Effetto Covid, dopo la strage dei nonni 2mila Rsa (il 60%) rischiano la chiusura.

Oltre
alle presenze ridotte, mancano 7mila infermieri: li cerchiamo in Argentina e in Perù y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!"!&!?!z

Mercoledì 20 aprile 2022 – Anno 14 – n° 108 a 1,80

a 1,80
- Arretrati:
- Arretrati:aa3,00 - -a1,80
3,00e a1211,70
con
– con
il libro
il libro
Arretrati: “Io“Ilposso”
eFreddo”
3,00
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

UCRAINA, LA FASE 2 Lavrov: “No all’atomica” Mannelli PADRE ENZO BIANCHI SERGIO ROMANO Barr Sport

Mariupol, ultime ore “Io mi vergogno “Usa-Uk-Francia

per i governi sono imperialisti » Marco Travaglio
Biden: “Ancora armi” dell’Occidente” e ostili a trattare”
C
i stavamo affezionando
all ’idea di Conte agente
putiniano, per la famige-
rata missione sanitaria russa del
p Secondo i russi, sono le ultime ore del centro industria- marzo 2020, di cui il Corriere sve-
le sul Mar Nero: l’esercito del Cremlino promette salva la la “nuovi clamorosi retroscena”. 1)
vita agli ucraini che si arrendono. Bombardamenti inten- Prima d’atterrare a Pratica di Ma-
sificati in tutto il Donbass. In arrivo i nuovi aiuti bellici Usa re, i russi vollero “programmare i
voli” e ci “indicarono aerei, co-
q BOSCO, GRAMAGLIA, GROSSI E IACCARINO A PAG. 2 - 3 E 4 q TRUZZI A PAG. 6 - 7 q CAPORALE A PAG. 5 mandanti” e date di sbarco (anzi-
ché invaderci con l’effetto sorpre-
sa). 2) “Avvisarono il governo
dell’intenzione di ‘bonificare’ dal
virus le strutture pubbliche otte-

LE STIME DEL FMI PIL UCRAINA -35%, RUSSIA -8,5, EUROPA -1,1, STATI UNITI -0,3
nendo il via libera” (anziché dif-
fondere il Covid, volevano com-
batterlo, ma Conte li autorizzò lo

Il conto della guerra

stesso). Tipico caso di “attività di
spionaggio”: non si sa cos’abbia-
no spiato, ma si sa che Conte è una
quinta colonna del Cremlino. Per
il Corriere. Per Rep invece è uno
della Cia: “Nelle carte del Russia-
gate una cena tra Barr e Vecchio-
ne. Ma Conte non ne parlò mai”.

lo paga l’Ue: Usa salvi

Barr è il ministro della Giustizia
Usa (responsabile dell’Fbi) che il
27 giugno 2019 fa chiedere a Con-
te dall’ambasciatore un consulto
coi nostri 007 su eventuali agenti
Fbi coinvolti nel Russiagate a Ro-
ma. Conte autorizza il capo del
Dis Vecchione, che incontra Barr
al Dis il 15 agosto (in piena crisi
scatenata da Salvini) e poi il 27
settembre coi capi di Aise e Aisi,
CRESCITA ADDIO per dirgli di non avere notizie u-
tili. Conte riferisce al Copasir e

NELL’EUROZONA I PIÙ precisa di non aver mai visto né

sentito Barr e di non averne mai

PENALIZZATI NEL ’22

parlato con Trump, che il 27 ago-
sto twittò l’auspicio che “Giusep-
pi” restasse a Palazzo Chigi.
SONO ITALIA (-1,7%) E Ma ora Rep rivela che, dopo
l’incontro al Dis, Vecchione e Barr

GERMANIA (-1,5). E cenarono “in piazza delle Coppel-

le”. Ohibò: “Nuovi interrogativi.

SENZA CONTARE GLI

Sono andati? Cosa si sono detti
davanti a un buon piatto e magari
un bicchiere di vino? Conte sape-

EFFETTI DELLO STOP va della cena conviviale? È passa-

to a salutare o era in vacanza? Ha

AL PETROLIO RUSSO
davvero detto tutto al Copasir?”.
Basterebbe chiederglielo, ma poi
quello ribadirebbe di non aver vi-
(FISSATO A MAGGIO) sto Barr, noterebbe che non ha
senso raccontare l’incontro al Dis
per nascondere una cena di rap-
presentanza, e addio scoop. Me-
q DELLA SALA A PAG. 8 glio passare subito alle conclusio-
ni di Bonini, che è più sveglio di
Sherlock Holmes: “contorni opa-
cissimi”, “uso politico borderline
dei Servizi”, “Conte barattava un
LE NOSTRE FIRME. vantaggio personale (l’endorse-
» SPESE PER OLIGARCHI CASO AMARA A BRESCIA La cattiveria ment da Trump)”, la sua “perma-

• Padellaro Ora nessuno si fida più a pag. 6

nenza a Chigi, in cambio di un in-
Per risparmiare, Davigo, processo Renzi sul Russiagate:
“Ho chiesto chiarezza
congruo scambio di informazio-
ni”. Quindi il 27 giugno Conte au-
bandiera mongola • Mini La guerra l’ha vinta l’ipocrisia a pag. 11 di contraddizioni all’intelligence italiana”.
All’autogrill
torizza l’incontro Barr-Vecchione
prevedendo che l’8 agosto Salvini
sul veliero russo di Fiano Romano aprirà la crisi e il 27 agosto, per re-
• Valentini Urge il neoambientalismo a pag. 17 q BARBACETTO A PAG. 14 WWW.FORUM.SPINOZA.IT stare premier col Pd, gli servirà un
tweet del nemico pubblico n. 1 dei
» Marco Grasso
• Manfredonia Vietato parlar di pace a pag. 11
dem. Sia come sia, Giuseppi è un
LO SCOOP DELLE “IENE” I RACCONTI INEDITI servo degli Usa. Anzi no: Bonini

L
a “Sailing A.”, il più ca-
ro dei beni congelati a
oligarchi russi in Ita-
lia, presto potrebbe battere
bandiera mongola, nazio-
ne più nota per i deserti che
per i traffici marittimi.
SEGUE A PAG. 12
ricorda che, dopo “l’inva sio ne
• Robecchi La sinistra vota la destra a pag. 11
“Nardella si fece Colette: “Svenni russa dell’Ucraina, Conte arriccia
il naso di fronte all’“atlantismo ol-
assumere per alzare leggendo le storie tranzista’”. E torna putiniano. E-
• Delbecchi Spaak, Signora del Garbo a pag. 20 la sua pensione” della sala parto”
lementare, Basaglia. Anzi, Sordi:
“Signor colonnello, accade una
cosa incredibile: i tedeschi si sono
q GIARELLI A PAG. 15 q COLETTE A PAG. 18 alleati con gli americani!”.
2 l ESTERI IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

UCRAINA IN GUERRA • SENZA RESPIRO

L’assedio Ordigni russi
sul fortino delle truppe
di Kiev: 120 civili escono
dalla fabbrica diventata
il simbolo dello scontro

» Michela A.G. Iaccarino

C
inquantasei giorni di guerra per l’Ucraina, for-
se l’ultimo per Mariupol, città-martire già ri-
dotta in sangue, polvere e macerie dall’assedio
russo avviato il 24 febbraio scorso. Sono le ul-
time ore prima dell’assalto finale all’acciaieria Azovstal,
unico bastione rimasto ai soldati gialloblu nella città
portuale sull’Azov: sono circa 1.500 secondo la Difesa di
Mosca, almeno il doppio secondo Kiev, le unità che con-
tinuano a compiere quella che il Cremlino giudica “una
resistenza insensata”. Tra gli 11mila metri quadrati
dell’impianto – tra forni ed edifici, labirinti di tunnel e
gallerie – si nasconderebbero anche centinaia di civili:
tra loro donne, bambini e anziani. “Senza armi, senza
munizioni, senza eccezioni”. Questo l’ultimatum delle

Mariupol subisce l’ultimo assalto

Mosca: “Chi si arrende è salvo”
forze armate della Federazione
lanciato ieri alle truppe di Kiev
TINKOV: “90% asserragliate nell’acciaieria.
RUSSI CONTRO Chi depone il fucile –ha detto la
IL CONFLITTO” Difesa tricolore prima di avvia-
re l’assalto – “verrà risparmia-
to”: chi deciderà il contrario,
sarà “eliminato”. Per i prigio-
nieri di guerra varrà, ha assicu-
rato Mikhail Mizintsev, capo
del Centro per la gestione della
difesa nazionale russa, il ri-
spetto della convenzione di Gi-
nevra: “totale sicurezza, forni-
tura di cure mediche”.
SOLO UN ALTRO conflitto aveva
OLEG TINKOV, fatto spegnere gli altiforni
banchiere russo tra dell’industria fondata dal So-
conclusa al massimo entro og-
gi. Edward Basurin, portavoce
delle milizie filo-russe di Do-
netzk, ha confermato alla tv
Rossya 24 che contro “la for-
tezza dell’Azov”–l’impianto –è
iniziato l’assalto e nessun civile
è presente nei sotterranei: so-
no stati evacuati gli ultimi 120
cittadini, ha confermato l’a-
genzia statale russa Interfax,
L’OFFENSIVA A EST
t
in uno dei tre corridoi umani-
tari organizzati ieri. A smentire
entrambi, un messaggio e un
video diffuso su Telegram da
Denis Prokopenko, coman-
dante del reggimento ucraino
più controverso: ci sono centi-
naia di rifugiati nei sotterranei
dell’industria colpita in queste
ore “da attacchi indiscriminati,
con bombe di ogni tipo, tutti i
È l’ora X. Lavrov: “Non
tipi di artiglieria terrestre e na-
vale”. La richiesta è quella di un
corridoio per gli ucraini che
non indossano la divisa, soldati
feriti e quelli già deceduti, “per
seppellirli con onore”. Il suo vi-
ce-comandante Sviatoslav Pa-
lamar – nome di guerra “Ka-
lyna” –, promette che si com-
batterà “fino all’ultima cartuc-
cia rimasta”.
QUEL CHE RIMANE di Mariupol.
Per Vadym Boichenko, primo
cittadino della città portuale,
il 90% della città è già distrut-
to e 20mila persone sono state
uccise: sarebbero 40mila i ci-
vili trasferiti invece con la for-
za oltre confine, nella Federa-
zione russa. Petro Andriu-
shchenko, consigliere del sin-
daco, aveva avvertito settima-

useremo armi nucleari”

gli uomini più ricchi viet Supremo negli anni ‘30 del
del suo Paese, scrive: Novecento: la Seconda guerra
"Il 90% dei russi sono mondiale. Azovstal era il fiore
CONTRO la guerra", all’occhiello dei sovietici che
in uno dei più espliciti nel 1943 riconquistarono Ma-
messaggi da parte riupol combattendo contro i
dell’élite russa nazisti che occupavano da due
sull’invasione. Tinkov anni quei territori. Ieri simbolo » Giampiero Gramaglia Lugansk, Sergiy Gaidai, il ne- britannica pensa che l’offensi- presto senza risorse adeguate a
si rivolge all’Occidente: dell’acciaio, il complesso indu- mico è passato solo attraverso va nel Donbass potrebbe tra- proseguire il conflitto. Dall’ini-

“Per favore date a Putin striale è diventato oggi icona
una chiara uscita perché della resistenza dell’armata del
possa salvare la faccia presidente Zelensky, ma so-
e fermare il massacro. prattutto del battaglione Azov,
Per favore siate razionali che la difende insieme a forei-
e umanitari”. gn fighters stranieri e supersti-
ti della trentaseiesima brigata
di fanteria marina. Il coman-
dante dei marines Serhiy Vo-
lyna ieri, da Mariupol, ha deci-
so di rivolgersi direttamente al
Pontefice: “Ecco a cosa assomi-
glia l'inferno in terra”.
Aerea e contraerea, accuse e
contro accuse. Il punto di non
ritorno prima di espugnare A-
zovstal lo ha annunciato prima
di tutti il signore della guerra
ceceno. Il caudi llo Ram zan
Kadyrov ha promesso sul suo
canale Telegram che “con l’aiu-
to di Allah” l’acciaieria sarebbe
stata “completamente presa”,
un’operazione che si sarebbe
L
a nuova fase dell’invasio-
ne russa dell’Ucraina, for-
se quella decisiva, s’è a-
perta la notte tra lunedì e mar-
tedì con l’inizio dell’offensiva
su larga scala in tutto il Sud-Est
dell’Ucraina. Fonti Usa indica-
no che Mosca sta impiegando
ingenti quantità di truppe fre-
sche –76 battaglioni tattici, un-
dici dei quali si sono aggiunti in
questi giorni – con l’obiettivo di
prendere il controllo di una re-
gione vitale dell’Ucraina indu-
striale. L’esercito russo sta at-
taccando lungo un fronte di
480 chilometri: da Kharkiv fi-
no a Kherson e Mykolaiv pas-
sando per Lugansk e Donetsk.
L’armata di Mosca ha cercato di
sfondare le difese dell’Ucraina
lungo quasi tutta la linea del
fronte ma secondo l’ammini-
stratore militare regionale del
due aree: la città orientale di
Kreminna di cui hanno preso il
controllo e un’altra piccola cit-
tà. Dopo settimane di silenzio,
il segretario generale dell’Onu,
Antonio Guterres, torna a farsi
sentire per chiedere “una pausa
umanitaria di quattro giorni
per la Settimana Santa” (Pa-
squa, per gli ortodossi è dome-
nica prossima, 24 aprile): sco-
po: “Consentire l’apertura di u-
na serie di corridoi umanitari”.
IN REALTÀ, il patriarca di tutte le
Russie, Kirill, e il capo della
Chiesa ucraina greco-cattolica,
monsignor Sviatoslav Shev-
chuk, se le danno verbalmente
di santa ragione: se Kirill invo-
ca la benedizione divina sull’e-
sercito russo, Shevchuck invita
a una veglia di preghiera per l’e-
sercito ucraino. L'intelligence
dursi in una ‘guerra di logora-
mento’ e protrarsi “per diversi
mesi”, mentre inizialmente a-
veva creduto che i russi, in caso
di mancato sfondamento, cor-
ressero il rischio di ritrovarsi
L’AUSPICIO
UNA TREGUA
PER LA PASQUA
ORTODOSSA
zio di aprile, Mosca stava ripo-
sizionando le proprie forze e
ammassando truppe, arma-
menti e rifornimenti per lan-
ciare l’attacco nel Donbass. In
un annuncio alla nazione, il
presidente ucraino Zelensky
ha detto: “Le truppe russe han-
no cominciato la battaglia del
Donbass, cui si sono a lungo
preparate”. Annunci analoghi
sono venuti da parte russa: “È
iniziata la seconda fase dell’o-
perazione speciale in Ucraina”,
ha detto il ministro degli Esteri
Sergej Lavrov. Il ministero del-
la Difesa russo ha parlato di de-
cine di attacchi nell’Ucraina o-
rientale per tutta la notte: “Mis-
sili ad alta precisione” hanno
colpito 13 obiettivi nel Don-
bass, compresa la città di Slo-
vyansk, e attacchi aerei "hanno
colpito 60 strutture militari
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
ne fa dell’arrivo degli aerei Tu-
polev Tu, carichi di letali ordi-
gni di epoca sovietica. I velivo-
li sono culle volanti delle bom-
be anti-bunker Fab-3000, e-
sclusivamente progettate per
essere sganciate sui complessi
industriali. L’Azovstal è stata
tirata però su dai sovietici con
protezioni capaci di resistere
ad attacchi nucleari. Le bom-
Natangelo
dell'Ucraina". Uscendo dal co-
no d’ombra degli ultimi giorni,
il ministro della Difesa Shoigu
fa sapere che “l’esercito russo
sta attuando sistematicamente
il piano per la liberazione delle
repubbliche popolari di Do-
netsk e Lugansk” e che “sta a-
dottando misure per riportare
la vita alla normalità” nelle re-
gioni di cui prende il controllo.
La Russia, tramite il ministro
Shoigu, accusa l'Occidente di
“fare di tutto per fare durare” le
Piovono razzi
Un video delle
forze armate
ucraine mostra
la devastazione
di Mariupol
FOTO ANSA/
LAPRESSE
be della Federazione sono ca-
dute anche sull’ospedale vici-
no alla fabbrica: “circa 300
persone sono sotto le macerie”
ha avvertito su Twitter il par-
lamentare Sergey Taruta, ma è
stato immediatamente smen-
tito da Andryushcheko: “Da
molto tempo nessuno si na-
sconde nella zona, soprattutto
nell’edificio dell’ospedale”.
ostilità in Ucraina. Il ministro
Lavrov assicura che Mosca use-
rà solo armi convenzionali nel
conflitto, rispondendo alla do-
manda di una tv indiana sul
possibile ricorso alle armi nu-
cleari. La diplomazia in stallo si
esprime solo a colpi di recipro-
che espulsioni. Ieri, la Russia
ha cacciato 37 diplomatici eu-
ropei, tra cui olandesi, belgi e
autriaci, come ritorsione per
provvedimenti analoghi presi
contro diplomatici russi.
ESTERI l 3
In trincea
sottoterra Militari
ucraini (accanto e
sotto) in un rifugio
di Severodonetsk
(Luhansk); in basso,
sede della milizia
ucraina a Adviivka
(Donetsk) FOTO
ALFREDO BOSCO
REPORTAGE Si resiste nei bunker all’offensiva russa
Sirene e bombe,
le città del Donbass
alla resa dei conti
» Alfredo Bosco non far evacuare la popolazione rimasta per u-
KRAMATORSK (REGIONE DI DONETSK) sarli come scudi umani, ma da giorni il governo
I NUMERI DOPO
D
dell’oblast di Lugansk chiede ai propri cittadini
a due giorni tutte le città degli oblast di di andare via. Però manca il carburante, le stra- 55 GIORNI
Donetsk e Lugansk sono perennemen- de sono pericolose e la guerra può tornare ad af- DI PAURA
2.104
te colpite. Le sirene d’allarme ululano facciarsi tra le case di chi non è ancora voluto
costanti e ci si sorprende di più quando partire.
non si sentono per brevi momenti: dieci minuti, Anche ad Avdviivka, sul fronte di Donetsk, i
mezz’ora al massimo. Di notte ci sono pause più bombardamenti sono costanti: il più grande
lunghe ma un boato ricorda che si è nel mezzo impianto industriale dell’oblast resta aperto,
della manovra decisiva per dividere il Donbass ma con solo il 25% di operai attivi, gli altri sono VITTIME CIVILI
dall’Ucraina. scappati. Secondo l’Onu, ai morti
A Kramatorsk tre giorni fa alle 3 del mattino è Le forze separatiste posizionate a una man- si aggiungono 2.862
caduto un missile balistico feriti. Tra coloro che
Kalibr russo: nonostante hanno perso la vita
l’enorme rumore, non ha anche 71 bambini,
7,1 MLN
fatto danni e non ci sono
stati morti o feriti. Un caso
fortunoso.
L’artiglieria russa e le sue
batterie missilistiche, insie-
me all’aviazione, stanno GLI SFOLLATI Tra loro
concentrando il fuoco sulle 2,8 milioni di bambini,
zone industriali. La raffine- Oltre 11 milioni di
ria di Lysychansk è stata persone sono fuggite
colpita e secondo le autorità dalle loro case secondo
il bombardamento di fab- Andrea Iacomini
briche e impianti del Don- portavoce ’Unicef Italia.
bass è ormai sistematico.
IN ATTESA DELLA PASQUA
ortodossa, domenica l’eser-
cito russo è riuscito dopo 3
giorni di battaglia a occupa-
re la cittadina di Kreminna.
È la prima conquistata e oc-
cupata dai russi nella fase 2
dell’ “operazione speciale”.
Da lì tenteranno di prende-
re Severodonetsk e Krama-
torsk e risalire poi verso
nord sulla linea di combat-
timento di Izium.
Il conflitto del Donbass
ha diversi fronti aperti si-
multaneamente: a sud
nell’acciaieria Azovstal di
Mariupol, come fu per l’ae-
roporto di Donetsk nel 2014, combattimenti ciata di chilometri da Avdiivka sono solo di sup-
strada per strada: bombe a mano, granate e il porto alla prima linea, ma saranno poi loro a do-
fuoco dei tank. Qui nell’oriente ucraino invece li- ver contendere ogni centimetro di terreno ai rus-
nee di posizione trincerate, città fortificate con i si. Più ci si avvicina al fronte più i posti di blocco
civili che pregano sotto terra e batterie di artiglie- sono fortificati per affrontare l’avanzata fortissi-
ria che colpiscono senza tregua. Il cielo cupo ha mamente voluta da Putin.
finora evitato molto probabilmente un numero Qui il contrasto più forte è vedere gli alberi in
maggiore di raid aerei, ma non può piovere per fiore nel grigiore e la polvere, mentre il boato di
sempre. un lanciarazzi disturba le anziane signore fuori
L’esercito russo accusa le autorità ucraine di dal portone del loro bunker.
4 l ESTERI
LA DIPLOMAZIA
t
» Alessia Grossi
“C
ontinuo sostegno
all’Ucraina e più
sforzi per far pa-
gare alla Russia le
sue azioni”. Il presidente degli
Stati Uniti, Joe Biden, che ha ri-
velato al suo ex comandante in
capo, Barack Obama che vuole
ricandidarsi nel 2024, ieri è
tornato a pressare alleati e par-
tner sull’invio di armi a Kiev.
Durante la videochiamata con i
leader Ue Von Der Leyen e Mi-
chel, il premier italiano Draghi,
il cancelliere tedesco Scholz, il
francese Macron, il britannico
Johnson, il canadese Trudeau,
quello giapponese Kishida e il
segretario della Nato Stolten-
berg, il capo della Casa Bianca
ha anticipato l’annuncio di
nuove sanzioni contro Mosca
in arrivo e ribadito agli alleati la
necessità dell’emancipazione
energetica dalla Russia. Obiet-
tivo: isolarla sempre di più. O-
biettivo condiviso dall’Ue e dai
“leader del mondo”, secondo la
presidente della Commissione.
Quanto alle armi, Biden ha in-
sistito sulla necessità che tutti
gli alleati continuino a fornirne
a Kiev per affrontare l’offensiva
russa nell’Est. Per questo, gli U-
sa lavorano h24 e con una velo-
cità “senza precedenti”, secon-
do quanto riferito da un alto
funzionario del Pentagono alla
Cnn. “L’intero processo è stato
ridotto da mesi interi a 48-72 o-
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
Biden annuncia più armi:
“Consegna in 48-72 ore”
detto Della Vedova.
Mentre a scegliere il
IL CANADA Si ricandida distinguo sull’Ucrai-
SANZIONA nel 2024 na ieri è stato ancora
NABIULLINA Il presidente Joe una volta Macron,
C’È ANCHE il capo della Biden ha invitato che, in vista del bal-
Banca centrale russa, i partner a inviare lottaggio delle presi-
Elvira Nabiullina, nella più armi a Kiev denziali francesi di
lista delle 14 persone FOTO LAPRESSE domenica, ha con-
sanzionate dal Canada fermato in un’inter-
a causa del conflitto vista a France 5 che
in Ucraina Le sanzioni non andrà a Kiev. “Se andrò,
colpiscono anche le figlie dovrà essere per fare la diffe-
di Vladimir Putin, Katerina renza. Per dimostrare sempli-
Tikhonova e Maria cemente il mio supporto non
Vorontsova, la moglie ho bisogno di recarmi lì”, ha
del ministro degli Esteri, spiegato all’emittente tv il can-
Sergei Lavrov, Maria didato di En Marche dato in
Aleksandrovna Lavrova vantaggio negli ultimi sondag-
e la figlia Yekaterina gi (59%) sulla sfidante Marine
Sergeyevna Vinokurova Le Pen (44%), anche per aver
differenziato la propria politica
da quella alleata. Dopo il no alla
definizione di “genocidio” uti-
re”, ha spiegato. Ma il te- ALLEATI non interverrà nel conflitto rà una mozione al Bundestag lizzata dal presidente ucraino a
ma armi divide i partner
europei. Il cancelliere MACRON NON e che “iniziative solitarie te-
desche sarebbero sbaglia-
cercando l’appoggio della mag- proposito dell’attacco russo – “è
gioranza. In Italia, “l’intenzio- una guerra, non un genocidio”,
tedesco dopo la video-
chiamata ha ribadito
VA A KIEV: te”, in riferimento all’invio
di armi pesanti. Scholz si
ne è continuare a contribuire a aveva dichiarato Macron –, in-
resistenza ucraina” con un de- fatti, aveva ricevuto l’invito di
che per quanto “provia- “INUTILE scontra con un fronte poli- creto sulle nuove risorse e le Zelensky ad andare a Kiev a ve-
mo una tristezza infinita
per le vittime e grande PASSERELLA” tico interno trasversale fa-
vorevole all’export, con la
nuove armi da inviare a Kiev di rificare con i suoi occhi. Invito
cui si è discusso e quindi “im- che Macron ha rifiutato. Andrà
rabbia verso il presiden- Cdu che ha annunciato che magino ci sia questa la settima- invece il premier spagnolo Pe-
te russo e questa guerra se il cancelliere non prende- na”, ha detto a Rai Radio1il sot- dro Sanchez, in calo nei son-
senza senso”, la Nato rà una decisione, presente- tosegretario agli Esteri Bene- daggi rispetto ai Popolari.
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022 ESTERI l 5

L’INTERVISTA • Sergio Romano L’ex ambasciatore PENNE ARMATE

I MÅNESKIN
BATTONO
I PACIFISTI
COMUNISTI
•DA.GUERRA
RIGURGITI DI
FRED-
Purtroppo, di-
menticando o igno-
rando la tragica sto-
ria totalitaria del No-
vecento, il pacifismo
dei nostri giorni è riu-
scito persino a pas-
sare dalla propagan-
da alla caricatura. Il
Crimini pacifismo italiano è
e misfatti una sorta di partito
Vittime civili della resa altrui che
nel cimitero di vive con risentimen-
Bucha, nord di Kiev to ancora nella politi-
FOTO LAPRESSE ca dei due blocchi e
desidera la pace co-
me sconfitta del

“I Grandi non vogliono la pace

mondo che ha vinto
la Guerra fredda.
GIANCRISTIANO
DESIDERIO
(Corriere della Sera)

possiamo solo contare i morti” •DAMIANO.

SUBCOMAN-
DANTE
I Måne-
skin hanno divelto il
sipario della nostra i-
pocrisia. Hanno scel-
to da che parte stare.
L’hanno fatto in mon-
» Antonello Caporale stenza di trovare una soluzione. dovisione. Hanno in-
L’OPINIONE IL DIPLOMATICO FREEMAN:
“È
È orribile questa condizione. chiodato i “né con
JOHNSON una guerra civile, an- È orribile la guerra. Ed è ancora Putin né con Zelen-

“GLI USA BOICOTTANO IL NEGOZIATO”

PROMETTE zi una doppia guerra più orribile la guerra civile. Sono sky”, il presidente
ARTIGLIERIA civile. La prima si due eserciti che parlano la stessa dell’Anpi, i compunti
IL PRIMO MINISTRO combatte lungo il cri- lingua, che si intendono. E il con- tromboni del “servo-
inglese Boris Johnson nale che divide l’est dall’ovest del- fronto, come sempre accade no le prove dei mas-
promette che il Regno lo stesso Paese. La seconda è quel- quando la contesa è dentro la fa- “GLISTATIUNITI non hanno alcuna intenzione di porre fine alla guer- sacri, potrebbero es-
Unito aumenterà
i suoi aiuti all’Ucraina
la che la contiene. E una guerra ci-
vile di queste dimensioni è più o-
miglia, sarà così duro che colui
che perde la guerra perderà la vita
q ra in Ucraina”. Il conflitto rappresenta “la fine del dominio euro-ame-
ricano e la divisione del mondo in ecosistemi in competizione”, e ancora “non
sere stati gli ucraini”.
Li hanno resi ridicoli.
fornendo sistemi diosa, più crudele, più terribil- o, se sarà fortunato, la propria i- è solo una guerra tra russi e ucraini e tra Russia e Ucraina, è una E ci hanno insegnato
di artiglieria. Parlando mente cruenta. A dentità. Scomparirà guerra per procura tra Russia e Stati Uniti”. A dirlo in un’inter- che trincerarsi dietro
alla Camera dei Comuni, oggi penso che non dal proscenio civile e vista a InsideOver è il diplomatico Usa Chas W. Freeman, ex parole indegne come
dopo la video call con ci sia possibilità al- politico, non avrà alcu- ambasciatore in Arabia Saudita durante le operazioni De- “la guerra è guerra” è
Joe Biden e gli altri cuna di immaginare na speranza di far sen- sert Shield e Desert Storm nonché vicesegretario alla Difesa stupido, oltre che vi-
alleati, ha affermato la pace, o anche la tire la propria voce. per gli affari di sicurezza internazionale dal 1993 al 1994, se- le. Sono parole rivo-

‘‘
che "è vitale non tregua e nemmeno Lei, 50 giorni fa, ri- condo cui la crisi “ha tutte le caratteristiche di una reazione luzionarie, nella no-
permettere a Putin di un negoziato di una ferì che l’Uc ra i n a impetuosa del presidente Putin al rifiuto degli Stati Uniti e della stra Italia comoda
avanzare " in Donbass. qualche serietà”. dovesse avere lo sta- Nato di impegnarsi nella diplomazia nel discutere e affrontare le dei “distinguo”.
"È per questo che noi A m b a s c i at o r e , tus di una Svizzera sue preoccupazioni”. “Penso che sarà visto come il peggior errore stra- ANTONELLA
stiamo aumentando in Italia lei è sta- dell’Est. Più povera tegico della Russia da quando lo zar Nicola II decise nel 1904 di fare guerra al BORALEVI
la nostra fornitura to tra i primi a e- di quella che cono- Giappone. Non è andata bene per lo Zar”, aggiunge Freeman. D’altra parte, (Huffington Post)
di armi del tipo di cui numerare gli er- sciamo, ma simile secondo lui, “gli Stati Uniti hanno scelto di ignorare le obiezioni espresse con
hanno particolarmente
bisogno gli ucraini", ha
aggiunto, sottolineando
rori tattici e stra-
tegici dell’Occi-
dente, ad avan- Nessuno vuole
nella struttura
costituzionale e
nel destino di
vigore da una grande potenza a ciò che percepisce come politiche ostili”.
•neutralismo
MADRE RUS-
SIA. L’attuale
di Pa-
che questo sta
diventando “un conflitto
di artiglieria”.
zare dubbi
sull’utilità della
Nato, a illustra-
rischiare neutralità della
propria esisten-
za. Da ambascia-
gliarulo non è una
posizione, ma una
maschera per dissi-
re i pericoli che
corre Putin. È
di fallire, tore a Mosca ai
tempi dell’Unio-
Perché gli Stati Uniti hanno
evitato con cura ogni azione
Ci toccherà assistere alla più san-
guinosa delle battaglie, ci tocche-
mulare un putinismo
molto radicato, ma
stato tra i primi a
definire la neu-
e l’obiettivo ne sovietica dis-
se che finita la
che potesse favorire un nego-
ziato?
rà documentare il buco nero di ci-
viltà nel quale siamo caduti. Non
oggi poco confessa-
bile. È dalla fine della
tralità dell ’ U-
craina come pre- politico è Guerra fredda
non c’era motivo
Gli Usa non hanno fatto niente,
vero. Ma perché, lei crede che la
sappiamo ancora cosa resta nel
terreno, ancora non è chiaro chi
Seconda guerra
mondiale, del resto,
messa.
Finisco la riflessio- la fine di Putin di tenere in piedi
l a Na t o . B i s o-
Gran Bretagna si sia spesa tanto
per trovare una buona ragione per
uscirà vivo.
I russi hanno numeri inegua-
che nella sinistra co-
munista il pacifismo
ne. Nella condizio- g n a v a a g g i o r- fermare la guerra? gliabili dagli ucraini. è il surrogato conve-
ne data, quando le narla, rimodu- Perché questa astenia, que- Ma ancora non hanno vinto. niente e politicamen-
forze dei due belli- larla. Ma noi eu- sta coincidente volontà di far L’Europa immobile. Si dice te corretto della dife-
geranti ancora sem- ropei non aveva- deflagrare una contesa che che il fatto di non parlare con sa della guerra della
brano quasi equiva- mo fatto i conti può allargarsi fino a raggiun- una sola voce, di non rispon- Russia totalitaria
lersi, nessuno dei con gli Usa... gere le nostre case? dere a un unico numero di te- all’Occidente demo-
due può immaginare neanche di Joe Biden vuole vincere il con- Perché gli Stati Uniti (ma anche i lefono la esponga a questa pe- cratico, di cui l’Ucrai-
parlare di trattativa. Il solo fatto di fronto con Vladimir Putin. Si di- britannici e perfino i francesi) so- renne marginalità. na è la nuova e san-
evocarla trasformerebbe il Paese ce che quest’ultimo sia avvantag- no potenze che non amano ri- Quando la guerra sarà finita sa- guinosa frontiera.
proponente in un perdente. giato dall’assenza di un’opinione schiare di fare un buco nell’acqua. premo cos’è stata l’Europa. CARMELO PALMA
È così enormemente destabi- pubblica, dalla struttura pirami- Washington si sarebbe spesa solo Ora non resta che aggiornare (Linkiesta)
lizzante parlare di pace? dale e inattaccabile del potere con la garanzia di un successo la conta dei morti
Destabilizzante, esatto. Si trarreb- domestico. Invece anche lui ha dell’ipotetica soluzione. La peggiore situazione immagi-
bero giudizi negativi verso quella da dare delle risposte alla sua so- E adesso ci tocca contare i nabile.
parte che cercasse con più insi- cietà civile. massacri quotidiani © RIPRODUZIONE RISERVATA
6 l POLITICA
l
FRANCO TIRATORE
DRAGHI E PUTIN:
TELEFONATA
COL BUCO AL BUIO
» Antonio Padellaro
È
più grave che un italiano su
quattro non creda agli orrori
perpetrati dai russi (“propagan-
da di Kiev”)? O che un italiano su due
ritenga che su quanto accade in Ucrai-
na la maggior parte dell’informazio-
ne, in Italia, sia “distorta e pilotata”? Il
sondaggio di Ilvo Diamanti su Repub-
blicanon fa che confermare il protrarsi
di una guerra al buio, dove tutti si
muovono come fossero bendati in una
stanza oscura, assordati da rumori
terrificanti e attirati da voci inganne-
voli. Tutti tranne uno. Si dirà che è il
destino delle guerre moderne domina-
te dalla comunicazione in forma di
propaganda (o il contrario), con gli in-
viati al fronte impegnati a schivare le
bombe e la disinformatia prodotta in
quantità industriale dai due schiera-
menti. Che fine hanno fatto i “sessanta
chilometri di blindati”, segnalati sulla
via di Kiev nei primi giorni di guerra e
poi dissoltisi nei tg? Si sono inabissati
nel fango con equipaggi, generali e tut-
to il resto? O ci ha pensato la popola-
zione ucraina “a fermare gli invasori
con le bottiglie molotov e i cavalli di fri-
sia fabbricati ammonticchiando i
guardaroba”? Sulla Stampa, Domeni-
co Quirico ha provato a elencare alcu-
ne delle leggende di cui ci siamo nutriti
volentieri nella speranza che a liberare
Mariupol piombasse il Settimo caval-
leggeri Azov. Infatti, aggiunge Quiri-
co, “a noi piace credere che la guerra fi-
nirà il 9 maggio” . Così come abbiamo
creduto che l’affondamento dell’ammi-
raglia russa Moskva potesse segnare
l’inizio della fuga ingloriosa della flot-
ta putiniana. Della sollevazione delle
truppe contro il tiranno, tipo Corazza-
ta Potëmkin. Il cuore si apre quando
apprendiamo che per la governatrice
della Banca centrale dalle sanzioni oc-
cidentali possono derivare danni
“strutturali” all’economia di Mosca.
Poi si richiude, non solo perché secondo
Putin le cose vanno benone, ma imma-
ginando la povera Elvira Nabiullina
rinchiusa all’alba nelle segrete del Cre-
mlino. Perché, appunto, c’è uno solo che
mostra di muoversi con criminale di-
sinvoltura in questo horror, il solo a co-
noscerne la fine. Costui sembra lieto di
non parlare più con nessuno, ma ha
fatto un’eccezione con Mario Draghi,
nel corso di una telefonata di circa
un’ora di cui il premier ha riferito sul
Corriere della Sera. “Quando vi vedete
con Zelensky? Mi ha risposto: ‘I tempi
non sono maturi’. Decidete un cessate il
fuoco? Ancora: ‘No: i tempi non sono
maturi’”. Resta da capire che cosa si so-
no detti nei restanti 59 minuti.
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
I rina è ucraina e Albina è
russa: insieme le due
ragazze hanno portato
la croce durante la Via
Cru cis di Papa Francesco.
Nemmeno questo inno alla
pace, voluto dal Pontefice ve-
nerdì, è stato risparmiato dalle
» Silvia Truzzi
critiche: i media cattolici u-
craini non hanno trasmesso la
processione in segno di prote-
sta. Ma davvero “non è questa
l’ora del perdono?”. Lo abbia-
mo chiesto a Enzo Bianchi, a
lungo priore della comunità di
Bose. “Quel gesto aveva un si-
gnificato potente. La croce la
portano certamente gli ucrai-
ni invasi e trucidati, ma anche i
russi. Non possiamo addossa-
re la responsabilità della guer-
ra a un popolo intero”, spiega
padre Bianchi. “Le due ragaz-
ze che portavano la croce ave-
vano tutto il diritto di invocare
la pace e dare un segno al mon-
do. Però il perdono ha un cam-
mino lungo, va compreso an-
che il sentimento di chi, in un
momento così tragico, prova
rabbia e risentimento. Lo
scandalo per me è che i cri-
stiani non portino la cro-
ce, oggi come ieri. Era
accaduto realmente
nella passione di Ge-
sù: nessuno dei suoi
seguaci ha portato
la croce, l’ha por-
tata un contadino
di Cirene, Simone.
Ma allora io dico che
se nemmeno pregare
insieme e percorrere in-
sieme la via della croce è pos-
sibile, il Vangelo è veramente
rinnegato”.
“MI VERGOGNO
Le prime uscite pubbli-
che del Papa, contro l’au-
mento delle spese milita-
ri e l’invio di armi, sono
state oscurate dalla stam-
pa, che pure ama molto
Francesco.
Diciamo la verità: il Papa è
stato censurato. Le frasi che
ha pronunciato sono state ta-
PER L’OCCIDENTE
ciute volontariamente, per-
ché in questo momento la sua
parola è scomoda per l’Occi-
dente. Temo che Papa Fran-
cesco avrà sempre più diffi-
coltà a essere un profeta, qua-
le è di vocazione.
Lei ha scritto che i potenti
del mondo non vogliono la
pace: perché la via diplo-
IL PAPA E LA PACE
matica non sembra un’op-
zione preferibile al prose-
guire della carneficina?
Questa guerra, a parte chi la
soffre, ha molti, troppi, segua-
ci. Perché tutti – il presidente
Biden, la Nato, Putin – procla-
mano che questa guerra sarà
lunga? Intanto perché i fabbri-
canti di armi ci guadagnano. E
SONO OSCURATI”
poi perché purtroppo sono
stati messi sul tavolo i “valori”
dell ’Occidente contro quelli
del mondo russo e non euro-
peo. In nome di questi valori la
guerra deve continuare a ma-
cinare morte. Dall’altra parte
addirittura si contrappone u-
na sorta di guerra santa, com-
battuta contro l’Anticristo e
l’Occidente corrotto. Nessuno
vuole negoziare, nemmeno i
governi europei che sono com-
pletamente appiattiti su quel-
lo degli Stati Uniti. Io provo
vergogna per loro. Dovremmo
arrossire tutti per una guerra L’INTERVISTA
Enzo Bianchi L’ex priore di Bose: “Anziché
tra noi europei, tra noi cristia-
ni, per la nostra partecipazio-
ne a una alleanza militare che
stare in salotto, i belligeranti vadano al fronte”
pretende di espandersi contro
la sicurezza di altri Paesi, per
l’incapacità dell’Europa di fer-
mare la follia di Putin.
Lei è in contatto con sacer-
doti delle zone di guerra?
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
‘‘
Come con
la pandemia
l’intolleranza
è assoluta:
non si
sopporta il
ragionamento
’’
Enzo Bianchi
Sì, soprattutto con monasteri e
metropoliti, sia ucraini che
russi. Sono spaventati, e non
bisogna pensare che i russi sia-
no sulle folli posizioni di Kirill.
Molti di loro sono addolorati
per quella che, anche se non lo
si vuole dire, è una guerra fra-
tricida. Onufri, il metropolita
di Kiev e di tutta l’Ucraina del
patriarcato di Mosca, ha con-
dannato più volte la guerra
chiedendo a Kirill e a Putin di
fermarsi. Queste Chiese sono
solcate da divisioni profonde,
mentre resta vero che sia la
LA VIA CRUCIS
“OSCURATA”
“ “
se nemmeno pregare
insieme e percorrere
insieme la via della croce
è possibile, il Vangelo
è veramente rinnegato
Macerie
La distruzione dei
bombardamenti.
Enzo Bianchi,
ex priore della
comunità di Bose
FOTO LAPRESSE/AGF
Chiesa cattolica ucraina di rito non si sopporta il ragiona-
bizantino sia la Chiesa autoce- mento e qualunque discorso
fala ucraina, vogliono la vitto-
ria totale sul nemico e
altro viene delegittimato. È
successa la stessa cosa con la
benedicono le armi del pandemia. Si dice sempre che
loro esercito. Qui risie- la prima vittima della guerra è
de un vizio, che nell’Est la verità, ma non è vero: la pri-
è ancora molto vivo e ma vittima è la ragione perché
che è la rovina del cri- la guerra è aliena dalla ragio-
stianesimo: i cristiani ne. Poi di conseguenza è nega-
de vono sme ttere di ta la verità. Ecco perché le voci
pensare di avere una che interrogano e che non vo-
patria. Prima o poi la re- gliono stare nel coro massima-
ligione s’incrocia con la lista vengono tacitate.
patria e nasce una mi- Si dice: gli ucraini hanno
scela esplosiva: l’abbia- diritto di difendersi e
mo visto nei Balcani e o- quindi l’invio di armi è giu-
ra lo vediamo in Ucrai- sto.
na. I sacerdoti ucraini Ma questa è una scelta ipocri-
mi dicevano che vede- ta! Si combatte non con il pro-
vano entrare dalla Polo- prio corpo, ma con quello degli
nia mezzi armati già in altri. Le vittime continueran-
agosto, ben prima dello no a essere ucraini, ma questa
scoppio della guerra. guerra è una guerra tra l’Occi-
Significa che l’Occiden- dente e la Russia, che si vuole a
te si preparava alla tutti i costi umiliare e annien-
guerra. tare. Dobbiamo stare attenti:
Siamo cresciuti nel- il nostro domani non sarà più
la cultura tutto som- così pacifico, il resto del mon-
mato pacifica del do non vuole più riconoscere la
dopoguerra e della supremazia assoluta del gran-
Costituzione che ri- de gigante americano. Cina,
pudia la guerra. Co- India e gli altri Paesi vogliono
me è possibile che un equilibrio mondiale, non
tutto sia cambiato un padrone assoluto.
così repentinamen- I sostenitori della guerra
te? non vedono altre vie d’u-
Non dimentichiamo i scita.
Balcani. Non dimentichiamo Se andiamo avanti ci saranno
che allora non ci siamo limitati altre vittime e queste vittime
a mandare armi, siamo inter- sono vittime per sempre, so-
venuti direttamente sgan- no morti per sempre. Io vor-
ciando noi le bombe, con un rei dire ai belligeranti: perché
governo di sinistra. Quella è non andate voi, con i vostri
stata una macchia indelebile corpi a combattere? Allora vi
che ha insozzato la nostra Car- crederei. Ma se voi continua-
ta. Ora facciamo una guerra te a inneggiare alla guerra dal
per delega, anche se sempre vostro salotto io non vi credo.
nella stessa logica. C’è un inna- Non ci sono valori più alti del-
moramento della guerra, un la vita di ciascuno: ognuno ha
incanto per la forza così diffu- una storia, una famiglia, ami-
so che ci porta a disconoscere ci, amori, sentimenti. Ma
la Costituzione e l’umanità. quando un uomo è morto è
Vedo un’intolleranza assoluta: morto per sempre.
LE FRASI
L’APPELLO
DEL PONTEFICE
Comprendo Il Papa è stato
la rabbia (...) ma censurato. Le frasi
che ha pronunciato
sono state taciute
volontariamente, perché
in questo momento la
sua parola è scomoda per
l’Occidente. Temo che
avrà sempre più difficoltà
a essere un profeta
EXPORT Beffa per Regeni Il business con Al Sisi
Le armi italiane
in Egitto anche
sulle navi tedesche
Oltre i 35 mln Cannoni,
missili e siluri nostrani
montati sulle fregate
dirette da Berlino al Cairo
» Gianni Rosini
M
entre l’Egitto continua a fare
muro e a non collaborare con la
giustizia italiana che sta ten-
tando di sbloccare il processo a
carico dei quattro agenti della National
Security Agency accusati del sequestro,
delle torture e dell’omicidio di Giulio Re-
geni, i grandi gruppi produttori di armi
italiane continuano con il loro business as
usual. L’appello rivolto a Mario
Draghi dai genitori del ricerca-
tore friulano per tentare di
convincere il governo di
Abdel Fattah al-Sisi a co-
municare gli indirizzi dei
quattro uomini è ancora
fresco, ma da alcune pub-
blicazioni del settore Dife-
sa emerge che la Marina del
presidente egiziano potrà co-
munque contare su cannoni,
missili e siluri navali italiani o pro-
dotti da gruppi di cui fanno parte anche i
colossi del settore nostrani che verranno
montati sulle nuove fregate tedesche
pronte a prendere il largo in direzione del
Cairo. Il tutto dopo le ultime rivelazioni
contenute nella relazione al Parlamento,
e diffuse anche dal Fatto, secondo le quali
nel 2021 l’Italia ha rilasciato oltre 35 mi-
lioni di euro di autorizzazioni all’export
verso il Paese nordafricano.
SECONDO QUANTO si legge sui siti specia-
lizzati, le nuove armi destinate alla mari-
na di al-Sisi saranno montate sulle sei fre-
gate missilistiche Meko A200 ordinate
dall’Egitto al gruppo tedesco Thyssen-
Krupp Marine Systems. La prima di que-
ste ha già preso il largo il 4 aprile dalle co-
ste tedesche e sta svolgendo i test opera-
tivi prima dell’esportazione finale. Si trat-
ta di tecnologie prodotte in parte dalla O-
to Melara di La Spezia (Leonardo), come
i nuovi proiettili Vulcano che saranno
POLITICA l 7
LA FOLLIA L’EUROPA
DI KIRILL E LA NATO
“ “
Non bisogna Dovremmo
pensare che arrossire tutti per
i sacerdoti russi siano la nostra partecipazione
sulle folli posizioni a una alleanza militare
di Kirill. Molti di loro sono che pretende
addolorati per quella che, di espandersi contro
anche se non si vuol dire, la sicurezza di altri
è una guerra fratricida Paesi, per l’incapacità
dell’Europa a fermare
la follia di Putin
sparati dal cannone da 127 mm montato
sulle navi di produzione tedesca, e in par-
te dal consorzio Mbda, controllato per il
25% proprio da Leonardo, che fornirà al-
la prima fregata Ens Al-Aziz, che proba-
bilmente sarà consegnata entro fine an-
no, 32 missili superficie-aria Vl Mica Ng e
8 missili anti-nave Mm40 Block 3 Exocet.
Infine, la Marina del Cairo potrà contare
sui siluri Mu90 Impact prodotti da Euro-
torp, controllata al 50% dalla Wass di Li-
vorno, sempre del gruppo Leonardo.
STABILIRE quando siano arrivate le auto-
rizzazioni per i sistemi d’arma prodotti
dai consorzi europei di cui fanno parte
anche gruppi italiani è però complicato,
così come lo è trovare traccia dei proiettili
Vulcano nei documenti ufficiali. Classifi-
cati sotto la categoria “003 – Munizioni”,
questi non risultano essere oggetto di au-
torizzazione verso l’Egitto (desti-
natario finale che dovrebbe
quindi essere indicato dall’a-
zienda produttrice) nel
2021, ma solo verso la Ger-
mania. Al Paese europeo,
nello stesso anno, non è
stato però spedito mate-
riale che rientra nella cate-
goria attribuita ai Vulcano.
Se i proiettili in questione
fossero oggetto di autorizzazio-
ni recenti, ossia del 2021, è quindi
ipotizzabile che la spedizione finale sia
avvenuta nei primi mesi del 2022, perio-
do di cui ancora non sono disponibili i da-
ti Istat sulle esportazioni, anche se le tem-
pistiche per il montaggio risulterebbero
ridotte. Improbabile, invece, che i proiet-
tili in questione siano frutto di un’autoriz-
zazione del 2020 (governo Conte-2), dato
che le spedizioni verso l’Egitto in quegli
anni riguardavano due grandi commesse
per la fornitura delle due Fregate Fremm
di fabbricazione italiana che montavano
proprio cannoni da 127 mm con sistema
Vulcano. Impossibile, però, escludere che
queste autorizzazioni non siano arrivate
addirittura negli anni precedenti, anche
prima dell’accordo tra la ThyssenKrupp
Marine Systems e la Difesa egiziana. In o-
gni caso, nessuna violazione della legge
185/90 sulle esportazioni di armamenti:
sull’Egitto, nonostante il caso Regeni e le
conclamate violazioni dei diritti umani,
non vige alcun tipo di embargo.
8 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

IL PREZZO
t
Crescita, la guerra affonda
l’Europa ma non gli Usa
» Virginia Della Sala IL FONDO MONETARIO Riviste al ribasso le previsioni sul Pil globale per il 2022:

I
l Fondo monetario inter-
nazionale ha tagliato le sue Italia (2,3%, - 1,5% rispetto alle stime) e Germania (2,1%, - 1,7% sulle attese)
previsioni di crescita glo-
bale a causa della guerra in
Ucraina. L’economia mondia-
le, ha spiegato l’Fmi nel suo ag-
giornamento semestrale, po-
trebbe essere frammentata in
IL TOUR DEL GAS
blocchi rivali e le prospettive
sono peggiorate in modo si- DI MAIO E CINGOLANI
IN CONGO E ANGOLA
gnificativo negli ultimi tre me-
si. La stima di crescita per il
2022 è passata dal 4,4% al
3,6% a livello globale, dal 3,9 al

D
2,8% nell’Eurozona. Un colpo
molto duro è previsto per Italia OPO IL VIAGGIO in Alge-
e Germania: una crescita ri- ria della scorsa settimana,
dotta dell’1,5% su base annua oggi la delegazione italiana
per Roma al 2,3 per cento (a incaricata di “raccogliere” il
+1,7% nel 2023 e contro il gas che dovrebbe emanciparci
+3,1% stimato dal governo nel dalla Russia sarà in Angola per
Def ) e per Berlino rivista al ri- incontrare il presidente João
basso di 1,7 punti percentuali Manuel Gonçalves Lourenço e
al 2,1 per cento (2,7 nel 2023). poi, domani, in Congo per di-
Il Fmi per l’Italia rivede anche scutere con il
le stime della disoccupazione presidente De-
al 9,3% per il 2022 (rispetto al nis Sassou
9,5 del 2021) ma il dato po- N’Guesso. Il
trebbe tornare a crescere al 9,4 premier Draghi
per cento nel 2023. In Europa non potrà esse-
i senza lavoro potrebbero rag- Sotto le bombe re con il mini-
giungere il 6,5 per cento nel L'Antonov AN-225 stro della Tran-
2022 e il 6,4 nel 2023, mentre Mriya, l’aereo più sizione ecologi-
nell’Eurozona al 7,3 per cento grande del mondo, ca Roberto Cin-
nel 2022 e al 7,1 per cento nel distrutto in un golani e il mini-
2023 (dal 7,7% del 2021). A hangar a Hostomel stro degli Esteri
patire meno saranno invece gli FOTO LAPRESSE Luigi Di Maio,
Stati Uniti: le previsioni di cre- perché positivo
al Covid. Nella
Repubblica del
Sussidi e CO2 gressi recenti saranno cancel-
lati. L’inflazione, che già prima
centrale Usa): “La guerra ren-
de l’aumento dei tassi più ur-
I NUMERI rare la transizione verso le rin-
novabili – si legge nel report
Congo, Eni sta
sviluppando

La transizione
ecologica sarà
penalizzata dal
conflitto e dalla
crisi energetica
scita annua per il 2022 sono
state ridotte di soli 0,3 punti
percentuali al 3,7% e al 2,3%
(-0,3%) nel 2023.
“LA GUERRA si aggiunge alla se-
rie di choc che hanno colpito
l’economia globale negli ultimi
anni – ha spiegato il capo eco-
nomista del Fondo monetario
internazionale, Pierre-Olivier
Gourinchas –. Come le onde si-
della guerra era in rialzo per la
pandemia, secondo le prospet-
tive del Fmi resterà elevata più
a lungo del previsto e “compli-
cherà” l’azione delle banche
centrali, alle prese con il conte-
nere le pressioni dei prezzi e
salvaguardare la crescita. Il
Fondo prevede un’inflazione al
5,7% quest’anno per le econo-
mie avanzate e all’8,7% in quel-
le emergenti e in via di svilup-
po. In questo contesto, il Fon-
do indica come “appropriata”
la risposta della Fed all’infla-
zione con l’aumento dei tassi di
interesse (potrebbero aumen-
tare di mezzo punto già alla
prossima riunione della Banca
IN RITIRATA
t AUTOMOTIVE SOSPESA LA PRODUZIONE, AMMORTIZZATORI SOCIALI PER 2.700 DIPENDENTI
gente e necessario”. Parallela-
mente, si prevede una contra-
zione del Pil russo nel 2022,
con un calo di circa l’8,5 per
cento (e un ulteriore calo di cir-
ca il 2,3 nel 2023) e del 35 per
cento per l’Ucraina, stima in-
certa perché legata all’evolu-
zione del conflitto e ai limiti
della misurazione.
UNO DEGLI ASPETTI interessan-
ti che rileva il Fmi riguarda il
legame con il settore energeti-
co e quindi la transizione. “La
guerra ha messo in evidenza
l’urgenza di tagliare la dipen-
denza dall’energia ad alta in-
tensità di carbonio e di accele-
-1,1%
LA RIDUZIONE del Pil
prevista per l’Eurozona
dall’Fmi nel 2022, dal 3,9%
delle stime precedenti
al 2,8% delle attuali.
In Europa i disoccupati
saranno il 6,5% nel 2022
e il 6,4% nel 2023, mentre
nell’Eurozona calerebbero
al 7,3% nel 2022 e al 7,1%
nel 2023 dal 7,7% del 2021
sulla stabilità finanziaria – di
fronte alle crescenti preoccu-
pazioni in merito alla sicurezza
energetica e all’accesso alle
fonti energetiche, la strategia
di transizione energetica po-
trebbe subire battute d’arresto
per qualche tempo.” La crisi e-
nergetica potrebbe alterare la
velocità dell’eliminazione gra-
duale delle sovvenzioni ai
combustibili fossili nei mercati
emergenti e nelle economie in
via di sviluppo “mentre l’au-
mento della pressione inflazio-
nistica potrebbe indurre anche
le autorità a ricorrere a sussidi
o altre forme di sostegno fiscale
alle famiglie o aziende”.
due impianti di
gas naturale liquefatto, che po-
trebbero fornire a regime 5 mi-
liardi di metri cubi l’anno, ma
non prima di fine 2023; 1,5 mi-
liardi potrebbero arrivare
dall’Angola e poi dal Mozambi-
co dove un progetto potrebbe
produrre 3,4 milioni di tonnel-
late l’anno ma non inizierà pri-
ma di fine anno. In pratica, si
punta a coprire entro il 2023
circa il 50% dell’attuale import
di gas dalla Russia, un target
che dovrebbe essere centrato,
ma che potrebbe non risolvere
le necessità più immediate,
quelle che si presenteranno a i-
nizio del prossimo inverno.

Stellantis ferma l’impianto russo

smiche, i suoi effetti si propa-
gheranno in lungo e in largo,
attraverso i mercati delle ma-
terie prime, il commercio e i
collegamenti finanziari”. La
Russia, ha aggiunto Gourin-
chas, è infatti un importante

fornitore di petrolio, gas e me-
talli e, insieme all’Ucraina, di
grano e mais. “La riduzione
dell’offerta di queste materie
prime ha fatto salire notevol-
mente i loro prezzi. I più colpiti
sono i Paesi importatori di ma-
terie prime in Europa, Caucaso
e Asia centrale, Medio Oriente,
Nord Africa e Africa subsaha-
riana. Ma l’impennata dei
prezzi di cibo e carburante
danneggerà le famiglie a basso
reddito a livello globale”. Pro-
prio quando sembrava in vista
una ripresa duratura dal crollo
economico globale indotto
dalla pandemia, la guerra ha
creato la prospettiva molto
reale che gran parte dei pro-
S
tellantis, la casa automobilistica
sorta dalla fusione di Fca (Fiat
Chrysler) e Psa (Peugeot e Ci-
troen), ieri ha reso noto di aver sospeso
la produzione del suo stabilimento rus-
so di Kaluga, 200 chilometri a sud-est
di Mosca, che produce furgoni e viene
gestito in comproprietà con la casa au-
tomobilistica giapponese Mitsubishi.
La motivazione sta nelle difficoltà logi-
stiche e nelle sanzioni occidentali con-
tro Mosca per l’aggressione russa all’U-
craina. La produzione nello stabili-
mento era già interrotta da inizio apri-
le. La società ha spiegato che non sa
quanto durerà la sospensione della
produzione. La quarta maggior casa
automobilistica del mondo, che ha pro-
dotto e venduto i marchi Peugeot, Ci-
troën, Opel, Jeep e Fiat in Russia, de-
tiene però solo l’1% del mercato auto
del Paese. Stellantis è solo l’ultima di
decine di società estere che hanno an-
nunciato la chiusura temporanea
di negozi e fabbriche in Russia
o hanno affermato di aver la-
sciato il Paese per sempre
dopo l’avvio della “opera-
zione militare speciale”
contro Kiev il 24 febbraio.
“Dato il rapido aumento
quotidiano delle sanzioni in-
crociate e delle difficoltà logisti-
che, Stellantis ha sospeso le sue opera-
zioni di produzione a Kaluga per ga-
rantire il pieno rispetto di tutte le san-
zioni incrociate e per proteggere i suoi
dipendenti”, ha affermato Stellantis in
una nota. L’amministratore delegato di
Stellantis, Carlos Tavares (nella foto), a
fine marzo aveva affermato che il grup-
po avrebbe dovuto chiudere a breve lo
stabilimento di Kaluga poiché i riforni-
menti di componenti stavano fi-
nendo. L’impianto dà lavoro a
2.700 persone: la società
continuerà a pagare gli sti-
pendi attraverso l’utilizzo
di ammortizzatori sociali
locali e utilizzando i perio-
di di ferie anticipati, ha spie-
gato Stellantis a Reuters.
STELLANTIS aveva già sospeso tutte le
esportazioni e le importazioni di veicoli
con la Russia a causa dell’invasione
dell’Ucraina da parte di Mosca, spo-
stando la produzione nell’Europa occi-
dentale. L’azienda ha anche affermato
che sta congelando i piani per ulteriori
investimenti nel Paese. La produzione
di furgoni a Kaluga era rimasta solo per
il mercato russo. Sempre ieri General
Motors, che il 28 febbraio aveva inizial-
mente sospeso le importazioni in Rus-
sia e l’attività commerciale, ha reso no-
to di stare licenziando la maggior parte
dei suoi 66 dipendenti. Gm, che non ha
stabilimenti in Russia, vi vendeva solo
circa 3mila veicoli l’anno prima della
sospensione. Ieri il titolo Stellantis a
Piazza Affari ha chiuso in calo del
5,16% a 13,348 euro, ma il tonfo non è
stato causato tanto dalla sospensione
dell’attività in Russia quanto dallo stac-
co del dividendo, che ha riguardato an-
che UniCredit, Banca Mediolanum,
Banco Bpm. Depresso da questi effetti,
l’indice FtseMib ha perso lo 0,96%.
FQ
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
UMORI ALTERNI • I partiti si rimettono in riga (fino a quando?)
La maggioranza è risorta:
tutti buoni come vuole Mario
» Luca De Carolis
LECCA LECCA e Giacomo Salvini
Q
ualcuno fa il broncio,
qualcun altro non ri-
nuncia a un po’ dei
suoi emendamenti,
altri rimarcano quanto si stan-
no sacrificando per la maggio-
ranza. Però nel martedì dei
IL BUONUMORE mille vertici sui provvedimenti
di legge, nessuno tra i partiti
del governo Draghi strappa e
DEL PREMIER neppure forza, neanche per
finta. Il mare piatto della mag-
gioranza si increspa solo in se-
IN SMART rata sul ddl Concorrenza, che
in pancia ha le spinose norme
sui balneari: ma per ora solo sul
WORKING metodo e sulla tempistica.
PIÙ TIMOROSE e calcolatrici che
responsabili, le forze politiche
, PERBACCO,
Mario Draghi
ha il Covid ed è bloc-
si mostrano ligie all’appello pa-
squale del presidente del Con-
siglio, formulato sul Corriere
cato nella villa in Um- della Sera: “Non sentitevi in u-
bria. Ma niente paura: na gabbia, progettate il futuro
è già operativo il “go- con ottimismo”. Siate lieti e so-
verno di Città della prattutto collaborativi, ha in
Pieve”, un gabinetto sostanza esortato Draghi nella
efficientissimo (come sua prima intervista da pre-
il suo premier) seppur mier su un quotidiano. E, fatta
telematico. Il Foglio ci molto parziale eccezione per la
racconta il contagio di Lega, i partiti di maggioranza
Draghi con la solita, si affannano a dargli retta, nel
immutata fiducia. “Ci nome di una pax draghiana
scherza sopra e non per adesso comodissima. La
ha perso il buonumo- prova si vede nel martedì ingol-
re”. Il Draghi, s’inten- fato di riunioni di maggioran-
de: giulivo, ma sobrio. za, in cui il ministro per i Rap-
Sta bene ma non par- porti con il Parlamento, il
la: “Non esageriamo: 5Stelle Federico D’Incà, cerca
non è rispettoso da- di tenere tutto e tutti assieme.
vanti ai tanti italiani Con il primo vertice mattutino
vittime del Covid”. sulla riforma del Csm che va li-
Certo il virus ora non è scio. Niente pioggia di emen-
il massimo, vista la fit- damenti, come pure si vocife-
ta agenda di questi rava alla vigilia. Forza Italia, su
giorni che prevedeva richiesta esplicita di Palazzo
le missioni in Angola e Chigi, mette subito le mani a-
Congo per siglare la vanti, con il capogruppo alla
caccia alle fonti ener-
getiche alternative a
Camera Paolo Barelli: “Aveva-
mo delle istanze, ma se anche
quelle di Putin. An- gli altri partiti non presentano
dranno da soli Di Maio
e Cingolani, ma non
emendamenti noi non lo fare-
mo”. Tradotto, nessun soste-
bisogna preoccuparsi:
Draghi ha già prepara-
gno alla Lega, che manterrà
quelli sui quesiti referendari e
to tutto (“trattative
già avviate e date per
si limiterà a votare quelli di
Fratelli d’Italia in merito. È la
concluse: la presenza ratifica della tregua.
dei ministri italiani Così neanche i 5Stelle pre-
servirà per sancirne sentano nulla: anche se, fanno
l’operatività”). E poi sapere, non voteranno la parte
“la villa umbra, assicu- sulla separazioni delle funzio-
ra chi l’ha frequentata, ni. Volevano la possibilità di
è già equipaggiata per due passaggi dalla funzione di
tutto”. Draghi in smart pm a quella di giudice e vice-
working è sempre Dra- versa, invece che uno solo come
ghi, mica uno scemo previsto dalla riforma. “L’at-
qualunque. Il vero fa- tuale formulazione dell’artico-
stidio – fa notare il Fo- lo 12 non ci trova d’accordo, ci
glio – è il rumore di asterremo” conferma il capo-
fondo della sua mag- gruppo in commissione Giu-
gioranza. “Difficilmen- stizia, Eugenio Saitta. Ma non
te Draghi riuscirà a i- si correranno rischi in aula, sal-
solarsi (politicamen- vo trappole impreviste. Lo cer-
te) dal tramestio dei tifica anche Maria Elena Bo-
partiti che lo sosten- schi. Perché è vero, Italia Viva
gono”. Come le zanza- insiste con una quarantina di
re: quella sì, è una sec- emendamenti al testo, “ma in
catura. aula ci asterremo, e se il gover-
no avesse messo la fiducia l’a-
vremmo votata” garantisce l’ex
ministra renzianissima. Così
nel pomeriggio inizia tra dissi-
mulati sbadigli la di- AL VOTO
scussione generale sul
testo a Montecitorio, NIENTE
con voto finale atteso PIOGGIA
domani. Nel frattempo
la maggioranza discute DI RICHIESTE
della risoluzione al Def,
da votare oggi. Tutti SU GIUSTIZIA
chiedono qualcosa da
inserire nel testo, e si di-
E DEF
scute.
Anche perché in di-
versi, dalla Lega al M5S, invo-
cano un riferimento allo sco-
stamento di bilancio. Nella
bozza è prevista questa possi-
bilità se dovessero peggiorare
le cose ma di fatto non si impe-
gna il governo a fare nuovo de-
ficit. Nel dettaglio, l’articolo 4
impegna l’esecutivo a presen-
tare una relazione “per aggior-
nare il piano di rientro” finan-
ziario e a chiedere “l’istituzione
di un Fondo energetico euro-
peo straordinario, a supporto
della lotta al caro energia” – te-
ma caro al Movimento –, qua-
lora “si verifichi un peggiora-
mento dello scenario economi-
co”. Mentre all’articolo 8 si par-
la di “un nuovo piano per la ra-
teizzazione della riscossione
dei tributi relativi alle cartelle
di pagamento già emesse”. E
qui si nota la mano soprattutto
La pax
Il premier
Mario Draghi
ha invocato
l’unità
nazionale
FOTO LAPRESSE
del centrodestra. Ma la
bozza invoca anche “u-
na revisione sostanziale
del meccanismo del
Patto di stabilità e cre-
scita” europeo. E chiede
“una riduzione com-
plessiva della pressione
fiscale”.
In serata, vertice sul
ddl Concorrenza. Del
merito, quindi anche
dei balneari, non si arriva nep-
pure a parlare.
IL NODO sono i modi e quindi i
tempi per l’approvazione del
testo. Perché tutti i capigruppo
chiedono subito la garanzia di
due piene letture del provvedi-
mento. Tradotto: non vogliono
che una della due Camere ci la-
vori, e che l’altra debba limitar-
si ad approvare un pacchetto di
fatto già chiuso, senza poter
apportare vere modifiche. È
ciò che dovrebbe succedere per
la riforma del Csm e per la legge
delega sul Fisco, se reggerà l’ac-
cordo di maggioranza. Ma sul
dl Concorrenza, pure nel mar-
tedì della pax, non è così sem-
plice. Per questo l’ennesima
riunione viene aggiornata a og-
gi. Perché non è proprio il caso
di cercare guai, per il governo.
POLITICA l 9
RIFORMA CARTABIA
t
“La Carta fatta
a pezzi”: l’Anm
verso lo sciopero
» Antonella Mascali
I
magistrati in stato di agitazione, anche se non ancora in
sciopero, tutti schierati contro la riforma del Csm e dell’or-
dinamento giudiziario “intimidatoria”. I parlamentari ver-
so il sì alla riforma in nome della realpolitik. Ieri, sembrava di
essere in contemporanea su due pianeti diversi. Da un lato, la
Giunta dell’Anm, in conferenza stampa, denunciava lo
smantellamento occulto di pezzi della Costituzione. Dall’al-
tro, nell’aula di Montecitorio, si ascoltavano plausi di depu-
tati della maggioranza di governo per una riforma che servirà
a rendere “più civile” la giustizia, copyright Walter Verini, del
Pd, relatore insieme a Eugenio Saitta di M5s. Mentre scri-
viamo, il comitato direttivo centrale, il “Parlamentino”
dell’Anm, in tarda serata, si appresta ad accogliere la propo-
sta della Giunta di protestare, intanto, organizzando “notti
bi anc he” di informa-
zione su questa riforma
e lettura di documenti
prima delle udienze. I-
niziative queste, in at-
tesa dell’assemblea ge-
nerale straordinaria
del 30 aprile che dovrà
votare sullo sciopero
che molte toghe hanno
chiesto.
UNA RIFORMA, si legge
nel documento della
Giunta, concepita per
“intimidire i magistra-
ti” e che vuole “magistrati burocrati”. In
mattinata c’era stata una conferenza MAGISTRATI
stampa della Giunta dell’Anm presiedu-
ta da Giuseppe Santalucia, che ha lancia- ORA STATO
to una critica netta: questa riforma DI AGITAZIONE
“guarda al passato, crea una struttura
sempre più gerarchica, accentra poteri e
POI ASSEMBLEA
utilizza l’aspetto disciplinare per con- IL 30 APRILE
trollare i magistrati, impaurirli nel loro
delicatissimo compito relegandoli a un
ruolo impiegatizio". Il riferimento è al punto, delegato al go-
verno, che preoccupa moltissimo i magistrati, ovvero il “fa-
scicolo per la valutazione del magistrato” da parte del Csm,
anche con dati statistici, rispetto all’attività svolta, inclusa
quella cautelare, “sia sotto il profilo quantitativo che quali-
tativo”. Sul fascicolo, il segretario, Salvatore Casciaro, ha ag-
giunto: “L’idea di trasformare il dirigente dell’ufficio giudi-
ziario in un manager nuoce all’indipendenza. Istituire un fa-
scicolo delle performance è sbagliato, la verità processuale
non è precostituita ma si forma faticosamente nella dialettica
delle parti”. Bocciata anche la separazione delle funzioni, ov-
vero l’obbligo per pm e giudici di scegliere cosa fare entro i
primi 10 anni di carriera. Santalucia ha parlato di una scelta
“elusiva del dettato costituzionale”ritenendo che la riduzione
a uno solo passaggio di funzioni, dai quattro attuali, è la stra-
da della separazione delle carriere: “Senza guardare in faccia
la Costituzione, la si cambia”. Italo Federici, vicesegretario
Anm rimarca che “il giudizio negativo” è complessivo, “non
c’è una norma che possa ridurre di un giorno la durata del
processo”. Invece, conclude sarcastico, “se l’obiettivo della ri-
forma è aumentare a dismisura il controllo sui magistrati, al-
lora lo ha raggiunto in maniera brillante”. Articolo 101, unico
gruppo che non fa parte della Giunta, aveva proposto di chie-
dere ai magistrati fuori ruolo, per protesta, di tornare nei pro-
pri uffici giurisdizionali. Tutti d’accordo che i magistrati sono
contro questa riforma non per “corporativismo”, ma per la
forte preoccupazione per il servizio giustizia.
10 l PIAZZA GRANDE IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

Inviate le vostre lettere (max 1.200 battute) a: il Fatto Quotidiano

00184 Roma, via di Sant'Erasmo n° 2 - lettere@ilfattoquotidiano.it

Pasolini e i fascismi
NONC’ÈDICHE (anche tra gli ucraini) LODICOALFATTO
Gentile direttore, personalmen-
DANIELE LUTTAZZI te mi è capitato di usare l’espres-
sione di Pier Paolo Pasolini –
seppur fuori contesto – “Il fasci-
Vittime “Il conflitto è solo orrore:
smo degli antifascisti”, per espri-
mere l’idea che purtroppo non e-
sistono parti politiche (e tanto
uccide anche gli animali innocenti”
DORMIRE IN QUATTRO FASI:
meno linee editoriali) che possa-
no dirsi esenti, a prescindere, da GENTILE DIRETTORE, cara redazione, di tutte
estremismo oppure da compor- le immagini e notizie insopportabili che la guerra

È LA MODALITÀ GIUSTA
tamenti contrari rispetto a genera una, per me almeno, ha segnato “il col-
quanto da sempre predicato. mo”, ispirandomi un grido silenzioso e impoten-
Ebbene, adesso credo proprio te, ma terribile: gli animali massacrati o morenti
che sia il caso di usare “Il puti-

SOTTO I BOMBARDAMENTI
dello zoo di Mariupol e il pianto delle tigri sibe-
nismo degli antiputiniani”. riane, simile a un lamento umano. Sì, perché gli
LUCA MENICHETTI animali non hanno risorse spirituali a cui appel-
larsi nel dolore, ed è perciò orribile la loro soffe-
Gaffe e contraddizioni renza; e perché nella loro innocenza assoluta è
rimasta per noi la traccia del Paradiso perduto, dal

K
IEV. La guerra ha fatto riscoprire a molti u- dei giornali su Zelensky quale essi, a differenza dell’uomo, non furono In fuga Una signora ucraina e il suo micio
craini l’antica abitudine di dormire a spezzo- Caro direttore, ho letto il suo e- cacciati. E la guerra, che li trascina negli orrori
ni, che per lungo tempo, prima della Rivolu- ditoriale “Amarsi un po’”, che lei dell’uomo, è maledetta anche per questo. che nell’omonimo dipinto di Bruegel corre armata
zione industriale, fu una pratica normale e conclude con la frase “è un ma- La guerra è SOLO distruzione e morte, dietro il verso la bocca dell’inferno.
diffusa. Il sonno è oggetto di una quantità crescente di nicomio”. Quando si è di fronte paravento retorico di motivazioni ideali che in Non è gratuita la divagazione pittorica: l’angoscia
studi, in parte favoriti dalle circostanze eccezionali de- al tema vita-morte bisogna te- realtà sono pretesti: che finzione oscena. Quei di questi momenti ha bisogno di consolarsi con
terminate dal conflitto, e Oleg Machno, un biologo che nere a freno emozioni primarie potenti che incitano alla corsa alle armi, o che un dialogo alto, quale possono offrire solo le a-
insegna all’università della capitale, è molto apprezza- formidabili come paura e ag- cooperano perché la corsa proceda a valanga, o nime grandi, capaci di cogliere il mistero: laica-
to in questo campo di ricerche, nonostante abbia l’a- gressività, in un difficile eserci- gli intellettuali convertiti al verbo marinettiano mente, confrontandosi con il messaggio dell’arte.
spetto di uno che eviteresti in una lavanderia a gettoni. zio di equilibrio. Osservare le della guerra igiene del mondo, tutti somigliano al- Ma è sempre insopportabile il pensiero dell’Eden
Nel 2014, durante la guerra in Crimea, alcune sue in- reazioni degli altri in queste si- la figura scarmigliata dipinta da Henri Rousseau, brutalmente profanato.
dagini in trincea gli permisero di formulare la teoria del tuazioni è istruttivo, fa capire il detto “il Doganiere”, a metafora della guerra, o Grazie dell’ascolto.
“sonno tetrafasico”, con cui ipotizzava che la pratica di carattere delle persone. Sfortu- alla stravolta Dulle Griet (Margherita la pazza), SUSANNA DE SIMONE
dormire otto ore di fila sia sostanzialmente una con- nato chi deve prendere decisio-
venzione moderna determinata dalla pace. Dalla con- ni importanti. In genere, chi
sultazione approfondita di articoli scientifici, cronache decide lo fa tenendosi riparato
di giornale, corrispondenza fra amanti e altri docu- dagli interessi che rappresenta,
menti del passato, Machno ebbe presto la conferma che in un processo di deresponsa-
il sonno segmentato è stato dominante tra gli esseri u- bilizzazione personale. Consi- Mar Mediterraneo a Sud. Un a- ti la questione prima o poi si ri- che sono imprenditori, quindi
mani per migliaia di anni: una predisposizione proba- derati gli attori in gioco la pro- reale geopolitico europeo allar- presenterà con tutte le nefaste conoscono le leggi del libero
bilmente ereditata dai nostri antenati preistorici, sem- spettiva è raggelante. gato che tutti invidierebbero. conseguenze. mercato, sanno benissimo che se
pre all’erta contro gli attacchi dei predatori notturni, e GIORGIO PIRRÉ Certo, bisognerebbe farlo con i PIETRO MONFARDINI una merce è rara (in questo caso
poi proseguita grazie alle guerre, molto più frequenti di russi senza Putin e riuscire a co- la forza lavoro necessaria), per
adesso. Secondo le sue ricerche, di notte le persone dor- Chiediamo gas al Congo municargli nel giusto modo Le sanzioni sono l’a rma ottenerla la devono pagare ad un
mivano di solito in quattro fasi distinte di dieci minuti queste intenzioni. Tanti ne sa- prezzo maggiore. Facciano of-
l’una, intervallate da un periodo di veglia di due ore, che scordandoci dei morti rebbero entusiasti, ne sono cer- del governo Draghi ferte sostanziose e vedranno che
in genere dedicavano allo studio, alla conversazione, I ministri Di Maio e Cingolani to. Giovine Italia, Giovine Eu- Questo sarà ricordato come il i loro organici si riempiranno in
alla preghiera e al sesso (non necessariamente in que- volano in Congo per cercare con- ropa, Giovine Eurasia. Che ces- governo delle sanzioni. Per chi un baleno. Se invece, ed è questo
st’ordine). Machno non insiste, dice solamente che le tratti di fornitura di gas, così da sino le armi e che ciò avvenga. non si è vaccinato stanno arri- il vero problema, vogliono che
nuove abitudini sono dovute ai cambiamenti determi- sostituire quello venduto da Pu- ALFONSO BORASCHI vando le multe, per chi non è do- chi lavora per loro sia disposto a
nati dal conflitto, per esempio il fatto che, nel Donbass, tin. Chissà se, prima di firmare, tato di Pos arriveranno a breve e, sopportare turni estenuanti ac-
molte persone si ritrovino con orari più flessibili: dor- vorranno sapere dalle autorità Occorre frenare peraltro, sono ricominciate a contentandosi di un salario da
mire in quattro fasi è la modalità da cui gli esseri umani congolesi perché si oppongono piovere le cartelle esattoriali. Per fame, be’, allora è più che logico
traggono i benefici maggiori, durante una guerra. Del alle indagini italiane sull’ucci- l’espansionismo Nato non parlare dell’aumento conti- che nessuno, anche se non per-
resto, nel regno animale, molte specie riposano in fasi sione del nostro ambasciatore Ma quanti esseri umani dobbia- nuo dei prezzi per i beni di prima cepisce alcun reddito, preferisca
distinte, non in modo ininterrotto, per non venir man- Attanasio e del nostro carabinie- mo ancora sacrificare sull’altare necessità. E dire che il premier a- starsene sul divano a guardare il
giati a sorpresa da un coccodrillo, da un leone, o da nes- re Iacovacci, ostacolando ogni i- della nostra idiozia prima di ca- veva promesso che non avrebbe soffitto piuttosto che massacrar-
suno dei due. In un esperimento condotto a Mariupol’ niziativa della nostra magistra- pire che la guerra si ferma solo messo le mani nelle tasche degli si di lavoro per farli arricchire.
la settimana scorsa da scienziati russi del Gruppo Wa- tura. Chissà se lo faranno, anche quando la Nato dichiara ufficial- italiani. MAURO CHIOSTRI
gner, un gruppo di operaie è stato tenuto tutto il wee- se per quelle due vittime italiane mente di de-nuclearizzare i Pae- GABRIELE SALINI
kend in assenza di qualsiasi fonte di luce. Dopo qualche non si fanno fiaccolate, non si e- si appartenenti al ex Patto di
ora, già dormivano secondo i cicli scoperti da Machno. spongono striscioni e non si mo- Varsavia di bloccare la propria e- I giovani sono svogliati?
O forse erano morte. Chi può dirlo? C’eravate? A poco a bilitano i professionisti della in- stensione nei paesi confinanti
poco, il sonno tetrafasico smise di essere un’abitudine dignazione permanente. come Finlandia, Svezia, Norve- No, sono pagati poco
condivisa. “I lunghi periodi di pace e l’illuminazione ar- NAZZARENO TITTARELLI gia (che in 70 anni dalla loro di- Si avvicina l’estate ed è comin-
tificiale permisero alle persone di tirare tardi nei locali chiarata neutralità non sono mai ciato il solito piagnisteo dei ri-
da ballo e nei pub: andarono a dormire all’alba, e questo Unire Europa e Russia stati minacciati di invasione)? storatori che non riescono a tro-
determinò ovunque una compressione del sonno, e in L’Europa, questa entità guidata vare personale per le loro attivi-
Italia le maratone Mentana”, spiega Machno alla pre- per arrivare alla tregua da neopatentati o vecchi con pa- tà. Molti chef stellati e gestori di
sentazione del suo libro sulla storia del sonno, “Dormi- Un lettore ha scritto che bisogna tente scaduta, dovrebbe capire i- locali alla moda, senza vergogna,
vano, gli antichi greci?” (sottotitolo: “Anche nel cavallo integrare la Russia con l’Euro- noltre che questa de-militariz- imputano tale fenomeno al fatto
di Troia?”), compiacendosi di ricercati indugi, e con u- pa. Scrissi nella fase iniziale zazione degli Stati di confine è a che i giovani d’oggi “non hanno
na voce monotona che farebbe addormentare tutti, a delle trattative che quello era vantaggio della nostra sicurezza voglia di lavorare” (signora mia,
lasciarla fare. “Ah! come si respira bene all’aperto,” e- ciò che a quei tavoli bisognava e garanzia di pace presente e fu- dove andremo a finire!) e, natu- LEGGI, GUARDA, ASCOLTA,
sclama quindi durante il rinfresco in piazzetta, e subito dire, guardando all’E u ra s i a tura, anche se i guerrafondai ol- ralmente se la prendono con il ESPLORA. Inquadra il Codice QR e
sente il bisogno di accendere una sigaretta e di buffarne (naturale traduzione geopoliti- treoceano la pensano diversa- Reddito di cittadinanza che, accedi a FQEXTRA, la versione digi-
due boccate. Il fumo della sigaretta gli esce bianchis- ca dall’elemento geografico). mente. La soluzione definitiva manco a dirlo, farebbe rimanere tale del nostro quotidiano
simo dalla bocca aperta, e finisce in faccia a un prete di Amicizia a est e verso i Paesi del va trovata ora e subito, altrimen- i ragazzi “sul divano”. Ora, visto
52 anni. “In passato ha sofferto di insonnia, ma dopo
aver letto il suo articolo sul sonno quadrifasico vado a
dormire alle 23 e mi sveglio alle 7”, lo sfotte il prete, sotto
una lapide con le parole, già storiche mentre le diceva, Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130;
(Presidente e amministratore delegato) Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n° 4;
di Zelensky. Una bellezza eritrea sta ridendo per qual- Antonio Padellaro (Consigliere) Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo;
Direttore responsabile Marco Travaglio
cosa che ho detto (“Avete saputo dell’uomo che da 20 Luca D’Aprile (Consigliere delegato all'innovazione) Società Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5ª n° 35
Lorenza Furgiuele (Consigliere indipendente)
anni continuava a svegliarsi per colpa del proprio rus- Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo Giulia Schneider (Consigliere indipendente)
Pubblicità: Concessionaria esclusiva per l’Italia e per l’estero
SPORT NETWORK S.r.l., Uffici: Milano 20134, via Messina 38
Vicedirettori Salvatore Cannavò, Maddalena Oliva
sare? Finalmente ha trovato la soluzione: è andato a Caporedattore centrale Edoardo Novella Tel 02/349621– Fax 02/34962450.
dormire in un’altra stanza.”). Non mi resta che circon- Caporedattore vicario Eduardo Di Blasi Roma 00185 – P.zza Indipendenza, 11/B.
mail: info@sportnetwork.it, sito: www.sportnetwork.it
Caporedattore Stefano Citati
darle le spalle con un braccio, ebbro di comando. Art director Fabio Corsi COME ABBONARSI Distributore per l’Italia: Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. - Segrate
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IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022 PIAZZA GRANDE l 11

L’ALTRODISSENSO
QUESTA GUERRA HA GIÀ EMILIANO MANFREDONIA*

UN VINCITORE: L’IPOCRISIA Non si può parlare

di pace senza essere
S
e la Verità è la prima vit- FABIO MINI invece pura ipocrisia la pretesa di

tima della guerra, l’Ipo-
crisia è la trionfatrice.
In Ucraina non si capi-
sce più chi sono i macel-
lai, quelli che colpisco-
no “indiscriminatamente” con ar-
unum castigabis, centum emenda-
bis analogo e quasi contempora-
neo a quello cinese dello Han Shu,
ripreso da Mao, dalle Guardie ros-
una speculazione fantasiosa: è
un’ipocrisia eletta a “dottrina” mi-
litare che prende il nome dal
Dahiya–il sobborgo di Beirut sede
tacciati di putinismo
Usa, Nato e Ue di sostenere la guer-
ra ucraina per garantire la soprav-
vivenza della Civiltà contro la Bar-
barie e della Democrazia contro la
Tirannide. Per questi Valori ideali
e non per ideologie, biechi interessi

mi vecchie o quelli con le armi nuo-
ve ricevute in dono. Un mese fa si
accusavano i russi di bombardare
spietatamente, come già in Cece-
nia e Siria, e si suggeriva di colpire
gli obiettivi soltanto con armi di
precisione e dall’alto, molto in alto,
in modo da salvaguardare i civili.
Come se quanto fatto da noi (ame-
ricani ed europei) nei Balcani, in I-
raq, in Afghanistan, in Libia, in Si-
ria fosse stato umanitario o solo ro-
ba da videogiochi. Oggi si grida allo
scandalo se i russi lo fanno vera-
mente e i morti ci sono ugualmen-
te. Purtroppo il dilemma delle vit-
time innocenti è stato superato già
nella Seconda guerra mondiale,
con i bombardamenti a tappeto e
altre distruzioni indiscriminate. È
tornato alla ribalta con le guerre
calde della Guerra fredda
ed è stato superato du-
rante le guerre balcani-
che, quando la scusa dei
“danni collaterali” diven-
tò una prassi dei bolletti-
ni di guerra. Da allora tali
danni non sono più for-
tuiti, ma calcolati e deli-
berati. La decisione di
comprendere i civili tra le
vittime è soltanto una
questione di rapporto fra
efficacia e danno. Un cal-
colo che è degenerato
nell’ipocrisia grazie alla
logica che l’efficacia di
colpire uno giustifica il
danno causato a cento
(parafrasi del detto latino
se e dalle nostre Brigate rosse –
tanto per capire come poco conti-
no le nobili origini). Inoltre in tutti
i teatri di guerra ci sono miliziani,
terroristi, mercenari ed estremisti
provocatori e criminali che occu-
pano strutture e tengono in ostag-
gio persone “innocenti”. Ed è ipo-
critamente “normale” che ci siano
vittime tra la popolazione. Ma an-
che l’Innocenza è una vittima della
guerra, poiché la si può calpestare
impunemente per ragioni di “so-
pravvivenza” o “umanitarie” nel
senso di colpire indiscriminata-
mente e sproporzionatamente
l’avversario, in uniforme e non,
combattente o “fiancheggiatore”,
per aumentare la deterrenza, ac-
corciare i tempi della guerra e al-
lungare quelli del recupero. Non è
di Hezbollah distrutto da Israele
nel 2006 – ed è stata applicata suc-
cessivamente nella Striscia di Gaza
nel 2008, ’12, ’14 e fino a oggi. C’è
un mix di ipocrisia e verità nel fatto
che Israele e i palestinesi combat-
tono per la propria sopravvivenza.
È verità che l’Ucraina di Zelensky
sta combattendo per la propria so-
pravvivenza, ma c’è tanta ipocrisia
nella pretesa di combattere per la
sopravvivenza dell’intero Occi-
dente negando o giustificando i
massacri delle proprie milizie. An-
che le neo-repubbliche del Don-
bass da otto anni lottano contro il
governo ucraino per la sopravvi-
venza, ma è ipocrita la loro pretesa
di essere innocenti. La stessa Rus-
sia ha invaso l’Ucraina per la so-
pravvivenza del proprio Stato e dei
popoli fratelli, ma è ipo-
crisia la sua pretesa che
non ci fossero alternati-
ve meno traumatiche
allora, o che oggi si con-
tinui a moderare la vio-
lenza. In realtà, dopo a-
ver ascoltato i “suggeri-
me nti” di chi non si
spiegava la “titubanza”
delle operazioni inizia-
li, la Russia è passata
dalle operazioni limita-
te e dalla minaccia po-
tenziale su Kiev alla de-
terrenza punitiva e “u-
ma ni ta ri a” nel senso
della Dah iy a: azione
sproporzionata e accor-
ciamento dei tempi. È
e delirio di potere, i tre “difensori”
ci dicono che è necessario alimen-
tare con armi e denaro la guerra
contro la Russia finora condotta
dagli ucraini in loro “nome e co-
gnome” e per loro conto. Nessuno
di noi occidentali può nascondersi
dietro la scusa della “sopravviven-
za”, anche perché l’abbiamo indivi-
duata in un condizionatore d’aria.
Ma soprattutto perché sappiamo
bene che la guerra sproporzionata
l’abbiamo inventata noi; la guerra
tra la gente l’abbiamo inventata
noi e l’abbiamo anche trasformata
in guerra sulla gente. Abbiamo in-
ventato la guerra chimica già du-
rante il Primo conflitto mondiale e
illustri strateghi la definirono “u-
manitaria” perché lo accorciava; e-
sattamente come la guerra atomi-
ca che la vulgata americana ci pre-
sentò come grande successo uma-
nitario perché mise fine al Secondo
conflitto mondiale e risparmiò vit-
time innocenti. Abbiamo inventa-
to la guerra al fosforo bianco shake
and bake che prima ti squarcia e
impana e poi ti cuoce al forno. Ab-
biamo inventato la guerra “utile”
che non considera chi si ammazza,
ma ciò che si ottiene. Abbiamo tra-
sformato le ricostruzioni post-bel-
liche in altre “guerre dopo le guer-
re”. Con questo curriculumdi “bre-
vetti” non possiamo invocare di
certo la civiltà, l’umanità e l’inno-
cenza. Da trent’anni siamo co-bel-
ligeranti e complici in guerre a casa
d’altri senza aver alcun motivo di
sopravvivenza.
C
ircola in tutto il mondo un’insana voglia di ar-
mi: è come un vento cattivo, che accompagna il
crescere dell’aggressività nei rapporti sociali e
politici. Questo fenomeno si manifesta anche
in sede parlamentare, non ultimo il parere della Com-
missione Finanze del Senato sull’abolizione dell’Iva per
la vendita delle armi e poi la gestione dell’aumento al 2%
delle spese per la difesa (solo il M5S col presidente Conte
hanno avuto il coraggio di contestare). Oggi non si può
parlare di pace senza essere tacciati per filo-russi o come
traditori della Resistenza. Siamo ancora liberi di dire
che la vita di ogni uomo è degna, che la guerra è un a-
bominio e che va bandita dalla storia? La posizione delle
Acli è questa. Non siamo stati sul divano a commentare
i fatti, ma siamo andati a Leopoli a portare la nostra so-
lidarietà, a capire cosa si può fare sul piano politico e in-
terreligioso per stare al fianco del popolo ucraino. C’è un
popolo crocifisso e conosciamo chi, invece, sta metten-
do i chiodi su quella croce. Sappiamo che agli orrori di
Bucha e a ogni altra nefandezza compiuta dall’esercito
russo deve essere dato un nome, e
per ogni morto, per ogni viola-
zione, dovrà essere trovato e
punito ogni colpevole, se-
condo la giustizia interna-
zionale. Ogni vita spezza-
ta, ferita, deve avere la sua
verità e uscire dall’anoni-
mato per chiedere giusti-
zia. Ma la guerra non si può
alimentare: inviare armi è co-
me mettere benzina sul fuoco. Bi-
sogna fare di tutto perché anche u-
na sola vita in più sia salva. E poi, ABOMINIO
terminato il conflitto, ci sarà il tem-
po per la verità. Le parole del Papa C’È UN POPOLO
interrogano tutti: i credenti, chia- CROCIFISSO
mati a dar conto della loro perso-
nale adesione al Vangelo nella vita
E CONOSCIAMO
quotidiana e nelle scelte che vanno CHI METTE
oltre la mera comprensione razio- I CHIODI SU
nale; i non credenti perché rifletta-
no sulla necessità di superare il QUELLA CROCE

PIOVONOPIETRE
meccanismo di morte imperante
perché “si è sempre fatto così”. Da
qui derivano segni, come quella di chiedere a una donna
ucraina e a una russa di portare la croce a una stazione
ALESSANDRO ROBECCHI della Via Crucis al Colosseo, una scelta non capita – ed è
l’aspetto più doloroso – dalle vittime di questa guerra. Il
militante nonviolento ha chiaro dove stia l’oppressore e

Dalla Francia all’Italia Qualcuno dove l’oppresso, la differenza sta nel fatto che egli sposta
la resistenza su di una dimensione diversa in cui l’op-
pressore si ritrova spiazzato. Non è una via semplice né

dica alla sinistra quale destra votare subito risolutiva – ma non sono risolutive neppure le
guerre – e richiede un coraggio che non è inferiore a
quello di chi sceglie di imbracciare le armi. È da questa
incomprensione che realtà come l’Anpi vengono inve-

D
omenica si vota in Francia, si
decide se tenersi l’usato sicuro
di Macron o gettarsi dalla rupe
verso madame Le Pen, una
specie di Meloni francese ma
meno corteggiata dai media.
Cinque anni fa i francesi si trovarono di fron-
te allo stesso identico dilemma: votare Ma-
cron sennò arriva Le Pen, quando si dice la
continuità. Insomma, turatevi il naso e vota-
te Macron, non so se vi ricorda qualcosa.
Assiste basito allo scontro un popolo in-
tero, gli elettori di sinistra, quelli della Fran-
ce Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. A-
vrebbero potuto andare al ballottaggio se al-
tre tribù di sinistra li avessero seguiti: trot-
zkisti, socialisti, comunisti. Diciamo tanto
della nostra, ma anche la sinistra francese
sembra il bar di Guerre Stellari.
Dunque lo scenario che si apre è il se-
guente. Vince Macron, tutto bene, per circa
sessanta secondi la Francia liberale si mo-
strerà riconoscente agli elettori di sinistra –
bravi, responsabili! – e poi tornerà al lavoro
come prima. Oppure vince Le Pen, e allora
la sinistra si prenderà la colpa, brutti stronzi
che preferite la signora fascista a Macron,
non vi vergognate? Uccidete l’Europa, ecce-
tera, eccetera.
Il modello francese differisce per molti
stite da accuse generalizzate ed irresponsabili.
piccoli particolari da quello italiano. Intanto nelle dimensioni della piccola farsa locale, Il mantenimento di una forza armata è consustan-
là si tratta del 22 per cento dei votanti, non quindi una specie di caricatura. I contorni ziale all’affermazione della sovranità delle Nazioni, e u-
poco. Un francese su cinque è disposto ad a- sono più sfumati, anche perché qui una sini- no degli effetti più disgraziati dell’aggressione russa è
scoltare con attenzione (fino a votarlo alle stra-sinistra o non c’è o è microscopica, e c’è stato quello di indurre Paesi neutrali a prendere in con-
presidenziali) un discorso che cambia i pa- invece abbondanza di sinistra-destra, quella siderazione l’adesione alla Nato. Non è giunta l’ora di
rametri, una sinistra popolare abbastanza che segue Draghi senza se e senza ma, e vota declinare anche sotto il profilo della difesa comune l’in-
radicale, di classe, quella che qui da noi quasi in Parlamento con Brunetta e Giorgetti. tegrazione comunitaria europea? Oggi, invece di invia-
non esiste e viene chiamata con di- Chi lo sa se esiste anche qui, co- re armi o spendere risorse del Pnrr per la base militare di
sprezzo sinistra-sinistra, sbertuc- me al di là delle Alpi, un’area cul- Coltano, è necessario fermare un esodo senza controllo
ciata in ogni modo, cosa che non ALLE URNE turale e politica che vagamente a cui assistiamo inermi, un dramma nel dramma che la
stupisce in un clima di rivalutazio-
ne della svastica. I CUGINI SONO guarderebbe a un cambio di siste-
ma, a un ribaltamento dei parame-
buona volontà di tanti cittadini non può certo contra-
stare. Organizziamo, invece, l’accoglienza dei profughi
Non è un caso che Mélenchon SUL BARATRO: tri sociali. Si direbbe di no, a giu- con un piano europeo che a cibo e alloggio affianchi un
passi qui, sui titoloni dei giornali,
come il “Populista”, o addirittura
L’USATO SICURO dicare dai sondaggi. Ma si direbbe
anche di sì, se si pensa che almeno
sostegno psicologico e l’inserimento nelle scuole e nel
sistema produttivo. L’amarezza sta nel constatare come
l’ “Antisistema”; cioè si gioca la so- DI MACRON quattro italiani su dieci non vota- la crisi ucraina, determinata dalla volontà di potenza di
lita carta della delegittimazione, O MADAME no, un po’ disgustati. Il voto di que- Putin, abbia avuto l’effetto di ricacciare indietro il mon-
mettendo insieme al tradizionale sti disperati è già oggetto di scan- do di 80 anni, di polarizzarlo in una nuova guerra fredda
derby destra-sinistra (uff!) un al- LE PEN dalo: si piegheranno verso le de- e, soprattutto, di destinare alla produzione e all’acquisto
tro più attuale scontro di civiltà: i stre, la soraLe Pen nostrana e il ba- di armi immense somme di denaro che avrebbero po-
futili sognatori-guastatori e i pro- ciatore di salami, oppure verso i so- tuto essere utilizzate per prevenire e combattere le pan-
fessionisti competenti (?). Segno dei tempi, stenitori del draghismo illimitato? Avver- demie, per lottare contro la desertificazione e favorire la
ma, a conferma, basta fare la prova infallibile tenza: chi si metta in testa di rispettare una transizione ecologica, per dare pane, lavoro e medicine
dell’insulto. Nel secolo scorso, se dicevi “Ehi, sana pregiudiziale antifascista (quindi no ai poveri di tutto il mondo.
al posto delle armi, spendiamo quei soldi in Meloni), ma anche di non votare chi abbia A questo non dobbiamo rassegnarci.
case popolari!”, eri un fesso comunista. Se lo sostenuto il governo Draghi, si metterà un *Presidente nazionale Acli
dici oggi sei un fesso populista. Ne abbiamo po’ nei pasticci. Non è un paese per giovani,
fatta di strada, eh! né per vecchi, né per donne, né per bambini,
La lezioncina francese non servirà a nien- né per non allineati, che fa brutto e poi ti di-
te. Ed è destinata a riproporsi qui, sempre cono “populista”.
12 l ZOOM IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

\/ \/
LA BEFFA
LA DIFESA DI TRENITALIA
“Disabili giù
dal treno? Colpa
dei passeggeri”

STRAGE DEL MOTTARONE
Funivia, Cassazione
annulla domiciliari
a due indagati
È
scontro sul caso dei 27
passeggeri disabili lascia-
ti a terra a Pasquetta no-
nostante la prenotazione di al-
trettanti posti su un treno da
Genova a Milano. Per Trenita-
lia la colpa sarebbe della disu-
manità dei viaggiatori già a
bordo, che avevano occupato i
loro sedili e si sono rifiutati di
restituirli. Nonostante l’inter-
vento della polizia, dicono
dall’azienda, “si è preferito non

L
a Cassazione ha annullato
con rinvio le misure cau-
telari richieste dalla Pro-
cura di Verbania nei confronti
di due indagati chiave del disa-
stro del Mottarone, che aveva
portato alla morte di 14 perso-
ne: Luigi Nerini, imprenditore
titolare della società concessio-
naria della funivia, ed Enrico
forzare”, “mettere a disposizio-
ne bus alternativi” ed evitare
“ulteriori tensioni e ritardi”. Gli
accompagnatori dei ragazzi
danno un’altra lettura: “La re-
sponsabilità non è di chi non si
è alzato, ma di chi non ha ga-
rantito il servizio – dice Giulia
Boniardi, dell’as s oc i az i on e

Trieste, yacht sequestrato all’oligarca russo Perocchio, direttore d’eserci-

zio. Sulla loro posizione si era
consumato uno scontro duris-

costa troppo: “Batterà bandiera mongola” simo fra magistrati: a fine mag-
gio la Procura li aveva messi in
carcere con un fermo, annulla-
to poi dalla giudice per le inda-
SEGUE DALLA PRIMA hanno fatto venire meno la bandiera – da qui la necessità gini preliminari Donatella
di reperirne una nuova – e con essa le coperture assicu- Banci Buonamici. Il procura-

È
una delle soluzioni studiate per uscire dall’impasse rative, che da sola potrebbe costare mezzo milione. tore Olimpia Bossi aveva pre-
in cui si trova oggi e che rende bene l’idea della com- La beffa di queste misure è che ad anticipare le spese è sentato un ricorso contro il
plicazione crescente delle sanzioni: persino l’Agen- lo Stato italiano, che poi potrà rivalersi sui proprietari una provvedimento, accolto a set-
zia del Demanio, infatti, ritiene troppo complicata la ri- volta cadute le sanzioni. Un passaggio che si annuncia tembre dal tribunale del Riesa- Haccade – Vogliono mettere le
chiesta di una bandiera italiana. Troppi controlli, troppa tutt’altro che scontato: i titolari pagheranno? E, nel caso me di Torino, che aveva dispo- persone una contro l’altra. Il fo-
burocrazia, troppi costi. Meglio ricorrere a una “bandiera in cui i costi dovessero rivelarsi esorbitanti (cosa più che sto i domiciliari. Decisione an- cus è la mancata tutela di un di-
di comodo”, vessilli che, grazie a impianti giuridici senza probabile), come si potrà bucare le società schermo che nullata ora dalla Suprema Cor- ritto, quello di viaggiare, non
troppi fronzoli (spesso emessi da Paesi senza nemmeno nascondono i veri proprietari? Le autorità italiane sono te. Difficile pensare che dopo dei ‘poveri disabili trattati ma-
un affaccio costiero), consentono la navigazione anche al- convinte di avere un asso nella manica, e di poter appli- quasi un anno sussistano anco- le’”. E quindi dell’inadeguatez-
le cosiddette carrette del mare. Il paradosso, in questo ca- care un “diritto di ritenzione”: per semplificare, il bene ra delle esigenze cautelari: la za del contratto di servizio fra
so, è che la scelta venga proprio dallo Stato italiano, am- viene restituito solo a chi paga i costi sostenuti dallo Stato. posta in palio sembra essere Trenitalia e la Regione. Testi-
ministratore temporaneo del super-yacht da mezzo mi- Ed essendo tutti beni di valore, è nell’interesse degli oli- l’impianto dell’accusa. Intanto, moni riferiscono di treni come
liardo attribuito all’oligarca Andrej Melnichenko. garchi saldare il conto. Ma la legge in materia è piuttosto a quasi un anno dalla strage, carri bestiame. Per Trenitalia il
La barca è stata bloccata a metà marzo dalla Guardia di vaga. Poi c’è un’altra questione: la proprietà dei beni. La nessuna novità sulla perizia convoglio “non era al massimo
Finanza mentre era in riparazione nel porto di Trieste. In “Sailing A.”, per quanto pubblicamente accostata a Mel- che dovrebbe accertare le cause della capienza” e due carrozze
quello stesso spazio, che appartiene a Fincantieri, deve nichenko, è di proprietà della Valla Yachts Limited, trust della rottura della fune. erano state “vandalizzate”.
però essere accolta una nave da crociera, anch’essa in ma- con sede alle Bermuda. Il solo equipaggio costa 200mila M. GRA. M. GRA.
nutenzione. In caso di ritardo, il colosso pubblico dei can- euro mensili, i costi complessivi potrebbero raggiungere i
tieri navali rischia di pagare 600 mila euro di penale. Ma 40mila euro al giorno, 1,2 milioni di euro al mese.
trasferire la “Sailing A.”non è affatto semplice. Le sanzioni MARCO GRASSO
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
AVEVA 35 ANNI
\/
SÌ IN COMMISSIONE
Roma ‘special city’,
primo ok. E Zinga
si fa il consulente
S “Bella Ciao”
otto l’albero del 2775° Na-
tale di Roma, la Capitale
d’Italia trova l’approva-
zione unanime in Commissio-
ne Affari costituzionali della
Camera della bozza di legge co-
stituzionale che potrà assegna-
re al Campidoglio gli stessi po-
teri delle regioni, fatta eccezio-
ne per la sanità e altre materie
da stabilire con la Regione La-
zio. Una rivoluzione attesa da
anni, per la quale bisognerà an-
cora lavorare, visto che la mo-
difica dell’articolo 114 della Co-
stituzione ha bisogno di mag-
gioranza qualificata in entram-
be le Camere per evitare la scu-
re del referendum costituzio-
nale. Poi ci vorranno altri due
anni prima che il trasferimento
dei poteri possa essere effetti-
vo. Per ora, i due articoli propo-
sti dal forzista Paolo Barelli e
dai dem Roberto Morassut e
Stefano Ceccanti hanno otte-
nuto l’unanimità. Ma alle Ca-
mere tutto può cambiare.
Nicola Zingaretti, governa-
tore del Lazio, però non ha at-
teso a nominare un suo consu-
lente individuale in materia di
“Rafforzamento delle compe-
tenze regolamentari e ammini-
strative di Roma Capitale”. Si
tratta del professor Alessandro
Sterpa, ex consigliere Pd del
Municipio XV, che andrà a
guadagnare 30 mila euro nei
prossimi 12 mesi, tenendo con-
to che fra un anno nel Lazio si
vota. “Non si capisce perché a
pagare debba essere la Regio-
ne”, dice Laura Corrotti, consi-
gliera regionale di Fratelli d’I-
talia. Insomma, nonostante
qualche altro Natale dovrà an-
cora passare prima di vedere
Roma con gli stessi poteri di Pa-
rigi e Londra, la Lupa continua
ad allattare i suoi cuccioli.
VINCENZO BISBIGLIA
\/
MILANO, I PM: NESSUNA PROVA
Accusa prof. di abusi
9 anni dopo: archiviato
È STATO archiviato dal gip di Mi-
q lano il maestro di una scuola ele-
mentare milanese finito sotto inchiesta
per violenza sessuale: ad accusarlo, tre
anni fa, era stata una diciassettenne che
fu sua alunna nel 2010, anno in cui, se-
condo la ricostruzione della ragazza,
l’uomo abusò di lei in tre diverse circo-
stanze. Gli accertamenti della Procura,
però, non hanno condotto “all’acquisi-
zione di alcun elemento di riscontro”,
mentre le indagini difensive hanno trac-
ciato “un quadro ben diverso da quello
esposto nella denuncia”, che fu presen-
tata formalmente dalla madre della gio-
vane. Come richiesto dai difensori, il
giudice ha trasmesso gli atti ai pm mi-
norili affinché procedano per calunnia.
Incidente a Roma, morta
l’attrice Ludovica Bargellini
LA SUA AUTO, una Lancia Ypsilon, è andata
a sbattere contro un muro in via Cristoforo
Colombo, all’incrocio con via di Grotta Per-
fetta, a Roma. I vigili del fuoco l’hanno estrat-
ta dalle lamiere nelle quali era rimasta inca-
TAR, LE MOTIVAZIONI
Pretendeva il tacco 12 dalle allieve, “Bellomo
uomo di legge, come tale sapeva di violarla”
L
a destituzione di Francesco Bellomo da consigliere di
Stato è una misura “proporzionata e giustificata, alla
luce degli addebiti specificamente contestati e della
gravità della lesione cagionata al prestigio e all’immagine
della magistratura amministrativa”. Lo ha stabilito il Tar
Lazio, respingendo il ricorso dell’ex magistrato che voleva
rientrare in servizio dopo che nel 2018 era stato messo alla
porta dopo lo scandalo delle vessazioni alle ex borsiste della
sua scuola di formazione: sottoposte a clausole di assoluta
fedeltà al “maestro” che imponeva minigonna e tacco 12 ol-
tre che limitazioni alla loro vita privata. Condotte che erano
valse a Bellomo un procedimento disciplinare per il com-
pimento di atti lesivi della dignità umana e l’uso indebito
della qualifica e del ruolo di magistrato e infine la destitu-
zione. Ritenuta pienamente legittima perché, secondo il
Tar, “dall’ampio quadro probatorio raccolto emerge una si-
tuazione abnorme, in cui le vicende strettamente personali
di alcune allieve venivano adoperate dal ricorrente con fi-
nalità pseudo-scientifiche e asseritamente formative, at-
traverso condotte incompatibili con il rispetto dell’obbligo
in capo a un magistrato di non compromettere la propria
credibilità e, con essa, il prestigio dell’istituzione giudizia-
\/
LAZIO, “CONCORSOPOLI”
Allumiere, prosciolto
il sindaco Pasquini
ANTONIO PASQUINI, sindaco di
q Allumiere ed ex capo staff dell’allora
presidente del Consiglio regionale del La-
zio, Mauro Buschini, è stato archiviato
nell’inchiesta per rivelazione di segreto
portata avanti dalla Procura di Civitavec-
chia su “Concorsopoli”. Rischiano il pro-
cesso, invece, altre 6 persone, tutti dirigen-
ti e funzionari del piccolo comune in pro-
vincia di Roma. La vicenda riguarda le as-
sunzioni a tempo indeterminato, da parte
della Regione Lazio, di militanti Pd e por-
taborse già presenti nell’ente con contratti
fiduciari, grazie alla “pesca” nell’elenco dei
non vincitori del concorso di Allumiere. Per
i pm, l’ex braccio destro di Buschini (que-
st’ultimo si dimise su pressing di Nicola
Zingaretti) non ha commesso reati.
strata, ma le sue condizioni sono apparse su-
bito gravissime. Trasferita all’ospedale San-
t'Eugenio, Ludovica Bargellini è morta per le
conseguenze dell’incidente. L'attrice, pi-
stoiese, 35 anni, aveva lavorato anche nella
serie tv The Young Pope diretta da Paolo Sor-
rentino. Era laureata in Costume al Centro
sperimentale di cinematografia.
ria che rappresenta”. Bellomo aveva invece lamentato la
violazione del suo diritto di difesa, la sproporzione della
sanzione, insomma l’uso strumentale e distorto del potere
disciplinare: contestando l’esistenza stessa dell’illecito ha
sostenuto di aver agito in buona fede nell’ambito dei suoi
compiti di ricerca e didattica e, nel caso del pressing ai ca-
rabinieri per ottenere l’accompagnamento coatto della sua
ragazza che lo aveva mollato, di aver agito per la “bonaria
composizione di dissidi privati”.
Ma Bellomo non ha convinto: “Conclusivamente – ha
stabilito il Tar –, tutte le condotte contestate nel procedi-
mento disciplinare sono suffragate da un robusto insieme
di prove, non scalfite nella loro genuinità e significatività
dalla documentazione prodotta dal ricorrente”. Condotte,
tutte di natura intenzionale di cui era perfettamente in gra-
do di comprendere il disvalore giuridico, oltre che sociale.
Per questo, concludono i giudici amministrativi, “la consi-
stenza oggettiva dei fatti riportati nei capi di incolpazione
risulta correttamente ricostruita e risulta adeguata a sor-
reggere la valutazione che ha condotto all’applicazione del-
la sanzione espulsiva nei confronti del magistrato”.
ILARIA PROIETTI
\/
TORINO, CHIESTO IL GIUDIZIO
Caso “Ream 2”, Fassino
ora rischia il processo
LA PROCURA DI TORINO ha
q chiesto il rinvio a giudizio dell’ex
sindaco Piero Fassino e di altri indagati
nel procedimento chiamato “Ream 2”.
L’udienza preliminare si aprirà il 7 set-
tembre. La vicenda è legata all’iter per la
vendita dell'area ex Westinghouse e ri-
sale al 2012-13, quando la città era am-
ministrata dal centrosinistra. Secondo il
pm Gianfranco Colace e la Guardia di fi-
nanza si sarebbero verificate delle irre-
golarità. Nell’inchiesta si era ipotizzata
la turbativa d'asta. “Mi sono attenuto,
come sempre, al rispetto delle norme in
materia, agendo nell’esclusivo interesse
della città”, si difese Fassino il 25 gennaio
2021, quando ricevette l’informazione di
garanzia dai pm torinesi.
ZOOM l 13
VERSO IL 25 APRILE
t
Sindaco leghista
vieta agli alunni
di suonare
“I
l sindaco ha ritenuto ‘Bella
Ciao’ divisiva e mi ha scritto
che la nostra partecipazione
alla celebrazione del 25 Aprile non
sarebbe stata accettata per motivi
organizzativi. Ora chi lo spiega ai
miei alunni che non potranno suo-
nare in piazza per questo motivo?”.
A parlare è Mario Colletti, il diri-
gente scolastico dell’istituto com-
prensivo “Castiglione 1” di cui fa
parte il plesso di Medole, comune
del Mantovano guidato da un’am-
ministrazione di centrodestra. I
ragazzi di prima media avevano
imparato, con il loro insegnante di
musica, la nota canzone della Re-
sistenza alla quale sarebbe seguito
l’Inno di Mameli, cantato dagli
studenti più grandi ma il primo
cittadino, Mauro Morandi, sinda-
co in quota Lega, ha bloccato tutto,
invitando la scolaresca a non par-
tecipare alla manifestazione pro-
prio per quella canzone ritenuta
dal sindaco – secondo quanto di-
chiara il preside – “uno scoglio in-
sormontabile”.
Tutto ha inizio quando Moran-
di affida alla scuola il compito di
organizzare con il Comune la festa
in piazza. Un invito subito ben ac-
colto dal numero uno dell’istituto,
dai docenti e dagli allievi. Tutto be-
ne finché la giunta non scopre che
tra i canti che gli alunni propor-
ranno ci sarà anche “Bella Ciao”. A
quel punto Morandi fa sapere a
Colletti che all’organizzazione ci
pensa il Comune che in ogni caso
invita la scolaresca chiedendo per
iscritto i testi delle canzoni che sa-
rebbero state eseguite. Dal preside
nessun passo indietro: la canzone
della Resistenza e l’Inno d’Italia.
“Nulla da fare. Il sindaco mi ha ri-
sposto – precisa il dirigente – che
per motivi organizzativi non pote-
vamo partecipare”. Tutto saltato:
“Mi spiace soprattutto per il lavoro
che hanno fatto tutti i ragazzi e i
miei professori. “Bella ciao” tra
l’altro l’avrebbero solo suonata
neanche cantata. Non ho comun-
que voluto sprecare l’impegno de-
gli alunni: martedì 26 suoneremo
a scuola e festeggeremo lì la festa
della liberazione. Il sindaco e la
giunta sono invitati”.
ALEX CORLAZZOLI
14 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

VERBALI DI AMARA • Brescia, l’ex pm accusato di rivelazione

Processo a Davigo, in aula

sfileranno le contraddizioni
PROTAGONISTI » Gianni Barbacetto
MILANO

S
arà un processo in cui si
confronteranno, final-
mente in pubblico, da-
vanti ai giudici e con
l’obbligo di dire la verità, i pro-
tagonisti delle diverse versioni
dei fatti già raccontate negli
interrogatori davanti al pub-
DAVID ERMINI blico ministero. Oggi al Tribu-
nale di Brescia inizia il dibat-
• Il vicepresidente del timento con imputato Pierca-
Csm ha sostenuto di millo Davigo, accusato di rive-
aver buttato i verbali lazione di segreto. Per aver dif-
di Amara “nel cestino” fuso presso il Consiglio supe-
riore della magistratura, in
modo “informale e senza alcu-
na ragione ufficiale” – dice il
capo d’imputazione – alcuni
verbali di interrogatori segre-
ti, “violando i doveri”legati alle
sue funzioni e “abusando delle
sue qualità”.
I verbali sono quelli dell’ex
SEBASTIANO ARDITA avvocato esterno di Eni Piero
Amara, che tra la fine del 2019 Ex magistrato
• Il consigliere del Csm, e l’inizio del 2020 aveva rac- di Mani Pulite
ritenendosi danneggiato contato ai magistrati di Mila- Piercamillo
da Davigo, si è costituito no Laura Pedio e Paolo Storari Davigo è stato
parte civile nel processo di una fantomatica e potentis- anche consigliere
sima associazione segreta, del Csm
chiamata loggia Ungheria, a FOTO LAPRESSE
cui apparterrebbero magi-
strati, politici, avvocati, gene-
rali, banchieri, funzionari del-
lo Stato, imprenditori, alti levato obiezioni o gli ha Oggi prima udienza Come suoi interrogatori lo descrive- riposti in una “cartellina aran-
prelati vaticani. chiesto di presentare u- va come interno alla loggia cione”: “Non avevo alcuna vo-
na denuncia ufficiale. membro del Csm ricevette Ungheria), si è costituito parte glia di leggere quelle carte per-
NEI MESI SEGUENTI, Storari si e- Lo ha fatto in maniera civile, assistito dall’avvocato ché consegnate in modo irri-
PAOLO STORARI ra convinto che il suo capo, Pe- informale – ha spiegato da Storari gli interrogatori Fabio Repici. Tra la trentina di cevibile e totalmente inutiliz-
• Nell’aprile 2020, il pm
dio, e l’allora procuratore di
Milano, Francesco Greco, vo-
ai pm durante le indagi-
ni – perché una denun- in cui l’ex legale dell’Eni testimoni richiesti, David Er-
mini, Nino Di Matteo, Marcel-
zabile”, ha raccontato ai pm.
“Appena uscito Davigo, presi
consegnò i verbali a
Davigo, in quel momento
lessero frenare le indagini
(Greco è stato già prosciolto
cia formale avrebbe fat-
to conoscere i contenuti
parla della “loggia Ungheria” la Contrafatto, Salvi, Greco,
Storari, Pedio. Se saranno ac-
la cartellina che mi aveva la-
sciato sul tavolo e, per i motivi
membro del Csm dalle accuse, per Pedio la Pro- dei verbali segreti an- cettati dai giudici, si confron- sopra indicati (irritualità ed ir-

‘‘
cura di Brescia ha chiesto l’ar-
chiviazione). Allora, nell’apri-
le 2020, Storari (già assolto in
primo grado, in rito abbrevia-
to, dalle accuse di rivelazione
di segreto) aveva chiesto con-
siglio a Davigo, magistrato e in
quel momento consigliere
I verbali del Csm. Questi riceveva u-
na copia non ufficiale dei
che a due componenti
del Consiglio indicati
da Amara come appartenenti
alla loggia Ungheria (“Ho agi-
to dunque nelle uniche forme
consentite dalla particolarità
della situazione”).
Oggi i giudici del Tribunale
di Brescia decideranno chi
ammettere dei testimoni ri-
chiesti dai pm, dall’imputato
Davigo (difeso dall’avvocato
Francesco Borasi) e da Seba-
stiano Ardita, consigliere del
Csm che, ritenendosi danneg-
giato da Davigo (Amara nei
teranno in pubblico le versioni
che hanno raccontato ai pm in
fase d’indagine. Le contraddi-
zioni più clamorose sono quel-
le tra Davigo ed Ermini. Il vi-
cepresidente del Csm ha soste-
nuto di aver incontrato Davigo
nel suo ufficio e di aver ricevu-
to una copia dei verbali segreti
ricevibilità degli atti), la cesti-
nai. Voglio sottolineare che io
quei verbali non li ho mai vo-
luti leggere e li buttai nel cesti-
no senza aver preso conoscen-
za del loro contenuto”.
ERMINI HA RACCONTATO anche
di essersi presentato al Quiri-
nale, davanti a Sergio Matta-

di Amara? verbali di Amara e infor-

mava della situazione il
procuratore generale della
rella, capo dello Stato e presi-
dente del Csm, per riferirgli
della superloggia di cui lo ave-
Li buttai nel Cassazione Giovanni Salvi,
il presidente della Supre-
va informato Davigo: “Il pre-
sidente mi ascoltò senza fare
cestino senza ma corte Pietro Curzio, il
vicepresidente del Csm
commenti”. Altra la scena rac-
contata invece ai pm da Davi-
aver letto il David Ermini, alcuni con- go. “Non è vero quello che dice

’’
siglieri (Giuseppe Marra, Ermini… I verbali dovevano
loro contenuto Giuseppe Cascini, Ilaria
Pepe, Fulvio Gi-
venire in un secondo momen-
to, però siccome continuava a
gliotti e Stefano chiedermi i nomi e io non li ri-
David Ermini Cavanna), le sue cordavo… a un certo punto gli
due segretarie al ho detto: ‘Senti, se vuoi ti do
Consiglio (Mar- questi file stampati’”. Ermini
cella Contrafatto ne riferisce a Mattarella e poi
e Giulia Befera) e porta a Davigo addirittura i
il presidente del- ringraziamenti del capo dello
la Commissione parlamenta- Stato. Sul cestino, indicato da
re antimafia (il senatore Nico- Ermini come approdo finale
la Morra). Davigo sostiene di dei verbali, Davigo davanti ai
aver avuto quelle carte in mo- pm aveva replicato: “A parte
do legittimo, in quando mem- che mi sembra stravagante…
bro del Csm (“Ho legittima- Se devi farli sparire le metti
mente ricevuto i verbali, per- nel tritacarta… Nel momento
ché il segreto non è opponibile in cui Ermini distrugge la pro-
a un consigliere del Csm”). E di va del mio reato, lo dovete in-
non aver violato alcun segreto, criminare per favoreggia-
ma di averne poi informato mento”. Il dibattito in aula si
persone tutte tenute al segre- annuncia vivace.
to, nessuna delle quali ha sol- © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022 POLITICA l 15

LATESTAT
MISSIONE
t
INA
Conte e la cena Barr-007:
“Fu cortesia istituzionale”
IL RUSSIAGATE L’ex premier risponde a ”Repubblica” e a Renzi sull’incontro
DESTRA SALVINI DA B.
al ristorante tra il guardasigilli di Trump e Vecchione: “Tutto corretto”
AD ARCORE: ANCORA
ESCLUSA LA MELONI » Giacomo Salvini

I I
l comunicato stampa che dà con-
to del vertice si limita a registra-
re “la necessità di non aumentare
le tasse per famiglie e imprese”.
Ma il significato dell’incontro di ieri
tra Matteo Salvini e Silvio Berlu-
sconi, più che per i contenuti, ha
valore dal punto di vista politico,
come ben sintetizza un mago
dell’aforisma come il Dc Gianfranco
Rotondi: “Il vertice Berlusconi-Sal-
vini di Arcore conferma e accentua
l’esistenza di due centrodestra non
necessariamente
ricomponibili. Per
elettori e aspiranti
eletti temo che si
approssimi l’ora di
una scelta”.
Non sfugge a
nessuno infatti
l’assenza di Giorgia
Meloni, tenuta fuo-
ri dal vertice con la
scusa che Lega e FI
sono partiti di
maggioranza e che
quindi devono
coordinare l’agen-
da. Non è però un
formalismo a cam-
biare la sostanza.
Tanto che Ignazio La Russa, inter-
cettato da AdnKronos, non na-
sconde un certo fastidio: “Non ne
sapevo nulla. Ho sentito nei giorni
scorsi Berlusconi al telefono, l’ho
chiamato per fargli gli auguri di Pa-
squa. Se poi Salvini ha ritenuto di
farglieli di persona... Comunque, lo
ripeto, non sapevo nulla”. E l’incon-
tro di Arcore non è certo un episo-
dio isolato: solo nell’ultimo mese, B.
e Salvini si sono visti 4 volte, sem-
pre escludendo l’alleata.
l Copasir tornerà presto a
occuparsi del versante ita-
liano del Russiagate, il pre-
sunto complotto ordito nel
2016 da Donald Trump e dalla
Russia di Putin per screditare
la candidata democratica Hil-
lary Clinton e vincere le elezio-
ni. Queste trame hanno in par-
te coinvolto anche l’Italia per-
ché furono oggetto di una mis-
sione a Roma da parte di espo-
nenti dell’amminis trazione
Trump: tra l’agosto e il settem-
bre 2019, infatti, si tennero due
incontri tra il ministro della
Giustizia Usa, William Barr, e i
vertici dei servizi italiani.
LA POLEMICA è riemersa ieri do-
po un articolo di Repubblica Il leader M5S
che, citando documenti del di- Giuseppe Conte
partimento di Giustizia ameri- è accusato
cano, ha raccontato di una cena di aver mentito
in un ristorante romano tra sulla visita in Italia
Barr e il direttore del Dis Gen- di William Barr
naro Vecchione, accusando FOTO ANSA
Conte di non averne parlato
nella sua audizione al Copasir
del 23 ottobre 2019. L’ex pre-
mier ha replicato spiegando di procuratore speciale Robert na giunta nel giugno 2016, a giallorosso, in cui elogiava
non essere stato a conoscenza Mueller, al termine della sua Palazzo Chigi danno il via libe- “Giuseppi”.
della cena e di aver riferito tutto inchiesta sul Russiagate, fa sa- ra. Prima Barr, accompagnato IL CASO
CONTE PERÒ ha fatto sapere di
“correttamente” al Copasir. Ma
ai renziani non basta: Ernesto
pere che non ci sono prove di u-
na collusione tra Trump e la
dal procuratore John Durhan,
si incontra con Vecchione il 15 NESSUNA non saperne niente e ipotizza
Magorno oggi chiederà una
nuova audizione al Copasir sia
Russia per influenzare le ele-
zioni del 2016 ma allo stesso
agosto 2019 e poi il 27 settem-
bre anche con i direttori dell’Ai-
PROVA SU che si sia trattata di “cortesia i-
stituzionale”. Inoltre ha spiega-
di Conte che di Vecchione. tempo riferisce degli stretti le- se Luciano Carta e Mario Pa- COMPLICITÀ to che non poteva rifiutarsi a u-
Renzi stesso ha accusato Conte
“di non essersi comportato be-
gami del comitato elettorale
del presidente con il Cremlino.
rente dell’Aisi. Nella sua audi-
zione al Copasir, Conte aveva ITALIANE na richiesta dell’intelligence a-
mericana e che comunque è
ne” tornando a chiedere una Trump si convince che il Rus- riferito di aver dato il via libera stato definito “il perimetro del-
commissione d’inchiesta sul siagate sia stato confezionato “per chiarire che la nostra intel- la collaborazione” senza scam-
Covid e la missione Russa in I- dai servizi italiani sotto la guida ligence era estranea a questa vi- bi di documenti. Poi l’ex pre-
talia. Anche il pd Andrea Mar- dell’ex premier Renzi, alleato di cenda”. Ieri Repubblica ha rac- mier ha spiegato che non c’è al-
cucci vuole che l’ex premier ri- Clinton e così chiede chiari- contato della cena tra Barr e cuna correlazione tra il tweet di
ferisca “subito” mentre il M5S menti all’Italia. Barr vola a Ro- Vecchione, preceduta da un in- Trump e la missione romana,
risponde anticipando la richie- ma per raccogliere informazio- contro ufficiale nella sede del perché l’autorizzazione risale al
sta di un’audizione di Renzi. ni su Joseph Mifsud, il profes- Dis, al ristorante “Casa Coppel- giugno precedente e attaccato
L’ex presidente del Copasir, il sore della Link Campus che a- le” (pieno centro di Roma) di Renzi: “Se ha sospetti su di me li
leghista Raffaele Volpi, però veva rivelato a George Papado- cui non si conoscono i dettagli. dica al Copasir”. A ogni modo
chiede che il comitato “non poulos – consigliere di Trump – Inoltre Rep. ha collegato l’in- non è mai stata trovata una
venga tirato per la giacca su l’esistenza di “migliaia di email contro di ferragosto con il tweet prova del coinvolgimento
questioni politiche”. imbarazzanti sulla Clinton”. di Trump del 27 agosto, in pie- dell’Italia in questa vicenda.
La vicenda risale al 2019. Il Così, dopo la richiesta america- na formazione del governo © RIPRODUZIONE RISERVATA

SCOOP DELLE “IENE”

t
Anche Nardella s’è salvato i contributi
» Lorenzo Giarelli di cui è stato un fedelissimo: designa vice-sindaco investen- vevano bisogno di una persona
undici giorni prima della sua dolo come proprio successore, che si occupasse di relazioni

F
L’ASSUNZIONE orse nessuno dei suoi e-
PRIMA DELLA lettori lo sa, ma da otto
CANDIDATURA anni Dario Nardella, sin-
LA LEGGE prevede che daco dem di Firenze, è dirigen-
durante il mandato da te in aspettativa della General
eletto, i contributi siano Beverage, azienda attiva nella
a carico dell’ente locale produzione e della distribuzio-
in cui si presta servizio. ne alimentare. Un incarico le-
Nel caso del sindaco gittimo, ma che si porta dietro
Dario Nardella, dunque, un corollario poco noto: essen-
da 8 anni è il Comune do stato assunto un paio di mesi
di Firenze a pagare. prima di candidarsi a sindaco
L’assunzione alla General (era il gennaio 2014), i contri-
Beverage era arrivata buti pensionistici del suo con-
solo un paio di mesi tratto in aspettativa sono a ca-
prima della candidatura rico del Comune, come previ-
sto dalla legge sugli enti locali.
Di questo si occuperà un ser-
vizio de Le Iene in onda sta sera
su Italia 1. Il caso di Nardella ri-
corda quello di Matteo Renzi,
candidatura a presidente della
Provincia di Firenze, nel 2003,
firmò un contratto da dirigente
con la ditta di famiglia Chil s.rl.,
rimanendo poi in aspettativa
per circa un decennio fino
quando, incalzato dal Fatto, si
dimise dalla società.
QUI L’ESITO è lo stesso – i contri-
buti del sindaco sono a carico
della comunità – anche se le
premesse sono diverse. La dife-
sa di Nardella è netta: “Quando
ho firmato il contratto non fa-
cevo il sindaco né ero candida-
to, per cui non sapevo che avrei
fatto il sindaco”. Nardella viene
assunto nel gennaio 2014. A
metà febbraio, Renzi diventa
presidente del Consiglio e lo
tanto che a marzo Nardella si
mette in aspettativa, vince le
primarie e a maggio divnta sin-
daco di Firenze, incarico per
cui si dimette dal Parlamento.
Ma quando è stato assunto,
Nardella sapeva già che avreb-
be preso il posto di Renzi di lì a
poco? Secondo Alessandro E-
manuele Draghi, capogruppo
di FdI a Firenze sentito da Le Ie-
ne, l’ipotesi era sul tavolo: “Lo
poteva immaginare benissimo,
era naturale successore di Ren-
zi”. Nardella non ci sta: “Renzi
aveva dichiarato di volersi ri-
candidare, dunque era la cosa
più lontana dalla mia idea”. Sta
di fatto che dopo un paio di me-
si di lavoro, Nardella è il candi-
dato in pectore del Pd e si mette
in aspettativa: “L’evoluzione
degli eventi ha portato alla de-
cisione di Renzi di lasciare la
città e a quel punto ho deciso di
candidarmi. Conosco molto
bene la Generale Beverage, a-
con l’estero”. Nessuna intenzio-
ne di dimettersi: “Uno non de-
ve campare di politica tutta la
vita, lei se ha un lavoro che fa, lo
butta via?” è la risposta del sin-
daco all'inviato Filippo Roma.
I sospetti di FdI riguardano
però anche un’altra coinciden-
za. Ad assumere Nardella, nel
2014, è Giovan Battista Varoli,
numero 1 della General Beve-
rage. Nel 2021, Varoli viene no-
minato da Nardella nel cda del-
la Scuola di Musica di Fiesole:
“Lei sta insinuando che sia uno
scambio di favori? - replica il
sindaco a Le Iene – Quello è un
incarico gratuito, onorifico.
Varoli è un direttore di orche-
stra affermato a cui ho chiesto
aiuto per una scuola”.
16 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

L’EFFETTO COVID I centri chiudono a causa della strage dei nonni, per le presenze
t ridotte e la mancanza di personale. Ora si cercano operatori in Sudamerica

» Natascia Ronchetti
Rsa, 1 su 2 ha i mesi contati:
N
ell’area Ocse il numero

2 mila le strutture a rischio

medio di posti letto
nelle Rsa per gli anzia-
ni non autosufficienti
è di 9 ogni 100 mila abitanti. In
Italia è di 4,5. E dal prossimo
anno l’offerta, già limitata, po-
trebbe crollare. Il 60% delle ca-
se di riposo convenzionate col
sistema pubblico ha i mesi con-
tati: sono oltre duemila su un
totale di 3.400. La pandemia le
IL BOLLETTINO economici più allettanti”, dice
Gianluigi Pirazzoli, che presie-

ha strangolate, innestandosi su
una condizione di debolezza e-
conomica e finanziaria che si
trascinava da alcuni anni, a
causa del blocco delle tariffe,
ferme al 2009 e mai ritoccate se
non in minima parte.
Da due anni chiudono i bi-
lanci in perdita, come rileva
l’osservatorio Long Term Care
del Cergas Bocconi. Soprattut-
to sono sfiancate dalla man-
canza di personale, a partire
dagli infermieri specializzati:
ne mancano circa 7 mila. Un’al-
127
de Anaste in Emilia-Romagna.
“E sul mercato italiano non si
trovano infermieri nemmeno
pagandoli il 50% in più”, prose-
gue. Così, di fronte alla man-
DECESSI canza di personale, molte resi-
Torna ad aumentare denze non possono utilizzare
il numero tutta la capienza.
dei decessi, che Una leggera ripresa, grazie
nell’ultima settimana al via libera all’accesso a nuovi
sono stati 861 utenti, non ha cambiato le cose.
e dall’inizio “Su 100 posti letto almeno 20
della pandemia sono restano liberi –aggiunge Piraz-
saliti complessivamente zoli – perché per garantire un
a 161.766 servizio di qualità abbiamo ne-

tra conseguenza dell’emergen-
za. Sono stati drenati dal Servi-
zio sanitario nazionale alla spa-
smodica ricerca di operatori
per fronteggiare le ondate pan-
demiche. E sul mercato non se
ne trovano più. Tanto che ora le
case di riposo vanno oltreocea-
no, cercandoli in Argentina,
Paraguay e Perù.
“IL SUDAMERICA ha un modello
formativo sostanzialmente i-
dentico al nostro, con ordini
professionali strutturati come
quelli italiani –spiega Luca De-
gani, presidente in Lombardia
dell’associazione di categoria
Uneba –. I sudamericani ap-
prendono velocemente l’italia-
no e si inseriscono con facilità”.
Solo in Lombardia alle case di
riposo mancano 4 mila infer-
mieri. Da reclutare, adesso,
all’Università cattolica Sedes
Sapientiae (Perù) e in un ate-
neo del Paraguay (Nuestra Se-
nora de la Asuncion).
È partita anche la caccia ai
medici –mancano pure quelli –
all’Ospedale italiano di Buenos
Aires. È stato realizzato anche
un video promozionale per
27.214
CONTAGI
Ricominciano a salire,
rispetto a lunedì scorso,
quando furono 18.380,
anche i nuovi casi
di infezione. In rapporto
a una settimana fa
sono però crollati
di oltre il 67%
convincere studenti e giovani
laureati in Scienze infermieri-
stiche o Medicina ad attraver-
sare l’oceano. La situazione è,
del resto, drammatica. “Un al-
tro anno così e chiudiamo”, dice
Sebastiano Capurso, presiden-
te di Anaste, a cui fanno capo
350 strutture. Perché, tecnica-
mente, dopo tre anni di conti in
rosso il default scatta quasi in
automatico.
Tutte le 14 associazioni che
in Italia rappresentano la cate-
goria hanno scritto al governo e
cessità di avere personale, che
non c’è. E i nostri utenti sono
anziani non autosufficienti con
più patologie per i quali non è
possibile l’assistenza domici-
liare”. La rete nazionale del-
le Rsa è fatta prevalente-
mente di strutture di picco-
Danni collaterali le dimensioni, con una me-
La sanità pubblica dia di 60 posti letto. La retta
ha reclutato per ogni degente è per il
tutti gli operatori 50% a carico delle Regioni,
disponibili per l’altra metà a carico del-
sul mercato le famiglie. Margini di ma-
FOTO ANSA novra non ce ne sono. L’o-
nere che spetta all’utente e
ai suoi famigliari non può
essere aumentato. Quanto
LA “CACCIA” alla Conferenza del- prima ondata, come ha accer- al contributo pubblico non è
IN PARAGUAY le Regioni il 29 mar-
zo scorso. Sono in at-
tato l’Istituto superiore di sani- mai stato rivisto. E quando è
tà). Una tragedia che ha ridotto stato fatto, dicono le associa-
E IN PERÙ: tesa di risposta. “La
crisi nella quale sia-
le presenze di circa il 30%. L’e- zioni, è stato un ritocco così
mergenza ha anche imposto il modesto da essere irrilevante.
SERVONO mo avvitati sta pas- blocco dei nuovi ingressi, per A soffrire di più sono le strut-
7MILA sando sotto silenzio”,
prosegue Capurso.
contrastare focolai. E ha inne- ture del Centro-Nord, dove la
scato una competizione feroce carenza di personale è maggio-
INFERMIERI COSA È ACCADUTO?
con il sistema sanitario pubbli- re. Ma le chiusure possono
co per la ricerca di infermieri e mettere in ginocchio anche le
La pandemia, come operatori sociosanitari. Com- regioni del Sud, dove l’offerta di
sappiamo, ha fatto petizione che ha svuotato le ca- posti è ridotta all’osso. In Sicilia
migliaia di vittime proprio tra se di riposo. “Non abbiamo le e in Campania non si arriva
gli anziani delle Rsa (circa potenzialità del pubblico e non nemmeno a 1 posto ogni 100
quattromila solo durante la riusciamo a proporre incentivi mila abitanti.

VACCINI
t IL RAPPORTO AIFA DECESSI, MIOCARDITI, SHOCK ANAFILATTICI: ECCO LE SEGNALAZIONI FINO A MARZO

“Meno eventi avversi con le terze dosi”

I
decessi “correlabili” ai vaccini rano 758 a fine dicembre), però ritmo Oms ne ritiene “correlabili” del 10% dei 790 mila pazienti im-
anti-Covid, secondo l’11° rap- l’Aifa applica un algoritmo dell’Or- alla vaccinazione 7.025 (il 33,7%). munocompromessi. Come osser-
MASCHERINE porto dell’Agenzia italiana del ganizzazione mondiale della sani- “I tassi di segnalazione relativi alla va Nino Cartabellotta (Fondazio-
ECCO DOVE farmaco (Aifa) diffuso ieri per il pe- tà (Oms) che tiene conto dei tempi, 2ª dose sono inferiori a quelli rela- ne Gimbe) il Piemonte ha coperto
RIMARRANNO riodo 27 dicembre 2021-26 marzo delle spiegazioni alter- tivi alla 1ª e ancora più il 40% della platea e Basilicata, Ca-
2022, sono 27 su 135 milioni di do- native, delle prove, della bassi per la 3ª dose”, labria e Molise sono all’1%. La
QUESTA se somministrate, ovvero 0,2 ogni letteratura scientifica, scrive l’Aifa. I dati su Lombardia è al 5,1%, il Lazio al
SETTIMANA o la milione di dosi. A fine anno erano della frequenza e della miocarditi e pericarditi 13%. Per gli over 80 e l’ampia pla-
prossima il governo 22, se ne sono aggiunti cinque: in plausibilità biologica. I PIÙ FRAGILI confermano l’incidenza tea di 60/79enni affetti da malattie
dovrà decidere se
mantenere l’obbligo
totale sono 12 per trombosi trom-
bocitopeniche a seguito di vaccino
Ha analizzato 748 se-
gnalazioni, l’85,1%: 437 QUARTE DOSI: (fino a 1 ogni 10 mila se-
conde dosi di Moderna)
varie siamo all’inizio: appena 17
mila iniezioni su 5 milioni.
di mascherina al
chiuso, che scade il
a vettore adenovirale, tutte risa-
lenti a diversi mesi fa ma per le ul-
risultano “non correla-
bili”, 213 “indetermina-
SOLO delle prime tra i
12-29enni per lo più
A. MAN.

30 aprile, nei luoghi time due i documenti clinici sono
di cura (sembra
scontato) e su alcuni
arrivati di recente; due cosiddetti
eventi sistemici, cioè in sé non gra-
mezzi di trasporto,
come da oggi
vi come febbre, diarrea o vomito
che però hanno scompensato pa-
in Spagna. Meno zienti anziani e/o con pluripatolo-
probabile l’obbligo gie (non sono riportate età e pato-
nelle scuole, nei logie); 13 fallimenti vaccinali, tre
cinema e nei teatri dei quali nell’ultimo trimestre, ov-
vero decessi legati a complicanze
(non indicate) del Covid-19.
Le segnalazioni di decesso post
vaccino sono state in tutto 879 (e-
Booster Vaccini a Roma ANSA
te” e 71 “inclassificabili IL PIEMONTE maschi; massimo 4 su
per mancanza di infor-
mazioni sufficienti”e co- HA COPERTO un milione le seconde,
entrambe per metà con
sì arriva appunto a 27 ca-
si “correlabili”.
IL 40% DELLA guari gione/mig liora-
mento e nessun decesso
In tutto l’Aifa ha avuto PLATEA accertato. Stabili paresi
134 mila segnalazioni di facciali (fino a 6,6 per
sospetti eventi avversi, milione di prime dosi P-
per l’82,1% “non gravi” fizer) e shock anafilattici
ovvero “dolore in sede di iniezione, (3 su un milione con Pfizer).
febbre, astenia/stanchezza, dolori L’obiettivo è proteggere i fragili,
muscolari” e per il 17,8% “gravi”. Di ma la quarta dose dal 1° marzo
queste 20.842 segnalazioni l’algo- l’hanno ricevuta in 77 mila, meno
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022 ESTERI l 17

OLTRE “PACE O CONDIZIONATORI”

. IL NEO-AMBIENTALISMO.
.IN TEMPO DI GUERRA.
» GIOVANNI VALENTINI

C
on una battuta risultata maldestra e infelice, più
per il tono pedagogico che per la sostanza, nei gior-
ni scorsi il presidente del Consiglio ha chiesto pe-
rentoriamente agli italiani: “Preferiamo la pace o
il condizionatore acceso?”. Ed è stato criticato da
più parti, come se intendesse colpevolizzare i cit-
tadini e scaricare su di loro il peso della guerra.
Ma Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali,
uno degli esponenti governativi più accreditati dei Cinquestelle, s’è affrettato
a difenderlo: “Non ha sbagliato. Forse ha semplificato, ma in una conferenza
stampa ci sta”.
In realtà, Draghi avrebbe potuto citare qualsiasi altro elettrodomestico o
apparecchio elettrico, per dire in buona sostanza che bisogna risparmiare e-
nergia per fronteggiare la crisi provocata dal conflitto in Ucraina e dalle con-
seguenze sulla fornitura e sul costo del gas e del petrolio russi. Lo stesso Luca
Mercalli, meteorologo e ambientalista, in un articolo intitolato “Rinnovabili,
dieci anni buttati: oggi saremmo più autonomi”, ha scritto su questo giornale
che dobbiamo fare appello alla “sobrietà energetica”, esortando giustamente la
tv di Stato a spiegare che “un grado in meno della temperatura di casa riduce
del 7 per cento il consumo energetico”. Oppure, che “andare più piano in auto
abbassa di molto il consumo di carburante” e che “non è etico sperperare la
preziosa energia per scaldare la strada con quei funghi ardenti che gridano
vendetta sui nostri frivoli aperitivi”. Né tantomeno lo è, aggiungiamo noi per
citare un altro esempio, sparare a palla i condizionatori nelle palestre dove
abitualmente si va per allenarsi, per sudare e magari per dimagrire.
Per gli ambientalisti, o più semplicemente per chi ama l’ambiente e la na-
tura anche da prima che nascesse Greta Thunberg, la giovane attivista svedese
con le treccine, il risparmio energetico è da sempre un cavallo di battaglia.
Qualcuno, come il professor Carlo Rubbia, 88 anni, premio Nobel per la Fisica
nel 1984, ammoniva che questo è anzi la prima fonte a nostra disposizione.
Vogliamo chiamarla sobrietà o austerità? Fatto sta che, anche indipendente-
mente dalla crisi “made in Russia”, alimentata dalla nostra scarsa preveggenza
e quindi dalla nostra dipendenza dall’estero, il risparmio di una risorsa fon-
damentale come l’energia – al pari dell’acqua – è un comportamento virtuoso
che risponde a un criterio di responsabilità civile e di solidarietà sociale.
Se è vero che il termine crisi, nell’ideogramma cinese, significa in una sola
parola “pericolo” e “opportunità”, allora possiamo anche ipotizzare che l’emer-
genza sanitaria prima e quella bellica poi inducano o impongano un nuovo
“stile di vita” all’insegna di un neo-ambientalismo. Vale a dire quello che, per-
sonalmente, chiamo da sempre un “ambientalismo sostenibile”: cioè compa-
tibile con le ragioni del progresso (che Pier Paolo Pasolini distingueva oppor- Quale verde duzione di fonti energetiche alternative ci stiamo preparando, ovvia-
tunamente dallo sviluppo), della crescita e del benessere. Il pericolo c’è e pur- L’Italia nel 2019 ha mente con dei sacrifici, perché forse non vi piacciono i parchi eolici, ma
troppo lo vediamo ogni giorno con i nostri occhi. L’opportunità può derivare, prodotto il 16,3% una pala se non ti serve la smonti. È un sacrificio per il paesaggio che la
appunto, dai nostri comportamenti più o meno virtuosi. dell’energia da Puglia affronterà”. E stiamo parlando di una regione che, come la Ba-
Certo, ogni guerra comporta sacrifici. A chi la scatena, a chi la combatte e a fonti rinnovabili: silicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna, più favorite dal sole e dal
chi la subisce. E ormai dovremmo aver capito che il conflitto scatenato da Putin si tratta di un dato vento rispetto a quelle settentrionali, può dare un rilevante contributo
(l’aggressore) non riguarda soltanto l’Ucraina (l’aggredita), ma è destinato a simile al 17,5% alla produzione di energia rinnovabile.
coinvolgere inevitabilmente tutta l’Europa e l’Occidente. Una doppia guerra della Germania, Ecco, la parola chiave è “sacrifici”. Sacrifici nel risparmio energetico
parallela, energetica e alimentare, che minaccia di ripercuotersi pesantemen- ma superiore e contro gli sprechi alimentari. Quanto al paesaggio, è vero che troppi
te sulla vita di tutti noi. all’11,7% della impianti sia fotovoltaici sia eolici sono stati bloccati o rallentati dalla
Quello che possiamo fare per difenderci, oltre a risparmiare energia e non Francia e al 14,5% burocrazia, dagli intoppi legislativi o dagli iter amministrativi. Ma ba-
sprecare generi alimentari, è diversificare le fonti energetiche e sviluppare del Regno Unito sterebbe mantenere fermi alcuni principi fondamentali e irrinunciabili
rapidamente le rinnovabili, come avremmo dovuto già da dieci o vent’anni a FOTO ANSA per “liberalizzare” con ragionevolezza le autorizzazioni. Per esempio,
questa parte. E qui anche il vecchio ambientalismo deve fare i conti con un evitare che le pale eoliche vengano installate in aree protette o in zone di
neo-ambientalismo, nel senso di affrontare un sano esame di coscienza per pregio naturalistico o paesaggistico. Ovvero, per quanto riguarda i pan-
chiedersi se talvolta un eccesso di radicalismo o di estremismo, senza cui nelli fotovoltaici, impedire che vengano impiantati direttamente sul terreno,
tante sacrosante campagne non sarebbero neppure iniziate, non abbia po- togliendo spazio all’agricoltura e inquinando la superficie, ma piuttosto sui
tuto provocare reazioni uguali e contrarie. Mi riferisco, in particolare, all ’in- tetti e sui terrazzi: a cominciare magari da quelli degli edifici pubblici, enti
stallazione dei campi fotovoltaici e di quelli eolici, per sfruttare l’energia del locali, scuole, ospedali e caserme. E poi, ville e villette, case di campagna, stalle
sole e del vento che madre natura dispensa generosamente ogni giorno e fienili. Ma lo sviluppo della tecnologia sta già trasformando anche i vetri dei
all’intera umanità. palazzi e dei grattacieli in pannelli a facciata verticale.
Ha annunciato pubblicamente nei giorni scorsi Michele Emiliano, gover- La tutela del paesaggio rimane garantita dall’articolo 9 della Costituzione,
natore della Puglia, uno che notoriamente non la manda a dire: “Sulla pro- insieme al patrimonio storico e artistico della Nazione. È lo stesso articolo che,
al primo comma, contempla la promozione del-
lo sviluppo e della cultura scientifica e tecnica.
I SACRIFICI Rinunciare – alla temperatura “perfetta” o ai “funghi” Ed è quello a cui recentemente è stato aggiunto
un nuovo comma che prescrive la salvaguardia
per l’aperitivo – è necessario. Ma anche superare dei “no” radicali dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosi-
stemi, “anche nell’interesse delle future gene-
Le pale eoliche, se non installate in zone protette, che male fanno? razioni”.
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18 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

Addio a Hermann Nitsch Ligabue al Salone di Torino

È morto uno dei padri dell’Azionismo Il cantautore presenterà il 5 maggio la sua
viennese: 83 anni, con il suo Orgien autobiografia “Una storia” (Mondadori)
Mysterien Theater di corpi nudi, animali alle Officine Grandi Riparazioni, come
sgozzati e sangue, scandalizzò il mondo anteprima della 34esima fiera del Libro

INEDITI I racconti di “La casa di Claudine” escono venerdì

LA LIBRERIA
DI “CHÉRI”
COLETTE
Vietato Zola. E niente fiabe
Anticipiamo stralci di un
racconto di Colette in “La casa

L
di Claudine” (1922): inedita,
la raccolta esce venerdì con De
Piante.

» Colette
a lampada, dall’apertura supe-
riore dell’abat-jour, illuminava
una parete scanalata di dorsi di
libri rilegati. Il muro di fronte
era giallo, di quel giallo sporca- Femme fatale mi mise al riparo dal
to dai dorsi di libri letti, riletti, Colette delirio dei romanzi,
stracciati. A mezza altezza (1873-1954) e mi portò – un po’
Musset, Voltaire e i quattro fu scrittrice più tardi –a ragiona-
Vangeli brillavano sotto la fo- e attrice re quando avrei do-
dera color foglia morta… Due FOTOGRAMMA/ vuto essere solo una
solide ante color gleba allinea- LAPRESSE vittima infervorata.
vano B alz ac nero e Sha ke- “Questo? Questo
speare color oliva… Devo solo non è un cattivo li-
chiudere gli occhi per rivedere, bro, Minet-Chéri”, mi diceva.
dopo tanti anni, la stanza rive- “Sì, lo so, c’è quella scena, quel
ILLIBRO stita di libri. Un tempo, li di- capitolo… Ma è un romanzo.
stinguevo anche al buio. Di- Sono ormai a corto di invenzio-
sarebbe passato come sotto la
penna di Ohnet, credetemi, se
la fragile sposa non avesse co-
nosciuto la gioia di mettere al
mondo un bimbo. Gli diede la
luce all’improvviso, con uno
scialo freddo e crudo di detta-
gli, una minuzia anatomica, u-
na compiacenza nel colore,
nell’atto, nel grido... Mi sentii
credulona, sgomenta, minac-
ciata nel mio destino di giovane
femmina… Amori delle bestie

‘‘
strutti, perduti e rubati, posso
ancora tenerne il conto. Quasi
tutti mi hanno vista na-
scere. C’è stato un tem-
po in cui, prima di saper
leggere, mi raggomito-
lavo tra due tomi del La-
rousse come un cane
nella cuccia. Labiche e
Daudet si sono insinuati, pre-
» La casa coci, nella mia infanzia felice.
di Claudine
Colette
Mérimée arrivò con loro, se-
ducente e duro, e a volte ha ab-
Pagine: 120 bagliato i miei otto anni di luce
Prezzo: 18 e incomprensibile. Anche I mi-
Editore: serabili, sì, malgrado Gavro-
De Piante che. Nessun amore invece tra
Dumas e me. Né l’entusiasmo
fraterno, né lo stupore di disap-
provazione dei miei genitori
sono mai riusciti a rendermi in-
teressanti i Moschettieri…
Libri per l’infanzia non ce ne
sono mai stati… Non che io leg-
gessi molto. Leggevo e rilegge-
vo sempre gli stessi libri. Ma
tutti mi erano necessari. La lo-
ro presenza, il loro odore, le let-
tere dei loro titoli e la grana del
loro cuoio… I più enigmatici
non mi erano forse più cari?... I
diciotto volumi di Saint- Si-
mon, la notte, si avvicendava-
Svenni sfogliando pagine sul parto
Mamma mi rassicurò: ‘Le donne
dimenticano quel dolore. Sono solo gli
uomini a farne delle storie da romanzo’
no sul comodino di mia madre;
lei ci trovava gioie sempre nuo-
ve, e si stupiva che a otto anni io
non le condividessi tutte. È cu-
rioso vedere quanto ci vuole ai
bambini per adottare libri inte-
ressanti! Bei libri che leggevo,
bei libri che non leggevo... Da
voi ho saputo, molto prima
dell’età per l’amore, che l’amo-
re è complicato e tirannico e
anche ingombrante. “È davve-
ro imbarazzante, tanto amore,
in questi libri”, diceva mia ma-
dre. “Mia povera Minet-Chéri,
la gente ha altre gatte da pelare,
nella vita. Tutti quegli innamo-
rati nei libri non hanno mai figli
da allevare o giardini da cura-
re? Mi avete mai, tu e i tuoi fra-
telli, sentita battere e ribattere
sull’amore come questa gente
fa nei libri? Eppure io potrei a-
ver voce in capitolo; ho avuto
due mariti e quattro figli!”.
“Hai letto questa storia di
fantasmi, Minet-Chéri? Bella,
vero?... Dev’essere meraviglio-
so, un fantasma. Sfortunata-
mente non esistono”.
Non so quale freddezza let-
teraria, salutare nel complesso,
ni, capisci, gli scrittori… Che
vuoi! Orientati da sola, lì den-
tro, Minet-Chéri.
Sei abbastanza in-
telligente da tenere
per te quel che capi-
rai anche troppo… E
forse non esistono
cattivi libri…”.
C’erano tuttavia
quelli che mio padre
chiudeva nel suo se-
crétaire in legno di
tuia. Però lui chiude-
va a chiave soprat-
tutto il nome dell’au-
tore. “Non trovo per
niente utile che i miei figli leg-
gano Zola”.
“Mamma, perché non posso
leggere Zola?”. Gli occhi grigi,
del tutto incapaci di mentire,
mi mostravano la loro perples-
sità: “Preferisco, francamente,
che tu non legga certi libri di
Zola…”.
“Allora perché non mi dai
quelli che non sono ‘certi’?”.
Mi diede La colpa dell’abate
Mouret, Il dottor Pascal e Ger-
minale. Ma io volli gli altri. Li
ebbi... Andai in giardino, con il
mio primo libro rubato... Tutto
di campagna, gatti che leccano
le gatte come le belve la loro
preda... Altre parole, sotto i
miei occhi, dipingevano la car-
ne strappata, l’escremento, il
sangue sporco… Riuscii ad al-
zare la testa, e vidi che il giar-
dino bluastro, i muri color fu-
mo vacillavano stranamente…
Il prato mi accolse, distesa e
molle come una delle piccole
lepri che i bracconieri portano,
appena uccise, in cucina.
Ripresi conoscenza: “Stai
meglio, Minet-Chéri?”.
“Sì… Non so cosa mi sia suc-
cesso…”.
“Lo so io, lo so… Un bel col-
petto della mano di Dio sulla
testa, ben assestato…”.
Rimasi pallida e malinconi-
ca, e mia madre s’ingannò: “La-
scia stare, lascia stare… Non è
poi così terribile, via, anzi non è
affatto terribile, l’arrivo di un
bambino. E nella realtà è molto
più bello. Il dolore che si prova
lo si dimentica molto in fretta,
vedrai!… Prova ne sia che tutte
le donne lo dimenticano e sono
sempre e solo gli uomini – lo ri-
guardava, forse, questo Zola? –
a farne delle storie…”.
IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022
IL COLLOQUIO
“Per preparare i servizi rileggo
i poeti: odio l’esibizionismo”
» Stefano Mannucci
L
e reliquie di Pasolini.
“Anni fa, per la mia
trasmissione I Dieci
Comandamenti, ebbi
il permesso di filmare gli in-
dumenti che indossava nel
giorno del suo assassinio”,
racconta il giornalista e do-
c umentarista Domenico
Iannacone. “Chiesi al tecni-
co dell’Istituto Criminologi-
co di non mostrarmeli, pri-
ma che accendessimo la te-
lecamera. Feci disporre un
telo sopra il tavolo”. Come la
Sindone di un Cristo laico.
“Quindi vedemmo: la ma-
glietta, la canottiera intrisa
di sangue, i jeans, gli occhia-
li. Ripenso alle scarpe: nei
tacchi c’era, incrostato, il
fango dell’Idr o s c a l o ”. La
persistenza della terra. “E il
segno dell’attacc amen to,
della sua appartenenza a
Roma. Pasolini vituperato,
bullizzato, condannato
dall’ideologia, mentre la sua
voce era libera”.
IN ONDA
IL SABATO SERA IANNACONE l’ha conosciuto
‘‘
SU RAI3 da morto, Pierpaolo: diver-
“CHE CI FACCIO QUI - samente dai poeti frequenta-
Nelle tue mani”
è la terza serie
dei documentari
ti da ragazzo, quando
la sua formazione era
fatta più di Parola che
di Domenico Iannacone di Immagine. “Capro-
dedicata agli ultimi: ni, Attilio Bertolucci,
preti senza parrocchia, Luzi, Zeichen. Quanto
ragazzi delle periferie
più labirintiche,
ci mancano, oggi, voci
che segnino questi
In questa edizione
gli invisibili, le vittime
dei colpi di maglio
tempi tragici”. Come mi hanno colpito,
Amelia Rosselli, di cui
della natura. fu amico. “Quando ai tra i tanti, i cittadini
O dell’ottusità del potere convegni leg ge va i
suoi versi era ipnotica, di Taranto, esposti
paralizzante. Amelia
restò segnata per la vi- allo scoramento
ta dall’omicidio del
dinanzi ai soprusi
padre Carlo e dello zio
Nello per mano dei fa-
scisti, nella Francia in
cui erano esuli. Anche
lei visse nella sensa-
zione di essere spiata,
braccata, inseguita
dai servizi segreti. Per-
seguitata dai fantasmi, o-
vunque straniera”. Per suici-
darsi, la Rosselli scelse la
stessa data in cui si era am-
mazzata un’altra creatura
immensa e fragile, Sylvia
Plath. “Ogni volta che giro un
servizio ripenso al ritmo del-
le frasi di Amelia: mi aiutano
a creare un incipit. Rivendi-
co l’esigenza di dare valore
alle parole. C’è necessità di
silenzio nella televisione ra-
pace in cui le persone vengo-
no inseguite per essere mes-
se al muro dagli obiettivi,
Gigi D’Alessio a Napoli
Il 17 giugno in piazza del Plebiscito,
il cantante si esibirà in “Uno come te –
Trent’anni insieme”, la serata-evento
per celebrare i suoi tre decenni di carriera
I Domenico Iannacone Il giornalista è tornato su Rai3
con nuovi documentari della serie “Che ci faccio qui”
senza pudore. Detesto la cro-
naca feroce, il basso esibizio-
nismo. I corpi carbonizzati
in guerra e il giornalista che li
mostra come evidenze men-
tre lui è lì in mezzo con lo
stand-up”. Si faccia un passo
indietro, all’occorrenza, per-
ché narrare in termini visivi
“è lasciar fluire la storia che
hai davanti nel corso natura-
le, senza deviarlo per manie
di protagonismo. Devi essere
un testimone, un rabdoman-
te in cerca d’acqua: se la trovi
non tuffartici dentro asse-
tando gli spettatori”.
Quello di Iannacone è un
codice etico televisivo inde-
rogabile, anche di fronte a
possibili scoop. Lo dimostra
la nuova serie, la terza, dei
suoi doc Che ci faccio qui, in
onda il sabato in prima sera-
ta su Rai3: incontri con preti
senza parrocchia, ragazzi
delle periferie più labirinti-
che, gli invisibili, le vittime
dei colpi di maglio della na-
tura. O dell’ottusità del pote-
re. “In questa edizione mi
hanno colpito, tra i tanti, i
cittadini di Taranto. Dinanzi
ai soprusi che divorano la vi-
ta della città li ho trovati e-
sposti al rischio di uno
scoramento stranian-
te. Va restituita piena
dignità ai bisogni e di-
ritti, prima che la loro lotta
divenga una scatola vuota”.
A questo, spiega Iannaco-
ne, serve l’occhio empatico
della telecamera. “Se l’inter-
vistatore ausculta in profon-
dità, e con delicatezza, può
far emergere i pensieri di chi
interpella”. Capita di dover
spegnere, quando ci si scopre
indiscreti. “Frugare morbo-
samente nella difficoltà al-
trui è un atto sleale. Anni fa, a
P re s a D i re t t a , r e a l i z z a i
un’inchiesta sulla mafia al
Nord. Il sindaco di Leinì era
Dalla parte degli ultimi Una puntata di “Che ci faccio qui” di Innacone
3IN TV 3 Su Disney+ la serie tratta dal celebre film del regista turco
Dopo 21 anni le “fate” di Özpetek
non sono più tanto “ignoranti”
» Alessandro Ferrucci
A
nno 2001, al cinema e-
sce Le fate ignoranti;
21 stagioni dopo, ecco
la serie tratta dal film (in on-
da su Disney+). Stesso regi-
sta, Ferzan Özpetek, stessa
produzione e sceneggiatura,
differente il cast (l’un ic a
sempre presente è Serra Yil-
maz con la sua frezza blu), si-
mile il clima, la presunta al-
legria, la condivisione, l’u-
nione delle solitudini; simile
la fotografia, identici alcuni
dei dialoghi.
E se nei re make il con-
fronto è già inevitabile, figu-
riamoci quando una serie è
tratta da un film ed è lo stes-
so regista a dirigere (caso ac-
caduto pure a Muccino con
A casa tutti bene); così il gio-
co del come eravamo e come
siamo diventati è matemati-
co; vedere cosa era impor-
tante nel 2001 e cosa lo è og-
gi; dove va l’accento, cosa
colpisce, quali sono i temi,
come sono cambiati gli at-
teggiamenti e lo stile di vita
dei protagonisti dopo oltre
quattro lustri. A tutti loro il
È morto Lorenzo Mondo
Critico e giornalista, 91 anni, fu a lungo
vicedirettore della “Stampa” e studioso di
Pavese e Fenoglio, da lui “scoperto”: sua
la prima edizione del “Partigiano Johnny”
tempo ha già concesso una
sorta di upgrade socio-eco-
nomico: sono diventati ge-
nericamente benestanti, an-
tropologicamente “evoluti”;
lo stesso protagonista, Mi-
chele, quando c’e ra
Stefano Accorsi la-
vorava ai mercati
generali, mentre
ora con Eduar-
do Scarpetta è
un artista.
E allora dopo
v en tu n’anni Le
fate ci raccontano
che: l’Aids è da igno-
ranti, infatti è un tema to-
talmente scomparso.
Quindi ammalarsi di Aids
è da ignoranti.
Di morire di Aids non ne
parliamo.
La pioggia è da ignoranti.
A Roma non piove mai. C’è
sempre il sole.
L’inverno e l’autunno so-
no da ignoranti.
Il cappotto è da ignoran-
ti.
La povertà è da ignoran-
ti.
La solitudine è da igno-
ranti.
SECONDO TEMPO l 19
stato arrestato per collusio-
ne con la ’ndrangheta. Andai
davanti casa sua, uscì la mo-
glie, un’anziana, smarrita.
Neanche fosse una scena
preparata, in quel momento
arrivò il postino con una let-
tera del marito. L’operatore
si protese su quei fogli, lo al-
lontanai. ‘Signora, legga con
calma’, dissi. Mi faceva pen-
sare a mia madre”.
Per lavorare così (molti
suoi reportage hanno avuto
riconoscimenti, tra cui il
Premio Ilaria Alpi), devi col-
tivare non solo il talento, ma
anche l’eco delle frequenta-
zioni con le anime elette.
“Mi sentivo con Camilleri.
Negli ultimi tempi ci pro-
teggevamo a vicenda, con
lunghe telefonate. Ripete-
vamo di volerci bene, come
se l’altro non lo credesse. Ed
era bellissimo”.
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La periferia non fighetta, è
da ignoranti.
Gli appartamenti con me-
no di duecento metri quadri
sono da ignoranti.
Gli appartamenti di due-
cento metri quadri con
un salotto inferiore
ai 120, sono da i-
gnoranti.
Quando si è
turchi, non ave-
re un apparta-
mento con vista
sul Bosforo è da i-
gnoranti.
La notte è spesso
da ignoranti, se non c’è una
festa.
Il vento è da ignoranti.
Le nuvole sono da igno-
ranti.
Lo scorrere dei mesi è da
ignoranti. Per loro è sempre
invariabilmente maggio o
giugno.
Lavorare è da ignoranti.
Non avere (perennemen-
te) tempo libero è da igno-
ranti.
E chi è ignorante non può
credere alle “fate”.
@A_Ferrucci
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20 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Mercoledì 20 Aprile 2022

THE WINNER IS

SPAAK, NOSTRA
SIGNORA DEL GARBO
, DICONO si muoia come
si è vissuti; se è così, l’usci-
ta di scena di Catherine Spaak, 77
anni, alla chetichella, la sera di u-
na domenica di Pasqua, a luci
spente, è una conferma. Sprezza-
tura, garbo, understatement; tutte
caratteristiche rare in natura, ra-
rissime in una donna di spettaco-
lo, quasi introvabili nell’èra dei so-
cial, conservabili solo nel conge-
latore dello stile. Da sex symbol a-
dolescenziale della commedia
all’italiana a matura padrona di
casa televisiva: la Spaak si è mos-
sa sempre controcorrente – la tv è
l’ultimo rifugio delle strappone,
quando non è il primo –, come u-
na bella turista belga che viaggia
da sola. In fuga da Canale 5 e dal-
le nascenti padellate di Forum, ap-
proda a Rai3 nel 1988. La sua ap-
parizione al direttore Angelo Gu-
glielmi ha qualcosa dell’epifania:
si può restare dei sex symbol pur
diventando ra-
dical-chic. Ec-
DISINCANTO come. Il format
INTIMA IN TV, buttato giù su
un foglio da
COME UNA Catherine di-
TURISTA venta pro-
gramma; nella
BELGA placenta della
tv-verità, della
cronaca in di-
retta, delle piazze protosantoria-
ne arriva il salotto etnico (et-
no-chic, of course), l’autocoscien-
za sottovoce, il femminismo che
veste Prada. Il fortunato modello
di Harem è il primo Costanzo,
quello di Bontà loro, con le persia-
ne che si aprono alla fine per dare
aria; mentre Costanzo si muoveva
verso il teatro, tendenza pochade,
la Spaak recuperava l’intimità,
puntando giustamente sulle don-
ne. Dopo una certa età, solo le
donne accettano di parlare di sé
(e a volte non c’è verso di farle
smettere). La più brutta mezz’ora
della sua vita arriva nel 2015,
quando accetta di tornare in vi-
deo, nel cast dell’Isola dei famosi, e
per una volta sopravvaluta l’istin-
to di sopravvivenza del suo stile.
Trenta minuti di Via Crucis, poi il
finto sbarco si cappotta in un nau-
fragio vero, l’unica verità della
storia dei reality. Sarà l’addio ai ri-
flettori, quella televisione non era
più compatibile con Catherine
Spaak. C’è il principio dell’impe-
netrabilità dei corpi, ma anche il
principio dell’impenetrabilità del-
le anime.
NANNI DELBECCHI

PROGRAMMITV

09:05 UnoMattina 08:45 Radio2 Social Club 08:00 Agora' 07:35 Chips 07:59 Tg5 06:45 Cartoni animati 07:00 Omnibus News 19:10 Training Day
09:55 Storie italiane 11:00 Tg Sport Giorno 09:45 Agora' Extra 08:35 Agenzia Rockford 08:44 Mattino Cinque News 08:40 Chicago Fire 07:30 Tg La7 21:15 Io rimango qui
11:55 È sempre mezzogiorno 11:10 I fatti vostri 10:35 Elisir 09:40 Hazzard 11:00 Forum 10:30 Chicago Med 07:55 Omnibus 23:00 Venom: La furia
13:00 Tg2 Giorno 12:00 Tg3 10:40 Carabinieri 13:00 Tg5 11:26 Chicago P.d. 09:40 Coffee Break di Carnage
13:30 Tg1 12:45 Quante storie 13:42 Beautiful 11:00 L'Aria Che Tira 00:45 1408
14:00 Ore 14 11:55 Tg4 12:25 Studio Aperto
14:00 Oggi è un altro giorno 15:15 Detto fatto 13:15 Passato e presente 12:23 Il Segreto 14:10 Una Vita 13:11 Sport Mediaset 13:30 Tg La7 02:30 Tower Heist - Colpo
15:55 Il Paradiso delle Signore 17:15 Castle 14:20 Tg3 13:00 La Signora In Giallo 14:45 Uomini e Donne 14:00 I Simpson 14:15 Tagadà ad alto livello
17:05 La vita in diretta 15:25 #Maestri 16:10 Amici di Maria 16:40 Taga Focus 04:15 Paddington 2
18:30 Tg Sport Sera 14:00 Lo Sportello di Forum 15:20 I Griffin
18:45 L'eredità 18:50 LOL :-) 16:10 Geo 15:30 Tg4 - Speciale 16:40 L'Isola dei Famosi 15:45 Magnum P.i. 17:00 Speciale Tg - La7
19:00 Tg3 16:47 Brave And Beautiful 20:00 Tg La7
20:00 Tg1 19:00 Blue Bloods 20:00 Blob 16:44 Non Mandarmi Fiori! 17:25 Pomeriggio Cinque 17:30 Ncis: Los Angeles 20:35 Otto e Mezzo
19:40 The good doctor 18:58 Tg4 18:30 Studio Aperto 17:15 Sulle orme dell'assassino
20:30 Soliti ignoti - Il ritorno 20:20 La scelta - I partigiani 18:45 Avanti Un Altro 21:15 Atlantide 18:15 Ce l'avevo quasi fatta
21:25 The help 20:30 Tg2 raccontano 19:52 Tempesta d'amore 20:00 Tg5 19:30 C.s.i. Miami 01:00 Tg La7 Notte 19:15 Cash or Trash
21:20 The good doctor 20:45 Un posto al sole 20:30 Stasera Italia 20:30 Striscia La Notizia 20:24 Ncis - Unità Anticrimine 01:10 Otto e Mezzo (R) 20:20 Deal With It Stai al gioco
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