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COLONIA ITALIA Così la Francia gestisce le nostre aziende

20 novembre 2019 | Anno LVII - N.48 (2789) | Settimanale 3,00 euro | www.panorama.it
ALL’INTERNO
LO SPECIALE
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Un governo
con l’acqua
alla gola
Dall’emergenza Venezia al disastro ex Ilva di Taranto.
E poi l’assalto alla legge di Bilancio
e la guerra permanente tra Pd e Cinque stelle.
Fino a quando Giuseppe Conte potrà guidare il Paese?
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EDITORIALE
di Maurizio Belpietro

IO STO CON ISRAELE religione. E anche in questo caso il giudizio è rimesso alla
magistratura.
Dunque, diciamo che se c’è un nazista o un fascista in

N
circolazione e se questo nazista o fascista minaccia la si-
el febbraio del 1991 il giornale per cui lavoravo, l’Europeo, curezza di un ebreo (ma anche di un musulmano o di un val-
mi inviò in Israele, al seguito di un gruppo di ebrei italiani dese) il nostro codice può essere tranquillamente applicato.
e di politici milanesi. Era un viaggio della vicinanza, un Perciò non si capisce a che cosa serva una commissione
modo per manifestare sostegno, perché in quei mesi le d’inchiesta con i poteri della magistratura. La legge c’è e chi
città israeliane erano prese di mira dai missili di Saddam la vìola può essere condannato. Per quale ragione dunque un
Hussein. Ricordo i crateri provocati dagli Scud iracheni nei gruppo di persone in Parlamento dovrebbe indagare sulle
quartieri di Tel Aviv e gli arrivi, nonostante la guerra, degli discriminazioni sovrapponendosi all’azione delle Procure?
aerei carichi di ebrei russi in cerca della terra promessa. Ri- Serve alla lotta politica, in particolare a qualcuno che intende
cordo anche le serrande abbassate nei negozi del quartiere usare l’arma della commissione per convocare, interrogare
arabo di Gerusalemme e la paura negli occhi del negoziante e semmai censurare le persone che su certi argomenti non
palestinese che, dovendo sfamare la famiglia, cercava di ven- hanno un pensiero politicamente corretto. In parole povere,
dermi qualche oggetto, rischiando la vendetta dei miliziani serve a dire che in Italia si rischia il ritorno del fascismo e del
di Hamas che imponeva con le armi il coprifuoco e l’Intifada. nazismo, che chi critica l’immigrazione dissennata discrimina
I morti che addebitavano agli israeliani a volte erano infatti le persone in base al colore della pelle o della religione, che
solo commercianti, che per aver venduto qualche cosa erano l’Italia è un Paese sostanzialmente xenofobo, islamofobo,
accusati di collaborazionismo. segregazionista e razzista. Non importa che le indagini de-
Da allora, dopo quello che ho visto e soprattutto dopo moscopiche dicano il contrario e neppure che le elezioni ogni
aver toccato con mano la faziosità di gran parte della stampa volta smentiscano questa tesi (perché i cosiddetti movimenti
italiana sul conflitto arabo-israeliano, sto dalla parte di Israele, di estrema destra, alle elezioni prendono sempre lo «zero vir-
senza se e senza ma. gola»). Non importa neppure che si lancino allarmi
Certo, non sono mai andato a braccetto degli che non hanno alcun fondamento, come i numeri
Hezbollah, cioè degli esponenti di un movimen- delle minacce quotidiane contro Liliana Segre e
to terroristico libanese, come certi ministri degli gli ebrei italiani, passati sulle pagine di Repubblica
Esteri della sinistra tipo Massimo D’Alema, il quale da 200 l’anno - come sono - a 200 al giorno, con
non si fece scrupolo di dimostrare la vicinanza a il risultato di gonfiare il fenomeno e di accreditare
un gruppo che spesso e volentieri aveva tirato a mezzo stampa una falsità.
missili su Israele. Tutto ciò per dire che non sono L’antisemitismo non c’è, ma bisogna conti-
certo sospettabile di antisemitismo, di fascismo nuare a evocarlo, perché altrimenti gli antifascisti
(non ho mai nutrito nostalgia per il Ventennio) e in servizio permanente effettivo non saprebbero
neppure di tutti quei sentimenti che si nutrono di più cosa fare. E da disoccupati, senza la mission di
discriminazione. Ho anche grande rispetto per la difendere la democrazia dalle squadracce nere, si
tragedia di Liliana Segre, che fu deportata insieme alla famiglia troverebbero all’improvviso a doversi cercare un lavoro e una
ad Auschwitz, vivendo sulla propria pelle e su quella dei propri professione. Dunque a noi tocca il fascismo latente, che non
cari la Shoah. Nessuno che abbia visitato - e io l’ho fatto due c’è, ma è addormentato e sul punto di risvegliarsi appena se ne
volte - Yad Vashem, ossia il memoriale dell’Olocausto, può presenterà l’occasione. Anzi, è già sulla rampa di lancio delle
non averlo. Dunque sono lieto che Liliana Segre sia stata no- strumentalizzazioni, pronto a essere utilizzato al bisogno.
minata senatore a vita, perché penso che sia un parzialissimo Perché a questo serve la commissione. Non ad aiutare gli ebrei
risarcimento per le leggi razziali del 1938. E mi fa orrore che italiani a difendere la propria storia e la propria identità e a
qualcuno, sui social o altrove, la insulti o la offenda. rammentare lo sterminio. Serve a colpire qualcuno che non la
Ciò premesso, non posso però non dire che la commis- pensa come il pensiero dominante. Risultato, con la commis-
sione che si è voluto istituire in Parlamento per indagare sui sione ci attende un fiume di melassa, anzi un fiume di retorica.
fenomeni di discriminazione serve solo a strumentalizzare la Come se non ci bastasse quella del fascismo, ci tocca pure
storia della senatrice Segre ai fini di una lotta politica. quella dell’antifascismo. Anzi, quella dell’antirazzismo. Perché
In Italia esiste dagli anni Cinquanta una legge che punisce la commissione vuole arrivare lì, a impedire di parlare degli
chiunque provi a ricostituire il partito fascista e spesso la immigrati, accolti dalla sinistra come nuovi italiani, ma anche
magistratura è chiamata a giudicare atteggiamenti o movi- come nuovi schiavi a basso costo. Io sto con Israele e con gli
menti ritenuti fascisti. Dal 1993 è in vigore la legge Mancino, ebrei, non con chi usa l’antisemitismo per impedire di parlare
dal nome dell’ex ministro dell’Interno ed ex presidente del di immigrazione, paragonando le leggi razziali al decreto
Senato, che non solo ribadisce il divieto di costituire movi- sicurezza, i barconi affondati all’Olocausto. Io sto con Israele
menti che si ispirino al fascismo, ma sanziona penalmente e gli ebrei, non con chi banalizza a fini politici la Shoah. ■
chiunque discrimini le persone in base alla razza o alla © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 3


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HOME PAGE
La protesta di un lavoratore della francese Teleperformance in
Italia. La partnership nelle aziende tra i due Paesi è sbilanciata.

14
In copertina:
foto Luigi Mistrulli
elaborazione di Stefano Carrara

Editoriale / Io sto con Israele 3

FATTI
Copertina / L’autunno triste di Giuseppe Conte 8
Partnership asimmetriche / Italia, Colonia di Francia 14
Intervista / Vauro: «Qualcuno sa dirmi dove trovare
la sinistra?» 20
Polizze amare / Fregature assicurate 24
Rivelazioni / Sono l’ultima persona ad aver visto
Joseph Mifsud. Vi racconto chi è 32
Criminalità 2.0 / La lotta al contante arriva tardi.
Le cosche fanno affari in bitcoin 36
Corsie violente / Non pestate quel medico 40
Analisi / Per un nuovo umanesimo 43
Svolta ecologica / Le crociere sulla rotta green 44

20
Idee che si realizzano / Startup a tasso zero 46
L’iniziativa speciale / 12 dicembre 1969. Panorama
racconta storia e misteri della strage di Piazza Fontana 48
Controcanto / Fioramonti, ministro della Pubblica
Ricreazione 50
Guerra senza fine 1 / Libia, penultimo atto 52 Vauro, 64 anni,
giornalista,
Guerra senza fine 2 / Il ministro degli Esteri del generale scrittore e
Haftar: «Possiamo espugnare Tripoli in 48 ore» 56 vignettista.

Incubo Messico / Perché hanno vinto i narcos 58


La storia inedita / Quando Mussolini dichiarò guerra
a Hitler 62
Archeologia 2.0 / Le voci ritrovate di Ercolano 66
Studi d’eccellenza / I leader del futuro si formano da noi 69
Classifiche alternative / Pazzi come questi libri 70

20 novembre 2019 | Panorama 5


HOME PAGE 20 novembre 2019 Anno LVII - n. 48

52
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Il Grillo parlante / L’acqua alta che bagna tutta l’Italia 122 Panorama LVP (L’Aquila)

6 Panorama | 20 novembre 2019


COPERTINA

GIUSEPPE

CONTE
L’AUTUNNO TRISTE DEL PROFESSORE
L’emergenza acqua alta a Venezia è diventata
la metafora per la condizione del governo.
In neanche cento giorni di vita ha dilapidato
consenso e credibilità. Inadeguato
rispetto ai problemi (vedi ex Ilva), rissoso
al suo interno (vedi legge di Bilancio),
l’esecutivo è sospeso tra scontri e paralisi.
E il suo presidente brilla per l’irrilevanza.
Augusto Casasoli/A3/Contrasto

8 Panorama | 20 novembre 2019


XXXXXXXXXXXXX

Il secondo governo di Giuseppe Conte è in carica dal 5 settembre scorso.

G
di Giorgio Gandola
iuseppe Conte e i «quarantaquattro gatti
in fila per sei col resto di due». Mancava
un tocco da cartone animato al governo
del «nuovo umanesimo italiano», come
lo definì con petrarchesco ottimismo il
premier agli albori, vale a dire il 5 set-
tembre. Per scongiurare liti omeriche in
aula sulla manovra e mostrare al mondo una
compattezza almeno plastificata dell’esecutivo
giallorosso, l’avvocato del popolo è arrivato al
punto da convocare la scorsa settimana a Palazzo
Chigi un immenso summit di maggioranza (con 44
inviti e adeguate foto ricordo) neanche fosse un
comitato centrale brezneviano o una convention
di dentisti, immediatamente definito «il verticione»
dai cronisti parlamentari.
Sono trascorsi solo 75 giorni e siamo già alle
fiction, ai sorrisi che sembrano paresi facciali,
al Todo Modo delle quattro sinistre di lotta e di
governo (Pd, 5 Stelle, Italia Viva e Leu) davanti a
un Paese paralizzato perché incredulo che in così
poco tempo si siano potuti produrre danni così
grandi. Sono trascorsi solo due mesi e mezzo ma
sembrano due anni, caratterizzati dalla vaga pro-
messa di «una nuova prospettiva di crescita in una
20 novembre 2019 | Panorama 9
COPERTINA

stagione riformatrice» (è sempre il Conte-Petrarca


a dipingere) e per contro da una realtà di guerriglia
quotidiana, di balcanizzazione progressiva, di un
tutti-contro-tutti. In cui può accadere in rapida
successione che il presidente del Consiglio si trovi
invischiato in due scandali (Russiagate e consulen-
ze vaticane); il ministro dello Sviluppo economico
Stefano Patuanelli si veda chiudere l’Ilva di Taranto
davanti al naso (oltre 10 mila senza lavoro più 3
mila dell’indotto); il ministro degli Esteri Luigi
Di Maio scambi il segretario di Stato americano
Mike Pompeo, a tre metri di distanza durante uno
«speech», per il segretario al commercio Wilbur
Ross; il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fiora-
monti chieda di togliere il crocifisso dalle scuole e
di tassare le merendine; la levatrice Matteo Renzi
se ne vada dal Pd a costruirsi il suo partitino; il
ministro per il Sud Peppe Provenzano litighi con
i milanesi dando dell’egoista alla locomotiva del
Paese. E l’azionista di maggioranza Beppe Grillo
osservi bruciare tutto questo, travestito da Joker,
commentando: «Non faccio piani, io sono il caos».
Gli crediamo sulla parola.

I 75 giorni da incubo rendono istituzionali i


mojito del Papeete e trasformano in una battuta
andreottiana il tunnel del Brennero di Danilo Toni-
nelli. Tutto ciò ha un punto di partenza, la profezia
di Romano Prodi, efficace come un bacio avvele-
Giuseppe Conte
durante l’incontro
con gli operai
dell’ex Ilva dopo
l’addio a Taranto
della nuova
proprietà
ArcelorMittal.

Ansa - Imagoeconomica

10 Panorama | 20 novembre 2019


(«Giuseppi!») a Emmanuel Macron, da George
Soros ad Angela Merkel, da Mara Carfagna a Mau-
rizio Landini. Un arco costituzionale sterminato,
scioltosi dopo un miglio marino come un iceberg
sotto lo sguardo di Greta Thunberg. Sintesi di
Marco Damilano su L’Espresso: «Era il governo di
tutti, è diventato il governo di nessuno». Nel giro
di un mese il credito è finito per impresentabilità.
A dare il primo colpo di piccone ci ha pensato
l’unico ministro tecnico, Luciana Lamorgese, man-
data all’Interno per spegnere l’incendio migranti
e far dimenticare le esternazioni social di Matteo
Salvini. Sobrietà e concretezza, appunto. Lei ha
preso la missione alla lettera e ha scolpito nella
pietra due concetti: «Porti aperti, l’emergenza
migranti non esiste» e «L’Europa si farà carico delle
quote dei disperati». Era metà settembre, a sini-
stra si esultava per l’esito dello storico summit di
Malta che sanciva due princìpi: la redistribuzione
dei profughi e la rotazione dei porti di sbarco. È
bastata la prima traversata della «Ocean Viking»
per scoprire altrettante verità: i disperati restano
al 70 per cento in Italia e i porti che ruotano sono
Lampedusa, Pozzallo, Catania, Siracusa, Taran-
to, prima o poi anche Bari, Rimini e Trieste. Una
presa in giro.

Il bluff non è affiorato subito perché c’era


il famoso feeling con l’Europa, contenta per il
siluramento di Salvini. E che, a detta del ministro
Giuseppe Conte
a Venezia durante nato. Al momento del varo, a proposito dell’eterno dell’Economia Roberto Gualtieri (noto ai circoli
l’emergenza ritorno del sempre Conte, lui disse: «Meglio un keynesiani soprattutto per una versione di Bella
acqua alta della peccatore pentito che mille giusti in Paradiso. Ciao arrangiata a bossanova per chitarra), avrebbe
scorsa settimana.
Questo governo durerà anni». E nonostante la ri- «allargato le maglie del patto di stabilità». Così
luttanza di Nicola Zingaretti, che avrebbe preferito aveva detto tornando dalla riunione Ecofin di
le elezioni per disfarsi di Renzi in segreteria e dei Helsinki, quindi è stato difficile per la maggio-
renziani in Parlamento, la prospettiva era proprio ranza nascondere lo sconcerto quando (era metà
questa: durare a costo di incollarsi alle poltrone. ottobre) da Bruxelles è arrivata la solita letterina,
Durare, nonostante qualche nonsense da fratelli amata come la scadenza della Tari, in cui la Com-
Marx come Di Maio agli Esteri («Giggino va a fare missione chiedeva «chiarimenti sulla riduzione
l’Erasmus» fu folgorante Roberto Calderoli). Alla del debito». Lì tutti hanno capito che la legge di
Farnesina lo stesso Di Maio che aveva abbracciato i Stabilità non sarebbe stata una passeggiata e che
gilet gialli, che chiamava il presidente cinese fami- Paolo Gentiloni, spedito nelle Gallie a colonizzare
gliarmente «Ping» (Xi Jinping), che aveva dato del i barbari con David Sassoli, era apprezzato solo
venezuelano ad Augusto Pinochet e annoverava per la manifattura delle cravatte.
la Russia tra i Paesi del Mediterraneo. Proprio lui, ai primi di ottobre, è stato il primo
Quisquilie, durare era l’imperativo. Con alle a mettere a fuoco il disastro della coalizione. Sulla
spalle un esercito infinito di sponsor, da Massimo scaletta dell’aereo che lo portava a Bruxelles per fa-
D’Alema a Papa Francesco, da Donald Trump re il commissario all’Economia commissariato da
20 novembre 2019 | Panorama 11
COPERTINA

Anche nell’accidentato percorso Valdis Dombrovskis, ha spiegato che «questa è una


della legge di Bilancio, il leader di Italia non-alleanza, espressione di una non-maggioran-
viva Matteo Renzi rimarca la sua diversità
rispetto alle scelte del governo. za». Niente di clamoroso, solo il famoso dito nella
piaga. Non era ancora novembre e già cadevano
le foglie di fico. Avevano cominciato a tremolare
il 18 settembre quando Renzi, al culmine di una
delle sue capriole politiche da circo, ha fondato
un nuovo partito, Italia viva, con un logo simile
a quello di una marca di detersivi. Il senatore di
Rignano ha messo in atto lo «#staisereno» anche
con Conte, che infatti da quel momento ha perso
il proverbiale equilibrio da burocrate. È bastato
che Renzi prendesse le distanze dalle ipotesi più
arlecchinesche della manovra e da alcune scelte
definite troppo a sinistra per far sibilare al premier
la frase: «Non mi piacciono i prepotenti».
Una fotografia definisce la solitudine di un
esecutivo che gli italiani osservano come un rea-
lity: quella di Nicola Zingaretti, Giuseppe Conte,
Robert (Kennedy) Speranza, Luigi Di Maio e il
candidato Vincenzo Bianconi destinato alla mat-
tanza alle elezioni regionali in Umbria stravinte
dalla Lega. Scattata a Narni il 25 ottobre, è il
simbolo della mediocrità di una proposta poli-
tica fortemente voluta da Dario Franceschini, il
postdemocristiano nato con la grisaglia, e mai
decollata: l’alleanza strutturale fra Pd e Movimen-
to 5 Stelle sul territorio. La legnata di Perugia ha
frustrato nella culla gli entusiasmi dem (i leader
piddini sono sempre convinti che basterebbe un
po’ di catechismo per trasformare i pentastellati
in giovani turchi) e ha dato a Di Maio la forza di
liquidare il grande abbraccio: «Era un esperimen-
to, non ha funzionato, strada impraticabile».

Circondato dalla cattiva digestione di Zin-


garetti, dalle trappole di Renzi e dai sospetti
per la gestione del caso Joseph Mifsud con il
coinvolgimento dei servizi segreti, ai primi di
novembre Conte decide di dare il via libera alle
proposte sulla manovra dei partiti, ancora così
sicuro di sé da dichiarare: «Si va avanti, sono
più duro di Craxi a Sigonella». Tutto si potrebbe
immaginare, tranne il Cirque du soleil: tassa sulle
Luigi Mistrulli - Foto A3

auto aziendali, Sugar tax, Tampon tax (quando


ti chiedi di chi è la proposta, è di Laura Boldrini)
e quella Plastic tax buttata lì per giustificare il
Green deal senza sapere che il distretto più forte
della plastica in Italia è in Emilia, dove si vota in
12 Panorama | 20 novembre 2019
gennaio per quella che potrebbe essere l’ultima Barbara Lezzi: «Trasformare gli impianti in un Il governo di
Giuseppe Conte
sfida del governo Conte. Un suicidio politico. Per allevamento di cozze». Mentre Taranto trema e alla Camera.
ora il risultato è la furibonda reazione di Confin- gli economisti da salotto renziani si dileguano con La scorsa
dustria, Confcommercio e delle altre associazioni curve di Laffer e pallottolieri, Alitalia galleggia settimana è stato
convocato
di categoria prima ancora che la Finanziaria sia perdendo 700 mila euro al giorno, Mercatone dal presidente
approdata in Senato. Uno lascia a casa 1.800 lavoratori, il gruppo Co- del Consiglio un
A questo punto accade qualcosa di imprevisto. nad prepara 3 mila ricollocamenti per Auchan. E vertice
«monstrum» per
Due settimane fa, quasi a voler determinare una quando Fca vende a Peugeot senza garanzie per le ricompattare
sterzata, il cardinale Camillo Ruini apre a Salvini, fabbriche italiane, Conte è scavalcato e balbetta: la maggioranza.
al suo tentativo di istituzionalizzarsi, poi definisce «Non posso giudicare l’accordo, non ne conosco
«irrilevanti i cattolici di sinistra in Vaticano». E il i contenuti».
capo dello Stato, Sergio Mattarella (sempre molto È dura essere condannati all’irrilevanza dopo
sensibile all’incenso), lancia un warning: se il go- soli due mesi e mezzo. Piovono pietre sugli operai
verno continua a non toccare palla, lui è pronto al proprio dalla sinistra, quella delle lezioni riformi-
game over. Che non significa rimpasto ma elezioni. ste, del diritto al lavoro, della concertazione fallita.
Se anche il presidente dem lascia lí sbocconcellata Il governo da operetta, eternamente sbilanciato sui
la pizza delle quattro sinistre come se fosse una clichè conformisti che Edmondo Berselli definiva
quattro formaggi venuta male, significa che il fu- «l’ovvio dei popoli» (antifascismo, antisemitismo,
turo è nero. Non c’è pace per i giallorossi. Perfino odio social a senso unico) ha un deficit di credi-
Roberto Saviano li prende a schiaffi: «È un governo bilità per ciò che è drammaticamente concreto. Il
di buoni a nulla ma capaci di tutto». ministero dello Sviluppo economico presidiato da
La diffidenza generale diventa astio per la Patuanelli sembra un tappo di sughero in mezzo
gestione scellerata dei dossier economici, dove allo tsunami, gli uffici risolvono solo una crisi su
ogni errore tattico si trasforma in disastro. Come tre. Unica consolazione: Di Maio non può dire
per l’ex Ilva, lo scudo penale messo-tolto-rimesso- come da copione «è colpa di quelli di prima».
ritolto, gli oltre 10 mila esuberi, la fine dell’acciaio Perché prima lì c’era lui. ■

italiano e il sogno febbricitante dell’ex ministro © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 13


PARTNERSHIP ASIMMETRICHE

JOHN
ELKANN
Il presidente
di Fca, 43 anni,
ha dichiarato:
«Con Psa-
Peugeot Citroën
abbiamo grandi
opportunità
da cogliere».
Getty Images - ANSA

L’intesa sarà
firmata a inizio
dicembre.

14 Panorama | 20 novembre 2019


COLONIA
DI
FRANCIA
Si celebra l’accordo Fca-Peugeot, ma ci sono molte
aziende nelle mani dei nostri cugini transalpini,
da Auchan a Lactalis, a Europcar. E tra feroci
ristrutturazioni e crisi sociali gestite a senso unico, CARLOS
TAVARES
la situazione risulta sbilanciata. Drammaticamente. Portoghese,
61 anni,
amministratore
di Francesco Bonazzi delegato

P
del gruppo
iero Fassino è uno che per Fassino «con l’accordo Fca-Peugeot Psa-Peugeot
Citroën: sarà
la sa lunga. Oltre ad nasce un altro player globale che dimen- lui a guidare
aver sfidato dieci anni sionandosi a una scala più grande avrà l’impresa nata
fa Beppe Grillo «a farsi così maggiori possibilità di ampliare la dalla fusione
con Fca.
un partito», nel mag- capacità produttiva e di garantire livelli di
gio del 2015, da sinda- occupazione e continuità dei siti produt-
co Pd di Torino, minacciò così Chiara tivi». Non solo non è riuscito a scrivere la
Appendino, che gli dava il tormento dai parola «operai», ma anche «stabilimenti»
banchi dell’opposizione: «Un giorno lei gli è sembrata troppo diretta.
si segga su questa sedia e vediamo se poi Il problema è che Peugeot ha lo Stato
sarà capace di fare tutto quello che oggi francese nel suo azionariato, con una
ha auspicato di poter fare». Neppure 13 quota del 12,7 per cento, ed Emmanuel
mesi dopo, la 31enne grillina lo staccò Macron ha già ottenuto la garanzia che
di otto punti al ballottaggio. Ma niente, gli stabilimenti transalpini non verranno
l’ex allievo dei Gesuiti dell’Istituto so- toccati. Del resto, i francesi sanno farsi
ciale di Torino ha una fede incrollabile
nelle proprie capacità divinatorie e allora
il 31 ottobre scorso ha impartito la sua
fondamentale benedizione alla fusione
Psa-Fca. Una specie di profezia rossa che
fa tremare i polsi a 29 mila dipendenti
italiani della casa automobilistica anglo-
olandese, visto che le chiavi della ditta
le avrà in mano Carlos Tavares, attuale
amministratore delegato del colosso fran-
cese e noto tagliatore di teste. Ebbene,
0 mese 2019 | Panorama 15
di Fincantieri, nazionalizzando Stx dopo
che l’avevano prima mollata a dei core-
ani (più affidabili dello Stato italiano?) e
ottenendo anche una moratoria di otto
anni su stabilimenti e numero di addetti

Auchan
rispettare, su queste faccende. Macron è in Francia. Si può discettare più o meno
liberista ed europeista a giorni alterni e a lungo su un possibile colonialismo di
se in patria difende sempre i posti di lavo- Parigi, ma alla fine tocca ammettere che ci
ro del suo elettorato dai datori di lavoro
stranieri, i gruppi transalpini, quando
sono politici che fanno gli interessi nazio-
nali e politici che, quando va bene, fanno
ha lasciato
scendono in Italia a fare affari e a rilevare le anime belle della globalizzazione. l’Italia,
annunciando
marchi prestigiosi, spesso dopo un po’
di tempo calano la scure sugli organici L’ultimo caso, piccolo ma assai

3.105 esuberi
e mandano a casa i dipendenti persino emblematico, è quello che riguarda
quando la filiale italiana ha l’unico torto Europcar. L’azienda francese è uno dei
di produrre utili. Così, da un lato si è
costretti a vedere i franco-indiani rileva-
leader mondiali dell’autonoleggio, con
un miliardo di fatturato e 129 milioni di e ricorso
re l’Ilva di Taranto solo per chiuderla e
non farla conquistare ai concorrenti di
utile nel 2018. La controllata italiana ha
diffuso dati entusiasmanti fino a pochi alla cassa
Jindal, dall’altro la stessa ArcelorMittal,
in Francia, fu bloccata da François Hol-
mesi fa, ma ai primi di novembre ha an-
nunciato la volontà di lasciare a casa 70
integrazione.
lande con una legge ad hoc quando stava dipendenti, quasi tutti a Roma. Sindacati Ma il conto
non arriverà
per licenziare operai francesi. E sempre allibiti e amarissima constatazione della
Macron, appena eletto, due anni fa fer- Fit-Cisl del Lazio: «Non è pensabile che

a Parigi
mò l’acquisizione dei cantieri di Saint- un’azienda che va bene e che ha risultati
Nazaire al tribunale fallimentare da parte economici straordinari decida di licen-
Imagoeconomica - IPA
PARTNERSHIP ASIMMETRICHE

recchio. In Italia, come sempre in questi


casi, nessun politico ha osato «disturbare
il manovratore». Il «salvataggio» di Par-
malat da parte di Lactalis, invece, è una
storia ben diversa. Nel 2011, il colosso
francese scalò in Borsa l’ex gruppo della
famiglia Tanzi (travolta nel 2003 da un
crac finanziario di dimensioni epocali,
con un buco da 14 miliardi di euro e 150
mila investitori coinvolti) e nel giro di po-
co tempo chiuse subito tre stabilimenti in
Un dipendente Lombardia, ridimensionandone altri. Sul
del «contact fronte occupazionale, oggi i dipendenti
center»
francese Tele-
in Italia sono ancora 2 mila (erano 2.042
performance, al 31 dicembre 2011), nonostante una
che ha appena ristrutturazione poderosa. Ma i 35 esu-
ottenuto in
Italia una cassa
beri annunciati in estate sono un piccolo
integrazione campanello d’allarme.
di 12 mesi per
300 lavoratori.
A sinistra,
Il fatto è che Lactalis a giugno ha
la protesta rilevato anche la Nuova Castelli (500 mi-
dei dipendenti lioni di fatturato), entrando di prepotenza
di Auchan.
nel mercato del parmigiano reggiano, e
non poteva certo dichiarare decine di li-
ziare persone. Il mondo del noleggio è lamentare di amicizia Italia-Francia». E cenziamenti in Parmalat. Rischio di delo-
questo: la testa resta all’estero e in Italia insignito da Parigi della Legion d’Onore, calizzazione e produzione del parmigiano
si fanno gli utili». In effetti, gli ultimi tre la massima onorificenza francese, al pari in Francia, magari per somministrargli
bilanci registrano oltre 65 milioni di utili di tutto il piano nobile del centrosinistra l’eutanasia? Onestamente no, perché il
complessivi su una media di 250 milioni italiano, ovvero Massimo D’Alema, Fran- disciplinare del formaggio italiano più
di fatturato annuo. Il problema è che non co Bassanini, Dario Franceschini, Enrico famoso nel mondo richiede latte italiano
è solo il mondo dell’autonoleggio che Letta, Sandro Gozi, Giovanna Melandri, e zone di produzione ben precise.
funziona così. Walter Veltroni, Roberta Pinotti, Romano Ma il problema è ancora più grave:
Ancora una volta, per delineare la Prodi e Beppe Sala. A occhio, nel mazzo Lactalis compra ormai oltre un terzo del
mappa della situazione bisogna ringra- ci sono almeno quattro «quirinabili» (D’A- nostro latte e le organizzazioni agricole
ziare il profeta Piero da Torino, la cui sof- lema, Prodi, Veltroni e Franceschini) e tre italiane denunciano da tempo che terreb-
ferta magrezza deve avere un misterioso possibili premier (Sala, Letta e lo stesso be il prezzo troppo basso, strangolando
collegamento con la pesantezza delle Franceschini). gli allevatori. Il gruppo francese ribatte
visioni che si porta dentro. Sempre nel Ora, sulla fusione Essilor-Luxottica, che paga il latte un centesimo al litro più
comunicato stampa in gloria della fusione dalla quale è nato il colosso mondiale che da altre parti e ogni tanto minaccia
Psa-Fca, l’ex segretario del Pd ci ricorda: degli occhiali e del lusso, c’è poco da di rivolgersi altrove, ma è chiarissimo chi
«Nasce un altro grande player italo-fran- dire, a parte che nel primo anno di vita è comanda. Non solo. A gennaio Parmalat
cese, come Luxottica-Essilor, Fincantieri- stato squassato da una lite furibonda sulla è stata «delistata» da Piazza Affari, come
NavalGroup, Lactalis-Parmalat, Bnl-Bnp governance, alla quale non era estraneo del resto si ipotizzava da almeno sei anni,
e le molte integrazioni nel settore della lo sciovinismo francese e il peso dell’as- il che ovviamente aumenta la libertà di
moda, confermando così la complemen- sociazione dei soci-dipendenti, sempre manovra e la riservatezza di Lactalis.
tarietà dei sistemi produttivi di Italia e francesi. Ma la faccenda è stata risolta Al di là del tema occupazionale, quan-
Francia». L’agenzia Ansa di quel giorno con un arbitrato a Parigi e una sostan- do i governi ulivisti di fine anni Novanta
si chiude così: «Lo ha dichiarato Piero ziale vittoria di Leonardo Del Vecchio. In spalancarono il mercato della grande
Fassino, presidente dell’associazione par- Francia, l’anno scorso, se n’è parlato pa- distribuzione ai francesi (la prima Tan-
20 novembre 2019 | Panorama 17
Appena eletto Macron
ha nazionalizzato i cantieri Stx
di Saint-Nazare, ottenendo
una moratoria di otto anni
su stabilimenti e addetti
gentopoli torinese, nel 1989, fu proprio «La situazione dei supermercati Auchan sante, la Campagna d’Italia di Teleper-
sullo sbarco dei francesi con un ipermer- in Italia versa in grave crisi e può essere formance. Sul sito della sua controllata,
cato chiamato «Le Gru») non tennero in risolta solo con interventi organizzativi che ha sedi a Roma e Taranto, si definisce
considerazione gli effetti devastanti che e di business a carattere straordinario, «leader mondiale nell’offerta di servizi di
avrebbe avuto nel medio e lungo periodo efficaci e tempestivi», si legge nel docu- contact center, presente in 65 Paesi nel
sull’agroindustria italiana, con contadini mento. Gli italiani hanno scoperto che mondo attraverso 311 contact center e con
spesso costretti a lavorare sottocosto o a gli 800 milioni persi da Auchan Italia oltre di 190 mila risorse». A febbraio ha
mandare al macero interi raccolti. E ora in tre anni, nel solo 2019 diventeranno dichiarato 300 esuberi su 3 mila «risorse»,
che la pacchia è finita, con la domanda «1,1 milioni al giorno». (A)morale della ma dopo due mesi di trattative con i sin-
interna ferma da una decina di anni e solita bella favola dell’«alleanza» italo- dacati (che non capivano le motivazioni
nonostante i consumi alimentari siano francese, adesso ci sono sul tavolo 3.105 economiche) li ha ritirati e ha firmato
anticiclici per definizione, arriva anche esuberi e, quantomeno, una caterva di un accordo al Mise. Teleperfomance ha
il conto degli esuberi. cassa integrazione straordinaria. Ma il portato a casa (dai contribuenti italiani):
conto non arriverà a Parigi. 12 mesi di cassa integrazione a rotazione
Carrefour ha annunciato 590 posti Meno nota, ma non meno interes- fino al primo maggio 2020 per 953 dipen-
di lavoro da cancellare nel triennio nei
suoi 1.076 punti vendita italiani, su un
totale di «18 mila collaboratori», come
li ha chiamati gentilmente all’apertura
della vertenza sindacale. E se qui va det-
to che l’azienda ha per ora promesso di
volerli gestire «su base volontaria», non
così accade dal concorrente Auchan, che
ha deciso di dire addio all’Italia e a metà
maggio si è fuso con Conad, dando vita
a un gruppo da 17 miliardi di fatturato
che ora insidia il primato delle Coop.
Auchan aveva 20 mila dipendenti e 1.600
punti vendita, e all’atto della «grande
alleanza», ovviamente, i protagonisti
hanno parlato di «continuità aziendale».
Nell’acquisizione, Conad si è fatta as-
sistere da Raffaele Mincione, l’acrobatico
finanziere balzato recentemente all’ono-
re delle cronache per la tentata scalata a
Carige e coinvolto nell’ultimo scandalo
Getty Images (3)

immobiliare del Vaticano a Londra, ma


il 30 ottobre ha scritto al ministero dello
Sviluppo economico chiedendo aiuto.
18 Panorama | 20 novembre 2019
PARTNERSHIP ASIMMETRICHE

Sopra, uno denti. Forse anche per questo, la nostra Bari (15 esuberi su 100 dipendenti) alla
stabilimento Autorità garante per la Concorrenza e Pernod Ricard. Il fatto è che mentre gli
di Lactalis.
Il gruppo il Mercato, il 18 settembre scorso, «ha europeisti di casa nostra si trastullano
francese ha attribuito a Teleperformance Italia il ra- con le commemorazioni di Ventotene,
annunciato ting di legalità con il punteggio "✩✩+”, nelle fabbriche e nelle reti commerciali
esuberi in Italia.
A sinistra, certificando l’integrità etica e il rispetto di va in scena un film ben diverso e per certi
i cantieri navali elevati standard di legalità, trasparenza versi spietato.
di Saint-Nazare, e responsabilità sociale nella gestione L’Italia, colpevolizzata per il suo de-
sull’Atlantico:
si attende aziendale» (nota dell’azienda). bito pubblico da capogiro, è pur sempre
la decisione Scarsa «responsabilità sociale», inve- un ricco mercato da 60 milioni di consu-
dell’Antitrust ce, è stata dimostrata da Psa, proprio nei matori e ha una ricchezza notoriamente
europeo
per la fusione giorni in cui si preparava la fusione con ben superiore a quella dichiarata. Inoltre
tra la francese Fca. La controllata Opel ha comunicato a ha tanti bei marchi e nessuna politica
Stx e l’italiana sorpresa di voler licenziare 62 lavoratori industriale. E i posti di lavoro che non si
Fincantieri.
In alto, dello stabilimento di Fiumicino dal quale, possono tagliare in Francia, grazie alla
il presidente fin dal 1969, vengono spediti i ricambi nuova legislazione sul lavoro si posso-
francese auto a tutte le concessionarie d’Italia. no benissimo sopprimere in Italia. Per
Emmanuel
Macron, 41 anni. Con tutti i numeri positivi strombazzati la gloire di Monsieur Macron, al tempo
nelle stesse ore da Tavares e John Elkann stesso europeista, liberista, statalista,
sui giornali italiani, questi 62 licenzia- protezionista, globalista e nazionalista.
menti stridono un po’. Ma il giro di vite Nel tempo lasciatogli libero dal criticare
occupazionale «made in France» va in Donald Trump e i suoi dazi. ■

scena un po’ ovunque, dalla Engie di © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 19


QUALCUNO SA DIRMI
DOVE TROVARE
LA SINISTRA?
VAURO
Zingaretti? Lui pensa Dopo la sua lite con Brasile, il Pd ha
a fare un partito puntato il dito contro la trasmissione
divertente, ma qui siamo Dritto e rovescio, ha rispolverato
nella m... Salvini? l’odio in tv e invitato a disertare la
trasmissione.
Meglio andare a cena
Il Pd, invece di disertare le trasmissioni,
con «Brasile». Di Maio? dovrebbe andarci, così come dovrebbe
Una nullità politica. andare nelle borgate, nelle periferie,
Vauro pensa alla nei luoghi di lavoro dove la sinistra,
rivoluzione e boccia tutti. se ancora si sente di sinistra, è assente.
Con un’eccezione, In uno spazio di informazione si va,
anzi due: Mara e Giorgia. sempre se si ha qualcosa da dire.
Lei, che ha militato nel Pci, ha
SENESI
di Emanuela Fiorentino paragonato la sinistra a un suicida
che si getta dal quarantesimo piano.
La gioia va strappata a viva E ora che il Pd governa, seppure con
forza perché il mondo non è un alleato che lei non ama, pensa
stato attrezzato per l’allegria. ancora al suicidio politico?
Quando parla di rivoluzione, perché lui Premesso che faccio fatica a definire
ci crede ancora, Vauro cita Majakóvskij. il Pd di sinistra, appoggio tra virgolette
E un po’ anche se stesso, che cerca questo governo, ma solo perché non c’è
strappi e provocazioni di continuo. più Matteo Salvini.
Lo ha fatto anche con Massimiliano Lo ammette, quindi…
Minnocci detto Brasile, l’ultrà della Certo, e poteva essere un’occasione per
Roma tatuato di svastiche, con cui tutti, dovevano dirlo chiaro: questo è
si è scontrato da Paolo Del Debbio, su un Cln, un Comitato di liberazione, ma
Rete4. «Quando gli sono andato sotto il lo hanno fatto capire con timidezza,
muso a dargli del fascio di merda, ho senza richiamare i valori di cui questo
visto umanità in fondo ai suoi occhi». governo poteva farsi garante.
È finita, anzi è iniziata, in trattoria. Quindi appoggia o non appoggia?
Vauro è così, crocifigge Bettino Craxi, Tra virgolette. Perché i Cinque stelle
poi va ad Hammamet e si commuove sono ex contrattisti, mai stati alleati.
con lui. In cielo, in un posto che per lui Giuseppe Conte, che adesso tutti
certamente non esiste, Vincino e Don considerano un grande statista, per me
Gallo lo proteggono dagli insulti resta un re travicello. Ex premier
quotidiani, che lui cerca come gli orsi il
miele, e dalle minacce che arrivano,
racconta, «dal variegato mondo
grillino».

20
INTERVISTA

Vauro Senesi.
Giornalista,
scrittore,
vignettista,
attore. Fondatore
della rivista
satirica Il Male,
ha lavorato
al Manifesto
e a trasmissioni
televisive con
Michele Santoro.
Ha 64 anni,
ora pubblica
le sue vignette su
Il Fatto quotidiano
e su Left.

Giorgio Perottino / AGF

20 novembre 2019 | Panorama 21


INTERVISTA M5S, CRESCE LA FRONDA ANTI DI MAIO...

ELEZIONI UMBRIA...

subordinato di Salvini del governo più


a destra di sempre e ora premier che
IL PD, INVECE DI Le manca Michele Santoro? Esiste
un altro come lui?
dovrebbe arginare Salvini. Poi c’è DISERTARE CERTI Non mi manca perché lo vedo quasi
sempre Di Maio… PROGRAMMI, tutti i giorni. Oltre a una grande stima
Perché detesta Luigi Di Maio? Lo ha
DOVREBBE
nei suoi confronti, ho maturato
appena disegnato traballante, un’amicizia profonda. Se esiste uno
vestito da danzatrice. ANDARE A DIRE LA come lui non lo so, ma di sicuro non
Non lo detesto, è semplicemente una
nullità politica. Vede, Salvini non è un
SUA. E TORNARE ci sono gli spazi perché emerga. E mi
chiedo come mai, in un Paese come
genio, ma è l’unico che comunica, NELLE PERIFERIE, il nostro, un giornalista che ha fatto
anche se a slogan trucidi. Di Maio non TRA I RAGAZZI la storia della televisione sia di fatto
fa nemmeno quello. estromesso. Qui la genialità è vista
Vauro che difende Salvini? LASCIATI SOLI come un rischio.
Non scherziamo, lo considero un cinico Non saranno contenti i tanti giorna-
disposto a qualsiasi cosa, anche a Io non sono tra quelli che pensano che listi che conducono programmi di
cavalcare malumori pericolosi. la destra sia tutta merda. Giancarlo successo...
Insomma a cena con Brasile sì, ma Giorgetti (numero due della Lega, ndr) Non dico che gli altri non siano bravi,
con il leader della Lega no. è il più pericoloso di tutti perché dico che in questo momento non può
Mai. Massimiliano è un ragazzo di è intelligente. Giorgia Meloni forse emergere uno come Michele... Ci ho
borgata, vive in una realtà che conosco sarebbe migliore di Salvini come lavorato tanti anni e quelle trasmissioni
bene, fatta di ragazzi che hanno presidente del Consiglio perché un po’ non erano mai supine a nessuno.
sbagliato, ragazzi con la rabbia, lasciati di preparazione politica le va Con Marco Travaglio, compagno di
soli anche dalla mia sinistra. Ho scritto riconosciuta. È sempre un bene che importanti avventure televisive con
che è fragile e se lui fosse davvero come siano le donne a crescere. Anche Mara Santoro, collabora anche oggi.
lo dipingono dovrebbe considerarlo Carfagna... Non lo sento più. Mando le mie
come il peggiore insulto. Un vero L’ha sempre attaccata... vignette a Il Fatto Quotidiano. A volte
cinico, non se lo tatua Mussolini sul Vero, la dipingevo come la soubrettina le pubblica, a volte no, a volte a pagina
braccio. Salvini, al contrario, potrebbe di Silvio Berlusconi, invece è riuscita a 20, ma va bene così.
essere uno stalinista perfetto se l’onda prendere delle posizioni precise anche Ha disegnato Nicola Zingaretti, Di
fosse quella stalinista. sulla vicenda Segre, non solo sulla Maio e Conte con un bernoccolone
Ci sarà un politico meno peggio degli deriva sovranista di Forza Italia. Ha in testa dopo le elezioni in Umbria.
altri dall’altra parte della barricata. un’autonomia di pensiero. Pensa che la stessa scena si ripeterà
22 Panorama | 20 novembre 2019
in Emilia Romagna?
Quando un partito che si definisce
di sinistra diventa solo una macchina
che amministra il potere e non è più un
luogo di incontro dove si producono
idee e sogni, capita quello che è
successo in Umbria. Si è fatto strame
dell’eredità del Pci, la parola sinistra
è stata nascosta come una vergogna,
l’hanno tolta pure dalla sigla del
partito. Ecco, in Emilia Romagna
auspico un esito diverso, ma non ci
scommetto neanche 20 centesimi.
Il segretario del Pd, in questo
momento, ha bisogno più che mai Vauro con Pintor nella
di unità e sostegno. redazione del Manifesto.
Zingaretti è così trasparente che non Non ho mai votato Pd, sono un
so dire per adesso se mi piace o non mi vecchio comunista. Ora non so...
piace. Sarà una brava persona, ma non C’è una vignetta di cui si è pentito?
ci bastano le brave persone, quella Nessuna, anche se a volte ho
dovrebbe essere una precondizione. fu ucciso. Quello che va salvato della comunicato ciò che non pensavo. Ma
Hanno fatto un movimento che è rivoluzione è il pensiero del genio. E io la satira è così. Ti pesa perché a volte
arrivato al 34 per cento con lo slogan ho avuto la fortuna di conoscere un fai cose in disaccordo con quello che
onestà come se l’onestà potesse essere sacco di geni: Alex Zanotelli, don Gallo, pensi. Ma mai fare autocensura, se la
monopolio solo di qualcuno e questo Gino Strada, Vincino. Ho conosciuto matita parte, qualcosa dentro di te la
movimento adesso è al 15. Quindi, anche Beppe Grillo, ci ho fatto un libro muove.
forse, ci vuole qualcos’altro. Del resto, insieme prima che nascesse Chi sono stati gli snob, a sinistra,
Zingaretti è quello che dice: «Facciamo il Movimento. Poi sono stato tra i primi che più hanno fatto male alla causa?
un partito divertente» quando siamo a finire nella lista di proscrizione Mi dispiace dirlo perché sembra di
con la merda fino al collo... del suo blog, ci sarà un motivo. sparare sulla croce rossa, ma mi viene
Il radicalchicchismo fa male alla Il Paese reale da che parte sta? in mente Fausto Bertinotti. Le racconto
sinistra? È disorientato, lo dimostra sul piano un episodio. Ero in Afghanistan
Mi viene in mente Joseph Goebbels che politico. In poco più di cinque anni quando è partita l’offensiva Achille.
disse: quando sento la parola cultura il famoso 40 per cento ce lo hanno Dall’ospedale di Emergency, dove
metto mano alla pistola. Se essere avuto Berlusconi, poi Matteo Renzi, c’erano feriti e sangue ovunque, presi
radical chic significa saper leggere poi Grillo, poi Salvini. Questa è la il satellitare e chiamai Bertinotti,
e scrivere e avere voglia di studiare, dimostrazione di come il Paese reale sia all’epoca presidente della Camera. Gli
non esprimersi solo a rutti, allora viva un po’ disperato. E lo sono anche io. telefonai con grande emotività perché
i radical chic. Ma lei per chi vota? era in discussione il rifinanziamento
Ma lo ha detto lei che la sinistra deve della missione italiana. Gli dissi: qui è
tornare nelle borgate, a sporcarsi le un massacro. E lui: «Cavo Vauvo, devi
mani tra i dimenticati delle periferie. BERTINOTTI capive che in Afghanistan si costruisce
È una categoria priva di senso, come la
parola buonista, che viene usata come
MI DISSE CHE IN l’Euvopa». Gli risposi: caro Fausto, devi
capire che l’Afghanistan è in Asia
una clava per disprezzare il valore della AFGHANISTAN SI minore. E buttai giù.
solidarietà che deve essere trasversale. FACEVA L’EUROPA. Chi erano i suoi intellettuali di
Preferisce rivoluzionario? riferimento?
Durante un reportage in Ucraina ERO SPORCO Antonio Gramsci, Noam Chomsky,
per la guerra del Donbass conobbi un DI SANGUE, Pier Paolo Pasolini.
generale dei cosacchi che mi disse: le
rivoluzioni le pensano i geni, le fanno
GLI BUTTAI GIÙ E adesso?
Sono tutti morti.
IL TELEFONO

i fanatici, ne godono i farabutti. Lui poi © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 23


EG AT URE
R
F RATE
AS SICU

24 Panorama | 0 mese 2017


POLIZZE AMARE

Truffe, società fantasma e una valanga di reclami.


In Italia le compagnie non solo sono vittime
di raggiri legati a sinistri inesistenti, ma a loro volta
allungano i tempi delle liquidazioni. Con i gruppi
più piccoli che faticano a gestire i risarcimenti.
E così fioccano le lamentele dei clienti.

G
di Guido Fontanelli

uidate la vostra auto- motori di ricerca. Cliccandovi sopra, si


mobile, vi ferma la po- entra in pagine che replicano quasi per-
lizia per un controllo e fettamente i siti delle società vere e che
scoprite che la vostra in alcuni casi utilizzano le credenziali
assicurazione è fasul- di compagnie regolari. I truffatori del-
la. Rischiate multa, le compagnie di assicurazione fasulle
sequestro del veicolo e sfruttano non solo il canale internet,
sospensione della paten- ma anche Facebook, WhatsApp e il
te. Ma potrebbe andarvi telefono. Secondo l’Ivass il giro d’affari
peggio: se provocate un di queste truffe supera i tre milioni di
incidente, dovete inden- euro ed è in continua crescita. Il consi-
nizzare di tasca vostra glio è di verificare sul sito dell’Ivass se
il malcapitato che avete la compagnia è iscritta nell’albo delle
tamponato perché non imprese di assicurazione italiane o ne-
siete coperti. gli elenchi delle imprese europee che
Cose che capitano a chi, in cerca di possono operare in Italia.
un contratto di Rc auto a basso costo,
si affida senza saperlo a siti internet Di solito sono le compagnie di assi-
farlocchi. Un fenomeno tutt’altro che curazione a lamentarsi della disonestà
marginale: l’Ivass, l’istituto che vigila degli italiani per giustificare l’alto livello
sul settore assicurativo, ha individuato dei premi che fanno pagare ai clienti.
Getty Images/Elaborazione immagine: Stefano Carrara

nei primi nove mesi di quest’anno ben Ma tanti italiani onesti sono a loro volta
140 siti irregolari. Erano 103 lo scorso vittima di fregature assicurative: non
anno, 50 nel 2017. Utilizzano nomi fan- solo polizze false, ma anche «sinistri
tasiosi ed evocativi come Polizzafacile. fantasma» inventati da automobilisti
net, Polizzasicura.org, Prontopolizza. disonesti. E pure trucchetti e ritardi
online, Polizza5giorni.it, Assicurazio- messi in campo dalle stesse compagnie
nileoni.it, Assicuraveloce.it. Le loro regolari.
offerte di polizze Rc auto (in particola- Dietro il termine doppiamente hor-
re quelle temporanee) spuntano sugli ror «sinistri fantasma» si nascondono
schermi dei computer sotto forma di quegli incidenti che vengono attribuiti
banner o inserzioni pubblicitarie nei ad automobilisti inconsapevoli e del tut-
20 novembre 2019 | Panorama 25
POLIZZE AMARE

97 MIL A i re cla
vuti
mi rice di
to estranei al danno. Sono truffe orga-
nizzate da quei furbetti che denunciano
un incidente inesistente per incassare
il risarcimento dell’assicurazione, at-
tribuendo la responsabilità a chi non
Sono compagnie 18.
dalle zione nel 20 a c’entra affatto. E se quest’ultimo non
a rd
assicur r cento riguarsi se ne accorge, si trova con una classe
Il 37 pe o danni dive di merito più elevata e di conseguenza
il ram ll’Rc auto, paga un premio più salato. Il problema,
da
r cento infatti, è che in molti casi l’assicurato
il 16 pe ze vita. viene a conoscenza del «sinistro fan-
le poliz tasma» solo al momento in cui riceve
l’attestato di rischio che riporta l’inci-
dente e la conseguente applicazione del
malus. Questo accade perché il clien-
te non ha ricevuto in tempo la lettera
dell’assicurazione e non ha risposto
entro i 30 giorni previsti per disconosce-
re il sinistro. Comunque l’Ivass chiede
alle compagnie di rimborsare la mag-
giorazione del premio e di riclassificare
correttamente il contratto.

Fin qui siamo nel campo delle truf-


fe. Ma anche sul versante delle assi-
iStock

curazioni regolari non mancano i pro-

Il tesoro nascosto delle assicurazioni «addormentate»


Un tesoro miliardario, dormienti» e ha fatto polizze vita stipulate dalle comunque sparire nel
nascosto tra i documenti risvegliare dalle società compagnie assicurative tempo: una legge del 2018
delle assicurazioni, che assicuratrici 208.863 estere. Inoltre le compagnie obbliga le imprese di
rischiava di finire allo Stato polizze per un totale di 3,9 hanno concluso l’analisi assicurazione sulla vita che
invece che ai legittimi miliardi di euro. Soldi già di 900 mila polizze operano in Italia, italiane ed
proprietari. Sono le versati ai beneficiari «sospette» e hanno estere, di verificare entro il
«polizze dormienti», o in via di pagamento. verificato che he non si 31 dicembre di ciascun anno
assicurazioni sulla vita Per risvegliare le polizze le sono verificate le condizioni l’esistenza in vita dei propri
o di risparmio che non sono compagnie hanno dovuto per il pagamento ai assicurati. In caso di
state più riscosse, per incrociare i dati in loro beneficiari in quanto è stata riscontro positivo, le imprese
dimenticanza o per la morte possesso con quelli accertata o l’esistenza in dovranno attivare il processo
del beneficiario (e gli eredi dell’Anagrafe tributaria. vita dell’assicurato alla di liquidazione, inclusa la
non ne sapevano nulla), e E non è finita: l’Ivass ha scadenza del contratto ricerca del beneficiario non
che le compagnie lasciano avviato una seconda ondata o la volontà del contraente espressamente indicato in
languire fino al passaggio, di indagini su polizze vita di interrompere il polizza, ed entro il 31 marzo
dopo 10 anni, a un fondo più vecchie (con scadenza pagamento dei premi, con dell’anno successivo
pubblico. Non si tratta di contrattuale tra il 2001 la conseguente risoluzione dovranno riferire all’Ivass
cifre modeste: nel 2017 e il 2006) e più recenti del contratto. in merito ai pagamenti
l’Ivass ha avviato (scadute nel 2017). E una Il problema delle «polizze effettuati ai beneficiari.
un’indagine sulle «polizze terza ondata riguarda le dormienti» dovrebbe (G.F.)

26 Panorama | 20 novembre 2019


POLIZZE AMARE

Numero reclami nel 2018 Numero


reclami
per 10 mila
contratti
Rami vita Rami Rc auto
Compagnia Totale vita danni escluso Totale vita
di assicurazione e danni Rc auto e danni

DOVE I RECLAMI AXA Global Direct


Seguros y Reaseguros S.A.U. 1.240 1.240 46,51
PESANO DI PIÙ Zurich Insurance Company LTD 992 46 946 28,32
Nella tabella, realizzata Le assicurazioni di Roma -
utilizzando i dati del mutua assicuratrice romana 55 42 13 23,90
rapporto Ivass del 2018,
sono elencate le dieci Verti assicurazioni S.P.A. 2.489 200 2.289 22,01
compagnie di assicurazione
Compagnia assicuratrice
che hanno ricevuto più Linear S.P.A. 1.158 51 1.107 19,99
reclami in relazione al
numero di contratti. Amtrust Europe Limited 75 75 19,07
In alcuni casi si tratta di
aziende molto piccole, Genertel S.P.A. 2.114 375 1.739 19,00
ma con un’alta incidenza di
proteste (motivate e non) Genialloyd società per azioni
da parte dei clienti. di assicurazioni S.P.A. 3.204 274 2.930 16,88
Admiral Insurance
Company limited 1.490 71 1.419 16,22
FWU Life Insurance Lux S.A. SA 123 123 15,52

blemi nel rapporto tra clienti e società. testazione alle imprese per violazione

3 MILIONOI
Nel 2018, come documentato dall’Ivass, della normativa assicurativa.
le compagnie hanno ricevuto 97.279 Che cosa fa arrabbiare i clienti? Gli
reclami da parte degli utenti: quasi esempi sono tanti. Nel settore dell’as-

DI E UR
la metà, il 47 per cento, riguardano sicurazione auto ci si lamenta per
il settore dell’Rc auto (ritardi dei i ritardi nella liquidazione dei ri-
pagamenti al primo posto delle truffe sarcimenti. Oppure i danneggiati
lamentele), seguiti dagli altri rami d’a ffari delle elle ricevono comunicazioni di dinie-
d
danni (37 per cento) e dal ramo È il giroe nel settoreauto. go di risarcimento che non sono
onlin razioni Rc tati
vita (16). Ad alimentare il mal- assicu 9 sono già s 0 siti adeguatamente motivate. Nel
1 4
contento sono più le compagnie Nel 20 ti e bloccati 1 orso campo delle polizze mediche una
ua sc
straniere rispetto alle italiane, e le individi: erano 103 lo017. compagnia dilazionava o negava la
società che operano sul web rispetto fasull no, 50 nel 2 prestazione agli assicurati appellan-
a quelle che usano i canali tradizionali an dosi ad aspetti formali, costringendo
come agenti e broker. gli stessi a ricorrere sistematicamente al
giudice: immaginatevi che bella espe-
Va detto che in questi anni il nu- rienza per una persona malata.
mero di reclami si è ridotto, a dimo- A Roma alcune società si sono con-
strazione dell’efficacia del lavoro svolto traddistinte per la lentezza nella liquida-
dall’Ivass: rispetto al 2017 il calo è stato zione dei sinistri determinati dal dissesto
del 6,4 per cento. E degli oltre 97 mila del manto stradale. Una assicurazione
reclami del 2018, ne sono stati accolti fi- ha piazzato 5.700 contratti non adeguati,
nora il 28,6 per cento del totale. Inoltre, relativi a prodotti particolarmente com-
l’Ivass ha ricevuto direttamente 18.332 plessi, a clienti anziani. Ci sono contratti
iStock

reclami e ha notificato 1.097 atti di con- di vari


varie compagnie, finite nel mirino
28 Panorama | 20 novembre 2019
POLIZZE AMARE

SINISTRI A
F A N TA SM
a i siti farlocci
Oltre utomobilist
hi,

gli a re
presta istri
d e vo n o in
«s
ione ai ti
attenz ma»: inciden iti
s
fanta gono attrib u
n n
che ve rsone che no
p e a tto
a no aff
c’entrano di pagare
ia
e risch mi più alti.
pre

dell’Ivass, stipulati molti anni fa e che specializzata nell’assicurazione sanita- in tempi clinici ragionevoli. Procedure
stanno giungendo a scadenza, per i quali ria per raccolta premi e per numero di ostiche che, per le cure odontoiatriche,
le somme liquidate rischiano di essere assicurati. Lavora soprattutto con fondi costringono il paziente a compilare lui
addirittura inferiori al totale dei premi integrativi di categoria e grandi aziende. stesso la scheda con tutti i dettagli di dia-
versati dai clienti. Insomma, un pessimo Nel 2018 Rbm è finita anche sotto la gnosi e trattamento previsti: così è facile
catalogo di cattivi comportamenti. lente di Altroconsumo: l’associazione sbagliare e vedersi rifiutare l’assistenza».
dei consumatori ha ricevuto centinaia di
Le compagnie reclami riguardanti i Rbm replica sottolineando che si
che hanno ricevu-
to più reclami in
Una compagnia disservizi di Previme-
dical, a cui Rbm affida
tratta di una «crescita fisiologica dei
reclami direttamente collegata alla nu-
rapporto al numero
di contratti stipulati
ha piazzato la gestione delle pre-
stazioni sanitarie pre-
merosità dei sinistri gestiti. Anzi, a ben
guardare, nel 2018 pur a fronte di un
(vedi tabella a pagina
22) sono Axa Global
5.700 contratti viste da diversi fondi
sanitari integrativi.
importante incremento dei risarcimenti
(più 107 per cento) il numero dei reclami
Direct, Zurich e la
piccola Assicurazio-
non adeguati Altroconsumo cita
per esempio il caso
ha fatto registrare una crescita meno
che proporzionale (più 92 per cento)».
ni di Roma. Le socie-
tà invece che hanno
a persone della socia Cinzia
che per mesi si è vi-
Inoltre, secondo la società è naturale
che gli assicurati, tradizionalmente poco
ricevuto più reclami
in assoluto sono Uni-
anziane sta respingere tutte le
richieste di rimborso
abituati ai meccanismi della sanità inte-
grativa, facciano fatica a orientarsi tra le
polSai, Generali, Allianz, Rbm salute. senza capire il perché. Più in generale, varie prestazioni di cui hanno diritto e
Mentre i primi tre nomi sono abbastanza come viene spiegato sul sito di Altrocon- le modalità di rimborso.
scontati, trattandosi di compagnie con sumo, «le richieste di autorizzazione per Ma alla fine l’impressione è sempre la
decine di migliaia di clienti, colpisce le prestazioni odontoiatriche, quelle più stessa: di avere cioè a che fare con aziende
la presenza al quarto posto della Rbm costose, restano “in lavorazione” per che pretendono di incassare subito e che
salute, meno nota al grande pubblico. In mesi, lasciando il paziente in un limbo pagano il più tardi e il meno possibile. ■
realtà, è la più grande compagnia in Italia che non gli permette di accedere alle cure © RIPRODUZIONE RISERVATA

30 Panorama | 20 novembre 2019


RIVELAZIONI

Sono l’ultima persona


ad aver visto Mifsud.
Vi racconto chi è
Parla a Panorama qualcuno che ha conosciuto bene il
professore maltese implicato nell’«affaire» internazionale
partito da Donald Trump e arrivato a toccare Giuseppe
Conte. E adesso che è come evaporato, tutti lo cercano.

di Luciano Tirinnanzi

J
oe ha un bell’appartamento Vecchione con il segretario alla
« ai Parioli, l’ho visto là l’ultima Giustizia di Trump, William Barr,
volta. Era marzo 2018». Così e con il procuratore federale John
una fonte - che per parlare Durham, che sta conducendo una
ha richiesto l’anonimato contro-inchiesta per chiarire chi abbia
- rivela a Panorama nuovi confezionato le accuse contro Trump.
particolari che aggiungono Un fatto irrituale e compromettente,
mistero sull’uomo finito al centro del visto che dirigenti dell’intelligence e
caso «Russiagate» per un incontro politici di un Paese straniero non si
avuto con uno dei consiglieri della dovrebbero mai incontrare.
campagna elettorale di Donald Barr e Durham, invece, hanno visto
Trump in vista delle presidenziali Vecchione ad agosto e settembre 2019,
2016, George Papadopoulos. Joseph per capire cosa sa la nostra intelligence
Mifsud lo avrebbe avvisato che i russi
erano in possesso di email «scottanti»
di Hillary Clinton, che avrebbero
potuto comprometterne la campagna
elettorale. Secondo quanto riferito da
Papadopoulos in un’intervista a La
Verità, quell’incontro si è tenuto alla
Link Campus University di Roma,
dove sarebbe stato il rettore Vincenzo
Scotti a presentargli Mifsud. Nell’elaborazione,
Joseph Mifsud,
L’intrigo internazionale tocca dunque 59 anni. A sinistra,
anche l’Italia e lo stesso premier il presidente del
Giuseppe Conte. Reo, quest’ultimo, Consiglio Giuseppe
Conte con il capo
di aver fatto incontrare il capo dei dei servizi italiani
servizi segreti italiani Gennaro Gennaro Vecchione.

32 Panorama | 20 novembre 2019


su Mifsud. In particolare, gli americani
cercavano un nastro che i servizi segreti
hanno dichiarato di non avere, ma
che è spuntato fuori giorni fa, quando
l’avvocato di Mifsud, Stephan Roh, lo
ha consegnato all’agenzia Adnkronos,
aggiungendo che era già in possesso
degli americani. Dagli stralci si evince
come il professore sia stato costretto
a sparire. Prima nelle Marche, poi
chissà. Di certo, dall’ottobre 2017 -
dopo che l’Fbi chiese conto a Mifsud
della circostanza delle email - l’uomo
dei misteri è sparito. Eppure, per
tutto il 2018 (come dimostrato anche
dai movimenti della carta di credito
scoperti da La Verità) si muoveva
tranquillamente tra il Centro Italia e
la capitale.
Lei quando ha conosciuto per la
prima volta Joseph Mifsud?
Nel 2014 a San Pietroburgo, in
un’occasione privata.
Mentre l’ultima volta che lo ha visto?
A marzo del 2018.
Dove?
A Roma, ovviamente.
Come ovviamente? Le cronache
dicono che è scomparso nell’ottobre
2017. E dove lo avrebbe incontrato?
Mah, che sia scomparso nel 2017 l’ho
letto sui giornali. Io l’ho rivisto l’ultima
volta ai Parioli, vicino a Piazza Euclide,
dove Joe aveva un bell’appartamento.
All’epoca di certo non si nascondeva.
In che contesto vi siete incontrati?
Una cena a casa sua, durante la quale si
è lamentato tutta la sera del fatto che
qualcuno gli stava col fiato sul collo e
Ansa -Ansa/Ap (Elaborazione di Stefano Carrara)

che a breve avrebbe avuto delle grane


molto serie. Ho còlto tutta la sua
preoccupazione. Ma non sembrava sul
punto di scomparire.
Che tipo di rapporto avevate?
D’amicizia, piuttosto intima.
Perché non vi siete più visti dopo?
La vita, e poi il caso che è scoppiato,
che di certo lo ha alienato da molte altre
amicizie, non solo dalla mia.
20 novembre 2019 | Panorama 33
RIVELAZIONI

George Papadopoulos,
che ha curato la campagna
Lo descriverebbe come una persona elettorale di Donald Trump
seria o un millantatore? e che avrebbe ricevuto
le confidenze di Joseph Mifsud
Per la mia personale esperienza, devo sulle email di Hillary Clinton.
dire che è una persona seria. Ho avuto
spesso la controprova che molte delle
cose che dichiarava fossero vere. Certo, aneddoti piccanti.
non posso dire che sia tutto vero ciò che Che rapporto aveva con George
mi ha confessato, anche perché in Papadopoulos, il suo grande
generale non si fidava molto delle accusatore?
persone e aveva sviluppato un modo di Direi normale, come quello che si ha
rispondere, per così dire, diplomatico. tra due professionisti o tra gente che è
Spesso le sue risposte a domande insieme per affari, quindi con quella
ficcanti erano prive di contenuti o finta confidenzialità che prevedevano il
Reuters

direttamente delle balle. loro ruolo e quel tipo di contesti.


Sembra una contraddizione… Si frequentavano spesso?
Diciamo meglio così: è una persona in mia presenza. Per quanto ne sappia io, si sono visti
molto cortese, e con me si è sempre Quali persone e quali luoghi soltanto due volte.
comportato in modo cavalleresco. Ma, frequentava? Ha mai espresso opinioni politiche,
anche per il ruolo che ricopriva, c’era Per lo più esponenti del mondo magari su Hillary Clinton, Barack
un lato di lui calcolatore e, in definitiva, accademico, ma anche politici e Obama, Donald Trump o Vladimir
finto. Si schermava subito se gli si faccendieri. Gente in giacca e cravatta. Putin?
facevano domande alle quali non Per quanto mi riguarda, ha insegnato Rispettava molto Putin, su Clinton e
intendeva rispondere, e si trovava alla Link Campus di Roma e anche Obama mai una parola. Però aveva
spessissimo in situazioni in cui a quel presso la London Academy of ottime conoscenze tra i politici, del
punto preferiva inventare una valanga Diplomacy. A Londra ha vissuto a resto era una materia che amava e
di bugie. Forse, è stato questo suo lungo, anche se negli ultimi anni aveva conosceva profondamente. Almeno,
atteggiamento a provocare il caso diminuito a causa di impegni che lui dal mio punto di osservazione era così.
internazionale. La mia opinione è che chiamava «di rappresentanza». E poi Lei ha mai avuto sentore che intorno
sia stato incastrato proprio perché si era una presenza fissa al Valdai a lui si muovessero uomini dei
comportava così, era cioè una pedina Discussion Club. servizi segreti? Ne avete mai parlato?
sacrificabile. Magari aveva saputo delle Ovvero? Assolutamente no.
cose e si vantava di poterle gestire. È una sorta di corrispettivo russo del Dove ritiene che possa essere oggi?
Era una persona ricca o in cerca vertice internazionale di Davos. Premesso che non ne sono a
di soldi? Frequentava Mosca e molti russi, conoscenza, potrebbe essere ancora a
Entrambe. Aveva uno stile di vita questo è certo. E, è ovvio, anche Malta. Roma. O in Svizzera. Il suo avvocato e
elevato, e non disdegnava le occasioni Era bene inserito a Malta? amico di Zurigo è una persona molto
per fare soldi. Si mostrava più ricco di Sicuramente, anche se poi - ma facoltosa, si sarà rivolto a lui per avere
quel che era ma questo, penso, fosse questo lo dico solo per sentito dire una mano quando è scoppiato il caos
dovuto alla sua posizione. Si faceva - so che ha avuto qualche problema nella sua vita. Non credo abbia avuto
rimborsare sempre tutto, vedi il caso che gli ha fatto perdere certi privilegi. problemi a sparire, quando l’aria si è
dell’Università di Agrigento, cui deve Di certo gli piaceva vantarsi di fatta pesante. Lui peraltro ha una figlia,
ancora dei soldi. Non so se lecitamente conoscere tante persone importanti, che oggi si dovrebbe trovare in Gran
o meno, ma gli piaceva molto usare le ma io non l’ho mai visto al fianco di Bretagna, anche se non penso che gli
carte di credito. Del resto, le sue personaggi rilevanti. Ogni tanto inglesi lo avrebbero accolto a braccia
passioni erano le donne, il buon cibo, i raccontava di aver conosciuto tizio aperte, se avesse deciso di rifugiarsi lì.
vestiti eleganti e costosi. Era un e caio, condendo il tutto sempre con Di certo, non credo che lo abbiano
vanitoso e un appassionato di calcio. qualche gossip a riguardo. Chi andava nascosto i servizi segreti, questo mi
Aveva vizi? Gioco, droga o altro? a letto con chi, cosa piaceva a questo parrebbe molto strano. ■
No, niente di tutto ciò. Perlomeno, mai e quello. Insomma, più che altro © RIPRODUZIONE RISERVATA

34 Panorama | 20 novembre 2019


CRIMINALITÀ 2.0

LA LOTTA AL CONTANTE
ARRIVA TARDI.
LE COSCHE FANNO AFFARI
IN BITCOIN
Stock Photo/iStock/Ipa/Imagoeconomica

ARMI Un gruppo
di ragazzi di Brescia
vendeva armi su
una piattaforma
del deep web.

36 Panorama | 20 novembre 2019


DROGA In Campania
uno «smanettone»
aveva messo in piedi
una sorta di Amazon
per lo spaccio della droga.

I
di Fabio Amendolara
magistrati che ci lavorano su da
qualche tempo la chiamano fa-
miliarmente la «blockchain cri-
minale». E oltre ad aver scoperto
che gli evasori fiscali sono già
corsi ai ripari tramite lo «spac-
Dalla ’ndrangheta chettamento» delle somme da
ai più modesti far sparire ricorrendo a criptovalute e
truffatori del web, a monete virtuali, hanno anche svelato
le criptovalute che gli stessi meccanismi sono già in fase
stanno diventando sperimentale negli ambienti della mala-
la moneta vita e del terrorismo internazionale. I cri-
di riferimento minali, insomma, aggirando la direttiva
della malavita antiriciclaggio, hanno già trovato il modo
globale. di andare oltre la sbandierata guerra al
Aggirando contante, uno dei mantra del governo
le direttive giallorosso.
antiriciclaggio. L’inchiesta madre è stata ribattezza-
Le procure italiane ta «European ’ndrangheta connection».
stavolta E, con grande sorpresa, gli investigatori
sembrano muoversi hanno appreso che, nell’era del 2.0, i soliti
con tempestività. boss da coppola e lupara, oltre a parlare
un inglese fluente, dal cuore della Locride
avevano proposto a un cartello della coca
sudamericano un pagamento in bitcoin.
L’affare si è concluso però con il classico
bonifico fatto da una «testa di legno»,
ma solo perché doveva essere chiuso in
fretta e il broker brasiliano ancora non
si rendeva bene conto delle potenzialità
offerte dalle nuove frontiere finanziarie.
«Abbiamo la prova» sostiene il pro-
curatore aggiunto di Reggio Calabria
Giuseppe Lombardo «che le cosche
hanno proposto ai loro referenti in Bra-
sile il pagamento in bitcoin. Questo Dall’alto, il procuratore aggiunto di
Reggio Calabria Giuseppe Lombardo
dimostra la capacità di evoluzione della e il procuratore aggiunto della Dda
’ndrangheta. Le cosche calabresi sono di Napoli Giuseppe Borrelli.

20 novembre 2019 | Panorama 37


CRIMINALITÀ 2.0

già pronte, gli altri no». DOCUMENTI zare l’asticella, lanciandosi in


E a sentire Giuseppe Borrelli, procura- Pagando con criptovalute, un affare globale: stampavano
nel deep web si possono anche
tore aggiunto della Direzione distrettuale acquistare documenti falsi. banconote false poi spedite in tutto
antimafia di Napoli in corsa per coprire la il mondo. L’attività di distribuzione è
poltrona di capo della Procura di Salerno, criptovalute. Anche se non si può parlare stata definita «intensa» e, stando agli
anche la camorra si è tuffata nel deep di un successo. Secondo Marinone «le investigatori, in pochi mesi ha fruttato
web. «In questo momento» afferma Bor- somme veicolate in bitcoin sono ancora 160 mila euro. Per i pagamenti in bitcoin,
relli «vengono usati strumenti di investi- marginali, come conferma anche l’ultimo ha scoperto il Nucleo speciale di polizia
mento che sono difficilmente accessibili report delle Nazioni Unite. Ma è possibile valutaria, gli indagati si appoggiavano a
alle indagini. È il caso dei bitcoin e delle che sfugga qualcosa, che si veda solo una società di cambio di Malta. Anche
sue possibilità di speculazione che sono una parte della punta di un iceberg che in questo caso abbondavano gli annunci
strettamente connesse agli investimenti potrebbe essere, o diventare, enorme». nel deep web.
in criptovaluta».
A Santa Maria Capua Vetere, in pro- Nel frattempo, qua e là per l’Italia, C’era poi chi di grandi affari non si è
vincia di Caserta, per esempio, a febbra- c’è chi ha già tentato di prendere le mi- mai occupato e tentava semplicemente
io è finito in manette, insieme ad altre sure per sfruttare le potenzialità del web di sbarcare il lunario. A Cernusco Lom-
cinque persone, Vladislav Stoica, uno occulto. Da Brescia un gruppo di ragazzi bardone, la Procura di Lecco ha scoperto
«smanettone» del web che per i carabi- tra i 19 e i 27 anni, uno dei quali studente infatti una piccola truffa con eBay. L’in-
nieri era il capo di una banda di pusher. modello del Politecnico di Torino, aveva dagato pubblicizzava la vendita di un
Aveva organizzato una sorta di Amazon messo in vendita delle armi sul «Berlu- telefono cellulare di ultima generazione
dello stupefacente. Si prenotava la droga sconi market», una piattaforma online che, dopo l’acquisto, non veniva recapi-
tramite un sistema informatico di mes- gestita, per mantenere l’anonimato, con tato. Il truffatore si faceva «bonificare» gli
saggeria criptato, noto come Surespot. falsi nomi di importanti politici, come importi su un conto corrente online in-
Si pagava in bitcoin e la «roba» arrivava Emmanuel Macron e Vladimir Putin. testato a un prestanome. Da lì partivano
direttamente a casa con un comune pacco Con oltre 100 mila annunci diffusi via bonifici a favore della Kraken payward
postale. web, «i tre arrestati» spiega il coman- Ltd, piattaforma di scambio in bitcoin e
dante del Nucleo speciale frodi tecnolo- analoghe criptovalute. E il denaro spari-
Il bitcoin, insomma, risulta la pri- giche della Guardia di finanza Giovanni va. Decisamente molto più organizzata
ma moneta per i pagamenti realizzati Reccia «facevano da intermediari tra i era la banda smantellata dalla Procura di
per il commercio illegale: dalle truffe, clienti e i venditori». Mettevano quindi Frosinone, che aveva scelto i bitcoin per
allo scambio di materiale pedopornogra- a disposizione la piattaforma online. E l’attività di estorsione. I sette indagati «in-
fico, fino alla droga e agli investimenti dei i pagamenti? In bitcoin, naturalmente. fettavano» il computer degli utenti, quasi
terroristi. «Anonimato, flessibilità e rapi- Uno store online con gioielli di grandi sempre imprese o professionisti, con un
dità sono i vantaggi offerti dalle cripto- marche contraffatti è stato poi seque- virus criptolocker in grado di bloccare il
valute. E non stupisce che anche Daesh, strato a Brescia. Lì c’erano i server di un sistema informatico.
l’ex Stato islamico, provi a sfruttarli». venditore che aveva cominciato a com- Per riottenerne la disponibilità le vit-
Lorenzo Marinone, analista responsabile mercializzare in rete i gioielli, ma anche time erano costrette a pagare un riscatto,
Stock Photo/*iStock

del Desk Medio Oriente e Nord Africa del documenti falsi. Per ricevere la merce era rigorosamente in bitcoin. Circa 400 euro
Cesi, Centro studi internazionali, ri- necessaria una transazione per ogni «attacco». In un anno, stando
Photo

tiene che lo Stato islamico ab- nella criptovaluta inven- alle verifiche effettuate dagli investiga-
bia diversificato le proprie tata nel 2009. tori, è transitato sulle carte prepagate
entrate affidandosi alle Un altro caso, a degli indagati circa un milione di euro.
GIOIELLI Torre Annunzia- Denaro che, anche in questo caso, dopo
A Brescia uno store online ta, provincia la trasformazione in criptovaluta è di-
vendeva gioielli contraffatti di Napoli. Qui ventato anonimo e irrintracciabile. Senza
a fronte di bitcoin.
i falsari del spalloni e senza valigette 24 ore. Basta un
terzo millen- semplice clic del mouse. Con buona pace
nio avevano di chi vorrebbe eliminare il contante. ■
provato ad al- © RIPRODUZIONE RISERVATA

38 Panorama | 20 novembre
CORSIE VIOLENTE
Ansa, iStock, Salvatore Laporta/Kontrolab, elaborazione di Stefano Carrara

Sotto, il flash mob


organizzato
all’Ospedale
Cardarelli
di Napoli
contro la violenza
negli ospedali.
Sopra e nell’altra
pagina, scene
di violenza contro
medici e forze
dell’ordine.

40 Panorama | 20 novembre 2019


NON PESTATE
QUEL Ogni anno 10 mila infermieri
e 1.200 medici sono
vittime di violenza fisica

DOTTORE
da parte di pazienti e
familiari. Per non parlare
di quella verbale.
Un’escalation inarrestabile.
Che ha come risultato
la fuga dai pronto soccorso.
di Giorgio Sturlese Tosi

I
l drenaggio post operatorio
doveva essere rimosso. L’o-
perazione era andata bene e il
decorso era regolare. Il ragazzo
in attesa però si agitava. Erano
le 16 di lunedì 11 novembre, e nel reparto di
pneumologia dell’Ospedale Monaldi di Napo-
li c’era il solito via vai di medici, infermieri e
malati. All’improvviso il giovane paziente ha
cominciato ad alzare la voce, è saltato in piedi
e si è scagliato contro il dottore prendendolo
a calci e pugni finché non l’hanno bloccato.
Alla fine, in traumatologia, c’è finito proprio il
medico, che ha riportato lesioni al ginocchio.

È l’ultima aggressione, in ordine di


tempo, al personale sanitario all’interno
di un nosocomio. Ogni anno circa 10 mila
infermieri sono oggetto di violenza fisica
e altrettanti di violenza verbale. Sono stati
invece 1.200 i medici vittime di episodi di vio-
lenza nel 2018. Un esercito di professionisti
della salute che sempre più spesso finisce in
barella. Solo a Napoli, dall’inizio dell’anno,
sono già state denunciate 96 aggressioni. E
l’emergenza interessa tutto il Paese. A Mera-
no, il 16 ottobre, un infermiere è stato ferito a
calci e pugni, con contusioni e frattura di una
costola, dal marito e dal figlio di una donna
dell’Est Europa che si era presentata al pronto
soccorso per un malore. La sua colpa? Aver
chiesto i dati anagrafici della paziente prima
di avviarla in reparto.
Le risse sono all’ordine del giorno anche
negli interventi di strada. Il 2 novembre, in
pieno centro a Napoli, gli operatori del 118
20 novembre 2019 | Panorama 41
CORSIE VIOLENTE

118, che vantano grande esperienza nel


trattare le urgenze, possano transitare
nei pronto soccorso degli ospedali».
hanno soccorso un ubriaco che ha di- Intanto però il personale fugge a appropriata. La rete territoriale deve
strutto l’ambulanza con tutto quello che gambe levate da questi presidi di primo essere rinforzata, registriamo troppi
c’era sopra. Trasportato in ospedale, al intervento. Il governatore della Campa- accessi inutili al pronto soccorso». Per
San Giovanni Bosco, ha continuato a dare nia Vincenzo De Luca, il 12 novembre la presidente degli infermieri i corsi di
in escandescenze, sputando e inveendo scorso, annunciando il collegamento autodifesa, proposti in varie strutture,
contro medici e infermieri. Ma questi delle telecamere di sorveglianza dell’O- non servono: «Non risolvono il proble-
sono solo alcuni episodi di un fenomeno spedale Santobono di Napoli con la que- ma, dobbiamo intervenire con un altro
dilagante. Secondo un’indagine dell’Uni- stura, ha affermato che gli ultimi con- tipo di formazione: come riconoscere
versità di Tor Vergata di Roma, svolta nel- corsi per medici di pronto soccorso sono la predisposizione alla violenza di un
la primavera 2019, l’89,6 per cento degli andati deserti: «Non si presentano, non paziente».
infermieri è stato vittima di violenza fisica partecipano più». Nessun medico, nep-
o verbale sul lavoro. Sputi (nel 43,1 per pure per i cinque posti offerti dall’Asst Anche dai medici arriva un grido
cento dei casi), lancio di oggetti, schiaffi, Lariana per gli ospedali Sant’Anna e d’allarme. La Federazione nazionale
pugni, calci. Persino morsi. Sant’Antonio Abate di Cantù. degli ordini dei medici chirurghi e degli
Andato deserto anche il concorso odontoiatri (Fnomceo) ha tappezzato
Oltre alle lesioni fisiche, le riper- per 33 posti nei Pronto soccorso della alcuni ospedali con manifesti in cui un
cussioni psicologiche su chi subisce provincia di Agrigento. Difficoltà nel medico con l’occhio nero chiede: «E poi
questi atti di violenza gratuita sono rab- reclutamento di medici e infermieri in la vita chi te la salva? Chi aggredisce un
bia, senso di impotenza, ansia sul lavo- Trentino, in Veneto, nelle Marche e al medico ferisce tutti noi». Roberto Mona-
ro, paura. «Le aggressioni continuano in Cardarelli di Napoli. «Queste aggressioni co, il segretario nazionale, denuncia: «Il
modo indisturbato, apparentemente sen- mettono a durissima prova il personale definanziamento del Servizio sanitario
za rimedio» conferma Paolo Ficco, pre- sanitario» ammette Barbara Mangia- nazionale è allarmante. Rispetto al 2017
sidente di Saues, il Sindacato autonomo cavalli, presidente della Federazione abbiamo 2,5 miliardi in meno, mancano
urgenza e emergenza sanitaria. «Il raf- nazionale degli Ordini delle professioni 8 mila medici e 2 mila dirigenti sanitari.
forzamento dell’impiego di personale di infermieristiche (Fnopi). «Un infermiere Nel 2018 abbiamo regalato allo Stato un
vigilanza non basta. Abbiamo osservato su due ha subìto una qualche forma miliardo di straordinari non pagati. E i
che le aggressioni avvengono soprattutto di violenza, ma le denunce rappresen- pronto soccorso sono sempre più inta-
per i ritardi nell’erogazione dei servizi al tano la punta dell’iceberg, gli episodi sati. Per non parlare delle guardie me-
pubblico. Ritardi dovuti alla carenza di sono molti di più. Occorre intervenire diche: ci sono sempre più medici donne
personale. Occorre approvare subito una sui modelli organizzativi per permette- che si fanno accompagnare nelle visite
legge perché i medici convenzionati del re agli operatori di lavorare in maniera a domicilio dal padre o dal fidanzato».
Anche per Monaco occorre valo-
rizzare il territorio («il paziente ormai
L’AUTODIFESA COMINCIA DALLE PAROLE non chiama nemmeno più il medico
Lo psichiatra Massimo Picozzi lancia il suo corso per medici. di famiglia, ma si reca direttamente al
pronto soccorso»), inasprire le pene e
«Gli operatori devono saper riconoscere chi sta
perdendo il controllo. Spesso basta la prevedere la procedibilità d’ufficio per
consapevolezza per disinnescare la violenza». chi commette violenze, anche verbali,
Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, nei confronti del personale. E investire
vanta una pluriennale esperienza nella sulla formazione. Ma occorre farlo al
formazione di chi lavora in prima linea, avendo più presto.
organizzato corsi per la Polizia e per il trasporto
pubblico. La sua idea è che riconoscere i segnali A Pordenone il personale della guar-
di potenziale ostilità e aver appreso tecniche di dia medica è stato dotato di un teleco-
autodifesa verbale consente di evitare il peggio. mando che invia una richiesta di soccor-
Massimo «Si chiama “verbal judo“ e consiste nel fare leva so geolocalizzata alle forze dell’ordine.
Picozzi sull’aggressività verbale dell’interlocutore per Gli alpini che volontariamente da tempo
restituire, disinnescata, quella stessa violenza».
scortavano i medici nelle loro visite a
Gettyimages

Il suo corso - 22 lezioni video con simulazioni di


eventi critici C.A.R.E. - partito a luglio, è già stato domicilio non bastavano più. ■

visto da 70 mila medici e infermieri. (G.S.T.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

42 Panorama | 20 novembre 2019


ANALISI

PER UN NUOVO UMANESIMO


essere intervistato in Italia in occasione
del cinquantesimo compleanno del web,
celebrato il 29 ottobre scorso. Dato che
questo capitalismo digitale, basato sulla
Le tecnologie stanno presentando il «conto» in termini manipolazione delle coscienze delle per-
di perdita di privacy. Così va ribadita la centralità dell’uomo. sone attraverso l’utilizzo dei dati che loro
stesse forniscono spontaneamente per
di Oscar di Montigny, stare in rete, è nato anche grazie a
Chief Innovation Lanier e si è rafforzato nonostante
Sustainability & Value le sue critiche, il suo pensiero è
Strategy Officer stato sottovalutato.

U
di Banca Mediolanum
n paio di settimane fa Free- Vero che, tuttavia, essendo
dom House ha reso noto questo pensiero molto più com-
il risultato del report che plesso e interessante rispetto alla
conduce annualmente sintesi che se ne può fare, a non
sulla libertà della rete. In ascoltarlo rischiamo di perdere
estrema sintesi ci dice che un’altra occasione per capire e
in 38 dei 65 Paesi esami- cambiare l’attuale modello di bu-
nati, i leader politici hanno impie- siness. A differenza di altri, Lanier
gato degli individui per plasmare non è un luddista e non è antitec-
in maniera surrettizia le opinioni nologico. Non vuole chiudere In-
online; che in molti Paesi l’ascesa ternet, per intenderci, profetizzan-
del populismo e dell’estremismo do il ritorno a una cara e vecchia
di destra ha coinciso con la crescita vita analogica. Al contrario, vuole
di gruppi online superpoliticizzati che la tecnologia esprima il suo
e composti sia da utenti veri sia vero potenziale, che non è quello di
da account falsi e automatizzati; stritolare l’uomo bensì di evolverlo.
e che oltre a facilitare la diffusione Il suo ultimo libro, L’alba del nuovo
della propaganda e della disinfor- tutto, è dedicato alla realtà virtuale
Oscar di Montigny
mazione nei periodi elettorali, le intesa come spazio in cui possiamo
piattaforme di social media hanno mettere a frutto la creatività e al
permesso la raccolta e l’analisi di gran- tempo da perdere, conclude, le nuove tempo stesso sviluppare nuovamente la
di quantità di dati su intere popolazioni tecnologie emergenti - come la biome- capacità di amare le nostre esistenze reali.
arrivando a una potente quanto sofisti- tria avanzata, l’intelligenza artificiale e Non un luogo di fuga per ottenebrare le
cata sorveglianza di massa, un tempo le reti mobili di quinta generazione - of- menti, ma un laboratorio dove sviluppare
possibile solo per le principali agenzie friranno nuove opportunità per il nostro le nostre capacità, comunicare e intera-
di intelligence mondiali e ora accessibile sviluppo, ma presenteranno senza dub- gire con gli altri.
a uno spettro molto più ampio di attori. bio anche una serie di sfide per i nostri È questo il terreno su cui si gioca il
diritti. Sono necessarie forti protezioni nostro ultimo campionato: ribadire la
Vuoi a causa di una sorta di inge- delle libertà democratiche per garantire centralità dell’uomo. Per farlo occorrerà
nuità generale sul ruolo di Internet che Internet non diventi un veicolo di creare attorno alla tecnologia, e nelle pro-
nella promozione della democrazia, tirannia e oppressione. Il futuro della fessioni che in questo ambito agiscono e
vuoi per l’atteggiamento dei politici nei privacy, della libertà di espressione e decidono, una nuova cultura che passi
confronti della Silicon Valley, sostiene della governance democratica si basa per un ritrovato umanesimo, e contem-
il report, ora siamo di fronte a una dura sulle decisioni che prendiamo oggi. poraneamente avviare un processo di
realtà: il futuro della libertà di Internet Lo stesso atteggiamento fortemente alfabetizzazione tecnologica a tutti i livelli
poggia sulla nostra capacità di risolvere critico nei confronti dei social media lo della cittadinanza. ■

il nodo dei social media. Non c’è più ha da molti anni Jaron Lanier, tornato a © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 43


SVOLTA ECOLOGICA

Le crociere sulla rotta green


Il gruppo Msc punta tutto
sulla sostenibilità
con il varo dell’ammiraglia
Grandiosa, che taglia
drasticamente
le emissioni di zolfo
e ossido d’azoto. E in arrivo
ci sono altre cinque navi
alimentate a gas e una serie
di progetti per proteggere
l’ambiente marino.

L’ammiraglia Msc Grandiosa,


180 mila tonnellate di stazza.
Nell’altra pagina, da sinistra,
il comandante Marco Massa,
la madrina Sophia Loren
e l’armatore Gianluigi Aponte.

44 Panorama | 20 novembre 2019


di Mikol Belluzzi alle crociere» precisa Vago, che per raf- cazioni del gruppo con un investimento
forzare la svolta green ha annunciato di quasi 14 miliardi di euro.

È
la volontà di Msc di diventare la pri- Il settore, infatti, resta in grande
sempre più green la rotta di Msc, ma compagnia crocieristica al mondo espansione con i cantieri navali sold out a
primo operatore crocieristico al «carbon neutral», cioè a impatto zero livello produttivo almeno fino al 2027. Nel
mondo a capitale privato fondato di CO2. A partire dal 1° gennaio 2020, 2018 i croceristi nel mondo sono stati 28,5
nel 2003 da Gianluigi Aponte e tra infatti, le emissioni di carbonio delle milioni e quest’anno potrebbero sfondare
i quattro big mondiali del settore navi del gruppo saranno compensate il muro dei 30 milioni, per toccare quota
con le sue 17 navi che quest’an- da progetti per proteggere l’ambiente 40 entro il 2028 in base ai dati della Cruise
no trasporteranno oltre 2,8 milioni basati sui Blue carbon credits. Inoltre, lines international association. «Il 2019 è
di passeggeri attorno al globo (+20 per entro il 2030 la compagnia s’impegna a stato un anno estremamente positivo per
cento sul 2017). Ed è proprio l’ultima ridurre del 40 per cento la CO2 per pas- noi» conferma anche Leonardo Massa,
arrivata, la Msc Grandiosa, varata pochi seggero/chilometro, rispetto al 2008. country manager Italia di Msc crocie-
giorni fa ad Amburgo, a tracciare re. «Grazie alla nostra capacità
una rotta sempre più netta verso di destagionalizzare il prodot-
la sostenibilità. «La nuova nata to, anche d’inverno abbiamo
è il nostro fiore all’occhiello, ma registrato tassi di riempimento
in realtà sono 10 anni che stiamo delle navi vicini al 100 per cento
lavorando per rendere le nostre che ci porterà a chiudere l’anno
navi sempre più ecologiche» sot- con più di 2,8 milioni di ospiti,
tolinea Pierfrancesco Vago, presi- mentre per il 2020 auspichiamo
dente esecutivo di Msc crociere, di superare quota 3 milioni, per
a margine del varo della nuova raggiungere i 5,5 milioni nel 2027
ammiraglia del gruppo lunga 331 quando avremo tutte le nuove
metri, alta 65 e larga 43, che può navi a regime».
ospitare più di 6 mila persone e
oltre 1.700 membri d’equipaggio, Il Mediterraneo rimane il
costata quasi un miliardo di euro. fulcro dell’attività crocieristi-
ca mondiale e di Msc. Anche
Realizzata dai francesi Grandiosa, infatti, darà il via alla
Chantiers de l’Atlantique, Msc stagione inaugurale partendo da
Grandiosa è una delle navi più Genova per poi toccare Civitavec-
ecologiche al mondo, grazie a chia, Palermo, Valletta (Malta),
un sistema di pulizia dei gas Barcellona (Spagna) e Marsiglia
di scarico a circuito chiuso (Francia). E l’Italia nel 2019, con
che riduce del 97 per cento le 12 milioni di movimentazioni,
emissioni di zolfo e a un’altra ha segnato un vero record. «Per
soluzione innovativa che ta- noi la Penisola cresce bene sia
glia l’ossido di azoto dell’80 per cento. Un traguardo possibile perché la numero di ospiti che come prezzo medio,
Inoltre, l’ammiraglia è dotata di un si- flotta del futuro diventerà sempre più con Genova e Venezia che registrano più
stema avanzato sia per il trattamento sostenibile, con la consegna nel 2022 un milione di movimentazioni» sottolinea
dei rifiuti solidi sia per le acque reflue, di Msc Europa, la prima di cinque navi Massa «mentre fuori dal Mediterraneo, i
mentre la gestione intelligente di luci alimentate a gas naturale liquefatto (Gnl), Caraibi rappresentano l’area a maggior
e riscaldamento permette di abbassa- un investimento da 5 miliardi di euro che crescita». E a fine mese, dopo tre anni di
re drasticamente i consumi energetici affiancherà il lancio - a partire dal 2023 - di lavori, sarà inaugurata Ocean Cay Ma-
a bordo. «In ogni caso solo il 2,7 per altre quattro navi extralusso con solo 500 rine Reserve, la nuova isola privata alle
cento delle emissioni mondiali di CO2 cabine e che, con l’arrivo nel 2020 della Bahamas dedicata ai crocieristi di Msc.
MSC Rights

è prodotto dal trasporto marittimo e di Msc Virtuosa e l’anno successivo della Ma questa è un’altra storia. ■

questo circa il 4 per cento è imputabile Msc Seashore, porteranno a 29 le imbar- © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 45


Elena Galante e
Francesco Bareggi hanno
ottenuto da Invitalia un
finanziamento da 46 mila
euro per la loro enoteca
in provincia di Como.

D
STARTUP a un po’ di anni coltivavano
questo sogno: aprire un locale
che unisse le loro passioni e
mettesse a frutto le loro espe-
rienze. Lei esperta di forma-
zione, lui appassionato di vini,
avevano in mente un’enoteca
A TASSO ZERO
Artigianato, turismo, per un totale di 108 milioni di euro, che
a loro volta hanno attivato investimenti
industria, produzione
che fosse anche un salotto culturale. per 150 milioni di euro e hanno creato
di beni e servizi. Ai giovani
Ma come trovare i soldi? Navigano su 2.544 posti di lavoro. Le domande pre-
(dai 18 ai 35 anni)
internet e trovano il progetto «Nuove sentate sono state quasi tremila e sono
che vogliono fare impresa
imprese a tasso zero» lanciato da In- ancora disponibili circa 200 milioni di
nei settori più diversi
vitalia. I due promessi imprenditori euro. Il grosso dei finanziamenti è stato
Invitalia offre un incentivo
partecipano al bando e ottengono un destinato a nuove attività nate nel Mez-
importante. E la cifra
finanziamento di 46 mila euro: così nel zogiorno (312): come quella avviata
messa a disposizione
2018 nasce Efelbar, enoteca di Alzate dalla pelletteria Marsè ad Arzano, in
arriva in tempi rapidissimi.
Brianza, in provincia di Como. provincia di Napoli, per realizzare pro-
L’enoteca di Elena Galante e del ma- dotti artigianali di alta qualità. Seguono
rito Francesco Bareggi è solo una delle le nuove imprese nate nel Centro Italia
decine di startup finanziate da Invitalia (116) e nel Nord (34).
e dimostra come il sistema-Paese tutto Ma di che cosa si tratta in concre-
sommato sia in grado di dare una mano to? «Nuove imprese a tasso zero» è un
a chi vuole fare impresa: avviato nel incentivo di Invitalia per i giovani e le
2016, il programma «Nuove imprese a donne che vogliono diventare impren-
tasso zero» ha finanziato 495 iniziative ditori. Le agevolazioni sono valide in
46 Panorama | 20 novembre 2019
IDEE CHE SI REALIZZANO
oppure da donne di ogni età. Le imprese
interessate devono essere costituite in
forma di società da non più di 12 mesi,
rispetto alla data di presentazione del-
All’interno della la domanda. Anche le persone fisiche o ancora da costituire, che hanno matu-
pineta di Fregene possono richiedere i finanziamenti, a rato l’intenzione di presentare domanda
(nel comune
di Fiumicino) condizione che costituiscano la società di ammissione alle agevolazioni.
due giovani entro 45 giorni dall’eventuale ammis- «Non conoscevo Invitalia» racconta
imprenditori sione alle agevolazioni. Elena Galante «ho scoperto il suo pro-
hanno realizzato
un grande parco Il programma finanzia le iniziative gramma di incentivi navigando su inter-
avventura. nei campi più disparati: la produzione net. E devo dire che non ho trovato altre
di beni nei settori industria, opportunità valide come questa. Uno dei
artigianato e trasformazio- vantaggi che ho riscontrato» ci tiene a
ne dei prodotti agricoli; la sottolineare la neo-imprenditrice «è che
fornitura di servizi alle dovendo compilare un piano di impresa
imprese e alle persone; il molto dettagliato, questo ci ha permesso
commercio di beni e servi- di capire se la nostra idea di business era
zi; il turismo. È una misura davvero valida».
a sportello, le domande so-
no valutate in base all’ordi- Il finanziamento di Invitalia è ser-
ne cronologico di arrivo e vito per sostenere le spese di ristruttu-
non ci sono graduatorie. I razione del locale e l’acquisto dei vari
tempi sono rapidi, nel giro elettrodomestici. L’enoteca Efelbar non
di 45 giorni viene valutato si limita a ospitare case vinicole, ma è
il progetto imprenditoriale. diventato un luogo di incontro dove ven-
Per le imprese ammesse al gono organizzati eventi culturali, dalla
finanziamento è previsto presentazione di libri all’«aperitivo con
un rimborso agevolato un madrelingua» o con un architetto, dal
che parte dal momento del «salotto con il coach» alla «merenda con il
completamento del piano pedagogista». «Il locale sta funzionando
di investimenti, da realiz- bene» dice Galante «tutti gli eventi fanno
zare entro 24 mesi dalla il pienone e c’è molto interesse da parte
firma del contratto. dei giovani».
La durata massima del Anche Domenico Putino e Filippo
tutta Italia e prevedono il finanziamento piano di rimborso è di otto anni con pa- Tortorici hanno approfittato dell’oppor-
a tasso zero di progetti d’impresa con gamento di due rate semestrali postici- tunità offerta dagli incentivi di Invitalia
spese fino a 1,5 milioni di euro, che può pate. Inoltre, Invitalia offre un servizio per le startup: i due giovani imprenditori
coprire fino al 75 per cento delle spese di accompagnamento dedicato alla pre- hanno aperto all’interno della pineta di
totali ammissibili. sentazione della domanda: consiste in Fregene, nel comune di Fiumicino, il più
un supporto fornito direttamente dagli grande parco avventura del centro Italia.
Il programma è rivolto a micro esperti di Invitalia nel corso di incontri Amici da sempre, i due soci hanno dovuto
e piccole imprese composte in pre- one-to-one via Skype, ed è rivolto ai team superare una serie di ostacoli burocrati-
valenza da giovani tra i 18 e i 35 anni imprenditoriali, delle società già costituite ci: per ottenere tutte le autorizzazioni ci
hanno messo quattro anni. «E cercando
un sostegno finanziario» raccontano «ab-
biamo trovato su internet gli incentivi di
Invitalia è l’Agenzia per lo sviluppo. Agisce su mandato del governo per “Nuove imprese a tasso zero”». Il progetto
dare impulso alla crescita del Paese, aumentare la competitività dei territori e sostenere imprenditoriale “plastic free” ha ottenuto
i settori strategici, in particolare nel Mezzogiorno. Controllata al 100 per cento dal
ministero dell’Economia, opera su mandato del ministero dello Sviluppo economico un finanziamento di 75 mila euro e ora
e finanzia i progetti grandi e piccoli, rivolgendosi agli imprenditori con piani di sviluppo il prossimo passo sarà l’apertura di un
concreti, soprattutto nei settori innovativi e ad alto valore aggiunto. Su Panorama.it ristorante che offrirà le specialità del ter-
è possibile seguire «In viaggio con Resto al Sud»: otto video targati Invitalia che
ritorio. (G.F.)
iStock

raccontano le storie dei giovani che hanno scelto di rimanere nella propria terra
per fare impresa nel Mezzogiorno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 47


12
L’INIZIATIVA SPECIALE

DICEMBRE

Panorama racconta storia e misteri


1969
S’intitola Una strage italiana lo speciale Panorama Storia, acquistabile da questi giorni in edicola (112
Panorama Storia dedicato all’attentato e agli pp., 4 euro). Uno «speciale» che racconta la cronaca di quel
«anni di piombo» del terrorismo. Cronache, tragico pomeriggio, il labirinto delle indagini e l’incredibile
immagini, testimonianze inedite, documenti, processo che è proseguito per decenni. L’articolo di Giovanni
Fasanella, storica firma di Panorama, ragiona sul perché resti
film e libri: 112 pagine per ricordare e capire.
molto, moltissimo da chiarire su questa ferita mai richiusa
dell’Italia. Un altro giornalista d’inchiesta del settimanale,
Maurizio Tortorella, oltre alle ricostruzioni e ai retroscena
«Stavo entrando nella banca. Ho sentito un dell’attentato, fa un’importante intervista al giudice Guido
boato, una ventata di schegge. Insieme alle schegge sono Salvini, il più lucido conoscitore della vicenda. Ancora, c’è
volati fuori, proprio volati, due uomini che si sono abbattuti la testimonianza inedita di un pompiere che ricorda la sua
accanto a me». A parlare è uno dei testimoni della strage alla terribile «discesa all’inferno» nella Banca. Si riproducono,
Banca nazionale d’agricoltura di Piazza Fontana, a Milano, inoltre - a corredo necessario e prezioso - moltissime pagine
dove il 12 dicembre 1969 una bomba fa 17 morti e 84 feriti. degli articoli che Panorama dedicò alla strage subito dopo
A raccogliere il racconto di don Corrado Fioravanti e a do- l’esplosione dell’ordigno e nei mesi successivi.
cumentare il primo atto di quella che è passata alla storia come Piazza Fontana, in ogni caso, è stata solo l’inizio del pe-
«strategia della tensione», allora c’era Panorama. Che, ora, nel riodo più buio nella storia della Repubblica. Cominciano gli
cinquantesimo anniversario, dedica all’evento un numero di «anni di piombo». Con la violenza cieca del terrorismo rosso
48 Panorama | 20 novembre 2019
Poche verità,
molti depistaggi
In queste pagine, alcune
immagini dallo speciale
Panorama Storia
(in questi giorni in edicola,
112 pagine al prezzo
di 4 euro) che ricostruisce
la strage di Piazza
Fontana e racconta gli anni
del terrorismo in Italia.

della strage di Piazza Fontana


e nero, le bombe sui treni e gli omicidi di uomini dello Stato.
Ecco che questo «speciale», in una cronologia ragionata fatta
di testi e immagini, ne ripercorre gli episodi più drammatici -
Piazza della Loggia, il treno Italicus, la stazione di Bologna, il
rapimento di Aldo Moro - e, in parallelo, la scia di sangue del
terrorismo internazionale che dagli Anni 70 arriva al presente.
Maurizio Belpietro dà quindi una lettura più profonda, meno
«codificata» dell’antentato di Milano e di ciò che è venuto dopo
Piazza Fontana: «La strategia della tensione non arrivò prima
bensì dopo gli scontri di piazza, i morti, la nascita delle bande
armate. Di certo gli “anni di piombo” non possono essere letti
come una reazione alla repressione e al terrore del regime,
semmai come un disegno per rovesciare lo Stato borghese».
È una storia lunghissima, irrisolta quella del terrorismo.
Queste pagine di Panorama Storia, oltre alla doverosa cele-
brazione, offrono fatti e si pongono domande. Quello che
l’Italia è oggi, dipende anche da questo passato. (M.Q.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 49


CONTROCANTO

FIORAMONTI,
MINISTRO
di Marcello
Veneziani
ALLA PUBBLICA
RICREAZIONE
I suoi bersagli? Le bibite che bevono i ragazzi (da tassare), le materie di studio
(da rendere divertenti) e le lezioni (da ridurre per marciare a favore del clima).
Andrea Ronchini/NurPhoto/Getty Images

Quanto zelo Lorenzo Fioramonti, 42 anni, ministro Cinque


stelle dell’Istruzione. Tra le sue discutibili battaglie,
anche quella per rimuovere il crocefisso dalle aule.

50 Panorama | 20 novembre 2019


Da quando è diventato ministro, il grillino cultura e istruzione. Compito della scuola, per il luminare
Lorenzo Fioramonti ha fatto una straordi- grillino, è formare qualificati operatori ecologici, che un
naria rivoluzione virtuale: ha sostituito la tempo si chiamavano spazzini o netturbini.
Pubblica Istruzione con la Pubblica Ricrea- Per stupirci con effetti speciali, il ministro della Pubblica
zione. Non lo dico perché è divenuto oggetto di ludibrio e Distruzione si è inventato di far studiare la matematica, la
di sollazzo al punto che lui stesso ha notato di essere divenuto fisica e la geografia in una prospettiva legata «allo sviluppo
«lo scemo del villaggio». Ma perché il vero core business del sostenibile». Non riusciamo a capire il nesso tra la matematica
suo dicastero non è più il noioso, palloso corso di studi e e lo sviluppo sostenibile. Da Euclide a Greta. E da ministro
di lezioni, ma il clima e quel che si fa prima e dopo le ore della Ricreazione ha promesso che vuol rendere «divertenti»
scolastiche e magari durante l’intervallo. La sua prima, signi- la matematica e le altre materie. Pitagora facce ride.
ficativa azione ha riguardato cosa bevono e cosa mangiano i Restando poi fedele all’idea che le cose migliori della
ragazzi durante la ricreazione, e si è scagliato contro le bibite scuola sono fuori della scuola, il ministro della Pubblica
gassate e le merendine, chiedendo di tassarle. Ma essendo Distrazione vuole introdurre le nuove tecnologie a scuola,
pindarico e volendo volare alto, Fioramonti ha puntato la che notoriamente i ragazzi apprendono meglio fuori dalle
sua tassa pure contro i voli, ingaggiando un’eroica battaglia aule; in classe ne capirebbero più loro che i loro docenti.
aerea. Cosa c’entri il ministro dell’Istruzione con le tasse e
l’aeronautica lo sa solo Dio, interpretato da Beppe Grillo. Di Qualcuno si sarà chiesto da dove è spuntato questo
seguito il sullodato Fioramonti si è occupato di plastica, pro- fungo peloso dal volto umano, sotto quale pianta e in virtù
dotta e smaltita all’intervallo con le bottigliette degli studenti di quale clima è cresciuto al punto da raggiungere la poltrona
e ha proposto di tassarle, allo scopo di scoraggiarne l’uso e al vertice del Miur. Si conoscevano solo suoi violenti e volgari
trovare soldi per la scuola. Venite a scuola con la borraccia, attacchi sui social. Ma Fioramonti brilla come un luminare
o con il secchio se siete secchioni. non solo perché è un Cinque stelle: è un cattedratico, inse-
gna nientemeno che in Sudafrica, a Pretoria, dopo essere
In un momento di pausa ricreativa, il ministro clima- stato in Italia assistente parlamentare di Tonino Di Pietro,
tico ha lasciato sovrapporre uno striscione verde sul mini- docente al Cepu, che è notoriamente l’equivalente di Oxford
stero di viale Trastevere, dimenticando di essere il ministro e e Cambridge in Italia. Da Tonino, Fioramonti avrà imparato
non un manifestante; nello striscione ministeriale la priorità la passione per la sintassi, l’istruzione e l’erudizione che ha
per gli studenti non è andare a scuola ma scioperare per poi coltivato con la frequentazione assidua di Giggino Di
marciare nei cortei sul clima, con l’esenzione dalle lezioni Maio, suo sponsor al governo.
firmata dal ministro in persona. Fioramonti alla pubblica istruzione ci sta come il cavolo
Il ministero della Pubblica Ricreazione ha poi minacciato a merenda. Ma il cavolo a merenda è l’esatta sintesi del suo
di togliere il crocifisso dalle aule, magari pure l’immagine programma di ministro verde e antimerendine. Non avrem-
di quel poverocristo di Mattarella affissa al muro, e ha mo avuto pace a pensare che laddove furono ministri della
suggerito di mettere al suo posto un’anonima mappa del scuola Francesco De Sanctis, Ruggiero Bonghi, Quintino
pianeta, perché lui è uomo di mondo, è global ed è «gretoso» Sella, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Giuseppe Bottai,
(non dirò «gretino»). E come gli islamici non vuol vedere Aldo Moro, ora c’è Fioramonti Lorenzo. Per fortuna di mez-
figure o icone. Quel che aggrava l’espulsione di Cristo dalle zo c’è stata altra gente alla guida del ministero, come Valeria
aule è che il Fioramonti ha estromesso il crocifisso trattan- Fedeli, altra erudita venuta da sinistra, che ha preparato il
dolo alla stessa stregua delle lattine di Coca-Cola e delle terreno e il livello all’avvento del grillino Fioramonti. Non
bottigliette di plastica. Corpi estranei, non biodegradabili siamo dunque precipitati così in basso, ci siamo arrivati
e inquinanti. Ha perciò ampiamente meritato il titolo di scivolando gradualmente. Il prossimo ministro sarà uno
«ignoranza culturale di fondo» che gli ha rilasciato la Con- spacciatore, uno di quelli che già stanno fuori dalle scuole.
ferenza episcopale italiana. Particolarmente edificante, anzi istruttiva, è apparsa
infine la scelta del ministro dell’Istruzione Pubblica di iscri-
Non contento, il prode Ettore Fioramonti ha chiesto di vere suo figlio a una scuola privata inglese. È un genitore
prolungare l’ora d’intervallo a scapito delle ore scolastiche responsabile e premuroso. Da buon padre, Fioramonti ha
per inserire un’ora d’insegnamento dedicata all’ambiente. voluto salvare suo figlio da una scuola pubblica nelle mani
Trentatré all’anno per la precisione. Perché, come dice il di un ministro del genere. ■

cognome, Fioramonti si occupa di fiori e di monti, mica di © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 51


GUERRA SENZA FINE /1

Tripoli, soldati
libici fedeli
al governo
di Fayez
Al Sarraj
(riconosciuto
dall’Onu)
combattono
contro le milizie
del generale
Khalifa Haftar.
Goran Tomasevic/Reuters
LIBIA
PENULTIMO
ATTO
Nel Paese, dilaniato
dal conflitto civile
tra le forze del generale
Haftar e quelle di Al Sarraj,
è in corso una battaglia
senza precedenti:
900 missioni con i droni
negli ultimi sei mesi,
con migliaia di morti.
In questo caos che sembra
non avere soluzioni,
tornano ad aumentare di Fausto Biloslavo

C
le partenze
dei migranti entinaia, forse un migliaio di mercenari
verso l’Italia. non solo russi, guerra dei droni turchi e
degli Emirati Arabi, conferenza di pace di
Berlino in salita e migranti che sbarcano
in Italia in netto aumento. Il conflitto in
Libia, che dura da otto mesi con l’assedio
della capitale, non sarà certo l’ultimo atto
di un caos che continua a peggiorare alle porte
di casa nostra. L’intelligence occidentale segnala
che le forze del generale Khalifa Haftar, in stallo
alle porte di Tripoli, si stanno organizzando per
sferrare una nuova offensiva contro le milizie go-
vernative. Questa volta l’asso nella manica sono i
contractor ex sovietici giunti in gran numero nelle
ultime settimane per dare man forte nell’attacco
alla capitale. «L’obiettivo sarebbe occupare un
palazzo governativo o un’area della città dove
instaurare un nuovo governo, il più ampio pos-
sibile, che inizialmente nascerebbe a Bengasi, la
roccaforte di Haftar e poi si trasferirebbe a Tripoli
chiedendo il riconoscimento internazionale» ri-
vela una fonte di Panorama nella capitale libica.
20 novembre 2019 | Panorama 53
GUERRA SENZA FINE/1

La battaglia sarà dura nonostante le milizie


di Misurata, la Sparta libica, che tengono la pri-
ma linea come il quartiere periferico di Ein Zara
siano state decimate. Ufficialmente i morti da
marzo sarebbero 1.500 e oltre 6 mila i feriti, ma i
numeri veri sono almeno il doppio. Si stima che
solo le truppe di Haftar abbiano perso duemila
combattenti. Per non parlare dei 300 mila sfollati,
che stanno diventando una bomba umanitaria.

«La situazione in Libia va complicandosi


e l’attuale conflitto civile si sta trasformando
nella più grande guerra di droni al mondo» ha
dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il
13 novembre. Haftar gode della supremazia aerea,
ma i turchi hanno fornito droni, e probabilmente
consiglieri per pilotarli, al governo di Fayez Al Sar-
raj, asserragliato a Tripoli e riconosciuto dall’Onu.
In maggio è iniziato l’acquisto, cinque milioni di
dollari l’uno, dei droni Bayraktar TB2 prodotti
da una società del genero del presidente Recep
Tayyip Erdogan. Gli Emirati Arabi hanno dato ad
Haftar i droni di produzione cinese, Wing Loong,
che costano due milioni di dollari a esemplare.
Le Nazioni Unite hanno registrato negli ultimi Migranti rinchiusi italiani, inserita nella missione di assistenza e
in un centro di
sei mesi oltre 900 missioni con i droni, anche se detenzione libico.
supporto alla Libia comandata dal generale dei
quelli turchi sembrano avere raggio d’azione, Lo scorso paracadutisti Maurizio Fronda. I nostri militari del
autonomia e armamento inferiori. I libici non settembre, con «Savoia cavalleria» sono spesso a tiro di bomba,
il nuovo governo
sanno usare i velivoli senza pilota e hanno ingag- Conte, c’è stata
ma svolgono comunque la missione. La task force
giato contractor «soprattutto dell’area ex sovietica, una ripresa degli ha messo in piedi un dedalo di bunker anti-aerei.
tutt’altro che dilettanti allo sbaraglio, capaci di sbarchi, quasi
2.500 rispetto
utilizzare tattiche moderne e professionali» spiega ai 947 dell’anno
Il ministro dell’Interno libico, Fatti Bashaga,
una fonte militare italiana. precedente. accusa i russi «di essere intervenuti gettando
Oltre ai droni ci sono i caccia, anche Mirage benzina sul fuoco della crisi». Mosca smentisce,
e Sukhoi, spesso pilotati da contractor stranieri ma nel caos libico è coinvolta la compagnia di
da una parte e dall’altra. L’aeroporto di Mittiga, contractor Wagner guidata da Yevgeny Prigozhin,
l’unico aperto «a singhiozzo» nella capitale, viene soprannominato il «cuoco» del presidente russo
colpito di continuo. Haftar ha centrato una sede Vladimir Putin. I suoi uomini sono stati dispiegati
del ministero dell’Interno durante la visita di in gran numero in Siria, ma pure in paesi del con-
una delegazione dell’Onu. Un rapporto, ancora tinente nero come la Repubblica Centroafricana.
secretato degli ispettori delle Nazioni Unite, punta Tutto personale proveniente dalla Russia, così
indirettamente il dito contro caccia emiratini o come da ex repubbliche dell’Unione sovietica,
egiziani come responsabili del bombardamento compresa l’Ucraina e quelle dell’Asia centrale.
di un centro di detenzione dei migranti a Tripoli Le stime minime parlano di 200-300 contractor,
che ha provocato 53 vittime innocenti. «Anche ma negli ultimi tempi sarebbero arrivati rinforzi a
Misurata è stata bombardata oltre una dozzina di sud di Tripoli per organizzare la nuova offensiva.
volte, soprattutto la zona dell’aeroporto dove si «Potrebbero esserci un migliaio di mercenari russi
trova l’ospedale militare italiano» rivela la nostra in Libia» conferma una fonte occidentale di Tripoli.
fonte. Si tratta della task force Ippocrate, con 300 I contractor ex sovietici intervengono anche
54 Panorama | 20 novembre 2019
Nave Capri
quando era
ormeggiata
ad Abu Sitta,
a Tripoli.

Battaglia navale a colpi di indagini


La Procura di Agrigento indaga su Nave Capri della Marina
militare, che era ormeggiata nella base di Abu Sitta a Tripoli,
e sul suo comandante. Per non parlare degli esposti alla Corte
europea dei diritti dell’uomo contro l’Italia e di un piano per
attivare anche la Corte penale internazionale dell’Aja. Una nave
della Marina militare con una sessantina di uomini di equipaggio
e container officina è sempre alla fonda a Tripoli, con turni di 4
mesi. Ora c’è Nave Pantelleria. La missione, approvata dal
Parlamento, prevede «il supporto tecnico-manutentivo a favore
della Guardia costiera libica» e il «rafforzamento delle attività
in prima linea e diversi sono cecchini che hanno di controllo e contrasto dell’immigrazione illegale» in appoggio
a Tripoli. Il pm Salvatore Vella, della Procura di Agrigento,
cominciato a falciare le milizie avversarie con tiri
ha aperto un’inchiesta sulla Mare Jonio, la nave pro migranti
di precisione. La «carne da cannone» è composta della Ong Mediterranea. Il comandante Pietro Marrone e il capo
da mercenari africani, soprattutto di Ciad e Sudan. missione Luca Casarini sono indagati per favoreggiamento
Forze dell’opposizione ciadiana e un migliaio di dell’immigrazione clandestina per uno sbarco del 20 marzo
sudanesi sono stati segnalati al fianco dell’Esercito scorso. Ma si sta allargando il tiro. Gli avvocati di Mediterranea
puntano il dito contro Nave Capri, che era in servizio a Tripoli,
nazionale libico di Haftar. L’Onu ha denunciato per sapere se «abbia funzionato da distaccamento esterno degli
che il generale sudanese Mohamed Hamdan Da- uffici della centrale operativa libica» e se i marinai italiani
galo, detto Hemeti, ha inviato in luglio a Bengasi «svolgessero ruoli non solo logistici ma decisionali».
una Forza di appoggio rapido. Il comandante, il capitano di fregata Mario Giancarlo Lauria,
In questo caos sono riprese le partenze dei mi- non ha mai fatto mistero che «il nostro personale militare
presente a Tripoli mette a disposizione sistemi di comunicazione
granti verso l’Italia, favorite dalla politica dei porti a supporto del governo libico riconosciuto dalle Nazioni Unite
aperti del secondo governo Conte. Fino ad agosto, per il contrasto alle attività illegali e all’immigrazione
prima della crisi, gli arrivi erano diminuiti rispetto clandestina». A bordo c’è una mini sala di controllo che aiuta i
allo stesso mese dell’anno precedente. In settembre, libici, e sulle 17 navi di Tripoli, 13 sono possono prendere il mare
con il nuovo esecutivo, c’è stata la prima impennata grazie agli italiani. «Da oltre un anno gli avvocati delle Ong a
ogni evento che coinvolge i migranti chiedono subito l’accesso
negli sbarchi con 2.498 migranti rispetto ai 947 agli atti della Guardia costiera. Quando Salvini era ministro
dell’anno prima. In ottobre un altro raddoppio dai dell’Interno erano ossessivi, ma continuano a raccogliere
1.007 del 2018 ai 2.017 di quest’anno. La conferenza dossier» dice una fonte di Panorama. L’obiettivo non sono
di pace di Berlino, che dovrebbe tenersi in dicem- solo gli esposti alla Corte europea dei diritti dell’uomo per
bre, secondo il presidente del Consiglio Giuseppe condannare l’Italia sui migranti; è stata depositata una memoria
alla Corte penale internazionale dell’Aja contro l’Ue, in
Conte punta a raggiungere «l’obiettivo del cessate il particolare Italia, Francia, Germania, con l’accusa di crimini
fuoco». Ma le speranze di una soluzione negoziale contro l’umanità per la gestione della crisi migratoria
sono ridotte al minimo. ■ nel Mediterraneo. Il bersaglio, non ancora rivelato,
© RIPRODUZIONE RISERVATA è Matteo Salvini per la politica dei porti chiusi. (F.B.)

0 mese 2017 | Panorama 55


di Stefano Piazza
e Luciano Tirinnanzi

P
otremmo entrare a Tripoli in
48 ore, se solo lo volessimo»
dichiara a Panorama il ministro
«
degli Affari esteri e della
Cooperazione internazionale
libica, Abdulhadi Ibrahim
Lahweej, durante una visita
lampo a Roma per dialogare con
esponenti del parlamento italiano, in
cerca di un consenso che ancora gli
manca. Il ministro, infatti, rappresenta
il governo di Tobruk, cioè delle forze
della Cirenaica fedeli al Generale
Khalifa Haftar che contendono a
Tripoli il potere sulla Libia, e che lo
scorso aprile hanno messo sott’assedio
la città. I risultati non sono stati, però,
quelli sperati e il governo tripolino si
dice certo che la città non verrà presa.

POSSIAMO
Lahweej non è d’accordo.
Perché non riuscite a prendere la
capitale?
Abbiamo i mezzi per entrare, e
abbiamo già circondato la città. Ma

ESPUGNARE
temiamo per i civili. Perciò faremo
come a Bengasi, facendo evacuare a
poco a poco la popolazione e
uccidendo i terroristi uno a uno.
Stiamo penetrando, ormai siamo a

TRIPOLI
sette chilometri dalla Medina,
facciamo incursioni fino a cinque
Vincent FOURNIER/JA/REA

chilometri e poi ci ritiriamo. Ogni


giorno sempre più civili evacuano per

IN 48 ORE
permetterci di completare
l’operazione.
Intende la guerra?
Non la chiami così, è un’operazione
militare per liberare la capitale dal
terrorismo. Non stiamo combattendo
Abdulhadi Ibrahim Lahweej, il popolo, soltanto i terroristi. Se non li
responsabile Esteri per il generale fermiamo ora, contageranno il mondo.
Haftar, parla con Panorama. Lo dovreste sapere. Perché voi avete
E anticipa le mosse delle forze che combattuto in Afghanistan? Per lo
si oppongono al debole governo stesso motivo, sradicare il terrorismo
di Al Sarraj nella capitale libica. dalla faccia della terra.
Con voi avete russi ed egiziani.
56 Panorama | 20 novembre 2019
GUERRA SENZA FINE/2

solo dall’est di Tripoli, non certo da


Bengasi o dalle coste della Cirenaica.
Venite a trovarci e lo vedrete con i Nessun problema con Sarraj, noi
vostri occhi. Stiamo facendo il nostro cerchiamo soltanto i terroristi.
dovere per proteggere i cittadini. I E le milizie di Misurata?
libici devono poter restare in patria in Stiamo cercando una soluzione, c’è un
Sì, abbiamo molti contatti con loro. condizioni di sicurezza, mentre quanti dialogo. A noi basta che le milizie
Ma anche con altri Paesi, per esempio ne muoiono in mare ogni giorno? depongano le armi. Sono loro che
gli Stati Uniti. E poi che succede? hanno rubato Misurata ai misuratini e
Però loro combattono direttamente Indiremo una conferenza che non permettono ai rappresentanti
sul campo con voi. internazionale con i rappresentanti politici di parlare con noi. Appena lo
Non ci sono evidenze di questo. E libici, dove ci daremo la pace e fanno, li ammazzano.
comunque chiunque combatta al costruiremo insieme un Paese Ma ci saranno elezioni?
nostro fianco è il benvenuto. Si tratta inclusivo, dove tutti saranno Certamente. Basta guerre, vogliamo
di un’operazione internazionale considerati uguali, dove le donne libere elezioni per chiudere per
contro i terroristi. conteranno quanto gli uomini, dove sempre questa pagina di sangue e
Quali sono i terroristi di cui parla? non ci saranno più carceri politiche e andare oltre.
Le forze che comandano a Tripoli oggi, dove le persone non gireranno armate Candiderete Khalifa Haftar?
una congerie di milizie armate, e i bambini potranno andare a scuola. Qualunque libico avrà diritto a
trafficanti e criminali d’ogni sorta. Vogliamo una Libia normale, e candidarsi. Non c’è soltanto Haftar,
L’operazione è contro di loro. Chi li inviteremo i Paesi amici a ricostruirla. lui sarà presidente solo se lo vorrà il
aiuta, non aiuta se stesso. Che fine farà Al Sarraj, una volta popolo. Non cerchiamo un militare
Eppure rispondono a un governo presa Tripoli? per la guida della Libia, ma un civile.
riconosciuto dalle Nazioni Unite e Oggi lui è il comandante delle forze
dall’Italia stessa, quello di Fayez Al armate, però se lascerà la divisa sarò
Sarraj... il primo a stare al suo fianco. Perché
Temo che voi italiani abbiate suonato Un soldato dell’Esercito lui ha dato il sangue per il suo popolo
nazionale libico del generale
all’indirizzo sbagliato. Sarraj vuole Khalifa Belqasim Haftar e per la pace. ■

solo continuare a inondarvi di combatte alle porte di Tripoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

migranti perché questo è il business


dei suoi sostenitori, prima lo capite
meglio è. L’Italia è per noi un Paese
molto importante, siamo e resteremo
sempre amici, abbiamo grande
rispetto per voi. Ma vanno sciolti
numerosi dubbi.
Per questo è venuto a Roma?
Sì, per spiegare ai vostri parlamentari
d’ogni colore qual è la situazione
attuale in Libia, in particolare a
Tripoli. Abbiamo raccontato loro
come il governo insediato nella
capitale non fermerà mai i flussi
migratori, perché le milizie
guadagnano da questo. Noi vogliamo
altro, per voi e per il nostro Paese.
Che cosa volete esattamente?
Vogliamo la democrazia.
E come pensate di ottenerla?
Getty images

Appena avremo liberato Tripoli,


chiuderemo i confini e così fermeremo
gli sbarchi che, si noti bene, partono
20 novembre 2019 | Panorama 57
INCUBO MESSICO

PERCHÉ
HANNO
VINTO I
NARCOS Il massacro dei mormoni è l’ultimo, tragico episodio di una contabilità
che, in neanche un anno, conta 33 mila morti. Oggi il potere dei «Cartelli»
è assoluto, nonostante il presidente López Obrador invochi «abbracci
e non proiettili». E nel Paese scorre un fiume di droga verso gli Stati Uniti.

di Paolo Manzo
58 Panorama | 20 novembre 2019
XXXXXXXXXXXXX

I
l Messico è uno stato fallito, i car- vano anche la cittadinanza statunitense - a trucidare Sopra il titolo,
superstiti della
telli narcos sono peggio dell’Isis e tre donne e sei bambini (tra cui due gemellini di 8 famiglia mormone
« per questo ce ne andiamo e non mesi) è stata la Línea, uno dei sanguinari cartelli LeBaron, di cui
torneremo più». Non hanno più che controllano la zona messicana vicino al confine nove componenti
sono stati
lacrime da piangere i sopravvis- con gli Usa. La loro tragedia ha suscitato così tanto sterminati dai
suti al massacro del 4 novembre orrore negli Stati Uniti da convincere Donald Trump narcos messicani.
scorso della famiglia mormona dei LeBaron mentre a offrire aiuto al suo omologo messicano che, però, I LeBaron fanno
parte di una
impacchettano i bagagli, caricano le biciclette su ha rifiutato in nome della «sovranità» e, anche se comunità che
decine di auto e pulmini e, in carovana, rientrano ha consentito all’Fbi di indagare, ha vietato che gli vive nel deserto
in Arizona, Stati Uniti, dagli Stati di Sonora e di agenti di Washington possano entrare armati sul di Sonora. Sopra,
la distruzione
Chihuahua. Il loro è un dolore incolmabile anche «suolo patrio». di tonnellate
perché, dopo un secolo vissuto sotto il Rio Bravo, Il problema è che chi oggi governa per davvero di marijuana
è tempo di tornare negli Usa visto che con il nuovo nel Messico di López Obrador sono i narcotrafficanti, da parte
dell’esercito,
presidente Andrés Manuel López Obrador, AMLO ogni giorno più sanguinari, che decapitano e appen-
Getty Images (2)

a Tijuana.
come lo chiamano tutti, in Messico «non ci sono dono ai ponti stradali cadaveri in città come Acapulco
più le condizioni per rimanere». Per l’Fbi che si sta (Stato di Guerrero) e Cancún (Quintana Roo), un
occupando del caso - perché i mormoni uccisi ave- tempo paradiso del turismo, ma soprattutto a Tijuana
20 novembre 2019 | Panorama 59
(Baja California), Ciudad Juárez (Chihuahua) e Ciu-
Sotto, l’arresto dad Victoria (Tamaulipas), tutte zone di frontiera
di Ovidio
Guzmán López, con gli Stati Uniti e verso il quale questi criminali
detto El Ratón. gestiscono anche il traffico dei migranti. Per capirlo
È stato fatto basta vedere che cosa è successo lo scorso 17 ot-
liberare
dal presidente tobre a Culiacán, la capitale dello Stato di Sinaloa,
López Obrador sulla costa del Pacifico, feudo dell’omonimo cartello
(nella foto fondato da «El Chapo» Guzmán, il boss dei boss
a destra) dopo
un’insurrezione oggi all’ergastolo negli Stati Uniti dopo una vita
dei narcos trascorsa a spedire migliaia di tonnellate di coca
a Culiacán. in Nordamerica.

Quel giorno a Cu-


liacán si è scatenata una
guerra senza precedenti.
Kalashnikov che sparano
da tutte le parti, autobus
in fiamme, decine di feriti e
morti ammazzati per stra-
da. Casus belli l’arresto di
uno dei 10 figli ufficiali del
Chapo, il 28enne Ovidio
Guzmán López, detto «El
Ratón», «il Topo». Appena
diffusa la notizia, da tutto
lo Stato di Sinaloa è conflu-
ito su Culiacán un esercito
di oltre 400 killer armati
fino ai denti. L’ordine: liberare il figlio del boss. che giorno prima nello Stato di Michoacán, Messico
Detto fatto: Ovidio, su cui pende una richiesta di occidentale, in un’imboscata dell’emergente Cartello
estradizione della Dea (l’Agenzia antidroga statuni- Jalisco Nueva Generación (CJNG) e le 15 persone
tense) con annessa taglia da tre milioni di dollari, è massacrate nello Stato di Guerrero, sempre per mano
stato scarcerato per ordine dei massimi vertici della dei narcos. Stragi che rappresentano il de profundis
sicurezza di AMLO. Sconcertante il ragionamento a del piano di sicurezza di AMLO. «La guerra è finita»
cose fatte del presidente filochavista, lo stesso che aveva infatti annunciato pomposamente, lo scorso
definisce Cristoforo Colombo «un genocida» e sogna 2 febbraio, il presidente messicano, spiegando che
un accordo di pace con i cartelli sul modello di quello «non arrestiamo i boss perché non è la nostra funzione
colombiano con le Farc. «Appoggio la liberazione del principale». I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
figlio del Chapo» perché «la cattura di un delinquente
non vale più della vita dei cittadini». E pazienza se la «Abrazos, no balazos» («Abbracci, non proiet-
vita di chi ancora lotta contro i narcos in Messico non tili»), è questo lo slogan del presidente messicano
valga più nulla se è vero che, qualche giorno dopo, che ha concesso rifugio politico al suo compagno
proprio a Culiacán, uno dei poliziotti che aveva arre- di ideologia, il cocalero Evo Morales perché, a suo
stato il figlio del Chapo, Eduardo N., soprannome «el dire, «rischiava di morire». Lo è andato addirittura a
Condor», è stato crivellato da 155 proiettili esplosi da prelevare con un aereo di Stato nel feudo narcos del
AP - Getty Images

un commando di fuoco del Cartello di Sinaloa. Una Chapare boliviano, dove Evo era scappato. Piccolo
vendetta in perfetto stile mafioso. particolare, nella zona dove Morales si era rifugiato
E, sempre a proposito di vite, è evidente che per la produzione di pasta base di cocaina è aumentata
AMLO valgono poco quelle di 14 poliziotti uccisi qual- del 90 per cento durante i suoi 13 anni al potere e qui
60 Panorama | 20 novembre 2019
INCUBO MESSICO

ni criminali messicane che operano in partnership


con chi la droga la produce, ovvero la Bolivia dei
cocalero, la regione del Vraem in Perù, dove operano
i narcoguerriglieri maoisti di Sendero luminoso e la
Colombia, dove il 70 per cento della produzione è
gestita dalle Farc. A dirigere il traffico di una parte
consistente della polvere bianca colombiana sono
i massimi leader della dittatura di Nicolás Maduro,
ovvero i generali del Cartello de Los Soles scesi a patti
con il Cartello di Sinaloa che usa sempre più spesso
le nuove rotte centroamericane per inondare poi gli
Stati Uniti di droga proveniente dal Messico.

Non solo cocaina ma anche il devastante Fen-


tanyl, l’oppiaceo sintetico 50 volte più potente
e mortale dell’eroina, che sino a qualche anno fa
i narcos messicani importavano dalla Cina e ora
producono in proprio. Tra le
rotte centroamericane quella
preferita dai cartelli messica- Eppure
ni è l’Honduras, dove Juan
Orlando Hernández, fratello López
Obrador
dell’attuale presidente, è stato
condannato il mese scorso da
un tribunale di New York per
narcotraffico e rischia 30 anni
di carcere. Lo stesso Honduras ha proclamato
ci sono i principali laboratori di raffinazione che poi
da dove due nipoti di Maduro
hanno tentato di far transitare «La guerra
riforniscono direttamente i quattro cartelli messicani
più potenti, quelli di Jalisco (CNJG), del Golfo, di
800 chilogrammi di cocaina
che, via Messico, dovevano è finita»
Sinaloa e di Juárez. «Chissà perché non è fuggito a poi arrivare negli States. Gli è andata male, la Dea
Cuba, il Mare della felicità come la battezzò Chávez, li ha arrestati.
ma proprio nell’emporio messicano di polvere bianca Ma che in Messico comandino i narcos, control-
che inonda poi gli Stati Uniti?» si chiede il giornalista lando i massimi vertici dello Stato, lo affermano gli
e analista politico Hernán Maldonado. stessi boss. «I funzionari governativi di alto livello
López Obrador guida il Messico con la strategia di sono importanti per le infrastrutture del traffico di
attaccare solo quelle che a suo dire sono le cause della droga» ha testimoniato Jesús Zambada García, uno
narco-violenza, ovvero la povertà e la mancanza di dei capi del Cartello Sinaloa durante il processo a El
opportunità di lavoro (come se indigenti e disoccupati Chapo a New York, aggiungendo poi che più volte la
fossero «biologicamente» dei sanguinari assassini), la sua organizzazione criminale ha pagato tangenti mi-
politica degli «abbracci e non proiettili» ha portato a lionarie sia all’ex presidente messicano Enrique Peña
un unico risultato: la crescita senza precedenti degli Nieto sia a uno stretto collaboratore di AMLO, quando
omicidi. Sono infatti quasi 33 mila i morti ammazzati questi era sindaco di Città del Messico. Gli ha fatto eco
solo nei primi 11 mesi del mandato di AMLO, inse- il boss Vicente Zambada Niebla: «Solo a Culiacán il
diatosi il 1° dicembre 2018, quasi il doppio del tasso Cartello di Sinaloa spende oltre un milione di dollari
registrato nei precedenti due governi che, invece, al mese in tangenti in cambio di informazioni, aiuto
avevano dichiarato guerra ai cartelli. nel trasporto merci e sostegno armato». ■
Un record storico festeggiato dalle organizzazio- © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 61


LA STORIA INEDITA

Adolf Hitler
e Benito Mussolini
nel quartier
Getty Images

generale
del Führer vicino
a Rastenburg, nella
Prussia orientale.

62 Panorama | 0 mese 2019


Quando
U di Lorenzo Del Boca

na pagina trascurata
dalla storia riguarda
gli interventi di Benito
Mussolini e degli ap-
parati fascisti, residenti
a Berlino, a favore di
operai e militari che,
con il ribaltamento di
alleanze, si erano trovati nei campi di con-
centramento di Hitler. A far riemergere
dalla memoria quelle circostanze, prov-
vede il libro Salvate gli italiani, pubblica-
to da Neri Pozza nella collana Colibrì, a
firma di Alfio Caruso. Caruso, giornalista

Mussolini
nei quotidiani di Candido Cannavò, Giu-
lio Anselmi e Indro Montanelli, da qual-
che tempo si è dedicato con passione alla
divulgazione storica che gli ha consentito
di approfondire alcune tematiche dell’età
contemporanea. La strage di Cefalonia,

dichiarò
per esempio, la battaglia di Stalingrado e
quella di Caporetto, le cinque giornate di
Milano e - Con l’Italia, mai! - le vicende
che, il 20 settembre 1870, portarono alla
conquista di Roma.

guerra a Hitler
Questo suo ultimo lavoro non è
costruito sui documenti ufficiali d’ar-
chivio (che o non esistono o sono insuf-
ficienti per definire compiutamente quel
periodo) ma su due diari inediti e su alcu-
ni colloqui-intervista con Renzo Morera.
Morera, allora poco più che adolescente,
ha compiuto i 92 anni e, con invidiabile
lucidità, è in grado di raccontare ciò di cui
fu personalmente testimone.
Mentre la guerra stava per finire, il Duce Alla fine del 1943, era chiaro che la
sfidò il Führer e la Gestapo pur di salvare guerra l’avrebbero vinta americani, ingle-
quasi un milione di operai e soldati italiani si e francesi. Questione di tempo e l’Italia,
nei campi di concentramento e di lavoro. con un esercito in ginocchio, di tempo
ne aveva ancora meno. Così si spiega il
Ne morirono comunque alcune decine defenestramento di Mussolini, il nuovo
di migliaia. Lo racconta un libro di Alfio Caruso presidente del consiglio Pietro Badoglio
con documenti e testimonianze sorprendenti. e la necessità ripudiare l’alleato tedesco
20 novembre 2019 | Panorama 63
Internati di guerra italiani
diventano operai in un
campo di lavoro a Berlino:
il recinto di filo spinato e
la porta vengono rimossi.

per affiancarsi ai vecchi nemici. Non che


un cambio di rotta così radicale e improv-
viso fosse criticabile di per sé. Ciò che lo
rese indigeribile fu la precipitazione, la
superficialità e la leggerezza con cui quel
passaggio fondamentale venne affron-
tato. Quello che stava accadendo era a
conoscenza di pochi intimi. Nemmeno
tutti i ministri sapevano con esattezza
in che direzione si andava marciando.
I reparti presi più alla sprovvista furo-
no i militari che, all’inizio, si convinsero
che era scoppiata la pace e, più tardi, non
si raccapezzarono del fronte che avrebbe-
ro dovuto tenere per continuare la guerra.

Risultato? Furono preda dei tedeschi


che, con una pattuglia di pochi uomini,

Bundesarchiv Bild/Wikimedia Commons


riuscivano a imprigionare intere com-
pagnie. I soldati finirono ammassati nei
vagoni di treni diretti in Germania mentre
gli ufficiali, sulle auto di servizio, con le
tendine abbassate, ebbero modo di attra-
versare le linee e imboscarsi da qualche
parte. Clamorosa la circostanza denun-
ciata in Salvate gli italiani! del generale
Pietro Operti, sovrintendente della quarta
armata che, scappando coraggiosamente, disprezzo con cui erano trattati aumen- Gli irriducibili - almeno 50 mila - ven-
non dimenticò la cassa con 50 milioni di tava disagio e sofferenza. I tedeschi li ad- nero rinchiusi nei tremendi «kenzentra-
lire (oggi, equivarrebbero a 17 milioni di ditavano come «badoglioten» un’accusa tionslager» dove la disciplina asfissiante
euro). Una minima parte di quel denaro a cavallo fra vigliaccheria, tradimento e si accompagnò alle punizioni fisiche più
fu offerta ai partigiani come salvacondot- sciatteria. E, per essere certi di non essere severe. Quelli giudicati più pericolosi -
to. Del resto si persero le tracce. equivocati, gli sputavano sulle scarpe. 4.600 - furono impiccati senza proces-
All’inizio del 1944, fra città e campa- Fin da subito, fu loro presentato un so e con poche formalità. Molti furono
gne tedesche, si ritrovarono poco meno questionario per chiedere se volevano ammazzati dagli stenti. Altri si trovaro-
di un milione di italiani. Di questi, 170 continuare la guerra con la Germania. no l’anima segnata da ferite che non si
mila erano arrivati all’inizio della guerra Circa 94 mila accettarono di imbracciare rimarginavano, eppure resistero con le
per lavorare nelle aziende e sostituire gli le armi. Ugo D’Amico, per esempio, co- ultime forze. Il colonnello Adolfo Rivoir,
operai, richiamati nell’esercito e mandati mandante della 13 batteria a Nikolaevka, medaglia d’ora in Albania, comandan-
a combattere al fronte. Guadagnavano chiese di essere rimandato sul fronte rus- te della Tridentina, fra abiti sempre più
280 marchi, il 40 per cento in meno dei so per non dover affrontare altri italiani. stracciati, riuscì a nascondere la bandiera
colleghi tedeschi ma il 30 per cento in Accontentato, morì nei Carpazi. E Giulio e i fregi del reparto. Gli altri prigionieri
più degli italiani rimasti in patria. A loro, Bedeschi, nel suo romanzo Centomila furono assegnati alle fabbriche e utilizzati
si aggiunsero 800 mila militari che, in gavette di ghiaccio, gli rese onore, pur come i servi della gleba.
un amen, da alleati diventarono nemici nascondendone l’identità indicandolo Caruso è stato in grado di documen-
e, quindi, prigionieri. Li sparpagliarono come Ugo Reitani. Ma tutti gli altri 700 tare come il 35 per cento fu destinato
fra gli «Stammlager» e gli «Arbeislager», mila - compattamente - si schierarono nelle aziende metalmeccaniche, il 28 per
dove il poco da mangiare era compensato per il «no» e accettarono di essere trattati cento in quelle minerarie, il 7 per cento
dalle tante legnate che si prendevano. Il come schiavi. nell’industria pesante e il 6 nel settore
64 Panorama | 20 novembre 2019
LA STORIA INEDITA

militari fecero da tappo alle polemiche,


nascondendo le rispettive differenti valu-
tazioni. Ma con la crisi, emersero i dissidi.
Joseph Goebbels commentò: «Nessuna
tensione ma, certo, Hitler ha perso ogni
illusione sulla vera personalità di Musso-
lini». E Mussolini: «I tedeschi non fanno
che crearmi ribelli: a ogni loro ordine
crescono di numero».
Salvate gli italiani
del giornalista
Alfio Caruso Non rimase che l’opposizione sot-
(Neri Pozza editore, terranea. Il Duce ordinò al corpo di-
pp. 224, 18 euro).
plomatico residente a Berlino di operare
nascostamente per alleviare le fatiche
degli italiani. Dove possibile. A questa
operazione di soccorso sotterraneo si
adoperarono il colonnello Umberto Mo-
rera (padre del Lorenzo intervistato da
Da sinistra,
il colonnello
Caruso), il tenente colonnello Vivaldo
Umberto Morera Viappiani, il consigliere d’ambasciata
con Benito Mussolini (allora giovanissimo) Giangaleazzo
e il generale
Aldo Princivalle.
Bettoni (la cui figlia, Prisca, ha potuto
Morera ha soccorso raccontare a Caruso dettagli e circostan-
molti italiani ze della vicenda). Le relazioni operative
nei campi
di concentramento.
fra loro e la Repubblica Sociale vennero
assicurati da Filippo Anfuso che, in
passato, aveva ottenuto interessanti
dell’edilizia. Per chi non sembrava abba- Führer restano nascosti nelle pieghe della incarichi per via del fatto che giocava
stanza attivo, «il calcio del fucile, la punta storia, ma ebbero momenti di rara ten- a golf con Galeazzo Ciano e che, dalla
della baionetta o, alla fine, la pallottola sione. I due, il 15 luglio 1944, s’incon- fine del 1943, fu uno dei consiglieri di
della pistola Mauser». trarono a Rastenburg proprio per cercare Mussolini, a Salò.
Diecimila morirono, stroncati dalla una soluzione al problema. Si trattò del Armando Foppiani venne nominato
fatica. Ma non si trattò soltanto di sop- momento meno indicato perché Hitler responsabile di una sorta di struttura
portare i lavori forzati: era necessario era appena scampato all’attentato che clandestina per il «Servizio assistenza
difendersi dalle malattie che ne uccisero alcuni gerarchi avevano organizzato per degli internati».
22 mila e ne storpiarono altrettanti. toglierlo di mezzo. Una bomba, collocata Non esitarono a sfidare la Gestapo.
sotto il tavolo della presidenza, avrebbe Bettoni, per esempio, si travestì da SS,
Mussolini, pur non conoscendo nel dovuto toglierlo di mezzo ma l’esplosio- indossando la divisa di un ufficiale su-
dettaglio le angherie cui erano sotto- ne ammazzò tre persone e lasciò il vero periore, per strappare ai nazisti alcuni
posti, si sforzò di mettere al riparo gli obiettivo del tutto illeso e, anzi, rafforzato italiani condannati a morte. E il console
italiani. Atteggiamento apparentemente dalla convinzione di essere protetto da Luciano Giretti nascose in casa sua una
incomprensibile. Si trattava per lo più di una forza soprannaturale. coppia di coniugi ebrei.
antifascisti, perché difenderli? Eppure, Il colloquio ebbe momenti anche aspri Quando si comprese che la partita
per strano che possa apparire, oltre le e, alla fine, oltre qualche generica promes- era conclusa e che si trattava di finirla
differenze e le contrapposizioni ideolo- sa di maggiore attenzione, non se ne fece senza perdere del tutto il proprio onore,
giche, restava il principio nazionale cui nulla. Ma l’episodio evidenziò la natura Mussolini propose le ultime disposizio-
il Duce non voleva rinunciare. conflittuale del rapporto che correva fra ni: «Che nessun italiano debba morire
Il contenzioso fra gli apparati della i due dittatori. Nei mesi e negli anni pre- per la difesa di Berlino». ■

Repubblica Sociale Italiana e quelli del cedenti, le parate, gli applausi e i successi © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 65


PASSATO AI RAGGI X

Sotto, un affresco della Villa dei Misteri, a Pompei, con un fanciullo che legge la formula di un rito su un papiro.
Sopra, il papiro di Demetrio Lacone «Sulla procreazione», II secolo A.C., studiato e decifrato dal Cnr.
Il trattato, edito da Franco Giorgianni e Graziano Ranocchia, è in corso di pubblicazione sulla rivista Galenos.
Getty Images

66 Panorama | 20 novembre 2019


LE VOCI RITROVATE
DI ERCOLANO
Per la prima volta, grazie a tecniche avanzate della fisica medica
e a sofisticati algoritmi, un team di studiosi italiani ha decifrato
i papiri semi-illeggibili provenienti dalla città ai piedi del Vesuvio
che con Pompei racconta una straordinaria storia dell’antichità.

S
di Luca Sciortino

ono loro che ci hanno inventa- Science Advances sono di importanza quasi epocale:
to». Quando Jean-Pierre Vernant, riguardano i papiri di Ercolano, provvidenzialmente
grande studioso del mondo anti- preservati dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.,
« co, pronunciò questa frase si ri- ovvero l’unica biblioteca pervenutaci direttamente
feriva ai greci. L’uomo moderno dall’antichità. Graziano Ranocchia, primo ricerca-
non è pensabile senza considerare tore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr),
le sue radici nella cultura che ha e a capo del team che sta studiando i testi antichi,
prodotto le idee di democrazia, di dimostrazione e spiega: «La biblioteca di Ercolano fu riportata alla
di pensiero critico. E oggi, grazie a tecniche mutuate luce tra il 1752 e il 1754 nella Villa dei Pisoni, appar-
dalla fisica medica, quale la tomografia a raggi X a tenuta forse a Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di
contrasto di fase, che funziona come una potentissi- Giulio Cesare. Comprende 1.840 papiri greci e latini
ma Tac, si stanno decifrando manoscritti considerati oggi custoditi presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi
persi per sempre, perché provenienti da siti distrutti della Biblioteca Nazionale di Napoli. Include vari Per gentile concessione
del ministero dei Beni
da incendi o calamità, quali la necropoli di Derveni libri del trattato capitale di Epicuro Sulla natura, e delle Attività culturali
(S.W. Booras © Biblioteca
in Macedonia o le ville romane dell’area vesuviana. scritti originali di pensatori epicurei come Polieno, nazionale «Vittorio Emanuele
III», Napoli - Brigham Young
Due recenti pubblicazioni in Scientific Reports e Carneisco, Polistrato, Demetrio Lacone, Filodemo, University, Provo).

20 novembre 2019 | Panorama 67


PASSATO AI RAGGI X
«SE IL SUPERBO
SI ACCORGE DI DARSI
ARIE, RIPORTI
IL PENSIERO ALLE PASSATE
UMILIAZIONI GENERATE
DALLA FORTUNA»
Un testo di Filodemo decifrato dal team del Cnr

Ranocchia collabora ora con l’équipe di Brent Sea-


les dell’Università del Kentucky. Il team del Cnr ha
applicato la tecnica dell’«hyperspectral imaging a
infrarosso a onda corta anche ai papiri della Storia
dell’Accademia di Filodemo, rivelando in modo non
invasivo porzioni del testo greco nascoste sul verso
(o retro) del rotolo e aumentando la leggibilità del
testo sul recto (o fronte). Si lavora per estendere le
indagini all’intera collezione ercolanese e ad altri
papiri carbonizzati, una svolta cruciale per la co-
noscenza della filosofia e della letteratura classica.

«In seguito alla loro scoperta» precisa Ranoc-


chia «i papiri di Ercolano furono editi per decenni
A. Tournié

dagli Accademici napoletani. Dopo il contributo


fornito dalla filologia italo-tedesca tra Ottocento e
Novecento, questa branca della papirologia è passata
sette opere di Crisippo o di altri stoici, e testi letterari un po’ in sordina fino alla sua rinascita nella secon-
latini per la maggior parte a noi ignoti. Sono scritti da metà del XX secolo a opera di Marcello Gigante,
Il papiro con
la Storia inediti andati perduti nella tradizione manoscritta fondatore del Centro internazionale per lo studio dei
dell’Accademia e che, nel naufragio di molte testimonianze dirette Papiri Ercolanesi, una fucina di ricerche su questi
di Filodemo concernenti la filosofia greca e la letteratura latina, testi unici al mondo. Oggi, l’interesse della comunità
sottoposto a
«hyperspectral costituiscono un’eccezione assoluta». Più della metà scientifica per le testimonianze di Ercolano è stato
imaging a dei papiri trasmettono opere di Filodemo di Gadara, ravvivato dalla pubblicazione di nuove eccellenti
infrarosso a onda maestro di Virgilio e di Orazio, che si stabilì nella edizioni. Anche i pochi papiri latini superstiti hanno
corta». Il testo
è in corso Villa dei Pisoni e vi trasferì la sua biblioteca. riservato importanti sorprese. È del 2017 la brillante
di pubblicazione L’articolo di Scientific Reports rivela come, grazie scoperta da parte di Valeria Piano dell’Università di
da parte di Kilian a sofisticati algoritmi di analisi, sia stato possibile Firenze delle Historiae perdute di Seneca il Vecchio».
Fleischer, uno
dei membri del appiattire virtualmente ampie porzioni di due rotoli Greci e romani scrivevano su rotoli di papiro,
team del Cnr. papiracei non svolti, isolare i singoli strati e legge- tranne negli usi domestici e scolastici, dove usavano
re per la prima volta sequenze di lettere, parole, cocci o tavolette cerate. Solo dal I secolo d.C. e soprat-
espressioni e porzioni testuali. In questa impresa tutto dal IV, il rotolo fu sostituito dal codice, il libro
come lo conosciamo oggi. Anche il papiro, prodotto
di lusso importato dall’Egitto, fu soppiantato dalla
«LA FILOSOFIA È SIA ESERCIZIO pergamena. Nasceva il manoscritto medievale. I
DELLA CORRETTEZZA DEL LOGOS rotoli di papiro erano lunghi da sei a 15 metri e scritti
in colonne, con un titolo all’inizio e alla fine. Li si
SIA SCIENZA CHE RISIEDE leggeva tenendoli tra le mani, svolgendoli con la
IN UNA SPECIFICA TRATTAZIONE destra e riavvolgendoli con la sinistra. Oggi abbiamo
iniziato a leggerli a modo nostro, con la tecnologia.
INTORNO AL LOGOS» Chissà che non sia l’inizio di un nuovo umanesimo. ■
Un brano di Crisippo © RIPRODUZIONE RISERVATA

68 Panorama | 20 novembre 2019


STUDI D’ECCELLENZA

I LEADER DEL FUTURO


SI FORMANO DA NOI
Danilo Iervolino,
napoletano,
classe 1978,
è fondatore
e presidente
dell’Università Didattica innovativa, competenze scientifiche, approccio
telematica alle professioni del futuro. È questo (e molto altro) l’ateneo
Pegaso.
online Pegaso. Raccontato dal fondatore Danilo Iervolino.
di Maddalena Bonaccorso

I
esigenze del business, in corsa verso una
ntercettare i talenti e farli emergere sempre maggiore digitalizzazione, in un
per poterli indirizzare verso i lavori percorso di studi che valorizzando i ta-
del presente e soprattutto del futuro: lenti degli iscritti sappia nel contempo
è il percorso di valorizzazione porta- indirizzarli verso settori in crescita, pos-
to avanti dall’Università telematica sibilmente con grandi opportunità di car-
Pegaso e dal suo amministratore de- riera: «Puntare sulla didattica innovativa
legato e presidente, Danilo Iervolino, nella trasmissione delle discipline STEM
che da anni guida l’ateneo verso le tante e delle relative conoscenze» prosegue
sfide interne al mondo dell’istruzione Iervolino «vuol dire offrire ai giovani un
e del mercato del lavoro. Soprattutto set di strumenti utili a trovare quanto pri-
quando si parla di STEM, acronimo di ma occupazione, peraltro con alti livelli
Science, Technology, Engineering and di reddito previsto. Tutto ciò è possibile
Mathematic, cioè i settori nei quali è più grazie alle applicazioni della piattaforma
alta la discrepanza tra domanda e offerta e-learning più evoluta d’Europa, ricca
di lavoro: tradotto, soprattutto in Italia di “tool” interattivi, ambienti di studio
(secondo una ricerca condotta dal mar- condivisi tra docenti e discenti, chat di
ketplace Indeed) le imprese fanno fatica gruppo. Una vera e propria palestra che
a trovare figure professionali adeguata- stimola l’utilizzo delle nuove competenze
mente formate in settori importantissimi e abilita alle professioni del futuro».
come l’analisi dei dati, la programmazio- Una palestra con una marcia in più:
ne software, l’ingegneria informatica e la essere università telematica significa
matematica. anche saper accompagnare e asse-
condare i cambiamenti della società,
Per questo la mission di Pegaso è favorendo ricerca e investimenti sia
attuale più che mai: «L’Università te- nel campo dell’information techno-
lematica Pegaso» spiega Iervolino «in logy che in quello attualissimo delle
primo luogo valorizza le competenze startup. Essere sulla notizia: senza
e le aspirazioni degli iscritti; in secondo mai dimenticare che «l’istituzione uni-
luogo, offre loro un quadro quanto più versitaria» conclude Iervolino «ha la
verosimile delle possibilità esistenti nei responsabilità di orientare gli studenti
vari settori del contesto occupazionale. alla scelta del corso di studi e del futuro
Infine, utilizza appropriate metodologie professionale. Per farlo al meglio è ne-
didattiche, capaci di trasmettere al meglio cessario utilizzare metodologie didat-
le competenze e le conoscenze utili a tiche innovative in grado di operare al
entrare nel mondo del lavoro». contempo su diversi piani». ■

Si tratta quindi di saper tradurre le © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 69


CLASSIFICHE ALTERNATIVE

Il giallo eccentrico
Brooklyn
senza madre di
Jonathan Lethem
(Bompiani, 314
pagine, 13 euro)
è ora un film con
Edward Norton
e Willem Dafoe.

PAZZI COME QUESTI LIBRI


Definirli «strani» non rende l’idea: i romanzi che stanno conquistando oltre alla critica
soprattutto il pubblico sono labirintici, folli, arcani. Spesso disturbanti. Sempre
meravigliosi. Segno che l’editoria sta cambiando. Non resta che aprirne le pagine...
di Francesco Borgonovo

N
elle librerie italiane c’è un’inva- coinvolgono anche la massa, finiscono Per chi ha già sfogliato questo roman-
sione in corso. Silenziosa e non perfino in classifica e senza chissà quali zo, c’è qualcosa di ancora più inatteso in
troppo appariscente. Da qualche sponsor d’eccezione. circolazione. Si tratta di Casa di Foglie di
tempo sugli scaffali appaiono li- Mark Z. Danielewski. Stiamo parlando
bri stranissimi, talvolta folli, in Un esempio è Le sette morti di di uno dei romanzi più impressionanti di
qualche caso persino disturbanti. Evelyn Hardcastle di Stuart Turton, ogni tempo, oggetto di un culto diffuso
©Warner Bros/Courtesy Everett Collection/ GettyImages

I lettori li prendono in mano qua- edito da Neri Pozza mesi fa: un successo in tutto il mondo. C’è chi lo considera il
si per caso e ne vengono rapiti: finiscono di pubblico strepitoso. È un thriller, certo, più grande romanzo horror di sempre,
risucchiati nella storia e non riescono più ma anche un’esperienza concreta, reale. anche se ridurlo a un genere sarebbe
a uscirne fino all’ultima pagina. Il senso di Il lettore a un certo punto ha la sensazione estremamente riduttivo. Anni fa ne uscì
straniamento prosegue a lettura finita, e il di essere diventato un personaggio, per la un’edizione per Mondadori Strade Blu,
lettore si rende conto di essere cambiato precisione il protagonista Aiden Bishop. presto sparita dal commercio e rintrac-
dopo aver compiuto il tortuoso percorso. Egli deve risolvere, appunto, il mistero ciabile solo a cifre elevate (centinaia di
Sono libri apparentemente di nic- della morte di Evelyn, e finché non riusci- euro) presso rivenditori specializzati e
chia, questi. Destinati, sulla carta, a rà nell’impresa i decessi continueranno a librerie online. Ora, con un grande atto di
un pubblico ristretto e «intellettuale», ripetersi. Un gioco spietato, ma anche un coraggio, l’editore 66thA2nd (il nome è
come qualcuno usa dire con una cer- meccanismo narrativo perfetto e assassi- impronunciabile, ma i libri che pubblica
ta spocchia. Eppure, guarda un po’, no, a cui è difficile sfuggire. sono molto belli) lo ha fatto ritradurre
70 Panorama | 20 novembre 2019
rispettando forme e colori dell’originale.
Provate a tenerlo in mano: non è un ro-
manzo, è un labirinto. E attenti ai pregiu-
dizi. Tanti, a prima vista, potrebbero dire:
ho già affrontato Infinite Jest di David
Foster Wallace, perché devo infliggermi
un altro tomo ultra-post-moderno pie-
no di note a margine, caratteri strani e
sperimentalismi boriosi? Beh, perché il
discorso è diverso. Non c’è un roman-
zo sperimentale da subire, ma un gioco
di specchi con cui misurarsi a proprio
rischio e pericolo. Qui c’è da mettere le
mani su un oggetto misterioso, ed è for-
tunato chi ne esce sano e salvo.

Meno ostici da affrontare ma altret-


tanto efficaci nel rapire e destabilizzare il
lettore sono altri piccoli gioielli pubblicati
sempre da 66thA2nd, ovvero i libri di
Antoine Volodine (di cui è uscito anche
il bellissimo Angeli minori per L’orma).
Casa di foglie
Sono storie di un altro mondo: non sem- di Mark Z. mente: «strano». Strano, ma splendido.
plice fantascienza, non surrealismo, non Danielewski E il fatto che opere simili piacciano agli
Borges, bensì una mistura di tutto ciò ac- un libro di culto editori e pure al pubblico è segno di una
scritto nel 2000,
compagnata da un tocco nuovo e magico. ora ristampato trasformazione importante della nostra
Di nuovo, sono labirinti da affrontare. In da 66thA2nd (760 editoria. Una casa editrice come Safarà,
questo caso è l’autore stesso a confondere pagine, 29 euro). per esempio, sforna con costanza ca-
le carte, presentandosi ogni volta con polavori che un tempo sarebbero stati
nomi diversi. Lo splendido e oscuro Black materiale per fanatici da reperire in lingua
Village, per esempio, è firmato Lutz Bas- originale. Invece ora basta entrare in una
smann, l’epocale Terminus Radioso porta Le sette morti di
grande catena di librerie per recuperare
il nome di Antoine Volodine. Undici sogni Evelyn Hardcastle, i quattro libri che formano l’universo di
neri, invece, è realizzato con lo pseudoni- di Stuart Turton Lanark del geniaccio Alasdair Gray, o per
(Neri Pozza, 448
mo di Manuela Drager (e pubblicato da pagine, 18 euro):
mettere le mani sulle gemme nere firmate
Clichy). Nomi diversi per lo stesso autore? un groviglio da Barbara Comyns, autrice poco cono-
No, piuttosto autori diversi che convivo- di delitti, identità sciuta ma dotata di poteri soprannaturali.
scambiate
no nell’involucro chiamato Volodine, e e colpi di scena
E nella stessa libreria troverete pure Ken-
provate a non farvi conquistare. in cui perdersi. tuki, di Samantha Schweblin (pubblicato
Se poi, una volta posato il volume, da Sur). Insomma, è un po’ come se i fast
non siete ancora sazi di follia, non vi food si tramutassero all’improvviso in
resta che buttarvi sui due romanzi dello ristoranti stellati.
spagnolo Guillem López editi da Eris: Persino un romanzo come Brooklyn
Challenger e Ventuno. Contengono tutti senza madre di Jonathan Lethem (noir
i generi e li superano, sono imprese che Splendido stravagante con un protagonista che ha la
il lettore e lo scrittore affrontano insieme, e oscuro: sindrome di Tourette) oggi può diventare
è il romanzo
tenendosi per mano.Un po’ come Ballar- Black Village di
un film mainstream con Edward Norton,
dismo applicato (Nero edizioni) di Simon Lutz Bassmann, appena arrivato nelle sale nostrane.
Sellars: romanzo, saggio, autobiografia. E pubblicato Non resta che mettersi alla prova. Ben
da 66thA2nd
il bello è che non riesce a essere noioso. (212 pagine,
consci che, alla fine, una sottile vena di
La parola che si impone alla mente, 13,60 euro) follia potrebbe insinuarsi dentro di voi. ■
leggendo tutti questi tomi, è semplice- © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 71


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PANORAMA
ANNI 60

Chi
suonava
a Milano?
Irriconoscibile
STILI, CULTURA, SOCIETÀ
a prima vista, se
si osserva con più
attenzione ha tratti
inconfondibili,
mentre suona la
chitarra all’Osteria
dell’Oca d’oro di via
Lentasio, a Milano.
È il 1962,
la città con tutte
le contraddizioni
del boom
economico, vive
un fervore creativo
e culturale,
dalla letteratura
alla musica.
È un periodo
decisivo nella storia
del Paese che ora
viene ripercorso
dalla mostra
Milano Anni
Sessanta. Storia
di un decennio
irripetibile, appena
inaugurata nel
cuore della città,
a Palazzo Morando
in via Sant’Andrea
6, e che va avanti
fino al 9 febbraio
2020. Anni
formidabili: dove
il Franco Battiato
di questa
immagine,
che celebriamo
ancora oggi
come staordinario
cantautore,
a neppure
vent’anni
già trovava
il proprio pubblico.

Uliano Lucas,
Franco Battiato all’osteria dell’Oca
d’oro di Via Lentasio, 1962.

20 novembre 2019 | Panorama 75


PIACERI_VIAGGI
Sime - Getty Images

76 Panorama | 20 novembre 2019


Da Yerevan
a Sarajevo di Marco Morello

S
egnatevi questi due nomi: Yerevan

fino a Tbilisi:
in Armenia e Tbilisi in Georgia.
La guida di viaggio Lonely Planet
le ha appena ribattezzate «le due
gemme dell’Est» e «i segreti me-

viaggio glio custoditi d’Europa». Almeno fino-


ra, perché entrambe stanno uscendo
dall’oblio e diventando di tendenza: la

nelle mete rivista Forbes, abbastanza spietata, ha


sentenziato che «Berlino è out, Tbilisi
è in», lodandone il fervore artistico. Ad

emergenti
accenderlo, la conversione in gallerie
e spazi creativi di fabbriche abbando-
nate o dagli affitti quasi ridicoli. Come

raggiunte
i conti presentati ai turisti: sui 10 euro
a persona per tre portate in un buon ri-
storante. Sempre il magazine americano

dai nuovi voli


ha strizzato una descrizione di Yere-
van in tre aggettivi: «Sicura, attraente,
progressista». E capace di servire nei
suoi bar vini locali eccellenti, il che non

low cost. guasta mai. Insomma, c’è materiale in


abbondanza per i cacciatori di piaceri,
a prezzi tutt’altro che spiacevoli.

Per fuggire
dalla routine
(senza
spendere
troppo)
AQABA
Da fine ottobre easyJet TBILISI
collega Milano Malpensa Con quattro voli settimanali,
e Venezia con dal 6 novembre Ryanair
la città giordana. Da qui porta nella capitale della Georgia
si può raggiungere Petra. partendo da Bergamo.

20 novembre 2019 | Panorama 77


SARAJEVO
Dallo scorso
incontaminati. 4 novembre,
La strategia per una fuga sensata con due voli
MÁLAGA dalla routine prevede d’ignorare le mete settimanali
Nel periodo natalizio, Vueling (lunedì e giovedì),
ha previsto voli speciali da Milano dispendiose, prese d’assalto dal turismo FlyBosnia arriva
Malpensa per la città spagnola di massa, per godersi bellezze meno al centro dei Balcani
(nella foto, Ronda, nell’entroterra). ovvie e comunque notevoli. Muoven- da Roma Fiumicino.
dosi per tempo, le cifre per comprare i
biglietti sono irrisorie: per l’estate, sem-
La novità è che stanno venendo me- pre Ryanair ha annunciato Katowice in assestano intorno ai 23 gradi. Chi alla
no anche i salassi e i lunghi trasbordi Polonia da Alghero o, da Bologna, Ce- tintarella fuori stagione vuole abbinare
necessari per raggiungerle. Entrambe falonia, isola greca dalle acque cristal- scorpacciate di storia, si precipiti in
le destinazioni sono entrate nel circuito line. Ma se la voglia d’azzurro preme Medio Oriente, in Giordania, scegliendo
dei voli low cost, che le collegano senza adesso, le alternative si sprecano: con una delle nuove frequenze bisettima-
scali dall’Italia: Ryanair, da gennaio, Vueling da Roma Fiumicino si sbarca nali di easyJet da Malpensa e Venezia
partirà per Yerevan da Roma Ciampino alle Canarie, a Tenerife, che a dominare per Aqaba: le meraviglie di Petra sono
e da Bergamo. le spiagge ha il vulcano Teide, con un a un paio d’ore d’automobile, si può
paesaggio lunare indimenticabile. Ma- dormire nel deserto e, spostandosi verso
I biglietti sono già in vendita, al re e montagna convivono nello stesso nord, galleggiare beati nel mar Morto.
momento in cui scriviamo fino a meno fazzoletto d’Atlantico. Qui, è vero, le folle ci sono, ma almeno
di 20 euro a tratta. Sempre dall’aeropor- Con easyJet si cura il mal d’Africa (o per pagare il viaggio non occorre più
to lombardo, dallo scorso 6 novembre si ce lo si fa venire): da Milano Malpensa accendere un mutuo.
arriva a Tbilisi, mentre chi volesse fare ecco il volo per Agadir, in Marocco, da Ritornando nel Vecchio continente,
un’indigestione di Georgia, da Bologna Venezia e Napoli quello per Hurghada, a inizio novembre FlyBosnia ha lanciato
può atterrare a Kutaisi, il secondo centro in Egitto, con i suoi resort e le tempera- un collegamento diretto tra Roma Fiu-
del Paese, ricco di monasteri e paesaggi ture che anche a Natale e Capodanno si micino e Sarajevo. Prezzo di partenza:
78 Panorama | 20 novembre 2019
PIACERI_VIAGGI

59 euro a tratta. E i costi restano bassi Sol. Tappe obbligate: il Museo Picasso
a destinazione, dove per mezzo litro di e l’Alcazaba, una fortezza dal grandio-
birra alla spina si spende poco più di un STOCCARDA so impatto visivo. E giacché Berlino è
euro. Un brindisi economico «a una città Famosa per i suoi mercatini out, lo abbiamo capito, Amburgo ormai
di Natale, la destinazione tedesca
rinata», «una bellezza addormentata è servita da Eurowings da vari mainstream, in Germania deviate verso
che si sta risvegliando», per riprendere aeroporti come Napoli e Catania. Stoccarda con Eurowings. Ci arriva da
alcuni passaggi del lungo reportage che vari aeroporti, inclusi Brindisi, Napoli
lo scorso maggio le ha dedicato il New e Catania, dal prossimo giugno anche
York Times. Il volo impiega poco più di The Plaza, in un grattacielo alto 24 piani, Firenze. Il pretesto sono i mercatini di
un’ora (prima con uno scalo rapido ne con interni da urlo e recensioni stratosfe- Natale, tra i più antichi, luccicanti e vasti
occorrevano oltre quattro), quasi due riche. Le tariffe? Poco più di 100 euro a d’Europa. Dopo aver fatto indigestione
ne servono per andare con easyJet da notte a stanza. Quanto una pensioncina di regali, luminarie e dolci, gli appas-
Milano Malpensa a Tirana, in Albania triste nelle grandi metropoli. sionati d’automobile sono autorizzati a
(dal 28 novembre). fuggire nei musei della Porsche e della
Dopo aver sdoganato d’estate le Se comunque preferite le solite Mercedes-Benz.
spiagge del Paese affacciato sulla costa rassicuranti atmosfere dell’Europa Infine, se Londra sa di ovvio, me-
pugliese, è ora di scoprire la sua capitale occidentale, assicuratevi di puntare sul glio dare una chance a Manchester (con
in inverno. «Sarà il prossimo paradiso loro lato meno soggetto a invasioni tu- easyJet da fine ottobre pure da Verona):
Alamy (2) - Berthold Steinhilber/laif

d’Europa a prezzi accessibili?», se lo ristiche. Nella vicina Francia, anziché a storia da vendere che si riavvolge fino
chiede in un articolo dello scorso settem- Parigi, Lione o Marsiglia, andate a Nan- alle radici romane, due tra le migliori
bre il quotidiano americano. Che intanto tes con Vueling: avrete una cattedrale in squadre di calcio al mondo e una vi-
ne promuove la fusione del passato, ben stile gotico, un castello e un’isola citta- ta notturna che offre l’imbarazzo del-
presente in piazze e strade, con la spinta dina sulla Loira, non le orde della Ville la scelta. Senza imbarazzare troppo il
cosmopolita e l’apertura internazionale. Lumière. Sempre il vettore spagnolo portafoglio. ■

Un indirizzo su tutti: l’hotel cinque stelle vi porta fino a Málaga, sulla Costa del © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 79


Pittore di luci,
di Vittorio
Sgarbi
nebbie,
anime

L’artista settecentesco Giuseppe Bazzani temi mitologici. Ai suoi esordi, vicino a un pittore
estroso e obliquo come Francesco Maria Raineri det-
sa rappresentare il «chiaro» e lo «scuro» to lo Schivenoglia (con il quale si ritrova nei cantieri
dell’interiorità come fossero un paesaggio. di Palazzo di Bagno e Palazzo Cavriani), le origini
A Mantova una mostra ne ripercorre l’opera. mantovane gli consentono una consumata confi-

N
denza con i grandi maestri, ai quali costantemente
ebbia. Inconsistenza di cose vicine, indeter- si ispira, soprattutto nella libertà del segno pittorico,
minatezza di cose lontane. Nessuno ha mai in una ostinata attitudine ai «d’apres»: da Veronese,
veramente dipinto la nebbia, se non forse, da Rubens, da Fetti; e anche, per affinità persona-
in diverso modo e momenti, Guido Reni e le, da Tiziano e da Bassano. Quest’ultimo dovette
Giorgio Morandi. Non si dipinge la nebbia, sembrargli stimolante anche per i tagli scorciati e i
perché confonde la vista. Ci si può immergere, si punti di vista da dietro e di taglio, come li vediamo,
può essere avvolti nella nebbia. La nebbia non è; esemplarmente, nelle Storie di San Giuseppe o nelle
ma il non essere è la sua essenza. tele per Santa Maria della Carità a Mantova.
Eppure un pittore, come nessun altro, e prima di
William Turner con il suo Pioggia, vapore e velocità, In tempi moderni, la conoscenza di Bazzani
riesce a dipingere la nebbia come sentimento, come passa attraverso una convergenza tra gli studi di
forma che anima le cose, come luce interiore: è un Nicola Ivanoff, fin dagli anni Cinquanta, di Edoardo
mantovano, Giuseppe Bazzani, nato nel 1690, pittore Arslan e di Chiara Tellini Perina, nei primi anni Ses-
di dipinti ecclesiastici, a suo agio con i soggetti biblici santa, e il gusto anticipatore di collezionisti originali
ed evangelici, le pale d’altare e, con buon estro e e radicali come Francesco Molinari Pradelli e Cesare
fantasia, pronto ad affrontare, da grande scenografo, Rimini. Difficile dimenticare la spericolata Allegoria
80 Panorama | 20 novembre 2019
PIACERI_L’ARTE DA SCOPRIRE

della fecondità, già in Palazzo Massarani, dominante i disegni corrispondenti, molti rapporti si chia- Il dipinto di
Giuseppe Bazzani
nella collezione Molinari Pradelli; e poi i 37 dipinti riscono, con Tiziano, con Rubens, con Guardi, Vulcano e Cupido
turbinosi, di diversi momenti, specchi dell’anima soprattutto intorno alle «sanguigne», datate 1747, (1720-30).
di Rimini. A partire dal presunto Autoritratto, di con le Stazioni della via Crucis, appartenenti alla Sopra il titolo,
Figura in volo
febbrile tensione, come chi, di scatto, risponda a Fondazione d’Arco. Raramente Bazzani data i suoi (1750-54).
un richiamo, volgendo il capo. dipinti, e per questo risulta ardua una cronologia
Esso è forse l’emblema di «quella linea d’ombra della sua vasta produzione. L’altra Via Crucis, nella
dell’arte lombarda», evocata da Flavio Caroli, pe- chiesa di San Barnaba, chiarisce la sua formazione,
nultimo studioso del Bazzani, prima del curatore fra Rubens, Fetti, Maffei, il Grechetto e Magnasco.
di questa bella mostra di disegni e dipinti: Augusto Il ciclo giovanile delle Storie di Alessandro Magno,
Morari, che l’ha presentata, con ossessiva passione, nella collezione D’Arco a Mantova, mostra invece
negli spazi meravigliosi del Museo Diocesano di iniziali consonanze con i veronesi Balestra, Ci-
Mantova, sotto la direzione di Roberto Brunelli e la gnaroli e Dorigny.
buona amministrazione di Marco Rebuzzi. Del 1739 è la pala, con la Tradizione delle chia-
Molti nodi si sciolgono, molti dipinti trovano vi, per la chiesa parrocchiale di Goito, con un gusto
20 novembre 2019 | Panorama 81
PIACERI_L’ARTE DA SCOPRIRE

Riposo durante
la fuga in Egitto
(1750-55).
di Quingentole, e vedervi occhieggiare
e lampeggiare i dipinti spregiudicati di
Bazzani. Il loro impianto è semplice,
scatti di pittura veloce e vibrante ac-
compagnano l’avvitarsi a spirale dei
personaggi nelle pale, con improvvise
intrusioni.
Queste sono le composizioni di Baz-
zani, con Madonne sfuggenti e bambini
intorcinati, come nella Sacra famiglia
con Santa Elisabetta o nel sapido Riposo
durante la fuga in Egitto. Sempre ori-
ginale e scattante, sempre annuvolato,
Bazzani ha l’istinto della composizione
anche nelle invenzioni più semplici,
come gli ovali con gli Evangelisti nella
chiesa di San Bartolomeo a Vasto, o le
discinte Maddalene che risolve con una
velocità sorprendente; rende piacevoli
barocco di discendenza rubensiana e carraccesca. anche i soggetti devozionali come le Estasi di
Ma non gli basta. La fase matura del Bazzani, co- Sant’Antonio o di San Luigi Gonzaga, o le Orazioni
me mostra il Battesimo di Cristo (1737 ca.), nella di Cristo nell’orto e, naturalmente, i Martiri.
parrocchiale di San Giovanni del Dosso, esibisce Rari. Mai dolorosi, mai sanguinari, Bazzani è
TRA SCUOLA originalmente motivi rococò, in cui si registrano il più insuperabile maestro dei bianchi, come nel
VENEZIANA affinità con il Pittoni e con Bencovich, nonché meraviglioso Sogno di San Romualdo per la Chiesa
E ROCOCÒ preludi al Guardi. di San Marco a Mantova. Gli effetti, gli esiti, la faci-
La mostra che Circa al 1742 è riferibile la vibrante Predica del lità ricordano talora le veloci strisciature di Jacopo
Mantova dedica
a Giuseppe
Battista della parrocchiale di Gazoldo degli Ippoli- Bassano o gli impasti cromatici del tardo Tiziano.
Bazzani (1690- ti; nel 1747 i disegni ricordati della raccolta D’Arco. Quanto a lui, quando è tardo appare incorporeo,
1769), disegni e Nella parrocchiale di Revere sono conservate due nebuloso, non finito fino a far diventare corpi la
collezioni importanti opere datate: la Madonna con Santa nebbia come nella Incredulità di San Tommaso
si sviluppa in tre
sezioni: nel Chiara, del 1751; e l’Annunciazione, del 1752. Le in palazzo Sordi; o nell’immateriale Battesimo di
Museo diocesano ultime opere - i dipinti della chiesa di S. Maria della Cristo, dipinto per la Cattedrale di Mantova nel
(26 opere della Carità, databili attorno al 1752, i Miracoli di Pio V 1769, l’ultimo anno di vita del pittore.
collezione nella chiesa di San Maurizio, e il San Romualdo in
permanente),
nella Sala rossa San Barnaba - mostrano un magistero consapevole Sono pensieri estremi in cui si spegne l’e-
accanto e mai provinciale, nonostante la marginalità di nergia elettrica della pittura di Bazzani. Oltre
al museo Mantova nel Settecento. Bazzani dipinge come se la nebbia c’è la morte. Eppure nessuno ha, come
(15 disegni), fosse a Venezia. Al 1758 vanno datate le tele con il Bazzani, dipinto prima l’anima che i corpi, in
nella Sala delle
colonne Santa Teresa e il Ritratto di cardinale gonzaghesco un’ansia formale che lo fa essere un pittore visio-
(35 opere della parrocchiale di Sacchetta. Nel soffitto della nario, parente di Sebastiano Mazzoni, di Giovanni
provenienti tutte chiesa di San Barnaba gli ovali, del 1768 circa, con Antonio Pellegrini, di Nicola Grassi, di Gianan-
da collezioni
San Barnaba e San Paolo, documentano l’estrema tonio Guardi, di Federico Bencovich, di Füssli, e
private). Curata
da Augusto maniera del Bazzani. prima ancora di Parmigianino, di Bassano, di El
Morari, prosegue Greco. Gratitudine ad Augusto Morari per avere
fino al 6 gennaio In occasione della mostra, occorre dunque, portato la vita di Bazzani nelle stanze spirituali
2020
(info: www.
in giornate nebbiose, partire da Mantova e, oltre i del bel museo diocesano di Mantova. Con la luce
museofrancesco mattoni delle facciate settecentesche, entrare nelle della nebbia. ■
gonzaga.it). parrocchiali di Borgoforte, di Portiolo, di Revere, © RIPRODUZIONE RISERVATA

82 Panorama | 20 novembre 2019


MEDUSA
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PIACERI_INCONTRI

Cantautore,
scrittore
e conduttore
televisivo, torna
sugli schermi
per parlare
di tre grandi
maestri: Fabrizio
De André,
Lucio Dalla
e Lucio Battisti.

84
ENRICO
Dopo l’esordio
alla conduzione
di Una storia
da cantare
su Rai 1,
il cantautore
milanese
E
RUGGERI
«Finalmente ho fatto pace con le donne»
di Terry Marocco

nrico Ruggeri si siede, accende


una sigaretta e sembra tuffarsi
perplesso in momenti vissuti di
già. Con Bianca Guaccero è il
narratore del nuovo programma
del sabato sera su Rai 1 Una storia
Ho sempre risalito la corrente come
un salmone. Con orgoglio, fierezza,
determinazione e autonomia.
Cercando di tenermi lontano dalle
leggi del mercato.
Qual è stato il rapporto col mercato?
Ho inciso 35 album e fin dall’inizio ho
avuto la fortuna di capire che non avrei
racconta da cantare. La vita, le canzoni, le mai fatto un concerto a San Siro, ma
parole di tre divinità della musica non sarei mai scomparso.
a Panorama italiana: Fabrizio De André, Lucio Come le sembrano i giovani che
dell’infanzia (tra Dalla e Lucio Battisti. «La canzone partecipano ai talent?
zie premurose), dell’amore perduto mi commuove ogni Ho fatto anche il giudice anni fa.
del liceo Berchet, volta», racconta. «Di Battisti invece la Il vizio di forma è che viene scelto
delle femministe mia preferita è Non è Francesca. C’è quello che canta meglio. Eppure la
contro e delle dentro tutto, come in Delitto e castigo di gente non va a vedere Vasco perché è
foto iwan

Dostoevskij. È riuscito ad andare oltre». un portatore del bel canto. Ma perché


ferite d’amore. E lei è mai riuscito ad andare oltre? nelle sue canzoni si riconosce.
20 novembre 2019 | Panorama 85
PIACERI_INCONTRI

E allora cosa vale oggi? gli assassini di Walter Tobagi. Eppure lei è sempre stato
Il tempo stabilisce la differenza tra Il giornalista era amico del padre di considerato uomo di destra.
la trovata e l’idea. La seconda puntata Morandini, critico cinematografico. Non essere di sinistra non vuol dire
è dedicata a Dalla. È sempre stato Il figlio si informò dal padre dei suoi essere di destra. Temo che il mondo
spiazzante. Adoro La casa in riva orari e lo andò ad ammazzare. Questi sia retto da una decina di persone che
al mare. Fotografica, suggestiva, erano i ragazzi che frequentavano il decidono il presidente degli Stati Uniti
l’apoteosi della fantasia. Non è una Berchet. Il più perbene era Gad Lerner. o dove scoppierà la prossima bolla
trovata, è l’esplosione del genio. Quanto la politica ha influenzato la finanziaria. Penso che i flussi migratori
I rapper li ascolta? musica di quegli anni? siano uno stratagemma per abbassare
Il mio primo concerto è stato Emerson Le femministe interruppero un mio il costo del lavoro. E creare una guerra
Lake & Palmer. Ero a Londra al concerto. Dicevano che il modo di tra poveri a vantaggio del padrone.
Marquee a camminare sul vomito sotto tenere l’asta del microfono simulava Come avrebbero detto al Berchet.
il palco dei Clash. È difficile che arrivi un gesto fallocratico. Mi ricordo che Dopo il periodo punk portò
a casa e abbia voglia di sentire il disco portavo i Ray-Ban graduati perché Contessa al Festival di Sanremo.
di un nuovo rapper. ero miope. Erano considerati occhiali La solita canzone permeata dal
Forse perché proviene da un milieu di destra. Quando mi fermavano per rancore, non mi ricordo più verso chi.
borghese come De André. menarmi, gridavo: «Non sono fascio, Erano gli anni in cui avevo un rapporto
Vengo da due famiglie nobili non ci vedo». Come se la miopia fosse conflittuale con le donne.
e ricchissime che hanno perso tutto di sinistra e la fotofobia di destra. Come mai con tutte quelle zie?
quando sono nato io. Ho Sono passato dall’infanzia, dove
l’aristocratico disprezzo del Enrico Ruggeri pensavo che la donna fosse un angelo
con Bianca
denaro e la rabbia dei poveri. Guaccero, la mandato da Dio per fare felice l’uomo,
Se parti ricco sei svantaggiato. coppia inedita che all’adolescenza quando ho iniziato
Hai meno Garra Charrúa, su Rai 1 presenterà a capire che invece era stata inviata al
Una storia
termine calcistico uruguayano da cantare. mondo solo per metterti alla prova. La
per definire la voglia pax arrivò a 30 anni con Quello che
di vincere degli ultimi. le donne non dicono.
Sua madre com’era? L’amore com’è stato?
Un’insegnante, come molte donne Dipende da quanto sei bravo ad
della sua generazione una vittima affrontare le sue varie fasi. Quello
designata, votata al sacrificio. vero, che strappa i capelli, dura
E pronta a rinfacciarlo. due anni, tre anni. Poi ci sono i
Anche ai figli? progetti comuni, la complicità, i lavori
Sono figlio e nipote unico di una condivisi. Non sempre ce l’ho fatta.
serie di zie senza figli. Uno dei Ma i bilanci si fanno alla fine.
ricordi della mia infanzia sono I conti con la droga li ha fatti?
io sul vasino che urlo: «Ho Nella Milano anni Ottanta era difficile
finito» e loro che corrono non caderci. Pippavano tutti, anche gli
e quasi si picchiano per pulirmi. operai che mi ristrutturavano la casa.
Il primo nome con cui si è Quello che ancora mi dà fastidio è
presentato al pubblico nel 1974 che si creava una complicità con gente
è stato Champagne Molotov, che non avrei mai neanche salutato.
cosa significava? Oggi?
Barricaderi, ma raffinati. Sono diverso io. Forse Milano è uguale.
Erano gli «anni di piombo». È felice?
Frequentavo il liceo Berchet a È una parola grossa. Come dissi una
Milano, nella classe a fianco volta, parlando dei Decibel: «Sono in
foto iwan

alla mia c’erano Marco guerra e mi piace». ■

Barbone e Paolo Morandini, © RIPRODUZIONE RISERVATA

86 Panorama | 20 novembre 2019


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APPLE AIRPODS PRO


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affollati come la metropolitana. E grazie
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viaggio o soltanto riscoprire
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20 novembre 2019 | Panorama 87


PIACERI_CINEMA

Una scena di A Tor Bella Monaca non piove mai, sugli schermi dal 28 novembre. fa, e andai a vivere lì. Ci sono tornato
anni dopo, andavo a scrivere in
macchina parcheggiato sotto le torri.
Non era cambiata. È la metafora di
ogni periferia, per questo l’ho scelta.
È un quartiere estremamente difficile,
dove però vive una marea di gente
onesta. Sognatori, lavoratori marchiati
solo perché ci abitano. Volevo
raccontare questo pregiudizio.
Le periferie sono diverse da come ce
le raccontano?
Sono luoghi immutati nel tempo, solo
sempre più vecchi. Senza supporto,
nessuna manutenzione. Questi
quartieri erano nati con l’intenzione

«SOLO IN PERIFERIA CAPISCI


di farne dei modelli: abitazioni, centri
commerciali, luoghi di aggregazione.
Progetti rimasti gusci vuoti. Quei
centri commerciali non sono mai stati

DAVVERO COS’E LA VITA»


L’attore Marco Bocci debutta come regista
costruiti, restano i portici disabitati,
i piani terra abbandonati. Qui c’è il
degrado, la povertà. Per fortuna non
è così in tutto il quartiere. Intorno
al teatro resiste una zona riuscita,
con una storia su Tor Bella Monaca, l’estrema vivibile. Ho passato belle giornate
mentre giravo. Ci porterei anche
«frontiera» a Roma, dove la quotidianità è una lotta. i miei bambini.
Ma dove anche l’umanità mostra il volto più vero. La droga?
di Terry Marocco C’è, ma non è ovunque. Ci sono zone

S
di spaccio, di criminalità e altre invece
ostiene Philip Ó Ceallaigh, torri grigie ci sono le colline e i che si salvano. E poi ormai
scrittore irlandese, che «se ti papaveri in primavera. Bocci lo la droga è in tutta Roma.
vuoi fare un’idea di come se racconta nel suo esordio da regista Quanto è stato difficile girare?
la passa una città devi andare A Tor Bella Monaca non piove mai All’inizio le persone ci guardavano
a vedere i suoi margini. Il (nei cinema dal 28 novembre) tratto con un certo distacco. Poi lentamente
centro ti dirà che va tutto bene. dall’omonimo romanzo, scritto si sono avvicinati. Hanno cominciato
La periferia ti dirà il resto». Lui dall’attore nel 2016 per DeA Planeta. a portarci da mangiare. Aspettavano
per capirlo si trasferì a Bucarest in Una famiglia si dibatte in una vita l’ora di pausa e buttavano giù la pasta
un monolocale umido al decimo amara. Due fratelli, due storie diverse, per più di quaranta persone. Senza
piano di una palazzina d’epoca ma alla fine lo stesso destino da vinti. che chiedessimo nulla, a spese loro.
comunista. Marco Bocci, attore sexy «Aspettando l’uscita del film sale Ci siamo sentiti a casa, non mi era
e «sauvage», mitico commissario l’adrenalina, la tensione» racconta. mai successo. Uno dei set più belli
Scialoja nella serie Romanzo «Ho voluto mettermi allo scoperto. E che ho vissuto. La gente è stata di una
criminale, ha deciso invece di andare anche se faccio un lavoro dove vengo dolcezza e gentilezza meravigliosa.
a Tor Bella Monaca. Il confine di giudicato a vita, ora ho paura. È come Eppure nel suo film nessuno si
Roma. Il nome dell’equivoco e della affrontare un esame». salva.
cattiva coscienza. Grandi caseggiati, Perché ha scelto Tor Bella Monaca? I miei protagonisti sono in una
malavita, degrado. Ma oltre quelle Ero appena arrivato a Roma, vent’anni situazione di estremo disagio. Non
88 Panorama | 20 novembre 2019
Danilo Marocchi
Marco Bocci, 41 anni, per la prima volta dietro la macchina da presa in qualità di regista. La storia del film è tratta da un suo libro.

trovano un lavoro, come Mauro, che il fratello buono, o Romolo, A Laura Chiatti, sua moglie, è
tenta ancora di sognare un futuro. l’ex rapinatore? piaciuto?
Annegano tra tasse e affitti non pagati. Io sono entrambi. In me c’è una sorta Molto.
Romolo è stato un criminale, ora è di sdoppiamento. Tutti abbiamo L’anno scorso ha avuto un problema
cambiato, ma alla fine la sua storia lo anime contrastanti. Romolo è di salute, un herpes arrivato al
schiaccerà. l’istinto, ciò che avrei voluto essere: cervello. Come ha influito sul film?
Si è ispirato a Brutti sporchi non avere troppi scrupoli, non farmi La prima riunione telefonica con
e cattivi di Ettore Scola o agli ultimi domande. Mauro invece è quello che l’organizzatore la feci mentre stavo
film di Ken Loach? sono sempre stato. Il ragazzo che ancora in ospedale. Vado avanti e
Oddio, mi vergogno anche solo a aiuta gli altri, non cerca scorciatoie e dimentico le cose brutte. La vita non è
fare questi nomi. Vorrei riuscire a trova il positivo in chiunque. Spesso il lavoro, ma emozioni, famiglia, casa,
raccontare con leggerezza difficoltà e mi sono chiesto: «Se un giorno un semplicità.
disperazione. La mia grande passione buono andasse contro la sua natura, A chi dedica la sua opera prima?
è da sempre Lina Wertmüller. Ho si spingesse aldilà, cosa potrebbe Alle stesse persone cui ho dedicato
fatto questo mestiere per i suoi succedere»? il romanzo. A tutti gli sfruttati,
film. Pasqualino Settebellezze mi ha Allora cattivi si nasce o si diventa? malpagati e frustrati, che non
cambiato. Si nasce. Se non sei cattivo, non riesci smettono mai di lottare. ■

Si sente più vicino a Mauro, ad andare fino in fondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

20 novembre 2019 | Panorama 89


PIACERI_PERSONAGGI

Partito da Ragusa nel 1962 con 12 sterline e


le valigie di cartone, Carlo Distefano oggi viaggia
in Rolls Royce e fa tremila chilometri la settimana
per gestire la ventina di ristoranti gourmet che
ha aperto a Londra e in Gran Bretagna. Forse
che a 74 anni pensa alla pensione? «Macché! Dopo
le inaugurazioni in Arabia Saudita, Qatar, Bahrein
e Bangkok aprirò altri locali. Nel 2020 ne avrò 34».

Tutti a tavola
90
da «Sir» Carlo
Panorama | 20 novembre 2019
di Chiara Risolo

S
e l’ambizione esistesse in pillo-
le, il suo principio attivo sarebbe
Carlo Distefano, pardon, Sir Carlo
Distefano. Siciliano di Ragusa, 74
anni portati alla grandissima, è
diventato il magnate della ristorazione
italiana in Inghilterra. Al San Carlo,
il primo ristorante aperto in Temple
Street a Birmingham nel 1992, sono
seguite altre 21 inaugurazioni tra Lon-
dra, Liverpool, Bristol, Manchester,
Leicester, Leeds e ancora quattro a Riad
in Arabia Saudita, a Doha in Qatar, a I SAPORI D’ITALIA NELLA CITY
Bangkok e in Bahrein. A sinistra, Carlo Distefano e, in alto, uno scorcio del ristorante Alto all’ultimo piano
Una cifra destinata a crescere. «Ar- dei magazzini Selfridges in Oxford Street, a Londra. Qui sopra, il bar e champagneria
San Carlo, sempre all’interno della grande catena. Sotto, l’esterno del ristorante
riveremo a 34 entro il 2020» promette il Fumo, ancora a Londra, ma in Saint Martin’s Lane.
tycoon. Usa il plurale perché all’ascesa
del San Carlo Group (questo il brand)
contribuiscono mille e 300 persone. Più
che una squadra, è un vero e proprio
esercito guidato da un comandante im-
pavido che non ha nessuna intenzione
di mettere da parte il rischio di impresa.
Charles Hosea Photography (CHP)

I numeri gli danno ragione: il fat-


turato della sua società si attesta sugli
80 milioni di sterline per arrivare, si
stima, a 100 nel 2020 grazie ad altre
aperture come quella all’interno dell’a-
eroporto di Manchester, 220 coperti a
prova di globetrotter buongustai. Nella
20 novembre 2019 | Panorama 91
PIACERI_PERSONAGGI

galassia gourmet di Distefano non è


raro incontrare il jet set internaziona- AFFARI
DI FAMIGLIA
le: Rihanna, Russell Crowe, Cristiano Carlo Distefano
Ronaldo, i Rolling Stones... con i figli,
Marcello
e Sacha,
Affascinante la storia di questo entrambi
self-made man. impegnati
L’avventura di Carlo nel San Carlo
Group. Sotto,
Distefano è partita uno dei loro
dal nulla. O meglio, ristoranti
da 12 sterline e un londinesi:
Cicchetti
biglietto di terza a Covent
classe per montare Garden.
sul vagone di una
sgangherata Freccia mio padre. Con lui Il segreto è la passione. Non lo faccio
del Sud. Era il 1962. si mangiava bene per soldi. Chi lavora per guadagnare
Un viaggio di sola anche nel dopoguer- fa poca strada. Se scoprissi qualcosa
andata con una de- ra. Così, tutto quello che mi piace di più della ristorazione
stinazione precisa: la che guadagnavo lo mollerei tutto. Ma non esiste qualcosa
Gran Bretagna. investivo per man- che io ami di più».
Aveva 17 anni e giare». Il verbo inve-
coraggio da vende- stire suona insolito A parte i suoi figli, cinque, di cui
re: lasciava una ma- ma non lo è: «Pas- tre impegnati nella San Carlo Group,
dre in lacrime non savo il tempo libe- Alessandro, Marcello e Sacha. Con Mar-
soltanto per la sua ro nei ristoranti, li cello, il direttore generale, condivide tra
partenza, ma anche studiavo, cercavo di le mille altre cose un divertente braccio
perché lei, santa donna, gli aveva tro- cogliere i movimenti in sala, i dettagli, di ferro: «Nel mio ufficio ho una foto di
vato un rassicurante posto fisso in una i gusti delle persone perché sapevo che Margaret Thatcher, sono un conserva-
fabbrica di Gela. prima o poi ne avrei avuto uno tutto tore convinto da sempre. Marcello mi
Lui, nel giro di due giorni, si dimise mio» rievoca. «Lo faccio ancora. Se punzecchia, ricordandomi di toglierla.
con disarmante naturalezza. «Non mi qualcuno mi segnala un ottimo risto- Nemmeno per sogno, resterà lì finché
piaceva, che cosa avrei dovuto fare? rante, ci vado di corsa per toccarne con campo. Giù le mani da Margaret».
Stare lì?» racconta. «Così, poco dopo, mano il valore. Solo la conoscenza ci E come la mettiamo con quel la-
con la promessa di un’occupazione in rende più forti e competitivi». burista di Tony Blair che frequenta i
una barberia a Leeds, saltai sul quel Anche oggi che ne possiede 26? «Ho suoi ristoranti? «Attenzione» avverte
treno. Avevo due valigie di cartone, detto per caso che voglio fermarmi? Ho Distefano «Tony è un finto laburista!».
ho detto cartone, piene di cibo per ancora voglia di sfide. Lavoro dal lunedì La narrazione così schietta e con-
non patire la fame e il desiderio, for- alla domenica, 12 ore al giorno, non so fidenziale del magnate è la cartina di
tissimo, di farcela» prosegue nel suo cosa siano le vacanze e non sono cu- tornasole della semplicità e al tempo
italiano dal marcato accento del Sud, rioso di scoprirlo. Mi riposerò, forse, da stesso della grandezza di chi si è fat-
interrotto ogni tanto da parole come morto. Ogni mattina viene a prendermi to davvero da solo. Di chi, per capire
business e pound. l’autista (in Rolls Royce, ndr) e decido da che parte tira il vento, la domenica
Sir Distefano ce l’ha fatta, of course. in quale dei miei ristoranti recarmi per tra un business e l’altro si accomoda
«Ho iniziato a Leeds come garzone da vedere se tutto funziona. Oggi Londra, nello Speakers’ Corner in Hyde Park,
un barbiere» ricorda «e nel giro di un domani Liverpool, dopodomani Man- un luogo in cui ognuno può esprimere
paio d’anni ho aperto il mio primo chester e così via. Faccio una media di liberamente il proprio pensiero su qua-
barberb shop. Poi mi sono dedicato tremila chilometri a settimana. Salgo lunque argomento. E, attento, ascolta.
al fashion system. Ma la mia vera in macchina con lo stesso entusiasmo God save the King: Carlo. ■

passione era la cucina, trasmessa da con cui sono salito su quel treno nel ’62. © RIPRODUZIONE RISERVATA

92 Panorama | 20 novembre 2019


Villa
Pomela
Il Relais Villa Pomela è una elegante residenza
nobiliare risalente al XVIII secolo.

Situata vicino alla città ma immersa nel verde


rigoglioso delle colline tra Novi Ligure e Gavi.

Oggi si presenta come prestigioso hotel che


accoglie i propri ospiti avvolgendoli in Siamo a
una indimenticabile atmosfera di charme. 5 minuti
dal Serravalle
Outlet
La location ideale per:
• matrimoni & eventi
• stare in relax con la famiglia
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ad appena 15 minuti di strada
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Serravalle Designer Outlet
• godere di degustazioni
eno-gastronimiche
presso la vicina
Cascina Perpetua

Il Ristorante
al Cortese
è aperto tutto l’anno
a pranzo e cena
anche per esterni

RELAIS VILLA POMELA


Via Serravalle, 69 – 15067 Novi Ligure (AL)
Tel. +39 0143 329.910
Fax +39 0143 329.912
www. pomela.it
E-mail: booking.villapomela@pomela.it
periscopio
PANORAMA

TORMENTONE MUSICALE FATTORE DONNA

SUPREMAZIA RAP
Si scrive tha Supreme, con la
«t» minuscola, ma nonostante Non fatele
arrabbiare
abbia appena 18 anni è già un
talento maiuscolo. Produttore
e rapper, vero nome Davide
Mattei, romano, ha alle spalle
collaborazioni con artisti di
peso come Salmo o, molto più
di recente, Marracash. A cui,
peraltro, ha appena strappato
la vetta dei singoli più ascoltati
ogni giorno in Italia su Spotify:
il suo ultimo pezzo dal titolo
Blun7 a swishland ha quasi un
milione di clic al giorno. (M.M.)
FILM DELLA SETTIMANA

SECOND LIFE
SEPARATI Lontano Lontano
ALLA NASCITA di Gianni Di Gregorio
con Ennio Fantastichini
(in sala dal 5 dicembre)
racconta la storia di tre
disastrati 70enni romani
che decidono di mollare Eva Andressa
tutto e trasferirsi
alle Azzorre. Un sogno
coltivato oggi da tanti
italiani. Per una seconda
opportunità non
si è mai troppo vecchi.
Nicolas Cage Marilyn Manson
Attore americano Cantante
famoso per i suoi trasgressivo
ruoli d’azione e americano.
da duro, ha vinto Il suo nome
il premio Oscar è un mix tra
come miglior quello dell’attrice
attore per la sua Marilyn Monroe
interpretazione in e del criminale
Via da Las Vegas. Charles Manson.
FRASE DELLA SETTIMANA

« L e m i e f o t o s u P l ay b oy ? M i a m a d re ra c c o n t ò a m i o
94 Panorama | 20 novembre 2019
Se persino il sexy magazine
Playboy mette sulla cover
dell’edizione neozelandese la L’OGGETTO
body-builder Sabrina Sidoti, TENTAZIONI FLESSIBILI
vuol dire che oggi, a turbare È arrivato in Italia il Galaxy Fold,
i sogni dei lettori sono le smartphone di Samsung con
«muscle models», bellezze lo schermo pieghevole: oggetto
che passano più tempo in del desiderio per danarosi tech
palestra che dall’estetista. entusiasti (costa 2.050 euro).
Le sue forme parlano chiaro,
non è la classica coniglietta. FESTA PIÙ PAZZA
Alle curve abbina una grinta
che le viene da un passato La notte delle dj
da pornodiva e da galeotta Quando un aperitivo chic
(10 anni per traffico di si tramuta in un party che va
stupefacenti). Il patron delle avanti fino a tardi. Succede
Sabrina Sidoti il giovedì sera al «Lumen,
conigliette, il compianto
Hugh Hefner, si rivolterà nella Cocktails & Cuisine», il bar
tomba pensando a cover girl dell’hotel St. Regis di Roma.
Una volta al mese c’è la
Lipstick night: protagoniste
tutte bicipiti e deltoidi celebri dj del panorama
anziché con le curve nei musicale dance femminile.
punti classici della donna Mentre dietro il bancone
«a clessidra». Tra le altre top si muove il giovane mixologist
Libby Powell Fabrizio Balbi, che prepara
di questo genere svettano
la brasiliana Eva Andressa e cocktail originali. (M.M.)
l’australiana Libby Powell. La
prima è una campionessa dei
concorsi di bellezza dedicati
al body building, corpo
tonico e viso da gattina.
Getty Images (2) - Instagram

La seconda è considerata
dal popolo del web, che ne
segue i tutorial su Instagram,
una guru del fitness
intensivo. (S.F.)

p a d re c h e f e c i u n s e r v i z i o p e r Fa m i g l i a C r i s t i a n a »
IVA ZANICCHI ALLA TRASMISSIONE TV «FUORI DAL CORO»

20 novembre 2019 | Panorama 95


PERISCOPIO IPSE TWIXIT
ELOGIO DEL PENSIERO UNICO,
ANZI UNILATERALE
Luciana Litizzetto, comica torinese,
durante la trasmissione Che tempo
che fa ha fatto una parodia
di un discorso di Giorgia Meloni.

genitore 2, genere Lgbt» eccetera.


I due hanno spiegato al Corriere
della sera che «il video di Giorgia
Meloni al comizio in piazza San
Giovanni era già tristemente virale
per quello che diceva: noi abbiamo
voluto trasformarlo in un discorso
a favore della comunità Lgbt,
volevamo prenderla per i fondelli».
Che gentlemen... Su Youtube il
brano macina visualizzazioni (oltre
quattro milioni), ma chissà se i due
hanno l’autorizzazione della Meloni
a usarne voce e immagine per la loro
canzone (se depositata in Siae ogni
esecuzione, compresa quella Rai, sono
soldi di diritti). Sui social è montata
la protesta: «La cosa triste davvero
è che si deve pagare il canone per
vedere queste cose qui», «Che schifo di
satira da centri sociali», «Solidarietà a
Giorgia Meloni derisa». La tv pubblica

Luciana «pisquana» in democrazia deve rappresentare


tutti, compreso chi si rispecchia nelle

non fa rima con cristiana anafore originali della Meloni, «donna,


italiana, madre, cristiana», che invece è
stato ridicolizzato con l’equiparazione

L
uciana Littizzetto domenica 10 a quattro marchi commerciali ai quali di «cristiana» a «pisquana», termine
Che tempo che fa ha rappato: «Sono ha fatto bellamente pubblicità) di una derivato dall’inglese pipsqueak
Luciana, sono una donna, sono «canzone» che i dj Meme & J hanno e usato col significato di persona
una madre, sono pisquana. Questo è realizzato campionando, su base cretina. Se Giorgia avesse detto:
il gioco del pensiero unico, ci devono disco, alcune frasi di Giorgia Meloni «Sono musulmana», Luciana avrebbe
togliere tutto quello che siamo per al comizio di piazza San Giovanni sostituito quel credo religioso con
farci perdere la nostra identità. del 19 ottobre: «Io sono Giorgia, sono pisquana? Non crediamo, la sua
Vogliono che siamo Fazio su Rai 1 una donna, sono una madre, sono comicità è a senso unico, senso dem.
Fazio su Rai 2. Difendiamo la nostra cristiana. È il gioco del pensiero unico, Fa bene, dunque, il giornalista Paolo
identità, difendiamo la nostra qualità, ci devono togliere tutto quello che Giordano a twittare: «Ma la Littizzetto
Poltronesofà. Sono una donna, non siamo perché quando non avremo perché non si candida, fa una bella
sono una santa, bevo la Coca, bevo la più identità e non avremo più radici campagna elettorale e poi fa politica
Simone Comi/IPA

Fanta, sono una donna, non sono una noi saremo privi di consapevolezza in Parlamento invece che in Corso
Panda». e incapaci di difendere i nostri diritti, Sempione?». (Gemma Gaetani)
È una versione modellata su sé (e su vogliono che siamo genitore 1 e © RIPRODUZIONE RISERVATA

96 Panorama | 20 novembre 2019


LETTERE powered by kmi

IFI ADVISORY
TESTIMONE DI GIUSTIZIA, Il risk management integrato a sostegno delle aziende

NON COLLABORATRICE DI GIUSTIZIA IFI Advisory è stata recentemente inserita dal


magazine statunitense “CIO Applications Europe”,
nell’elenco delle 10 aziende europee di Risk Mana-
gement più performanti.
Nell’articolo di Antonio sasse i carabinieri che nell’e-
a Società è stata
Amorosi La donna che visse dificio c’erano altre bombole valutata per la
due volte (Panorama n. 46 del di gas inesplose. Avrebbe dato capacità di
6/11/2019, p. 38), dedicato qualche possibilità ai soccor- distinguersi e
all’onorevole Piera Aiello, si ritori di mettersi al riparo... creare vantaggio
competitivo
legge: «Ma la collaboratrice di Invece, no. Giovanni Vin- i n u n
giustizia è al centro di una centi non ha avuto pietà per contesto
querelle giudiziaria per avere nessuno. E tutto questo, per altamente
volatile sviluppando
utilizzato la sua vera identità truffare l’assicurazione. Non prodotti e servizi
nelle elezione del 2018». amo le vendette, ma questo innovativi, creando
Esiste una netta differenza criminale dovrebbe essere una propria linea di
business, IFI Securi-
tra «collaboratori di giustizia» condannato all’ergastolo. La ty, start up tecnologi-
e «testimoni di giustizia». In- sua è una strage premeditata. ca con un brevetto
fatti, mentre i primi sono per- Da vigile del fuoco, spero an- proprietario. Questo
le ha permesso di
sone che hanno un passato di che che l’opinione pubblica si aprirsi al mercato con
appartenenza a un’organizza- convinca sempre di più che il un approccio
zione criminale o mafiosa, i nostro Corpo nazionale debba multitasking caratte-
secondi sono cittadini incen- restare un bene comune. rizzato dalla volontà
di operare in un
surati che rivestono una posi- Salvatore Spavone ecosistema comples-
zione di terzietà ed estraneità so grazie all’utilizzo
a fenomeni di natura crimina- Il lato oscuso (e costoso) delle migliori tecnologie, consapevole che nel mercato è sempre
più una questione di velocità. A fronte di questi mutamenti IFI
le e/o mafiosa. delle visite «intramoenia» Advisory vuole concentrarsi sull’innovazione e sull’efficienza
L’onorevole Aiello non è La sanità è al centro delle atteso che le tecnologie emergenti sono cruciali per mantenere il
mai stata una collaboratrice polemiche a causa per il man- vantaggio competitivo. L’information security, l’analisi dei dati,
l’internet of Things e il potenziamento di hardware e software
di giustizia, ma alla stessa è cato funzionamento di strut- rappresentano la sfida che IFI Advisory sta perseguendo con
stato riconosciuto lo status di ture ospedaliere e territoriali, caparbietà. La sicurezza dei dati è un obbligo morale, etico e di
«testimone di giustizia». specialmente nel Sud. rispetto verso la clientela che vuole affidarsi ad aziende affidabili.
L’attribuzione del termine Perché però non si parla E’ per questo che l’azienda ha messo particolare cura nell’indivi-
duazione di una server farm con requisiti di affidabilità certifica-
erroneo di «collaboratrice di anche della modalità delle vi- ti.Il Data Center è caratterizzato da ridondanza ed uptime garanti-
giustizia» appare fuorviante e sita «intra ed extramoenia», to secondo gli standard internazionali Tier IV/Rating 4 “Fault
lesivo dell’immagine persona- introdotta nel 1999, che con- Tollerant”, è "carrier independent" e collegato direttamente ai
principali carrier nazionali e internazionali. Protezione e sicurezza
le e istituzionale dell’on. Aiel- sente ai sanitari di esercitare attiva attraverso sistemi di controllo accessi e monitoraggio H24
lo. la professione a pagamento con personale tecnico e di sicurezza sempre presente sul posto.
Avvocato Katia La Barbera anche all’interno in strutture Garanzia del servizio attraverso SLA definiti e procedure di
service management (delivery, change, incident management).
pubbliche da cui dipendono? Ogni rack è servito con doppio collegamento alla dorsale di rete,
Io, vigile del fuoco, dico I cittadini, ovvero noi, sia- da 20Mbps ad 1Gbps (+). Inoltre il Data Center è contiguo con la
che... mo costretti a pagare due vol- nuova sede del NAMEX ovvero il più importante Internet
Exchange Point neutrale dell'Italia centro-meridionale ed uno dei
La rabbia è infinita per la te la sanità pubblica, che sta più importanti per l'area mediterranea.
tragedia avvenuta a Quar- diventando privata: pagando Ma per affrontare le nuove sfide IFI Advisory prosegue nella
gnento, dove tre colleghi vigi- il servizio sanitario con le tas- ricerca di alleanze strategiche e di progetti di collaborazione per
li del fuoco hanno trovato la se e ogni volta che abbiamo continuare ad essere protagonista del cambiamento restringendo i
cicli di innovazione e restare al passo con le tendenze del mercato.
morte nell’espletamento del bisogno di consulti speciali- Fanno da corollario le iniziative di Responsabilità Sociale sempre
loro dovere, mentre altrettan- stici e accertamenti vari. più importanti nelle strategie imprendito-
ti sono rimasti feriti, insieme Ruggiero Casella riali integrate. E’ in questo quadro,
aderentemente al proprio business model,
ai carabinieri intervenuti. che IFI Advisory sostiene Hostage Italia,
Bastava che il proprietario scrivete una mail a: Onlus che opera a sostegno delle vittime
del cascinale in fiamme avvi- redazione@panorama.it dei sequestri di persona, contribuendo,
anche nel nostro territorio, allo sviluppo
delle migliori pratiche.
MATERA

UN ANNO
CA P I TA L E A dicembre
si conclude
l’esperienza
di Matera
Capitale
Europea della
Cultura 2019.
Un’esperienza
esaltante che
lascia un’eredità
importante
alla Basilicata
Getty Images / Istock

e all’Italia.

99
S P E C I A L E / M A T E R A

COSÌ
ABBIAMO
VINTO
LA
sfida
«L’anno da Capitale ha portato
alla città e alla Basilicata grande
notorietà internazionale» dice
a Panorama il direttore generale
della Fondazione Paolo Verri. E un
accrescimento dell’orgoglio locale.
di Maddalena Bonaccorso

P
aolo Verri di può esprimere la sua grande
manifesta- soddisfazione per una ma-
zioni impor- nifestazione che sta davve-
tanti ne ha ro cambiando - e cambierà
dirette pa- ancora in futuro - il volto di
recchie: dal Salone Interna- un’intera regione: «L’anno
zionale del Libro di Torino al da Capitale della Cultura
Comitato per i festeggiamen- ha portato a Matera e alla
ti dei 150 anni dell’Unità d’I- Basilicata grande notorietà
talia, fino al palinsesto eventi internazionale assieme a
e contenuti del Padiglione un notevole accrescimento
Italia di Expo 2015. Eppure, dell’orgoglio locale» spiega
quando parla di Matera 2019, Verri. «Possiamo dire di aver
tradisce un’emozione che di- vinto la sfida della qualità
ce più di tante parole. assieme a quella della quan- Paolo Verri
Dal 2011 al 2014 ha guida- tità, innescando una grande è direttore
to la candidatura - vincente trasformazione. E i cittadini generale della
Fondazione
- della città a Capitale Eu- di Matera ci hanno creduto Matera
ropea della Cultura, diven- fortemente, fin dal primo Basilicata 2019,
tando poi direttore generale momento. Prova ne è il fatto ente che cura
l’attuazione
della Fondazione Matera che tantissimi operatori del del programma
Basilicata 2019. Ora che il turismo, della ristorazione, di candidatura
tempo dei bilanci si avvicina, commerciali ed enti hanno di Matera 2019.

100
101
Matera 2019
S P E C I A L E / M A T E R A
Matera 2019

messo mano al portafoglio Verso Dubai 2020 didate: crediamo sia questo getto chiamato Open Future
per migliorare la città, ren- La mostra «Ars Excavandi», lo spirito giusto di una città Festival si affronterà il tema
che spazia dal Paleolitico
dendola davvero un grande ai tempi moderni, sarà uno
che è Capitale Europea del- dell’innovazione nel digita-
spazio di accoglienza». degli eventi del Padiglione la Cultura e vuole rimanere le. Abbiamo costituito una
Certo, Matera ci ha messo Italia a Expo 2020 di Dubai. come esempio». compagine di volontari, il
del suo: la bellezza del terri- webteam, che ha comuni-
torio e l’inestimabile patri- E poi ci sarà il passaggio cato e comunicherà ancora
monio culturale rappresenta- proprio durante il prossimo di testimone con le future - con tante modalità diverse
to dalle architetture rupestri mese di dicembre, l’ultimo Capitali: il 19 e il 20 dicem- - l’identità di Matera, della
scavate nei celeberrimi Sas- da Capitale, ospiteremo una bre, con un grande spettaco- Basilicata e del Sud. Perché è
si, Patrimonio dell’Umani- grande mostra di Maria Lai, lo multimediale di musiche stata la prima volta dal 1985,
tà Unesco dal 1993, hanno famosa artista sarda. Questo e luci in Cava del Sole, sarà quindi da quando esiste l’i-
donato all’anno da Capitale evento era il caposaldo del- il momento di trasferire tutta stituto delle Capitali della
Europea della Cultura un la candidatura di Cagliari, questa energia a Galway, in Cultura, che non solo una
fascino particolare, senza ma noi abbiamo voluto fare Irlanda, e Rijeka, in Croazia, città vincitrice, ma tutti i 131
tempo. Insieme, e questa networking e unire le forze, che raccoglieranno l’eredità Comuni della regione hanno
è una grande novità, alla non lavorare contro gli altri di Matera nel 2020. Il tutto partecipato alla costruzione
collaborazione con le altre territori, a prescindere dal con un occhio particolare di contenuti originali».
città che si erano candidate: fatto che fossimo noi i vin- al futuro, declinato in mille Questo in ossequio pro-
perché Matera ha voluto la- citori. Abbiamo collaborato progetti diversi: «Nelle ulti- prio ai tre pilastri della can-
vorare anche con loro. «Basti anche con Ravenna, Siena e me tre settimane di eventi» didatura di Matera, che ri-
pensare» continua Verri «che altre città che si erano can- prosegue Verri «con il pro- marranno come eredità per

102
Laboratori
di futuro
I Laboratori
Scuola Open
Source daranno
la possibilità a
tanti ragazzi
di progettare il
futuro nelle varie
sessioni di ricerca.
Si terranno
dal 9 al 15
dicembre e i
risultati saranno
riuniti in un
documento e
consegnati alle
massime autorità
italiane ed
europee durante
Scuola Open Source

l’evento finale
di Matera 2019.

Un’Onda
di interazione
«Onda. Cantare la
geografia» con
MaterElettrica, evento
in cui, partendo dallo
studio delle Onde,
nelle loro differenti
declinazioni, il
pubblico è invitato a
interagire con degli
Luca Centola

applicativi informatici
per tradurli in percorsi
geografici e sonori
che daranno vita a
una istallazione
performativa.
103
La città
a volo
d’uccello
Una performance
dello spettacolo
«Uccelli. Tempo
al futuro»,
riflessione
sulla città
moderna
attraverso
l’incontro
con i ragazzi
delle scuole
superiori.
Le performance
nei quartieri
si terranno dal
9 al 16 dicembre.

Il titolo si parla
testo 140bt
Alessandro Colazzo

Loremo ipsudolorsit amet,


conse ctetue adipiscing
elit, sed diam nonumdemy
nibh euismtincidunt

il futuro: la co-creazione, diffondere i contenuti creati anno. Porteremo, con gran- infatti, si è fatta portatrice
«l’allargamento» della sfera da noi durante l’anno da Ca- de orgoglio, questa straordi- di un progetto virtuoso di
d’azione e d’influenza della pitale Europea della Cultura. naria mostra che indaga le connessione tra i Comuni
città e della regione, crean- Stiamo lavorando alla lega- pratiche di scavo attraver- e i cittadini, che ha portato
do connessioni con gli altri cy per dare durata al lavoro so i secoli, spaziando dagli alla creazione di 19 nuovi
territori e facendosi porta- decennale di progettazione ecosistemi rupestri alla bio- giardini di comunità, «co-
tori, in Europa, dell’identità culturale che sta alla base architettura del futuro, negli optando i cittadini, dando
collettiva dell’intero sistema del successo di Matera 2019». Emirati Arabi già nell’otto- loro la possibilità di curare
Paese e il potenziamento del bre del 2020: tra l’altro per aree abbandonate che ma-
networking in entrata e in Non solo: c’è già un link volontà del commissario gari confinavano con le loro
uscita: «Abbiamo selezio- d’eccezione per la mostra del Padiglione Italia, Paolo proprietà, dietro la guida di
nato circa 30 realtà culturali «Ars Excavandi», che sarà Glisenti, la strategia digitale artisti, progettisti e designer
in tutta la Basilicata e le ab- uno dei contenuti principali dello stesso Padiglione sarà internazionali. I Comuni li
biamo “mandate in giro”» del Padiglione Italia dell’Ex- modellata su quella di Ma- hanno ceduti in gestione, le
spiega ancora Verri «dando po di Dubai nel 2020. «L’Ita- tera 2019». persone ne sono diventate
loro 2.019 euro per partire lia chiede a Matera, quindi, Anche sul fronte green, proprietarie temporanee e il
e cercare partner in tutta di fare la sua parte in quello della sostenibilità e del re- territorio ne ha largamente
Europa. Oggi questi partner che sarà l’evento mondiale cupero del territorio è stato beneficiato. Questo è sol-
ci sono e chiedono di poter più importante del prossimo fatto molto: la Fondazione, tanto un altro esempio di

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S P E C I A L E / M A T E R A

Luca Centola
La danza
come
particella
«Intensional Particles»
è lo spettacolo messo
come si sia riusciti davvero pee della Cultura nel 2020. I in scena per Quantum ve trasmetteremo anche il
a costruire una piattaforma due giorni più importanti sa- Danza con il ballerino remix dei nostri 345 giorni di
di relazioni, nazionali e in- ranno il 19 e il 20 dicembre, giapponese Hiroaki attività da Capitale Europea
Umeda. Elementi
ternazionali». quando avremo come ospiti microscopici come della Cultura».
il presidente del Parlamen- cellule e molecole o E poi, ancora, una con-
Per il gran finale, tante to europeo e, ovviamente, i infinitesimali particelle vention internazionale alle-
di luce scompongono
idee e ancora meravigliosi rappresentanti di queste due e reinventano stita da Joseph Grima, cura-
progetti: la kermesse chia- città che porteranno a Mate- lo spazio e il corpo del tore del Museo del Design
mata «Open Future Festival» ra il meglio delle loro produ- danzatore, dando vita della Triennale di Milano,
a uno spettacolo
durerà 19 giorni, 19 ore e zioni in ambito digitale. La ipnotico sospeso sul tema della relazione tra
19 minuti in omaggio, na- festa finale, nella Cava del tra reale e virtuale. cultura digitale e cultura
turalmente, all’anno 2019 da Sole dove abbiamo inizia- analogica, quindici prodot-
Capitale Europea della Cul- to questa grande avventura ti di realtà virtuale offerti
tura. «Open Future Festival con la cerimonia inaugu- dalla Biennale di Venezia,
inizierà il 1° dicembre e si rale, durerà circa tre ore e due laboratori realizzati con
concluderà il 21 alle ore 0:19, sarà coordinata da Manuel Google e con Samsung: un
con il passaggio di testimone Agnelli con la band degli grande finale, per suggellare
alle città di Galway e Rijeka Afterhours. Sarà un evento un anno straordinario. ■

che saranno Capitali Euro- musicale e multimediale, do- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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S P E C I A L E / M A T E R A

UN ANNO VISSUTO
TRA FUTURO
E TRADIZIONE Artisti da tutto il mondo, ma anche tanti cittadini.
«Per riunire la storia della città ai grandi temi
dell’innovazione» racconta a Panorama Salvatore
Adduce, presidente della Fondazione Matera
Basilicata 2019 e tra i promotori del progetto.
di Maddalena Bonaccorso

È
una storia zione a Capitale Europea della della Cultura: studiando i casi
che parte Cultura «oltre a quello natu- di successo e di insuccesso
da lontano, ralmente di realizzare eventi del passato, e strutturando il
quella di Ma- di grande valore artistico e lavoro attorno al tema «Open
tera Capitale culturale, è stata la costru- future», hanno cercato di ri-
Europea della Cultura: esatta- zione di una piattaforma che unire la storia della città, le
mente dal 2014, da un dossier potesse durare nel tempo e tradizioni millenarie ai temi
che si intitolava «Insieme» e portare benefici alla Basilica- dell’innovazione e del futuro.
candidava la cittadina della ta - e non solo - anche dopo la Coinvolgendo artisti e persone
Basilicata a essere, nel 2019, chiusura della manifestazio- comuni locali assieme ai gran-
il fulcro culturale del Vecchio ne. Abbiamo quindi pensato di nomi dell’arte, della musica
continente. Sono passati cin- fin dall’inizio, quando non e dello spettacolo nazionali e
que anni, Matera 2019 sta per sapevamo ancora se sarem- internazionali.
concludersi ed è già tempo di mo stati o meno i vincitori, a «Ci è stato subito chiaro il
tirare i primi bilanci di un’av- strutturare il lavoro come un fatto che dovevamo riuscire
ventura esaltante. insieme di eventi e laborato- ad attirare le eccellenze del
Salvatore
Adduce, Con 750 mila visitatori nei ri che potessero contribuire Paese e nello stesso tempo
64 anni, primi 9 mesi e 700 eventi (l’80 a unire la regione con tutti i cercare di amalgamarle con
presidente della per cento dei quali produzioni suoi comuni, e a costruire un le nostre, perché noi vogliamo
Fondazione
Matera originali) in 255 location della percorso culturale duraturo e essere un luogo di produzione
Basilicata 2019 regione, gli organizzatori pos- condiviso». culturale, e non solo di consu-
e di Anci sono senz’altro dirsi soddisfat- Proprio in virtù di queste mo: vogliamo essere un punto
Basilicata,
era sindaco della ti: «Il nostro obiettivo» spiega grandi ambizioni, gli organiz- di riferimento per l’Italia, so-
città quando Salvatore Adduce, presidente zatori non hanno tralasciato prattutto per quella meridio-
è stata della Fondazione Matera Basi- niente nel lungo percorso nale troppo a lungo tagliata
proclamata
Capitale Europea licata 2019 e sindaco della città di avvicinamento all’inizio fuori dai grandi circuiti della
della Cultura. nel momento della proclama- dell’anno da Capitale Europea cultura, e per l’intera area

106

Noi vogliamo
essere un luogo
di produzione
culturale
e non solo
di consumo.

AGF

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S P E C I A L E / M A T E R A

del Mediterraneo». Un Purgatorio le della Cultura, anzi. «Fin va, dal punto di vista storico
Questa vocazione alla in città dall’inizio di questa avven- artistico, da offrire ai visita-
Una scena di «Purgatorio-
«contaminazione» è stata Chiamata pubblica per
tura» continua Adduce «ci è tori. «Eppure, quest’area un
chiara fin dalla cerimonia la Divina Commedia» che stato molto chiaro che nella tempo disastrata» racconta
inaugurale, per la quale so- ha coinvolto i cittadini. valutazione delle città candi- Adduce «quasi un luogo del-
no arrivate in città le migliori date si sarebbe data impor- la disperazione, era diventata
bande provenienti dalle al- di due tipologie di oggetti lu- tanza non tanto alla bellezza capitale della cultura grazie a
tre Capitali della Cultura e minosi, con l’idea di “porta- - era infatti stato specificato un programma performante,
dai Comuni della Basilicata: re luce”: i map-pointer, che di non inviare foto, nel dos- che alla fine della kermesse
un totale di 2.019 musicisti reinterpretano la tradizione sier di candidatura - quanto ha letteralmente trasformato
che hanno raggiunto Mate- delle luminarie con grandi al progetto più performante, la zona. Noi abbiamo quindi
ra attraversando le grandi puntatori disseminati per all’idea più innovativa, e non pensato di “appoggiarci” al
direttrici. «E anche in que- la città, e le bag-light, borse al patrimonio storico-artistico nostro straordinario patrimo-
sto caso» spiega Adduce «le luminose che ogni cittadino locale. E fermo restando che nio, ma costruendoci sopra un
bande sono state affiancate ha costruito per sé e per la Matera il patrimonio ce l’ha, programma vincente».
da un artista come Stefano città». eccome, bisognava privilegia- Il filo conduttore è sta-
Bollani, che ha tenuto una re, nel programma, la creati- to quindi il cercare di «fare
jam session poco prima del Ma se è vero che lo stra- vità e l’innovazione». produzione» artistica, e non
discorso inaugurale del Pre- ordinario patrimonio stori- E su questo a Matera han- quello di girare per l’Europa
sidente della Repubblica co e archeologico di Matera no studiato molto, ispirandosi ad acquistare spettacoli già
Sergio Mattarella, mentre i ha sicuramente contribuito soprattutto a quanto fatto a allestiti: operazione che sareb-
Sassi di Matera venivano il- alla riuscita e alla «spettaco- Essen, Capitale della Cultura be certo stata più semplice ma
luminati dalle installazioni larizzazione» di numerosi 2010: la città, centro del baci- probabilmente non avrebbe
del progetto Lumen/Social eventi, questo non è stato un no della Ruhr in Germania, contribuito a raggiungere gli
Light, che ha coinvolto la requisito fondamentale, nella antica zona industriale legata obiettivi. Il tutto non rinun-
comunità nella costruzione corsa alla nomina di Capita- al carbone che non molto ave- ciando, ovviamente, a ospita-

108
L’apertura
con
le istituzioni
Il Presidente
della Repubblica
Sergio
Mattarella
e il premier
Giuseppe Conte
durante la
cerimonia
inaugurale di
Matera Capitale
Europea
della Cultura,
presentata da
Gigi Proietti con
Rocco Papaleo
e Stefano Bollani
al pianoforte.
Sotto, una
immagine della
piazza di Matera
durante l’evento
d’apertura.

Marco Caselli Nirmal - Matera 2019 (3) - Mimmo Greco

109
La Cavalleria
con 500
Materani
Un momento
della Cavalleria
Rusticana

Matera 2019
di Pietro Mascagni
messa in scena
con 500 cittadini.

re le eccellenze italiane. E così, co, trasformati appunto in un organizzare altrettante mostre tualità, tanto è vero che in
Matera ha messo in scena tra Purgatorio: Matera è diventata nel meraviglioso hangar della luglio è stato ricordato l’allu-
i Sassi - grazie al progetto un grande palcoscenico, coin- Cava Paradiso, partendo da naggio dell’Apollo 11 a opera
«Abitare l’Opera» che mira a volgendo i cittadini chiamati a una mappatura degli archivi di Neil Armstrong e Buzz Al-
portare le arie del passato su performance di danza e can- portata avanti dall’Università drin: anche perché a supervi-
palcoscenici originali e non to e a realizzare scenografia e della Basilicata. sionare il programma Apol-
convenzionali - la Cavalleria costumi». Il secondo progetto pila- lo è stato l’ingegnere Rocco
Rusticana di Pietro Mascagni: stro, «Open Design School», è Petrone, figlio di migranti
il Teatro San Carlo di Napoli E ci sono anche due gran- «un laboratorio internaziona- lucani di Sasso di Castalda,
ha lavorato con più di 500 di progetti pilastro, «I-dea» e le, pensato come servizio alla in provincia di Potenza.
cittadini di Matera chiamati «Open Design School», che comunità e alla scena creativa, Con «Apollo Soundtrack»
a far rivivere l’opera, attua- strutturalmente rimarranno nato da un’idea dell’architet- si è voluto celebrare questa
lizzandola e ripensandola. come eredità al territorio an- to e curatore Joseph Grima. È pietra miliare nella storia
«Non è stato il solo proget- che dopo la fine dell’anno da una specie di fucina moderna, dell’umanità, grazie a una
to a compiere questa operazio- Capitale Europea della Cul- un laboratorio interdisciplina- performance multimediale
ne. Abbiamo fatto la stessa co- tura: il primo, staccandosi re dove sono stati disegnati e scritta da Brian Eno, Roger
sa con “Purgatorio-Chiamata dalla concezione del vecchio creati gli allestimenti di Matera Eno e Daniel Lanois, messa
pubblica per la Divina Com- museo etno-antropologico che 2019 e dove è possibile lavora- in scena per la prima volta
media”, un allestimento incre- a Matera era stato pensato cin- re insieme e tramandare i me- fuori dal territorio britannico
dibile, coprodotto da Ravenna quant’anni fa e non ha mai stieri e le abilità. Le squadre dalla band Icebreaker con
Festival e in collaborazione visto la luce, vuole promuove- di lavoro sono composte da Roger Eno. Dalla Terra alla
con Teatro delle Albe, che è re un viaggio nelle collezioni professionisti provenienti dalla Luna, da Matera al resto del
durato parecchi giorni guidan- della Basilicata grazie ai suoi Basilicata, dal resto dell’Italia mondo: la Capitale Europea
do gli spettatori in un percorso archivi. Sono stati invitati cin- e dall’Europa». della Cultura non ha inten-
ultraterreno in diversi spazi que designer e artisti, tra cui Non si è rinunciato nem- zione di fermarsi. ■

di un ex complesso monasti- Virgilio Sieni e Mario Cresci, a meno ad «agganciarsi» all’at- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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S P E C I A L E / M A T E R A

Un laboratorio
Settecento eventi
in 255 location
della Basilicata.
DI CREATIVITÀ
Per costruire
una piattaforma
che possa
durare nel tempo
e portare benefici
all’intera regione.
di Maddalena Bonaccorso

Il Paradiso
non può
attendere
Una scena dello
spettacolo Il Paradiso
perduto. Leela,
realizzato
dalla prestigiosa
compagnia israeliana
di danza Vertigo
Dance, fondata
27 anni fa da
Noa Wertheim
e Adi Sha’al.
La performance,
messa in scena
in prima mondiale
a Matera, presso
la Cava del Sole,
è stata realizzata in
co-creazione con
il Teatro stabile
Mercadante di
Napoli. Il tema
individuato ed
esplorato è quello
della vergogna,
Matera 2019 - Ascaf

argomento che molto


spazio ha trovato
nel palinsesto
di Matera 2019.

111
S P E C I A L E / M A T E R A

Dopo mezzo secolo l’Apollo 11 vola ancora


Un momento di «Apollo Soundtrack», spettacolo messo in scena nel cinquantesimo anniversario
dello sbarco sulla Luna del modulo Apollo 11 con a bordo gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin.
La performance multimediale, scritta da Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois, è stata messa
in scena per la prima volta fuori dal territorio britannico dalla band Icebreaker, assieme a Roger Eno.
Supervisore del progetto Apollo 11 era stato l’ingegner Rocco Petrone,
figlio di emigranti lucani originari di Sasso di Castalda (Potenza).

Una scuola
di creatività
per il futuro
Un allestimento
in legno realizzato
nell’ambito di «Open
Design School»,
uno dei due progetti
pilastro di Matera
2019 che rimarranno
in futuro come
eredità della grande
kermesse. Open
Design School è una
sorta di grande
officina creativa, una
fucina moderna dove
confrontare punti
di vista e armonizzare
mestieri e culture
per dare vita agli
allestimenti degli
eventi. Da questi
laboratori sono
emerse le soluzioni
creative e tech
a disposizione
degli allestitori
Matera 2019

delle mostre
di Matera 2019.

112
Si aprono
gli archivi
della Basilicata
«I-Dea», secondo
progetto pilastro
di Matera 2019,
ha voluto portare
avanti un viaggio
attraverso
le collezioni di archivi
dell’intera Basilicata,
esaminandoli
da un punto di vista
artistico. Staccandosi
dalla concezione
del museo etno-
antropologico, sono
state organizzate
cinque mostre curate
da altrettanti artisti
e designer - tra i quali
Virgilio Sieni -
nel meraviglioso
hangar della Cava
Paradiso: tutto
partendo da una
mappatura degli

Matera 2019 (2)


archivi realizzata
dall’Università
della Basilicata.

L’omaggio
a Vivaldi
dei Cameristi
della Scala
Il 21 settembre, nella
splendida cornice della
chiesa barocca del
Purgatorio di Matera,
i Cameristi della Scala
hanno reso omaggio
al più celebre musicista
barocco italiano,
Antonio Vivaldi.
Il concerto rientra negli
appuntamenti promossi
da Intesa Sanpaolo
in qualità di Gold
Partner di Matera 2019.
Il palinsesto di eventi
creato dalla banca
ha alternato concerti,
incontri con ospiti
illustri e proiezioni di
documentari realizzati
in collaborazione con
prestigiosi partner quali
Biennale Democrazia,
Umbria Jazz, Classica
Duet Studio

HD e, per l’appunto,
Cameristi della Scala.

113
S P E C I A L E / M A T E R A
Il Circus
tra tradizione
e tecnologia
Una performance
di «Circus», spettacolo
che per più di un mese
ha riunito il pubblico
di Matera 2019 sotto
un tendone: gli spettacoli
circensi più emozionanti
d’Europa si sono alternati,
in un fondersi di danza,
teatro e arti performative,
intorno ai temi
della tradizione,
dell’innovazione,
della mutazione e
transizione. Il gran finale ha
regalato agli spettatori un
vero e proprio viaggio
nel futuro alla scoperta
delle magie che la
tecnologia può portare
nel mondo circense.

Matera 2019 (2)


L’Antropocene
visto
da Armin Linke
Un momento della
mostra «Blind
Sensorium» del
fotografo e film maker
Armin Linke, dedicata
all’Antropocene,
un’era geologica –
così definita dal
premio Nobel Paul
Cruzen - durante la
quale l’uomo
diventa artefice
dei cambiamenti
climatici e geografici
che caratterizzano
oggi il nostro Pianeta.
Il percorso della
mostra, ricerca
artistica durata
per più di dieci anni,
parte dagli
insediamenti
preistorici dei Sassi
di Matera per arrivare
alle più recenti
scoperte scientifiche.

114
S P E C I A L E / M A T E R A

Turismo
IL RINASCIMENTO DEL SUD
PASSA DA QUI
L’anno da Capitale Europea della Cultura si avvia alla chiusura
con un bilancio positivo. La sfida per la città diventa la gestione
dell’eredità sociale ed economica della manifestazione.
di Giovanni Padula*

M
entre l’anno neo, luoghi carichi di storia e fatti saper esportare le proprie sporto, il saldo dal 2010 è sta-
vissuto da dalle grandi potenzialità, stret- eccellenze. Un indicatore dei to sempre caratterizzato dal
Capitale Eu- ti però tra l’incudine di una territori che crescono è dato segno negativo, con l’eccezio-
ropea della fragile base economica e il dal saldo commerciale: se una ne del 2013 e del 2014. La re-
Cultura si av- martello di un processo di glo- regione per periodi prolunga- gione ha bisogno di una base
via alla chiusura, Matera ini- balizzazione che affida alle ti importa più merci e servizi economica più diversificata e
zia a tirare le somme di un grandi aree urbane del mondo di quanti ne esporta, è segno non può che affidare ai propri
processo decennale che, per il ruolo di magnete per i gio- di bassa competitività. maggiori centri urbani il ruolo
gradi, ha proiettato una picco- vani e i talenti in cerca di op- La Basilicata ha da anni un di traino.
la città del Sud sul palcosceni- portunità. saldo commerciale positivo;
co internazionale. La città dei tuttavia il grosso delle espor- Matera ha provato a dare
Sassi deve ora fare i conti con Il decennio di Matera si è tazioni è rappresentato dall’in- una prima risposta attraver-
quello che nel gergo dei gran- aperto nel 2009, con l’avvio dustria dei mezzi di trasporto so il turismo: un settore di
di eventi si chiama legacy: della candidatura della città (a Melfi ha sede uno dei più esportazione perché esporta
l’eredità sociale, economica, lucana a Capitale Europea grandi stabilimenti della Fca) l’appeal di un territorio (la
culturale che rimarrà come della Cultura, per chiudersi che rappresenta circa l’80 per capacità attrattiva delle sue
lascito del lungo periodo cul- con la sfida carica di attese cento dell’export totale luca- risorse materiali, immateriali
minato nel 2019. dell’anno in corso. no. Al netto dei mezzi di tra- e naturali), attirando i turisti
Un intero decennio che Per me, che da economista e spingendoli a consumare

25
potremmo definire il piccolo urbano ho seguito l’intero per- una parte del reddito prodotto
«Rinascimento visto dal Sud» corso di rinascita di Matera, nei loro luoghi di residenza
di una città laboratorio - per una delle attese maggiori ri- dentro i confini della regione
parafrasare il titolo di una del- guarda il grado di apertura e delle città che visitano.
le mostre chiave organizzate economica che la città, la sua Nel periodo 2014-2017 le
quest’anno. Laboratorio: per- provincia e la Basilicata nel PER CENTO presenze a Matera sono cre-
L’impatto del turismo
ché Matera può proporre e suo complesso riusciranno a sul Prodotto interno lordo sciute di oltre l’82 per cento,
anticipare soluzioni di svilup- conquistare nei prossimi anni. di Matera nel 2019. Quello un vero boom. Il «fenomeno»
po per i centri piccoli e medi Nello scambiare beni e servizi economico, invece, Matera ha radici lontane, dal
si potrebbe valutare
della «periferia economica» con il resto della nazione e del in 220 milioni di euro. recupero dei Sassi negli anni
dell’Europa e del Mediterra- mondo, un territorio deve in- Ottanta al riconoscimento di

116
Due passi in Italia
Un’immagine emblematica
dell’evento «Purgatorio»
in calendario a Matera 2019.

sito Unesco nel 1993. Tra la


fine degli anni Novanta e l’i-
nizio del nuovo secolo, si è
assistito all’arrivo di una serie
di grandi produzioni cinema-
tografiche internazionali. A
fare la differenza, in questo
contesto favorevole, è stata la
parallela e progressiva espan-
sione del turismo culturale a
livello nazionale e internazio-
nale. Altri fattori trainanti si
sono via via aggiunti alla lista:
Matera ha incrociato trend
globali di crescita generaliz-
zata del turismo, con quello
culturale che in breve tempo
ha raccolto arrivi anche dai
Paesi asiatici, molti dei quali
in forte crescita economica.

L’esplosione del turismo


online e delle piattaforme
digitali come Airbnb, il succes-
so delle compagnie low cost e
l’espansione del vicino aero-
porto di Bari hanno completa-
to il set di fattori abilitanti per
una crescita in una località
emergente e dalle limitate con-
nessioni di trasporto come
Matera.
Sulla base dei dati disponi-
bili e delle stime sul turismo a
Matera nel 2019 - che potreb-
bero attestarsi attorno alle 800
mila presenze - abbiamo an-
che condotto un confronto
internazionale tra città che
hanno ospitato l’evento Capi-
tale Europea della Cultura a
partire dal 2007. Da questo
confronto emerge come Mate-
ra (con un +46,2 per cento)
Marco Caselli Nirmal

produca la crescita delle visite


turistiche più consistente - nei
due anni precedenti l’evento
e nell’anno dell’evento - rispet-

117
ARRIVI TURISTICI STRANIERI A MATERA*
PER PAESE DI RESIDENZA, DIMENSIONE E TASSO DI CRESCITA - 2012/2016

REGNO UNITO SVEZIA


529 DANIMARCA
8.665 494
+148% +35%
+90% ALTRI PAESI ASIA
PAESI 2.113
BELGIO BASSI RUSSIA +663%
2.592 2.502 836
+83% +130% POLONIA +42%
CANADA IRLANDA 473
1.676 561 +97%
+92% +152% GERMANIA CINA
FRANCIA 4.617 ROMANIA 1.757
9.957 +52% 343 +157%
+98% +95%
STATI UNITI
D'AMERICA BULGARIA
GIAPPONE
9.467 AUSTRIA 411
+487% 2.051
+107% SPAGNA 995 COREA -22%
1.737 +51% TURCHIA DEL SUD
SVIZZERA e 502
+95% LIECHTENSTEIN 303
+279% +628%
2.850 GRECIA
infografica Stefano Carrara

BRASILE +100% 387


820 +110% ISRAELE
+141% 873
ALTRI PAESI EU
333 +89%
ARGENTINA AUSTRALIA
+46%
918 1.861
+194% +147%
ALTRI PAESI LEGENDA
AMERICA LATINA
*Paesi con almeno NAZIONE -50% 0% 50% 100% 150% 200% 400% 600% 800%
376 300 arrivi nel 2016 arrivi 2016
+109% Elaborazione CityO su dati Istat var.% 2012-2016 var.% 2012-2016

to a tutte le altre città selezio- to forte e può contribuire allo A Matera può nascere un tro di produzione di soluzio-
nate. Il lascito del turismo sviluppo dell’intero Paese. tavolo permanente su come ni da esportare nel mondo,
sull’economia della città si Dall’altro, l’ascesa dell’e- governare il turismo culturale, Matera diventerebbe un la-
può condensare in una stima: conomia turistica pone sfide e come organizzare e interpre- boratorio in cui applicare i
l’impatto economico nel 2019 fa emergere criticità - pensiamo tare le statistiche, come misu- progetti più avanzati. Una
può valere circa 210-220 mi- all’over tourism e alla pressione rare gli impatti, come favorire città d’arte che investe in ri-
lioni euro, pari al 20-25 per delle strutture ricettive nei cen- gli investimenti nel turismo cerca e sviluppo, perché an-
cento del Pil della città. tri storici - che possono essere sostenibile. che il turismo, una sua risor-
risolte solo con un’attenzione Il Polo di innovazione sa chiave, ha bisogno di
Da un lato, questi risul- continua alle innovazioni; in tecnologica San Rocco Digi- conoscenza e innovazione.
tati offrono una chiara indi- particolare, quelle che interse- tal Hub - da poco inaugurato E soprattutto perché sono
cazione per le regioni del Sud, cano il settore del turismo e nel centro della città e basa- queste le azioni che possono
storicamente limitate nell’e- provengono dalle industrie to sull’applicazione delle contrastare l’emorragia di
sprimere il potenziale delle creative, dal settore dei traspor- tecnologie emergenti (inter- giovani verso i grandi centri
proprie risorse economiche: ti e della mobilità, dal mondo net of things, 5G, blockchain, e offrire un ambiente unico
quando un settore sottoutiliz- digitale che sta diffondendo robotica e intelligenza artifi- non solo ai turisti, ma anche
zato dell’economia del Mez- radicali cambiamenti nei modi ciale) - può certamente dare a chi arriva da fuori in cerca
zogiorno viene valorizzato, in in cui i visitatori utilizzano, una mano a questo esperi- di nuovi lavori attraenti. ■
questo caso il turismo e i set- consumano e scambiano le mento. Se la collaborazione © RIPRODUZIONE RISERVATA

tori a esso collegati, la crescita informazioni legate ai viaggi e tra settore pubblico e privato * Economista urbano
che ne deriva può essere mol- all’esperienza turistica. si materializzasse in un cen- e direttore di CityO

118
S P E C I A L E / M A T E R A
Gregorio
De Felice,
capo economista
di Intesa
Sanpaolo.

L
a parola In rapporto al fatturato,
«cultura» l’industria della cultura e
deriva dal della creatività rappresenta
verbo latino l’1,7 per cento in Italia
còlere, contro il 2,8 del Regno Unito
«coltivare». E ciò che si o l’1,8 della Germania.
coltiva dà frutti. Esordisce Quindi siamo doppiamente
così Gregorio De Felice, che svantaggiati, perché non
da capo economista di Intesa solo siamo sotto la media
Sanpaolo ha studiato la europea, ma abbiamo
relazione tra attività culturali anche un patrimonio più
e sviluppo economico dei ricco. In poche parole, non
territori. E quanto siano esprimiamo abbastanza
grandi questi frutti lo si può il nostro potenziale.
anche misurare: «In Italia la Che impatto ha
cultura, ovvero l’insieme di l’investimento in cultura?
spettacoli dal vivo, editoria, L’investimento in cultura
musica, cinema, televisione, ha ricadute maggiori
musei, biblioteche, rispetto ad altri settori:
archivi, produzioni video, non solo si ottengono più
rappresenta il 2,3 per presenze turistiche con il
cento del valore aggiunto conseguente aumento di
della nostra economia. entrate per hotel, ristoranti e
Il valore aggiunto è commercio, ma c’è anche un
quanto viene creato da un incremento generale della

Cultura
sistema economico, come ricchezza per i cittadini. Il
un’azienda, dopo aver Pil pro-capite sale perché,
pagato i costi». per esempio, si aprono
Il 2,3 per cento sembra nuove scuole di teatro
un numero importante: o di restauro, studi
a che livello siamo rispetto cinematografici, società

PATRIMONIO
al resto d’Europa? che organizzano eventi...
Tenendo conto della vastità Da un punto di vista
e del valore del nostro occupazionale che peso

POCO
patrimonio culturale e ha questo settore?
artistico il 2,3 per cento Il mondo della cultura
è in realtà una percentuale occupa 830 mila persone
troppo piccola: in Europa
il dato medio è del 2,7 per
cento. In particolare,
in Francia è pari al 2,8
SFRUTTATO in Italia (3,6 per cento del
totale), e 8,7 milioni in
Europa pari al 3,8 per cento
del totale dell’occupazione:
per cento del valore Il valore aggiunto prodotto come vede si tratta di un
aggiunto del Paese, nel dal settore creativo in Italia settore che dà molto lavoro,
Regno Unito addirittura è ancora più basso rispetto è uno dei più importanti
sale al 4 per cento, grazie a quello europeo. Eppure della nostra economia e di
ai numerosi musei e alla quella europea. L’occupato
darebbe lavoro ai giovani.
Matteo Volta

potenza dell’industria tipo è più giovane della


britannica dello spettacolo. di Guido Fontanelli media e più qualificato: si

119
S P E C I A L E / M A T E R A

L’ITALIA TERZA, LE MINACCE PER L’INDUSTRIA CREATIVA E CULTURALE


MA POTREBBE
FARE DI PIÙ Mancanza di finanziamenti
Nei grafici alcuni risultati
Cambiamenti nelle abitudini dei fruitori (mutati
dell’indagine di Intesa comporatamenti di spesa, diverso utilizzo del tempo)
Sanpaolo- Mediocredito
Il ruolo degli intermediari tecnici (es. youtube
italiano sulle aziende culturali e gestione ticketing) e la tutela dei diritti d'autore
e creative in Italia e in Europa.
Mutamento di ruoli e dei processi nella filiera
Dai dati emerge che la Penisola (es. crescente disintermediazione dei processi)
potrebbe trarre maggior valore
Evoluzione delle normative
e più posti di lavoro sul diritto d'autore e privacy
da una gestione migliore Totale
di questo settore. Diffusione pirateria informatica
Imprese creative
È un’industria che darebbe
Ingresso di player internazionali Imprese culturali
grandi opportunità di lavoro appartenenti o meno allo stesso settore
a giovani laureati, ma tra i vari
problemi c’è quello legato 0 20 40 60 80 100
ai pochi finanziamenti.

tratta quindi di un settore sono sul mercato mentre


che offre più opportunità le imprese culturali, più
ai giovani laureati. Ma che numerose, dipendono
deve spingere l’Italia a dai contributi pubblici
migliorare la formazione, e dalla vendita di biglietti.
perché il mercato della Il punto di forza per le
cultura richiede personale prime è l’innovazione,
preparato. Oggi siamo tra i per le seconde è il capitale
Paesi europei che generano umano. La criticità
meno occupazione nel maggiore è l’incertezza sulla
campo della cultura. contribuzione pubblica, che
Sarebbe un delitto per le un anno può esserci e l’anno
città italiane non sfruttare di dopo no, a seconda del
più la capacità delle attività colore della giunta comunale
culturali di generare nuove oppure del governo.
professioni. Segue la burocrazia. E poi
Che cosa si può fare viene indicata la difficoltà
affinché l’Italia recuperi a trovare personale
il terreno perduto e sfrutti specializzato. In compenso,
meglio la sua ricchezza oltre la metà delle imprese
culturale? ha aspettative positive
Intesa Sanpaolo e e in miglioramento per il
Mediocredito hanno biennio 2019-20, e i due terzi
condotto un’indagine delle aziende del campione
intervistando 120 imprese affermano di voler investire
culturali e creative: molte nei prossimi anni: è un bel
Tania/contrasto

sono piccole, metà ha un segnale.


fatturato di meno di un Guardando i dati si nota
milione. Le imprese creative come Milano sia più avanti

120
L’IMPATTO ECONOMICO DELLA CULTURA NELLA UE... .... E I RIFLESSI SULL’OCCUPAZIONE

G. Bretagna
2,8 G. Bretagna
4,0
1,8 Germania
Francia 2,8
1,7 ITALIA
ITALIA 2,3
Spagna
1,6 Francia
2,3 Fatturato
2018

Germania
1,5 Spagna 2011
2,7 Valore Aggiunto

1,7
UE 28 2,7 UE28

0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5

di Roma o di Firenze in l’eccezione e infatti è più un approccio bipartisan.


termini di offerta culturale: avanti rispetto alle altre Oltre la metà delle imprese
quale insegnamento si realtà italiane considerate. ricorre a finanziamenti
può trarre da una città che Dietro a grandi fenomeni bancari, molte a
fino a qualche anno fa era come il Salone del mobile sponsorizzazioni private.
percepita come un luogo o la Settimana della moda, Ma servirebbero strumenti
grigio, orientato solo al ci sono tantissimi eventi a finanziari adeguati
lavoro? cui si aggiungono l’apertura e specifici.
L’indagine a cui si riferisce è di nuovi musei e un ricco E a livello nazionale che
della società di ricerche Jrc, calendario di concerti e di cosa bisognerebbe fare?
che ha creato l’indice spettacoli. Ma soprattutto Intanto occorre migliorare,
di ricchezza culturale Milano riesce a esprimere dove necessario,
e creativa. Quest’ultimo apertura, tolleranza, fiducia, l’accessibilità delle nostre
considera un insieme ha un’amministrazione città. Il caso Matera è
di indicatori relativi alla pragmatica e rapida nelle emblematico: è l’unico
vivacità culturale (offerta decisioni. Per questo è capoluogo di provincia
culturale, partecipazione), più avanti rispetto al resto senza un collegamento
all’economia creativa d’Italia. ferroviario. E poi fare
(occupazione nei Alla luce delle promozione internazionale
settori creativi, vostre indagini, che del «prodotto Italia».
proprietà intellettuale) consiglio darebbe agli Oggi ogni regione va avanti
e ai fattori abilitanti amministratori delle città? per conto proprio, manca
(formazione, apertura Di convocare le imprese un forte progetto nazionale.
Più lavoro internazionale, fiducia, creative e culturali dei loro Infine, il cinema: i film sono
per i giovani qualità amministrativa). territori e di chiedere di importanti per far conoscere
L’industria creativa
e culturale italiana Secondo questo indice, che cosa hanno bisogno. e apprezzare nel mondo
potrebbe dare molti le città italiane sono in Le attività culturali creano l’«Italian way», soprattutto
posti di lavoro in più media indietro rispetto a ricchezza per tutti e nei mercati asiatici. ■
a giovani laureati.
quelle europee. Milano è andrebbero sostenute con © RIPRODUZIONE RISERVATA

121
IL GRILLO PARLANTE

ha foraggiato l’intero sistema politico (a cominciare dall’allora


governatore del centrodestra Giancarlo Galan) si fondava su due
persone: Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia
Nuova, e l’ingegner Piergiorgio Baita, detto il Serenissimo. Il primo
di Mario è morto poco tempo fa in una lussuosa villa della California, dove
Giordano ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. Non ha mai pagato per i
suoi disastri. Quando qualcuno gli faceva domande, rispondeva
che non ricordava nulla. Il secondo, quando nel 2013 è stato arre-
Non è vero che il Mose è il simbolo dell’Italia stato, risultava titolare di 250 conti correnti, era arrivato a occupare
che non funziona, come è stato detto ripe- fino a 88 poltrone contemporaneamente, e aveva accumulato
tutamente in questi giorni, dopo la nuova ricchezze per milioni e milioni di euro. Ha patteggiato, è libero.
alluvione che ha sommerso Venezia, la più L’hanno visto sfrecciare su una Porsche fiammante e cenare nei
grande dopo quella del 1966. Al contrario: il Mose più rinomati ristoranti di pesce di Venezia. Altro che salvare la
è il simbolo dell’Italia che funziona perfettamente. I soldi che Laguna. Lui lì, ci continua soltanto a mangiare.
dovevano salvare la città più bella del mondo, infatti, sono stati
utilizzati per salvare nell’ordine: amici, parenti, conoscenti, E così si spiega il paradosso di un sistema che è stato
amanti, commesse inutili, appalti tarocchi, consulenze d’oro, pensato nel 1966, previsto per la prima volta da una legge
gite premio, sponsorizzazioni, favori vari. È stato calcolato che nel 1984, formalmente avviato con la posa della prima pietra
in questo modo siano stati buttati almeno 100 milioni l’anno. nel 2003, e che nonostante tutto ciò, incredibilmente, non è
Oltre un miliardo di euro. Il Mose non è mai stato completato. ancora concluso. Con quell’assurdità che sta nel nome stesso:
Ma chi l’ha mai detto che i 6 miliardi spesi per il Mose servivano Mose, Modulo sperimentale elettromeccanico.
davvero per fare il Mose? Pensateci: abbiamo quasi da 40

L’ACQUA ALTA
anni un modulo sperimentale che
L’Italia è un Paese così. Non è nessuno ha mai sperimentato. Ormai
che funziona male. Funziona così.
Negli altri Stati se decidono di costruire CHE BAGNA è ultimato al 95 per cento, ma nel frat-
tempo è già consumato, arrugginito,
un ponte, costruiscono un ponte. Noi
facciamo l’ente per il ponte sullo stretto TUTTA L’ITALIA rovinato. Si fanno bandi per sostituire
i pezzi. L’inaugurazione è prevista
di Messina, che dopo trent’anni di studi, per il 31 dicembre del 2021. L’altro
progetti, quintali di carta e documenti,
Ci indigniamo per il Mose, giorno il premier Giuseppe Conte ha
soldi e sprechi, è ancora lì, con il suo a Venezia. Ma corruzione e annunciato trionfante: «La anticipe-
commissario e i suoi dipendenti, l’uni- ruberie uniscono l’intero Paese. remo». A quando? «Alla primavera
co pilastro immarcescibile dell’opera. E quelle funzionano benissimo. 2021». Bello sforzo. Dopo 50 anni, si
Che non ci sarà mai. Qualche tempo fa anticipa di qualche mese (se va tutto
girava una storiella: un politico riceve un amico in una bella casa bene) un’opera che aspettiamo dal 1966 e non si sa ancora se
e l’amico gli chiede: «Come hai fai fatto a comprarla?». E lui: «La funzionerà o no per il semplice fatto che è costata sei miliardi
vedi quella strada? Per essere sicura doveva avere un lampione di euro senza mai funzionare. Non è geniale?
ogni venti metri. Io ne ho fatto mettere uno ogni cinquanta metri,
con i soldi risparmiati, mi sono fatto la casa». Qualche tempo Ma credetemi: non è un’eccezione. È l’Italia che funzio-
dopo l’amico va a trovare di nuovo il politico che sta in una casa na così. Ormai non riusciamo neppure più a meravigliarci.
ancora più bella e gli ripete la stessa domanda: «Come hai fatto Da sei anni per esempio quelli che non fanno funzionare il
a comprarla?». Lui: «La vedi quella strada?». «Sì». «Per renderla Mose sono due commissari, pagati 280 mila euro l’anno a
sicura bisognava mettere il guardarail nelle due carreggiate, io testa, con stipendio che si prolunga man mano che il Mose
l’ho fatto mettere solo da una parte. E con i soldi risparmiati, non funziona. Ora come soluzione dopo lo choc dell’acqua
eccomi nella casa più bella». Qualche tempo dopo l’amico torna alta, sapete che si fa? Si nomina un altro commissario. Anzi,
a trovare il politico che sta in una villa meravigliosa, cento volte un supercommissario. E avanti, un supercommissario dopo
più bella delle altre, una dimora hollywoodiana. «Come hai fatto l’altro, perché nell’Italia che si specchia nella Laguna affon-
a comprarla?», gli chiede ancora. E lui: «La vedi quella strada?». dante non è importante che si alzino le difesa. Ma che si alzino
«No». «Appunto» gli stipendi. È per quello che serve il Mose. È per quello che è
Ecco mi è rivenuto in mente questo aneddoto: il Mose non servito. E in questo, bisogna dirlo, è servito alla perfezione. ■
c’è, ma in quanti si sono arricchiti? Il meccanismo malato che © RIPRODUZIONE RISERVATA

122 Panorama | 20 novembre 2019

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