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Politecnico di Bari
Tecnica delle Costruzioni 2 A.A. 2019-2020
Domenico RAFFAELE
LE UNIONI e I COLLEGAMENTI
Tali sistemi, a loro volta, possono essere, formati da UNIONI ELEMENTARI che,
combinate in vario modo consentono di realizzare molteplici tipologie di collegamenti.
Si definisce NODO STRUTTURALE l’insieme dei giunti, e delle zone delle membrature
il cui comportamento è direttamente influenzato dal collegamento stesso, (ovvero il
PANNELLO NODALE)
Pannello Pannello
nodale nodale
Collegamento
Collegamento
UNIONE
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Tecnica delle Costruzioni 2 2
Domenico RAFFAELE
CLASSIFICAZIONE delle UNIONI
N.B.: In uno stesso giunto si deve evitare l’impiego di metodi di unioni ibride, ossia che affidino
le sollecitazioni da trasmettere a saldature e bullonature. L’impiego contemporaneo di più
tecniche di unione è ammesso purché uno solo di essi sia in grado di sopportare l’intero sforzo.
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Tecnica delle Costruzioni 2 3
Domenico RAFFAELE
LE UNIONI CHIODATE
È il sistema di collegamento più antico, passato in disuso e ormai sostituito dalle unioni bullonate
o saldate. Si può ritrovare solo su vecchie strutture in acciaio.
Nel foro degli elementi da collegare veniva inserito il chiodo che veniva prima riscaldato e
quindi ribattuto a caldo per formare una testa
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Tecnica delle Costruzioni 2 4
Domenico RAFFAELE
LE UNIONI BULLONATE
Le unioni bullonate sono realizzate da organi costituiti da 3 elementi
la VITE, con testa per lo più esagonale e gambo completamente o parzialmente filettato
DADO
RONDELLA
VITE
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Tecnica delle Costruzioni 2 5
Domenico RAFFAELE
Parti di un bullone
foro = M +
Assestamento sotto carico ammesso
Per M 20 mm = 1.0 mm
Per M 20 mm = 0.3 mm
(MPa) Snervamento
(MPa) ROTTURA
Elettrodo Differenza di
rivestito Potenziale
Arco elettrico
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Tecnica delle Costruzioni 2 7
Domenico RAFFAELE
La saldatura avviene per fusione tra il metallo di
SALDATURA AD ARCO CON ELETTRODI RIVESTITI base e quello d’apporto (saldatura autogena)
Il meteriale d’apporto è
fornito dal nucleo dell’elettrodo
(dotato di adeguate
caratteristiche meccaniche) il
Torcia cui rivestimento produce un
Atmosfera di gas per la gas per la protezione della
protezione della zona fusa zona fusa
Rivestimento
Arco
Metallo
Base
Metallo fuso
Cordone di saldatura
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Tecnica delle Costruzioni 2 8
Domenico RAFFAELE
Classificazione delle unioni saldate in base alla posizione reciproca dei pezzi.
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Tecnica delle Costruzioni 2 9
Domenico RAFFAELE
Classificazione delle unioni saldate in base alla posizione dell’operatore.
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Tecnica delle Costruzioni 2 10
Domenico RAFFAELE
Classificazione delle unioni saldate in base alla posizione dei cordoni
COMBINAZIONI di CORDONI
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Tecnica delle Costruzioni 2 11
Domenico RAFFAELE
Classificazione delle unioni saldate in base alla forma del cordone
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Tecnica delle Costruzioni 2 12
Domenico RAFFAELE
Preparazione dei pezzi da saldare
Cianfrino a ‘V’
angolo di smusso
Cianfrino a ‘U’
d profondità
Cianfrino a ‘X’
s spalla rettilinea
Cianfrino a ‘Y’
g distanza tra i lembi
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Tecnica delle Costruzioni 2 13
Domenico RAFFAELE
LA VERIFICA DELLE UNIONI
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Tecnica delle Costruzioni 2 14
Domenico RAFFAELE
SCELTA DEL SISTEMA DI UNIONE
Coefficienti di
sicurezza per la
verifica delle unioni
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Tecnica delle Costruzioni 2 15
Domenico RAFFAELE
VERIFICA DELLE UNIONI BULLONATE DEFINIZIONI
La Normativa definisce per ciascun diametro d un valore dell’area resistente Ares minore dell’area geometrica
nominale, al fine di considerare la diminuzione di sezione che il bullone presenta a causa della filettatura.
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Tecnica delle Costruzioni 2 16
Domenico RAFFAELE
Le unioni bullonate si distinguono in:
resistenza a rottura del
devono essere impiegate le viti ad
PRECARICATE materiale della vite 0.75A
alta Resistenza di classe 8.8 o 10.9.
(ad ATTRITO)
la forza di precarico
deve essere pari a:
per semplice sovrapposizione, con coprigiunto semplice, soluzione con coprigiunto doppio, che elimina
dove la sezione resistente del sconsigliabile poiché la dissimmetria l’inconveniente prima indicato
bullone è una sola dell’unione può determinare essendo l’azione di trazione
deformazioni negli elementi baricentrica
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Tecnica delle Costruzioni 2 17
Domenico RAFFAELE
disposizione dei fori per le unioni bullonate
p1/t< 9·
Lo=0.6 p1
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Tecnica delle Costruzioni 2 18
Domenico RAFFAELE
Tolleranze del gioco foro-bullone
Quando si vogliono limitare al massimo le deformazioni indotte dallo scorrimento del bullone nel foro si adottano
fori di diametro molto più prossimo a quello del bullone (fori di precisione) aventi, secondo NTC, un gioco
d0-d 0.3 mm
Nei collegamenti ad attrito è possibile adottare fori maggiorati od ASOLATI, con tolleranza maggiori.
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Tecnica delle Costruzioni 2 19
Domenico RAFFAELE
UNIONI A TAGLIO
RISPOSTA DEL COLLEGAMENTO A TAGLIO
VARIAZIONE
DEL PRECARICO
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Tecnica delle Costruzioni 2 20
Domenico RAFFAELE
MODALITÀ DI COLLASSO DELLA GIUNZIONE A TAGLIO
Definiscono la RESISTENZA delle UNIONI a TAGLIO Ci si cautela nei confronti Ricompresa nelle Verifiche
di questo tipo di rottura a Trazione delle aste
rispettando una distanza interessate dalla giunzione
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Tecnica delle Costruzioni 2 21
Domenico RAFFAELE
ROTTURA A I bulloni non si possono trattare come travi inflesse alla De Saint Venant.
TAGLIO DEL BULLONE Le verifiche di resistenza sono eseguite in modo convenzionale, con riferimento
alla tensione tangenziale media
= F/2
La verifica a taglio del bullone consiste nel controllare che in ciascuna sezione di
scorrimento dell’unione elementare valga la seguente disequazione:
Resistenza a
TRAZIONE
coefficiente che dipende dalla
classe di resistenza del bullone
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Tecnica delle Costruzioni 2 22
Domenico RAFFAELE
ROTTURA PER Si esegue una verifica convenzionale
RIFOLLAMENTO DELLA LAMIERA
do
distribuzione convenzionale
utilizzata nei calcoli
SPESSORE DELLA PIASTRA
COEFF. Di
POSIZIONE DIAMETRO NOMINALE DEL GAMBO DEL BULLONE
1.25
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Tecnica delle Costruzioni 2 23
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ROTTURA A
TRAZIONE DELLA LAMIERA occorre verificare la sezione dell’asta indebolita dal foro
do
Ovvero in presenza
di flessione parassita
1.25 Anet=A-dot
N.B.: questa verifica rientra nelle verifiche allo SLU degli elementi tesi
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Tecnica delle Costruzioni 2 24
Domenico RAFFAELE
Resistenza per attrito
Per limitare la deformabilità delle giunzioni di una struttura, spesso si ricorre alle unioni ad attrito
1.10 SLE
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Tecnica delle Costruzioni 2 1.10
25
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RESISTENZA COMPLESSIVA delle UNIONI a TAGLIO
1.25
coefficiente che dipende dalla
classe di resistenza del bullone
1.25 DIAMETRO NOMINALE DEL
GAMBO DEL BULLONE
Bulloni di classe 4.6, 5.6, 8.8
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Tecnica delle Costruzioni 2 26
Domenico RAFFAELE
LE UNIONI A TAGLIO CON PIÙ BULLONI
Con riferimento allo SLU, è lecito considerare una ripartizione uniforme della forza Fv tra i
vari bulloni poiché le unioni risultano plasticizzate e lo sforzo tende a ripartirsi uniformemente
attingendo ovunque il valore della resistenza al collasso dei bulloni.
Coeff. di riduzione
resistenza a taglio
bullone
Lj > 15d
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Tecnica delle Costruzioni 2 27
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 14 Verifica di una unione bullonata sollecitata a taglio
31
sollecitazioni agenti sull’unione
numero bulloni in direzione dello sforzo normale NEd
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Tecnica delle Costruzioni 2 28
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resistenza a taglio
resistenza a rifollamento
OK
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Tecnica delle Costruzioni 2 29
Domenico RAFFAELE
N.B.: il piano di
taglio non
interessa la
parte filettata
della vite)
K=2,5
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Tecnica delle Costruzioni 2 30
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 15 Verifica di una unione bullonata sollecitata a taglio
n.ro bulloni=3
Politecnico di Bari n.ro sezioni di
Tecnica delle Costruzioni 2 scorrimento =1
31
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Resistenza di progetto dell'unione elementare
Resistenza a rifollamento
Resistenza a Taglio
coefficiente di taglio
per bulloni di classe 8.8
800 MPa
0.6 coefficiente di rifollamento
per bulloni di bordo
tensione di rottura
del bullone
430 MPa tensione di rottura
1.25
1.25
coefficiente di sicurezza parziale
per rottura localizzata
Diametro dei bulloni (M16)
area resistente bullone
(sez. non filettata)
Spessore del piatto
coefficiente correttivo
Verifica di resistenza allo SLU
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Tecnica delle Costruzioni 2 32
Domenico RAFFAELE
K=2,5
1,25
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Tecnica delle Costruzioni 2 33
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 16 Progetto di una unione bullonata sollecitata a taglio
Progettare l’asta diagonale utilizzando due profilati accoppiati a L
ed il collegamento al fazzoletto con tre bulloni (vedi figura).
MATERIALI
Si adottano
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Tecnica delle Costruzioni 2 34
Domenico RAFFAELE
Dimensionamento dell’asta:
Rottura DUTTILE a trazione
p1=40 mm
Limitazioni sulle posizioni dei fori:
e1=25 mm
Si sceglie un passo di 40 mm
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Tecnica delle Costruzioni 2 35
Domenico RAFFAELE
Verifica di resistenza dell’asta
(Rottura FRAGILE
OK
a trazione)
l/2 l/2
Coeff. di posizione
OK
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Tecnica delle Costruzioni 2 36
Domenico RAFFAELE
Progetto del fazzoletto con verifica a rifollamento
Condizione di verifica:
= 46.6 KN 46.6 KN
3
46600
7.1 mm Si sceglie uno spessore di 8 mm
VERIFICA
46.6 KN OK
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Tecnica delle Costruzioni 2 37
Domenico RAFFAELE
UNIONI A TRAZIONE
Fase II Fase I
Zona soggetta a
compressione
L=0
(dopo il distacco)
NON PRECARICATE
L’azione sulle piastre diminuisce di Y
dtesta bull
Testa
bullone
ddado
Dado
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Tecnica delle Costruzioni 2 39
Domenico RAFFAELE
RESISTENZA COMPLESSIVA delle UNIONI a TRAZIONE
t t,Rd B
Superficie di
punzonamento
minimo tra il diametro del dado e il
dm1 diametro medio della testa del bullone spessore del piatto
tp1
1.25
tp2
dm2 1.25
tensione di rottura
dell’acciaio del piatto
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Tecnica delle Costruzioni 2 40
Domenico RAFFAELE
OSSERVAZIONE:
FLANGIA RIGIDA
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Tecnica delle Costruzioni 2 41
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 17 Unione bullonata a trazione ftb=1000 MPa
Ares=157 mm2
tensione di rottura
dell’acciaio del bullone
0.75A
A16=201 mm2
1.25
resistenza a trazione del bullone
Ft,Rd
max
Soll. di TAGLIO
sollecitazioni di taglio (v) e di
trazione (t) agenti sull’unione
Resistenza a
TAGLIO sempl.
Resistenza a
TRAZIONE sempl.
con la limitazione
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Tecnica delle Costruzioni 2 43
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 18 giunto a cerniera con squadrette d’anima
(FLESSIONE)
= 20.85 kN
TAGLIO: = 24.3 kN
TRAZIONE: = 20.85 kN
Politecnico di Bari
Tecnica delle Costruzioni 2 44
Domenico RAFFAELE
1992
N.B.: il piano di
taglio interessa
la parte filettata
della vite)
0.6
La resistenza a rifollamento è
penalizzata ( = 0,977 < 1)
perchè: p1 < 3.75 do = 61 mm
> 24,3 KN
K=2,4
(EC3 1992)
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Tecnica delle Costruzioni 2 48
Domenico RAFFAELE
GIUNTI A CORDONI D’ANGOLO
La RESISTENZA DI PROGETTO, per unità di lunghezza, dei cordoni d’angolo si determina con riferimento
all’altezza di gola “a”, cioè all’altezza “a” del triangolo iscritto nella sezione trasversale del cordone
Le NTC consentono di effettuare le verifiche delle saldature con due procedure alternative:
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Tecnica delle Costruzioni 2 49
Domenico RAFFAELE
GIUNTI A CORDONI D’ANGOLO
METODI DI VERIFICA (NTC 08)
Considerando la sezione di gola nella sua effettiva posizione
Fattore di
correlazione
fyk /
resistenza a rottura
ftk dell’elemento più debole
fyk =
0.80 0.85 0.90 1.00 M2
1.25
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Tecnica delle Costruzioni 2 50
Domenico RAFFAELE
resistenza di calcolo del cordone d’angolo per unità di lunghezza (in presenza di sole )
Fw,Rd = fvw,d a
Fattore di
correlazione
fvw,d
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Tecnica delle Costruzioni 2 51
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 19 Si determini la minima sezione di gola della saldatura della piattabanda
inferiore della trave saldata di figura sollecitata ad un taglio Vz = 1400 KN
Resistenza
Azione
= 1400 KN Formula di verifica
Vz ∙ Sy,i 1400000∙11520000
= = = 9 mm (Usare 2 cordono con gola minima 4,5 mm)
Iy ∙ 233,7 7719580000∙233,7
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Tecnica delle Costruzioni 2 52
Domenico RAFFAELE
GIUNTI A CORDONI D’ANGOLO
METODI DI VERIFICA (NTC 08)
Considerando la sezione di gola in posizione ribaltata
Coeff. di
Correlazione
resistenza a rottura
ftk dell’elemento più debole
fyk =
M2
1.25
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Tecnica delle Costruzioni 2 53
Domenico RAFFAELE
Trazione
CORDONI LATERALI
CORDONI FRONTALI
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Tecnica delle Costruzioni 2 54
Domenico RAFFAELE
Trazione
CORDONI INCLINATI
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Tecnica delle Costruzioni 2 55
Domenico RAFFAELE
Flessione e Taglio
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Tecnica delle Costruzioni 2 56
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Flessione e Taglio
b
a
Considerando i 2 cordoni
come linee concentrate:
J=2ab·(h/2)2
W=J/(h/2)
W=h·a·b
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Tecnica delle Costruzioni 2 57
Domenico RAFFAELE
Flessione e Taglio
COMBINAZIONI DI CORDONI FRONTALI LONGITUDINALI E TRASVERSALI
Cordoni d’ala
Cordoni d’anima
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Tecnica delle Costruzioni 2 58
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 20 Verifica di una unione saldata
Verificare allo SLU il collegamento saldato a cordoni d’angolo posto alla estremità del fazzoletto di Fig.
Sez. di gola
CORDONI ORIZZONTALI =
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Tecnica delle Costruzioni 2 59
Domenico RAFFAELE
Considerando la sezione di gola nella sua effettiva posizione
CORDONI ORIZZONTALI OK
CORDONI VERTICALI OK
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Tecnica delle Costruzioni 2 60
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 21 Verifica di una unione saldata
COEFF. DI EFFICIENZA
DEL CORDONE
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Tecnica delle Costruzioni 2 61
Domenico RAFFAELE
Considerando la sezione di gola nella sua effettiva posizione
VERIFICA
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Tecnica delle Costruzioni 2 62
Domenico RAFFAELE
ESEMPIO 22 Verifica di una unione saldata con 2 cordoni d’angolo
SLU
SLU
SLU
SLU
OK
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Tecnica delle Costruzioni 2 63
Domenico RAFFAELE
CLASSIFICAZIONE E VERIFICA DEI COLLEGAMENTI
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Tecnica delle Costruzioni 2 64
Domenico RAFFAELE
CLASSIFICAZIONE dei COLLEGAMENTI
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Tecnica delle Costruzioni 2 65
Domenico RAFFAELE
GIUNTI INTERMEDI giunti TRAVE-TRAVE
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Tecnica delle Costruzioni 2 66
Domenico RAFFAELE
GIUNTI INTERMEDI giunti COLONNA-COLONNA
giunto con doppie piastre giunto con doppie piastre giunto con singole piastre
coprigiunto d’ala e d’anima coprigiunto d’ala bullonate coprigiunto d’ala e doppie
bullonate in opera in opera d’anima bullonate in opera
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Tecnica delle Costruzioni 2 67
Domenico RAFFAELE
GIUNTI INTERMEDI giunti COLONNA-COLONNA
giunto per contatto con piastre coprigiunto giunto per contatto con giunto per solo
d’ala interne al profilo e saldate o bullonate flangia saldata in contatto tra flange
stabilimento all’estremità saldate in
della colonna inferiore ed in stabilimento
opera alla colonna superiore all’estremità di ogni
colonna
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Tecnica delle Costruzioni 2 68
Domenico RAFFAELE
GIUNTI INTERMEDI giunti COLONNA-COLONNA
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Tecnica delle Costruzioni 2 69
Domenico RAFFAELE
giunto TRAVE-TRAVE
GIUNTI d’ESTREMITÀ (ossia tra elementi orizzontali inflessi ed ortogonali tra loro)
giunto con angolari d’anima, bullonati all’anima sia giunto con un piatto saldato in officina all’anima
della trave principale sia di quella secondaria. della trave secondaria e
bullonato in opera a quella della trave principale
giunto con angolari d’anima, saldati in officina giunto con un piatto saldato in officina all’estremità
all’anima della trave secondaria e bullonati in della trave secondaria e bullonato in opera ad una
opera a quella della trave principale flangia saldata alla trave principale
Come la precedente con le ali superiori delle giunto con un piatto saldato in officina all’anima della
travi spallate (posizionate alla medesima quota) trave principale e bullonato in opera a quella della trave
secondaria.
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Tecnica delle Costruzioni 2 70
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GIUNTI d’ESTREMITÀ giunti a CERNIERA TRAVE-COLONNA
giunto realizzato mediante angolari bullonati giunto con piastra saldata a parte di anima
all’ala della colonna e all’anima della trave all’estremità della trave e bullonata alla colonna
giunto con piatto saldato in aggetto alla giunto con piastra saldata alla trave
colonna e bullonato all’anima della trave e bullonata alla colonna.
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Tecnica delle Costruzioni 2 71
Domenico RAFFAELE
GIUNTI d’ESTREMITÀ Giunti RIGIDI TRAVE-COLONNA
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Tecnica delle Costruzioni 2 72
Domenico RAFFAELE
Giunti TRAVE-COLONNA
È fondamentale caratterizzare con sufficiente accuratezza il
legame costitutivo dei nodi, poiché da esso dipende l’intero stato di
sollecitazione del sistema.
L’EC3
individua 5 tipologie di nodi con
cui è possibile modellare il telaio.
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Tecnica delle Costruzioni 2 73
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1
Giunti TRAVE-COLONNA – Classificazione in base alla RIGIDEZZA
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Tecnica delle Costruzioni 2 74
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RIGIDEZZA ROTAZIONALE DEL NODO M
RIGIDEZZA
ROTAZIONALE DEL NODO
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Tecnica delle Costruzioni 2 75
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Rotazione relativa
2
Giunti TRAVE-COLONNA – Classificazione in base alla RESISTENZA
j
Nodo
è in grado di trasmettere le SOLLECITAZIONI
Momento plastico
della trave ULTIME del meno resistente tra gli elementi collegati
Resistenza Mj
del Collegamento
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Tecnica delle Costruzioni 2 76
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3 Giunti TRAVE-COLONNA – CLASSIFICAZIONE
in base alle considerazioni esposte può considerarsi un’ulteriore classificazione, che tiene conto
sia delle caratteristiche di rigidezza che di resistenza:
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Tecnica delle Costruzioni 2 77
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Giunti TRAVE-COLONNA
R Riassumendo:
La modellazione del nodo trave colonna gioca un ruolo importante ai fini della previsione del
comportamento strutturale sia in fase di progetto che di valutazione della sicurezza.
RIGIDEZZA RESISTENZA
Adimensionalizzata Adimensionalizzata
Resistenza
Rigidezza
flessionale
del NODO
del GIUNTO
J,Rd
Rigidezza Resistenza
della TRAVE flessionale
collegata della TRAVE
collegata
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Tecnica delle Costruzioni 2 78
Domenico RAFFAELE
Classificazione dei Nodi TRAVE-COLONNA in base alla RIGIDEZZA
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Tecnica delle Costruzioni 2 79
Domenico RAFFAELE
La legge MOMENTO-ROTAZIONE del giunto può
essere determinata: La classificazione del Diagramma di riferimento
su base sperimentale, ossia effettuando specifiche giunto viene condotta
prove di laboratorio su campioni di nodo trave-colonna confrontando la legge
Diagramma m-
in numero significativo per adeguate analisi statistiche, m- adimensionlizzato
mediante metodi teorici di comprovata affidabilità con il diagramma di
riferimento:
disponibili in letteratura (EC3)
1/4
0,04 0,5
PARZIALE
RIPRISTINO DI
RESISTENZA
1/4
Cerniera
0,5
Telai NON Controventati
Rotazione relativa trave-colonna
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Tecnica delle Costruzioni 2 80
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Nodo RIGIDO
CLASSIFICAZIONE DEI NODI IN
BASE ALLA RISPOSTA STRUTTURALE
K > 25
J,Rd
Nodo a
COMPLETO RIPRISTINO
di RESISTENZA
M>1
Nodo CERNIERA
Nodo a
PARZIALE RIPRISTINO
1 < M < 0.25
di RESISTENZA
relativa
tr-col
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Tecnica delle Costruzioni 2 81
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Calcolo di Sj,ini RIGIDEZZA INIZIALE ROTAZIONALE DEL NODO
Esistono diverse procedure atte alla definizione della rigidezza iniz. del nodo Sj,ini.
L’Eurocodice 3 ENV 1993-1-1, ottobre 1998 presenta nell’allegato J una
procedura definita «METODO DELLE COMPONENTI» che consiste
nell’individuare fra tutte le possibili componenti attive qual è quella che definisce il
comportamento del nodo.
Il metodo consta di 3 step:
1° step consiste nell‘individuazione di tutte le possibili componenti attive (taglio
nell’anima della colonna, compressione/trazione nell’anima e/o nella flangia,
resistenza bulloni, resistenza saldature ….);
2° step consiste nella valutazione della risposta delle singole componenti facilitate
dai codici mediante l’ausilio di coefficienti di rigidezza ki calibrati sulla componente;
3° step consiste nell’assemblaggio di tutte le componenti attive per ottenere il
legame Momento/Rotazione del nodo.
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Tecnica delle Costruzioni 2 82
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METODO DELLE COMPONENTI
1° Step
IDENTIFICAZIONE DELLE
COMPONENTI ATTIVE
2° Step
RISPOSTA DELLE
COMPONENTI ATTIVE
3° Step
ASSEMBLAGGIO DELLE
COMPONENTI ATTIVE
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Tecnica delle Costruzioni 2 83
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METODO DELLE COMPONENTI
Forza trasmessa ai bulloni tesi
Ek1 Ek2 Ek3 F = min (Fi,Rd)
Rig. Sec. ad M Rd
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Tecnica delle Costruzioni 2 84
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UNIONE BULLONATA TRAVE-COLONNA
Secondo EC3
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Tecnica delle Costruzioni 2 85
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Esistono programmi di calcolo in grado di valutare le
caratteristiche di rigidezza del nodo sulla base delle
precedenti definizioni.
IPE 500
HEA 340
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Tecnica delle Costruzioni 2 86
Domenico RAFFAELE
Tutte soluzioni A PARZIALE RIPRISTINO DI RESISTENZA poiché in tutti i casi 0,25 Mb,Pl,Rd < Mj,Rd < Mb,Pl,Rd
NODO
RIGIDO
NODO Senza
SEMIRIGIDO
irrigiditori
1 irrigiditore
NODO NODO
RIGIDO RIGIDO
2 irrigiditori
3 irrigiditori
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Tecnica delle Costruzioni 2 87
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Profili_v6
Con irrigidimento
Irrigidimento In
zona compressa
Senza Irrigidimento In
Con irrigidimento
irrigidimento zona compressa
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Tecnica delle Costruzioni 2 88
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Max spessore flangia
Progetta per il Momento Resistente max e si arresta se raggiunge il Mom Plastico della trave
Progetta per il Momento Resistente max e si arresta se raggiunge 1,2 volte il Mom Plastico della trave
bulloni
Verifica a FLESSIONE
M resistente al limite
MjRd,el = 2/3 MjR,dpl
elastico del giunto
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Tecnica delle Costruzioni 2 89
Domenico RAFFAELE
165/4<94,59<165
Coefficienti di riduzione
nelle componenti della
colonna per effetto della
Presso-Flessione eventuale
presente sulla colonna
199
111
Per M el.
Per M di
calcolo
Telai
Controventati
Telai NON
E = 210 KN/mm2
Jb = 8356 cm4
Lb = 600 mm
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Tecnica delle Costruzioni 2 91
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MjRd,pl
MjSd 94 KNm
2/3 50 KNm MjRd,el
63 KNm
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Tecnica delle Costruzioni 2 92
Domenico RAFFAELE
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Tecnica delle Costruzioni 2 93
Domenico RAFFAELE