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Lezione 3 del 06/10/2020

SECONDA PARTE

I conduttori nudi
I materiali che vengono impiegati nella realizzazione di conduttori nudi per le linee aeree sono:
il rame per la bassa tensione e media tensione; leghe di alluminio per la media tensione e anima
di acciaio con corona esterna in alluminio per la media e l’alta tensione.
Le linee elettriche aeree in bassa tensione oggi non vengono più utilizzate,sono realizzate in
rame e si trovano in zone extraurbane rurali o in piccole isole. Il motivo per cui queste linee non
vengono più utilizzate è legato fondamentalmente a due motivi: un primo motivo legato al fatto
che avvicinandosi a utilizzatori domestici si ha la necessità di aumentare il grado di protezione
ovvero riducendo il pericolo di contatti accidentali con parti in tensione cosa che questo tipo di
linea non garantisce.
il secondo motivo è legato al furto di energia elettrica.
I conduttori nudi ,ad oggi, per linee aeree in media tensione invece vengono realizzati con leghe
di alluminio oppure realizzati in acciaio con corona esterna in alluminio. Le ultime linee
realizzate in rame risalgono a inizio anni 60 e fine anni 80 , in particolar modo perché non si usa
più il rame ? Perché il rame a differenza dell'alluminio è più facile da rubare e inoltre costa
anche meno.
I conduttori nudi che vengono utilizzate per le linee aeree in Alta tensione sono caratterizzati da
un materiale in acciaio rivestiti all'esterno da alluminio.

Parametri dei conduttori nudi


I parametri che devo tener conto nella scelta di un conduttore nudo per la realizzazione di linee
aeree sono:
La resistività misurata in Ohm millimetro quadrato a chilometro;

Il peso specifico misurato in grammi per centimetro cubo, questo aspetto è fondamentale per
poter determinare il tiro esercitato dai conduttori sui sostegni;

Il carico di rottura misurato in chilogrammi per millimetro quadrato, permette di poter


valutare la classe della linea elettrica e inoltre è fondamentale per il calcolo meccanico quando
si fanno le cosiddette “tabelle di tesatura”.

Resistività
La resistività di un materiale non è un parametro costante bensì è un parametro che dipende
dalla temperatura, in particolar modo cresce linearmente al crescere della temperatura secondo
la seguente legge:

Nell'espressione sopra riportata si può notare che la resistività del materiale alla temperatura di
esercizio t deve essere pari al prodotto della resistività del materiale alla temperatura di 20
gradi per un coefficiente che dipende dalla differenza di temperatura tra la temperatura di
lavoro e la temperatura di 20 gradi per un coefficiente di temperatura del materiale.
La resistività del rame ad una temperatura di 20 gradi del rame è pari a 17,8 Ohm *mm2 / km,
l'alluminio presenta una resistività che pari a 28,2 ohm per millimetro quadrato su chilometro.
in alcuni casi viene richiesto conoscere la resistività del materiale alla temperatura di esercizio e
quindi non basta conoscere la resistività a 20 gradi ma bisogna applicare l’espressione sopra
riportata (Ad esempio nel calcolo delle correnti di Corto Circuito minimo)

Differenza tra rame crudo e rame ricotto:

Da un punto di vista chimico il rame crudo e il rame ricotto sono la stessa identica cosa, ma
presentano le seguenti caratteristiche:
Hanno pari resistività elettrica;
Hanno pari peso specifico;
Presentano un carico di rottura diverso, in particolare il rame ricotto presenta un carico di
rottura più basso rispetto al rame crudo.

Il rame ricotto è un rame crudo che viene surriscaldato fino al raggiungimento di una
temperatura pari a 100 gradi. Questo raggiungimento permane per un certo intervallo di tempo
fino a quando il rame si raffredda tornando al suo stato termico iniziale. Quando ciò avviene il
rame subisce un processo di trasformazione del materiale chiamato processo di “ricottura”.
Sottoposto a questo processo il rame ricotto ha una resistenza alle sollecitazioni meccaniche
esterne più bassa rispetto al semplice rame crudo. Questo può essere un problema, ad esempio
se si realizza una linea elettrica aerea con conduttore in rame crudo e questo conduttore è
sottoposto a delle condizioni di lavoro eccezionali (quali ad esempio un sovraccarico) o
condizioni di temperature eccessivi potrebbe surriscaldarsi fino al raggiungimento dei 100
gradi e dopo un certo intervallo di tempo raffreddandosi torna al suo stato termico iniziale. In
questa condizione sappiamo che si è raggiunto un processo di ricottura naturale non voluto e
che quindi il rame risulta avere un carico di rottura più basso.

Alluminio crudo:
L' alluminio crudo presenta un peso specifico che è circa un terzo rispetto a quello del rame
crudo, ovvero 2,7 grammi per centimetro cubo. Infatti l'alluminio è un materiale molto leggero.
In compenso però presenta una resistività che è circa il 60% in più rispetto al rame crudo
ovvero è pari a 28,2 Ohm per millimetro quadrato su chilometro. Inoltre l’ alluminio ha un
carico di rottura molto basso, che risulta essere più piccolo del valore minimo del carico di
rottura del rame ricotto. Per questo motivo il solo alluminio non viene impiegato nella
realizzazione delle linee elettriche aeree. Se l'alluminio lo combino insieme ad altri materiali
realizzando ad esempio delle leghe oppure un materiale bimetallico (costituito in parte da
alluminio e in parte in acciaio) posso ottenere delle prestazioni migliori e quindi pertanto può
essere utilizzato nella realizzazione delle linee elettriche aeree con conduttori nudi. Perché L'
alluminio si miscela con altri materiali ?

Perché l'alluminio non è un buon conduttore elettrico o almeno non come il rame, né tantomeno
ha un carico di rottura abbastanza elevato. Quindi da solo è un materiale non adatto alla
costruzione di un conduttore nudo per linee aeree.

Aldrey:
L’Aldrey è una lega costituita dal 99% di alluminio e in più da silicio e magnesio. Presenta una
resistività più elevata rispetto al semplice alluminio, questo perché il silicio è un materiale
semiconduttore, però è caratterizzato da un carico di rottura che è circa il doppio rispetto a
quest’ultimo.
Considerando che mantiene lo stesso peso specifico dell’alluminio e ha un carico di rottura
prossimo a quello del rame crudo, l’alluminio sotto forma di Aldrey diventa un materiale
interessante per la realizzazione di conduttori di linea. Ma comunque questa lega è poco usata.

Copperweld:
Il copperweld è una lega di rame e alluminio che presenta: un peso specifico più piccolo del
rame ma più grande nell'alluminio crudo (8.1 grammi per centimetro cubo); una resistività più
grande rispetto al rame crudo (43 Ohm per millimetro quadrato su chilometro); un carico di
rottura 100 volte maggiore rispetto a quello del rame crudo. Il motivo per cui questo tipo di
lega presenta un carico di rottura così elevato, e che oltre ad essere costituita di rame / alluminio
è rivestita in acciaio.
Usato nelle funi di guardia , in quanto non si necessità di un’elevata conducibilità elettrica
perché sono elementi che devono condurre solo in alcune occasioni (ad esempio se un fulmine
colpisce una linea).

Acciaio:
Caratteristiche:
Peso specifico pari a 7.8 grammi per centimetro cubo;
Resistività circa 10 volte superiore rispetto a quello del rame crudo;
Carico di rottura molto elevato.
Usato nelle funi di guardia per lo stesso motivo del copperweld, anzi l’acciaio costa anche meno
rispetto al copperweld.

i conduttori nudi delle linee aeree presentano un’ anima in acciaio ed un rivestimento esterno in
alluminio. L'alluminio presenta una resistività elettrica inferiore rispetto all'acciaio pertanto è
quello che contribuisce maggiormente alla conducibilità elettrica, mentre l'acciaio, con una
bassa conducibilità elettrica, resiste maggiormente alle sollecitazioni meccaniche in quanto
presenta un carico di rottura che circa 10 volte maggiore rispetto a quella dell'alluminio. La
combinazione degli effetti di questi materiali, contribuisce ad ottenere un materiale prestante
per la realizzazione dei conduttori di linea aerea.

Conduttore ACSR:
Il conduttore ACSR ( Alluminium conductor steel renforced ) è facile realizzarlo perché ormai
tutti i conduttori delle linee aeree sono realizzati a fili. Prima si realizzano i fili in acciaio e poi su
questi si avvolgono i fili in alluminio.

Oggi i conduttori nudi in acciaio e in alluminio utilizzati per le linee in media in alta tensione
presentano un’ unica sezione pari a 150 mm quadrati. Perché viene utilizzata un'unica sezione ?
Enel ha deciso di unificare le sue linee elettriche. Nella maggior parte dei casi la sezione dei
conduttori in corda di alluminio / acciaio risulta sovrabbondante per il tipo di carico che viene
portato, ma una sezione maggiore permette una durata di vita maggiore della linea e quindi una
frequenza di intervento di manutenzione della linea ridotta. Non è solo un problema di costo di
manutenzione, ma è anche un problema di autorizzazione. Nel momento in cui si vanno a
sostituire i conduttori di una linea, è possibile che si debbono andare a sostituire i sostegni.
Quest’ultimi infatti vengono dimensionati sulla base delle sollecitazioni meccaniche, se
cambiano i conduttori cambia il peso oppure la spinta del vento su di essi. Per mettere nuovi
sostegni devo fare un iter autorizzativo ancora regolato dal decreto del 1933 (una procedura
molto lunga).

Carichi di rottura
Il problema della rottura di un conduttore è un problema che le norme considerano con grande
attenzione, rischia di provocare folgorazioni oppure provocare incendi. Non è detto che, a
seguito di una rottura di un conduttore di linea, i dispositivi di protezione posti al monte della
linea intervengono perché non si determinano correnti di cortocircuito elevate ma fruiscono
piccole correnti che toccando delle foglie secche sotto la linea possono innescare incendi. Quindi
bisogna stare attenti che i carichi non si rompano, bisogna rispettare i carichi di rottura imposti
dalle norme CEI per ciascuna tipologia di linea.

Linee in BT
Per le linee elettriche in bassa tensione il carico di rottura minimo deve essere pari a 350 kg
(senza che il conduttore si rompa). Considerando conduttori nudi in rame crudo che presentano
un carico di rottura pari a 38 kg per millimetri quadrati, si usa una sezione minima pari a 10
mm quadrati.

Linee in MT
Per le linee elettriche a media tensione il carico di rottura minimo deve essere pari a 570 kg
(senza che il conduttore si rompa). Considerando conduttori nudi in rame crudo che presentano
un carico di rottura pari a 38 kg per millimetro quadrato, si usa una sezione minima pari a 16
mm quadrati.

Linee in AT
Per le linee elettriche in alta tensione e il carico di rottura minimo deve essere di 3500 kg, cioè
equivale a dire che per conduttori nudi in rame crudo con carico di rottura pari a 38 kg per
millimetro quadrato si usa una sezione minima di 95 mm quadrati.

N.B:
Vogliamo risolvere un problema che consiste nel dimensionamento di una linea aerea in media
tensione. Supponiamo che durante l'esecuzione nel problema otteniamo un valore di sezione
pari a 4 mm quadrati che soddisfi i requisiti delle caratteristiche elettriche della linea, ma non
quelle meccaniche. Diremo che, dato che la sezione trovata è inferiore alla sezione minima che
garantisce il carico di rottura minimo pari a 570 kg , la sezione trovata verrà portata a 16 mm
quadrati.

Conduttori per l’alta tensione- conduttori ingrossati

Oltre i conduttori nudi in corda di alluminio acciaio per AT, si utilizzano soprattutto per
tensioni maggiori o uguali a 380 kv i “conduttori ingrossati”. Nelle serate particolarmente
umide capita di vedere un bagliore intorno alla linee elettriche. A causa dell'umidità dell'aria la
sua rigidità dielettrica diminuisce. In prossimità di un conduttore in linea ,soprattutto se questo
è in alta tensione, sulla superficie del conduttore si verifica un fenomeno particolare: a causa
dell’umidità dell’aria, il campo elettrico supera il valore della rigidità dielettrica dell’aria e si
provocano delle piccole scariche in aria. Queste piccole scariche sono responsabili del bagliore di
colore azzurro, creando una sorta di corna sul conduttore. Questo fenomeno viene chiamato “
effetto corona”. Queste scariche provocano delle perdite di energia, ovvero sono delle correnti di
dispersioni nell’aria.
Come evitare l'effetto corona?

Di certo non possiamo andare ad agire sulla rigidità dielettrica dell'aria. Se in quel momento la
rigidità dielettrica dell'aria si è ridotta, l'unica cosa che possiamo fare per poter migliorare la
situazione è andare a ridurre il valore del campo elettrico della superficie del conduttore. Come
si fa? Devo aumentare la sezione del conduttore, in modo da avere raggi di curvatura maggiori.
Ma non posso farlo a dismisura, prima per fattori di costo e in secondo per il peso del
conduttore.

SOLUZIONE:
Prendo lo stesso numero di fili e li distanzio attraverso un distanziatore interno, in modo tale
che si forma un conduttore cavo ma presenta un raggio di curvatura maggiore.In queto modo il
campo elettrico superficiale si riduce e quindi anche l’effetto corona.
Si parla di conduttori ingrossati ed in particolare del “conduttore di tipo Anaconda”.

Esiste un’altra tipologia di questi conduttori, chiamati “ conduttori del tipo Alcoa”. All’interno
l’anima è d’acciaio, all’esterno il rivestimento in alluminio. Ma anziché avere lo strato in
alluminio aderente all’anima d’acciaio, ci sono tra i due materiali abbiamo dei riempitivi
isolanti (carta o juta impregnate con oli isolanti). Anche qui, faccio questo per aumentare il
raggio di curvatura del conduttore e quindi ridurre il campo elettrico superficiale.

Conduttori per l’alta tensione- conduttori multipli o a fascio

Nel caso in cui abbiamo correnti molto elevate, ad esempio, nei conduttori di alta tensione non
possiamo aumentare la sezione a dismisura, perché c'è un problema di peso. Allora potremmo
prendere il conduttore e suddividerlo su diversi conduttori. La fase che necessita di una sezione
s, la realizzo ad esempio con due conduttori di sezione s/2 oppure con tre conduttori di sezione
s/3. In realtà oltre a suddividere il conduttore in più fili, si riduce il campo elettrico e si evita il
fenomeno corona. Questa soluzione rispetto alle precedenti, consente di utilizzare i normali
conduttori in anima di acciaio e con mantello in alluminio (ACSR). Si dicono conduttori multipli
a fascio di tipo “binati”, “trinati”o “quadrinati”.

Conduttori per l’alta tensione- conduttori termoresistenti

Per i conduttori di linea in AT, si utilizzano principalmente i conduttori ACSR. Per questi
conduttori la norma 11-60 indica le massime correnti che possono essere portate, senza che la
temperatura raggiunga i valori di 100°C e quindi il fenomeno della ricottura. Oggi è possibile
utilizzare conduttori che raggiungono i 150 °C-200°C senza che avvenga il processo di ricottura,
chiamati “conduttori termoresistenti” (TACSR).

Funi di guardia

Le funi di guardia sono conduttori non attivi e vengono posati solo sulle linee aeree in alta
tensione svolgendo due funzioni:

1)la prima funzione è quella di “captatore” o in gergo detto parafulmine, permette di


proteggere le linee elettriche aeree dalle sovratensioni di origine atmosferica (fulmine). Sono
degli elementi metallici che captano la corrente di fulmine e la dirigono verso l'impianto di
terra, limitando le sovratensioni in seguito al fulmine.

2) la seconda funzione consente di collegare tra loro tutti i tralicci, in modo tale che se avviene
un guasto a terra la corrente di guasto non fruisca soltanto attraverso un traliccio ma a terra
attraverso tutti i tralicci. Qual’è il vantaggio di questa azione congiunta ? Se ho una corrente di
guasto e questa si scarica a terra attraverso un solo traliccio, troverà nel passaggio un valore di
resistenza di terra che dipenderà da come quel traliccio è collegato a terra. Corrente di guasto
per la resistenza di terra da un valore di tensione detta “tensione totale di terra” che è
pericolosa per le persone. Quindi se la corrente si scarica in un solo punto, allora va moltiplicata
per la resistenza di terra di quel traliccio e genera una tensione totale di terra che è molto
elevata e pericolosa. Se invece la corrente si disperde su più punti, nel passaggio a terra la
corrente trova diverse resistenze di terra che possiamo considerare in parallelo tra loro quindi
la tensione totale di terra data dal prodotto tra la corrente di guasto per le rispettive resistenze
di terra risulta essere meno elevata e quindi meno pericolosa.

Le funi di guardia, essendo che fungono da parafulmine devono essere poste nel punto più alto
del sostegno.
Esiste un angolo di protezione delle funi di guardia all'interno del quale tutti gli elementi sono
protetti dal fulmine. Se nella testa della fune di guardia si disegna una linea che forma un angolo
di 30 gradi con l'asse del sostegno e all'interno di questa linea ricade la mensola con l’isolatore e
il conduttore di linea, allora il conduttore linea viene protetto dalla fulminazione.
Il materiale utilizzato per la realizzazione delle funi di guardia sono:
1) Il Copperweld;
2) L'acciaio, viene zincato per proteggerlo dalla corrosione;
3) L’Allumoweld, lega in acciaio +alluminio, aumenta la conducibilità e quindi riduce la
resistività elettrica.

Oggi esistono funi di guardia con fibre ottiche ,quindi è possibile integrare con le funi di guardia
le fibre ottiche che sono dei cavi che trasportano segnali in luce.

Esercitazione sulla scelta di un sostegno

Note: La freccia massima solitamente non ci viene fornita come dato del problema, ma si calcola
con le formule della norma CEI 11-4.

SVOLGIMENTO

Identificazione tipo di classe:


La linea è in media tensione (MT) con un valore nominale di tensione pari a 20 Kv e con un
carico di rottura del conduttore di 5600 Kg. La linea è di classe seconda, indipendentemente dal
carico di rottura. Sarebbe stato di classe terza se la tensione Un fosse stata maggiore di 30 KV.

Immaginiamo che questa linea transiti sul terreno, dobbiamo rispettare il franco da terra
imposto da questo articolo.
Per linee di classe seconda, l’altezza del franco minimo da terra deve essere pari a ( 5,5 +0,006U)
ma comunque non inferiore a 6 m . Sostituendo all’espressione il valore della tensione in KV, si
ottiene che il franco minimo da terra vale circa 5,62 m. Dalla letture dell’articolo si nota che
l'altezza è inferiore ai 6 m, quindi si impone un’altezza di 6 m.

La freccia massima è pari a 1,8 m.

Vediamo come si fa a dimensionare il nostro sostegno, si rappresenta sotto in figura. Possiamo


notare la mensola, sul quale viene posato il conduttore ad una altezza più bassa (si tiene conto
dell’altezza dell’isolatore pari a 18 cm).

Conosciamo:
Il franco minimo;
La freccia massima;
L’altezza z, come differenza di quota tra la testa del sostegno e la mensola più bassa;
Si utilizzano isolatori di tipo rigido, con altezza pari a 18 cm.

Si deve verificare la formula per il calcolo dell’altezza minima del sostegno.


L’altezza utile H, ovvero l’altezza totale deve essere > o = all’altezza del palo che sporge fuori
dal terreno (0.9 H).
L’altezza minima del sostegno deve essere pari almeno di 10,13 m. La tabella sotto riportata,
viene utilizzata per la scelta del palo e presenta le caratteristiche meccaniche di quest’ultimo.
Dobbiamo scegliere un’altezza H che sia maggiore o uguale del valore di 10,13 m (0,9H), quindi
si sceglie un’altezza di 11 m. Sostegni da 11 m ce ne sono diversi, ci serve un altro dato: il tiro
totale applicato alle testa del palo è di 1200 Kg. Devosceliere un palo con un tiro di prova
maggiore per un coefficiente K del tiro totale.
Normalmente si assume K con un valore pari a 1.5 o 2. Immaginiamo di assure K=2, si ottiene
che il tiro di pro Tmax deve essere pari a:

Allora dobbiamo prendere un sostegno che abbia un’altezza di 11 m con un tiro di prova pari a
2400 Kg. Dalla tabella si sceglie:

Il sostegno che andrò a scegliere sarà un palo in cemento armato centrifugato (c.a.c), che
presenta le seguenti caratteristiche:
Alto 11m;
Tiro di prova con 3354 Kg;
Diametro di testa (d) è 31 cm;
Diametro di base (D) è di 47,5 cm;
Peso di 2400 Kg.

Ricapitolando:
1. Abbiamo determinato la classe della linea, questo c'è servito per calcolare il franco
minimo da terra F attraverso l’estratto della norma CEI 11-4.
2. Abbiamo costruito lo schema geometrico del sostegno, che ci ha permesso di calcolare la
formula dell’altezza totale
3. Vedere in tabella quale sostegno bisogna scegliere, verificando il tiro di prova Tmax

FINE ESERCIZIO.

Esercitazione sulla scelta del blocco di fondazione

SVOLGIMENTO
1°CASO: Non si tiene conto del contributo del terreno

Applichiamo la formula per il dimensionamento del blocco di fondazione, nel caso in cui non si
possa contare sul contributo del terreno. Scelta la dimensione “c”, la dimensione “a” vine fuori
da questa diseguaglianza:

Dove:
Mr è il momento ribaltante;
P rappresenta il peso totale del palo e del blocco di fondazione e della quota parte di
linee e isolatori che insistono sul sostegno;

Per i calcoli che effettueremo, ci riferiamo alla seguente figura riportata sotto.

Stabiliamo la dimensione “c”, che definisce l’altezza totale del blocco di fondazione. Sappiamo
che questa “c” deve essere almeno il 10% dell’altezza totale del palo. Con riferimento
all’esercizio precedente, conosciamo l’altezza totale H= 11 m che moltiplicata per il 10 %
(ovvero 0,1) viene 1,1 m.

Dalla formula si sceglie una “c” pari a 1,2 m.

Ci rimane da calcolare “a”, l’incognita del problema. La forza peso P viene applicata al
baricentro del blocco di fondazione, tale che genera un momento resistente di braccio pari ad
a/2 ( come mostrato sotto in figura).

Dove:
M rappresenta il momento resistente;
0.85 è un coefficiente di sicurezza.

La tabella dell’esercizio precedente ci fornisce il valore del peso del sostegno, che è pari a 2400
Kg. Il peso della quota parte di linea, compreso gli isolatori,è pari a 190 Kg (come dato del
problema). Qual’è il peso del blocco di fondazione?

Il peso del blocco di fondazione è pari alla densità del calcestruzzo di 2200 kg/m^3 moltiplicato
per l’altezza del blocco di fondazione “c” , per l’area di base A. In definitiva otteniamo che il
peso totale P è funzione dell'incognita “a”.

Sostituendo l’ultima espressione ottenuta a quella del momento resistente, si ottiene:

Vediamo quanto vale ora il momento ribaltante. Essendo un momento come M, anch’esso si
ottiene moltiplicando una forza per un braccio. In questo caso la forza corrisponde al tiro totale
equivalente Teq applicato a 10 cm dalla testa del palo per l’altezza totale meno 10 cm.

Il tiro totale è un dato che ci viene fornito dall’esercizio precedente.


A partire dalla prima formula dell’esercizio, possiamo scrivere che il momento resistente deve
essere maggiore o uguale al momento ribaltante diviso il coefficiente 0.85.

Sostituendo ad M l’espressione precedentemente ricavata in funzione di “a”, si ottiene una


disequazione di terzo grado con incognita “a”. Si risolve l’equazione associata a questa
disequazione.

Risolvendo l’equazione di terzo grado, si trova come soluzione:

Quindi abbiamo bisogno di un blocco di fondazione, che abbia un’altezza “c” di 1,2 m e una
base “a” di 2.1 m.

2°CASO: Si tiene conto del contributo del terreno

Quando si può contare sul contributo del terreno laterale, si utilizza la formula sotto riportata.
Come si può notare oltre al termine precedente individuato dal momento resistente M dato dal
prodotto di a/2 per il peso totale della struttura di linea, se ne aggiunge un altro. In particolare
avendo supposto un blocco monolitico senza riseghe, con dimensioni pari ad:
Altezza del blocco uguale ad “c”;
Base del blocco uguale ad “a”;
profondità del blocco uguale ad “a”;

La dimensione “b” indicata sotto nella formula è uguale alla dimensione di “a”.

Formula generale:

Il momento ribaltante Mr si calcola allo stesso identico modo di come è stato visto nel punto
precedente, pertanto vale 13080 Kg*m, in quanto dipende solo dall’azione delle forze agenti sul
sostegno. Il momento resistente Mr deve essere minore o uguale ad un primo termine che
chiamo M1, più il prodotto del momento resistente M per il coefficiente 0.85.

con γ pari ad 1100 Kg F/ m^3


Il momento ribaltante va confrontato con M1+0.85M. Da qui troveremo l’equazione in “a” da
risolvere.
In forma numerica quanto appena detto, può essere così scritto:

Dal confronto con il momento risultante Mr,si evince che quest’ultimo deve essere minore o
uguale all’espressione sopra riportata. Così facendo, si ottiene:

Tramite l’equazione associata a questa disequazione di terzo grado con incognita “a”, si ricava
la soluzione dell’equazione, che rappresenta appunta la dimensione “a” voluta

Come possiamo notare la base “a” del blocco rispetto al caso precedente si è ridotta.
Il peso del blocco di fondazione si è ridotto a circa 9 tonnellate, ottenuto moltiplicando il volume
del blocco (a x a x c ) per il peso del calcestruzzo misurato in Kg/m^3.

FINE ESERCIZIO.

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