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OTTOBRE
novembre2011
2011 EURO 4,90

Italia Food Wine


VDG MAGAZINE | ANNO 1 | N.8 | Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/19/2011 | Belgio Euro 9,30 | Canton Ticino Ch.Fr. 11,50 | Costa Azzurra Euro 11.90 | Stati Uniti

tutti i sensi delle

spezie
La vita color cioccolato <
Napoli: tra vicoli e leggende <
Atene, un mito che resiste <
Nella terra della luna e i falò <

all’interno
speciale DESIGN
www.viedelgustostore.com
editoriale di Domenico Marasco

Le istituzioni sono sorde


Un anno fa circa a Rosarno scoppia la rivolta. Il tutto avviene dentro un mare di soldi sprecati
Ai media ovviamente interessa la parte più ven- e dati ai soliti “im-prenditori”.
dibile della storia: i cassonetti che bruciano e Tutto questo succede sotto un’indifferenza to-
gli immigrati che scappano. tale delle istituzioni.
Delle vere ragioni chissenefrega. Che dire dei tre ministri cambiati in 3 anni?
Ad oggi il tema è irrisolto, il prezzo delle arance E poi la commissione agricoltura europea pre-
non sale e forse quest’anno resteranno appese. sieduta da un italiano, cosa dice?
• In Sardegna, una delle gambe su cui si regge Niente. Non dice niente. Qualcuno ha visto i
la regione, ossia l’agricoltura, è messa con le vari presidenti in una qualche intervista televi-
spalle al muro da quelle stesse Istituzioni che siva indignarsi?
dovrebbero aiutarla.
• In Piemonte si sta pensando di coltivare Ulivi SONO SORDI, SORDI, SORDI!
al posto della Vite. Davanti a tale devastazione hanno persino la
• In Lombardia sono 10 le aziende agricole al sfacciataggine di fare dichiarazioni dopo gli ul-
giorno che chiudono. timi avvenimenti del 15 ottobre a Roma.
• In Calabria e Puglia i produttori di olio extra- Una su tutte, quella del ministro La Russa: “è col-
vergine sono ammazzati da una legge (aci- pa del linguaggio violento delle opposizioni”.
dità <0,8 = extravergine) che tutela solo i Cosa ci tocca sentire. Cosa fare davanti a tutto
grandi. questo spettacolo? Restare soltanto indignati?
L’unione europea e quindi i governi dell’Europa E fino a quando, pensano lorsignori, possa du-
si occupano solo di multinazionali. rare la sola indignazione? Iniziamo a chiederci
perché succede tutto questo.
DEI CONSUMATORI E DEI PICCOLI Sul prossimo numero il nostro manifesto delle
PRODUTTORI LE ISTITUZIONI cose da fare.
SE NE FREGANO. Un manifesto umile, perché ascoltiamo ogni
Se esiste ancora qualche scettico lo preghiamo giorno centinaia di imprenditori agricoli e per-
di volgere lo sguardo verso il prezzo del grano, ché non abbiamo nessuno alle spalle. Umile per-
modulato sostanzialmente da 5 multinaziona- ché chiediamo solo di poter lavorare. In pace.
li, oppure andare in Sicilia dove paghiamo 2 mi-
Buona lettura.
la euro a ettaro per estirpare l’uva non ancora
maturata Docg.

COLTIVARE LA TERRA, A QUESTO PUNTO, PS: ai viaggiatori Air One che si presenteranno
CONVIENE ANCORA? con il biglietto aereo verrà praticato un ulteriore
A vedere i dati sembra proprio di no: in Italia sconto del 10% su tutti gli acquisti presso i
Vie del Gusto Store e sul portale e-commerce
1/3 delle imprese agricole ha chiuso nell’ulti-
(www.vdgstore.com) Info: 0289053270
mo decennio.

3
sommario
sommario novembre 2011

48

42

10 Dall’Italia
e dal mondo
14 L’Italia che merita
16 Occhio ai consumi
18 Appuntamenti
54

28 Cover story cibo&territorio


Pepe, ma anche cannella, zenzero,
chiodi di garofano, cardamomo. La loro
42 Zurigo: una città di profumi 62 Biologico
Qualche buon consiglio per non rischiare
presenza trasforma ogni preparazione
in una pietanza sopraffina
di perdersi nel labirinto di piaceri che anima 68 Scienza e vita, la selvaggina
il raffinato centro della città elvetica
72 Olio
48 Nella terra de “La Luna e i falò” 74 Il buono a tavola
Non c’è stagione più adatta per partire alla
volta delle Langhe di quella autunnale: 76 Carta della pasta, le busiate
un intreccio sinuoso di colline ricoperte di
vigne e ampi orizzonti dominati dai profili 78 Almanacco
di imponenti fortezze medioevali
80 Orto dei semplici, la cicoria
54 La vita? È una scatola
di cioccolatini 82 La scoperta, la strazzata
E come con i cioccolatini “non sai mai
quello che ti capita”. Al latte, fondente
84 News, cibo & territorio
o extrafondente, in un’escalation di aroma
e profumi, il cacao è il signore incontrastato
della dolcezza al palato

4
Con il suo design dalle linee pure e architettoniche,
la collezione Hampton, da donna e da uomo, possiede
un’eleganza decisa e uno stile di vita per eccellenza.
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sommario
sommario novembre 2011

88

94 110 116 Le selezioni

inviaggio piaceri
108
88 Un mito che resiste 104 Vini naturali
Imponente e solare, Atene è uno scrigno
di storia, arte e bontà il cui fascino 106 Trendy
millenario non può essere scalfito
neanche dalla difficile situazione attuale 108 Shopping
94 Tra i vicoli e le leggende 110 Arte
di Napoli 112 Libri
Arte, musica, storia, cibo e bel canto
rendono un viaggio nel capoluogo 114 Spettacoli
campano un’esperienza ricca di emozioni
e fascino

98 Turismo religioso
100 Lezioni di Ospitalità

6
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dall’Italia e dal mondo di Francesco Condoluci

In economia puntiamo
sulla variabile “tempo”

La crisi economica perdura e i consumi con- Il commento


tinuano a cambiare. Con effetti, per certi versi,
anche sorprendenti. Una recente elaborazione di Il tempo è danaro, si sa. E le risultanze minore possibilità di selezionare il prodotto
dati Nielsen sull’andamento dei volumi degli acqui- dell’indagine della Nielsen testimoniano in migliore, per qualità. Una ricerca di qualche
sti dei prodotti di largo consumi confezionati nella maniera incontrovertibile che la variabile anno fa metteva in relazione il minor tempo
Grande Distribuzione Organizzata ha dimostrato tempo incide in maniera inversamente dedicato dalle famiglie alla spesa alimentare
infatti come, anche in un momento di congiun- proporzionale sull’aumento della spesa media e alla cucina con la crescita dei casi obesità
tura come quello attuale, in Italia ci sono prodotti dei consumatori per la tavola. In buona soprattutto tra i giovani. Va da sé, pertanto,
alimentari che, spinti dalle esigenze dei consuma- sostanza, meno tempo si ha a disposizione che il tempo rappresenta una variabile
tori, crescono e fanno segnare un aumento della e più si spende. Il perché è molto semplice: fondamentale, oltre che per la qualità della
spesa. Tra questi, il prosciutto cotto già affettato la tendenza è quella di acquistare prodotti vita, per la stessa economia. Per uscire dalla
(+10,6%), i formaggi già grattugiati (+10,4%) e la già pronti da consumare immediatamente, crisi dunque, non basta soltanto spingere
verdura lavata e tagliata (+6,2%). Tre prodotti che, appunto come il prosciutto o il pane già sull’acceleratore della produttività. Serve
guarda caso, vanno incontro al bisogno crescente affettato, il formaggio grattugiato o le anche frenare sui ritmi di vita, rimodulandoli
dei consumatori di “risparmiare sempre più tempo” verdure già tagliate. Il tempo, tra lavoro e sul concetto di tempo e andando così a
in cucina. Per la Coldiretti «l’aumento di vendite per famiglia, è sempre più tiranno, la voglia di incidere sulla spesa media, dal momento
cibi a servizio aggiunto, quali appunto prosciutto dedicarsi ai fornelli non è più come quella di che gli acquisti, in questo modo, andrebbero
affettato, formaggi grattugiati e verdura già lavata una volta e i consumatori tendono dunque a essere effettuati in maniera più oculata e
e tagliata, riflette un cambiamento di stili di vita che a preferire i cibi che non richiedono tempi meno frettolosa. Immaginiamo i potenziali
vede contrarsi il tempo dedicato alla cucina, tanto troppo lunghi di preparazione. Il che, però, effetti: più tempo dedicato vorrebbe dire
che gli italiani, alla preparazione dei pasti, ormai finisce inevitabilmente per incidere sullo addio alla necessità di acquistare cibi e piatti
dedicano poco più di mezz’ora per il pranzo e anche scontrino medio al supermercato. L’acquisto pronti, con notevole risparmio per le tasche,
per la cena». Una tendenza che, sempre secondo la di cibi e piatti “pronti” implica infatti un possibilità di recuperare antiche e gustose
Coldiretti, contribuisce, in maniera negativa, all’in- ricarico, per il servizio aggiunto, che oscilla ricette della tradizione spesso basate sul
cremento della spesa familiare per la tavola, che in tra il 40 e il 50% in più rispetto al valore riciclo degli avanzi. E, ovviamente, più occhio
Italia continua ad assorbire il 20% delle risorse ed è degli ingredienti. Ma non solo. Avere poco alla qualità e al gusto. Siamo sicuri che tutto
seconda solo alle spese per l’abitazione. tempo a disposizione significa anche avere questo sia solo un’utopia?

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dall’Italia e dal mondo

A San Pietroburgo in scena Miracoli del business


le eccellenze friulane globale: la Coca-Cola
Sulla scia delle già avviate relazioni pluriennali tra la parlerà russo
regione Friuli e il Paese delle matrioske, San Pietro- Fino a poco più di 20 anni
burgo ha ospitato le eccellenze artistiche, culturali fa sarebbe stato impossibile.
e produttive italiane nell’ambito di un evento che Ma la fine della Guerra
puntava ad approfondire la conoscenza e l’amici- Fredda, oltre ad abbattere il
zia tra i due popoli, proprio nell’anno della cultura e muro di Berlino e la “cortina
della lingua russa in Italia. Friuli, Isola di San Pietro- di ferro”, ha contribuito
burgo, questo il nome dell’iniziativa, ha avuto il me- a radere al suolo ogni
rito di valorizzare il gusto e la tradizione italiana nei tabù politico e ideologico.
campi del design, della musica, dell’arte e dell’eno- Al resto ci ha pensato la
gastronomia, ospitando, nello splendido scenario globalizzazione del business.
del Teatro Kamennoostrovsky, sull’isola di Kammen- E così succede che la
ny, le performance di musicisti e artisti friulani e Coca-Cola, simbolo per
un’antologia di prodotti d’eccellenza rielaborati da antonomasia della cultura
alcuni tra i migliori chef della regione. L’iniziativa ha a stelle e strisce in ogni
avuto anche un’appendice commerciale per alcune parte del globo, oggi vada a
aziende operanti in comparti affini e utili al mondo investire vagonate di dollari
della cultura, le quali si sono potute confrontare con nella Russia erede di quella
operatori economici e culturali russi selezionati in vi- vecchia Unione Sovietica che
sta di future collaborazioni. per quasi mezzo secolo fu
Il turismo enogastronomico alle stelle nemica giurata degli Stati
Il food tricolore è sempre più il motore del turismo in Uniti. Per rafforzare la sua
l’Italia. Il cosiddetto “turismo enogastronomico”, nel presenza in Russia, anche
2011, ha superato infatti i 5 miliardi di euro di fatturato, in vista dei Giochi Olimpici
confermandosi come l’unico segmento in costante e invernali del 2014 di cui sarà
continua crescita nel panorama dell’offerta turistica fornitore ufficiale di bevande,
nazionale. Con 229 prodotti a denominazioni di ori- Coca-Cola ha impiantato
gine riconosciute dalle Ue, 4606 specialità tradizionali
infatti a Rostow uno
censite dalle regioni, e 505 vini Doc, Docg e Igt, l’Italia
stabilimento di produzione
non ha rivali nel mondo per quel che riguarda l’offerta
di prodotti tipici agroalimentari. E crescono sempre più, con un maxinvestimento
secondo un’indagine Swg, gli italiani per i quali il succes- di 3 miliardi di dollari (2,2
so di una vacanza dipende dal cibo e dalle degustazioni miliardi di euro). La fabbrica,
di specialità enogastronomiche locali (il 35%) molto più ubicata nel sud della Russia,
che da altri fattori come visite a musei e mostre, shop- produrrà, a regime, 450
ping, nuove amicizie, sport e gioco d’azzardo. milioni di litri l’anno.

Maiali “a ruba”: l’ultima frontiera del crimine


L’economia ristagna, l’oro in Borsa perde quota e le banche sono a corto di liquidità. E allora, in America, ladri e rapina-
tori aguzzano l’ingegno e ritornano alle origini, dedicandosi al furto di bestiame, un reato vecchio come il Far West, ma
ritornato in auge, guarda caso, in un altro periodo storico, più simile ai giorni nostri, ovvero la Grande Depressione del
’29. I segnali del nuovo fenomeno sono eloquenti: negli ultimi due mesi, negli stati agricoli del Midwest, dagli allevamenti
locali sono spariti quasi mille maiali, al ritmo di 20 o 30 a settimana. Per gli esperti non ci sono dubbi: le razzie di suini non
possono che essere riconducibili a bande organizzate che li spostano in depositi improvvisati per smerciarli velocemente sul
mercato. Roba da professionisti. Niente a che vedere insomma con orde di disoccupati affamati di salsicce e braciole!

12
l’italia che merita a cura della redazione

Un brindisi Nel rispetto Cultura calabrese La cucina è donna


ai giovani talenti dell’ambiente nel piatto Si è chiusa il 1° ottobre l’8ª
Non poteva esserci augurio Diversey lavora in prima L’Azienda L’Artigiano della edizione del Pellegrino Cooking
migliore per il giovane talento linea da oltre 120 anni per ‘Nduja inizia la sua attività Festival, la rassegna voluta da
della musica Marco Mengoni proporre soluzioni innovative nel gennaio 2004 con a Cantine Pellegrino per celebrare
(vincitore dell’edizione 2009 in ambito di igiene. Le capo l’amministratore unico l’alta cucina e la ricchezza
di X Factor) che brindare soluzioni Diversey per la Luigi Caccamo. Alla base enogastronomica italiana.
con le bollicine da Gran pulizia sono ampiamente della sua attività la volontà Un’edizione tutta al femminile
Medaglia d’Oro della Cantina utilizzate nel settore sanitario di garantire l’originalità della che ha visto alternarsi ai fornelli
di Valdobbiadene Bortolin e alimentare, nella grande ’Nduja di Spilinga, quindi 9 grandi cuoche protagoniste
Angelo Spumanti. Lo scorso distribuzione organizzata produrre secondo l’antica delle due cene in programma,
settembre infatti il prodotto e in tutti i settori volti alla tradizione ed essere primi in per un omaggio non solo alle
top della Cantina di Guia, il cura e alla manutenzione qualità. A conclusione del donne in cucina, ma anche alla
Valdobbiadene Docg Extra degli ambienti. Dichiarano primo triennio produttivo, storia delle Cantine Pellegrino
Dry, insignito del prestigioso dall’azienda: «Siamo l’operatività di pieno regime da sempre caratterizzata da
riconoscimento durante orgogliosi del nostro impegno è ormai tangibile. In questi una forte impronta femminile:
l’edizione 2011 di Vinitaly, ha centenario volto alla anni l’azienda ha lavorato dalla capostipite Josephine
inaugurato Solo 2.0 il nuovo salvaguardia dell’ambiente molto sia nella selezione delle Despagne, passando attraverso
disco dell’artista in occasione e di quello verso i più materie prime sia nel settore Paola Alagna e Caterina
di un evento organizzato dalla elevati standard di sviluppo commerciale. Può essere Tumbarello – oggi impegnate
Sony Music Entertainment sostenibile in tutte le strutture quindi considerato un periodo attivamente nella gestione
Italy. Un perfetto sodalizio tra operative. I premi riconosciuti di innovazione e tradizione, dell’azienda – per arrivare alle
un’eccellenza dell’enologia e ai nostri prodotti, ai sistemi e di sfide vinte, un continuo nuove generazioni rappresentate
un’eccellenza della vocalità e alle innovazioni sono la miglioramento nato dalla dalla ventiquattrenne Maria
italiana che si annuncia essere dimostrazione della nostra passione per un prodotto che, Chiara Bellina. In tema con
solo un primo approccio della costante attenzione alla salute, al di là degli aspetti economici, l’evento, l’8 marzo 2012 a
cantina al mondo della musica. alla sicurezza e all’ambiente. rappresenta un frammento Milano, in occasione della
Spiega Desiderio Bortolin: «Le Lavoriamo rispettando le più della cultura calabrese o per Festa della Donna, Cantine
bollicine della nostra terra severe norme e politiche per meglio dire spilingese. In questi Pellegrino presenterà l’ottavo
acquistano sempre più successo la scelta delle materie prime anni l’azienda ha ricevuto volume del libro a cura di
in tutto il mondo e proprio per e dei processi produttivi, nella significativi riconoscimenti fra Martino Ragusa, Le torri della
questo noi produttori siamo continua ricerca di modi per i quali ricordiamo il premio cucina, che raccoglie le ricette
chiamati a essere ambasciatori e ridurre l’impatto ambientale. speciale Imprenditoria Giovanile e le foto del Pellegrino Cooking
sostenitori delle altre eccellenze Le nostre strutture produttive 2010 conferito nell’ambito Festival 2011. Nel corso della
del nostro paese, soprattutto sono certificate ISO 9001, della terza edizione di Salumi presentazione verrà anche
quando coinvolgono i giovani». 14001 e OHSA 18001». e Consumi Awards. svelato il tema della prossima
www.spumantibortolin.com
 www.johnsondiversey.com www.artigianodellanduja.com edizione. www.carlopellegrino.it

14
occhio ai consumi di Marco Bacchetta e Danila Reposi
Associazione Civici Consumatori - www.civiciconsumatori.it

A difesa del Bello


Verso una maggior tutela rispetto al furto del bene culturale e che consen- autorizzati. La responsabilità, in caso di gite scolas-
del patrimonio artistico, tono, mediante meccanismi di ricettazione, di rica- tiche, potrebbe ricadere anche sugli accompag-
architettonico, culturale vare profitti anche esorbitanti dal mercato d’arte natori in difetto di sorveglianza. Infine la norma
clandestino. Inoltre il provvedimento sanzionerà, introduce misure di maggior salvaguardia del pat-
e paesaggistico italiano con pene assai severe, anche gli atti di esibizion- rimonio paesaggistico. Ci si
ismo, bravate e atti vandalici, nonché ribadirà il di- augura che una norma
vieto della detenzione, anche casalinga, di reperti così severa funga in
Finalmente anche in Italia, nel cui territorio è col- che la norma assegna allo Stato. Ovviamente futuro soprattutto
locata una grande percentuale dei beni culturali l’introduzione di una norma così severa si è resa da deterrente con-
mondiali, verrà varata la norma che tutela in modo necessaria anche in considerazione della recente tro le deturpazioni e
adeguato i monumenti e le bellezze artistiche. Il crescita esponenziale di preoccupanti atti vandali- che in conseguenza
Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un dis- ci contro le opere d’arte italiane, ultimo fra tutti il i bellissimi beni artis-
egno di legge delega, che dovrà ora essere sotto- danneggiamento della fontana del Moro in piazza tici, architettonici,
posto alle Camere per l’approvazione finale, volto Navona a Roma, ma ricordiamo anche altri atti culturali e paesaggis-
alla garanzia del patrimonio artistico italiano. Ver- quali la recente colorazione dell’acqua della fon- tici italiani rimangano,
rà introdotto il delitto di “danneggiamento, detur- tana di Trevi, e i danneggiamenti della statua di come sempre, a benefi-
pamento o imbrattamento di beni culturali o pae- Garibaldi a Verona, della statua equestre di Missori cio dell’umanità.
saggistici”, reato che comporterà un trattamento a Milano, delle statue di Padre Pio a Canosa e di
sanzionatorio severo – fino a sei anni di reclusione San Calogero ad Agrigento, ma anche i più data-
– e punito anche se commesso per colpa, fatto che ti e noti danneggiamenti della Pietà Vaticana o del
poniamo in evidenza in quanto apre conseguenze David a Firenze. È opportuno porre in evidenza che
particolari in casi ove il danneggiamento avvenga anche altri atti che potrebbero essere compiuti con
anche involontariamente come per esempio in leggerezza e senza considerarne la gravità potreb-
caso di incidente stradale colposo che comporti il bero riservare amare sorprese, come per esempio
danneggiamento di un’opera d’arte o architet- prendere un “sassetto” ricordo da un sito archeo-
tonica. Previsto anche il nuovo reato di “furto logico, oppure scrivere il proprio nome e data di
d’arte” e inoltre verrà incrementato il trattamento visita con pennarelli e gessetti sui muri dei monu-
sanzionatorio di tutti i delitti che si collocano a valle menti oppure disegnare murales in luoghi non

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Resistente agli spruzzi d’acqua (IPx5)
GPS & AGPS e Navigatore con guida vocale
Mappe cartografiche dei principali paesi europei,
Canada e Stati Uniti, con aggiornamenti
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Bussola e Contapassi
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elettronica
ele da cadute, urti, spruzzi.
di Gilda Ciaruffoli
appuntamenti
novembre

1 Martedì

2 Mercoledì

3 Giovedì

4 Venerdì

5 Sabato
Calabria
6 Domenica
Arte e territorio
Al via la 5ª edizione de Le strade del paesaggio, la rassegna che coniuga arti visive, musica,
convegni ed esperienze formative, in un percorso che individua la cultura quale motore dello
sviluppo locale. Il festival apre i battenti con l’inaugurazione di due mostre: “Astarte & Zanardi,
Andrea Pazienza at the war” e la collettiva europea “Annibale”, omaggio a Paolo Rumiz. Tra le
mostre, da ricordare anche “Nostalgia Canaglia”, omaggio alla musica pop italiana. Le attività
del festival proseguono per circa un mese con il centro storico di Cosenza come teatro principe.
dal 4 novembre, Cosenza
Info: www.lestradedelpaesaggio.com

Sicilia
Street food old style
La vastedda è una sorta di focaccia di pane non lievita-
to che originariamente veniva condita con olio d’oliva,
sale e pepe e oggi arricchita con sarde salate e cacio-
cavallo. Simboleggia la fortuna, la prosperità e la pace
e viene festeggiata durante l’omonima Sagra, in con-
comitanza con la commemorazione dei defunti. Una
tradizione popolare un tempo interamente dedicata
ai cari estinti, dove la vastedda costituiva l’unica pausa
della giornata poiché utilizzata come pranzo veloce,
ma che con gli anni ha finito con il rappresentare la ri-
correnza ideale per far conoscere i prodotti locali. 
1 novembre, Capaci (Pa)
Info: www.comune.capaci.pa.it

Veneto Lombardia
Nozze di perla per il radicchio Eccellenze itineranti
Il trentennale della Festa del Radicchio Rosso di Rassegna di cultura e gusto Golosaria, che
Treviso Igp si celebra in 12 giornate di enogastro- accende i riflettori sui migliori produttori
nomia, musica e tradizioni. Fil rouge l’acqua di ri- artigianali d’Italia, selezionati dal libro Il
sorgiva, un’esclusiva del territorio indispensabile Golosario di Paolo Massobrio. Le aziende si
per la coltivazione della rinomata cicoria. La Fe- danno appuntamento, a Milano e a Torino
sta è organizzata dagli Amici del Radicchio della (20-21 novembre), e in primavera nel
Pro Loco di Scorzè con l’Associazione Strada del Monferrato, per presentare le loro eccellenze
Radicchio che, per il 5° anno consecutivo, pro- gastronomiche.
Tra le punte di diamante
muove l’evento dedicando un intero weekend, presenti con uno stand e la possibilità
l’ultimo (il 18-20 novembre), all’esposizione, alla di degustazioni, la distilleria Mazzetti
degustazione e alla vendita diretta delle tipicità d’Altavilla, la più antica del Piemonte, che
agroalimentari del Veneto. quest’anno festeggia il 165° compleanno.
4-20 novembre, Scorzè (Ve) 5-7 novembre, Milano
Info: www.prolocoscorze.it Info: www.golosaria.it

18
appuntamenti
novembre

7 Lunedì

8 Martedì

9 Mercoledì

10 Giovedì

11 Venerdì

12 Sabato
Sardegna
13 Domenica Assaggi isolani
La Sagra dei Vini Novelli della Sardegna di Milis è la più importante rassegna regionale
dedicata all’assaggio della produzione regionale. La rassegna è nata nel 1988 con lo scopo
di far conoscere il vino novello che esordiva nella produzione enologica sarda (all’epoca i
vini esposti erano quattro, oggi venti), ma anche di coinvolgere un nuovo tipo di pubblico,
comprendente i giovani e le donne. Oggi l’intento è quello di portare avanti un progetto di
valorizzazione del territorio giocando la carta del turismo enogastronomico.
10-13 novembre, Milis (Or) - Info: 078351187

Località varie
Buon compleanno Touring
 I 117 anni del Touring Club Italiano e i 150 anni
d’Italia: una duplice, importante, ricorrenza che
viene festeggiata nei ristoranti del Buon Ricor-
do dove, da Nord a Sud, si mettono a tavola –
in un’unica e simbolica tavola – circa 15 mila fra
soci e simpatizzanti del TCI e del Buon Ricordo.
Particolarissimi (e sicuramente sorprendenti) i me-
nù, diversi in ciascun ristorante. Infatti ogni locale
propone una sua ricetta o portata ispirata all’an-
niversario dell’Unità d’Italia. Gli interessati alla ce-
na devono telefonare direttamente al ristorante
scelto per sapere se partecipa all’iniziativa e, in Puglia
caso positivo, prenotare.
11 novembre, ristoranti del Buon Ricordo
Uno spettacolo
Info: www.buonricordo.com da brivido
Avreste il coraggio di assistere al meglio
della cinematografia horror internazionale
Marche nel profondo di una vera e propria
Bontà che non appassisce mai caverna? Sì? E allora recatevi alle Grotte
Torna per la 6ª edizione Appassimenti Aperti, la di Castellana dove, nella Caverna della
manifestazione dedicata alla valorizzazione della Fonte attrezzata come una vera e propria
Vernaccia di Serrapetrona Docg e del Serrapetro- saletta cinematografica (60 posti a sedere),
na Doc. Un evento nato per raccontare la storia ogni venerdì fino al 9 dicembre, è possibile
affascinante di uno dei vini simbolo delle Marche assistere alla proiezione dei film che hanno
e del suo profondo legame con il territorio. Nella fatto la storia del genere horror. Il pubblico
piazza della deliziosa cittadina nel cuore del ma- può così assistere agli spettacoli avvolto
ceratese è possibile degustare presso gli stand in un’atmosfera naturale di giochi di luci,
dei produttori le eccellenti qualità ottenute dal ombre, sensazioni da brivido... e qualche
vitigno autoctono Vernaccia Nera. pipistrello che sonnecchia tra le stalattiti!
13 e 20 novembre, Serrapetrona (Mc) 11 novembre, Grotte di Castellana (Ba)
Info: www.collidiserrapetrona.it Info: www.grottedicastellana.it

20
© Generalcommunication

2011

Regi onal
appuntamenti
novembre

14 Lunedì

15 Martedì

16 Mercoledì

17 Giovedì

18 Venerdì
Liguria
19 Sabato La capitale dell’olio
Un mare d’olio, e non solo, invade Imperia e il centro di Oneglia in occasione della 11ª edizione
20 Domenica
di OliOliva, l’evento annuale dedicato all’olio nuovo appena franto. Per le strade e le piazze della
cittadina sono allestiti oltre 200 stand e le vie sono costellate di eventi che spaziano in più ambiti:
dall’arte alla cultura (con le visite al Museo dell’Olivo e a Villa Grock e la scuola di nodi e di biologia
marina a bordo del Don Carlo), alla gastronomia (insieme alla Scuola di Cucina gestita dall’Istituto
Alberghiero di Arma di Taggia, i corsi divulgativi e il Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio).
18-20 novembre, Imperia
Info: www.olioliva.tv - www.cittadellolio.it

Toscana
Sfida tra bontà
Il Desco colora l’autunno lungo quattro fine settimana
tra novembre e dicembre (3-4, 8-9, 10-11) nel segno
di altrettanti prodotti della terra: i fagioli, il farro, la ca-
stagna, il pane e l’olio. Prodotti messi a confronto con
altri della tradizione culinaria italiana in veri e propri ring
animati dai fiduciari dei presidi slow food di riferimen-
to e da giornalisti del settore, rispettivamente uno per
parte, per indagarne le proprietà e i possibili impieghi.
La Mostra Mercato Il Desco – Sapori e saperi lucchesi
accompagna i visitatori in un vero e proprio viaggio di
scoperta dei prodotti che rendono la provincia di Luc-
ca, dalla montagna garfagnina ai vigneti agli uliveti,
fino al mare della Versilia, così speciale.
19-20, 26 e 27 novembre, Lucca Piemonte
Info: www.ildesco.eu Le olimpiadi della birra
l’Italia Beer Festival fa tappa a Torino
con degustazioni, assaggi, laboratori e
Lombardia corsi. L’ormai consolidata kermesse
Croccantezza mezza bellezza dedicata al settore dei microbirrifici
Torna a stuzzicare la curiosità e la voglia di divertimento artigianali, organizzata dall’Associazione
di tutti i golosi e non solo la Festa del Torrone. Le strade Degustatori Birra, viene accolta negli
e le piazze della città si riempiono di spettacoli, ospi- spazi del PalaOlimpico, dove si incontrano
ti illustri, eventi e prelibate degustazioni in occasione produttori di birre artigianali provenienti da
dell’evento noto anche come Torrone & Torroni: un ve- tutte le Regioni italiane che coinvolgono il
ro e proprio unicum gastronomico-culturale che richia- pubblico proponendo assaggi e degustazioni
ma assieme ed esalta tutti gli aspetti e le eccellenze del e guidandolo alla scoperta di un
territorio cremonese. Ricchissimo il programma delle fenomeno, come quello della produzione
iniziative: dalle degustazioni ai convegni, dalle mostre birraria artigianale, in via di progressiva
ai talk show, dagli spettacoli ai concorsi a tema. affermazione e consolidamento.
18-20 novembre, Cremona 18-20 novembre, Torino
Info: www.festadeltorronecremona.it Info: www.degustatoribirra.it

22
appuntamenti
novembre

21 Lunedì

22 Martedì

23 Mercoledì

24 Giovedì

25 Venerdì
Trentino-Alto Adige
26 Sabato
Un anticipo di Natale
27 Domenica A Lana, nei pressi di Merano, si respira già aria di festa. Il Mercatino Thalerhof apre infatti
le porte dal 26 novembre per tutti i fine settimana, fino alla vigilia di Natale. In vendita
28 Lunedì soprattutto prodotti agricoli delle zone limitrofe, come erbe di montagna, sali aromatizzati,
cioccolata lavorata a mano, formaggi pregiati e prodotti con marchio di qualità. Nella vicina
29 Martedì
officina Werkbank, una cantina aperta le cui fondamenta risalgono al X secolo, sono esposte
30 Mercoledì opere d’arte e di artigianato, nonché la tradizionale mostra dei presepi.
dal 26 novembre, Lana (Bz) - Info: www.weihnachteninlana.it

Lombardia
“Peccare” fa bene!
Torna l’appuntamento per i buongustai più esigenti:
il mercato enogastronomico organizzato da Amne-
sty International presso i locali dell’Unione Femmini-
le Nazionale a Milano. Un punto di incontro fra i pa-
lati raffinati e la voglia di gratificarsi con qualcosa di
buono: l’iniziativa, promossa per sostenere il lavoro
dell’associazione in favore dei diritti umani, raccoglie
prodotti eccellenti selezionati e offerti da aziende ar-
tigianali dagli elevatissimi standard qualitativi. L’even-
to, dal titolo Una Buona Ragione per Peccare di Go-
la, offre la possibilità di visitare un ampio panorama
enogastronomico italiano e sostenere la difesa della
libertà e dei diritti umani in tutto il mondo.
24-28 novembre, Milano
Info: 0272003901

Emilia-Romagna Sardegna
Bontà tra i colli Musica per le nostre
La coltivazione dell’ulivo, in terra brisighellese, risa- orecchie
le a tempi antichissimi: già in epoca romana l’uli- Sa Cariasa De Oro è una manifestazione
vo e i suoi prodotti erano conosciuti e apprezzati. ideata per conservare la memoria del
Nell’ultima domenica del mese di novembre si cele- cantadore locale Antonio Luigi Soggiu,che
bra questa tradizione, simboleggiata dall’extra ver- contribuì ad arricchire il tradizionale cantu a
gine Brisighello, Dop dal 1996; al suo fianco anche chiterra. A esibirsi ogni anno i cantadores che
la selezione varietale Nobil Drupa, il Brisighella Dop, trovano i maggiori consensi da parte degli
il tipico Pieve di Tho. Durante la Festa dell’Ulivo e intenditori sia per la loro esperienza sia per
dell’Olio queste prelibatezze possono essere degu- l’intelligenza canora. Chi partecipa a questo
state accanto ai tanti altri prodotti tipici locali esposti appuntamento sa di fare un tuffo nella più
tra le bancarelle di un variopinto mercatino. genuina tradizione e nella storia sarda.
28 novembre, Brisighella (Ra) 30 novembre, Bonnanaro (Ss)
Info: www.brisighella.org Info:
www.comune.bonnanaro.ss.it

24
Azienda Vitivinicola Nasini
Località Collecchio
58051 Magliano di Toscana (Gr)
Tel. +39 3472910551
info@vinolafornace.com
www.vinolafornace.com

Ufficio Marketing
INMEDIA
10, av. de Thonex, Chene-Bourg
1225 Genève (CH)
info@inmedia-adv.it
appuntamenti in breve
1 Sagra della Castagna
 9 38
Tradizionale appuntamento autunnale
con la mostra-sagra della castagna.
Info: www.comune.serrastretta.cz.it
1 novembre,
 Serrastretta (Cz) – Calabria 34
2 5 11
Mostra del tartufo bianco pregiato 3
Manifestazione di richiamo nazionale 29
dedicata al prezioso frutto della terra. 15
Info: www.sanpietroturismo.it
1 novembre, San Pietro Avellana (Is) – Molise

3 Castagnata 10 13
A partire dalle 16.00 cottura e distribuzione 32
28
delle caldarroste con vin brûlé e thé caldo.
40
Info: www.prolocomorgex.it 12 27
1 novembre, Morgex (Ao) – Valle d’Aosta

4 Le anime purganti
 26
30
Manifestazione dalle origini antichissime.
Info: www.comune.ardauli.or.it 39
2 novembre,
Ardauli (Or) – Sardegna 31
11 Laguna In Tecja 36
5 Torgnon d’outon Magie di sapori navigando per le acque pla-
41
Patate di montagna e fontina d’alpeggio da cide della laguna.
degustare e celebrare. 37
Info: www.comune.maranolagunare.ud.it
Info: www.torgnon.net dal 6 novembre,
Marano Lagunare (Ud)
4-6 novembre, Torgnon (Ao) – Valle d’Aosta Friuli-Venezia Giulia
6 Bacco in musica
 12 Le delizie del porcello 23
Serata di omaggio agli eccellenti vini, ai gusto- L’appuntamento offre la possibilità di assag- 33 14
si piatti e alla musica caratteristici della zona. giare gustose specialità: saporiti ciccioli, pro- 3
Info: www.prolocobolognano.it fumata coppa di testa, rosei prosciutti. grandi barbecue e servito ottimo vino.
5 novembre, Bolognano (Pe) – Abruzzo Info: www.terredifaenza.it Info: www.comune.acquaricadelcapo.le.it
6 novembre, Brisighella (Ra) – Emilia-Romagna 8-9 novembre, Acquarica
7 Sagra dello zafferano

del Capo (Le) – Puglia
Manifestazione inserita nel programma Le 13 Ricordanze di sapori
giornate dell’AgriCultura della Provincia Ver- Rievocazione storica del matrimonio tra Maria 17 Sagra della castagna e del vino
de, VI Edizione. Landi, Principessa di Val di Taro e Contessa di Castagne locali e vino con mercato dei
Info: www.comunas.it/turri Compiano, ed Ercole I Grimaldi, Signore di prodotti tipici.
5-6 novembre, Turri (Vs) – Sardegna Monaco. Prenotazione obbligatoria. Info: www.comune.martone.rc.it
Info: www.castellodicompiano.it 8-9 novembre, Martone (Rc) – Calabria
8 Festa di San Leonardo 4
6 novembre, Parma – Emilia-Romagna
Festa del patrono e caratteristica benedizio- 18 Festa di S.Andrea Avellino
ne e distribuzione delle cuddure. 14 Pane olio e fantasia Fiera delle tipicità, il primo giorno, e ma-
Info: www.comune.mongiuffimelia.me.it Percorso enogastronomico tra i frantoi, gli nifestazione religiosa il secondo.
5-6 novembre, Mongiuffi Melia (Me) – Sicilia uliveti e i ristoranti della città dell’Angelo 7 Info: 0973835484
di Giotto. 9-10 novembre, Castronuovo
9 Merano Winefestival

Info: comune.boville-ernica.fr.it di Sant’Andrea (Pz) – Basilicata
Ventesima edizione dell’evento enologico 6 novembre, Boville Ernica (Fr) – Lazio
considerato tra i più eleganti d’Europa. 19 San Martino colognese

Info: www.meranowinefestival.com 15 Treno del vino novello Vino, castagne, zuppe, arrosticini, salsic-
5-7 novembre, Merano (Bz) – Trentino- Nell’ambito delle proposte dei Treni dei sa- ce, dolci e vin brulée… tutto allietato da
Alto Adige pori, per scoprire la Lombardia fuoriporta, si musica dal vivo.
viaggia in direzione Franciacorta. Info: www.colognapaese.it
10 Tuttomele Info: www.ferrovieturistiche.it 10-12 novembre, Roseto
Tornano le tante iniziative dedicate al frut- 6 novembre, partenza da Milano – Lombardia Degli Abruzzi (Te) – Abruzzo 21
to proibito che hanno reso famosa la ma-
nifestazione. 16 Sagra del maiale 20 Sagra dei prodotti tipici locali
Info: www.cavour.info In concomitanza con la festa di San Carlo Bor- Il giorno di San Martino, la ricorrenza che
5-13 novembre, Cavour (To) – Piemonte romeo, sotto le luminarie vengono allestiti per tutto il Salento rappresenta una festa

26
in cui si brinda al vino nuovo, qui è l’occasio- 25 La supplica
 nizzata da Athenaeum – L’Ateneo dei Sapori.
ne per onorare il santo protettore.
 I riti di venerazione della Madonna si com- Info: 064880601
Info: www.comune.taviano.le.it piono nell’anniversario dell’arrivo del quadro 19-20 novembre, località varie – Lazio
11 novembre, Taviano (Le) – Puglia della Vergine del Rosario al Santuario di
Pompei (1875). 34 Golosissima
21 Festa di San Martino Info: www.santuario.it La fiera dei sapori d’Italia.

Folkloristica tradizione che festeggia le cop- 13 novembre, Pompei (Na) – Campania Info: www.golosissima.com
pie sposate nell’arco dell’ultimo anno. 19-20 novembre, Santa Lucia di Piave (Tv)
Info: www.comune.palazzoadriano.pa.it 26 Fiera del formaggio di fossa Veneto
11 novembre, Palazzo Adriano (Pa) – Sicilia Festa per la prelibatezza locale definita dal
poeta Tonino Guerra Ambra di Talamello per 35 Fiera del Tartufo
22 Sagra di San Martino via del colore che assumono le arenarie alla Mostra e degustazione di tartufi, piatti al tar-
Odori e sapori della Valle del Ghiodaro.
 riapertura delle fosse. tufo, stand di artigianato locale e prodotti tipi-
Info: www.comune.mongiuffimelia.me.it Info: 0541920036 ci, esibizione di gruppi folkloristici ciociari.

11-13 novembre, Mongiuffi 13 e 20 novembre, Talamello (Pu) - Marche 
Info: www.tartufodicampoli.it
Melia (Me) – Sicilia 19-20 e 26-27 novembre,
27 Sagra della pera volpina Campoli Appennino (Fr) – Lazio
23 Sagra della rola e del formaggio
Si festeggiano i mariti “cornuti” e si portano in Originale mercato dei frutti autunnali e dei 36 Mostra del tartufo di Valtopina

giro per le vie del paese i simboli del tradimen- prodotti tipici delle colline romagnole. Quattro giorni di degustazioni, mostre,
to coniugale, il tutto allietato da musica. Info: www.terredifaenza.it premiazioni ed escursioni.
Info: www.comuneroccacanterano.com 14 novembre, Brisighella (Ra) Info: www.comune.valtopina.pg.it
12-13 novembre, Rocca Canterano (Rm) Emilia-Romagna 19-20 e 26-27 novembre, Valtopina (Pg)
Lazio Umbria
28 Cioccoshow
24 Sagra del vino nuovo 37
19 Festa che celebra la magia del cioccolato con Rito dello stollo e focarazza

Manifestazione in cui il vino novello si associa degustazioni e animazioni.
 Di notevole interesse è l’antico rito del fuoco,
ai sapori tradizionali.
 Info: www.cioccoshow.it la Focarazza, che si tiene la vigilia del “com-
Info: www.comune.botrugno.le.it 16-20 novembre, Bologna pleanno” di Santa Caterina d’Alessandri.
6 13 novembre, Botrugno (Le) – Puglia Emilia-Romagna Info: www.comune.roccalbegna.gr.it
24-25 novembre, Roccalbegna (Gr)
29 Mostra dei vini del Montello Toscana
35 2 e Colli Asolani
Manifestazione dedicata alle eccellenze 38 Mercatino di Natale
enologiche locali. Bancarelle di regali, addobbi e delizie.
Info: www.stradamontellocolliasolani.it Info: www.nataleamerano.it
dal 17 novembre Volpago del Montello dal 25 novembre, Merano (BZ)
(Tv) – Veneto Trentino-Alto Adige
25
30 Forum dieta mediterranea 39 Festa della cicerchia
18 42 Si festeggia il primo anniversario del ricono- Si celebra un legume povero che per secoli ha
20 24 scimento come patrimonio Unesco della fatto parte della cultura alimentare della zona.
16
dieta mediterranea con dibattiti e approfon- Info: www.cicerchiadiserradeconti.it
dimenti. 25-27 novembre, Serra de’ Conti (An) - Marche
Info: www.cittadellolio.it
17 novembre, Imperia – Liguria 40 Fera dij puciu e dij bigat
Fiera dedicata alla nespola e ai bachi da seta,
31 Cene galeotte simboli della tradizione rurale della zona.
Tornano le cene aperte al pubblico realizza- Info: www.comune.trinita.cn.it
1 te nella Casa di Reclusione di Volterra. 26-27 novembre, Trinità (Cn) – Piemonte
Info: www.ilcuoresiscioglie.it
18 novembre, Volterra (Pi) – Toscana 41 Sagra del cinghiale, arte e folklore
Buona gastronomia, valorizzazione dei pro-
17 32 7.8.Novecento dotti tipici e promozione del territorio.
Spazio al vintage e alle stampe antiche da Info: www.comune.suvereto.li.it
8
22 ammirare e acquistare a Modenafiere. dal 27 novembre, Suvereto (Li) – Toscana
Info: 0522631042
18-20 novembre, Modena 42 Sagra del pesce fritto
Emilia-Romagna Si potranno gustare tante ricette a base di
pesce e ottimo vino.
33 Ombre rosse Info: www.comune.andrano.le.it
Una full immersion nel gusto langarolo orga- 30 novembre, Andrano (Le) – Puglia

27
aromi&fragranze
cover story

Tutti
i sensi
delle
spezie
Pepe, prima di tutto. Ma anche cannella,
zenzero, chiodi di garofano, cardamomo.
La loro presenza in cucina trasforma ogni
preparazione in una pietanza sopraffina
di Riccardo Lagorio

28
Fenomeno scatenante delle guerre è (quasi)
sempre il controllo sulla produzione di risor-
se naturali considerate preziose. Come a me-
tà del Settecento, quando gli scontri tra olandesi
e francesi nelle Molucche, la parte più orienta-
le dell’arcipelago dell’attuale Indonesia, si fecero
particolarmente aspri per lo sfruttamento di vaste
coltivazioni di spezie, proprio pochi anni prima
che l’isolamento ermetico che aveva creato una
combinazione di rarità e valore di quelle cedesse
il passo a competizioni commerciali su altre mer-
ci più remunerative come tè, argento, gomma e
tessuti. Ancora alla vigilia della sua storica rivolu-
zione, la Francia importava circa 4.500 chilogram-
mi di chiodi di garofano all’anno, l’intero ricavato
dei quali finiva nelle tasche olandesi. Un’immensa
fortuna che è ancora evidente sullo Heerengracht
di Amsterdam, il canale dei Signori, canal grande
di palazzi appartenuti a mercanti nei quali l’élite Colorate e profumate, le spezie
arricchita dalle spezie nascondeva i suoi smoda- hanno invaso da secoli i mercati
del mondo. Qui sopra un’antica
ti averi dietro austere facciate. Del resto la ten- carta nautica delle Indie Occidentali

29
aromi&fragranze
cover story

tazione della cucina del vecchio continente per


Le spezie, odorose e dall’origine le spezie aveva già una storia plurimillenaria. Dei

remota, aromatiche e rievocanti sessanta condimenti raccomandati da Apicio dieci


provenivano da territori situati al di fuori dell’Im-

paesaggi lontani e meravigliosi, sono pero ma alcuni – tra cui lo zenzero indiano, il car-
damomo, il levistico e il pepe – erano fortemente
considerate sin dall’antichità un cibo presenti nella cucina apiciana e ne rappresentava-
no un indispensabile elemento al pari delle medi-
puro, che giunge ai sensi attraverso terranee salvia, origano, menta e timo. Molto più

l’olfatto, senza necessitare del contatto protezionista Plinio il quale all’utilizzo di aromi
esotici nei cibi vedeva un’insidia all’espansionismo
fisico con il corpo romano a tutto vantaggio dell’economia indiana.
Peraltro lo stesso Plinio incolpava Giulia, la figlia
dell’imperatore Augusto, di avere reso famoso il
pepe lungo, lasciando intendere che a esso si do-
vesse imputare la causa di un comportamento mo-
rale considerato sconveniente per l’epoca. Da par-
te sua Orazio definisce persiana la propensione e
l’ostentazione di spezie da parte dei ceti elevati.
Alla scarsa tutela ambientale degli antichi quiriti
(e al loro insaziabile appetito) si deve l’estinzione
del silfio, una pianta che cresceva spontanea nella
Cirenaica, dal gusto probabilmente a metà strada
tra il porro e la cipolla, indispensabile per la pre-
parazione di molti piatti che sono arrivati a noi

30
Come tramite autori greci e romani. Già dal I secolo d.C.
sembra si accontentassero di importare, in sua so-
faremmo stituzione, il laser partico, che ancora oggi cresce

senza? sull’altopiano iranico, nella regione del Belucistan,


ai confini con il Pakistan. Pressoché sconosciuto al-
la cucina occidentale ai tempi nostri, il laser viene
Se c’è una spezia che
modestamente consumato nella cucina indiana.
difficilmente manca
Alla caduta di Roma, in Occidente non corrispon-
nei piatti di tutto il
mondo è il pepe. de il venir meno dell’interesse verso le spezie. An-
Diffusosi dall’India zi, nel medioevo cristiano si amplierà l’attrazione
meridionale e dallo Sri fatale nei confronti di questo elemento esotico, a
Lanka all’Indonesia, al favore delle sue caratteristiche sensuali, che risve-
Madagascar e al
gliano il piacere e istigano la mollezza dei costu-
Brasile, si ottiene da
mi. Proprio nel Libro dei Proverbi il passante cade
una pianta rampicante
che produce bacche a nella trappola olfattiva del giaciglio che profuma
grappoli da 20 a 30 di mirra, aloe e cannella mentre nel Cantico dei
semi. Il frutto passa dal Cantici la donna amata viene elogiata accostan-
colore verde al colore dola al profumo di nardo e zafferano, cannella e
rosso durante la fase di
incenso, mirra ed aloe.
maturazione. Il pepe
verde è raccolto prima
della maturazione e Lussuose e afrodisiache
conservato in Le spezie, odorose e dall’origine remota, aromati-
salamoia; quello nero che e rievocanti paesaggi lontani e meravigliosi, so-
ha la stessa materia no considerate sin dall’antichità un cibo puro, che
prima, la bacca verde,
giunge ai sensi attraverso l’olfatto, senza necessitare
che viene lasciata a
del contatto fisico con il corpo. Il ruolo delle spe-
essiccare al sole; il pepe
bianco è ottenuto zie nell’arte culinaria, una sorta d’alchimia che tra-
lasciando maturare smuta gli ingredienti di partenza in una pietanza
sino alla colorazione sopraffina, è stato quindi da sempre determinato
rossa le bacche,
immerse per una
decina di giorni in
acqua e infine
decorticate. Gli
spaghetti cacio e pepe,
orgoglio della cucina
romanesca, sono un
po’ il simbolo di questa
costante presenza.

Tante e diverse le spezie


quanti sono i profumi
che possiamo dare ai
nostri piatti (e alla nostra
vita). Dall’alto i verdi
semi di cardamomo, i
chiodi di garofano e la
radice fresca di zenzero

31
aromi&fragranze
cover story

Lo zafferano è una pianta della famiglia delle Iridaceae.


Dal suo stimma trifido si ricava la spezia utilizzata
in cucina e in alcuni preparati medicinali

da olfatto e cultura. Anche per questa ragione la


cucina ricca di spezie era costosa e distintiva: un
lusso che non poteva mancare nel Medioevo per
dimostrare il proprio censo e la propria apparte-
nenza sociale. Il più importante e primo cuoco
francese che abbia lasciato documenti scritti nel
XIV secolo, Guillame Tirel, fornisce un lungo
esempio di spezie considerate indispensabili per
preparare le pietanze: zenzero, cannella, chiodi di
Un prezioso concentrato di fiori garofano, cardamomo, pepe lungo, nardo, zaffe-
Se il pepe è la spezia più consumata al mondo, lo zafferano è quella più costosa. rano, cumino, galanga. E tra le salse la più diffusa
Ottenuta dagli stigmi essiccati del Crocus sativus, si devono raccogliere a mano è il gamellino, tanto comune che veniva venduto
oltre 50mila fiori per ottenere 100 grammi di zafferano. I fiori devono essere anche già preparato, settecento anni prima che i
completamente fioriti e non devono subire il calore dei raggi solari.
cibi pronti conquistassero le tavole dell’umani-
Fortunatamente serve pochissimo zafferano per preparare un piatto e dargli colore
e aroma. Colorando ogni pietanza come l’oro, lo zafferano era ben noto già al tà: pane bianco, vino e aceto, cannella, zenzero,
tempo degli Egizi e dei Romani, ma si dovette attendere il Medioevo perché la sua chiodi di garofano, zucchero e zafferano gli ingre-
notorietà fosse davvero rilevante. La città inglese di Saffron Walden deve il suo dienti. Si deve a Costantino l’Africano, monaco
nome all’ampia diffusione che lo zafferano maturò proprio durante il XIV secolo. benedettino e maestro presso la celebre Scuola
Oggi circa l’80% dello zafferano prodotto nel mondo proviene dall’Iran, il restante Medica Salernitana, il De Coitu, opera scientifi-
dall’Egitto, dal Marocco, dalla Spagna e dalla Turchia. Ma anche in Italia vi sono
ca in cui si riferiscono rimedi contro l’impotenza
qualificate produzioni di zafferano: l’altopiano di Navelli in provincia dell’Aquila,
San Gavino Monreale in Sardegna, San Gimignano in Toscana e Città della Pieve in (un elisir di zenzero, pepe, galangal e cannella),
Umbria sono i maggiori centri di produzione. per ricostituire il fisico a seguito di impegnative
battaglie di Venere (è sufficiente mettere in infu-
sione chiodi di garofano nel latte la mattina) e
per ringalluzzire un certo appetito (un compo-
sto a base di galangal, cannella, chiodi di garofano,
pepe lungo, rucola e carote). Il prezzo, la rarità,
l’esotismo, il colore, l’odore, il gusto e la forma
sono fattori che in epoche diverse hanno gioca-
to il ruolo di fare percepire un certo cibo con
attributi afrodisiaci. Per la stessa ragione i matri-
moni medievali erano celebrati a vino speziato
e nell’Inghilterra del XVIII secolo c’era ancora
l’abitudine di servire ai novelli sposi un cocktail
energetico composto di vino, tuorli d’uovo, can-
nella e noce moscata prima che si ritirassero nel
talamo nuziale.Alla stessa convinzione si rifà con
ogni probabilità il Corano, dove nella surah 76
ricorda come ai martiri virtuosi vengano servite
coppe piene fino all’orlo di vino aromatizzato al-
lo zenzero da parte di bellissime vergini.

32
della migliore selezione di Zafferano dell’Aquila
L’unicità
della migliore selezione di Zafferano dell’Aquila

...per uno
...per chef esigente
uno chef esigente

ZAFFERANO DELL’AQUILA
www.peltuinum.it
aromi&fragranze
cover story

Aromatica
e piccante
La cannella era ed è il
fiore all’occhiello dei piatti
speziati, utilizzata per
pietanze salate e dolci. La
varietà ritenuta di migliore
qualità ha origine nello
Sri Lanka. Il nome deriva
dalla forma della spezia,
che è la scorza asportata
dai rami più giovani,
raschiata ed essiccata,
e che, aggrovigliata su
se stessa, è simile a una
canna. Creme e vermut in
Occidente, carne e riso in
Oriente rappresentano gli
utilizzi più significativi, ai
quali la cannella conferisce
un profumo dolce e
appassionato.

Nel Cantico dei Cantici a dosi elevate può produrre effetti narcotici ed
allucinogeni pericolosi, il suo utilizzo in cucina è

la donna amata viene assai diffusa per la preparazione di carne stufata


insieme ad altre spezie come fiori di garofano e
elogiata accostandola pepe nero. Ultimamente molto apprezzato an-
che in Italia, lo zenzero è ampiamente utilizzato
al profumo di nardo nella cucina anglosassone con il suo aroma fre-

e zafferano, cannella sco e altrettanto bollente, penetrante e al tem-


po stesso ardente. Come accade per il cardamo-
e incenso, mirra e aloe mo, coltivato soprattutto in India, dove viene
utilizzato anche per le sue proprietà digestive e
disinfettanti, ma anche dall’industria profumie- Cannella e pepe sono tra le
spezie più utilizzate non solo
ra con gli olii essenziali di arancio, bergamotto in cucina. Tanti i profumi che
puntano tutto sulle spezie,
o cedro per ottenere alcune delle fragranze più come Versense di Versace
alla moda. Una di queste è Versense di Versace, (cardamomo), Euphoria
di Calvin Klein (zenzero
Il profumo della vita dove la scorza di bergamotto e mandarino lascia e cannella), D&G, Dolce
& Gabbana (cannella,
James Leslie Mc Cary ha svolto alcune indagini spazio al cuore di giglio e cardamomo, la spezia coriandolo, pepe)
sull’interpretazione data dai consumatori alle spe- più utilizzata dall’industria profumiera insieme
zie. Oltre la metà degli intervistati ha affermato che allo stesso zenzero e a quella cannella dalle calde
l’assunzione di un dessert a base di liquore all’al- sfumature cromatiche e olfattive che sono per
bicocca, unito a fragole e pere imbevute da una esempio alla base di Euphoria di Calvin Klein; o
salsa inglese di tuorli, chiodi di garofano e cannel- ancora il D&G, Dolce & Gabbana for men, che
la sia percepita dai consumatori come una pietan- integra cannella, coriandolo e pepe con la pia-
za afrodisiaca. Così come si è provato che la noce cevole freschezza di salvia, bergamotto e limo-
moscata abbia effetti benefici sulla digestione, ma ne. Attorno al cuore di pepe nero è invece co-

34
aromi&fragranze
cover story

Zafferano per struita la fragranza Opium di Yves Saint Laurent.

vivere meglio Nell’immaginario collettivo le spezie rappresen-


tano, come già nel Medioevo, quella piccantezza
Lo zafferano dell’Aquila è che ha nel sex appeal la sua evidenza. Ad esem-
una spezia preziosa di cui
pio, ricordate – erano gli anni Novanta – il grup-
l’Antica Azienda Agricola
Peltuinum custodisce l’arte po delle Spice Girls? Quattro peperini che hanno
rara della coltivazione e omaggiato una grande tradizione: quella appunto
della selezione delle migliori della via delle spezie.
produzioni della Piana
di Navelli, luogo dove si
produce il Dop secondo
un rigido disciplinare. La
filosofia della Peltuinum
è quella di armonizzare il Scelti per voi
lavoro della produzione,
della selezione e della
vendita dello Zafferano dove comprare
dell’Aquila con il contesto
L’Aroma
ambientale nel quale si Miscele per arrosti, patate, pesce, sughi,
produce da 800 anni. Negli pasta, erbe e spezie in vasetti e bustine.
ultimi anni l’azienda ha Via Mazzoni, - Mascalucia (Ct)
cercato, attraverso la ricerca Tel. 095910254
& sviluppo portata avanti www.l-aroma.it
con studi di prestigiose
Università, di coniugare la Zafferano di Montefeltro
tradizione di una spezia Nel Montefeltro e a Urbino lo zafferano è
antica con le nuove frontiere poco coltivato, più che altro da privati,
perché richiede un lavoro quasi
della biotecnologia. Il
esclusivamente manuale e pochi agricoltori
risultato di questo processo sono disposti a riprenderne la coltivazione.
innovativo è l’esaltazione La tenuta aziendale è costituita da circa 12
delle caratteristiche naturali ettari di terreno ed è completamente
della spezia, in particolare dedicata alla produzione dello zafferano,
quelle relative ai suoi aspetti che commercializza in pistilli.
benefici per coloro che Castellina via Palazzo di Ferro, 4
soffrono di problemi di vista. Macerata Feltria (Pu)
Negli anni i valori aziendali Tel. 0722728087
sono rimasti sempre gli
La Compagnia degli Aromi
stessi e la stessa è la volontà
Profumi, spezie e condimenti tutti naturali
di accompagnare i clienti per rendere saporito e unico ogni piatto.
nell’esperienza culinaria Via Messico, 12 - Pomezia (Rm)
e curativa dello Zafferano Tel. 069122601
dell’Aquila. www.compagniadegliaromi.it

Peltuinum Schianchi
Antica Azienda Agricola L’azienda propone confetture a basso tenore
Via Peltuino, 19 di zucchero, gelatine al vino o alle piante
Prata d’Ansidonia (Aq) preparate con una lavorazioni tradizionali,
mostarde di frutta e verdura, mieli, sali che
info@peltuinum.it
provengono da alcune fra le località più
www.peltuinum.it esotiche del mondo (come l’inconfondibile
sale nero o rosso delle isole Hawaii), i
bastoncini di zucchero bianco o rosso, e
ancora le salse, le chutney, le composte…
Via Cividale, 42 - Manzano (Ud)
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36
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Cibo&Territorio
42
Zurigo: una città
di profumi
Qualche buon consiglio per non
rischiare di perdersi nel labirinto
di piaceri che anima il raffinato
centro della città elvetica

48
Nella terra de
“La Luna e i falò”
Non c’è stagione più adatta per
partire alla volta delle Langhe di
quella autunnale:
un intreccio sinuoso di colline
ricoperte di vigne e ampi
orizzonti dominati dai profili di
imponenti fortezze medioevali

54
La vita? È una scatola
di cioccolatini
E come con i cioccolatini
“non sai mai quello che ti
capita”. Al latte, fondente
o extrafondente,
in un’escalation di aroma
e profumi, il cacao è il signore
incontrastato della dolcezza
al palato

da pag. 62
Rubriche
• Biologico
• Scienza e vita
• Olio
• Il buono a tavola
• Carta della pasta
• Almanacco
• Orto dei semplici
• La scoperta
• News cibo & territorio

Cioccolato, nocciole,
anice e cannella,
e il palato esulta. Pag 66

41
cibo&territorio

Zurigo
Una città
di profumi
Qualche buon consiglio
per non rischiare di perdersi
nel labirinto di piaceri
che anima il raffinato centro
della città elvetica

di Isa Grassano
foto di Lucrezia Argentiero

Gli antichi poeti che vivevano quando ancora


gli dei abitavano l’Olimpo, dicevano che ogni
notte ha sette odori diversi, e solo l’uomo
saggio ha testa e cuore e tempo per arrivare
a conoscerli tutti. Aggiungevano che se questi
odori non si conoscevano nella loro interezza, si
sprecavano le notti e i giorni, e di conseguenza
l’intera vita. Non sappiamo quali fossero questi
profumi, ma certamente ci piace pensare che ci
sia il profumo del pane appena sfornato, o di un
dolce fresco di pasticceria, o ancora di una taz-
za fumante di cioccolata. E sono proprio questi
odori che “impregnano” Zurigo, insieme alla sen-
sazione improvvisa di ritorno al passato, ai tem-
pi dei nonni in cucina, che cattura e intenerisce
mentre si cammina per le strade, che lascia ine-
briati. Si ha quasi l’impressione che, da ogni an-
golo, provenga un ammiccare olfattivo, compli-
ce un leggero venticello che con le sue sferzate
ne esalta il piacere. Soprattutto a Zürich-West,
un quartiere vivace e creativo nella zona Ovest,

42
L’effluvio di profumi si fa più intenso
nel centro storico, tra antiche pasticcerie,
cioccolaterie e caffetterie. Dove andare?
Non servono troppi consigli.
Per un tour goloso a Zurigo,
la regola è una sola: improvvisare

43
cibo&territorio

Tra antico
e moderno
Le case medievali, i vicoli
aggrovigliati, le Zunfthaus
– le vecchie case delle
corporazioni – e i municipi del
Rinascimento. Tutto questo
è il passato di Zurigo che si
rivive con una passeggiata
nel centro storico.
Il simbolo
sono i due campanili del
Grossmünster, la cattedrale
cittadina caratterizzata al
suo interno dalle vetrate di
agata di Sigmar Polke. Poi
è un susseguirsi di chiese,
molte protestanti, come la
Peterskirche (Chiesa di S.
Pietro), la più antica (fondata
nel VII secolo) con il più
grande orologio d’Europa
e il Fraumünster, la chiesa
evangelica riformata famosa
per le vetrate policrome di
Giacometti e Chagall (sono
state realizzate nel 1970 su
un disegno dell’artista russo
all’epoca 80enne). Risalendo
Gli aromi che avvolgono che si sta sviluppando nella valle tra il Limmat
la Strehlgasse si raggiunge
il Lindenhof, un balcone Zurigo proiettano e la ferrovia. Sotto le volte del ponte ferroviario,
costruito nel 1894, si trova il mercato coperto
belvedere da cui ammirare,
in un solo colpo d’occhio, nel passato, ai tempi Viadukt (www.im-viadukt.ch) con le bancarelle
sia la città che il Limmat. Ma
se questo è il cuore della dei nonni in cucina. (piccoli temporary shop) che espongono in bella
mostra merci ricercate e di qualità (molte di pro-
metropoli, l’anima è invece
nel nuovo moderno quartiere Inteneriscono venienza italiana), bar di tapas, prodotti biologi-
Zürich-West che si sta
sviluppando nella valle e commuovono ci e verdura e frutta portata direttamente dagli
agricoltori. Entrare significa quasi stordirsi tra gli
tra il Limmat e
la ferrovia. aromi di spezie e di piante o di un croissant cal-
do che si sprigionano nell’aria. Di fronte, a crea-
re uno scenografico skyline, spicca la torre-silos
di Swissmill, un’azienda specializzata in cereali,
che produce 100 tipi di farina diversi e da sola
copre il 30% del fabbisogno svizzero: un abitante
su tre compra pane preparato con la farina Swis-
smill. E con la sola farina e il miele si preparano
anche i buonissimi tirggel, biscotti molto semplici
(la cui origine risale al 1461), tradizionalmente
prodotti durante il periodo del Natale. In tutto il
quartiere il fascino industriale incontra il design
contemporaneo ed è un fiorire di locali, in quelle
che erano le sedi di vecchie industrie (delle quali

44
è ancora possibile leggere i nomi) affollati ogni
sera da centinaia di giovani (Zurigo è anche cit-
tà universitaria con 26 mila iscritti). Tra questi lo
Schiffbau, un cubo di vetro sito in un ex cantie-
re navale, oggi centro culturale e operativo del
teatro di prosa. Al suo interno un ristorante, La
Salle, uno dei templi più venerati della cucina el-
vetica. Si caratterizza per gli abbinamenti insoliti
come la frutta servita speziata con i legumi, una
creazione sublime.

Svizzera golosa
L’effluvio di profumi si fa più intenso nel centro
storico, tra antiche pasticcerie, cioccolaterie e caf-
fetterie. Dove andare? Non servono troppi con-
sigli. Per un tour goloso a Zurigo, la regola è una
sola: improvvisare. Ovunque, l’occasione è buona
per assaggiare cioccolatini e delizie gastronomi-
che, per ritrovarsi a bere un aperitivo, ascoltare
musica dal vivo. I locali si susseguono uno dopo
l’altro, vicolo dopo vicolo. Basta scegliere quel- Nella pagina precedente, l’interno del cubo Schiffbau e, sotto, il Cabaret Voltaire, culla
lo che più ispira, certi che, in qualsiasi posto en- del dadaismo. Qui, in alto, lo skyline di Zurigo e, in basso, uno scorcio del mercato Viadukt

triate, sarete ben accolti e non ne rimarrete de-


lusi. Quasi d’obbligo sostare al Schwarzenbach
(via Münstergasse 19; www.schwarzenbach.ch),
il più antico locale della città (aperto agli inizi
del 1900), un caffè di qualità eccelsa, grazie alla
torrefazione della casa. Due volte a settimana, il
martedì e il giovedì, viene tostato il caffè e il suo
profumo si espande per tutto il vicolo e si con-
fonde con quello di cioccolato e dolciumi del vi-
cino Péclard-Th Shober (via Napfgasse 4, www.
peclard-zurich.ch), un ghiotto punto d’incontro
tra golosi, maestri cioccolatieri e grandi marchi.
Gli arredi sono eleganti (tre sale, la rossa in sti-
le barocco tra velluti e lampadari di swaroski, la
bianca e il giardino d’inverno), ma quasi scompa-
iono sotto le montagne di cioccolatini, macarons,
luxemburgerli, praline e confetti che verrebbe
voglia di tuffarcisi dentro. Da provare la torta me-
ringata al limone o la torta macao. Merita anche
il Mandelfish, a base di mandorle e dall’originale
forma di un pesce. Non lontano, vale la pena fa-
re un salto al Cabaret Voltaire (Spiegel Gasse,1;
www.cabaretvoltaire.ch) dove nel 1916 fu fon-

45
cibo&territorio

dato il dirompente movimento artistico dadaista,


mentre poco più in alto una targa ricorda l’edifi-
cio (al civico 14) in cui Lenin visse per un anno
(dal 1916 al 1917) prima di rientrare in Russia e
scatenare la Rivoluzione d’Ottobre. Si dice che
il fondatore dell’Urss amasse mangiare i tortelli-
ni alla mensa della Società Cooperativa Italiana
di Strassburgerstrasse. Ovviamente a Zurigo non
provate a cercare anche voi i tortellini italiani,
ma affidatevi alle esperienze culinarie che la cit-
tà propone, tra i locali gourmet (molti stellati) e
le tradizionali Case delle Corporazioni dai menù
caserecci. Basta aguzzare il naso e lasciarsi guida-
re dalla compagnia degli odori. Così facendo non
si sprecherà nessun giorno e nessuna notte.

Scelti per voi


dove mangiare Via Schiffbaustrasse, 4
Tel. +41442587071
Les Halles www.lasalle-restaurant.ch
Nel nuovo quartiere di tendenza Zürich-West,
ricavato dalla vecchia zona industriale, si trova Les
Halles un tempo officina Peugeot, oggi tempio del
dove dormire
vintage (tra mobili antichi e flipper) di chi ha fatto la Hotel Bristol Zurich
storia delle due ruote. Si mangia tra bici appese un Proprio nel centro di Zurigo (si arriva a piedi anche
po’ ovunque, oltre che in vendita, immagini in bianco dalla stazione ferroviaria), si caratterizza per
e nero del Tour de France e le vecchie magliette dei l’ambiente confortevole e l’ottimo rapporto qualità
campioni. La specialità? Cozze con contorno di prezzo. Internet wifi gratuito in camera.
patatine fritte. Prezzo: 180 euro a doppia con colazione.
Via Pfingstweidstr, 6 Via Stampfenbachstrasse, 34
Tel. 012731125 www.hostelbookers.com
www.les-halles.ch
Romantik hotel Florhof
Gnüsserei Il Florhof, della catena Romantik, è un’oasi di
Il ristorante è stato ricavato in quella che un tempo tranquillità nel cuore di Zurigo, dalla storia antica. È
era una fonderia. Al centro è ancora visibile il forno a nel 1576 che per la prima volta un’illustrazione della
cupola di oltre cento anni e gli altri resti dell’industria città ne mostra la splendida facciata. Cura dei dettagli
che svettano verso l’alto come sculture. Curiosi i e massima attenzione per l’ospite.
menù in ferro battuto. La tartara si prepara live al Prezzo: da 284 euro a doppia con colazione.
tavolo. Annesso anche una bottega di prodotti tipici, Via Florhofgasse, 4
molti made in Italy. Tel. +41442502626
Giessereistrasse, 18 www.florhof.ch
Tel. +41444400001
www.gnuesserei.ch per informazioni
I locali nel centro di Zurigo si susseguono uno dopo l’altro, La Salle Zurigo Turismo
vicolo dopo vicolo. Scegliere è semplice, basta affidarsi al Situato nello Schiffbau Halle, un cubo di vetro sito in Tel. +41442154000
nostro naso: entrare nella pasticceria giusta, dove gustare un ex cantiere navale, oggi centro culturale e Ufficio informazioni turistiche nella Stazione Centrale
prelibatezze fatte a mano, qui è semplice. Anzi, inevitabile! operativo del teatro di prosa. È uno dei ristoranti più Fax +41442154044
rinomati a livello mondiale. Cucina fusion. www.zurigoturismo.com

46
cibo&territorio

Nella terra
de “La Luna e i falò”
di Laura Ruggieri

Non c’è stagione più adatta per partire alla volta delle Langhe di quella autunnale:
una tavolozza di colori dalle accese cromie volte al giallo e al rosso, tonalità calde,
pennellate morbide. Un intreccio sinuoso di colline ricoperte di vigne e ampi orizzonti
dominati dai profili di imponenti fortezze medioevali

In apertura: tramonto a «Ci sono giorni in autunno in cui, affacciandomi che della nocciola, la Tonda Gentile delle Langhe,
Grinzane (foto di Davide
Dutto). Nella pagina alla finestra, dal colore delle vigne distinguo un dei pascoli e dei numerosi formaggi Doc. Uno tra
successiva: l’azienda
Cantina Monfalletto-
vitigno dall’altro» ci racconta uno storico pro- tutti: la Robiola di Roccaverano.
Cordero di Montezemolo e duttore langarolo, Guido Fantino, mentre lo sguar-
la cassa commemorativa
dei 150 anni dell’Unità do si perde lungo le creste di colline segnate da valli Un brindisi a La Morra (e dintorni)
d’Italia con le 12 etichette
che hanno caratterizzato la
profonde, scavate da torrenti in un’alternanza conti- Per avere uno sguardo d’insieme su uno spaccato
storia cantina nua di paesaggi, di usi, tradizioni e dialetti. Le Lan- suggestivo delle Langhe, godendo di uno dei paesag-
ghe sono così. Varie anche nei tanti prodotti pregia- gi più suggestivi, raggiungete La Morra, una terrazza
ti che ne caratterizzano un territorio meta sui vigneti d’effetto spettacolare. Proprio qui a La
gastronomica per eccellenza. Langa del Barolo, del Morra, sul colle più alto, c’è la cantina Monfalletto-
Barbaresco, dell’Asti, dei tartufi, ovviamente, ma an- Cordero di Montezemolo (una proprietà di 28 etta-

48
ri in un unico corpo), una delle aziende più note Il Museo
per storia, tradizioni, valore, in tutto il mondo. Ap- dei Cavatappi
profittate di una visita in questo mese di novembre
Nato dalla passione per il
durante il quale è disponibile, solo presso l’azien- collezionismo di cavatappi antichi da
da, una cassa a tiratura limitata celebrativa dei 150 parte di Paolo Annoni, un farmacista
anni dell’Unità d’Italia con le 12 etichette che han- nato a Torino e trasferitosi nelle
Langhe vent’anni orsono, oggi il
no caratterizzato l’azienda dal 1800 a oggi. Sulla
Museo dei Cavatappi, in un’ex
piazza di La Morra si erge il monumento al vigna- cantina nel centro di Barolo, presenta
iolo, protagonista di questa terra che dal vitigno 500 esemplari dal ‘700 ai giorni nostri,
di varie nazioni e tipologie. Nelle 19
del Nebbiolo produce il principe dei vini italiani:
sezioni abbiamo la possibilità di
il Barolo. Tra le annate da scegliere per una degu- vedere cavatappi decorativi e
stazione in loco, e non solo, il 2007: un’annata ec- figurativi, ma anche tascabili,
cezionale, con vini maturi e opulenti, favolosi fin pubblicitari, multiuso, a tema animale
ed erotico, o in miniatura per profumi
da giovani. Le Langhe però non sono solo Barolo,
e medicinali. Una sezione a parte è
ma anche tanti altri grandi rossi: Nebbiolo, Barba- dedicata alle cartoline d’epoca con il
resco, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Dogliani, Bar- cavatappi come soggetto.
bera d’Alba e di Asti. La vigna infatti in Langa è
Piazza Castello, 4 - Barolo (Cn)
ovunque: da Grinzane a Monforte, da Serralunga
Tel. 0173560539
a Barolo, da Castiglion Falletto a Verduno, da No- www.museodeicavatappi.it
vello a Diano d’Alba, da Roddi a La Morra; vera e
propria cultura del luogo, spirito che ha temprato
i cuori, i volti, gli animi e segnato i costumi del po-
polo langarolo. La vite e l’invecchiamento del vino
sono la continuità delle tradizioni, il segno di una
civiltà contadina testimoniata nelle enoteche di
Grinzane, di Barolo e di La Morra, nel museo di
contadinerie dell’Abbazia dell’Annunziata, in
quello meraviglioso multimediale e di concezione
modernissima del vino a Barolo, nelle botteghe ar-
tigiane, nelle osterie, nei ristoranti di grido.

49
cibo&territorio

Cercando Pavese, tra torri, za di Serralunga, con il suo intatto centro storico medie-
botteghe e castelli vale; subito dopo il borgo di Barolo, dominato dal
Ma facciamo un passo indietro partendo da Alba, ca- castello in cui la marchesa Colbert battezzò il “re dei
pitale riconosciuta delle Langhe.Alba ancora conser- vini”. Da non perdere anche una visita al castello-villa
va le antiche chiese e alcune torri medievali, tanto da dei Marchesi Falletti. Il centro storico è fitto di enoteche,
essere definita la “città delle cento torri”. Oggi ne re- punti vendita dei migliori produttori locali: da non per-
stano una decina racchiuse nel perimetro di un cen- dere una sosta nello shop di Gianni Gagliardo dove ol-
tro storico che conserva intatta la sua fisionomia me- tre a un buon bicchiere di vino la gentilissima Emanue-
dievale: da via Cavour, fiancheggiata da edifici la vi farà assaggiare anche piccoli sfizi in abbinamento.
Si dirada la nebbia: medievali (la Torre Artesiano, la Loggia dei Mercan- Il viaggio riprende alla volta di Benevello che, con il ca-

sempre più alta ti e una nobile casa-torre con resti di finestre a sesto
acuto), a piazza del Duomo. Qui sorge il Palazzo Co-
ratteristico centro storico sviluppato intorno all’antico
castello e i fitti boschi che lo abbracciano, è entrato a far
la densità di stelle munale; domina la piazza la Cattedrale di San Lo- parte della Strada Romantica delle Langhe e del Roero.
renzo. Via Vittorio Emanuele (o Via Maestra), prin- Scoprirete il fascino del Castello di Mango, sede di
Sono quattro le new entries cipale arteria cittadina, attraversa tutta la vecchia un’enoteca regionale, degustando un bicchiere di Mo-
giovanissime nel firmamento Alba, sfociando in piazza Savona. Qui tra palazzi a scato accompagnato dalla tipica torta di nocciole; rimar-
stellato delle Langhe e Roero già
portici che si fronteggiano sui due lati maggiori è tut- rete senza fiato davanti allo spettacolo delle Rocche dei
con un’altissima concentrazione di
to un susseguirsi di botteghe storiche dal fascino in-
cuochi insigniti delle stelle
Michelin. Con le nuove leve, la dubbio e dai profumi intensi: artigiani del gusto che
culla del tartufo bianco d’Alba già vi anticipano le delizie del palato che vi aspettano Colline segnate da valli
arriva a quota 13. Di chi stiamo
parlando? Di Damiano Nigro del
sul territorio. Colline ma anche primi contrafforti di
una Langa più aspra, costeggiano l’ampia vallata del scavate da torrenti
Relais Villa d’Amelia di Benevello;
Pier Bussetti del ristorante Pier
Tanaro alle porte di Alba, filari di vigneti, aziende
agricole gelose della propria cantina con il Nebbiolo
in un’alternanza di
Bussetti al Castello di Govone;
Alessandro Boglione, del ristorante che diventa Barbaresco invecchiando nelle botti di paesaggi, usi, tradizioni
Al Castello di Grinzane Cavour, e Rovere. L’itinerario alla scoperta del passato e delle
perfino di un giapponese, lo chef tradizioni della Langa fatelo partire dal Castello di e dialetti. Le Langhe
della Locanda del Pilone di Alba,
Kondo Masayuki.
Grinzane Cavour, maestoso maniero appartenuto al
celebre statista Camillo Benso, che vi soggiornò a
sono così: una meta
lungo e ne fece un centro di produzione di grandi unica per il turismo
vini.Tra sinuose strade panoramiche e curatissimi vi-
gneti raggiungerete il gioiello delle Langhe, la Fortez- enogastronomico

50
Tradizionale all’origine: Mokarabia seleziona e importa in esclusiva i migliori caffè crudi dai
principali Paesi produttori del mondo. Moderna nel servizio: leader nella fornitura delle più
pregiate miscele di caffè, Mokarabia offre una completa gamma di prodotti per il bar
(decaffeinato, solubile, cioccolata, the, orzo, camomilla) e una linea di caffè per uso domestico
solo per le caffetterie. Internazionale nella visione: una grande azienda paneuropea e presente
in molti altri paesi. Uno stile inconfondibile, lo stile Mokarabia: la qualità dei prodotti si
completa con un servizio ineccepibile. Per questo, ogni giorno, più di 15mila tra bar, ristoranti e
alberghi in Italia e nel mondo scelgono Mokarabia per “servire” il caffè.

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cibo&territorio

Sette Fratelli a Treiso e concluderete con un viaggio nel


passato tra le stradine anguste e le caratteristiche case in
Scelti per voi
mattoni di Neive, a ragione inserita nel circuito dei Bor-
ghi più belli d’Italia. Dall’alto di un colle, Neive, tutta
romantici vicoletti, si nobilita di architetture barocche dove mangiare dove dormire
e apre la porta alle terre del Moscato. La Langa dell’Asti L’osteria d’Italia Tenuta Montanello
invece è quella di Santo Stefano Belbo, o meglio di Ce- A pochi chilometri da Alba, un locale In un anfiteatro di colline dolci e riposanti
sare Pavese che a Santo Stefano nacque. Di fronte a San- semplice ma curato, dove si possono dove la vite domina su scenari pittoreschi, la
mangiare piatti dell’antica tradizione. Ottima Tenuta si colloca sulla cima di una collina,
to Stefano, dalla piana del Belbo, si erge il cocuzzolo di la battuta di fassone. Costo medio: 30 euro. immersa nel silenzio. Un magnifico parco
Moncucco dove Pavese trascorse i primi anni; di fianco San Rocco Seno d’Elvio (Cn) circonda un’ala della proprietà e invita a
Tel. 0173286942 percorrere i sentieri collegati alle escursioni
è la collina dei grandi falò. Qui finisce il nostro viaggio nella zona del Barolo.
nelle Langhe non senza prima darci appuntamento per Gemma Doppia con prima colazione: 70 euro.
un altro giro in Alta Langa, che si raggiunge salendo da Tradizionale, con ancora la massaia che Via Alba-Monforte, 40
prepara la pasta fatta in casa, un ambiente Castiglione Falletto (Cn)
Alba, con un paesaggio di pascoli, boschi e noccioleti, molto casalingo dove il dialetto prevale e dove Tel. 017362949
tra ruderi di torri e castelli e alture più simili a montagne di sicuro la cucina piemontese è un cavallo di
battaglia con piatti come i tajarin, il vitello Le case della Saracca
che a colline, una terra aspra, dove prati e campi sono tonnato o il bollito. Costo medio: 30 euro. Un’esperienza unica di grande suggestione:
stati strappati al bosco poco per volta. via Marconi, 6 - Roddino (Cn) si torna indietro nel tempo dormendo qui tra
Tel. 0173794252 antiche atmosfere e comfort contemporaneo
nel centro storico di Monforte.
Nella pagina precedente, una panoramica sui vigneti La libera Doppia: 130 euro (in camera il necessario per
Cordero di Montezemolo e, immerso in una romantica Un’osteria moderna nel centro di Alba con la prima colazione).
nebbia, il borgo di Serralunga d’Alba. Qui sotto una
un ottimo tartufo che viene presentato e Via Cavour 5
delle eccellenze della zona, il tartufo bianco
pesato a tavola. Monforte d’Alba (Cn)
Costo medio: 45 euro (senza tartufo). Tel. 0173789222
Via Elvio Pertinace, 24 - Alba (Cn)
Tel. 0173293155 Villa Tiboldi
Le viti di Nebbiolo e Arneis fanno da cornice
Trattoria della Posta alla vecchia villa, al fienile e alla casa del
Piatti tipici langaroli: carne cruda all’albese, custode. Caldi e accoglienti gli ambienti
agnolotti del plin, tajarin, stinco di vitello al interni come la sala dove viene servita la
barolo. L’uovo al tartufo vale il viaggio. colazione, le camere curate in ogni dettaglio
Anche fra i dolci spiccano i grandi classici con mobili d’epoca e rivestimenti pregiati.
della pasticceria langarola, ripensati per Doppia con prima colazione: 138 euro.
adeguarli agli standard di qualità e Case Sparse Tiboldi, 127
leggerezza di oggi. Canale
Costo medio 40/50 euro. Tel. 0173970388
Località Sant’Anna - Monforte d’Alba (Cn)
Tel. 017378120 Il Boscareto & Resort Spa
www.trattoriadellaposta.it L’attenzione per i dettagli traspare in tutti gli
ambienti: fusione di comfort e di estetica;
La cantinetta di Maurilio luogo di bellezza, di cultura e di ricchezza
Qui si offre tutta la “piemontesità culinaria” enogastronomica. In una cornice di 32 ettari
con i suoi fritti misti alla piemontese, i bolliti di vigneti, di sinuose colline, di borghi e di
e la polenta. Una cantina fornitissima e un castelli medievali spicca l’eccellenza della Spa
ambiente molto tradizionale. e delle suite. Doppia con prima colazione (e
Costo medio: 35 euro. accesso area benessere): 310 euro.
Via Roma, 33 - Barolo (Cn) Str. Roddino, 21
Serralunga d’Alba (Cn)
Locanda nel borgo antico Tel. 0173613036
Situata in mezzo alle vigne in un edificio
d’epoca rivisitato con rispetto, ma anche con
un senso della modernità e dell’efficienza che
si riflette anche nella tavola di Massimo
Camia. Costo medio: 80 euro.
Via Boschetti, 4 - Barolo (Cn)
Tel. 017356355

52
Giraudi
Via B. Giraudi, 16 Zona Micarella - 15073 Castellazzo Bormida (AL)
Tel. 0131.27.84.72 - Fax 0131.29.39.47 - info@giraudi.it
cibo&territorio

La vita?
È una scatola
di cioccolatini

E come con i cioccolatini


“non sai mai quello che ti
capita”. Lo diceva Forrest
Gump, facendoci sorridere
tutti. Ma il sorriso nasce da
sé parlando di cioccolato.
Al latte, fondente
o extrafondente,
in un’escalation di aroma
e profumi, è il signore
incontrastato della
dolcezza al palato.
Per alcuni un piacere
divino, come divine sono
le sue mitiche origini

di Glenda Spiller

54
Il 90% del cacao Il cacao è una pianta molto antica, le cui prime
tracce si ritrovano nel bacino dell’Orinoco 6
è prodotto in piccole mila anni fa. Furono i Maya i primi a farne lar-

aziende agricole go uso, e poi gli Aztechi, e il valore della bevan-


da tratta dai semi di cioccolato era tale da attribu-

a conduzione familiare irle poteri curativi e un elevato prestigio sociale


(era sostanzialmente appannaggio di nobili e sa-
che spesso subiscono cerdoti). Le aree attuali di produzione del cacao
sono sostanzialmente le stesse di 3 mila anni fa,
le logiche di un mercato con l’importante estensione della coltura ad alcu-

rispetto al quale ne zone dell’Africa occidentale affini per clima.


Prodotto venduto e consumato in grandi quantità
non hanno alcuna voce in tutto il mondo, è nei paesi tropicali che la pian-
ta di cacao cresce: più di 30 le nazioni che produ-
in capitolo. Il sistema cono cacao e oltre 14 milioni le persone che vivo-

del commercio equo no di esso. In alcune zone dell’Africa occidentale


e dell’America latina, la produzione di cacao è la

e solidale garantisce loro principale fonte di reddito: il 90% degli agricolto-


ri in Costa d’Avorio e Ghana vive principalmente
un guadagno equo della coltivazione di questo alimento. Il 90% del
cacao è prodotto in piccole aziende agricole a con-
e continuità nel lavoro duzione familiare da 4,8 ettari in media.

La produzione:
dalla cabossa al burro di cacao
L’albero di cacao ha bisogno dell’umidità e della
luce soffusa tipiche delle foreste tropicali, condi-
zioni nelle quali produce migliaia di piccoli fiori
bianchi o giallo-rosati, solo l’1% dei quali darà poi
vita al frutto, la cosiddetta cabossa. Esistono tre
principali varietà di albero di cacao. Il criollo, il più
pregiato e meno diffuso (non più del 2% della pro-
duzione mondiale). Dal criollo si producono va-
rietà di cacao come il porcellana, rarissimo e mol-
to delicato, ma dal gusto unico. Il forastero, è il più
diffuso (oltre l’80% della produzione mondiale),
si distingue per i semi scuri di colore violetto ed è
originario dell’Amazzonia. Infine il trinitario, ibri-
do tra gli altri due e originario dell’isola di Trinidad.
Quando le cabosse sono mature il produttore le
coglie e le lascia a fermentare. Nelle cabosse sono
contenuti infatti circa 30-40 semi di cacao immer-
si in una polpa zuccherina. La fermentazione con-
sente di arrestare il processo di germinazione dei

55
cibo&territorio

semi e nel contempo è la fase che fornisce al ca-


cao il particolare retrogusto distintivo legato
all’ambiente in cui cresce la pianta. Finita la fer-
mentazione, che dura anche una settimana, i semi
di cacao sono estratti e posti a essiccare per alcu-
ni giorni, finché il contenuto di acqua al loro in-
terno si riduce a meno del 10%, il che permette
di conservarle anche per lungo tempo. I semi sono
poi raccolti in grandi sacchi di iuta e inviati al tra-
sformatore. In questa fase i chicchi sono decorti-
cati, ridotti in granella, tostati e infine torrefatti.
La granella viene poi macinata e spremuta per
scindere il burro di cacao (che viene filtrato) dal
corpo fibroso del seme, il cosiddetto pannello. Il
pannello viene infine polverizzato e preparato per
la vendita. Il burro di cacao e una parte del pan-
nello vengono utilizzati per realizzare il cioccola-
to, attraverso un processo molto complesso in cui
si tende a ottenere l’amalgama migliore e la con-
servazione più duratura.

Produttori: una realtà da conoscere


La fase più delicata del processo produttivo del ca-
cao sta nella coltivazione e nella preparazione dei
semi in vista della trasformazione: da quando la
pianta di cacao viene piantata e inizia a dare frutti
(in media quattro anni) al momento in cui il pro-
duttore raccoglie i semi essiccati nel sacco di juta. Il
90% del cacao è infatti prodotto in piccole aziende
agricole a conduzione familiare da 4,8 ettari in me-
dia. La sproporzione in termini di potere contrat-
tuale è grande tra i piccoli produttori e i trader pro-
Dall’alto : la cabossa, il frutto dell’albero di cacao e un sacchetto di fave di cacao.
Sotto un succulento scacco di cioccolato alle nocciole, cannella e anice stellato

La pianta di cacao
cresce nella foresta
tropicale: l’attenzione
per gli standard
ambientali di
produzione è quindi
molto elevata
56
cibo&territorio

All’occhiello fessionali che vendono e comprano cacao come altre


materie prime. Il prezzo del cacao fluttua violente-
Le tante facce
un fiore di cacao mente sui mercati, ed è spesso venduto sotto forma del cioccolato
di future o di options (forme di contratto che riman-
Fondente:
Una storia che nasce nel 1907 quella della Pasticceria dano l’acquisto reale a una data successiva con un è composto di pasta di cacao,
Giraudi, con l’apertura di un mulino e di un forno per prezzo fissato il giorno stesso). I produttori sono burro di cacao, zucchero,
la panificazione. Da allora, grazie a un processo di esclusi da questo gioco, che subiscono senza potere vaniglia e, non sempre,
continua crescita ed evoluzione si arriva, negli anni ’60 lecitina (come emulsionante)
di intervento. Il prezzo lo fa la domanda. Il sistema
all’introduzione della lavorazione del cioccolato, de- in quantitativi variabili. La
del commercio equo e solidale (che Fairtrade certifi- percentuale minima di pasta di
stinata a diventare il fiore all’occhiello della Pasticceria.
Celebre tra le creazioni della Pasticceria Giraudi la Gia- ca) garantisce invece un prezzo equo e stabilità nelle cacao deve essere del 45%, ma
relazioni (due anni di rapporto assicurato per ogni l’ideale, anche per la cucina, è
cometta, crema gianduia con nocciole dedicata alla
il cioccolato al 50%.
sposa di Gianduia, “mamma affettuosa dei giandu- contratto di collaborazione). Poiché l’ambiente na-
iotti”, la cui eccezionalità é data dall’altissima percen- turale nel quale la pianta di cacao cresce è quello del- Extrafondente:
tuale di nocciole Piemonte di collina utilizzate per l’im- pregiato, ha una percentuale di
la foresta tropicale (particolarmente cruciale per
pasto (32%). Ottime anche le tante espressioni del cacao superiore al 70%, il che
l’equilibrio del pianeta) l’attenzione per gli standard
cioccolato lavorato con metodi rigorosamente artigia- lo rende ideale per il consumo
nali in mille forme e gusti nate dall’esperienza e dalla ambientali di produzione è molto elevata. Infine, con in tavolette, consentendo
creatività artistica di Giacomo Boidi, erede di una di- il Fairtrade Premium, contributo aggiuntivo rispetto di assaporare il retrogusto
nastia votata alla dolcezza che, forte delle solide basi al prezzo concordato dato al produttore, ci si assicu- amarognolo del cacao.
familiari, sa innovare e rispondere ai sempre nuovi de- ra che circolino risorse da investire sia in progetti che
sideri dei suoi clienti. Qualche esempio? Visitando la Al latte:
assicurino la qualità del prodotto e dell’ambiente la- più dolce e cremoso del
Pasticceria Giraudi si può scegliere tra schiacciatine e
vorativo, sia lo sviluppo e il benessere generale dei cioccolato fondente, si ottiene
tavolette, cioccolatini di ogni tipo, specialità come i
produttori e della comunità a cui appartengono. aggiungendo latte in polvere.
Nugatelli (friabili torroncini ricoperti di cioccolato), i
Mandrugnin al liquore, la frutta secca al cioccolato, i Al gianduia:
gianduiotti e un’affascinante Giacometta al Caffé. Il invenzione dei torinesi,
Il testo è a cura di Glenda Spiller di Fairtrade, marchio
filo conduttore di tutte queste ghiottonerie? Senz’al- di garanzia del Commercio Equo e Solidale gestito per ovviare al blocco delle
tro la passione, la stessa che ha trasformato questa in Italia da Fairtrade Italia. importazioni decretato da
piccola azienda artigianale in una splendida realtà co- Napoleone nel 1806. L’idea fu
nosciuta in Italia e all’estero. Non è difficile, infatti, che miscelare le scarse dotazioni
in alcuni tra i più noti ristoranti italiani, al momento di cacao con una polvere
del caffè, vi capiti di assaggiare uno dei piccoli capo- di nocciole piemontesi.
L’amalgama ebbe molto
lavori usciti dal laboratorio di Giacomo Boidi!
successo, ed è tuttora molto
amato per il consumo nella
Giraudi Cioccolato Artigianale forma classica dei cioccolatini
Via Giraudi, 16
- Castellazzo Bormida (Al) o in quella di tavolette con
Tel. 0131278472
- www.giraudi.it nocciole intere.

Bianco:
viene prodotto con burro di
cacao, zucchero e derivati del
latte, escludendo la polvere di
cacao. Questo procedimento
gli conferisce il caratteristico
colore avorio. È stato prodotto
per la prima volta dalla Nestlè
per le sue caramelle Galak,
nell’immediato dopoguerra.
Non contenendo cacao, non
rientra nella definizione di
“cioccolato”.

58
Dal 1833
confettiamo
la natura

IRC William Di Carlo s.r.l


Via del Lavoro, 25 - 67039 Sulmona (AQ) IT - tel.: +39 0864 253070 - fax: +39 0864 253071 - www.dicarlo.it - dicarlo@dicarlo.it
cibo&territorio

La vita è “color care le nostre radici». La creazione di


delizie come queste è artigianale, con
cioccolato”! l’utilizzo di materie prime di qualità,
per la maggior parte prodotte sul ter-
Inutile dire che il cioccolato è da sem- ritorio calabrese, salvo ovviamente il
pre il punto debole di ognuno di noi. cacao. La farcitura racchiusa dal cioc-
Chi non cederebbe alla tentazione di colato fondente o al latte, è compo-
far fondere in bocca un piccolo irre- sta di liquore all’arancio, crema di li-
sistibile scacco di buon cioccolato, moncello, castagne glassate, mele
croccante in superficie ma dal cuore cotogne, zenzero fresco, mandorle
fluido, anche se ha fatto voto di resi- tostate intere, pasta di caffè: solo al-
stere? Il cioccolato è un mondo, un cuni dei ripieni golosi che rendono
universo che ci regala delicate, appa- questi prodotti così sorprendenti. La
ganti sensazioni. Diverse civiltà, nei cosa curiosa è che queste rare delizie
secoli, hanno saputo carpire e tra- hanno ognuna un nome ispirato alle
Qui sopra, i gioielli di Cristina Quattrone nella loro elegante confezione
mandare i segreti che cela questo divinità greco-romane e si presenta-
frutto dalle poliedriche sfaccettature, no sotto una forma singolare, quasi
estraendo piccoli dolci sorprese per il Antica Dolceria Rizza di design, volta a rappresentare gli
palato, e non solo. Narra la leggenda ingredienti stessi. Attirati dal sex-ap-
Dal 1935 il vero culto nel “Cioccolato di Modica”.
che, in un tempo molto lontano, so- peal della confezione, dunque, come
Le fave di cacao decorticate e tostate incontrano
lo agli dèi erano noti il potere di una il candido zucchero e si fondono nel “primo” si può resistere alla tentazione di
misteriosa sostanza, finché un intre- cioccolato che si profuma di vaniglia e cannella, ghermire Afrodite, con farcia di cre-
pido eroe non ne rubo il segreto sve- si colora di verdi pistacchi e dorate mandorle, ma di cocco aromatizzata al limone,
si avvolge di scorze d’arancia e limoni di Sicilia. poi Narciso, col suo cuore di pistacchi
landolo agli uomini: era Prometeo e
Continuando su questa armonia di sensi e
il suo dono non era il fuoco. No, no, di Bronte e cioccolato nero? Non si
perseguendo la “giusta linea”, l’ultimo nato della
era il cioccolato. Lo sottrasse diretta- famiglia Rizza è il Leggero Modica, caratterizzato può inoltre non essere incuriositi da
mente dalla mensa degli dei dell’Olim- dalla tipica granulosità all’assaggio ma da Ermes, fatto con torroncino croccan-
po e quando essi non se ne accorse- un’attenzione particolare alle calorie garantita te al rum, e neppure da Iride, noccio-
dall’impiego di uno zucchero derivato dalla la intera in crema di nocciole e cioc-
ro era troppo tardi. Infatti Prometeo
frutta il cui apporto calorico è inferiore del 50%
passò mari e monti, pianure e colline, colato. E poi, ci sarebbero da
di quello dello zucchero solitamente impiegato.
laghi e fiumi precipitosi e fece cono- Antica Dolceria Rizza, da oltre 70 anni, tradizione, assaggiare ancora 20 gusti... La pas-
scere il cacao agli uomini perché ne esperienza, innovazione: un blend unico che fa la sione di Cristina Quattrone per il cioc-
godessero assieme agli altri doni del- differenza. Si effettuano, su prenotazione, visite colato proviene da circostanze casua-
guidate nei laboratori. li che l’anno portata a scoprire un
la natura. Ma soprattutto perché fos-
se anche per loro quello che era per talento innato. Un giorno non lonta-
Via S.Cuore, 64 - Modica (Rg)
gli dei: un cibo che nutre direttamen- Tel. 0932905168 - www.anticadolceriarizza.it no, attratta da una piccola vetrina di
te l’anima. Una delle terre toccate da un cioccolateria di Milano, decise di
Prometeo era la Calabria, e in parti- entrare. Ne uscì con uno stampino e
colare quella punta con la quale sfio- un termometro digitale, senza nem-
ra l’acqua dello Stretto. A Reggio Ca- meno sapere davvero come utilizzar-
labria c’è infatti un piccolo laboratorio li. In seguito si documentò e iniziò a
artigianale dove mani appassionate dare briglia sciolta alla sua creatività
confezionano veri e propri gioielli di dolciaria, finché un giorno capì che
cioccolato. Queste mani, che danno quella era la sua vera strada. Ma c’è
vita a un affascinante dolcissimo di più, Cristina oggi ha compiuto la
mondo, sono quelle di Cristina Quat- scelta di portare avanti la sua attività
trone, la signora del Cioccolato allo scopo di aiutare i bambini del
(www.colorcioccolato.it). «Al palato Madagascar. Ed è questo è il vero fine
di chi li gusta – dice Cristina – i miei che giustifica così tanta irresistibile
“gioielli” devono raccontare la loro dolcezza!
storia, una storia fatta dei sapori del-
la terra di Calabria, per non dimenti- (di Giulia Giovannelli)

60
biologico di Riccardo Astolfi

Ultima raccomandazione (ma non in or-


dine di importanza): leggiamo le etichette!
Fare attenzione agli ingredienti di ciò che
si consuma è il primo passo verso la salu-
te. Mangereste mai un prodotto se si chia-
masse: “mono e digliceridi degli acidi gras-
si”? No? Beh, è un emulsionante classico
presente in molte delle merendine in com-
mercio. Per non parlare delle margarine
idrogenate, grassi vegetali ricchi di grassi
poco nobili che aumentano i rischi cardio-
vascolari per la nostra salute. Attenzione
anche all’ordine degli ingredienti. Sapete
sicuramente già che per legge l’elenco de-
gli ingredienti di un prodotto confezionato
deve essere espresso in ordine decrescen-
te. Al primo posto dell’elenco, quindi, tro-
veremo quelli presenti in dosi maggiori, e
così via. E cos’è quasi sempre al primo po-
sto nell’ingredientistica delle merendine

Quattro regole confezionate (e delle bibite)? Lo zucche-


ro. Assumere grossi quantitativi di zucche-
ri, oltre a non fare bene dal punto di vista

per bambini più sani


nutrizionale (non è strano che negli ultimi
anni si stia assistendo a un aumento dei
casi di diabete e di obesità anche nei bam-
bini delle scuole medie e elementari), crea
rapidi e poco gestibili stati di iperattività
seguiti da pesanti cali di attenzione, con la
Autunno. I nostri figli sono ormai rientrati a scuola da più conseguenza che nelle ore passate a scuo-
di un mese e in tutte le famiglie si consuma quotidianamente la dopo la merenda il bambino diventa in-
il “dramma” della scelta della merenda di metà mattina gestibile e svogliato.

Cosa è più nutriente? Qual è la scelta più nali” accattivanti. Farina, burro, zucche-
sana? Un piccolo snack basterà per arri- ro di canna, uova biologiche: ingredienti
vare senza fame fino a pranzo? E la frut- sani e nutrienti, per una merenda sempli-
ta piacerà al nostro bambino? Ogni anno ce e veloce da preparare.
si parla sempre di più di come educhiamo
i nostri figli (ma anche noi stessi) a pren- Seconda regola: se non abbiamo tempo
dersi di cura di sé attraverso il cibo. Na- di preparare la merenda a casa, orientia-
turalmente il mangiare fuori casa, specie moci verso prodotti con la lista di ingre-
se fuori pasto, è uno dei momenti in cui dienti più breve e semplice. Diffidiamo da
è necessario fare più attenzione, perché è lunghi elenchi, sigle strane e parole diffici-
facile cadere in tentazione davanti a una li: una merendina è buona anche se (anzi,
macchinetta piena di gustose merendi- proprio quando) è semplice.
ne ricche di grassi poco nobili e zuccheri
raffinati. Come fare allora? È presto det- Terza regola: privilegiamo prodotti bio-
to: adottando poche e semplici regole ci logici. Questo non significa che siano ali-
si può infatti orientare senza problemi in menti più sani, attenzione, ma che alme-
questa giungla di dolcezza. no avremo la certezza di dare ai nostri
bambini prodotti senza conservanti, colo-
Prima regola: privilegiare merende prepa- ranti o altri additivi di sintesi, e i cui ingre-
rate in casa. Una fetta di ciambella fatta in dienti sono stati ottenuti senza l’utilizzo
casa sarà sempre più sana di una meren- di pesticidi in agricoltura. Una buona ga-
dina confezionata, anche se quest’ultima ranzia, insomma, di gustare un prodotto
viene pubblicizzata con slogan “nutrizio- “vero” e genuino.

62
Vdg promotion

Esploratori d’eccellenza
Pastificio Latini, Boscovivo, Le ricette di Caterina. Tre declinazioni di uno stesso concetto: quello di
altissima qualità, tutta italiana. Scopriamo insieme a chi va il merito di averne riconosciuto l’unicità e il
valore, supportandone il lavoro fatto fin ora e sostenendone la produzione con l’obiettivo di sviluppare
nei consumatori una consapevolezza nuova e farci vivere una vita più genuina, più gustosa, migliore

Eccellenze Alimentari Italiane spa nasce, a metà del 2010, dalla volontà pre alla ricerca dell’antica sapienza ed esperienza di quei produttori che
di un gruppo di industriali che fa capo a IKF spa – la prima società italia- hanno fatto del loro lavoro una passione. Una qualità sempre più rara
na quotata all’AIM – di dare valore a ciò che è unico e straordinario nel e preziosa, destinata solo a chi sia in grado di apprezzare veramente il
mondo della cultura gastronomica Italiana. «Noi di Eccellenze Alimenta- privilegio di incontrarla. La nostra ambizione è quella di diventare, entro
ri Italiane spa vogliamo essere riconosciuti come esploratori di eccellen- cinque anni, la firma di garanzia di riferimento dell’alta gamma alimen-
za», dichiarano dall’azienda. «Esploratori sul territorio italiano alla ricer- tare italiana per il pubblico nazionale e internazionale». Obiettivo di Ec-
ca delle migliori espressioni nelle produzioni artigianali del settore della cellenze Alimentari Italiane spa è dunque quello di costruire e presidiare
drogheria alimentare di alta gamma con lo scopo di dare a queste realtà elementi chiave di concreta esclusività in campo gastronomico ricono-
l’opportunità di affermarsi presso il pubblico nazionale e internazionale. scibili dal consumatore e dal trade, valorizzando le specialità territoriali
Andiamo alla ricerca dei migliori produttori, di specialità gastronomiche (Alle Origini della Tipicità), esaltando qualità organolettiche uniche (Oltre
di nicchia, di prodotti tipici di altissimo pregio, realizzati nel rispetto del- la Genuinità), diffondendo la cultura moderna del gusto (Alimentazione
la tradizione italiana regionale e con materie prime di eccelsa qualità». e Piacere). Attualmente Eccellenze Alimentari Italiane spa ha la gestio-
Eccellenze Alimentari Italiane spa rivolge un’attenzione speciale a siste- ne esclusiva di marche ad altissimo profilo di specializzazione apparte-
mi di produzione artigianali tramandati nel tempo e alla valorizzazione nenti a settori con alta penetrazione e immediata riconoscibilità in tutto
di ricette antiche ed esclusive. «Il nostro pubblico ama l’esplorazione di il mondo come la pasta secca speciale (Latini Il Pastificio), condimenti a
sapori inediti. Per questo proponiamo una selezione gastronomica esclu- base di tartufo (Boscovivo) e salse (Le ricette di Caterina), che andiamo
siva per operatori commerciali e consumatori attenti ed esigenti, sem- di seguito a conoscere meglio.
Dalla terra
i gioielli
del gusto
Boscovivo è la marca
specializzata nella ricerca
e selezione di frutti nobili
della terra e nella loro
trasformazione artigianale
in ricercati alimenti o
ingredienti di prestigio tipici
della cultura gastronomica
La cantina della pasta italiana. È il tartufo a
farla da padrone nella
Pasta Latini è un marchio che racchiude la competenza di una famiglia, la coltivazione e la produzione di grani produzione Boscovivo;
antichi o solo dimenticati per fare pasta in purezza, le collaborazione con grandi chef italiani e stranieri: una nero e estivo dalla Toscana,
vera e propria anticamera dell’alta ristorazione dunque, o, come amano definirsi, una “cantina” dell’eccellen- dall’Umbria e dalle Marche,
za in ambito pasta. Del 1990 la Linea Classica realizzata con i migliori grani duri italiani; di due anni successiva o bianco da selezionate
la Linea Senatore Cappelli, con la quale la famiglia Latini realizza, per la prima volta al mondo, la pastificazione zone toscane, il pregiato
in purezza. Questa varietà di grano duro, selezionata all’inizio del secolo scorso da Nazareno Strampelli, pa- tubero viene proposto da
Boscovivo nelle sue più
dre della moderna cerealicoltura, era stata abbandonata negli anni 60, e Pasta Latini è tornata a seminarla nel
variegate espressioni: in
1991 per regalarci una pasta dal profumo e dal sapore intensi e speziati. Tra le materie prime lavorate anche il
salamoia, come sofisticato
grano duro Taganrog che prende nome dal porto sul Mar d’Azov: cinque gli anni di sperimentazione, semina carpaccio, sotto forma
e raccolta del Taganrog sulle colline marchigiane che ci sono voluti per realizzare la seconda pastificazione in di creme, salse e di un
purezza. Questa varietà di grano duro, la preferita da Vincenzo Agnesi, ha note dolci, delicate, quasi burrose delicatissimo burro ai tartufi
che ricordano la baguette. Più recente, del 2002, la linea al farro, una pasta semintegrale che supera in percen- bianchi o d’estate, oltre al
tuale di fibre le “nere” integrali, estremamente digeribile. Le varietà di farro utilizzate sono coltivate fra Marche, pregiatissimo condimento
Umbria e, dal 2009, anche in Brianza. Novità infine la Linea con le uova prodotta con semole 100% italiane al tartufo bianco in olio
e uova di altissima qualità di provenienza marchigiana che partecipano all’impasto nella misura del 33%: una extra vergine d’oliva.
percentuale notevole che dona alla pasta un piacevole colore giallo e un profumo fragrante. Boscovivo Specialità ha
inoltre sviluppato, oltre a
quella al tartufo, altre linee
di prodotto esclusive come
i mieli e le confetture, per
Salse che fanno la storia una scelta d’eccellenza
che non riguardi le sole
Ispirate a un universo gastronomico che
occasioni speciali ma la vita
evoca il tempo e la figura di Caterina de’
di tutti i giorni.
Medici, Le Ricette di Caterina nascono dalla
ricerca e dal recupero di materie prime di
rara qualità come la carne di Chianina Igp e
la carne di Suino Cinta senese, provenienti da
allevamenti accuratamente selezionati, o come
la selvaggina – il cinghiale, il capriolo, la lepre
e il cervo – che, grazie alle mani esperte di
artigiani del gusto e sotto la guida di autorevoli
Università del settore, si trasformano in ragù,
sughi e salse uniche sul mercato, grazie anche
all’incontro con pomodori scelti, verdure
fresche, olio extra vergine d’oliva e i migliori
funghi porcini. Tutti i ragù sono realizzati con
carni in percentuale del 60%. Ottimi anche
i sughi vegetali come quello mediterraneo,
alla boscaiola o il ragù finto alla toscana con
verdure fresche, e il sugo rustico. Immancabile
e autentica la salsa per crostino toscano
affiancata da golosi patè: di olive nere,
di cinghiale, d’oca con tartufo.
L’Italia a NY (e non solo)
La promozione della cultura gastronomica nazionale secondo Academia Barilla

Come si fa a promuovere la cucina italiana nel mon- non sono di origine italiana ma si sono formati nel Academia Barilla
do? L’abbiamo chiesto a Gianluigi Zenti, Presidente nostro paese per diventare ambasciatori della nostra Largo Calamandrei, 3/A – Parma
di Academia Barilla. «È un’operazione molto com- cucina. Noi li esaminiamo e certifichiamo la loro ef- Tel. +39 0521264060
plessa – ci ha risposto – perché si tratta innanzitutto fettiva conoscenza teorica e la capacità di corretta info@academiabarilla.com
di definire che cosa sia la cucina dell’Italia, in cui si realizzazione pratica delle specialità della cucina ita- www.academiabarilla.com
intrecciano tradizioni culturali diverse a formare un liana. Infine Academia Barilla è stata protagonista a
mosaico di difficile, ma entusiasmante lettura. Per- New York lo scorso settembre durante il concerto
ciò, per quanto ci riguarda, abbiamo iniziato a rac- gratuito di Andrea Bocelli, organizzato dalla Barilla
cogliere i testi fondamentali, nella nostra biblioteca all’interno del Central Park. In tale occasione Loren-
di Parma, mettendoli a disposizione del pubblico e zo Boni, Executive Chef di Barilla America, ha offer-
degli studiosi: ne abbiamo più di 10 mila, molti dei to al pubblico una serie di piatti tradizionali italiani;
quali digitalizzati. Poi, dato che la gastronomia è una un’occasione unica per i newyorchesi di condivide-
scienza pratica abbiamo riunito una pattuglia di ot- re la tavola sotto le stelle e di vivere un’esperienza
timi chef per testare le varie ricette e tenere dei veri sensoriale completa (non solo musica, ma anche
e propri corsi di cucina per professionisti e appassio- immagini, gusti, profumi), dedicata non solo ai pre-
nati. A completamento di questi abbiamo iniziato senti: il 25% del ricavato è stato infatti devoluto a La
a organizzare delle esperienze eno-gastronomiche Banca Food For New York City per aiutare i cittadini
sul territorio, alla scoperta dei luoghi di produzione bisognosi di New York. Gli chef di Academia Barilla
di prodotti tipici e vini italiani. Al di fuori della nostra hanno anche organizzato diversi appuntamenti per
sede a Parma, è possibile scoprire la ricchezza del- svelare al pubblico i segreti dell’olio extra vergine di
la gastronomia regionale italiana con la gamma di oliva. Effettivamente è un’azione di promozione a
prodotti che selezioniamo e vendiamo nei migliori tutto campo dell’Italia e delle sue specialità, parti-
gourmet store». «Con il nuovo programma di Cer- colarmente importante in questo difficile momen-
tificazione Professionale – prosegue Zenti – siamo to economico».
in grado di selezionare i migliori chef di cucina italia-
na nel mondo. Molti di loro che lavorano all’estero Gianluigi Pagano
Sempre più...gusto
Gli artigiani delle prelibatezze
e tipicità italiane vi aspettano
nei tre punti vendita milanesi

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qualità, ma che spesso faticano a superare i confini
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matore è coccolato e indirizzato nella scelta di pro-
dotti garantiti. Dai migliori vini della Penisola agli oli
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di Giuseppe Pulina

scienza e vita
Professore di Zootecnia speciale
all’Università di Sassari

Sapori antichi per diete moderne


Che si tratti di ungulati, animali di piccola taglia o uccelli migratori, la selvaggina vanta
carni più ricche di proteine e meno grasse rispetto a quelle delle specie domestiche,
con un migliore rapporto tra grassi saturi e insaturi e dunque elevati valori nutrizionali

L’utilizzo di selvaggina come fonte di approvvigio- tativi sia in termini economici, é tutt’altro che tra-
namento di proteine nasce con l’uomo. Già l’Ho- scurabile. Per rivisitare questo insieme di carni, a
mo habilis, 2,5 milioni di anni fa, utilizzava stru- volte molto differenti fra loro, abbiamo intervista-
menti rudimentali per la caccia e il sezionamento to Andrea Amici, docente di gestione della fauna
delle prede. Allora il consumo della selvaggina selvatica presso l’Università della Tuscia di Viterbo
catturata era pressoché immediato senza che il e buongustaio.
muscolo avesse la possibilità di diventare “car-
ne”. La scoperta del fuoco da parte dell’Homo Per quale motivo la carne di animali selvatici si
erectus, e quindi la cottura della carne, miglio- sta diffondendo sui mercati e sulle tavole de-
rò l’assimilazione dei nutrienti e ridusse i rischi gli italiani?
da ingestione di parassiti e patogeni, favorendo I motivi sono molti. Si va dalla riscoperta della
così l’ulteriore espansione della nicchia alimenta- tradizione, alla valorizzazione delle tipicità locali,
re della specie umana. Il consumo di selvaggina, al crescente interesse per gli aspetti culinari. Inol-
e lo sforzo fisico e organizzativo per procurarse- tre alcune specie selvatiche hanno visto un incre-
la, favorirono così l’evoluzione anche culturale mento di numero e di territorio colonizzato per
dell’uomo. Col passare dei millenni la selvaggina effetto dell’abbandono delle pratiche agricole su
ha visto il suo ruolo modificarsi in relazione alla vaste aree del paese. A ciò si aggiunge l’utilizzo
prosperità e alle organizzazioni sociali, passando delle aree marginali con allevamenti di selvatici
alternativamente da fonte di sussistenza a bene che ha mostrato un particolare dinamismo negli
di lusso appannaggio delle classi dominanti. Og- scorsi decenni. L’insieme di tutto questo ha fatto Andrea Amici, docente
gi la carne di animali selvatici ha conquistato una crescere l’interesse per la selvaggina, un mix tra di gestione della fauna
selvatica presso l’Università
nicchia anche nella grande distribuzione facendo curiosità, tradizione e accresciuta attenzione per della Tuscia di Viterbo
emergere un mercato che, sia in termini quanti- quello che mangiamo.

68
Andiamo con ordine. Agli italiani piace sempre
più la selvaggina, ma di questa carne quanta se
ne consuma?
Purtroppo le statistiche sono concentrate sulle specie
domestiche, in particolare sui bovini e sui suini, men-
tre la selvaggina è relegata in un calderone indistinto
con conigli e altre carni. I numeri disponibili indica-
no un consumo medio pro capite di 3-4 chili all’an-
no. Ma è molto probabile che a questo dato sfugga
la crescente quantità di carne derivante dalla caccia,
e destinata in buona parte al consumo familiare. Da
una recente ricerca della Associazione Scientifica di
Produzione Animale risultano circa 7 mila tonnellate
annue di carne dai soli ungulati abbattuti, e sicura-
mente sono numeri sottostimati in quanto non inclu-
dono gli allevamenti.

In merito alla qualità delle carni, come si caratte-


rizza la selvaggina?
Domanda difficile, soprattutto perché le specie che
genericamente chiamiamo selvaggina sono veramen-
te le più disparate. Da una parte abbiamo gli ungulati,
che includono soprattutto cinghiale, capriolo, cervo e
daino, dall’altra la cosiddetta piccola selvaggina, con
lepre, fagiano, pernice, starna, e molte altre specie di
uccelli migratori.

Se vogliamo parlare degli ungulati, cosa si può


dire sulla composizione chimica delle carni e sul
loro valore nutrizionale?
In generale, le carni dei selvatici sono più magre ri-
spetto a quelle delle specie domestiche. I selvatici
hanno pochi grassi di deposito, anche nel sottocu-
te, probabilmente perché meno selezionati per il ca-
rattere deposito di grasso, ma anche perché non di- generale nell’Unione Europea, i controlli sull’ambiente In apertura un
spongono di alimenti con facilità, come succede per sono molto più rigorosi rispetto ad altri paesi e anche i bell’esemplare di fagiano
e qui sopra un maestoso
gli animali domestici. Se vogliamo parlare di nume- controlli effettuati direttamente sui selvatici sono molto cervo. Nella pagina
ri, ricordiamo che il grasso intramuscolare è inferiore attenti. Quelli di allevamento, in particolare, sono sot- successiva, dall’alto: un
all’1%, mentre la carcassa (soprattutto dei selvatici al- toposti a monitoraggio sanitario continuo durante l’ac- piatto di salumi di cinghiale
e uno di capriolo in salsa
levati) può arrivare al 2,5% nel daino e fino al 5% nel crescimento, prima e dopo il sacrificio, mentre quelli di mirtilli, tipicità del
cinghiale, valori comunque inferiori rispetto ai dome- derivanti dall’attività venatoria, che possono essere ce- Trentino Alto Adige
stici. Il colesterolo è invece molto simile. Per quanto ri- duti in piccole quantità a privati o consumatori finali,
guarda la composizione in acidi grassi, nutrienti molto secondo le norme entrate in vigore da pochi mesi, lo
importanti per l’alimentazione umana, nella selvaggi- sono meno, per cui in questo caso il kilometro zero è
na troviamo un migliore rapporto tra grassi saturi e una buona norma: più vicino vive l’animale, meglio co-
insaturi, con prevalenza dei preziosissimi polinsaturi. nosciamo l’ambiente da cui deriva.
Ovviamente le carni di selvatici hanno meno acqua e
meno grassi, e quindi più proteine, ed anche queste Una polemica riguarda l’uso del piombo per le ar-
contribuiscono ad elevare il valore nutrizionale. mi da caccia: può ritrovarsi nelle carni?
Intanto questo potrebbe riguardare solo le carni che
Rimaniamo sulla qualità; è vero che gli anima- derivano da attività venatoria e io mi preoccuperei più
li selvatici potrebbero accumulare contaminanti, dell’inquinamento ambientale, in particolare di quel-
sostanze indesiderate? lo derivante delle attività industriali. Anche perché il
Questi animali possono accumulare sostanze indesi- piombo nudo o incamiciato costituisce un metallo
derate al pari delle specie domestiche e dei prodotti d’elezione per le sue proprietà balistiche. Ma ora non
agricoli di cui in gran parte si nutrono. Molti caprioli, è più il solo mezzo utilizzato per la cattura, sia perché
cervi e daini pascolano con le greggi, per cui “sono il in aree umide è vietato in quanto gli uccelli potrebbe-
frutto della terra in cui vivono”. Tuttavia, in Italia, e in ro mangiarne grandi quantità, sia perché sempre più

69
scienza e vita

spesso è ricoperto da altri metalli. Ad mostrato i prodotti alimentari pronti,


ogni modo, la precauzione suggerisce il segmento delle carni di selvatici tra-
una larga escissione della parte colpi- sformate avrà sicuramente un notevole
ta, e questo i cacciatori lo sanno. Re- sviluppo. In altri paesi già troviamo pro-
centi studi dell’Università della Tuscia sciutti di cervo salati ed essiccati, op-
sul rischio metalli, almeno nel cinghiale, pure terrine di cervo o cinghiale, ma le
suggeriscono che i limiti di ingestione preparazioni potrebbero essere anche
per l’uomo vengono rispettati, e questo più complesse e arrivare a dei veri piatti
vale anche per cadmio e cromo. Negli da gourmet.
Stati Uniti hanno recentemente abbas-
sato i limiti per i bambini, ma dalle no- Visto che siamo in argomento, an-
stre simulazioni non è sicuramente la che il palato vuole la sua parte e la
carne di selvatici a mettere a rischio la selvaggina ha da secoli rappresenta-
loro salute. to una prelibatezza che rallegrava la
tavola dei ricchi. In chiave moderna
La vendita della selvaggina può di- come si rapporta la selvaggina con
ventare anche un’opportunità? la gastronomia?
Indubbiamente, prima di tutto per Debbo dire che questi aspetti sono
promuovere le innumerevoli risorse per me allettanti e molto interessan-
che il territorio italiano offre, dall’ar- ti. Io ritengo che l’arte culinaria trovi
co alpino alla Sicilia, dai rifugi di mon- nella selvaggina una delle sue massi-
tagna agli agriturismo di pianura. La me espressioni, che non significa so-
carne di selvaggina locale è un’attrat- lo piatti complessi, elaborati e lunghe
tiva gastronomica, anche se non sem- preparazioni: ad esempio, la selvaggi-
pre gli operatori del settore hanno sa-
puto coglierla, e sempre più spesso
Le carni dei selvatici na giovane ben si presta a preparazioni
semplici come gli arrosti, gli spezzatini,
la carne selvatica arriva dai mercati
esteri, magari congelata. In altri pa- hanno meno acqua, ma anche la semplice grigliata; quella
adulta, soprattutto se si tratta di ma-
esi sono state organizzate filiere per
la carne di selvatici mentre in Italia ci meno grassi, e quindi schi, richiede invece un’idonea mari-
natura e meglio si presta per il brasato,
limitiamo a sporadiche esperienze lo- l’umido o il salmì. Ricette tradizionali
cali. Proprio noi, che in fatto di cuci- più proteine si trovano a bizzeffe nei libri di cucina
na siamo famosi, e nel settore degli più classici, ma anche nella tradizione
insaccati siamo probabilmente quelli
con maggiore esperienza e un più al-
e un maggior valore locale, tutt’altro che da sottovaluta-
re. Ecco quindi che trionfano le spezie
to livello qualitativo. nutrizionale rispetto e gli accostamenti audaci con alcuni
frutti come ciliegie, mirtilli, mele, pru-
Quindi parliamo anche di prodotti
trasformati, salsicce, prosciutti?
a quelle degli animali gne, fino all’agrodolce.

Questi sono i prodotti più noti e spes-


so derivanti dal cinghiale che, per la domestici Allora la cucina della selvaggina ri-
entra nella nouvelle cuisine, è una
sua origine suina, semplifica la messa cucina d’avanguardia?
a punto delle tecniche di trasformazio- No, al contrario: è tradizione pura. E poi
ne. Esistono però anche altri prodot- come si fa a non subire il fascino di una
ti che potrebbero essere ampiamente cena a base di pernice ai mirtilli o di lepre
apprezzati, basti pensare alla bresaola con finferli. Magari davanti a un camino,
di daino e di cervo su cui l’Università di accompagnata da un vino di qualità co-
Pisa ha iniziato qualche studio, oppure me in Italia sappiamo produrre. Indub-
alla mocetta, alla mortadella, alla sop- biamente la selvaggina si presta all’alta
pressata, e ai vari tipi di salami in cui la cucina. Non solo aromi di selvatico, di fe-
carne può essere mescolata a quella di gato, di acidulo quindi, ma sapori com-
suino. Ma le tecniche vanno messe a plessi e aromi variegati che si accompa-
punto e per questo devono incontrarsi gnano anche a presentazioni a effetto,
ricerca e industria: senza questo bino- a scenografie straordinarie. Non si pen-
mio rimarremo nel limbo delle produ- si però che queste cose sono esclusività
zioni casalinghe e non delle opportu- degli chef; magari richiedono un pochi-
nità commerciali. Trovandoci nel terzo no di tempo e applicazione, ma l’effetto
millennio, con lo sviluppo che hanno anche a casa è assicurato.

70
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Fagiolo di Sorana igp


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concentra in particolar modo a Seggiano e


Arcidosso. L’Olivastra Seggianese è la cultivar
dell’Olera Europaea meno “commerciale” tra
tutte le 1628 censite al mondo; basti sape-
re che se la piantate oggi avrete le sue olive
non prima di 20 anni. Pensate a una situa-
zione simile nel mondo del vino o dei distil-
lati e provate a immaginare il prezzo di una
bottiglia stoccata per 20 anni; sarebbe intoc-
cabile, un pezzo da conservare in cassaforte.
A questo va aggiunto che l’Olivastra Seggia-
nese non è poi così facile da allevare: è sen-
sibile allo pseudomonas syringa, un’actinidia
che dà la rogna dell’olivo con marcescenze e
seccume di foglie e rami; è poi molto sensi-
bile al capnodium oleaphilum, la fumaggine,
che copre con uno strato di polvere nerastra
le foglie parassitate dalla cocciniglia. È anche
sensibilissima alla spilocaea oleaginea respon-
sabile dell’occhio di pavone, o vaiolo dell’oli-
vo, riconoscibile dalle macchie gialle concen-
triche simili a quelle sulle piume del pavone.
Ma allora perché nasce un Consorzio di Tu-
tela per una pianta così impegnativa e poco
remunerativa? Per cultura. Una parola che
quasi mai va d’accordo con il profitto spic-
ciolo di tutti i giorni ma che invece considera
profitto ogni euro speso per salvaguardare la
propria identità territoriale, sociale e storica,

Se tutti lavorassero così le proprie usanze, i piatti conditi con l’Oliva-


stra Seggianese: e se investimento culturale
deve essere, che sia al massimo. Così, sotto
la guida del suo presidente, il dottor Oriano
Nato nel 2002, il Consorzio Olio di Seggiano si distingue Savelli, il Consiglio dei Soci del Consorzio ha
per la volontà di tutelare e produrre non solo ottimo deciso di partire dalla cultura della qualità e
olio ma una più ampia cultura dell’eccellenza la qualità si fa con la conoscenza e lo studio.
A maggio di quest’anno Il Consorzio Tutela
Olio Seggiano ha “obbligato” i propri soci a
frequentare il Corso di Assaggiatori Ufficia-
Siamo stati abituati a pensare che dietro a un li di Olio Extra Vergine, tenutosi secondo le
Ente Pubblico ci debba essere apatia, mene- norme del Ministero delle Politiche Agricole
freghismo o, nel migliore dei casi, la sveglia e ben 24 di essi hanno ottenuto sia la Cer-
furbizia dei suoi amministratori. E così anche tificazione di Idoneità Fisiologica all’assaggio
noi consumatori ci adeguiamo spesso ai mo- sia la Certificazione di aver maturato grande
delli del libero pensiero distruttivo e facciamo esperienza di assaggio non solo di cultivar
di ogni erba un fascio. A volte però nascono e italiane ma anche di cultivar internaziona-
si sviluppano aggregazioni di uomini e donne li al fine di competere con la bravura altrui.
che rifiutano queste logiche e da questi insie- Ecco dunque un Consorzio dove i soci sono
mi si sviluppano modelli produttivi da imitare e autori e censori coscienti della propria qua-
moltiplicare. Oggi qui ne voglio segnalare uno. lità, dove un errore si può commettere ma
Nel 2002 nasce il Consorzio Tutela Olio Seg- dove si sa anche come correggerlo in futuro,
giano Dop allo scopo di tutelare, promuovere e per puntare a una produzione di eccellenza
commercializzare l’olio dell’Olivastra Seggiane- e all’offerta di un olio unico al mondo per
se, una cultivar autoctona diffusa nel territorio profumi e gusto, perfetto nella sua tipicità e
del Monte Amiata nella provincia di Grosseto, sicuro per il consumatore. Se tutti i Consorzi
a un’altezza che va dai 200 ai 650 m e che si dell’Olio lavorassero così…

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Il buono a tavola di Antonio Romeo
romeo_1961@libero.it

I legumi
Tra le montagne della Garfagnana, pochi
contadini hanno mantenuto viva la
coltivazione del farro, già noto al tempo
degli Etruschi. Per tanto tempo era stato
cibo per polli o pastone per animali. Oggi il
farro, con la sua antichissima storia, è
tornato a vivere in numerose zuppe.
Così come le varietà di fagioli, tra i quali
ricordare lo zolfino del Pratomagno, poco a
nord di Arezzo, buccia tenera e contenuto
cremoso, tanto che alcuni lo chiamavano
burrino.

I formaggi
Nelle terre di Siena, dove troviamo le celebri
crete, nel Casentino, o nelle paludi della
Maremma, da sempre pascolano greggi di
pecore e il formaggio più noto in Toscana è
certamente il pecorino.

I salumi

Cosa “ribolle”
Tradizionalmente qui i salumi hanno un
sapore intenso, perché il clima caldo
costringe a una salatura più accentuata; per
insaporirli si usano finocchio, pepe e vino.

in pentola? Negli ultimi anni grande fama ha


conosciuto il maiale di cinta senese, noto
per la fascia di colore chiaro che lo cinge,
ideale per il lardo di colonnata. In passato,
tra i cavatori di marmo nei pressi di Carrara,
il lardo del maiale era un bene prezioso e
La gastronomia toscana, Dagli affreschi rinvenuti nelle tombe etrusche sappiamo veniva conservato dentro delle vasche di
semplice, essenziale che l’antica popolazione dell’Italia centrale cucinava e marmo con spezie e aromi. Oggi è tornato
e genuina, è testimone apprezzava pappardelle, bistecche di manzo alla griglia di moda e conosce numerosi imitatori.
e persino la schiacciata con l’uva. Soprattutto, sappiamo
di una tradizione
che gli etruschi usavano per mangiare piatti e bicchieri, La carne
secolare che ci porta segno di una grande civiltà e cultura gastronomica. Al Gallina, piccione, coniglio e lepre sono stati
dalle lontane origini Medioevo risale invece la ribollita, piatto emblema della gli animali che hanno arricchito la tavola
etrusche a oggi, cucina toscana. Con il succedersi dei periodi storici, sono
lasciando il segno nati nuovi piatti come la fettunta (pane con olio e sale),
in ogni epoca la panzanella, il castagnaccio e le tante minestre fatte
con il pane. Anche i dolci sono da sempre a base di pa-
ne, a cui venivano uniti miele, uva e altri aromi, a ottene-
re il pan di ramerino (con uvapassa e rametti di rosmari-
no), il panpepato, il panforte e il torrone a Siena.
Quando nel 1400 la civiltà fiorentina raggiunge il suo
apice, la cucina, favorita dall’abbondanza di materie pri-
me, è ovviamente protagonista della scena e si trasforma
in evento gastronomico: le tavole imbandite sono un
trionfo di carni, selvaggina, frutta e pietre preziose, un
sogno non solo per la gola ma anche per gli occhi. Risa-
le al quel periodo la bistecca alla fiorentina, lombata bo-
vina comprensiva di filetto cotta alla brace. E sempre in
relazione a questo periodo, ricordiamo come Firenze fu
il primo paese dove si usò la forchetta a tavola.

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Il castagnaccio L’insalata di trippa
Dolce poverissimo, fatto soprattutto con Il trippaio incarna il mangiar per strada
acqua e farina di castagne. È chiaramente fiorentino, nei mercati rionali, agli an-
una rielaborazione ricca di una povera po- goli dove il passaggio è obbligato, e do-
lenta dolce, la pattona, che ha sfamato in- ve l’ape attrezzato fa sentire il profumo
tere generazioni di abitanti della monta- indimenticabile del brodo vegetale, del-
gna… senza farli emigrare. la trippa, del lampredotto. Un cibo con-
dei contadini toscani per secoli. Ma oggi, siderato da sempre da poveri, ma so-
se parliamo di carne, non possiamo non Ingredienti (per 6 persone): stanzioso e gustoso.
pensare a quella di Chianina, antica 500 gr farina di castagne
razza bovina. È una bestia maestosa, 200 gr di zucchero Ingredienti:
zampe abbastanza corte ma robuste, 5 gr di sale trippa
corpo possente, testa piccola, occhi acqua q.b. cipollina fresca
profondi. Famosa nel mondo è la 1 cucchiaio di olio di oliva sedano
bistecca alla fiorentina, detta più pinoli, rosmarino capperi
semplicemente Fiorentina. buccia di limone
Preparazione: prezzemolo
L’olio Fare amalgamare della farina dolce con l’ac- olio extravergine d’oliva
La Toscana è famosa da sempre anche qua e lo zucchero, in modo che non si formino pomodoro fresco
per il suo olio di oliva; che varia per grumi, fino ad avere un composto fluido (alle
intensità e profumo a seconda della origini infatti si abbondava con l’acqua perché Preparazione:
località dalla quale proviene. Il vero olio non costava niente). Si può lasciar riposare o Lavare e tagliare la trippa a strisce fini; scot-
d’oliva toscano viene protetto con un versare direttamente in una teglia bassa che tarla in acqua acidulata e far raffreddare;
marchio ben riconoscibile sulla bottiglia. avremo preventivamente unto con l’olio. Si ag- condire con olio in un recipiente largo. A par-
  giungono i pinoli, il rosmarino, un giro d’olio te si preparano una dadolata di verdure cru-
Il vino in superficie e si inforna a fuoco basso, finché de come cipollina fresca, sedano, capperi,
Quello del Chianti, delle colline di si formi una crosta dorata e croccante segnata buccia di limone e prezzemolo condite con
Montalcino, il vino del litorale livornese, il da crepe, come una terra arsa dal sole. olio e succo di limone. Si condisce la trippa
vino della Maremma, dei colli di San almeno una mezz’ora prima di servirla con
Gimignano: in Toscana la cultura metà delle verdure; l’altra metà viene messa
enologica ha basi solidissime. Su queste
La pappa al pomodoro sopra prima di servire la trippa con l’aggiun-
Questo piatto è molto rappresentativo del
stesse terre gli Etruschi già coltivavano la cuore della toscana. Una volta veniva ta di qualche cubetto di pomodoro.
vite e ottenevano vino. Oggi la tradizione preparato quando il basilico era al massimo
continua e i rossi toscani, specie quelli che della sua aromaticità e i pomodori erano
usano come vitigno base il Sangiovese, ben maturi, messo in un calderone di rame Trippa al tegamino
raggiungono i vertici dell’enologia e lasciato cuocere lentamente, rimestato Ingredienti:
internazionale. sovente in modo da diventare una “pappa” trippa
cremosa e omogenea. Ne esistono vino bianco
Il pane un’infinità di varianti locali. cipolla
Tutti coloro che arrivano dal Nord in brodo vegetale
Toscana, o nell’intera Italia centrale, Ingredienti: carota
notano subito che il pane è diverso; non Aglio passata di pomodoro
si tratta più di piccoli panini ma di grossi Pomodori pelati sedano
filoni da tagliare a fette; e, soprattutto, è Basilico pecorino o parmigiano grattugiato
pane senza sale, insipido, fatto solo con Olio olio extravergine d’oliva
acqua, farina e lievito. Pane toscano
Acqua o brodo vegetale Preparazione:
Lavare bene la trippa con acqua e aceto; ta-
Preparazione: gliarla a striscioline e cuocerla con un fondo
In un tegame, fare rosolare l’aglio intero con di cipolla carote e sedano per circa 20 minu-
olio di oliva aggiungervi i pomodori pelati ag- ti, bagnando con vino bianco e brodo vege-
giustando di sale e pepe. Tostare il pane a me- tale; aggiungere la passata di pomodoro e
no che non sia già raffermo, agliarlo e unirlo al proseguire la cottura per alti 10 minuti. Di-
pomodoro quando sfatto e continuare a cuo- videre la trippa in tegamini di coccio e spol-
cere il tutto girando con una frusta fino a quan- verizzare con pecorino o parmigiano, un fi-
do sarà ben amalgamato. Aggiungere le foglie lo di olio, e gratinare in forno o alla
di basilico e condire con olio extravergine. salamandra. Prima di servire si può spolve-
rizzare con buccia di limone grattugiato e
La ribollita prezzemolo fresco.
Minestra tipica dell’inverno toscano è pre-
parata con fagioli, cavolo e cavolo nero. Vie-
ne fatta a strati con del pane raffermo aglia-
to e unto con l’olio nuovo, poi di nuovo
fatto saltare in padella con del brodo e olio.
Tra le altre varietà di verdure presenti nella
ribollita: carote, cipolle, sedano, fagioli, pa-
tate, bietole.
75
carta della pasta di Giancarlo Roversi

l’isola di Mozia, da due anni, stimolato dalla


sua palpitante ricerca di nuove esperienze,
ha trasferito il suo bagaglio di conoscenze
come consulente di cucina al ristorante Anti-
co Giardino, situato sulle colline di Marsala
ad Alto Oliva e circondato da un grande par-
co con oliveti e sorbi secolari e un carrubo di
300 anni (www.anticogiardino.it). Basta gu-
stare anche una sola volta le sue specialità
per rimanerne conquistati e diventare prose-
liti di Saro. Quella che propone è una cucina
fragrante, ispirata alla più pura tradizione si-
ciliana e marsalese, ma condita ogni volta
con un pizzico di creatività, di estro, e in gra-
do di mandare in sollucchero i palati più
smaliziati. Sono piatti seducenti che hanno
come punti di forza gli ortaggi dal sapore in-

Il “primo”garibaldino
credibile delle vicine campagne di Birgi, le sa-
porose olive locali e, soprattutto, il pesce fre-
schissimo, catturato a breve distanza nello
Stagnone e caratterizzato da un sapore or-
mai raro. Fra i piatti forti di Saro figurano le
Busiate al ragù di tonno tipiche busiate trapanesi nella versione mar-
Le busiate: la tipica specialità Ingredienti: salese, uno dei piatti simbolo della città gari-
marsalese nell’interpretazione 600 gr di busiate baldina, che prende il nome dai busi, i ferri
di Saro D’Amico, il grande gourmet 500 gr di tonno fresco a dadini da maglia lunghi e sottili sui quali si attorci-
2 spicchi d’aglio
passato dalle forbici ai fornelli 100 gr di finocchietto selvatico
gliava la pasta fresca fino a ricavarne dei ric-
cioli in grado di imprigionare condimenti dal
300 gr di cipolla tritata profumo inebriante, come il ragù di tonno
Fra i tanti cuochi che con le loro delizie ci pren- 100 gr di olio extravergine d’oliva arricchito con pecorino, mentuccia e aglio e
dono per la gola, non importa se famosi o an- 300 gr di passato di pomodoro altre salse. Saro D’Amico racconta che in ori-
cora celati dietro le quinte, non pochi sono 50 gr di pecorino a scaglie gine chi non aveva ferri da lana usava gli ste-
quelli che hanno varcato le soglie della cucina sale, pepe li di grano, un’alternativa certamente molto
attraverso percorsi non tradizionali, ossia senza poetica ed ecologica. Ma poi? Si prepara un
essere figli d’arte o avere frequentato un istitu- Rosolare nell’olio l’aglio, il impasto con farina di grano duro, sale, olio
to professionale di formazione. Oppure senza finocchietto e la cipolla per 3 (volendo anche un uovo), e si aggiunge l’ac-
avere preso dimestichezza con l’arte culinaria minuti. Aggiungere il tonno a qua poco alla volta. Una volta ottenuta una
come cameriere in un ristorante, rubando, pezzettini e far cuocere per 8 pasta omogenea si lascia riposare per una
giorno per giorno, i segreti al cuoco titolare minuti. Aggiungere il passato di mezz’oretta avvolta in una pellicola. Dopo si
con gli occhi. C’è chi si è dedicato alle casse- pomodoro e il pecorino a scaglie, prendono pezzetti di pasta e si filano facen-
ruole spinto unicamente da un innato desiderio sale e pepe a piacimento e far do scorrere il ferro avanti e indietro fino a ri-
di esprimere una vocazione più o meno nasco- cuocere per altri 50 minuti. cavarne delle striscioline di una decina di
sta e chi, dopo anni spesi dietro un sportello Lessare al dente la pasta, centimetri e dello spessore più piccolo di una
bancario o in un ufficio, ha avuto – come S. Pa- scolarla e mescolare il tutto. matita che si arrotolano intorno al buso o, in
olo sulla via di Damasco – una improvvisa fol- mancanza, a uno spiedino di legno. Si sfilano
gorazione per la tavola. Ci sono quelli che pri- poi delicatamente una a una e si adagiano su
ma di approdare in un ristorante hanno fatto i un tagliere o una salvietta per farle asciuga-
lavori più disparati: l’elettricista, il tassista, il re. Nel Trapanese a questa pasta tradizionale
rappresentante di vini, il commercialista, il me- sono dedicate in estate diverse sagre tra cui
dico, il sarto... Sì, anche il sarto, e che sarto! È quelle di Buseto Palizzolo, di Salemi e di Cu-
il caso di Saro D’Amico, marsalese Doc, che a stonaci. Delle busiate Saro D’amico ci propo-
un certo punto della vita, quando era il maître ne due versioni, entrambe da leccarsi i baffi,
couturier più affermato e ricercato della città suggerendo un accompagnamento coi vini
dei Mille con un seguito di varie decine di col- delle cantine Frazzitta, del marchio Vigna Al-
laboratori, ha deciso di abbandonare le forbici ta, tra cui un profumatissimo bianco a base
per il coltello e la forchetta e di approdare ai di Chardonnet e Inzolia, e due eleganti rossi
fornelli. Detto e fatto. Dopo avere aperto e gui- in purezza, il Nero d’Avola e lo Shyraz per
dato il ristorante Eubes, sulle rive dello Stagno- concludere con il Metis, uno suadente netta-
ne, proprio di fronte all’imbarcadero antico per re di uve selezionate di zibibbo.

76
L’Italia
preferisce
Una passione
i primi
che non può
avere fine

Chi ama i primi riconosce il sapore del grano duro migliore.


Per questo gli Italiani preferiscono il gusto intenso e naturale
della pasta Antonio Amato, buona nel gusto e sana nella tradizione.
Pasta Antonio Amato: una passione che non può avere fine.

Via Tiberio Claudio Felice 24- 84131 Salerno - tel. 089-3866204


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almanacco di barbanera di M. Pia Fanciulli

Sole e luna
Il Sole
• Il 1° sorge alle 06.32
e tramonta alle 16.55

• L’11 sorge alle 06.44


e tramonta alle 16.43

• Il 21 sorge alle 06.57


e tramonta alle 16.35

Il 1° novembre si hanno 10
ore e 23 minuti di luce
solare, mentre il 30 se ne

Ritrovarsi
hanno 9 ore e 23 minuti: si
perdono, dall’inizio alla fine
del mese, 60 minuti di luce.

in famiglia La Luna
• Il 1° sorge alle 12.09
e tramonta alle 22.17

Il freddo che si fa più intenso, la notte che contende sempre più ore al giorno. • L’11 tramonta alle 07.18
e sorge alle 16.59
Novembre è il mese della riflessione, delle calde atmosfere familiari, ma anche
dei piacevoli incontri in cantina, tra le caldarroste e un buon vino novello • Il 21 sorge alle 02.11
e tramonta alle 13.50

La Luna è all’Apogeo
Da ricordare martedì 8 alle ore 15.
È al Perigeo giovedì 24 alle
Martedì 1° novembre con si cui cercava di placarne le ire. La ricorrenza, qua- ore 01.
Festa di Tutti i Santi le oggi la conosciamo, si fa risalire a Sant’Odilone di
Quello dei Santi era un giorno importante anche per Cluny che stabilì nel 998 che il 2 novembre sarebbe
Luna in viaggio
le previsioni meteorologiche: “se il giorno dei Santi il stato per i suoi monaci il giorno di commemorazione
sole ci sta, un buon inverno va”. Giunta dalla Chiesa dei defunti. Successivamente la festa fu estesa a tutta In questo mese i giorni
Orientale, la festa di Tutti i Santi, o come vuole la ver- la chiesa cattolica. In memoria dei cari scomparsi, an- favoriti dalla Luna per gli
sione più vicina al latino, Ognissanti, fu accolta a Roma ticamente ci si mascherava da santi, angeli, diavoli e si spostamenti sono: 12 e 13.
quando Papa Bonifacio IV trasformò il Pantheon, de- accendevano falò, mentre il cibo rituale per la ricorren-
dicato a tutti gli dei dell’Olimpo, in una chiesa in ono- za erano appunto le fave.
re della Vergine e di tutti i Santi. E a partire dalla fine
dell’VIII secolo la festa venne introdotta in sostituzione Venerdì 4 novembre
dei festeggiamenti per il Capodanno celtico che co- La festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate
minciava proprio il 1° novembre. Grandi parate in questi giorno che celebra le Forze Ar-
mate, ma la cui importanza si lega anche a un altro si-
Mercoledì 2 novembre gnificativo momento della storia d’Italia. Si celebra in-
Ricorrenza dei Defunti fatti l’armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra
Il 1° e il 2 del mese si offrono ai defunti i fiori. Molto l’Italia e l’Austria-Ungheria, che si conclusero sul campo
diffuso è anche il consumo, in questo periodo, delle con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Una vitto-
cosiddette “fave dei morti”, antichissima usanza che ria frutto della dedizione, del sacrificio e dell’unità del
deriva dal mondo romano dove le fave erano il dono popolo italiano. Una vittoria che costò la vita a 689 mila
fatto ai lemures, appunto le anime dei morti, nei riti italiani mentre 1.050 mila furono i feriti.

78
Orti e dintorni luna crecsente luna calante luna piena luna nuova

È tempo di mettere al riparo le piante in legare con uno spago. Si può utilizzare imbianchino e non gelino. In calante,
vaso che hanno trascorso l’estate in anche il tessuto non tessuto. Quanto ai invece (dall’11 al 24), raccogliere 01 martedì
giardino o sul balcone. In questo caso lavori da fare in giardino è il momento, cavolfiori, broccoli e finocchi. In
bisognerà scegliere un luogo, in casa o con la luna crescente (dal 1° al 9 e dal 26 ambiente protetto seminare lattuga, 02 mercoledì
altrove, che sia fresco. L’ideale sarebbe al 30), di coprire le specie sensibili al cicoria, indivia e valerianella. Seminare
disporre di una veranda chiusa da freddo con del tessuto non tessuto, anche fave, piselli, cipolle e aglio. Nel 03 giovedì
vetrate, anche se pure qui, le specie più facendo attenzione che non aderisca alle giardino mettere al riparo gli agrumi e
delicate o provenienti da paesi esotici, foglie. Terminare la messa a dimora dei raccoglierne i frutti, lasciandone, nel caso
dovranno essere protette dal pericolo di bulbi a fioritura primaverile. Nell’orto dei limoni, un paio attaccati alla pianta:
04 venerdì
gelate. La cosa più semplice sarà foderare forzare i radicchi per l’imbianchitura. serviranno a rivelare quando è il
il vaso con due strati di tela iuta da Legare e fasciare i gobbi affinché momento di annaffiarla. 05 sabato

06 domenica

07 lunedì

08 martedì

09 mercoledì

10 giovedì

11 venerdì

12 sabato

13 domenica

14 lunedì
Belli e sani
Pronti all’inverno con l’echinacea. Originaria dell’America del nord, la pianta è 15 martedì
stata introdotta solo lo scorso secolo in Europa. Tra le sue virtù, quella di aumen-
tare la resistenza dell’organismo alle infezioni ed esercitare un’attività immuno- 16 mercoledì
stimolante e antivirale. Possiede inoltre proprietà antinfiammatorie e antibatte-
riche. Se ne consiglia l’utilizzo per via orale, nella stagione che precede le 17 giovedì
influenze, ma anche per rinforzare il sistema immunitario durante il disturbo.
In questi giorni in cui starnuti e influenze sono dietro l’angolo, forse non tutti 18 venerdì
sono a conoscenza del fatto che anche il fumo e l’alcol abbassano le difese im-
munitarie rendendoci più soggetti ai malanni. In particolare il fumo disturba il 19 sabato
tratto respiratorio e rende più vulnerabili all’influenza. Ecco allora che per resi-
stere alla tentazione di una sigaretta si può ricorrere ai Fiori di Bach. Inoltre per 20 domenica
stimolare ulteriormente il sistema immunitario, ottimo un massaggio alla schie-
na, efficace e molto confortante. 21 lunedì
Miglio… per stare meglio! Saporito, dolce e leggero, il miglio è nutriente, ener-
getico e altamente mineralizzante. Le sue proteine sono più complete di quelle 22 martedì
del frumento, del saraceno, del riso e contiene sostanze che rinforzano lo smal-
to dei denti, capelli, unghie e pelle. Cuoce molto rapidamente, in 15-20 minuti. 23 mercoledì
Grazie al suo potere agglutinante è perfetto nella preparazione di torte e sfor-
mati. Ottima è anche la minestra di miglio e lenticchie rosse o zucca. 24 giovedì

25 venerdì

26 sabato
Saggezza popolare
27 domenica
• Novembre imbacuccato, raccolto e seminato.
• Pane, noci e fichi secchi se ne mangiano parecchi.
28 lunedì
• Per Ognissanti, siano i grani seminati e i raccolti rincasati.
• Caldarroste a San Martino (11 novembre) innaffiate con il nuovo vino. 29 martedì
• Se novembre l’acqua gela, tutto gennaio il sole cela.
• A novembre con le foglie cadon giù capelli e voglie. 30 mercoledì
• L’olio e la verità tornano alla sommità.
• Novembre e l’altro mese, capponi per il paese.
• Per Santa Caterina (25 novembre), o neve o brina.
• Se di novembre tuona, l’annata sarà buona.
79
orto dei semplici di M. Pia Fanciulli
www.barbanera.it

Andar per cicoria


Può essere davvero una “Vadan pur, vadano a svellere la cicoria e’ raperonzoli anche le donne in allattamento traessero beneficio da
bellissima occasione per certi mediconzoli che coll’acqua ogni mal pensano di quella sostanza contenuta sia nella lattuga che nella ci-
convertirsi al km 0 e espellere”. Era Francesco Redi a chiamare in questo coria selvatica. Fu invece Columella a consigliarne l’uso
modo in causa nelle sue Rime la comunissima cico- quale cibo per le piccole oche: “Si dovranno saziare –
anche al costo 0. La ria, alimento e medicamento da secoli. Certo è che la scriveva – prima con un po’ di cicoria tagliuzzata per
semplice, ma buona e facilità con cui si può coltivare, ma anche raccogliere evitare che per la fame cerchino di estirpare con troppa
salutare, cicoria cresce spontanea sui prati, la rendono una delle più familiari forza erbe dure fino a rompersi il collo”. Entrata invece
infatti spontanea nelle insalate, da mangiare cruda, soprattutto quando è gio- nell’uso alimentare nel XVII secolo e coltivata da allora
campagne ed è facile da vane e tenera, oppure cotta. Volendo conoscerla me- in ogni orto, ha dato origine a molte varietà commesti-
glio, Cichorium intybus è il nome scientifico, ma non bili quali il radicchio o l’indivia. Può raggiungere anche
riconoscere. Semplice da
è chiaro se derivi dal greco Kichore o dall’arabo Chi- il metro di altezza e cresce spontanea ovunque, facil-
coltivare, ne basterà kouryeh, e anche il significato è incerto. Certo è inve- mente riconoscibile per le belle infiorescenze azzurre.
qualche foglia per dare ce che si deve ai suoi capolini che si aprono al sole del In fitoterapia le foglie fresche o il loro succo hanno po-
un pizzico di vivacità alle mattino, per chiudersi poi verso mezzogiorno, il nome tere rinfrescante ed emolliente nella cura di foruncoli e
insalate invernali dialettale sardo di erba vintsas a prangu, cioè erba i cui ascessi. Le radici cotte depurano l’organismo, mentre
fiori restano aperti sino all’ora di pranzo. Furono invece tostate, polverizzate e miste a orzo, danno una misce-
i romani, forse per la forma dei capolini o del soffione, la, surrogato del caffè, ugualmente gustosa e meno
a chiamarla anche rostrum porcinum, grugno di maia- dannosa. L’acqua di cottura delle foglie, bevuta prima
le. Questo perché i maiali sono golosi di cicoria e si rite- dei pasti, sarà efficace nei casi di inappetenza, nelle in-
neva che il lattice contenuto nei fusti o nella radice au- tossicazioni di fegato, nella stitichezza cronica e persi-
mentasse il latte delle scrofe. Opinione diffusa era che no nel diabete. Le virtù toniche si devono alla cicorina

80
Coltiviamoli così Il ciliegio d’inverno
Può essere davvero il modo, facile, per iniziare a Non siamo nel frutteto e le sue
coltivare un piccolo orto sul balcone. Pianta tra bacche non si mangiano. Ci
le più rustiche, la cicoria non chiederà molte troviamo invece in giardino dove
attenzioni e non soffrirà di qualche questa pianta, Solanum
dimenticanza. Sopporta bene sia il freddo che il capsicastrum, un tempo non
caldo pur preferendo un’esposizione soleggiata. mancava mai. Oggi sta tornando
in auge, in casa o all’aperto,
La cassetta e il terriccio grazie anche al rosso delle sue
I vasi, meglio se di forma rettangolare, lunghi bacche che colora e scalda
almeno un metro e profondi 25 cm, vanno l’inverno. Specie sempreverde,
riempiti con un terreno a medio impasto in cui introdotta dal Brasile nel 1600, il
i vari elementi, dalla sabbia all’argilla, dalla ciliegio d’inverno appartiene alla
torba alla ghiaia, devono esser presenti in famiglia delle Solanaceae, come il
maniera da assicurare un substrato soffice peperoncino. Ha fiori piccolissimi,
e drenato. bianchi, quasi insignificanti, che
compaiono a giugno-luglio
La semina seguiti poi dai frutti assai
La cicoria da taglio può essere seminata decorativi che maturando
direttamente nei vasi tutto l’anno, tranne nei cambiano via via il colore: dal
periodi di gran freddo, meglio con la fase di verde al giallo, al rosso-arancio. E
Luna calante. Le cicorie da cespo si seminano se per forma le bacche ricordano
invece nel periodo aprile-maggio oppure ad quelle del peperoncino, non si
agosto in semenzaio. I semi vanno interrati a possono però mangiare. Anzi,
una distanza di circa 10 cm e a una profondità attenzione: non sono mortali, ma
di 1-1,5 cm. Importante non fargli mancare se ingeriti da bambini possono
l’acqua nelle semine estive, mentre si possono provocare dolorosi disturbi di
diradare le annaffiature dalla metà di ottobre, stomaco. Molto decorativo anche
quando comincia a piovere con una certa a Natale, il ciliegio d’inverno vive
regolarità. bene in casa, anche se la sua
temperatura ideale è sui 14°C, per
Punti deboli cui necessita di molta umidità –
In genere la cicoria soffre di marciumi e muffe. spruzzare dall’alto – e di molta
Se non si vogliono impiegare fungicidi occorre luce. Durante il periodo
evitare l’irrigazione con acque fredde. I parassiti vegetativo deve essere ben
animali sono invece chiocciole, che si nutrono bagnato, aspettando però che il
delle foglie, grillotalpa e larve di maggiolini che terriccio asciughi tra
danneggiano le radici. e agli altri principi amari contenuti nella pianta, men- un’annaffiatura e l’altra. Dopo la
tre sono i sali, quali il nitrato di potassio, a renderla perdita dei frutti si conserva
Buono a sapersi lassativa e depurativa. tenendo il terreno appena umido
Per quanto la cicoria si adatti bene a qualsiasi fino alla primavera, quando poi
clima, la temperatura ideale per la sua crescita e Ce n’è per tutti i gusti va potata e rinvasata se dovesse
15-18°C. Ideali invece sono le consociazioni con Dire cicoria significa chiamare in causa un mondo averne bisogno.
altri ortaggi come carote, fagioli rampicanti, davvero variegato di insalate e insalatine, da taglio
lattuga, finocchi, pomodori e ravanelli. o da cespo. Le cicorie comprendono infatti nume-
rose varietà orticole che si possono tuttavia riunire
Raccolta e conservazione in due gruppi dalle forme piuttosto diverse, gene-
La raccolta si fa 60/90 giorni dopo la semina. ralmente indicate come cicoria e radicchio. Del pri-
Può avvenire scalarmente, e anche in tagli mo fanno parte le cicorie da radici, da germogli o
successivi, se il prodotto è costituito dalle foglie da foglie, mentre del secondo i radicchi da taglio a
separate anziché dalla palla. La raccolta va foglie rosse, verdi o variegate, e quelli da forzatura
preferibilmente effettuata in luna crescente. come il radicchio belga. Il radicchio veneto è il più
Si utilizza in genere allo stato fresco e la coltivato e oggi tra i più pregiati, dopo essere stato
conservazione va limitata a pochi giorni. per secoli il cibo povero delle campagne. Tra questi
Comunque si mantiene per una settimana se il più amato è senz’altro il radicchio rosso o varie-
messa in frigorifero avvolta in un panno umido gato, che si può coltivare in tutti i mesi dell’anno,
o all’interno di un sacchetto di plastica ma lo si raccoglie soprattutto in autunno-inverno
bucherellato. tra varietà precoci e tardive.
la scoperta di Riccardo Lagorio

Una focaccia la famiglia della sposa soprattutto verso gli


invitati dello sposo per consacrare la nascita

da portare in dote
di un nuovo legame di famiglia. Il rito della
distribuzione veniva ripetuto, verso l’ora di
pranzo, a casa dello sposo. Le due famiglie
mettevano in campo ogni risorsa per ben fi-
gurare. Anzi, vi era una vera e propria gara
Argomento ancora poco studiato, l’analisi dei prodotti a fare meglio dei nuovi parenti. Era la prima
legati al rito del matrimonio riserva interessanti sorprese. occasione pubblica che le due famiglie ave-
Tra le consuetudini meno note c’è quella della strazzata, vano per dichiarare non solo la condivisione
incondizionata di quel matrimonio, ma an-
la cui memoria in provincia di Potenza si tramanda da secoli
che per riaffermare la propria solidità econo-
mica. E in ciò la strazzata giocava un ruolo
fondamentale. Non solo le dimensioni del
Ad Avigliano, paesone di 12 mila abi- do viene semplicemente socchiuso e panino dovevano essere notevoli (non più di
tanti distribuiti su 72 frazioni nel cuo- la strazzata, dalla forma rotonda con 5 per ogni focaccia), ma le imbottiture do-
re della Basilicata, la festa nuziale, che foro centrale, viene estratta quando la vevano risultare le più abbondanti possibili
sino alla seconda metà degli anni No- superficie ha il caratteristico colore pa- e soprattutto la quantità di pepe presente
vanta poteva prolungarsi su due gior- glierino. Durante la prima parte del ri- nell’impasto doveva essere tale da sentirne
nate, era a sua volta occasione d’in- cevimento, la strazzata era portata agli il pizzicore al palato a ogni morso, cosa che
contri per nuovi e futuri matrimoni. Nel invitati in cesti di vimini, eventualmen- portava inevitabilmente ad abbondanti be-
contesto rurale del Comune lucano, la te imbottita di caciocavallo podolico vute. Recuperata negli ultimi anni grazie al
strazzata era uno degli alimenti più at- (altro prodotto per cui Avigliano è ben caparbio impegno dell’Associazione Cultu-
tesi, più graditi e più gustati. Una pre- noto) e prosciutto crudo. Seguiva la di- rale Il Cigno, nei nove forni di Avigliano la
parazione che, malgrado la sua sem- stribuzione di fiaschetti di vino dolce e strazzata si trova con facilità giornalmente,
plicità, era intrisa di rimandi simbolici corposo di Acerenza o di Maschito, af- mentre per la versione farcita, densa di quei
in quanto la strazzata veniva preparata fidati solitamente a giovani coppie del rimandi sociali a cui ho fatto riferimento so-
esclusivamente per quell’occasione, in- parentado, quasi sempre nuovi fidan- pra, bisogna attendere i giorni festivi e diri-
sieme a una sorta di taralli dolci cospar- zatini che in quel modo annunciavano gersi nei bar all’ora dell’aperitivo.
si di finocchietto selvatico (funucchiett) pubblicamente l’inizio di un possibi-
e servita a metà mattinata del sabato le nuovo matrimonio. Un rito, quindi,
a casa della sposa. Infatti la strazzata in cui il ruolo della strazzata
non è altro che una focaccia ricavata rappresentava la co-
dalla pasta lievitata di farina di grano lazione fredda,
tenero e grano duro (con ben presente offerto dal-
della crusca) a cui si aggiunge abbon-
dante pepe nero tritato grossolana-
mente, e infine portata al forno. L’im-
pasto è ottenuto con acqua tiepida e
viene lavorato sino al raggiungimento
dell’opportuna malleabilità, lasciato
riposare per circa 2 ore in panni
di lana e tagliato a pezzature di
circa un chilogrammo di pe-
so sino a che sia raggiunta la
giusta maturazione per es-
sere infornate. Il forno cal-

La strazzata è una focaccia


di pasta lievitata di farina di
grano tenero e grano duro
al cui impasto si aggiunge
abbondante pepe nero

82
L’eccellenza a tavola
Raggiante con la carta degli oli vince la qualità Nativo
olio extra vergine di oliva Olio extra vergine di oliva
L’origine dell’olivo si perde nella notte dei tempi. Nel diluvio universale
Dop Monti Iblei Gulfi Dop Monte Etna fruttato
una colomba portò a Noè un ramoscello d’ulivo per indicargli che la
fruttato intenso terra era emersa dalle acque: l’ulivo diventò così simbolo di Pace. delicato
Colore: verde con lievi riflessidi giallo. L’olio viene menzionato anche nelle sacre scritture come sinonimo Colore: verde con note di giallo.
Odore: fruttato intenso, con note di di sapienza, bellezza, rettitudine: sembra comunque certo che se Odore: leggero fruttato di oliva
pomodoro verde, a volte di carciofo ne possano far risalire le origini a qualche millennio prima di Cristo. e tenui sentori vegetali, note
con sentori erbacei percepiti con erbacee con sentori di pomodorino
Opere mitologiche come l’Odissea di Omero ne testimoniano la
intensità media. e carciofo, talvolta con note di
Sapore: la pasta è fluida, rotonda, presenza, si narra infatti come Ulisse per sfuggire al ciclope Polifemo mandorla verde.
armonica, con lieve tono dolce in accecò quest’ultimo con un tronco di ulivo. La prima regione italiana Sapore: equilibrato al gusto, con
ingresso che vira sulla nota amarognola a ricevere l’albero sacro dalla Grecia fu la Sicilia grazie ad Aristeo, una componente di amaro e piccante
e chiude giustamente piccante in uno fine e di lunga durata in un percorso
figlio di Apollo, che ne introdusse la coltivazione e insegnò alle
sviluppo gustativo ampio e duraturo. gustativo siglato da netti richiami
Lascia la bocca pulita e piacevole. popolazioni locali come ricavare l’olio dalle olive. La carta degli oli aromatici del frutto e di erbe.
Abbinamento: condimento ideale descrive quella particolare caratteristica di ogni olio, non più come Abbinamento: piatti a base di
sia a crudo che su alimenti cotti quali un semplice ingrediente da abbinare alle nostre ricette, pesce della migliore tradizione
arrosti e cacciagione, si abbina con italiana.
ma rappresenta quel tocco di raffinatezza che fa di un piatto
insalate verdi, bruschette e minestre di
legumi della migliore tradizione italiana. un qualcosa da ricordare. Il legame indissolubile tra Nativo
e il vulcano si esprime nelle forme
Tutto l’orgoglio di una terra di energie uniche delle “corde” magmatiche.
e valori forti, in un nome che rimanda L’idea semplice di un territorio che
al più grande dei suoi patrimoni: quel è già racconto, che è già certezza,
sole caldo, onnipresente e magnifico a sostegno di una assoluta qualità
che il mondo non smette di ammirarci. e regionalità.

Scirocco
olio extra vergine di oliva
100% italiano
Colore: giallo oro con riflessi verdi.
Odore: fruttato medio di oliva verde
e percezioni erbacee e vegetali.
Sapore: corpo pieno e morbido,
lievemente dolce sostenuto da un
mix ben combinato di note amare e
piccanti. Una trama
aromatica persistente arricchita da
rimandi di oliva fresca e da una nota
di carciofo.
Abbinamento: piatti a base di
formaggi, condimento ideale per
sughi, insalate, bruschette e cucina
marinara.

Profumi d’Africa e mediterranei,


raccontano di un prodotto di
radici antiche, frutto di una cultura
millenaria,tramandata e conservata
al meglio per i nostri giorni e di
un territorio che sa far fiorire, da
sempre, veri capolavori di bontà.

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news di R. Lagorio
Lo spirito della qualità
Centoquaranta anni di grappe
attraverso 4 generazioni della stessa
famiglia: è la storia della premiata
Distilleria G. Bertagnolli, la più antica
del Trentino-Alto Adige, fondata nel
1870. I suoi prodotti sono conosciuti
per la morbidezza degli aromi e la
delicatezza dei profumi, mantenuti
grazie ai tecnologici alambicchi a
bagnomaria discontinui. Visitare
l’azienda è un viaggio nel tempo, tra
barricaie silenziose e paioli in

La lezione è servita
fermento. Una famiglia centenaria,
prodotti con secoli di storia alle spalle,
solide radici nel territorio hanno
permesso all’azienda di emergere nel
panorama dei superalcolici nazionali e
Sono 500 tra studenti e professionisti a vario titolo di spingersi anche oltreoceano.
nella veste di docenti a gravitare per le stanze della www.bertagnolli.it
nuova sede perugina dell’Università dei Sapori, polo
di formazione professionale e ponte tra la cultura
del gusto e il lavoro ai fornelli
Specialisti del tartufo
Dalla raccolta alla selezione, dal confezionamento alla consegna. Da quattro
generazioni la famiglia Savini si occupa di tartufo a 360°. «Iniziò mio nonno,
Inaugurata il 14 ottobre alla presenza del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi la negli anni ’20, avviando un piccolo commercio di tartufi in proprio e aprendo
sede di Perugia dell’Università dei Sapori, agenzia formativa che vede il coinvolgi- una bottega di generi alimentari nei pressi di Forcoli», racconta Cristiano
mento di attori privati (in primo luogo Confcommercio) e pubblici (Camera di Savini. «È stata di Luciano, mio padre, l’idea di realizzare una produzione
Commercio di Perugia, Provincia e Regione Umbria), che si aggiunge alle presti- familiare a base del pregiato tubero. Poi sono arrivato io, una formazione da
giose sedi di Narni (Rocca) e Orvieto (Palazzo San Giovanni). L’idea di fare nascere architetto e una vocazione nascosta all’economia d’impresa: ho cercato di
un polo di formazione professionale, scaturita una decina d’anni fa da parte dei dare una mia impronta all’azienda, più internazionale. Sono trascorsi 12 anni
soggetti citati come strumento di riqualificazione e aggiornamento professionale, e oggi siamo conosciuti in tutto il mondo, ma i processi di lavorazione sono
si è articolata a tal punto da assurgere a luogo privilegiato a livello nazionale per rimasti gli stessi, interamente artigianali». www.savinitartufi.it
la creazione di professionisti della ristorazione e dell’ospitalità. L’obiettivo dichiara-
to, espresso da Maurizio Beccafichi, portavoce dell’Università, è quello di fare in
modo che chi segue i corsi possa accedere a una solida occupazione e possa con-
tribuire a dare valore aggiunto alle piccole e medie imprese della distribuzione ali-
mentare. Giornalmente nella sede dell’Università gravitano oltre 500 persone, tra
studenti e docenti. Le attività svolte hanno inoltre una eco internazionale, con in-
terventi di riconversione di centri di formazione turistica e alberghiera in Polonia e
Romania, e l’assistenza di professionisti italiani a colleghi serbi a Belgrado per l’uti-
lizzo della carne locale. Soddisfatto il ministro, che ha spiegato come la qualifica-
zione professionale in un settore centrale come quello agroalimentare possa es-
sere di grande utilità per affrontare le cicliche crisi economico-finanziarie.
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84
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In Viaggio
88
Un mito che resiste
Imponente e solare, Atene è uno
scrigno di storia, arte e bontà il cui
fascino millenario non può essere
scalfito neanche dalla difficile
situazione attuale

94
Tra i vicoli e le leggende
di Napoli
Arte, musica, storia, cibo e bel
canto rendono un viaggio nel
capoluogo campano un’esperienza
ricca di emozioni e fascino

da pag. 98
Rubriche
• Turismo religioso
• Lezioni di ospitalità

Piazza del Gesù:


il nostro viaggio
a Napoli parte
da qui. Pag 94

87
inviaggio

Un mito
che resiste

Imponente e solare (anche fuori stagione), sconfinata


nelle distese di ulivi, Atene è uno scrigno di storia, arte e bontà
il cui fascino millenario non può essere scalfito neanche
dalla difficile situazione che la Grecia sta vivendo
di Olga Carlini

88
In apertura: vista notturna del È una di quelle città della quale si dice “la si
Partenone. A destra, tipici scorci
ateniesi, tutti vicoli e taverne ama o la si odia”. Enorme e affollata, qui vive
la metà circa della popolazione greca. La prima
impressione è quella di una sorta di giungla di ce-
mento ma, a un secondo sguardo, il suo fascino
decadente non può far altro che colpire e conqui-
stare. È infatti, e ovviamente, la storia il primo mo-
tore che spinge alla scoperta di Atene. Una storia
millenaria il cui peso e magnetismo si fanno sen-
tire comunque, oltre le crisi, oltre le difficoltà del
momento. Atene è sopravvissuta a guerre e perio-
di di declino, e sopravviverà anche questa volta,
ma ovviamente il turismo gioca un ruolo fonda-
mentale in questa delicata partita. Turismo anche
fuori stagione, grazie al quale è possibile visitare la
città senza farsi aggredire dall’afa, dal caldo e dal-
la folla estiva. Il clima ateniese è tipicamente me-
diterraneo, con estati secche e soleggiate e inverni
miti. Novembre ha temperature dolci, mediamen-
te tra i 10 e i 18°C, dunque accoglienti grazie an-
che alla scarsità delle precipitazioni.

Polis di ieri, città di oggi


Culla della democrazia e della civiltà occidentale,
Atene è stata sede dell’Accademia di Platone e del
Liceo di Aristotele, dando i natali a colossi del pen-
siero universale come Socrate; passeggiando per le
sue vie è dunque impossibile non tornare col pen-
siero ai fasti della polis più vivace e importante
dell’antichità. Per osservarne da vicino produzione
artistica e reperti di vita quotidiana, diversi sono i
musei che è bene visitare. A partire da quello d’Ar-
te Cicladica e dell’Antica Grecia o dal Museo Na-
zionale di Archeologia, il più grande della nazione
e il più ricco del mondo in relazione all’arte elle-
nica, con esposizioni che riguardano tutta la storia
e la produzione artistica dell’antichità. Ma la scel-
ta è davvero vasta e tra i 50 musei presenti in città,
dal folclore alla ceramica, dal museo bizantino a
quello della musica o della guerra, sarà impossibi-
le non trovare il modo di appagare ogni vostra cu-
riosità. Altro appuntamento obbligato è quello
con il Museo dell’Acropoli e, ovviamente, con
l’Acropoli stessa, fulcro di tutte le attività ammi-
nistrative, commerciali, politiche e sociali dell’an-

89
inviaggio

Nella pagina successiva, dall’alto: il Teatro di Erode


Attico, la collina del Licabetto e uno scorcio del quartiere
di Anafiotika con le sue tradizionali casette bianche

tica Atene, dall’alto della quale sentirvi parte e cen-


tro di una storia gloriosa e magnifica. Tanti i siti
archeologici che è inevitabile visitare: l’agorà, il
mercato con il tempio di Efesto, il Tempio di Zeus
Olimpico (che vantava 104 colonne delle quali ne
sono rimaste in piedi una dozzina) e la vicina por-
ta di Adriano, simbolico ingresso alla città, che re-
ca sull’architrave due iscrizioni. La prima, rivolta
all’Acropoli e alla città vecchia, che cita: “Questa
è Atene, la città di Teseo”, la seconda, rivolta ai
nuovi quartieri aggiunti da Adriano, riporta: “Que-
sta è la città di Adriano e non di Teseo”. E ancora,
il Teatro di Dioniso, il più antico teatro stabile di
tutto il mondo classico, e il Ceramico, la necropo-
li della città dal XII secolo a.C. all’epoca romana.
Ma Atene non è solo antiche vestigia del tempo
che fu. Passeggiare per la città infatti significa an-
che immergersi in una realtà vivace e accogliente.
Tra i quartieri più interessanti segnaliamo la Plaka,
la zona più vecchia e forse la più turistica; tra le
sue stradine si celano monumenti, palazzi e chiese,
si affacciano negozi e ristoranti. Poco sopra, l’Ana-
fiotika, zona che prende il nome dai suoi primi
abitanti, i muratori dell’isola di Anafi spediti qui
nel 1830, dopo la Rivoluzione greca, per ricostru-
ire la città: ad accogliervi basse casette bianche,
scalette, viuzze. Al confine con la Plaka, Monasti-
raki, quartiere famoso soprattutto per il suo vario-
pinto mercatino delle pulci. Piazza Syntagma, una

Itinerari in giornata delle più famose di tutta la Grecia sulla quale si


affaccia il Parlamento Ellenico, è il cuore della cit-
Una visita ad Atene è anche un’ottima occasione per conoscerne i tà, e come tale, da sempre e anche in questo ultimo
dintorni. Tappa d’obbligo è quella al Pireo, a 10 km dalla capitale, oggi periodo caldo, luogo di ritrovo privilegiato di ma-
come ieri fastoso porto della città di Atene; è il secondo comune più
nifestazioni di protesta. Visitandola, non mancate
popoloso dell’Attica, ospita il Museo Navale e quello Archeologico. Da
qui è possibile raggiungere con velocità l’isola di Egina: ad attendervi di assistere a un cambio della guardia tra i più ar-
villaggi tradizionali, fra le montagne o sul mare, dell’antica e ticolati e originali mai visti. Per quanto riguarda la
incontaminata bellezza. A 7 km da Atene, alle pendici del Monte Imetto, vita notturna, un classico è il moderno Megaron
si trova invece il Monastero di Kaisariani, chiesa bizantina a croce greca Mousikis presso il quale assistere a meravigliosi
con la cupola decorata da affreschi. All’estrema punta sud della costa di spettacoli, così come al bellissimo Teatro di Erode
Apollo, a 68 km dalla città, vi aspetta invece Capo Sounion chiamato dai
Attico, proprio sotto l’Acropoli. Ma le possibilità
naviganti Capo delle Colonne, con il Tempio di Poseidone la cui
maestosità incantò persino Lord Byron, il celebre poeta romantico di svago sono tantissime così come i palcoscenici
inglese, e lo fece al punto da spingerlo a incidervi il proprio nome. e i club unici al mondo per la loro varietà e inven-

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tiva, in un turbinio di intense emozioni che la cit- In agenda
tà offre agli amanti della notte e dell’allegria. Da per il 2012
visitare infine l’ottocentesco Giardino Nazionale,
Il Festival di Atene,
un’oasi di alberi subtropicali, e, per avere una pro- inaugurato nel 1955, apre i
spettiva complessiva della città e del meraviglioso battenti in primavera. Le
paesaggio che la circonda, vale la pena fare una manifestazioni sono
molteplici e prevedono un
passeggiata fin sulla Collina del Licabetto dalla
intenso calendario di
quale godere di una spettacolare vista panoramica, eventi che accompagna
di sera ancora più affascinante. l’intera bella stagione fino
a ottobre. Negli anni ha
ospitato un gran numero
Nella terra di Dioniso di artisti e compagnie
Divertirsi e mangiare ad Atene non sono affatto illustri, da Maria Callas alla
un problema. Tante le taverne disseminate soprat- New York Philharmonic
Orchestra, fino a Sviatoslav
tutto nella parte vecchia della città, dove l’atmo-
Richter, José Carreras,
sfera è rilassata e il cibo eccezionale. Si può conti- Marta Graham e Luciano
nuare poi nei bar con orchestra o nei bouzoukia, Pavarotti.
tipici locali ateniesi il cui nome deriva dallo stru- www.greekfestival.gr
mento a corde con cui si suona la rembetika, la tra-
dizionale musica folk-blues greca, dove ascoltare
musica dal vivo bevendo un drink: un’esperienza
Scelti per voi
indimenticabile. Numerosi sono gli spunti anche
per gli amanti del vino. Perché la Grecia, oltre a
dove dormire
essere la terra natale di Dioniso è anche produttri-
Ava Hotel
ce di una grande quantità di vini, il più famoso dei Elegante, servizio cordiale, ottima la
quali, e considerato per secoli il vino di Atene, è posizione in uno dei quartieri più centrali
e vivaci della città, Plaka.
certamente il Retsina, un bianco resinato con il
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quale bagnare i pasti. La tradizione gastronomica www.avahotel.gr
ateniese è antica e articolata. Per aprire il pranzo,
Hotel Grande Bretagne
scegliete una serie di antipasti, da gustare accom- Struttura elegantissima della catena
pagnati da un bicchiere di Ouzo, liquore di anice Luxury Collection Hotel.
Terrazza con vista sull’Acropoli.
servito allungato con acqua o ghiaccio, e da far se-
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guire dalla pietanza principale: carne o pesce, spes- www.starwoodhotels.com
so cucinati alla griglia o alla piastra, oppure un’in-
salata con cetrioli e cipolle o dei formaggi. Celebri, dove mangiare
come antipasto, le dolmades, involtini di riso e car- Spondi
ne tritata, e la salsa tzatziki a base di yogurt, cetrio- Elegante e all’avanguardia, ha un menù
di ispirazione francese che cambia al
lo, aglio e olio d’oliva.
Di fama internazionale an- cambiare delle stagioni e secondo le
che i souvlaki, spiedini cotti ai ferri e la moussaka, ispirazioni dello chef Arnaud Bignon.
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uno sformato di melanzane, patate, besciamella e www.spondi.gr
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Cucina greca da gustare su una terrazza
dienti vari, e psarokeftedes, deliziose crocchette di panoramica che regala una vista
pesce. Pasta sfoglia, frutta secca, miele e cannella incredibile sull’Acropoli. Ottimo il servizio
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inviaggio

Tra i vicoli
e le leggende
di Napoli
di Olga Carlini

94
Arte, musica, storia, cibo
e bel canto rendono un viaggio
nel capologo campano
un’esperienza ricca
di emozioni e fascino. Vicoletti, botteghe artigia-
Per una città il cui splendore ne, meraviglie artistiche e
è tale da resistere a tutto angoli inaspettati. Se è que-
sto quanto vi immaginate di
trovare visitando Napoli, la vo-
stra passeggiata per la città non
può che partire dalla porta d’ingresso al cuore del
centro storico greco-romano, il ventre di Napoli:
Piazza del Gesù Nuovo. Qui potrete ammirare la
magnificenza architettonica della chiesa gesuita,
nata su un precedente palazzo eretto nel 1470
dal Sanseverino. Poco distante il Monastero di
Santa Chiara (citata nella splendida Munasterio
‘e Santa Chiara, canzone emblema dei disastri
della guerra) dove osservare il grandioso chio-
stro ricco di suggestioni e la tomba dei Duraz-
zo. Inoltrandovi per il Decumano, e smarrendovi
tra i suoi coloriti negozi, non perdetevi il forse
poco noto Palazzo Venezia, residenza dell’Am-
basciata veneziana alla corte dei Borboni, con il
suo diluvio di giardini pensili racchiusi all’inter-
no. Prossima tappa Piazza San Domenico, dove si
può godere dell’armonioso insieme architettoni-
co magari sorseggiando un ottimo caffè napole-
tano accompagnato da una fragrante sfogliatella
dell’antico bar Scaturchio, punto di riferimento
per la dolcezza partenopea dal 1905 (www.sca-
turchio.it). Dopo il ritemprante ristoro ci si può
immergere nel mondo dell’alchimista Principe
di Sansevero osservandone il gentilizio palazzo,
per poi recarsi all’omonima cappella, dove si re-
sta stupefatti dal Cristo Velato. Dopo aver vi-
sto nella Chiesa di S. Angelo a Nilo il magnifi-
co bassorilievo dell’Assunzione di Donatello, la
passeggiata si può concludere, passando per San
Gregorio Armeno e le botteghe dei pastori, al-
la Chiesa di S. Lorenzo. Il viaggio nelle viscere
della chiesa è intrigante, tutto vestigia greche e
romane. Per concludere la giornata, il capoluo-
go partenopeo offre un’ampia scelta di proposte
per soddisfare l’appetito. Tra queste ricordiamo
Timpani e Tempura, il regno di Antonio Tubelli,
che alla sapienza gastronomica unisce notevole
cultura (è coautore di un intrigante pamphlet
intitolato Leopardi a tavola). Pochi i tavoli, ma
il cibo si può gustare in loco o essere portato a

95
inviaggio

La luna a Marechiaro “Napule è


Sono rari i borghi la cui fama è
entrata così tanto nell’immaginario ‘na cammenata
inte viche miezo all’ato
collettivo da diventare veri e propri
miti, citati, anche da chi non ci è
mai stato, come località ideali, fuori
dal tempo e dallo spazio. È raro,
ma non in Italia, dove gli esempi
Napule è tutto ‘nu
sono tanti e il successo è dovuto
non solo alla reale bellezza dei
suonno
paesi ma anche a quella carica di
romanticismo con la quale i poeti
e ‘a sape tutti
e gli artisti nazionali le hanno da
sempre accompagnate nel mondo. o’ munno ma
Uno dei principali esempi in questo
senso è Marechiaro, antico borgo nun sanno a verità”
del quartiere Posillipo, celebrato
dai versi immortali di uno dei (Napule è, Pino Daniele,1977)
In apertura: Piazza del Gesù Nuovo.
più grandi autori napoletani, In questa pagina: dall’alto, la celebre fenestrella
Salvatore Di Giacomo (1860-1934). con geranio, la chiesa di Sant’Angelo a Nilo,
A lui si devono alcune tra le più e sotto un piatto di succulente sfogliatelle
note poesie in lingua napoletana,
molte delle quali in seguito casa. Qui potrete scoprire il vero sartù di riso,
musicate, tanto che, insieme a il gateau di patate, i timpani di pasta in varie
Ernesto Murolo, Libero Bovio e E.
versioni, i friarielli e un originalissimo timballo
A. Mario, è considerato uno degli
artefici della cosiddetta epoca di scamarro, antico piatto povero della zona.
d’oro della canzone napoletana. Altro esempio notevole è il Palazzo Petrucci
Tra i suoi capolavori, Marechiaro, (www.palazzopetrucci.it), sito nello straordi-
appunto, dall’attacco, “Quanno
nario palazzo omonimo, e caratterizzatto da
sponta la luna a Marechiare / pure
li pisce nce fanno a ll’ammore”, una sobria eleganza minimalista. Dalla cuci-
celebre in tutto il mondo. La na a vetri si può scorgere lo chef Lino Scaral-
località è stata negli anni sessanta lo proporre le sue rielaborazioni della cucina
uno dei simboli della Dolce Vita,
tradizionale napoletana. Tra le offerte, i pac-
famosa per le sue frequentazioni
hollywoodiane e per i suoi cheri ripieni di ricotta con ragù napoletano, il
ristoranti tipici che affacciano sullo baccalà, la millefoglie di mozzarella di bufala
splendido panorama del golfo. Da
e gamberi, e gli splendidi dolci tipici.
Marechiaro si può infatti ammirare
la vista panoramica sulla città di
Napoli, dal Vesuvio alla Penisola Il volto della Malafemmina
Sorrentina a Capri. Celebre la L’itinerario delle nostre vacanze napoletane
sua fenestrella, spunto, con il
prosegue in direzione Palepoli (o Partenope,
suo geranio, per la canzone di Di
Giacomo (che probabilmente nella dal nome nella ninfa suicida dalle cui lacrime
realtà non vide mai né finestra nacque l’isolotto di Megaride, residenza di Lu-
né geranio, e che oltretutto non cullo e Virgilio su cui sorge Castel dell’Ovo),
amava particolarmente i versi da
centro della primigenia città di Napoli. Qui si
lui stesso scritti e musicati in un
secondo tempo da Paolo Tosti). può passeggiare sulla riviera di Chiaia (il nome
Tutt’oggi è possibile ammirare deriva dalla ghiaia che caratterizza la strada)
la fenestrella nella sua semplice
costeggiando Villa Comunale, uno dei princi-
bellezza, adornata in ogni stagione
da un immancabile fiore rosso. pali giardini storici all’ombra del Vesuvio. E

96
magari approfittarne per comprare una cra-
vatta artigianale da Marinella (www.marinel-
lanapoli.it), antichissimo arbiter dell’elegan-
za partenopea. Proseguendo nel cammino, si
arriva a Villa Pignatelli, splendida costruzio-
ne neoclassica ottocentesca, che oggi ospita
il Museo delle Carrozze. Bello sarà perdersi
nei coloriti vicoletti prospicienti, tra i quali
si può cercare la casa di Eduardo Scarpetta,
commediografo padre dei De Filippo, dove è
possibile osservare nell’atrio le statue dei per-
sonaggi delle sue commedie. La gita termina
a Mergellina, o meglio, alla Torretta, dove la
Chiesa di S. Maria del Parto (tomba di Jaco-
po Sannazaro), soprannominata dal popolo Qui sopra, l’obelisco, o meglio Guglia,
di piazza San Domenico Maggiore.
Chiesa della Malafemmina, spunta sulla som- Eretta subito dopo la peste del 1656
come ex-voto al Santo, la struttura è in
mità di una piccola collinetta al centro di un
pietra di piperno e marmo giallo e grigio
minuscolo borgo medioevale di marinai dal
quale è possibile godere un panorama inedito Scelti per voi
del golfo e delle isole. Sul primo altare della Leggende nere
chiesa, da non perdere il “S. Michele che at-
terra il demonio”, con la serpe diabolica che
Napoli è una città bella e misteriosa, eccessiva in dove mangiare
tutto, anche nella crudezza delle sue leggende.
ha il volto bellissimo della donna, la malafem- E Piazza San Domenico è uno dei teatri di alcune Pizzeria Starita
mina appunto, che tradizione vuole sia sta- vicende oscure, sulle quali la voce popolare ha Situata nella zona di Materdei, uno dei
ricamato nei secoli riportandole a noi come sto- quartieri più caratteristici del centro storico,
ta innamorata del vescovo Diomede Carafa. accoglie in un locale ospitale e rustico.
rie dal fascino nero. Qui si racconta infatti che,
Tanti i locali che vale la pena visitare in zona. Via Materdei 27, 28
nel 1590, il compositore Carlo Gesualdo Princi-
Tel. 0815573682/5441485
Tra questi, per gustare pesce freschissimo go- pe di Venosa sorprese la moglie Maria d’Avalos
dendo un’incantevole vista sul golfo, ottima con il suo amante, il Duca Fabrizio Carafa: ucci- Tartufi che passione
la Terrazza Calabritto (www.terrazzacalabrit- si entrambi, la leggenda vuole che portò i corpi Il locale offre degustazioni di alta cucina a
sullo scalone del suo palazzo (oggi al civico 9) base di tartufi italiani, accompagnati da
to.it), dove il patron Enzo Polichelli propone ottimi vini.
esposti alla pubblica vergogna. Nello stesso Pa-
un’insalata di polpo con le patate deliziosa, lazzo visse il Principe di Sansevero, Raimondo di Vico Satriano, 8
www.tartufichepassione.it
ravioli ripieni di pesce su vellutata di carciofi Sangro, esoterista, alchimista, massone, lettera-
con vongole, tonno rosso leggermente cotto to e inventore. Di lui i contemporanei dissero di dove dormire
alla brace, e un’introvabile spigola di mare. tutto, e il Principe non fece nulla per smentire le
sinistre voci. I giorni di isolamento chiuso nei suoi M Gallery Palazzo Caracciolo
A pochi passi, nei pressi di una via laterale a In contrasto con una città estremamente
studi a inventare, mischiare formule alchemiche
Piazza dei Martiri, c’è Umberto, uno dei punti e portare avanti i suoi misteriosi studi, e gli strani effervescente, Palazzo Caracciolo, con i
suoi oltre 800 anni di storia, è una
storici napoletani. Nato nel 1916, il locale of- rumori provenienti dai sotterranei del suo palaz-
splendida fortezza a guardia dell’intimità
fre una cucina che riporta in vita quella che si zo (dove aveva fatto installare una tipografia), ne dei suoi ospiti.
fecero un personaggio centrale nell’immaginario Via Carbonara, 112
preparava nelle case napoletane per ospiti di
magico della città. Tra le storie che lo riguardano, www.mgallery.com
riguardo. Si possono così gustare le polpette la più nota è quella relativa all’uccisione di sette
come le faceva la nonna, la pastiera di grano cardinali con le cui spoglie avrebbe realizzato pol- Palazzo Decumani
trone! Ma di lui si dice anche che fosse riuscito a Un sapiente restauro conservativo ha
alta e soffice, e la vera pizza napoletana, cotta
trasformato un intero palazzo del primo
nel forno a legna, con il cornicione soffice e riprodurre la liquefazione del sangue come avvie-
novecento in una residenza di charme a 4
ne nel miracolo di San Gennaro, che avesse fatto stelle.
la mozzarella di bufala.
resuscitare alcuni gamberetti di fiume essiccati e Piazzetta Giustino Fortunato, 8
che ottenesse il sangue dal nulla. Solo per citare www.palazzodecumani.com
le storie meno cruente!

97
di Roberto Lavarini
il turismo religioso Sociologo dell’ambiente
e del territorio

Dove finisce la chiesa


e inizia il museo?
Beni artistici
e patrimonio
ecclesiastico
«Molti sostengono che,
secondo l’Unesco, l’Italia
possiede 1,80 per cento del
patrimonio storico artistico
mondiale. Il dato, però, è
controverso perché non è
mai stata stilata una lista di
questi beni. Si procede per
approssimazione, per buon
senso, ma non può essere
Pagare un biglietto per accedere a un luogo sacro è ormai prassi comune. un dato ufficiale. È certo,
Di seguito, una riflessione sul rapporto tra arte e spiritualità e sullo stretto comunque, che la maggior
legame tra turismo religioso e culturale parte dei beni artistici e
monumentali del nostro
Paese è di proprietà della
chiesa. I luoghi della fede
Coloro che in vacanza compiono un pellegrinaggio non costosissima manutenzione del sito in aiuto ai finanzia- sono fortemente connessi
sono moltissimi. Per molti, la spinta a visitare un luogo menti, sempre più ridotti, di chi è preposto alla sua cura. con le più importanti
sacro viene più dalla curiosità che dalla devozione o dal Si spera così di riuscire a tramandare ai nostri figli e ni- testimonianze d’arte nel
bisogno di spiritualità. Spesso è incentivante soggiorna- poti il prodotto del genio di tanti grandi di cui è ricca la senso più vasto del termine
re vicino a un santuario famoso e importante per sen- nostra storia. Mi chiedo soltanto se ci siano dei travasi di comprendendo affreschi,
tire l’impulso di andare a visitarlo. Nonostante questo, senso da una fruizione all’altra. Ossia se il turista attratto sculture, oreficeria, musica,
molti, quando sono nel luogo sacro, si lasciano catturare dal capolavoro del Mantegna si lasci pervadere dall’at- architettura, scrittura,
dall’atmosfera soffusa, dai simboli, dal significato delle mosfera religiosa o, viceversa, se il credente che va per ricamo, intarsio, miniatura
vicende e, tutti, recitano una preghiera, accendono una pregare o per partecipare alle funzioni religiose, si lasci e quant’altro. Per avere
candela, lasciano qualche moneta in offerta. Sono i gesti accompagnare verso la grandiosità del divino dalle opere un’idea di quanto sia vasto
classici di ogni pellegrino e anche questi sono fatti con eccezionali degli artisti che vi sono contenute. Penso alla questo patrimonio, si pensi
semplicità e con cuore sincero. Tutti, anche gli stranieri, Ultima Cena di Leonardo che si trova nel complesso di che in Italia ci sono almeno
in questi contesti si comportano con rispetto, anche se si Santa Maria delle Grazie a Milano. Chi va in chiesa non 100 mila chiese e cappelle.
può osservare che molte volte il loro coinvolgimento spi- ha l’accesso libero all’affresco che ha un suo ingresso a Le diocesi italiane sono
rituale è secondario rispetto all’ammirazione per la mo- fianco del portale. Per ammirare l’opera di Leonardo si 226, il che vuol dire
numentalità del luogo, per le strutture, per il valore arti- deve seguire una procedura che non dipende dalla fre- altrettante cattedrali e
stico di dipinti e sculture. Per loro sono luoghi sacri ma quenza alla chiesa. Si segue un processo di prenotazione numerose concattedrali.
soprattutto centri d’arte e di cultura. A far sì che venga e di acquisto che non ha nulla a che fare con la mera- Almeno la metà delle
incrementata l’associazione di una basilica o santuario vigliosa chiesa e i suoi spazi. Anche se l’affresco ne era diocesi ha un proprio
a un museo è anche il fatto che in molti occorre paga- parte integrante oggi ne è del tutto separato. Qualche museo diocesano, oltre a
re un biglietto di ingresso. Questo vale per i siti religiosi turista, dopo aver ammirato l’affresco, entra nella chie- musei parrocchiali,
che si trovano nei centri urbani, nelle grandi città d’arte, sa, ne percorre la navata, visita i chiostri. Per il fedele è monastici, missionari. Sul
e non vogliamo entrare nel merito del fatto che sia giu- praticamente impossibile, dopo la funzione religiosa, an- territorio nazionale i musei
sto o sbagliato, che sia opportuno oppure no. A nostro dare ai piedi dell’affresco di Leonardo. I due luoghi non della Chiesa sono 826. In
avviso le grandi chiese, si sono abbinati, sono fra lo- ogni diocesi poi c’è una
pensi a San Zeno a Verona, ro separati, indipendenti. È biblioteca e un archivio, ai
non sono soltanto luoghi “Bisognerebbe evitare di far pagare il venuta a mancare la mo- quali si aggiungono
religiosi ma anche autentici biglietto d’ingresso per entrare in chiesa, tivazione che li aveva fatti biblioteche e archivi».
monumenti architettonici e nascere. La tendenza oggi (Testo estratto da una
scrigni di capolavori. Ragion perché ogni luogo sacro, qualsiasi sia la è questa, e probabilmente intervista a S.E. Rev.ma
per cui questa doppia ani- sua importanza storico-artistica, non può si arriverà ad avere disponi- Mons. Mauro Piacenza,
ma deve cercare di convi- mai diventare soltanto un museo” bile un luogo sacro e mo- allora Presidente della
vere senza arrecare danno numentale per le funzioni Pontificia Commissione per
ai diversi approcci con cui si S.E. Rev.ma Mons. Mauro Piacenza religiose solo in determinati i Beni Culturali, comparsa
avvicinano i visitatori. I sol- (Il Giornale, novembre 2003) orari mentre sarà accessibi- su Il Giornale
di raccolti serviranno per la le ai visitatori in altri. del 29 novembre 2003).


98
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lezioni di ospitalità di Roberto Lavarini
Sociologo dell’ambiente e del territorio

Il turismo
è sempre più rosa
Sardegna da vivere
L’esperienza della onlus sarda Centro Sperimentale Autosviluppo ci parla Un caso di eccellenza, noto in
di donne attive e creative, pronte a reinventare l’accoglienza. tutta Italia e che sta
Un cambiamento ancora embrionale ma che fa ben sperare per il futuro diffondendosi anche all’estero, è
quello dell’Antica dimora del
Grucione, in Sardegna, un
Un titolo, quello del nostro articolo, che al mo- sempre le donne a permettere l’integrazione albergo diffuso che utilizza un
mento è solo bene augurante, e va inteso co- dello straniero e del viaggiatore di passaggio. palazzo dell’800 e mantiene forti
me aspirazione, come tendenza. In effetti, an- Nel tempo, questo ruolo si è assottigliato tanto connessioni con le attività rurali
che limitandoci all’organizzazione alberghiera, da rendersi poco visibile. Noi, partendo dal pre- del luogo, come ad esempio la
ci sono dei comparti in cui le donne hanno il supposto che i grandi cambiamenti si prean- produzione del formaggio tipico
dominio pressoché assoluto, come la gover- nunciano mediante piccoli segnali, vediamo che Casizzolu, diventando presidio
nante, altri che rimangono di competenza ma- un po’ ovunque stanno avendo successo ini- slow food, e di carni del bue
schile, come il ruolo di direttore. Ovviamente ziative gestite da donne. Alcune donne sarde, rosso tipico della zona. La sede è
ci sono dei ragazzi che lavorano ai piani nel- dalle parti del Sulcis-iglesiente nella – forse me- a Santulussurgiu, in provincia di
la pulizia delle stanze così come ci sono delle no turistica ma proprio per questo più genuina Oristano.
donne manager che dirigono con successo de- – Sardegna del Sud, hanno dato vita alla onlus www.anticadimora.com
gli alberghi, anche importanti. Però sono casi Centro Sperimentale Autosviluppo che a partire
sporadici e, nonostante le difficoltà del settore dalla crisi del lavoro minerario cerca di proporre
che solitamente producono nuove mescolanze un turismo tra mare e miniere. Proprio quel ma- A Domusamigas
ed elasticità nei ruoli, vengono mantenute del- re e quelle miniere che sono stati in passato luo-
le resistenze “storiche”, ossia si mantengono le ghi di duro lavoro per uomini. L’iniziativa propo- uno slogan condiviso
separazioni. Va detto, comunque, che in tempi sta dalla onlus ha dato origine a un circuito di recita: “prendersi
di crisi si aguzzano i cervelli, si esplorano percor- accoglienza denominato Domusamigas che of-
si nuovi, si dà spazio alla creatività. E, altrettanto fre ospitalità diffusa, nelle case degli abitanti di il tempo di avvicinarsi
spesso, si trovano formule che hanno successo quell’area, e permette di condividere uno stile lentamente alle cose
e che durano nel tempo. Oggi, va riconosciu- di vita quotidiano non artefatto, non ricostru-
to un ruolo fortemente innovativo e creativo ito, non di facciata. Si viene ospitati nelle vec-
e ascoltarne il respiro…
alle donne che lavorano nel turismo. La storia chie case e vi si svolge, con i loro ritmi e tempi, Mani e piedi tornano liberi
ci insegna che le donne hanno sempre avuto
una parte fondamentale nell’accoglienza. Era-
le attività abituali. Si può imparare a impastare
il pane, a confezionare un cestino… Cose sem-
di accarezzare il mondo”
no loro ad accogliere concretamente il visitato- plici e, spesso, “lente” per avere il tempo di ca-
re, ospitandolo nella propria casa e talvolta, in larsi in una nuova realtà e, probabilmente, per (L’arte del viaggio, ragioni e poesia di un
alcune culture, nel proprio letto. Erano, e sono, ritrovare se stessi. www.domusamigas.it turismo sostenibile, Michela Bianchi)

100
Filetto di Fassona
al vino Taurasi
“Pago dei Fusi”
con bacon
croccante
e pomodorini
caramellati
Dallo Chef Gaspare della Rocca

Ingredienti per 2 persone:


U 2 filetti di Fassona
(manzo di razza Piemontese)
da 200\220 grammi l’uno
U farina q.b.
U burro 20 grammi
U un Calice di Taurasi
“Pago dei Fusi”
U 4 fette di pancetta steccata

Encomio alla qualità: U 300 grammi di pomodorino


pachino
U sale e pepe q.b.
identità di un’azienda U zucchero q.b.

Preparazione:
Infarinate i filetti e rosolateli
Parliamo spesso di qualità in vigna e in cantina per co di Tufo Docg. In ogni sorso di Greco di Tufo trova- dolcemente in una noce di burro
ottenere un prodotto speciale e questa è la preroga- te la differenza, Loggia della Serra, o Terre degli An- 10 grammi per circa 1 minuto su
tiva di Terredora, l’azienda vitivinicola di Montefusco. geli. Il Fiano di Avellino del crù CampoRe e quello di entrambi i lati. Flambate con il
Ho avuto occasione di conoscere l’azienda e una fa- Terre di Dora, per non parlare dell’Aglianico, che poi suo vino Taurasi, salate e pepate,
miglia, quella di Walter Mastroberardino, con i figli, diventa Taurasi con gli anni trascorsi in cantina, e in quindi passate i filetti in forno a
Daniela, Lucio e Paolo, che mi hanno insegnato la un sorso sentiremo i profumi di un vino dove le ma- 200 gradi per 5 minuti, adagiate
filosofia della vigna. Ho chiesto a Paolo Mastrobe- ni sono quelle di uomini cresciuti con l’idea di dare i filetti nel piatto, ridurre la salsa
rardino com’é possibile avere una così variegata ti- identità ai loro vini. con l’aggiunta di burro rimanente
pologia di terreni. Sono queste - ci dice - le zone più e nappare i filetti. Accostate
vocate alla coltivazione della vigna; allora imparia- Terredora di Paolo s.s.a.
il bacon croccante, dopo averlo
mo che CampoRe è il terroir coltivato sia a Fiano che (Società Semplice Agricola)
scottato al forno, e i pomodorini
ad Aglianico. Un altro territorio il Terre di Dora, e poi Via Serra Snc 83030 - Montefusco (Av) - Italia
dopo averli caramellati con lo
ancora con Terre degli Angeli, Loggia della Serra e Tel.++39.0825.968215 - Fax ++39.0825.963022
zucchero per 40 minuti al forno
Pioppo del Cappuccino, da cui nascono i crù di Gre- www.terredora.com - info@terredora.com
a 120 gradi.
Buon Appetito!

Ristorante Il Vento Milano


Locale arredato con gusto che richiama lo stile delle migliori
Club House. Cucina attenta ai cambiamenti delle stagioni co-
me ricerca di prodotti. Tra le specialità: fiorentina di Chianina
alla toscana, filetti di Fassone piemontese, sella di maialino
da latte, classica costoletta alla milanese. Tra gli antipasti di
mare: soutè di scampi, noci di capesante gratinate al burro
di astice fatto in casa su crema di piselli; tra i primi: paste fre-
sche e ripiene come i ravioli di branzino o i ravioli d’oca al bur-
ro aromatizzato. Ottimo il risotto del golfista. Ottima anche la
scelta dei secondi di pesce, le fritture e la speciale pizza sfo-
glia senza lievito, tipo focaccia di Recco. Carta dei vini curata
con attenzione alle proposte con un miglior rapporto prezzo/
qualità, oltre ai nomi di eccellenza del mondo enologico. In
fine (e non da poco conto), il locale risperva un’attenzione
particolare ad offrire sempre un servizio di qualità.

Via Washington, 20 - Milano - www.ristoranteilvento.it


Società Agricola Menin Via Zeneghe, 15 - Belluno (Bl) Tel. 0437294148 - az_menin@tin.it
Piaceri
da pag. 104
Rubriche
• Vini naturali
Una guida al consumatore
per capire e conoscere alcune
regole fondamentali e imparare
a muoversi nel mercato del vino
• Trendy
• Shopping
• Arte
• Libri
• Spettacoli

L’arte di Shinique Smith


a Milano. Pag. 110

103
vini naturali di Michela Pallonari
Consulente indipendente wine Marketing
e Comunicazione culturale

Terreno
fertile
per la cultura
del vino

Inauguriamo una nuova rubrica


il cui obiettivo è di aiutare il
consumatore a capire e conoscere
alcune regole fondamentali per
imparare a muoversi, e a scegliere,
nel grande mercato del vino

Mi piace iniziare a parlare del vino naturale con un


episodio che mi raccontò un amico tanto tempo Tanti i giovani che abbandonano la veste
fa. Quest’ultimo, andando a trovare un conoscente
in Piemonte, uno di quei produttori che realmente
vanno nel terreno tutti i giorni, che toccano le vi-
di manager per rifugiarsi in campagna
gne, che hanno rispetto per l’ambiente, si accorse
che questi aveva le uve popolate di api mentre la
e produrre vino con un rispetto per il
vigna accanto, di un altro proprietario, non ne ave-
va. Mi piace partire da quest’esempio per iniziare territorio molto più forte che in passato
a riflettere e capire insieme che cosa s’intende per
naturalità. La storia appena raccontata ci deve so-
lo far capire che se quell’uva piace alle api di sicuro
attira anche a noi? O meglio, che la vigna del vi-
cino (quella non toccata dalle api), per un eccesso
di conservazione e integrità del prodotto, è possi-
bile sia stata protetta con qualche additivo che ne
abbia in qualche modo compromesso il gusto? La
sensazione forte é che gli animali siano più intui-
tivi e intelligenti di noi nella scelta del cibo, e que-
sta intuizione e sensazione permette loro di nutrirsi
sempre di prodotti sani e poco modificati. Durante
le diverse tappe che ogni mese svilupperemo con
questa rubrica, cercherò di darvi le basi per capire
e comprendere un po’ più chiaramente che cosa
intendiamo per vino biologico, vino biodinamico,

104
vino naturale etc., ossia fornirvi degli strumenti per
leggere e conoscere il significato delle diverse tipo-
logie di etichette. Ad esempio, non si può inserire in
etichetta “Vino biologico” ma solamente “Vino da
uve biologiche”, dicitura possibile fino al 2012; sa-
rà in pubblicazione sulla prossima Gazzetta Ufficia-
le dell’Unione Europea un Regolamento che dà la
possibilità ai vini già in cantina e bottiglia, e a quelli
della prossima vendemmia 2011/2012, di recare in
etichetta tale dicitura. Il provvedimento non è altro
che una proroga, in regime transitorio, di ciò che
avveniva fino a ora. Resta una grande attesa per il
Regolamento europeo sulla vinificazione biologi-
ca visto l’interesse di consumatori e produttori evi-
denziatosi anche in occasione dell’ultima edizione
di Vinitaly 2011. Ogni giorno le “affannose dina-
miche di mercato” ci portano a riflettere sul fatto
che molti produttori, per la famosa legge dell’in-
crocio tra domanda e offerta, mettono sul merca-
to prodotti scadenti e poco rispettosi dell’ambiente
portando, come conseguenza, una pessima qua- Cosa si intende per vino biologico, biodinamico, naturale?
Scopriamolo insieme, mese dopo mese, grazie alla nuova
lità che provoca, in termini di salute, intolleranze rubrica a cura dell’esperta in materia Michela Pallonari
alimentari, mal di testa del giorno dopo etc.; e le
leggi non aiutano poiché permettono uso di addi-
Etichetta, questa
tivi e dosi minime di solforosa che aumentano ogni
anno sempre di più. Di fronte a tutto questo, che sconosciuta
cosa si può fare? Urge necessariamente una rifles- Sorta di Carta d’Identità,
sione, parte anch’essa dello sviluppo futuro: inter- l’etichetta contiene
roghiamoci dunque sul valore che ogni produttore tutti gli elementi per
attribuisce al territorio, alla cultura, al proprio vino, identificare il vino. Le
e capiamo se quest’ultimo è per i produttori solo informazioni riportate
frutto della “cultura di prodotto” o anche un “pro- sull’etichetta sono
dotto della cultura”. A questo punto sorge sponta- stabilite sia dalle
nea una domanda: il vino è un prodotto culturale o norme in vigore sia
un prodotto del territorio? Di conseguenza, rifles- dai disciplinari di
sioni su ambiente e sostenibilità sono assolutamen- produzione; devono
te necessarie e doverose anche perché lo scopo di essere riportate le
questa rubrica è di aiutare il consumatore a capire informazioni relative
e conoscere alcune regole e aiutarlo a scegliere in ad analisi chimica del
questo grande mercato del vino. prodotto, grado alcolico
Nel frattempo crescono i produttori che si stanno con tolleranza 0,5% in
interessando al vino naturale e hanno iniziato già volume calcolato a 15 °C,
un percorso di conversione della coltivazione in vi- capacità del contenitore,
gna e della naturale trasformazione del prodotto comune di produzione,
in cantine. Esiste un numero sempre crescente di Principali nome, ragione sociale e
giovani che abbandona la veste del manager e si contenitori sede dell’imbottigliatore,
rifugia in campagna per produrre vino con un ri- per il vino nome dell’azienda.
spetto per il territorio molto più forte di quello dei Dalla vendemmia 2005
• Bottiglia
vecchi produttori, e che tratta le vigne con la stessa è diventato obbligatorio
• Botte, Barrique, Piece
protezione che si riserva ai bambini. indicare la presenza di
• Bigoncia
Sono dunque questi gli interrogativi e i temi che vo- anidride solforosa
• Damigiana
glio approfondire con voi per sviluppare una diffu- o solfiti.
• Decanter
sione della cultura territoriale e soprattutto di quel-
• Flûte
la cultura che rispetta l’ambiente, l’uomo e la storia
• Fiasco
agricola della nostra penisola. Non mi resta che au-
• Caraffa
gurarvi buona lettura e… alla prossima puntata!
• Tanica

105
trendy di Giemme

Dirk Bikkemberg Jil Sander Corneliani Y3

Citysport per tutti


Il guardaroba È arrivato finalmente l’autunno.
Città invase da un
trendy

autunno/inverno 2011 Le città hanno cambiato colori e anche le persone


hanno cambiato il loro sguardo. I sorrisi sono meno
è all’insegna della grande
comodità e della voglia
spontanei e la luce tinge tutto di nuove sfumature. abbigliamento
Nei prossimi mesi ci si coprirà di più e finalmente si
di abbinamenti inediti,
con punte di inattesa
potranno sfoggiare nuovi abiti, nuove giacche, nuo-
vi trench, nuovi cappotti. Dal nostro guardaroba
sportivo
eleganza usciranno colori e pesi diversi e si adatteranno o co-
loriranno le nostre città e le località dove andremo a
ma elegante.
passare dei piacevoli week end. È ormai normale
mixare il nostro abbigliamento per arrivare a inven-
Fantasia che si
tare dei look completamente inediti ma pur sempre
di tendenza. Una delle immagini che ognuno di noi sbizzarrisce
ha ben impressa è quella di una quantità enorme di
piumini, bomberini, pantaloni con tessuti tecnici, nei mix meno
guanti e scarpe sportive. Tutte le città sono come
invase da un abbigliamento sportivo che il più delle consueti.
volte diventa elegante. Guardate la proposta di Cor-
neliani. Guardate lo stile di Y3. Guardate il lato spor-
tivo elegante di Dirk Bikkemberg.
È l’autunno,
Guardate i colori e le linee di Jil Sander.
Buon autunno e inverno a tutti.
bellezza!

106
shoppin
shopping di Olga Carlini

Rara eleganza
Il cappello Borsalino in feltro Cervelt nasce miscelando alla tradizionale ricetta base una
Easy & Strong
Il Metal Devil NGM è un
percentuale di fibre di Cervelt™ (marchio distribuito in esclusiva da Cariaggi), naturali, rare
telefono Dual Sim dal design
e preziose, ricavate dal sottovello del cervo rosso neozelandese, che conferiscono al tessuto
unico e con una scocca
performance particolari grazie alla loro naturale elasticità, che ne riduce notevolmente la
monoblocco in alluminio.
possibilità di sgualcirsi. La finitura Zeland dona al cappello una mano morbida e piacevole
Dotato di connettività Umts/
al tatto e il colore Zenzero ne esalta la lucentezza. Prezzo: 445 euro.
Wcdma (sulla SIM1) e Wi-Fi,
fotocamera posteriore da
3.2Mpixel e VGA frontale per il
supporto delle videochiamate,
radio FM, lettore MP3/MPEG e
slot Micro SD. Il Touch Pad
centrale e la tastiera Qwerty, in
Appuntamento combinazione con il sistema di
con lo stile scrittura Smart XT9,
consentono un’ottimale
Il Montenapoleone Day-Date di navigazione all’interno dei
Lorenz in acciaio con finitura lucida
menù e un rapido editing.
essenziale e pulito nelle linee è la
proposta uomo (assieme al
Metal Devil si configura
cronografo) per questa stagione pertanto come uno strumento
autunno/inverno. Il quadrante è particolarmente indicato per il
proposto in smalto satinato o opaco business, grazie anche alla
ed è declinato in differenti nuance di batteria potenziata (da
colore. In questo modello al quarzo la 1200mAh) che ben supporta
lettura del giorno è alle ore 12 mentre un utilizzo molto intenso.
quella della data alle ore 3. Disponibile nelle varianti Metal,
Prezzo: 390 euro. Dark, Black e Gold.
Prezzo: 189,90 euro.

108
ng
Accessori sporty-chic
Con la nuova collezione Montblanc Eyewear by Marcolin si afferma e si
rafforza il linguaggio stilistico che contraddistingue ogni creazione che
nasce dalla maison. Così anche l’accessorio occhiale racchiude in sé
elementi esclusivi e abbinamenti cromatici che rimandano al mondo
delle altre collezioni Montblanc, costituendo una proposta unica e ben
Per il lavoro identificabile. In foto: rivisitazione in chiave sporty-chic della classica
e il tempo libero forma pilot con doppio ponte e montatura metallica. Prezzo: 265 euro.
Tra le variegate offerte Carpisa per l’autun-
no/inverno 2011 si fa notare il set di cartelle
uomo in materiale sintetico e profili in na-
stro disponibili in nero e in blu. Comodo,
sportivo, agile e indistruttibile, in tre for-
mati che soddisfano ogni esigenza.
Prezzi dei tre formati: 79,90 euro; Un caldo
79,90 euro; 29,90 euro.
autunno
Leather
Bomber
Woolrich in
vera pelle per
una donna
dinamica,
decisa, che ama
la comodità ma
non disdegna
di farsi
Sempre un passo avanti coccolare da un
Un classico. Il Gommino Tod’s, nato per combi- elegante collo
nare il classico stile italiano con la praticità di in pelliccia di
una scarpa da indossare ogni giorno, è sempre racoon
in prima linea nel guardaroba maschile. Ispirato staccabile.
alle calzature degli appassionati di auto sporti- Prezzo:
ve degli anni ’50, nel tempo ha aggiornato le 890 euro.
sue linee senza mai prescindere da un raffinato
e unico processo produttivo.
Prezzo: 260 euro.
arte di Gilda Ciaruffoli

Genio assoluto della pittura, Ca-


Roma al tempo ravaggio ha messo in ombra tutti
di Caravaggio gli artisti della sua epoca. Ma chi Robert Altman.
erano i suoi compagni di stra-
da? La mostra intende risponde- America America
re a questa domanda ricostruen- “Da Kansas City a Hollywood, da Nashville a
do per la prima volta, attraverso Los Angeles, dal Mississippi al deserto del Neva-
l’esposizione di circa 140 dipinti da, dal vecchio West alle sale da gioco di Reno
provenienti dai maggiori musei e Las Vegas, dal jazz, al rock, al country, Robert
italiani ed esteri, alcuni mai espo- Altman ha percorso in lungo e in largo l’Ameri-
sti in Italia, il tessuto connettivo ca e i suoi miti, per raccontarne la disillusione e
del panorama artistico della Cit- la decadenza” così Emanuela Martini, curatrice
tà eterna in cui visse e operò il della mostra, introduce l’esposizione dedicata al
grande genio lombardo. La mo- regista scomparso nel 2006 e ai suoi 40 anni di
stra prende in esame quello che carriera. Dal 25 novembre al 3 dicembre inoltre,
può essere definito un momento presso i cinema Massimo, Reposi e Greenwich,
cruciale della pittura italiana, che si svolge una retrospettiva dedicata all’autore.
nasce negli ultimi anni del XVI se-
colo, in una Roma ancora in crisi
fino al 29 gennaio 2012
per il traumatico scisma luterano,
e si sviluppa attraverso il regno di Museo Nazionale del Cinema
quattro importanti Pontefici: Cle- Via Montebello, 20 – Torino
mente VIII Aldobrandini, Paolo V www.museocinema.it
Borghese, Gregorio XIV Boncom-
pagni, Urbano VIII Barberini. I pri-
mi anni di questo periodo sono
segnati dal confronto diretto tra
Annibale Carracci e Caravaggio;
11 novembre – 5 febbraio 2012 i successivi dall’opera dei seguaci
Palazzo Venezia dell’uno e dell’altro maestro che
Via del Plebiscito, 118 – Roma ne raccolsero e svilupparono te-
museopalazzovenezia.beniculturali.it mi, tecniche e motivi.

To the ocean Oltrepassando i confini tra scultu-


ra, pittura e installazione site-spe- Omaggio
of everyone else cific, le opere di Shinique Smith
combinano complessi riferimenti
a Lorenzo Lotto
sociali e culturali derivanti da una
vasta gamma di risorse che spa- La mostra nasce da un’occasione unica: il pre-
ziano dalla storia dell’arte alla vita stito concesso dell’Ermitage di San Pietroburgo
urbana. Graffiti, calligrafia giappo- alle Gallerie dell’Accademia di due dipinti del
nese, espressionismo astratto, scul- maestro veneziano, il Doppio ritratto di coniugi
tura minimalista sono solo alcuni e una Madonna col Bambino ed angeli, mai visti
dei richiami che possiamo perce- prima in Italia. L’esposizione è arricchita da altre
pire nell’opera dell’artista. Le sue opere importanti della produzione lottesca co-
sculture, collage tridimensionali di me la Giuditta con la testa di Oloferne della col-
abiti e oggetti legati da corde, so- lezione BNL – Gruppo BNP Paribas e la predella
no una dualistica combinazione tra della Pala di San Bartolomeo restaurata grazie al
bellezza formale e critica sociale re- gruppo bancario in occasione della retrospettiva
lativa al problema globale del riuso alle Scuderie del Quirinale la scorsa primavera.
e del riciclo.
24 novembre – 27 febbraio 2012
dal 10 novembre Gallerie dell’Accademia
Brand New Gallery Campo della Carità
via Farini, 32 – Milano Dorsoduro, 1050 – Venezia
www.brandnew-gallery.com www.gallerieaccademia.org

110
libri letti per voi di Gilda Ciaruffoli

Il libro del mese


C'è torta per te.
Il gusto soffice del web
Spezie, cacao, pane, minestre:
AA.VV.
Trenta Editore
14 euro
tradizione e ricerca nel piatto

Il libro, ideato da Valle' Italia e


pubblicato da Trenta Editore,
rappresenta un'autentica
novità per il mercato italiano
perché è il primo ricettario
firmato dalle blogger. Dal Spezie Alla ricerca La maga Zuppe Alfabeto
panettone con le mele alla Valeria Calamaro e del cacao delle spezie e polente del pane
"torta olio di gomito", dalla Concita Cannavò perduto Chitra Banerjee a cura di Roberto Pier Francesco Listri
New York cheese cake alla Edizioni Sonda a cura di Camilla Divakaruni Roveri Mauro Pagliai
schiacciata alla fiorentina, 18 euro Baresani Feltrinelli Antonio Vallardi Editore
dalla crostata di maggio alla Nella tradizione Gribaudo 11 euro Editore 8 euro
"torta di mele più buona del Altromercato, il 25 euro La favola di Tilo, la 5,90 euro O meglio, "del pane (e
mondo" è davvero difficile ricettario, ricco e Il volume ricostruisce, maga delle spezie che, Oltre 100 ricette tutte companatico)" cita il
resistere alla tentazione di vario nella proposta dalla piantagione alla nella sua bottega in italiane tra minestre, titolo completo. Dalla
mettersi ai fornelli e di piatti da tutto il tavoletta, la vita del California, seleziona brodetti e polente, da A di Aceto alla Z di
preparare con le proprie mani mondo caratterizzati cacao trasformando i amalgama e sceglie Nord a Sud, riportate Zucchero, l'agile
i deliziosi dessert creati e dal forte uso delle lettori in gourmet aromi, polveri, semi e nella loro accezione volume passa in
raccontati dalle più famose spezie, è introdotto consapevoli. Lo bacche per dar vita al tradizionale e con rassegna la tradizione
blogger italiane (tra cui da una storia della spunto è quello sapore perfetto o a indicato a chiare culinaria toscana
Marina Malvezzi, Anna produzione delle dell’avventurosa vita sottili sortilegi, è ormai lettere livello di lettera per lettera. Ma
Gentile, Elena Policella, spezie e da una di Gianluca Franzoni, un classico della difficoltà e il miglior non immaginatevi un
insieme ai cuochi delle cucine puntualizzazione fondatore di Domori, letteratura vino in abbinamento. elenco di ingredienti!
Vallè). Donne che non solo sullo stato dell'arte e azienda specializzata contemporanea. La Il testo, omaggio ad
hanno svelato i loro segreti in le prospettive del loro nella lavorazione del storia della sua vita ha Artusi a 120 anni
cucina, ma ne hanno commercio. cioccolato di alta già fatto sognare tanti dall'uscita del suo
raccontato le emozioni, le Ulteriore nota di qualità; alla ricerca amanti dell'India e celebre volume, vuole
storie e i frammenti di vita merito: le ricette a dell’aroma perfetto, dell'inconfondibile – scrive l'autore –
che rendono speciale ciascuna base di carne hanno Franzoni ha trascorso cucina di questa "proporre l'intero
ricetta. Da ricordare: Vallé anche il corrispettivo anni in Sudamerica nazione. mondo alimentare di
devolve l'intero ricavato delle vegano a base setain, per recuperare una questa terra, secondo
vendite alla campagna Nastro gli spiriti della
muscolo di grano, particolare varietà di
Rosa della LILT contro il tradizione, i diffusi
affettati e formaggi cacao, il Criollo, per
tumore al seno.
veg... dar vita a un valori simbolici dei
cioccolato dalle cibi, il rapporto stretto
(Isa Grassano)
caratteristiche uniche. tra cibo e parole".

112
Q
9D
AL
AF
<=
E9

Nata dall’esperienza IP INDUSTRIE,


è progettata per stagionare e conservare.
Realizzata in un’ampia gamma di modelli componibili,
accoglie in un’unica soluzione salumi, vini e formaggi
grazie alla regolazione indipendente delle celle.
spettacoli Toni Servillo legge Napoli
Un’ora e dieci senza intervallo per assaporare tutta la napoletanità
di Desirée Veronica Leone dei grandi autori, da Eduardo De Filippo a Enzo Moscato. Toni
Servillo sceglie di parlare della sua città natale partendo proprio
dalla lingua, l’elemento più viscerale per ogni napoletano. Assieme
ai testi è però tutto il corpo a parlare: a partire dalle pittoresche
espressioni facciali all’energia pura dei gesti e degli arti.
Quando: dal 29 novembre
Dove: Teatro Studio, Milano
Info: www.piccoloteatro.org

(S)ex List
Secondo il New York Times, la media di uomini che ogni donna america-
na dovrebbe avere nel corso della vita, è sei. Ally, con i suoi 19 ex, si ren-
de conto di aver sforato e di essere ancora in cerca del principe azzurro.
Decide quindi che il ventesimo uomo dovrà essere quello da sposare; ini-
zia così la caccia al “tesoro” nella jungla newyorkese, tra ex e new entry.
Il tutto aiutata e spalleggiata da Colin, il suo splendido vicino di casa…
Con questo film i peggiori incubi dell’immaginario femminile sono cata-
pultati insieme sul grande schermo. Per fortuna con ironia (la nostra).
Genere: Commedia
Regia: Mark Mylod
Con: Anna Faris, Chris Evans
Uscita prevista: 4 novembre

Cambio vita Il registro dei peccati


Ecco il ritorno dei buddy-movies americani: dal regista di 2 single a nozze Dodici percorsi di teatro civile: Moni Ovadia sceglie di parlare del
e dagli sceneggiatori di Una notte da leoni, David Dobkin sceglie di rac- mondo ebraico dello khassidismo con un recital-reading, guidando lo
contare l’ennesima, seppur curiosa, fantasia maschile: Jason Bateman è spettatore nei retroscena di una cultura unica. Si tratta dello stesso
un uomo sposato che continua a subire il fascino femminile tanto da vo- mondo che Marc Chagall raccontava nei suoi quadri, con quella
ler scambiare la propria identità con quella dei un amico playboy dalla carica così potente di fragilità umana, di pietas, di quegli umani
dubbia fama pur di apparire libero agli occhi della sua nuova collega. troppo umani che, l’unico modo per parlarne serenamente, ricorda
Genere: Commedia lo stesso Ovadia, è utilizzare l’ironia. Fuori e dentro il palco.
Regia: David Dobkin Quando: 14 novembre
Con: Ryan Reynolds, Jason Bateman, Olivia Wilde Dove: Teatro Giacosa, Ivrea
Uscita prevista: 4 novembre Info: www.teatrogiacosa.it

One day
Ogni 15 luglio, per
l’anniversario della loro laurea,
Emma e Dexter decidono di
rivedersi per raccontarsi le
loro vite; un appuntamento
che durerà vent’anni, fino a
quando si renderanno conto
che qualcosa li lega davvero.
Questo nonostante i sogni, le
ambizioni e le esperienze di Un flauto magico
entrambi abbiano preso Il ritorno di una fiaba dal sapore antico: con il delicato minimalismo che lo
direzioni opposte. Che siano contraddistingue, Peter Brook, recentemente insignito del Premio Molière,
stati innamorati per tutta una continua a regalare al pubblico la delicatezza di una regia sapiente, che sa
vita? Una classica commedia come giocare per sottrazione. In scena solo lunghe canne di bambù, me-
romantica con il premio Oscar tafora della fragilità di una vita, un pianoforte e le note di Mozart, e il cor-
e Golden Globe Anne po e la voce degli attori che fungono da principi regolatori nella trasforma-
Hathaway in coppia con Jim zione visiva e sonora del racconto. Non serve nessun altro artificio per
Sturgess. Per continuare, o riportare in vita il Flauto magico, fiaba liberata dell’orchestra e del coro: da
iniziare, a sognare anche gran menestrello quale è, Peter Brook evita i grandi clamori, poiché sa che
d’inverno. il suo pubblico si lascerà disarmare da un soffio dato, in quel preciso mo-
Genere: Romantico mento e magari proprio durante quella nota lì, su una semplice canna di
Regia: Lone Scherfig bambù. E solo allora si lascerà chiudere il sipario.
Con: Anne Hathaway, Jim Quando: 17-27 novembre
Sturges Dove: Teatro Argentina, Roma
Uscita prevista: 4 novembre Info: www.teatrodiroma.net
Panettone Élite
Il gusto di un Natale più ricco

Deliziosa novità per la festa più attesa dell’anno:


soffice impasto arricchito di profumati canditi e
morbida uvetta , ricoperto da glassa con
mandorle intere e granella di zucchero. www.melegatti.it
selezioni

Un sogno diventato realtà


Nel cuore industrioso del Friuli, la Schianchi srl ha un laboratorio a gestione Schianchi
familiare nel quale produce con passione sia tè che prodotti quali confetture e Via Cividale, 42
salse, gelatine di vino e alle piante. Nel 2011 ha ricevuto la segnalazione come Manzano (Ud)
7ª azienda italiana produttrice di confetture di qualità e nel 2009 è stata scelta Tel. 0432751351
www.schianchitalia.com
come fornitrice di prodotti per la colazione durante il G8 de L’Aquila

L’azienda Schianchi nasce nel settembre 2005 a Man- sua nascita, oggi la Schianchi srl è diventata una real-
zano, piccola cittadina friulana famosa per essere uno tà aziendale affermata a livello nazionale che offre ai
dei vertici, insieme a San Giovanni al Natisone e Corno propri clienti una gamma di prodotti eccellenti tali da
di Rosazzo, del “triangolo della sedia”. Contrariamente meritarsi il riconoscimento da parte della rivista Gam-
a tanti altri imprenditori della zona che investivano nella bero Rosso (giugno 2011 – Classifica delle Conserve di
ricca e promettente industria dei mobili e degli arredi Frutta) e l’invito da parte del Governo Italiano a fornire
per la casa, il giovane Alessandro Schianchi, all’epoca tutte le colazioni durante il summit del G8 a L’Aquila
26enne, decise di fare una scelta coraggiosa e contro- nel 2009. Grazie alla tenacia, al sacrificio e alla visione
corrente. Spinto dalla passione per l’alta gastronomia, appassionata del suo fondatore e all’alta professionalità
e con l’intento di farla conoscere e apprezzare anche a dei dipendenti, i prodotti Schianchi – le confetture ex-
un pubblico più vasto rispetto ai soli e pochi buongu- tra, le gelatine di vino, i mieli, le mostarde di frutta e di
stai, fondò una piccola azienda che si occupava inizial- verdura, le composte piccanti, i sali, i pepi, le spezie, gli
mente dell’importazione di pochi articoli, scelti per la zuccheri – sono diventati oggi un sinonimo e una ga-
loro altissima qualità, e della loro distribuzione. L’inizia- ranzia di eccellenza nel campo dell’artigianato gastro-
tiva fu vincente ed ebbe grande successo. La Schian- nomico di qualità. L’altra grande passione di Alessan-
chi srl si specializzò poi nella selezione dei migliori pepi dro Schianchi è l’affascinante e gustoso mondo del tè.
e dei più esclusivi sali da tutto il mondo. Iniziò anche Sin dal suo esordio il marchio Schianchi è stato affian-
una propria produzione artigianale di confetture extra cato così da Ar-The’, il brand aziendale che si occupa
e di gelatine di vino contraddistinte dalla qualità insu- della ricerca, miscelazione e del confezionamento dei
perabile delle materie prime utilizzate e dai gusti classi- migliori e più pregiati tè del mondo e dei gustosissimi
ci e creativi. Sebbene non siano passati molti anni dalla infusi a base di frutta.
selezioni

Dolcezza
in vendita
Adorato dai bambini (e dal bambino che è in ognuno di noi) La Tonda Gentile che ama il cioccolato
il salame di cioccolato trasforma ogni fine pasto, ogni pausa nella gamma salame al cioccolato Lago
dolce, in un momento di coccola e tenerezza, dal sapore Giardino, puntiamo i riflettori sul Dolce
di casa. Da oggi anche senza glutine Salame al Cioccolato Surgelato alle Nocciole.
Una prelibatezza per la quale, ai classici
ingredienti del Salame sono aggiunte nocciole
Era il 13 marzo 1988 quando Lago Giardino, piccola realtà del modenese, inau- all’impasto e, sotto forma di granella,
gurava la sua produzione manuale di Salame al Cioccolato. Da allora a ogni lotto al rivestimento. In linea con una proposta
di produzione l’azienda aggiunge esperienza e capacità, e non ultimi spazi e tec- di qualità, le nocciole utilizzate sono
nologie grazie alle quali il laboratorio si è ampliato e modernizzato mantenendo selezionatissime: per esaltare l’inconfondibile
comunque inalterati due punti fondamentali: l’alta qualità nella scelta dei forni- gusto del Salame al Cioccolato Lago Giardino
tori di materie prime e la sapiente lavorazione manuale che va dal taglio del bur- infatti vengono impiegate solo nocciole
ro fino al confezionamento. Per rendere il salame perfetto, l’azienda lo surgela del tipo Tonda Gentile Trilobata TGT
del Piemonte. Un connubio prelibato
appena pronto in modo da evitare l’utilizzo di conservanti. Oltre al Tradizionale e
da non farsi assolutamente scappare!
alla variante alle Nocciole Piemonte Tgt, Lago Giardino produce anche il Salame
al Cioccolato senza Glutine. Gli ingredienti che lo compongono sono: biscotti
secchi, burro, zucchero semolato, uova, amaretti e cacao amaro. La confezione
riporta sul retro di ogni etichetta il risultato delle analisi per la verifica dell’effet-
tiva assenza di tracce di glutine residuo. Come per il Tradizionale, il consiglio è
quello di servirlo molto freddo a fettine sottili o a cubetti come ideale accompa-
gnamento di caffè, mascarpone, distillati o vini da meditazione.

Lago Giardino
Via Belfiore, 25
San Pietro in Elda (Mo)
Tel. 059908831
www.salamealcioccolato.it

M.M.
selezioni

Alla ricerca dello scatto perfetto

Un concorso fotografico che è ormai un appuntamento fisso, come quello con la Vendemmia
delle Donne: sono queste solo alcune delle iniziative che Tenute Rubino porta avanti per farsi
interprete della cultura e delle tradizioni della sua terra e sostenerne le risorse più importanti

In Puglia la viticoltura è sempre più orientata a esprimere


qualità, territorio e identità culturale, facendosi portatrice
di sviluppo e innovazione. In questa vivacità enologica, Te-
nute Rubino si sta ponendo come una delle interpreti più
dinamiche di tale tendenza grazie a un progetto impren-
ditoriale che mette in primo piano l’uomo e la valorizza-
zione delle tradizioni. Questa la filosofia aziendale, dise-
gnata dal giovane imprenditore Luigi Rubino (nella foto
in basso), fondata su scelte produttive lungimiranti ma
ancorate saldamente alla storia del Salento e su un’atten-
zione ai processi comunicativi che rintraccia nel vino quel
passepartout in grado di innescare un’attenzione su tutto
il territorio. Tra gli ingredienti di questa formula c’è sicura-
mente l’annuale evento della Vendemmia delle Donne,
un tributo dell’azienda all’attenzione, alla sensibilità e alla
precisione del lavoro femminile in vigna. Ma la voglia di
continuare a farsi interprete del territorio ha anche por-
tato l’azienda brindisina, per il secondo anno consecuti-
vo, a promuovere il concorso fotografico a premi Salento
Photograpy Tellers. Un grande progetto di narrazione per
immagini che nasce dalla volontà di raccogliere contenuti
e documenti di qualità che descrivano e rendano merito
allo splendore e al fascino del Salento. Ancora una volta,
il tema centrale è quello della Vendemmia delle Donne
ma, con la seconda edizione, lo sguardo si apre anche al-
le tradizioni della tavola e a tutti quei momenti di folklore
che caratterizzano il tacco d’Italia. C’è tempo fino al 15
dicembre 2011 per inviare gli scatti.
Tutte le informazioni al sito: www.tenuterubino.com

Tenute Rubino
Via Enrico Fermi, 50 - 72100 Brindisi (Br)
www.tenuterubino.com
selezioni

La Compagnia degli Aromi nasce a Roma nel


2003 per la ferma volontà di tre signore, amanti
della buona cucina e di tutte le tradizioni della
nostra terra, di divulgare e facilitare l’uso delle
erbe aromatiche e delle spezie in genere. Banditi
dalla produzione Compagnia degli Aromi addi-
tivi e conservanti, gli ingredienti utilizzati sono
gli stessi del mercato sotto casa, freschi, semplici
e soprattutto naturali. Partiamo dunque per un
viaggio alla scoperta degli speziati sapori Com-
pagnia degli Aromi, e lo facciamo letteralmen-
te: facciamo infatti tappa a Valencia, con la sua
paella, finendo in Messico, per un risotto sapo-

Quel pizzico
rito, e poi in Oriente per gustare il miglior riso
al curry. Sì, perché la linea di piatti pronti Mon
Chef, che si completa con un classico risotto al-

di gusto in più
la pescatora tutto italiano, ci conduce alla sco-
perta dei sapori del mondo, facili da preparare
(basta versare il contenuto della confezione in
una padella e aggiungere acqua fino a com-
pleta cottura, insaporendo a piacere) e ottimi
In un mondo che gira sempre più velocemente, dove nessuno ha più
per stupire i nostri commensali. Cuochissimo è
tempo da dedicare alla cucina, la Compagnia degli Aromi si è dedicata
invece la gamma di salse che ci porta a spasso
allo sviluppo di prodotti che, seppur veloci e semplici all’uso, riportano per l’Italia, scovando i sapori conosciuti maga-
sulle nostre tavole sapori antichi, quelle a cui ci avevano abituato le ri in vacanza (come la Bagna Cauda o il condi-
nostre nonne mento giusto per l’insalata di puntarelle) e che
finalmente possiamo riproporre nella loro forma
originale sulla nostra tavola delle grandi occa-
sioni. Ma non è necessario aspettare una cena
speciale per gustare le prelibatezze Compagnia
degli Aromi. Il tempo stringe e la voglia di qualità
è quotidiana, quindi la soluzione migliore è affi-
darsi alla linea Oggi che, con un solo cucchiaino,
rende un qualsiasi sugo un sugo speciale. Oggi
è realizzata con soli prodotti freschi e naturali
secondo un metodo antico e sicuro: gli ingre-
dienti vengono soffritti e gli viene tolta l’acqua
mediante evaporazione; a questo punto la ba-
se Oggi viene confezionata e sterilizzata, ed è
pronta per essere usata come qualsiasi altra sal-
sa, da aggiungere al pomodoro per fare il sugo.
Per regalare nuovo sprint ai nostri piatti preferi-
ti ottima anche la linea Verde Voglia composta
di erbe aromatiche da usare così come sono, e
conservare in frigorifero. E ancora i sughi Pa-
sta Lovers, grandi classici del condimento come
aglio olio peperoncino e il pesto, e il Pan Panato
da pane fresco da forno: non il solito pane grat-
tugiato ma una vasta scelta di gusti e aromatiz-
zazioni adatte a ogni occasione.

Compagnia degli Aromi


C.so V.Emanuele II, 197 - Roma
www.compagniadegliaromi.it
selezioni

Cioccolato da favola
Era il 1924 quando Pietro Arturo Streglio fondò la società che porta il suo
nome, con un laboratorio si distinse da subito per creatività e qualità.
Oggi Streglio è tra le poche aziende al mondo a controllare l’intero
ciclo di lavorazione, dalle fave alla pasta di cacao

Alle porte di Torino, sorge la Streglio, storica fabbrica Come in un film visitare la fabbrica e vivere il sogno è
di cioccolato che dal 1924 produce a 360° con un possibile. «Le porte della Streglio sono aperte a tutti
processo che parte dalla tostatura delle fave alla loro quei visitatori che vogliono scoprire i segreti dell’arte
trasformazione in pasta di cacao. «La mia azienda – dolciaria. Da noi i gianduiotti sono ancora prodot-
spiega Livio Costamagna, Presidente Streglio – è una ti con la tecnica dell’estrusione, procedimento che
delle poche al mondo a produrre ancora seguendo simula quello che una volta il pasticcere faceva ar-
l’intero ciclo di lavorazione. La cura dei dettagli e tigianalmente con la sua sacca, rendendo ogni sin-
l’utilizzo del solo burro di cacao nella produzione del golo cioccolatino un pezzo unico». «Per visitare “il
nostro cioccolato è il marchio che contraddistingue sogno” – conclude il Presidente Livio Costamagna
la Slow Factory Chocolate». «Il sigillo di garanzia – – basta chiamare il numero 0119868311 o mandare
continua Costamagna – risiede nel segreto delle ri- una mail all’indirizzo info@streglio.it»
cette, tramandate da Alda Arduino Streglio, vedova
del Fondatore Pietro Arturo Streglio. Il risultato? La Streglio
tradizione nell’innovazione, una formula che per- Via Sestriere, 116 - None (To)
mette di avere un cioccolato che non ha eguali». Tel. 0119868311- www.streglio.it
selezioni

Irpinia da vedere, gustare, amare


Il resoconto di un viaggio in una terra selvaggia e generosa. Un cammino lungo il quale tappa d’obbligo è la Cantina
dei Feudi di San Gregorio, il luogo ideale per conoscere e assaporare il gusto e la storia di una realtà fuori dal tempo

Tre ore vissute intensamente, cullati dalla natura, ra – dalle linee essenziali tracciate dall’architetto
dal suo sapore e dal suono di una storia da ascol- giapponese Hikaru Mori – è infatti una fucina di
tare… dalla vigna al bicchiere. La storia è quella idee e cultura, dove al recupero delle tradizioni
dei vini della Cantina dei Feudi di San Gregorio e vinicole, con la coltivazione dei vitigni Agliani-
le tre ore quelle ben spese della coinvolgente visi- co, Fiano di Avellino e Greco di Tufo, si affianca
ta (una tra le possibili varianti studiate a seconda la ricerca gourmand del ristorante stellato Ma-
dei desideri dei visitatori) che porta dai vigneti alla rennà (che la tradizione rivisitata ce l’ha già nel
tavola. E il nostro viaggio nel cuore dell’Irpinia ini- nome: Marennà, dal latino merere, evoca infat-
zia proprio in cantina, dove visitiamo la bottaia, ti qualcosa che deve essere meritato, un ristoro
la lunga barricaia che ospita i vini rossi, lo spazio guadagnato con la fatica e per questo più gu-
dedicato alla produzione degli spumanti Dubl, stoso. La “marènna”, da sempre protagonista
la sala di cristallo sospesa tra le barriques, in un della vita dei contadini locali, consisteva spesso
percorso che ci permette di toccare con mano in un pasto frugale, consumato all’aria aperta e
tutte le fasi di lavorazione e affinamento dei vini concluso da un generoso bicchiere). Qui abbia-
che poi andiamo a degustare, con una consape- mo assaggiato un ottimo filetto di manzo affo-
volezza tutta nuova. Nel bicchiere i Classici Falan- gato al Taurasi, una curiosa parmigiana in carroz-
ghina, Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Ros’aura, za, e ci siamo persi nei profumi di un espresso
Rubrato Aglianico, Aglianico del Vulture, Primiti- al fondente e polvere di liquerizia, solo alcune
vo di Manduria e Taurasi, o, a scelta, le Selezioni: delle delizie proposte dallo chef Paolo Barrale.
Serrocielo Falanghina, Pietracalda Fiano di Avel- Terminato il pasto, soddisfatti e profondamen-
lino, Cutizzi Greco di Tufo, Campanaro, Taurasi te arricchiti dalle tante scoperte della giornata,
Piano di Montevergine e Serpico. Ma la nuova ci siamo concessi qualche minuto all’aria aper-
consapevolezza con la quale osserviamo e gu- ta, un ambiente magico dove incontrare luoghi
stiamo il nostro calice di vino nasce anche dalla d’acqua inaspettati, giardini di spezie e roseti,
passeggiata tra i vigneti inclusa nella nostra visi- immersi nel quale un unico rammarico ci è ba-
ta, grazie alla quale possiamo conoscere davvero lenato alla mente, ovvero quello di aver manca-
da vicino la viticoltura irpina, con le storiche viti di to la rassegna Incontrarsi in Cantina, quando la
Taurasi. Una scelta sicuramente vincente quindi piazzetta dei Feudi si anima con musica, corsi di
quella di sostare presso i Feudi durante la nostra cucina, lezioni di yoga... ma il tutto si svolge sot-
gita alla scoperta del selvaggio e affascinante ter- to lo stellato cielo estivo, ormai solo un ricordo.
ritorio irpino; è stato infatti questo il modo mi- Poco male, tornare la prossima estate sarà un
gliore per calarci nel cuore di questa terra, aspra e piacere e una nuova scoperta.
splendida. E non dimentichiamoci della genero-
sa produzione enogastronomica locale, che tro- Feudi di San Gregorio
va anch’essa presso la Cantina dei Feudi di San Loc. Cerza Grossa – Sorbo Serpico (Av)
Gregorio massima espressione. Luogo d’incon- Tel. 0825986626
tro, di conoscenza, di meditazione, la struttu- info@feudi.it - www.feudi.it
selezioni

Dolcezze d’altri tempi


Per scoprire le origini dell’azienda Davide Barbero, occorre tornare indietro di
ben 5 generazioni e risalire alla richiesta della licenza di produrre torroni e
noasetti da parte di Melchiorre Barbero. Era il 1883, e così nasceva a Mombercelli
d’Asti la realtà che oggi come ieri si caratterizza per la produzione del torrone
friabile artigianale e per il finissimo cioccolato

Condotta dalla stessa famiglia da oltre un secolo, cioccolato del Piemonte, ai grissini Rubatà ricoper- Barbero Davide srl
la torroneria e cioccolateria Davide Barbero produ- ti di cioccolato, alle tavolette di torrone Gran Cru Via Brofferio, 84 - Asti
ce dolciumi mantenendo immutata la qualità delle e a mille altre leccornie. Grande importanza viene Tel. 0141594004
materie prime impiegate, oggi come allora. Auten- data alla Pasqua, con la produzione di uova di ogni www.barberodavide.it
tiche ghiottonerie per intenditori sono i vari tipi di dimensione, ovetti, gallinelle e campanelle. Entrare
torrone della Barbero con un esaltazione massima alla Barbero, sede tutta raccolta intorno al cortile ric-
del Friabile Piemontese che viene prodotto mante- co di profumi, o nello spaccio che si affaccia su Via
nendo la ricetta tradizionale astigiana e che ha rice- Brofferio, significa incontrare un bel pezzo di civiltà
vuto ultimamente il marchio Deco, Denominazione fatta di lavoro, costanza, rispetto della tradizione,
comunale di origine. Nella storica sede nel cuore di fedeltà ai sani valori del Piemonte, a cui si ispirano i
Asti, la produzione si estende al Gianduja, tipico Barbero, oggi come allora.

La Collezione Barbero
Le macchine storiche, i documenti originali, le foto di
un tempo sono conservate all’interno della Collezione
Macchine Antiche per il Cioccolato Barbero. Ogni anno
sono moltissime le persone di diverse nazionalità che
visitano la collezione e i locali di produzione dell’azienda.
La Barbero rappresenta un vero e proprio museo che
lavora e che affascina per l’artigianalità della produzione
e per la location in un caseggiato stile liberty. La visita
rappresenta un’esperienza unica e interessante e si
conclude con una dolce degustazione.
selezioni

Un’isola
di sapori
Soffia vento di Liguria in
cucina: la fa da padrone il
pesto, ma non mancano le
salse e le creme dai tanti
ingredienti tutti frutto della
ricca terra che caratterizza la
parte occidentale della riviera.
Il tutto grazie all’esperienza e
alla dedizione de La Gallinara

Bagnata dal sole e dal mare, presso la Riviera di guarnire uova sode, pomodori freschi, carni o da e quella del Diavolo deliziosa e piccante, speciale
Ponente, un’azienda, che è una vera e propria spalmare su toast e tartine. Ci sono poi le piccole sugli spaghetti con aglio e olio e per la prepara-
isola del gusto, propone da oltre 30 anni prodot- olive taggiasche denocciolate o in salamoia, rac- zione delle penne all’arrabbiata, la carne bollita
ti di alta qualità, frutto di grande esperienza, di colte e selezionate sulle colline della riviera ligure e il pollo arrosto. Potremmo proseguire a lungo,
passione e competenza. Tutti i prodotti La Gal- di ponente, dallo straordinario sapore in grado passando per le immancabili acciughe, sotto sa-
linara sono caratterizzati dal perfetto equilibrio di completare ogni tipo di piatto. Ma raccontare le o in forma di pasta spalmabile, e il pregiato
tra il sapore artigianale e la produzione industria- una a una le tante bontà di questa isola dei sapori olio extravergine di oliva di categoria superiore
le. Assaggiando i pesti, le salse, le creme e l’olio sarebbe impossibile… c’è infatti la crema di pepe- ottenuto direttamente dalle olive e unicamente
La Gallinara un’intera tradizione si svela al palato, roni, ottima per sandwich a base di pollo, ideale mediante procedimenti meccanici, spremuto a
una tradizione fatta di specialità liguri dalla sto- per accompagnare il roast beef; quella mediterra- freddo… Potremmo proseguire, quindi, ma ci
ria antica e dal gusto sempre attuale. Tra i prin- nea da spalmare su crostini di pane integrale caldi fermiamo qui e rimandiamo la vostra curiosità
cipali prodotti La Gallinara ricordiamo il pesto al- e leggermente abbrustoliti, o fredda su spaghet- al sito internet de La Gallinara, www.lagallinara.
la genovese, tradizionale o senza aglio, da usare ti, tagliatelle, fusilli; quella di cipolle da gustare sul it, dove trovare l’elenco completo della produ-
caldo o freddo su spaghetti, trenette, gnocchi e pane casareccio tostato con l’aggiunta di un filo zione aziendale.
lasagne. E ancora le creme alle olive nelle tante d’olio extra vergine d’oliva e pepe nero. E ancora
varianti, nere, verdi, o insaporite al peperoncino la salsa Rivierasca, una festa di sapori mediterra- La Gallinara
tipico prodotto della dieta mediterranea, indica- nei che si sposa perfettamente con risotti e pa- Via Isole n°5 17038 - Villanova d’Albenga (Sv)
to per il risotto e per la pasta; ideale anche per ste asciutte, fette di pane abbrustolito e tartine, www.lagallinara.it
Benvenuti a bordo
La compagnia
Air One è lo “Smart Carrier” del grup-
po Alitalia, che assicura offerte am-
piamente personalizzabili adatte a
soddisfare le preferenze di tutti i tipi
di viaggiatori, dal più attento al rispar-
mio a coloro più orientati al servizio.
Air One è una compagnia giovane e
dinamica che offre un’ampia gamma
di destinazioni, prezzi competitivi e un
servizio semplificato e trasparente.
La flotta
Air One si distingue nel panorama
internazionale per l’utilizzo di aeromobili
moderni, sicuri e confortevoli che ti
offrono elevati standard di servizio a
bordo. Oggi la flotta è composta da 7
aerei Airbus 320 di nuova generazione,
configurati a 180 posti con nuove Praga
poltrone in pelle di tipo Slim che offrono da 27e
la massima comodità per tutta
la durata del viaggio.

Zagabria
Milano Malpensa da 27e

Pisa
Tirana
Bari da 51e
da 24e
Alghero
Palma da 24e
da 27e Olbia Napoli
da 27e da 27e Brindisi
Minorca da 27e Corfù
da 27e Palermo da 31e
Ibiza da 27e Lamezia
da 24e
Terme
da 21e
Trapani
da 24e Catania
Tunisi da 27e
da 57e

I prezzi si intendono solo andata, tasse incluse.


da: Milano Alghero
da: Milano Malpensa
Minorca
da: Milano Malpensa
durata volo: 1:10 h durata volo: 1:25 h
Alghero numero di voli: 1 al giorno numero di voli: 1 al giorno
(dal 3/6 al 28/10)
da: Pisa
Bari Bari durata volo: 1:40 h
Brindisi da: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
Catania durata volo: 1:40 h
numero di voli: 2 al giorno Palma
Napoli da: Milano Malpensa
Olbia Brindisi durata volo: 1:40 h
(dal 3/6 al 18/9) da: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
Palermo durata volo: 1:30 h da: Pisa
Lamezia Terme numero di voli: 1 al giorno durata volo: 1:40 h
numero di voli: 1 al giorno
Trapani Catania
Ibiza da: Milano Malpensa Atene
(dal 3/6 al 18/9) durata volo: 1:50 h da: Milano Malpensa
Minorca numero di voli: 2 al giorno durata volo: 2:30 h
(dal 1/7 al 17/9) da: Pisa numero di voli: 1 al giorno
Palma durata volo: 1:30 h
(dal 1/7 al 18/9) numero di voli: 1 al giorno Corfù
da: Milano Malpensa
Atene
Napoli durata volo: 1:15 h
Corfù da: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
(dal 29/6 al 11/9) durata volo: 1:30 h
Creta numero di voli: 3 al giorno Creta
(dal 1/7 al 18/9) da: Milano Malpensa
Rodi Olbia durata volo: 2:50 h
(dal 5/7 al 18/9) da: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
Praga durata volo: 1:10 h
(dal 19/9) numero di voli: 1 al giorno Rodi
da: Pisa da: Milano Malpensa
Tirana
durata volo: 00:55 h durata volo: 3:35 h
Tunisi numero di voli: 1 al giorno numero di voli: 1 al giorno
Zagabria
(dal 20/9) Palermo Praga
da: Milano Malpensa da: Milano Malpensa
durata volo: 1:40 h durata volo: 1:35 h

Atene
da: Pisa numero di voli: 2 al giorno numero di voli: 1 al giorno
da: Pisa
Lamezia Terme durata volo: 1:35 h
da 37e Catania da: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
durata volo: 1:50 h
Lamezia Terme
numero di voli: 1 al giorno Tirana
Olbia da: Pisa da: Milano Malpensa
(dal 1/7 al 11/9) durata volo: 1:25 h durata volo: 1:40 h
Rodi Minorca numero di voli: 1 al giorno numero di voli: 1 al giorno
da 31e (dal 2/7 al 10/9) da: Pisa
Creta Palma Trapani durata volo: 1:30 h
da 31e (dal 1/7 al 11/9) a: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
Atene durata volo: 1:40 h
(dal 1/7 al 12/9) numero di voli: 1 al giorno Tunisi
da: Milano Malpensa
Praga
(dal 19/9)
Ibiza durata volo: 1:50 h
da: Milano Malpensa numero di voli: 1 al giorno
Tirana durata volo: 1:40 h
numero di voli: 1 al giorno Zagabria
da: Milano Malpensa
durata volo: 1:30 h
numero di voli: 1 al giorno
Tariffe GO SMART VALUE

Cambio data 50€ 30€ 0€

Cambio nominativo 50€ 30€ 0€


(via Call Center e in aeroporto)

Rimborsabilità Totale
(via Call Center e in aeroporto)

Bagaglio a partire da 10€ 1(20kg) 2(40kg)

Millemiglia Alitalia 250 500

Mappa dei posti

Legenda

Plus 3€ Relax 10€ Comfort 30€

Air One Smart Carrier ti permette di scegliere in aeroporto. Inoltre, presto il servizio sarà • Posto “Relax”: con soli 10E potrai volare
il tuo posto a bordo. attivo anche direttamente a bordo. più comodo grazie a maggiore spazio
Potrai scegliere il tuo posto a bordo in fase Scegli la tipologia di posto che Air One mette per le tue gambe
di acquisto biglietto o, successivamente, a tua disposizione:
nella sezione modifica prenotazione • Posto “Comfort”: con soli 30E potrai
o durante il web check-in sul nostro sito, • Posto “Plus”: con soli 3E potrai ottenere avere più privacy, comodità e sempre
via Call Center 199 20 70 80 oppure più spazio e libertà di movimento un posto libero accanto a te

10 Motivi per volare con noi


1. Perché partire non è mai stato così l’occasione di usufruire di tanti vantaggi comodamente e facilmente
comodo e veloce. Ricorda: vola Air One, 6. Collegamenti giornalieri verso le più raggiungibile con i principali mezzi
vola Smart belle destinazioni nazionali dal centro di Milano
2. Prezzi altamente competitivi: voli in Italia ed internazionali. 8. Alta professionalità per un servizio
e in Europa a partire da 21€, solo Da Milano Malpensa verso: Bari, di qualità: per garantire il massimo
andata, tasse incluse Brindisi, Napoli, Lamezia Terme, Catania, piacere dall’esperienza di un viaggio
3. Check-in e assegnazione posto: un Palermo, Trapani, Tirana e Tunisi e per smart, tutto il personale Air One
servizio gratuito incluso nel prezzo finale l’estate: Alghero, Olbia, Ibiza, Minorca, è dedito alla cura del cliente
4. Posto Plus, Relax e Comfort: scegli Palma, Corfù, Creta, Rodi. 9. Innovazione: una Flotta di soli Airbus
e prenota il tuo posto per rendere Da Pisa verso: Catania, Lamezia Terme, 320 moderna, sicura e confortevole
l’esperienza di volo ancora più tua Olbia, Minorca, Palma, Atene, Tirana 10. Air One rispetta l’ambiente: i motori
5. Accumulo miglia del Programma e da settembre anche Praga. di ultima generazione riducono
MilleMiglia Alitalia: per non perdere 7. Malpensa T1: il terminal 1 è l’emissione di CO2
marcialisgroup.com

Sovrano
correttivo
del caffè.

Made in Marche
Bevi Varnelli responsabilmente varnelli.it
architettura | progetto | interior | prodotto | arte | cultura | gusto

11.11 design

Il cuore verde
del village
a manhattan
interni/esterni:
il dialogo possibile
what’s new
cosa c’è di nuovo
2
0YFITVIJIVMWGIPEUYEPMXkHIKPMIPIXXVSHSQIWXMGMQEVGLMS
sommario
6 What’s new 6

Stile prêt à porter 14

project interior 19
architecture
villaggi verdi ed ecocase
il cuore green del village
con tutta l’energia del sole
interni/esterni: il dialogo possibile

foodies 36
moreno cedroni
davide oldani
simone rugiati
stefano pace

blocknotes 44
appuntamenti
mostre
libri

36 11.11 design
Direzione editoriale
e artistica
Lorella Ridenti

Redazione
Gilda Ciaruffoli

Grafica e impaginazione
Eco house significa Daniel Addai
perfetto equilibrio Carlo Fontana
tra aspetti climatici, Hanno collaborato
contesto e materiali Veronica Balutto
Barbara Minelli
ecologici e locali Sabina Molteni
Paola Pianzola

Fotografi

19
Christopher Frederick Jones
Marcello Mariana
Michael Moran

4
AUTOMATIC EXTENSION SYSTEM
FROM 6 TO 10 SEATS

anaïs chair tower table mag cabinet cygnus lamp timeless sofa calligaris.com
WHAT’S NEW di gilda ciaruffoli
e sabina molteni

Ambienti che entrano la casa contemporanea è


l’uno nell’altro come scatole votata al benessere di chi la
cinesi il cui unico limite vive, è tagliata sartorialmente
è lo stile sui suoi bisogni. L’arredo si
adatta, si trasforma, e il più classico degli elementi
nasconde ambizioni nuove e vive più di una vita.
Gli spazi sono segnati da oggetti-icona di estetica
e funzionalità, espressione di tendenze condivise
che si intrecciano in modo del tutto personale.
A seguire una carrellata di idee, nomi, designer
e marchi appuntati passeggiando tra gli stand
dei Saloni o del Made a Milano, del Cersaie a
Bologna, di Abitare il Tempo a Verona

«Per un architetto il progetto di una sedia segni forti e definitivi, ne caratterizzano


è un’esperienza molto difficile e delicata. l’immagine. Cinque le varianti in cuoio nei
Da una parte è un oggetto piccolo che però classici colori sabbia, naturale, tortora, testa
concentra infinite implicazioni: forma, di moro e nero, mentre la versione in tessuto
comodità, resistenza, peso […]. tecnico ne rappresenta l’alternativa più
Dall’altra la sedia è un oggetto di culto, colorata e frivola.

La prima sedia l’icona tipologica del design dell’arredo.


Per noi è anche la prima sedia che abbiamo
«Siamo molto contenti del risultato perché
la sedia non è solo un bell’oggetto, ma è
non si scorda mai progettato».
Oscar Buratti ci parla di Doyl (design Oscar
essenzialmente e semplicemente una sedia,
molto ricercata e molto curata ma anche
e Gabriele Buratti per B&B Italia), sedia “normale” e molto facile da comprendere e
monomaterica, interamente rivestita in cuoio apprezzare da parte del pubblico. In questo
(imbottito) sobria e rigorosa, ma morbida senso volevamo un prodotto senza tempo, con
nel disegno come nell’uso. Doyl inverte le una vita lunga e non di moda. […] Pensiamo
geometrie trasformando linee concave in di essere riusciti a fare un bella sedia e la
convesse (proprio perché imbottite); nostra speranza è quella di vederla usata in
le cuciture di giunzione in bella vista, tante belle case, da tante belle persone».

6
Valeria, la porta scorrevole
nell’interpretazione di Giuseppe Bavuso Libertà progettuale
per Rimadesio, è caratterizzata da pannelli
realizzati su misura, con un profilo e rigore geometrico
strutturale in alluminio di minimo spessore
che valorizza al massimo le qualità estetiche
esclusive del vetro utilizzato. Valeria è anche
un sistema dotato di innovative soluzioni
tecniche brevettate per garantire la più
ampia libertà progettuale, associata alla
semplicità di installazione e a una notevole
affidabilità nel tempo. L’istallazione può
essere a parete, a soffitto o a incasso totale,
e assicura movimenti calibrati anche nelle
composizioni di grandi dimensioni. La
struttura è disponibile oltre che in alluminio,
nero, bianco, brown, titanio e nei 30 colori
opachi del campionario Ecolorsystem
(ecologici e prodotti esclusivamente con
vernici all’acqua non inquinanti di ultima
generazione), nella finitura piombo
spazzolato: una nuova interpretazione
dell’alluminio, ottenuta con un processo di
ossidazione e stracciatura effettuata a mano,
per evocare nel metallo un’idea di vissuto, di
manualità, in contrasto con la purezza delle
ampie superfici in vetro.

Un pavimento bello o un pavimento


Legno: mai stato sano? Una scelta non più obbligata
da quando esiste un legno capace di
così naturale mantenere salubrità e bellezza nel
tempo. Trent’anni, per la precisio-
ne. Un prodotto unico, totalmente
biocompatibile, che Fiemme 3000
– azienda di Predazzo, nel cuore
del Trentino – è riuscita a realizzare
grazie ad anni di ricerca. D’altra
parte solo chi conosce tutti i segreti
del legno poteva vincere questa
sfida all’apparenza impossibile:
mantenere inalterate nel tempo le
sue caratteristiche senza intervenire
con procedimenti chimici, garan-
tendo gli stessi risultati di tenuta e
resistenza di chi invece li utilizza.
Assenza di materie inquinanti,
progettazione seria, posa di qualità:
questi sono gli ingredienti per per-
formance di altissimo livello. Senza
dimenticare l’elemento in più: il
calore. Dato dall’essenza del legno,
ma non solo. Con uno showroom
dotato di una piccola e intima stube,
non c’era da aspettarselo? Per la-
sciarsi sorprendere basta una visita:
www.fiemme3000.it

7
WHAT’S NEW

10 posti
in orbita
È disegnato da Pinifarina, in collaborazione con lo
studio tecnico Calligaris che ha ideato l’ingegnoso
meccanismo di apertura, Orbital, il nuovo tavolo
allungabile per la zona pranzo.
Il tavolo è composto da un piano in vetro temprato
trasparente extrachiaro o vetro temprato grigio
fumé di 165 cm di lunghezza e 105 di profondità,
sostenuto da una base di metallo verniciato Matt
Silver e da una colonna in poliuretano laccato nero
opaco o bianco ottico lucido.
Il disegno della colonna dona stabilità e allo stesso
tempo apporta una sensazione di leggerezza,
grazie allo spazio vuoto centrale.
La finitura Matt Silver delle parti in metallo
impreziosisce l’immagine d’insieme con un effetto
argentato opaco.
Oltre al design, la particolarità di Orbital è
il sistema di apertura che, con un movimento
circolare, permette di ottenere fino a dieci posti a
sedere in un piano di 255 cm.
La trasformazione avviene tramite bracci metallici
che, girando simultaneamente, aprono le due
allunghe in vetro, integrate nel sottopiano.
Durante l’incontro “Dalle auto da sogno agli
oggetti di uso quotidiano: i mille volti del design design
Pininfarina”, organizzato lo scorso ottobre a è ricerca
Milano presso il Flagship Store Calligaris, Paolo del bello
Pininfarina ha parlato di progettazione a 360°, e del funzionale
illustrando il concetto di “design come ricerca del che coniuga
bello, del funzionale e ingegnoso, caratterizzato forte personalità
da una personalità forte, ma anche da una e rigorosa
rigorosa essenzialità”. essenzialità
www.calligaris.com

8
intreccio
di linee
Un tessuto di legno che perde le
forme tradizionali del parquet
per acquisire un’eleganza tutta
nuova. Geometria contemporanea
e un’originale “orditura” su una
base lignea dai toni miele per il
sistema a pavimento concepito
dall’architetto Matteo Nunziati
per Listone Giordano, ispirato
al mondo artistico di Mondrian
e denominato “ritmicamente”
Foxtrot, frutto di un interessante
percorso di ricerca e sviluppo
sull’evoluzione delle soluzioni lignee
a pavimento. Disponibili 3 elementi
con diverse geometrie: (450x450mm;
900x300mm; 900x150mm) per uno
spessore totale di 17 mm,
finitura a olio naturale, Oak.

Una credenza che spiazza


Struttura in legno di acero e noce con
interno colorato e piedini in acciaio,
Sherwood è una creazione di Maurizio
Duranti per Morelato. Ci racconta
Duranti: «Con la credenza Sherwood ho
pensato di esaltare il legno – noce italiano
fiammato, il più pregiato al mondo – sul
fronte, facendo correre le vene sulle
ante. All’interno ho voluto ribaltare la
situazione laccando tutto con colori forti
e concettualmente lontani dal legno, più
rivolti a un concetto di design pop. Il
risultato è un bel contrasto concettuale
fra tradizione e colore. Le gambe sono di
acciaio lucido, per spiazzare ancora un po’
i tradizionalisti ortodossi!».

9
WHAT’S NEW

pamela è perfetta per


ogni casa: tre infatti
le taglie disponibili
(s, m, l) per tre modi
di interpretare
l’ambiente cucina

Stile senza limiti


Pensato per soddisfare i palati più finitura brill in vetro lucido con ma-
raffinati, il programma Pamela niglia incorporata o in vetro opaco
firmato Lube vanta innumerevoli con decoro a fiore, sempre in mol-
combinazioni estetiche che conser- teplici varianti di colore. Maniglie
vano sempre un volto di sobria ele- e top sono disponibili nei materiali
ganza e non dimenticano prestazioni più diversi. Di ultima generazione
tecnologiche e la capienza delle vere gli accessori; un esempio per tutti: le
cucine professionali. Pamela propone armadiature ad apertura complana-
svariate soluzioni razionali ed ele- re. Il design minimale è sottolineato
ganti da abbinare tra loro: ante lisce dall’apertura con sistema push-pull.
impiallacciate con finitura opaca Pamela è una perfetta per ogni casa:
a poro aperto, fiamma orizzontale, tre infatti le taglie per tre diversi
ante a polveri in finitura laccata modi di interpretare l’ambiente
semiopaca o lucida con vernice cucina: S essenziale e funzionale
ecologica, il tutto in una vastissima appositamente studiata per piccoli
gamma di colori a cui è possibile spazi, M dedicata a cucine fuori dal
abbinare l’anta a telaio legno con comune, e L per grandi ambienti
vetro satinato, l’anta telaio alluminio ricchi di fascino e funzionalità.

10
0:00 - 24:00 www.clei.it

It’s time
WHAT’S NEW

Preziosi come La serie Crystal di Olympia Ceramica (design la composizione, creando un ambiente dallo
Francesco Lucchese) si ispira alle molteplici stile ricercato. Ambiente la cui estetica di forte

il diamante sfaccettature del cristallo e alla preziosità del


diamante: superfici inclinate si incontrano dando
vita al volume dei prodotti, che si collocano
impatto è enfatizzata anche dal ParqueT Olympia
Ceramica che contribuisce a interpretare quello
del bagno come uno spazio personale e suggestivo
idealmente in un ambiente elegante e raffinato. contestualizzato nella fantasia dei colori. ParqueT
La collezione Crystal viene arricchita da lavabi nasce dall’incontro tra Olympia Ceramica e Stile,
e accessori declinati nella nuova finitura Nero azienda specializzata nella fabbricazione di
che accentua lo slancio della linea e impreziosisce pavimenti in legno di nuova concezione.

Sculture quotidiane
Dopo il successo della vasca Sartoriale nella
versione singola, Antonio Lupi propone la
variante Maxi, sorta di mini piscina domestica
dalle linee arrotondate ed essenziali.
«Siamo sicuri che diventerà un oggetto icona.
Una vera e propria scultura per la stanza da
bagno», commenta Andrea Lupi. La Sartoriale
Maxi (140x200 cm) è disponibili nella versione
freestanding (con possibilità di ulteriore
personalizzazione) da incasso, da semincasso o
fuori squadra. Maxi è in Cristalplant, un solid
surfaces con tutti i vantaggi di questo materiale
come la resistenza, la piacevolezza al tatto
e la facilità di pulizia. Ma la parola chiave
del progetto è “sartorialità”, cuore dell’intera
produzione Antonio Lupi.
«Lavoriamo just in time, ordine su ordine»,
prosegue Andrea Lupi. «Nel DNA aziendale
c’è la voglia di soddisfare al meglio la qualità
produttiva, utilizzando i migliori materiali e
riservando particolare attenzione al servizio:
produciamo e spediamo il sartoriale in 30
giorni! Quella che per un competitor è una
produzione assurda, per noi è la norma!».

12
STUDIOVENTUNO.EU
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Stile prêt à porter

Hotpoint-Ariston presenta
il nuovo sistema a incasso
Luce: una gamma completa che
comprende forni, piani cottura,
lavelli, cappe, frigoriferi
e lavastoviglie che rispondono
alle esigenze di chiunque desideri
unire performance d’eccellenza,
design funzionale,
semplicità d’utilizzo e rispetto
per l’ambiente. per una qualità
senza compromessi
di gilda ciaruffoli

Una linea perfettamente


coordinata di elettrodomestici
da incasso in grado di integrarsi
in qualsiasi ambiente cucina,
valorizzandolo con quel tocco
di carattere in più. È Luce,
collezione di elettrodomestici
prêt à porter Hotpoint-Ariston
in cui l’eleganza delle forme
si associa a una funzionalità
d’avanguardia per una cucina
di qualità che celebra il rito
del cucinare. Ne parliamo con
Serena Sorana, brand manager
Hotpoint-Ariston per il built-in
mercato Italia.
luce nasce dall’incontro
di acciaio e vetro,
di linee nette
e tecnologie innovative
che si articolano
in modo armonico

In apertura: cappa isola ad aspirazione


Qual è la filosofia alla base della collezione? infatti, è pensato per offrire performance perimetrale che ne potenzia l’efficenza.
La nuova linea Luce di Hotpoint-Ariston unisce di altissimo livello. Basti pensare al forno Qui sopra: frigorifero a scomparsa totale.
In basso: piano cottura gas con innovativo
il design, la tecnologia e la funzionalità per Openspace che permette di cucinare sistema di regolazione della fiamma che
rispondere a tutte le esigenze di cottura, anche contemporaneamente più alimenti a permette di modulare 5 livelli d’intensità

le più ambiziose, integrandosi perfettamente temperature differenti, con una cavità da


all’interno delle cucine. 70 litri pur essendo un forno da 60 cm, e al
Come si inseriscono gli elettrodomestici bruciatore direct flame, un brevetto esclusivo
Luce nella casa contemporanea? È di Indesit Company, che propaga la fiamma
possibile dire che gli spazi domestici non verso la pentola in modo perfettamente
hanno più confini e che l’unico confine è omogeneo, permettendo una distribuzione
quello dello stile? migliore del calore.
Per Luce la cucina è una questione di stile, Luce ha caratteristiche di sostenibilità
ma sempre accompagnata da una tecnologia ambientale?
innovativa. In questa linea l’acciaio e il vetro Proprio il bruciatore direct flame è uno
si articolano sempre in modo armonico e degli esempi di quanto Hotpoint-Ariston
tutti gli elettrodomestici sono perfettamente sia attenta alla sostenibilità. Grazie alla sua
coordinabili. Le innovazioni tecnologiche che tecnologia HD, infatti, è possibile risparmiare
abbiamo inserito, poi, hanno semplificato il 20% di energia e di tempo rispetto ai
l’interazione tra l’utente e l’elettrodomestico, bruciatori tradizionali. Inoltre, tutti i forni Luce
aumentando e perfezionando però la scelta garantiscono i consumi energetici più bassi
dei programmi di cottura. della categoria: appena 0,64 kWh. I forni
Dal un punto di vista funzionale quali sono hanno infatti una tecnologia HD che controlla
i tratti distintivi della linea? elettronicamente gli elementi riscaldati e
In questo contesto è sicuramente che riesce a gestire in modo più efficiente il
importantissimo parlare della tecnologia HD, sistema di ventilazione interna, grazie anche a
quindi ad alta definizione. Ogni elemento, un perfetto isolamento termico.
Mosaico Digitale
invita a liberare
la propria fantasia,
ritornare a una
dimensione di pace
e serenità per dire
ciò che siamo,
per comunicare
le nostre sensazioni.
Senza filtri

Il Mosaico Digitale rivoluziona il mondo del-


la decorazione e dell’arredo. Realizzato in un
elemento flessibile e leggero come la resina,
il prodotto consente di scomporre qualsia-
si immagine in tessere di qualunque forma.
Leggero ma solido, Mosaico Digitale è pro-
gettato per resistere all’usura del tempo, agli
agenti atmosferici e ai raggi ultravioletti, oltre
a essere impermeabile all’acqua e ignifugo.
L’evoluzione apportata da Mosaico Digitale
non si limita, però, al materiale e alla libertà

arte per
di progettazione, ma riguarda anche la forma.
A differenza del tradizionale mosaico, infatti,
non ci sono limiti legati all’aspetto delle tesse-

il benessere re, che possono essere di qualsiasi dimensio-


ne, regolari o irregolari, sino a ottenere degli

dell’anima intarsi. Estrema personalizzazione anche nel-


la lucidatura e nella consistenza stessa delle
tessere di resina, che possono essere più ri-
gide o più morbide a seconda della cristalliz-
zazione che viene data durante la produzione.
Qualora la superficie dovesse danneggiarsi,

Pepe&Con Srl non è necessario sostituire l’intero mosaico,


Via Enrico Fermi, 15 è possibile infatti riprodurre una copia perfet-
Gravina in Puglia (Ba)
Tel. 0803255940 ta dell’originale, anche si trattasse di un ele-
www.mosaicodigitale.it
www.mosaicodautore.it mento singolo. Le tessere, inoltre, possono
essere arricchite con elementi esterni come
Swarovski, chicchi di caffè, sabbia, grano, oro
e qualsiasi altro materiale, così da garantire
infinite soluzioni creative e soddisfare qualsia-
si esigenza progettuale e stilistica.
UNA STANZA IN PIù

Alla crescente richiesta


del mercato di soluzioni
d’arredo versatili
e polifunzionali
Tra le mura domestiche, lo spazio non basta per soddisfare
mai. Clei, industria per l’arredamento, lo sa le molteplici esigenze
bene e punta da sempre – dal 1962, anno di dell’abitare, Clei risponde
fondazione – sulla progettazione finalizzata con i programmi Living
all’integrazione della trasformabilità nei suoi e Young system integrati
programmi modulari e versatili per l’arreda-
ai sistemi trasformabili
mento. Le collezioni Clei, a elevato conte-
nuto tecnologico, racchiudono ricerca, cre-
per lo spazio giorno
atività, innovazione e ingegnerizzazione che
e ragazzi: per una casa
associano al design un’estrema facilità d’uso: che si rinnova, sempre
semplici movimenti per più funzioni e presta-
Il mobile a doppia funzione
personalizzabile Nuovoliolà della zioni/soluzioni senza vincoli e compromessi.
collezione Living, design r&s Clei/ Librerie, contenitori, divani, tavoli e scrittoi si
Pierluigi Colombo (sopra), nella versione
giorno ha un divano con braccioli imbotti coniugano così in spazi divisi e condivisi e si
e contenitore sottostante alla seduta, è trasformano da mobili giorno in versione not-
dotato di colonna armadio attrezzata con
piano scrittoio e postazione lavoro per te con comodi letti sempre pronti e di varie
pc; con un movimento si trasforma nella dimensioni, determinando notevoli vantaggi
versione notte con letto sempre pronto
con rete a doghe. Il sistema trasformabile rispetto alle soluzioni standard tradizionali. In
con letto singolo verticale con apertura particolare, i programmi Young e Living con-
abbattibile Altea Book 90/120, linea
Young system, design r&s Clei (a destra), sentono di avere una stanza in più e quindi
è invece caratterizzato nella versione di moltiplicare il valore dello spazio perché
notte da contenitore porta cuscino e
mensole retro testata. sono capaci di rispondere in modo innovati-
vo alle specifiche esigenze dell’arredo con le
relative funzionalità intercambiabili per con-
tenimento, riposo, studio e relax. Queste le
peculiarità che rendono i prodotti Clei unici,
geniali e inimitabili, in un’epoca dove le idee
Clei - Via G. Marconi, Carugo (Co) - www.clei.it migliori sono sempre in movimento.
Villaggi verdi
architecture
ed eco case
interior

Facciamo il punto sull’architettura


contemporanea, ormai complessivamente
orientata alla sostenibilità: i progettisti,
interpretando le varie correnti di pensiero,
forniscono una risposta concreta al tema
dell’ambiente collegato con la progettazione
in tutti i settori, dal pubblico al residenziale
project

di Veronica Balutto
foto One Jackson Square di Michael Moran
foto Eco House di Christopher Frederick Jones

Oggi, l’architettura sostenibile, integrando nell’edificio strutture e tecnologie appropriate,


conferisce priorità alle tematiche di efficienza energetica, riduzione dell’impatto ambientale,
miglioramento della salute, comfort e qualità di fruizione degli ambienti. L’architettura
sostenibile è la risposta al superamento di una radicata tradizione costruttiva, alla ricerca
del giusto bilanciamento tra storia e innovazione, a favore di nuove tematiche dominanti,
oramai all’ordine del giorno, come ad esempio la domotica, la geotermia,
il corretto orientamento, il soleggiamento, la ventilazione naturale e i sistemi alimentati
da biomasse. Queste tematiche risultano essere sempre più tenute in considerazione in quanto
si è diffusa la consapevolezza dell’impoverimento progressivo delle materie prime e delle
risorse energetiche: è necessario pertanto sviluppare modelli basati su fonti rinnovabili e di
riciclaggio per una visione olistica dello spazio e del tempo.

19
il cuore green
del Village

20
Quello del One Jackson Square è un progetto
dalla forza compositiva dirompente. Il rivestimento
in vetro abbraccia con naturale fluidità l’edificio
creando una piacevole alternanza di pieni e vuoti

21
La zona living di uno
degli appartamenti
del complesso:
sintonie cromatiche
e ritmi alternati
da sapienti tocchi
di colore

gli ambienti interni sono definiti

O
da pareti curve che a vari livelli
stratificati creano effetti
ne Jackson Square, progetto del
team newyorchese Kohn Pedersen Fox As-
altamente scenografici
sociates, è un esempio riuscito nel settore
pubblico di come si possa fondere il dettaglio
architettonico contemporaneo con i principi
sostenibili. One Jackson Square è un nuovo
complesso di 35 lussuose unità abitative nel
Greenwich Village di New York: ogni apparta-
mento è caratterizzato da una forte persona-
lizzazione. Soprannominato “the village gre-
en”, è uno dei primi edifici del quartiere ad
aver ricevuto la certificazione Argento Leed:
il sistema più diffuso a livello globale (Lea-

22
L’ambiente racconta
un lusso calibrato.
La funzionalità
viene rappresentata
attraverso dettagli
puntualmente curati

23
L’andamento sinuoso
è protagonista di
una stratigrafia
complessa di piani
e materiali.
La cucina è semplice,
lineare, elegante,
dettagliata

soprannominato
the village
green, è uno dei
primi edifici del
quartiere
ad aver ricevuto
la certificazione
dership in Energy and Environmental design) una piacevole alternanza di pieni e vuoti; uno
Argento Leed
definito e promosso dal Us Green Building schermo per l’edificio caratterizzato dalle ve-
Council. One Jackson risponde agli standard trate in continuo, intelaiate in una struttura di
Leed sulla costruzione di edifici rispettosi metallo verniciato, che permettono di avere
dell’ambiente e sostenibili dal punto di vi- una facciata libera, non dettagliata, e, inol-
sta sia energetico sia del consumo di tutte tre, favoriscono fluidità nell’articolazione ar-
le risorse ambientali coinvolte nel processo chitettonica e integrazione con il paesaggio
di realizzazione. È un progetto dalla forza riflesso nelle vetrate. Una fluidità all’esterno,
compositiva dirompente. Il suo rivestimen- portata anche all’interno, dove gli ambienti
to innovativo avvolge la massa sottostante sono contornati dalle pareti curve che a vari
in pietra: le bande in vetro contornano con livelli stratificati permettono di creare effetti
naturale fluidità l’edificio interno, creando altamente scenografici.

24
Il legno in diverse
finiture ed essenze
è uno dei grandi
protagonisti
del progetto

26
Con tutta
l’energia
del sole
A nche in ambito residenziale
emerge una ricerca di fusione tra il lato este-
tico-architettonico, equilibrato e bilanciato,
e gli aspetti sostenibili, quasi una sfida tra
purezza formale, valore estetico e valenza
ambientale. Eco house, progetto dello studio
Australiano Riddel Architecture, ha dato una
risposta concreta a tali principi. L’approccio
sostenibile dell’architetto, coniugato a una
grande flessibilità progettuale, ha conferito
un valore aggiunto al progetto nella ricerca
del miglior equilibrio tra aspetti climatici,
contesto e materiali ecologici il più possibile
reperibili localmente, per una casa adattabile

27
L’infilata di stanze
dà sul cortile interno:
un tocco di colore
scandisce il percorso.
Il verde penetra in
modo totale all’interno
degli ambienti

Eco house significa


perfetto equilibrio
tra aspetti climatici,
contesto e materiali
ecologici e locali

che duri nel tempo. Una delle caratteristiche filtraggio della luce e riparo a seconda delle
fondamentali del progetto è l’articolazione stagioni. Le dimensioni delle finestre mas-
lineare degli spazi interni che permette il simizzano l’illuminazione solare, eliminando
dialogo tra i vari ambienti che si susseguo- quella artificiale. All’interno viene favorita la
no sull’asse, con affaccio verso l’esterno. ventilazione naturale, non esiste l’aria condi-
Vetri e vetrate, protette da tende e persia- zionata: i vestiboli davanti alle porte permet-
ne in legno, favoriscono benessere termico, tono un corretto ricircolo dell’aria, nonché un

28
29
grandi finestre
ottimizzano
l’illuminazione
solare. anche
Gli spazi sono delineati
la ventilazione con chiarezza progettuale:
al primo posto la funzionalità
è totalmente e il comfort per un senso
dell’abitare contemporaneo
naturale e sostenibile

riparo immediato. Le zone living, dotate di


lucernai per favorire il raffrescamento, hanno
finiture basate su tonalità chiare e non invasi-
ve, volte a raccogliere la luce e l’energia del
sole per poi liberarla durante le ore notturne.
Pannelli fotovoltaici, led, lampade compatte
fluorescenti ed elettrodomestici permettono
di rispettare un’alta classe di efficienza ener-
getica. Anche l’isolamento di pareti e pavi-
menti costituisce un aspetto fondamentale
di una progettazione decisamente green per
favorire lo scambio termico o fare da barriera
acustica. Il tutto prodotto con materiali a con-
tenuto rigorosamente non nocivo.

30
Interni
esterni:
il dialogo
possibile
di gilda ciaruffoli
Foto Marcello Mariana

Risplende
di luce naturale
Villa Garavaglia,
espressione
emblematica
della ricerca
portata avanti
dallo studio
Buratti+Battiston
Architects

31
la ricerca di una matrice
spaziale in grado di legare
il carattere compositivo
dell’esterno e l’articolazione
spaziale dell’interno,
è il cardine su cui ruota
l’intero progetto

P rogetto di villa unifamiliare a Mesero


(Milano) che si inserisce nel variegato per-
corso di ricerca sull’ambiente residenziale
e sulla spazialità domestica che lo studio
Buratti+Battiston Architects coltiva da tempo
e che vede all’attivo numerosi progetti di ville
in aree suburbane della periferia milanese. Il
tema del rapporto tra interno ed esterno, e
della ricerca di una matrice spaziale in grado
di strutturare unitariamente il carattere com-
positivo dell’esterno e l’articolazione spaziale
dell’interno, è il cardine su cui è ruotato que-
sto come altri interventi dello studio. Villa Ga-
ravaglia è un’abitazione per una famiglia di tre
persone che si sviluppa su un piano principale
fuoriterra, diviso tra zona giorno e zona not-
te, a cui è aggiunta una parte soppalcata per
lo studio e gli ospiti, ricavata negli spazi alti
della copertura. Quest’ultima, a falda unica
inclinata, è un elemento compositivo e tipo-
logico essenziale del progetto, viene ritagliata
e piegata per disegnare gli ambienti interni ed
esterni della casa dove, al grande soggiorno a
doppia altezza con vista dal soppalco-studio,

32
33
Abitazione per
una famiglia di
tre persone, si
sviluppa su un
piano principale
fuoriterra, diviso
tra zona giorno e
zona notte, a cui è
aggiunta una parte
soppalcata ricavata
negli spazi alti della
copertura

34
La copertura a falda unica
inclinata è un elemento
compositivo e tipologico
essenziale del progetto

Villa Garavaglia si sviluppa


su un piano principale
fuoriterra e una parte
soppalcata ricavata negli
spazi alti della copertura

viene affiancato il patio esterno protetto e aperto


sul giardino. Buratti+Battiston Architects ha curato
anche l’allestimento e l’arredo degli interni, dove al
rigore delle finiture corrisponde una particolare quali-
tà degli spazi esaltata dalla luce naturale, ingrediente
fondamentale dei progetti dello studio. All’esterno
una calibrata palette materica, fatta di intonaco bian-
co per i muri, di legno di teak per i serramenti, di pie-
tra grigia per i pavimenti e di rame per la copertura,
caratterizza i volumi che interagiscono con la luce na-
turale, qualificati dalla ricercatezza di alcuni dettagli
superdisegnati, come quello del terminale del canale
a sbalzo della copertura.

35
DESIGNFOODIES

Creatività
che viene
dal mare
L’universo che ruota attorno
all’idea di proporre il cibo è il
mondo esplorato da Moreno
Cedroni, chef che nel corso
della sua carriera ha dato vita
anche a una serie di iniziative
inedite legate alla ristorazione
di paola pianzola

M oreno Cedroni, due Stelle Michelin,


è soprattutto il patron del mitico La Madonnina del
Pescatore di Senigallia, ma l’energia creativa dello
chef marchigiano ha prodotto una vera e propria
costellazione di luoghi innovativi e diversi tra loro,
che hanno come protagonista il cibo: il Clandestino
Susci Bar di Portonovo, Anikò a Senigallia, la
prima salumeria di pesce, l’Officina, un laboratorio
sperimentale a marchio CE dove produrre salumi e
conserve del pesce, e Acrilico, il locale ad Ancona
che mescola il concetto di negozio con quello di
bar. All’interno, ogni oggetto si può acquistare:
non solo i prodotti della cucina ma anche la tazza

36
del cappuccino, l’attrezzatura dello chef. VIOLA
L’ultimo nato tra i locali a marchio Cedroni è
Ingredienti:
Il Clandestino Milano, il nuovo ristorante di Seppia blu, patata viola
Maison Moschino. e acqua di ostriche
Com’è il suo spazio cucina ideale?
«Mi piace un luogo funzionale, ben
organizzato e aperto verso l’esterno, che Preparazione:
Il segreto dell’acqua blu?
il pubblico veda la cucina e il profilo del
Il cavolo viola che in
cuoco al banco di lavoro. Per i pavimenti acqua bollente la tinge
non ho grandi preferenze, ma il soffitto di blu. La seppia va
immersa nell’acqua blu
lo preferisco colorato di blu, bianco è un
della bollitura e lasciata
po’ deprimente. Mi piace l’acciaio per le in frigo un giorno intero.
superfici di lavoro e le attrezzature per A questa si aggiungono
poi patata viola e cavolo
tenere i piatti in caldo. I fuochi, il vero (che in infusione acquista
motore della cucina, nel mio ambiente anche lui un tono blu
acceso). Si finisce
ideale sono a induzione, ma in Italia il
spargendo un po’ di acqua
costo dell’energia consiglia di ripiegare della bollitura che fa da
sul gas. Un gas, nel caso di una cucina “fondo marino”.
professionale, spinto, come un’automobile
dalla ripresa veloce. In cucina è importante A destra, piano a
anche la climatizzazione delle cappe induzione Scholtès
a 4 zone cottura
che mantengono le condizioni ottimali indipendenti di cui 2
di purezza, temperatura e umidità con potenza max 1400
W, 2 con potenza max
dell’aria. L’illuminazione deve permettere 2200 W, con attivazione
della funzione Booster
all’operatore di lavorare bene. La luce
potenza max 3000 W
naturale è un lusso che non sempre si anche da piastra spenta.
Potenza elettrica
ha a disposizione: io però alla Madonnina
assorbita 7200 W
del Pescatore lavoro di fronte al mare…
Per l’illuminazione artificiale oggi esistono
apparecchi con lampade che danno una luce
calda, giusta anche per non alterare il colore
dei cibi».
Ci sono alcuni strumenti di cui non
potrebbe fare a meno per il suo lavoro?
patron delLa
«Il termometro, per controllare le
temperature sia calde che fredde. È
Madonnina
uno strumento che aiuta a tenere sotto
del Pescatore,
controllo l’alimento e a mantenere alto lo
moreno cedroni
standard della qualità. Perché chi fa questa
ha dato vita a
professione conta sulla propria esperienza, una costellazione
ma non può essere dentro a quello che di locali dalla
cucina. E anche la temperatura esterna forte carica
è importante perché influisce su quello innovativa.
che si cucina. Poi le pinze, per manovrare esempio perfetto
facilmente gli alimenti. Sono importanti dal è il clandestino,
punto di vista funzionale e anche estetico: ristorante di
rendono eleganti alcuni gesti». maison moschino
www.morenocedroni.it
a milano
37
DESIGNFOODIES

In perfetto
stile D’O
Rispetto per la tradizione
reinterpretata
in una chiave alleggerita
e creativa: Davide Oldani
è un eclettico che preferisce
concentrarsi
su materie prime semplici
ma in grado di dar vita
a piatti sorprendenti.
E per questo ha creato
anche una serie
di oggetti per la tavola
di paola pianzola

M ilanese, Davide Oldani


ha trascorso molti anni della sua vita ad
apprendere l’arte della cucina sotto l’egida
dei grandi cuochi: da Gualtiero Marchesi,
nel periodo in cui lo chef milanese ha
rivoluzionato il modo di intendere l’alta
cucina, ad Alain Ducasse di Le Louis XV di diventata in pochi anni la meta obbligata
Montecarlo e Pierre Hermé del Fauchon per chi vuole provare un’alta cucina fatta
a Parigi, passando anche attraverso la anche di convivialità, dove il rispetto per la
formazione di Albert Roux a Le Gavroche tradizione e il rapporto con le cose semplici
di Londra. Oggi Oldani, che a 43 anni non è inteso in modo prevedibile e banale o,
mantiene l’immagine del “ragazzo della peggio ancora, cedendo al superfluo.
porta accanto”, è uno degli chef più quotati Il D’O mette in pratica l’approccio
e interessanti del panorama internazionale apparentemente semplice con il quale lei
e propone il suo inconfondibile stile nel ha interpretato la sua professione e che si
celebre locale che ha aperto da qualche ritrova nei piatti proposti nella carta, nel
anno a Cornaredo, il suo paese d’origine modo di presentarli…
alle porte di Milano. La Trattoria D’O è «Non volevo un locale di lusso,

38
Cosce d’anatra
Apicius
Ingredienti per 4 persone:
Per la salagione e la cottura della
coscia d’anatra:
4 cosce d’anatra disossate (tenere
le ossa)
1% del peso delle cosce di sale
grosso
1 l di olio di semi di girasole

Per la finitura della coscia


d’anatra:
1 gr di mix di spezie (30 gr di
polvere di cumino, 10 gr di
polvere di coriandolo)
1 gr di semi di papavero
1 gr di pepe rosa schiacciato La linea Robust di Philips prevede una serie di avanzate attrezzature per
4 grammi di semi di girasole semplificare le operazioni in cucina
sminuzzati
1 gr di bianco schiacciato
8 gr di miele millefiori

Per la finitura:
200 gr di puntarelle (metà cotte
in acqua bollente salata e metà
crude) La posata Passepartout fa parte di una serie di
300 gr di sedano, carote e cipolle strumenti e oggetti di design ideati da Oldani in
pulite e tagliate a pezzi collaborazione con Schönhuber Franchi
2 litri d’acqua
5 gr di maizena diluita in 1 ml di
acqua fredda La Trattoria D’O dall’immagine rarefatta, ma un luogo
1 gr di sale fine
10 gr di agrodolce (4 ml di aceto
propone una accogliente con un certo calore, dove

di vino bianco cotto con 20 gr di cucina dove assaggiare preparazioni di base classica
zucchero semolato); l’attenzione per reinterpretate in una chiave nuova e
10 gr di concentrato di pomodoro le tradizioni alleggerita, preparate con materie prime
le ossa delle cosce d’anatra
arrostite in forno
e il rapporto ottime ma mai costose».
con le cose Quali sono gli strumenti che ritiene
Preparazione: semplici indispensabili in cucina?
Mettere a marinare le cosce
d’anatra disossate con il sale
assumono forme «Le attrezzature che si trovano nella cucina
grosso per una notte. Lavarlo via, imprevedibili di qualunque casalinga: la centrifuga e le
asciugare le cosce e disporle in
posate giuste, che non sono solo accessori,
una placca alta coperte d’olio di
semi e cuocerle in forno per 3 ore ma un modo di intendere la degustazione,
circa a 90°C. Scolarle, asciugarle nella volontà di togliere il superfluo per
e arrostirle dalla parte della
pelle in una padella, dorandole. dedicare più tempo a un piacere dato anche
Cospargere le cosce con il miele dalla compagnia e non solo dal cibo».
e poi con tutte le altre spezie e A proposito di posate, Oldani ha ideato in
semi, infornarle ancora a 200°c per
5 minuti. Arrostire le verdure in collaborazione con Schönhuber Franchi una
una pentola capiente, aggiungere serie di strumenti e oggetti di design che
il concentrato, le ossa e bagnare
hanno delineato un percorso sfociato in una
con l’acqua. Bollire per 2 ore
circa, filtrare e ridurre fino a 100 vera e propria rilettura dello stile a tavola. A
ml, legare con la maizena diluita partire da Land, il piatto con il fondo obliquo,
e aggiustare di sale e agrodolce.
la tavola secondo Davide Oldani diventa
Disporre la coscia d’anatra al
centro del piatto, nappare con la dunque Stile D’O: un catalogo che oggi vive
salsa, terminare con le puntarelle di vita propria e si arricchisce di nuovi oggetti
cotte e crude.
“tradizionalmente rivoluzionari”.

39
DESIGNFOODIES

Simone Rugiati
ha un talento
e una verve
che lo hanno
reso in
brevissimo
tempo il
beniamino degli
amanti della
buona cucina
in tv. ottimo
Il suo rapporto
con il design:
progetta,
disegna,
inventa…
purché forma
sia sempre
sinonimo
di funzionalità

E chi lo
ferma più?
di gilda ciaruffoli

D efinisce la sua cucina “creativa, con un piede per terra”. Ama rileggere la
tradizione, tagliando i grassi e aggiungendo piacere. Un bicchiere di vino in una mano, prodotti
di altissima qualità nell’altra, una ricetta semplice, come quella della Panzanella Ricca, da
preparare. Questa la cucina per Simone Rugiati, al quale chiediamo quali siano gli strumenti
indispensabili nella cucina quotidiana: «buoni coltelli, certamente, con una buona impugnatura,
penso agli Zwilling per esempio. E un mixer a immersione con braccio in acciaio, una buona
potenza e accessoriato. Padelle antiaderenti dal fondo spesso, professionali, e la grattugia
Microplane che negli ultimi anni ha rivoluzionato tante preparazioni. Per quello che riguarda
invece gli elettrodomestici, l’induzione, che garantisce pulizia e velocità, da affiancare a un
forno ventilato o a un microonde con la funzione crisp».

40
tre progetti
in divenire
e tante idee
per uno chef
classe 1981
dalla creatività
incontenibile

Qual è il tuo rapporto con il design in cucina? eleganti e moderne delle classiche divise».
La grattugia Microplane
«Al primo posto ci deve essere la qualità, quindi Una curiosità: per capire che ruolo giochi il di Zester è ormai considerata
per me design significa non solo bellezza delle design nella vita di Simone basti pensare che un vero e proprio must da chef
professionisti e cuochi per passione
forme ma anche funzionalità, facilità di pulizia e si è appositamente fatto elaborare un colore
sicurezza. Con queste premesse ho progettato personalizzato per la macchina! Il suo legame
un coltello in ceramica, molto bello, con un con questo mondo è sottolineato anche
manico in legno liquido pressofuso». dalla collaborazione con Cosentino «azienda
È già in commercio? spagnola che realizza piani da cucina in quarzo,
«Sta per uscire, mentre le altre tre linee alle Silestone, che sono una cosa spettacolare.
quali sto lavorando usciranno dopo Natale». Talmente funzionali che mi sono fatto fare da
Tre linee? loro un tavolino da usare a casa. E non solo. Sto
«Sì, al momento sto portando avanti tre progetti progettando un’intera cucina per lo studio di
diversi: una linea di prodotti gastronomici Gambero Rosso in Silestone, completamente
selezionatissimi, si chiamerà Vivere Italiano, piatta e con lo spazio per tutte le cose che
frutto del lavoro di diversi piccoli produttori, con normalmente si usano in cucina, sale e pepe,
un ottimo rapporto qualità-prezzo; una linea coltelli…, in basso rilievo sulla superficie. Un
di padelle, casseruole, casalinghi dalla grande piano semplicissimo da pulire e sul quale puoi
funzionalità pensati per la casa, antiaderenti con lavorare e tagliare direttamente ovunque, e
impugnature dalle linee particolari; e, infine, una per il quale stiamo pensando a una zona la cui
linea di abbigliamento per la cucina, giacche superficie sia in grado di mantenere il calore per
tagliate in diagonale, dai tessuti innovativi, più non fare freddare le pietanze cucinate».

Panzanella Ricca
Ingredienti per 4 persone: acqua e aceto bianco e strizzatelo senza
400 gr di pane casereccio cotto a legna, farlo diventare pappa. Oppure tagliate il
anche raffermo pane a dadi regolari e tostatelo al forno
4 pomodori grandi ben maturi o 5 minuti. Lavate le verdure. Tagliate i
pomodorini piccoli in quantità pomodori a pezzetti e il sedano a dadini.
3 cipollotti freschi o cipolla rossa fresca Private i cipollotti delle radici e del primo
1 cuore di sedano strato di pelle, poi tagliateli ad anelli fini.
1 mazzetto di basilico A piacere, prendete anche un cetriolo
1 cetriolo (facoltativo) pelato, fatto a rondelle sottili. Lavate
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva e asciugate il basilico e spezzettatelo.
sale, pepe e aceto bianco Salate, pepate, aggiungete abbondante
olio toscano e lavorate il composto con le
Preparazione: mani. Unite il pane per farlo impregnare
Se il pane è raffermo ammollatelo in dei profumi e dei succhi delle verdure.

41
DESIGNFOODIES

Il gusto
prima di tutto
Da febbraio 2011 chef
de l’Orangerie di Sirmione,
Stefano Pace punta tutto
sulla qualità degli ingredienti,
gli unici che fanno davvero
di un piatto un’opera d’arte

P arigino, di padre veronese e


madre francese, Stefano Pace coltiva fin
da piccolo il sogno di diventare chef. A 14
anni frequenta il primo corso di cucina al
ristorante Porte Des Lilas con Jean Pierre
Coucoul. Negli anni 80, dopo diverse
esperienze in vari ristoranti parigini, sente
il richiamo della terra d’origine e arriva in
Italia per apprenderne i segreti culinari.
Più precisamente arriva nel veronese
dove si perfeziona, lavorando come primo
chef presso alcuni ristoranti della zona.
È nel 1993 che realizza finalmente il suo
grande sogno con l’inaugurazione, insieme
alla moglie Paola Dal Cero, del ristorante
LaTerrazza, a Montecchia di Corsara. Il suo
stile personale, con una grande attenzione
alle materie prime, oltre che alla particolare
cura nella presentazione dei piatti, gli fanno
guadagnare la stella Michelin.
Stefano, che tipo di chef pensa di essere?
«Penso di essere aperto al dialogo, una
persona dai gusti semplici che ama
mangiare bene. Per me un piatto dev’essere
buono, non un’opera da museo. La
presentazione della portata è sì importante,
ma prima vengono gli ingredienti: freschi e
ben accostati tra loro».
Qual è il suo piatto preferito?
«Ne ho tanti, ma dovendo scegliere dico
i tagliolini con lo storione».

42
Ed è proprio la sua filosofia in cucina, il suo
modo originale di reinterpretare i piatti della
tradizione e soprattutto il sapiente utilizzo
A sinistra: forno S³ Big Capacity
Scholtès di grandi dimensione (70 di prodotti tipici del luogo, ad aver reso
litri) in misura standard da 60 cm
grazie al quale è possibile cucinare 3 possibile la collaborazione di Stefano Pace
diverse pietanze a diverse temperature con il ristorante l’Orangerie di Sirmione,
contemporaneamente. Sotto: pietanze
fresche 7 giorni più a lungo, surgelazione dove è chef dal febbraio 2011.
in poche ore, scongelamento 10 volte
più rapido. Questi i numeri incredibili di E nella sua cucina ideale, cosa non deve
Fresco per Irinox, nuova tecnologia che mai mancare?
apre un mondo di infinite possibilità per
una cucina più vicina. A tutti «Ho il gusto per la tradizione casalinga,
a metà strada con la super tecnologia. E
per me non devono mai mancare i forni
intelligenti: combinati, cottura e tradizionale
misto a vapore. Un attrezzo che amo
molto è il sottovuoto Paccojet ma anche
l’abbattitore. Le padelle tradizionali per lo
spaghetto mantecato in padella, il grill».
Lei è francese, quali sono i suoi maestri?

Per me un piatto «Certamente Alain Ducasse. Per imparare

dev’essere m’ispiro ai grandi e quando ho tempo

buono, non frequento dei corsi».

un’opera da Cosa c’è nel suo prossimo futuro?


museo. La «Sicuramente l’orto!».
presentazione
della portata è
importante, ma Tagliolini
prima vengono con lo storione
gli ingredienti
Ingredienti per 4 persone:
250 gr di tagliolini all’uovo
80 gr di coda di storione
1 porro
1 pomodoro San Marzano
40 gr di caviale
4 cucchiai di olio extravergine
del Garda
sale
pepe

Preparazione:
Mettete in un pentolino
con dell’olio i porri tagliati
a fiammifero, la coda dello
storione tagliata a cubetti di
1-2 centimetri e un pizzico di
sale. Lasciate rosolare. Quando
frigge mescolate per non più
di due minuti e poi aggiungete
il pomodoro tagliato a dadini.
Cuocete al dente i tagliolini.
Scolateli e fateli saltare nel sugo.

43
BLOCKNO
di barbara minelli

nel centro
della moda
milanese
La casa del professionista
Dopo quello di Dubai, si inaugura il secondo Armani Hotel del mondo, al 31 Torna il 26-29 gennaio l’edizione invernale del Salone Internaziona-
di Via Manzoni, nel cuore del quadrilatero della moda di Milano. L’apertura le della Casa di Milano, il Macef. Un momento di incontro aperto ai
è prevista per il 10 novembre, dopo alcuni anni di lavori di ristrutturazione. soli professionisti del settore, e irrinunciabile per espositori, ovvero
Il luxury hotel è caratterizzato da 95 camere (le più grandi della città), un i grandi marchi dell’home design, e buyer; in mostra i grandi brand
raffinato ristorante, una splendida Armani Spa, un centro business comple- internazionali ma anche le eccellenze della piccola produzione in se-
tamente attrezzato con sale riunioni e una magnifica vista sulla città. È già rie.
L’edizione di gennaio (che segue puntuale quella di settembre)
possibile prenotare online. è soprattutto Tavola & Cucina: uno spazio dove idee, forme e colo-
www.armanihotels.com ri arricchiscono un palcoscenico espositivo punto riferimento per il
mondo della casa e dintorni. www.macef.it

Club Monaco Cupcake a Milano


apre in Europa Sono piccoli dolci che
racchiudono tutta la complessità
In Italia lo conoscono in pochi ma di una vera torta: la pasta, la
Club Monaco, marchio di Polo Ral- farcitura, la glassa, la decorazione.
ph Lauren, è molto noto negli Sta- I cupcake, torte mignon
ti Uniti (solo a New York ha ben 8 monoporzione, arricchiscono
flagship store). Ora finalmente apre le feste più trendy in USA e
anche in Europa: Parigi, Londra, Gi- Inghilterra. I gusti sono tantissimi,
nevra, Zurigo, Stoccarda. Abbiglia- dai più comuni a quelli più
mento per uomo e donna dallo stile ricercati: vaniglia, cioccolato,
raffinato e di classe, senza essere cappuccino, cocco, rosa, cream
pretenzioso. Aspettiamo il primo cheese, gelsomino, red velvet...
store italiano! A Milano si possono trovare da
www.clubmonaco.com Cupcake Couture (inaugurato di
recente in Via De Amicis, 7) e da
That’s Bakery (thatsbakery.com).

Un insolito pub a Budapest


Si chiama Szimpla Kert. È un locale con sale a tema e con possibili
dj set e video projection. Situato all’interno di un palazzo in disuso
è arredato con oggetti riciclati. Le sedie sono una diversa dall’altra
e alcune, capovolte e attaccate ai muri, creano anche le mensole
d’appoggio. Tutti gli oggetti presenti sono molto particolari: monitor
rotti e sedili di auto arredano una delle sale, in un’altra alcune vec-
chie Trabant sono state tagliate per diventare divanetti, e lo stesso è
stato fatto con le vasche da bagno al piano superiore.
www.szimpla.hu

44
OTES
Apple Store
ha fatto centro
Quando il design
entra nella Storia
La società di Cupertino ha Nel cuore di Gerusalemme
inaugurato a metà settembre il sorge il Mamilla Hotel and Spa,
suo negozio di Bologna. Su due un nuovissimo hotel di design
piani, in stile minimal, è possibile realizzato da Piero Lissoni e
provare tutti i prodotti esposti. Moshe Safdie strategicamente
L’assistenza è su appuntamento. collegato alla città vecchia da
Apple Store Via Rizzoli, questo il una passeggiata dove si trovano
nome ufficiale, è il primo in Italia i negozi più belli. La lobby è
ad essere aperto nel centro storico maestosa e raffinata.
di una città. www.apple.com/it/ Le camere hanno pareti in pietra
retail/viarizzoli/map/ di Gerusalemme. Scivolando nel benessere
www.mamillahotel.com

Acquaworld è il primo centro acquatico coperto in Italia, ubicato a


pochi km da Milano. È composto da 2150 mq di acqua divisi in una
zona relax e due dedicate al divertimento, con onde e scivoli di
diverse difficoltà. Aderendo ai modelli di sostenibilità e di eco-
compatibilità, funziona a risparmio energetico per la climatizzazione,
per il controllo dell’umidità e per il riscaldamento dell’acqua e utilizza
fonti di energia rinnovabili. La zona coperta é formata da due cupole
dell’area Relaxworld e Funworld, la cui struttura è composta da una
ossatura trilobata in acciaio reticolare e legno lamellare, di colore
bianco, su cui poggiano travi curve in legno naturale. Il rivestimento
esterno trasparente in Etfe, materiale plastico che permette il
passaggio dei raggi solari UV, risulta più leggero, resistente e
isolante del vetro. All’esterno due vasche di acqua salina riscaldata e
un’area estiva attrezzata nel verde. www.acquaworld.it

Dicembre a Miami Pimp my home


È la città americana più vicina ai Caraibi e in dicembre, Miami, è un sogno! Dal 16 al 22 gennaio, Colonia è la capitale dell’interior design internazio-
C’è il sole, il mare, lo shopping, ma soprattutto la cultura e il design. A Miami nale grazie alla nuova edizione di imm cologne. Protagonista, quest’an-
Beach, dall’1 al 4 dicembre si tiene la decima edizione di Art Basel, la mostra no più che mai, l’Italia con il numero di espositori stranieri più alto che
di arte più prestigiosa degli Stati Uniti, con esposizione di opere di oltre 2000 presenteranno le proprie novità di prodotto nel contesto del Pure De-
artisti. Proiettati video sulla grande parete esterna del New World Center, pro- sign al padiglione 11. Claim dell’edizione 2012 è Pimp my home, per-
gettato da Frank Gehry. www.artbaselmiamibeach.com ché, quando si tratta di essere creativi, non c’è luogo migliore delle
Dal 30 novembre al 4 dicembre si tiene invece il Global Forum for Design proprie quattro mura per scatenarsi. www.imm-cologne.com
(www.designmiami.com), meeting mondiale per la raccolta, esposizione,
discussione e creazione di design.

45
BLOCKNO
di sabina molteni

Return to the Archaeological


11 novembre - 1 dicembre
The British School
Via Gramsci, 61 - Roma
www.bsr.ac.uk
Site: Rome re-examined La mostra conclude il ciclo Three Cities in
and re-defined Flux, indagine sulla riqualificazione urbana a
Londra, Milano e Roma. L’attenzione è pun-
tata sull’Area Archeologica Centrale di Roma,
meta turistica e fulcro della vita dei cittadini
della capitale: il progetto intende trasformare
la zona limitrofa all’area e renderla migliore
per fruibilità e accessibilità. All’Accademia
Britannica sarà inoltre presentato il nuovo Ma-
sterplan e alcuni dei progetti strategici in esso
contenuti. Sarà inoltre esposto un grande mo-
dello realizzato dalla Facoltà di Architettura,
Università degli Studi Roma Tre. La mostra
è curata da Francesco Cellini, Paolo Desideri,
Luigi Franciosini, Elisabetta Pallottino e Maria
Margarita Segarra Lagunes.

fino al 20 novembre
Fabbrica della Ruota, ex Lanificio Zignone
Campioni in stoffa Regione Vallefredda, 1 - Pray (Bi)
www.docbi.it

Una rassegna di tessuti realizzati nell’arco di


un secolo dai più importanti lanifici biellesi,
alcuni ormai scomparsi, depositari di una pro- O’Clock,
duzione preziosa che, per qualità, non teme
confronti al mondo. Biella è infatti la capita- Design del tempo
le italiana del tessile e l’ex lanificio Zignone,
meglio conosciuto come Fabbrica della Ruo-
tempo del design
ta, rappresenta uno dei più noti esempi di
archeologia industriale in Italia, edificato nel fino all’8 gennaio 2012
1878. L’esposizione illustra, attraverso im- Triennale di Milano
magini e mini-video, il processo di trasforma- Viale Alemagna, 6 - Milano
zione della lana in tessuto e mostra in ordine www.triennale.org
cronologico, dal 1861 al 2011, centocinquan-
ta campioni di tessuti che documentano la Il percorso della mostra indaga il com-
creatività dei disegnatori biellesi. plesso rapporto tra tempo e design.
L’esposizione è a cura di Silvana Annic-
chiarico e Jan Van Rossem e ospita uno
speciale progetto di allestimento della
celebre designer Patricia Urquiola, rea-
fino al 12 febbraio 2012 lizzato in partnership con il marchio di
Il Rinascimento a Roma. Fondazione Roma Museo Palazzo Sciarra
Roma
alta orologeria Officine Panerai. Sono
numerosi i linguaggi scelti per affronta-
Nel segno di Michelangelo www.pierreci.it re tematiche sfuggenti ma fondamenta-
li come la misurazione, la raffigurazione,
e Raffaello Approfondita retrospettiva sulla Roma del il senso e l’essenza del tempo e ognu-
Cinquecento; nel segno di Michelangelo e no di questi linguaggi svela, di volta in
Raffaello la mostra indaga per la prima volta volta, un diverso approccio poetico,
tutti gli aspetti artistici, architettonici e urba- meditativo, critico o spiritoso, attraver-
nistici del Cinquecento nell’Urbe.  Emozio- so un’ampia selezione di installazioni,
nante per chi vuole imbattersi nei capolavori opere e video di designer e artisti in-
di Raffaello come l’Autoritratto e il Ritratto ternazionali. La mostra incoraggia il visi-
di Fedra Inghirami, o di Michelangelo come tatore, quello esperto o il semplice ap-
il David-Apollo, la mostra dedica anche un passionato, a valutazioni sul trascorrere
ampio spazio agli amanti dell’architettura del tempo in un’attualità che sembra
dell’epoca. Alto il tasso di innovazione: sce- sempre più favorevole all’appiattimento
nari virtuali permettono una vera immersione di questo concetto, in cui il ricordo del
nelle atmosfere del cinquecento. In partico- passato sembra inopportuno, mentre
lare, ricostruita in 3D la Loggia di Psiche af- ogni giorno più difficile diventa sapere
frescata da Raffaello e la sua scuola. immaginare il futuro.

46
OTES
Cantine secolo XXI
architetture e paesaggi del vino
Francesca Chiorino con testi di Ampelio di importanti architetti tra cui Richard
Bucci, Carlo Tosco Rogers, Gerd Bergmeister, Tobia Scarpa,
Electa - 60 euro Norman Foster. Le immagini del libro
mostrano come ogni progetto abbia
Progettare responsabilmente i luoghi mirato a inserirsi con rispetto nel contesto
dove nascono e si trasformano i prodotti paesaggistico, mentre i testi esaminano
della terra, come le cantine per la i nuovi modi di pensare l’enologia, che
produzione di vino, significa mantenere lo non tralasciano l’indagine del territorio, in
sguardo puntato all’ecologia e al rispetto difesa dei caratteri locali, delle tecniche
del paesaggio. Sono 18 le aziende vinicole artigianali di derivazione contadina, dei
selezionate dal libro costruite dal 2007 vitigni autoctoni e delle aziende minori a
a oggi in Europa e in America, ad opera conduzione familiare.

Flâneur. La Casa. Le forme


Scritti sparsi dello stare
di architettura, A cura di Antonio Monestiroli e
arte e design Luciano Semerani
Skira - 39 euro

Stefano Casciani Le stanze sono i luoghi dello stare,


Introduzione di Jean Nouvel con come suggerisce la parola room
uno scritto di Alessandro Mendini che in inglese significa stanza ma
Skira - 32 euro anche posto dove stare. Il libro,
che studia tutto ciò a cui la parola
Stefano Casciani si fa portavoce casa rimanda, prende in conside-
dell’evoluzione che la cultura arti- razione spazi chiusi e anche aperti,
stica e progettuale ha subito ne- paesaggi dove l’uomo riconosce
gli ultimi 30 anni e ne racconta il un ambiente familiare a cui legarsi
percorso attraverso una raccolta di e in cui fare esperienze. Luoghi in
testi pubblicati in questo periodo. cui soffermarsi e riconoscere se
Phaidon Atlas Attraverso il racconto e il ritratto Il giardino Nobile. stesso e la propria identità. Il libro

dell’architettura
di personaggi tra cui Achille Casti-
glioni, Massimiliano Fuksas, Bru- Italian Landscape analizza la casa, partendo dallo stu-
dio dell’alloggio fino alla questione
mondiale del XXI no Munari, Alessandro Mendini,
Gio Ponti, si fa spazio la consape-
Design dell’insediamento territoriale, atte-
nendosi alla ricerca svolta nell’am-
secolo volezza critica dell’autore, intellet-
tuale di opposizione, mascherata A cura di Lucia Valerio, con un
bito di un Programma di Ricerca
Nazionale finanziato dal ministero
nei suoi vagabondaggi letterari testo di Paolo Pejrone dell’Istruzione, dell’Università e
Phaidon Press Ltd - 19,95 euro dall’ironia scettica del flâneur. Electa - 65 euro della Ricerca. Partecipano gruppi
appartenenti al Politecnico di Mila-
In formato tascabile oltre 1.000 Percorso visivo e quasi olfattivo no, a quello di Torino, all’Università
grandi progetti di architettura. tra 9 giardini storici e 4 giardini di Bologna, allo IUAV di Venezia.
Come conseguenza del succes- contemporanei d’ispirazione clas-
so del primo Atlas dell’architettu- sica rappresentativi del concetto
ra, questa nuova edizione rende di giardino all’italiana. Il libro a cura
immediatamente fruibile l’infor- di Lucia Valerio, è edito da Electa
mazione relativa a 1088 edifici di in collaborazione con Acqua di Par-
670 architetti in 90 paesi, costru- ma. Secondo il modello dei giardini
iti dall’inizio del nuovo millennio. rinascimentali, forme e colori se-
Ideale per chi viaggia, fornisce, guono schemi geometrici precisi,
oltre al nome del palazzo, della concorrendo a un risultato armoni-
via e dell’architetto, mappe per co e rigoroso come un’opera d’ar-
localizzare gli edifici, informazioni te. Pagina dopo pagina si riscopre
sull’accessibilità, illustrazioni e de- lo splendore del verde, dalla Villa
scrizioni. Il libro divide il mondo in Reale di Marlia alla Gamberaia, da
sei regioni, Oceania, Asia, Europa, Villa del Balbianello alla Cervara,
Africa, Nord America e Sud Ame- fino agli esempi contemporanei
rica, e identifica ogni zona con un come la Villa a Revello e la Villa ad
diverso colore. Acquapendente.

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