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Ipertensione arteriosa:
Ipotensione arteriosa:
è una condizione in cui valori pressori di una persona sono in maniera permanente
più bassi di quelli considerati normali, ovvero con una massima inferiore a
100mmHg. Può essere di origine costituzionale (ipotensione essenziale o
permanente) oppure conseguenza a malattie debilitanti, etilismo, insufficienza
epatica, interventi chirurgici. L’ipotensione ortostatica si manifesta transitoriamente
nel passaggio dalla posizione supina a quella verticale. Si può verificare un
abbassamento della pressione arteriosa con segni clinici da diminuita perfusione
distrettuale (cute pallida, sudaticcia, fredda, tachicardia, alterazioni dell’equilibrio
metabolico, oliguria, ecc.) in diverse condizioni morbose ovvero shock anafilattico,
collasso, sincope, sindrome del seno carotideo, disidratazione causata da diarrea,
vomito e sudorazione intensa, emorragie gravi, cardiopatie (aritmie e scompenso
cardiaco), ecc. Altre cause sono l’abuso di farmaci antipertensivi, l’utilizzo di alcuni
sedativi e antidepressivi.
Quando l’ipotensione è di lieve entità e non è associata a patologie di rilievo, si
possono assumere per contrastarla piante adattogene, quali Ginseng, Guaranà e
Liquirizia.
Il Ginseng è una droga costituita dalle radici di Panax ginseng appartenente alla
famiglia delle Araliaceae. La qualità più pregiata è quella coreana. Essa contiene
saponine triterpeniche tra cui diversi ginsenosidi (il più importante è quello “Rg”),
panoxosidi (per idrolisi danno acido oleanoico), polisaccaridi, steroli, vitamine,
minerali, acidi grassi. I ginsenosidi derivanti dal propanoxodiolo sono Rb, Rb2, Rc,
Rd, mentre quelli derivanti dal propopanaxatriolo sono Rc, Rg, Rg1, Rg2. E’ una
droga “adattogena”, cioè in grado di migliorare le capacità fisiche e mentali di un
soggetto, ciò è dovuto ai ginsenosidi, mentre i panaxani hanno attività
ipoglicemizzante. Il ginseng aumenta i livelli ematici di ACTH e corticosterone,
inibisce l’aggregazione piastrinica, agisce sul metabolismo di lipidi e carboidrati.
Agisce sulla flora intestinale. In occidente si usa nello stress fisico come infuso o
polvere. Oltre all’azione adattogena, il ginseng è tonico, immunostimolante,
ipoglicemizzante, ipolipidemizzante, antiossidante, antiaggregante piastrinico,
epatoprotettivo, cardiotonico e psicostimolante. Viene inoltre utilizzato nei casi di
debolezza, stanchezza, nella convalescenza e nella perdita di concentrazione.
E’controindicato nei casi di trombosi coronarica, emorragie, diabete e nei pazienti in
terapia con antipsicotici, stimolanti e ormoni. Il ginseng deve essere evitato nel caso
di ipertensione e se si assumono farmaci anticoagulanti e inibitori delle
monoammino ossidasi. Estratti di ginseng inibiscono al sintesi di trombossano e
l’aggregazione piastrinica, come il ginkolide B, che è capace di inibire l’azione del
PAF (fattore di attivazione piastrinica). Il suo utilizzo non deve mai superare i 2-3
mesi.
Il Guaranà è costituito dai semi di Paullinia cupana appartenente alla famiglia delle
Sapindaceae. La droga contiene caffeina, legata alla guaranatina; inoltre tannini,
tracce di teobromina, caffeina, teofillina, amido, resine e saponine. Il guaranà ha il
più alto contenuto in caffeina rispetto alle altre droghe caffeiche e possiede proprietà
antidiarroiche, dimagranti, diuretiche e cardiotoniche. E’utile nell’ipotensione,
nell’astenia, nelle attività mentali, nei disturbi circolatori, nell’emicrania, nello stress
mentale e fisico. Le bevande vengono usate come stimolanti e rinfrescanti, assunte a
stomaco pieno per evitare irritazioni della mucosa gastrointestinale.
Il Rusco o Ruscus aculeatus appartenente alla famiglia delle Liliaceae, anche noto
come pungitopo è una pianta perenne, la cui droga è costituita dai rizomi e dalle
radici, che contengono saponosidi steroidici e furostanolici i cui agliconi sono
rappresentati da ruscogenine e neuroruscogenine, con presenza di fitosteroli
(sitosterolo e campesterolo), un olio essenziale, flavonoidi, tannini e Sali minerali.
Il Rusco è un potente vasocostrittore del sistema venoso, un antinfiammatorio, un
antiedematoso, efficace nel trattamento di varici e delle emorroidi.
Viene utilizzato l’estratto secco di rizoma mentre per le forme sanguinanti e molto
dolorose si usa la tintura madre.
Aterosclerosi:
è una condizione morbosa particolarmente diffusa, che colpisce generalmente
individui di 50-60 anni, ma riscontrabile anche in età giovanile. Nei soggetti che
sviluppano l’aterosclerosi è possibile identificare l’esistenza di alcune condizioni e di
particolari abitudini di vita, definite “fattori di rischio”. I fattori di rischio sono molto
vari ed eterogenei, ma possono essere classificati in base alla loro reversibilità.
Tra quelli non reversibili abbiamo l’invecchiamento, il sesso maschile e la
predisposizione genetica; mentre tra i fattori reversibili ritroviamo il fumo di
sigaretta, l’ipertensione arteriosa, il sovrappeso corporeo, l’ipercolesterolemia,
l’iperglicemia, lo stress, la mancanza di attività fisica.
All’inizio, l’aterosclerosi si manifesta a carico della tunica intima delle arterie con la
presenza di placche giallastre, dette ateromi, che tendono a diventare rilevate, di
grandezza variabile, spesso confluenti e, in un secondo tempo, possono ulcerarsi e
calcificarsi con formazione di trombi, andando così più o meno ad occludere il lume
del vaso. L’aterosclerosi è di grande importanza clinica per la sua predilezione per le
coronarie, le arterie cerebrali e quelle degli arti, nelle quali viene ridotto il lume, con
eventuale trombosi e occlusione totale. Quella a carico delle coronarie è senza dubbio
la principale causa di infarto e angina pectoris; mentre le lesioni a carico delle arterie
cerebrali possono determinare ictus o la morte improvvisa.
E’ necessario eliminare i fattori di rischio e correggere squilibri alimentari.
Importante risulta essere la correzione dell’iperlipidemia attraverso la
regolarizzazione del peso corporeo e la riduzione del colesterolo e dei grassi saturi.
In fitoterapia un rimedio importante è rappresentato dall’Aglio o Allium sativum
appartenente alla famiglia delle Liliaceae, la cui droga è data dal bulbo e contiene un
componente volatile, allina, prostanoidi (PGA1), l’enzima allinasi e vitamine (B,C e
D). l’allina, per azione dell’allinasi, forma ac.piruvico ed allicina, un prodotto
instabile che all’aria e in acqua si decompone in un prodotto più stabile, l’ajoene,
responsabile dell’odore e sapore caratteristico dell’aglio. L’aglio è stato adoperato fin
dai tempi antichi come antisettico, diuretico e vermifugo. L’ajoene inibisce
l’aggregazione piastrinica ed è il responsabile dell’azione antitrombotica ed
ipocolesterolemizzante, mentre la PGA1 di quella ipotensiva. L’ajoene è anche
antiossidante e l’allicina ha azione antibatterica e sembra stimolare il sistema
immunitario. L’attività antitumorale è attribuita all’allicina e al solfuro di allile.
L’allicina riduce la conversione batterica dei nitrati in nitriti, limitando la formazione
di nitrosamine e quindi di tumori. Studi in vitro hanno dimostrato che l’aglio
sopprime l’Helicobacter pylori. L’aglio assunto per un mese si rivela un ottimo
antitrombotico; inoltre riduce l’aggregazione piastrinica, la viscosità del sangue e i
valori di ematocrito. L’aglio se assunto per lunghi periodi può provocare bruciori di
stomaco, nausea e vomito. Particolare cautela va posta nei gastropazienti, ulcerosi o
affetti da reflusso gastroesofageo o esofagite. E’controindicato in gravidanza e
nell’allattamento. Non deve essere associato ad anticoagulanti e antinfiammatori,
perché ne potenzia l’azione.
TABELLE
FITOFARMACI-APPARATO CARDIOVASCOLARE
FITOFARMACI PATOLOGIA
Crataegus oxyacantha o monogyna, IPERTENSIONE ARTERIOSA
Olea europea, Elymus repens
Panax ginseng, Paullinia cupana, IPOTENSIONE ARTERIOSA
Glycyrrhiza glabra.
Aesculus hippocastanum L., INSUFFICIENZA VENOSA
Hydrocotyle asiatica. LINFATICA
Ruscus aculeatus, Hamamelis EMORROIDI
virginiana, Vitis vinifera.
Panax ginseng
Warfarin Diminuzione INR, trombosi
Fenelzina Mal di testa, tremore, mania Aumento attività alcool
Alcool >clereance alcoli deidrogenasi e aldeide
deidrogenasi.
Allium sativum L’aglio inibisce CYP2E1e induce
CYP1A1/2, CYP2B1/2 e
CYP3A4.
Warfarin Aumento INR, antagonismo Emorragia post-operatoria,
PAF. ematoma epidurale spinale
spontaneo.