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BIG PHARMA Così la lobby della medicina condiziona l’America.

E non solo

6 dicembre 2023 | Anno LXI - N. 50 (2998) | Settimanale 3,50 euro | www.panorama.it


Austria 8,00 Euro; Belgio, Corsica, Costa Azzurra, Principato di Monaco 7,20 Euro; Francia 7,10 Euro; Spagna 7,40 Euro; Portogallo 7,00 Euro; Germania 9,00 Euro; Svizzera Italiana 8,30 CHF; Svizzera Francese e Tedesca 8,30 CHF. - P.I. SpA - Sped. in A.P. Aut. MBPA/LO-NO/006/A.P./2019 - Periodico ROC – C/RM

C’ERA UNA VOLTA


L’AUTOMOBILE
ITALIANA

Ogni anno, nel nostro Paese, sono ormai meno


di mezzo milione i veicoli costruiti. Il maggiore produttore
investe all’estero in stabilimenti, nuovi modelli e ricerca.
Scelta che si ripercuote pesantemente su un «indotto»
nazionale ricco di competenze tecniche.
Ecco come un settore decisivo per l’economia va in dismissione.
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22
iPAD

La parabola triste
di Beppe Sala,
che avrebbe voluto
trasformare
Milano in metropoli
In copertina:
arcobaleno senza
foto Getty Images
elaborazione di Stefano Carrara
confini né barriere
(e con pochissime
auto), e si ritrova
Editoriale / Panorama, le due guerre e la nostra con una «Gotham
city» pericolosa
autonomia 6 per i cittadini,
dove a regnare
è il malcontento.

FATTI Nelle accuse,


spesso surreali,
Copertina-1 / Auto addio 8 contro
Copertina-2 / Retrofit, ritorno al futuro 14 il patriarcato
si sorvola
Milano senza miracolo / Il sindaco batte in testa 22 sui modelli
«giovani»
Conflitti tra poteri / Giustizia, tutti i freni alla grande dei rapporti
riforma 26 uomo-donna.
Più che i rapper,
Tra sacro e immobiliare / L’operazione trasparenza che da Fedez a Guè
spaventa il Vaticano 30 a Sfera Ebbasta,
andrebbero
@Dice Del Debbio / Per aiutare le mense ad aiutare chi ascoltati i poeti.
non ce la fa 33
(Ri)educazione sentimentale / Parolacce d’amore 34
Competizione strategica / Chi vincerà il «campionato»
mondiale dei superconduttori 40
Portafoglio personale / «Ora investiamo in economia
produttiva» 44
Controcanto / E Pupo disse: «Sei avanti, Savoia!» 50
Miccia Medio Oriente / La guerra opportunista dell’Iran 52
Bilanci nel mirino / Dombrovskis, il falco che volteggia
sull’Italia 58
Mondovisioni / Perché tra Roma e Londra ora c’è
feeling 61

34
Agricoltura Hi-tech / Contro le carestie ora si può
coltivare il mare 62
Relazioni pericolose / Big Pharma alla conquista della
politica americana 64
Omaggio all’autore / Il mio Battiato in cerca di assoluto 72

3
HOME PAGE 6 dicembre 2023 Anno LX - n. 50

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4 Panorama | 6 dicembre 2023


Panorama, M
le due
assimo Diana, da tempo abbonato a Panorama,
mi ha scritto una lunga lettera in cui, pur ricono-
scendo che il nostro settimanale fa da «argine
alle inondazioni della vulgata sinistro-liberal-
progressista», mi rimprovera quella che chiama
una certa «partigianeria anomala», non in linea con gli
indirizzi «anticonformistici» del giornale. Il riferimento è

guerre
alla guerra in Ucraina e a quella scoppiata di recente tra
Palestina e Israele. Secondo lui, dimentichiamo spesso
come l’invasione russa che ha scatenato un conflitto
che dura da quasi due anni non nasca nel febbraio del
2022, ma una ventina d’anni prima, quando gli Stati
Uniti inaugurarono una strategia per interrompere i
proficui rapporti economici fra Mosca e l’Europa. Per

e la nostra
quanto riguarda invece la guerra a Gaza, non inizia con
il 7 ottobre scorso ma, senza andare troppo lontano,
nel 1920, con il sionismo ebraico che ha defraudato i
palestinesi della loro terra. Ovviamente io sintetizzo
molto il pensiero di Massimo Diana, che è assai più
articolato, ma per pubblicare tutto avrei dovuto quasi
fare un supplemento. Tuttavia, pur in estrema sintesi e

autonomia
usando parole sue, spero di aver brevemente riassunto
le contestazioni.

Parto dalla prima, quella che riguarda l’Ucraina e


le ragioni di un conflitto che ha già fatto centinaia di
migliaia di morti (al momento non è dato sapere quanti
siano in realtà, perché ognuno tende a minimizzare i
propri e a massimizzare quelli del fronte opposto), tut-
tavia non credo di andare molto lontano nel dire che si
sia già superato il mezzo milione di vittime, non certo
tutte russe e nemmeno tutte ucraine. Quanto ai costi
di questo scontro folle, credo che al momento nessuno
sia in grado di definirli, ma oltre ai soldi che l’Europa e
ogni singola nazione occidentale ha già speso in armi
e misure di sostegno, c’è da mettere in conto un costo
per la collettività dato dall’aumento dei prezzi e dalla
crisi economica. Il risultato credo abbia già abbondan-
temente superato i cento miliardi di euro.

Se ho fatto questa lunga premessa, non è solo per


inquadrare il problema, ma anche per ricordare che
tutte queste cose le abbiamo scritte anzitempo. No,
caro Diana, Panorama non ha appoggiato incondiziona-
tamente la guerra in Ucraina, ma si è spesso interrogato
sulle cause e sulle conseguenze e non abbiamo concluso
che tutte le colpe sono di Mosca. Probabilmente, Vladi-
mir Putin ne ha molte, ma credo che anche l’Occidente
debba assumersene una parte. Lo zar del Cremlino è
quello che è, ossia un dittatore a cui non importa nulla
6 Panorama | 6 dicembre 2023
EDITORIALE
di Maurizio Belpietro

se al fronte muoiono centinaia di migliaia di giovani;


ma a me sembra che, sul fronte opposto, nessuno si
preoccupi se una generazione di giovani ucraini sia
stata sterminata. In nome di molti interessi si è stabili- come sta accadendo in Nagorno-Karabakh. Centinaia di
to che un certo numero di vite sono sacrificabili. Non migliaia di persone costrette alla fuga.
entro nel merito di quello che è successo in Donbass
e in Crimea negli ultimi vent’anni: mi basta quello che L’Occidente ha delle responsabilità in tutto questo?
sta succedendo ora lungo quella frontiera contesa e se, Certo che sì. In particolare, le ha l’America, che si è sempre
come appare sempre più probabile, alla fine si dovrà preoccupata di fare gli affari propri. Ma di colpe ne ha
raggiungere una tregua, armata o no, quanto sarà co- anche il mondo arabo, che da anni usa i palestinesi come
stato quell’armistizio? Quanti morti e quanti soldi. Sono carne da cannone per regolare i conti di una leadership
andato a riprendermi le nostre copertine pubblicate regionale che in molti vorrebbero conquistare, ma nes-
negli ultimi due anni e ne ho contate otto, tutte con titoli suno ha voglia di combattere.
non proprio trionfalistici, ma anzi dedicate alle ricadute La liberazione della Palestina non è mai stata a cuore
e ai problemi che rischiavano di essere travolgenti per ai Paesi che si dicono pronti a entrare in guerra per can-
l’Europa e per il nostro Paese. Dunque, caro Diana, non cellare lo Stato di Israele dalla faccia della terra. Come
mi pare che Panorama si sia accomodato al pensiero quella divertente scenetta di coloro che inneggiano al
unico. Al contrario, per aver criticato l’invio di armi è conflitto e dicono armiamoci e partite, fino che a morire
stato accusato di stare dalla parte dei russi. sono i palestinesi, a Teheran, a Riad, a Damasco o ad
Ankara non si fanno grandi problemi.
L’altro argomento riguarda Israele. Lei ha
ragione, le radici del conflitto mediorientale Sì, la guerra è brutta e sporca e i torti non
affondano in un periodo storico di cent’anni stanno mai da una sola parte, così come tutte
fa, quando nacque l’idea del focolare ebraico e le ragioni non sono mai da un’altra. Però, sic-
del ritorno alla terra promessa dopo la diaspora come so che a Hamas non importa niente dei
e i pogrom in Europa. Lì viveva una comunità palestinesi, ma solo di istituire un Repubblica
araba, che non era indipendente, ma faceva islamica sul modello iraniano, purtroppo non
parte dell’impero ottomano. Gli ebrei acquista- riesco a sostenere le ragioni dei tagliagole, ma
rono dei terreni (spesso dai ricchi palestinesi mi limito a osservare come ovunque cresca
che preferirono stabilirsi a Damasco o in altre un’onda antisemita che, oltre a unire il mondo
città mediorientali) e piano piano si ingrandi- musulmano, non promette niente di buono per
rono, rosicchiando, anno dopo anno, territori l’Occidente. Vuole sapere la mia? Io dividerei
che prima erano arabi. Nel 1948, dopo il protettorato quella terra in due Stati, ma poi dovremmo mettere qual-
britannico e un voto dell’Onu, si decise di creare due cuno (non certo l’Onu, che non sa vigilare nemmeno sulle
Stati. La cattiva coscienza dell’Occidente, per non aver sue spese) a controllare che i confini non siano violati e
fermato lo sterminio degli ebrei, forse fece pendere la l’odio non continui a infiammare il Medio Oriente.
bilancia a favore di Israele, regalando più terra a loro che
ai palestinesi, i quali all’epoca erano più numerosi, però Per quanto riguarda la sua maliziosa insinuazione, e
la risoluzione venne votata da tutte le grandi potenze, cioè che qualche cosa sia cambiato in redazione dopo
Russia compresa. Così, con due Stati creati a tavolino, l’arrivo di un nuovo socio di minoranza, la informo che
cominciò la guerra, che in pratica non è mai finita, perché nel corso degli anni molti azionisti sono entrati e usciti
a una tregua e a una vittoria di Israele, poi segue un altro dalla nostra compagine sociale, e non soltanto non è
conflitto e l’ultimo è quello cominciato il 7 ottobre scorso. cambiato nulla, ma la maggioranza è sempre stata sal-
damente nelle mie mani e così continuerà a essere anche
Anche qui faccio una sintesi un po’ brutale, perché in futuro. Dunque, se qualche cosa non va su Panorama è
dai territori assegnati a Israele ci fu un esodo di centinaia colpa mia, non di un socio. Perché nessun colosso della
di migliaia di palestinesi, in parte frutto della guerra che finanza d’Oltreoceano si è accomodato in redazione.
i Paesi arabi scatenarono contro Tel Aviv il giorno in cui Semmai un azionista (di minoranza) che condivide con
nacque lo Stato con la stella di David (e che Israele vinse) noi la preoccupazione nei confronti di certe politiche
e in parte frutto di una strategia precisa degli ebrei per europee che mirano a spogliare il nostro Paese di pro-
liberarsi di possibili nemici. Sta di fatto che nell’ultimo duzioni agricole, per fare un piacere - questo sì - alle
secolo abbiamo assistito a molti esodi. Gente cacciata multinazionali e alla grande finanza. ■

dalle proprie case, come accadde in Istria e Dalmazia, o © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 7


AUTO
Una catena
di montaggio
Stellantis.
In Italia, nel
2022, il gruppo
ha prodotto 486
mila veicoli nel
2022. Siamo al
ventesimo posto
tra i produttori
nel mondo;
in Europa,
ci superano
anche Romania
e Slovacchia.

UN SETTORE DECISIVO PER L’ECONOMIA IN ITALIA È IN DISMISSIONE. L’UNICO VERO PRO

di Guido Fontanelli

P
uò un Paese, che vanta il
secondo sistema mani-
fatturiero d’Europa, fare
a meno dell’auto? La do-
manda, pesante come un
macigno, aleggia sul neonato «Tavolo di
sviluppo Automotive» che muove i primi
passi da mercoledì 6 dicembre.
Promosso dal ministero delle Imprese
e del Made in Italy insieme a Stellantis,
le Regioni, i sindacati e l’associazione di
settore Anfia, l’organismo si propone di
«aumentare i livelli produttivi degli sta-
bilimenti italiani, consolidare i centri di
ingegneria e ricerca, investire su modelli
innovativi, riqualificare le competenze
dei lavoratori e sostenere la riconversione
della componentistica».
Obiettivo: tornare a produrre un mi-
lione di auto all’anno a cui aggiungere i
veicoli commerciali leggeri.
La risposta alla domanda di esordio è
dunque no, l’Italia non può fare a meno
di una consistente produzione di vetture.
Questo è l’impegno del governo. Ma al di
là dei proclami e delle belle intenzioni,
riuscire a invertire una drammatica ten-
denza che dura da anni e che ha portato il
nostro Paese a diventare un nano dell’in-
dustria automobilistica mondiale, è molto
difficile se non impossibile.
Diamo qualche numero: lo scorso an-
no dagli stabilimenti Stellantis (ex Fca)
sono uscite poco più di 486 mila autovet-
ture, un quarto rispetto al milione e 900
8 Panorama | 6 dicembre 2023
COPERTINA

ADDIO
DUTTORE INVESTE ALL’ESTERO E UN IMPORTANTE INDOTTO PERDE POSTI DI LAVORO.

mila fabbricate nel 1989. Siamo precipi-


tati intorno al ventesimo posto al mon-
do tra i produttori di auto e in Europa ci
superano perfino Slovacchia e Romania.
Un po’ meglio la situazione nei furgoni:
sempre nel 2022 abbiamo sfornato 234
mila van, al quarto posto in Europa dopo
Spagna, Francia e Polonia.

Nella gara a chi produce più auto-


mobili si piazzano molto meglio di noi
la Germania con 3,3 milioni di mezzi,
la Spagna con 1,7 milioni, la Repubblica
Ceca con 1,2 milioni, la Slovacchia con
970 mila vetture. La Francia, che ha costi
del lavoro simili se non più alti dei nostri e
non può contare su brand di lusso globali
come Bmw o Mercedes, ha fatto uscire lo
scorso anno dalle sue fabbriche 950 mila
auto, quasi il doppio di noi.
Il risultato è che in Italia la forza lavo-
ro impegnata nel settore si è assottigliata
sempre di più: oggi gli occupati diretti
nella nostra industria automobilistica
sono solo il 4,6 per cento dei dipendenti
del settore manifatturiero, contro una
media europea dell’8,3 per cento e contro
l’11 per cento in Germania.
E continuando a giocare con i numeri,
scopriamo che, poiché in Italia le vendite
si assesteranno a fine 2023, secondo le
revisioni del Centro studi Promotor, a 1,6
milioni di veicoli, il rapporto tra le auto
prodotte e quelle immatricolate è pari da
noi al 30 per cento. Cioé, per ogni auto
prodotta nel nostro Paese ne acquistiamo
tre. In Germania, invece, la proporzione
6 dicembre 2023 | Panorama 9
COPERTINA

G K N
è del 124 per cento, il che significa che lantis, John Elkann, presidente e socio di dell’automotive, le imprese stanno re-
ogni 100 vetture immatricolate i tede- maggioranza del gruppo attraverso Exor, sistendo alla doppia sfida, sganciandosi
schi ne producono ben 124. In Francia promettono di rilanciare la produzione sempre di più da Stellantis e cercando di
la proporzione è di 6,2 auto prodotte in italiana (in crescita nel 2023 del 10 per riconvertirsi all’elettrico.
loco ogni 10 comprate. In pratica, tra le cento) ponendo però delle condizioni: Secondo un sondaggio Anfia la quo-
grandi nazioni europee siamo quella che misure di sostegno per i veicoli elettrici ta di aziende che ha dichiarato di avere
deve importare più automobili. «perché questo ci consentirebbe di pro- Stellantis o Iveco nel proprio portafoglio
durre più Fiat 500 elettriche a Mirafiori, clienti è scesa tra il 2021 e il 2022 dal
Sul perché l’Italia si sia ridotta così noi siamo pronti a realizzarne di più» ha 72,9 al 68,4 per cento. Il problema è che
si sono accumulate le ipotesi. La più detto Tavares. E poi, per fronteggiare la ancora il 73,4 per cento delle imprese si
accreditata vede sul banco degli imputati concorrenza asiatica «bisogna abbassare posiziona in misura decisa sul mercato
la famiglia Agnelli che, con la complicità i costi come quelli della manodopera e dei veicoli dei motori benzina e diesel
di uno Stato debole e poco lungimiran- dell’energia». Insomma, si batte cassa mentre il 35,4 per cento su mezzi con
te, ha dominato incontrastata e senza come al solito. Nel frattempo la nuova motori e trasmissioni elettrici ed ibridi.
concorrenza la produzione nazionale, Topolino viene costruita in Marocco, la
dedicandole attenzioni distratte e pochi 600e in Polonia mentre la gigafactory I casi di sofferenza sono numerosi.
fondi. Caso praticamente unico in Euro- che prenderà il posto dello stabilimento Dopo quello clamoroso della Gkn a Cam-
pa, dove quasi in ogni Paese produttore di Termoli entrerà in funzione a pieno pi Bisenzio in Toscana, con la chiusura
ci sono due o più case nazionali, oppure regime solo nel 2029. dell’impianto di semiassi e la perdita del
svariati stabilimenti di gruppi in compe- Alle spalle di Stellantis c’è l’industria lavoro di oltre 400 persone a cause del ca-
tizione l’uno con l’altro, come in Spagna. della componentistica, la seconda per lo della produzione Stellantis, si è aperto
A questo annoso problema si aggiun- dimensioni in Europa, dopo la Germania. in Emilia il braccio di ferro con la Marelli.
gono le oggettive difficoltà dell’Italia ad Un settore in gran parte di medie aziende, La società produce sistemi ad alta
attirare marchi stranieri, intimoriti da che si trovano strette in una morsa: da un tecnologia per l’industria automobilistica
burocrazia complessa, giustizia lenta, lato il declino degli stabilimenti Stellantis, e fu ceduta nel 2019 per oltre 6 miliardi
legislazione ballerina e costi dell’energia dall’altro la transizione verso l’elettrico. di euro da Mike Manley, allora ammini-
elevati. Tanto è vero che per ora né Tesla, Si tratta di una galassia formata da stratore delegato di Fca, alla giapponese
né alcun gruppo cinese si sono fatti avanti 2.167 imprese con circa 167 mila addetti e Ck Holdings che fa capo a Kkr, il fondo
per realizzare una fabbrica di veicoli o di un fatturato totale stimato in 55,9 miliardi americano in corsa per la rete di Tim.
batterie lungo la penisola. Adesso Carlos di euro. Secondo le analisi dell’associa- La Marelli ha deciso di chiudere l’im-
Tavares, amministratore delegato di Stel- zione Anfia che rappresenta il settore pianto di Crevalcore in Emilia-Romagna
10 Panorama | 6 dicembre 2023
Un patrimonio
di competenze
Le proteste
di realtà industriali
legate al settore
automotive,
oggi in gravissima
crisi per cattiva
gestione
manageriale
o colpiti dalle
scelte industriali
del maggiore
produttore italiano.
A sinistra, i
lavoratori della Gkn
di Campi Bisenzio
(FI), a destra,
dall’alto, quelli della
Lear di Grugliasco
(TO) e della
Magneti Marelli
di Crevalcore (BO).

L E A R

M A G N E T I M A R E L L I
6 dicembre 2023 | Panorama 11
COPERTINA

«Il futuro è il metano»: quando Marchionne bocciò la fusione con l’elettrica Fisker
«Il futuro è l’auto ero azionista della casa L’idea di Pizzuto era di offrire Wanxiang Group, che ha
a metano». Con questa automobilistica americana Fisker alla Fiat in cambio di un fondato una nuova società
convinzione in testa Fisker che produceva una pacchetto azioni di un nuovo chiamata Karma Automotive.
Sergio Marchionne bocciò vettura sportiva a quattro gruppo che comprendesse Nel frattempo Pizzuto ha
un accordo che avrebbe porte, una elegante ibrida anche Fiat e Chrysler e creato la Automobili Estrema
potuto far guadagnare plug-in chiamata Karma, e chiamato Ffca. La Fiat che ha partorito un prototipo
tempo prezioso che stava sviluppando una avrebbe smesso di versare di auto elettrica ad altissime
al gruppo Fca nella corsa gamma di veicoli elettrici, i soldi a Tesla e avrebbe potuto prestazioni, la Fulminea con
all’elettrificazione. modelli Atlantic, Sunset e lanciare una gamma di 2.040 cavalli di potenza.
Una storia poco nota, che Surf. Ma la nostra azienda era vetture sportive elettriche E adesso l’imprenditore di
vede come protagonista in difficoltà e allora proposi sotto il brand di Alfa Romeo, Merano sta cercando insieme
l’imprenditore Gianfranco alla Fiat, guidata da Lancia o Maserati, senza tirare ai suoi partner di rilevare
Pizzuto, oggi a capo della Marchionne, di fondere Fisker fuori un euro per la Fisker. l’impianto ex Maserati di
Automobili Estrema, società nella nascente Fca, in modo «Il progetto piacque a Di Grugliasco (Torino) per
specializzata in hypercar da iniettare la tecnologia Giusto, ci furono ulteriori trasformarlo non solo nel sito
elettriche. «Era il 2013» dell’auto elettrica nel gruppo colloqui ma alla fine produttivo di Fulminea, ma
racconta Pizzuto «e incontrai torinese». In quegli anni Fiat il vertice supremo lo bloccò. anche di batterie, sistemi di
l’ingegner Nevio Di Giusto, stava versando milioni di euro Marchionne non credeva ricarica e anche in un centro
responsabile di Fiat a Tesla in cambio di certificati nell’auto elettrica». di formazione sulla mobilità
Powertrain, per proporgli verdi che le consentivano di La Fisker fallì e il suo marchio del futuro. Che, caro Sergio,
questa opportunità: dal 2006 non pagare multe all’Europa. venne acquistato dalla cinese non sarà a metano. (G.F.)

una società turca, e poi ha visto calare le


forniture per la Maserati, le cui vendite
sono al lumicino. L’effetto è la probabile
chiusura dello stabilimento con 360 posti
di lavoro in serio pericolo.
Un caso paradossale è poi quello della
Industria italiana autobus: azienda a par-
tecipazione pubblica, è ricca di commes-
se ma le mancano i fondi e la produzione
langue. Il governo ha promesso l’arrivo
di risorse fresche e la ricerca di un nuovo
partner industriale. Una corsa, quella dei
governi, a tamponare le situazioni di crisi
che si moltiplicano senza fine. A differen-
Da sinistra, John Elkann, presidente di Stellantis, con tuta Ferrari; Carlos Tavares, za della Francia, non soltanto abbiamo
amministratore delegato del gruppo, al Gran premio di Monaco di F1, nel 2022.
dovuto accettare un unico produttore di
per trasferire una parte della produzione Fca, che vendette un’azienda strategica auto, ma non c’è stata una vera politica
in un’altra fabbrica, a Bari, e per esterna- come Marelli per fare cassa: il solitamente industriale che, insieme ad aziende e sin-
lizzare il resto. Il licenziamento riguarda pacato Ferruccio De Bortoli ha scritto sul dacati, indicasse i settori su cui puntare
220 lavoratori e i sindacati dei metalmec- Corriere della Sera di un’occasione sva- e su cui investire.
canici hanno già avuto due incontri a nita «per la bramosia a breve di azionisti Magari facendo entrare lo Stato diret-
livello nazionale e tre a livello locale ot- miopi». tamente nel capitale. Ora tocca a Giorgia
ANSA (3), GETTY IMAGES (2)

tenendo la sospensione della procedura. Un’altra vittima delle scelte di Stellan- Meloni e al ministro Adolfo Urso rac-
L’azienda comunque non intende tornare tis è la Lear di Grugliasco (Torino) appar- cogliere i cocci e cercare di rilanciare la
sui suoi passi lamentando costi troppo tenente all’omonimo gruppo americano: produzione di auto e soprattutto rendere
elevati per far proseguire le produzioni i suoi sedili andavano esclusivamente attraente l’Italia per gli investitori stranie-
di quello stabilimento. Una storia che alla casa italo-francese e prima ha perso ri. Anche cinesi, se necessario. ■

allunga delle ombre sull’operato della la commessa per la 500 elettrica, vinta da © RIPRODUZIONE RISERVATA

12 Panorama | 6 dicembre 2023


COPERTINA /2

di Sergio Barlocchetti

D
L’acquisto di un’auto apprima ci ha pensato automobilistiche puntano a un passaggio
«moderna» sembra qualche appassionato, poi del 100 per cento ai veicoli elettrici a bat-
i car-designer, quindi al- teria in un periodo compreso tra il 2030
ormai obbligatorio. cune officine e quasi un e il 2040, ma la realtà è che non possiamo
E se trasformassimo anno fa, ma anche il mese raggiungere la neutralità entro il 2050
in elettrica quella che scorso, lo ha ribadito Akio Toyoda, pre- semplicemente spostando le vendite di
già possediamo? Una sidente del gigante automobilistico Toyo- auto nuove verso i veicoli elettrici. (…)
ta, un manager da sempre scettico riguar- Creare vetture aggiornabili permetterà ai
sfida (ecologica ed do la corsa verso una conversione troppo proprietari di veicoli termici di trasfor-
economica) possibile rapida del settore verso i mezzi elettrici marle in mezzi ecologici riducendo l’uti-

RETROFIT
grazie a un kit. a batteria. Le sue parole: «Molte case lizzo di risorse fisiche ed economiche per

P R I M A
D O P O

RITORNO AL FUTURO
produrre nuovi veicoli». Non serve quin- Ufficiale nel dicembre del 2015 ed era zioni; il valore dell’usato sarebbe pro-
di rottamare e sostituire l’auto per ren- entrato in vigore il 26 gennaio 2016, ma porzionato alle reali condizioni tecno-
derla meno inquinante, si può invece la sua revisione fu pubblicata solo il 26 logiche del mezzo, oltre che al suo
trasformarla in elettrica. Purtroppo, in luglio 2022. In entrambi i casi non si par- effettivo stato di mantenimento. E pen-
Italia ci sono voluti 14 anni per ottenere lò di batteria estraibile per quelle più sando alla rapida evoluzione degli accu-
il primo provvedimento legislativo in piccole, che oggi risulta essere a mio av- mulatori (più rapida che sui veicoli di
materia, e tra i primi car-designer che viso un’enorme opportunità». A sinistra, un
serie), una stessa vettura po-
hanno creduto in questa possibilità c’è meccanico trebbe nel giro di pochi anni
stato Massimo Biancone, che nel 2001 L’idea, in realtà, è stata dell’azienda veder aumentare la sua auto-
R-Fit illustra
presentò al ministero dei Trasporti il pri- valutata da diversi costrutto- l’inserimento di
nomia (che, a oggi, varia da 60
mo kit di conversione. Ricorda: «Durante ri: Ford ci aveva pensato qual- un kit elettrico a 200 chilometri a seconda
una presentazione della Fiat Stilo presen- che anno prima realizzando il all’interno della grandezza offerta dai kit).
di una vecchio
tai un prototipo elettrico, una Smart Fort- kit Eluminator, presentato nel modello
Sul tema abbiamo sentito il
wo 450 alimentata a benzina e converti- 2021 e destinato ai marchi d’al- Citroën 2CV. parere di Roberto Scarabel, pre-
ta in elettrica con la batteria estraibile ta gamma del gruppo, però non Sopra, sidente di Asconauto (l’associa-
la stessa auto
brevettata. Scelsi quel modello perché ha avuto grande seguito a cau- «retrofittata».
zione dei concessionari auto):
convinto che la mobilità elettrica sia ef- sa dei numeri ridotti. Ma è cer- «In prospettiva ha perfettamen-
ficace per gli spostamenti in città. Altri to che se quella del retrofit fosse una te senso; nel presente i costi sono ancora
fattori che presi in considerazione» con- pratica diffusa si tratterebbe di una rivo- alti e si rischia di installare componenti
tinua Biancone «erano l’approvvigiona- luzione per il mercato, le case dovreb- nuovi su mezzi il cui stato manutentivo
mento delle materie prime, lo smaltimen- bero produrre piattaforme con attacchi sarebbe da verificare con attenzione, ma
to dei veicoli esistenti, eccetera. Il primo dei propulsori standardizzati e pensare certo è una delle soluzioni intermedie
decreto retrofit apparve sulla Gazzetta a metodi rapidi per eseguire le sostitu- efficaci per arrivare al 2035».
6 dicembre 2023 | Panorama 15
COPERTINA /2

Una vecchia
Renault R5
il cui motore
termico è stato
«rimpiazzato» da
quello elettrico.
Di recente
la casa francese
ha fatto sapere
che un kit retrofit
è ora disponibile
per questo
tipo di vettura.

Un esempio di fornitore italiano di kit a titolo sperimentale degli incentivi che


è Newtron Group (Messina, Monza, Ro- coprivano fino al 60 per cento dei costi
ma e altre sedi in apertura), il cui diretto- sostenuti, con un tetto massimo a 3.500
re Nicola Venuto spiega: «Dal 2015 abbia- euro, purché il lavoro fosse effettuato
mo fornito oltre duemila kit, quest’anno entro il 31 dicembre.
circa 800, il 90 per cento dei quali è stato E per il 2023, dalla metà di febbraio officine autorizzate. Nella sostanza i la-
installato su veicoli industriali o commer- in poi, era possibile inoltrare l’istanza per vori che devono essere fatti comprendo-
ciali, e il restante 10 per cento su vetture fruire del bonus per chi aveva concluso no lo smontaggio del vecchio motore, del
private. Su queste ultime ha senso se ci la pratica con l’officina, la Motorizzazio- serbatoio, dell’impianto di raffreddamen-
sono particolari usi oppure se si desidera ne e il Pubblico registro automobilistico, to e scarico, del cambio e di ogni sistema
un “restomod” (aggiornare modelli di tra il 10 novembre 2021 e il 31 dicembre che non ha più ragione di essere presen-
auto del passato, ndr) di stile su un mez- 2022. Non molto propagandata, la norma te a bordo. E al termine della nuova in-
zo per il quale si ha passione o affetto, prevedeva anche la conversione di vei- stallazione sarà necessario superare il
ma nella maggioranza dei casi è conve- coli leggeri con uno sconto del 60 per collaudo presso la Motorizzazione civile.
niente per i mezzi commerciali. E li in- cento sull’imposta di bollo e la nuova Risultato: se oggi una vettura di dieci
stalliamo ancora prima dell’immatrico- iscrizione al Pubblico registro. anni costata 25 mila euro ne vale ormai
lazione». un quarto, e la sua conversione compor-
In Italia, pochi giorni prima della fine Non tutte le officine automobilisti- ta un costo di 5 mila-10 mila euro (meno
del governo Draghi, il ministero oggi gui- che possono però eseguire i lavori, sol- i 3.500 dell’incentivo) secondo il model-
dato da Matteo Salvini aveva reso pub- tanto quelle accreditate dai costruttori lo, il vantaggio di andare avanti a utiliz-
blico il decreto attuativo del Bonus retro- dei kit i quali, autorizzati a loro volta al zarla c’è eccome, soprattutto per chi ne
fit 2022, uscito il 19 luglio e pubblicato ministero dei Trasporti, garantiscono la fa un uso particolare o saltuario.
nella Gazzetta Ufficiale il 14 settembre produzione dell’apparecchiatura in mo- Più di recente è arrivata Stellantis,
dello stesso anno. Per l’intera misura era- do controllato. In altre parole, chi produ- che ora proporrà le conversioni proprio
no disponibili 14 milioni di euro, ma poi, ce i kit deve omologarli e poi fornire alle sui veicoli commerciali. E per chi pen-
nel passaggio di consegne al governo officine le istruzioni, la formazione e le sasse che per i costruttori sia un proble-
Meloni, il percorso della norma si era norme per l’installazione. Nel caso di un ma, c’è un fatto innegabile a loro van-
interrotto per poi essere ripreso nel feb- costruttore di automobili, l’azienda omo- taggio: le parti utilizzate dal sistema
braio scorso. Per invogliare gli automo- logherebbe i sistemi di conversione a elettrico sono molto meno numerose di
bilisti, nel 2022 il governo aveva previsto monte e li fornirebbe alla propria rete di quelle termiche ma vengono vendute
16 Panorama | 6 dicembre 2023
COPERTINA /2
GETTY IMAGES (2), REUTERS

con margini finanziari maggiori. iconiche utilitarie Renault annunciando affermate per essere riuscite a specializ-
Oggi offrono retrofit Jaguar e Mini, la commercializzazione di retrofit per zarsi in alcuni tipi di vetture molto ama-
ma la stessa possibilità è stata annuncia- le R4, R5 e Twingo. I kit, realizzati da te. Chi è diventato un’autorità nella tra-
ta da Peugeot per il modello E-Lion pun- R-Fit, fruiscono di sovvenzioni gover- sformazione della Citroen 2CV, chi della
tando all’economia circolare che preve- native il cui importo varia in base al Panda, eccetera. Naturalmente ciò rac-
de retrofit, riparazione, rigenerazione di reddito fiscale delle persone o delle so- coglie il biasimo dei collezionisti e degli
parti usate, riutilizzo, ricondizionamen- cietà che lo ricevono, e anche permessi amanti del vintage, ma a fare la differen-
to e riciclaggio. E in teoria - bi- Sopra, per la circolazione nelle zone za è l’uso che si fa del mezzo e soprat-
sogna sperimentare su numeri il presidente a traffico limitato. A oggi oltre tutto la ritrovata libertà di poter sceglie-
alti - si potrebbe risparmiare la della Toyota, 30 Paesi hanno una legislazio- re se trasformare l’auto oppure fruire
Akio Toyoda,
metà dell’energia e l’80 per cen- spiega il suo ne favorevole al retrofit, tra delle facilitazioni riservate alle auto di
to delle materie prime rispetto progetto questi Stati Uniti, Canada, Au- interesse storico, che però sono differen-
a una nuova produzione. di dotare le stralia, Regno Unito, Francia, ti da comune a comune, e da regione a
vecchie vetture
Renault nel 2020 annunciò di un propulsore Germania e Belgio. regione.
il progetto Re-Factory per tra- elettrico a La normativa francese, per Un vecchio detto in voga nelle scuo-
sformare lo stabilimento di basso impatto esempio, consente di converti- le tecniche recitava: la sicurezza arriva
ambientale.
Flins nel primo in Europa a re in elettrico un veicolo che ha dall’affidabilità e l’affidabilità dal tempo.
economia circolare per raggiungere l’az- più di 5 anni, purché si tratti di un kit di La tecnologia, come abbiamo visto, l’ab-
zeramento della CO² entro il 2030. Uno retrofit debitamente approvato la cui biamo e possiamo migliorarla giorno
dei quattro centri della fabbrica, battez- installazione viene eseguita da speciali- dopo giorno, serve però mantenere la
zato Re-Trofit, si occupa di prolungare sti autorizzati. Intanto però anche in lungimiranza politica affinché trasfor-
la durata della vita operativa dei veico- Italia dal 2015 a oggi (altrove esistono da mare auto ancora ottime in mezzi senza
li ricondizionandoli e applicando kit di più tempo), sono nate decine di imprese emissioni resti possibile, semplice e,
conversione elettrici. Renault voleva per i retrofit, alcune legate a officine magari, anche più conveniente. ■

conquistare anche i proprietari delle esistenti, altre sorte come startup e poi © RIPRODUZIONE RISERVATA

18 Panorama | 6 dicembre 2023


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22
IL SINDACO BAT
Panorama | 6 dicembre 2023
MILANO SENZA MIRACOLO

di Antonio Rossitto

H
iroo Onoda, tenente nipponico
a riposo, combattè la Seconda
guerra mondiale per altri 29 anni.
Non sapeva che il suo esercito si Da «mister
era arreso da tempo immemo-
re. Una cieca tenacia diventata simbolo.
Expo», super
Onoda è «l’ultimo giapponese». manager
Anche Giuseppe Sala sembra rimasto ammirato pure
da solo nella trincea meneghina. Gli amici
sono in ritirata, ma lui nega l’evidenza.
dagli avversari,
Milano fu sfavillante. Adesso è più mi- a primo
nacciosa che mai. E il sindaco spara a cittadino
vista contro chiunque osi eccepire. La
critica è «bieca propaganda del centro-
osteggiato
destra». L’insicurezza è «percezione». Il anche dai suoi
consiglio comunale è «in malafede». La (e infatti perde
sua maggioranza è ostaggio di «metodi
clientelari». Prima era «mister Expo»:
consiglieri).
Beppe Sala, risoluto super manager ammirato pure È la parabola
65 anni, è sindaco
di Milano dagli avversari. Ora è «Salah»: lassista di Beppe Sala,
al secondo
mandato, che
multiculturale avversato anche dai più
strenui lodatori. Eletto per la prima volta
che avrebbe
dovrebbe
concludersi nel 2016. Riconfermato nel 2021. Crisi voluto
nel 2026. del settimo anno, quindi. Irreversibile, trasformare
pare. Beppe, che comunque segue ado-
randosi, è tacciato di aver abbandonato
il capoluogo
la città al suo destino. La sinistra, fino a lombardo
qualche mese fa, gli ripeteva adorante: in metropoli
non avremo altro sindaco all’infuori di te.
Adesso lo mal sopporta. La sua lista ha già
arcobaleno
perso un consigliere, Enrico Fedrighini. senza confini
Potrebbe essere solo l’inizio. e senza barriere
Esemplifichiamo. Ecco la succinta
cronaca di una delle ultime sedute del
(ma con
consiglio comunale. Beppe entra a Pa- pochissime
lazzo Marino fucile in spalla, come Hiroo auto), e si ritrova

TE IN TESTA
nella foresta, pronto ad aprire il fuoco
con una
«Gotham»
pericolosa
per i cittadini
(compresi
gli amati ciclisti)
e in preda
al malcontento.
0 mese 2019 | Panorama 23
MILANO SENZA MIRACOLO

samente, ammette: «Siamo in una fase


difficile». Prova a rilanciare: «C’è gente
che in queste fasi si scoraggia. Io invece
trovo energia». Che però convoglia nelle
sue ossessioni zetatielline: ecofurore e
diritti civili. Il piano radical chic soppianta
così il piano periferie. Eppure, Milano
è la città più pericolosa d’Italia. Ultima
classifica del Sole 24 ore: quasi 6.991 reati
denunciati ogni 100 mila abitanti, il dato
più alto del paese. E l’indiscussa supre-
mazia nei furti e nelle rapine per strada.
Compiuti, per l’80 per cento, da stranieri.

«Salah», soprannome in voga tra gli


stremati cittadini, evoca il complottone
mediatico. Però, il 2 ottobre 2023, nomina
Franco Gabrielli, ex capo della Polizia,
«delegato alla sicurezza». Scelta strom-
bazzatissima, ovviamente. A Gotham
arriva Batman: felloni in guardia. Due
mesi dopo, nulla è cambiato.
contro il nemico. Ovvero tutto il consiglio, Adesso maramaldeggia: «Deve decidere A chi gli chiede lumi, Gabrielli ammet-
maggioranza compresa. Prima la sperti- cosa fare da grande. Nell’ultimo periodo te privatamente di essere solo un consu-
cata difesa dell’assessora all’Ambiente: mi pare che Milano sia un po’ in soffe- lente: senza poteri né stipendio. A Sala,
Elena Grandi. Definita inadeguata persino renza, soprattutto sulla sicurezza». E un però, serve un parafulmine. Dunque il
dal compagno di partito, Carlo Monguzzi: eventuale terzo mandato? «Per i sindaci super poliziotto, secondo indiscrezioni,
storico ambientalista e capogruppo di è un errore». Anche Sala, in teoria, con- sarebbe destinato a entrare in giunta dopo
Europa verde, civica legata al sindaco. corda: «Non credo che vada bene per una le europee. Gli cederebbe il posto l’attuale
«Pensi che possiamo andare avanti altri tre città come Milano». assessore alla Sicurezza, Marco Granelli.
anni con questa incapacità della giunta?» Amarcord: escludeva la sua ricandi- Che, a sua volta, sostituirebbe il collega al
svelena Monguzzi in aula. Sala contrat- datura anche nel 2021, però. Tanto che, vertice di Casa e quartieri: Pierfrancesco
tacca. Insolentisce il consiglio, reo di aver qualche mese prima, va a trovare l’allora Maran, destinato a Bruxelles.
candidato all’Ambrogino d’oro, massima onnipotente Beppe Grillo, fondatore dei Nell’attesa, il malcontento dilaga.
onorificenza cittadina, un comico che l’ha Cinque stelle. Un pranzo a Marina di Bib- Persino i vipponi tremano. L’attore Carlo
uccellato: Andrea Pucci. Logiche cliente- bona, nel villone del comico. Sala spera di Verdone inseguito da un ubriaco con una
lari, assalta. Il mite capogruppo dem, Fi- venire nominato a capo di Telecom, rivela bottiglia in mano: «Ho avuto più paura
lippo Barberis, lo fronteggia: «Non accetto il Fatto Quotidiano, insuperabile nel pissi che a Roma». E la conduttrice Elenoire
che si metta in discussione la buona fede pissi pentastellato. L’ipotesi, però, sfuma. Casalegno, assalita da uno squilibrato
del consiglio». Segue duello a distanza Beppe dunque ripiega malvolentieri sul a Brera: «Questa città è diventata invi-
tra sindaco e consigliere. «Ritengo che secondo giro a Palazzo Marino. Fra tre vibile. Si ha paura di andare in centro
questa cosa sia vergognosa!». «Ribadisco anni, in assenza di migliori alternative, in pieno giorno». I comitati cittadini, da
che non è quello lo spirito». «Ribadisca capiterebbe lo stesso? mesi, denunciano e propongono. Prefet-
quello che vuole!». L’opposizione è unanime. Il capogrup- to, questore, assessore. Incontri, vertici,
Rob de matt. Cose mai viste. In mag- po della Lega, Samuele Piscina, compen- tavoli. Pressoché inutili, conclude Fabiola
gioranza c’è pure Italia Viva. Matteo Renzi dia: «Il sindaco non ne azzecca più una. Minoletti. Il comitato Abruzzi-Piccinni, da
si trova a passare in città. Nel 2016, da La maggioranza non c’è più. E lo stanno lei fondato, è stato premiato nel 2009 con
premier e segretario dem, caldeggiò la mollando tutti: dalla comunità ebraica a l’Ambrogino per le battaglie anti degrado.
candidatura a Palazzo Marino di Sala. Chiara Ferragni». Lo stesso Sala, fatico- «Noi protestiamo. Loro non ci ascoltano»
24 Panorama | 6 dicembre 2023
Scene di ordinario degrado. A sinistra, senzatetto nei pressi di piazza del Duomo, a Milano. Qui sotto, scorcio nel quartiere San Siro.
In basso, Franco Gabrielli, ex prefetto di Roma ed ex capo della polizia è stato scelto da Beppe Sala come delegato alla sicurezza.
Nicola Marfisi (2)

racconta. «I social traboccano di video e 2024. Immediatamente operativi invece i dovrebbero migrare nell’hinterland. E il
foto dei cittadini. Pestaggi, estorsioni, ghisa in bicicletta, incaricati di multare le vecchio stadio? Boh. Magari ci faranno
furti, spaccio, vagabondaggio, viabilità auto sulla ciclabile di corso Buenos Aires: concerti. O grandi eventi sportivi. Oppure
selvaggia, discariche abusive. La situazio- vanto di Sala, fanatico delle due ruote, ma diventerà uno spettrale residuo del secolo
ne è fuori controllo, ma viene tollerata». cruccio dei cittadini, che smadonnano a scorso, assediato da erbacce e rifiuti. San
Minoletti è pure vicepresidente del Coor- ogni incrocio. E non solo. L’anno scorso, Siro è già terra di nessuno. Lì attorno c’è
dinamento che riunisce una cinquantina sulla Oxford street meneghina, ci sono la banlieue di piazzale Selinunte. Adesso,
di associazioni di quartiere. «L’incuria stati 285 feriti e due morti. Una strage di notte, hanno pure cominciato a spa-
attira incuria, il degrado suscita emuli, di ciclisti. Colpa dell’ecofurore saliano? rare. Botti, petardi, fuochi, mortaretti,
l’abbandono diventa una calamita». Ogni Macché: dei camion, piuttosto. La giunta razzi, bengala, bombe carta. Anche nel
giorno decine di denunce. Non solo in pe- dunque li obbliga a montare sensori per resto delle periferie va così. Serve
riferia, ma pure in pieno centro: i dehors l’angolo cieco. Vengono però bocciati, anche a segnare il territorio.
diventati dormitori, la fila di canadesi due settimane fa, dal Tar lombardo. Che O gioire di una prodezza
dietro il Duomo, i panni stesi sulle alta- denuncia «eccesso di potere», «incompe- criminale. E festeggiare le
lene, i bivacchi nei giardini Montanelli. tenza», «irragionevolezza» e «violazione liete novelle dei detenuti.
del principio di proporzionalità». Vedi spavalda ammissio-
Comunque sia: dopo tanto tergi- Beppe contro tutti. Persino Milan e ne del trapper Shiva, in
versare, lo scorso novembre viene an- Inter. Dopo anni di melina politica, sem- cella a San Vittore per
nunciato l’attesissimo piano sicurezza. brano aver deciso: costruiranno i loro tentato omicidio. A fine
Tenersi forte. Gotham rinascerà. Oltre alle stadi fuori città. Paolo Scaroni, presiden- novembre la gang gli co-
ronde dei City Angels, un gruppo di am- te dell’Enel e della squadra rossonera, munica che è nato il fi-
mirevoli volontari, cosa escogitano Sala e ancora non si dà pace: «Ogni tanto mi gliolo, sparando in cielo
compagni? Ben 18 agenti vigileranno per rammarico di non essere mai riuscito a memorabili fuochi d’ar-
le zone problematiche. Nove pattuglie. convincere il sindaco di poter dire alla po- tificio. Milano come Go-
Una per quartiere, insomma. E nemmeno polazione: “Facciamo uno stadio stupen- morra. Rob de matt. ■
da subito. Si parte in surplace: da febbraio do e lo pagano i due club”». Che adesso © RIPRODUZIONE RISERVATA
CONFLITTO TRA POTERI

Il ministro
della Giustizia
Carlo Nordio,
all’inaugurazione
dell’anno
giudiziario.

26 Panorama | 6 dicembre 2023


GIUSTIZIA
TUTTI I FRENI
ALLA GRANDE
RIFORMA
L’«opposizione giudiziaria» al governo denunciata dal ministro della
Difesa Guido Crosetto riaccende il contrasto tra magistratura e politica. La
vera posta in gioco, però, è il rinnovamento di un ordine intoccabile - dalle
«pagelle» alle carriere, alle intercettazioni - a cui lavora il Guardasigilli
Carlo Nordio. Un’azione boicotatta dagli interessi di categoria. E non solo.
di Maurizio Tortorella

S
e dice il giusto Guido Crosetto, mi- sta, garantendo che non era stata concordata con
nistro della Difesa e fondatore di la premier. Le sue frasi hanno riacceso lo scontro
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, con il potere giudiziario, e fatto balenare l’idea che
«l’opposizione giudiziaria» di cui ha qualche Procura si prepari a una mossa spettacolare
parlato il 26 novembre al Corriere da qui alle elezioni europee di giugno. Un colpo di
della Sera deve fare davvero paura scena, in effetti, non è improbabile: è già accaduto,
alla maggioranza. Il ministro ha descritto «riunioni purtroppo, che la giustizia italiana rispondesse a
di una corrente della magistratura in cui si parla di logiche politiche.
come fare a fermare la deriva antidemocratica cui Molti, però, pensano che il vero retroscena della
ci porta la Meloni». E ha sottolineato che, per l’e- «bomba» lanciata dal responsabile della Difesa sia
secutivo di cui fa parte, il primo pericolo è proprio un altro, e attenga più alla riforma della giustizia, cui
«l’opposizione giudiziaria, che da sempre si sente il sindacato delle toghe ha dichiarato guerra. Nella
fazione antagonista e sempre ha affossato i governi maggioranza si contrappongono due linee. Da una
di centrodestra». Da quando Crosetto le ha pronun- parte c’è chi crede nella grande riforma garantista
ciate, le sue parole hanno condizionato il dibattito come unico argine possibile allo strapotere della
politico, con uno strascico di illazioni sui possibili magistratura, soprattutto di quella inquirente e delle
retroscena e di repliche stizzite da parte dei magistrati sue fazioni più «ideologizzate» e militanti. Dall’altra
sindacalizzati. Gli ha replicato Giuseppe Santalucia, parte c’è chi, per propensione giustizialista o più
presidente dell’Anm: «I magistrati non sono eversori, banalmente per calcolo, non ha alcun desiderio d’im-
da Crosetto parole inaccettabili». A poco è servito barcarsi in nuovi conflitti con un ordine giudiziario
che il ministro cercasse di ridimensionare l’intervi- che continua a imbracciare come un’arma i suoi
6 dicembre 2023 | Panorama 27
CONFLITTO TRA POTERI

carriere, in discussione in Parlamento con un auto-


nomo progetto di legge: l’esecutivo ne aveva chiesto
il blocco, annunciando un suo disegno di legge che
super-poteri, per di più potenziati da giornali e tv di però non è mai arrivato. Molti hanno parlato di un
sinistra. Tutta l’attività del governo Meloni mostra imbroglio. Non è andata meglio alla revisione dell’a-
con chiarezza l’esistenza di questa doppia anima. buso d’ufficio, firmata sempre da Nordio e da mesi
La denunciano i continui «stop-&-go» imposti alle ferma in commissione al Senato. Ma il Guardasigilli
riforme (grandi e piccole) del Guardasigilli. E non ha subìto altri «impallinamenti», e sempre è rimasto
accade mai che la maggioranza metta al riparo Carlo solo. È avvenuto in luglio, quando ha chiesto norme
Nordio dal fuoco di sbarramento che si scatena ogni più precise per definire il reato di concorso esterno
volta che propone un’idea garantista. Certo, Forza in associazione mafiosa, rilanciando un’idea cui è
Italia (soprattutto) e la Lega (con qualche distinguo) favorevole la maggioranza dei penalisti e gran parte
sembrano essergli più vicine. Fratelli d’Italia, invece, dei giuristi. Per quell’idea, Nordio è stato addirittura
continua a essere molto più «manovriera», e questo accusato di favorire le organizzazioni criminali. Certo
malgrado il ministro ex magistrato sia stato candi- non gli è stata d’aiuto la smentita venuta da Alfredo
dato alla Camera proprio nelle sue liste, per volontà Mantovano, come Nordio ex magistrato e oggi sotto-
espressa di Giorgia Meloni. segretario alla presidenza del Consiglio: «Modificare
il concorso esterno non è in discussione», ha dettato
È stato anche per questa doppia anima gover- Mantovano alle agenzie, «e il governo non farà alcun
nativa se l’11 novembre Nordio ha malinconica- passo indietro nella lotta alla criminalità organizzata.
mente dovuto annunciare il rinvio della separazione Ci sono altre priorità».
della carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, Sempre nella scorsa estate, Nordio ha lanciato
la riforma che è una vecchia battaglia garantista del anche la saggia idea di una riforma delle intercetta-
centrodestra e nell’autunno 2022 campeggiava al zioni, riducendo la spesa (oltre 200 milioni di euro)
terzo posto nel programma elettorale. A fine mese di quelle «più inutili, sui reati minimi dei cittadini
ha comunque negato che la sua riforma sia «blocca- normali», e aumentando la strumentazione tecnolo-
ta» e ha promesso che «in primavera comunque la gica contro la criminalità organizzata, che ormai si
porteremo in Consiglio dei ministri». Poi ha aggiunto fa beffe perfino dei trojan più sofisticati. Il procura-
che «almeno finché sarò ministro, queste riforme tore generale antimafia Giovanni Melillo, che per il
andranno avanti». Ma il suo, di fatto, suo ruolo avrebbe dovuto apprezzare
è un rinvio a data da destinarsi. Non è Giuseppe Santalucia, l’idea, ha risposto a brutto muso che
stato nemmeno il primo stop alla rifor- presidente «non esistono intercettazioni inutili». E
della Associazione
ma. Già in autunno il governo aveva nazionale nel governo, ancora una volta, nessuno
appunto frenato la separazione delle magistrati. ha difeso il Guardasigilli.

Non è sembrato quindi un caso


se, pochi mesi dopo, Giorgia Meloni e Mantovano
hanno portato Nordio a un incontro con Melillo e
con i 26 procuratori distrettuali. Era il 15 novembre,
e un vertice così importante non s’era mai visto nella
storia, tanto che all’inizio le correnti della sinistra
giudiziaria avevano quasi storto il naso. La diffi-
denza, però, si è stemperata quando la presidente
del Consiglio ha lanciato alle toghe un caldo «invito
a collaborare»: «Anche se talvolta c’è disaccordo
con la politica», ha detto, «questo non si deve mai
trasformare in uno scontro tra poteri». Parole acco-
modanti, insomma.
Proprio come quelle consegnate cinque giorni
prima al congresso di Magistratura democratica da
Ignazio La Russa, presidente del Senato e uomo ai
vertici di FdI. Non era mai accaduto che la seconda
28 Panorama | 6 dicembre 2023
C’è un unico, grande
pericolo, quello
che ha sempre
affossato i governi
di centrodestra:
l’opposizione
giudiziaria

Agf (2), Imagoeconomica


Guido Crosetto
ministro della Difesa (dichiarazione
del 26 novembre 2023)

carica dello Stato partecipasse al di- Le affermazioni sul peso Salvini. La stessa Meloni ha usato toni
esercitato dai magistrati
battito delle «toghe rosse». La Russa nella politica per mezzo duri contro la magistratura il 7 luglio,
ha inanellato appelli alla «concordia», delle inchieste quando il tribunale di Roma ha deciso
a «un confronto sereno e scevro da hanno contrapposto l’imputazione coatta del viceministro
Guido Crosetto ai vertici
pregiudizi», a «mettere da parte ogni del potere giudiziario. alla Giustizia, Andrea Del Mastro,
preconcetto». All’uscita, a un cronista accusandolo di avere rivelato segreti
che gli chiedeva se il suo intervento dovesse essere d’ufficio sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito (il
interpretato come «segnale di pace», La Russa ha sottosegretario è stato poi rinviato a giudizio il 29
risposto: «Mai stati in guerra!». novembre scorso). Quel giorno un comunicato di
Sarà prudenza, chissà: la stessa che sembra tra- Palazzo Chigi ha posto la questione delle questioni,
sparire dalle parole di Crosetto. O forse è strategia, rimproverando a «una fascia della magistratura» di
calcolo. È probabile sia anche effetto della «moral avere «scelto di svolgere un ruolo attivo di oppo-
suasion» del Quirinale, che di rado fa mancare l’ap- sizione, e deciso d’inaugurare la campagna per le
poggio al fronte giudiziario. O magari è il legittimo elezioni europee». Più che la bilancia, insomma, il
desiderio del governo, che non vuole nuove guerre simbolo della giustizia in Italia è il pendolo: oggi tra
quando già deve vedersela con la difficile situazione i politici prevale la paura, e quindi è pace; domani
economica e con un’Europa non proprio amichevole. domina l’irritazione, e allora è guerra.
Quel che salta agli occhi, però, è che nel campo C’è una sola certezza: il conflitto non finisce qui.
della giustizia la linea tracciata dall’aratro del cen- Enrico Costa, deputato di Azione in commissione
trodestra non è proprio drittissima. Anche perché Giustizia, spera che «la separazione delle carrie-
nella maggioranza, ogni tanto, emerge l’irritazione re torni presto nel calendario della discussione in
per gli eccessi della magistratura militante e per il Parlamento». E la magistratura militante è già sulle
suo essere in certi casi troppo schierata «contro»: barricate contro l’ultima proposta uscita dal Con-
è accaduto in ottobre, quando la giudice catanese siglio dei ministri, che vuole affidare al Consiglio
Iolanda Apostolico non ha convalidato il fermo superiore della magistratura il compito di stilare una
di quattro tunisini che chiedevano asilo, disappli- «pagella» sull’attività di giudici e pubblici ministeri.
cando il decreto Cutro sull’immigrazione, e poi la L’idea è inoffensiva, e non servirà a responsabilizzare
sua faccia è apparsa nei video delle manifestazioni le toghe, ma è facile prevedere che per mesi sarà il
che nell’estate 2018 pretendevano lo sbarco dei nuovo «casus belli». La vera riforma della giustizia,
migranti dalla nave Diciotti, bloccata in porto da intanto, attende nei cassetti. ■
un decreto dell’allora ministro dell’Interno Matteo © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 29


L’OPERAZIONE TRA
Una delle Fontane
gemelle di piazza
San Pietro, a Roma.
Nell’altra pagina,
papa Francesco.

30 Panorama | 6 dicembre 2023


TRA SACRO E IMMOBILIARE

SPARENZA CHE SPAVENTA


il Vaticano
E
di Simone Di Meo

ra dai tempi di Enrico VIII che


l’Inghilterra e il Papa non si scon-
travano in maniera così dura e
plateale. Stavolta però non di di-
spute teologiche si tratta ma di
materialissino denaro. Che, per al-
cuni, è pur sempre una forma di religione.
Il terreno della contesa è il processo
sull’investimento capestro che la Santa
sede avrebbe realizzato, sborsando 145
milioni di sterline, per acquistare un ex
C’è una novità magazzino di Harrods in Sloane Avenue
60, nell’esclusivo quartiere londinese di
importante Chelsea, al fine di ricavarne una serie di
nel processo per appartamenti di lusso.
l’incauto (e salato) Alla sbarra, davanti al tribunale va-
acquisto di ticano, sono finiti il cardinale Angelo
Becciu, ex prefetto della Congregazione
un edificio, a Londra, delle cause dei santi e già sostituto per gli
da parte della Santa Affari generali della segreteria di Stato, e
Sede. È stata altri nove imputati che ora rischiano pene
accettata la richiesta complessive per oltre 73 anni di carcere. dra. L’offensiva ha portato già un impor-
Tra questi il finanziere britannico Raffaele tante risultato. Dopo un iniziale rigetto
fatta da un imputato Mincione, accusato dal promotore di giu- da parte dei magistrati di primo grado, la
per rendere pubblici stizia vaticano Alessandro Diddi di aver Santa sede dovrà infatti esibire in appello,
i messaggi gonfiato il prezzo dell’immobile prima di proprio come richiesto da Mincione, i
tra i vertici cederlo alla Chiesa mantenendone però il messaggi WhatsApp, Signal e Telegram
controllo attraverso una complessa mano- oltre alle mail crittografate che si sono
delle gerarchie vra sulle azioni del suo fondo di gestione scambiati l’arcivescovo Edgar Peña Parra,
ecclesiastiche d’accordo con il broker Gianluigi Torzi successore di Becciu agli Affari generali,
sulla vicenda. (pure lui sott’inchiesta). Ipotesi ferma- e il cardinale Pietro Parolin, segretario di
Uno scambio che, mente respinta dall’uomo d’affari inglese Stato. È la prima volta che il Vaticano,
(ma nato a Pomezia, sul litorale romano) trascinato in giudizio, è costretto dalla
forse, può risultare che ha deciso di passare al contrattacco legge (degli uomini) a rompere il muro
imbarazzante. citando il Vaticano per danni d’immagine di riservatezza e di mistero che avvolge
davanti all’Alta corte di giustizia di Lon- le sue mosse.
6 dicembre 2023 | Panorama 31
TRA SACRO E IMMOBILIARE

A sinistra, l’ex cardinale Angelo Becciu, cinque stelle in giro tra Italia ed Europa.
a processo con altri nove imputati tra Ricchezze ingiustificate che la Marogna,
cui il finanziere Raffaele Mincione (sotto)
per l’acquisto dell’edificio londinese. peraltro, aveva ingenuamente esibito sui
propri profili social. O come le donazioni
a cinque zeri transitate dalla Caritas di
Ozieri, in Sardegna, e finite a una coop
riconducibile al fratello dell’arcivescovo.

Nel corso delle ultime udienze, a


Roma, la pubblica accusa ha depositato
una lunga e articolata perizia alla base
della richiesta di risarcimento danni a fa-
vore del Vaticano quantificata in oltre 138
milioni di euro. Una stima che è il risultato

GettyImages (2), Imagoeconomica, Shutterstock


della media dei costi da sostenere per
«una campagna reputazionale mirata a
riabilitare l’onore intaccato dai reati com-
messi dagli esponenti dell’istituzione».
Gli avvocati del Pontefice hanno ten- Campagna che, si legge nel documento,
tato inutilmente di proteggere le comu- «dovrebbe basarsi sula divulgazione delle
nicazioni appellandosi al «segreto pon- fasi del processo durante il quale non è
tificio», l’equivalente del segreto di Stato mai stato messo in dubbio che la segrete-
delle altre nazioni, e spiegando che i due ria di Stato, deputata a gestire le risorse,
prelati discutevano di questioni politiche tra cui l’obolo, è parte lesa. Vittima della
di «alto livello» e non certo dei bonifici per condotta spregiudicata di chi ha sperpera-
accaparrarsi l’ex magazzino di Harrods. i sospetti di aver fatto bruciare al vicario di to milioni in operazioni rischiose e affidate
Una ricostruzione che non ha tuttavia Cristo sulla Terra un centinaio di milioni a consulenti che avevano di mira soltanto
convinto il giudice Dave Foxton (che ha di sterline, oltre 115 milioni di euro. i loro interessi».
trattato anche i procedimenti sui derivati Al centro dell’inchiesta vaticana non Seppur spogliato dei poteri cardinalizi
finanziari venduti dalle banche inglesi ai c’è solo il chiacchierato edificio di Chel- da Bergoglio, Becciu si è difeso strenua-
Comuni italiani e la truffa da 30 milioni sea ma svariati impieghi finanziari ad mente davanti ai giudici. «La mia inno-
di dollari del broker Massimo Bochicchio alto rischio, e rivelatisi in ultima istanza cenza dimostrata nel processo è sotto gli
ai danni dell’allenatore di calcio Antonio fallimentari, messi in atto dalla segrete- occhi di tutti», ha detto, aggiungendo con
Conte) che ha quindi deciso che tutto il ria di Stato nel decennio scorso, quando tono solenne: «Ovviamente, la giustizia
materiale utile alla causa dev’essere por- nella stanza dei bottoni sedeva appunto divina ci sovrasta e con essa tutti dovre-
tato all’attenzione dei parrucconi inglesi, Angelo Becciu. Molti dei quali, come Slo- mo fare i conti, prima o poi. E respingo
comprese le informazioni top secret custo- ane Avenue, pagati con i soldi dell’Obolo con sdegno e ribrezzo le frasi insinuanti
dite nei cellulari della segreteria di Stato. di San Pietro, la riserva finanziaria del e offensive sulla mia vita sacerdotale e di
Secondo Mincione, infatti, il Vaticano, Papa destinata ad aiutare i più bisognosi. servitore del Papa». Da oltremanica po-
nel processo celebrato tra le Mura leonine, «Operazioni sconsiderate» le ha definite il trebbero presto arrivare carte inaspettate
non avrebbe dimostrato in maniera chiara pubblico ministero Diddi, nel corso della in grado di sconvolgere quello che tutti,
né le perdite lamentate sull’investimento sua requisitoria, di cui Becciu era alla nella Chiesa, definiscono il «processo del
londinese né il coinvolgimento fraudolen- «regia». Come il mezzo milione di euro secolo». Aprendo uno scontro diplomatico
to dello stesso businessman visto che le versato sui conti della signora Cecilia Ma- dagli esiti imprevedibili tra Londra e Ro-
perizie di agenzie indipendenti avrebbero rogna, sedicente «analista geopolitica» ma ma e rivelando quel che nessun orecchio
confermato la stima dell’immobile. E quei in realtà «amica di Becciu», per pagare il indiscreto ha udito nei corridoi affrescati
messaggi segreti, scambiati tra Peña Parra riscatto e liberare una suora rapita dai mi- dai genî rinascimentali. Dio salvi il re. Ma
e Parolin, potrebbero a suo dire dimo- liziani islamici in Mali, che invece è stato anche il Vaticano. ■
strarlo. O quantomeno allontanare da lui dilapidato in oggetti di lusso e vacanze a © RIPRODUZIONE RISERVATA

32 Panorama | 6 dicembre 2023


@ DICE DEL DEBBIO

di Paolo sua logica profonda che è quella strana ma vera che, talora,
Del Debbio «nel dare si riceve».

Tra questi operatori ci sono le mense francescane per le


quali è stata avviata una campagna solidale che si chiama
Quando una persona o una famiglia si re- Operazione Pane di Antoniano. Tanto per intendersi, nel
cano alla mensa dei poveri? In molti casi quando 2023 le mense francescane hanno dato aiuto a più di 10 mila
riescono a superare quella sensazione di vergona che è persone tra le quali 1.400 minori ma, soprattutto, una crescita
farsi vedere in coda in questo luogo, magari appartenendo esponenziale delle persone sole (oltre 7.300, il 6 per cento in
o, meglio, essendo appartenuti a quello che si chiamava il più dal 2022), questo è quello che emerge dall’analisi di venti
ceto medio: tanto per intendersi un impiegato di banca o un mense francescane italiane. Ci dice il direttore fra Giampaolo
professionista. Soprattutto va alla mensa dei poveri chi ha Cavalli che non si occupano solo del cibo ma che danno anche
fame e non sa come sfamarsi e molti di questi non hanno «sostegno per il cibo e per bollette e affitti, queste le richieste
un giaciglio dove dormire la notte, non hanno nessuno a cui più frequenti». Del resto, anche secondo l’Istat, non si arresta
rivolgersi per un aiuto, sono soli e abbandonati. Ma capita la povertà in Italia: l’inflazione e l’aumento del costo della vita
anche che molti di questi abbiano un sia pur minuscolo al- stanno assestando un colpo esiziale alle persone più fragili
loggio ma debbano scegliere se pagare l’affitto e le bollette che sono sempre più in difficoltà. I dati statistici ci dicono che
o comprarsi da mangiare. nel 2022 gli individui in condizio-
C’è chi ancora pensa che que-
ste siano situazioni estreme e che PER AIUTARE ni di povertà assoluta erano oltre
5,6 milioni. Questo significa che
riguardino poche persone e che,
invece, per la maggioranza non LE MENSE l’anno scorso, a livello nazionale,
sono state 2,18 milioni di famiglie
sussista questo problema.
AD AIUTARE CHI in povertà assoluta e, ciò che è
gravissimo, 1,27 milioni di minori
Purtroppo, hanno torto mar-
cio. Tra poveri assoluti e persone NON CE LA FA sono in queste condizioni.

che oscillano sulla soglia della Sono sempre di più le persone Le venti realtà francescane
povertà, in Italia si contano tra i costrette a mettersi in fila di cui abbiamo parlato sono
quattro e gli otto milioni di cittadi- per pasti gratis. Con un piccolo distribuite su tutta la penisola,
ni e la tendenza, purtroppo, non contributo possiamo dare una da Torino a Palermo, passando
tende a mostrare segni di miglio- mano a chi vi provvede. Come per Milano, Bologna e Roma, e
ramento ma, semmai, di ulteriore ai francescani di Operazione Pane. quest’anno vede sorgere due nuo-
peggioramento. Per fortuna, con ve mense, una a Cava de’ Tirreni
la F maiuscola, ci sono una miriade di realtà del Terzo settore, (Sa) e una a Reggio Calabria. Ogni mese queste realtà distribu-
dal volontariato al no-profit, dalle cooperative sociali ai piccoli iscono quasi 41 mila pasti. Sono presenti anche all’estero con
gruppi di mutuo aiuto che, con la loro attività silenziosa, risolvo- tre realtà in Ucraina, una in Romania e una in Siria. Quei 41
no per migliaia e migliaia di persone il problema della povertà. mila pasti molto spesso significano molte più persone perché,
C’è da sottolineare, tra l’altro, che lo risolvono con com- talora, vengono portati a casa, vengono condivisi, vengono
portamenti che derivano da una motivazione profonda e che offerti a persone che, senza tetto, vivono in un marciapiede o
sono quindi rispettosi delle persone che vengono aiutate. un tunnel assieme ad altri. Dal 27 novembre al 23 dicembre
In altri termini, non si tratta solo di un aiuto materiale ma torna la campagna solidale Operazione Pane. Serve a sostenere
si tratta di un’azione che tende a stabilire un rapporto di le realtà che abbiamo descritto. È possibile contribuire con un
vicinanza, di collaborazione, di compassione tra chi aiuta sms o una chiamata da telefono fisso al 45538. Nel frattempo
e chi è aiutato. che si discute a livello mondiale di come eliminare la povertà,
Non è raro sentire affermare da coloro che compiono tali si può contribuire nel nostro piccolo a eliminarla per qualcuna
gesti e tali azioni che, alla fine, è più quello che prendono delle 41 mila persone o pasti di cui abbiamo detto. ■

che quello che danno: questo tipo di ragionamento ha una © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 33


(RI)EDUCAZIONE SENTIMENTALE


Hey troia
vieni in camera
con la tua amica porca /
Quale? Quella

Stupro la Moratti
e mentre mi fa un
bocchino / le taglio la gola
con il taglierino. /
Ti do mezza busta
dell’altra volta se mi fai un mezzo busto,
Faccio paura, / / te la do tutta
sono di spiaggia / se ammazzi
Vi faccio una doccia, Barbara D’Urso
Piña colada /
Bevila se sei Fedez
veramente grezza,
sputala /
Poi leccala
leccala
Sfera Ebbasta

PAROLACCE
Da sinistra:
Sfera Ebbasta,
all’anagrafe
Gionata
Boschetti,
31 anni; Fedez,
Federico
Leonardo Lucia,
34 anni; Guè,
Cosimo Fini,
42 anni.

IO
EALI, CONTRO IL PATRIARCATO SI SORVOLA SUI MODELLI «G
NELLA ACCUSE, SPESSO SURR
34

B
di Carlo Cambi
rescia 17 ottobre 2023: «Il tribunale ’Ste scene troppo hard / stupide
assolve Hasan Md Imrul perché il senza charme. Serve una
mazza e scalpello, / oppure
fatto non sussiste». L’accusa è di aver
massacrato di botte per anni la mo-
glie. Si era inventata tutto? No, ma il il mio uccello, / per arrivare lì
pm Antonio Bassolino ha chiesto e in fondo / per abbatterla.
Da dietro come un cane /
ottenuto l’assoluzione perché «i con-
tegni di compressione delle libertà
morali e materiali da parte dell’odier- mentre lei mangia il suo food /
no imputato sono il frutto dell’im- la lascio stare solo /
quando la sua pancia è full
pianto culturale atteso che la dispa-
rità tra l’uomo e la donna è un portato della sua
cultura». Novembre 2021, Perugia: una marocchi-
na denuncia il marito che la maltratta e le impone Guè
il velo. Il pm Franco Bettini accompagnando la
richiesta di archiviazione scrive: «La condotta di
costringerla a tenere il velo integrale rientra nel
quadro culturale, pur non condivisibile in ottica
occidentale, dei soggetti interessati».
20 novembre 2023 Elena Cecchettin, sorella di
Giulia la ragazza di Vigonovo ammazzata dall’ex
fidanzato Filippo Turetta che ha ammesso di aver-
la uccisa, scrive una lettera al Corriere della Sera:
«Turetta viene spesso definito come mostro, inve-
ce mostro non è. I “mostri” sono figli sani del
patriarcato, della cultura dello stupro. È respon-
sabilità degli uomini in questa società patriarcale
dato il loro privilegio e il loro potere, educare e
richiamare amici e colleghi non appena sentano
il minimo accenno di violenza sessista. Il femmi-
nicidio è un omicidio di Stato, perché lo Stato non

D’AMORE
ci tutela, non ci protegge. Il femminicidio non è
un delitto passionale, è un delitto di potere. Serve

LTATI I POETI.
ORTI UOMO-DONNA. PIÙ CHE I RAPPER ANDREBBERO ASCO
VANI» DEI RAPP

35

Accarezzami, amore / ma come
il sole / che tocca la dolce fronte
della luna. / Non venirmi
a molestare anche tu / con quelle
sciocche ricerche / sulle tracce
del divino. / Dio arriverà all’alba
/ se io sarò tra le tue braccia.
Alda Merini, XXI secolo

Sopra, un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve relazioni nelle scuole: 30 ore di lezione. Come se
la poetessa
milanese
insegnare che l’amore non è possesso. Bisogna non vi fossero almeno 27 secoli di cultura dell’a-
Alda Merini finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la more da rileggere, da spiegare, da esplicitare,
(1931-2009). possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno». magari per contrastare la contemporanea abitu-
Nell’altra
pagina,
dine di riservare all’amore solo parolacce. Forse
Dante Alighieri La morte atroce di Giulia è diventata un basterebbe una ciocca di capelli di madame Ar-
(1265-1321), evento mediatico. Il 25 novembre è stata la noux, forse basterebbe l’educazione sentimenta-
nella statua
del poeta
giornata antiviolenza; centinaia di migliaia di le di Gustave Flaubert. O far entrare nelle case,
scolpita donne nelle piazze hanno sostenuto l’accusa al come nelle aule i versi di Alda Merini. Un bestsel-
da Enrico Pazzi patriarcato; che poi abbiano inneggiato alla Pale- ler di poesia stacca oggi 400 copie! Più facile la-
nel 1865,
in piazza Santa
stina dove l’oppressione femminile è totale, che sciarsi con un WhatsApp che dirsi «Ti faccio dono
Croce, non abbiano taciuto gli stupri di massa di Hamas di tutto se vuoi, tanto io sono solo una fanciulla
a Firenze. sulle israeliane, che abbiano «assaltato» la sede piena di poesia e coperta di lacrime salate».
del movimento Pro Vita è stato derubricato a ef- Può darsi che ci sia il patriarcato di TikTok
fetto collaterale. Il tema centrale è rimasto il do- dove non c’è posto per considerare: «Che pensie-
minio dei maschi e l’urgenza dell’educazione ri soavi, che speranze, che cori, o Silvia mia!»
alla relazione. Il ministro dell’Istruzione e del nonostante i Canti di Giacomo Leopardi siano i
merito Giuseppe Valditara e la ministra per la più noti. Ma li recita chi ha nostalgia degli anni.
Famiglia Eugenia Maria Roccella hanno presen- Forse quei versi, come milioni di parole che han-
tato un progetto per educare all’affettività e alle no dato vita ai sentimenti, sono il primo antidoto.
36 Panorama | 6 dicembre 2023
(RI)EDUCAZIONE SENTIMENTALE

La nostra cultura non è quella descritta dal Pm di


Brescia. Non è neppure quella urlata nei concerti
dai trapper o che passa su YouTube. C’è stato un
cortocircuito nei giorni dello sdegno. Elodie, un’i-
cona della sinistra per bellezza e per ortodossia
del politicamente corretto, sul palco di Napoli

Mostrasi sì piacente a chi la mira, /
che dà per li occhi una dolcezza
al core, / che ’ntender no la può chi
no
la prova: / e par che de la sua labbia
si mova/ un spirito soave
dove era insieme a Sfera Ebbasta - il rapper dai
pien d’amore, / che va dicendo
a l’anima: Sospira.
denti di diamante, 3,8 milioni di follower che gli
valgono 200 mila euro al mese d’introiti - ha chie-

Dante, XIII secolo


sto un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin.
Dopo ha afferrato il microfono e ha cantato i ver-
si di Gionata Boschetti detto SB: «Sei soltanto mia,
mai più di nessuno, odio chi altro ti ha avuta o
fatta sentire al sicuro... per te vado in galera e se
domani finisce è un problema».

Nicola Gratteri, capo della procura di Napo-


li, scandisce: «Questi crimini sono in larga mi-
sura determinati dall’abbandono dei giovani,
alla cattiva educazione, e all’egoismo dei geni-
tori: il patriarcato non c’entra».. Luciana Litiz-
zetto di rimando arringa dalla «9»: «Esiste una
responsabilità collettiva che i maschi si devono
assumere». Giusto. È forse quella cantata da Fedez,
adorato come il paladino di tutti i diritti, che firma
e interpreta questi versi: «Bitch, ogni giorno / non
mi lasciano libero. / Le ordino da casa / come su
Deliveroo. / Schiocco le dita, / arrivan in un se-
condo. / […] / Anche tua mamma è una mia ex.
/ Le piace bere a canna, / non vuole il bicchiere»;
«Mangio queste tipe come M&M’s. / Museruola e
collare. / Lei la tratto come un cane, / vuole che
le faccio male». Non si sa se voglia prendere le
distanze da sé stesso certo non ha ancora preso le
distanze dai diritti d’autore. Federico Leonardo
Lucia, poco meno di 15 milioni di seguaci incassa
18 milioni di euro all’anno.
Chi dovrebbe educare sentimentalmente gli
studenti maschi magari spiegando Catullo («Se il
mio bacio t’offende, se ti sembra un castigo, pu-
niscimi anche tu: rendimi il bacio!») che ventuno
secoli prima di Sfera Ebbasta aveva un’altra opi-
nione di come portare avanti l’estasi d’amore o
Dante Alighieri non arriva a 30 mila euro lordi
l’anno, tredicesima compresa, se sta in cattedra
al liceo classico. Ma tocca a lui, non a Fedez,
raccontare l’amore secondo Dante e non solo
quello del V Canto dell’Inferno - Paolo e Francesca
(RI)EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Che pensieri soavi, / Che speranze,


che cori,
o Silvia mia! / Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
/

Gia co mo Leo pa rdi , XIX se co lo



Giacomo - dove si descrive il più lirico dei femminicidi:
Leopardi «Amor condusse noi ad una morte: Caina attende
(1798-1837),
nel ritratto chi a vita ci spense», ma quello della Vita Nova
di Giovanni dove «Tanto gentile e tanto onesta par la donna
Gallucci mia...».
del 1860.
Certo Dante è un patriarca; della letteratura.
Che oggi non fa più sospirare perché a scuola si fa
di fretta, roba del Trecento, roba vecchia. La libe-
razione e comprensione sessuale emerge da versi
come questi: «Guarda quella / come mastica la
cicca. / Le fischio ogni volta / che passa di qui. /
Vorrei prenderla da dietro / come in Assassin’s
Creed». La firma prestigiosa è di Emiliano Rudolf decreto, ma l’ultimo rapporto del ministero degli
Giambelli in arte Emis Killa da Vimercate, 180 Interni (al 12 novembre) rivela: su 285 omicidi
mila «seguaci», che con afflato lirico a Milano s’ac- sono 102 le vittime donne, 82 uccise in ambito fa-
corge che ci sono «I ricchioni che si fanno in strada miliare/affettivo. Di queste 53 sono state assassi-
e vorresti ammazzarli, i fattoni che si fanno in nate dal partner o da un ex. Avventurarsi sul terre-
strada coi soldi degli altri». Assai difficile metterlo no della responsabilità collettiva è il miglior modo
in relazione con Saffo: «Esser morta vorrei vera- di analizzare e contenere questa barbarie?
mente. Mi lasciava piangendo, e tra molte cose mi Karl Popper, il creatore del paradosso della
disse: “Ahimè, è terribile ciò che proviamo, o Saffo: tolleranza in Cattiva maestra televisione, predica-
ti lascio, non per mio volere”. E a lei io rispondevo: va che chi va in video dovrebbe avere una patente
CONTRASTO, GETTY IMAGES (2), IPA, MONDADORI PORTFOLIO (2)

“Va’ pure contenta, e di me serba il ricordo: tu sai revocabile poiché la tv gioca sulle pulsioni. Oggi
quanto t’amavo”». La differenza? Dei frammenti ci sono i social ed è sorprendente un sondaggio di
di Saffo si vendono meno di 100 copie all’anno. Alessandra Ghisleri: il 78 per cento dei giovani tra
18 e 24 anni non ritiene che ci sia mancanza di
Anche i numeri contano. Dice l’Istat che 9 rispetto verso le donne. Sempre la ricerca statisti-
milioni di famiglie su 26 sono composte da single: ca di Euromedia Reserch dice che il patriarcato è
patriarchi di sé stessi. Ci sono il 10,7 per cento di indicato, dopo l’appello di Elena Cecchettin, cau-
famiglie con un solo genitore, le donne sole con sa dei femminicidi dal 31 per cento; i motivi pre-
figli sono 2,2 milioni, mentre i maschi soli con figli ponderanti sono responsabilità individuali e mes-
non arrivano a mezzo milione. Tra vent’anni avre- saggi mediatici.
mo solo un quarto di famiglie con figli, 11 milioni Da Vigoleno a Possagno ci sono 60 chilometri:
di persone vivranno da sole su una popolazione di lì, 230 anni fa, il genio Antonio Canova scolpì Amo-
54 milioni con oltre un terzo di over 65 anni. Con- re e Psiche, ma oggi pare una distanza infinita. ■
tinueranno i femminicidi? Il male non si estirpa per © RIPRODUZIONE RISERVATA

38 Panorama | 6 dicembre 2023


COMPETIZIONE STRATEGICA

I
Questi fondamentali di Laura Della Pasqua aggirano il divieto perché affermano che
l’apparecchiatura acquistata verrà utiliz-
elementi tecnologici
l muro alzato dal presidente america- zata su una linea di produzione più vecchia
sono al centro dello no Joe Biden a difesa della tecnologia e non per fabbricare semiconduttori avan-
scontro commerciale Usa per produrre semiconduttori avan- zati di 14 nanometri, quale è il limite posto
che vede da un lato StatI zati, è stato bucato. Con un’abile stra- dal Dipartimento di commercio Usa.
Uniti, Taiwan e Corea tegia le aziende asiatiche, a comincia- Insomma, fatta la norma trovato l’in-
del Sud, dall’altro la Cina. re da quelle cinesi, sono riuscite ad ganno. È stato così risolto il rebus di come
aggirare il divieto stabilito da Washing- il gigante cinese delle telecomunicazioni
Che fa l’Europa? Entro
ton per impedire l’export delle attrezzatu- Huawei sia stato in grado di produrre un
il 2030 investirà oltre re statunitensi indispensabili per i chip di chip avanzato da 7 nanometri per alimen-
100 miliardi di euro nuova generazione. Lo scontro tecnologi- tare il suo smartphone Mate 60 Pro assem-
nel settore. E l’Italia, co ed economico tra Stati Uniti e Cina si è blato dal produttore cinese di chip Smic,
all’avanguardia nei circuiti arricchito in questi giorni di un’altra tappa. nonostante le restrizioni all’export.
integrati, può giocare Stando a quanto emerso dal rapporto Entrambi questi gruppi erano stati an-
annuale della Us-China Economic and se- che colpiti da precedenti restrizioni com-
un ruolo significativo.
curity review commission, gli importatori merciali (nel 2019 e nel 2020), quindi, in

Chi vincerà
il «campionato»
mondiale
dei superconduttori
40 Panorama | 6 dicembre 2023
teoria, sarebbe stato molto difficile per le no convinto i due alleati, Giappone e Pae- ca e soprattutto chip e microchip. Li tro-
aziende americane vendere loro tecnologie si Bassi, a loro volta produttori di viamo nelle carte di credito e negli
strategiche. apparecchiature per realizzare semicon- smartphone, nei tablet e nei computer,
Questo episodio la dice lunga sul livel- duttori, a imporre delle proprie restrizioni negli elettrodomestici avanzati e nelle au-
lo di competizione a cui sono giunti Stati sulle esportazioni di queste tecnologie. to ma sono altrettanto utilizzati nel settore
Uniti e Cina e sul carattere strategico dei Ma la Cina non si è fatta cogliere im- della sicurezza e della Difesa. Questa am-
semiconduttori. Secondo le stime della preparata e approfittando del ritardo tra pia gamma di applicazione, spiega l’im-
Semiconductor industry association (Sia), l’entrata in vigore del divieto americano portanza per economie tecnologicamente
la potente lobby americana, le vendite (ottobre 2022) e di quelli giapponese e avanzate.
globali sono destinate a toccare i 602 mi- olandese (rispettivamente a luglio e set-
liardi di dollari nel 2024, mentre Fortune tembre del 2023) nel frattempo ha fatto Secondo il rapporto americano sopra
Business Insights prevede che nel 2029 incetta di attrezzature essenziali. Cosa citato, tra gennaio e agosto 2023 la Cina
toccherà 1.380 miliardi. sono i semiconduttori e come mai sono ha importato 3,2 miliardi di dollari di
Un altro particolare aiuta a compren- così strategici al punto da mettere una macchine per la produzione di semicon-
dere ancora meglio. Gli Stati Uniti, per contro l’altra le potenze mondiali? Stiamo duttori avanzati dai Paesi Bassi, con un
ostacolare l’accesso della Cina agli stru- parlando di materiali fondamentali per aumento del 96,1 per cento rispetto agli
menti avanzati di produzione di chip, han- realizzare qualsiasi componente elettroni- 1,7 miliardi di dollari dello stesso periodo
del 2022. Le importazioni cinesi di appa-
recchiature analoghe su scala globale sono
state pari a 13,8 miliardi di dollari nei pri-
La vendita mi otto mesi del 2023.
globale di Pechino sta investendo pesantemente
semiconduttori in questa industria. Le cinesi ChangXin
nel 2024
toccherà Memory Technologies, Cxmt, e Yangtze
i 602 miliardi Memory Technologies Co Ltd, Ymtc, han-
di dollari, no raccolto miliardi di dollari di investi-
per arrivare
a 1.380 miliardi menti. Ymtc ha lanciato il Nand 3D di
nel 2029. quarta generazione, un chip a 232 strati
che ha stabilito un nuovo record per la
densità di archiviazione dei dati e per que-
sto è stato subito colpito dalle sanzioni
americane.
Apple, che avrebbe voluto impiegare
tale prodotto per l’iPhone, ci ha rinunciato.
L’obiettivo della Cina è l’autonomia
rispetto agli Stati Uniti. Il panorama attua-
le vede il 75 per cento della capacità pro-
duttiva globale di semiconduttori concen-
trata in Cina e nell’Asia orientale mentre il
100 per cento di quella di semiconduttori
avanzati è localizzata a Taiwan (92 per
cento) e Corea del Sud (8 per cento). Pe-
chino prevede di raggiungere il 70 per cen-
to di autosufficienza al 2025.
Quali saranno le mosse strategiche nel
prossimo futuro, lo spiega bene Gianclau-
dio Torlizzi, fondatore di T-Commodity e
membro del comitato scientifico del Policy
Observatory della Luiss: «La leadership di
6 dicembre 2023 | Panorama 41
COMPETIZIONE STRATEGICA

Pechino sul comparto dei metalli e delle simi in Europa, per i semiconduttori a 300
terre rare verrà sempre più utilizzata come millimetri, una vera eccellenza tecnolo-
strumento di ritorsione contro le restrizio- gica. C’è poi la partita aperta con Intel. Il
ni sui chip varati dagli Stati Uniti e dai suoi ministro delle Imprese e del made in Italy,
alleati». Il settore fa gola anche all’India Adolfo Urso, di recente ha spiegato che
che ha avviato la costruzione di un primo l’Italia è «disponibile a un investimento
impianto per la produzione di microchip da parte di Intel e accoglierebbe con fa-
con vendite previste per fine 2024. vore anche altri produttori di chip». Inol-
C’è pure il placet degli Usa che hanno suo primo impianto per la produzione di tre è pronto anche un contributo pubbli-
interesse a intensificare la collaborazione chip che sarà pronto nel 2027. Sempre a co. Il tema sul piatto è la realizzazione di
con l’India in chiave anti-Dragone. Dresda, la società tedesca Infineon ha un evoluto impianto di packaging e as-
avviato la costruzione di una fabbrica di semblaggio di semiconduttori, come par-
Anche l’Europa vuole avere un ruolo chip da cinque miliardi di euro. Anche te del più ampio investimento portato
di primo piano. È recente l’annuncio del Intel investirà in Germania per due azien- avanti da Intel in Europa.
commissario europeo per il Mercato unico, de di wafer per i chip con sede a Magde- Intanto è nata a Pavia la Fondazione
Thierry Breton, che la Ue investirà entro il burgo. STMicroelectronics e Global- Chips.it, il Centro italiano per il design
2030 oltre 100 miliardi di euro per portare Foundries puntano sulla Francia, a dei circuiti integrati a semiconduttore per
la produzione di questi materiali al 20 per Grenoble, con un progetto finanziato per cui il governo ha stanziato 225 milioni di
cento della capacità mondiale. Il Chips Act, 2,9 miliardi di euro da fondi pubblici. euro distribuiti di qui al 2030.
un regolamento che mira a creare le con- E l’Italia? La fabbrica STMicroelectro-
dizioni per lo sviluppo del settore e attrar- nics di Catania è la prima in Europa a La struttura si concentrerà sul setto-
re investimenti, approvato lo integrare in un unico sito l’in- re del design dei microchip, coinvolgen-
La sede
scorso luglio dal Consiglio Ue, dell’industria tero processo produttivo dei do sia attori del settore pubblico sia priva-
ha stanziato finora 43 miliardi TMSC di Taiwan, chip al carburo di silicio che to. Un contributo allo sviluppo di questo
di investimenti pubblici e pri- uno dei colossi dei sono dieci volte più resistenti comparto è venuto dall’Osservatorio della
semiconduttori
vati. Ci sono già in campo 70 (con un fatturato di quelli al silicio e i più richie- Luiss, diretto da Domenico Lombardi,
progetti in 19 Paesi. di 68 miliardi di sti dall’industria dell’auto elet- membro del consiglio generale di Aspen
Il colosso di Taiwan, TSMC dollari del 2023). trica. Ad Agrate, in Brianza, si Italia e consigliere scientifico di vari think
Sopra, l’analista
nel 2024 avvierà in Germania, Gianclaudio trova un altro sito STM, l’unico tank. Il Policy observatory ha presentato
a Dresda, la costruzione del Torlizzi. impianto in Italia e tra i pochis- le sue proposte per un piano nazionale
mirato allo sviluppo dei semiconduttori
nel settore della Difesa.
Un ruolo da protagonista dovrebbe aver-
lo il gruppo Leonardo, afferma Gianclaudio
Torlizzi, autore del documento. Leonardo
è già attivo nella realizzazione di circuiti
integrati a microonde monolitici (Mmic),
utilizzati nei radar e in applicazioni di guer-
ra elettronica. Inoltre è l’unica azienda in
Europa, assieme alla franco-tedesca United
GETTY IMAGES (2), IMAGOECONOMICA (2)

Monolithic Semiconductors, a produrre


chip Mmic. Secondo Torlizzi, Leonardo
dovrebbe concentrare al suo interno tutte
le fasi produttive di semiconduttori molto
sofisticati e diventare un fornitore per altre
aziende nel comparto della Difesa. Sullo
scacchiere dei produttori di semicondutto-
ri, la partita è solo agli inizi. ■

© RIPRODUZIONE RISERVATA

42 Panorama | 6 dicembre 2023


Stefano
Così Stefano Volpato,
Volpato, direttore direttore
commerciale
commerciale di Banca
di Banca Mediolanum.

Mediolanum,
definisce un
acquisto maturo
e consapevole
di azioni
per «coltivare»,
il proprio
patrimonio in
modo intelligente.
Una nuova cultura
finanziaria deve
trovare spazio.

di Gianluca Baldini

I
risparmiatori vengono
da anni molto difficili
che hanno cambiato
le loro abitudini. Ma,
non tutto il male viene
per nuocere. A partire
dall’inflazione che ha
stimolato un ritorno degli
italiani all’investimento nel

«ORA INVESTIAMO
settore obbligazionario. È il
pensiero di Stefano Volpato,
direttore commerciale di
Banca Mediolanum.
Gli italiani sono dei noti

IN ECONOMIA
risparmiatori, ma il ritorno
dell’inflazione, il rialzo
dei tassi, la forte
incertezza geopolitica - e
di conseguenza economica
- ha cambiato queste

PRODUTTIVA»
abitudini?
È evidente che lo scenario
sia piuttosto complesso.
Detto questo possiamo
contare su una ricchezza
nazionale intorno ai 5.700
44 Panorama | 6 dicembre 2023
PORTAFOGLIO PERSONALE

«IL TASSO MEDIO


miliardi di euro, che, se titoli di Stato, cosa ne due anni ci hanno insegnato
proiettata con il tasso di pensa? È un bene? che la volatilità esiste anche
crescita medio degli ultimi
cinque anni, ovvero il
Come sempre l’interesse del
risparmiatore viene prima di DI RISPARMIO nella parte più conservativa.
Occorre aver chiaro che,
3,8 per cento, arriverà
sui 7.770 miliardi entro
tutto, quindi non posso che
vedere positivamente un SI È ABBASSATO se abbiamo impostato
correttamente la nostra
il 2030. Vanno fatte due
riflessioni: il forte aumento
tale ritorno alla normalità.
I tassi negativi erano una SOTTO pianificazione patrimoniale,
rispettando la regola della
dei consumi post-Covid completa anomalia storica.
IL 15 PER CENTO: diversificazione, quindi se

L’ABITUDINE
spesso è stato finanziato In passato abbiamo avuto abbiamo «seminato» bene,
dal risparmio, perché alla più di settant’anni dobbiamo rispettare i tempi

DEGLI ITALIANI
ripresa dell’inflazione non è di rendimenti a doppia cifra della maturazione per poter
corrisposto un adeguamento dei titoli di Stato. La godere dell’investimento.
salariale equivalente. Un
fenomeno piuttosto nuovo,
passione per questi
strumenti era più che A METTERE Vista la nota mancanza
di un’adeguata cultura
dal mio punto di vista, che
rientrerà nei prossimi mesi
comprensibile, era
semplici, sicuri, trasparenti, DA PARTE RESTA finanziaria, cosa dovrebbe
fare il settore finanziario
perché la preoccupazione
induce sempre alla rinuncia
liquidabili. Il loro limite
però è stato non aver ANCORA FORTE» per colmarla?
Credo che le soluzioni
ai consumi a favore del contribuito alla diffusione nascano da un’azione
risparmio. D’altronde la di una cultura finanziaria Stefano Volpato collegiale. Dovremmo
Banca Mediolanum
capacità di risparmio, adeguata. Durante il lungo partire dalle scuole
media, era il 20 per cento periodo dei tassi a zero o per creare vera cultura
del reddito lordo. Oggi negativi, il risparmiatore di impostazione. Il primo finanziaria, ma anche
il tasso medio si è abbassato ha sostituito i titoli di Stato tassello di una corretta abbinare il grande
sotto il 15 per cento, con il conto corrente. Oggi pianificazione patrimoniale lavoro di risparmio
quindi l’abitudine degli il peso dell’inflazione è eliminare tutte le fragilità all’efficienza finanziaria.
italiani ad accantonare allontana gli italiani dalla che possono scompaginare i È poi importante che
risorse è ancora forte. Farei liquidità. Ma i titoli di Stato piani di una famiglia. Siamo i media facciano vera
inoltre una riflessione dovrebbero essere ricondotti agli ultimi posti al mondo informazione. Leggo
sull’inflazione che, al vero scopo del risparmio, per l’adozione di soluzioni ancora che l’azionario
a parte gli elementi ovvero dare una risposta a assicurative. Un altro viene chiamato «capitale di
negativi, ne ha suscitato tre grandi temi: le fragilità, aspetto di impostazione rischio», io credo che non ci
uno straordinariamente i bisogni e i progetti di vita. iniziale riguarda il modo in sia niente di più fuorviante.
positivo. Mi riferisco alla Dovrebbe esserci coerenza cui guardiamo alla nostra Preferirei che si chiamasse
consapevolezza che la tra questi tre esigenze e le vita, che ha uno sviluppo «investimento in economia
liquidità in conto non soluzioni adottate. dinamico e non statico. produttiva». Sono sfumature
solo è improduttiva ma è Quali sono gli errori più Poi va compreso come i che generano cultura.
distruttrice di ricchezza. comuni che si possono mercati siano nostri alleati E poi credo che il nostro
Quindi la necessità di dare commettere in finanza? e contribuiscano al nostro governo possa fare molto.
una risposta all’erosione E come evitarli? benessere, soprattutto se Può, per esempio, creare
inflattiva ha riacceso Un primo errore, figlio siamo coerenti nell’abbinare un ponte che aggiunga
l’interessa verso una dell’assenza di un’adeguata l’orizzonte temporale del valore all’investimento
maggiore efficienza cultura finanziaria, bisogno o del progetto con nell’economia produttiva,
dello stock che le riguarda il motivo per l’orizzonte temporale della ma anche detassare
famiglie mettono da parte cui risparmiamo, come soluzione scelta. Un errore quelle rendite finanziarie
con tanta fatica. detto fragilità, bisogni e tipico è pretendere che la sugli investimenti
Sembra sia tornato anche progetti di vita. Non averlo stessa soluzione si muova in di lunghissimo periodo. ■

l’amore degli italiani per i chiaro porta a un errore modo regolare. Questi ultimi © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 45


1

Trentino
Alto Adige
Il meraviglioso spettacolo delle Dolomiti, il Nelle foto:
massiccio del Latemar e del Catinaccio, le 1 . Veduta su Moena
panoramiche piste da sci e poi ancora i boschi 2 . Pranzo in alta montagna
silenziosi, l’aria pura e la natura incontaminata 3 . Il massiccio del Latemar
del magico mondo di Re Laurino...

2 3
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Malga Roncac
S
opra Moena, Malga Roncac
è una piccola baita da fiaba
che, tutta in legno, esprime
lo spirito più autentico della
montagna.
Qui, immersi tra familiari
atmosfere, gusterete una deliziosa
cucina e ottimi vini. Un’esperienza
magica, da vivere in lentezza nella
quiete del bosco…
Il menu è per veri buongustai: tra
gli antipasti il lardo della casa, lo
speck della razza Mangalica con
giardiniera, le lumache gratinate,
la lingua di vitello con insalata
di canederli e salsa verde, il
polpo scottato con pomodori di
Annemarie e fior di zucca. I primi
annoverano prelibatezze come i
canederli pressati con insalata di
cappuccio e i talluzas con ragù di
cervo.
Deliziosi infine i secondi come
il galletto al forno a legna, la
guancia di manzo e la Fiorentina.

Moena (TN)
Strada de Roncac, 7 - Tel. 334 2221135
www.malgaroncac.it -

Pasticceria Reinhard
Olimpionico
Sport

Pnelasticceria
trova alle porte di Moena tra la Val di Fiemme e la Val di Fassa, A è un affidabile punto di riferimento per gli appassionati
artigianale a un passo dal suo 30° compleanno, si

cuore delle magiche Dolomiti. Situata sull’arteria principale


ffacciato sulla piazza centrale di Madonna di Campiglio,

degli sport di montagna. Negozio di lunga tradizione,


dove la ciclopedonabile si trasforma d’inverno in pista per sci propone su due piani le migliori soluzioni per lo sci, sci
stretti, proprio per la sua posizione è comodamente raggiungibile alpinismo e trekking. Con quattro punti noleggio diffusi
in auto, a piedi, in bicicletta o con gli sci da fondo. in città, laboratorio per la preparazione
Propone delizie realizzate con maestria e materie prime di alta degli sci e Centro Boot Fitting, vanta
qualità: Strudel e Sacher, golose colazioni con brioches e krapfen, inoltre una qualificata scelta di
pasticceria fresca, secca e moderna e abbigliamento firmata Montura,
grandi lievitati. Pause pranzo con panini Norrona, Big Performance assieme a
e focacce home made. calzature La Scarpa e La Sportiva.
Forno di Moena (TN)
S.da de la Comunità de Fiem, 51 Madonna Di Campiglio (TN)
Tel. 0462 573442 Via Vallesinella,6 - Tel. 0465 442310
www.pasticceriareinhard.it - www.olimpionicosport.it -
V
al di Fassa e Val di
Fiemme passando
dalle Dolomiti
di Brenta, mete
fantastiche per vacanze
in montagna che sanno
di neve d’inverno e
prati fioriti d’estate,
lontani dal caos delle
città e dalla frenesia
della vita quotidiana.
Qui tutto è relax, dalle
passeggiate allo sport,
dai piacevoli incontri
con la cucina locale
alle rigeneranti soste
nelle SPA di accoglienti
alberghi: emozioni
vere, da vivere
intensamente!

La Cianeva dala Sgnapa Ristorante Tobià de Zeli Immerso nel verde, lungo
la passeggiata del torrente
Avisio, propone specialità
locali moderne in un ambiente
rustico. Ingredienti freschi
e menu stagionale, ampia
selezione di vini e liquori
regionali. In estate gode di una
splendida terrazza per gustare
le prelibatezze all’aria aperta.
Canazei (TN) - Strèda dò Veisc, 66
Tel. 0462 601594 - 347 6154472
www.tobiadezeli.it -

Tgrappe
radotto dalla lingua ladina il nome dell’azienda significa
“la cantina della grappa”. Nel suo laboratorio, infatti, le
sono protagoniste, prodotte artigianalmente nelle Agriturismo Realizzato secondo i principi
della bioedilizia, nel rispetto
Malga Pie’
modalità bianche, barricate e aromatizzate. Ottimi anche
dell’ambiente, Malga Pie’ offre sei
i distillati di frutta, il gin e i liquori dolci, tutti a a base di
camere dotate di bagno e balcone
grappa trentina. Una settantina di proposte per tutti i gusti,
privati. Ogni sera dall’area
con bottiglie in quantità limitata e
wellness è possibile ammirare
numerate a mano. Grappe eccellenti,
un’incredibile vista sulle Dolomiti
valorizzate da germogli, radici e fiori
in totale relax. La cucina propone
in gran parte raccolti in montagna
piatti tradizionali trentini
dal titolare Matteo Gabrielli.
preparati con ingredienti locali.
Vigo di Fassa (TN) Soraga (TN) - Strada De Palua, 22
Strada de Piz, 5 - Tel. 349 3591164 Tel. 388 4665334 -
www.lacianeva.it - www.agriturismovaldifassa.it
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Sommavilla Costruzioni
C
on sede operativa nella
splendida Val di Fassa,
Sommavilla Costruzioni è
un’azienda che si distingue per le
sue scelte in fatto di innovazione
ed efficienza energetica.
Specializzata nella costruzione di
immobili residenziali di prestigio
di classe A+, garantisce edifici
dalle caratteristiche abitative
eccezionali, uniche e sostenibili,
con alti livelli di comfort e
massimo efficientamento
energetico ad impatto zero.
Proprio per la particolare
attenzione riservata alla tutela del
territorio, utilizza esclusivamente
materiali locali contribuendo a
ridurre l’impatto sull’ambiente con
immobili in perfetta sintonia con la
natura circostante.
Qualità e innovazione per vivere il
massimo comfort in uno dei luoghi
più affascinanti del Trentino.

Campitello di Fassa (TN)


Piaz de Ciampedel, 16
Tel. 335 6759845
www.sommavillacostruzioni.it -

Hotel Latemar Sporthotel Passo Carezza

Sgenerazioni
ituato ai piedi delle Dolomiti, l’Hotel Latemar offre
la calda accoglienza di una famiglia che coltiva da
un’autentica passione per l’ospitalità.
ILatemar.
n cima al Passo, sulle piste di Carezza Dolomites, è un
fantastico albergo situato tra il Re Laurino e il gigante
É decisamente l’easybreezy degli Sporthotel in
Con luminose camere in stile alpino, propone un’ottima Trentino Alto Adige, un albergo dove troverete a disposizione
cucina sostenibile, ricca di piatti tipici locali preparati in la Blue Spa con sauna finlandese, bagno turco e chill room,
casa nel rispetto della natura, degli animali e dell’uomo. la sala rossa per lo sci con armadietti privati, il cinema e il
Per Hotel Latemar la sostenibilità è un valore importante ed garage. Le camere sono 18 e tutte a colori: le rosa affacciate
è per questo che ha scelto di ridurre l’impatto ambientale sul Rosengarten, le affascinanti rosso Ferrari e poi le blu, con
limitando gli sprechi alimentari vista sul Latemar. Ottima la cucina:
e utilizzando energie rinnovabili colazioni sprint, piatti deliziosi e la
e materiali eco-compatibili. sera piccoli e golosi spuntini al bar.
San Giovanni di Fassa (TN)
San Giovanni di Fassa (TN) Via Passo Carezza, 15
Str. de Coltura, 2 - Tel. 0462 764162 Tel. 0462 701000
www.hotellatemar.com - www.passocarezza.com -
CONTROCANTO

E PUPO DISSE:
«SEI AVANTI,
SAVOIA!»
di Marcello
Veneziani

Le rivelazioni di Enzo Ghinazzi sul Festival di Sanremo 2010


(quando con Emanuele Filiberto avrebbero vinto finché una
telefonata dal Quirinale cambiò l’esito...) dicono molto di questo
Paese, sempre in bilico tra sovrani, complotti e canzonette.

«Italia amore mio»


Con questa canzone Enzo Ghinazzi,
in arte Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia
e Luca Canonici arrivarono secondi
all’edizione del Festival di Sanremo nel
2010. Quel piazzamento, sostiene il
cantante aretino, sarebbe stato «obbligato».

IPA

50
Se è vero, come diceva Marx, che la storia rispetto o per furbizia. E l’ha rivelata proprio al quotidiano la
si presenta prima come tragedia e poi come Repubblica che poi fu fondato da un giornalista che all’epoca
farsa, la vicenda del referendum truccato a Sanremo per aveva votato monarchia e che si era sempre comportato da
impedire la vittoria di Emanuele Filiberto di Savoia al Festival monarca nel suo giornale. Parlo di Eugenio Scalfari. Vedi i
della canzone italiana, ne rispetta tutti i canoni. casi della vita...
Il 2 giugno del 1946, dissero in quel tempo i monarchici, il Naturalmente l’ex portavoce del capo dello Stato, Giovan-
referendum tra Monarchia e Repubblica fu truccato a vantaggio ni Matteoli, ha smentito la tesi di Pupo, parlando di fandonie
della seconda; e il re di maggio, Umberto II di Savoia, nonno e di ridicoli complotti. Resta però un mistero il golpetto del
di Emanuele Filiberto e figlio dell’ultimo re in carica, Vittorio televoto dove nel giro di pochi minuti il responso delle urne
Emanuele III, dovette andarsene in esilio. Di quei brogli elettorali fu rovesciato ed Emanuele Filiberto perse di nuovo il trono,
si è parlato a lungo, l’ombra è rimasta sulla Repubblica come una insieme al ministro della Real Casa, Pupo, al secolo Enzo
specie di peccato originale; il dubbio non è mai stato dissipato. Ghinazzi l’aretino, proveniente da Ponticino, che faceva le
veci di Falcone Lucifero ai tempi del re in esilio.
Ma la vittoria negata al re si sarebbe ripetuta 64 anni I dietrologi e i maligni potranno aggiungere che Napo-
dopo anche a Sanremo, che è diventata la capitale della nostra litano aveva un antico conto in sospeso con i Savoia. Per
identità nazionale e dell’autobiografia popolare; una specie di anni nel Partito comunista rinfacciarono a Napolitano la sua
luogo simbolico in cui si elegge quello che un tempo si chiamava spiccata somiglianza con Umberto II di Savoia. Pure il titolo
il reuccio della canzone, seppure dalla durata di un solo anno. di Principe di Napoli, di Umberto, si adattava a Napolitano,
Racconta Pupo, l’eterno «puer» della canzone italiana, che nel che era tale di nome e di fatto. Un fantagossip che circolò per
2010, il brano Italia amore mio cantato con Emanuele Filiberto decenni s’inventò che Giorgio fosse addirittura un fratello
e Luca Canonici al festival di Sanremo, stava vincendo la rasse- separato alla nascita di Umberto. Ma sui figli spuri è ricca e
gna canora, con picchi d’ascolto e record nel televoto; quando movimentata la retro-storia dei Savoia…
arrivò dal Quirinale, da Napolitano e dal suo staff, una specie di
veto repubblicano su quella canzone dal titolo programmatico Togliatti stesso ironizzò su quella somiglianza tra il com-
e sull’erede al trono vincente al festival. E improvvisamente pagno Giorgio e il re in esilio e reputò improbabile affidare al
il televoto lasciò al secondo posto la canzone patriottica e sosia del re un ruolo centrale nel Pci. Invece il destino beffardo
«monarchica» per far vincere ancora una volta la Repubblica. dette proprio a Napolitano la possibilità di essere il primo co-
munista ad assumere la carica più alta della Repubblica italiana,
Napolitano, secondo la versione pupesca, temeva un andando ad abitare proprio il Quirinale da cui erano stati sfrattati
rigurgito monarchico: all’epoca al governo c’era Silvio Ber- i Savoia. A far crescere la diffidenza nel Pci verso Napolitano
lusconi e l’Italia si apprestava a celebrare i 150 anni dell’Unità si univano i suoi modi cortesi da figlio della buona borghesia
d’Italia, quando fu proclamato a Torino, il 17 marzo del 1861, il napoletana e la sua passione per il palcoscenico e i ruoli di at-
regno sabaudo. Insomma, il clima in quell’anno sarebbe stato tore, sin dai tempi in cui era iscritto al Guf, i gruppi universitari
favorevole a una revisione della nostra storia, il palcoscenico fascisti. A cui si è aggiunto negli anni al Quirinale, l’appellativo
era il più seguito a livello popolare. Poteva dunque insinuarsi di «re Giorgio» che pareva alludere a tutto questo. Per dissipare
una specie di revanscismo monarchico. queste dicerie, e rimuovere il significato di queste somiglianze,
D’altra parte non era stato il Mundial vinto dall’Italia nel Napolitano avrebbe dunque bloccato o fatto bloccare il suo «ni-
1982 a sdoganare nelle piazze e in politica la ripresa del tricolore pote virtuale», Emanuele Filiberto nella gara canora, temendo
e dell’amor patrio? Napoli è sempre stata città monarchica e ai un effetto politico e simbolico. Di certo possiamo dire che non
tempi del referendum lo confermò; e poi dette alla Repubblica difettava a Napolitano un certo interventismo diffuso...
il suo primo presidente, Enrico De Nicola, che era, guarda la
combinazione, monarchico e aveva votato Monarchia al refe- È divertente pensare che in piena bagarre politica sulla
rendum del 2 giugno... Ma col passare degli anni, la nostalgia riforma costituzionale e sulla necessità di ridisegnare i ruoli
monarchica in Napoli ha preso un’altra piega, quella borbonica, del presidente della Repubblica e del premier, risalga l’opzione
anche perché quella Napoli era assai più gloriosa e importante in ombra della monarchia, grazie a Pupo, che come il pupo
di quella post-unitaria sotto il tallone piemontese e garibaldino. proverbiale della favola, ha rivelato: il re è nudo... Questo Paese
cancella la sua memoria storica; così la storia viene a visitarci
Pupo ha rivelato la magagna presunta al Festival con con i fantasmi, evocati dal candore perfido di un Pupo... ■

13 anni di ritardo e alla morte di Napolitano, non si sa se per © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 51


Miliziani
libanesi
di Hezbollah,
filo-iraniani,
cantano
al funerale
di uno di loro,
ucciso dalle
forze israeliane
negli scontri
seguiti alla
guerra nella
Striscia di Gaza.

LA GUERRA
Teheran approfitta del conflitto a Gaza
per guadagnare terreno ovunque con
l’aiuto di miliziani di Libano, Yemen, Iraq
e Siria. Una situazione esplosiva. In cui
sono coinvolte anche le nostre truppe.

52 Panorama | 6 dicembre 2023


MICCIA MEDIO ORIENTE

D
di Fausto Biloslavo
roni iraniani spiano dal cielo la por-
taerei nucleare USS Dwight D. Ei-
senhower, che naviga nel Golfo
Persico e ha lanciato elicotteri anti
sommergibile e barchini minati. Il
primo confronto tra americani e
ayatollah, avvenuto il 28 novembre,
come riflesso della guerra a Gaza.
Quattro giorni prima i ribelli Houti
dello Yemen, filo iraniani, avevano
lanciato un drone kamikaze sul porto di Eilat, estre-
mo sud di Israele. Un caccia con la stella di David lo
ha intercettato e abbattuto, ma la guerra parallela,
per procura, che si combatte dall’inizio del conflitto
fra israeliani e Hamas coinvolge mezzo Medio Orien-
te. Hezbollah, i giannizzeri di Teheran in Libano,
hanno lanciato più di mille colpi fra razzi, anticarro
e mortai nel nord di Israele. In Siria e Iraq le milizie
filo iraniane hanno attaccato 73 volte le basi Usa,
compreso l’area dell’aeroporto di Erbil dove si trova
il comando della missione italiana Prima Parthica.
Il 19 novembre il ministro della Difesa israeliano
Yoav Gallant ha registrato «una crescente tendenza
dell’Iran a intensificare gli attacchi delle milizie
contro Israele attraverso i proxy in Iraq, Siria e Ye-
men».
L’Italia, che è in prima linea con duemila soldati
nell’area, si propone come forza di pacificazione.
«Bisogna vedere cosa accadrà sul terreno, ma come
abbiamo fatto in Libano nel 1982 lavoriamo per la
pace e la stabilità» spiega a Panorama il nostro mi-
nistro degli Esteri, Antonio Tajani. Il riferimento
storico è all’intervento del contingente italiano di 40
anni fa dopo l’assedio israeliano dei palestinesi di
Yasser Arafat, a Beirut. «Da Napoli sta partendo un
ospedale da campo da collocare in loco» spiega Ta-
jani. «Gli egiziani ci permettono di usare l’aeroporto
di Al Arish per evacuare i feriti da Gaza con i nostri

OPPORTUNISTA DELL’IRAN 6 dicembre 2023 | Panorama 53


Il presidente
iraniano
Ebrahim Raisi
(a sinistra)
nell’atto
di ascoltare
il comandante
in capo
delle Guardie
rivoluzionarie
di Teheran,
Hossein Salami.

elicotteri sulla nave ospedale ospedale Vulcano già il generale Ali Al-Moshki, dei miliziani yemeniti,
nell’area». Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha aveva annunciato che «per noi le navi israeliane
confermato nella visita in Israele del 24 novembre sono obiettivi legittimi ovunque». Nelle stesse ore
la possibilità «di installare un ospedale da campo gli Houti sequestravano il mercantile Galaxi abbor-
nella Striscia di Gaza per aiutare la popolazione ci- dandolo con un elicottero e barchini veloci. Il car-
vile palestinese». Verso il Libano e Gaza abbiamo go, battente bandiera delle Bahamas, di proprietà
inviato anche due fregate lanciamissili, la Carlo britannica, è gestito da una società giapponese, ma
Margottini e la Virgilio Fasan, che possono integrar- ha legami con l’uomo d’affari israeliano Abraham
si con le portaerei Usa, oltre al pattugliatore d’altura Rami Ungar.
Paolo Thaon di Revel.
Il timore, se la tregua per la liberazione degli Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global
ostaggi non si trasformasse in cessate il fuoco du- Studies, è convinto che i gruppi armati e politici del
raturo, è l’impennata dello scontro grazie agli alle- cosiddetto «Asse della resistenza», alleati dell’Iran
ati di Teheran. «Più che ottimisti siamo attivi» di- nella regione, non rappresentino «un blocco mono-
chiara Tajani a Panorama. «Mandiamo messaggi litico agli ordini di Teheran. Oggi sono attori statua-
all’Iran e ho incontrato i ministri degli Esteri turco, li con un’agenda che coincide con quella iraniana
saudita, egiziano e libanese. Penso che Hezbollah pur mantenendo interessi propri e individuali».
non abbia intenzione di far esplodere il Libano. La punta di diamante dell’asse filo iraniano è il
Stiamo facendo di tutto per disinnescare l’allarga- partito armato Hezbollah in Libano guidato da Has-
mento del conflitto». san Nasrallah. Un mini esercito che dispone di un
Dall’invasione israeliana di Gaza i ribelli Houti arsenale di almeno 130 mila missili e razzi. Una
dello Yemen, sciiti finanziati e armati da Teheran, fonte di Panorama a Beirut risponde con un causti-
hanno dichiarato guerra allo stato ebraico. I lanci di co ed efficace «2006x10» su cosa potrebbe accadere
missili balistici e droni kamikaze stanno facendo se esplodesse del tutto il fronte nord, al confine fra
pochi danni, quasi tutti intercettati dalle forze di Israele e Libano. Il 2006 è l’anno della devastante
difesa israeliana o dalle navi da guerra americane, guerra fra Hezbollah ed Israele. In mezzo ci sono
ma non va sottovalutata la nuova minaccia strate- 1.103 caschi blu italiani, parte della missione Onu
gica. Il 24 novembre la nave porta container «Symi», di 10 mila uomini, con 374 mezzi terrestri e 6 mezzi
di un imprenditore israeliano, è stata attaccata da aerei comandati dal generale Giovanni Brafa Musi-
un drone iraniano Shahed-136. Quattro giorni prima coro. Sul sito della Difesa si legge che il compito del
54 Panorama | 6 dicembre 2023
MICCIA MEDIO ORIENTE

contingente di pace è «prevenire la ripresa delle


ostilità, mantenendo tra la Blue Line (il confine non
ufficiale con Israele, nda) e il fiume Litani un’area
cuscinetto libera da personale armato, assetti ed
armamenti che non siano quelli del governo libane-
se e di Unifil». Hezbollah lancia missili teleguidati
anticarro a pochi passi dalla Blue line e Israele ri-
sponde al fuoco sopra la testa dei caschi blu ripara-
ti nei bunker. Ogni tanto qualche razzo arriva sulle
basi dell’Onu compreso il quartier generale di Na-
qura. Non è un caso che Guido Crosetto, ministro
della Difesa, il 27 novembre sia volato al Palazzo di
Vetro a New York, dopo avere ventilato il ritiro ita-
liano dal Libano. Sul mandato dei caschi blu ha
pochi dubbi: «Basta guardare la situazione e gli at-
U.S. AIR FORCE

tacchi di ogni giorno per capire che evidentemente


non è stato assolto. Che senso ha mantenere una
missione Onu se non fa nulla per raggiungere l’o-
biettivo?».
pini della Brigata Julia agli ordini del Colonnello Sopra,
Intanto, in Siria e Iraq gli «ascari» di Teheran Francesco Serafini. A Baghdad partecipiamo anche due caccia
americani
prendono di mira le basi americane che in alcuni alla missione Nato di supporto alle forze di sicurez- nella base
casi ospitano soldati italiani. Dal 17 ottobre il Pen- za irachene con consiglieri dell’Arma dei carabinie- di Al Asad,
tagono ha reso noto che ci sono stati 73 attacchi in ri e il generale Nicola Piasente nel ruolo di capo di in Iraq. Sotto,
palestinesi
Siria e Iraq, 62 i feriti. Gli Usa hanno 900 uomini sul Stato maggiore. tra le macerie
territorio siriano e 2.500 su quello iracheno. La base «L’obiettivo non sono gli italiani, ma gli ameri- dell’edificio
all’aeroporto di Erbil è stata colpita sette volte. Nel- cani» sottolinea una fonte militare di Panorama. che ospitava
l’emittente
la stessa area ci sono i 750 militari italiani della «L’Iran ha colto l’occasione per accentuare la guerra televisiva
missione di addestramento e contrasto allo Stato di attrito contro gli interessi statunitensi nel Medio «Al-Aqsa»,
islamico «Prima Parthica». Oltre agli elicotteri, il Oriente attraverso i suoi Paesi proxy». L’obiettivo è distrutto
da missili
grosso delle truppe fa parte del 5° Reggimento Al- «sfruttare» la guerra a Gaza per accelerare il proces- israeliani.

55
MICCIA MEDIO ORIENTE

non-profit americana che da


anni analizza le situazioni di
conflitto globale, ha stimato
che in un solo mese – dall’8

L
di Maurizio Tortorella ottobre al 7 novembre - le palestinesi che Tsahal,

Un momento
e piazze ipocrite proteste contro Israele l’esercito israeliano,
dell’Occidente accusano siano state «almeno 3.700 avrebbe ucciso a Gaza
Israele per il «genocidio in 100 Paesi, per una quota prima della tregua di fine

di ipocrisia dei civili palestinesi», e


per il disastro umanitario
del 38 per cento di tutte
le manifestazioni andate
novembre. Non ne hanno
dubbio: anche se a fornire

globale
dell’evacuazione da Gaza, in scena nello stesso la contabilità dei morti
ma dimenticano tutto il periodo nell’intero mondo sono sempre i sanguinari
resto. Dallo scorso 8 ottobre, occidentale». I contestatori terroristi di Hamas, nessuno
quando Benjamin Netanyahu anti-Israele hanno agito osa metterne in dubbio
Le manifestazioni ha dichiarato guerra ai soprattutto in Medio l’improbabilissima buona
terroristi di Hamas per Oriente e in Africa, con fede. Del resto, i contestatori
per Gaza sono
stanarli dalla Striscia, non 1.700 proteste, ma bandiere sminuiscono come fosse un
migliaia nel c’è stato giorno in cui non si con la stella di David sono falso storico perfino l’origine
mondo. Intanto si sia vista una città del mondo bruciate ovunque, negli Stati del conflitto: dimenticano
scordano le stragi riempirsi di migliaia di Uniti come in Germania. che Israele ha reagito al
di civili commesse manifestanti. Armed conflict Le «anime belle» dell’odio massacro di 1.500 suoi civili
dagli autocrati. location & event data antisionista agitano lo (fatte le debite proporzioni
(Acled), un’organizzazione spettro dei 15 mila civili sui rispettivi abitanti, è
GETTY IMAGES (5)

56 Panorama | 6 dicembre 2023


stati «oltre 10 mila» fino il suo esercito continua
allo scorso 21 novembre, a massacrare civili nel
e a certificarlo non è stata cuore dell’Europa. Oltre
Hamas, ma le Nazioni Unite. all’Ucraina, poi, i soldati
come se in Italia in un giorno Che calcolano «almeno 563 russi da 12 anni uccidono «La Turchia si oppone
fossero state uccise 960 bambini ucraini uccisi» e anche in Siria, assieme al massacro di innocenti
mila persone) e al rapimento un totale di «quasi 20 mila a quelli del dittatore inermi nella città di Gaza».
di altri 250. Per le piazze, feriti gravi». Per non parlare Bashar al Assad, non per Però le sue truppe hanno
o parte di esse, c’è del falso dei morti tra i militari russi e nulla detto il «macellaio», sterminato civili in Siria
e neanche i video contano. ucraini, che si stima possano spingendo oltre ogni limite (commettendo crimini di
Gli antisionisti che avere superato i 500 mila. la sanguinosa guerra civile guerra, secondo Amnesty
manifestano in Occidente Un’altra colpevole, orrenda che il suo regime ha avviato International) e le ostilità
contro Israele sono ipocriti strage. Eppure nessuno in nel 2011. Nel solo mese di continuano. Eppure per
anche perché dimenticano Occidente brucia bandiere ottobre l’agenzia dell’Onu loro nessuno protesta, in
consapevolmente di russe, né fantocci con la per gli affari umanitari in Occidente. I civili siriani
protestare contro le decine faccia di Zar Vladimir. E Siria ha calcolato 70 morti e ucraini, evidentemente,
di migliaia di innocenti nessuno nota il paradosso civili (tra cui moltissimi sono come gli uiguri, i
che intanto le autocrazie raccapricciante che vede bambini), 349 feriti e 120 cinesi di religione islamica
uccidono in altre parti del lo stesso Putin accusare mila nuovi sfollati per massacrati a migliaia da Xi
mondo. In Ucraina i morti impunemente Israele: per la recrudescenza degli Jinping: carne da macello,
civili causati dall’invasione lo «scioccante sterminio attacchi russi. Intanto il da sacrificare per «un
decretata il 24 febbraio della popolazione civile presidente turco Recep mondo migliore». Migliore
2022 da Vladimir Putin sono a Gaza», proprio mentre Tayyip Erdogan dice che per i dittatori, ovviamente. ■

so già in corso di disimpegno Usa dall’Iraq e dalla


Siria. «Però l’altra faccia della medaglia è un riposi-
zionamento importante delle forze americane con
portaerei, relative squadre navali e batterie anti-
missile nella regione» osserva la fonte. L’ufficiale
mette in guardia sul livello dello scontro: «Dal pun-
to di vista tecnologico sono enormemente cresciuti,
con droni kamikaze e missili balistici a corto raggio,
che significa 60 chilometri di gittata. Prima tiravano
gli Rpg oppure usavano i razzi da 107 millimetri o i
mortai». Gli americani stanno calibrando le reazioni
che diventano sempre più incisive. Il 21 novembre
la temibile cannoniera volante Ac-130, un velivolo
conosciuto come «Angelo della morte», ha spazzato
via cinque uomini di Kataeb Hezbollah, una delle
fazioni armate filo iraniane in gran parte integrate
nelle forze di sicurezza irachene. Una rappresaglia
all’attacco alla base di Ain al-Assad dove si trovano
le truppe Usa. Il portavoce dell’esecutivo iracheno, ma. La portaerei nucleare americana Dwight D. Sopra, un pick
up carico
Bassem al Awadi, ha dichiarato che «il governo Eisenhower è arrivata nell’area e un’altra squadra di guerriglieri
considera l’escalation come un’inaccettabile viola- navale con un seconda portaerei, la Gerald R. Ford, houthi,
zione della sovranità». si trova davanti a Gaza. L’Italia partecipa a una mis- filo-iraniani,
a Sana’a,
In Siria stesso scenario con l’aggiunta di bom- sione dell’Unione europea «per garantire la libertà capitale dello
bardamenti israeliani mirati ai canali di rifornimen- di navigazione nello Stretto di Hormuz» con 193 Yemen.
to militare di Teheran per gli Hezbollah. E davanti uomini, una nave e due assetti aerei. A sinistra,
carabiniere dei
alle alture del Golan, trincerate dallo Stato ebraico, Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir «peacekeeper»
i Guardiani della rivoluzione iraniana della brigata Abdollahian, ha dichiarato minaccioso e senza giri Onu ad
Al Quds (nome arabo di Gerusalemme) hanno mes- di parole che «il dispiegamento di portaerei Usa al-Aqbiya,
nel sud
so in piedi una milizia locale che punzecchia Israe- nella regione non costituisce un punto di forza per del Libano.
le su un nuovo fronte. «Il conflitto di attrito fra Usa gli Stati Uniti. Crediamo invece che li renda più
e Iran è sul filo del rasoio e potrebbe coinvolgere lo esposti a possibili attacchi». ■

stretto di Hormuz» teme la fonte militare di Panora- © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 57


BILANCI NEL MIRINO

Dombrovskis, il falco
che volteggia sull’Italia
L
’uomo che scambiò la sua patria di Francesco Bonazzi Renzi gira per sceicchi. La carriera del
per un cavallo è pronto a rivol- falco di Riga segue una traiettoria im-
tare le finanze italiane come un Austero, inflessibile placabile, anche se il suo Paese ha 1,8
calzino. Valdis Dombrovskis, il vi- sui numeri, efficace. milioni di abitanti e un Pil che nel 2022 è
cepresidente della Commissione Da vicepresidente stato di 39 miliardi di euro, ovvero lo 0,26
Ue che da premier della Lettonia per cento dell’Eurozona. Un’economia
applicò con rigore spietato le ricette della
della Commissione Ue, pari circa a quella della Calabria, che ha
Troika tagliando stipendi, pensioni, servi- è l’esaminatore dei conti gli stessi abitanti e un Pil da 34 miliardi.
zi pubblici e spingendo un connazionale presentati dai vari Paesi. Dombrovskis si laurea in ingegneria
su cinque a emigrare, ha messo sotto E sollecita i rimedi economica a Riga, con tanto di master in
esame i conti dell’Italia. fisica, e poi va a studiare in laboratorio
«La Commissione continuerà a moni-
in caso di sforamento. due anni a Mainz, in Germania. Nel 1998
torare gli sviluppi del bilancio italiano» ha Con i nostri governi - è ricercatore nel Maryland, Stati Uniti,
avvertito severamente il 23 novembre il incluso quello di Giorgia quindi torna in Lettonia e lavora quattro
vice più potente di Ursula von der Leyen, Meloni - ha da sempre anni nella Banca centrale.
e ha spiegato che in primavera, se il go-
verno di Giorgia Meloni «non avrà preso
un rapporto complicato. Dal 2000 al 2007, l’economia letto-
le misure necessarie», potrebbe subire Forse perché anche lui ne cresce mediamente dell’8 per cento
una procedura Ue per debito eccessivo. cela qualche scheletro l’anno: il piccolo Stato baltico fa il pieno
Con tutto quel che ne consegue in termini nell’armadio. di capitali svedesi e russi. I soldi stranieri
di spread e costo del debito. Tra i Paesi custoditi nei forzieri lettoni, e genero-
rimandati al momento ci sarebbe anche samente immessi anche sull’economia
la Germania del cancelliere Olaf Scholz, comunque sostiene che servono più sacri- interna per pompare il mercato immo-
alle prese con un buco da 60 miliardi di fici. A gennaio del 2016, l’allora premier biliare, arrivano a pesare otto volte il Pil.
euro nei propri bilanci dopo che la Corte Matteo Renzi tenta di rottamare il vice- La crisi innescata dal fallimento di
costituzionale ha scoperto che il governo presidente della Commissione e afferma Lehman Brothers travolge la Lettonia
aveva evitato di contabilizzare le spese che «il nostro modello di riferimento è e la sua banca più grande. Fmi, Banca
per contrastare l’emergenza Covid. Ma Barack Obama, non certo Dombrovskis». mondiale e Commissione Ue, la famo-
qui Dombrovskis non volteggia volentie- Il 2 febbraio seguente, il «non-modello» sa Troika, nel 2008 hanno di fronte due
ri. Il falco di Riga, se c’è di mezzo Berlino, lettone risponde così: «Non intendo af- scelte: lasciar svalutare la moneta dello
diventa un barbagianni. frontare schermaglie verbali. Sapete tutti Stato baltico, che nel frattempo aveva
Per descrivere la freddezza del nostro, che la Commissione darà la sua valuta- chiesto di aderire all’euro, creando una
nato a Riga nel 1971 da una famiglia di zione sui conti dell’Italia in primavera». seconda Cipro nel cuore d’Europa, op-
origine polacche, basta un episodio. Con Ovviamente in autunno boccia la Finan- pure garantire un bel prestito in cambio
l’Italia, ovviamente, perché almeno una ziaria e scrive una letteraccia al governo, di una ristrutturazione violenta. Vince la
volta l’anno, dal 2014 a oggi, il fiero Valdis costringendolo a una serie di modifiche. seconda linea, che casualmente tutela i
o boccia la nostra Manovra finanziaria, o Soprattutto, Dombrovskis è ancora lì e crediti stranieri, e così il 28 dicembre di
58 Panorama | 6 dicembre 2023
Valdis
Dombrovskis,
lettone, 52 anni,
è vicepresidente
della
Commissione Ue
e commissario
per il Commercio;
come recita
il sito ufficiale
europeo: «È
responsabile per
l’approfondimento
dell’Unione
economica
e monetaria e per
il rafforzamento
del ruolo
internazionale
dell’euro».

6 dicembre 2023 | Panorama 59


BILANCI NEL MIRINO

quell’anno la Troika presta 7,5 miliardi in cerca di lavoro. Ma intanto la Lettonia


di euro a Riga. restituisce il prestito alla Troika addirit-
Come sempre, una crisi del credito tura in anticipo. Nel 2013, il quotidiano
privato diviene una crisi del debito pub- The Guardian cita un rapporto del Baltic
blico. Il governo cade e il 12 marzo sale International Centre for Economic Policy
al potere una coalizione conservatrice Studies, secondo cui il 30 per cento della
guidata proprio dal 37enne Dombrovskis, popolazione lettone vive «in condizioni
che si era fatto apprezzare da Bruxelles di grave povertà materiale». Ma sono solo
e da Francoforte già tra il 2002 e il 2004, effetti collaterali. Il primo gen-
quando era stato ministro delle Finanze. naio del 2014 la Lettonia entra Sopra, Paolo che aspetta le patate. Ha una
Valdis è il garante della Troika e fa il pre- nell’euro, senza referendum Gentiloni, moglie imprenditrice, niente
commissario
mier fino al gennaio del 2014. popolare. Tre settimane dopo, europeo per gli figli e perfino un hobby, lo sci.
Dombrovskis lascia l’incarico Affari economici. Uno dei suoi grandi pregi, oltre
La sua cura da cavallo taglia la spesa in seguito a una tragedia na- Sotto, Riga, all’onestà personale e alla capa-
la capitale
pubblica del 25 per cento e rimette in zionale, il crollo del tetto di un lettone. cità di lavoro, è che non perde
piedi il Paese in due anni, con il prodotto supermercato a Riga, con 54 mai la calma. Il limite maggiore
interno che torna a crescere del 5,5 nel morti e infinite polemiche perché le ispe- è che per lui l’«Europa dei popoli» è solo
2011 e del 5,7 per cento nel 2012. In quat- zioni sui palazzi erano state abolite con un rumore di fondo.
tro anni, il deficit cala del 10 per cento e i tagli di bilancio dal 2009. Ancora effetti Adesso ha preso di mira il governo
nel 2011 scende al 3,4 per cento del Pil. I collaterali? Ma questo finale sanguinoso Meloni perché, a suo dire, il tetto del 3
mercati si calmano, i soldi stranieri ritor- non è un finale. A novembre dello stesso per cento del deficit non è un tetto mas-
nano, le banche private sono salve. A che anno, Dombrovskis incassa il premio per simo, ma un valore del Patto di stabilità
prezzo? Dombrovskis taglia subito del 27 il lavoro fatto: vicepresidente con Jean- da cui bisogna stare più lontani possibi-
per cento gli stipendi pubblici, a comin- Claude Juncker, con delega all’euro e al le. Il perché è semplice: interpretato alla
GETTY IMAGES (2), REUTERS

ciare da medici, poliziotti e insegnanti, dialogo sociale. Dalla Troika veniva e alla Dombrovskis il «Patto stupido» (copy-
con 113 mila dipendenti statali licenziati Troika ritorna. right Romano Prodi) consente di tenere
(fonte Fmi). La disoccupazione arriva al Il custode dei bilanci è un tipo austero, in mora i governi. In questi nove anni,
20 per cento nel 2009-2010, per poi scen- in perenne abito scuro da banchiere, ca- l’ex premier lettone è stato dunque la
dere al 15 per cento già nel 2011. Circa un micia bianca, cravatte azzurre, occhialini bestia nera di tutti i governi italiani e se
quinto dei lettoni abbandona la nazione da miope, espressivo come un salmone non ci fossero state emergenze come la
pandemia cinese o la guerra in Ucraina,
la sua linea ultrarigorista sarebbe pas-
sata senza pietà. Si oppone persino alla
nostra richiesta di scomputare dal deficit
le spese per la difesa. Figurarsi quelle per
la transizione ecologica su cui spingono i
socialisti europei, ai quali Dombrovskis
non affiderebbe neppure un laghetto con
le trote. L’unica volta che ha applaudito
l’Italia è stato nel giugno 2017: «Tutte le
decisioni prese da Roma sono in linea
con le regole esistenti sugli aiuti di Stato
e dell’unione bancaria». E grazie, era il
salvataggio delle banche popolari venete
(governo di Paolo Gentiloni, oggi com-
missario Ue), sciolte nell’acido dentro
Intesa Sanpaolo grazie a 12 miliardi di
euro di garanzie statali. ■

© RIPRODUZIONE RISERVATA

60 Panorama | 6 dicembre 2023


MONDOVISIONI

gamento di forze navali, Washington ha infatti segnalato


di Francesco una chiara disponibilità a entrare direttamente in azione.
Galietti* Lo stesso, molto probabilmente, vale anche per la delicata
situazione di Taiwan. In Ucraina, invece, gli Stati Uniti non
hanno mai dato questo tipo di segnali, preferendo armare
e addestrare gli ucraini. In tale teatro, quindi, la fermezza
Il «bilaterale» tra il presidente del Consiglio inglese si nota di più e in effetti conta di più.
italiano e il premier inglese Rishi Sunak
A prospettiva rovesciata, Londra punta su Roma per
alla prova dei fatti si è rivelato molto più concreto e ricco di
poter disporre dopo la travagliata Brexit di un qualche
implicazioni rispetto alle aspettative iniziali, sorprendendo
ancoraggio all’interno del nucleo centrale dell’Unione. Anco-
gli osservatori. Sarebbe tuttavia sbagliato attribuire questo
raggio che, nel caso dell’Italia, è senz’altro possibile, mentre
affiatamento all’affinità ideologica tra i due leader e i rispet-
tivi schieramenti. Certo, i conservatori europei (Ecr) oggi Parigi non è disposta a offrire alcun tipo di sostegno. Se non
guidati da Giorgia Meloni fino alla Brexit erano pur sempre siamo al «perfida Albione» di napoleonica memoria, davvero
il raggruppamento dei Tories inglesi, e può darsi che questapoco ci manca. Roma, quindi. Non sarebbe la prima volta
circostanza eserciti ancora un certo peso. Così come non vi che Londra cerca un rapporto forte con l’Italia dopo l’uscita
è dubbio che a cementare l’incontro contribuisca una buona dall’Ue. Ci provò addirittura quando i grillini fecero il pie-
«chimica» personale tra i due leader. È probabile, tuttavia,none alle elezioni politiche del 2018 e in una fase iniziale tra
che a pesare in maniera decisiva i maggiorenti dei Cinque stelle fi-
siano altri fattori, di tipo più im-
personale. PERCHÉ TRA gurava ancora Davide Casaleggio.
Sul suo passaporto inglese, così

Per un verso, Meloni ha cor- ROMA E LONDRA come sugli inviti all’ambasciata
britannica, le cronache giornali-
rettamente individuato nel Re-
gno Unito il principale riferimento
ORA C’È FEELING stiche del tempo indugiarono un
po’, attirando gli strali di Beppe
di Paesi nordici, di quelli baltici
Giorgia Meloni sa che il Nord e l’Est Grillo. Acqua passata.
nonché di buona parte del fian-
dell’Europa guardano al Regno Unito.
co orientale dell’Unione europea.
Che a sua volta, dopo il travaglio della L’Italia, d’altra parte, ha
Non che ci si possa stupire più di
Brexit, cerca una sponda tra i «big» aderito ormai da qualche anno
tanto: da sempre, Londra pratica
dell’Unione. Sta maturando un’intesa. all’ambizioso programma «Tem-
una dottrina strategica della fer- pest» per la realizzazione di un
mezza rispetto alla Russia. Per quanto riguarda la guerra super-caccia di sesta generazione. A Meloni va dato atto di
russo-ucraina Londra è per esempio più determinata di aver fatto l’uso migliore delle eredità di chi l’ha preceduta,
Washington nel sostegno offerto a Kiev. E ciò benché l’In- intuendo l’importanza dei dossier della difesa e la loro cen-
ghilterra abbia un calendario elettorale pericolosamente tralità nel nuovo contesto geopolitico. Lo testimonia anche
coincidente con quello delle Presidenziali a stelle e strisce il formato con cui Meloni ha scelto di gestire il «bilaterale»
sull’altra sponda dell’Atlantico. con la Germania, e in particolare il risalto offerto a difesa e
tecnologia. Proprio alla luce di questi indizi, in molti si chie-
L’esecutivo guidato da Sunak ha infatti una scadenza dono adesso se Roma stia lavorando di sponda con Londra
naturale all’inizio del 2025, ma il nodo delle elezioni può e Berlino su dossier strategici. Finora del «Tempest», oltre al
venire al pettine anche prima. Cionondimeno, Londra non nostro Paese fanno per esempio parte il Regno Unito e il Giap-
intende forzare un accordo di pace a spese dell’Ucraina per pone. È ipotizzabile un allargamento alla Germania, da poco
accomodare agende politiche interne. La stella polare, per tornata a fare robusti investimenti nel comparto sicurezza?
quanto riguarda Mosca, resta ancora una risoluta dottrina Per loro natura, programmi di questo tipo presuppongono
anti-russa. C’è dell’altro: la «pax americana» non riesce più intese profonde. Il momento appare propizio. ■

ad assicurare un intervento in prima linea nella totalità dei


teatri di guerra. * Esperto di scenari strategici, fondatore di Policy Sonar
Nel Golfo Persico e nel Levante, con un robusto dispie- © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 61


AGRICOLTURA HI-TECH

Contro
D
di Luca Sciortino

imenticate il contadino con le mani sporche di terra,


esposto alla pioggia, al vento e al sole cocente. C’è

le carestie
una nuova agricoltura all’orizzonte, forse più pro-
saica e meno umana, ma sicuramente più efficiente
e vantaggiosa per il futuro del pianeta. Per la prima
volta al mondo, un gruppo di ricercatori della Uni-
versity of South Australia, con il supporto di tecnici

ora si può
cinesi della Hubei University of Technology, ha costruito e fatto
funzionare con successo un sistema galleggiante nell’oceano
che da solo, senza alcun tipo di manutenzione o intervento
dell’uomo, sfrutta solo l’acqua del mare e l’energia solare per
produrre ortaggi. «Il nostro prototipo si sviluppa con un sistema

coltivare
a doppia camera: un comparto superiore e uno inferiore che
funzionano insieme per produrre acqua dolce e ottenere colture»
spiega Haolan Xu, ingegnere della University of South Australia
«una serie di evaporatori solari l’acqua del mare e intrappolano
i sali; poi, grazie al calore dell’energia solare, la stessa acqua si

il mare
trasforma in vapore e si diffonde nel comparto superiore così
da irrigare le piante».
Il resoconto del buon esito dell’esperimento è illustrato
sul Chemical Engineering Journal: tre ortaggi, cioè cavolo
broccolo, lattuga e pak-choi (il cavolo cinese), sono cresciuti
per svariate settimane all’interno del prototipo galleggiante
senza alcun tipo di manutenzione o irrigazione aggiuntiva.
Fattorie solari marine dove, anche « Il nostro sistema ha numerosi vantaggi rispetto alle altre
grazie all’acqua salata, crescono fattorie solari marine allo studio. Nel nostro caso gli evapo-
cavoli, lattuga, broccoli. In Australia ratori non vengono sistemati nella camera di crescita con la
i prototipi stanno trasformando conseguenza che non si surriscaldano e, anzi, concede più
un’aspirazione visionaria in realtà. spazio alle colture» aggiunge Xu. «Un altro fattore innovativo
Molto concretamente, il progetto apre del nostro sistema è quello di essere a bassissimo costo e
preziose prospettive per i problemi facile da utilizzare, proprio per il fatto che fa a meno di pan-
di sovrappopolazione e desertificazione. nelli fotovoltaici e unità di desalinizzazione convenzionali,

62 Panorama | 0 mese 2019


TRA CAMPAGNA E CITTÀ
Il prototipo di una serra galleggiante. La forma
rovesciata del tetto serve alla raccolta di acqua
piovana. Nell’altra pagina, simulazione
di una città «marina» con spazi per le coltivazioni.

Dato che il 97,5 per cento dell’acqua del pianeta si trova


negli oceani e non costa nulla, è naturale cercare di ricavarne
acqua dolce minimizzando l’intervento umano. Oggi l’agri-
coltura interessa solo l’11 per cento delle terre emerse, ovvero
il 3 per cento della superficie del pianeta, e il riscaldamento
globale che provoca desertificazione sta erodendo la dispo-
nibilità di suolo arabile. D’altra parte, sfruttare gli oceani
significa avere a disposizione una superficie quasi illimitata.
La cosa interessante è che non è solo la superficie marina
a essere sfruttata a scopi agricoli ma anche il fondale. Varie
specie di piante sono state coltivate all’interno di biosfere
in materiale acrilico ancorate al fondo del mare. Questi «orti
sottomarini» funzionano come sistemi auto-sostenibili: trat-
ark.jp (2)

tano l’acqua salina per l’irrigazione e «catturano» la luce che


filtra attraverso il mare per la fotosintesi.
Il consumo idrico è ridotto anche grazie alla differenza di
costose da mantenere e ad alta intensità energetica». temperatura tra l’aria nelle biosfere e l’acqua di mare sovra-
Se è vero che il progetto è ancora in fase sperimentale, la stante: ciò fa sì che l’evaporazione dall’interno si condensi
sua fattibilità è stata dimostrata: il tasso di germinazione degli sulla superficie della struttura e «piova» sulle piante. In re-
ortaggi scelti per l’esperimento è stato dell’80 per cento, con gioni del pianeta con poca luce e cielo spesso nuvoloso non
una buona crescita nelle settimane seguenti. I semi di broccoli è però facile coltivare sotto il mare. Intorno ai cento metri di
hanno iniziato a svilupparsi tre giorni dopo l’inizio delle prove, profondità la fotosintesi diviene impossibile, e nessuna pianta
continuando a crescere bene fino a raggiungere un’altezza di terrestre potrebbe sopravvivere oltre qualche decina metri
circa 4 centimetri dopo due settimane. Quando questo sistema di profondità. Così, le potenzialità degli orti sottomarini non
troverà applicazione in altre parti del mondo, bisognerà adat- possono essere minimamente comparati con quelle offerte
tare la configurazione del desalinizzatore rendendolo flessibile dalle fattorie solari in superficie.
alle mutate condizioni stagionali e geografiche. Ma non è un Quanto all’agricoltura sulla terraferma, oggi questa conta
azzardo prevedere un futuro non lontano nel quale si produr- su vari sistemi di cattura dell’acqua senza intervento uma-
ranno colture di vario tipo nell’oceano, dal grano agli ortaggi, no, per esempio quelli che raccolgono l’umidità nell’aria o
sfruttando solo energia solare e acqua marina. Per aumentare sfruttano il calore di scarto derivante dal fotovoltaico al fine
la produzione, i sistemi singoli a doppia camera formeranno produrre l’acqua dolce per l’irrigazione. Sono però sistemi
lunghe catene dispiegate su vaste superfici. che, fornendo quantità limitate di acqua, non potranno mai
Sarà come avere un campo di grano in mare. Suscettibile risolvere da soli l’enorme «sete» del pianeta. Un altro punto
di future applicazioni è anche il fatto che l’acqua desalinizzata a favore dell’agricoltura marina, emerso in tutta evidenza
prodotta dal sistema è sufficientemente pura da essere potabile nel caso delle istallazioni fotovoltaiche in mare aperto, è
e, anzi, ha un grado di salinità minore del limite stabilito dalle il fatto che le superfici d’acqua sono assai meno costose e
linee guida sanitarie mondiali per l’acqua potabile. richiedono molti mono adempimenti burocratici quali le
autorizzazioni per l’installazione degli impianti rinnovabili.
È difficile sottovalutare l’importanza che potranno rive- Tuttavia, l’agricoltura tradizionale continuerà ad avere un
stire in futuro le fattorie solari marine. Con una popolazione ruolo fondamentale. Nell’esperimento descritto sul Chemical
mondiale prevista di dieci miliardi nel 2050, l’acqua dolce e Engineering Journal i semi di broccoli, di lattuga e di Pak-
il cibo saranno le risorse maggiormente urgenti e necessarie Choi sono stati acquistati in un mercato sulla terraferma. Il
fin dai prossimi anni. Secondo una stima su Advanced Mate- terreno agricolo veniva invece fornito da un’azienda agricola
rials, il numero delle persone colpite dalla carenza di acqua locale. Come a dire che della vecchia terra non potremo fare
potabile crescerà dai 933 milioni del 2016 ai 2,37 miliardi di facilmente a meno. Ma con un pianeta sempre più abitato
metà secolo, con una parallela decrescita del 19 per cento della e con i problemi causati dal cambiamento climatico, la di-
disponibilità di acqua per l’agricoltura. Da qui lo sforzo della mostrazione che l’agricoltura marina funziona è un’ottima
ricerca di mettere a punto nuovi metodi capaci di ottenere notizia per il futuro. ■

acqua dolce in modi meno tradizionali. © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 63


Big ph
relazioni pericolose

ALLA CONQUISTA
DELLA POLITICA
AMERICANA
Centinaia di milioni di dollari in attività di lobbying e decine di milioni come
contributi al Congresso Usa. Le multinazionali del farmaco sostengono così
le loro produzioni che, in svariati casi, sono anche al centro di polemiche per
l’utilità terapeutica. E l’Europa? Nel 2024 dovrà condividere delicati protocolli
internazionali, come il «Contratto pandemico», su cui è necessario vigilare.
64 Panorama | 6 dicembre 2023
harma
D
di Beatrice Nencha

allo scoppio della


pandemia, l’indu-
stria farmaceutica
sta inondando il
Congresso di de-
naro. Se un tempo
i signori di Wa-
shington erano i petrolieri o i
assegni dai comitati di azione
politica affiliati alle società».
A rilanciare l’allarme, og-
gi, è Children’s Health Defen-
se. L’associazione fondata da
Robert Kennedy Jr, candidato
alle Presidenziali americane
2024, che ha da poco lanciato
l’iniziativa «Reform Pharma».
Un piano in dieci punti, che
dollari per influenzare i legi-
slatori americani. A fronte di
tale munificenza, distribuita
in modo equo ai politici, è
lecito chiedersi: che cosa si
aspettano in cambio queste
multinazionali?

L’atteggiamento benevo-
lo del Congresso verso l’in-
alimentari e farmaceutici, è
stata bersagliata da critiche
per il via libera accelerato a
un nuovo trattamento con-
tro l’Alzheimer, il farmaco
Leqembi, sulla cui efficacia
non c’è consenso unanime.
A fronte di un costo di
26.500 dollari l’anno a perso-
na, la terapia ritarda il declino
produttori di armi, oggi a farla coinvolgerà 50 Stati, il cui dustria farmaceutica ha un cognitivo causato dalla ma-
da padroni a Capitol Hill sono obiettivo è «ripristinare la li- prezzo, che spesso pesa sulle lattia solo di pochi mesi e gli
le multinazionali del farmaco, bertà medica, promuovere il tasche del consumatore. E, esperti sono divisi se questo
di cui l’industria dei vaccini consenso pienamente infor- talvolta, anche sul benessere sia un reale beneficio, consi-
rappresenta solo uno (seppur mato e porre fine all’influenza del paziente. Oltre al clamore derati i possibili importanti
considerevole) dei segmenti. politica di Big Pharma». suscitato dai contratti miliar- effetti collaterali per alcune
Un’inchiesta del 2020 della Solo alla Casa Bianca, dari sottoscritti per i vaccini tipologie di pazienti. Sempre
rivista online Stat, specializ- infatti, gravitano 1.874 lob- contro il Covid 19 - finanziati in tema di Alzheimer, nel 2021
zata in salute pubblica e tec- bisti regolarmente registrati, dai governi nazionali, secon- l’approvazione di un altro far-
nologia sanitaria, ha svelato che lavorano per produttori do un’indagine commissio- maco, l’Aduhelm, provocò le
che i maggiori produttori di farmaceutici e sanitari. Una nata dal Parlamento europeo, dimissioni a catena di vari
presidi medici e i loro gruppi media di più di tre lobbi- con circa 30 miliardi di euro a esperti dalla Commissione
commerciali «hanno staccato sti per ciascun membro del fondo perduto - le cronache consultiva della Fda.
assegni a 356 legislatori prima Congresso. Oltre la metà ap- abbondano di episodi in cui la Secondo OpenSecrets,
delle elezioni di quest’anno, partengono alla folta schiera trasparenza sull’approvazione la maggiore organizzazione
più di due terzi dei membri in delle «porte girevoli», ovvero dei nuovi medicinali si è rive- no-profit statunitense che
carica del Congresso». ex funzionari e dirigenti che lata quanto meno discutibile. monitora i flussi dei finanzia-
Una raffica di contributi ricoprivano incarichi pubblici. A gennaio la Food and menti alle campagne elettorali
pari a circa 11 milioni di dol- Dal 1998 al 2012 si stima che Drug Administration (Fda), di candidati, partiti e gruppi
lari in donazioni elettorali, l’industria farmaceutica abbia l’ente governativo statuniten- esterni, nel 2022 le aziende
«distribuiti tramite circa 4.500 sborsato oltre 2,6 miliardi di se che regolamenta i prodotti farmaceutiche e di prodotti
6 dicembre 2023 | Panorama 65
RELAZIONI PERICOLOSE

$ 378.750.634
il Covid-19 approvati per l’uso
di emergenza negli Usa è stata
anche quella che ha investi-
to di più, oltre 11 milioni di
dollari, in attività di lobbying
federale. La somma più alta
investita nel settore dal 2009
e in aumento del 34 per cento
rispetto al 2021. Mentre le spe-
La spesa totale per attività di lobbying su se di lobbying sostenute dal

prodotti farmaceutici/sanitari nel 2022


suo principale concorrente,
Moderna, si sono attestate a
690 mila dollari nel 2022.

«L’industria ha avuto un
vantaggio in termini di con-
tributi alle campagne fede-
rali e di spese di lobbying a
causa della pandemia e degli
sforzi di vaccinazione» dichia-
rano gli analisti di Open Se-
crets. «I produttori di farmaci,
i rivenditori di prodotti medici
e coloro che si occupano di in-
Un’immagine
tegratori hanno speso enormi
del Congresso quantità di denaro per eser-
americano citare pressioni sul governo
mentre parla
il presidente
federale affinché i loro pro-
degli Stati Uniti dotti, come vaccini e nuovi
Joe Biden. trattamenti sviluppati in un
breve periodo, fossero utiliz-
sanitari hanno investito la ci- of America (PhRMA), che Organization, la più grande zati per alleviare l’emergenza
fra record di 378,7 milioni di rappresenta le società inno- associazione di patrocinio al pandemica». Le proiezioni so-
dollari in attività di lobbying vative di ricerca e scoperta mondo che rappresenta l’in- no basate sui dati comunicati
sul Congresso e sulle agenzie biofarmaceutica, è stata il dustria della biotecnologia, dall’Ufficio dei registri pub-
federali, superando ogni al- principale finanziatore indi- con 13,3 milioni, mentre al blici del Senato americano e
tra industria. L’associazione viduale del settore con 29,2 terzo posto si colloca Pfizer su quelli rilasciati dalla Com-
di categoria Pharmaceutical milioni di dollari. Seguita dal- Inc. L’azienda produttrice del missione elettorale federale,
Research & Manufacturers la Biotechnology Innovation più diffuso fra i tre vaccini per il 20 marzo 2023. Tabelle e

1.874 (64,41%)
Numero dei lobbisti
nel 2022 (in percentuale,
gli ex dipendenti
pubblici)
66 Panorama | 6 dicembre 2023
RELAZIONI PERICOLOSE

grafici attribuiscono il ruo-


lo di capolista, nell’affollato
ring delle lobby, ai produttori
farmaceutici-sanitari. Catego-
ria che comprende non solo i sussidiari e affiliati». Inclusi
produttori di terapie specifi- i donatori che hanno versa-
che ma anche i rivenditori di to oltre 200 dollari a partiti o

Getty Images (2)


prodotti medici e integratori candidati. In America le leggi
alimentari e dietetici. statali sul finanziamento delle
Grazie a questi dati, che campagne elettorali variano e
né Pfizer né altre aziende in- in alcuni casi le aziende pos- Robert F. Kennedy Jr, candidato alla presidenza degli Stati
terpellate dall’associazione sono fornire contributi diretti Uniti e fondatore dell’associazione Children’s Health Defense.
hanno voluto commentare, ai legislatori. A Washington,
si scopre che Big Pharma ha tuttavia, è illegale per le azien- frode, alle violazioni della i relatori internazionali l’epi-
foraggiato le competizioni de fare donazioni ai candidati. sicurezza dei prodotti e alla demiologo Harvey Risch, il
elettorali 2021-2022: Pfizer Così le compagnie formano promozione off-label o non biochimico Robert Malone
Inc. (oltre 1,6 milioni di dol- comitati di azione politica (i approvata di prodotti medici». e l’avvocato Renate Holzei-
lari) Eli Lilly & Co. (915.677), Pac, appunto), gruppi esterni Nel settembre scorso sen. «Il tema del conflitto di
Merck & Co. (856.256), Astra- finanziati in larga parte dai Roche ha ricevuto da un en- interesse non riguarda solo
Zeneca PLC (531.716), Gsk contributi dei dirigenti. te di autoregolamentazione gli Stati Uniti. Vediamo una
PLC (475.560), Novartis AG Si tratta di moltissimo de- del Regno Unito una pesante corruzione senza precedenti
(410.156) figurano in cima naro che sì, è tracciato, però multa per la presunta omis- anche in Europa, con esiti in-
all’elenco dei top «benefat- dovrebbe far risuonare qual- sione sul web di importanti quietanti come il Digital Ser-
tori» della politica a stelle e che campanello di allarme. informazioni sulla sicurezza vice Act» dichiara la legale,
strisce. In molti casi, si preci- Negli ultimi due decenni, de- del dosaggio di farmaci an- che è membro del Direttivo
sa, «le organizzazioni stesse nunciano da Reform Pharma, titumorali. Queste sanzioni di Children’s Health Defense
non hanno donato; piuttosto «l’industria farmaceutica ha sono frequenti e sono ripor- Europa. «Le normative deli-
il denaro proveniva dal Pac pagato sanzioni per oltre 100 tate su portali pubblici come berate a novembre 2022 dal
dell’organizzazione, dai suoi miliardi di dollari causa di at- Violationtracker. «La realtà Consiglio e dal Parlamento eu-
singoli membri, dipendenti tività illegali che vanno dalla americana è profondamente ropeo, anche con i voti dell’I-
o proprietari. I totali dell’or- diversa da quella europea e talia, obbligano tutti gli Stati
ganizzazione includono non è comparabile. Ogni Pa- membri a rispettare e attuare
ese ha un suo ente regolatore le modifiche del Regolamento
e norme anticorruzione come sanitario internazionale e il
Code of Practice ABPI in Gran nuovo Contratto pandemico,
Bretagna» commenta un diri- che verranno votati a maggio
gente di una multinazionale 2024 all‘Assemblea mondiale
farmaceutica del Regno Unito. della sanità dell’Oms. Il gover-
«Ma ogni nostra attività deve no italiano deve subito bloc-
essere sempre fair & balanced, care il trasferimento di poteri
giusta ed equilibrata, e, per sovrani all’Organizzazione
ogni infrazione comminata, le mondiale della sanità, un or-
L’avvocato multe sono salatissime, oltre ganismo largamente finanzia-
Renate
Holzeisen
al danno reputazionale». to dalle case farmaceutiche e
denuncia: Di lobby e Big Pharma da fondazioni private».
«Il conflitto si è discusso anche durante Un conflitto di interessi
di interesse tra
Big Pharma e
l’International Crisis Sum- sotto gli occhi di tutti, che
politica riguarda mit lo scorso novembre nel nessuno vuole riformare. ■
anche l’Europa». Parlamento di Bucarest. Tra © RIPRODUZIONE RISERVATA

68 Panorama | 6 dicembre 2023


Storie di imprese

Con Quimmo Prestige comprare


o vendere immobili di lusso è un’esperienza unica

La società di Filippo
Cartareggia propone
un’alternativa che
guarda all’evoluzione
del mercato immobiliare
combinando approccio
umano e digitalizzazione

P
er raccontare la storia di Filippo
Cartareggia non basterebbe una
serie televisiva di quelle che spopo-
lano sulle piattaforme digitali di ultima
generazione. Rampollo di una famiglia
di costruttori, depositario di una lunga
tradizione di imprenditori edili attivi tra
Europa, Egitto e Brasile, Cartareggia
inizia la sua carriera professionale nel
1974, vendendo case nell’hinterland mi-
lanese. Con l’avvento dell’epoca d’oro Filippo Cartareggia
del settore immobiliare, a inizi anni ’80,
progettazione e la creazione della prima La storia di Cartareggia prosegue fino ad
il giovane agente commerciale compie i
vetrina interattiva, un televisore touch oggi con il lancio di Quimmo Prestige,
primi passi di un lungo percorso all’in-
terno di Edilnord, azienda che ha fatto la fronte strada che sancì l’inizio di quella che nasce dall’unione tra RPN e Quim-
storia dell’edilizia italiana. Il fermento di rivoluzione digitale di cui il nostro sarà mo, iniziativa tech del Gruppo Illimity
quegli anni, scanditi dai grandi patrimoni grande protagonista per tutti gli anni a specializzata nell’intermediazione digita-
che investivano in immobili, portò Car- seguire. Nel 2009, stringe una partner- le di immobili. Proseguendo il percorso
tareggia alla guida, a soli trent’anni, del ship strategica con Manfredi Catella, già di successo iniziato nel 2009 da RPN,
gruppo fondato nel 1963 da Silvio Ber- fondatore e CEO del gruppo COIMA, ap- Quimmo Prestige è il segmento di Quim-
lusconi, con un raggio d’azione che da prodando alla guida di Residenze Porta mo dedicato a chi cerca o vende immobili
Monza si espandeva in tutta la penisola Nuova (RPN), società costituita da COI- di prestigio a Milano, città dinamica e in
e un controllo capillare su tutta l’area MA, attraverso cui gestisce alcune delle costante evoluzione che cresce e, anno
Fiera – San Siro – Sempione, all’interno più importanti e prestigiose operazioni dopo anno, si afferma a livello europeo.
della città di Milano. Durante il periodo in immobiliari milanesi, da torre Unicredit I risultati non si sono fatti attendere e,
Edilnord, Cartareggia ha, inoltre, gestito fino al Bosco Verticale. in breve tempo, Quimmo Prestige si è
e creato tutto il ramo di intermediazione
per il mercato italiano e si è occupato
delle vendite degli asset Milano 3, Golf
Tolcinasco e Milano Visconti, insieme a
validi collaboratori. Dopo diversi anni in
cui il manager ha gestito anche tutti gli
immobili destinati ai giocatori della so-
cietà di calcio AC Milan, di cui era presi-
dente proprio Silvio Berlusconi, Edilnord
viene venduta alla Pirelli e Cartareggia
assume il ruolo di Direttore Generale di
Pirelli Real Estate Agency.
A cavallo del nuovo millennio, il dirigente
si accasa alla Gabetti, storica società im-
mobiliare in forte crescita e dalle grandi
ambizioni. Proprio in quegli anni, per l’e-
sattezza nel 2005, Cartareggia si aggiu-
dica il Mattone d’Oro, il più autorevole
tra i premi istituiti nel mondo dell’econo-
mia e della finanza immobiliare, per la Il progetto di Porta Nuova
a cura di P.P.I.

Il team di Quimmo Prestige agency

posizionata tra i primissimi player ita- segmento Prestige e no, ha lanciato la to per andare incontro alle esigenze dei
liani per la vendita di immobili di lusso. Quimmo Academy, prima scuola in Italia nostri clienti nel miglior modo possibile.
Partendo da Milano, Quimmo Prestige dedicata all’alta formazione continuati- Solo così si può creare un gruppo in gra-
punta ad ampliare il proprio raggio di va dei suoi agenti immobiliari. Inoltre, do di acquisire cantieri e vendere a terzi
azione su scala nazionale, come dimo- su tutto il territorio nazionale è in cor- in modo sistemico e continuativo”.
stra la prossima apertura di una sede a so una fase di recruiting con l’obiettivo Un’evoluzione nell’approccio e nella
Roma, avvalendosi di un team di agenti di avere una rete di agenti sempre più mentalità che non poteva esimersi dal
immobiliari esperti in grado di rendere diffusa, che contribuisca a rafforzare gli mettere al centro del progetto l’ele-
ben oltre la media dei singoli operatori ottimi risultati raggiunti finora. Per dare mento più innovativo: la digitalizzazio-
commerciali. “La nostra idea è quella qualche numero: Quimmo ha gestito 95 ne del processo di vendita e acquisto.
di creare un’alternativa al mercato im- mila richieste immobiliari negli ultimi 12 “Fin dall’inizio ci è sempre stato chiaro
mobiliare attuale, concentrandoci sulla mesi, venduto nove immobili al giorno che per avere successo dovevamo pre-
figura dell’agente, completamente rin- nel 2022 e ottenuto un tasso di soddi- vedere la tecnologia, non rincorrerla”,
novata, e su un nuovo modo di fare im- sfazione del cliente pari al 92 percento. continua Cartareggia. “Come abbiamo
presa in campo edile”, racconta Carta- L’approccio di Quimmo Prestige non detto, Quimmo Prestige ascolta il mer-
reggia. “Mettere al centro il rapporto tra emerge solo dal modo di intendere il cato e si regola di conseguenza. È na-
le persone, in questo caso tra agente rapporto con i collaboratori ma anche turale, dunque, adottare un approccio
immobiliare e compratore, è stata da dalla capacità di interpretare gli scenari customer oriented che comprenda sia la
subito una nostra priorità e un’esigen- presenti e futuri. “Sento spesso parlare dimensione umana che quella tecnolo-
za che si esprime, oggi, attraverso una di crisi del mercato immobiliare, ma la gica, indagando la soddisfazione reale
nuova figura professionale che opera realtà è un’altra”, spiega il manager. “Sul del cliente. Sul piano digitale abbiamo
sempre in campo commerciale, ma in mercato influiscono decine di variabi- sviluppato una piattaforma di ultima ge-
li che salgono e scendono di continuo, nerazione che permette di rendere tutti
ottica futuribile. I nostri sono agenti
come i tassi d’interesse sui mutui o le i passaggi di compravendita più rapidi,
esperti e qualificati, tutelati da un siste-
semplici e trasparenti”.
ma di provvigioni che preserva la figura spese condominiali; è più corretto, dun-
Quimmo Prestige sta soltanto mettendo
professionale mantenendo altissima la que, parlare di assestamento tra euforia
le basi per un processo di lungo respiro
qualità del servizio. Siamo riusciti a non e flessione, piuttosto che di crisi. Il no-
che guarda sempre più avanti. Nel futuro
cedere alle policy adottate dalla grande stro compito è quello di leggere e inter- di Quimmo Prestige non c’è solo l’aper-
maggioranza dei nostri competitors, di- pretare il mercato per essere il più coe- tura della filiale di Roma e il naturale rin-
sposti a dequalificare i servizi e a sacri- renti possibile con ciò che ci chiede. È novo della sinergia con il gruppo COIMA,
ficare le provvigioni dei loro agenti pur per questo che in Quimmo noi valutiamo ma l’ambizione di proporre un’evoluzio-
di vendere una casa in più, creando una ogni immobile solo dopo aver condotto ne nel mercato immobiliare del lusso.
generazione di professionisti a cui poter i dovuti studi e aver prodotto attentissi-
affidare il futuro dei nostri figli e il loro me considerazioni. A questo proposito, Per saperne di più, visita il sito
diritto a vivere in serenità. Per noi dare stiamo proponendo un’idea di mercato quimmoprestige.it
rilevanza al valore umano non è solo unico immobiliare, in cui riuniamo tutte
uno slogan: nonostante ci occupiamo le tipologie di strutture e locali in un uni-
soprattutto di immobili di lusso, trattia- co spazio di vendita, indipendentemente
mo tutti i clienti allo stesso modo, che dal mercato di riferimento, dal giudizia-
siano VIP o persone normali. Ogni per- rio a quello libero. Per fare questo, è
sona che compra una casa, non compra stato necessario adottare un approccio
solo uno spazio tra quattro mura, ma imprenditoriale al mestiere, aprirci a di-
investe nel suo futuro, ed è compito no- verse modalità di acquisizione, lavorare
stro proteggerlo”. È proprio in quest’ot- fianco a fianco con i costruttori, parteci-
tica che Quimmo, nel suo complesso, pare agli studi e alle ricerche di merca-
72 Panorama | 6 dicembre 2023
OMAGGIO ALL’AUTORE

Il mio Battiato
in cerca di assoluto
SICURAMENTE, UN GRANDE MUSICISTA. MA DA QUESTA PRIMA
di Vittorio
Sgarbi
ESPRESSIONE, L’ARTISTA SI È MESSO IN VIAGGIO CERCANDO
SUGGESTIONI E RISPOSTE IN ALTRE FORME DI CREATIVITÀ.
STRAORDINARIE, DA PITTORE NEOBIZANTINO, LE SUE TELE
DAL FONDO ORO. OPERE CHE COMUNICANO UN’INTENSA
TENSIONE MISTICA VERSO ALTRI SPAZI, ALTRE DIMENSIONI.

H
o avuto con Franco Battiato un lungo volta, come un’apparizione. A sinistra,
rapporto a distanza. Per anni, favorito Con questo dico che mi univa a Franco Battiato Franco Battiato
(1945-2021).
dalle incursioni di mia sorella Elisabetta, un formidabile sentimento dell’unità delle arti. La creatività
l’ho incontrato, ho dialogato con lui, ne Battiato è stato un pittore molto sensibile, era molto del grande
ho apprezzato il libero pensiero; ma una attento al teatro e all’opera, al cinema. Anche musicista
e cantautore,
parte di Battiato è sempre rimasta per Pasolini, che Battiato guardava con attenzione, si siciliano, che
me misteriosa. La visione filosofica che esprimeva su tasti diversi, non era soltanto un poeta. ha realizzato
ispira le sue canzoni e le sue opere richiede La prova della sua versatilità è il fatto che esca decine
di album,
un’attitudine spirituale, metafisica, che mi è estranea. dal campo della canzone leggera dei suoi anni per ha spaziato
Non so dire se sono ateo, perché non lo so neppure stabilire un rapporto stretto e quasi fraterno con anche
io, però ho una visione aristotelica, razionalistica, Manlio Sgalambro. Battiato era, ed è ancora, filosofia, nella pittura
e nel cinema.
legata alla realtà che vedo. Battiato invece aveva teatro, musica, pittura, uniti a una curiosità potente
un’aura di sacralità, una dimensione sacerdotale di ed estesa. Cantare era forse il modo più diretto per
cui avevo grande rispetto, pur essendo lui una far conoscere meglio la struttura molto articolata del
persona che mostrava una confidenza e una simpatia suo pensiero.
immediate, di natura istintiva.
Con questo rispetto, e da questa prudente Anche come pittore Battiato è fedele a una
distanza, ho capito che Battiato era un artista concezione mitopoietica del creare. Guardiamo
assolutamente autentico, e lo è tutt’ora perché alla storia delle arti: la musica è la prima forma di
l’opera dei grandi è immortale, sopravanza la loro espressione della creatività, la parola arriva molto
esistenza terrena. Un artista che entrava nella verità più tardi. La danza è successiva alla musica, nel
profonda nelle cose, il contrario del manierismo: senso che il corpo si muove in sintonia con i rumori
rendeva vere, autentiche, anche le questioni più della natura. Se dovessimo fare una genealogia delle
distanti dalla vita delle persone: l’assoluto, il divino, arti partiremmo dalla musica, seguita dalla danza,
la vita ultraterrena. e poi, quindicimila anni fa, in luoghi probabilmente
Lui abitava in un mondo che non è quello in cui conosciuti da Battiato, alcuni uomini, cacciatori o
vivo io, così che lui attraversava la mia vita, ogni cos’altro fossero, hanno disegnato nelle grotte
6 dicembre 2023 | Panorama 73
OMAGGIO ALL’AUTORE

DONNA CON ROSA, 1999 DERVISCI DANZANTI, 1996

Con fondo oro. L’opera pittorica di Franco Battiato conta


un’ottantina di opere fra tavole e tele dipinte. Importanti fonti d’ispirazione
per l’artista sono state le suggestioni culturali del Medioriente.
Sotto, il musicista in una sua mostra all’inizio degli anni Duemila.

ANSA, GETTY IMAGES

74 Panorama | 6 dicembre 2023


A U T O R I T R AT T O , ( S . D . I . )

dell’Akakus in Libia, o in Spagna o in Francia, di uno spazio divino che è il fondo oro dell’arte «Pantagruel»
meravigliose immagini di animali, di bisonti, che bizantina. L’artista che gli assomiglia di più ha per Battiato
Il secondo numero
venivano fermati sulla pietra. La pittura ha una storia fatto lo stesso percorso, è un russo che veniva da della rivista
più recente. La parola poi, intesa come lingua una tradizione religiosa: Vasilij Kandinskij. letteraria
narrativa, è modernissima, ha solo 3.500 anni, i poeti Nonostante non ci sia un’affinità morfologica tra Pantagruel,
diretta da
più importanti non hanno più di tremila anni. Per di loro, in Kandinskij c’è un percorso che va dallo Elisabetta Sgarbi
una persona curiosa come Battiato, esercitarsi nella spirituale nell’arte, con il Cavaliere azzurro e il e pubblicata
pittura era un modo per partecipare di una delle più figurativo, fino all’astrazione, che è un cammino dalla Nave di
Teseo, è dedicata
antiche forme di comunicazione delle emozioni. che mi pare di poter recuperare nella produzione a Franco Battiato.
Nelle sue tavole ha spesso scelto il fondo oro, di Battiato. Conta oltre
che è il riferimento più diretto alla religione, uno trenta interventi
e contributi, con
stile antico che ci arriva dal mondo bizantino. È Tutto questo rientra in quella dimensione un testo inedito
l’idea che l’oggetto possiede una sacralità, non è dell’assoluto che ci divide. Io sento nostalgia dello stesso
un’immagine che sta nella natura, come saranno dell’assoluto ma ho coscienza della mia natura di musicista
(pp. 368, euro 24).
i paesaggi e le storie raccontate con la prospettiva, relativo. Lui invece aveva l’aspirazione e la
dalla seconda metà del Quattrocento in avanti. convinzione dell’assoluto. L’assoluto è nei suoi testi,
Battiato attraverso il fondo oro intende che una nella sua musica, ed è anche nella sua pittura con i
rosa, un volto, un qualunque oggetto che sceglie fondi oro, in questo Oriente conquistato. La ricerca
di rappresentare è sacro. In quel colore comunica dell’assoluto richiede la certezza di Dio.
la fede, la religione, la spiritualità che gli sono Non so a quale Dio credesse lui, non mi pare che
proprie. Quanto ho visto le sue opere ho visto un corrisponda perfettamente al Dio cristiano. A me
pittore neobizantino, una miscela fra un pittore pare già molto credere nell’umanità di Cristo, che
orientale del Duecento, forse anche più antico, e mi sembra la più alta forma di divinità che abbia
Piet Mondrian. Così come ci fa incontrare Igor espresso un Dio: essere uomo è la massima
Stravinskij, oggi, sulla Prospettiva Nevskij, Battiato manifestazione di divinità che un Dio può esprimere,
mette insieme il più estremo dei pittori astratti, ma questo è certamente un Dio molto diverso da
appunto Mondrian, che è tutto ragione, quello di Franco Battiato. ■

intelligenza, ma anche misticismo, e la proiezione © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 75


Storie di Imprese

Kahlberg Consulting lità e sicurezza non solo rafforza sen-


sibilmente il posizionamento del Made
in Italysul mercato globale, conferen-
dogli maggior forza reputazionale e
di competitività, ma permette anche
si schiera al fianco di imprese e consumatori per il ri- di promuovere innovazione e crea-
tività senza causare danni all’uomo
spetto delle normative sull’utilizzo di sostanze chimiche né all’ambiente. È questa la missio-
ne di Kahlberg Consulting: guidare
le aziende nell’intricato mondo del-
le normative nazionali e sovrana-
zionali che classificano le sostanze
chimiche e ne regolano l’utilizzo”.

Ma se i servizi di Kahlberg Consulting


si rivolgono per lo più all’impresa,
il messaggio che la società di con-
sulenza vuole veicolare è indirizza-
to al consumatore finale, che deve
maturare una spiccata sensibilità
su queste tematiche e la consape-
volezza che un articolo prodotto in

Italia sia sicuro per la sua salute e


volto alla tutela del l’ambiente. “Tra-
mite le analisi che svolgiamo quoti-
dianamente e la trasparenza che ci
ha sempre contraddistinto, vorremmo
educare il grande pubblico sui bene-
fici che comporta l’utilizzo di prodot-
Kahlberg Consulting srl, una società tutta al femminile ti italiani che sono stati sottoposti a
rigidi controlli di idoneità”, racconta
Kahlberg. “Se il nostro Paese, infatti,
La società di consulenza ha maturato una grande ha recepito a pieno le novità intro-
dotte, ormai quindici anni fa, con il
esperienza in materia e ammonisce le autorità di Regolamento REACH, restano anco-
competenza per la fallace gestione dei controlli ra grandi criticità sulla gestione dei
prodotti chimici importati dall’estero.

ture organiche e al supporto di tutte quel- In molti Stati asiatici, per esempio, le

V
le aziende che devono adeguarsi alle nor- normative prevedono controlli sulle
mative previste dal Regolamento REACH, merci in entrata, ma non su quelle in
i siete mai interrogati Registration, Evaluation, Authorisation and uscita, consentendo l’esportazione di
sui rischi che corriamo Restriction of Chemicals, una severa strut- prodotti potenzialmente nocivi e peri-
ogni giorno avendo a tura legislativa che obbliga a un’analisi colosi. Quello che ci preoccupa, però,
che fare con le sostan- profonda di tutte le sostanze chimiche che è la negligenza delle autorità nostra-
ze chimiche presenti circolano all’interno dell’Unione Europea. ne che non sembrano essersi attivate
nei tessuti, nei giocat- nei modi e nei tempi che ci eravamo
toli o nei prodotti di “Spesso non ci rendiamo conto di quan- auspicati soprattutto nei confronti di
arredo? Lo sa molto bene la Dott.ssa te sostanze chimiche affollano la nostra alcune aziende importatrici di coloran-
Michela Kahlberg che, nel 2007, dopo quotidianità”, spiega la consulente esper- ti organici che da anni non operano
aver maturato una grande esperienza ta. “L’Italia è conosciuta in tutto il mondo nel pieno rispetto del Regolamento
nel mondo della colorazione industriale per il settore tessile, per il design, ambiti REACH.
commerciando in coloranti e pigmenti in cui l’uso di coloranti chimici è all’ordine
organici, ha fondato la Kahlberg Con- del giorno, ma non dobbiamo dimenticar-
sulting srl, una società tutta al femmi- ci che queste sostanze sono fortemente
nile, composta da professioniste in am- utilizzate anche da tutte quelle piccole e
bito chimico, biologico, tossicologico e medie impreseche danno il via alle filiere
ambientale, dedita allo studio delle tin- produttive. Garantire alti standard di qua-
A cura di P.P.I.

Detto questo, noi continueremo a se- irrisori. Parliamo di un mercato che si


gnalare queste criticità, col fondamen- rivolge alle masse e che può provoca-
tale appoggio dell’ECHA, European re danni irreparabili alla salute di tutta
Chemicals Agency, alle autorità com- la biosfera. È tempo di fare qualcosa:
petenti. Il 22 novembre 2007, infatti, è noi di Kahlberg Consulting ci siamo, al
stato emanato un decreto in materia di fianco delle imprese, al fianco dei con-
vigilanza e sanzioni in caso di violazio- argomenti da anni con la massima serietà sumatori”.
ne degli obblighi previsti dal Regola- e lungimiranza, ma è anche doveroso che
mento REACH, un provvedimento che le autorità si assumano la responsabili-
indica le attività e i compiti che ogni tà di promuovere un controllo a monte, Intanto, dopo circa quindici anni dalla
impresa deve portare a termine, anche lì dove il problema persiste, verificando i pubblicazione del più importante re-
a fronte di un consistente esborso eco- prodotti chimici in entrata alle dogane e golamento sulle sostanze chimiche, la
nomico. Sarebbe auspicabile che tutte effettuando le dovute ispezioni in termini Commissione Europea pubblicherà, ci
le aziende che trattano prodotti chimici di conformità regolatoria presso le aziende auguriamo entro il primo trimestre del
rispettassero gli obblighi di legge e ri- importatrici, soprattutto laddove vengono prossimo anno, una proposta di modi-
spondessero prontamente alle autorità segnalate irregolarità. “Prendiamo il setto- fica dedicata alla registrazione dei po-
e ai cittadini del loro operato. Oggi, le re tessile, per esempio”, commenta l’am- limeri che hanno goduto, fino ad oggi,
aziende virtuose che hanno sostenuto ministratrice. dell’esenzione dall’essere registrati tra
costi enormi e investito molto tempo le sostanze nocive. Alcuni settori ap-
ed energie per essere in linea con la “Una sola maglietta trattata con coloranti plicativi, come il tessile e il conciario,
legislatura in materia si sentono pena- chimici nocivi, una volta messa in lavatrice, dovranno affrontare una sfida che si
lizzate e devono spesso tollerare una può rilasciare nelle acque sostanze molto preannuncia molto impegnativa ed è
concorrenza che non offre le dovute inquinanti; una volta indossata può causa- importante, quindi, che si inizi a lavo-
garanzie al consumatore finale”. re allergie. E parliamo di un settore enor- rare fin da subito per sviluppare dei
me che produce introiti pazzeschi e che è protocolli e delle pratiche che possano
È giusto che il consumatore venga in- difficile da controllare, dal momento che supportare la piccola e media impren-
formato, dunque, con l’ausilio di appo- importiamo centinaia di migliaia di tonnel- ditoria italiana. Kahlberg Consulting,
site etichette e col lavoro di chi, come late di prodotti chimici e articoli finiti ogni da oltre due anni, sta promuovendo
le ricercatrici di Kahlberg Consulting, anno. Si tratta di articoli di uso comune la creazione di un consorzio europeo
tratta questi che si possono trovare su internet a prezzi che monitori questi passaggi normativi
e che vigili sul rispetto delle normative.
Dott.ssa Michela Kahlberg - founder Kahlberg consulting srl Per tutti noi e per chi verrà dopo di noi.
Piaceri
PANORAMA

STILI, CULTURA, SOCIETÀ

A MILANO È di scena
l’architettura
Sono la fotografia
di architettura,
di interni
e paesaggistica
i campi della
ricerca stilistica
di Patrizia Mussa,
una laurea in
filosofia e una vita
che scorre fra
Torino e Parigi.
A lei e ai suoi
lavori, proprio in
concomitanza
con l’apertura
della stagione
scaligera, Palazzo
Reale di Milano
dedica la mostra
Teatralità.
Architetture
per la meraviglia
(sino al 4 febbraio
2024). In una
raccolta di 60
immagini con
suggestive
coloriture a mano
si racconta
l’architettura
teatrale italiana
Patrizia Mussa, Teatro alla Scala di Milano

più significativa
e spettacolare,
da Sabbioneta
alla Fenice,
passando
per il San Carlo,
il Teatro Massimo
e La Scala. (R.F.)
6 dicembre 2023 | Panorama 79
PIACERI_XXXXXXXXXXX
PIACERI_BUONA «LA PRIMA»

DON CARLO,
OPERA DA 7 DICEMBRE
CONCETTUALE
Allestimento
minimalista
del 2008
per la regia
di Stephane
Braunschweig
e la direzione
del maestro
Daniele Gatti.
Gli applausi
dalla platea
andarono
avanti per otto
minuti, mentre
Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

un lungo
«buuu» arrivò
dal loggione.
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ominciamo con il (dato nella prima versione,
di M
dire che Don Carlo, senza l’atto polacco). Insom-
uno dei massimi ca- ma, è senz’altro un’opera «da
polavori del teatro 7 dicembre», per dirla con chi
musicale, è un’opera ancora non riesce a superare il
lunga. Anche nella versione cliché che il titolo inaugurale
più compatta in quattro atti, della Scala debba essere per
ripensata da Verdi per la Scala forza grandioso e popolare
nel 1884, sono comunque tre - cosa peraltro ampiamente
ore di musica. È quindi forse smentita dallo stesso Chailly
il titolo più impegnativo che in questi anni.
Riccardo Chailly abbia scelto E pensare che quando l’o-
come inaugurazione di sta- pera nacque, nel 1867 a Pari-
gione da quando è alla Scala, gi, si chiamava Don Carlos ed
rispetto ai due Puccini (Mada- era ancora più lunga. Verdi
ma Butterfly e Tosca), ai Verdi l’aveva composta con tutto
giovanili (Giovanna d’Arco, l’armamentario del grand
Attila, Macbeth), a Giordano opéra francese: cinque atti,
(Andrea Chénier) e al Boris balletti, spettacolari scene
Godunov dell’anno scorso corali e grandeur di ogni tipo,
PIACERI_BUONA «LA PRIMA»SPETTANDO LA

STRONCATURE
7 dicembre 1992:
con la direzione
del maestro
Riccardo Muti
e la regia
di Franco
Zeffirelli, Luciano
Pavarotti veste
i panni di Don
Carlo mentre
Paolo Coni quelli
del marchese
di Posa, entrambi
fischiati
dai loggionisti.

Lelli e Mas otti © Teatro alla Scala


solo che quando si cominciò di queste versioni sostituisce
a provare, si capì che durava la precedente, motivo per cui
troppo persino per l’Opéra. le domande «in quattro o in
Esattamente un quarto d’ora cinque atti?», «in italiano o in
più del dovuto, e a Parigi uno francese?», «con o senza balla-
spettacolo non poteva andare bili?» iniziano presto a toglie-
oltre la mezzanotte, altrimenti re il sonno a sovrintendenti,
gli spettatori perdevano l’ulti- direttori artistici e musicali
mo treno suburbano. quando decidono di mettere
Tradotta in italiano, l’ope- su un nuovo Don Carlo. Per-
ra cominciò a girare ovunque, ché una risposta giusta, a ben
Scala compresa. Ma il «cantie- vedere, non c’è.
re» di Don Carlo non si fermò Si può dire però che alla
per altri 20 anni, e forse non Scala ci sia una versione più
si è mai veramente chiuso. La significativa delle altre: quella
versione ’84 andata in scena in quattro atti appunto, non
alla Scala, con un atto in me- fosse altro perché è a Milano
no, secondo Verdi aveva «più che ha avuto la sua prima as-
concisione e più nerbo». Poi soluta. Da allora l’opera ha
ne arriverà un’altra, di nuovo avuto oltre 200 recite, con ben
in cinque atti, nata per Mo- 22 allestimenti e addirittura
Erio Piccagliani © Teatro alla Scala

dena nel 1886. Ma nessuna nove aperture di stagione, e


siamo alla quinta da quando
NELL’ETÀ DELL’ORO la «Prima» si tiene il 7 dicem-
1954: Maria Callas nella bre.
parte di Elisabetta. Non sempre però è andata
Grande successo
assicurato, quando è in benissimo. Per esempio nel
scena la celebre cantante. 1896 furono cancellate tutte le
82 Panorama | 6 dicembre 2023
PIACERI_XXXXXXXXXXX

Erio Piccagliani © Teatro alla Scala


repliche dopo la prima perché Claudio Abbado il direttore SEPOLCRALE di potere catto-spagnolesco».
Vittorio Maria Vanzo, wagne- a interessarsi di più al masto- 1977: dirige Claudio Abbado, Anche l’epoca Muti ha
in locandina José Carreras,
riano di ferro, fu accusato di dontico «operone» verdiano, regia di Luca Ronconi, avuto il suo Don Carlo, con
aver diretto male di proposito, con cui infatti ha aperto la scenografie, criticate, ritorno ai quattro atti, il caos
per umiliare Verdi. Si era an- stagione ben due volte. La di Luciano Damiani. bombastico di Franco Zeffi-
cora in piena contesa Verdi prima nel 1968: quattro at- centenario del teatro (fondato relli e un Luciano Pavarotti,
versus Wagner. Ci voleva Ar- ti, spettacolo di Jean-Pierre nel 1778). Stavolta cinque atti, come scrissero alcuni, «terro-
turo Toscanini per conciliare Ponnelle e cast stellare (i sei persino con reintegro di alcuni rizzato», che dopo questa pro-
gli animi dei due schieramen- protagonisti erano Bruno Pre- brani sacrificati da Verdi alla va non tornerà più alla Scala.
ti, stabilendo una volta per vedi, Rita Orlandi Malaspina, prima parigina. In locandina, i Nel 2008 tocca a Daniele
tutte che i due sono di pari Nicolai Ghiaurov, Fiorenza nomi di José Carreras, Mirella Gatti: di nuovo tribolazioni,
grandezza. In quegli anni Don Cossotto, Piero Cappuccilli, Freni, Nicolai Ghiaurov, Elena con protagonista sostituito tra
Carlo compare, certo, ma non Martti Talvela), ma la serata è Obraztsova, Piero Cappuccilli, anteprima e Prima (fuori Giu-
si spesso: circa una volta ogni passata alle cronache più per Evgenij Nesterenko. seppe Filianoti, dentro Stuart
10 anni, poi più niente fino al le proteste degli studenti che Lo spettacolo di Luca Neill), e spettacolo concettua-
Dopoguerra. per ragioni musicali. Le uova Ronconi e dello scenografo le di Stéphane Braunschweig
Gli anni Cinquanta sono di Mario Capanna fecero mol- Luciano Damiani prevede che non piace. Ma ancora
ricordati come un’età dell’oro te vittime tra le pellicce di chi una scena divisa in due: l’a- meno piace lo spettacolo in
della Scala, che sfoderava ogni entrava in Teatro, nonostante zione si svolge davanti, con cinque atti di Peter Stein,
sera locandine che ancora og- il tentativo del Sovrintenden- pochi elementi per evoca- importato da Salisburgo dal
gi fanno venire le lacrime agli te Antonio Ghiringhelli di ab- re la cappella sepolcrale di Sovrintendente Alexander Pe-
occhi ai loggionisti supersti- bassare il tono della serata di Carlo V, mentre sullo sfondo reira. Ma piace la direzione di
ti. Don Carlo viene fatto più gala, evitando addobbi floreali sfila ininterrottamente un’in- Myung-Whun Chung, come
spesso, anche con Maria Cal- e contenendo il tradizionale quietante processione, che il tenore Francesco Meli che,
las nella parte di Elisabetta, e ricevimento dopo-Scala. Per Alberto Arbasino definisce sempre nella parte dell’Infan-
ogni volta a fine recita è una questo il Don Carlo di Abba- malignamente un «carneva- te di Spagna, giunge oggi al
«pioggia rosea». do è sicuramente quello del le di Viareggio di madornali suo quinto 7 dicembre. ■

Ma è stato senza dubbio 1977, inaugurazione del bi- carri allegorici con emblemi © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 83


Ipa

Il musicologo
e consulente
scientifico della
Scala, Raffaele
Mellace, racconta
a Panorama
la genesi
del Don Carlo,
i temi principali
e l’attualità
del messaggio
verdiano.

L’INFELICITÀ
di Antonella Matarrese

L
’ opera più lunga di
Giuseppe Verdi, il Don
Carlo, aprirà per la
quinta volta la stagione
scaligera, il 7 dicembre.
Un capolavoro verdiano della
maturità, una composizione ora conclusa con il Don dedicate all’evoluzione si sviluppano le vicende
di testa e di nerbo, ricca Carlo» spiega a Panorama il delle opere giovanili con personali dei personaggi
di tematiche ancora oggi musicologo Raffaele Mellace, Giovanna d’Arco nel 2015, che nel nostro caso sono
attuali. A cominciare dalla consulente scientifico della Attila nel 2018 e, come si è sei. Siamo nel Cinquecento,
riflessione etica e ideologica Scala. «Queste opere hanno detto, Macbeth». in Spagna, durante il regno
sul potere. «Certo, a tale in comune l’analisi delle Professor Mellace, possiamo di Filippo II. La vicenda,
proposito, va ricordato che logiche spietate dei detentori partire dalla trama? Qual è a un po’ mitizzata, vuole
il Don Carlo chiude proprio di un potere assoluto che grandi linee la storia del che l’Infante Carlo, ovvero
la trilogia sul potere voluta per sua natura disintegra Don Carlo? Don Carlo, figlio del re, si
dal maestro Riccardo Chailly, l’aspirazione alla felicità Si tratta di un grand opéra, veda sottrarre la fidanzata
iniziata con Macbeth sempre individuale e collettiva. cioè di una struttura che Elisabetta dal padre che la
di Verdi nel 2021, proseguita Inoltre, si tratta anche di un prevede sullo sfondo sposa, per ragioni politiche
con Boris Godunov di ritorno al Verdi della maturità un’ambientazione storica ovviamente, al suo posto. Lui
Musorgskij nel 2022 e dopo le tre inaugurazioni importante sulla quale non si rassegna e dunque c’è
84 Panorama | 6 dicembre 2023
PIACERI_BUONA «LA PRIMA» /2

MAGNIFICENZA
Una delle scene corali del Don
Carlo, alla prima della Scala
il 7 dicembre. L’opera è diretta
da Riccardo Chailly, per la regia
di LuÍs Pasqual. Scenografie
di Daniel Bianco e costumi
di Franca Squarciapino.
Nell’altra pagina, in alto, il
musicologo Raffaele Mellace.

di amare chi si vuole e di


poter essere quello che si
desidera, a causa di forze più
grandi di noi. In sostanza, il
tema romantico della libertà
personale è molto caro a
Verdi e in questo risiede tutta
la sua modernità.
Un soggetto che interessava
molto Friedrich Schiller,
l’autore proprio del Don
Carlos, Infant von Spanien
a cui Verdi si rifà.
Esatto. Verdi, infatti, per la
quarta volta, dopo Giovanna

DEL POTERE
d’Arco, I masnadieri e
Luisa Miller, si accosta
Brescia/Amisano Teatro alla Scala

a un altro lavoro del


drammaturgo tedesco per
metterlo in musica proprio
perché ne condivideva il
pensiero e le tematiche.
A cominciare, come
abbiamo detto, dall’idea
che il potere assoluto (nel
questa relazione conflittuale del contrasto generazionale, alla libertà e alla felicità degli Don Carlo incarnato dal
tra padre e figlio. Carlo molto caro a Verdi. Su tutto individui viene condotta al re di Spagna Filippo II) sia
viene sostenuto dall’amico domina la vicenda pubblica fallimento dalle forze esterne inconciliabile sia con le
Rodrigo, marchese di Posa, con la ragion di Stato. che regolano la società. inclinazioni personali sia con
fedele anche al re. Inoltre In sostanza, qual è il fulcro Sono forze diverse, come ad l’aspirazione alla libertà dei
c’è anche la principessa di del Don Carlo? esempio la moralità borghese popoli (di cui si fa portavoce
Eboli gelosa di Carlo che In generale, si potrebbe per quanto riguarda La il marchese di Posa) altro
denuncia ingiustamente gli dire che il tema centrale Traviata, oppure la ragion di tema contemporaneo. Va
amanti. Questa la vicenda della produzione di Verdi stato nel caso del Don Carlo, detto che Schiller era molto
privata che racchiude riguarda proprio il rapporto fino ad arrivare alla Forza apprezzato dai compositori
un tema importante, tra l’individuo e la sfera del destino, opera che già ottocenteschi e ne è una
quello dell’amore infelice, pubblica. Un rapporto nel titolo esprime il pensiero dimostrazione anche L’inno
contrastato, sbagliato. E ne spesso declinato in modo verdiano della libertà alla gioia di Beethoven,
svela anche un altro, quello tragico, dove l’aspirazione ostacolata, dell’impossibilità diventato poi l’inno ufficiale
6 dicembre 2023 | Panorama 85
PIACERI_BUONA «LA PRIMA» /2

il linguaggio della sua musica


i conflitti, le problematiche,
le aspirazioni, che si
vivevano a quel tempo, compositore. Detto questo, il
a livello nazionale e Don Carlo più che ideologica
internazionale. Tutto questo la si potrebbe definire
contribuisce a trattare la un’opera morale.
politica, nel Don Carlo, non Che cosa si intende per
come un insieme di ideali «opera morale»?
propriamente astratti, ma È un teatro in cui si fanno
come un susseguirsi di i conti con la storia, con i
faccende concrete. Questa valori che vengono o non
forse è l’unica, o una delle vengono rispettati. Si va
poche opere dove sono tanti quindi oltre l’intrattenimento
i confronti tra i personaggi e il sentimentale. Questo oggi
in cui si parla di politica. è un dato acquisito, ma un
Si pensi al dialogo tra tempo non lo era affatto.
l’Infante e il marchese di Il re, il figlio Carlo, la regina
Posa, tra quest’ultimo e il Elisabetta, ma anche la
Brescia/Amisano Teatro alla Scala

re Filippo II, oppure quello principessa di Eboli e il


squisitamente politico tra marchese di Posa sono tutti
il Grande Inquisitore e il re. personaggi infelici.
Sono tutte occasioni rilevanti, Non si salva nessuno, nel
trattate con molta cura dal senso che perfino chi ha il
potere assoluto come Filippo
CAST STELLARE II vive il suo ruolo male: da
Francesco Meli interpreta
il ruolo di Don Carlo, un lato è costretto a fare i
dell’Unione europea, messa versione che la Scala metterà Anna Netrebko quello di conti con la Chiesa che lo
in musica proprio di un testo in scena, risentirà molto di Elisabetta di Valois. condiziona e dall’altro con la
Tra gli altri interpreti:
dello scrittore tedesco. questo clima di polemica Michele Pertusi in Filippo II, sua famiglia, con il figlio che
Professore, ci potrebbe contro l’ingerenza del potere Elina Garanča nella ama la matrigna e con sua
inquadrare il periodo ecclesiastico nei fatti di Stato Principessa d’Eboli, moglie Elisabetta, una donna
Luca Salsi nel Marchese
storico di composizione del e colpirà molto gli animi, di Posa e Ain Anger troppo giovane per lui. Alla
Don Carlo? infervorandoli. nel Grande Inquisitore. fine si arriva alla conclusione
Siamo nel 1886-1887 quando Quindi si potrebbe definire che gestire il potere non
Verdi scrive la partitura il Don Carlo un’opera è appagante, non arreca
per la rappresentazione a politica, con una presa di nessuna felicità, ma crea
Parigi. La compone quindi posizione ideologia? solo dei nemici e costringe
all’indomani dell’Unità Sicuramente, Verdi non a operare delle scelte che
d’Italia, quando aveva già è mai stato estraneo provocano sofferenze a se
servito come deputato nel alla sfera pubblica e alla stessi e a chi sta attorno. E
nuovo parlamento nazionale. partecipazione attiva alla quindi direi che la figura di
Ma questi sono anche gli vita dello Stato, tanto è vero Filippo II è davvero una delle
anni in cui è molto discussa che Cavour lo aveva voluto, più imponenti che il teatro
la Questione romana: il papa sebbene per i primi mesi, di Verdi realizza proprio per
controlla ancora saldamente in Parlamento. Verdi era questa carica di malinconia
la città di Roma e il conflitto amato dal popolo e costituiva profonda. E la malinconia
tra potere laico e potere della un esempio di moralità e è una delle grandi tinte
Chiesa è molto acceso e rettitudine. Inoltre, senza espressive di quest’opera
porterà alla Presa di Porta Pia. dubbio, il compositore era verdiana. Così come la
Quando l’opera poi arriverà intellettualmente interessato solitudine radicale del re. ■
a Milano, nella nuova a leggere e a interpretare con © RIPRODUZIONE RISERVATA

86 Panorama | 6 dicembre 2023


www.tiberiadeholding.com
PIACERI_DA VISITARE
CREMONA

La regione «locomotiva del Paese»


diventa un brand che raggruppa
le eccellenze di moda, design, food,
turismo, architettura e tutto quello
che la contraddistingue nel mondo.
A Panorama lo spiega, in anteprima,
l’assessore Barbara Mazzali
che dice: «Lo stile lombardo
non si sostituisce al Made in Italy,
lo rafforza con originalità».

ALLA SCOPERTA DEL «LOM


di Antonio Bozzo

(NON C’È SOLO MILANO)


M
ettere a sistema le tante e D’accordo, assessore. Ma si start up crescere a dismisura, fenomeno
diverse eccellenze lombarde. può parlare di stile unico della legato alla volontà di questi ragazzi di
« Ecco che cosa significa il Lombardia? diventare grandi imprenditori.
brand Lombardia Style». Unico e inimitabile, di alta gamma. Stile Lombardia meta di turismo, in
Così comincia la che nasce da moda ed enogastronomia particolare altospendente. Non
chiacchierata con Panorama di di altissimo livello, dalle esperienze che preoccupa l’iperturismo?
Barbara Mazzali, assessore al turismo, regaliamo. Rappresentiamo il lusso, Il cosiddetto turismo green o
marketing territoriale e moda di il pregiato, la qualità più alta che ci responsabile ha già modificato
Regione Lombardia. Con alcune invidiano e cercano di imitare. le invasioni che si verificavano
domande, le chiediamo I giovani imprenditori lombardi pre-Covid, con arrivi più fluidi e
di spiegarci meglio. in che modo esprimono destagionalizzati. Quest’estate i nostri
Non
on bastava il vecchio e l’orgoglio di appartenenza? laghi, Como e Garda in primis, sono
conosciuto Made in Italy? Ho avuto modo di conoscerne diventati superstar, raggiungendo
La Lombardia è la locomotiva molti, cresciuti con il numeri impressionanti. I flussi
del Paese. Creare un brand culto dell’alta qualità. portano a difficoltà tecniche. Ci
riferito alla regione è Sperimentare, amare saranno sempre punti migliorabili,
doveroso. Lombardia il proprio lavoro sono tra cui il servizio dei trasporti e
Style è un nome per i caratteristiche comuni. la ricettività. Regione Lombardia
nostri valori: moda, La Lombardia ha visto le si muove per risolvere queste
design, food, turismo, problematiche, occorrerà tempo.
musica e architettura. Barbara Mazzali, In Lombardia sono nate la moda
Non si sostituisce al assessore al turismo, italiana e il design. Ora è il turno
marketing territoriale
Made in Italy, lo rafforza e moda di Regione del food. Quali altri settori vede in
con originalità. Lombardia. espansione?
88 Panorama | 6 dicembre 2023
ci aspetta? Stiamo mettendo in atto
una politica di avvicinamento dei
giovani ai ruoli che possono sembrare
meno appetibili, di cui il mercato
ha disperatamente bisogno. Fino
a qualche anno fa diventare cuoco
non era cool. Oggi fare lo chef è il
sogno di tantissimi ragazzi. Vogliamo
nobilitare altri mestieri artigianali e
manifatturieri.
Rapporti con Milano. La città tende
a occupare lo spazio primario. Cosa
ci dice a riguardo?
Lombardia Style nasce proprio con
l’idea di spostare l’attenzione da
Milano e portarla su tutta la regione.
L’intento è creare un Fuori Milano,

BARDIA STYLE»
MANTOVA attraverso il quale i turisti possano
scoprire le bellezze e meraviglie
di tutto il territorio. Non possiamo
lasciare che il visitatore passi dalla
città meneghina per spostarsi a
Firenze o Roma. La Lombardia è ricca
di gioielli unici e inestimabili.
Le Olimpiadi invernali saranno
una vetrina. State pensando a
qualcosa di specifico?
Dovranno giocare un ruolo di
promozione per la regione. Ho sentito
turisti stranieri pensare che a Milano
si sciasse! C’è confusione. Stiamo
pensando a come veicolare i visitatori
in tutta la regione. Raccontare le
nostre meraviglie e farle scoprire sarà
il nostro primo dovere.
Se dovesse convincere un
americano a visitare per la prima
SIRMIONE volta la Lombardia, quale poker
di eccellenze vanterebbe?
Il food è importante. L’ho constatato saturazione risulta complesso avviare Quattro luoghi talmente magici da
alla Festa del Torrone a Cremona e un’attività. È di più, ha le fondamenta convincerlo non solo a scoprirci, ma
alla Festa della Sbrisolona a Mantova. per accogliere giovani con voglia a tornare. A partire da un Patrimonio
Celebrazioni che valorizzano prodotti di fare, spirito di iniziativa, idee Unesco dell’Umanità: Mantova
e attirano turismo. Altro settore originali. e Sabbioneta, ricche di tesori
in espansione è il beauty. Le Quanto conta l’educazione delle inestimabili. Lo porterei sul Garda,
aziende lombarde hanno avuto giovani generazioni per lo sviluppo a visitare Tremosine, Limone del
un’impennata. del Lombardia Style? Garda e Sirmione. Poi nell’Oltrepò
La Lombardia è sempre terra La formazione è uno dei temi più Pavese, piccola Toscana dai paesaggi
d’elezione per un giovane importanti per Regione. Puntiamo bucolici, con cucina straordinaria
imprenditore che viene da altre su scuole di professione e istituti e vini sublimi. Infine la Valtellina,
parti del mondo? tecnici. Moda, design e cucina sono tra un pizzocchero e una
Certo. Lombardia non è solamente forti e influenti. Ma senza prossimi passeggiata. ■

Milano, dove vista l’altissima artigiani, sarte, cuochi, che futuro © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 89


IL MAGICO Quella volta che per far sorridere
la regina Elisabetta la dovette

OBIETTIVO DI
chiamare «mamma».
La trasformazione in dark

RANKIN
lady di Lindsay Lohan e lo scatto
in una fattoria con gli Oasis,
passando per David Bowie
il trasformista e il famoso
«dito medio» di Heidi Klum.
Il fotografo britannico ripercorre
di Gianni Poglio i suoi scatti più iconici e ne racconta
foto di Rankin storia e aneddoti a Panorama.

S
ua Maestà vor- Lindsay
«
rei fotografarla
mentre impu-
Lohan
L’attrice
gna una spa- newyorkese
da...». in versione
Sorride divertito (via Google superstar
del rock.
Meet) Rankin, al secolo John «Sul set si
Rankin Waddell, il fotogra- muove con la
fo inglese che negli ultimi sicurezza
di una top
trent’anni ha visto sfilare model.
davanti al suo obiettivo buo- Ha un approccio
na parte dei personaggi più simile a quello
di Gisele
famosi e iconici di sempre. Bündchen»
«Per immortalare la Regina racconta
Elisabetta a Buckingham Rankin.
Palace nella Sala del Trono
mi avevano concesso cinque
minuti. Così, non ho perso
tempo e le ho chiesto subi-
to della spada, ma lei con
Noel
grande garbo mi ha risposto e Liam
“No, grazie non mi piaccio- Gallagher
no le mie mani”» ricorda. «A A proposito dei
«fratelli Oasis»,
un certo punto il cavo che il fotografo dice:
Lindsay Lohan, Homme Magazine, 2014 ©Rankin

collega il flash all’otturato- «Sono stati


re della macchina fotogra- i miei eroi
musicali
fica si stacca e schizza via quando avevo
come un elastico: la regina 30 anni.
inizia a ridere e io capisco in La gente pensa
che siano
un secondo che quella era scorbutici e
l’immagine che avrei voluto supponenti, ma
scattare, la regina che ride. in realtà hanno
un senso
Il mio assistente trema per dell’umorismo
l’emozione e non riesce a straordinario».

90 Panorama | 6 dicembre 2023


6 dicembre 2023 | Panorama
91
PIACERI_DA GUARDARE

Noel Gallagher and Liam Gallagher, Oasis, GQ, 2002 ©Rankin


PIACERI_DA GUARDARE
David Bowie, Dazed & Confused, Issue 14, 1995 ©Rankin

riattaccare il cavo per alcu-


ni interminabili istanti, poi
David Rankin. «In realtà lavorare
con loro è stato facile. Li ho
rimettano insieme la band.
Gli Oasis sono stati per lun-
ce la fa e la regina torna se- Bowie messi in posa in un fieni- go tempo la colonna sonora
rissima» rivela Rankin. «In Una gallery le nella campagna inglese della mia vita» sottolinea.
di espressioni
una frazione di secondo mi inusuali del mentre stavano incidendo «Lindsay Lohan ha un
sono detto che avrei dovuto Duca Bianco uno dei loro album. Appe- piglio molto simile a quel-
farla sorridere di nuovo così pubblicata na sono arrivato con la mia lo di Liam e una totale
per la prima
ho iniziato a chiederle tipo volta su attrezzatura Liam si è mes- consapevolezza di sé. Ha
cantilena: “Mamma, puoi Dazed so a urlare “Rankin is in the un approccio rock and roll
sorridere per me, per favo- & Confused, house”. A volte lo incontro tagliente, in realtà più che
il magazine
re? Mamma puoi sorridere fondato mentre fa jogging perché un’attrice sembra la front-
per me, per favore? Lei lo da Rankin con vive a Londra vicino a ca- woman di una rock band»
ha fatto e io ho scattato l’im- Jefferson Hack sa mia. L’altro giorno ero a racconta il fotografo, che
nel 1991.
magine più importante della «Pensavo che spasso con i miei cani e l’ho proprio in queste settimane
mia carriera». David fosse incrociato. Dopo avermi sa- è protagonista a Londra di
un uomo lutato mi ha detto: “Cosa sei, un evento, il RankinLive, al
supercool
Dalla Regina ai fratelli e distaccato. un fottuto pastore?”. È fatto 47 di Carnaby Street. Il 12, il
Gallagher, Liam e Noel, il Si è rivelato così, un tipo molto, molto 16 e il 17 dicembre chiunque
cuore degli Oasis, la band l’esatto interessante da fotografare: avrà la possibilità di essere
contrario».
più famosa del Regno Unito mi ricorda un leopardo o una immortalato da Rankin in
dopo i Beatles. Chiunque pantera perché non sai mai persona in una session fo-
li descrive come irascibili, che cosa sta per fare. Spero tografica di 15 minuti (per
scorbutici e rissosi, ma non che prima o poi lui e Noel info sui costi e prenotazioni
92 Panorama | 6 dicembre 2023
Regina Elisabetta II
La fotografia risale al 2001 ed è stata realizzata in
occasione del Golden Jubilee della sovrana. «Ricordo
che il suo ingresso nella sala del Trono è stato un’onda
travolgente di potere e carisma». Rankin ha di recente
realizzato anche un ritratto di Re Carlo III.

HRH Queen Elizabeth II, 2002 ©Rankin


Heidi Klum, Italian GQ, 2003 © Rankin

Heidi https://rankinswag.com/
products/archive).
lavoriamo insieme, lei ama
flirtare con l’obiettivo ed è
Klum molto brava a trasmettere
Questo scatto «I ritratti delle celebri- fiducia e intimità. Riesce
ha ispirato
il celebre libro
tà, una volta che vengono sempre a interpretare il per-
di Rankin, Fuck pubblicati, vivono di vita sonaggio che vuole essere in
You, in cui molte loro. Un esempio lampante quel momento». Sono gradi
celebrità
mostrano
è l’immagine di Heidi Klum di sintonia diversi quelli che
ironicamente con il dito medio. Ha una si instaurano tra chi fotogra-
il dito medio. storia buffa: ho inserito fa e chi viene fotografato.
quello scatto in un libro, poi Questioni di alchimia… Ci
qualcuno si è appropriato sono mille variabili» spiega
Rita Ora della foto e ha stampato del- Rankin.
«Questa le t-shirt con quell’immagi- «David Bowie era un ge-
immagine» ne in bella evidenza senza nio, un artista che ho sempre
Rita Ora, HUNGER, Issue 4, 2013 ©Rankin

racconta Rankin
«è una riconoscermi nemmeno stimato moltissimo, con un
proiezione della una sterlina. Sono andato senso dell’immagine stra-
sua personalità in Thailandia e un ragazzo ordinario. Nelle mie foto si
artistica.
In realtà, Rita su cinque aveva addosso lascia andare ad una serie
è quanto di più quella maglietta» ricorda. di smorfie ed espressioni
lontano ci possa «Detto questo, con Heidi che sono molto distanti
essere da una
celebrity c’è un’intesa totale. Siamo dall’immagine che si era
inarrivabile». davvero in sintonia quando cristallizzata nel tempo. Lui
6 dicembre 2023 | Panorama 93
PIACERI_DA GUARDARE
Hugh Grant Björk
«Un attore senza La carriera
senso dell’umorismo di Rankin nel music
non avrebbe mai business è iniziata
accettato di farsi fotografando Björk.
ritrarre a fianco «Un colpo di vento
di un manichino. improvviso è stato
Hugh lo ha fatto, l’occasione
1978 senza battere ciglio». per questa foto».
Bruce
Hugh Grant, GQ Germany, 2001 ©Rankin

Springsteen
USA West
coast 1978
Jude Law, Dazed & Confused, Issue 15, 1995 ©Rankin

Björk, Dazed & Confused, Issue 16, 1995 ©Rankin


Jude Law
New York, metà anni è sempre stato cool, il figo capelli sul viso è l’emblema da lì a pochi giorni si sarebbe
Novanta: «In un’era con la sigaretta. Io, invece, del suo approccio. Una fo- tagliato i capelli. Così anzi-
pre-selfie, all’esterno
di un McDonald’s l’ho fotografato come Tigro lata improvvisa di vento ha ché essere il primo a immor-
c’erano delle cabine di Winnie the Pooh mentre mosso i suoi capelli in modo talarlo con il nuovo look, fui
in cui si poteva fare una “ringhia” all’obiettivo. Non che coprissero l’intera fac- l’ultimo a fotografarlo con il
foto con Ronald
McDonald. Un lampo penso che David sia mai cia. Chiunque con un gesto vecchio».
di complicità tra me stato in sintonia con i miei della mano li avrebbe spo- E, infine, Jude Law ab-
e Jude che abbiamo scatti, ma ogni volta che gli stati, lei no, è rimasta immo- bracciato a Ronald McDo-
sfruttato al volo».
ho chiesto di utilizzarli ha bile, consapevole che quella nald all’esterno di un McDo-
sempre detto sì» dice. sarebbe diventata “la foto”». nald’s newyorkese: «Sia lui
A proposito di capelli, c’è che io stavamo cercando nei
«Bjork è un’artista con una storia di acconciatura rispettivi lavori di far breccia
cui ogni fotografo sogna di dietro l’immagine di Hugh negli Stati Uniti. E credo che
lavorare. È una complice Grant seduto sul divano con quell’immagine sia simboli-
perfetta, ha il senso dello un manichino: «Ha accettato ca del momento che stava-
scatto che rimane per sem- subito di mettersi in quella mo vivendo». ■

pre. L’immagine di lei con i posa ma poi mi ha detto che © RIPRODUZIONE RISERVATA

94 Panorama | 6 dicembre 2023


PIACERI_AL CINEMA

Pollice verde,
Un oscuro passato razzista
da nascondere, un nuovo
lavoro nella natura
e un amore controverso
per una ragazza di colore.
Joel Edgerton, protagonista
del film Il maestro giardiniere
(con Sigourney Weaver)
si racconta a Panorama:
«Il percorso di redenzione
comincia da noi stessi».

M
di Francesco D’Errico
olti film oggigiorno
sono creati per
« intrattenere il pubblico.
È soddisfacente vederli,
ti portano lontano dai
tuoi problemi quotidiani,
ma una volta finiti non ti resta granché.
Personalmente, da attore, preferisco
quelli che accendono un dibattito, ti
fanno riflettere e parlare, magari essere
in disaccordo con le persone con cui li
hai visti. E iniziare una discussione».
Joel Edgerton, attore e regista
australiano alla soglia dei 50 anni,
è entrato a Hollywood attraverso i
prequel della saga di Star Wars, dove
interpretava Owen Lars, lo zio di Luke
Skywalker, ma si è costruito poi
una carriera di ruoli convincenti
in film di spessore, come il
criminale di Animal Kingdom o il
terapeuta che vuole convertire i gay
all’eterosessualità di Boy Erased.
Narvel Roth, il protagonista di
Il maestro giardiniere, in uscita il
prossimo 14 dicembre, ricorda alla
lontana il suo personaggio di Loving
che lottava per un amore interrazziale
nell’America razzista degli anni
Cinquanta. In questo suo ultimo film
lavora come giardiniere nella tenuta
della ricca Norma (Sigourney Weaver),
ma in realtà nasconde un passato da
suprematista bianco, rifugiatosi nel
giardinaggio per trovare un altro scopo
96 Panorama | 6 dicembre 2023
suprematista bianco L’attore
australiano
Joel Edgerton
(49 anni) con
l’americana
Sigourney
Weaver (74)
in una scena
del film Il maestro
giardiniere,
al cinema
dal 14 dicembre.

6 dicembre 2023 | Panorama 97


PIACERI_AL CINEMA

di vita. La donna, con cui ha una


relazione, lo invita a occuparsi della
nipote Maya (Quintessa Swindell),
per sottrarla a problemi di droga,
ma tra la ragazza (che è nera, ndr) e
l’uomo inizia a nascere un’attrazione
pericolosa. «Credo che la loro relazione,
benché ancorata nella fiction piuttosto
che nella realtà, potrebbe offendere
più di qualcuno tra gli spettatori»,
L’agguerrita Sigourney Weaver e, sotto, Quintessa Swindell. Sono le protagoniste
dice Edgerton. «Paul Schrader, che femminili del film Il maestro giardiniere.
oltre ad essere regista ha scritto questa
storia, è un autore che invita nei suoi Ho una casa a Bondi Beach, a Sydney,
film a sviluppare un certo grado di e vivo vicino all’oceano, mentre prima
controversia. Io stesso quando leggevo ero più a contatto con la campagna e le
la sceneggiatura mi chiedevo: Narvel e fattorie. Ho vissuto anche a New York,
Maya dovrebbero stare insieme oppure prima del Covid.
no?». Di recente è uscito uno studio che
Come ci si prepara a incarnare un sostiene che trascorrere un week-
suprematista bianco? end in mezzo ai boschi una volta al
Per ogni ruolo rifletto e leggo mese è in grado di far stare bene una
molto e parlo con chi ha scritto la persona per due mesi. Cosa ne pensa?
sceneggiatura. Più invecchio più mi Sono d’accordo. Ho girato un film
rendo conto che sono attento ai tratti intitolato It Comes at Night e durante
esteriori di un personaggio: ovviamente le riprese passavo il tempo immerso
per me è fondamentale svilupparne rigenerativo. Lei ha il pollice verde? in una foresta in Upstate New York
la vita interiore, ma il modo in cui Assolutamente no. Ma posso dire (la regione dello Stato confinante col
qualcuno si veste, si muove, si presenta di avere imparato qualcosa dalla Canada, ndr). E ho iniziato a capire
diventa un mezzo per capire chi madre della mia compagna (Christine quanto mi facesse bene. In città non si
è. In questo caso avevo pensato a Centenera, giornalista che dirige Vogue sta male ma c’è una parte di vita che è
Narvel come un uomo barbuto, un Australia, ndr), che conosce tutte le insostituibile, come quando ti togli le
po’ selvaggio, che assomiglia a un piante, sa tutti i trucchi per curarle, scarpe e inizi a camminare a piedi nudi
boscaiolo, ma Paul ha ribaltato la mia piantarle e così via. È stata lei quando nell’erba, realizzando che è percorsa da
visione con l’immagine di un uomo avevo creato il mio piccolo orto in casa migliaia di insetti.
molto ordinato nell’aspetto. per coltivare pomodori e altre piante Tornando al film, sembra parlare
Che però ha il corpo coperto di a darmi i consigli giusti per non farle soprattutto di quanto sia importante
tatuaggi. morire tutte. Questo ruolo poi mi ha nella vita imparare a perdonare gli
E visti da lontano assomigliano quasi a fatto pensare a qualcos’altro. altri.
motivi floreali, anche se sono di natura Ovvero? Alcune cose sono più difficili da
totalmente differente. La prima volta A quanto mi sono allontanato dalla perdonare di altre, ma ogni percorso di
che me li hanno applicati sul corpo natura nella mia vita rispetto a quando redenzione inizia da sé stessi. Narvel
ho provato una strana sensazione di ero ragazzo e vivevo vicino a una potrebbe continuare a nascondersi
potere. Che mi ha fatto interrogare su foresta di uno dei parchi nazionali sotto i panni da giardiniere pulito ed
chi sia quest’uomo e il suo percorso di australiani e passavo il tempo a educato, ma per avvicinarsi a Maya
vita. guardare le rane, i serpenti e gli animali deve diventare vulnerabile e mostrare
Il film descrive il giardinaggio in libertà. Da quando mi sono trasferito la sua vera essenza e il proprio passato.
come una routine che può liberare in città ho perso il contatto con tutto A costo di essere rifiutato e dovrene
dai propri demoni e la natura questo. pagare le conseguenze. ■

come qualcosa che ha un potere Dove vive oggi? © RIPRODUZIONE RISERVATA

98 Panorama | 6 dicembre 2023


MOONRAKER 1979
DI PATRICK MORIN; MOONRAKER © 1979 DANJAQ; LLC; MGM STUDIOS

VACANZE DA
Roger Moore alle cascate
dell’Iguazú, al confine tra
Argentina e Brasile,
in una scena di Moonraker
Operazione Spazio (1979). È
uno dei luoghi presentati nel
libro James Bond Destinations
di Daniel Pembrey, pubblicato
da Assouline (a destra).

100 Panorama | 6 dicembre 2023


PIACERI_DESTINAZIONI

Un libro racconta l’agente segreto


007 come fosse un moderno
«Travel influencer», vero viaggiatore,
mai banale turista. Sempre in
avanscoperta nei luoghi che hanno
fatto e faranno tendenza. Ecco i più
famosi e in che film li abbiamo visti.

N
di Mario Gerosa
essuna agenzia di d’oro si volava in Thailandia,
promozione turi- nell’isola di Scaramanga, ri-
stica è stata mai battezzata dal turismo «James
efficace quanto i Bond Island». Ma non è solo
film di 007. Fin da- questione di alberghi da sogno
gli esordi, nel 1962, e di spiagge baciate dal sole.
l’agente segreto creato da Ian C’è anche ampio spazio
Fleming ha presentato al suo per la storia, per i complessi
pubblico alcuni dei luoghi più monumentali e per gli eventi
belli e spettacolari del mondo. che andrebbero visti almeno
D’altra parte il turismo d’élite una volta nella vita, come Lu-
è uno dei pilastri su cui si basa xor e le piramidi di Giza, il Pan
la saga, insieme alle Bond girl, di Zucchero a Rio de Janeiro, il
ai gadget tecnologici ideati carnevale a Città del Messico.
da Q, e ai covi dei cattivi che Esotismo, storia, ma an-
combinano cemento armato, che luoghi da scoprire con cal-
natura e pezzi da museo. ma, da veri intenditori, come
l’antica cisterna sotterranea
Nella cinegeografia bon- di Istanbul, tra i set di Dalla
diana la parte del leone la Russia con amore, dove sono
fanno i luoghi esotici: nel pri- presenti pure le città dell’ex
mo film della serie, Licenza di Jugoslavia, appena evocate
uccidere, era di scena la Gia- dalle tappe nelle stazioni grige
maica, di lì a poco, in Thun-
derball, sarebbe stata la volta
delle Bahamas, in Vivi e lascia
morire si tornava nei Caraibi,
con l’isola di San Monique, e
poi, nell’Uomo dalla pistola

JAMES BOND 101


DI FRANCOIS DUHAMEL; SKYFALL © 2012 DANJAQ, LLC; MGM STUDIOS

SKYFALL 2012
e cupe, le meteore in Grecia del turismo di massa. Qualche da leggere come un saggio di Sono luoghi che si prestano
in Solo per i tuoi occhi, i sassi esempio? All’inizio degli anni cinema e da consultare come alle fantasie, quelle che anche
di Matera di No time to die, Settanta Vivi e lascia morire ri- un atlante fashion, scritto da noi desideriamo esplorare, pur
Udaipur in Octopussy, e la lancia New Orleans, nei primi Daniel Pembrey e pubblica- sapendo nei nostri cuori che
Tangeri accecante di Spectre. Novanta Goldeneye propone to dall’editore parigino As- non potremo mai farlo proprio
Insomma, si guarda un film di San Pietroburgo, nel 2002 è souline (pp. 328, 120 euro). come 007».
Bond come si sfoglia una rivi- la volta di Cuba ne La morte Cosa rende una destinazione
sta di viaggi. Segui l’avventura può attendere, e nel 2012 Bond di James Bond «bondiana»? Sono quindi destinazioni
e intanto ti fai un’idea per la è a Shanghai in Skyfall. Tutte Se lo chiede Pembrey, che è da sogno, che soprattutto ne-
prossima vacanza. mete turistiche che di lì a poco giornalista, autore di roman- gli anni Sessanta e Settanta
Spesso i film di 007 han- sarebbero diventate alla mo- zi polizieschi, e ovviamente venivano scoperte in ante-
no anticipato le tendenze, da. Le location dei film di 007 grande appassionato del mon- prima nei film dell’agente
proponendo luoghi che non sono il punto focale di James do di 007. «Le location non segreto, che è a tutti gli effetti
erano ancora appannaggio Bond Destinations, un libro sono solo belle e glamour. un travel influencer sempre in
avanscoperta nei luoghi che
A sinistra,
una scena faranno tendenza. E dato che
di Octopussy – non può e non deve deludere
Operazione mai, Bond è un viaggiatore
DI FRANK CONNOR; OCTOPUSSY © 1983 DANJAQ; LLC; MGM STUDIOS

piovra, in parte che non si accontenta delle


girato in India,
nella città grandi attrazioni, ma che cer-
di Udaipur, ca sempre qualcosa di più,
nel Rajasthan. deciso a scovare la vera ani-
In alto: sul tetto
ma dei luoghi che frequenta.
a Whitehall,
nel cuore «Bond è sempre un viaggiato-
di Londra, re, ma mai un turista, anche
si svolge una se a volte fa finta di esserlo»,
scena
di Skyfall, uno
nota Pembrey. «Si muove
dei film più come una persona del posto
apprezzati completamente a suo agio in
dell’era quei luoghi esotici». Col tem-
in cui Bond è
impersonato
po la geografia bondiana si
è arricchita, fino a diventare
OCTOPUSSY 1983 da Daniel
Craig. una sorta di guida per viaggi
102 Panorama | 6 dicembre 2023
PIACERI_DESTINAZIONI

d’autore. «Bond è diventato all’inizio di Goldfinger, all’e-


il fidato concierge dello spet- legante Palacio Estoril sulla
tatore per una serie sempre riviera portoghese, in Al ser-
più ampia di destinazioni» vizio segreto di Sua Maestà».
aggiunge Pembrey. «Nella pri-
ma metà degli anni Sessanta In 60 anni la saga di Bond

DI BERT CANN; DR. NO © 1962 DANJAQ; LLC; MGM STUDIOS


i viaggi internazionali erano ha contrappuntato la sto-
relativamente rari. I film di ria dei viaggi nel XX e XXI
Bond non solo stimolarono secolo, e si è distinta per la
il pubblico a sognare luoghi qualità delle proposte. E così
emozionanti e glamour, ma il cineturismo con licenza di
suggerirono un progetto, anticipare le mode ha un se-
spaziando dal Fontainebleau guito sempre più vasto. Nel
Miami Beach Hotel che si vede web ci sono varie classifiche

SPECTRE 2015

LICENZA DI UCCIDERE 1962


dei luoghi più belli dei film di di No Time To Die, che nella
007, che di questi tempi è più realtà comprende un insieme
che mai in voga, anche grazie di Gravina in Puglia, Matera e
al reality Road to a Million, Sapri. E poi, per gli amanti del
disponibile su Amazon Prime, cineturismo, come non citare
dove i partecipanti si cimen- la mitica Villa del Balbianello,
DI JONATHAN OLLEY; SPECTRE © 2015 DANJAQ, LLC; MGM E COLUMBIA PICTURES

tano con sfide in stile Bond. sul Lago di Como, che, oltre
Per il sito Hunting Bond a vedersi in Casino Royale,
al primo posto tra le location è anche teatro per uno Star
più iconiche c’è Ocho Rios in Wars». In Europa ci sono luo-
Giamaica, seguito dal Furka ghi iconici, che ogni cultore di
Pass in Svizzera e dalla James 007 dovrebbe vedere.
Bond Island a Phang Nga Bay, Tra questi, come aggiunge
in Thailandia. Secondo Marco Marco Donna, «Punta Schil-
Donna, esperto del mondo di thorn, la vetta che sovrasta
Bond, autore di James Bond, Mürren, in Svizzera. Sulla
Missione Italia. Guida alle lo- cima della montagna si trova
cation italiane di No Time to il Piz Gloria, il ristorante pa-
Die e Spectre, «anche l’Italia è noramico costruito durante le
una destinazione importante riprese di Al servizio segreto di
nella saga di 007. Il primo luo- Sua Maestà, che è meta di nu-
go emblematico che mi viene merosi appassionati. Un’emo-
in mente è Venezia, città delle zione simile, all’Ice-Q, il bar
spie per antonomasia. Amo in vetta al Gaislachkogel, che
Daniel Craig e Léa Seydoux in una scena di Spectre girata molto anche le scene a Corti- sovrasta Soelden in Austria,
in Marocco, vicino alla formazione geologica di Gara Medouar, na d’Ampezzo e sono affezio- che è teatro di scene di Spec-
regione di Dra-Tafilalt. In alto a destra: Sean Connery sul set di nato alla Civita Lucana, cioè tre». No, per Bond Il mondo
Licenza di uccidere (titolo originale Doctor No), primo film
della saga, ambientato anche in Giamaica, dove aveva una quella città di fantasia in cui non basta... ■
splendida residenza Ian Fleming, l’autore dei romanzi di 007. si svolgono le scene italiane © RIPRODUZIONE RISERVATA

6 dicembre 2023 | Panorama 103


PIACERI_DA BERE La magnum
di Amarone
Aneri,
annata 2001.

L’ambitissimo
Amarone del 2001
Si è scatenata la caccia alla magnum della maison
vinicola Aneri. Un nettare ricercato perché figlio
di un’annata unica: vendemmia scarsa, ma qualità
di eccellenza. Ne sono rimasti, però, solo 39 esemplari...
di Chiara Risolo

L
a linea della maison vinicola Aneri na alla nuova, inaugurata nell’inverno pello. «Vero» prosegue Aneri. «È stata
è incandescente. Da qualche gior- del 2022 a San Pietro in Cariano. «Dopo firmata da tutti noi (moglie, figli, nipoti,
no si susseguono una dopo l’altra oltre vent’anni dall’imbottigliamento ndr) e sarà donata a una persona molto,
chiamate da tutto il mondo di ri- abbiamo voluto che esperti enologi ne ma molto importante». L’imprenditore
storatori, enotecari e collezionisti verificassero lo stato. Quando ci hanno non cede all’interrogatorio, aggiunge sol-
di fine wine. Il motivo? Una magnum di confermato la straordinarietà, abbiamo tanto uno stringato «parliamo di piani
Amarone. Capiamoci, non «una qualun- cambiato i tappi e deciso di metterle in altissimi». Detto ciò, i 38 clienti devono
que». Si tratta dell’annata 2001 che, per vendita» spiega Giancarlo Aneri, anima sapere che la magnum di Amarone in
chi non lo sapesse o non lo ricordasse, è dell’azienda veneta. oggetto costa tremila euro. Cifra che non
stata figlia di una vendemmia certamente Attenzione, non tutte però. «Nove so- scoraggia affatto Giancarlo Aneri, anzi:
scarsa dal punto di vista quantitativo, no destinate alla mia famiglia per celebra- «Poco prima di parlare con Panorama, ho
ma ottima, con punte di eccellenza, in re occasioni speciali, venti a compratori chiuso una telefonata con un potenziale
termini di qualità. Bene, di queste ago- internazionali, con il vincolo di non più acquirente. Gli ho detto “le faremo sape-
gnate bottiglie da litro e mezzo ce ne di due bottiglie per Paese, e altre nove al re”. Insomma, le bottiglie sono 39, pardon
sono soltanto 39. Hanno visto la luce mercato italiano» precisa. D’accordo, mai 38, e noi facciamo selezione». Touché. ■
durante il trasloco dalla vecchia canti- conti non tornano, ne manca una all’ap- © RIPRODUZIONE RISERVATA

La famiglia Aneri
al completo.
Prando Nicholas

Al centro, il patron
Giancarlo
con la moglie Leda.

104 Panorama | 6 dicembre 2023


AGGIUNGI BURRÈ
AL TUO AUTUNNO.

Burrè, è un ingrediente straordinario che può trasformare qualsiasi zuppa in un


piatto delizioso e pieno di sapore, grazie alla sua bontà e i benefici. Burrè è fonte
naturale di grassi buoni, come l’acido grasso Omega-3, che possono contribuire
a una dieta equilibrata, inoltre è ricco di vitamine A, E, K.

Burrè è prodotto naturalmente in Puglia da ARRÈ FORMAGGI | Turi (Ba) BURROBURRE.IT


periscopio
IL TORMENTONE

FIAMME DI PASSIONE
«Amiamoci come
nei porno» è uno
dei passaggi di Rossofuoco,
brano che racconta
le fiamme della
passione, la tentazione
di abbandonarsi
al piacere a due. La voce
è di Mida, nuovo giovane
talento uscito dal reality 2
Mediaset Amici, che
trasforma in oro
tutto quel che canta. 1) ANTONELLA MOSETTI 2) BELLA THORNE
3) SONIA GREY 4) CAROL ALT
VITTORIA CERETTI 1

SENZA PIÙ CENSURE


Nuda sì, ma con gusto. A 62 anni
Carol Alt è sbarcata su
OnlyFans, il social senza censure
che macina fatturati record,
complici i contenuti hot postati
dai content creator. Tra questi,
sempre più vip come l’attrice e
modella che ha annunciato foto

INSTARGRAM
E LEO LA PRESENTA AI GENITORI...
sensuali per dimostrare che la
seduzione non ha età. Da Disney
Channel agli scatti hot, il triplo
carpiato di Bella Thorne vale 3
Se son rose fioriranno,
dicono i fan più scettici, 4
ma questa volta sembra milioni di dollari: la star di
essere quella buona: l’attore Hollywood è tra quelle più
Leonardo DiCaprio avrebbe
presentato ai suoi genitori cliccate e pagate. E in Italia?
la nuova fiamma, la modella Gioca con il nudo Antonella
bresciana Vittoria Ceretti. Mosetti: provocante ma mai
GETTY IMAGES, IPA, INSTAGRAM

Poco importa la differenza di sfacciata. Decisamente più


età (Leo 49, Vittoria 25). Il esagerata Sonia Grey: a colpi
divo di Hollywood in passato
è stato legato a Gisele di posture tentatrici e primi
Bündchen e Bar Refaeli piani del seno prorompente,
quando avevano meno l’ex infermiera sexy di Striscia
di 25 anni. Ma magari ha conquistato il titolo di
un’italiana è per sempre.
«regina delle milf» di OnlyFans.

106 Panorama | 6 dicembre 2023


ALESSANDRO CATTELAN

IL «DATO» SEXY DELLA VITA

DURANTE
LO SMART WORKING
CLAUDIO AMENDOLA

È PIÙ BELLO
Le giornate casalinghe spese
DAGLI SCHERMI AI FORNELLI
Una Celebrity di hamburger:
in smart working possono essere
estremamente monotone. Così, MasterChef Alessandro Cattelan
per scacciare via la routine, all’ennesima potenza. con altri soci ha
si cercano diversivi, alcuni La sfida ai fornelli tra i aperto Quintalino,
parecchio piccanti: il 26 per vip si è spostata dalla locale specializzato in
cento degli intervistati, almeno tv alla realtà con una panini e toast di alta
una volta, è arrivato a fare sesso
con il partner nell’orario d’ufficio. serie di aperture qualità made in Italy;
A dirlo è un nuovo studio inaspettate. A Milano a pochi chilometri, ha
condotto dai ricercatori è scontro a colpi inaugurato Neat
di CalendarLabs e ripreso Burger, catena di fast
dall’emittente americana Fox food vegano di
News. L’analisi va oltre, indaga LEONARDO DICAPRIO
i diversivi messi in atto dagli proprietà di
impiegati per non farsi Leonardo DiCaprio Puglia Riccardo
redarguire durante gli e del pilota Lewis Scamarcio, che
attimi di passione: il metodo Hamilton. Punta sulla ha aperto Club64,
comune è affermare di avere tradizione romana ad Andria: l’attore
avuto un’emergenza che ha
impedito di rispondere al
Claudio Amendola, e i suoi due fratelli
telefono o partecipare a una al debutto nella hanno riconvertito
riunione virtuale. La verità è che ristorazione con in ristorante la casa
si era alle prese con qualcosa Frezza, nel cuore della nonna.
di molto più reale. della Capitale. Questione di affari
RICCARDO SCAMARCIO Omaggia la sua ma anche di cuore.

QUANDO IL CINEMA PRENDE IL LARGO


In navigazione si guarda una selezione di film
girati nelle destinazioni toccate dalla rotta,
approfondendoli in compagnia di esperti che
li commentano; una volta scesi a terra, si
percorrono itinerari costruiti su misura per far
vivere agli ospiti i luoghi ammirati sullo
schermo. È il progetto «Cinema Lovers» di
Going (Going.it), tour operator di MSC Cruises:
un incontro originale tra il mondo delle
crociere e l’incanto della settima arte. I primi
itinerari, in partenza dall’Italia in primavera,
raggiungono Barcellona in Spagna, Marsiglia
La spiaggia di Barcellona in Francia e altri porti ricchi di storie. Marsiglia, il castello d’If.

6 dicembre 2023 | Panorama 107


PERISCOPIO_IPSE TWI IT

Linda
sogna
da sola Linda
Evangelista
quando negli
anni Novanta

E
era una super
ra la più bella, così avuto così tanto in comune top model
camaleontica, felina. con una supermodella», e, nel riquadro,
Linda Evangelista «Capisco perfettamente oggi,
a 58 anni.
è stata una delle sei come si sente, dormo in
supermodelle che hanno un’altra stanza da anni»,
segnato gli anni Novanta. «Io odio non solo sentire
Una divinità che sfilava con respirare, ma anche
l’iconico caschetto rosso mangiare, camminare,
Tiziano. Oggi, a 58 anni, parlare», «A letto posso
intervistata dal Sunday sopportare solo il mio cane
Times, senza esitazione, che respira».

Getty Images (2)


come un guerriero di Praticamente ha strappato
Mishima, ci ha regalato l’ultimo pezzettino di velo
una massima da ricamare del tempio che miseramente
a piccolo punto e poi resisteva. Il talamo nuziale
incorniciare nel tinello: così ci appare come un di tutto rispetto. Sposata stravolti. Si è chiusa in
«Non voglio più andare tormento. Arrivati nel a 22 anni con il capo della clausura: «Ho smesso di
a letto con nessuno. Non mezzo del cammin di mitica agenzia Élite, ha guardarmi allo specchio.
voglio più sentire qualcuno nostra vita ci avviamo avuto una relazione con La vita in fondo è meglio
che mi respira accanto». verso stanze separate. Per l’attore Kyle MacLachlan senza specchi». Una novella
Altro che la nostra chi può. E chi non può: «È (Twin Peaks). Ha perso contessa di Castiglione,
inesauribile Iva Zanicchi, da un anno che dormo sul al sesto mese il figlio del eroina di una favola nera.
che a 83 anni ha confessato divano, mio marito russa compagno, il calciatore La donna dagli occhi di
di fare l’amore con il suo come una sega circolare», Fabien Barthez, e infine ghiaccio, algida e torbida,
Pippi praticamente ogni «Non lo sopporto nemmeno ne ha avuto uno dal è la parabola infelice di
sera. Invece Linda non quando lo sento masticare», miliardario François- anni stratosferici che si
balla più. La boutique è «È assolutamente Henri Pinault. Insomma, sono slabbrati, corrosi,
irrimediabilmente chiusa e comprensibile la sua uomini che respiravano rovinati velocemente come
senza rimpianti. Ammirati attitudine, io non sopporto (e non solo) ne ha sentiti il suo viso. Eppure, Linda,
i social si sono schierati anche quando a letto mi abbastanza. Ma negli non bisogna mollare mai.
compatti con la leggendaria ruba le coperte». Ma come ultimi cinque anni ha Vendono dei fantastici
top model, eleggendola è comprensibile, se non ci vissuto un incubo: dopo cerottini che posizionati
regina assoluta di queste sopportiamo neanche da un trattamento estetico sul naso del poveretto
feste: «Linda stai tranquilla, dormienti, cosa resta? Per di criolipolisi è rimasta potrebbero permetterti
siamo in tante a pensarla onestà ricordiamo che la sfigurata. Ci sono foto che ancora notti di fuoco silente.
come te», «Sei diventata meravigliosa creatura ha la ritraggono irriconoscibile, (Terry Marocco) ■
la mia guida. Non ho mai avuto una vita sentimentale gonfia, con i lineamenti © RIPRODUZIONE RISERVATA

108 Panorama | 6 dicembre 2023


lettere

la giustizia e le pene nel caso di giulia cecchettin


Egregio direttore Belpietro, priamente come «telefono rosso» (perché l’onore di presiedere Uneba, che raccoglie
sono un uomo di quasi 66 anni, padre telefono non era): il primo collegamento più di mille enti dediti all’assistenza ai più
di tre figli maschi. Non ritengo di aver diretto tra Pentagono e Cremlino, tra Stati fragili in tutta Italia, in particolare anziani
improntato la mia famiglia secondo un Uniti e Unione sovietica. Dopo la crisi di non autosufficienti. Tra le quattro possibili
modello patriarcale, né che i miei figli siano Cuba, si puntava su una comunicazione risposte al bisogno di assistenza dei non
cresciuti in un simile ambiente. Partecipo diretta e veloce come foriera di intese. autosufficienti, oltre all’aiuto della famiglia
con sincero cordoglio alla perdita di Giulia Ora che le comunicazioni sono più e al ruolo del volontariato, lei nel suo edito-
Cecchettin, ma vorrei esprimere una linea facili non sembra che i problemi siano riale cita l’affidamento a residenze private
di pensiero differente rispetto a quanto spariti, anzi l’orologio della Storia ci ha a carico dell’anziano/della famiglia, o in
presentato da Elena, sua sorella. Resto rimandato indietro a quei tempi. La solu- alternativa l’accoglienza nella struttura
deluso e turbato per come questo dram- zione evidentemente non è nel mezzo ma pubblica che compartecipa alle spese. In
ma è stata politicizzato. In questi casi, è nella volontà degli uomini. questa sua disanima c’è però un grande
l’ambito giudiziario ad avere il mandato Oltre a questo anniversario, l’altra assente: il non profit. Oltre il 50 per cento
di indagare sul crimine. coincidenza storica è che il primo utilizzo dei posti letto nelle residenze per anziani
Non posso poi non notare come i me- ufficiale da parte dell’Urss fu in occasione in Italia è gestito da enti non profit, molti
dia, senza eccezione, abbiano dato una della Guerra dei sei giorni. Chissà ora che si dei quali nostri associati.
copertura eccessiva all’evento. Sarebbe è riaperto in Israele se la linea rossa ripren- Enti pubblici ed enti privati profit han-
preferibile evitare questo tipo di coinvolgi- derà a funzionare. Il primo testo di questa no un peso assai inferiore. E non è vero che
mento politico e concentrarsi invece sulla linea (la cui traduzione era «la veloce volpe le strutture pubbliche sono gratuite per
revisione delle leggi attuali. marrone saltò sopra la schiena del cane l’anziano e quelle private a pagamento.
Al momento, «l’imputato» Filippo Tu- pigro») conteneva tutte le lettere e i numeri Vige, invece, un sistema di convenziona-
retta, nel caso gli fosse applicata la pena dell’alfabeto latino come a significare che mento. C’è un certo numero di posti letto
massima e decidesse di patteggiare una la soluzione fosse lì, bastava solo saperli in strutture sia pubbliche sia private, sia
condanna, potrebbe beneficiare dello combinare. soprattutto non profit - i posti convenzio-
«sconto di un terzo». In tale contesto, riten- Dopo i testi di prova, gli Usa inviarono nati- per i quali il Sistema sanitario rico-
go sia necessario abrogare alcune leggi, a testi di William Shakespeare e Mark Twain nosce una quota giornaliera all’anziano
cominciare dalla «Gozzini», che prevedono e i russi risposero con estratti da Anton che li occupa. Tale quota però copre solo
misure alternative. Sosterrei invece l’intro- Cechov. Era dunque la cultura un mezzo di parte del costo dei servizi offerti. La parte
duzione di normative più severe, senza comunicazione. Ora che essa viene usata restante è a carico dell’anziano o della
possibilità di usufruire di sconti o bonus. come sopraffazione e la religione brandi- famiglia, con la possibilità di un sostegno
Sono convinto che, se si sottoponessero ta come clava ed estensione di dominio, pubblico per i redditi più bassi.
tali riforme a referendum, l’esito sarebbe bisognerebbe ripartire proprio da lì: dalla Per noi enti non profit di Uneba, offrire
pressoché scontato. tradizione, dalla cultura come ponte di assistenza agli anziani non autosufficienti
Riguardo ai genitori di Filippo Turetta, dialogo e non muro. non è un business, ma una missione. Ri-
non penso siano responsabili di ciò che ha Siamo nell’era della comunicazione, spondere ai bisogni dei nostri territori è ciò
commesso il figlio, né la loro famiglia mi facciamo di questo mezzo che è la line che facciamo da quando siamo nati, spesso
pare incarni un modello patriarcale. E non arossa un fine, anzi la fine dei conflitti e molto prima degli analoghi servizi pubblici
credo sia una famiglia che educa i figli a l’inizio di una nuova era di distensione. o privati. Non siamo perfetti, certo. Ma la
commettere omicidi. Daniele Piccinini maggior parte degli anziani non autosuffi-
Alfio Papa cienti ospiti in una residenza sono accolti
Chi fa assistenza agli anziani da un ente non profit. Ci piacerebbe che il
Una linea rossa per «chiamare» final- Gentile dottor Del Debbio, nostro ruolo venisse riconosciuto.
mente la pace ho letto con interesse il suo approfon- Tommaso Bisagno
Caro Belpietro, dimento In un Paese di anziani senza assi-
60 anni fa veniva installata la prima stenza (Panorama n. 45 del 1° novembre scrivete a:
«linea rossa», conosciuta anche impro- 2023). Il tema mi riguarda da vicino: ho redazione@panorama.it

6 dicembre 2023 | Panorama 109


IL GRILLO PARLANTE

chi l’ha accusato di aver lucrato sulla manifestazione o di


sperpero del denaro pubblico. Era una realtà per lui incom-
prensibile. Le parole lui le pesava».

Ecco: forse di fronte a questa tragedia è venuto il mo-


di Mario mento di chiedersi quand’è che abbiamo smesso di pesare
Giordano le parole. E quand’è che abbiamo dato tutto questo potere ai
rancorosi senza cervello. Perché è vero che i cretini ci sono
Qualche tempo fa mi hanno cancellato da X, sempre stati. «Si resta sempre stupiti da quante persone si
l’ex Twitter. Era il social che frequentavo di più per comunicare rivelano inequivocabilmente e irrimediabilmente stupide»,
brevi pensieri e messaggi. Leggevo anche i commenti, tastavo scriveva Carlo Cipolla nel 1988, quando non c’erano ancora
gli umori. Non so perché a giugno hanno rimosso il mio profilo. né Facebook né Instagram. E del resto la teoria della «preva-
Sono rientrato, faticosamente, dopo mesi di tentativi vani. Mi lenza del cretino» di Fruttero&Lucentini non è nata con Inter-
hanno rimosso di nuovo. Forse un tentativo di hackeraggio, net ma risale al 1985. Una volta, però, i cretini prevalevano al
forse una richiesta di dati cui ho risposto male. Non ho ancora massimo al bar. Ora, con Internet, s’infilano dentro ogni
capito. Ma ho deciso di starmene fuori per un po’. Da diverse spazio della nostra vita. Sempre più violenti. Sempre più
settimane, dunque, vivo praticamente in astinenza da social. estremisti. Anche perché una volta, per chiedere la testa di
Faccio qualche video, che i miei collaboratori mettono su qualcuno bisognava per lo meno alzarsi, uscire di casa e an-
Instagram o Facebook. Ma non ci entro più. Non compulso le dare sotto la reggia di Versailles con un forcone in mano. Ora,
tendenze. Non conto i like. Non mi faccio avvelenare dai post invece, il forcone lo si mostra restando comodamente sdraia-
altrui. E vi confesso che vivo decisamente meglio. ti sul divano. Senza rischiare nulla.

Proprio così: l’astinenza dai


social fa vivere meglio. E forse può
MAPPE Così la smania di indignazione
vince sempre. Ci si indigna per tut-
pure salvare la vita. Non ho potuto PER UN MONDO to. Ci si indigna per la starlette che
fare a meno di pensarci quando il
nume tutelare del grillo mi ha sot- OLTRE I SOCIAL mangia carne. Per l’attore che non
pulisce casa. Per lo scrittore che sba-
toposto una notizia che, per la veri- Un episodio di cronaca finito glia un accento. Non importa per
tà, mi aveva già assai colpito: quel- con il suicidio di chi è stato cosa: l’importante è che ci sia qual-
la dell’imprenditore 78enne di messo all’ennesima gogna cuno su cui scaricare la propria fru-
Agrigento, Alberto Re, che si è ucci- virtuale. È tempo di cercare strazione. L’importante è che ogni
so sparandosi con una vecchia pi- realtà fuori dalla Rete. giorno ci si sia una nuova vittima su
stola di famiglia in seguito a una cui versare la propria bile. Poi doma-
campagna social scatenata contro di lui dai soliti odiatori da ni ci si dimenticherà l’indignazione di oggi, come oggi ci si è
tastiera. Re aveva organizzato, mosso soltanto dalla passio- dimenticati l’indignazione di ieri. Ma lì, in quel momento,
ne, una rassegna cinematografica nella sua città. L’inaugu- quando si scatena la tempesta di cacca (shit storm) è diffici-
razione era prevista per lunedì 18 novembre ma il teatro le riuscire a resistere. Soprattutto per le persone più serie,
Pirandello, prestigiosa sede dell’evento, è rimasta vuota. quelle che non sono abituate alle volgarità. Quelle che, ma-
Nemmeno uno spettatore. Cattiva comunicazione? Program- gari, fanno ancora il baciamano.
ma scadente? Non è dato sapere. Di fronte al fallimento,
però, i social hanno scatenato la gogna. L’imprenditore non Perciò sono qui a farmi una domanda. E la domanda non
ha retto. E si è tolto la vita. è quella che vi aspettate, e cioè «come si può mettere un freno
a tutto ciò?», perché è chiaro che mettere un freno non si può.
«Mio padre era solido», ha raccontato al Corriere della Il mondo dei social è questo, l’abbiamo lasciato crescere, gli
Sera la figlia Natalia. «Non aveva problemi economici. Ma abbiamo dato le chiavi del nostro cuore, della nostra comu-
era uomo d’altri tempi, uno che faceva ancora il baciamano nicazione e dell’informazione, i loro proprietari sono ricchi,
alle donne e s’inchinava davanti a un sacerdote. Quello che potenti (più potenti degli Stati) e non si possono fermare. La
per noi è la norma, cioè i toni oltraggiosi, le parole sfottenti, vera domanda è: vale la pena starci ancora dentro? I miei
le critiche disumane, che sui social sono consueti, per lui che giovani collaboratori, per esempio, dicono che oggi non è
non conosceva questo mondo erano inaccettabili. Per altro proprio possibile stare fuori dai social. E forse hanno ragione.
era lì a dare una mano, visto il suo curriculum, e lo faceva Eppure, vi garantisco, senza social si sta così bene... ■

gratis. Pensate che effetto gli ha fatto leggere i commenti di © RIPRODUZIONE RISERVATA

110 Panorama | 6 dicembre 2023


Autosufficienza Un contributo a fondo perduto in favore

energe�ca
delle famiglie lucane per l’acquisto e
l’installazione di impianঞ di produzione
di energia ele‚rica e/o termica
TRANSIZIONE ALLE alimentaঞ da fonঞ rinnovabili e/o
ENERGIE RINNOVABILI sistemi di accumulo di energia ele‚rica

90 MILIONI
DI EURO

dotazione
finanziaria

imm
m
iim ag ni
mmagi d eS
n | Adob
do S ockk
eSt
BONUS GAS
UN CONCRETO BENEFICIO PER I RESIDENTI IN BASILICATA

Un contributo che annulla i cos� in bolle‚a


della componente gas per la principale abitazione
delle famiglie residenঞ in Basilicata

87 MILIONI
DI EURO

contributi
regione.basilicata.it erogati
PA
NO
RA
A
M CT
I M PA
AW A R D
Panorama premia le aziende virtuose
con l’ambiente e i lavoratori
ENEL
Eolico, solare, batterie
di accumulo e reti
Strategia
sostenibile
per un
Gruppo
snello,
redditizio
e resiliente
2
L’ad di Enel Flavio Cattaneo ha messo l’accento - presentando
il Piano 2024/2026 - sulle sfide dei prossimi tre anni.
Nel segno di un impegno che mette al centro le reti, l’energia
da fonti rinnovabili, la responsabilità del “prosumer”, la sostenibilità
finanziaria e la generazione di valore per gli azionisti.

A
Milano, il 22 novembre, è stato za, mentre la sostenibili-
presentato il Piano Strategico 2024- tà continuerà a guidare le Flavio Cattaneo
2026 del Gruppo Enel. Flavio Catta- nostre decisioni di busi- AD del Gruppo Enel
neo, amministratore delegato, lo ha ness. Saremo in grado di
sintetizzato così: “La Strategia che rafforzare la posizione finanziaria del Gruppo e
annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo in incrementare la creazione di valore, garantendo
un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente. solidi rendimenti ai nostri azionisti”. Tra 2024 e
Pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportu- 2026, il Gruppo ha pianificato investimenti totali
nità che possono presentarsi in futuro. Nei prossi- lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro, con mag-
mi tre anni adotteremo un approccio più selettivo giori investimenti nelle reti (18,6 miliardi di euro),
negli investimenti, per massimizzare la redditività con focus su miglioramento di qualità, resilienza e
e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui Paesi digitalizzazione, nonché nuove connessioni. Alle
core implementando strategie integrate, puntando Rinnovabili sono destinati 12,1 miliardi di euro,
sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di puntando su eolico onshore, solare e batterie di
valore nel segmento clienti. La disciplina finan- accumulo, facendo anche leva sul repowering. Nei
ziaria sarà il fondamento della nostra Strategia, Clienti vengono investiti circa 3 miliardi di euro
per potenziare la generazione di cassa e l’efficien- lordi, con gestione attiva del portafoglio mediante

Il Parco eolico di Castelmauro,


in Molise.Il Gruppo Enel
è il primo al mondo tra
i gruppi privati nel settore
energie rinnovabili.

3
Rendering del progetto
New Energies, lanciato
dalla società del Gruppo
Enel per cabine primarie
con ridotta impronta
ambientale e design green.

offerte bundled multi-play, che includano beni e dei numeri sopra elencati, che ricorda gli impianti
servizi in un portafoglio integrato offerto attra- di generazione distribuita connessi alla rete, ossia
verso un unico touchpoint. Il Gruppo prevede di 1,4 milioni di “prosumer”, insieme “producer” e
concentrare gli investimenti in aree dai rendimenti “consumer” (il termine è stato coniato dal futuro-
visibili e contesti macroeconomici e politici sta- logo americano Albin Toffler nel 1980).
bili, con il 49% degli investimenti lordi in Italia, il I prosumer diventano protagonisti del proprio
25% in Iberia, il 19% in America Latina e il 7% in futuro energetico. Usano impianti di piccole di-
Nord America. Si prevede che l’EBITDA ordinario mensioni per produrre energia da fonti inesauribili
aumenti, nel 2026, fino a un valore tra 23,6 e 24,3 come Sole, vento o movimenti delle masse d’acqua.
miliardi di euro e che l’utile netto ordinario di L’energia prodotta, oltre che auto-consumata, vie-
Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 7,1 ne immessa in rete e utilizzata da altre persone.
e 7,3 miliardi di euro. Risparmiando energia si hanno bollette più basse
Le linee guida sono tracciate, lungo la stra- e si può ottenere un guadagno. L’energia viaggia in
da già proficuamente intrapresa da un Gruppo entrambe le direzioni (verso le reti di trasmissione
descritto dai seguenti numeri. La rete gestita da o verso le utenze), con grandi variazioni (da una
Enel in Italia si estende su 1,2 milioni di chilometri stagione all’altra, da un giorno all’altro, da un’ora
(per capire: 3 volte la distanza media tra Terra e alla successiva) di domanda e offerta. La percen-
Luna); sono 31,7 milioni gli utenti finali; 7400 i tuale immessa nelle reti di distribuzione, secondo
comuni riforniti; 450 mila le cabine secondarie gli analisti di BloombergNEF, raggiungerà il 50%
gestite, 2500 quelle tra primarie e centri satellite; già entro il 2034.
1,4 milioni gli impianti di generazione distribuita Per accogliere tutta la nuova energia prodotta
connessi alla rete (circa 35 GW). Significativo uno da sempre più cittadini è necessario implementare

4
Perché l’abbiamo scelta
Il giudizio di Impact Sgr sul gruppo

E
nel è una multinazionale Gruppo privato al mondo
dell’energia e un nel campo delle energie
operatore integrato rinnovabili, e prevede
leader nei mercati globali di raggiungere al 2026 l’86%
dell’energia e delle rinnovabili. di generazione e zero
A livello mondiale, è il più emissioni. La rete elettrica
grande operatore privato di italiana di Enel si estende
rinnovabili, il primo operatore per 1,2 milioni di chilometri.
di reti di distribuzione elettrica Sono 1,4 milioni gli impianti
per numero di clienti serviti di generazione distribuita già
e il maggiore operatore retail connessi alla rete,
per numero di clienti. e nei primi 7 mesi del 2023
Inoltre, con oltre 60 GW c’è stato un boom delle nuove
di capacità rinnovabile richieste di allaccio di piccoli
installata, Enel è il primo impianti: +150%.

5
Un secondo rendering
del progetto New Energies,
lanciato dalla società
del Gruppo Enel
per cabine primarie
con ridotta impronta
ambientale e design green.

le smart grids, o reti intelligenti. La rete italiana è co. Chiunque può contribuire inviando soluzioni
fra le più all’avanguardia. Ma non basta. Ecco per- legate a sfide specifiche. Esempi, il progetto New
ché proprio alle reti italiane è dedicata gran parte Energies, dello studio di architettura UMWELT,
degli importi aggiudicati all’interno del PNRR, il ha vinto la challenge sul design delle cabine pri-
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: su 3,8 marie, arrivando al ripristino vegetale attorno alla
miliardi complessivi, 3,5 sono dedicati alle smart cabina. Mentre il concept progettuale Enel Box,
grids e alla resilienza dell’infrastruttura. elaborato da Eugenio Bini, rientra nel più ampio
Enel Grids è la divisione globale di Enel de- percorso avviato da Enel Grids di riprogettazione
dicata alla gestione del servizio di distribuzione sostenibile delle cabine secondarie.
elettrica nel mondo, al servizio di 73 milioni di E ora parliamo della Comunità Energetica Rin-
utenti finali in otto paesi, che coinvolge più di 33 novabile (CER), associazione per generare e gestire
mila colleghi e circa 60 mila persone, al lavoro in autonomia energia verde a costi vantaggiosi,
nelle imprese, che ogni giorno intervengono sulle riducendo emissioni di CO2 e spreco energetico.
reti del Gruppo. Ne possono far parte semplici cittadini, attività
La prossima pietra miliare deriva dall’inter- commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole
sezione di diverse tecnologie ormai mature: il e medie imprese. La condivisione dell’energia deve
modello di piattaforma digitale, l’ecosistema dei avvenire utilizzando la rete esistente e l’autoconsu-
social network e il sistema Network Digital Twin. mo di energia rinnovabile avviene virtualmente.
Enel Grids incorpora i principi di sostenibilità e di Benefici economici: ogni membro paga la bolletta
circolarità fin dallo scouting e dalla progettazione, al proprio fornitore, ma riceve periodicamente
rendendoli requisiti obbligatori nei componen- dalla Comunità un importo per la condivisione
ti (trasformatori, pannelli, interruttori e cavi) e dei benefici garantiti. Di fatto, ottiene una ridu-
massimizzando lungo la filiera l’uso di materiali zione. Benefici sociali: le CER sviluppano indotto
riciclati in input e il reimpiego di materie prime produttivo e nuova occupazione locale. A maggio
dei componenti a fine vita. 2023, secondo lo studio “Modelli per promuovere
Strumenti per incidere in maniera partecipati- le comunità energetiche: un’opportunità per le
va sono le challenge, concorsi aperti ai contributi utilities” - condotto da Agici e Accenture -, in Italia
dell’ingegneria, del design industriale e accademi- sono presenti 86 comunità energetiche, di cui 30
attualmente attive.
Scelta Rinnovabile è la raccolta fondi online
tramite crowdfunding messa a punto e lancia-
ta nel novembre del 2021 da Enel Green Power.

Impianto fotovoltaico Enel a Casei


Gerola (Pavia), nato con crowdfunding
- redditizio per chi partecipa -
da parte dei cittadini del Comune.

6
Prevede finanziamenti per impianti rinnovabili, finanziamento. A marzo 2023 Enel, CNR (“Con-
cui si può partecipare a condizioni economiche siglio Nazionale delle Ricerche”) e PSTS (“Parco
di ritorno più vantaggiose dedicate ai residenti Scientifico e Tecnologico della Sicilia”) hanno
nel Comune in cui sarà realizzato l’impianto. Per inaugurato ad Augusta (Siracusa) un innovativo
aderire basta registrarsi sul sito enelgreenpower. Centro di Ricerca con impianto fotovoltaico da 1,5
com/sceltarinnovabile, oppure su ener2crowd. MW. Sarà dedicato alle bonifiche sostenibili e alla
com e selezionare la pagina dedicata. mitigazione degli impatti ambientali. Utilizza mo-
Chi sostiene la lotta al cambiamento climatico duli fotovoltaici prodotti nella fabbrica di Catania
e la decarbonizzazione del sistema energetico, 3Sun e permette di evitare ogni anno l’equivalente
beneficiando di un ritorno economico, sperimenta di 1.500 tonnellate di anidride carbonica (CO2) e
un metodo innovativo, collettivo e inclusivo. Le l’utilizzo di 800 mila metri cubi di gas. Capitale
iniziative in atto di Enel Green Power sono attual- raccolto, 150.000 euro.
mente sei. Vediamole nei dettagli. Nel novembre 2022 a Trino (Vercelli) Enel
Poggio Renatico (Ferrara), Parco solare Mal- Green Power ha avviato la realizzazione di un
vezzi, prima iniziativa di Scelta Rinnovabile, parco solare su un’area di circa 130 ettari adiacenti
lanciata in ottobre 2021. L’impianto fotovoltaico all’ex centrale elettrica “Galileo Ferraris”. A regi-
ha una potenza di circa 17 MW, sorge su un ter- me produrrà circa 130 GWh ogni anno, evitando
reno di circa 22 ettari e produce 25 GWh ogni l’emissione di circa 56mila tonnellate di CO2 e
anno, evitando l’emissione di 11 mila tonnellate l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas. Enorme
di CO2 all’anno e l’utilizzo di 5,4 milioni di metri il successo tra i residenti: finanziamenti pari al
cubi di gas. In breve tempo è stato raggiunto il 150% dell’obiettivo, capitale raccolto 150.200 euro.
target previsto: 100.000 euro. A giugno 2023 è A luglio 2023 è stato lanciato il progetto per
stato inaugurato a Casei Gerola (Pavia) l’impianto il parco agrivoltaico di Cancello ed Arnone (Ca-
fotovoltaico, anche qui con partecipazione della serta). Tra le strutture di sostegno dei moduli
comunità locale. Ha una potenza di circa 5 MW, fotovoltaici verranno coltivate avena, veccia, orzo,
sorge su un terreno di 10 ettari ed è costituito da trifoglio incarnato, foraggi alternativi. Il parco
8.500 moduli fotovoltaici. Produrrà circa 7 GWh permetterà di evitare l’emissione di oltre 10.500
annui, garantendo energia elettrica a oltre 2.500 tonnellate di anidride carbonica (CO2) ogni anno,
famiglie ed evitando l’emissione di oltre 3 mila e garantirà la fornitura di energia elettrica green a
tonnellate di CO2 all’anno. I cittadini hanno be- 9.300 famiglie. Il 17 ottobre si è chiuso il crowdfun-
neficiato di un tasso di remunerazione del proprio ding: raggiunto il target di 100.000 euro.

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