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Costruzioni metalliche:
tipologie strutturali,
aspetti progettuali
e
verifiche normative
dr. ing. Giuseppe Brandonisio
Universit di Napoli Federico II
Analisi CV e valutazione CO
Modellazione e analisi
Verifiche
Progettazione esecutiva
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
< 10-20%
(fino a 30 piani)
circa 80 %
Spatial
frame
Perimeter
Frame
Partial
(few bays)
perimeter frame
USA
Jumbo shapes
for members
Carichi eccezionali
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Prevenire
LABILIT in
strutture pendolari
STABILIT
locale/globale
Ridurre
DEFORMABILIT
RESISTENZA F.O.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
CBF
(concentric braced frame)
Xbracing
Single diagonal
bracing
EBF
(eccentric braced frame)
Altre tipologie
K-bracing V-bracing
Knee
bracing
pi semplici
Compattezza: minore altezza delle travi di piano, fattore economicamente
importante per edifici alti
Estetica: controventi: elemento visivo forte
CBF: svantaggi
Ostruttivo: interferenze con requisiti architettonici-funzionali (porte, finestre)
Bassa duttilit: scadente duttilit e bassa capacit dissipativa sotto carichi ciclici.
Instabilit locale (controvento)
O = Combined Frames
X = Chevron or K Bracing
= Moment Resisting
(AISC 1991)
The same wind load was used for each frame model
MRF piani
MRF piani
CBF
CBF
CBF
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
CBF
CBF
MRF perimetrali
MRF piani
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Controventi:
separazione elementi CV CO
semplificazione
aderenza modello/realt
Taglio
Sforzo normale
Deformata
Deformata
Controllo di:
1. resistenza membrature (N, V, M, Mt)
2. stabilit membrature
3. deformabilit (spostamenti verticali e laterali)
4. vibrazioni
5. plasticizzazioni locali
6. fatica
7. altro
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
DD.MM. 1996
Eurocodici
CEN - Eurocodice 1: Basi della progettazione e azioni sulle strutture
CEN - Eurocodice 3: Progettazione delle strutture in acciaio (giugno 1994)
CEN - Eurocodice 8 :Regole progettuali per le strutture antisismiche (1994 2003)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali o, in
mancanza di esse, nella forma internazionale EN;
Norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati su Gazzetta Ufficiale dellUnione
Europea;
Norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI.
Istruzioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
Linee Guida del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale
Istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.)
Possono essere utilizzati anche altri codici internazionali, purch sia dimostrato che garantiscano livelli
di sicurezza non inferiori a quelli delle presenti Norme tecniche.
GLI EUROCODICI
Eurocodice - Criteri generali di progettazione strutturale
Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture
(12)
(04)
(20)
(03)
(04)
(04)
Eurocodice 7 - Geotecnica
(02)
Eurocodice 8-
(06)
Sismica
(05)
TOTALE DOCUMENTI
(60)
EC vs. NTC08
EC vs. NTC08
EC vs. NTC08
EC vs. NTC08
EC vs. NTC08
EC vs. NTC08
EC vs. NTC08
Rd Ed
Rd la resistenza di progetto
Ed il valore di progetto delleffetto delle azioni, valutato in base ai valori di
progetto Fdj = Fkj gFj
Coefficienti parziali di sicurezza, gMi e gFj .
Per tali verifiche si deve fare riferimento alle norme tecniche di cui al:
- D.M. LL. PP. 14.02.92, per le strutture in calcestruzzo e in acciaio
- D.M. LL. PP. 20.11.87, per le strutture in muratura
- D.M. LL. PP. 11.03.88 per le opere e i sistemi geotecnici.
Le norme dette si debbono in tal caso applicare integralmente, salvo per i
materiali e i prodotti, le azioni e il collaudo statico, per i quali valgono le
prescrizioni riportate nelle presenti norme tecniche.
Le azioni sismiche debbono essere valutate assumendo pari a 5 il grado
di sismicit S, quale definito al B. 4 del D.M. LL. PP. 16.01.1996, ed
assumendo le modalit costruttive e di calcolo di cui al D.M. LL. PP. citato,
nonch alla Circ. LL. PP. 10.04.97, n. 65/AA.GG. e relativi allegati.
ex Fe360
ex Fe430
ex Fe510
Ad alta resistenza
Vite
4.6
Normali
5.6
6.8
Vite
Dado
4.6
4
5.6
5
6.8
6
8.8
8
10.9
10
Dado
10
Classe
4.6
5.6
6.8
8.8
10.9
Classe 2
fy,b [N/mm ]
4.6
240
5.6
300
6.8
480
8.8
640
10.9
900
fy,b [N/mm2 ]
ft,b [N/mm ]
240
400
300
500
480
600
640
800
900
1000
ft,b [N/mm2]
400
500
600
800
1000
Ad alta resistenza
8.8
10.9
capacit rotazionale CJ
definita come:
CJ = Jr / Jy - 1
con Jr e Jy le curvature corrispondenti rispettivamente al raggiungimento della deformazione ultima
ed allo snervamento.
Si distinguono le seguenti classi di sezioni:
classe 1 quando la sezione in grado di sviluppare una cerniera plastica avente la capacit rotazionale richiesta per
lanalisi strutturale condotta con il metodo plastico. Possono generalmente classificarsi come tali le sezioni con capacit
rotazionale CJ 3
classe 2 quando la sezione in grado di sviluppare il proprio momento resistente plastico, ma con capacit rotazionale
limitata. Possono generalmente classificarsi come tali le sezioni con capacit rotazionale CJ 1,5
classe 3 quando nella sezione le tensioni calcolate nelle fibre estreme compresse possono raggiungere la tensione di
snervamento, ma linstabilit locale impedisce lo sviluppo del momento resistente plastico ;
classe 4 quando, per determinarne la resistenza flettente, tagliante o normale, necessario tener conto degli effetti
dellinstabilit locale in fase elastica nelle parti compresse che compongono la sezione.
In tal caso nel calcolo della resistenza la sezione geometrica effettiva pu sostituirsi con una sezione efficace.
Le sezioni di classe 1 e 2 si definiscono compatte, quelle di classe 3 moderatamente snelle e quelle di classe 4 snelle.
D.M.
14
GENNAIO
2008
4.2.3.3 Metodi di analisi globale
Metodo elastico (E)
Si valutano gli effetti delle azioni nellipotesi che il legame tensione-deformazione del materiale sia
indefinitamente lineare.
Il metodo applicabile a strutture composte da sezioni di classe qualsiasi.
La resistenza delle sezioni pu essere valutata con il metodo elastico, plastico o elasto-plastico per
le sezioni compatte (classe 1 o 2), con il metodo elastico o elasto-plastico per le sezioni snelle
(classe 3 o 4).
Metodo plastico (P)
Gli effetti delle azioni si valutano trascurando la deformazione elastica degli elementi strutturali e
concentrando le deformazioni plastiche nelle sezioni di formazione delle cerniere plastiche.
Il metodo applicabile a strutture interamente composte da sezioni di classe 1.
Metodo elasto-plastico(EP)
Gli effetti delle azioni si valutano introducendo nel modello il legame momento-curvatura delle
sezioni ottenuto considerando un legame costitutivo tensione-deformazione di tipo bilineare o pi
complesso.
Il metodo applicabile a strutture composte da sezioni di classe qualsiasi.
a cr
Fcr
10 per l' analisielastica
FEd
a cr
Fcr
15 per l' analisiplastica
FEd
acr il moltiplicatore dei carichi applicati che induce linstabilit globale della struttura,
FEd il valore dei carichi di progetto
Fcr il valore del carico instabilizzante calcolato considerando la rigidezza iniziale elastica della
struttura.
Riferirsi all EC3 per formulazioni semplificate per telai
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
VERIFICHE DI STABILIT
Metodi approssimati
DM 96: metodo dei tagli fittizi verifica di deformabilit
C.V.
500
Metodi approssimati
EC3: stability index distanza dal carico critico
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
VERIFICHE DI STABILIT
Effetti del II ordine (effetti P-D) trascurabili se ad ogni piano:
P dr
0 .1
V h
dr
V : taglio di piano
h: altezza di interpiano
compreso tra 0.1 e 0.2 effetti II ordine possono essere presi in conto
incrementando gli effetti dellazione sismica (valutati con unanalisi al I ordine) di un
fattore pari a 1/(1-), esprimibile anche come 1/(1-N/Nb,Rd)
EC3 MAM (Moment Amplification Method) metodo amplificazione momenti
compreso tra 0.2 e 0.3 analisi II ordine
comunque 0.3
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Rd
Rk
gM
dove:
x,Ed il valore di calcolo della tensione normale nel punto in esame, agente in
direzione parallela allasse della membratura;
z,Ed il valore di calcolo della tensione normale nel punto in esame, agente in
direzione ortogonale allasse della membratura;
Ed il valore di calcolo della tensione tangenziale nel punto in esame, agente nel
piano della sezione della membratura.
La verifica in campo plastico richiede che si determini una distribuzione di
tensioni interne staticamente ammissibile, cio in equilibrio con le sollecitazioni
applicate (N, M, T, ecc.) e rispettosa della condizione di plasticit.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
- Compressione
- Flessione monoassiale
- Taglio
- Torsione
- Flessione e taglio
- Presso o tensoflessione retta
- Presso o tensoflessione biassiale
- Flessione, taglio e sforzo assiale
Aste compresse
4.2.4.1.3.2
Travi inflesse
4.2.4.1.3.3
4.2.4.1.3.4
g Mo
b) la resistenza a rottura della sezione netta, Anet, in corrispondenza dei fori per
i collegamenti
0.9 A net ftk
Nu,Rd
g M2
Esempio
Resistenza plastica sezione lorda:
N pl ,Rd
NEd=950 kN
g Mo
(2 2320) 235
1038.5kN
1.05
30
10
NEd=950 kN
A fyk
Nu,Rd
120
2 angolari 120x10
(A=2X2320mm2)
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
g M2
Verifica:
NE ,Rd
950
0.91 1
Nt ,Rd 1038.5
Ok
g Mo
Nc,Rd
A eff fyk
g Mo
Non necessario dedurre larea dei fori per i collegamenti bullonati o chiodati, purch
in tutti i fori siano presenti gli elementi di collegamento e non siano presenti fori
sovradimensionati o asolati.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
N
Ncr/N y
asta ideale
asta industriale
l=
l=
aste tozze
aste snelle
aste tozze
aste intermedie
cr=f y
aste snelle
c=N/Ny
l=l/ly
dove:
NEd lazione di compressione di calcolo,
Nb,Rd la resistenza allinstabilit nellasta compressa, data da
Nb,Rd
Nc,Rd
c A fyk
g M1
c A eff fyk
per le sezioni di classe 4
g M1
c
dove:
1
2 l
0.5 [1 a (l 0.2) l ]
la snellezza adimensionale l pari a
A fy
Ncr
A eff fy
Ncr
Verifica di stabilit
Esempio
Verificare ai sensi delle NTC08 la colonna in figura.
Classificazione sezione:
NEd=2500 kN
x
y
z
Anima: c/tw=(330-219-227)/11=21.6<33
Classe 1
330
H=8m
27
11
19
HE300B
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio
Instabilit flessionale lungo lasse forte (y):
NEd=2500 kN
x
Ncr,y
z
2
o,y
2 206000 ( 25166 10 4 )
8000
7986.58kN
330
Snellezza adimensionale:
H=8m
27
2 EI
11
300 z
ly
A fy
Ncr,y
14910 235
0.662
3
7986.58 10
19
HE300B
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio
Instabilit flessionale lungo lasse forte (y):
NEd=2500 kN
x
Coefficiente riduttivo:
2 l
l 0.662
0.5 [1 a (l 0.2) l ]
330
H=8m
27
11
300 z
19
HE300B
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio
Instabilit flessionale lungo lasse forte (y):
NEd=2500 kN
x
Coefficiente riduttivo:
2 l
l 0.662
0.5 [1 a (l 0.2) l ]
330
H=8m
27
11
300 z
cy
1
2 l
0.80
Esempio
Instabilit flessionale lungo lasse debole (z):
NEd=2500 kN
x
Ncr,z
z
L2o,z
2 206000 (8563 10 4 )
4000 2
10870kN
330
Snellezza adimensionale:
H=8m
27
2 EI
11
300 z
lz
A fy
Ncr,z
14910 235
0.568
3
10870 10
19
HE300B
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio
Instabilit flessionale lungo lasse debole (z):
NEd=2500 kN
x
Coefficiente riduttivo:
2 l
l 0.568
0.5 [1 a (l 0.2) l ]
330
H=8m
27
11
300 z
19
HE300B
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio
Instabilit flessionale lungo lasse debole (z):
NEd=2500 kN
x
Coefficiente riduttivo:
2 l
l 0.568
0.5 [1 a (l 0.2) l ]
330
H=8m
27
11
300 z
cz
1
2 l
0.81
Esempio
Calcolo capacit portante:
NEd=2500 kN
x
c min(c y ; c z ) c y 0.80
Nb,Rd
z
2669.60kN
g M1
1.05
Verifica:
330
H=8m
27
NE,Rd
2500
0.94 1
Nb,Rd 2669.6
11
300 z
19
HE300B
Acciaio S235
(fyk=235MPa)
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Ok
h/2
b
A: analisi elastica max
M
M
y max
y M Mel Wel y
I
Wel
B: analisi plastica
M Mpl Wpl y
(secondo approccio)
g M0
Mc,Rd Mel,Rd
Mc,Rd
Wel,min fyk
g M0
(secondo approccio)
Negli elementi inflessi caratterizzati da giunti strutturali bullonati, la presenza dei fori
nelle piattabande dei profili pu essere trascurata nel calcolo del momento
resistente se verificata la relazione
0.9 A f ,net ftk
g M2
A f fyk
g M0
dove:
Af larea della piattabanda lorda;
Af,net larea della piattabanda al netto dei fori;
ft la resistenza ultima dellacciaio.
Una trave con sezione ad I o H soggetta a flessione nel piano dellanima, con la
piattabanda compressa non sufficientemente vincolata lateralmente, deve essere
verificata nei riguardi dellinstabilit flesso torsionale secondo la formula
MEd
1
Mb,Rd
dove:
MEd il massimo momento flettente di calcolo
Mb,Rd il momento resistente di progetto per linstabilit.
Il momento resistente di progetto per i fenomeni di instabilit di una trave lateralmente
non vincolata pu essere assunto pari a
fyk
Mb,Rd cLT Wy
g M1
dove:
Wy il modulo resistente della sezione, pari al modulo plastico Wpl,y, per le sezioni di
classe 1 e 2, al modulo elastico Wel,y, per le sezioni di classe 3 e che pu essere
assunto pari al modulo efficace Weff,y, per le sezioni di classe 4.
Il fattore cLT il fattore di riduzione per linstabilit flessotorsionale, dipendente dal tipo
di profilo impiegato; pu essere determinato per profili laminati o composti saldati
1
1
1 1
dalla formula
c LT
2 1
f 2 l 2
l LT f
LT
LT
LT
l LT
1
1
1 1
2 1
f 2 l 2
l LT f
LT
LT 2
LT
l LT,0 ) l LT ]
c LT
Wy fyk
f 1 0.5 (1 k c ) 1 2 (l LT 0.8)2
EI
Mcr
EIy GIt 1
L cr
L cr GIt
dove:
Lcr la lunghezza di libera inflessione laterale, misurata tra due ritegni torsionali
successivi;
EIy la rigidezza flessionale laterale del profilo (misurata in genere rispetto
allasse debole);
GIT la rigidezza torsionale del profilo;
EI la rigidezza torsionale secondaria del profilo.
Il coefficiente tiene conto della distribuzione del momento flettente lungo la
trave ed dato dallespressione
M
M
1.75 1.05 B 0.3 B
MA
MA
in cui MA ed MB sono i momenti flettenti agenti alle estremit della trave, con
|MB|<|MA|.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
A v fyk
3 g Mo
A v A 2 b t f (t w 2r ) t f
tf
tw
h
A (area lorda
sezione)
Av
t,Ed
1.25 fyk /( 3 g M0 )
t,Ed
Vc,Rd,red Vc,Rd 1
fyk /( 3 g M0 )
La verifica a taglio della sezione pu anche essere condotta in termini tensionali
(verifica elastica) nel punto pi sollecitato della sezione trasversale utilizzando la
formula
Ed
1
fyk /( 3 g M0 )
t
h
fyk [MPa ]
con assunto cautelativamente pari a 1,00 oppure valutato secondo quanto
previsto in norme di comprovata validit.
Per la verifica occorre far riferimento a normative di comprovata validit
(4.2.4.1.3.4) (EC3).
M vRd
M cRd
2 VEd
1
V
c,Rd
V
V plRd
Vv2
Wpl ,y 4 t fyk
w
M y ,V ,Rd
M y ,c,Rd
g M0
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
(1 n )
M pl ,y ,Rd
(1 0.5 a)
N
N pl
essendo:
Mpl,y,Rd il momento resistente plastico a flessione semplice nel
piano dellanima, e posto:
n = NEd / Npl,Rd
a = ( A 2 b tf ) / A 0,5
dove:
A larea lorda della sezione;
b la larghezza delle ali;
tf lo spessore delle ali.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
M
M pl
Verifiche di resistenza
Presso o tenso flessione retta
Per le sezioni ad I o ad H di classe 1 e 2 doppiamente simmetriche, soggette a
presso o tenso flessione nel piano delle ali, la corrispondente resistenza
convenzionale di calcolo a flessione retta pu essere valutata come:
MN ,z,Rd M pl ,z,Rd
MN ,z,Rd M pl ,z,Rd
n a 2
1
1 a
per n a
per n > a
essendo:
Mpl,z,Rd il momento resistente plastico a flessione semplice nel piano delle ali, e posto:
n = NEd / Npl.Rd
a = ( A 2 b tf ) / A 0,5
dove:
A larea lorda della sezione;
b la larghezza delle ali;
tf lo spessore delle ali.
Per sezioni generiche di classe 1 e 2 la verifica si conduce controllando che il
momento di progetto sia minore del momento plastico di progetto, ridotto per effetto
dello sforzo normale di progetto, MN,y,Rd.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Verifiche di resistenza
Presso o tenso flessione biassiale
Per le sezioni ad I o ad H di classe 1 e 2 doppiamente simmetriche, soggette a presso o
tenso flessione biassiale, la condizione di resistenza pu essere valutata come:
M y ,Ed
M
N ,y ,Rd
M z,Rd
M
N ,z,Rd
5n
M y ,Ed
M
N ,y ,Rd
M z,Rd
M
N ,z,Rd
My,Ed/MN,y,Rd
Mz,Ed/MN,z,Rd
1
1
My,Ed/MN,y,Rd
Mz,Ed/MN,z,Rd
Per le sezioni di classe 4, le verifiche devono essere condotte con riferimento alla
resistenza elastica (verifica tensionale); si possono utilizzare le propriet geometriche
efficaci della sezione trasversale considerando la eventuale presenza dei fori.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Nel calcolo del momento flettente resistente devono essere considerati gli effetti di
sforzo assiale e taglio, se presenti.
Se VEd 0.5 Vc,Rd, la resistenza a flessione della sezione pu essere calcolata con le
formule per la tenso/presso flessione.
Se VEd > 0.5 Vc,Rd, si assume una tensione di snervamento ridotta per linterazione
tra flessione e taglio:
fy,red=(1 - )fyk
dove
2 VEd
1
Vc,Rd
comprovata validit.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
C4.2.4.1.3.3.1 Metodo A
Nel caso di aste prismatiche soggette a compressione NEd e a momenti flettenti My,Ed
e Mz,Ed agenti nei due piani principali di inerzia, in presenza di vincoli che
impediscono gli spostamenti torsionali, si dovr controllare che risulti:
NEd g M 1
cmin fyk A
dove:
M y ,eq,Ed g M 1
N
fyk Wy 1 Ed
Ncr ,y
M z,eq,Ed g M 1
N
fyk Wz 1 Ed
Ncr ,z
cmin il minimo fattore c relativo allinflessione intorno agli assi principali di inerzia;
Wy e Wz sono i moduli resistenti elastici per le sezioni di classe 3 e i moduli resistenti
My,eq,Ed e Mz,eq,Ed sono i valori equivalenti dei momenti flettenti da considerare nella
verifica.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Se il momento flettente varia lungo lasta si assume, per ogni asse principale di
inerzia,
Nel caso di asta vincolata agli estremi, soggetta a momento flettente variabile
linearmente tra i valori di estremit Ma e Mb, |Ma| |Mb|, si pu assumere per Meq,Ed il
seguente valore
Meq,Ed = 0.6 Ma - 0.4 Mb 0.4 Ma
Ma
Mb
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Verifiche di stabilit
In presenza di fenomeni di instabilit flesso-torsionali bisogna verificare che sia:
NEd g M 1
cmin fyk A
M y ,eq,Ed g M 1
c LT fyk Wy 1
NEd
Ncr ,y
M z,eq,Ed g M 1
N
fyk Wz 1 Ed
Ncr ,z
Verifiche di stabilit
Verifiche di stabilit
Per sezioni di classe 4, le precedenti relazioni si modificano nelle seguenti:
(M
DM y ,Ed ) g M 1
(M
DM z,Ed ) g M 1
NEd g M 1
k yy y ,Ed
k yz z,Ed
1
c y Aeff fyk
c LT Weff ,y fyk
Weff ,z fyk
(M
DM y ,Ed ) g M 1
(M
DM z,Ed ) g M 1
NEd g M 1
k zy y ,Ed
k zz z,Ed
1
c z Aeff fyk
c LT Weff ,y fyk
Weff ,z fyk
dove Aeff larea efficace della sezione, Wy e Wz i moduli resistenti efficaci e DMy,Ed
e DMz,Ed i momenti della forza normale NEd rispetto al baricentro della sezione
efficace,
DMy ,Ed NEd eN,z e DMz,Ed NEd eN,y
dove eN,y e eN,z sono le distanze del baricentro della sezione efficace dal baricentro
della sezione lorda, lungo gli assi y e z rispettivamente.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Verifiche di stabilit
I coefficienti di interazione kyy, kyz, kzy e kzz sono dati nella Tabella C4.2.IV, per le
membrature a sezione chiusa e per quelle a sezione aperta vincolate a torsione, e
nella Tabella C4.2.V per le membrature a sezione aperta non vincolate a torsione. I
valori riportati in dette tabelle dipendono dai coefficienti amy, amz per linstabilit a
compressione con inflessione intorno agli assi y e z, rispettivamente, e dal
coefficiente amLT, per linstabilit flessotorsionale, che sono dati, in funzione del tipo di
carico e delleffettiva distribuzione dei momenti flettenti lungo lelemento strutturale, in
Tabella C4.2.VI.
Verifiche di stabilit
Per la valutazione dei coefficienti amy si far riferimento ai vincoli allo spostamento
lungo z e per la valutazione dei coefficienti amz e amLT si far riferimento ai vincoli allo
spostamento lungo y.
Per elementi con modo instabile per traslazione dei piani, per i coefficienti amy e amz
si deve assumere amy=0,9 o amz=0,9, rispettivamente.
Per il calcolo dei coefficienti dinterazione si possono adottare metodi alternativi,
adeguatamente comprovati.
IPE 300
Costruzioni metalliche: tipologie strutturali, aspetti progettuali e verifiche normative
Acciaio S235
Esempio
13.5
8.6
IPE 400
Acciaio S235
331
21
6600
15800mm
2600
6600
180
7200
7200
7200
7200
36000mm
400
7200
Esempio
Solaio
H = 100 mm, s = 1 mm
soletta collaborante in c.a. 45 mm
rete elettrosaldata f8 150x150 mm
Pp lamiera = 0.131 kN/m2
Pp soletta = 1.9 kN/m2
100
45
55
25
y = 24.8
20
61.5
88.5
Lamiera grecata collaborante
tipo A55/P600 HI-BOND (s = 1 mm)
150
Asse baricentrico della lamiera
Gk2=2.1 kN/m2
(carico permanente non strutturale)
Q=9.2kN/m
G2=9.66kN/m
G1=18.86kN/m
*
*
lcr=2.4m
l=7.2m
=ritegni torsionali
Esempio
Combinazione dei carichi:
NTC08
S.L.U.:
carico permanente strutturale:
gG1xG1= 1.3x9.2=11.96 kN/m
DM96
m.t.a.:
carico permanente:
G1+G2= 9.2+9.66=18.86 kN/m
carico variabile:
Q= 9.2 kN/m
carico di progetto:
qNTC=11.96+14.49+13.8=40.25 kN/m
carico di progetto:
qDM96=18.86+9.2=28.06 kN/m
1.52
qDM '96
28.06
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio DM96
Verifica a flessione
M qxl 2 / 8 28.06x7.22 / 8 18182.88 kgm
max
M
1818288
kg
1391.19
xWel 1.13x1156
cm 2
max 1391.19
kg
kg
1600
amm
cm 2
cm 2
max 1391.19
0.87 1
amm
1600
Ok
Esempio NTC08
Acciaio S235
13.5
Classificazione sezione:
Acciaio S235 e=(235/fy)0.5=1
8.6
331
Flangia: c/tf=[(180-8.6-2x21)/2]/13.5=4.79
21
180
Anima: c/tw=(400-2x13.5-2x21)/8.6=331/8.6=38.49
400
Esempio NTC08
Verifica a flessione
Wpl xfyk
g Mo
(1307x103 )x 235
106 292.52kNm
1.05
MEd
260.82
0.89 1
Mc,Rd 292.52
Ok
Esempio DM96
Verifica degli abbassamenti
5 Qxl 4
5
9.2x 72004
fQ
6.76mm
4
384 ExI
384 206000x(23130x10 )
Esempio NTC08
c 0
5 (G1 G2 )xl 4
5
18.86x 72004
1
13.85mm
4
384
ExI
384 206000x(23130x10 )
5 Qxl 4
5
9.2 x 72004
2
6.76mm
384 ExI
384 206000x(23130x104 )
max 1 2 c 13.85 6.76 0 20.61mm
Esempio NTC08
4.2.4.2.4 Stato limite di vibrazioni
Le verifiche devono essere condotte adottando le combinazioni frequenti di
progetto.
4.2.4.2.4.1 Edifici
Nel caso di solai caricati regolarmente da persone, la frequenza naturale pi bassa
della struttura del solaio non deve in generale essere minore di 3 Hz.
Nel caso di solai soggetti a eccitazioni cicliche la frequenza naturale pi bassa non
deve in generale essere inferiore a 5 Hz.
In alternativa a tali limitazioni potr condursi un controllo di accettabilit della
percezione delle vibrazioni.
Esempio NTC08
48EI
Rigidezza trave:
m/4
m/2
F=1
1029.72kgm
g
9.81
k /( m / 2)
6127546.3 /(1029.72)
1
12.28Hz
T 2
2
2
Verifica:
m/4
Esempio DM96
Verifica a taglio
T qxl / 2 2806 7.2 / 2 10101.6kg
max
amm
T 10101.6
kg
236.63
Av
4269
cm 2
amm
3
1600
kg
923.76
cm 2
3
0.26 1
amm 923.76
kg
cm 2
Ok
Esempio NTC08
Verifica a taglio
VEd qxl / 2 40.25 7.2 / 2 144.90 kN
Av 4269mm2 (dal sagomario)
Vc,Rd
Av xfyk
3 xg Mo
4269 235
103 551.63kN
3 1.05
VEd
144.90
0.26 1
Vc,Rd 551.63
Ok
Esempio NTC08
IPE 300
Acciaio S235
13.5
38.49
tw
8.6
72
8.6
331
235 72
235
x
72
fy
1
235
21
180
Poich risulta:
hw
72
235
38.49
x
72
tw
h
fy
400
Esempio DM96
Verifica allinstabilit laterale
8. 6
tw
0.64 0.5
t
f 13.5
fy
0.585xE
*
*
Lcr=2.4m
l=7.2m
=ritegni torsionali
Mb
Ma
8.6
tw
0.64 0.3
t
f 13.5
hxLcr
235
400x 2400
x
0.77 1 1 1
bxtf
0.585x 206000 180x13.5
N.B.: 1deve essere amplificato del 40% poich i carichi sono ipotizzati applicati
allestradosso della trave.
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio DM96
1.4 x1xMeq
xWel
1.4 x1.00x18182.88
kg
1947.67
1.13x1156
cm 2
Verifica:
kg
kg
1600
amm
cm 2
cm 2
Verifica di stabilit non soddisfatta!
Adottando una sezione IPE 450, si ha:
1947.67
max 1947.67
1.22 1
amm
1600
1=1
Meq=18182.88 kgm
=1.13; Wel=1500 cm3
kg
kg
1495.65 2 amm 1600 2
cm
cm
max 1495.65
0.93 1
amm
1600
Ok
Esempio NTC08
Verifica allinstabilit laterale
Essendo la trave vincolata dalle travi secondarie
nei confronti dellinstabilit flessotorsionale ogni
2.4m (Lcr=2.4m) risulta:
*
*
Lcr=2.4m
l=7.2m
=ritegni torsionali
Momento critico:
Mcr x
x EI z xGI t x 1
Lcr
Lcr
1.00x
2400
EI
x
I
t
x 206000x(1318x104 )x
Mb
Ma
206000
x(51.08x104 ) x
2 (1 0.3)
( 490 109 )
6
x 1
x
10
995.54kNm
x[2 x(1 0.3)]x
4
(51.08 10 )
2400
2
con:
Mb
Mb
231.84
231.84
1.75 1.05x
1.75 1.05x
0.3 x
0.3 x
1.00
Ma
231.84
231.84
Ma
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio NTC08
Snellezza adimensionalizzata:
l LT
Wpl fyk
Mcr
0.56
995.54 106
Coefficiente riduttivo:
1
1
f 2 x l 2
LT
LT
LT
c LT x
1 1
2 xf
l LT
2
LT
c LT
1
1
1.00
231
.
84
1.33 0.33x 1.33 0.33x
231.84
1
1
1
x
0.81 1 1
1 0.74 0.742 1x 0.562
2 f 3.24
l LT
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
Esempio NTC08
Calcolo momento resistente di progetto allinstabilit della trave
Mb,Rd
106 237.37kNm
g M1
1.05
Verifica:
ME ,Rd 260.82
1.10 1
Mb,Rd 237.37
cLT=0.82
Mb,Rd
106 313.71kNm
g M1
1.05
ME ,Rd 260.82
0.83 1
Ok
Mb,Rd
313.7
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II
mail: giuseppe.brandonisio@unina.it
dr. ing. Giuseppe Brandonisio Universit di Napoli Federico II