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Utente:Pirrica/Necropoli vaticana

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La Necropoli Vaticana, ubicata sotto la Basilica di San Pietro in Vaticano, sotto il livello delle grotte vaticane,
Necropoli vaticana
in corrispondenza della porzione occidentale della navata centrale della stessa basilica, è un cimitero di epoca
romana, posto accanto al circo di Nerone, dove coesistono tombe databili al periodo compreso tra I e IV secolo Epoca I-IV secolo
(sia pagane che cristiane). In epoca imperiale l'area del Vaticano era situata all'esterno delle mura cittadine e Localizzazione
vedeva la presenza di aree cimiteriali poste in relazione con i due principali assi viari della zona: la Via Trionfale
Stato Città del Vaticano
che, superato il Tevere tramite il Ponte Neroniano si dirigeva a nord, verso Monte Mario[1] e la via Cornelia che,
dal Ponte Elio, si dirigeva a ovest, lungo un asse che grossomodo corrisponde all'attuale via della Conciliazione, Dimensioni
passando poi a sud del colle Vaticano e del Circo di Nerone, in prossimità dell'attuale Aula Paolo VI[2]. Lungo un Superficie 1 242 mq m²
sentiero parallelo a questa via e al circo, tra I e IV secolo, sorse una necropoli, formata da tombe a camera
(impropriamente, ma comunemente definite "mausolei") in laterizio e aree per la sepoltura entro fosse Scavi
terragne[3]. Data 1939
scoperta Il 193
Secondo un'antichissima tradizione[4], il sito è riconosciuto come luogo della sepoltura dell'apostolo Pietro, che
Date scavi 1939-1949
dovrebbe aver subito il martirio proprio nei vicini Horti neroniani[5].
Archeologo Bruno Maria Apollonj
Ghetti, Antonio
Ferrua, Enrico Josi,
Indice Engelbert
L'interramento Kirschbaum
Gli scavi Amministrazione
La tomba di Pietro Patrimonio Centro storico di
Il restauro Roma

La visita alla necropoli Ente Pontificia


Commissione di
Elenco pontefici sepolti nella Necropoli vaticana
Archeologia Sacra
Note
Responsabile Gianfranco Ravasi
Voci correlate
Visitabile sì, su prenotazione
Altri progetti
Collegamenti esterni

L'interramento
La necropoli si ritrovò interrata quando Costantino, per costruire la primitiva basilica di san Pietro, fece spianare il
colle vaticano, in modo da avere un altopiano atto all'edificazione, demolendo le volte che fuoruscivano dalla quota
prevista, interrando con materiale di riporto tratto dal colle le camere funerarie e livellando la piccola valle, ridotta
ad una spianata detta platea Sancti Petri dove furono poste le fondamenta dell'edificio. L'interramento di un'area
cimiteriale, presumibilmente ancora in uso nel IV secolo, inconsueto anche sotto il profilo religioso e giuridico ed Ricostruzione dei mausolei
effettuato con grandi spese, si giustifica con la grande importanza attribuita alla sepoltura dell'apostolo, riconosciuta antecedenti la Basilica
come autentica[6].

Gli scavi
Gli scavi della necropoli furono eseguiti durante il pontificato di papa Pio XII (1939-1958), negli anni compresi tra il
1939 e il 1949. I lavori furono intrapresi a seguito della richiesta di Pio XI di essere sepolto in un luogo delle Grotte
Vaticane il più vicino possibile alla tomba di San Pietro. Poiché l'ambiente scelto dal defunto papa era angusto, si
decise di abbassare il pavimento per rendere più agevole il lavoro. E fu così che si scoprì quello che inizialmente
sembravano resti di un sarcofago, ma che ad un più attento esame si rivelò essere il cornicione di un edificio.

All'inizio gli scavi apparve una duplice fila di edifici sepolcrali, disposti sul pendio del colle vaticano, erano posti
l'uno accanto all'altro da ovest verso est, costruiti con muratura in laterizio e gli interni ricchi di stucchi, pitture e Pianta della necropoli in
corrispondenza dell'odierna Basilica
mosaici. Gli scavi portarono quindi alla luce una necropoli il cui nucleo principale risale al II secolo ma che risulta
utilizzata per un lungo periodo compreso tra il I secolo e l'inizio del IV.

Punto centrale della necropoli intorno al quale furono disposte tutte le successive sepolture è l'area in cui gli archeologi hanno ritrovato il cosiddetto
«Trofeo di Gaio», ossia un'edicola votiva costruita nel II secolo sul luogo della sepoltura di San Pietro. È definita così questa edicola perché la prima
notizia storica che si ha risale appunto al presbitero Gaio, che esalta la Chiesa che è in Roma in quanto fondata dagli Apostoli Pietro e Paolo. I loro trofei,
ossia sepolcri, Gaio li colloca rispettivamente sul colle vaticano e sulla via Ostiense. La testimonianza di Gaio è giunta sino a noi tramite Eusebio di
Cesarea che la cita nella sua Storia ecclesiastica.

I mausolei e le aree della necropoli sono:


R1. Mausoleo R1
A. Mausoleo di C. Popilius Heracla I. Mausoleo della Quadriga
S. Mausoleo S
B. Mausoleo di Fannia Redempta L. Mausoleo dei Caetenni Minori
T. Mausoleo di Trebellena Flaccilla
C. Mausoleo di L. Tullius Zethus M. Mausoleo dei Iulii
U. Mausoleo U detto di Lucifero
D. Mausoleo D, detto ad Opus Reticolatum N. Mausoleo degli Aebutii
V. Mausoleo V
E. Mausoleo degli Aelii O. Mausoleo dei Matucci
Z. Mausoleo degli Egizi
F. Mausoleo dei Tulli e dei Caetenni P. Campo P
X. Mausoleo Chi
G. Mausoleo del Docente Q. Area per inumazioni
Φ. Mausoleo dei Marci
H. Mausoleo dei Valeri R. Mausoleo R
Ψ. Mausoleo Psi

La profondità della necropoli varia dai 12 ai 5 metri rispetto al livello del pavimento dell'attuale basilica. Gli scavi non hanno portato alla luce tutta la
necropoli: gran parte di essa è ancora interrata ed inesplorata. I mausolei che furono rinvenuti appartenevano a famiglie di ricchi liberti, ed erano
costituiti da grandi stanze coperte a volta, spesso con un recinto antistante, e dotati di terrazzo, a cui si accedeva tramite scala esterna. I defunti ivi
sepolti potevano essere sia cremati che inumati. L'interno delle stanze sepolcrali era interamente ornato: pitture, stucchi, e talvolta anche mosaici.

Gli scavi vennero condotti su un'area complessiva di metri 69x18. Il cimitero che venne riportato alla luce era "a cielo aperto". Un'angusta stradina
risaliva il colle vaticano, e ai suoi lati si trovano gli edifici dalle eleganti facciate in laterizio. Tutti gli edifici erano rivolti verso il circo di Nerone, che
verosimilmente fu il luogo del martirio dell'Apostolo Pietro.

La tomba di Pietro

La tomba di Pietro fu individuata presso il "Campo P", nella zona ovest della necropoli, dove la pietà dei cristiani aveva edificato, già intorno alla metà
del II secolo, quello che è conosciuto come il "muro rosso" e il cosiddetto "Trofeo di Gaio". Di esso parla lo storico Eusebio di Cesarea.

A parte la tomba di Pietro, l'elemento più significativo, più grande e più lussuoso della necropoli è il mausoleo dei Valerii. È una tomba romana decorata
con eccellenti stucchi, colori vivaci, e affreschi che imitano il marmo policromo. Eretto poco dopo la metà del II secolo, si trova al centro della necropoli.

Il restauro
Nel 1998 furono avviati i lavori di restauro nella necropoli vaticana, sotto la responsabilità della Fabbrica di San
Pietro e con il contributo dell'Enel. Scopo dei lavori era quello di conservare le strutture murarie, gli stucchi e gli
affreschi, e di installare un impianto di illuminazione che valorizzasse gli edifici sepolcrali e in particolare la tomba
di Pietro. Particolare cura venne posta nel generare un'illuminazione che riproducesse la situazione originaria della
necropoli all'aperto.

Il restauro è stato preceduto da un'accurata indagine rivolta allo studio del microclima, all'individuazione dei
microrganismi biodeteriogeni presenti, e all'analisi delle salificazioni rinvenute sui muri e sugli affreschi.

Allo scopo di proteggere l'equilibrio termoigrometrico tra l'interno delle strutture e l'ambiente circostante, alcuni
mausolei sono stati chiusi con porte di cristallo. Barriere simili ma capaci di aprirsi automaticamente sono stati
collocate presso l'ingresso degli scavi e lungo il percorso della necropoli. Flussi di aria filtrata ed umidificata, spinti
all'interno attraverso apposite botole, hanno migliorato altresì le condizioni microclimatiche degli scavi.

Durante il restauro sono stati individuati gli agenti migliori per evitare l'aggressione microbiologica (batteri, funghi
e alghe) e chimica (sali, più precisamente solfati, nitrati e cloruri). Inoltre gli affreschi hanno ricevuto interventi
consolidanti agli intonaci, e i pigmenti sono stati riancorati al loro substrato.

Mosaico rinvenuto nella necropoli


La visita alla necropoli vaticana, rappresentante Cristo
come Sol Invictus
Il flusso di visitatori non è stato interrotto durante i lavori di restauro.
Oggi i visitatori sono ammessi in piccoli gruppi attorno alle quindici persone accompagnate da una guida. Occorre
prenotarsi[7] con dovuto anticipo, perché le condizioni imposte per la conservazione limitano il flusso giornaliero di visitatori.

La visita guidata dura circa un'ora e mezza, e termina presso la tomba di Pietro. Da lì si risale quindi alla basilica vaticana.

È responsabile della conservazione e del restauro della necropoli la Fabbrica di San Pietro, presieduta dal cardinal Angelo Comastri.

Elenco pontefici sepolti nella Necropoli vaticana


Escludendo la Tomba di Pietro, la Necropoli ospita a tutt'oggi 11 sommi pontefici, di cui 7 probabili:

San Lino;
San Cleto;
Sant'Evaristo;
Alessandro I (?);
San Sisto I (?);
San Telesforo (?);
Sant'Igino (?);
San Pio I (?);
San Sotero;
Sant'Eleuterio (?);
San Vittore I (?).

Note
1. ^ Nella topografia moderna, questa porzione del tracciato della via Trionfale corrisponde alla via del Pellegrino, situata all'interno della Città del
Vaticano, a via dei Bastioni di Michelangelo e a via Leone IV.
2. ^ P. Zander, La Necropoli Vaticana, in Roma Sacra. Guida alle chiese della città eterna 25, Elio De Rosa editore, Roma 2002, p. 5; P. Liverani,
L'area vaticana e la necropoli prima della basilica, in Petros eni. Pietro è qui (cat. mostra a cura di M.C. Carlo-Stella, P. Liverani, M.L. Polichetti),
Edindustria, Monterotondo 2006, p. 175.
3. ^ Pasquale Testini, Archeologia Cristiana (http://books.google.it/books?id=9zL_5BaqKPEC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false),
Edipuglia, Bari 1980, pp. 164-166.
4. ^ La testimonianza più antica che attesta la sepoltura di Pietro in Vaticano sono le parole di Gaio, un presbitero della fine del II secolo, riportate da
Eusebio di Cesarea, che afferma: ".... io posso mostrarti i trofei degli apostoli. Se vorrai recarti nel Vaticano o sulla via Ostiense, troverai i trofei di
coloro che fondarono questa Chiesa."
5. ^ Lorenzo Bianchi, Ad limina Petri: spazio e memoria della Roma cristiana, Donzelli, Roma 1999 ISBN 9788879895163
6. ^ Su questa pietra. La Fabbrica di San Pietro in Vaticano, catalogo della mostra, 2000
7. ^ Le istruzioni si trovano in un'apposita pagina (http://www.vatican.va/roman_curia/institutions_connected/uffscavi/documents/rc_ic_uffscavi_doc_ge
n-information_20090216_it.html) del sito della Città del vaticano.

Voci correlate
Tomba di Pietro
Basilica di San Pietro in Vaticano
Grotte vaticane
Antica basilica di San Pietro

Altri progetti
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s.wikimedia.org/wiki/Category:Vatican_Necropolis?uselang=it)

Collegamenti esterni
Visita virtuale della necropoli vaticana (http://www.vatican.va/various/basiliche/necropoli/scavi_italian.html)

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