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Pacchioni Matteo 4^I 23/03/2022

Esperienza sull’integratore reale

Obiettivo: Realizzare su breadboard il circuito assegnato ed effettuare


iiiiiiiiiiiiiiiiiimisurazioni e calcoli su di esso.

Schema elettrico :

Tabella resistenze :

Spiegazione funzionalità :
L’esperienza ha previsto l’impiego di un amplificatore operazionale Lm324,
impiegato in modalità integratore invertente reale.
Questa specifica applicazione dell’amplificatore operazionale prevede
un’impedenza di retroazione costituita dal parallelo tra un condensatore e una
resistenza.
Grazie a questo circuito possiamo svolgere operazioni di integrazione di segnali
elettrici (possiamo quindi ottenere un’onda triangolare da una rettangolare).

Il comportamento del sistema elettrico è fortemente influenzato dalla frequenza


del segnale in ingresso.

● Se la frequenza assume valore zero (quindi nel caso di corrente continua) il


condensatore si carica e assume il comportamento di un circuito aperto, a questo
punto il circuito diventa del tutto simile ad un amplificatore invertente. ● Se la
frequenza assume invece un valore tendente ad infinito il condensatore si
comporta come un circuito aperto, rendendo il guadagno G = 0.
Pacchioni Matteo 4^I 23/03/2022

Il corretto funzionamento del circuito in questione si verifica quando la frequenza


del segnale in ingresso assume una frequenza pari almeno a 10ft, ciò permette di
avere un argomento del guadagno pari a 90° e di calcolare dunque l’integrale del
segnale di ingresso senza disturbi.

● ft = 1 / (2π*R2*C) = 1 / [2π*(1*10^6)*(10*10^(-9)] = 15,92 Hz

Parametri del segnale originale in ingresso :

Schema di montaggio :

Pacchioni Matteo 4^I 23/03/2022

Tabella rilievi e forme d’onda:

● Rilievi all'oscilloscopio con v(in) sinusoidale 1 Vp e v(out) ad ampiezza uguale


:
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● Rilievi all'oscilloscopio con v(in) rettangolare 1 Vp alla frequenza precedente e


alla frequenza di 10KHz :
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Conclusioni:

In tutte le configurazioni studiate possiamo affermare che il circuito abbia operato


correttamente avendo utilizzato valori di frequenza pari a 1,81 kHz e 10 kHz,
entrambi superiori al limite definito in precedenza e pari a 10ft (circa 159 Hz).
Analizzando la prima configurazione (vin sinusoidale) è stato possibile individuare
il corretto funzionamento dell’integratore reale: l’oscilloscopio ha permesso
dunque di dimostrare come l’argomento del guadagno sia pari a +90° (come
stabilito dalle ipotesi.
Questo stesso sfasamento è individuabile anche nell’altra configurazione studiata.
Nella seconda configurazione fornendo in ingresso un’onda rettangolare, si è
ottenuta in uscita un’onda triangolare.
Essendo però l’integratore di tipo invertente si ha il cambiamento di segno del
segnale di uscita.
Con una frequenza pari a 1,81 kHz in entrambe le configurazioni si sono ottenute
ampiezze uguali.
Alla frequenza di 10 kHz è possibile invece notare la presenza di un’offset nella
tensione di uscita.
Pacchioni Matteo 4^I 23/03/2022

Confrontando inoltre le ampiezze dei segnali di uscita ricavati con i due valori di
frequenza analizzati (1,81 kHz e 10 kHz) è possibile notare come al diminuire della
frequenza si abbia un aumento del guadagno e di come si verifichi il
comportamento contrario al suo aumentare.

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