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Politecnico di Bari
Tecnica delle Costruzioni 2 A.A. 2019-2020
Domenico RAFFAELE
OBIETTIVI DEL CORSO
di TECNICA delle COSTRUZIONI 2
Politecnico di Bari
Tecnica delle Costruzioni 2 2
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INDICE delle LEZIONI
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PARTE III : Strutture in Acciaio
Modalità di ESAME
È prevista una prova orale conclusiva che consiste nell’accertamento della conoscenza
degli argomenti trattati durante il corso.
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BIBLIOGRAFIA
3 G. Ballio, C. Bernuzzi
Progettare costruzioni in acciaio», Ed. HOEPLI, 2004, Milano.
Le slides (in formato pdf) di tutte le lezioni del corso, così come le date di esame relative
all’intero anno solare sono disponibili e scaricabili dal profilo docente del sito web del DICATECh
http://www.diac.poliba.it/index.php?id=258
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SCHEDA CARICO DIDATTICO
Da compilare la colonna in
grigio al completamento
della preparazione.
(da completare a cura dello studente)
Studio a Casa
RAPPORTO ≈ 1,5
Attività in Aula
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Dipartimento di Ingegneria Civile,
Politecnico di Bari Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica
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ADERENZA acciaio-cls
Queste forze inclinate sono equilibrate da tensioni di TRAZIONE ANULARI NEL CALCESTRUZZO
circostante, le quali, se diventano abbastanza elevate, provocano la formazione di LESIONI DA
SPLITTING, che possono essere accompagnate da microfessure trasversali in prossimità dei
risalti interessati da concentrazioni di sforzi.
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ADERENZA acciaio-cls
(MPa)
Tens. di Confinamento
(Bond Stress)
3.5 MPa
(mm)
Scorrimenti (SLIP)
IV CRISI dell’ADERENZA
Fessure trasversali
IVc
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FASE I CALCESTRUZZO NON FESSURATO
Scorrimenti (SLIP)
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Fase II MICROFESSURE TRASVERSALI
Per valori di tensione 2 > di 1 si perde il contributo
dell’adesione chimica e si verifica lo scollamento tra
il conglomerato e le barre d’acciaio
Scorrimenti (SLIP)
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Fase III FESSURE LONGITUDINALI DA SPACCO
BARRE LISCE
Nel caso di barre lisce la crisi per aderenza segue immediatamente la rottura
dell’aderenza per adesione chimica. Il deterioramento della superficie in
movimento riduce le compressioni radiali fino al completo sfilamento della barra.
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Fase IV COLLASSO per CRISI dell’ADERENZA
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INFLUENZA DELLA GEOMETRIA DELLE BARRE SUL LEGAME DI ADERENZA
a INDICE di ADERENZA
Superficie della
barra fra 2 nervature
c c
fr = a/c < 0.1 Collasso per fr = a/c > 0.15 Collasso per
SPLITTING PULL-OUT
Per nervature lontane, la rottura arriva per Per risalti troppo ravvicinati non potrà
schiacciamento del calcestruzzo compreso nella sfruttarsi la resistenza delle mensole
zona radiale posta contro i risalti. di calcestruzzo.
Scorrimenti terminali
La direzione di betonaggio parallelo alla barra, favorisce, a parità di condizioni le condizioni di aderenza della barra stessa.
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INFLUENZA DELLA DISTANZA DALLA FESSURA SUL LEGAME DI ADERENZA
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INFLUENZA DELLO SNERVAMENTO DELLE BARRE e del CONFINAMENTO SUL LEGAME DI ADERENZA
Oltre alla distanza dalla fessura altri 2 fattori influenzano considerevolmente il legame di aderenza: uno è rappresentato
dalla circostanza che l’armatura sia o meno snervata, l’altro è correlato al livello di confinamento del cls.
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Formulazioni analitiche del legame ADERENZA-SCORRIMENTO
Il legame per carico monotono, più accreditato è quello proposto da (Eligehausen et al.,1983),
valido per acciaio NON SNERVTO. Esso è costituito da 4 rami:
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Il legame ADERENZA-SCORRIMENTO nel MC-2010
Conc.cover 5 20 mm
(copriferro)
Cmin =
Cclear 10 Cmax / Cmin =2
(interferro)
= 2%
n.ro bracci n.ro barre
Sez. 1 braccio ancorate
Passo Staffe
Acciaio SNERVATO
snervato
Acciaio
Acciaio
elastico
Acciaio ELASTICO
snervato
Acciaio
snervato
Acciaio
Acciaio
elastico
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L’ADERENZA nelle NTC-2018
Resistenza di calcolo
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Il COMPORTAMENTO NON-LINEARE delle strutture in C.A.
Nel generico legame carico-spostamento di un elemento in c.a. è possibile distinguere 3 stadi:
STADIO II
- l’elemento si presenta fessurato e
- l’acciaio lavora in campo elastico
STADIO III
- l’elemento si presenta fessurato e
- l’acciaio lavora in campo plastico
STADIO II Nel momento in cui il calcestruzzo si fessura nascono degli scorrimenti tra acciaio
e calcestruzzo che generano delle tensioni tangenziali nella barra che rimettono
in gioco la resistenza a trazione nel calcestruzzo (Tension Stiffening)
STADIO III Anche dopo lo snervamento dell’armatura il fenomeno del Tension Stiffening
persiste e, se trascurato, può comportare una eccessiva sovrastima della
deformabilità dell’elemento sino a rottura
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Il COMPORTAMENTO NON-LINEARE delle strutture in C.A.
a b
Fasi di fessurazione
IIa IIb
fessura
calcestruzzo collaborante che,
fessura
partecipando all’assorbimento
dello sforzo di trazione di cui
l’armatura si fa carico in
corrispondenza della fessura,
finisce per fornire all’armatura
una apparente maggiore rigidezza
(TENSION STIFFENING)
rispetto a quella che avrebbe
considerandola nuda.
È un semplice approccio che può essere applicato in maniera generalizzata nelle analisi numeriche
AREA
EFFICACE
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Sez. A A B Sez. B
n n asse neutro
n n
ctu M M
(s s) As
s As wsm wsm < ctu
sm
Distribuzione delle smax
tensioni nell’acciaio teso
s Modellazione che prevede gli effetti
s del TENSION STIFFENING
attribuito al CONGLOMERATO
Distribuzione delle tensioni
nella fibra più bassa di clsctu ct
Dalla condizione reale
a fessurazione discreta
Distribuzione delle
tensioni di aderenza
ad al modello
a fessurazione diffusa
A B
asse neutro
n n
manicotto ideale
M di cls teso M
Modellazione che prevede gli effetti
sd As sd As sdAs del TENSION STIFFENING
sm attribuito all’ ARMATURA
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ALCUNI LEGAMI COSTITUIVI DEL CALCESTRUZZO TESO
ct
il parametro β è tarato in
funzione di alcuni risultati
sperimentali
t = Ecct
cr ct
Legame costituivo del calcestruzzo teso Legame costituivo del calcestruzzo teso
proposto da (Carreira e Chu, 1986) proposto da (Vecchio e Collins, 1986)
fctNR fctR
CALCESTRUZZO RINFORZATO
Rapporto geometrico
di armatura
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1b Modifica del LEGAME COSTITUTIVO A TRAZIONE dell’ACCIAO
2° cond. limite
nell’acciaio calc.
scr contributo del cls
teso fra 2 fessure
Coefficiente che regola il
contributo irrigidente del cls
1° cond. limite
contributo nullo del cls
teso fra 2 fessure
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Indagini sperimentali hanno dimostrato che
s è inversamente proporzionale a sd.
T.S. IPERBOLICO
Dovendo conservare la dimensione di una
tensione, appare pertanto più adeguata
l’adozione dell’espressione:
nell’acciaio calc.
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Il coefficiente β che regola la definizione del
T.S. dipende da due parametri che esprimono:
a) le condizioni in cui può esplicarsi l’aderenza;
b) la natura dei carichi.
nell’acciaio calc.
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Lo SFORZO di PRIMA FESSURAZIONE
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TRAZIONE di PRIMA FESSURAZIONE
s,cr/n
Ec,traz.
Ec,comp
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MOMENTO di PRIMA FESSURAZIONE
s,cr/n
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2 comportamento medio fra conci fessurati e non
Yu e Winter, 1960
Grossman, 1981
Kg/m3
Kg/m2
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La relazione fondamentale rimane quella proposta da Branson, 1963
che viene poi recepita dalle norme ACI 318 (1995) per il
calcolo degli spostamenti negli elementi soggetti a stati
di sollecitazione di breve durata.
Nella presentazione originaria l’autore proponeva per l’esponente il valore =3 ridotto successivamente da
(Al Shaik e Al Zaid, 1993) in funzione della percentuale geometrica di armatura, con la relazione
Tale relazione è quella alla base dell’attuale orientamento di Eurocodice e NTC-08 per il calcolo della
curvatura media di una trave inflessa fessurata. Il coefficiente è fissato pari a 2 e viene introdotto un
coefficiente da assumere pari a 1 per carichi di breve durata e pari a 0.5 per carichi di lunga durata
posto:
Eurocodice, NTC-08
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3 Valutazione della curvatura locale in ogni sezione dell’elemento
Srm
Curvatura
Curvatura
Srm
La curvatura del concio si calcola modello semplificato costruito sulla base del legame
Integrando la curvatura locale: tra lo stato di sollecitazione e la deformazione
media del concio delimitato da due fessure
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L’EVOLVERSI della FESSURAZIONE ed
il CONTROLLO dell’AMPIEZZA delle FESSURE
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Trazione nel cls
N.ro di fessure
ultima fessura
Tensione nell’armatura
fase 1: fase 2:
FORMAZIONE FESSURAZIONE STABILIZZATA
DELLE FESSURE
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La fessurazione potrà ritenersi teoricamente stabilizzata
DISTANZA MINIMA fra le fessure quando sarà stata raggiunta la distanza minima fra le fessure.
Infatti:
Nel calcolo, il parametro di riferimento non può essere la distanza minima Sro fra le fessure ma
una sorta di distanza media Srm che può essere ottenuto moltiplicando la distanza minima per un
fattore semiempirico .
Da cui sembrerebbe che la distanza media fra due fessure dipenda esclusivamente dai due
parametri e ef. Sperimentazioni su elementi inflessi hanno evidenziato la dipendenza da altri
parametri quali il copriferro, la spaziatura e al distribuzione delle barre che consigliano di
adottare formule del tipo:
Diverse formule empiriche sono state proposte su queste basi. Fra queste quella adottata da
EUROCODICE è la seguente:
Per barre ad a.m.
ultima fessura
Tensione nell’armatura
alla stabilizzazione delle
Fase di fessure
stabilizzazione con
delle fessure
1° fessura
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Dallo SCORRIMENTO all’AMPIEZZA delle fessure
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AMPIEZZA delle fessure
Diversi sono i parametri che concorrono alla definizione dell’apertura delle fessure.
Molte sono le proposte disponibili in letteratura. Queste possono sommariamente
essere classificate in 4 categorie:
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È generalmente accettato che la distribuzione probabilistica dell’ampiezza
delle fessure ha un andamento Log-Normale caratterizzato da un rapporto
Valore caratteristico/Valore medio
Coeff. di correlazione fra
valor Medio e valore Caratteristico
=1.7 e
wm=smSrm
wk=1.7wm
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