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Cemento

Unioniarmato
saldate

UNIONI SALDATE

LucaGIORDANO
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delle Strutture
in acciaioin
e acciaio
composte
Vincenzo
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delle costruzioni
e composte
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Cemento
Unioniarmato
saldate

Procedimenti di saldatura
Il materiale dei pezzi da collegare partecipa
per fusione, con leventuale materiale di
apporto, alla realizzazione dellunione

Procedimenti
autogeni

Procedimenti
eterogeni

Sono classificabili in funzione della fonte di


calore e della modalit di protezione del
bagno fuso:
Ossiacetilenica
Arco sommerso
Arco con elettrodi rivestiti
Con protezione di gas ed
elettrodo fusibile / infusibile
Saldature ad elettroscoria
Si ha fusione del solo materiale di apporto
ad una temperatura di fusione inferiore a
quella del materiale di base

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Procedimenti manuali
Saldatura ossiacetilenica
Il cannello ossiacetilenico stato per lungo tempo utilizzato come fonte di calore per
la saldatura a fusione con materiale di apporto, poi sostituito quasi completamente
dalla saldatura all'arco elettrico (elettrodi, fili, etc.).
Lalta temperatura raggiunta circa 3100C consegue alla reazione chimica fra
lacetilene C2H2 e lossigeno O2 (entrambi contenuti in bombole) con formazione di
gas riducente CO e H2 che proteggono il bagno dallaria, fondono i lembi e la
bacchetta del materiale di apporto.
o La fiamma neutra utilizzata in quasi tutti i casi, soprattutto se si utilizza
assieme alla barretta d'apporto il relativo disossidante.
o In caso di acciaio inox o per leghe ad alto punto di fusione [senza utilizzo
del disossidante] basta una regolazione carburante della fiamma per
ottenere una buona scorrevolezza ed un bagno di saldatura pulito.
o La fiamma ossidante poco utilizzata: consente una maggior velocit di
lavoro e un riscaldo maggiore e pi concentrato.
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Saldatura ad arco con elettrodi rivestiti

Si basa sulla formazione di un arco elettrico tra un elettrodo, manovrato


mediante una pinza porta-elettrodi, ed il materiale base da saldare. Larco
elettrico provoca un calore molto concentrato, che porta alla rapida fusione sia
del materiale base che dellelettrodo.
Lelettrodo costituito da una
bacchetta cilindrica con rivestimento
la cui fusione genera dei gas per la
protezione della zona darco e del
bagno di saldatura.

1 - ELETTRODI BASICI
2 - ELETTRODI RUTILI
3 - ELETTRODI CELLULOSICI
4 - ALTRI (NEUTRI. GRAFITICI. ETC...>

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In carpenteria sono di uso comune gli elettrodi basici e quelli rutili, i cellulosici sono
tipicamente impiegati per tubazioni per la loro forte penetrazione, il raffreddamento
rapido della scoria e la maneggevolezza in tutte le posizioni.
Elettrodi basici hanno un bagno di saldatura pi freddo e una buona penetrazione, hanno una
scoria che solidifica velocemente permettendo di operare in tutte le posizioni. Il
bagno ben visibile e disossidato, ne consegue un deposito normalmente pi
resistente e tenace rispetto ai rutili. Per contro sono di difficile innesco, la scoria
si allontana con relativa difficolt e l'estetica del cordone non sempre
eccellente.
Elettrodi rutili

sono quelli maggiormente usati poich forniscono delle prestazioni accettabili


dal punto di vista tecnico ed hanno una migliore maneggevolezza, un innesco
migliore e una migliore estetica del deposito.

basico

semibasico

rutilbasico

rutilo

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Criteri operativi
Smussi (cianfrini) Per un buona riuscita della saldatura indispensabile un'accurata preparazione degli
smussi [un pezzo con bordi non preparati, soprattutto se di un certo spessore, non pu
permettere una sufficiente penetrazione]. Lo smusso deve essere sempre effettuato, e
deve essere sagomato in modo da consentire all'elettrodo di arrivare a riempirlo. La
mancanza di penetrazione al vertice un possibile innesco alla rottura.

no

smusso a V

smusso a imbuto

smusso a U

smusso a X

si

Sequenza delle passate

smusso a doppia U

Saldando in piano si deposita la prima passata tirando l'elettrodo senza oscillare,


nelle passate successive si procede con un movimento oscillatorio di ampiezza pari
al massimo tre volte il diametro dellelettrodo. Nel riempimento degli smussi con
passate sovrapposte necessario porre particolare attenzione alla sequenza delle
passate stesse e alla scarificazione: ogni cordone deve essere pulito con la
martellina e la spazzola molto accuratamente prima di procedere alle passate
successive. Bisogna evitare gli accavallamenti dei cordoni sulla stessa linea per
non avere inneschi di rotture.
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Esecuzione errata

Esecuzione corretta

Classificazione degli elettrodi

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Saldatura con protezione di gas ed elettrodo infusibile


Anche questo tipo di saldatura si basa sulla formazione di un arco elettrico. In
questo caso larco si genera tra un elemento di tungsteno infusibile ed il materiale
base. La protezione della zona darco viene effettuata con gas argon e il materiale
di apporto avviene manualmente con l'ausilio di una barretta o automaticamente
con un filo bobinato che entra nel bagno dall'esterno.
Il procedimento adatto ad eseguire saldature di elevata
qualit nei seguenti casi:

Pistola T.I.G.
Tungsten Inert Gas

unione di spessori sottili in acciaio inossidabile per fusione dei


lembi senza materiale di apporto o con piccole aggiunte di
materiale
passata di fondo cianfrino su tutti i metalli con funzione di
sostegno alle passate di riempimento - saldatura dell'alluminio
saldatura dal rame, leghe di rame, nichel e sue leghe
riporti duri

poco usato in carpenteria


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Procedimenti automatici
Saldatura a filo
La saldatura a filo con protezione a gas il pi impiegato per la saldatura dei pezzi
di carpenteria metallica ha lentamente ma progressivamente sostituito la tradizionale
saldatura con elettrodi. L'impianto consiste in una saldatrice a corrente continua
simile a quella per elettrodi con l'aggiunta di un cofano di comando che regola
l'uscita continua, attraverso una torcia di saldatura, del metallo d'apporto in filo,
avvolto su bobina di dimensione unificata che viene montata sul portabobina.

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Il sistema un sistema ad arco elettrico che scocca fra il


filo dapporto continuo raccolto in una bobina e il materiale
base; la corrente trasmessa al filo attraverso un ugello di
contatto. La protezione del bagno di saldatura
dallossidazione fornita da un gas che fuoriesce
contemporaneamente al filo.
I parametri che definiscono la saldatura in funzione dello spessore dei pezzi da saldare sono la tensione di
saldatura e l'intensit di corrente.
La differenza di potenziale responsabile della fusione del materiale base: a parit di intensit di corrente
laumento di tensione provoca un cordone pi largo, un bagno pi caldo, un cordone pi estetico e, entro
certi limiti, meno spruzzi.
L'intensit di corrente responsabile della fusione del filo di apporto: a parit di voltaggio, con maggior
intensit aumenta la velocit di deposito del filo, con cordoni pi alti, bagno pi freddo, minore estetica del
cordone e minore deformazione dei pezzi.

Agendo sullintensit di corrente e sulla


differenza di potenziale si pu ottenere il
trasferimento del materiale di apporto in tre
modi diversi:

ARCO CORTO (SHORT ARC)


ARCO INTERMEDIO (DROOP ARC)
ARCO LUNGO (SPRAY ARCA)

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Arco corto
(Short arc)

Si saldano lamiere sottili con basso apporto di calore al pezzo.


Le gocce si staccano dal filo e vanno sul pezzo
Il cordone non piatto e si presenta non ben raccordato
caratteristico il rumore di crepitio,

Arco lungo
(Spray arc)

Si saldano lamiere grosse


Il bagno molto caldo
Ottima estetica del cordone
Il rumore una specie di soffio.

Arco intermedio
(Droop arc)

Le caratteristiche sono intermedie fra i due precdenti


Il rumore uno scoppiettio lento e regolare

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Il gas, parte integrante del processo di saldatura a filo continuo, serve a proteggere il bagno di fusione
dall'ossidazione atmosferica ed l'elemento che identifica anche il procedimento.
Procedimento MIG Viene denominata saldatura MIG (Metal Inert Gas) quella che si effettua sotto
protezione di gas inerte come Argon, Argon-Elio, Argon-Ossigeno.
L'Argon puro, utilizzato per saldare tutti i metalli eccetto lacciaio a basso tenore
di carbonio e lacciaio inox; nel primo caso si usa un gas attivo, nel secondo una
miscela Argon + 2% Ossigeno facilmente reperibile, oppure miscele con piccole
percentuali di CO2 che conferiscono una migliore estetica al deposito.
Il gas inerte ha la caratteristica di favorire la formazione di un bagno di saldatura
molto caldo, e pertanto in parte pu sopperire al preriscaldamento del gas.
Procedimento MAG Viene denominata saldatura MAG (Metal Activ Gas) quella che si effettua sotto
protezione di gas attivo come il CO2.
Il gas attivo si impiega per la saldatura dell'acciaio al carbonio e con speciali fili per
acciaio inox animati. Il CO2 un gas protettivo molto economico, favorisce la
formazione di un bagno freddo e necessita del preriscaldamento del gas (ottenuto
mediante il riscaldatore che una componente dellapparecchiatura).
I cordoni realizzati su acciaio al carbonio eseguite sotto protezione di CO2 solo non
sono molto regolari presentando carenze estetiche, per un migliore aspetto dei
cordoni depositati necessario impiegate miscele Ar-CO2, molto pi costose ma
idonee a conferire un aspetto migliore.

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Saldatura ad arco sommerso


La saldatura ad arco sommerso una delle metodologie pi utilizzate per le saldature
con grossi riporti. Viene eseguita in orizzontale mediante procedimento automatico
utilizzando una saldatrice a corrente continua, di grandissima potenza ed impiegando
fili di grosso diametro.
Al posto del gas, la protezione del bagno fuso ottenuta tramite una polvere
granulare, detta flusso, di composizione simile al rivestimento dell'elettrodo. Il flusso,
contenuto in una tramoggia, viene fatto cadere davanti o intorno al filo in fusione in
quantit tale da coprire completamente il bagno di saldatura. Il flusso eccedente viene
aspirato e riciclato.
Sul cordone depositato rimane la scoria lasciata dal flusso fuso dall'arco elettrico.
I vantaggi di questo procedimento sono la notevole velocit di lavoro, la costanza del
risultato con cordoni molto estetici. Non ci sono spruzzi e non c' irradiazione luminosa
in quanto l'arco elettrico completamente coperto dal flusso.

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Saldatura ad elettroscoria
Una evoluzione del processo ad arco sommerso con nastro rappresentata dalla
saldatura in elettroscoria (electroslag). In questo caso il flusso costituito da una scoria
elettroconduttrice. Il processo offre vantaggi in termini di produttivit e di minore diluizione
nel metallo base.

Saldatura sotto scoria fusa


La saldatura automatica sotto scoria
fusa simile, per molti aspetti, alla
saldatura in arco sommerso; si
differenzia per il fatto che viene
eseguita verticalmente, solo su grossi
spessori e per la congiunzione di
lembi della stessa dimensione.
I due lembi da saldare vengono stretti
in una specie di morsa in rame
raffreddata, in modo tale da creare
un pozzetto che va riempito
dall'apporto di filo, la scoria fusa
galleggiando protegge il bagno
dall'ossidazione.
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Difetti delle saldature


Difetti di natura metallurgica / geometrica
1. Difetti di natura metallurgica
Cricche a caldo:

fessure indotte da sforzi di ritiro generati dalla


solidificazione di segregazioni di impurezze a
temperature inferiori a quelle del metallo base

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Cricche a freddo: lelevata velocit di raffreddamento, specie nel


materiale base adiacente alla saldatura, produce
delle zone di elevata durezza che possono essere
sedi di incrinature

Strappi lamellari:

cricche nel materiale di base indotte da sforzi di


trazione ortogonali al piano di laminazione (forti
tensioni di ritiro, notevole spessore del materiale di base)

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Inclusioni: zone anomale contenenti sostanze diverse da quelle del


materiale base e di apporto
Inclusioni solide
inclusioni gassose

scorie
gas intrappolati nel bagno di saldatura

2. Difetti di natura geometrica


Eccesso di sovrametallo:

spessore eccessivo del materiale di


apporto, dannoso a causa di eventuali
discontinuit (fatica, urti, basse temperature)

Mancanza di penetrazione: mancanza di penetrazione del materiale


fuso (zone di non completa continuit nellunione
saldata)

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Disassamento dei lembi: montaggio imperfetto delle parti da unire


(variazione di geometria con possibili eccentricit
non considerate in fase di progetto)

3. Controlli della saldatura


Servono ad individuare la presenza di eventuali difetti
In genere sono di tipo non distruttivo in modo da non pregiudicare
il funzionamento dellunione
Esame con liquidi penetranti
Liquidi a bassa tensione superficiale in grado di penetrare
nelle cricche superficiali. Queste saranno evidenziate dalla
successiva applicazione del liquido rilevatore
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Superficie con cricca


dopo pulizia superficiale

Applicazione dei liquidi


penetranti

Applicazione del rilevatore

Fase di lavaggio con


acqua

Indicazione della cricca

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Esame magnetoscopico
Generazione di un campo magnetico che, con lausilio di polveri
magnetizzabili [o liquido contenente in sospensione particelle magnetiche],
consente di individuare cricche superficiali.
Se le linee di flusso magnetico interne al pezzo
incontrano una discontinuit (affiorante in
superficie o prossima a questa), subiscono una
deviazione, fuoriuscendo dal pezzo (flusso
disperso) e provocando cos un addensamento
delle particelle magnetiche, dovuto alla brusca
variazione locale di permeabilit magnetica
Lesame magnetoscopico, rispetto a quello con liquidi penetranti, comporta una minore perdita di
tempo nella pulizia preliminare del pezzo esaminato, pu essere eseguito anche su cordoni
caratterizzati da superficie moderatamente porosa e permette di evidenziare anche le discontinuit
subsuperficiali o quelle affioranti in superficie ma ostruite per la presenza di elementi non rimossi
durante la preparazione preliminare
Lesame visivo con liquidi penetranti richiede una attrezzatura molto meno costosa, pu essere
applicato su qualsiasi tipo di materiale, non richiede la smagnetizzazione del materiale se la
magnetizzazione residua comporta problematiche per la successiva utilizzazione
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Raggi X o raggi
I difetti interni (cricche, depositi, mancanza di penetrazione, )
appaiono come macchie pi scure. Queste vengono interpretate
per confronto con difetti-campione
Questa tecnica eseguita sfruttando le propriet dei raggi x o di quelli , che sono
onde elettromagnetiche caratterizzate da una lunghezza donda molto pi bassa
rispetto a quella della luce visibile (stesso ordine di grandezza della distanza fra i
reticoli cristallini di un metallo): queste onde sono in grado di penetrare in tutti i
materiali (anche quelli opachi alla luce) e di propagarsi in linea retta al loro interno,
subendo un progressivo assorbimento, la cui entit legata alla natura del corpo
attraversato, al suo spessore e alla eventuale mancanza di omogeneit o presenza di
sostanze estranee.
L'onda elettromagnetica, passata attraverso l'elemento esaminato, investe una lastra
fotografica sensibile a quel particolare tipo di radiazione e la impressiona, formando
un'immagine caratterizzata da zone con differente densit, in corrispondenza degli
eventuali difetti interni al pezzo. La variazione dell'annerimento della pellicola legata
all'assorbimento che l'onda subisce attraversando il corpo.
In particolare, la presenza di porosit, cricche o scorie sar evidenziata da indicazioni
pi chiare, mentre inclusioni di tungsteno o rame produrranno macchie scure.
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Vantaggi
Possibilit di esecuzione con tutti i tipi di metallo
Notevole facilit di interpretazione delle indicazioni
Possibilit di avere una registrazione permanente dei risultati del controllo
Nella maggior parte dei casi non necessaria alcuna preparazione della superficie, con conseguente
diminuzione dei tempi di esecuzione
Inconvenienti
Elevati costi dinstallazione
Pericolosit delle radiazioni (misure di protezione per gli operatori con periodiche operazioni di controllo
delle dosi assorbite)
Limitazione degli spessori ispezionabili (al crescere delle dimensioni aumenta anche l'energia che la
radiazione elettromagnetica deve possedere per garantire l'attraversamento del pezzo con necessit
apparecchiature pi ingombranti e pesanti).
L'orientazione dei difetti sottili, e in particolar modo delle cricche, influenza notevolmente la riuscita
dell'esame: se la giacitura delle discontinuit perpendicolare alla radiazione incidente, il percorso che
questa compie all'interno dell'imperfezione notevolmente ridotto, e pertanto sulla radiografia non si
manifesta alcuna variazione dell'annerimento, (per questo motivo, l'esame radiografico non il pi adatto alla
rilevazione delle cricche, che per essere evidenziate con questa tecnica devono essere disposte in direzione
praticamente parallela a quella dell'onda elettromagnetica. Lesame non distruttivo che assicura la maggiore
probabilit di scoperta delle cricche quello ultrasonoro)

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Ultrasuoni
Dallo studio delle riflessioni subite dal fascio di ultrasuoni si
localizza la presenza di difetti e leventuale loro gravit
Il metodo pi utilizzato quello ad impulso-eco (tecnica per riflessione) e si basa
sull'emissione di onde uItrasonore da parte di una piccola sonda (trasduttore) posta a
contatto con la superficie del pezzo esaminato (in corrispondenza del metallo base): il
fascio di ultrasuoni "entra" nel materiale, si propaga nel interno con velocit costante, e
se incontra un ostacolo viene da questo riflesso, ritornando con la medesima velocit
verso la sonda, che funziona in questo caso da ricevitore. Gli ultrasuoni hanno una
frequenza di vibrazione superiore ai 20 kHz, e non sono quindi percepiti dall'orecchio.
Per il controllo delle saldature si utilizzano i onde con frequenza compresa fra 0,5 e 5
MHz.
Le vibrazioni sono trasformate in impulsi elettrici, trasmessi ad un apposito apparecchio
che li amplifica e li trasmette ad un oscilloscopio, attraverso il quale quindi possibile
valutare la presenza delle discontinuit, la loro posizione, la loro natura ed a volte le loro
dimensioni. Per la trasmissione delle onde ultrasonore dalla sonda al pezzo metallico
necessario ricorrere ad opportuni mezzi di accoppiamento (ad esempio acqua od olio)
posti fra i due elementi, poich al passaggio nell'aria gli ultrasuoni verrebbero fortemente
attenuati.
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Vantaggi
Rapidit d'esame (i risultati sono immediati ed in genere possibile eseguire l'ispezione da un solo lato
del pezzo)
Elevata sensibilit (si rilevano anche discontinuit di dimensioni ridotte)
Possibilit di determinare la profondit del difetto all'interno dell' elemento esaminato (operazione quasi
impossibile nell' esame radiografico)
Attrezzatura leggera e facilmente trasportabile per l'esecuzione di controlli in cantiere
Costi contenuti (per applicazione manuale; impianti automatici per il controllo di produzioni in serie sono
invece molto costosi)
Possibilit di automazione
Possibilit di ispezionare elementi con spessore elevato (per i quali l'esame radiografico richiederebbe
l'impiego di apparecchi molto potenti)
Non comporta rischi n per l'elemento controllato, n per l'operatore
Inconvenienti
Difficolt di applicazione ai materiali costituiti da grani di grossa dimensione (acciai austenitici)
Non d un'immagine diretta dell'imperfezione
Forte influenza del fattore umano nellinterpretazione dei segnali , fatto che richiede una grande
specializzazione degli operatori.

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e progetto
delle costruzioni
e composte
DISEG

11-29
29

Cemento
Unioniarmato
saldate

Classificazione unioni saldate


Difficolt realizzativa crescente
1.
2.
3.
4.

In piano
In verticale
Frontale
Sopratesta

Tipologie di giunti
Giunto testa a testa
Giunto dorlo
Giunto dangolo
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e acciaio
composte
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e progetto
delle costruzioni
e composte
DISEG

11-30
30

Cemento
Unioniarmato
saldate

Giunto a L
Giunto per sovrapposizione
Giunto a T

Giunto testa a testa


Nei giunti testa a testa se si vuole realizzare una completa
penetrazione occorre smussare i lembi in modo da avere un
vano completamente accessibile
1. Tipo a V
2. Tipo a U
3. Tipo a X
4. Tipo a Y
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11-31
31

Cemento
Unioniarmato
saldate

Giunto a cordone dangolo


Sezioni del cordone di saldatura
Piena

Convessa

Concava

Secondo la direzione della sollecitazione


o Laterali
o Frontali
o Obliqui
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DISEG

11-32
32

Cemento
Unioniarmato
saldate

Verifica delle unioni saldate


Per il calcolo delle unioni saldate, vengono usualmente fatte tre ipotesi:
Le saldature sono omogenee ed isotrope
Le parti collegate sono assunte rigide e le loro deformazioni sono trascurabili
Sono considerate le tensioni dovute ai soli carichi esterni, mentre gli effetti
delle tensioni residue, ovvero i picchi tensionali dovuti alla forma dei cordoni,
sono di solito trascurate

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11-33
33

Cemento
Unioniarmato
saldate

Criteri di verifica delle unioni saldate


Giunti con saldature a
completa penetrazione

Giunti con saldature a


cordone dangolo

Saldature a completa penetrazione (EC3)


Vengono fornite alcune prescrizioni geometriche e dimensionali
che lunione saldata deve soddisfare
Resistenza di progetto di una saldatura di testa a completa
penetrazione o la resistenza di un giunto di testa a T, di altezza
nominale di gola non inferiore allo spessore t della parte
formante lanima del giunto a T e con la porzione non saldata
non maggiore del minimo tra t/5 e 3 mm, deve assumersi
uguale alla resistenza di progetto delle parte pi debole tra
quelle unite
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11-34
34

Cemento
Unioniarmato
saldate

anom,1 + anom,2 t

c nom min(t / 5, 3mm)

Il criterio applicabile purch la saldatura sia eseguita con


elettrodi idonei
Nel giunto testa a testa la sezione resistente pari al minore
degli spessori collegati per la lunghezza del giunto

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11-35
35

Cemento
Unioniarmato
saldate

Preparazione dei lembi dei pezzi da saldare (cianfrinatura)

Per avere un giunto a completa penetrazione la


spalla rettilinea deve essere piccola, in modo da
essere fusa e far parte della saldatura. In caso
contrario non vi una completa unione tra i pezzi
saldati. Un giunto di tale tipo detto a parziale
penetrazione e viene di solito verificato come se
fosse a cordone dangolo

Gli elementi tipici della preparazione sono:


-

langolo di smusso ;
la sua profondit d;
la spalla rettilinea s
la distanza tra i lembi g

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11-36
36

Cemento
Unioniarmato
saldate

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11-37
37

Cemento
Unioniarmato
saldate

Indicazioni convenzionali
sulla preparazione dei lembi
(cianfrinatura)
e sulla forma della
saldatura

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11-38
38

Cemento
Unioniarmato
saldate

Saldature a cordone dangolo (EC3)

Considerata una resistenza


per unit di lunghezza del
cordone Fw,Rd, questa deve
essere confrontata con la
risultante Fw,Sd delle azioni
per unit di lunghezza di
cordone trasmesse dalla
saldatura.

Fw,Sd Fw,Rd
OSS: risultante delle azioni: indipendente
dal sistema di riferimento utilizzato
per il calcolo

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11-39
39

Cemento
Unioniarmato
saldate

La resistenza di progetto per unit di lunghezza Fw,Rd


pu essere assunta pari a

Fw,Rd = fvw,d a
resistenza di progetto a
taglio della saldatura

fvw,d =

resistenza nominale a rottura per


trazione dellelemento pi debole

fu

fu
Acciaio (N/mm
2)

3 M2 w

coefficiente di sicurezza
del materiale M2 = 1.25

altezza di gola

coefficiente di
correlazione

S 235

360

0,80

S 275

430

0,85

S 355

510

0,90

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11-40
40

Cemento
Unioniarmato
saldate

Oss.: Definizione del


dominio di resistenza
Numerose esperienze furono
effettuate per analizzare la
resistenza dei cordoni dangolo al
variare dello stato tensionale, allo di
scopo di trattare il dominio spaziale
delle resistenze nelle componenti
riferite alla sezione di gola

Definizione sperimentale
del peroide delle rotture
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11-41
41

Cemento
Unioniarmato
saldate

Definizione sperimentale del peroide delle rotture

1 Approssimazione (ISO): Elissoide delle rotture

2
f

2
uw

2//

(0.75 f ) (0.75 f )
2

uw

uw

resistenza della saldatura f u w = w f d

=1

coefficiente di efficienza del cordone,


serve a tenere conto del fatto che la
resistenza del materiale di apporto
della saldatura diversa (maggiore)
rispetto a quella del materiale base

Successive prove sperimentali (1967) portarono ad un affinamento delle conoscenze. Il


dato pi interessante risult che il dominio delle resistenze a rottura non era un elissoide,
ma aveva il semiasse minore pari a 0.58 ed il semiasse medio pari a 0.7. Pertanto il
criterio poteva essere espresso come:

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11-42
42

Cemento
Unioniarmato
saldate

Il principale difetto del criterio di resistenza cos formulato era il fatto che richiedeva il
calcolo delle componenti di tensione rispetto alla sezione di gola, calcolo che risultava
lungo e laborioso.
Risultava di pi facile impiego un criterio che si basasse sul calcolo delle componenti
di tensione riferite alla sezione di gola ribaltata su uno dei due lati del cordone.
Per semplificare la verifica, risultava conveniente interpretare il dominio di resistenza
sperimentale con un solido la cui equazione non variasse se gli assi di riferimento
subivano una rotazione di 45 (il che equivale a ribaltare la sezione su un lato).
Il solido che presenta questa propriet la sfera

2 Approssimazione: Sfera delle rotture

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11-43
43

Cemento
Unioniarmato
saldate

Sfera delle rotture

id =

1 2
+ 2 + 2 w fd

Proposte relative al valore del


raggio della sfera
0.58 fuw
0.61 fuw
0.70 fuw

per gli inglesi


per gli americani
per i tedeschi

LEC 3 riprende il criterio della sfera inglese,


richiedendo che la risultante delle tensioni sia
minore della resistenza di progetto a taglio fvw.d
f vw.d =

fu / 3

w M 2

La sfera ha quindi raggio 0.58 fu / Mw


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11-44
44

Cemento
Unioniarmato
saldate

Metodo alternativo (Directional method) - Si basa


sul controllo dello stato tensionale

Occorre verificare le seguenti


diseguaglianze

2 + 3( 2 + 2// )

fu
w M2

fu

M2
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11-45
45

Cemento
Unioniarmato
saldate

OSS 1: Ai fini della durabilit delle


costruzioni, le saldature correnti
a cordoni intermittenti [realizzati
in modo non continuo lungo i
lembi delle parti da unire] non
sono ammesse in strutture non
protette contro la corrosione.

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11-46
46

Cemento
Unioniarmato
saldate

OSS 2: Saldature di piastre su ali non


irrigidite di profili
Dove una piastra, o la stessa
altra ala di un profilo, saldata
ortogonalmente a unala non
irrigidita di un profilo o a una
sezione scatolare, la forza
applicata non deve eccedere le
resistenze di progetto:
1) dellanima del profilo su cui lelemento saldato [6.2.6.2 6.2.6.3]
2) della piastra saldata [tabella 7.13]
3) delle pareti dello scatolare su cui lelemento saldato [for. 6.20 6.2.6.4.3(1)]
in funzione delle relative larghezze efficaci

I e H con ali non irrigidite

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11-47
47

Cemento
Unioniarmato
saldate

Flange non irrigidite di sezioni I o H

Profili scatolari o sezioni C a freddo


[spessore degli elementi collegati simili]

OSS 3: Giunti paralleli alla direzione delle forze prevalenti


Nei giunti a sovrapposizione la resistenza di progetto di una saldatura a cordoni d'angolo
deve essere ridotta moltiplicandola per un coefficiente Lw per tenere in conto gli effetti
della distribuzione non uniforme delle tensioni lungo il suo sviluppo; questa situazione
non vale quando la distribuzione delle tensioni lungo la saldatura corrisponde alla
distribuzione delle tensioni nel metallo base adiacente, come, per esempio, nel caso di
una saldatura che collega la piattabanda e l'anima di una trave composta.
1) per giunti a sovrapposizione pi lunghi di (150a) deve essere

Lw,1 = 1,2 - 0,2 Lj / (150a)

con

Lw,1 1,0

lunghezza totale della saldatura lungo la direzione di trasferimento della forza.


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11-48
48

Cemento
Unioniarmato
saldate

2) per cordoni di saldatura di lunghezza Lw 1,7 m che collegano irrigidimenti trasversali


in membrature composte, il coefficiente riduttivo Lw assume il valore:

Lw,2 = 1.1 - Lw/ 17

con Lw,2 1,0

Lw,2 0,6

lunghezza totale della saldatura in metri.

OSS:4 Saldature a cordoni dangolo eccentriche


Nella figura seguente sono riportate situazioni di saldature a cordoni dangolo, o a
parziale penetrazione con eccentricit locali, che in genere devono essere evitate, a
meno che non facciano parte di una situazione complessiva come ad esempio le
saldature esterne delle pareti di travi a cassone.

In qualunque caso necessario, nel valutare le tensioni nella saldatura, tenere conto delle
azioni conseguenti alle eccentricit.
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11-49
49

Cemento
Unioniarmato
saldate

Esempi di saldature a cordone dangolo


Cordoni frontali (Sforzo normale)
L

F/2
F

Calcolo delle tensioni sulla


sezione di gola del cordone
inclinata di 45 sullorizzontale

F/2

F
2
=

2 L a 2
F
2
=

2 L a 2

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11-50
50

Cemento
Unioniarmato
saldate

Cordoni frontali (Sforzo normale)


L

F/2
F

Per semplificare il calcolo delle


sollecitazioni, la sezione di gola
pu essere ribaltata su:

F/2
(A) piano verticale

n =

F
2 L a

(B) piano orizzontale

F
t =
2 L a

Cordoni laterali (Sforzo normale)


L
F

F/2
F/2

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DISEG

// =

F
4 L a
11-51
51

Cemento
Unioniarmato
saldate

Cordoni obliqui (Sforzo normale e tangenziale)


Giunto di un fazzoletto saldato
Se lasta inclinata, trascurando gli effetti
secondari, la saldatura risulta sollecitata
dalle componenti di forza H e V

N
V
H

Per semplificare il calcolo delle


sollecitazioni, la sezione di gola pu
essere ribaltata sullala della trave:

V
n =
2 L a

H
t // = // =
2 L a

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11-52
52

Cemento
Unioniarmato
saldate

Oss: In modo analogo a quanto visto prima possibile calcolare le sollecitazioni nei due
cordoni dangolo utilizzati per la saldatura di unasta di parete al fazzoletto

N = NC1 + NC2
NC1 b1 = NC2 b2

NC1 = N b2 / (b1 + b2)


NC2 = N b1 / (b1 + b2)

Oltre alla verifica dei cordoni dangolo e del profilo, occorre anche verificare a trazione il
fazzoletto di collegamento con riferimento alla larghezza convenzionale beff
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DISEG

11-53
53

Cemento
Unioniarmato
saldate

Cordoni frontali longitudinali (Flessione e taglio)


F

V// =

max = nmax =

F
2ha

F L 6
3 F L

=
2 a h2
a h2

max

max
max

Fw,Sd = a 2 + 2 + 2
2
Fw,Sd = a max
+ 2

= M =

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DISEG

3 F L 2

2
a h
2
11-54
54

Cemento
Unioniarmato
saldate

Cordoni trasversali longitudinali (Flessione e taglio)


F
t =

t
h
L

n =

La sezione di gola ribaltata


sul piano verticale

F
2t a
FL
h (t a)

Fw,Sd = a n2 + t 2

= M =

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DISEG

F L
2

h (t a) 2
11-55
55

Cemento
Unioniarmato
saldate

Combinazione di cordoni (Flessione e taglio)

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11-56
56

Cemento
Unioniarmato
saldate

a1 , L1

h1

h2

//
Taglio solo
allanima

a3 , L3
a2 , L2

nmax =

FL
Wtot

// =

F
2 L 3 a3

Wtot = L1 a1 h1 + 2 L 2 a2 h2 +

Verifica nei punti pi sollecitati

1 2
L 3 a3
3

cordone L1/a1 per n


cordoni danima (n e //)

Oss: Ulteriori possibilit di progetto consistono nellattribuire ai cordoni dala


lassorbimento del flettente ed ai cordoni danima quello del taglio
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11-57
57

Cemento
Unioniarmato
saldate

Cordoni laterali (Torsione)


1 - Metodo del momento polare
L

rmax
h+a

Smax
rmax

Baricentro dei cordoni


ribaltati sul piano della
giunzione
Distanza da G del punto
pi distante

Si calcola la sollecitazione Smax agente nel punto pi distante P


in direzione ortogonale alla congiungente P con G
si decompone la Smax nelle
due direzioni // e
(t// e t)

Smax

MT rmax (F e ) rmax
=
=
I0
I0

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momento polare dei


cordoni rispetto a G
11-58
58

Cemento
Unioniarmato
saldate

2 - Metodo delle forze (sol. A)


L

F
H

h+a

MT bilanciato da 2
forze H agenti
orizzontalmente nei
cordoni

h
H
e

H=

MT
Fe
=
(h + a) (h + a)

Le forze H generano
solo tensioni parallele
al cordone

essendo a<<h (h+a)h

// =

H
Fe
=
a L (h + a) ( a L )

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11-59
59

Cemento
Unioniarmato
saldate

2 - Metodo delle forze (sol. B)


F
MT bilanciato da 2
forze V agenti
verticalmente nei
cordoni

V
L
z

V=

MT F e
=
z
z

Le forze V generano
solo tensioni parallele
al cordone

// =

V
Fe
=
a L z (a L)

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11-60
60

Cemento
Unioniarmato
saldate

Cordoni laterali (Taglio)


F
H
h+a

Cordoni orizzontali (sol. A)

t V =
H

F
2 (a L )

e
F

Cordoni verticali (sol. B)

F
=
2 (a L )

V
//

z
e

Oss: Max tensione totale nei cordoni verticali = // + V// =


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Fe
F
+
z (a L ) 2 (a L )
11-61
61

Cemento
Unioniarmato
saldate

Combinazione di cordoni (Torsione e taglio)


Il momento torcente MT ripartito in 2 aliquote:
- MTV (forze V) cordoni frontali
- MTH (forze H) cordoni laterali

H
V

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11-62
62

Cemento
Unioniarmato
saldate

Definite con MTV max, MTH max le resistenze torsionali relative


alle coppie di cordoni frontali e laterali, i valori di MTV, MTH
sono valutati proporzionalmente alle resistenze

MTH

MTH max
= MT
MTH max + MTV max

MTV = MT

MTV max
MTH max + MTV max

Il taglio viene suddiviso tra i cordoni frontali ed i cordoni


laterali con modalit analoghe al caso del torcente

VH = V

VH max
VH max + VV max

VV = V

VV max
VH max + VV max

Oss: In alternativa il taglio pu essere suddiviso tra i soli cordoni verticali


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11-63
63

Cemento
Unioniarmato
saldate

Combinazione di cordoni (Torsione e taglio)


La coppia di forze H nei cordoni laterali generata dal momento
torcente, la forza V nel cordone frontale generata dal taglio

H
V

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11-64
64

Cemento
Unioniarmato
saldate

Sezioni a cassone (Torsione)


Se il profilo a cassone risulta saldato lungo tutto il perimetro

Bredt

MT
// =
2t

LucaGIORDANO
Politecnico di Torino
Ingegneria Civile
Teoria
eTeoria
Progetto
delle Strutture
in acciaioin
e acciaio
composte
Vincenzo
Ilario
Carbone

e progetto
delle costruzioni
e composte
DISEG

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