Sei sulla pagina 1di 21

STORIA DEL DESIGN – RIASSUNTI di betta montani

GABRIELLA D’AMATO

CAPITOLO 1
Il termine design come arte applicata

- Cos’è il design
- Great Exhibition
- Arti decorative
- Arti industriali
- Evoluzione concetto di design

Londra 1937, Government school of design, fa fronte alla scadente qualità estetica dei
prodotti industriali.
1949 Henry Cole fonda il Journal of design and manufacturers
Termine design compare nel 1851 a londra con la Great Exhibition = prodotto di buona
qualità, ben disegnato.
Nell’ottocento nelle nazioni industrializzate si parla di arti decorative e industriali.
Gropius nel programma del Bauhaus: “l’insegnamento dell’artigianato si propone di
preparare alla progettazione per la produzione di massa.”
1920, USA: industrial design significa prodotto fatto a macchina.
Non è ancora definita la figura del designer. Nel 48 Sigfried Giedion lo descrive come una
persona che conferisce un involucro degli oggetti tecnici.
Un progetto deve comprendere in sé anche tutte le condizione tecniche e materiche, deve
rispondere alle esigenze collettive e porsi come uno standard.
Nascono ADI e ICSID, sanciscono normative per la disciplina del designer, e lo tutelano.
DEFINIZIONE 1959: Un disegnatore industriale è una persona che si qualifica per la sua
formazione, conoscenza tecnica, esperienza, sensibilità visiva, in grado di determinare i
materiali, struttura, meccanismi, forma e veste di prodotti prodotti in serie industrialmente.
1961 Tomas Maldonado: il disegno industriale è un’attività progettuale che consiste nel
determinare le qualità formali degli oggetti prodotti industrialmente. Caratteristiche
esteriori, relazioni funzionali, strutturali che rendono l’oggetto un’unità coerente.
Integrazione di piu fattori: funzionale, culturale, tecnologico, economici.
Contrapposizione con lo styling, al progettista spetta solo creare una bella forma.
Aspetti TECNICI+ESTETICI
Industrial design è un processo di problem solving strategico. Problemi come opportunità.
Il design nasce dall’architettura, l’arte madre.
CAPITOLO 2
Il design dell’artigianato

- Secessione Viennese
- Wiener Werkstatte
- Darmstader Kunster

1900, 8ava mostra della Secessione Viennese, nell’edificio progettato nel 1898 da
Olbrich.Riunisce i piu importanti artisti della dissidenza europea antiaccademica.
Josef Hoffmann, Koloman Moser. Mobili da linee semplici e pulite, asticelle di legno
incastrate a vista. Lontano dal decorativismo a colpo di frusta dell’art Noveau.
Rennie Mackintosh, ambienti bianchi, mobili scuri, pannelli geometrici. Mobili alle pareti.
Conosciuto all’esposizione di londra della arts e crafts society, biennale di venezia…
Semplicità e geometrismo, stile utile.
Adolf Loos era andato negli usa per insegnare la semplicità, scrive Ornamento e Delitto.
Conoscenza dei mobili degli Shaker, puritani inglesi emigrati negli USA per i quali
ornamento era peccato. Polemiche antidecorative. Interni ricercatamente spogli.
Con Makintosh nasce il Secession Style, versione viennese dell’Art Noveau, ritmo
geometrico alternato a colpi di frusta belgi.
Matrice della secessione: astrazione ed empatia, scritto da Wilhelm Worringer,
spiegazione dei nodi tra figurazione ed astrattismo.
Abbandono delle sinuosità dell’art noveau per la geometria in campo artistico, con
Kandinskij.
1899 un principe ha l’idea di creare un villaggio per artisti e artigiani, opera d’arte totale.
Dar vita a una colonia di artisti.
Stavano cercando di raggiungere l’imparare vedendo dell’inglese Owen Jones.
Wagner: Casa della Secessione (cupola d’oro) e Majolikahaus (facciata floreale).

La Wiener Werkstatte 1903-1932


8ava mostra promossa da Joseph Hoffmann. Obiettivo era opera d’arte totale. Lartigianato
srtistico deve raggiungere il livello delle altre forme d’arte.
Avvicinamento di artisti e artigiani. Hoffmann era astratto-geometrico, influenzato anche da
Makintosh e Klimt e Moser. Il quadrato è il modulo generatore delle sue opere, crea
pattern aggregativi.
Wiener Werkstatte fondata da Koloman Moser e Hoffmann, insegue per 30 anni il miraggio
dell’arte totale. Vengono aperti laboratori per svariate attività. Ci lavorano altrigiani e artisti
provenienti dalla scuola di hoffmann. Oggetti prodotti raggiungono alti livelli di diffusione in
tutta europa e USA. Vengono fatte mostre. Molti clienti anche personaggi importanti da
qualsiasi settore, finanza, moda, teatro.
Palazzo a Bruxelles è un’opera totale di hoffmann. Partecipa tutto lo staff della ww.
Il successo della ww fu dovuto alla borghesia, perché erano i loro clienti, i prezzi erano alti,
prodotti esclusivi e lussuosi.
Dopo la prima guerra mondiale iniziano i problemi, poi ci fu la crisi del 29 e l’azienda fu
costretta a chiudere. L’organo non riuscì mai a stabilire un contatto con la massa, a
produrre cose utili più che belle.
Hoffmann nemico della produzione in serie. Il programma della ww dice che non vuole
mettersi in concorrenza con la produzione a basso prezzo. Il pezzo unico di artigianato è
quel qualcosa in più che diversifica i prodotti e affascina il pubblico.
CAPITOLO 3
Il design dell’industria

- Assembly line
- Organizzazione scientifica del lavoro
- Nuove invenzioni tecnologiche
- Deutscher Werkbund
- Deutsche Werkstatte
- AEG, Berlino

1903 Il fordismo a Detroit.


Dopo l’esposizione universale del 1851, gli inglesi vedono nascere locomotive, vagoni e
macchine agricole dallo stile sobrio. Inghilterra vittoriana aveva due strade. 1. Rifiutare la
macchina (Pugin, Ruskin, Morris), sostenitori dell’artigianato che porta i valori del passato.
2. Consenso verso macchina e produzione in serie (Henry Cole).
Negli USA meccanizzazione ha ruolo guida, vengono meccanizzate attività fin dall’inizio,
introduzione della catena di montaggio. Nascita dell’assembly line, per raggiungere
produzione ininterrotta. Fattore tempo è determinante. Taylor nel 1900 elabora teorie
scientifiche secondo le quali nel procedimento produttivo vanno eliminati i tempi morti e le
operazioni lente vanno velocizzate.
Negli USA compaiono macchine da cucire, piccoli elettrodomestici, e innovazioni
meccaniche per il comfort, più funzioni, più efficienza, adattabilità a più ambienti.
Nuovi mezzi di trasporto come tram e auto.
La automobile diventa un prodotto accessibile (un oggetto del desiderio dell’uomo del xx
secolo) per la massa nel 1903, quando Henry Ford fonda a Detroit la Ford Motor
Company. Estetica guidata dalla funzione. Bellezza-funzione, azione-funzione, carattere-
funzione. La ford modello T è la piu venduta, semplice, comoda, funzionale, esteticamente
moderna, attraente. In due anni la produzione della ford T passa da 12h a 1h e30 per
vettura, 1mln l’anno. Per incentivare le vendite gli operai lavoravano solo 8 ore in 3 turni e
guadagnavano di piu così anche loro potavano permettersi l’auto. Benefici economici in
tutto il paese. Modello T (sempre nero) venduto da 1908 a 1927, poi la rivale Chevrolet di
General Motors la supera con un modello colorato. Ford lancia poi il modello A più
raffinato. Per superare la crisi del 29 ci sarà il fenomeno dello styling, molti modelli per una
breve durata. Fordismo è un metodo vincente, tenne testa alla concorrenza, caparbietà.
Deutscher Werkbund a monaco, 1907
L’industria tedesca era molto debole non otteneva successi nelle esposizioni, buon orezzo
ma cattiva qualità.
1800, Thonet, ebanista mette a punto nuova tecnica di lavorazione del legno. Piegarlo in
colla bollente/ acqua . Ottiene il brevetto. Produce mobili e sedie da linee sinuose.
Introduzione di lavorati e semilavorati, semplificazione delle fasi di produzione.
Thonet si trasferisce in Austria perché viene chiamato dalla corte. 1859 sedia 14,
composta da 6 parti assemblabili, facile da imballare e trasportare. Venduta in europa e
america. Più colossale produzione di massa della storia.
Comparsa dello Jugendstil (=Art Noveau), importato da olbrich e van de velde.
Vdv pilastro del werkbund, libera creatività artistica e artigianato.
Produzione di mobili totalmente meccanizzata, iniziativa di schmidt che fonda la dresdener
werkstatten, buona qualità prezzo modico. Standardizzazione dei pezzi e scomponibilità.
1907 fondato a monaco il Werkbund, associazione di artisti artigiani industriali e politici
con l’obiettivo di migliorare la qualità della produzione industriale.
Hermann Muthesius fondamentale, formato con le arts e crafts. Auspica ad una
produzione standardizzata e a un’estetica industriale fondata su oggettività chiarezza e
verità.
Programma del werkbund 1910: selezione delle forze migliori dell arte, industria,
artigianato e commercio. Per un lavoro di qualità, cooperzione. Prodotti finiti e arte
applicata.
Influenza l’europa intera, vengono fondati werkbund in altri stati.
Controversia all’esposizione di colonia del 1924, vdv e la creatività dell’artista e muthesius
per la tipizzazione.
Conflitto tra permanenza e mutamento, norma e libertà.
Werkbund è il piu importante interprete dell’oggettività.

1907, AEG a Berlino.


Società elettrica produce lampadine poi inizia a produrre accessori e piccoli
elettrodomestici e in breve prende monopolio dei mercati internazionali.
Peter Beherens convocato per organizzare promozione dell aeg e ridisegnarne
l’immagine, volantini, pubblicità, caratteri, logo…
Behrens fu artista e architetto. Sostenitore della simmetria vitruviana, forma e funzione.
Oggetti composti da poche parti componibili tra loro e meccanismo altrettanto semplice.
Se thonet è semindustriale, Behrens è l’anello di un ingranaggio inevitambilmente
programmato. L’idea una volta progetto non è più modificabile perché la macchina la
produce infinitamente in serie. Consapevolezza del design.
Behrens applica i principi del werkbund, realizza la tipizzazione di muthesius.
CAPITOLO 4
Il design dell’avanguardia figurativa

- Cubismo cecoslovacco
- Futurismo
- De Stijl

Il cubismo cecoslovacco
1900: industrializzazione e arti.
Design ha natura funzionale ed estetica. Il nuovo referente è la macchina e non la natura.
Distacco dalla natura, approfondito dalle avanguardie artistiche del novecento..
abbandono del regno della rappresentazione ed entrare in quello della conformazione.
Cubismo-plastica formale
Futurismo-dinamismo e velocità
Fauves-colori puri
Espressionismo-comunica pathos
Astrattismo-spiritualità musicale in colore
Surrealismo-visioni oniriche
De Stijl-nuovi equilibri formali
Dada-ironico e dissacratore
Costruttivismo-sintesi arte ingegneria
Stimolo di una ricerca per una nuova concezione spaziale, architettonica, verso il design.
Cubismo ha influito piu di tutti su architettura e design, a praga si riscontra produzione
cubista.
Plečnik architetto sloveno, allievo di wagner. Forte geometricità, elementi cubici massicci,
insegna nella scuola d’arte di praga.
Gruppo cubista a praga 1910, gruppo di artisti figurativi. Nuova concezione spazio
temporale, protesta contro la tradizione. Forme acutangole, linee guizzanti e prismi.
Hildebrand: visione da vicino è tattile, visione da lontano è ottica. Percezione di
un’immagine unitaria da lontano, no profondità, bidimensionalità, trascurazione
distribuzione spazi.
Produzione viene interrotta dalla guerra e dall’invasione nazista.
1915, la ricostruzione futurista dell’universo
Futurismo, culto della velocità, del moderno, manifesto di Marinetti su le figarò, 1909.
Seguono manifesto futurista pittori e architettura.
Architettura nega e critica lo stile tradizionale, l’ambiente preesistente…
Linee dinamiche. Si sviluppa anche il mondo degli oggetti industriali, luce, velocità e
meccanizzazione.
1915, Balla e Depero scrivono la ricostruzione futurista dell’universo, estendendo al
settore delle arti applicate il futurismo.
Progettazione totalizzante, trasformazione integrale dell’ambiente umano.
Decorazione di Balla in una sala della casa lowenstein a dusseldorf, soffitto sfondato,
rettangoli variopinti e ruotati.
Oggetti di Fortunato Depero, semplicità e tecnica artigianali, rispetto per arte popolare.
Marinetti e le camere tattili.
Gli artisti futuristi si fanno conoscere in tutto il mondo attraverso mostre.
Nuovi materiali: acciaio, metallo cromato, vetro.

1917, De Stijl: dal quadro al mobile


Olanda, rinnovamento artistico, sulle pagine della rivista de stijl di Theo Van Doesburg, per
dar voce al neoplasticismo.
Esponenti: Mondrian, Van doesburg. Raggiungimento di un’arte che sia universalmente
oggettiva, utilitaria, astratta ed essenziale, rifiuto del referente naturalistico, solo forme
geometriche. Eliminare la disarmonia. Uso esclusivo dell’angolo retto e dei colori primari,
eliminare pathos dalla vita. Unità fra tutte le arti e il design.
Manifesto 1918 formazione di un movimento unitario internazionale sia intellettuale che
materiale.
Nuovo spirito figurativo, ebanista Rietveld. Sedia rosso-blu: no incastri, no incollaggi,
incrocio di travetti a sezione quadrata o rettangolare uniti per sovrapposizione, collegati
con viti. Applicazione integrale dei principi del neoplasticismo, scomposizione del volume
in piani e in listelli, equilibri dinamici, angoli retti. Nel 1923 la sedia assume i colori giallo
rosso blu e nero che è un non colore. Occultate le venature del legno.
Unire utile all’artistico, anche nei principi del bauhaus.
Il de stijl si ispirava anche a owen jones e henry cole, che erano stati criticati.
Tenace ricerca di equilibrio fra linee e colori, ricerca della forma.
CAPITOLO 5
Il design tra pedagogia e ideologia

- Bauhaus
- Costruttivismo
- Utilità sociale del prodotto
- La rivista Ulm

1919-1933 Bauhaus tra weimar dessau e berlino


Design razional funzionalista, strano destino, dedicato a tutti ma piacque a pochi. Ne ai
borghesi, ne al proletariato. Trova sostenitori tra gli intellettuali e gli artisti, viene anche
accusato di frigido rigorismo. Da prodotto di massa si trasforma in elitario, per renderlo piu
appetibile.
1919, Repubblica di weimar in germania, politicamente instabile, ma propensa agli eventi
culturali.
In germania scuole d’arte e mestieri per educare la nuova generazione, individui che
possono lavorare nell’industria e nell’artigianato. Le industrie cominciano ad aver bisogno
di artisti. Richiesta di prodotti attraenti, corretti ed economici.
Però gli artisti erano troppo distaccati dal mondo circostante, e i tecnici non erano in grado
di elaborare una forma e una correttezza tecnica.
Carenza di designer. Gropius tenta di risolverla, connettere sforzi produttivi con quelli
artistici.
1919 gropius unifica la scuola di artigianato di weimar con quella artistica dando vita al
BAUHAUS, basato su tre principi:
Integrazione: tra pensiero e azione, tra istanze materiali e spirituali, tra manualità e
artisticità. Corso preliminare di 6 mesi per imparare elementari problemi formali +
insegnamento triennale con fase tecnica e fase teorica.
Collaborazione: artisti e artigiani, guida di insegnanti diversi. Forma e tecnica.
Coordinamento: i primi allievi laureati del bauhaus sono figure organiche di artisti e
artigiani, forniscono prototipi per l’industria.
Metodo globale applicabile a ogni scala, architettonica e oggetto.
Collaboratori di gropius: itten, klee, moholy-nagy…
Johannes Itten, ebbe l’idea del corso propedeutico, figura piu complessa e carismatica del
bauhaus, molto criticato. Imponeva agli allievi strani riti, concetti contraddittori.
Gli allievi non erano costretti a riprodurre fedelmente dei modelli ma spronati a cogliere
principi fondamentali delle forme e dei colori e a trasferirli nella composizione aritstica.
Molti laboratori, liberare potenzialità dell’allievo.
Bauhaus supera fase espressionista grazie a theo van doesburg, che riporta il De stijl.
Marcel Breuer spicca in falegnameria, analogie con rietveld.
Motto: prima “arte e artigianato una nuova unità”, poi “arte e tecnica una nuova unità”,
entrando nella sfera dell’industria.
Nuova organizzazione produttiva permette di studiare prototipi di oggetti per le industrie.
Haus am Horn, ambienti regolari altezza limitata, lungo perimetro di un salone più alto,
blocco abitativo unitario e funzionale. Mobili progettati da marcel Breuer, pratici e modulari.
Iconico armadio per bambini di alma buscher, è smontabile, imparare facendo.
1924 bauhaus a dessau
Allievi di weimar vanno a dessau per insegnare, tra cui breuer, apre officina del mobile.
Tecnica del tubolare metallico curvato, invenzione tecnologica.
Poltrona b3 o Wassily, telaio metallico con tela.
(le 3 tecniche innovative: legno curvato di thonet, rietveld e i travetti, tubolare metallico di
breuer).
Moholi nagy dirige bauhaus a dessau fino al 1928.
Marianne brandt e progetti per illuminazione stile bauhaus.
Biennio 1926-27 difficile, superfluità dell’artista nel settore industriale.
Crisi finanziaria fa dimettere gropius nel 28. Sostituito da meyer fino al 30. Da molto peso
alla tecnologia, architettura funzionale, bisogni del popolo non lusso.
Sostituito da mies van der rohe dal 30 al 33, chiuso dai nazisti (per l’ultimo anno fu a
berlino 1933).

Unione sovietica
Molti punti in comune col bauhaus.
Anche oriente solcato dalle avanguardie artistiche. In particolare suprematismo, con
Malevič, quadrato nero su sfondo bianco. Scinde attività pratica dalla creazione artistica.
Nel manifesto dicono che l’arte risponde a un impulso umano.
Costruttivismo di tatlin, interesse per la tecnica, la produzione, l’impegno ideologico e la
partecipazione al rinnovamento della didattica.
Rivoluzione d’ottobre, trampolino di lancio per un’arte al servizio del proletariato,
avanguardie per arte libera, rivoluzionaria, socialista.
1920 fondazione del Vchutemas, atelier artistici e tecnici di mosca. 3 innovazioni: sezione
di insegnamento preliminare, abolizione della copia dal vero, studio delle leggi della
percezione. Chiuso nel 1930.
Tra 20 e 30 si è creato sistema culturale a vasi comunicanti, su un’ipotesi rivoluzionaria,
ricerca di una via sperimentale.
Gli stati uniti sono eredi del bauhaus.

Hochschule fu gestaltung, ulm, 1955


Direttore è max bill, ex allievo bauhaus, architetto svizzero. Seguito da altri celebri.
D’accordo con gropius, sostenitore della gute form in opposizione allo styling americano.
Artista progettista è dominante. Nuove discipline. La hfg forma specialisti per prodotti
indistriali, mezzi di comunicazione visivi e verbali. Industria moderna, alta tecnologia.
Collaborazione con la grande industria, ispirato agli usa.

Bauhaus, vchutemas e hfg progettano la vita materiale dell’uomo, scuola in continuo


movimento, trasformazione continua.
CAPITOLO 6
Il design tra nostalgia e modernismo

- Expo Parigi 1925


- Art Decò
- Decò americano
- Modernismo francese
- Torino 1902
- Decò italiano
- Razionalismo
- Biennali e Triennali

1925-1933 Parigi, un passato sempre presente


Francia è la nazione piu progressista in europa. Stile francese sempre stato lussuoso,
raffinato. Passato glorioso, sovrani imperatori per volontà di dio o del popolo. Anche l’art
noveau fu influenzata dal passato.
Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne, 1925, erede dell’art
noveau. Evento propagandistico, le arti applicate erano considerate infime.
Due schieramenti: ornamento = delitto, detti modernisti a oltranza, (come Loos, radicale
rifiuto delle forme del passato), ornamento = diletto, detti neotradizionalisti o
contemporanei (come sovrani luigi e filippo).
A questi contemporanei si ispira lo stile 1925 o Art Decò: sintesi di sollecitazioni venute dai
più differenti settori della cultura e del costume. Le arti pure suggerivano spunti a quelle
applicate. Al salon d’automne 1905: Fauve presentano nuova tavolozza di colori accesi e
violenti, Cubismo geometria, Futurismo velocità. Legame con le avanguardie figurative,
comune partecipazione allo spirito del tempo, differente elaborazione dei medesimi
contenuti. Lo stile decò a differenza dell’art noveau si differenzia per la rappresentazone
della natura, artificiale composizione geometrica.
A parigi ce una filiale delle wiener werkstatte. Parigi capitale dell’haute couture, compare
coco chanel.
Il senso del decoro era interpretato in piu di una sfumatura, disinibita attitudine a
assemblare colori.
Jacques Emile Ruhlmann piu celebre designer di mobili in stile deco. Sfrutta le macchine,
progetta mobili e un linguaggio funzionale per rinnovare la tradizione. Solido scheletro
portante, legni resistenti, distribuzione dei pesi, rapporto tra pieni e vuoti. Mobili rivestiti
con sottili strati di legno lussuoso e raro, decorati con avorio.
Esemplari architettonicamente stereometrivi, sollevati da uno zoccolo, oppure mobili
leggeri.
Arte orientale della laccatura. Jean dunand, volumi elementari e levigati.
Le corbusier non apprezza molto l’art deco, la quale in europa non dura a lungo, parigi
1925 fu il massimo splendore, finita con crisi del 29.
Negli stati uniti invece grande successo per art deco, l’america non aveva partecipato
all’esposizione.
Prima generazione di designer americani ne fa parte: raymond loewy, teague, bel geddes,
dreyfuss, wright.
Styling: risposta alla crisi del 29, accezione negativa della cultura dello streamlining,
ovvero della tendenza di dare a ogni oggetto una forma aerodinamica, cosicchè la bella
forma decorata si sposa con quella a goccia o a cometa, accentuando il culto del
futurismo.
Deco streamlined da forma ai prodotti nati per correre: treni, auto, aerei, decorati con
strisce cromate.
Chrysler building ed empire state building, verso il cielo i loro puntali decorati per celebrare
la tecnologia, trasmettono fiducia e ottimismo per un’economia in ripresa.
A volte lo styling viene considerato come il modo per rendere attraenti prodotti scadenti
per un pubblico inesperto.
Deco incapace di adattarsi alla produzione di massa, eccesso di decorazione, però in
realtà è un riuscito esperimento di arte totale.
Parigi: un modernismo integrale
1913 e 24 vengono introdotti reparti di vendita di elementi d’arredo presso i grandi
magazzini parigini, e sperimentazioni di produzioni a buon mercato come la dim.
Mutato contesto socio-economico, nuovo modo di abitare fra gli oggetti, ambienti flessibili
e arredi polifunzionali, case piu piccole.
Francis Jourdain, capofila design moderno francese, linea di arredi per la casa basata
sulla ricerca di soluzioni idonee al prodotto di serie. Anche mallet stevens collabora.
Padiglione di le corbusier, villa tipologia standard, riproducibile industrialmente, destinata a
divenire il modulo abitativo della villa contemporanea.
Def di le corbusier: l’arte decorativa moderna non comporta alcun tipo di decorazione, si
dice però che la decorazione è necessaria alla nostra esistenza. Invece è necessaria solo
l’arte, cioè una passione disinteressata che ci eleva.
1920, negli usa nasce la parola design, industrial design che sostituisce l’arte applicata.
Le Corbusier la chiama arte decorativa senza decorazione, non va inserita una riforma
didattica, ma in un processo in grado di condizionare deterministicamente il prodotto e il
consumo di massa.tutto questo è opera di un industria anonima.
Padiglione dell’esprit noveau di le corbusier: cellula duplex, principio del
desencombrement, aveva svuotato il salone al piano terra, tenendo solo qualche sedia di
thonet, quadri e tappeti. Per il resto l’arredamento era formato dai casiers-standard, loos
vince la sua battaglia antidecorativa, all’architetto spettano muro e mobile.
Casiers-standard, modularità e variabilità morfologica e funzionale offrono la più ampia
gamma di destinazioni, fungono anche come pareti divisorie. Non mobili ma attrezzature.
Sono necessarie sedie differenti, le corbusier progetta la chaise long e altri modelli.
Tutti oggetti presentati al salon 1929 e 30 (dove ce anche gropius col werkbund)
Si trovano punti di incontro tra francia e germania.
Strutture metalliche, perni cerniere…. Lo spirito della macchina è il simbolo di un’epoca,
da esprimere con forme e materiali tanto attuali da indurre a considerare tutta la casa una
macchina da abitare secondo le corbusier.
Jean prouvet, sedia pieghevole.
Eileen Gray 1878-1976, ruolo significativo nel modernismo francese. Artista olandese.
1927 famosa chaise longue realizzata in legno di sicomoro cuoio e acciaio, considerata la
prima chaise longue moderna.
Assieme a jean badovici disegna l’armadio in alluminio che finge da separatore tra angolo
toilette e camera da letto.
UAM, union de artistes modernes, cercano di uscire dalla parola decoration, ma l’industria
francese non era attrezzata ancora, quindi si rivolgono ai tedeschi. A volte francesi
ricadevano nello stile ospedale o stile transatlantico.
1923-30 l’italia dalle biennali tradizionaliste alle triennali razionaliste
Italia sente eco del werkbund e del bauhaus e dello stile 1925, ma indifferenza.
Condizione culturale italiana poco flessibile, non aveva intrapreso riforma arti applicate.
1907 riforma per istituti professionali artistici.
Anni dello stile liberty.
Venerazione per le radici artistiche italiane, quindi nuovo stile detto neotradizionalismo
dialettale (ripresa forme artistiche regionali) o colto (classicismo).
Prime biennali di monza 1923, 1925, traggono origine dall’esposizione lombarda di arti
decorative, proposta di cambiamento linguistico non considerata, registrare varietà di
produzioni artigianali regionali. Molta attenzione verso componente folkloristica.
Ogni regione prende ispirazioni da stili diversi: barocchetto romano, settecento,
rinascimento…
Biennale monza 1927, vuole valorizzare oggetto e la sua cornice espositiva, da spazio agli
allestitori.
Emerge la figura di Gio Ponti 1891-1979, interprete del neoclassicismo lombardo.
Progettista di arredi, segue modello viennese e francese. Allestimento sala del labirinto,
stanza che interpreta gusto dell’alta borghesia lombarda. Sotto il marchio Domus Nova
Ponti e Lancia presentano il modello abitativo destinato alla media borghesia. Ambienti
ispirati a una linea di sobrio decoro e completi, mobili economici ed estetici. Gio ponti tenta
di trasformare il modo di abitare, idea che si sviluppa nelle riviste domus fondata nel 1928.
Cominciano a diffondersi proposte abitative: la casa all’italiana, la casa esatta, la casa
adatta…
Ponti ha stile molto elegante, ma il design italiano doveva ancora compiere un lungo
percorso per entrare nella modernità.
Alla quarta triennale, nel 1930, la casa elettrica e la sala 130 emergono. Mobili in lucente
metallo cromato, anche per allestimento della cucina. Sala 130 ospita oggetti in metallo.
In questi anni alfa romeo progetta auto sportive e la fiat è il simbolo del lusso per le
macchine.
1933 la quinta triennale è completamente nuova. Da monza a milano, nel palazzo dell’arte
di giovanni muzio. Si cerca di evitare l’esposizione di oggetti, si espongono modelli
abitativi. La borghesia medio alta è l’unica in grado di apprezzare questo.
Casa studio per artista, casa a struttura d’acciaio…
Fra arte e mercato non esiste rapporto, ma le triennali di milano sono un mercato d’arte,
educano il gusto di sempre più classi sociali.
Nella sesta triennale vengono promossi la produzione serialee nuovi modelli abitativi.
Qui gli alloggi tipo sono scomponibili, intercambiabili e hanno elementi modulari
plurifunzionali.
Ormai il tubolare metallico è passato, serve solo per esigenze pratiche, rivalutato il legno.
La settima triennale è nel 1940 poco prima dell’ingresso dell’italia in guerra. È un ritorno
all’ordine. La produzione seriale comincia a dare risultati: olivetti macchine da scrivere,
fiat…
Olivetti: fabbrica di apparecchi elettronici fondata nel 1896, per contrastare la crisi del 29
olivetti riorganizza l’azienda, segue i criteri della razionalizzazione produttiva, linee di
montaggio. Fonda un ufficio progetti dove collaborano artisti architetti e tecnici. Grafico
Pintori disegna una fregiatrice-pialla. Efficienza e funzionalità. Nascita della radio
elettrodomestico da salotto, si riduce a una semplice scocca nera (castiglioni).
Biennali e triennali come allenamenti per giovani aspiranti.
CAPITOLO 7
La costellazione scandinava

- Neoclassicismo nordico
- Ergonomia
- Legno e lavorazione
- Il design per tutti, ikea

La tradizione classica e la tradizione nordica


Svezia, danimarca, norvegia, finlandia, conservano da tanto tempo il culto domestico.
Da metà ottocento, sembra che anticipino il werkbund, infatti in ogni paese erano nate
organizzazioni per portare avanti produzioni artigianali.
Educazione al gusto, 1899 il pittore svedese carl larsson ha pubblicato Ett Hem, una casa,
che è una raccolta di disegni di interni di abitazioni campagnole, dove lui scorreva le
vacanze con la moglie Karin. Carl e Karin hanno un gusto ridente, in contrasto con la
pesantezza degli arredi borghesi. Stile arts e crafts, personalizzato da aggiunta di mobili
antichi accostati a quelli tradizionali svedesi. Stampe at solsiden dove illustra arredi sono
ispirati alla solidità del werkbund. A inizio 1900 si parla di gusto larsson, che diventerà poi
lo stile svedese. Si ispira anche alla wiener werkstatte. Amore per arte nazionale, culto per
classico, permanenza di artigianato di alto livello.
Jose frank architetto viennese, progetti improntati su delicatezza dei colori e sobrietà delle
decorazioni, ridotti alla funzione.
Si parla di neoclassico degli architetti svedesi, o neorinascimento: ripensamento di un
mondo vivacissimo.
Atteggiamenti evidenti nell’esposizione del 1925 a Parigi. Padiglione svedese, salone
espositivo allestito sobriamente con stoffe dai colori tenui.
Gunnar Asplund 1885-1940, maestro del neoclassicismo nordico, semplicità raffinata.
Ampliamento del municipio di Göteborg, caldi ambienti in legno, sedie simili a Thonet con
spalliera in cuoio per comfort.
Kay Fisker, progettista padiglione danimarca esposizione 1925. Architettura in mattoni
rossi, planimetria a croce, pavimento mappa danimarca.
Orgoglio della modestia, regola principale del buon gusto.
Kaare Klint 1888-1954, capofila del design danese, per il comfort. Imposta metodo
didattico sulla tradizione del mobile, confronta numerevoli modelli e ne trae da tutti gli
spunti più utili. Poltrona safari emula la thonet, semplicità e traspotrabilità.
Hans Wegner 1914-2007, Sedia Rotonda, schienale fuso con braccioli, accostamento
materiali naturali, eleganza complessiva forme. Sedia pavone, sedia sdraio 512, sedia Y,
sedia Servomuto, poltrona Cirkel.
Ergonomia termine nato per le armi dei soldati ma che viene usato nel design.
Klint persegue ergonomia, inizia la standardizzazione delle misure umane, analisi della
curva di fatica ossia il diagramma degli sforzi del corpo umano quando assume certe
posizioni. Credenza 1933.
Valorizzazione dell’obiettivo sociale, creare nuove abitazioni popolari ed economiche.
Borge Mogensen inventa il principio di Existenzminimum, cioè ottimizzazione dello spazio
e modularità. Mobili solidi, lavorazione in serie, sviluppa arredi per i giovani, misure
tipizzati per arredi componibili, pochi elementi base e possibilità di comporre.
Bruno Matthson, 1907-1988, svedese, progetta sedie in cui sedile e schienale sono uniti,
unico elemento curvato.
Il case Stokke, fabbrica norvegese che produce mobili anatomici, sedie per diverse
possibilità di seduta, diverse dalle sedie ordinarie.
L’industrializzazione in questi paesi è ancora lenta e il mercato locale molto modesto.
Fritz hansen 1872 fonda piccola fabbrica di falegnameria, lavorazione a macchina che
ottiene risultati simili all’artigianato, prezzi più bassi.
Arne Jacobsen 1902-1971, rivoluziona la ditta hansen. Sedia Myren 3 e 4 gambe,
schienale e sedile pezzo unico di compensato. Semplificazione formale e riduzione degli
elementi. Diffusione come la thonet 14. Leggere, belle e sovrapponibili. Poltrone egg,
swan, goccia e ciotola, forme tondeggiante imbottite con polistirolo espanso.
Alvar Aalto 1898-1976, finlandese, arredatore. Neoclassicismo leggero e ironico ispirato a
passato e folklore. Progetta lavabo silenzioso, armadio a doppia valva…
Ormai superato il freddo tubolare metallico. Paimio, prima poltrona elastica in legno,
ispirata alla wassily di breuer. Aalto usa legno di betulla.
Fondazione della ditta artek 1953 con la moglie Aino Marsio. Tre epoche 1929-47-54 che
corrispondo no alle tre fasi evolutive della tecnica di aalto per piegare il legno. Tre
piegature: a L ginocchio, a Y binata e a X ventaglio.
Superata la separazione di elementi portati e portanti, fusione in un insieme omogeneo.
superamento della tecnica di thonet.
Il legno è il piu antico materiale da cotruzione utilizzato dall’uomo, non perde valore. Però
deve essere lavorato e trattato in modo corretto. Per mantenere aspetto naturale servono
trattamenti fisici e chimici, aalto li faceva.
I designer finlandesi plasmano anche il vetro, materia liquida, può assumere qualsiasi
forma. Vasi Savoy di aalto e aino marsio riflettono colori della finlandia, laghi, ghiaccio.
Wirkkala modella vetro gioca con opacità.
Poul Henningsen 1894-1967 linea di lampade nettamente anticonvenzionale, per sfruttare
al meglio la luce fa calcoli per far filtrare al meglio la luce. Lampade PH economiche,
scientifiche e belle.
design scandinavo grazie alla capacità di attraversare tempi e scadenze è sempre giusto,
ne datato ne alla moda. Si diffonde molto negli USA grazie a molte esposizioni fino alla
fine anni 60.
Design di basso costo e alti standardi qualitativi che danno alla casa ciò che è essenziale.
Ikea fondata nel 1943 da Ingvar Kamprad in Svezia, mobili pronti al montaggio pratici ed
economici. Razionalizzazione della distribuzione e vendita.
CAPITOLO 8
Il design made in USA

- Department of industrial design (MoMA)


- International Style
- Organicismo
- Le nuove materie plastiche

1940 una svolta nel furniture design


Charles Eames 1907-1978 e Eero Saarines 1910-1961 premiati al organica design in
home furnishing per i progetti di due categorie: sedute e mobili per soggiorno.
Famosa poltrona da conversazione, sagoma avvolgente fonde in un’unica scocca seduta,
schienale e braccioli. Gambe esili in metallo e divaricate, infissi nella scocca. Eames e
Saarinen curvano il compensato conferendo una nota scultorea. Struttura in legno
ricoperta in lattice rivestito di tela. Sono prodotti dal costo di fabbricazione contenuto
quindi basso prezzo di vendita.
Trasferimento dei maestri del bauhaus negli USA.
Viennese Kiesler conferisce proprie posizioni suurealiste ed espressionista sottoforma di
organicismo wrightiano. Si cimenta in ambito creativo, modella la Endless House.
Richard Neutra 1892-1970 viennese va negli usa nel 23, entra nello studio di wright.
Diventa uno dei principali esponenti della scuola californiana, sintesi tra artificio e natura.
Uso di ampie pareti vetrate che annullano la barriera fra domesticità e natura. Mobili ridotti
a contenitori bassi e appoggiati ai muri, poche librerie, pochi muri, sedie e poltrone inpunti
strategici per ammirare il paesaggio.
Eliel Saarinen1873-1950 vince il premio per progettare il chicago tribune, lascia la
finlandia per gli USA. Per il duca von Hessen crea studi e laboratori per artisti e artigiani.
Eero Saarinen figlio di Eliel e Eames studiano alla Kranbook academy.
Internationale exhibition of modern architecture, mostra 1932 di Hitchcock, ny. Maturate
osmosi tra cultura europea e americana. Libro The international Style, architecture since
1922. Di hitchcock e johnson, titolo preso da Gropius con aggiunta di style. Nuova
concezione dell’architettura come volume non massa. Arredi senza decorazione, impiego
acciaio curvato, piu materiali accostati.
Dagli esponenti dell’international style vengono esclusi gli architetti della prima
generazione, detti semimoderni (Loos, Hoffmann, Behrens, Van de Velde), quelli schierati
su posizioni funzionaliste.
Esclusione clamorosa fu quella di Frank Lloyd Wright e gli architetti più giovani che dopo
la guerra hanno creato lo stile contemporaneo. Wright ricomincia da capo in ogni progetto,
nuovo materiale, nuovo problema, rifiuto di vincolarsi a uno stile definito. Giudizio contro
individualismo è uno dei nodi fondamentali dell’international style. Era l’anti sociale. Ma
l’individualismo di Wright è quello che caratterizza la sua continuità.
Ciò che accomuna tutti i progetti è la difficoltà di distinguere gli arredi dai muri.
Praire houses, arredi caratterizzati da aggetti. Midway garden a chicago, imperial hotel a
Tokyo combinano forme geometriche pure a elaborate pareti esterne.
Casa sulla cascata, arizona. I suoi mobili denunciano il fatto di essere stati progettati solo
per quella casa fatta da lui. Estraneo ai requisiti del moderno: estetica egualitaria e
ideologica da estendere alle masse. Semplificazione delle frome, negazione
dell’ornamento, coniugazione delle due categorie formali dell’organicismo: geometrica e
naturalistica.
Mostra ny organic design 1941: un design può essere definito organico se vi è in esso una
armonica organizzazione delle parti nel tutto, secondo la struttura, il materiale e l’uso.
La scelta del materiale contribuisce alla bellezza e alla finezza visuale.due parametri
organicità: ordine formale e ideologico esistenziale. Schema e modello in grado di fornire
una chiave interpretativa.
Dopo esordio al MoMA Eames e Saarinen proseguono con la ricerca della continuità nella
linea dei mobili.
Linea concava di Eames sviluppo della tecnologia dei materiali plastici e delle lamiere
stampate, sedie dalla forma a conchiglia. Dining Chair, lounge chair and ottoman in legno
laminato. Elementi segmentati in parti autonome. Wire mesh chair tutta in metallo,
reticolare. Sistema strutturale che suggerisce trasparenza.
Poltroncina a fazzoletto 421 di Henry bertoia, riduce la forma di un oggetto alla sua minima
consistenza materica.
Dell’organicismo invece Eero Saarinen conferisce continuità, uso della plastica, formula
arredi a una sola gamba per salvare spazio e togliere visione confusionara delle gambe.
Serie tulip per Knoll, sedie poltrone e tavolo. Il sostegno è di alluminio bianco. Scopo di
saarinen è recuperare l’equilibrio dell’ambiente.
Furniture design conquista un nuovo status grazie all’assetto produttivo statunitense. I
mobili del baihaus in america non sono più per le classi operaie, ma per le case degli
intellettuali e della classe agiata. Le ricerche tecnologiche richiedevano investimenti
finanziari che incidono ovviamente sul prezzo di vendita. Gli americani cercavano il
prodotto d’elite. Nasce quindi il furniture design lussuoso intorno agli anni 60, il canone del
dispendio influenza i nostri gusti.
Industrie importanti: Knoll International e Herman Miller Furniture Company.
La prima nasce da un laboratorio di hans knoll del 1938 trasferitosi negli usa col regime
hitleriano. L’azienda produce mobili di eero saarinen e di Bertoia, mies e breuer. Si
specializza in mobili per ufficio.
La Herman Miller fondata nel 1905 in michigan si specializza in arredi di stile, grazie al
contributo del designer Girlbert Rodhe si specializza in mobili di alto livello per uffici. 1933 i
suoi mobili sono all’esposizione universale. George Nelson da la vera svolta alla herman
miller, ne diventa designer director. Ritenne superata la lavorazione semiartigianale e
punta su una linea orientata al successo commerciale. Il designer deve essere artista
architetto e organizzatore e obbedire al compratore, unica autorità. L’industria usa fa molte
ricerce su nuovi materiali. Mobili presentati nel concorso del 1940 da Eames e Saarinen.
Eames durante la guerra assieme alla moglie Ray progetta oggetti in legno per
l’aeronautica. Dining Chair Metal Legs 1946 tondini di acciaio curvato e parti lignee per la
seduta e lo schienale. Inizia a utilizzare la plastica, serie molded plastic molto colorata.
Natura delle molecole plastiche, formate da decine di migliaia di atomi.
Alexander Parker rende plastico il nitrato di cellulosa, detto parkesina, dura e molto
flessibile. Hyatt inventa la celluloide. Baekland inventa una plastica totalmente sintetica,
detta bachelite, termoindurente, trova molti impieghi.
Gli studi sui polimeri progrediscono in fretta, gomma ed elasticità dei polimeri.
Plastica leggera, durevole, flessibile, resiste al calore e alla elettricità. Roland Barthes la
critica. Molto apprezzata da eames e saarinen, assume forme diverse pari a legno e
marmo. Risolve esigenze del design moderno, lavorazione 100% industriale, costi
contenuti, adatta alla massa. Entra a far parte del living di lusso.
Cucina all’americana, iconica, molte fatte in plastiche colorate. Miracle Kitchen di Whirpool
e Kitchen of tomorrow di general motors. Silent salesman, venditore silenzioso.
Plastica usata anche per imballaggi, toglie la magia del vetro come unico materiale
trasparente.
Mostra Plastic as Plastic, ny, libera la plastica dalla schiavitù imitativa.
Plastica come incentivo di industrializzazione totale per le aziende. Nonostante i rincari del
petrolio la plastica non conosce tramonto. Castelli: nude plastic, heavy plastic, vario
plastic. Natura ibrida, versatilità tecnologica.
CAPITOLO 9
Italian style

- Razionalismo internazionale
- Dopoguerra e ricostruzione
- Miracolo economico
- Il caso Olivetti
- Good Design
- Neomodern

1946-1980 il recupero del tempo perduto


Italian Style, marchio inconfondibile con cui l’italia ha conquistato il mondo del design dal
secondo dopoguerra. 1946 riapertura del palazzo delle triennali e riapertura delle
manifestazioni della triennnale. Razionalismo Internazionale: difficoltà a seppellire i residui
di una cultura borghese e tradizionalista, e le resistenze della classe popolare ad
accettare forme avvertite come estranee imposte dall’alto. Tensione ideologica che si
smorza. Sconfitta politica delle sinistre porta a cambiamenti. 1948 chiusa la rivista
Politecnico di Vittorini con l’impegno di dare alla sinistra un contenuto congruente con la
cultura moderna.
L’industria in italia decolla dal secondo dopoguerra. Idea di un nuovo mezzo di trasporto
importata dall’america, lo scooter. Prodotto in italia dalla Piaggio e dalla Innocenti.
Industrie che convertono la produzione bellica in scooter senza cambiare l’assetto
industriale. Corradini D’ascanio progetta la vespa, che ricorda lo styling americano, cesare
Pallavicino progetta la Lambretta. Mezzi che promuovono posizione di guida prossima alla
seduta, molto piu comodi della motocicletta, sia per uomini che per donne. Adatti alle
strade extraurbane, adatti alle coppie, prezzo accessibile a molti, diventa consumo di
massa, venduti migliaia di esemplari.
Anche la FIAT è nei mezzi di trasporto di massa. Fiat 600 progettata da Giacosa, erede
della fiat 500 topolino. Costi limitati perché la carrozzeria è ottenuta da un solo foglio di
lamiera stampata. Ermenegildo Preti, Isetta 1953.
L’industria italiana non fa distinzioni tra design e ingegnerizzazione del prodotto,
cooperazione fra staff tecnico e designer. Treno Settebello ETR300, di Breda, treno
capiente e abitabile.
Anni 1950-60 ricordati come quelli del miracolo economico. Raddoppiata la produzione
industriale. Settore elettrodomestici supera usa e giappone: tv, frigoriferi, lavatrici,
macchine da cucire, radio, stereo. Cambiarono le abitudini degli italiani.
Zanuso e Sapper per Brionvega televisori, radio stereo Brionvega, Achille e Pier Giacomo
Castiglioni. Dopo 1945 olivetti affida la riconfigurazione della linea estetica a Pintori. 1950
compare la Lettera 22, la divisumma e altre calcolatrici.
Italian style deve successo a una forza produttiva a metà tra industria e artigianato, ha
molto successo nell’arredamento. Battezzata “artidesign”, produzione seriale con
macchine utensili meno costose dei macchinari da industria.
Incotri fra designer e produttori permettono produzioni industriali con equipe specializzata.
Ruoli sovrapposti e organizzazione flessibile.
Azienda – designer
Cassina – Ponti
Poggi – Albini
Arflex – Zanuso
Gavina – Castiglioni
Poltronova – Sottsass
Superstudio – Aulenti
Danese – Munari, Mari
Olivetti – Nizzoli
Kartell – Colombini
Zanotta – Castiglioni

Acquisiscono visibilità grazie alle esposizioni triennali e premi Compasso d’oro.


Good design italiano, come la gute form tedesca.
Movimento Moderno, caratterizzato da una lunga duree, caparbietà del design italiano.
Messa a punto di nuovi materiali e nuovi processi tecnologici. Caso delle poltrone e divani
anni 50, abbinamento gommapiuma e nastri elastici. Poltrona Lady, divano sleep-o-matic,
poltrona Martingala di Zanuso per Arflex.
Seggiole traggono forma dal mondo dell’automobile. Good design insiste nella tradizione
usando materiali naturali come legno. Sedia Superleggera di Ponti ispirata alla
scandinavia, poltrona conica…
Materiali poveri ma rassicuranti, non come il tubolare metallico. Anni 60-70 plastica trionfa
nel design italiano. Tavolini, librerie,tv, radio, utensili…
Zanuso e Sapper, sedie multiuso per la scuola, imparare giocando, come Bauhaus.
Crisi come discontinuità rispetto alla storia., progettisti traggono ispirazione da un passato
meno prossimo, movimento chiamato Postmodern.
Poltrona Catilina di dominioni, lampada Taccia dei castiglioni, decantato gusto
neoclassico. Alla tradizione del nuovo appartengono: poltrona san luca dei castiglioni,
poltrona Cavour, poltrona Sgarsul, esempi della corrente Neoliberty.fine anni 60 vera e
propria crisi, il furniture design subisce attacchi dalla controparte.
Situazione fotografata nella mostra al MoMA: Italy, the new domestic landscape,
achievements and problems of Italian design. Mette a confronto le realtà progettuali in
italia: il design dei maestri e il design degli emergenti. Distingue atteggiamenti di fondo del
design: conformista, riformista e contestazione. Quest’ultimo era nato da giovani architetti
formatisi nella contestazione studentesca del 68. Battezzato Contro design, o Radical
design, articolata varietà di atteggiamenti provocatori, liberazione dell’uomo dalla cultura
tradizionale. Le certezze del razionalismo sono insufficienti e limitative rispetto alle
emozioni della irrazionalità, tuttavia, l’idea di modernità complessa era in gran parte già
presente nella struttura genetica del design italiano del dopoguerra, ricerca di nuovi
linguaggi, improvvisazione di segni anarchici e gestuali.
Italia cerca nuove frontiere di sviluppo. Atteggiamenti eversivi in ogni campo, mobili
dall’uso impossibile con discendenza dadaista. Design da radicale a commerciale, anni
80, movimento neomodern, pesca nel kitsch, nella banalità, nella storia, nei giovani, nel
pop. Prodotto dalle aziende Alchimia e Memphis, libreria Carlton di Sottsass.
Il neomodern smuve le acque tranquille del good design, design vitalistico e significativo.
Tra sud e nord, a Palermo nel primo anteguerra
Il design meridionale ebbe importanza internazionale. Conversione dell’azienda Ducrot in
produzione industriale basata sulla razionalizzazione del ciclo prodittivo e divisione del
lavoro. Macchinari tecnologicamente avanzati.
Importante iniziativa di Basile, noto architetto palermitano. Gusto Basile-Ducrot è raffinato.
Basile riconfigura tutta l’immagine aziendale.
Museo Artistico Industriale di Napoli come altri importanti musei. Esposizione
internazionale di Torino 1902, basile ducrot si misura con stranieri: hoffmann, olbrich,
crane…
Ambienti arredati in modo totale, come per Art Noveau. Puntavano su lavorazioni a basso
costo e vendite a basso prezzi.
Stile che ricorda molto Van de Velde e non quello contemporaneo. Mobili di ducrot
destinati all’elite borghese. Obiettivo semplificazione, come altre aziende tedesche. Basile-
Ducrot ha successo a molte esposizioni. Roma 1906, livello di compiutezza formale.
1909 si scioglie il duo, ma l’azienda continua a migliorarsi. Ducrot poi si specializzerà in
arredi per alberghi lussuosi, teatri, ambasciate e transatlantici.
Basile si avvicina allo stile decò. A napoli il mobile semplice ha come concorrenti la Thonet
e le sue derivazioni. A napoli erano state aperte due fabbriche: la Wiener e la Sautto e
Liberale

A Napoli nel secondo dopoguerra; tre designer tra università e ricerca


Secondo dopoguerra, Roberto Mango, studia negli USA, collabora con la rivista interior.
Progetta la poltrona snodabile e la lampada a vela e viene premiato. Tornato in italia cerca
di portare quello che ha imparato, ma le condizioni locali sono sfavorevoli a una
produzione su larga scala. Quindi si ispira al design sacandinavo per una produzione
semiartigianale. Popolarizzazione del prodotto di qualità attraverso la valorizzazione dei
materiali poveri come il giunco intrecciato. Da qui la famosa poltrona conica.
Istituisce la prima cattedra di industrial design a Napoli, istituisce corsi sull’enviromental
design. 1967 riceve compasso d’oro per le ricerche condotte.
Filippo Alison 1929-2015, desiderio di far rivivere l’oggetto di design che è rimasto
confinato nella propria epoca.
CAPITOLO 10
Il caso del Giappone

- Rivoluzione culturale
- Occidentalizzazione
- Tradizione vs Innovazione

Dal 1854 ad oggi: un postmoderno dal cuore antico


1979 giovane tecnico della Sony cotruisce apparecchio per ascoltare la musica nell’ora di
pausa, fu così che inventa il Walkman, musica tascabile. Il giappone è riuscito a sfruttare
positivamente l’unità contraddittoria delle culture di origine diversa.
Metà 1800. Osmosi tra oriente e occidente, cultura del giapponismo. In inghilterra
personaggi affascinati dal giappone: henry cole, owen jones, walter crane. Il giappone
riesce a fr propria la cultura europea con rapidità. Molti europei e americani si
trasferiscono in giappone. Coniati nuovi termini: kenchiku, architettura, mentre prima si
distingueva in zoka e fushin, costruzione di case e templi. Per i giapponesi non esisteva la
distinzione tra arti pure e applicate, fra tradizione e innovazione, fra arte e tecnica.
Primo impatto del giappone tra arte pura e applicata è nel 1800, quando i giapponesi
partecipano alle grandi esposizioni universali. Non fanno distinzione tra arte da usare e
arte da ammirare e quindi non possiedono espressioni che le differenziano. Verso la fine
dell’epoca Meiji, scatta una difesa della tradizione nazionale. Scuola di arte tecnica del
1876 che insegna il metodo occidentale fu sostituita da una scuola di belle arti per il
recupero della pittura tradizionale. All’esposizione di parigi del 1900 giappone apprezzato
ma criticato per linea superata.
Impatto con il werkbund imprime al giappone alcuni valori: semplicità, oggettività,
razionalità, chiarezza. 1928 fondato a tokyo il keij kobo, laboratorio per promuovere la
forma contemporanea per architettura e arte industriale. 1920 in giappone già attive
alcune industrie: mitsubishu, toshiba, hitachi. Poi in seguito nissan, toyota. A tokyo
nascerà una scuola improntata sul modello della scuola tedesca.
Fondato nel 1928 istituto di arti industriali a Sendai, messi a punto metodi e tecniche di
produzione di massa. Visitato da architetti stranieri: Bruno Taut 1880-1938 e Charlotte
Perriand, lasciano segno ai giapponesi per la sensibilità al rapporto tra tradizione e
innovazione. Taut ammiratore dell’arte nipponica, invita ad attingere a questa. Il
movimento moderno viveva in giappone.
Il moderno secondo charlotte viveva nel passato del giappone non nel presente della
cultura occidentale. Due movimenti Iai, moderno occidentale e Yangai tradizione popolare.
Dopo il 1946 giapponesi adottano il termine anglosassone trasformandolo in dezain,
nuova parola carica di simboli espressivi di speranze di libertà e democrazia.
Iai in prima linea fornisce progetti di arredi elettrodomestici e attrezzature per alloggi delle
truppe. Evento che servì alle industrie nipponiche.
Henry Dreyfuss, Bel Geddes, Teague, Loewy e Nelson nuovi nomi dopoguerra. Raymond
loewy progetta packaging sigarette.
Istituti giapponesi: chiba university, università di belle arti e musica di tokyo, scuola di
design Kuwasawa, visitata da Gropius. La sony nel 1953 ottiene licenza dall’america e
comincia a produrre per assecondare il pubblico di consumatori occidentali. Sgabello
butterfly di Sori Yanagi. Rispetto per lavoro artigianale ha consentito apprezzamento di
imperfezioni e irregolarità. Apprezzamento del colore. Poltrona Wink di Kita, seduta bassa,
schienale all’occidentale, orecchie piegabili in più posizioni.
Design del giappone da modernità all’occidente. Usano la tradizione anche per nuovi
oggetti tecnologici come macchine foto. Gruppo di design GK, giapponesi mettono il cuore
e lo spirito negli oggetti.
Internazionalizzazione del gusto, risvolto positivo della globalizzazione odierna.

Potrebbero piacerti anche