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Tipologie di Forni Elettrici Il Forno Elettrico ad Arco Condotta del Processo Soluzioni Innovative
F. BONOLLO
Soluzioni Innovative
con nucleo magnetico ad induzione senza nucleo magnetico Forni Elettrici Forni a resistenza a resistenza ausiliaria irradiante Forni ad arco conduttrice diretto con suola non conduttrice
F. BONOLLO APPLICAZIONI INDUSTRIALI METALLURGICHE UNIVERSITA DI PADOVA - DTG
Soluzioni Innovative
Bagno metallico in un crogiolo anulare Passaggio di corrente alternata Corrente a bassa tensione e forte intensit indotta nel bagno Riscaldamento del bagno Applicazioni limitate (Cu, Ni)
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Soluzioni Innovative
Forni a media frequenza Produzione di acciai di qualit Fonderia ghisa Crogiolo di forma cilindrica
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Il Forno Elettrico Tipologie di Forni ad Arco Elettrici FORNI ELETTRICI A RESISTENZA AUSILIARIA
Soluzioni Innovative
a crogiolo
a bacino
a irradiazione
Resistenza riscaldante: fili o nastri metallici - Ni-Cr (fino a 1100C) - leghe ferrose con Cr e Al (fino a 1300C) - grafite, carbone, silumin (fino a 2000C)
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Soluzioni Innovative
Indiretto o irradiante
Importanza storica (fine 800-inizio 900) Larco scocca tra due o pi elettrodi Possibilit di movimenti oscillanti Applicazioni (limitate) nel campo della ghisa e di metalli e leghe non ferrosi
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Soluzioni Innovative
Potenza elettrica trasferita alla carica di rottame da fondere e quindi al bagno fuso mediante due o pi elettrodi posti superiormente al bagno e nella suola Manutenzione onerosa
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Soluzioni Innovative
Soluzioni Innovative
Maturit tecnologica
Convertitore ad ossigeno
Obsolescenza tecnologica
Evoluzione tecnologica
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Soluzioni Innovative
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Soluzioni Innovative
Concepito da W. Siemens nel 1867, il forno elettrico ad arco prese piede solo nel primo dopoguerra, nella sua pi comune applicazione del forno Hroult (simile allattuale). Il forno elettrico ad arco un impianto che permette di fondere una carica metallica contenente unelevata percentuale di ferro per produrre direttamente acciaio liquido. Deve il nome alla modalit prevalente di scambio energetico, che avviene ad opera di radiazione diretta da uno o pi archi elettrici.
Un arco elettrico una sorgente radiante determinata dal passaggio di una elevata densit di corrente in un mezzo gassoso ionizzato.
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Soluzioni Innovative
La peculiarit dellarco elettrico determinata dal fatto che esso genera nel mezzo gassoso condizioni di temperatura tanto elevate da portarne le molecole allo stato di plasma. Il plasma uno stato peculiare della materia in cui per le alte temperature gli elettroni si dissociano dai nuclei degli atomi cui appartengono e si muovono liberamente verso lanodo (+). Lo stesso accade simmetricamente per i nuclei ionizzati che si muovono verso il catodo (-). Un plasma in grado di raggiungere temperature superiori a 5000-15000 K. Dal punto di vista termico, larco-plasma si comporta come un corpo nero radiante, avente una densit di potenza estremamente elevata.
Un arco elettrico una sorgente di energia ideale per realizzare unit di fusione di materiali ad elevato fabbisogno energetico in spazi contenuti, com il caso del forno elettrico ad arco
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Soluzioni Innovative
A partire dagli anni 50 vi sono state alcune congiunture favorevoli alla diffusione dei forni elettrici ad arco: un crescente fabbisogno di acciaio (soprattutto per cemento armato); un progressivo aumento della disponibilit di rottame; la saturazione delle acciaierie integrate e la crisi del carbone; il basso costo di investimento e la flessibilit delle miniacciaierie; la disponibilit di energia elettrica a basso prezzo su reti sempre pi potenti; lelevato costo specifico dellacciaio prodotto a partire dalla ghisa, rispetto al prezzo di mercato riconosciuto per il semilavorato.
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Caratteristiche costruttive Elettrodi posti verticalmente Strutture in acciaio saldato Slitte ad arco di cerchio per il rovesciamento
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Mantello Crogiolo
Piattaforma Fissa
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Soluzioni Innovative
Caratteristiche costruttive
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Soluzioni Innovative
Caratteristiche costruttive
Relazione tra diametro del crogiolo e capacit del forno
Refrattari di tipo basico Suola: strato di sicurezza e strato di lavoro Spessore della suola > 350 mm Durata della suola: 1000-2000 colate Relazione tra diametro del crogiolo e capacit del forno Profondit del bagno: non superiore a 1 m Capacit del bacino: 0.2 m3 per t di carica
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Diametro crogiolo
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Electrode
RADIATION
When arc is uncovered consumption is REW=V2arcIarc /r2
Additives
Module
Slag
HYDRATATION
MgO + H2O Mg(OH)2 CaO + H2O Ca(OH)2
Refractory linings
Steel
OXIDATION
FeO + C Fe + CO O2 + 2C 2CO
SPALLING
Thermal stresses Slag penetration
CORROSION
FeO + MgO FeOMgO SiO2 + 2MgO 2MgOSiO2 CaO + SiO2 + MgO CaOSiO2MgO
EROSION
Bath rotation velocity dues to stirring (natural and electromagnetic)
MELTING
Temperature exceeds refractories melting point (bottom heart during melting)
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Elettrodi di GRAFITE Non fusibilit Conducibilit termica ed elettrica Resistenza meccanica a caldo Basso coefficiente di espansione termica, resistenza sbalzi di Temperatura Diametri da 200 a 600 mm Consumo elettrodi: erosione alla punta e consumo laterale CE = k I h (kg/t acciaio) (I = kA, h = ore di funzionamento, k = costante)
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Sezione schematica trasversale della parte centrale di una acciaieria elettrica ad arco trifase da 150 t
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carica (t)
Potenza erogata (MW) 32 37 41 100 100 120 120 50 480 117 61 475
durata netta fusione (min) 140 velocit fusione (t/h) 43 consumo specifico energia (kWh/t) 495
diametro crogiolo (m) a. forni a potenza normale (kWh/t) (kWh/m) b. forni a potenza elevata (kWh/t) (kWh/m)
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Soluzioni Innovative
Il processo di fusione del forno costituito da varie fasi che si ripetono ciclicamente. Il tempo di ciclo che intercorre tra una colata e la successiva prende il nome di tap-to-tap, che letteralmente significa da spillaggio a spillaggio. Prende il nome di spillaggio, infatti, loperazione finale con cui si travasa lacciaio dal forno alla siviera (il contenitore metallurgico utilizzato per il trasporto dellacciaio liquido attraverso le tappe di affinazione fino alla solidificazione nella colata). Allinterno di questo intervallo di tempo individuiamo fasi ad erogazione di energia elettrica (power-on time) intervallate da periodi non operativi (poweroff time) dedicati al ripristino dellimpianto nelle condizioni operative. Le operazioni che sono realizzate in questo periodo di tempo sono: il caricamento del forno con la carica metallica; lo spillaggio; la pulizia della porta di scorifica dalla scoria ed il ripristino del foro di spillaggio; il campionamento dellacciaio e la misurazione della temperatura del bagno.
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Durante il processo di erogazione della potenza elettrica (power-on) necessario provvedere contemporaneamente anche ad una serie di altre importanti operazioni energetiche e metallurgiche: fornire energia termica in specifiche zone in modo da bilanciare leffetto anisotropico dellirraggiamento dellarco elettrico; fornire ossigeno per eliminare per mezzo dellossidazione gli elementi indesiderati dalla composizione del liquido; apportare carbonio alla colata per moderare la produzione di ossido di ferro; apportare calce e magnesite per modificare la composizione della scoria e rendere possibile il processo di defosforazione; promuovere laumento di volume della scoria (schiumazione) in modo da schermare lirraggiamento dellenergia termica generata dagli archi voltaici. Tali operazioni devono essere effettuate in tempi appropriati e per tale ragione si istituiscono dei PROFILI DI FUSIONE
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Soluzioni Innovative
Diagramma di carico di potenza per forno ad arco nelle varie fasi della colata
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Da condurre il pi rapidamente possibile, compatibilmente con il tipo di carica e con le caratteristiche dellimpianto Tipo di acciaio da produrre
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1. Oscillazione del forno e colata 2. Riparazione e carica 3. Effettuazione cariche successive 4. Regolazione lunghezza elettrodi 5. Rallentamenti per cause elettriche 6. Tempo di fusione 7. Tempo di affinazione TOTALE
5 min 10 min 8 min 3 min 4 min 120 min 30 min 180 min
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Carica metallica propriamente detta (rottami di Fe, minerali pre-ridotti, ghisa, elementi in lega) Minerale di Ferro (iniziare lossidazione della carica durante la fusione, formazione scoria) Scorificanti (calce e spatofluore)
Il bilanciamento del carbonio avviene: - mediante lossigeno presente nello strato ossidato superficiale del rottame - mediante lossigeno presente nel minerale - mediante ossigeno appositamente iniettato con una lancia (che determina anche la reazione 2CO + O2 2CO2 - 566.7 kJ) - mediante lossigeno proveniente dallaria richiamata in forno dalle aperture
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Effetto della temperatura e del rapporto di basicit sulla viscosit della scoria
Effetto della basicit della scoria sulla ripartizione dello zolfo tra la scoria (S) e il metallo [S]
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Forno da 60 t, che fonde in 90 min Potenza erogata al trasformatore: Consumo di energia: Perdite elettriche (8%): Calore di fusione: Perdite termiche: Potenza dispersa per via termica: 18 000 kW 18 000 1.5 / 60 = 450 kWh/t 36 kWh/t 340 kWh/t 74 kWh/t 2960 kW
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Il Forno Elettrico Tipologie di Forni ad Arco Elettrici IMPATTO DELLE SOLUZIONI INNOVATIVE
Soluzioni Innovative
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Potenziamento trasformatori
(minori perdite, velocizzazione processi, fino a 550 kW/t)
Carica continua
(CONSTEEL)
Bruciatori ossicombustibile e lancia a ossigeno (omogeneizzazione temperature) Impiego di combustibili fossili Stirring con gas inerte Colata senza scoria Impiego di scorie schiumose Elaborazioni fuori forno Automazione Processi a corrente continua
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Condotta Il Forno Elettrico Tipologie di Forni ad Arco del Processo Elettrici CROGIOLO CON MATTONI IN RAME RAFFREDDATI AD ACQUA
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Il Forno Elettrico Tipologie di Forni ad Arco Elettrici BRUCIATORI, LANCIA A OSSIGENO, INIETTORI DI C
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Pannelli
Bruciatore
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Le molteplici reazioni chimiche del processo fusorio hanno luogo in misura competitiva, per condizioni diverse e in tempi distinti, in funzione della relativa variazione di energia interna.
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Ritardo nel caricamento Altezza massima carica Temperatura forno Power on time Consumo elettrodi Consumo energia
dato storico 1% 500 mm 1650C 33.5 min 1.5 kg/t acciaio 390 kWh/t acciaio
dato attuale 0.38% 2000 mm 1668C 31.5 min 1.4 kg/t acciaio 380 kWh/t acciaio
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Soluzioni Innovative
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Introduzione Processi Sotto Vuoto Processi Sotto Scoria Processi a Pressione Atmosferica
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Contenimento costi economici ed energetici - eliminazione della fase di affinazione dal ciclo operativo in forno Miglioramento qualit metallurgica dellacciaio - uniformit di temperatura e di composizione chimica - abbassamento del contenuto di gas (azoto, idrogeno) - completamento decarburazione - disossidazione e abbassamento del tenore di inclusioni - (ottenimento di inclusioni meno dannose per forma e dimensioni) - desolforazione molto spinta - correzione analitica pi accurata, contenimento dispersioni analisi - aggiunte finali effettuate nelle condizioni e nel momento ottimali Attualmente, circa il 70% dellacciaio prodotto nei paesi tecnologicamente avanzati subisce un trattamento fuori forno
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Esigenze attuali: - riduzione tenore elementi nocivi - controllo inclusioni non metalliche - costanza delle propriet dellacciaio - superfici di elevata qualit, anche a livello microscopico Metodi per lottenimento di tali risultati: - estese superfici di reazione in fase eterogenea rimescolamento metallo-scoria, insufflazione di polveri mediante un veicolo gassoso - rimescolamento massa metallica liquida agitazione magnetica o insufflazione/gorgogliamento di gas inerte - esposizione della massa metallica liquida a un ambiente a bassa pressione totale (trattamento sotto vuoto) a bassa pressione parziale (insufflazione/gorgogliamento gas inerte
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Forni fusori ad arco sotto vuoto ad elettrodo non consumabile - forno di rifusione - crogiolo in rame, che funge da lingottiera ad elettrodo consumabile - crogiolo che funziona da lingottiera ad elettrodo consumabile - colata in lingottiera o in staffe Sorgente di calore: arco elettrico a forte intensit di corrente e bassa tensione
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ad elettrodo consumabile crogiolo che funziona da lingottiera Solidificazione unidirezionale Cristallizzazione colonnare Eliminazione di cavit, bolle, gas, difetti
VAR (Vacuum Arc Remelting) Si trattano masselli di diametro 500-1500 mm con peso fino a 50 t Non si modifica la composizione dellacciaio, ma si hanno degasaggio e buona eliminazione delle inclusioni non metalliche
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Solubilit di un gas in un metallo liquido: proporzionale alla radice quadrata della pressione parziale del gas Condizioni di vuoto Diminuzione pressione parziale Diminuzione solubilit
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Degasaggio convenzionale in siviera Efficace solo per la parte superiore del bagno Lentezza del processo Diminuzione di temperatura (perdite per irraggiamento, assenza di scoria) Assenza di un buon mescolamento del liquido limitazioni nel degasaggio impossibilit aggiunte correttive impossibilit disossidazione
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Degasaggio in siviera
ISLD (Induction Stirring Ladle Degassing) agitatore elettromagnetico rinnovato lacciaio a contatto con il vuoto costi elevati caduta di temperatura: 70C aggiunte
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gorgogliamento di gas inerte (Argon) rimescolamento massa liquida pressione di H2 e N2 nelle bollicine: inizialmente nulla condizioni per il degasaggio omogeneit temperatura e composizione aggiunte
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Degasaggio del getto LLD (Ladle to ladle degassing) Il degasaggio avviene durante il passaggio da una siviera, non sotto vuoto, ad una lingottiera posta allinterno di un recipiente sotto vuoto
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Degasaggio del getto Eliminazione dellidrogeno dallacciaio in funzione del grado di vuoto e dellaltezza di caduta dellacciaio stesso
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Elaborazione per circolazione sotto vuoto Processo VCP (Vacuum Circulation Process)
Acciaio aspirato grazie al vuoto realizzato in una camera sovrastante la siviera Immissione di gas inerte Ricircolazione e degasaggio Sistemi di riscaldo per compensare le perdite termiche Sistemi di aggiunta e correzione Fattore di circolazione Produzione di lamierini magnetici (C < 0.02) - acciaio effervescente con 0.05% C - sotto vuoto, FeO + C Fe + CO Fabbricazione acciai inossidabili a basso C
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elemento C Cr Mn Si Ti Al
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VOD (Vacuum Oxygen Decarburation) Produzione di acciai speciali ad alto Cr Siviera e camera da vuoto simili a VAD Lancia ad ossigeno: - insufflazione di 800-1500 Nm3/h di O2 Processo isotermico Fine trattamento: - incremento (150-200C) della temperatura acciaio Fasi processo (2 ore): - ossidazione acciaio in depressione (80 kPa) - decarburazione e scorifica di Si, Al, Ti, V - la pressione scende a 20-40 kPa - degasaggio - nuova insufflazione ossigeno, decarburazione - degasaggio a 250-1000 Pa - sistema a 20 kPa, affinazione con ferroleghe e calce S: 0.004-0.008%, O: 100 ppm, C: 0.01-0.03% Resa del cromo: 96-98%
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VODC (Vacuum Oxygen Decarburation Converter) Lancia ad ossigeno Insufflazione dal basso di Argon Fasi processo (90 min): - caricamento acciaio, aggiunta ferroleghe - insufflazione ossigeno, decarburazione - ottenimento del vuoto (250-400 Pa) - decarburazione spinta (C = 0.0095%) - aggiunta ferroleghe per ridurre la scoria (a 26 kPa) - riduzione scorie sotto vuoto (250-650 Pa) - aggiunta ferroleghe - scorifica
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Introduzione
Letto di scoria fusa tra elettrodo e acciaio fuso Elaborazione ulteriore dellacciaio Elettrodo: metallo da raffinare Il liquido attraversa la scoria e funziona da controelettrodo Scoria: - devessere fusa ad una temperatura molto pi bassa di quella di fusione dellacciaio - non deve subire alterazioni alle alte T - fluidit - conduttrice allo stato fuso - fluoruro di calcio, allumina, calce - desolforazione
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Introduzione
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Introduzione
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Introduzione
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Introduzione GENERALITA
Trattamenti allo spillaggio Trattamenti per lagitazione del bagno - Agitazione elettromagnetica - Agitazione mediante insufflazione di gas inerte Trattamenti in siviera - Iniezione di polveri - Introduzione di fili - Introduzione statica sotto battente - Forno-siviera CONVERTITORI
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Introduzione GENERALITA
Acciai inossidabili a basso carbonio (< 0.03%) Difficolt di decarburazione Fusione dellacciaio al forno elettrico Elaborazione sotto vuoto
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Ossidazione del Carbonio allinterfaccia gas/metallo o scoria/metallo Sviluppo CO Decarburazione Acciai inossidabili: alto tenore di Cr CrO + C Cr + CO Costante di equilibrio:
Equilibrio C-Cr in un bagno di ferro
KCr =
[Cr] p [C] CO
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KCr =
[Cr] p [C] CO
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Convertitore AOD (Argon Oxygen Decarburation) Argon e Ossigeno insufflati contemporaneamente da tubiere poste in vicinanza del fondo
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Lavorare con un gas inerte significa diminuire la pressione (parziale) del CO e quindi favorire la decarburazione Situazione pi vantaggiosa alle alte temperature Le quantit di ossigeno e di argon insufflate dipendono dalla decarburazione desiderata Possibilit di lavorare in pi stadi (ossigeno/argon: da 3/1 a 1/3) Decarburazione e minima ossidazione del cromo Bassi valori di idrogeno Controllo dellazoto Aggiunte di alliganti
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Argon + Ossigeno
Diminuzione pCO
sviluppo di H2
Diminuzione pCO
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