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Pietro Giannattasio
DEFINIZIONE DI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA
I motori a combustione interna (MCI) sono macchine motrici termiche (o meglio, impianti motori termici) la
cui finalità è di convertire in lavoro meccanico la parte più grande possibile dell’energia termica liberata
bruciando un combustibile all’interno della macchina stessa.
Il fluido di lavoro che, espandendosi e comprimendosi, scambia lavoro con gli organi mobili della macchina è
costituito da aria e combustibile prima della combustione e dai prodotti dell’ossidazione dopo tale processo.
La denominazione interna significa che la combustione avviene all’interno della macchina, senza ricorrere a
un componente esterno (caldaia) e, nello stesso tempo, che la sorgente di calore è interna al fluido di lavoro.
Secondo la definizione data, anche le turbine a gas appartengono a questa categoria di motori, ma
tradizionalmente, e anche in questo corso, la locuzione MCI viene riferita alle macchine volumetriche.
Rispetto alle altre motrici termiche, i motori a C.I. presentano il vantaggio di aver eliminato gli scambiatori di
calore ad alta e bassa temperatura, ma impongono limitazioni alle caratteristiche dei combustibili utilizzabili,
che devono assicurare il completamento della combustione nei modi e nei tempi opportuni.
I grandi vantaggi dei MCI risiedono nella semplificazione dell’impianto (eliminazione degli scambiatori di
calore), nella compattezza e nel grande rapporto potenza/peso, che ne hanno decretato un enorme
successo nei campi della trazione (soprattutto terrestre e navale) e della generazione di potenza.
CLASSIFICAZIONE DEI MCI (1)
motore aspirato
4) Alimentazione aria
motore sovralimentato
carburazione
5) Alimentazione combustibile iniezione in camera (diretta)
iniezione in pre-camera o nel collettore di aspirazione (indiretta)
CLASSIFICAZIONE DEI MCI (2)
alternativo
7) Moto delle parti mobili rotatorio
oscillante
aria
8) Sistema di raffreddamento liquido
motore adiabatico
CONFRONTO DIESEL-OTTO (1)
↑ pmax ↑ peso
- Maggior rapporto peso/potenza
↓ regime ↓ potenza/cilindrata
trasporti industriali
Propulsione mezzi agricoli
- Applicazioni per potenze medio/alte treni e navi
leggerezza
alta potenza specifica
- Dove sono importanti
compattezza
dolcezza di funzionamento
Vantaggi 2T
- Più alta potenza specifica (teoricamente doppia, in realtà 50% ÷ 60% in più)
- Maggiore semplicità costruttiva luci anziché valvole, raffr. aria (SI), lubrif. miscela olio/comb. (SI)
- Maggiore uniformità della coppia motrice (più alta frequenza del ciclo)
Svantaggi 2T
- Peggiore ricambio della carica (maggiore frazione di gas combusti nella carica fresca)
𝑠𝑝 𝜃 = 𝑅𝑚 + 𝐿𝑏 − 𝑅𝑚 cos 𝜃 − 𝐿𝑏 cos 𝛽
𝑅𝑚
𝐿𝑏 𝑅𝑚
𝐿𝑏 sin 𝛽 = 𝑅𝑚 sin 𝜃 sin 𝛽 =
𝐿𝑏
sin 𝜃 = Λ sin 𝜃
1 − cos 𝛽
𝑠𝑝 𝜃 = 𝑅𝑚 1 − cos 𝜃 + 𝐿𝑏 1 − cos 𝛽 = 𝑅𝑚 1 − cos 𝜃 +
Λ
𝑠𝑝 𝐿𝑏 cos 𝛽 𝑐 1
𝑠𝑝 𝜃 = 1 − cos 𝜃 + 1 − 1 − Λ2 sin2 𝜃 Spostamento
𝑅𝑚 cos 𝜃 2 Λ
𝐿𝑏 𝑅𝑚 𝜋 del pistone
𝑉 𝜃 = 𝑉𝑐 + 𝐷2 𝑠𝑝 𝜃
4
Sede anello
elastico
Sede
raschiaolio
Testa di biella
COSTITUZIONE DEI MCI (2)
Valvola
Bilanciere
Piattello molla valvola
Filtro aria
Carburatore
Testa
Spinterogeno
Cilindro
Regolatore anticipo di accensione
Condotto di scarico
Asta di rinvio moto ai bilancieri
Basamento-blocco cilindri
Pompa carburante
Dinamo
Pistone Albero della distribuzione (camme)
Biella Sfiatatoio carter
Manovella
Supporto di banco
Coppa olio
Pompa olio
COSTITUZIONE DEI MCI (3)
Candela
Albero a camme Albero a camme Albero della
‘’in testa’’ ‘’in testa’’ distribuzione
Testata
Cilindro Ventilatore
Testata
Stantuffo
Cilindro
Volano
Circuito olio
lubrificante
Motore Alfa Romeo «Giulietta» (sezione trasversale) Motore Alfa Romeo «Giulietta» (sezione longitudinale)