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Mod.1 – U.D.

U.D.1
Fenomeni di protodesign
1.1. - William Morris, l'Arts & Crafts inglese, derivazioni e influenze (p.10-11)

1.2 - Riferimenti storici: il "tipo" nel design, la rivoluzione industriale e la


produzione in serie, il Crystal Palace di J. Paxton e l'esposizione di
Londra 1851. (libro p.7-9, 24-25)

1.3 - Il caso da Thonet con la sedia n.14 (p.124, 128-129, 58).


Libro pag.10-11

William Morris
Artista e scrittore inglese, in seguito anche designer (1834-1896)

Considerato il padre del


Movimento Moderno, per molti
il fondatore del Disegno
Industriale.

1° fase
Rifiuta il lavoro in fabbrica, il processo industriale,
meccanico e seriale. Rifiuta i prodotti di scarsa qualità e
senza ricerca formale.

Sostiene il ritorno del lavoro artigianale più attendo al


valore estetico del manufatto e in grado di controllare il
processo di realizzazione in ogni sua fase.

Red House, 1859. Londra


Un lavoro collettivo a partire dal progetto architettonico di
Philip Webb e con la collaborazione dei più importanti artisti
del tempo come, lo stesso Morris, Marshall, Rossetti e Jones.
E’ considerata da molti, per la semplicità dei volumi e
l’abbandono dei canoni classici, la prima opera anticipatrice
dell’architettura moderna.

Interni della Red House


Interni della Red House Disegni su vetrate nella Red House

Nel 1861 fonda la società per le arti applicate (l’azienda Morris,


Marshall, Faulkner & Co. con Rossetti, Burne-Jones, Madox
Brown e Webb), dove produce e vende oggetti d’arredo, in particolare
carte da parati, tessuti, tappeti, tappezzerie, ceramiche, vetrate e mobili

A fronte di una crisi dell'arte dovuta alla commercializzazione, egli


sosteneva la ricerca della qualità .

Proponeva un'arte per tutti, un'arte popolare, fonte e indizio di vero benessere.

Contraddizione  Manufatti sofisticati e decorati, realizzati


manualmente e in quantità limitata, molto costosi e inaccessibili al
popolo.
I motivi da lui creati
sono tuttora un
marchio concesso, su
licenza, alla Sanderson
and Sons and
Liberty di Londra

W. Morris “La bella Isotta” (1859)

W. Morris, motivi decorativi per carta da W. Morris, arazzo “Flora” (1885)


parati (1862)

La società darà origine al movimento Art & Crafts (Arte e mestieri), si occupava quindi di arti applicate e costituiva uno
dei primi esempi di design moderno.

Lavoro impostato su un modello collaborativo (concetto del Bauhaus). Il prodotto veniva progettato e realizzato
manualmente, spesso dalla stessa persona ma, nel caso di decorazioni facilmente riproducibili, si poteva anche
ricorrere alla riproduzione in serie.

L’uso delle macchine non era assolutamente proibito, ma era importante servirsene solo per alleggerire le fatiche
del lavoro e non per sostituire del tutto il lavoro umano!

Un saggio di Morris  “Sta proprio in questo la differenza tra il lavoro in fabbrica e l’artigianato: il primo svilisce il
lavoro dell’uomo, rendendolo meccanico, ripetitivo e noioso; il secondo invece lascia ampi margini di libertà e
creatività”.
2° fase
Ricerca di una nuova qualità, maggiore stilizzazione,
sperimentazioni e dinamismo sulla linea, superamento della
totale chiusura all’industria.

Elementi, che agli inizi del Novecento, influenzeranno le


successive generazioni di progettisti, in particolare, quelli
dell’Art Nouveau che proporranno oggetti e architetture
ispirati alla natura, sfruttando le proprietà di nuovi materiali
e le potenzialità tecniche dell’industria.

Philip Webb, credenza in legno di mogano, pino e rovere, dipinti


da W. Morris. (1861)

Arthur Mackmurdo
(1851-1942)

Philip Webb, casa a Standen per l’avvocato J. Beale (1894)

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