/05

Durante la COP20, grazie ai versamenti (inattesi) di l’accordo 2015: se fosse un Protocollo d’intesa, co-
Australia e Belgio, è stata superata la soglia prevista me è stato Kyoto, per esempio, non sarebbe legal-
di 10 miliardi di dollari, anche se l’obiettivo dei 100 mente vincolante, al contrario di una Convenzione.
miliardi di dollari da raggiungere entro il 2020 è an-
cora lontano. D’altro canto, si è discusso più dell’en- LA FINANZA METTE LE MANI
tità delle risorse che delle modalità di un loro utiliz- SULLE RISORSE NATURALI
zo efficace. Un ulteriore punto sul quale non è All’esterno dei corridoi della COP20 si è movimen-
ancora stata fatta chiarezza è la forma legale per tata la società civile che, organizzata nella Cumbre

Meccanismi tutt’altro che sostenibili


de los Pueblos (Cupola dei Popoli), ha delineato
un’agenda alternativa ed espresso un forte dissenso

Sulla carta il REDD+ è un meccanismo di riduzione della deforestazione, per promuovere


verso l’adozione di misure, come REDD+ (Reducing
«la conservazione, la gestione sostenibile e il potenziamento dell’azione delle foreste come
Emissions from Deforestation and foreign Degrada-
immagazzinatrici di CO2». Di fatto, alimentando il mercato dei cosiddetti carbon o emission tion in Developing Countries) e CDM (Clean Deve-
credits sui mercati finanziari, il REDD+ consente ai Paesi sviluppati il controllo su ampie aree
forestali nel Sud del mondo, sottraendolo alle comunità locali. L’applicazione indiscriminata
lopment Mechanism), promosse dall’UNFCCC co-

del REDD+ favorisce meccanismi di corruzione e di violazione dei diritti umani tra le popolazioni
me “meccanismi di mitigazione a favore dei Paesi del
Sud del mondo” [vedi BOX ]. Entrambi i meccanismi
locali, nonché lo sviluppo dell’industria estrattiva e mineraria illegale. Un altro meccanismo
di compensazione, promosso dai Paesi che nel 1997 sottoscrissero il Protocollo di Kyoto,
sono espressione del fenomeno della cosiddetta car-
è il Clean Development Mechanism (CDM), che dà luogo a certificati di riduzione delle emissioni bon violence, come è stata definita dal think tank
(CERs) in cambio della costruzione di grandi opere come dighe e acquedotti nel Sud del mondo
(in Cina, India, Brasile e Messico). La costruzione di queste grandi opere, spesso superflua, oltre
californiano Oakland Institute, cioè violenza dovu-

a danneggiare la biodiversità, provoca nel migliore dei casi l’esodo delle popolazioni locali.
ta alla creazione di un mercato delle emissioni con

Altre volte sfocia in conflitti armati o nell’intimidazione di leader locali. [S.B e C.F.]
il quale sostanzialmente le risorse naturali vengono
scambiate sui mercati finanziari internazionali.

Breve storia di una Convenzione


La Cumbre de los Pueblos ha puntato dunque il
dito verso l’ingerenza delle lobbies dell’energia nel-
La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (UNFCCC) entra
le negoziazioni. Un altro meccanismo molto di-
in vigore nel 1994 con l’obiettivo di ridurre la concentrazione di gas serra nell’atmosfera. scusso è stato il CCS (Carbon Capture & Storage)
La Conferenza delle Parti (COP) è stata designata come l’organo fondamentale della
Convenzione. I 195 Paesi che vi hanno aderito si incontrano una volta all’anno,
esplicitamente promosso da Shell all’interno della

per due settimane, per esaminare l’applicazione della Convenzione e sviluppare il processo
COP20: lo stoccaggio delle emissioni nel sottosuo-

di negoziazione tra i Paesi membri con l’obiettivo di stipulare nuove intese sotto forma
lo, tuttavia, è ancora una soluzione rischiosa ed
di Protocolli, Convenzioni o Accordi legalmente non vincolanti secondo il diritto internazionale.
economicamente poco conveniente. I più critici la
Durante la COP17 è stata istituita la Durban Platform for Enhanced Action (ADP) che, considerano infattibile e vedono questa apertura
in conformità al suo mandato, deve portare avanti le negoziazioni su mitigazione, adattamento,
finanza, utilizzo e trasferimento di tecnologie, capacity-building e trasparenza nell’azione
verso il CCS da parte delle grandi corporation come

e supporto. I lavori della ADP si basano sui rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate
l’ennesima strategia per attrarre denaro pubblico.

Change (IPCC), un organo intergovernativo che ha il ruolo di «valutare in maniera aperta, obiettiva [Nella foto in alto] [Foto a destra]
Considerando che, secondo il Worldwatch Institute
e trasparente la letteratura tecnico-scientifica e socio-economica rilevante per comprendere Condotta così, con una antonio e Vito puliscono
di Washington, circa la metà delle multinazionali
il fenomeno del cambiamento climatico, le sue cause, i suoi potenziali impatti e in particolare più potenti al mondo lavora nel settore dei combu-
linea di uomini armati le reti dopo una mattina
i rischi per l’uomo ad essi associati, nonché le possibili misure di risposta di adattamento di canna da pesca sulla di pesca. La pesca con
e mitigazione da mettere in atto». Il quinto Assessment Report dell’IPCC offre un’istantanea
stibili fossili, all’interno dei negoziati si dovrebbe di-
poppa dell’imbarcazione, il tramaglio, se effettuata
delle attuali conoscenze scientifiche sul cambiamento climatico, oltre a promuovere una
scutere, oltre che della responsabilità storica dei Pae-

particolare posizione o linea guida da parte della maggioranza della comunità scientifica.
si sviluppati, anche della responsabilità sociale delle la pesca del tonnetto striato secondo le regole,
I negoziati dell’ADP termineranno nel 2015 alla COP21 di Parigi, durante la quale le Parti (skipjack tuna) nelle acque ha un impatto minimo
delle Maldive è un metodo sull’ambiente, ed è
corporazioni transnazionali. Visto che tutti noi, co-
dovranno ratificare la prossima fase di un accordo climatico a livello globale (dopo il Protocollo
selettivo, equo e selettiva. Nel porto
me recita lo slogan della Cumbre de los Pueblos, vor-
di Kyoto). L’entrata in vigore di questo nuovo accordo è prevista per il 2020. Daniele Saguto remmo “cambiare il sistema, non il clima”. ✱
sostenibile. Proprio per di Trapani si contano oltre
evidenziarne i pregi contro 50 piccole imbarcazioni che
EDOARDO QUATRALE

PAULO LIMA

i rischi di una pesca pescano in questo modo.


eccessiva, attuata con il tramaglio è una rete
pratiche di sfruttamento formata dall'unione di altre
indiscriminato delle risorse tre a maglie diverse,
ittiche, Greenpeace e si cala verticalmente
svolge spedizioni in acqua.
di sensibilizzazione
nell'oceano indiano.
Alcuni momenti a Lima,
lo scorso dicembre, DA GREENPEACE
fuori dalla COP20.
FOTO IN ALTO: PAUL HILTON (OTTOBRE 2012)
FOTO SOPRA: LORENZO MOSCIA (APRILE 2014)

50 valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / febbraio 2015 51
avvistamenti

A 100 anni dalla Grande Guerra Selezione bovina,


NEWS
NUMERI

boom dei test genetici Disoccupazione:

Uno sguardo Prevedere in anticipo quali bovini offriranno la carne migliore,


più gustosa e più redditizia in età adulta. Lo garantiscono i test
genetici più avanzati. Un risparmio sui costi di selezione
per i produttori ma anche un business per le società come
una questione di “razza”
2014
Bianco > 4,8%
Nero > 10,4%

sul passato Neogen e Zoetis, i cui esami, scrive il Wall Street Journal,
interessano oggi il 20% dei bovini Usa certificati come razza
Angus. Contro l’1% del 2010. M.C.
Ispanico > 6,5%
Asiatico > 4,2%

E sul futuro
di Angela Madesani
centocinquanta anni fa quell’opera aveva
destato un grande scalpore, oggi dovrebbe
VALORITECA
farci, a maggior ragione, riflettere. NEWS
Forse l’artista francese offre una versione
I MIGLIORI TWEET DEL MESE

un po’ troppo femminista degli eventi, perché


Cina-Corea del Nord:
Chinese-owned Volvo says it will be the first major global
no? La guerra sarebbe dunque parte della un villaggio sotto assedio automaker to export cars made in China to the U.S.
natura maschile? Furti, rapimenti e una ventina di omicidi [Il proprietario cinese della Volvo ha dichiarato che sarà il primo
Tra le opere in mostra non poteva mancare quella del sudafricano commessi dai vicini nordcoreani che, spinti dalla produttore mondiale a esportare negli Usa auto made in China]
William Kentridge: un film di animazione intitolato “Zeno Writing” fame, varcano abitualmente il confine per @CNNMoney
del 2002, dove filmati e canti della Prima guerra mondiale sono posti sottrarre cibo e denaro. È ciò che sperimenta
in stretta relazione con “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e, da qualche anno Namping, villaggio cinese Deaths from: Boko Haram: 10,340
in particolare, con la storia dell’ultima sigaretta, che evidenzia l’abulia di 300 abitanti nella regione di Jilin. (Nov '13 - Nov '14, CFR) Ebola: 8,400
Un’emergenza denunciata ufficialmente da
del protagonista. Materiali di repertorio sono anche quelli utilizzati dalla [Decessi causati da Boko Haram 10.340; e dall’Ebola 8.400
Pechino, nota il quotidiano South China Morning (novembre 2013-novembre 2014)]
ome noto nel 2014 cadeva il centenario dello scoppio della coppia di cineasti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi nelle toccanti
Post, che alimenta una tensione crescente tra i
Prima guerra mondiale. Il Mart di Rovereto ha dedicato a opere in mostra. “Un reggimento che va sottoterra” è l’installazione @ianbremmer
C questo anniversario una grande mostra (che continuerà fino
al 20 settembre prossimo), che occupa buona parte del museo, in cui
appositamente realizzata da Paolo Ventura. L’esercito marcia verso
l’unica direzione possibile: la morte.
due Paesi.

LE PREVISIONI DI CRESCITA NEL MONDO NEL 2015


sono presentate opere storiche e contemporanee, manifesti, libri, Parecchie le opere storiche in mostra: da Anselmo Bucci ad Aldo Carpi
FONTE: ECONOMIST INTELLIGENCE UNIT

a Mario Sironi. Fanno parte della collezione della Cassa di Risparmio


 LIBRI
documenti. La location è perfetta, a pochi passi dai luoghi, le montagne,
dove la guerra è avvenuta. di Venezia gli straordinari bassorilievi di Arturo Martini, realizzati fra Louis D. Brandeis
Ma la mostra, oltre a raccontare quell’evento, pone un’interessante il 1934 e il 1935. Formelle bronzee, in cui la profondità è esaltata dalla I SOLDI DEGLI ALTRI
riflessione su un tema più e più volte analizzato dagli artisti nel corso capacità tecnica dello scultore, che ci rimanda alla storia dell’arte del E COME I BANCHIERI LI USANO
dei secoli: la guerra, appunto. Lo spettatore è chiamato a percorrere rinascimento italiano, a certo stiacciato donatelliano. Edizioni di Storia e Letteratura, 2014
un cammino articolato e ben allestito tra dipinti, sculture, fotografie, Come già detto, in mostra sono manifesti, fotografie professionali, Pubblicato negli Usa nel 1914, dopo un secolo è stato
installazioni, cinema e video. Il titolo della rassegna “La guerra che verrà santini, cartoline, fra le quali quelle litografiche del grande quanto tradotto anche in italiano il pamphlet di Louis
non è la prima” apre numerosi quesiti. Se è vero che la parte del mondo dimenticato Alberto Martini, realizzate tra il 1916 e il 1918, con un titolo Brandeis, membro della Corte Suprema degli Stati
in cui abbiamo la fortuna di vivere da quasi settant’anni non è quanto mai azzeccato e coraggioso: “La danza macabra europea”. Uniti. Un nome che a noi italiani probabilmente non
direttamente coinvolta in alcun conflitto, è altrettanto vero che le guerre Martini, precursore del surrealismo, racconta con il suo tratto dice molto, ma che per gli Usa rappresenta un pilastro
nel resto del mondo non tendono a smorzarsi e chi è senza peccato straordinario la stupida inutilità della guerra. dell’identità politico-culturale liberal. Una delle riviste
Una mostra questa antiretorica, intelligente, in grado di porre di riferimento di quel mondo, The Nation, lo ha inserito
scagli la prima pietra. Chi produce armi non vuole certo la pace e anche
tra i 50 progressisti più influenti del Novecento. Un
in Italia i produttori di armi non mancano, proprio come nel resto la riflessione sul passato, certo, sulla storia, ma che ci obbliga a
manifesto contro lo strapotere di un manipolo di
dell’apparentemente pacifico Occidente. spingere il nostro sguardo, oggi più che mai, verso il futuro. ✱
grandi banchieri d'investimento che, attraverso incroci
Appeso su una parete poco in vista c’è un curioso lavoro della body azionari e la costituzione di trust – non solo nel
artist francese Orlan, intitolato “L’origine de la guerre”, che mostra La guerra che verrà non è la prima. Grande Guerra 1914-2014 settore bancario ma anche nell'industria, nelle ferrovie,
l’immagine degli organi genitali di un uomo nudo. Il riferimento alla Mart Rovereto
nei servizi – hanno dominato l’economia degli Stati
4 OTTOBRE 2014 / 20 SETTEMBRE 2015
famosa “L’origine du monde” di Gustave Courbet è evidente. Se quasi Uniti a cavallo tra XIX e XX secolo.

52 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015 53
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L’Italia di Renzi non peRdeRe tempo


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Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NE/VR. Contiene I.R.
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IN EUROPA NON
SI PARLA D’ALTRO Mare

il giudice può sempre scegliere tra più forme di reintegro.


Ocean grabbing: dopo la terra una
VENTI DI GUERRA:
internazionale
nuova risorsa naturale rischia
IN EUROPA NON da
SI PARLA D’ALTRO Mare di cadere vittima della speculazione

ISBN 978-88-99095-04-8
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Serviva cambiare, si dice, perché in troppi se ne
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all inclusive

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approfittavano e qualche giudice equivocava: dovremmo
allora chiudere il Parlamento o nazionalizzare le imprese

e ragioni della crisi, che ha toccato uno stato cronico,


perché esistono politici e imprenditori corrotti? La realtà è che
ogni volta che l’Italia ha attraversato gravi crisi economiche
e sociali si è discusso, non di mafie o di politiche industriali
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[PAGAMENTO CON CARTA DI CREDITO]
attengono a contesti ben più ampi dell’oggettiva dissennate, ma di Articolo 18: accadde nel 1990, quando
L timidezza del nostro governo: Piketty parla
di oligarchia economica globale; gli americani Brynjolfsson
si introdusse l’obbligo di conciliazione, e di nuovo due anni fa,
quando si codificarono tre fattispecie di ingiusto oRdInaRIo su caRta + web ReadeR
e McAfee arrivano a riabilitare il luddismo, indicando nell’era licenziamento rimodulando i risarcimenti per i casi cosiddetti
digitale il vero ostacolo al benessere diffuso. In Italia abbiamo
quella che Edgar Quinet chiamava «l’arte del mentire e
del barattare l’indipendenza per la quiete della servitù», una
“discriminatori” e “disciplinari”, per i quali si mantenne
in larga misura il reintegro, limitando al solo indennizzo
la disciplina per i casi di tipo “economico”. Un non-sense:
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stoltezza che nei secoli ci ha fatto schierare dalla parte dei sarebbe come stabilire le pene per falsa testimonianza
cardinali banditi durante l’epopea illuminista di Napoleone, in ragione dei motivi, autocertificati dal mentitore, che hanno
poi del Duce e dei suoi gerarchi, quando altrove si creavano spinto alla menzogna: chi non ammetterà di aver mentito
gli Stati Nazionali, e, infine, delle clientele e delle mafie in buona fede o per errore, piuttosto che per puro intento
quando oltralpe si guardava al progresso e alla modernità. di calunnia o per procurarsi un indebito vantaggio rischiando
Nessun governo in pochi mesi avrebbe potuto cambiare verso anni di reclusione invece di una semplice ammenda?
a un Paese avvilito da problemi così gravi e antichi. Eppure Ma perché Renzi, che si dice socialista, si è impegnato
singolare è che l’unica vera riforma ultimata durante in questa crociata che rischia di far peggio della già
il mandato del presidente Renzi sia stata quella dello Statuto sfortunata riforma Fornero? Oltre all’esigenza di compiacere
dei lavoratori, una delle cose migliori, insieme alla l’elettorato moderato di cui sente di aver bisogno, sembra
Costituzione, che fa (faceva?) dell’Italia un Paese degno pensare di non volersi sottrarre a quella che Hannah Arendt
di definirsi “Stato di diritto”. Era il 1970 e nel nostro codice chiamava la deriva identificativa dei diritti con l’utile,
entrò il principio secondo cui in aziende di una certa fondamento teoretico non a caso del nazionalsocialismo, su
grandezza non si potesse licenziare senza giustificato motivo per il quale diritto era ciò che giovava al popolo tedesco.

Ĵ
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e che, anzi, spettasse ai lavoratori dismessi ingiustamente Finiti, per fortuna, i totalitarismi del secolo scorso, se anche
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pe mIs
l’immediato reintegro e un congruo risarcimento. Una norma chi si è formato nel segno di La Pira e Don Milani si mette G R uR
di buon senso per un Paese fondato sul lavoro, la cui a disegnare un’Italia à la Marchionne allora non promette te a
Costituzione stabilisce che l’iniziativa economica non bene il futuro dei diritti nella nostra povera Italia. ✱ !
penalizzi l’“utilità sociale” e la “dignità” di ciascuno. Una todebate@gmail.com
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54 valori / ANNO 15 N. 125 / FEBBRAIO 2015

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