y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!&!$!
A CHE PUNTO È
LA GUERRA
Cos’è successo in 2 mesi e cosa può accadere
BILANCIO DEI PRIMI SESSANTA GIORNI
Putin vuole Donbass e dintorni
Ma l’Occidente vorrà trattare?
q FABIO MINI A PAG. II - III
MARCO TRAVAGLIO
C
i avevano detto che l’armata
russa arretrava e quella u-
craina avanzava, che Mo-
sca aveva fallito la guerra
lampo per prendere Kiev e l’intera Ucraina in
tre giorni, insomma che Vladimir Putin col
suo esercito sgangherato stava perdendo la
guerra e Volodymyr Zelensky con le nostre ar-
mi e i suoi morti la stava vincendo: ora si sco-
pre che Putin non s’era mai illuso su una guer-
ra-lampo (in un Paese grande due volte l’Ita-
lia), non voleva né Kiev né l’intera Ucraina (né
l'aveva mai detto), ma il Donbass e la striscia
sul Mar Nero che lo collega alla Crimea; e l’in-
telligence britannica e Boris Johnson affer-
mano pessimisti che, espugnata Mariupol,
Putin può prendersi ciò che vuole e vincere.
Ci avevano detto che più armi inviavamo a
Kiev e più gli ucraini si rafforzavano e i russi si
indebolivano: invece i russi macinano terre-
24 FEBBRAIO - 24 APRILE 2022
FRANCIA-USA, LE OPPOSTE STRATEGIE
Se l’Europa non offre qualcosa
non ci sarà la pace Kiev-Mosca
q ALESSANDRO ORSINI A PAG. III
no sempre più incattiviti e gli ucraini lo per-
dono sempre più indeboliti. Però noi conti-
nuiamo a inviare armi, armi, armi senza sa-
pere (o almeno dire) a quale scopo.
Ci avevano detto che più sanzioni impone-
vamo a Mosca, più la Russia si avvicinava al
default: invece il default russo è rinviato a da-
ta da destinarsi, mentre si avvicina quello u-
craino (dato per certo dal Fondo Monetario
Internazionale se Kiev non avrà subito 15 mi-
liardi, in aggiunta ai 13,5 che già deve resti-
tuire); e Putin è sempre più popolare tra i rus-
si, anche grazie all’effetto “uno contro tutti”.
Ci avevano detto che l’Unione Europea do-
veva bloccare subito l’import di gas e petrolio
dalla Russia per impedirle di finanziare la sua
sporca guerra; ora la segretaria al Tesoro Usa
Janet Yellen avverte Joe Biden che l’embargo
farebbe schizzare i prezzi di metano e greggio
a tutto vantaggio di Mosca e la Bundesbank
calcola che spedirebbe in recessione l’Ue
(-180 miliardi, il 5% del Pil, per la sola Ger-
mania), con danni risibili per Mosca.
Ci avevano detto che mai e poi mai l’Ue a-
vrebbe ceduto al diktat di Putin di pagare il
gas in rubli, col sistema del doppio conto a
conversione immediata di valuta: invece l’Ue
lo sta accettando, per evitare che dal 1° mag-
gio Mosca ci chiuda il rubinetto.
Ci avevano detto che la Nato con l’Ucraina
non c'entrava: invece ha colto la palla al balzo
FAKE E SCIOCCHEZZE SUL CONFLITTO
Dostoevskij, tennisti, gattini:
bestiario della caccia ai russi
dell'attacco criminale sferrato da Putin il 24
febbraio (secondo tempo della Guerra degli
Otto Anni), per trasformare un conflitto re-
gionale sul Donbass in una guerra mondiale
da combattere per procura sulla pelle degli u-
craini e sulle tasche degli europei.
Dopo due mesi di guerra, tutte le bugie del-
le opposte propagande si infrangono sull’evi-
denza dei fatti dappertutto, fuorché in Italia.
Qui, in un eterno giorno della marmotta, sia-
mo ancora fermi al falso dibattito su chi è l’ag-
gressore e chi è l’aggredito, come se qualcuno
avesse mai negato che l’aggressore è Putin e
l’aggredita l'Ucraina. E come se ripetere os-
sessivamente quel mantra servisse a qualco-
sa: che so, a salvare la vita di un solo ucraino.
Se in Russia è vietato parlare di guerra, in
Italia è proibito parlare di pace. Intanto, men-
tre i nostri politici e i nostri media combattono
la loro guerra-farsa, la guerra vera ha cambiato
natura: con la presa di Mariupol che spalanca
la strada ai russi per completare il Risiko nel-
l'Ucraina dell’Est e del Sud; e con l’entrata in
campo della Nato, che per bocca del suo rin-
tronato commander in chief teorizza il suo vero
scopo di far durare il conflitto il più a lungo pos-
sibile in attesa della caduta di Putin. Però più
passano i giorni, più aumentano i massacri
(russi, ma non solo), il territorio ucraino intatto
si assottiglia e cresce il rischio di un casus belli
da guerra nucleare. Macron e Scholz si ribel-
a1,80
a 1,80--Arretrati:
Arretrati: 3,00
aa - a- 11,70
3,00 a 12con
conilillibro
libro“Casamonica”
“Io posso”
q LORENZO GIARELLI A PAG. IV
lano a questo scenario. Draghi invece tace e ac-
consente, da ossequiente cameriere di Biden:
ma quando mai il Parlamento ne ha discusso e
l’ha autorizzato a trascinarci in questa follia?
Come nota la rivista Foreign Affairs, cosa
voglia Putin ormai si sa, mentre “curiosamen-
te gli obiettivi occidentali sono molto meno
chiari”. Così come quelli di Zelensky: “Quali
condizioni il governo democratico dell’Ucrai-
na è pronto ad accettare? Recupero di tutto il
territorio perso negli ultimi due mesi e ritiro
totale della Russia dal Donbass e dalla Cri-
mea”, magari con la sua “adesione all’Ue e alla
Nato”? Per azzerare questi due mesi di guerra
occorrerebbe l’intervento diretto delle truppe
e dell’aviazione Nato: cioè la terza guerra
mondiale, che includerebbe l’uso di atomiche
almeno “tattiche”. L’alternativa è un compro-
messo sui territori già persi e sulla neutralità
dell'Ucraina, col ritiro delle sanzioni in cam-
bio del ritiro dei russi. Ora che ci prova l’Onu
con la missione di António Guterres martedì
a Mosca, è solo di questo che dovremmo di-
scutere: cosa vuole l’Ucraina e cosa vogliamo
noi? La guerra mondiale, o qualcosa che so-
migli – con rispetto parlando – alla pace?
II l SPECIALE IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022

ANALISI SUL CAMPO • COS’È SUCCESSO IN 2 MESI

LA CRONOLOGIA

24 FEBBRAIO
» Fabio Mini

“OPERAZIONE SPECIALE” Putin
alle 5 e 40 del mattino annuncia il via
dell’“invasione” alla quale partecipano
circa 200mila uomini che entrano in
Ucraina da Russia, Crimea e Bielorussia
Q
ualcosa sta cambiando:
l’anticipazione giornalie-
ra del New York Times di
ieri, per la prima volta in
due mesi, non apre con la guerra in
Ucraina, ma con un consiglio die-
DIETA BULIMICA D
tetico: concentrare l’abbuffata in
poche ore della giornata non porta
alcun beneficio. E le foto dei missili
dei giorni precedenti sono sostitui-
te da quella di una normale cola-

25 FEBBRAIO
COLPITA KIEV Primi bombardamenti
sulla capitale (che annuncia il
coprifuoco) e su diverse altre città,
anche nel Donbass. Zelensky annuncia
la mobilitazione nazionale
zione americana: uova, pancetta
fritta, salsicce, pancakes, tramez-
zini, toast e panini imbottiti, plum-
cakes, frutta, fiocchi d’avena, il tut-
to annaffiato da latte, caffè e succo
d’arancia.
In effetti una dieta simile fa più
vittime dei missili russi e allora è
giusto spostare l’attenzione su
qualcosa che riguarda tutta l’Ame-
rica e non solo. In realtà ciò che sta
cambiando in Ucraina riguarda
soltanto le presunzioni e le ipotesi
propinate a badilate al popolo oc-
cidentale prima, durante e dopo i
pasti. La cartina con le freccine che
il ministero della Difesa britannico
diffonde tramite la Bbc, aggiornata
al 21 aprile, mostra le forze russe
dislocate in un’ampia fascia dalla

27 FEBBRAIO
periferia est di Kharkiv (che conti-
nua ad essere bombardata sia dai

Mosca vuole il Donbass:

SANZIONI E OLIGARCHI Blocco
delle transazioni bancarie russe. Il 28
russi che dagli Ucraini filorussi) fi-
no al Donbass e alla fascia costiera
sul Mare d’Azov e il Mar Nero fino
al limite orientale di Odessa.

l’Occidente vuole trattare?

primo pacchetto di aiuti militari. LE FRECCETTE ROSSE indicano le di-
Round negoziale in Bielorussia rezioni di attacco russe, prevalente-

1 MARZO
ASSEDIO Colonna chilometrica di
mezzi militari a nord della capitale. La
Nato: “Eviteremo intervento diretto”. Il
2 documento Onu contro Mosca e
truppe russe nell’area di Mariupol. Il 3
marzo 2° round negoziale in Bielorussia
mente di accerchiamento di non
rappresentate forze ucraine. Una
freccetta blu mostra un attacco u-
craino a nord di Kherson. Altre aree
a nord est di Kiev, indicate nei gior-
ni precedenti come zone dei con-
trattacchi ucraini contro ipotetiche
forze russe (che in realtà non c’era-
no più) ora vengono descritte come solo per loro al quale dovrebbe cor- ordine o modificarlo è necessa- Bucha, l’abisso non sia neppure apparsa
“tenute o riprese dall’Ucraina”. rispondere una concessione molto rio che le migliaia di uomini as- Due sorelle lo non significa che non esista.
Le operazioni russe di attacco amara da parte di chi lo volesse at- serragliati “valgano”qualcosa di Questa fase di consolida-

3 MARZO
MINACCIA ATOMICA Colpi nei
dintorni della centrale di Zaporizhzhia;
secondo le prime stime, potrebbero
arrivare a 10 milioni i profughi in fuga
aereo su infrastrutture militari
nell’intero territorio ucraino prose-
guono. E le forze ucraine, grazie agli
aiuti occidentali, si stanno ricosti-
tuendo e rafforzando. Molti soldati
e miliziani si stanno addestrando
sotto la guida di istruttori america-
ni, britannici e polacchi in Ucraina,
in Polonia e altri paesi. Sono arrivati
anche aerei da combattimento e si-
stemi anti-missili e dai centri di co-
mando e controllo della Nato e dai
satelliti americani arrivano imma-
gini, informazioni e dati per gli o-
biettivi da battere. La città di Ma-
riupol (per quel che ne resta) è con-
trollata dai russi che comunque
stanno rastrellando casa per casa.
Le forze miliziane e “volontarie”
tuare o proteggere (come qualcuno
della Nato vorrebbe si facesse).
La possibilità che s’immolino è
remota ed è ugualmente improba-
bile che loro stessi facciano saltare
le strutture, tentando una sortita.
Senza la copertura dell’acciaieria
la loro fine sarebbe accelerata. Al-
trettanto improbabile e comunque
inutile sarebbero la resa per fame o
lo scambio di prigionieri.
La direttiva russa è chiara: i na-
zisti ucraini e stranieri non vanno
fatti prigionieri, come loro non ne
hanno fatti tra i soldati russi e i civili
tenuti in ostaggio. Per ignorare tale
più, molto di più delle loro vite.
E chi li vorrebbe liberi dovrà
concederlo o rischiare il peggio
con un intervento diretto. L’U-
craina e chi la sostiene con la
guerra come Stati Uniti, Gran
Bretagna, Nato e Unione euro-
pea devono stabilire quanto per
esse valgano gli “eroi e martiri”
di Mariupol, ma devono anche sta-
bilire quanto valgano Odessa, Dni-
pro, Leopoli e la stessa Kiev.
QUESTE, COME ALTRE, sono città
“miracolate”, finora toccate solo
marginalmente dagli attacchi russi
e, come altre, hanno già iniziato le
prime ricostruzioni e accolgono il
rientro dei profughi. Ma la minac-
scorso 6 aprile tra
i resti della città mento della penetrazione
distrutta . Bucha russa potrebbe preludere a
è stata teatro del una riapertura dei negoziati
ritrovamento di che possano stabilizzare
centinaia di corpi tutta l’Ucraina. Ma non
di civili uccisi. sembra che questa sia l’in-
FOTO ANSA tenzione dei governi occi-
dentali, compreso il nostro.
Lo spiraglio di dialogo in-
travisto un paio di settimane fa è
scomparso con l’impegno ameri-
cano e di quasi tutti i paesi della Na-
to a fornire armi all’Ucraina non
tanto per difenderla quanto per fa-
re di essa la propaggine più avan-
zata della minaccia alla Russia.
Questo è ciò che sanno i russi e la
loro uscita dall’Ucraina senza ga-
ranzie concrete di sicurezza può

9 MARZO
IRPIN E BUCHA Civili in fuga dai
sobborghi di Kiev conquistati dai russi.
I ministri degli Esteri ucraino e russo si
incontrano ad Ankara per colloqui
ancora intrappolate nell’ar e a cia aerea e missilistica su quei cen- soltanto significare l’espansione a
dell’acciaieria non devono combat- tri non è scomparsa, e il fatto che est della Nato e l’insediamento mi-
tere più. Putin ha nella sua dimensione strategica litare americano ai confini con la
ordinato di non fi-
nirle con il fuoco.
Atto di magnani-
m i t à ? N o : l ’a c- No peace I territori conquistati sono il vero
obiettivo russo. I negoziati si potrebbero
ciaieria è più im-
portante dei mili-

23 MARZO
ziani e questi non

riaprire, ma non è questo l’obiettivo Nato

sono così resistenti
come l’acciaio. Si
potranno salvare
solo con una ope-
“CRIMINI DI GUERRA” L’accusa Usa razione militare
al Cremlino. Denunce di deportazioni che l’Ucraina al
in Russia di parte della popolazione momento non è in
civile di Mariupol e del Donbass grado di condurre
o con un blitz anglo-americano sot-
to falsa bandiera, con un riscatto,
con un corridoio “umanitario”fatto
 Ue e Usa rallentano ancora l’embargo al petrolio russo. Era previsto dopo il voto
francese, ora chissà quando: la tipica sanzione che danneggia più i sanzionatori y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!&!$![

Domenica 24 aprile 2022 – Anno 14 – n° 112 a1,80

a 1,80--Arretrati:
Arretrati: 3,00
aa 3,00
-ae a1,80
- 11,70
12con
con
– ilArretrati:
illibro
libro“Casamonica”
“Io posso”
e 3,00
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Mannelli 25 APRILE Intervista alla partigiana Mirella Aloisio, 96 anni Cessate mezzo fuoco
CONGRESSO ARTICOLO 1
Ovazione contro “La Resistenza fu altra storia: » Marco Travaglio
le armi mette
in fuga Calenda
non usatela per inviare armi” L
a guerra alla pace fa un al-
tro passo avanti grazie al
contributo di Stefano Cap-
pellini, che bombarda su Rep il
p Oggi la marcia della pace Perugia-Assisi. manifesto della marcia Peru-
Per l’ex membro del Cln confronto impossibi- gia-Assisi per il titolo “Fermatevi,
le con l’Italia del 1945: “Mi fa ridere chi esalta la guerra è una follia” e il disegno
la guerra per difendere libertà e democrazia” di madre e figlio sfiorati da un
proiettile bianco e uno nero. “Un
q RODANO A PAG. 6 pugno in faccia, un affronto, una
vergogna!”, tuona tutto accalda-
to. “Innanzitutto, lo slogan ‘Fer-
matevi’, che intima lo stop a en-
trambe le parti come se il conflit-

UCRAINA I RUSSI SFONDANO IN DONBASS E BOMBARDANO ODESSA

to fosse voluto e alimentato da
q DE CAROLIS A PAG. 5 tutte e due” (gli sfugge che il con-
cetto di cessate il fuoco riguarda

Zelensky attacca l’Onu

entrambe le parti, sennò si chia-
CONVOCATI I LEADER merebbe “cessate mezzo fuoco”).
Un “vilipendio dei cadaveri u-
Decreti Cannoni craini”, signora mia. E poi “l’im-
magine agghiacciante, oscena”
e Concorrenza: dei “due proiettili da direzione

e Putin avanza nel Sud

opposta, uno bianco e uno nero,
Draghi è nei guai uno vale l'altro, spari paralleli ed
equivalenti... non sono le vittime
q MARRA A PAG. 5 di una parte... sono le vittime
neutrali... di due pazzi belligeran-
ti. Un vero choc”.
COVID, ALTRI 143 MORTI Il pover’uomo, sempre per via
di quell’elmetto sulle ventitré che
Mascherine via offusca la vista e comprime l'e-
ventuale cervello delle St ur-
salvo bus, cinema mtruppen, non si accorge di due
piccoli dettagli. La frase della ver-
teatri e concerti INGORGO DIPLOMATICO gogna (“Fermatevi! La guerra è u-
na follia”) è di quel putiniano di
q MANTOVANI A PAG. 11
OGGI BLINKEN A KIEV PER papa Francesco. E il disegno è lo
stesso della Perugia-Assisi del

ANTICIPARE GUTERRES
1999 per il cessate il fuoco nell’ex
ANALISI CONFINDUSTRIA Jugoslavia massacrata da Milo-
sevic e dalla Nato. Glieli fanno
Piena recessione: CHE IL 26 SARÀ A MOSCA. notare alcuni commentatori del
suo profilo Twitter (insolitamen-
Pil in calo anche
al terzo trimestre
L’UCRAINO: “DOVEVA te numerosi, ma solo per sbugiar-
darlo). Lui, impermeabile alla ve-

VEDERE PRIMA ME”. MA

rità almeno quanto al ridicolo, ri-
batte: “Aggiungo, a quanti obiet-
q DI FOGGIA A PAG. 4 tano che il manifesto replica

POI CHIEDE UN INCONTRO quello del ’99 sulla Serbia, che si

tratta di un'aggravante”. Ecco, il
» L’ALLEATO DI RENZI
CON LO ZAR E AUSPICA
fatto che i pacifisti lo siano sem-
pre contro tutte le guerre è “un’ag-
Compagno Bucci: gravante” (di cosa, non è dato sa-

via i senzatetto, LA MEDIAZIONE DEL PAPA pere): non una prova di coerenza
(concetto ignoto al Cappellini,
che da giovane scriveva per Libe-
lodi agli ex-Salò razione, organo di Rifondazione
comunista, prima di passare a
q GRAMAGLIA, GROSSI A PAG. 2 - 3 Mediaset, dirigere il Riformista,
» Marco Grasso chiuderlo per mancanza di letto-
GENOVA ri, fare altri danni al Messaggero e
poi a Rep). Nulla sfugge al ghost-

P
artiamo da un epi- buster di putinisti: tipo Monta-
logo dal sapore mo- LE NOSTRE FIRME. nari, che “la pensa allo stesso mo-
rettiano. Qualche L’IDEONA DI GUALTIERI INTERVISTA A DIODATO do di Bannon sull’Ucraina e su al-

• Padellaro Salviamoci dagl’imbecilli a pag. 8

giorno fa Lella tro”(e, con lo stesso schema, Cap-
Paita annun- Roma, inceneritore “Non mi piaceva pellini la pensa allo stesso modo
cia che Italia dei nazisti del battaglione Azov).
Viva soster- nato già vecchio • Colombo La “necropoli” di Mariupol a pag. 9
la mia voce, ora E, se qualcuno gli sfugge, retwitta
rà il centro- lesto un altro rastrellatore, tal Ca-
destra alle e- (con due fake news) vorrei girare film” pone del Foglio: “Russia Today
lezioni ammi-
nistrative di Ge- • Salvini 25 Aprile, la festa che divide a pag. 7 q FERRUCCI E MANNUCCI A PAG. 16 - 17
rilancia i deliri anti-ucraini di An-
gelo d’Orsi”. Ma va capito: Russia

• Mercalli 6 tonnellate di Co2 a testa a pag. 9

nova. “Perché il sindaco Today usciva come inserto men-
Marco Bucci – dice la sile di Rep lautamente pagato fi-
luogotenente di Matteo La cattiveria no al 2016, poco dopo l’arrivo di

• Spadaro Gesù risorto: “Pace a voi” a pag. 9

Renzi in Liguria in un’in- Cappellini, quando la propagan-
tervista al Secolo XIX – La ministra Stefani (Lega): “Togliamo da del Cremlino decise compren-
ha fatto cose di sinistra” i soldi ai furbetti del Reddito e diamoli sibilmente di tenersi i rubli. E
• Luttazzi Sahl dalla commedia a Jfk a pag. 14
Vediamole. ai disabili”. Le solite leggi ad personam smise di contribuire al suo stipen-
SEGUE A PAG. 15 WWW.FORUM.SPINOZA.IT dio, lasciandolo orfano, vedovo e
q AMENDOLA E BISBIGLIA inconsolabile. Un pugno in fac-
A PAG. 13 cia, un affronto, una vergogna!
2 l ESTERI
GUERRA IN UCRAINA • BOMBE E DIPLOMAZIA
Nervi tesi Il presidente
oggi riceve il segretario
di Stato Usa Blinken
e dice: “Mediazione
del Vaticano ben accetta”
PROTAGONISTI
ANTONIO GUTERRES
• Il segretario Onu ha
previsto due tappe: la
prima martedì a Mosca
e poi a Kiev
ANTONY BLINKEN
• Il segretario di Stato Usa
oggi a Kiev per incontrare
il presidente ucraino
VLADIMIR PUTIN
• Il presidente
della Russia riceverà
martedì il segretario
dell’Onu Guterres
» Alessia Grossi
P
er il presidente ucraino
Volodymyr Zelensky la
“soluzione migliore”
per arrivare a una riso-
luzione diplomatica e fermare
la guerra sarebbe un incontro
tra lui e il presidente russo Vla-
dimir Putin. “Dobbiamo cerca-
re di raggiungere questo obiet-
tivo – ha spiegato Zelensky ieri
in conferenza stampa – ma dal-
la Russia non vediamo questo.
Dicono una cosa e poi fanno
l’opposto”. “Perciò non posso
incontrare ora il presidente
russo: devono prima tacere le
armi”, conclude seduto in tenu-
ta militare da una stazione del-
la metro di Kiev. Il presidente
ucraino dice “no” anche alla
mediazione del segretario
dell ’Onu Antonio Guterres,
che martedì 26 andrà a Mosca e
due giorni dopo a Kiev per in-
contrare il ministro degli Esteri
Kuleba. Zelensky lo rimprove-
ra in conferenza stampa: “Do-
veva venire prima nelle città
bombardate”, afferma.
“NON SI PUÒ AVERE lo stesso at-
teggiamento rispetto all’a g-
gressore e alla vittima, e dun-
que rispetto alla Russia e all’U-
craina. È la Russia che ha por-
tato la guerra in Ucraina”. Un
viaggio, quello di Guterres che
dovrebbe puntare al cessate il
fuoco, ma che a quanto sembra
è invece ignorato anche dagli
Stati Uniti che oggi mandano a
Kiev il segretario di Stato Anto-
ny Blinken e il segretario alla
Difesa di Washington, Lloyd
Austin – come ha annunciato il
presidente ucraino – e che per
l’atterraggio del segretario a
Mosca martedì riuniranno i
vertici militari alleati a Ram-
stein in Germania per discute-
re degli sviluppi della crisi in U-
Negoziati difficili
Il segretario delle
Nazioni Unite martedì
al Cremlino per trovare
una tregua ma neppure
gli Usa lo vogliono lì
craina e delle questioni di sicu-
rezza ad essa collegate. Zelen-
sky si augura invece di poter o-
spitare Papa Francesco. “Lo a-
spettiamo”, ha detto per “sbloc-
care i corridoi umanitari verso
Mar iupo l” e Mario Draghi.
“L’Italia ci sostiene sia politica-
mente che con le armi, in modo
molto chiaro. Sono grato al go-
verno italiano, il popolo italia-
no e al premier Mario Draghi
che aspettiamo, ha detto Ze-
lensky. “Stop ai negoziati se i
russi uccidono i soldati della
Zelensky attacca l’Onu:
“Guterres doveva venire
a Kiev prima che a Mosca”
città martire”, avverte inoltre il
presidente ucraino, che si dice
confuso per “i messaggi appa-
rentemente concilianti” lan-
ciati da Mosca mentre conti-
nua l’offensiva militare. Né so-
no ammissibili più “pre-requi-
siti per accedere ai negoziati”,
come quello del referendum
per l’annessione. “Sono un aut
aut, proposte irricevibili che
intendevano modificare il no-
stro futuro. Noi siamo rimasti
coerenti sin dall’inizio del con-
flitto e quindi abbiamo deciso
di fare un passo indietro. ”, ha
spiegato ancora Ze-
lensky. Un passo in-
dietro che cancella
l’annuncio di poche
ore prima in cui Kiev
si diceva pronta in u-
na settimana a chiu-
dere un accordo e a
“ultimare la lista dei
desiderata per i ne-
goziati e quella dei
paesi che dovranno
garantirli”, secondo
il consigliere del pre-
sidente e capo-nego-
ziatore, Mykhailo
Podolyak. Nelle richieste c’era-
no “la fornitura di armi, la chiu-
sura dei cieli, le consultazioni
militari e l’invio di denaro che
sarà necessario per acquistare
rapidamente armi aggiuntive”.
Un negoziato armato, dunque,
mentre Putin si starebbe do-
mandando se proseguire pren-
dendo il Sud fino alla Transi-
stria rischiando ulteriori perdi-
te e una sconfitta, o fermarsi al-
la conquista del Donbass e farla
passare per la grande vittoria
che si era prefissato, secondo
quanto riporta il professore vi-
cino allo “zar”, Dimitrij Sulov in
un’intervista al Corriere della
Sera. Nell’indecisione, l’eserci-
to russo ha iniziato ieri a bom-
bardare la città meridionale di
Odessa dando inizio a quella
seconda fase del conflitto – un
ponte per la Crimea – annun-
ciato venerdì.
UN ATTACCO che secondo Ze-
lensky difficilmente renderà
possibile “uno sblocco militare
favore vole” all ’Ucraina, “in
questo momento – ha detto –
possiamo soltanto difendere la
vita dei soldati e dei civili che si
trovano sul sottosuolo: questa è
la cruda realtà”. Diverso sareb-
be stato, rinfaccia ancora il pre-
sidente ucraino se “la Nato ci a-
vesse accettato”. “Un errore
strategico con l’Ucraina” dice.
“Se fossimo stati parte dell’Al-
leanza, la Russia non ci a-
vrebbe aggredito”.
Peccato che, secon-
do Sulov, la guerra
c h e “ l ’e s e r c i t o
russo sta com-
battendo non è
contro l’Ucraina
ma contro la Na-
to, che non solo
consegna armi e mu-
nizioni, ma fornisce in-
formazioni preziose di in-
telligence. È la Nato che spara
sulle truppe russe, attraverso le
sue armi operate dagli ucraini”,
ha detto il consigliere al quoti-
diano italiano, e ha aggiunto:
“Tutti in Russia sono convinti
che stiamo combattendo una
guerra contro l’Occidente”. Un
avvertimento?
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
SCENARI Oltre il conflitto
Hill, l’ex consigliera
di Trump: “Ci sarà
la corsa all’atomica”
» Roberta Zunini
“O
gni paese del mondo ora
vorrà armi nucleari per-
ché Putin ha dimostrato
che se hai la bomba, nessuno aiu-
terà i tuoi nemici”, ha tenuto a sot-
tolineare l’anglo-americana
esperta di Russia, Fiona
Hill, durante un'inter-
vista al canale radio-
fonico della Bbc. L’ex
consigliera dell’in-
t el li ge n ce s tatuni-
tense, nonché ex vice
assistente del presi-
dente Donald Trump,
ha quindi spiegato che il
“ricatto nucleare” di Putin
potrebbe aumentare la do-
manda internazionale di armi nu-
cleari. Hill propone anche una ri-
flessione più ampia sul nuovo or-
dine mondiale in costruzione, me-
glio in distruzione, come conse-
guenza dell’aggressione russa con-
tro l’Ucraina. La corsa al riarmo
nucleare, secondo Hill, è inevitabi-
le a causa della minaccia avanzata
da Vladimir Putin quando, pochi
giorni dopo l’inizio della guerra, ha
ricordato le capacità nucleari della
Federazione Russa, avvertendo
l’Occidente che qualsiasi interven-
to militare in Ucraina “porterebbe
a conseguenze tali che non avete
mai incontrato nella vostra storia”.
Suggerendo che il mondo ora è più
pericoloso che durante la Guerra
Fredda, l’analista americana si di-
ce convinta che Paesi alleati degli
Stati Uniti ma privi di arsenale a-
tomico “riconsidereranno sul serio
la propria difesa e la propria dipen-
denza dagli Stati Uniti”.
LE NAZIONI citate sono il Giappone
e la Corea del Sud che hanno vicini
ostili dotati di armi nucleari: la Ci-
na e la Corea del Nord. Ciò che e-
merge dall'intervista è che “il con-
cetto di non proliferazione nuclea-
re è fondamentalmente tramonta-
to perché risulta assai chiaro che il
motivo per cui non perseguiamo la
Russia pur con tutto ciò che noi ab-
biamo (le testate nucleari america-
ne, ndr) è il fatto che possiede le
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022 ESTERI l 3

SUL CAMPO • La battaglia continua

Pasqua ortodossa
di sangue, missili
anche su Odessa
» Giampiero Gramaglia sono stati lanciati dal Mar Caspio da bombar-

I
dieri strategici russi Tupolev Tu-95. Dei sei
nformazioni contraddittorie sull’an d a- missili da crociera sparati, due sono stati in- ARMI A RUSSIA
mento dell’offensiva russa nel Donbass; e tercettati, due hanno colpito infrastrutture DA PAESI UE
Mariupol resta l’epicentro del dramma più militari e altri due edifici residenziali. La difesa DOPO IL 2014
tragico di questo conflitto. Fonti di Kiev di Kiev rivendica la distruzione di due droni
ammettono che le truppe russe hanno con- russi, che sarebbero stati utilizzati per correg-
quistato decine piccoli centri e dicono che i gere la traiettoria dei razzi. E c’è un timore in
combattimenti sono intensi nelle province di più; Mosca ha inviato in pattugliamento quat-
Donetsk e Lugansk. L’intelligence britannica, tro sottomarini 877 Halibut armati di missili
invece, sostiene che tra venerdì e sabato i russi da crociera Kalibr, che possono essere sparati
non hanno fatto passi avanti sostanziali nel anche da 50 metri di profondità.
Donbass e in tutto l’arco dell’Ucraina sud-o-
rientale, dove sono concentrate le operazioni SULLA LINEA delle trincee Kiev rivendica altri
della “fase due”. Una consigliera dell’ufficio di due generali russi eliminati vicino a Kherson, e
presidenza ucraino, Olena Symonenko, rivela un terzo è in condizioni critiche. Salgono così a
che almeno 42 località sono cadute in mano 17, secondo calcoli occidentali non confermati,
russa solo nell’area di Donetsk. I russi a loro i generali dell’esercito russi morti sul campo di IL QUOTIDIANO inglese
Tragedia infinita volta denunciano che sarebbe stato bombar- battaglia dall'inizio dell'invasione. Gli ultimi “The Telegraph” ieri ha
Parenti di vittime dato un checkpoint a un valico di frontiera due sarebbero caduti nell’attacco lanciato da riproposto la notizia che
a Bucha nella regione di Kursk già la Francia aveva
A sinistra, dalle truppe ucraine. evidenziato giorni
Volodymyr A Mariupol si è ieri addietro; diversi Paesi Ue
Zelensky tentato di attivare un avrebbero venduto armi
FOTO LAPRESSE corridoio umanitario alla Russia quando il
per evacuare i civili Cremlino si stava
intrappolati. preparando per la guerra
in Ucraina. Germania,
MA IN REALTÀ gli auto- Francia, Italia, Bulgaria,
bus promessi non sa- Austria e Repubblica Ceca
rebbero mai arrivati: e altri paesi del blocco
una parte delle perso- avrebbero aggirato
ne in partenza sarebbe l’embargo scattato nel
stata portata in una zo- 2014 dopo l’annessione
na sotto il controllo di della Crimea e l’appoggio
Mosca e il resto sareb- ai separatisti del Donbass.
be stato disperso. A Le forniture non si
dirlo sono fonti ucrai- sarebbero fermate
ne. Per gli 007 britan- nemmeno l’anno scorso,
nici, nella città martire Circa il 78% del totale
si combatte ancora: i delle armi sarebbe stato
russi hanno di nuovo fornito da società
bombardato l'area tedesche e francesi.
dell’acciaieria Azovstal
e, secondo fonti dell’uf-
ficio di presidenza u-
bombe atomiche e sta
dicendo di essere pronta
Esperta
di sicurezza
re la catastrofe, si re-
gistrano scintille pe-
craino, “stanno cercan-
do d’annientare la resi-
Sei morti La città forze ucraine con-
tro un posto di co-
a usarle”. In conclusio-
ne, l’ex consigliera di
Fiona Hill ha ricolose tra Usa e
Russia in proposito.
stenza dei difensori di sul Mar Nero teme mando russo. In un
lavorato con l’ex Mariupol con attacchi video, il presidente
Trump avverte che d’ora presidente “Il ricorso alle ar- aerei sul complesso pure i sottomarini ucraino Volodymyr
in poi gli Stati che vo- repubblicano mi nucleari? Nessu- dell’impianto e sulle li- Zelensky dice che i
gliono regolare i conti FOTO ANSA no può escluderlo”, nee di difesa delle no- Impasse a Mariupol, partner occidentali
con i vicini cercheranno ha ammesso la sot- stre truppe e con ope- hanno iniziato a
di di ottenere l’arma nu- tosegretaria di Stato razioni di assalto”. La nel Donbass i russi fornire a Kiev le ar-
avanzano velocemente
cleare. “Questa è la logica reazione americana per gli affari politici situazione di Mariupol mi di cui ha davvero
alle parole di Putin. E quindi ognu- Victoria Nuland, in un’intervista è “la peggiore catastro- bisogno. “S iamo
no pensa: non posso fare affida- alla European Pravda. “Dato che fe di questo secolo” ed è stati finalmente a-
mento sul fatto che qualcun altro Vladimir Putin ha già ordinato cri- la peggiore catastrofe scoltati” e “stiamo
venga in mio aiuto, ho bisogno di mini di guerra terribili e brutali, umanitaria dall’inizio ricevendo esatta-
un'arma nucleare”. La morale della tutto potrebbe accadere. Potreb- dell’invasione russa: lo dichiara il premier u- mente quel che abbiamo chiesto”. Per Zelen-
storia che Hill offre è che “siamo bero essere usati diversi tipi di armi craino Denys Shmyhal, parlando in conferen- sky, i commenti di un comandante russo sulla
pertanto in un territorio comple- catastrofiche”, ha proseguito. Le za stampa a Washington: “Quando la città sarà necessità di creare un collegamento con la
tamente nuovo in cui non siamo provocazioni sono arrivate da Mo- stata liberata, potremo scoprire le atrocità ter- Transnistria, in Moldavia, confermano l’in-
stati nemmeno durante la Guerra sca, dove due giorni fa un gruppo di ribili compiute dai russi”. Nella città, quasi in- tenzione di Mosca di invadere altri Paesi: l’U-
Fredda, e questo richiede una di- esperti ha discusso sulla tv statale teramente distrutta, Kiev stima che restino craina “è solo l'inizio”. “Tutti i Paesi che, come
plomazia davvero solida”. russa di un possibile attacco nu- bloccati almeno 100mila abitanti e che le vit- noi, credono nella vittoria della vita sulla mor-
Il luogo metaforico a cui Hill al- cleare contro gli Usa. Uno di loro time civili possano toccare le 20mila. te, devono combattere al nostro fianco, devono
lude di sicuro sarà un campo estre- ha citato il recente lancio del mis- Esplosioni sono state segnalate ieri pome- aiutarci perché noi siamo in prima linea. E do-
mamente minato e pieno di trap- sile Sarmat e ha chiesto quale tipo riggio nella regione di Odessa, dove è suonato po, a chi toccherà?”. Qualcosa sta cambiando
pole dove la via della deterrenza di obiettivi può distruggere. “O- l’allarme aereo. Alcuni edifici della città por- nel posizionamento degli Stati nel conflitto. La
nucleare non sembra più rappre- biettivi come la città di New York, tuale sul Mar Nero sono stati colpiti da missili Turchia, che finora è stata protagonista come
sentare la salvezza. In attesa di ca- una bella città ma sarebbe distrut- da crociera russi che hanno fatto almeno cin- mediatore, ha chiuso il proprio spazio aereo a
pire chi è in grado e come costruire ta”, è la stata la risposta di un altro que vittime tra cui un bambino di tre anni. Per voli civili e militari che portino soldati in Siria:
una diplomazia robusta per evita- analista. il Comando aereo meridionale ucraino, i razzi un gesto che suona ostile a Mosca.
4 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022

ENERGIA DI GUERRA
t
» Virginia Della Sala
I
nizia la settimana in cui si
discuterà del sesto pac-
chetto delle sanzioni russe
e non sarà semplice. I Paesi
dell’Unione, infatti, sono an-
cora lontani dall’unanimità
necessaria per approvarlo e
anche se si spera di concludere
tutto entro venerdì, nessuno
sembra scommetterci. A divi-
dere sono soprattutto le deci-
sioni sull’embargo del petro-
lio e del gas dalla Russia. Il
greggio, in particolare, è il
prossimo obiettivo: tutti sem-
brano concordare sul suo
stop, ma al momento non è
stata trovata una quadra sulle
modalità. La soluzione più
plausibile è che, forse ancor
più del carbone – il cui stop è
previsto ad agosto – l’uscita
dal petrolio sarà lenta e pro-
gressiva. Tanto più che la se-
gretaria del Tesoro Usa, Janet
Yellen, ha raccomandato di
non procedere a un embargo
immediato per evitare che i
prezzi del petrolio schizzino
alle stelle e finiscano per inde-
bolire Usa e Ue e rinvigorire
Mosca stessa. Interventi sul
gas, invece, non sono proprio
all’orizzonte.
LE RESTRIZIONI solo su alcuni
beni petroliferi e la tassazione
delle importazioni sono due
delle ipotesi sul tavolo, così co-
me l’idea di mettere un tetto al
prezzo del gas o di mettere in
un conto vincolato parte delle
entrate energetiche di Mosca,
da sbloccare solo quando e se
il Cremlino ritirerà le truppe
dall’Ucraina. Secondo politi-
co.eu è probabile che il divieto
petrolifero distingua tra i vari
tipi di petrolio russo e il loro
metodo di consegna, quindi
tramite spedizione od oleo-
dotti. C’è anche una discussio-
ne in corso sulla necessità di
stabilire un periodo di transi-
zione per dare ai paesi dell’Ue
il tempo di prepararsi all’e-
ventuale embargo.
Quando si parla di petrolio,
ovviamente, ci si riferisce a un
sistema complesso: le espor-
La lenta uscita dal petrolio
frena le sanzioni europee
BRUXELLES Questa settimana si discute l’embargo, probabilmente graduale,
del greggio di Mosca: non tutti lo vogliono o lo vogliono allo stesso modo
menica scorsa la presidente
della Commissione europea
DI CHE QUANTITÀ Ursula von der Leyen ha di-
PARLIAMO: ITALIA chiarato al quotidiano tede-
ED EUROPA sco Bild che le nuove sanzioni
IL 48% di petrolio colpiranno probabilmente
e condensati russi Sberbank, la più grande ban-
va ai Paesi europei, ca russa. Si vedrà, insomma.
soprattutto Germania,
Paesi Bassi e Polonia; INTANTO la Commissione Ue
inoltre, circa il 53% sta provando a cercare una
del greggio e dei scappatoia per i Paesi dell’Ue
prodotti petroliferi finiti. dal decreto di Mosca che ob-
Rappresentano oltre bliga a pagare il gas in Rubli.
il 25 per cento Dopo aver detto che l’iter pre-
dell’import visto da Putin aggira di fatto le
di petrolio. sanzioni perché, in sintesi,
L’Italia importa dalla prevede un doppio conto e
Russia il 10% di petrolio permette di prendere il con-
greggio e il 7% trollo sui tempi e sul tasso di
dai prodotti finiti conversione della valuta este-
ra, rimettendo in gioco anche
la sua Banca centrale (l’or-
dine infatti si considera
chiuso solo quando la Ban-
Benzina&c. ca russa effettua il cam-
Benzina, diesel, bio), ora sta suggerendo
gpl e altri oli: sono alle aziende di “chiedere
tutti derivati dal alle loro controparti russe
greggio e dalla di adempiere ai propri ob-
sua raffinazione blighi contrattuali come
FOTO ANSA prima dell’adozione del
decreto, ovvero depositan-
do l’importo dovuto in eu-
ro o dollari” e, prima di ef-
tazioni avvengono sia sotto L’IPOTESI Dalla Russia ne ar- no) e ieri i Paesi Bassi hanno fettuare i pagamenti, di di-
forma di greggio (che viene la-
vorato nelle raffinerie) sia co- TRA FASI riva infatti circa il
20 per cento del to-
annunciato la stessa scaden- chiarare chiaramente che
za per tutte le fonti fossili. considerano completati i loro
me prodotto finito, il più im-
portante dei quali è il diesel.
TRANSITORIE tale. Intanto, quali
che siano le moda-
Circa il 44 per cento del con- obblighi contrattuali quando
sumo energetico olandese si depositano euro o dollari
Affrontare l’embargo, spiega ED ECCEZIONI: lità, c’è già chi ha basa sul gas, ma solo il 15% presso Gazprombank e non
Bloomberg, sarebbe più diffi-
cile per le raffinerie della Ger- FINE ANNO deciso di dettare i
propri tempi. A ini-
proviene dalla Russia. successivamente. Facile a dir-
Altro punto di discussione si, meno a farsi. “Sarebbe con-
mania, ad esempio, e per i zio settimana, la riguarda le banche. Finora le sigliabile – aggiunge infatti il
Paesi dell’Est (la Polonia ha ministra degli E- grandi banche russe come documento riportato da Reu-
già stretto un accordo con l’A- steri tedesca Anna- Gazprombank e Sberbank so- ters – chiedere conferma da
rabia Saudita) mentre lo stop lena Baerbock ha detto che lo no state escluse dai pacchetti parte russa che questa proce-
del diesel indebolirebbe an- stop al petrolio russo in Ger- delle sanzioni proprio perché dura è possibile secondo le re-
cora di più un mercato già in mania arriverà entro fine an- coinvolte nei pagamenti per le gole del decreto”. Tutto è anco-
difficoltà prima della guerra. no (praticamente a fine an- forniture energetiche. Ma do- ra in alto mare.

CONTRACCOLPI
t PREVISIONI NERE DOPO FMI E UFFICIO DI BILANCIO, TUTTI STIMANO UN ALTRO TRIMESTRE CON PIL IN CALO

Confindustria&C.: l’Italia in recessione

A
giudicare dalle stime, la do-
manda non è più se accadrà
L’OTTIMISMO ma di quale sarà l’entità del-
DI VISCO la recessione tecnica (due trimestri
(BANKITALIA) negativi) in arrivo per l’Italia. Co-
me noto, l’economia del nostro
NONOSTANTE Paese sta subendo, come altri, il
le stime negative combinato disposto dell’esplosio-
di centri studi ne del prezzi energetici e dell’effet-
e istituzioni to di guerra e sanzioni alla Russia.
internazionali, Ieri è tornato a ricordalo anche il
il governatore centro studi della Confindustria
di Bankitalia Ignazio. nella sua congiuntura “flash” di a-
Visco è ottimista prile. La previsione è che i primi tre
Ieri ha definito il mesi dell’anno si chiudano con un
rischio di recessione Pil in calo dello 0,5% (stessa stima
per l’Italia “poco di Bankitalia e pure del governo) e
probabile”. “La guerra con un secondo trimestre su cui ci
in Ucraina – ha detto sono poche speranze di invertire la
– è un evento terribile tendenza. “L’andamento in aprile è
ma per il momento compromesso e le prospettive so-
è circoscritto” no cupe”, spiega la nota. In partico-
lare, si assiste al proseguimento
dello “choc sulle materie prime”
con il prezzo del petrolio che, toc-
cato il picco di 133 dollari al barile a
Pesano i rincari energetici ANSA
marzo, è torna ad assestarsi ad a-
prile a 105 dollari (era 74 a dicem-
bre) e il gas naturale in Europa vo-
lato a 227 euro/mwh lo scorso me-
se per poi scendere a 104 in aprile
(ancora +698% rispetto al pre-Co-
vid). Il prezzo dell’elettricità segna
per +523% nello stesso periodo.
A fronte del caro-energia, ricor-
da Confindustria, “gli interventi
pubblici sono ancora insufficienti”
con il governo che “ha finora stan-
ziato, per la prima metà del 2022 e
senza deficit aggiuntivo, 14 miliar-
di: 11 a sostegno di famiglie e im-
prese (di cui 1,2 per le grandi azien-
de) e 3 per primi interventi strut-
turali su gas, energie rinnovabili e a
sostegno delle filiere dell’automo-
tive e dei micro-processori”. Per
l’industria peggiorano tutti gli in-
dicatori e i servizi sono in stallo,
mentre l’export è atteso debole.
A marzo la stima era di un primo
trimestre con Pil a -0,2%, un se-
condo a -0,5% e un +1,9% per l’in-
tero anno ipotizzando che la situa-
zione in Ucraina si normalizzi en-
tro luglio. Nel giro di un mese la
prima è già peggiorata di 0,3 punti.
L’ultima proiezione, peraltro, arri-
va dopo una sfilza di dati che indi-
cano la strada della recessione tec-
nica. Venerdì il Fondo monetario
internazionale ha spiegato che “al-
cune delle più grandi economie eu-
ropee come Francia, Germania,
Regno Unito e Italia”avranno “una
crescita trimestrale molto debole o
negativa alla metà del 2022”, men-
tre per l’Ufficio parlamentare di bi-
lancio la guerra ha già sottratto al
Pil dell’Italia nel 2022 un punto
percentuale. Se si dovesse estende-
re di un trimestre, il colpo aumen-
terebbe di altri 1,6 punti di Pil nel
biennio 2022-23”. Se così fosse, i
quattro trimestri del 2022 dareb-
bero un apporto negativo in termi-
ni di crescita visto che l’anno parte
già con un Pil a +2,3% per l’effetto
del trascinamento del 2021.
Vale la pena di ricordare che
queste stime non inglobano ulte-
riori interventi del governo che pe-
rò, al momento e senza mettere
davvero mano all’e xtra-deficit,
possono contare sui 5 miliardi ipo-
tizzati dal Def. Ma soprattutto non
inglobano il possibile embargo a
gas e petrolio russo come ulteriore
sanzione verso Mosca. Venerdì,
per dire, la Bundesbank ha previ-
sto per la Germania (che dipende
per gas e petrolio per il 30 e il 40%
dell’import, ordini di grandezza
non dissimili dall’Italia) un colpo
al Pil del 5,1% nel 2022 portando il
saldo finale a -2% quest’anno. Nel
biennio 2022-2023, l’embargo co-
sterebbe alla Germania l’8,6% del
Pil. Per dare l’idea, Bankitalia sti-
ma per l’Italia un danno di circa 7
punti di crescita (5 per il Tesoro).
Ieri, però, il governatore Ignazio
Visco ha definito il rischio di reces-
sione per l’Italia “poco probabile”.
CDF
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022 POLITICA l 5

MAGGIORANZA • Scontro sui decreti pro Kiev e Concorrenza

Cannoni e gare, partiti contrari

Draghi torna e convoca i leader
» Wanda Marra sto alle concessioni idroelet- vendita di armi all’E g i tt o . glieria pesante. Ma le valuta-

P
B. SUL PALCO rima ancora di volare
A NAPOLI negli S ta t e s, Mario
CON BRIATORE Draghi, una volta u-
ANTONIO TAJANI scito dal Covid, dovrà
sta preparando la riprendere le file della sua
convention del 20-21 maggioranza. In programma
maggio di Forza Italia a c’è una “strigliata” ai leader
Napoli: oltre a Silvio dei partiti. Magari con un gi-
Berlusconi l’obiettivo ro di incontri in presenza. E
degli azzurri è quello stavolta, non c’è solo Matteo
di portare sul palco Salvini da convocare, ma an-
anche dei volti pop che tutti gli altri. A partire da
per rilanciare il partito Enrico Letta, per arrivare poi
soprattutto al Sud. Si sta a Giuseppe Conte. Perché –
pensando, infatti, seppur in parte coperta dalla
allo chef Antonino guerra – la situazione della
Cannavacciuolo maggioranza continua a es-
e all’imprenditore sere sempre più sfilacciata e
Flavio Briatore sempre meno allineata con
quelli che sarebbero gli o-
biettivi del premier.
L’ultimo stop è arrivato,
appunto, al ddl Concorrenza
dal Pd di Letta, che si è oppo-
triche. Mentre la Lega di Sal-
vini spinge viceversa per le
gare e torna alla carica per la
proroga delle concessioni
per gli stabilimenti balneari.
Posizioni che rallentano l’iter
di quella che a Palazzo Chigi è
considerata una riforma
chiave, anche per ottenere i
fondi del Pnnr.
D’ALTRA PARTE, dalla riforma
del catasto alla delega fiscale,
la crisi strisciante è sempre
nell ’aria. Ed è stata quasi
conclamata sull’aumento del
2% delle spese militari. Sen-
za contare che lo stesso se-
gretario dem in un paio di oc-
casioni ha decisamente sca-
valcato il premier: ha detto
subito sì all’embargo di gas e
petrolio, mentre Draghi si
trincerava dietro il no della
Germania e ha criticato la
Il Migliore Il premier Mario Draghi ANSA
Dietro l’angolo, poi, c’è il
nuovo invio di armi. L’Italia
manderà artiglieria pesante
(ovvero cannoni, obici, se-
moventi, tanto per comincia-
re), previo coordinamento
con gli Alleati. Ma rispetto al-
la tempistica inizialmente
prevista potrebbe volerci
qualche giorno in più. Do-
mani dovrebbe arrivare in
Gazzetta Ufficiale il Decreto
interministeriale (Difesa, E-
steri, Mef ) per autorizzare
un nuovo invio.
La lista è secretata, ma è
prevista una relazione al Co-
pasir di Lorenzo Guerini.
Fonti di governo assicurano
che verranno mandate le
stesse tipologie di armi pre-
viste nel primo provvedi-
mento. In realtà si era pensa-
to in un primo momento a in-
serire in questo testo l’arti-
zioni in corso a Palazzo Chigi
depongono per inchiodare i
partiti alla responsabilità,
con un voto del Parlamento:
per questo l’idea è quella di
fare un decreto vero e pro-
prio, forse già nel Cdm di gio-
vedì. L’argomento è spinoso e
i no all’invio ulteriori di armi
aumentano: dunque il “giro”
di Draghi con i leader diventa
sempre più urgente.
Il premier deve arrivare al
bilaterale con Joe Biden, pre-
visto per il 10 maggio alla Ca-
sa Bianca, con un Paese che lo
segue sulla linea indicata da
lui stesso e dagli Usa. Senza
contare che una visita a Kiev
è nelle sue intenzioni, anche
se non ancora in agenda. Dif-
ficile tra Covid e trasferta sta-
tunitense che Draghi riesca
ad andare prima della secon-
da metà di maggio.

CENTROSINISTRA
t ARTICOLO 1 IL CONGRESSO DEL PARTITO DI SPERANZA E BERSANI. DI MAIO: “IN FRANCIA VOTEREI MACRON”

Un’ovazione contro l’invio delle armi

E Calenda se ne va dal “campo largo”
» Luca De Carolis all’aumento delle spese milita- scutiamone”. Pare un’apertura

Q
uelli della sinistra an-
cora rossa cantano
Bella Ciao tutti in pie-
di, riservano ovazioni
al segretario della Cgil Landini
e non vogliono l’aumento delle
spese militari e a occhio neppu-
re l’invio di (altre) armi all’U-
craina. Vogliono tornare con il
Pd, ma il come si vedrà “a otto-
bre” come spiega Enrico Letta.
E restano disciplinati, quando
Carlo Calenda celebra il nu-
cleare per poi dire che lui nel
campo largo non ci sarà “per-
ché i Cinque Stelle non sono
progressisti”: mentre Matteo
Renzi proprio non lo hanno in-
vitato, e d’altronde “le sue ulti-
me uscite chiariscono quale sia
la sua prospettiva” butta lì Fe-
derico Fornaro.
SCENE dal congresso di Articolo
Uno a Roma, a pochi passi dalla
via Merulana cara a Gadda.
Dove il centrosinistra cerca u-
na fisionomia e un perimetro:
nel quale il M5S è previsto, no-
nostante le storie tese tra Giu-
seppe Conte e il Pd. Nell’attesa
le parole d’ordine le scandisce il
riconfermato (un solo voto
contrario) segretario di Artico-
lo Uno, il ministro della Salute
Roberto Speranza: partendo
dalla “questione sociale”, da af-
frontare tassando gli extrapro-
fitti sull’energia ma anche con
“salari uguali per uomini e don-
ne”. Poi l’ambiente, un tetto eu-
ropeo al prezzo del gas, una leg-
ge elettorale proporzionale.
Ma c’è anche il nodo delle armi.
LANDINI “Tutti i Paesi sono giustamente
E IL 1° MAGGIO schierati con l’Ucraina”osserva
AD ASSISI Speranza, però “una corsa na-
zionalista al riarmo sarebbe un
IERI il segretario della errore molto grave”. Arrivano
Cgil Landini ha ricordato applausi fortissimi, anche per
che il Primo maggio verrà la mano tesa all’Anpi: “Il 25 a-
celebrato dai sindacati ad prile saremo al suo fianco a Mi-
Assisi, “luogo particolare lano”. Sulle tribune c’è anche
in questo momento” Pier Luigi Bersani, che al Fat-
todice: “Il nostro 25 aprile sarà
il luogo di una ricomposi-
zione, tra tutti quelli che le-
gittimamente hanno posi-
zioni diverse sulla natura
degli aiuti da dare all’Ucrai-
na”. Ma l’Anpi? “Le danno la
croce addosso, ma è stata
chiara su cosa è accaduto”.
Intanto sono battimani per
Nicola Fratoianni (Sinistra Ita-
liana) che dice: “Le armi non
costruiscono la pace”. E figu-
rarsi per Landini, che dice “no
ri”. In questo sabato sembra l’u-
nico punto di distanza con il Pd
di Letta, in sala con maglione
bordeaux. “Se si fa la sinistra
noi ci siamo” assicura Speran-
za. Ossia, “un fronte progressi-
sta con Pd e M5S e chi ci sta”.
LETTA SALE sul palco e va in
scia: “Alla domanda di Roberto
la mia risposta è sì,
l’intenzione è fare u-
na sinistra vincente”.
Articolo Uno non
vuole confluire nel COALIZIONE
Pd, non ora. Ma
chissà tra qualche LETTA:
mese, quando po-
trebbe anche nasce-
“IN AUTUNNO
re una federazione di DECIDEREMO
centrosinistra. Letta
non dà formule ma COME FARLA”
una data: “Decidere-
mo assieme in au-
tunno, quando sarà
finito il lavoro delle agorà del
Pd ”. L’importante per lui “è
mettere da parte la sto-
ria del 2018, che ha di-
strutto la possibilità di
Alleati costruire una sinistra
Enrico Letta vincente”. Fu l’anno del
e Roberto 33 per cento dei 5Stelle
Speranza ieri ancora populisti e della
al congresso nascita di LeU, con den-
di Articolo 1 tro gli ex dem fuggiti da
FOTO LAPRESSE Renzi. Certo, Letta par-
la molto anche di Ucrai-
na (“serve una confede-
razione politica europea in cui
farla entrare subito”) ma pure
di legge elettorale: “Quella at-
tuale è la peggiore possibile, di-
al proporzionale. Poi c’è Di
Maio, ministro degli Esteri che
dal palco parla solo di Ucraina e
annessi: “Putin non vuole la pa-
ce, serve una soluzione diplo-
matica e politica ma pure un
tetto europeo al prezzo del gas”.
Gli chiedono del centrosini-
stra, e lui replica: “Bisogna raf-
forzare sempre più la coalizio-
ne che ha già gover-
nato nel Conte II”.
Ecco, Conte. Al
ministro chiedono
di optare tra Macron
e Le Pen, scelta su cui
l’ex premier si era
mostrato incerto, e
lui è rapido: “Noi sia-
mo per gli europei-
sti, non per i sovrani-
sti che vogliono
chiudere l’Europa e
distruggere la Nato”.
Non è più tempo di
gilet gialli, per Di Maio. In sala
però c’è Calenda a infierire sul
M5S: “Io non riesco a stare con
chi ha fatto i decreti sicurezza o
con chi non sa scegliere fra
Macron e Le Pen. Io non mi fi-
do, voi sì”. Quindi “non sarò nel
campo largo, ma sono pronto a
collaborare dopo le Politiche”.
Letta se ne va, schivando le do-
mande. Più tardi un altro dem,
il ministro del Lavoro Orlan-
do, sosterrà: “Se servono soldi
per aiutare le imprese, devono
essere subordinati al rinnovo e
all’adeguamento dei contrat-
ti”. Oggi parlerà anche Conte,
dal palco.
6 l POLITICA
25 APRILE • I PARAGONI CON L’UCRAINA
L’INTERVISTA
t
LA PARTIGIANA ALLOISIO
LA MARCIA
PERUGIA-ASSISI
PER LA PACE
QUESTA MATTINA alle
9, dal Frontone di Perugia,
partirà la marcia della
pace che arriverà ad
Assisi alle 14. Per la prima
volta il corteo si
concluderà in piazza San
Francesco anziché alla
Rocca di Assisi
Quest’anno il corteo sarà
dedicato al conflitto
in Ucraina: “Vogliamo
mandare un messaggio di
pace, con un movimento
dal basso per evitare
l’escalation” ha detto
l’organizzatore Flavio Lotti
‘‘
Mi fanno ridere
le persone
che esaltano
la guerra
per difendere
libertà e democrazia
“La Resistenza fu altra storia,
rubavamo le armi ai fascisti”
» Tommaso Rodano
M
irella Alloisio ha 96
anni, la voce arro-
chita ma la risata
dolce e rotonda, u-
no spirito che pare inossidabi-
le. Ha vissuto la Resistenza da
protagonista, staffetta parti-
giana a Genova coi nomi di
battaglia che cambiavano o-
gni stagione: prima “Olg a”,
poi “Marika” e infine “Rossel-
la”. È partigiana ancora oggi:
guarda ai fatti del presente
con la lucidità affilata di quan-
do era ragazza. “A me fanno un
po’ ridere queste persone che
esaltano la guerra per difen-
dere la democrazia e la liber-
tà: sono le stesse, ci scommet-
to, che poi stanno zitte e buo-
ne quando capita a loro il mo-
mento di prendere una deci-
sione di vita o di morte”.
Non è persuasa dal con-
fronto tra la lotta parti-
giana e quella ucraina, ma
anche loro combattono
per il diritto a esistere.
Non è così?
Sono due realtà diverse. La
nostra resistenza si è incrocia-
ta con la guerra mondiale, cer-
to, perché gli americani ave-
vano dichiarato guerra al na-
zifascismo, alla Germania,
all’Italia. Ci sostenevano tal-
volta, non spesso, con i lanci di
armi. Ma noi le armi le pren-
devamo anche dalle caserme
fasciste e la nostra guerra, co-
me dire, aveva una dimensio-
ne privata. Genova, per esem-
pio, te lo posso dire personal-
mente, l’abbiamo liberata da
soli. A Genova l’esercito tede-
sco si è arreso davanti al Cln.
Sono due storie diverse, inve-
ce sembra che usino il dram-
ma degli ucraini per insultare
l’Anpi e attaccare i partigiani.
Come se noi fossi-
m o d e i p a c i fi s t i
qualunque. Noi vo-
gliamo la pace pro-
prio perché abbia-
mo conosciuto la
guerra. E perché ci
spaventa una guer-
ra che può andare a
finire con la distru-
zione atomica.
Eppure come si
può negare il di-
ritto degli ucrai-
ni ad armarsi e
difendersi?
Hanno tutto il dirit-
to di difendersi e io
sono ovviamente
contro la Russia che
li ha aggrediti.
L’Anpi ha solo invitato a pren-
dere iniziative che potessero
veramente costringere le par-
ti a sedersi a un tavolo per fer-
mare la guerra. Quando è sta-
ta invasa l’Ucraina, abbiamo
detto subito questo: faccia-
moci promotori di una solu-
zione diplomatica. La Russia
la condanniamo tutti, ma poi
bisogna spingere di più per
cercare di fare incontrare le
parti e uscire da questa trage-
dia. Altrimenti che razza di ci-
viltà è la nostra? Se si lascia ca-
dere la diplomazia, è perché i
mercanti di armi hanno tutto
l’interesse a continuare a fare
le guerre.
In Italia il conflitto ha ge-
nerato una corsa precipi-
tosa al riarmo.
Roba da matti, ma non se ne
rendono conto? L’a umento
della spesa militare va a scapi-
to degli investimenti pubblici
che possono contribuire al
miglioramento delle condi-
zioni di vita della popolazione
e degli stipendi dei lavoratori.
Quando fai un bilancio a casa
tua, se spendi 10 euro per
comprare i cioccolatini e 3 eu-
ro per comprare il pane, non
credo tu sia un saggio padre di
famiglia. Noi stiamo facendo
questo. Davvero, ma scher-
ziamo?
L’Anpi si è spaccata sulla
guerra?
Io al congresso nazionale di
Riccione ho detto le stesse co-
se che sto ripetendo a lei e dal-
la platea ho ricevuto un ap-
plauso fragoroso, si sono alza-
ti tutti in piedi. Non mi pare
affatto che siamo divisi. L’ar-
ticolo 11 della Costituzione è il
tesoro che sta a cuore a tutti, è
una nostra medaglia, la no-
stra straordinaria eredità. È
una Costituzione che la guer-
ra la “ripudia”. Non si limita a
non volerla: la ripudia! Non
sente quanto è forte questo
verbo?
Perché anche la stampa
“progressista” vi attacca?
Credo ce l’abbiano con il pre-
sidente Pagliarulo, probabil-
mente perché viene da Rifon-
dazione comunista. Ma
all’Anpi ci possono stare tutti:
dai democristiani fino ai co-
munisti, ognuno con la sua
sensibilità. Abbiamo combat-
tuto tutti per la libertà. Quei
poveri di spirito che oggi at-
taccano il presidente dell’An-
pi, sono persone che non a-
vrebbero mosso un dito per
cacciare il fascismo.
Qual è il ricordo più forte
della sua resistenza?
Quando si entrava in classe,
negli anni del fascismo, l’inse-
gnante ti mandava a guardare
la cartina geografica per esal-
tare i progressi dell’ “impero”.
Ma poi quando uscivo di scuo-
la, la prima immagine che mi
capitava sotto gli occhi erano
le madri vestite a lutto. Mi fa-
cevano tanta impressione. E
poi c’erano gli amici che
partivano per la guer-
ra e non tornavano
più. Che vita era,
che gioventù era
la nostra? Io o-
diavo le guerre.
La guerra è be-
stialità, non è un
prodotto dell’evo-
luzione. Ho fatto la
guerra partigiana per
non sentirne parlare più.
Che 25 aprile sarà questo,
con la guerra vicina e i pa-
cifisti divisi sulle armi?
Lo sa cosa farò io il 25 aprile?
Ringrazierò i partigiani cadu-
ti e penserò con gratitudine
all’eredità che ci hanno lascia-
to: la Costituzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
L’INTERVENTO
Un blocco mediatico
pretende il consenso
popolare alla guerra
» Fabrizio De Sanctis*
C
he cosa significa esattamen-
te vincere la guerra? Al que-
sito implicitamente posto
d a l Po n t e fi c e , i n o c c a s i o n e
dell’Angelus del 10 aprile, nessuno
ha risposto.
Col passare dei giorni e
delle settimane la mat-
tanza avviata dal go-
verno russo contro
l’Ucraina non ac-
cenna a placarsi. Si
moltiplicano così le
violenze, le atrocità e
quegli eccidi che lo
sviluppo tecnologico ha
portato in dote sui moder-
ni campi di battaglia. Maggio-
re è il sacrificio di vite umane e mi-
nore risulta la disponibilità delle
parti a raggiungere compromessi.
È così che la via del negoziato e del-
la pace, con cui porre fine alle vio-
lenze e alle sofferenze contro i civili
ucraini, scompare dall’orizzonte.
Di fronte a questo fatale avvita-
mento della crisi bellica nessuno
sembra concretamente adoperar-
si per spegnere un incendio, che ri-
schia di divampare nel vecchio
continente e non soltanto.
DI RADO CAPITA vedere esponenti
di primo piano delle forze armate e
della diplomazia ammonire pub-
blicamente i decisori politici sugli
scenari bellici che si stanno deter-
minando. Le voci che invocano
prudenza, mediazione e diploma-
zia non sembrano levarsi eppure ci
sono. Lo rivelano molteplici rile-
vazioni demoscopiche cui si è re-
plicato con la consueta sicumera
che “il popolo è minorenne”. Come
se non fosse chiaro ai più che la di-
rezione intrapresa anche dal no-
stro governo, unitamente all’U-
nione europea e alla Nato, rischia
di portare a un coinvolgimento di-
retto nel conflitto. In assenza di u-
na rapida e decisa sterzata verso il
negoziato e la pace, la guerra eco-
nomica e la fornitura di armi – da
sole – delineano una belligeranza
di fatto del nostro Paese.
In questa penombra meschina
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
viene bandita ogni logica diversa
da quella di Caino: al complesso
mediatico-militare spetta allora il
compito di alimentare il desiderio
di guerra e rintuzzare chi intende
limpidamente perseguire il nego-
ziato e la pace e non la vittoria, o
peggio la resa. Siano essi il Ponte-
fice, il sindacato, l’Anpi, poco im-
porta: ingenui al meglio, nemici al
peggio. Un diversivo con cui oc-
cultare precise e circostanziate re-
sponsabilità: quale forza politica
era gemellata con Russia Unita?
Quale presidente del Consiglio ri-
teneva Putin un “dono del Signo-
re ”? Quale leader sedeva nel
board della più grande società di
car sharing in Russia? Chi si com-
plimentava con Putin per la sua
quarta elezione a presidente, se-
gnalando l’ “inequivocabile” vo-
lontà popolare? E che dire di quel-
le testate che stilano liste di pro-
scrizione i cui inserti erano finan-
ziati dai russi e i cui proprietari
hanno dovuto attendere 54 giorni
di guerra per interrompere la pro-
duzione in Russia?
Le due guerre
A sinistra,
l’esercito ucraino
vicino Kiev. In alto,
partigiani a Torino
nell’aprile del 1945
FOTO LAPRESSE
SOLLETICARE gli umori più cupi di
una popolazione prostrata da una
gravissima crisi economica, nel
tentativo di suscitare un consenso
popolare alla guerra, è pericolosis-
simo. Storicamente, infatti, questi
movimenti d’opinione si sa dove
nascano ma non si sa dove porti-
no: più che illudersi di poterli in-
dirizzare assecondandoli, occorre
risolutamente contrastarli prima
che forze scioviniste e reazionarie,
verso cui sono naturalmente pro-
tesi, possano assumerne la piena
direzione.
Assillo dei democratici e degli
antifascisti, pur nella pluralità di
punti di vista, dev’essere il nego-
ziato e la pace. Da intendersi come
un obiettivo politico concreto e
non invece una mera declamazio-
ne ideale. Del resto nell’epoca nu-
cleare, come fu già chiaro in occa-
sione della crisi di Cuba alle cul-
ture politiche della Resistenza e
della Costituzione, la pace diventa
un valore supremo, assoluto,
prioritario.
*Presidente Anpi di Roma
POLITICA l 7
LIBERAZIONE • Storia dei precedenti
La festa che divide:
dai missini a Silvio
e adesso Zelensky
» Giacomo Salvini 2006, accompagnando il padre partigiano, fu fi-
I
l 25 aprile, festa della Liberazione, è di-
schiata e allontanata dal corteo di Milano. Ma
anche a Umberto Bossi fu dato del “fascista” nel LO SBERLEFFO
visivo dal giorno della sua istituzione. La 1994. D’altronde le conversioni della destra sono
destra non ha mai voluto festeggiarlo, la rimaste sporadiche. Gianfranco Miglio, ideologo
sinistra non ha mai creduto nelle abiure della Lega Nord, spiegò che il significato delle ri-
dei post-fascisti e alla “svolta” di Onna di Sil- correnze “col passare del tempo si trasforma o
vio Berlusconi del 2009, fino alle spaccature scompare”, Ignazio La Russa più recentemente
odierne sul concetto di “resistenza” nell’An- ha spiegato che bisogna “superare” il 25 aprile
pi: è o meno “resistenza” quella del popolo u-
craino contro l’aggressore Putin? Si può pa-
ragonare o meno a quella dei partigiani che
salirono sulle montagne contro l’oppressore
FRANCIA:
nazi-fascista?
I CONTRO-CORTEI DI FINI E ALMIRANTE
PURE BORRELL
L’istituzione della festa risale a un decreto del
luogotenente del Regno Umberto II nel 1946
su proposta di Alcide De Gasperi. Scelta con-
NON VUOLE
fermata nel 1949 dal Parlamento che doveva
esprimersi sulle feste nazionali. Ma già in
quell’occasione ci furono le prime divisioni. Il
PRONUNCIARSI
resoconto della seduta racconta di “vivissimi
e prolungati applausi”dopo il voto che istitui-
va il 25 aprile, il Msi di Giorgio Almirante votò
contro e proposte come festa nazionale il 20
, “È PREOCCU-
PATO dalle e-
lezioni francesi?”
settembre, la breccia di Porta Pia. Nella Pri- chiede il corrispon-
ma Repubblica lo schema è sempre stato lo dente di Repubblica
stesso: le forze dell’arco costituzionale – dalla Claudio Tito a Joseph
Dc al Partito d’Azione fino ai Liberali – erano Borrell, Alto Rappre-
espressione delle brigate partigiane e aveva- sentante degli Affari
no fatto propria il 25 aprile, i missini invece Esteri dell’Unione Eu-
erano espressione del regime mussoliniano e ropea, a margine di un
quindi quella data la vedevano come fumo colloquio sul conflitto
negli occhi. Il Pci, grazie a Palmiro Togliatti, russo-ucraino. Do-
ha sempre considerato come sua la festa di Li- manda posta, com’è
berazione facendo riferimento al ruolo della evidente, al solo scopo
brigata Garibaldi. Il Msi prima di Almirante e di telecomandare la ri-
poi di Fini quel giorno organizzava con- sposta dell’intervista-
tro-manifestazioni e contro-concerti. Poi è to e spingerlo a esor-
arrivata la svolta di Fiuggi del 1995 per supe- cizzare lo “spettro” le-
rare la tradizione di Salò, abiurare il fascismo penista. Ma Borrell lo
(“La destra non è più figlia del fascismo”) e spiazza: “Perché do-
trasformare il Msi in An. vrei? La Francia è un
Paese democratico e i
LA PACIFICAZIONE DI VIOLANTE E B. A ONNA francesi hanno il dirit-
Una svolta, e siamo alla Seconda Repubbli- mentre Matteo Salvini, da to di scegliere. Candi-
ca, che contagiò anche Silvio Berlusconi. Pri- ministro dell’Interno, nel dati diversi hanno ap-
ma, appena arrivato al governo nel 1994, de- SPACCATURA 2019 ha preferito inaugura- procci diversi”. Mer-
cise di non prendere parte al 25 aprile facen-
do celebrare messa “per tutti i caduti” nella LA DESTRA re il commissariato di poli-
zia a Corleone. Ogni anno,
coledì scorso, per ave-
re espresso il medesi-
sua chiesa privata di Arcore. Poi, il 25 aprile
2009, nel picco dell’era berlusconiana e dieci
NON HA MAI poi, fioccano le polemiche
della Brigata Ebraica che
mo concetto, Giusep-
pe Conte è stato inve-
giorni dopo il terremoto, il premier si pre- FESTEGGIATO, accusa i manifestanti di in- ce crocifisso in prima
sentò a Onna con al collo il fazzoletto della
“Brigata Maiella” e parlò di “festa di libertà e LA DISPUTA citare, con bandiere e cori,
al popolo palestinese.
serata a Otto e Mezzo,
prendendosi pure del-
di tutti”. Già allora, a Onna, il leader del Pdl
usò una parola molto in voga oggi nelle po-
NELL’ANPI LA “RESISTENZA” DI KIEV
l'“ambiguo”. Insoddi-
sfatto, il giornalista di
lemiche sulla guerra in Russia: “Rispetto tut- SU KIEV Fino a oggi con la disputa Repubblica ci ha prova-
ti, ma non sono equidistante”. Tentativi di sulla guerra Ucraina. Il cen- to fino all'ultimo: “Ma-
“pacificazione” ci sono stati, anche dall’altra trosinistra si è schierato per rine LePen, però, sa-
parte. Il primo, e più noto, fu quello di Lu- mandare armi a Kiev, ma rebbe un cambio tota-
ciano Violante. Nel suo primo discorso da parte del mondo intellettuale e politico a sinistra le. Anche nei confronti
presidente della Camera, era il 1996, il giu- è su posizioni pacifiste. Anche l’Anpi è spaccata della Russia”. Risposta
rista del Pds invitò a “riflettere sulla resisten- tra chi, come il presidente Gianfranco Pagliaru- di Borrell: “Forse do-
za” e “sui vinti di ieri”. lo, è contrario all’invio di armi e a paragoni col vreste essere più inte-
1943, e chi invece, come la vicepresidente Alber- ressati alle conse-
LA DESTRA ANCORA OGGI NON FESTEGGIA tina Soliani, vuole la resistenza armata degli u- guenze della guerra
In pochi, però, hanno dato seguito a questa craini. Anche sul manifesto Anpi del 25 aprile si è nel resto del mondo”.
richiesta e creduto alla giravolta del centro- scatenata una polemica sulla bandiera raffigura- Colpiti e affondati.
destra. Tant’è che, nella Seconda Repubblica, ta: il tricolore è stato rappresentato (per mero er- STE. BAU.
i leader della coalizione sono stati contestati, rore) con le bande orizzontali e non verticali, fa-
fischiati, perfino cacciati dai cortei del 25 a- cendo pensare a una vicinanza all’Ungheria di
prile: il caso più famoso è quello della mini- Orban e quindi a Putin. Anche questo 25 aprile,
stra (e poi sindaca) Letizia Moratti che nel insomma, non sarà senza polemiche.
8 l PIAZZA GRANDE
NONC’ÈDICHE
DANIELE LUTTAZZI
LA PIETRA DELL’INVISIBILITÀ,
LA BELLA CRISTINA
E BERTO IL CREDULONE
D
ai racconti apocrifi di Lorenzo Magalotti.
Nella Firenze del Medioevo era nota la pas-
sione del conte Bandino Filicaia per gli
scherzi. E tutti sapevano che a burle era più
bravo che a letto, con grande rammarico della con-
tessa, la bella Cristina. Berto, un giovane muratore,
più prestante che sveglio, era spesso vittima delle bef-
fe crudeli di Bandino. Quando Cristina vedeva il ma-
rito prendersi gioco del poveretto, ne era addolorata,
rammaricandosi inoltre che Bandino passasse più
tempo in trattoria che a letto con lei. Decise dunque di
risolvere la faccenda una volta per tutte: l’avrebbe
aiutata, pensò, il tenero Berto, che quando la vedeva
diventava rosso come un peperone, e che a lei, in fon-
do, piaceva. Un pomeriggio, per caso, Cristina udì il
conte e i suoi amici mettere a punto un piano per con-
vincere Berto di essere invisibile. Si recò subito dal
giovane e gli parlò con franchezza: “Berto, ti desidero
da tempo, ma ho sempre nascosto la mia voglia nel
timore che mio marito, quel pagliaccio da taverna,
potesse scoprirci. Finalmente è arrivata l’occasione
per prenderci il piacere che ci meritiamo; e senza te-
ma, purché ti comporti a modo”. Berto avvampò: non
riusciva a credere alle sue orecchie. “M-mi d-dica,
s-signora c-c-contessa”, balbettò. “Mio marito e i suoi
amici perdigiorno hanno saputo di una pietra rara
che rende invisibile come l’aria chi la tiene in mano. E
vogliono invitarti a cercarla con loro. Quando lo fa-
ranno, accompagnali, e mostrati diligente. Se la trovi,
vieni subito da me”. Arrivò dunque il giorno in cui
Bandino e i suoi compagni di lazzi raccontarono a
Berto di pietre uniche nel loro genere: dotate del po-
tere stregonesco dell’invisibilità, erano nascoste in un
bosco sulle colline di Fiesole. Il grullo accettò di unirsi
a loro. Perlustrarono la zona in lungo e in largo, finché
Berto raccolse un sasso di foggia strana e lo mostrò
agli altri dicendo: “Che sia questa la pietra magica?”.
“Che bizzarria!” esclamò il conte guardandosi intor-
no. “Sento la voce di Berto, ma non lo vedo”. “Sono
qui!” disse il sempliciotto, confuso. “Sarà il caldo” dis-
se il conte. “A volte confonde l’occhio, a volte l’orec-
chio”. “Ma no” disse uno dei suoi complici. “Forse quel
tontolone ha davvero trovato la pietra dell’invisibi-
lità!”. Berto se ne convinse, e corse subito dalla con-
tessa, mentre Bandino e gli altri si sganasciavano dal-
le risa. La brigata fece ritorno a villa Filicaia, e il conte
stava ancora ridendo per lo scherzo riuscito quando,
entrato in camera, sbarrò gli occhi: sua moglie era nu-
da, a letto, abbracciata dolcemente a Berto, e visibil-
mente soddisfatta. “Cos’è questo?” tuonò Bandino.
Berto si svegliò di soprassalto: credendo che la pro-
pria invisibilità fosse svanita, balzò spaventato dal
materasso e scappò. La contessa Cristina, invece, si
limitò a sbadigliare, e con un sorriso malizioso disse al
conte: “Ho dovuto farlo, marito mio. Non volevo ro-
vinarti lo scherzo”. “Chi è questa donna, che mi pare di
vedere per la prima volta, e che sa far burle meglio di
me?” pensò il conte, sbalordito. E se ne innamorò di
nuovo. Donne trascurate, corna meritate.
Dai taccuini apocrifi di Giovanni Mosca. Maca-
rio arriva a Buenos Aires per un mese di recite. Ap-
pena esce dalla stazione, sale su una carrozza scoper-
ta e si fa portare in albergo. Lungo il tragitto, i pas-
santi gridano: “Ciao, Macario!” con quel tono diver-
tito che il pubblico usa per rivolgersi ai suoi benia-
mini, e lui risponde ai saluti con grandi sorrisi. All’en-
nesimo omaggio, il vetturino si volta e gli dice: “Mi
chiamano Macario perché ho la faccia da tonto”.
Contro il pensiero unico
che spinge per le armi
Da persona anziana quale sono,
ho spesso bisogno dell’aiuto di
artigiani per mantenere dignito-
sa casa mia, così in questi giorni
ho avuto modo di parlare con il
giardiniere e l’idraulico. Natural-
mente abbiamo discusso della
guerra russo-ucraina. I suddetti
professionisti erano totalmente
concordi sul fatto che l’Ue avreb-
be dovuto fare in modo che il con-
flitto non scoppiasse. Ora inviare
armi è da pazzi: molto meglio
muovere la nostra Croce Rossa
per l’allestimento di campi pro-
fughi e ospedali di pronto soccor-
so. Mi pare di intuire che idee si-
mili sarebbero piaciute a quel
grande uomo che è stato Gino
Strada. Caro direttore, condivido
la sua resistenza intellettuale al
pensiero unico pro-guerra.
PAOLO ANTOLINI
Le gaffe e le bugie
del nostro premier
Leggo sul Fatto: “Draghi aveva
detto ‘scorte fino all’autunno’, pe-
rò Besseghini (Arera) lo smenti-
sce: ‘L’Italia ha un’autonomia
soltanto di dieci settimane’”. Il
Supremo non ne azzecca una: sta
insidiando il primato di Salvini in
materia di bufale. Ecco le princi-
pali battute da asilo infantile che
hanno inaugurato la sagra delle
panzane: “Il green pass garanti-
sce di trovarsi tra persone non
contagiose”; “Chi si vaccina non
muore, chi non si vaccina muo-
re”, “Preferiamo la pace o l’aria
condizionata?”. Insomma, l’Al-
tissimo non sa proprio che pesci
pigliare e si limita a ripetere fake
news e slogan stereotipati. Oggi
sembra diventato la cassa di riso-
nanza di Biden, le cui parole ac-
coglie come se fossero un vange-
lo. A domanda sul gas russo, altre
dichiarazioni senza senso: “La li-
nea? Seguiremo quello che deci-
derà l’Ue”. Lui non sa niente, è un
viandante spaurito. Morale della
farsa: se la Ue si butta nel pozzo,
lui ci si precipita senza discutere:
lo chiede l’Europa. Non ha la sta-
tura né il coraggio dello statista:
una figura scialba, assolutamen-
te non all’altezza della dramma-
tica situazione.
MAURIZIO BURATTINI
Nazisti negli eserciti:
tutti zitti, ma sapevano
Alcuni giorni fa il presidente u-
craino, in videoconferenza, tene-
va un discorso al parlamento gre-
co e subito dopo il suo intervento
si registrava quello di un capo
della famigerata banda Azov, che
ormai tutti abbiamo imparato a
conoscere per le sue chiare e in-
confutabili connotazioni naziste.
Un paio di giorni prima c’era sta-
to analogo intervento presso il
Direttore responsabile Marco Travaglio
Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo
Vicedirettori Salvatore Cannavò, Maddalena Oliva
Caporedattore centrale Edoardo Novella
Caporedattore vicario Eduardo Di Blasi
Caporedattore Stefano Citati
Art director Fabio Corsi
mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
Società Editoriale il Fatto S.p.A.
sede legale: 00184 Roma, Via di Sant’Erasmo n° 2
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
Inviate le vostre lettere (max 1.200 battute) a: il Fatto Quotidiano
00184 Roma, via di Sant'Erasmo n° 2 - lettere@ilfattoquotidiano.it
SENZARETE
ANTONIO PADELLARO
Guerra: come salvarsi dagli imbecilli
“DOVE FONDA questa gente, la pretesa di disporre testacoda alla Pagliarulo (Anpi) che dopo set-
timane di strenua resistenza equidistante, alla
così di me? Chi ha dato loro questo diritto? Forse il
Cielo? No, questo è il loro mestiere, la loro piccola vigilia del 25 aprile dichiara “legittima la re-
occupazione borghese. Li pagano per questo. Perciò sistenza armata” degli ucraini e “condanna
conquistano titoli e rango. Non sono esposti a nes- l’invasione senza se e senza ma”.
sun pericolo; non hanno nessuna responsabilità”. 3. “Sull’Ipse dixit”. Provare a esternare i propri
ERNST VON SALOMON, “I PROSCRITTI” dubbi attraverso le parole di un testimonial
autorevole e insospettabile. Esemplare Michele
PER DARE UN SENSO a questo spazio, troppo Serra che su “Repubblica” cita Adriano Panat-
spesso abusivamente occupato, oggi ci dedi- ta (“Le persone non sono le Nazioni”) a propo-
chiamo a un piccolo gioco di società dal titolo: sito delle decisione di escludere i tennisti russi e
“A proposito della guerra in corso alcuni accor- bielorussi da Wimbledon. Funzionano anche
gimenti per salvarsi dalle liste di proscrizione Nicola Pietrangeli, Paolo Bertolucci e in gene-
al bar, nei salotti o sui giornali”. rale i campioni dello sport (dove per vincere
1. “Sul mettere le mani avanti”. Attenzione, non non serve portare il cervello all’ammasso).
è più sufficiente affidarsi alla premessa cano- 4. “Sul sacrosanto diritto di esprimere il pro-
nica (“esiste un aggressore, Putin, e un aggre- prio pensiero senza doverne rendere conto a
dito, il popolo ucraino”) se poi il successivo ra- qualche occhiuto censore”. Per esempio, l’incipit
gionamento andrà da tutt’altra parte (e abbia- di Paolo Rumiz su “Robinson”: “Scusate ma
mo capito quale) poiché ci sarà sempre un cu- vorrei capire Putin. Forse entrerò in una lista
stode dei valori dell’Occidente che subito ti sga- di proscrizione: pazienza. Possibile che non ci si
ma. Perciò, chiunque voglia surrettiziamente renda conto che capire l’avversario non signi-
confondere le acque, o menare il can per l’aia fica giustificarlo, ma indovinarne in anticipo
con argomentazioni non previste dal catechi- le mosse?”. E via a passo di carica fino a pren-
smo Nato, potrà uscirne alla grande, per esem- dere di petto, in contrapposizione con la “nar-
pio con la proposta di consegnare il macellaio razione monomaniaca del Cremlino”, l’auto-
di Mosca alla Corte contro i crimini di guerra. censura della democrazia “tale da bollare come
Un’ iperbole che spiazzerà i vostri critici che ‘russofilia’ qualsiasi tentativo di indagare un
non potranno che assentire. evento complesso di simile portata”. Ecco un
2. “Sul colpo al cerchio e alla botte”. Vivamente modo colto, elegante e liberatorio di mandare a
sconsigliato il famoso né-né, ampiamente in- quel paese gli imbecilli.
flazionato, che un interlocutore ostile potrebbe
ritorcervi contro con le accuse di ipocrisia e vil- Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano
tà. Molto meglio allora attestarsi sul fronte del 00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2
pacifismo più intransigente. Onde evitare dei lettere@ilfattoquotidiano.it
parlamento israeliano. Dato per no? Potevano risparmiarci l’or- dannoso l’embargo a Mosca”
scontato che i servizi segreti oc- gia ipocrita delle commemora- pubblicato nell’edizione di ieri ho
cidentali, compreso il Mossad, zioni della Shoah e delle vittime scritto erroneamente che dell’O-
non potessero non sapere che nel dell’Olocausto effettuate con la pec fa parte anche la Cina. Me ne
cuore dell’Europa si reclutavano loro mano destra, mentre la sini- scuso con i lettori.
truppe di chiara ispirazione na- stra coccolava i neonazisti. I capi VDS
zista e che quei contingenti fos- di Stato e di governo occidentali
sero inquadrati nell’esercito u- dovrebbero vergognarsi.
craino e forse anche in altre forze E. A. GIARDINO
armate dell’est Europa, mi chie-
do: ma i governi dei vari stati (U- Leggendo il “Fa tto”
sa, Francia, Germania, Inghilter-
mi sento a casa
ra, Italia, Spagna, ecc.) potevano
non essere stati informati e pote- In questo momento così terribile
vano non sapere? E se erano in- per la nostra povera umanità, in
formati e sapevano, per quale cui l’ennesima guerra si aggiunge
motivo hanno taciuto senza met- a tante altre, soltanto leggendo il
tere al corrente l’opinione pub- Fatto mi sento a casa. Vi sono
blica, continuando invece a fare grata per questa piccola luce che
affari con detti stati e facendo in- vince sull’oscurità in cui stanno
tendere loro che li avrebbero ac- cercando di farci sprofondare. LEGGI, GUARDA, ASCOLTA,
colti in Europa, la stessa Europa STEFANIA CAGNAZZO ESPLORA. Inquadra il Codice QR e
che era stata messa a ferro e a fuo- accedi a FQEXTRA, la versione digi-
co dalla ideologia che essi nutri- I NOSTRI ERRORI tale del nostro quotidiano
vano ora nel loro grembo osce- Nell’articolo “Dietrofront Usa:
Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130;
(Presidente e amministratore delegato) Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n° 4;
Antonio Padellaro (Consigliere) Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo;
Luca D’Aprile (Consigliere delegato all'innovazione) Società Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5ª n° 35
Lorenza Furgiuele (Consigliere indipendente)
Giulia Schneider (Consigliere indipendente)
Pubblicità: Concessionaria esclusiva per l’Italia e per l’estero
SPORT NETWORK S.r.l., Uffici: Milano 20134, via Messina 38
Tel 02/349621– Fax 02/34962450.
Roma 00185 – P.zza Indipendenza, 11/B.
mail: info@sportnetwork.it, sito: www.sportnetwork.it
COME ABBONARSI Distributore per l’Italia: Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. - Segrate
È possibile sottoscrivere l’abbonamento su: Resp.le del trattamento dei dati (d. Les. 196/2003): Antonio Padellaro
https://shop.ilfattoquotidiano.it/abbonamenti/ Chiusura in redazione: ore 22.00 - Certificato ADS n° 8429 del 21/12/2017
• Servizio clienti abbonamenti@ilfattoquotidiano.it • Tel. 06 95282055 Iscr. al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 18599
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022 PIAZZA GRANDE l 9

SOSCLIMA
IL MISTERO DI MARIUPOL, LUCA MERCALLI

LA “NECROPOLI” UCRAINA
In Italia ogni cittadino

A produce all’anno
vvertenza: non FURIO COLOMBO Svezia hanno espresso, con la
dite c’è un “ag- Russia alle porte, l’idea di en-
gredito” e c’è un trare in quella alleanza. Ecco

6 tonnellate di Co2
“ag gressore”. È in Europa e nel mondo negli I corrispondenti di guerra di la prova – si è subito detto – che
troppo elemen- stessi anni. ogni Paese sono tanti in Ucrai- la Nato vuole soffocare la Rus-
tare, e poi la È strano che tanti, anche na. Nessuno ci ha mostrato le sia e limitarne la legittima e-
coppia di presunti protagoni- scrupolosi commentatori armi nuove e le incredibili tec- spansione.
sti si può sempre rovesciare. dell’una e dell’altra fede, non nologie di cui la perfida Nato a-

NON DITE: “I resistenti hanno
bisogno di armi”. Violate una
certezza che ormai non si di-
scute. I resistenti, come dice la
parola stessa, devono essere a
disposizione del vincitore (se
no, perché si fa la guerra?) e
senza armi. Del resto, era il
pensiero fisso della Decima
Mas e delle Brigate nere, che a-
vrebbero potuto risparmiare
tante stragi, fatte forse malvo-
lentieri, solo perché la guerra è
guerra.
Ma, ci dicono, gli ucraini vo-
gliono fare la parte degli aggre-
diti ma solo imbottiti di armi.
Se è vero, si tratta di armi della
Nato, dunque indegne, perché
provengono da alcune
brutte guerre. Ma in-
degne di incrociarsi
con le ben lucidate
baionette russe reduci
dall’Afghanistan, dal-
la Cecenia, da Groz-
nyj, dalla Siria, da A-
leppo, dalla “azione di
po li zia ” in Kazaki-
stan? Il fatto è che tan-
ti, anche fra le persone
che si conoscono e che
si frequentano, hanno
molti racconti (pur-
troppo veri) sulle
guerre della Nato, ma
non circolano ricordi
sull ’intensa attività
militare della Russia
abbiano notato che tutte le di-
chiarazioni sull’invio di armi
all’Ucraina totalmente invasa
(armi che diventano sempre
più potenti a ogni nuova di-
chiarazione) siano tutte con i
verbi al futuro. Vi pare che se
l’Ucraina fosse imbottita di ar-
mi Nato, i suoi ultimi combat-
tenti e i civili sopravvissuti e
senza scampo si sarebbero
rinchiusi come topi nei sotter-
rai di una acciaieria devastata,
in attesa di morire (l’o rd in e
russo è “sigillare la catacomba
perché non esca neanche una
mos ca”) e poi, forse, rispar-
miati dagli invasori-vincitori
con un sorriso da A rancia
meccanica?
vrebbe dotato l’aggredito (che PER SPIEGARE questa tragica
forse è l’aggressore). Direte: le storia, che i russi narrano con il
armi non si mostrano. Giusto, sistema della bugia assoluta,
ma si usano. Qualcuno ha no- ossia il contrario esatto di qua-
tato cambiamenti nel fare lunque cosa sia accaduta o stia
guerra sul lato Zelensky , salvo accadendo, e ostentando subi-
il raddoppio, in violenti scatti to offesa imperdonabile per
successivi, dei bombardamen- chiunque faccia notare l’assur-
ti russi? do, si diffonde ormai l’uso di un
linguaggio rovesciato. “Bellici-
ZELENSKY CONTINUA a chiede- sta” è chi dice “basta” alla car-
re armi e provoca anche in neficina dei bombardamenti
molti una certa noia. Sarà un sugli ultimi rifugi sotterranei e
suo problema personale o non sigillati dove forse si accalcano,
gli hanno ancora mandato privi di acqua, i non ancora
niente? La Nato è una alleanza morti. I pacifisti usano l’espe-
militare, dunque non un ente diente di spiegare che la guerra
allegro. Ma dove è la disgusto- si cura con la prevenzione e la
sa differenza fra la Nato e le vita sana fra gli Stati, e sono
strette e vaste alleanze militari convinti che la negoziazione
che circondano Rus- sia l’unica via d’uscita, mentre
sia e Cina? Entrambi il paziente è già stato “operato”
gli imperi vengono nel modo più radicale, e forse è
usati senza esitazio- già in coma. La Russia mostra i
ne nelle guerre per suoi nuovi, potentissimi e co-
proc ura. Eppure, stosissimi armamenti capaci
neppure adesso che di schiantare il mondo, e non
la Russia ha invaso ha suscitato alcun orrore (se
in una sola mattina mai ammirazione), mentre le
un intero Paese libe- armi usate, promesse e non an-
ro e indipendente, cora mandate all’Ucraina, so-
circola il mormorio no la rovina dei rispettivi Paesi
che “la Russia si stia “bellicisti”, gli stessi in cui stan-
espandendo, che co- no crollando rovinosamente
sa vorrà prendersi a- produzione e mercato delle au-
d es so ”? Viceversa, tomobili.
verso la Nato si è su-
bito diffusa una rea-
È una storia complicata, mi
rendo conto. Come finisce non
zione di sdegno lo so ed è bene ammetterlo.
quando Finlandia e © RIPRODUZIONE RISERVATA
I
N ITALIA – La Pasqua si è distinta per i forti tem-
porali con grandine e inondazioni di strade a Pa-
lermo e dintorni (73 mm di precipitazione a Misil-
meri). Intervallo soleggiato tra Pasquetta e marte-
dì 19 aprile, poi una depressione dalle Baleari ha at-
tivato una burrasca di scirocco caldo che ha nuova-
mente colpito la Sicilia settentrionale, già interessata
con danni lo scorso 30 marzo: molti alberi caduti sotto
le raffiche culminate giovedì a 142 km/h sui colli del
Messinese, mentre all’osservatorio di Palermo si toc-
cavano 26,9 °C. Le piogge si sono fatte intense nella
notte tra giovedì e venerdì in Emilia-Romagna gene-
rando la piena improvvisa dei fiumi appenninici che
prima erano in secca, specie tra Bologna e Cesena, dove
sono caduti fin oltre 100 d’acqua, quasi il doppio della
norma di aprile in poche ore. Ieri una bella piovuta ha
finalmente interessato anche le assetate Alpi occiden-
tali e nei prossimi giorni se ne potrà valutare l’efficacia
nell’attenuazione della storica siccità padana. L’Inven-
tario nazionale delle emissioni di
gas serra redatto dall’Ispra di-
ce che nel 2020 le attività
antropiche in Italia hanno
prodotto 381 milioni di
tonnellate di Co2, pari a
circa 6 tonnellate per abi-
tante, e -9% rispetto al
2019 per effetto dei l oc-
kdown Covid-19. Il rimbal-
zo dovuto alla ripresa di eco-
nomia e mobilità nel 2021 è del
7%, ciononostante il nostro Paese
rimarrà comunque in linea con la PARADOSSI
tendenza al calo delle emissioni i-
niziato nel 2005 e giunto nel 2020 CI VOLEVA UN
a -27% rispetto all’an no -b as e CONFLITTO IN
1990, eppure occorre fare molto
di più per centrare gli obiettivi
EUROPA PER
dell’Accordo di Parigi, acceleran- RIDURRE ARIA
do come non mai su rinnovabili ed CONDIZIONATA
efficienza energetica. Per questo è
benvenuto il primo impianto eo- E CALORIFERI?

ILVANGELODELLADOMENICA
lico offshore del Mediterraneo (30
megawatt), finalmente inaugura-
to a Taranto dopo un esagerato iter autorizzativo di 14
anni! Il decreto contro il caro-bollette parla poi di con-
ANTONIO SPADARO S.I.* dizionatori impostati non sotto i 27 °C in estate e ri-
scaldamento non oltre 19 °C in inverno negli edifici
pubblici: ma ci voleva una guerra per arrivarci?

Rinascita L’apparizione sconvolgente NEL MONDO – Il Sud Africa ha decretato lo stato di e-

mergenza dopo le piogge alluvionali dell’11-12 aprile

di Gesù risorto e ferito: “Pace a voi” (fino a 200-400 mm in 24 ore), il cui grave bilancio è
salito ad almeno 443 vittime. Mercoledì 20 è toccato
poi all’Uzbekistan subire alluvioni-lampo intorno a
Samarcanda, definite tra le peggiori in un ottantennio

È
sera. È la Pasqua. I discepoli di
Gesù sono insieme in una casa.
L’obiettivo di Giovanni si soffer-
ma sugli interni domestici.
L’ombra della morte di Gesù sul-
la croce si è distesa sui loro ideali
e sull’esperienza straordinaria vissuta con
quel Maestro, che non avevano davvero com-
preso fino in fondo. Però Giovanni e Pietro,
avvisati da Maria Maddalena, erano corsi al
sepolcro quella mattina. Il masso che chiude-
va la tomba era stato tolto. Dentro era vuota,
i teli e il sudario erano ben piegati.
benché responsabili di “soli” quattro morti. Proseguo-
coli e saluta in modo abituale, come si usava, sto il Signore!”. Tommaso non basta quel rac- no precoci e straordinari calori pre-monsonici in Asia
dando la pace a quegli animi inquieti. Gesù conto: vuole toccare Gesù per credere. Non la meridionale, con decine di città in India e Pakistan già
mostra le mani e il fianco. Bucati. L’occhio di pelle, ma le ferite. È il tatto che permette di prossime ai 45 °C e per svariati giorni consecutivi, e
Giovanni segue i suoi gesti. È tutto occhi. Le possedere e di superare ogni forma di rispet- continua l’estate tardiva in Nuova Zelanda, 26,5 °C ad
mani erano forate dai chiodi, il fianco dalla to. E a Tommaso Gesù mancava. La morte Auckland, record per il mese nella serie dal 1966. Per la
lancia. Sono i segni della violenza, della carne glielo aveva rapito, e lui voleva riprenderselo. Giornata della Terra, venerdì 22 aprile, il servizio di
spaccata: l’orrore. E i discepoli? Gioirono al Risponde secco, forse a Giovanni al quale ba- monitoraggio satellitare del pianeta Eu-Copernicus
vedere il Signore. Quel dolore, stava la vista: “Se non vedo nelle ha diramato il rapporto European State of the Climate
quelle ferite che avevano ucciso sue mani il segno dei chiodi e non 2021, denso di efficaci indicatori di cambiamento cli-
Gesù adesso diventano motivo di DOPO PASQUA metto il mio dito nel segno dei chio- matico: nonostante l’anno nel suo insieme non sia sta-
gioia. Perché lo identificano. Le fe- di e non metto la mia mano nel suo to così estremo in termini di temperatura (0,2 °C sopra
rite che aprono la carne di Gesù a- IL DOLORE CHE fianco, io non credo”. Se Giovanni la media trentennale), il continente ha vissuto la sua
prono gli occhi dei discepoli. Sono AVEVA UCCISO ha l’indole mistica e veloce di Kan- estate più calda (anomalia +1,0 °C), in cui hanno spic-

IL CAOS DELLA MORTE non era in quella tom-

ba, ma era nell’animo dei discepoli. Dov’era
Gesù? Giovanni aveva capito. Ma forse solo
lui. E così i discepoli se ne stavano insieme, al
riparo delle pareti calde di una casa. Le porte
e le finestre erano ben serrate per evitare
sguardi indiscreti. Avevano paura.
Giovanni spacca il racconto con un inatte-
so venne Gesù. Da dove? Come? Non sappia-
mo. Lui entra. Giovanni non spiega. Lui, del
resto, aveva capito che Gesù era vivo. Dice so-
lamente che viene, si mette in mezzo e dice
“Pace a voi!”. La sua presenza si impone. L’o-
biettivo si concentra su di lui. L’apparizione è
sconvolgente perché rivela una nuova condi-
zione di presenza di Gesù che non vede osta-
quei buchi nella carne a far capire
loro che quell’uomo è Gesù. Da
CRISTO ADESSO dinskij, Tommaso quella materica
e tenace di Masaccio. Anche qui il
cato calori eccezionali, fiumi in secca e gravi incendi in
zona mediterranea (tra cui i 48,8 °C di Siracusa), le ac-
quel momento è inimmaginabile il DIVENTA racconto si sospende per riprende- que del Baltico surriscaldate di 5 °C che tramite un’ac-
Dio cristiano senza ferite e piaghe. MOTIVO DI GIOIA re otto giorni dopo. I discepoli si ri- cresciuta evaporazione hanno in parte contribuito ai
Dio è ferito. Quelle piaghe adesso trovano di nuovo tutti a casa, e sta- diluvi alluvionali di metà luglio in Germania e Belgio,
portano la gioia perché significano PER I DISCEPOLI volta c’era con loro anche Tomma- e il record minimo di estensione del ghiaccio nel Mar di
che la morte è stata vinta. Gesù a- so. Le porte erano ancora ben chiu- Groenlandia. A scala globale gli ultimi sette anni sono
lita sui discepoli, compiendo un se. Venne Gesù, si mise in mezzo a stati i più caldi mai registrati, e preoccupano gli ulte-
gesto fisico e simbolico. Soffia loro lo Spirito, loro e disse nuovamente: “Pace a voi!”. Ma ora riori aumenti di concentrazione atmosferica non solo
dando il potere di perdonare i peccati e di an- si rivolge solo a Tommaso: “Metti qui il tuo della Co2 (+0,6% dal 2020), ma anche del metano
dare fuori dal calore di quella casa per annun- dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano (+0,9%), altro potente gas serra che deriva soprattutto
ciare il Vangelo. Si chiude la scena. Gesù esce e mettila nel mio fianco”. Gesù accetta quella dal settore dell’allevamento intensivo e dallo sconge-
o sparisce? Non importa. Tantomeno i sen- mano, che lo tocca dopo la sua resurrezione. lamento del permafrost artico.
timenti dei discepoli. Giovanni nota sola- “Mio Signore e mio Dio!”, sono le parole che
mente che il gruppo non era al completo. escono dalla bocca del discepolo mentre il
Mancava uno di loro, Tommaso. suo dito è ancora sulla pelle di Gesù.
I discepoli gli raccontarono: “Abbiamo vi- *Direttore de “La Civiltà Cattolica”
10 l ZOOM IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022

\/ \/
LA SPERIMENTAZIONE
BANDA DI 14-15ENNI
Siena, baby gang
al femminile: due
anni di vessazioni

B
aby gang di nome e pro-
babilmente di fatto. Così
avevano chiamato la chat
IL CASO A ROMA di chat WhatsApp nella quale
un gruppo di dieci ragazze se-
15enne denuncia: nesi, tutte tra i 14 e 15 anni, con-
dividevano le immagini di ag-
“Violentata gressioni ai danni di loro coeta-
nee che sui social venivano u-
dal branco” miliate e derise. Le dieci adole-
scenti sono ora indagate dal tri-
bunale per i minorenni di Fi-
renze. Almeno una decina le

U
na denuncia con un ac-
cusa pesantissima: esse-
re stata vittima di uno
stupro di gruppo nel corso di
un festa, la sera del giorno di
Pasquetta, in un appartamento
nella zona nord di Roma. È
quanto raccontato da una ra-
gazzina di 15 anni e sulla quale
sono al lavoro gli agenti della
aggressioni contestate alle gio-
vanissime, compiute tra il 27
giugno 2020 e il 19 febbraio
2022. Il modus operandi era
sempre lo stesso: le vittime ve-
nivano affrontate dalla presun-
ta leader, una 15enne, spalleg-
giata e coadiuvata dalle altre; le
vessazioni a cui le vittime veni-

Venezia di nuovo invasa dai turisti: Brugnaro Squadra Mobile. Teatro della
presunta violenza sessuale una
casa nella zona della Farnesina,

rispolvera l’improbabile biglietto d’ingresso è lì che un gruppo di giovanis-

simi si era dato appuntamento
per trascorrere la serata del lu-
nedì dell’Angelo. Una festa che,

È
bastato un weekend boom, con 400mila persone che “sperimentazione” estiva con prenotazione facoltativa a detta della giovane, si sarebbe
hanno affollato le calli veneziane tra il 15 e il 18 aprile ma incentivata da sconti per determinati servizi, come i trasformata in un incubo con
(“un delirio” lo ha definito il comandante della po- musei, seguita dalla prenotazione obbligatoria e ticket l’aggressione fisica ai suoi dan-
lizia locale) per rinverdire un vecchio pallino del sindaco d’ingresso dal 2023. Difficile capire se stavolta la proposta ni da parte di alcuni coetanei.
Brugnaro: il biglietto d’ingresso per il centro storico di Ve- avrà maggior fortuna, dato che i turisti pronti a prenotarsi Il giorno dopo la ragazzina si
nezia. Idea, senza paragoni in Europa, già autorizzata nel- online per avere sconti nei musei sono una piccola mino- sarebbe confidata con i genito- vano sottoposte venivano ri-
la legge di bilancio del 2019, dopo che nell’estate 2018 il ranza, mentre i nodi irrisolti di una prenotazione obbli- ri su quanto avvenuto nel corso prese con i telefonini per poi es-
sindaco aveva fatto installare simbolici tornelli d’accesso gatoria, con biglietto che può arrivare secondo le inten- della festa. Il padre e la madre sere divulgate sui social in mo-
davanti alla stazione, presto eliminati da attivisti locali. zioni a dieci euro a persona, mantiene tutte le criticità. quindi l’hanno accompagnata do da incrementare la reputa-
Idea man mano modificata fino a diventare una tassa per La proposta sembra comunque incontrare il favore di al Pronto Soccorso per farla vi- zione del gruppo. I luoghi pre-
chiunque arrivi in città senza dormire, in treno, in aereo o diversi esercenti e associazioni, pur contrarie per larga sitare dai medici che però non scelti erano quasi tutti nel cen-
in auto ma che si scontra con una manifesta impratica- parte a tornelli e biglietti “materiali”. Ma non mancano le avrebbero individuato segni e- tro di Siena oltre a un’area in-
bilità: come distinguere, in una città capoluogo di regione critiche, soprattutto tra chi da anni opera per limitare la videnti di violenza. La denun- dustriale dismessa non distan-
e sede universitaria, chi arriva per ragioni “turistiche” da turistificazione del centro storico, e che nota come in as- cia, tuttavia, è circostanziata, è te dalla città. Le indagini sono
chi lo fa per studio, lavoro, partecipazione ad attività, o senza di dati affidabili, ogni operazione rischia di essere stata depositata e subito sono iniziate alla fine di dicembre
semplicemente per incontrare amici? Quasi impossibile infondata. Giacomo Salerno, attivista di Ocio, l’osserva- scattate le indagini. Sull’episo- 2021, a seguito della denuncia,
nel caso di frequentazioni occasionali. E il turista che dor- torio civico casa e residenzialità, parla di “uno specchietto dio è stata trasmessa anche una presentata da una delle vittime,
me nel Comune, ma in terraferma, dovrebbe prenotare per le allodole, una misura per fare cassa ma che non ri- prima informativa alla Procura per le aggressioni subite nell’a-
l’accesso? L’arzigogolato regolamento messo a punto nel solvere il problema dell’overtourism veneziano, con il ri- dei minori. prile e nell’ottobre 2021.
2019 aveva convinto pochi, e dopo il collasso turistico del schio però di sancire la destinazione a ‘parco tematico’
2020 era stato messo in disparte. della città”.
Ora però l’idea è riapparsa in una nuova veste: una LEONARDO BISON
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
LA NAVE IN RADA
\/
L’INIEZIONE AL SENO
Morte Samantha,
sotto inchiesta
la falsa estetista
È Giuseppe Diana
indagata a piede libero
per esercizio abusivo
della professione medi-
ca, omissione di soccorso e
morte in conseguenza di altro
reato, Pamela Andress, tran-
sessuale brasiliana 50enne
che si è costituita ai carabinieri
di Cento dopo avere praticato
a domicilio l’intervento al seno
costato la vita a Samantha Mi-
gliore, la mamma 35enne di
Maranello (Modena). An-
dress, a quanto ha riferito l’av-
vocato Francesco Andrulli che
la difende con il collega Guido
Guida, “ai carabinieri ha detto
di essersi allontanata dalla ca-
sa della signora solo dopo aver
chiamato il 118” e “di non esse-
re fuggita”. Andress si è pre-
sentata spontaneamente ai
carabinieri di e ha ricostruito
l’intera vicenda. “L’intenzione
della mia assistita è quella di
mettersi a disposizione della
Procura di Modena e chiarire
ogni cosa. Ieri mattina ha letto
su internet che la signora Mi-
gliore era deceduta, che i cara-
binieri la stavano cercando e si
è subito andata a costituire”,
ha precisato il legale. L’autop-
sia potrà chiarire quale sia sta-
ta la causa del decesso. Non è
escluso che si stata una inie-
zione, probabilmente di silico-
ne, a causare la morte della
35enne.
Pamela Andress non fa l’e-
stetista di mestiere, abita a Na-
poli ed è un personaggio noto
nel mondo transgender: è in-
fatti molto attiva nell’organiz-
zazione di eventi e concorsi di
bellezza ed è molto impegnata
a favore dei diritti civili. Resta
da capire come Samantha Mi-
gliore, anche lei napoletana di
origine, sia entrata in contatto
con Pamela, se si fossero già in-
contrate in passato.
\/
ERA STATO LICENZIATO
Riassunto controllore
delle “troppe multe”
LICENZIATO perché faceva trop-
q pe multe ai passeggeri, e poi rein-
tegrato, perché “in fondo svolgeva solo il
suo dovere”. È la singolare vicenda di un
capotreno in servizio a Venezia, che – rac-
conta il Corriere del Veneto – dopo essere
stato allontanato “per giusta causa” dal
lavoro nel 2017, è tornare a essere il ter-
rore dei pendolari in Veneto. Per Trenitalia
il dipendente non era solo eccessivamen-
te zelante, commetteva anche errori nella
compilazione dei titoli di viaggio a coloro
che pizzicava senza biglietto: 175 casi, che
avrebbero causato un danno per l'azienda
di circa 10mila euro. Il controllare però era
ricorso al giudice del lavoro contro il licen-
ziamento. La causa è arrivata alla Cassa-
zione, che ha dato ragione al dipendente.
Trieste, attracca la portaerei
nucleare americana “Truman”
LA PORTAEREI Usa a propulsione nuclea-
re Truman è giunta ieri in rada a Trieste, do-
ve resterà per pochi giorni, ufficialmente
per una "sosta tecnica operativa", dopo un
periodo di due mesi di esercitazioni nel bas-
NUOVO DECRETO
Maggio, via le mascherine ma non del tutto:
restano per cinema, teatri, mezzi e concerti
L
a decisione non c’è ancora ma il governo sembra orien-
tato, la prossima settimana, a eliminare l’obbligo di
mascherina al chiuso quasi ovunque, rispettando la
scadenza fissata al 30 aprile. L’obbligo sarà senz’altro pro-
rogato negli ospedali e nei luoghi di cura comprese le Rsa,
quasi certamente sarà mantenuta la Ffp2 sui mezzi di tra-
sporto pubblico, ma anche nei cinema, nei teatri, nei pa-
lazzetti dello sport nelle sale da concerto e nelle discoteche
(quando non si balla) anche se in questi locali potrebbe ba-
stare la mascherina chirurgica anziché la Ffp2 come oggi. Il
sottosegretario alla Salute Andrea Costa vorrebbe conser-
vare l’obbligo anche nei supermercati. Per il resto tutti li-
beri, anche nei ristoranti e nei bar, si discute delle scuole. Ad
ogni modo, dal 1° maggio, non dovremo più mostrare il
green pass e il super green pass.
Gran parte delle organizzazioni dei medici e perfino il
professor Franco Locatelli che guida il Consiglio superiore
di sanità, molto ascoltato da Mario Draghi oltre che dal mi-
nistro della Salute Roberto Speranza, sono molto perplessi
sull’abbandono delle mascherine e lo ripetono anche pub-
blicamente. Altri, come il microbiologo Andrea Crisanti e
l’infettivologo Matteo Bassetti, sostengono che l’obbligo
\/
L’EX PORTIERE DELLA JUVE
Paura per Tacconi:
è in terapia intensiva
MOMENTI di apprensione per
q Stefano Tacconi, storico ex por-
tiere della Juventus e della Nazionale
italiana, ricoverato in prognosi riserva-
ta nel reparto di neurochirurgia dell’o-
spedale di Alessandria. Ha accusato
un malore ieri mattina ad Asti, dove sa-
rebbe dovuto essere ospite della
“Giornata delle Figurine” e, dopo un
primo accesso al pronto soccorso ad
Asti, è stato trasferito ad Alessandria.
Venerdì sera, in compagnia del figlio,
aveva partecipato ad una cena bene-
fica in un ristorante astigiano ed aveva
presentato il proprio libro, Junic. Colpi-
to da un’ischemia cerebrale, attual-
mente i medici stanno valutando se e
come operare.
so Adriatico e nello Jonio con l’aviazione
militare greca. La presenza della grande na-
ve militare, che è può ospitare fino a 7.500
soldati ed è armata con 65 aerei ed elicot-
teri, rientrerebbe nella logica di “scudo” di
controllo e deterrenza allestito fra Europa e
Mediterraneo in considerazione del con-
flitto russo-ucraino.
generalizzato non abbia più senso, che la protezione di naso
e bocca sia necessaria solo per le persone anziane e fragili.
L’obbligo del resto è stato eliminato in quasi tutti i Paesi.
“Sono convinto al 100% che a giugno e luglio saremo senza
mascherine – ha detto ieri Pierpaolo Sileri, sottosegretario
alla Salute –. Forse sarà utile tenerle ancora in alcune cir-
costanze nelle prime due settimane di maggio”. La sua idea
è“spostare la mascherina dalla faccia alla tasca, consapevoli
che dove c'è assembramento e maggior rischio dobbiamo
rimetterla”.
I numeri dicono che Rt, l’indice di riproduzione del virus
calcolato sui sintomatici, è tornato sotto la soglia epidemica
di 1 a metà aprile. Non accadeva da febbraio. Ma se i contagi
restano alti, con segni di risalita (ieri 70 mila nuovi casi con-
tro i 63 mila di sabato 16 aprile, negli ultimi sette giorni il
dato corrisponde a quello dei sette precedenti), ricoveri e
decessi sembrano stabili: da sei settimane, dopo una disce-
sa da livelli più alti contiamo una media fra i 130 e i 150 mor-
ti al giorno (ieri 143), i malati i terapia intensiva restano po-
co più di 400 e quelli nei reparti ordinari appena sotto i 10
mila. Se un equilibrio c’è, non è molto confortante.
ALESSANDRO MANTOVANI
\/
EX DIRETTORE DI REPUBBLICA
Verdelli: “Dopo 2 anni
non ho più la scorta”
“DA APRILE non ho più la scor-
q ta. Ringrazio lo Stato per la tutela
che mi ha garantito per due anni e un
mese, a fronte delle ripetute minacce ri-
cevute da direttore di Repubblica. Su chi
sia stato a mettermi così brutalmente
sotto tiro e a quale scopo, risposta an-
cora non c'è”. È quanto scrive il giorna-
lista Carlo Verdelli, direttore di Oggi su
Twitter. Verdelli ha diretto Repubblica
dal 19 febbraio 2019 al 23 aprile 2020,
dopo il cambio di proprietà di Gedi, la
società editrice del quotidiano, passata
sotto il controllo della holding Exor, di
proprietà della famiglia Agnelli. Dal
marzo 2020 Verdelli era sotto scorta a
seguito delle reiterate minacce ricevute
da ambienti di estrema destra.
ZOOM l 11
ALL’ERGASTOLO
t
Morto De Falco,
boss che ordinò
di uccidere don
È
morto nella notte in una cli-
nica del Casertano il boss del
clan dei Casalesi Nunzio De
Falco, 72 anni, condannato all’er-
gastolo perché riconosciuto come
il mandante dell’omicidio di don
Peppe Diana, il sacerdote ucciso a
Casal di Principe (Caserta) il 19
marzo del 1994 perché “colpevole”
di dire apertamente no alla camor-
ra e di invitare il popolo a rialzare la
testa in un periodo in cui le cosche
dettavano legge sul territorio ca-
sertano. De Falco, 72 anni compiu-
ti il 19 marzo, ironia del destino
proprio nel giorno in cui Don Dia-
na fu ucciso, era gravemente mala-
to, e per questo motivo era stato
scarcerato l’11 aprile scorso dal ma-
gistrato di sorveglianza di Napoli e
posto ai domiciliari a casa della so-
rella a Villa Literno; qualche gior-
no fa però le sue condizioni si sono
ulteriormente aggravate e così De
Falco è stato condotto in una clini-
ca per malati in fin di vita di Tora e
Piccilli, nell’Alto-Casertano, dove
la notte scorsa è deceduto. De Falco
era stato scarcerato due volte negli
ultimi mesi per le sue gravi condi-
zioni di salute ed era stato sempre
posto ai domiciliari a casa della so-
rella; in entrambe le circostanze, le
decisioni dei giudici hanno solle-
vato polemiche, così come avvenne
per l’episodio della scarcerazione
in piena pandemia dell’altro espo-
nente di spicco dei Casalesi, an-
c h’egli gravemente malato, Pa-
squale Zagaria, fratello del capo-
clan Michele.
Noto negli ambienti criminali
come ‘O lupo, Nunzio De Falco fu
arrestato a Valencia, in Spagna, nel
novembre del 1997 ed estradato in
Italia nell’aprile del 2000. De Fal-
co è stato condannato a due erga-
stoli, ovvero come mandante
dell’omicidio di don Diana e dell’o-
micidio di Mario Iovine, tra i fon-
datori del clan dei Casalesi, ucciso
in Portogallo il 6 marzo del 1991.
In occasione della sua scarcera-
zione a luglio dell’anno scorso, ave-
va preso posizione Emilio Diana,
fratello del sacerdote. “Probabil-
mente mio fratello, da prete, a-
vrebbe perdonato, ma io non sono
un prete e non perdono un assas-
sino come Nunzio De Falco”.
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
IL DOSSIER • Il modello previsto a Roma brucia rifiuti “sporchi”
» Vincenzo Bisbiglia
I
l termovalorizzatore che
propone Roberto Gualtieri
per Roma è già vecchio. E
potrebbe essere una tecno-
logia superata nel 2026, quan-
do – è l’obiettivo dichiarato dal
sindaco –il nuovo impianto do-
vrebbe essere avviato. L’Ue non
ne ha previsto il finanziamento
con i fondi del Pnrr – non lo ri-
tiene in linea con gli obiettivi
sui gas serra – e lo posiziona al
penultimo posto (prima solo
delle discariche) nelle priorità
per la chiusura del ciclo dei ri-
fiuti. Negli altri paesi europei,
infatti, è già iniziata la “decar-
bonizzazione”, che porterà alla
chiusura di parte degli incene-
ritori. Quello immaginato per
Roma, invece, prevede l’emis-
sione di 720mila tonnellate an-
nue di Co2 nell’atmosfera (a
fronte di 600mila tonnellate di
rifiuti bruciati) e 6 miliardi di
metri cubi di fumi caldi a una
temperatura compresa tra i
160 e i 200 gradi.
“TAL QUALE”
IL SACCHETTO NEL “FORNO”
Il modello citato da Gualtieri è
quello di Copenaghen, con il fa-
moso inceneritore con pista da
sci inaugurato nel 2017. E poi
c’è Brescia, costruito da A2A e
aperto addirittura nel 1998.
Entrambi gli impianti brucia-
no (anche) il cosiddetto “tal
quale”. Cosa significa? Che l’in-
ceneritore romano avrà la pos-
sibilità di mandare “in griglia” i
sacchetti dell’immondizia così
come si raccolgono in strada, e
non solo il combustibile (Css)
prodotto negli impianti di trat-
tamento meccanico-biologico.
È stato lo stesso Gualtieri, mar-
Come Copenaghen e Brescia Con la differenziata
attuale, l’impianto processerà il tal quale (i sacchetti)
Con più raccolta pulita, andrebbe a mezzo servizio
tedì scorso, a dire che il Tmb di
Rocca Cencia (uno dei tre fun-
zionanti in città) sarà chiuso. E
che i dati forniti dalla sua pre-
decessora, Virginia Raggi (o-
biettivo 70% di raccolta diffe-
renziata), erano “sbagliati”, in
una città dove oggi l’immondi-
zia non riciclata tocca quota
55%. “Bruciare il ‘tal quale’ ha
un impatto sui costi – dice al
Fatto Alessandro Marangoni,
economista specializzato nei
settori energetici e ambientali
–. Per un impianto simile, l’in-
vestimento è nell’ordine dei
400-500 milioni, ma il costo
può salire per la previsione e la
manutenzione dei filtri. È un
forno che brucia, anche se recu-
pera l’energia”.
I COSTI
E L’ALTERNATIVA “CHIMICA”
Questi impianti, spiega Ma-
rangoni, “hanno una vita non
inferiore ai 20 anni” e l’investi-
mento “si recupera in non me-
no di 10 anni”. Due-tre decenni
durante i quali l’impianto do-
vrà viaggiare al massimo della
sua capienza. Fa notare Enzo
Favoino, coordinatore scienti-
fico di Zero Waste Europe:
“Parliamo di Copenaghen
mentre la Danimarca annun-
cia un taglio del 30% degli in-
ceneritori. I 23 impianti bru-
ciavano 3,8 milioni di tonnella-
te, che i danesi divenuti ordina-
ti non producono più: così era-
no costretti a comprare rifiuti
Impianto green?
Sul sito dell’Eni Il
termovalorizzatore
di Copenaghen .
A destra, il sindaco
di Roma Gualtieri
FOTO LAPRESSE
L’inceneritore di Gualtieri:
neanche c’è e già è vecchio
da Regno Unito e Germania”.
La stessa cosa è accaduta a Bre-
scia e potrebbe succedere a Ro-
ma se si superasse il 70% di dif-
FACT CHECKING
t L’ESPERTO AMENDOLA, EX PM E DOCENTE DI DIRITTO
“Dà 0 emissioni e paga la Ue”: falso!
» Gianfranco Amendola
• SONO diverse le inesattezze
dette in merito a un futuro ince-
neritore a Roma. Ecco quali.
1) Ce lo chiede l’Europa
Falso La normativa europea in
materia di rifiuti è coerente con
la gerarchia dei rifiuti dell’Ue e
mira a elevare il livello della ge-
stione dei rifiuti privilegiando la
prevenzione, il riutilizzo e il ri-
ciclaggio e non la termovaloriz-
zazione o, peggio, la discarica.
2) Favorisce l’economia
circolare
Falso Secondo la Commissione
europea, “i processi di termova-
lorizzazione possono svolgere
un ruolo nella transizione a
un’economia circolare a condi-
zione che la gerarchia dei rifiuti
dell’Ue funga da principio guida
e che le scelte fatte non ostaco-
ferenziata. In Giappone, inve-
ce, si sta tentando un processo
di conversione alla cosiddetta
tecnologia waste to chemical
lino il raggiungimento di livelli
più elevati di prevenzione, riuti-
lizzo e riciclaggio”. Proprio quel-
lo che non avviene a Roma.
3) Serve per la transizione
ecologica
FalsoSecondo la Commissione
europea lo smaltimento, in di-
scariche o tramite inceneri-
mento, “è di solito l’opzione
meno favorevole ai fini della ri-
duzione delle emissioni dei gas
a effetto serra; viceversa, la
prevenzione, il riutilizzo e il ri-
ciclaggio dei rifiuti offrono il
maggiore potenziale di ridu-
zione di tali emissioni. Non a
caso, nel Regolamento Ue
2020/852 la tassonomia Ue
non include l’incenerimento tra
le tecnologie che prevengono i
cambiamenti climatici.
4) Zero emissioni
Falso Sulla base di dati dell’U-
nione europea l’incenerimento
(letteralmente, “da rifiuti a pro-
dotti chimici”, ndr). Lo ha fatto
notare al sindaco perfino Ma-
nlio Cerroni, ex re dei rifiuti ro-
mani che da anni sta cercando
di appioppare al Comune il ri-
gassificatore da 160mila ton-
nellate di Malagrotta – ancora
sotto interdittiva antimafia – e
che ieri ha scritto a Gualtieri. In
Italia questo tipo di impianti
sono prodotti dalla società Ne-
dei rifiuti, anche in assetto co-
generativo con produzione di
elettricità e di calore, re-
gistra emissioni di
Co2 superiori ad-
dirittura a una
turbogas a me-
tano, ovvero
625/500 g per
kWh prodotto
(energia e calore)
rispetto a 365 per il
metano.
5) Può usufruire dei fondi
europei Pnrr
Falso Nelle recenti linee guida
pubblicate dalla Commissione
europea sull’interpretazione
del principio “non arrecare
danno significativo all'ambien-
te” l’incenerimento dei rifiuti è
considerato un’attività che ar-
reca un danno significativo
all’ambiente. Proprio per que-
sto, gli impianti che bruciano ri-
xtChem, che fa capo al colosso
MaireTecnimont. Si tratta di u-
na tecnologia che permette di
non bruciare i rifiuti, azzeran-
do la produzione di Co2 per ot-
tenere metanolo, idrogeno, e-
tanolo e urea. Gas che l’Italia fin
qui ha importato dalla Russia.
IL CASO POLITICO
TENSIONI GUALTIERI-ZINGA
Gualtieri, a sei mesi dal suo ar-
fiuti per produrre energia, sono
esclusi totalmente dalla tasso-
nomia della finanza Ue.
6) Si può realizza-
re in tre anni
Falso Secondo l’ul-
timo rapporto del-
la Corte dei conti
sul coordinamento
della finanza pub-
blica, il tempo medio
per la realizzazione di
un impianto è di oltre quat-
tro anni e mezzo, con punte che
arrivano a otto/dieci anni. Ci
vogliono in media due anni e
sette mesi per la progettazio-
ne, sei mesi per l’affidamento e
un anno per la realizzazione.
7) Occorre una discarica
di servizio
Vero Tuttavia dovrà essere di
dimensioni minime in quan-
to servirà solamente in fase
residuale.
CRONACA l 13
CALTAGIRONE
(E ACEA) IN 1ª FILA
E CERRONI SFOTTE
“NON È una cosa da
Ama”. In Campidoglio
puntano su Acea per
costruire l’ inceneritore.
Da tempo la società,
partecipata dal gruppo
Caltagirone, brama di
entrare nel ciclo dei rifiuti
capitolino. E ieri l’ex re dei
rifiuti di Roma, Manlio
Cerroni, 96 anni, ha
scritto a Gualtieri: “Potevi
prendere il mio, è già
pronto e mai utilizzato”,
il senso della sua lettera.
rivo, si è dovuto scontrare con
una crisi irrisolta dal lontano
2013 e dal pressing dei romani.
Per Maria Rosaria Boni, pro-
fessoressa ordinaria in inge-
gneria sanitaria-ambientale
all’Università Sapienza di Ro-
ma, ad esempio, “va trovata la
soluzione più veloce, per abbat-
tere le emissioni dei rifiuti di ol-
tre 40%, parliamo di tecnolo-
gie molto avanzate”. L’annun-
cio del sindaco ha creato un ter-
remoto politico nel Pd, avendo
smentito e scavalcato Nicola
Zingaretti: uno scontro non di-
chiarato. Il governatore aveva
sempre escluso l’utilizzo di ter-
movalorizzatori: ha respinto
l’impianto A2A proposto a Tar-
quinia, ha bloccato il revam-
ping dell’inceneritore di Colle-
ferro (gettando via 12milioni di
euro) e ha reso questa tecnolo-
gia impraticabile dal piano ri-
fiuti. Lo ritiene dannoso per il
consenso sul territorio. Anche
su questo punto ha ottenuto
l’appoggio del M5s, che lo tiene
in sella alla Regione Lazio. Il
neo sindaco, invece, punta tut-
to sulla multiutility Acea Spa.
Il Comune di Roma ha una sua
società, l’Ama, che gestisce i ri-
fiuti –il nuovo Ad è un ex Acea –
ma è fortemente indebitata e
fonti autorevoli del Campido-
glio sostengono non abbia la
forza per un investimento simi-
le. Acea, invece, è quotata in
borsa, è al 51% del Comune ed è
partecipata al 5,45% dal co-
struttore Francesco Gaetano
Caltagirone e al 23,33% da
Suez Sa, fino al 2020 parteci-
pata sempre dal gruppo Calta-
girone. Non ricorrere ai “priva-
ti”, dunque, significa comun-
que finire tra le braccia del po-
tente costruttore romano.
14 l ITALIA
QUESTIONI COMICHE Stand-up comedy, gli esordi
La nuova frontiera di Sahl,
che un tempo fu anche Jfk
» Daniele Luttazzi
Il guaio di essere ateo è che non
hai giorni festivi. Se invece
sei agnostico, non sai se sono
festivi o no.
(Mort Sahl)
LA STAND-UP COMEDY
1
960: Mort Sahl è il primo
comico a finire sulla coper-
tina di Time: ha in mano u-
no spillone, ed è pronto a
bucare palloncini con effigiati
TUTTE Eisenhower, Nixon, Steven-
LE SETTIMANE s o n , K e n n e d y, Jo h n s o n .
SUL “FATTO” SAHL: “Ammetto che alle ele-
DA 103 SETTIMANE, zioni le possibilità di Nixon
Daniele Luttazzi racconta sembrano buone. Ma le no-
sul “Fatto Quotidiano” stre?”“La scelta comunque è fra
cos’è e come funziona il minore dei due mali. C’è chi
la comicità. Anche per dice che Nixon voglia svendere
mettere un po’ di ordine, la nazione, e Kennedy voglia
visto che di comicità comprarla” “Kennedy ha do-
si parla e si scrive vuto scegliere Johnson come vi-
spesso a sproposito. ce perché non può andare a Wa-
La bibliografia di shington se non è accompagna-
questa e delle puntate to da un adulto” “Il padre di
precedenti delle John Kennedy gli ha chiesto:
“Questioni comiche” ‘Che lavoro hai intenzione di
si possono trovare fare?' John gli ha risposto: ‘Vo-
sul blog di Daniele: glio fare il presidente’. E suo pa-
danieleluttazzi. dre: ‘Questo lo so, ma voglio di-
wordpress.com re: da grande’” “Non votate per
nessun presidente: lasciate la
Casa Bianca vuota per altri
LA FOTO DI DANIELE quattro anni” Time lo acclama
LUTTAZZI come il migliore dei nuovi co-
È DI OTTAVIO mici nel circuito dei ni ght-
CELESTINO club, l’unico a fare satira poli-
tica dai tempi di Will Rogers,
gli anni Trenta: lo definisce “un
Will Rogers con le zanne”. Sahl
spiega la differenza: “Rogers
fingeva di essere un idiota che
criticava gli intellettuali al go-
verno, mentre io fingo di essere
un intellettuale che critica gli i-
dioti al governo”. Il settimanale
loda le sue battute acute e in-
formate. SAHL: “Ci sono nuo-
ve nazioni neutrali. Sono le no-
stre nazioni neutrali o sono le
La copertina nazioni neutrali dei sovieti-
dell'album The ci?”. Joseph Kennedy gli telefo-
New Frontier" na e gli chiede di scrivere bat-
tute per la campagna presiden-
ziale del figlio. Sahl lo fa gratis,
ed è sua una delle più famose
attribuite a Jfk: “Ieri ho ricevu-
to un telegramma da mio pa-
dre. Diceva: ‘Non comprare un
voto più del necessario. Non ho
intenzione di pagare per una
vittoria schiacciante’ ”. È sua
anche la risposta di Kennedy a
chi diceva che, se fosse stato e-
letto un cattolico come lui, a-
vrebbe costruito un tunnel fino
a Roma: “Sono contrario ai la-
vori pubblici di qualunque ti-
po”. È all’apice della fama, spes-
so invitato nei varietà di Ed
Sullivan, Steve Allen, Jack
Paar. “La linea ufficiale del
partito Democratico è che Ste-
venson non ha mai avuto il ca-
risma di Kennedy, e che, ovun-
que vada, Kennedy è molto po-
polare fra le donne, è un bell’uo-
mo, e spesso i servizi segreti de-
vono fermare la macchina: ‘Si-
gnor presidente, non possiamo
procedere se non rimuoviamo
la ragazza che è sotto il nostro
paraurti anteriore’. Quindi ti-
rano fuori da lì una ragazza,
che di solito a quel punto delira
a causa di Kennedy, e urla:
‘L’ho toccato! L’ho toccato!’ Ste-
venson non ha mai suscitato
queste reazioni. Perché la gente
lo vede come il candidato per-
petuo del partito Democratico.
E questo ti rende meno impa-
ziente. ‘L’hai toccato?’ ‘No, lo
tocco la prossima volta’”. Dopo
la vittoria di Kennedy, prende a
fare satira su di lui e sulla sua
famiglia.
1961 : per la Reprise Records, la
casa discografica appena fon-
data da Frank Sinatra, pubbli-
ca l'album “The New Frontier”.
SAHL: “Siamo nella nuova
frontiera. Cuba” “È in corso
l’invasione di Cuba. Sapevo che
c’era qualcosa nell’aria perché
qualche mese fa ero a Miami, in
spiaggia, e uno mi fa: ‘Castro è
una vera minaccia. Guarda,
da qui si vede Cuba’. Dico: ‘Ma
dove? Non la vedo’. E lui: ‘Lag-
giù, dietro quella portaerei’”
“Non pensavo che Kennedy a-
vrebbe vinto. Avevo pronte un
sacco di battute su suo padre
sconsolato il giorno dopo: ‘Cos’è
successo ai nostri valori? I soldi
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
Gag umoristica
"Complimenti, signor
Greenbaum. Ha
estinto la specie!"
GAHAN WILSON
Gag spiritosa
"Fare l'amore va be-
nissimo, ma stimola
l'economia?"
ERIKSON
Gag comica
Sahl sulla copertina
di Time, agosto 1960.
MORT SAHL
non significano più niente?’”
“E adesso che faccio battute su
Kennedy, dopo aver fatto per
anni battute su Eisenhower e
Nixon, quelli del Partito Demo-
cratico dicono che li ho ingan-
nati. Potrei dire lo stesso di loro.
Una delegazione dei Democra-
tici è venuta in camerino. Mi
dicono: ‘Hai criticato Kenne-
dy!’ Dico: ‘Sì, ero io’. ‘Credeva-
mo che Kennedy fosse quello che
volevi’. E così sono stato costret-
to a dirgli: ‘Beh, non dovevate
farlo per me!’” “Adesso abbiamo
una famiglia reale. Non posso
sfogliare una rivista senza leg-
gere di Jacqueline Kennedy o di
Caroline e John, e delle lame ro-
tanti dell’elicottero, e di un’a-
quila che ha cercato di volare
via con la bambina, e dei cuba-
ni che stavano per rapirla, e poi
un paio di settimane fa i servizi
segreti hanno avuto la strana i-
dea che i cubani potrebbero as-
sassinare tutti i Kennedy. Ma
Castro ha negato: ‘Non abbia-
mo munizioni sufficienti’”
“Kennedy ha nominato suo
fratello minore Bobby, 35 anni,
come procuratore generale. Ero
scettico, ma ho visto Bobby la-
vorare con Edgar Hoover. Il
piccolo fratello vi guarda” “Cre-
dono che io sia un intellettuale,
ma questa è solo pubblicità, per
cui sono l’esempio vivente di co-
me puoi fregare la gente” “Uno
mi fa: ‘Sei un giovane brillante.
Perché non fai parte dell’ammi-
nistrazione Kennedy?’ Perché
non vorrei avere niente a che fa-
re con un governo che avesse
dentro uno come me” (Mestie-
re: qui Sahl adatta al suo caso la
battuta con cui Groucho Marx,
nel 1949, si dimise dal Friars’
Club: “Non voglio far parte di
nessun club che accetterebbe me
come uno dei suoi membri”. A
sua volta, Groucho stava adat-
tando a sé una vecchia battuta,
pubblicata per la prima volta
sul Chicago Daily Tribune nel
1891: “Non voglio avere nulla a
che fare con una compagnia as-
sicurativa disposta a prender-
si un rischio con me”). “Mi chia-
mano per uno show satirico in
diretta alla Nbc. Facciamo le
prove. Ci sono gli artisti, gli au-
tori, gli avvocati dello sponsor.
Primo sketch: una tipica fami-
glia americana a Washington.
Vediamo la Casa Bianca. Ken-
nedy torna a casa dal lavoro:
‘Cos’hai fatto di
bello oggi a casa,
Jacqueline?’ ‘So-
no andata a fare
s ho p pi n g’ ‘Oh ,
davvero?’ ‘Sì, ho
comprato un
Dior e un Cassini’
‘Posso vederli?’ E
Jacqueline: ‘Sì ,
sono di sopra a
disegnare vestiti’.
Censurano lo
sketch e io me ne
vado dallo show.
Il punto è che pen-
savo che queste
assurdità fossero
finite con Eise-
nhower, invece
siamo di nuovo
in questo periodo
di riverenza, e
chissà dove andremo a finire
perché la stampa è in luna di
miele col governo, e anche nel
Partito Repubblicano c’è chi è
contento”. “Louella Parsons ha
detto che il presidente Kennedy
sembra una star del cinema, e
che a 51 anni potrebbe ritirarsi
dalla politica e mettersi a fare
film. Magari in un film di Hit-
chcock tipo ‘North by Northwe-
st’, con John Kennedy inseguito
sul monte Rushmore, e belle ri-
prese di Kennedy che si arram-
pica sulla sua stessa faccia”.
(103. Continua)
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
GENOVA Iv lo appoggia alle elezioni: “Fa cose di sinistra”
TRA ITALIA VIVA
E CENTRODESTRA
L’ASSE È FATTO
“ALLE ELEZIONI
comunali di Genova Italia
Viva sosterrà Bucci". Lo
ha detto Raffaella Paita,
deputata di Italia Viva, il
20 aprile al “Secolo XIX” .
Il motivo: è “l’unica
opzione che porta avanti
una politica del fare. La
ricostruzione del ponte,
operazioni popolari, di
una vera sinistra che fa
fatti e non parole”. Un
paio di giorni dopo il
leader di Italia Viva ha
incensato il candidato
della destra come
salvatore “della propria
città dall’immobilismo e
dall’impasse burocratico
non solo dopo il crollo
del Ponte".
PROTAGONISTI
MATTEO RENZI
• Il 22 aprile ha definito
Bucci “un manager civico
che ha fatto benissimo
in questi cinque anni”
RAFFAELLA PAITA
• Per la deputata di Iv
Bucci è il rappresentante
“di una vera sinistra che
fa fatti e non parole”
Sindaco “sociale” Multa
fino a 5mila e i clochard,
intitola vie ai repubblichini
e al 25 aprile ha opposto
la festa di San Giorgio
SEGUE DALLA PRIMA
» Marco Grasso
GENOVA
G
ià questa uscita è suf-
ficiente a rievocare il
regista romano sulla
sua poltrona mentre
inveisce contro D’Alema. Ma
poi c’è anche la spiegazione del-
la natura dell’alleanza, che for-
se è ancora meglio: sarà un so-
stegno “civico”, e non “politico”.
Cioè, i renziani indosseranno le
tute mimetiche e correranno
senza simbolo, direttamente
dentro la lista “Toti per Bucci”.
Tradotto: soldi raccolti dal pri-
mo per sostenere il secondo.
Per la serie: “Mi si nota di più se
vengo e resto in disparte”.
Si era già capito che qualcosa
bolliva in pentola quando Mat-
teo Renzi aveva accolto Bucci
alla Leopolda (“bravo e capace,
anche se di un’altra famiglia
politica”) sulle note di Radio
Ga-ga dei Queen. Roba da far
dimenticare che quello era lo
stesso sindaco che aveva revo-
cato il patrocinio al Gay Pride,
perché “offensivo” e “divisivo”.
E di cose fatte e dette negli ul-
timi anni – in questo processo
di amnesia collettiva – ne sono
state rimosse tante. Per citare le
migliori: multe ai clochard, or-
dinanze anti-kebab, vie intito-
late a ufficiali fascisti in una cit-
tà medaglia d’oro al valore per
la Resistenza. Per non parlare
di un’idiosincrasia conclama-
ta: il “sindaco del fare”, così ama
definirsi, fa molta fatica a pro-
nunciare la parola “antifasci-
smo”. Proprio non gli riesce. È
un problema che si ripresenta
ogni 25 aprile. Ma da quattro
anni a questa parte c’è un anti-
doto: la Festa della bandiera,
tripudio del patriottismo civi-
co. Una ricorrenza inventata di
sana pianta che si celebra,
guarda un po’, proprio il 23 a-
prile, giorno dedicato a San
Giorgio. L’amministrazione ha
stanziato 204mila euro per
pennoni e vessilli con croce ros-
sa su sfondo bianco. Non è noto
quanto investa nella Festa delle
Liberazione.
BUCCI si è ritagliato la fama di
manager pragmatico più che i-
deologico, grazie soprattutto al
suo ruolo di commissario se-
guito al crollo del Ponte Mo-
randi, ma se si guarda ai fatti,
un campo in cui la sua giunta è
molto attiva è il revisionismo
storico: la sua è la prima giunta
genovese a omaggiare i caduti
di Salò. Alle commemorazioni
il sindaco non è mai andato di
persona, ma è solito cedere la
fascia tricolore al consigliere
delegato alla Protezione civile
Sergio Gambino, Fratelli d’Ita-
lia, perfettamente a suo agio a
sfilare con i camerati di Lealtà e
azione. Da rilevare anche una
lenta ma costante metamorfosi
della toponomastica. Nel 2020
a Nervi è stato intitolato un
porticciolo a Luigi Ferraro, uf-
ficiale della X Mas. Nel 2021
Il compagno Bucci
caccia i senzatetto
e celebra gli ex Salò
nel quartiere di Carignano, una
statua al fondatore della Moto
Guzzi Giorgio Parodi, curiosa-
mente rappresentato non in a-
biti civili, ma con la divisa
dell’esercito fascista. E che dire
delle contorsioni con cui il con-
siglio comunale ha aderito
all’“anagrafe antifascista”crea-
ta dal Comune di Sant’Anna di
Stazzema, specificando però di
essere anche “anticomunista”?
Con un po’ di sforzo, si pos-
sono andare a recuperare an-
che gli esordi turboleghisti e
due bersagli classici: barboni e
stranieri. Multe salatissime ai
senzatetto “colpevoli” di dor-
mire per strada. Iniziativa che
l’Opera San Marcellino com-
CRONACA l 15
La Liberazione?
Meglio S. Giorgio
Il sindaco Bucci e il
governatore Toti
alla Festa della
bandiera il 23 aprile
FOTO ANSA
In compenso negli stessi anni è
stato soppresso l’assessorato ai
Servizi Sociali, ritenuto evi-
dentemente superfluo.
MA ARRIVIAMO ai diritti Lgbt.
“Dopo averci definito divisivi e
offensivi – ricorda Laura Gui-
detti, portavoce del Coordina-
mento arcobaleno – Bucci ha
messo le politiche familiari in
mano alle sentinelle e promos-
so un cultural manager che ci
ha deliziato con uscite omofo-
be”. Il riferimento è a Maurizio
Gregorini, autore di un post in
cui denunciava forze oscure
“che vorrebbero i nostri figli o-
mosessuali e i nostri paesi afri-
canizzati”. Dopo lo strappo il
sindaco ha poi provato a ricu-
cire presentandosi in piazza al
Pride “come privato cittadino”,
senza fascia tricolore. Ma l’av-
vocatura comunale ha impu-
gnato le sentenze del tribunale
che riconoscevano la genitoria-
lità a coppie gay. Non mancano
altre strizzatine d’occhio ai cat-
tolici ultraconservatori, come
l’istituzione di un misterioso
“registro delle famiglie” (ovvia-
mente solo “tradizionali”), una
delibera che consente gli affidi
solo a famiglie eterosessuali o
single, il doppio binario che ha
portato a vietare i manifesti de-
gli atei-agnostici dell’Uaar, an-
che loro “offensivi”, e a consen-
tire invece la propaganda an-
tiabortista. In attesa di qualcu-
no che dica quali sono le cose di
sinistra, sarebbe già molto se
qualcuno dicesse qualcosa.
mentò con parole di don Mila-
ni: “L’ingiustizia sociale è una
bestemmia”. Peraltro non è mai
stato reso noto quante di que-
ste sanzioni siano state pagate.
L’altro provvedimento famoso
è un’ordinanza definita “anti-
kebab”, che vietava nuove atti-
vità etniche nel centro storico,
sempre in chiave antidegrado.
16 l SECONDO TEMPO
Gp Imola, pole a Verstappen
Il pilota della Red Bull “scippa” all’ultimo
il primo posto alla Ferrari di Leclerc.
Terzo Perez, mentre l’altro ferrarista,
Sainz, rimonta dal decimo al quarto posto
L’INTERVISTA
“Non amavo la mia voce
Sanremo è spiazzante
E sogno di girare un film”
D
» Alessandro Ferrucci
e Stefano Mannucci
el t òpos “musicista bello e
dannato” può giocare la carta
del bello, non del dannato.
Perché Diodato è così. Va di
sottrazione, non ama far ru-
more, a dispetto del suo bra-
no vincitore al Festival del
2020; non ama apparire,
proclamare; a suo tempo
non amava neanche la sua
voce, una delle più belle del-
la musica italiana (“Chiede-
vo ai tecnici di abbassarla,
non volevo sentirla”); non a-
ma i vittimismi, l’io impe-
BIOGRAFIA rante, nonostante la pande-
DIODATO mia gli abbia sottratto qual-
Antonio Diodato, cosa a livello professionale,
conosciuto come come la partecipazione
Diodato, è nato ad all’Eurovision (“Però ci sarò
Aosta nel 1981 e nel quest’anno tra gli ospiti”. È
2020 ha vinto il un risarcimento? “No, solo
Festival di Sanremo una bella occasione”).
con il brano “Fai Ama “far rumore” solo per
rumore”. Il suo il concerto di Taranto dell’U-
primo disco è del no Maggio, che lo vede tra gli
2013 “E forse sono organizzatori insieme a Roy
pazzo”, al quale è Paci e Michele Riondino: “È
seguito l’anno dopo impressionante, ma quando
“A ritrovar bellezza”; se ne parla di meno, la gente
mentre è del 2017 si convince che sia tutto risol-
“Cosa siamo to, mentre lì si continua ad
diventati”; del 2020 anteporre la ragione indu-
“Che vita striale a quella della vita delle
meravigliosa” persone”.
Lei è nato nel 1981 eppu-
re viene ancora definito
giovane cantautore.
Ma è verissimo; non sono un
giovane essere umano, ma si-
curamente sono un giovane
musicista: il mio primo al-
bum è uscito quando avevo
31 anni. Spero di diventare
pure un vecchio e saggio can-
tautore.
Da “vecchio cantautore”
ha interpretato le sigle fi-
nali del programma di
Fabio Fazio, con celebri
cover.
(Ride) Sì, e dovevo cammi-
nare per strada. È successo di
tutto.
Cioè?
A Milano una signora palese-
mente alticcia aveva deciso
di dovermi regalare una rosa,
peccato che fossi in diretta.
Alla fine me l’ha lanciata ad-
dosso e, non soddisfatta della
mia riluttanza, ha iniziato a
spogliarsi.
Oltre alla donna con la
r o s a , c o s a n o n av e va
messo in conto del suc-
cesso?
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
Leone d’oro a Simone Leigh
L’americana vince il prestigioso premio
della Biennale d’Arte con “Sovereignty”.
Stesso riconoscimento per il padiglione
della Gran Bretagna “Feeling Her Way”
I Diodato Cantautore, vincitore del Festival 2020,
è tra gli organizzatori dell’Uno Maggio a Taranto
(Pausa) In realtà ho avuto
molto tempo a disposizione
per pensarci, ci sono arrivato
tardi; forse l’unico aspetto
scomodo è stato il primo pe-
riodo dopo la vittoria di Sa-
nremo, quando vivevo pe-
rennemente circondato dai
paparazzi e sono iniziate a u-
scire storie assurde.
Tipo?
In particolare, un fotografo,
mi seguiva sempre e scatta-
va; poi mi attribuivano storie
con chiunque: bastava star-
mi accanto e c’era il bollino,
non importava se fossero so-
lo amici o amiche.
Fluido.
Totalmente; (pausa) poi o-
gnuno di noi vive momenti di
imbarazzo personale in cui
non si vorrebbe essere visti
da nessuno. Venire ricono-
sciuti è l’apoteosi del rossore
sul viso; (abbassa gli occhi)
in generale le persone mi ri- reale del successo è il posto
volgono frasi molto carine, di al ristorante”.
grande affetto, poi l’ubriaco Lo sostiene pure Chri-
che rompe ci sta sempre. stian De Sica.
Un classico. Ma è vero. E mangio tantis-
Ma lo capisco, a volte sono simo, anzi quando prenoto
stato ubriaco anche io. Però specifico il mio nome; sono
non molesto. un appassionato di cucina e
È mai stato scambiato in questo Roy (Paci) mi ha in-
per un collega? stradato: conosce un nume-
No, ma questa è la forza del ro spropositato di chef, lo
Festival: entri nella vita delle puoi chiamare da ogni punto
persone, diventi parte della dell’Italia e lui ti indica il ri-
storia di un Paese, non sei più storante giusto.
solo un cantante, ma uno che Pagate?
‘‘
ha vinto Sanremo. Sempre! Ed è giusto così.
È diventato vip. Teme le sue parole?
Ho letto una Devi stare attento a quello
frase di David che dici, con i riflettori tutto
Bowie: “L’u n i- viene amplificato.
co vantaggio È bene o male?
Chi lavora con la parola
spera avvenga, quindi u-
Vinsi un David
no non si può lamentare.
Fai rumore è diventa-
to un hashtag durante
la pandemia. Le di- A cosa pensa? vedo un ragazzo affetto da u-
da remoto:
Sul palco
spiace che il suo brano Diodato In realtà al post vitto- na grave malattia. Era allet-
sia molto legato a quel nel 2020 ria... tato. Eppure con uno sforzo
periodo? al momento E allora? incredibile cantava il mio
il mio vicino Ci ho pensato a lungo; in
realtà quel brano aveva
dentro di sé altri semi,
della
proclamazione
come vincitore
Dopo il Festival era co-
me se non camminassi
più: venivo “spostato”.
brano. È stato uno schiaffo:
mi ha rimesso in connessio-
ne con i veri motivi per cui a-
di casa urlava
non solo quelli della can- del Festival Che vuol dire? vevo iniziato a occuparmi di
zone d’amore; dentro c’è FOTO ANSA C’è una liturgia degli musica.
anche la mia città, Ta- impegni, ed è giusto e Quali?
‘dài, cazzo!’...
ranto... bello, fa parte di Sa- Sicuramente il divertimento
Quindi? nremo e sarebbe folle e il voler stare bene, ma so-
Mi sono sentito dentro tirarsi indietro. prattutto la possibilità di e-
un flusso di umanità, Arriva il “però”. sprimermi. Grazie a quel vi-
qualcosa di più impor- Un po’ perdi il contatto con deo ho pensato: “Se una can-
tante di me e delle picco- la realtà; (pausa) fino quan- zone può generare questo, al-
lezze che mi hanno por- do, durante un incontro con lora tutto ha un senso”; (si-
tato a scriverla. i fan, mi portano un video e lenzio) noi cantanti abbiamo
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
Vargas Llosa ricoverato Un Pollock milionario
Lo scrittore premio Nobel, 86 anni, è Il piccolo dipinto “Number 31” (1949)
ricoverato da qualche giorno in una dell’artista americano sarà battuto il
clinica di Madrid per complicazioni da 12.05 da Christie’s a New York: la base
Covid: “La sua salute sta migliorando” d’asta parte da 45 milioni di dollari
professore di reli-
gione; dopo il Da-
Live vid, così come con il
Anche Festival, mi sono
quest’anno arrivati attestati
è tra gli magnifici, mi han-
organizzatori n o f a tt o s e n t i r e
dell’Uno parte di qualcosa.
Maggio È pronto a di-
a Taranto ventare attore?
FOTO ANSA Qualcosa mi han-
no proposto, ma
devo ragionarci.
Le piacerebbe?
Il cinema è una passione
grande, mi sono laureato al
Dams; un giorno mi piace-
rebbe anche tentare la regia.
Girerebbe una scena di
sesso?
(Parte una serie lunga di in-
sulti bonari) Dovrei saperlo
un anno prima, per diventare
fisicamente presentabile.
A vent’anni come impe-
gnava la vita.
Oltre alla musica? Studiavo e
lavoravo come cameriere.
Il cameriere è un classi-
co.
Lavoro difficilissimo visto il
contatto con il pubblico, però
mi sono divertito e ho impa-
rato a capire chi ho di fronte,
soprattutto quando i contatti
sono con i clienti alterati; co-
munque nel frattempo ogni
tanto mi dedicavo al cinema
come comparsa.
Tipo?
In Compagni di scuola (serie
televisiva del 2001, ndr) ho
incontrato tantissimi attori
poi diventati famosi, come
Scamarcio, la Capotondi e
soprattutto Michele Riondi-
‘‘
no.
Entrambi tarantini.
Ci siamo presentati lì, men-
tre le nostre mamme sono
la possibilità di amplificare la cresciute insieme. Ora siamo
bellezza o di prendere per molto amici.
mano e attraversare il buio. Secondo Lillo i momenti
Il successo da giovane l’a- negativi sono fon-
Ho visto
vrebbe bruciata? damentali per la
Non credo, mai stato una te- creatività.
sta matta o un capriccioso; Lo capisco, quando si
oh, però se c’è da divertirsi è felici si pensa a quel-
un ragazzo
non sono uno posato, ma il lo che accade nel mo-
lavoro l’ho sempre rispettato mento, al presente,
sin da quando ho deciso qua- mentre la scrittura
malato che
le sarebbe stato il mio futuro chiama la riflessione;
professionale. però Che vita meravi-
A che età? gliosa è nato dopo una
A vent’anni, dopo aver vissu- serata meravigliosa,
cantava un
to in Svezia: a quel punto ho post concerto, in giro
messo in conto i rifiuti e gli con gli amici a man-
insuccessi. giare un panino in u-
mio brano:
Il viaggio in Svezia sem- no dei baracchini a-
bra un film di Verdone. perti fino a tardi: lì ho
(Sorride) Lo capisco, e un po’ pensato, “cacchio, è
è così. Ma lì ho dei parenti e tosta, è una vita piena
che schiaffo
un cugino musicista e dj che di incertezze, però che
con il suo gruppo è arrivato a figata”.
suonare al Coachella (impor- Quante volte ha ri-
dalla realtà
tante festival californiano, n- schiato di perdere
dr); comunque è stata un’e- questa vita meravi-
sperienza formativa. gliosa?
Oltre a Sanremo ha vinto Di morire?
un David con il brano Che No, professional-
vita meravigliosa. mente.
Sì, sempre durante le chiusu- Quel pensiero uno lo
re in pandemia, tanto che la affronta tante volte,
cerimonia era organizzata da ma abbandonare la
remoto; (cambia tono) io da musica mi faceva sta-
solo in casa, seduto sul diva- re ancor più male; pe-
no; (ride proprio) ricordo rò a qualcosa ho ri-
Carlo Conti prendere la bu- Delle che...? nunciato.
sta, leggere la formula di rito, Bordate: il vicino stava se- A cosa?
fino a quando pronuncia il guendo la cerimonia e per fe- Ho perso persone care, lo ho
mio nome. Mi alzo in piedi, steggiare si era accanito con trascurate, sono nate incom-
sollevo le braccia felice e il muro e urlava “dai cazzo!”. prensioni; a un certo punto
all ’improvviso sento delle Un vicino partecipe. mi sono concentrato sul giar-
bordate alle pareti di casa. Persona integerrima: è un dino che avevo davanti, ho
SECONDO TEMPO l 17
seminato quasi solo quello e
ho trascurato le altre piante.
Però tra le nuove “pian-
te” c’è Roberto Baggio:
ha girato con lui.
È stato un sogno, non ci po-
tevo credere. Sono realmen-
te cresciuto con il mito di Ma-
radona, e poi con il suo.
È così timido?
Persona molto delicata, per-
cepisci la sua potenza. Poi è
molto legato alla terra, uno in
grado di ragionamenti pro-
fondi; (sorride) nel video gio-
cavamo a Calciobalilla: con
lui non c’è stata partita nean-
che lì.
Lei è una delle più belle
voci italiane...
Un tempo neanche lo pensa-
vo, anzi la odiavo: se qualcu-
no mi rivolgeva un compli-
mento, pensavo che sbaglias-
se. Mi vergognavo.
Giuliano Sangiorgi pen-
sava lo stesso della pro-
pria.
Giuliano spesso mi dice:
“Che voce che hai, mannag-
gia a te”. Con lui siamo amici,
ci vogliamo bene e seguo da
sempre i Negramaro.
Farà mai il giudice di un
talent?
Non mi è mai stato proposto,
ma in questo momento non
accetterei; però ho visto Ma-
nuel (Agnelli, ndr) e dopo il
talent più felice, propositivo,
acceso. A lui ha fatto bene.
Ha scritto il suo roman-
zo?
Ancora no.
È l’unico.
Ogni tanto ci penso, ma an-
che qui non è il momento.
Però è pronto per l’a p-
puntamento dell’Un o
Maggio.
È importante per continuare
a denunciare la situazione;
non posso credere che in un
Paese civile la vita delle per-
sone possa essere messa in
pericolo per una industria.
Nel nostro Paese siamo arri-
vati a mettere in contrappo-
sizione il diritto alla salute
con il diritto al lavoro, men-
tre nel quartiere Tamburi i
bambini non possono anda-
re a scuola se c’è vento né pos-
sono giocare nei parchi. Lì
l’umanità è in secondo piano
rispetto alla produzione.
Sono anni che è stato
creato questo appunta-
mento.
Ritrovarsi, vedere che non si
è soli, aiuta a cambiare la te-
sta delle persone, dà coraggio
e consapevolezza. Non si è
più invisibili. Taranto è di-
ventata una delle città cultu-
ralmente più attive, è bellis-
sima e tanti ragazzi la stanno
scoprendo.
E lei?
Sono andato via presto, sono
scappato e ho costruito un
muro, un muro che piano
piano sto smantellando.
Si sente in colpa?
Non tanto, ma non mi sento
tra chi ha dato inizio alla ri-
voluzione culturale taranti-
na. Eppure ho sentito un ri-
chiamo forte e cerco di dare
una mano.
Chi è lei.
Batman anche se nessuno
vuole essere Robin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022

A COLLOQUIO
I Luca Ravenna Attore comico, classe 1987, ha partecipato alla prima
edizione di “Lol”, subito escluso. Ma ora il suo live “568” è sold out

“La nuova stand-up comedy

è spocchiosetta, ma piace”
» Diletta Parlangeli medy sembra andare diversa- 3CIAK SI GIRA3

L
mente: “Nel mio caso, la con-
LE PROSSIME ucido. Un aggettivo che versione tra numero di follo-
DATE
DEL TOUR
Luca Ravenna sembra
indossare con la stessa
wer e persone che vengono a
vedere lo spettacolo è alta”.
Affleck e Damon
IL NUOVO
spettacolo di Luca
scioltezza con cui veste
le magliette che tira un po’ su
Scherza anche sul tipo di im-
maginario della stand-up, così
tornano insieme
Ravenna, “568”, è in
tournée in tutta Italia
dalle spalle, con gesto veloce,
quando è sul palco. Stand up
newyorkese, “spocchiose tta:
ha ragione Emanuela Fanelli,
in un film
fino al 23.06 a Roma,
ma le date sono in
comedian, classe 1987, riempie
in questi mesi le platee di tutta
quando dice che facciamo le
nostre seratine, con i nostri
sul colosso Nike
aggiornamento. Italia con il suo spettacolo 568 mattoncini, a citare artisti che
I prossimi – il significato del titolo non conosciamo solo noi”. Intanto,
appuntamenti l’ha svelato a nessuno e quindi, questa “nicchia che non è una VALERIA SOLARINO
saranno a Milano
(26.04), Bari (30.04),
perché chiederglielo? – con u-
na serie di “tutto esaurito”,
bolla”, sta portando i ragazzi a
teatro, sotto e sopra il palco:
q ha recitato a Madrid in u-
na serie sulla vita tumultuosa
Sassari (5.05), Cesena comprese le date al Teatro Li- “Quando li vedi così giovani, di Miguel Bosè, in cui ha inter-
(8.05), Lodi (12.05), rico Giorgio Gaber di Milano. che azzeccano il primo pezzo pretato la madre del popolare
Como (19.05), Parma subito, rosichi un botto”. Rosi- cantante, attore e ballerino: è
(20.05) e Perugia PROPRIO IN QUEI GIORNI, r i- ca, ma si adopera. Lucido. Non una luminosa e carismatica

‘‘
(16.06) sponde alle domande su quello si tira indietro neanche davanti Lucia Bosè che a metà degli an-
che fa, farà e su quello che fan- a un giro di commenti sugli ul- ni Cinquanta interruppe la sua
no quelli come lui. Giusto: che timi tweet che lo riguardano carriera di attrice per sposare
cosa fanno? “La stand up co- (“Sex icon? Metti, metti!”). un altro divo costantemente
medy è un genere che nasce Qualcuno lo invoca per l’ipote- sotto i riflettori, il toreador spa-
dalla necessità in teatro di co- tica versione lombarda di Ma- gnolo Luis Dominguin. La serie
prire i cambi scenogra- de in Sud: “Preferisco la ric- in sei episodi diretta da Miguel
fia… leggo da Wikipe- chezza ai turboregionalismi. E Bardem e Fernando Trullols e in

Le nostre dia. Scherzo, diciamo

che si distanzia dal ca-
Su e giù conosciuto: du- rata sì. Una volta inquadrata la
poi abbiamo già fatto Made in
Süd Tirol con Edoardo Ferra-
onda su Paramount Plus a fine
anno si intitola Bosè e vedrà la

possono sembrare baret perché se un pezzo

comico può parlare del
traffico in generale, un
‘seratine’,
monologo di stand-up
parlerà del tuo traffico,
magari di nicchia nella tua città, in quella
data ora”. Una risposta
Ma non siamo per evitare che tra comi-
cità in senso lato e
dal palco
Luca Ravenna
rante la prima e-
dizione di Lol –
chi ride è fuori.
situazione, mi son detto ‘servi-
rà il personaggio di una ragaz-
zo introverso muto in un ango-
rio in Cashmire, il podcast” (il
film dei live, su The Comedy
Club, costa 9,99 euro, ndr).
star Iván Sánchez e l’esordien-
te José Pastor nel ruolo del con-
troverso Mi-
è un giovane
stand-up Tra i primi a lo, no?’. In realtà, non puoi fare Luca Ravenna farebbe an- guel, rispet-
comedian, nato essere eliminati più di quello che sei. Vedi Mi- che l’attore, ma ha un “record di tivamente
a Milano nel 1987 per aver riso da-
vanti ai colleghi,
chela (Giraud, ndr), com’è sta-
ta brava? Io sono così nella vita,
provini non passati”. Magari
nel “ruolo di un comandante
in età a-
dulta e
Ravenna ne ha
fatto materiale per i suoi mo-
non mi lancio. Sul palco sono
completamente diverso, per
che si sacrifica, per redimersi di
qualche magagna”. Deve scri-
giovanile,
oltre che

mai in una bolla stand-up succeda quel-

lo che è successo tra im-
prese e start-up. Anche
perché è nel mondo del-
la comicità in generale
che in molti lo hanno
nologhi. Dopo mesi a pensare
che fosse l’agnello sacrificale
sull’altare dello showbiz, ora
viene invece il dubbio che la sua
silenziosa presenza fosse stu-
diata: “Calcolata no, conside-
fortuna. Ma le persone si sono
comunque incuriosite, e sono
andate a vedere quel che face-
vo, sono fiero”. Ha funzionato.
Se nella musica i like non
fanno i live, per la stand-up co-
vere un libro da due anni, “ma
servono le palle per farlo, per-
Nacho Fre-
sneda nella
ché il magico mondo dell’edi- parte del padre
toria, che è molto facile pren- del protagonista e, tra gli altri,
dere in giro, è difficile”. Lucido. Miguel Ángel Muñoz in quello
Lucidissimo. di Julio Iglesias.

DOPO le prime setti-

3A MANO3 Il libro del “nostro” Frank Federighi q mane di riprese effettua-
te a Londra, il decimo film della

“Per le mie caricature

serie Fast and furious intitolato
Fast X verrà girato anche a Ro-
ma e a Torino a partire dal 5
maggio. Diretto da Justin Lin

divento psicologo, per Universal Pictures è inter-

pretato da Vin Diesel, protago-
nista fin dal quarto capitolo

ma non curo i ‘pazienti’

della celebre saga nei panni del
campione di gare d’auto Vin
Toretto, Nathalie Emmanuel

Anzi, voglio esaltarli”

(Ramsey), Michelle Rodriguez
(Letty Ortiz), Tyrese Gibson,
Ludacris e Sung Kang e, tra le
new entry, Jason Momoa nel
ruolo del cattivo di turno e Brie
Larson.

» Natale Ciappina cati sul Fatto Quotidiano, di cui Federighi è ta di ‘c urare’ il paziente, mentre il sotto- MATT DAMON e Ben
collaboratore: c’è ad esempio Giuliano A- ILLIBRO scritto prova a esaltarlo”. q Affleck, già vincitori nel

P
er Francesco “Frank” Federighi le ca-
ricature non sono un lavoro ma un’ “ur-
genza”, qualcosa di cui non può fare a
meno. Come quella volta, a dieci anni, che
era a pranzo coi suoi genitori e una coppia di
amici di famiglia e figlio appresso, Gianma-
rio. “Lo fissavo perché stava mangiando e
nel farlo mi richiamò terribilmente il rumi-
nare di una capra. Per istinto esclamai:
‘Gianmario mangi come una capra!’”. Frank
definisce quel momento una epifania:
“Quello che sono oggi in tutta la mia essenza
è nato lì”, ed ecco quindi Gianmario mangi
come una capra. La mia “psicoanalisi” in
caricatura, titolo del suo primo libro, una
raccolta di caricature appena pubblicata da
Porto Seguro.
In 200 pagine scorrono alcuni fra i suoi
lavori più apprezzati, molti dei quali pubbli-
mato con sguardo vispo e lineamenti trian-
golari, oppure Clemente Mastella tutto
guance, bocca e un paio di orecchie a punta
da goblin.
È DA QUESTI DETTAGLI che si capisce l’ “ur-
ge nz a ”, l’esigenza all’origine dell’arte di
Frank, qualcosa di molto simile a quello
che disse da bambino a Gianmario: nelle
caricature di oggi come nella gaffe di allora,
Federighi prova a esacerbare quello che
tutti vedono in una persona ma che nessu-
no ha il coraggio di guardare veramente, e
di dire. Per farlo si concentra sulle facce di
uomini e donne: “Le caricature del volto so-
no indagini introspettive; vado in cerca
della profondità, di qualcosa insito nell’a-
nima della persona. È esattamente ciò che
fa lo psicologo, con la differenza che lui ten-
Arricchito dalla prefazione di Marco Tra-
vaglio, e con un’introduzione firmata da Vit-
torio Feltri (che per il suo Libero ha commis-
sionato diversi lavori a Frank), in Gianma-
rio mangi come una capra non compaiono
solo caricature dei politici, ma anche ritratti
pungenti di personaggi della cultura pop.
Per ogni disegno, stampato su carta patina-
ta, c’è poi una breve didascalia dell’autore,
con osservazioni sulle tecniche utilizzate
» Gianmario (dalle matite dure su carta fino agli acrilici
mangi come su cartone telato) o su cosa abbia ispirato
una capra quel disegno.
Francesco Nella nota a corredo della caricatura di
Frank Federighi Matteo Renzi, per dire, Frank svela che in
Pagine: 201 certi casi si fa guidare dall’antipatia che pro-
Prezzo: 25 e va per il personaggio; anche se, a dirla così, la
Editore: Porto fa sembrare facile.
seguro © RIPRODUZIONE RISERVATA
1998 dell’Oscar per la migliore
sceneggiatura con Will Hun-
ting –Genio Ribelle, sono tornati
a scrivere insieme un copione
per un film diretto da Affleck, di
cui saranno entrambi sia pro-
duttori sia interpreti. Il primo a-
vrà il ruolo di Sonny Vaccaro,
l’ex dirigente del colosso Nike
che riuscì nell’impresa impos-
sibile di ingaggiare come testi-
monial il più grande cestista
del mondo, Michael Jordan, e il
secondo quello del cofondato-
re della società, Phil Knight.
FABRIZIO CORALLO
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022 SECONDO TEMPO l 19

I DISEGNI DI DISEGNI PHOTOSHOCK

20 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022

\/
FRANCIA AL VOTO
Macron-Le Pen
sulla sfida pesa
l’astensione
» Luana De Micco
PARIGI

E
mmanuel Macron contro
Marine Le Pen, come nel
2017. Stasera alle 20 si co-
noscerà il nome del nuovo pre-
sidente. Cinque anni fa, il can-
didato En Marche aveva vinto
66% a 34%. Al primo turno del
10 aprile scorso, è arrivato in te-
sta, 27,8% a 23,1%. Per il ballot-
taggio di oggi, i sondaggi lo
danno favorito, ma prevedono
un risultato più serrato: l’Ifop
di venerdì sera, prima del silen-
zio elettorale di ieri, indica 55%
a 45%. Ma il voto di oggi non è
un remake del 2017. Il mandato
del presidente uscente è stato
segnato da riforme impopolari

e scioperi, dalla crisi dei gilet

gialli, dalla pandemia e la guer-
ra. La leader dell’estrema de-
stra ha passato questi anni a fi-
nalizzare la “normalizzazione”
del suo partito, smussando i to-
ni, rendendosi più credibile, at-
traendo parte dei voti delle per-
sone modeste, che si sono sen-
tite disprezzate da Macron ed
escluse dalla sua politica. Nel
suo ultimo meeting di Arras, Le
Pen ha lanciato un appello per
un “fronte repubblicano an-
ti-Macron”. Nella sostanza, pe-
rò, la leader Rn non è cambiata:
nelle ultime ore della campa-
gna è stata messa spalle al muro
sul suo progetto destabilizzan-
te per l’Europa e sui suoi legami
con Mosca. “Questo voto è un
referendum sulla laicità e sul-
l'Europa”, ha detto Macron ve-
nerdì su Lci. Rispetto al 2017, è
più alto il rischio di un'asten-
sione (l’Ifop, la stima al 25,5%).
“Né Macron né Le Pen” hanno
scritto sugli striscioni nei gior-
ni scorsi gli studenti della Sor-
bona. Il ruolo più duro spetta
anche a loro, i giovani, che a più
del 60% hanno votato per
Jean-Luc Mélenchon, e a tutti
gli elettori della France Insou-
mise, 21,9% al primo turno,
prima forza della gauche, che si
ritrovano a dover scegliere tra
astenersi o votare per fare scu-
do e non per convinzione.

PROGRAMMITV

06:30 UnoMattina in famiglia 08:40 Sulla via di Damasco 08:00 Agorà Weekend 07:35 Le stagioni del cuore 07:59 Tg5 07:20 Tom e Jerry 07:00 Omnibus News 19:05 After 2
09:50 Santa messa 09:10 O anche no 08:45 Marcia della pace 09:55 Casa Vianello 08:45 Gli eredi della terra 07:51 Flintstone: Matrimonio a 07:30 Tg La7 20:55 100X100Cinema
11:00 A sua immagine 09:40 Punto Europa 10:15 Le parole per dirlo 10:55 Dalla parte degli animali 10:00 Santa messa Bedrock 08:00 Omnibus 21:15 The Suicide Squad - Mis-
12:00 Recita del Regina Coeli 10:15 Tg2 Dossier 11:00 Tgr Est-Ovest 11:55 Tg4 11:20 Melaverde 09:40 Una mamma per amica 09:40 Uozzap sione suicida
12:20 Linea Verde 11:00 Rai Tg Sport Giorno 11:25 Tgr Region Europa 10:35 Camera con Vista 23:30 Superintelligence
11:15 Citofonare Rai2 12:00 Tg3 12:24 Luoghi di magnifica Italia 13:00 Tg5 12:25 Studio Aperto 11:00 L’ingrediente Perfetto 01:20 Veloce come il vento
13:30 Tg1 12:35 007: Vendetta privata 13:41 L'arca di Noè 13:00 Sport Mediaset XXL 03:20 Una vita spericolata
14:00 Domenica In 13:00 Tg2 Giorno 13:00 Marcia della pace 11:45 Meraviglie senza tempo
14:00 Mompracem - L’isola 14:15 Tg3 15:30 Tg4 - Edizione speciale: 14:00 Beautiful 14:00 E-planet 12:50 A te le chiavi 05:05 The Shift
17:20 Da noi... a ruota libera 15:40 Liegi-Bastogne-Liegi Diario di guerra 14:20 Scene da un matrimonio
14:30 1/2 h in più 14:31 Piccola peste 13:30 Tg La7
18:45 L’eredità Weekend 17:10 Squadra Spec. Stoccarda 16:30 Rebus 17:00 La frustata 16:00 Una vita 14:05 Ben Hur
20:00 Tg1 18:05 Tg Sport della domenica 16:15 Free Willy
17:15 Kilimangiaro 18:58 Tg4 16:30 Verissimo 17:00 Speciale Tg La7 - Guerra 14:00 Squali alieni
20:35 Soliti ignoti - Il ritorno 18:25 90° minuto 19:00 Tg3 18:30 Studio Aperto in Ucraina 14:55 A casa con i suoi
21:25 Rita Levi-Montalcini 19:50 Tempesta d’amore 18:45 Avanti un altro
19:40 Ncis Los Angeles 20:00 Che tempo che fa 20:30 Controcorrente 19:30 C.s.i. Miami 20:00 Tg La7 16:55 Ex - Amici come prima
23:30 Tg1 Sera 20:30 Tg2 20:00 Tg5 20:35
23:30 Tg3 Mondo 20:24 Ncis - Unità anticrimine Il gattopardo 18:55 Il contadino cerca moglie
23:35 Speciale Tg1 21:25 The rookie 4 00:00 1/2 h in più 21:20 Zona bianca 20:40 Paperissima Sprint 00:00 La7 Doc: L’ultimo gatto-
21:20 Così è la vita 20:00 Little Big Italy
00:40 Viaggio nella Chiesa di 22:10 Blue Bloods 11 02:05 Fuori Orario. Cose 00:52 Frankie & Alice 21:23 Gli eredi della terra pardo 21:25 25 Aprile: Per non di-
Francesco 22:55 La Domenica Sportiva (mai viste) 02:53 Tg4 Ultima Ora - Notte 00:45 Tg5 23:40 Pressing 01:15 Tg La7 Notte menticare
 IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
DI GUERRA
Russia. Praticamente ciò che i rus-
si da trent’anni non accettano per-
ché motivo di destabilizzazione
continentale e quindi di conflitto
intercontinentale. Il controllo rus-
so dei territori acquisiti è esatta-
mente quanto si prefiggeva Mosca
fin dall’inizio dell’operazione “spe-
ciale”, e che ora si potrebbe anche
dichiarare conclusa.
Infatti, come sin dall’inizio si
poteva evincere dalle forze messe
in campo e dai metodi operativi,
essa non doveva né riguardare
l’occupazione di tutta l’Ucraina,
né durare in eterno. Doveva inve-
ce ribadire l’esigenza di una ride-
finizione con la Nato e gli Stati U-
niti del quadro di sicurezza in Eu-
ropa e la volontà russa di perse-
guirla anche con l’uso della forza.
Doveva essere un quadro dal quale
scomparissero le ambiguità, la psi-
cosi collettiva della reciproca mi-
naccia, le provocazioni e le velleità
di alcuni paesi senza scrupoli.
Evidentemente non è questa la
conclusione che si prefiggevano gli
Stati Uniti e relativi alleati e clienti.
Ciò che sembra oggi più probabile
è che all’eventuale “missione spe-
ciale” compiuta dai russi corri-
spondano soltanto misure concre-
te per passare alla guerra: lunga e
totale. Una guerra che soddisfi la
bulimia bellica dei nostri gover-
nanti ma il cui esito, trattandosi di
potenti forze contrapposte, non è
per nulla scontato salvo il fatto che
comunque la distruzione dell’U-
craina e dell’Europa è assicurata.
La dieta bulimica, come osserva il
New York Times, non fa bene.
SPECIALE l III
PROSPETTIVE • Cosa vogliamo noi?
L’Ue non concede
nulla a Putin: così
non ci sarà la pace
» Alessandro Orsini la Francia precipitarono quando Chirac si
Q
oppose all’invasione dell’Iraq anticipando
uale pace abbia in mente l’Occi- il suo veto nel Consiglio di sicurezza Peccati mortali
dente non è chiaro per due ragioni dell’Onu. Bush si adirò e scavalcò l’Onu. Corpi di civili
principali. La prima è che la Casa Le ragioni dell’autonomia della Fran- uccisi dalle
Bianca non vuole la pace con la cia dagli Stati Uniti sono numerose. Ne schegge di razzi
Russia in Ucraina. Biden ambisce a creare indichiamo soltanto alcune. La Francia russi a Irpin
una spaccatura profondissima tra la Rus- possiede la bomba atomica; ha potere di FOTO LAPRESSE
sia e l’Europa per ricavare benefici econo- veto all’Onu; ha una certa influenza sulle
mici, politici e militari. In sintesi,
Biden vuole che l’Europa e la
Russia siano in rapporti tesissi-
mi basati sulla paura reciproca di
un attacco proditorio.
Il fatto che la Casa Bianca non
voglia la pace ha ripercussioni
importanti sull’Europa giacché il
terzo Paese più importante
dell’Unione Europea, l’Italia, è
un Paese satellite degli Stati Uni-
ti privo di autonomia nel campo
della sicurezza internazionale.
Detto più chiaramente, Draghi è
il Lukashenko di Biden e l’Italia è
la Bielorussia degli Stati Uniti.
La subordinazione del governo
Draghi alla Casa Bianca rappre-
senta un ostacolo alla pace con la
Russia. Anche nella retorica, il
governo italiano imita quello a-
mericano. Biden afferma che Pu-
tin è un “macellaio” e, subito do-
po, Luigi Di Maio dichiara che
Putin è un “animale”.
NELLA FASE ATTUALE , il governo
Draghi è impegnato nella siria-
nizzazione della guerra ucraina e
non nella costruzione della pace
con la Russia. Quale pace abbia
in mente l’Occidente non è chia-
ro anche per un’altra ragione. sue ex-colonie e una cultura na-
Per fare la pace, occorre offrire zionalista. Ciò che più conta, la
qualcosa al nemico, soprattutto STRATEGIE Francia non ha soldati america- IL PAPA: LA GUERRA
DISTRUGGE
se il nemico è in posizione do-
minante. Ecco il problema: BIDEN SPINGE ni sul proprio territorio e questo
fa sì che i francesi non debbano ANCHE I VINCITORI
nessuno ha mai capito che cosa
l’Unione europea sia disposta a
PER ANDARE vivere con la paura inconscia di
essere sventrati dall’interno da
FRANCESCO ieri ha
ammonito che “la guerra
dare a Putin per promuovere AVANTI, SOLO un esercito straniero: una pau- non solo distrugge il
popolo sconfitto, no,
quantomeno una distensione.
I governanti europei, Draghi LA FRANCIA ra che gli italiani hanno, anche
se non ne sono consapevoli, e distrugge anche il
incluso, si limitano a dire di a-
vere telefonato a Putin, ma non
LAVORA PER che condiziona le scelte dei loro
governi.
vincitore; distrugge anche
coloro che la guardano
chiariscono che cosa gli abbiano UNA TREGUA con notizie superficiali
offerto nella conversazione. ALLA LUCE DI QUESTE considera- per vedere chi è il
Sembra che Putin sia dispo- zioni, appare evidente che le vincitore, chi è lo
sto a fare la pace in cambio del speranze di pace con la Russia sconfitto. Le lacrime di
riconoscimento dell’indipendenza del sono riposte nella Francia, che però ha i Maria sono anche segno
Donbass e della Crimea, mentre l’Europa suoi problemi da affrontare. Oltre alle e- del pianto di Dio per le
propone che Putin si ritiri dall’Ucraina lezioni per l’Eliseo, la Francia deve ancora vittime della guerra che
senza avere niente a che pretendere. Se le trovare il proprio ruolo nell’Unione Euro- sta distruggendo non solo
informazioni emerse finora sono vere, Pu- pea dopo la fuoriuscita del Regno Unito. l’Ucraina: siamo
tin – nella prospettiva di Bruxelles – do- La defezione di Johnson ha posto la Fran- coraggiosi e diciamo la
vrebbe accettare di avere perso 20mila cia nella posizione di Paese leader, ma tale verità: sta distruggendo
soldati inutilmente e ritornare alla situa- ruolo, per ora, è soltanto sulla carta. È pe- tutti i popoli coinvolti
zione di partenza con il Donbass in mano rò vero che le differenze tra Draghi e Ma- nella guerra. Tutti”.
alle milizie neonaziste del battaglione A- cron sono evidenti. Da quando è iniziata
L’incognita zov. Una simile proposta è un invito a pro- l’invasione, il primo non è stato mai in dis-
russa Vladimir seguire la guerra. senso con Biden; mentre il secondo lo ha
Putin non ha Tuttavia, in Europa esiste un governo spesso redarguito.
finora inviato non asservito alla Casa Bianca: il governo Per concludere, non esistono prospetti-
nessun segnale di Macron. La Francia ha una tradizione di ve di pace se l’Unione Europea non è dispo-
di tregua. contrapposizioni con gli Stati Uniti in ma- sta a concedere qualcosa a Putin che non
FOTO ANSA teria di interventi militari. Per citare un sia un semplice invito ad abbandonare l’U-
solo esempio, i rapporti tra gli Stati Uniti e craina senza niente in cambio.
IV l SPECIALE
MACCARTISMO • IL BESTIARIO DELLE CENSURE
Il volto
della censura
Il murale a Napoli
di Jorit Agoch
con il volto di
Dostoevskij contro
la censura
FOTO ANSA
Dostoevskij, tennisti e micetti:
la caccia ai filorussi è una farsa
» Lorenzo Giarelli
I 13 APRILE
l primo putiniano a sua in-
saputa – col bonus della
contumacia, in quanto irre-
peribile da 140 anni – fu Fe-
dor Dostoevskij. La guerra era
iniziata da appena una setti-
mana, ma la gioiosa macchina
da boicottaggio già sognava in
grande, lasciando intendere
cosa sarebbe stata in grado di
partorire di lì a un paio di mesi:
gatti russi al bando, balletti di
Cajkovskij censurati, lettera Z
fatta sparire per non dare l’idea
di voler fiancheggiare l’avanza-
ta di Mosca. Tutte premure che
per un soffio non hanno ancora
portato alla pace, ma che con
qualche sforzo ulteriore (che
siamo certi non mancherà) da-
ranno senz’altro i loro frutti.
Come detto, in origine fu
Dostoevskij. A inizio marzo
l’Università Bicocca di Milano
contatta Paolo Nori, il quale a-
vrebbe dovuto tenere un corso
sullo scrittore russo, e lo infor-
ma che le lezioni sono sospese
“per evitare ogni forma di pole-
mica”. Nori denuncia tutto, l’U-
niversità ci ripensa ma ormai è
troppo tardi. Quasi tutti con-
cordano che la Bicocca abbia
fatto una figuraccia, ma igno-
rano che l’asticella sta per esse-
re spostata sempre più in alto
(forse per imitazione di Mosca,
dove la casa editrice Prosveshe-
Danza, sport nie sta facendo sparire dai libri
e disegni scolastici la parola “Kiev”).
Sotto l’accusa di Imperdibile, in questo sen-
essere filo-Putin so, è il comunicato con cui la Fe-
sono finite derazione internazionale felini
le discipline taglia fuori i gatti russi dai pro-
più improbabili pri concorsi, estendendo il
bando anche agli allevatori e ai
proprietari che vivono in Rus-
sia. D’altra parte i filorussi si
possono nascondere tra gli uo-
mini, tra gli animali e persino
tra le piante, pur sempre esseri
viventi multicellulari (che fai, li
sottovaluti?). Per fortuna c’è il
comitato promotore del con-
corso “Albero europeo dell’an-
no”, che a marzo decide saggia-
mente di escludere dalla com-
petizione una quercia piantata
in Russia 198 anni fa dallo scrit-
tore Ivan Turgenev (il cui giu-
dizio sulla guerra in corso è i-
gnoto, e dunque sospetto).
La questione si fa più seria –
senza nulla togliere a flora e
fauna –se poi si passa allo sport.
Già, perché a fare le spese
dell’invasione dell’Ucraina so-
no anche gli atleti paralimpici
russi, esclusi dai Giochi di Pe-
chino. Stessa decisione presa
da Wimbledon (tennis), men-
tre l’Italia ragiona sui suoi In-
ternazionali di Roma. E chissà
che sorpresa quando il mondo
del calcio, che ha fatto fuori le
squadre russe dalle competi-
zioni Uefa, si accorgerà dove si
giocheranno i prossimi mon-
diali (spoiler: in Qatar).
TUTTO NORMALE in un mondo
in cui persino i manifesti
dell’Anpi e della Marcia della
Pace Perugia-Assisi fanno
scandalo: il primo per aver ri-
cordato l’articolo 11 della Costi-
tuzione (“l’Italia ripudia la
guerra”) e per aver disegnato le
bandiere dell’Italia di traverso,
come fossero dell’Un g he r i a
(combo micidiale: filo-Putin e
filo-Orban); il secondo, per
bocca di Repubblica, “osceno”,
“una vergogna” perché mette
“sullo stesso piano” aggrediti e
aggressori. Se non fosse che
quest’anno la Marcia ha ripreso
lo stesso manifesto del 1999, ai
tempi della guerra in ex Jugo-
slavia (chissà chi erano i buoni e
i cattivi, allora).
Nulla a che vedere, comun-
que, con altri esempi di mac-
cartismo postumo. Scopriamo
così che anche il compositore
Petr Ilic Cajkovskij è putinia-
no: in diverse città d’Italia i tea-
tri stanno cancellando dai car-
telloni il celebre Lago dei cigni,
pur composto nell’Ottocento.
E di fronte a Cajkovskij cosa so-
no la soprana Anna Netrebko e
Fiancheggiatori Al bando
lo scrittore e i balletti
di Cajkovskij, ma pure gatti
e alberi ora sono putiniani
il direttore d’orchestra Valery
Gergiev? Entrambi fuori dal
programma della Scala di Mi-
lano, metti che volessero pre-
sentarsi con la bandiera russa.
Pericoloso è pure l’ultimo
film di Michel Hazanavicius. A
fregarlo è il titolo: Z (comme Z).
La Z può significare soltanto
solidarietà alla Russia, dato che
l’esercito di Mosca la utilizza
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 24 Aprile 2022
sui propri mezzi. Il Festival di
Cannes si è visto arrivare da
Kiev la richiesta di modificare il
titolo del film. Hazanavicius di-
ce che per lui non ci sarebbero
problemi, ma è un po’ compli-
cato cambiare i titoli di testa e
di coda e ritirare tutte le cam-
pagne pubblicitarie.
Qui però la soluzione c’è, al-
meno per evitare inconvenienti
simili in futuro. Basta prendere
ispirazione da Georges Perec,
scrittore francese che nel 1969
fece uscire il romanzo La scom-
parsa, la cui peculiarità era l’as-
senza della lettera “e” in oltre
300 pagine di libro. Un’impre-
sa replicata in Italia da Piero
Falchetta, che ha tradotto l’o-
pera rispettandone il vincolo.
Se ci sono riusciti loro, rinun-
ciando alla congiunzione e alla
terza persona singolare del ver-
bo essere, figurarsi se non si
può fare a meno di “zanzare” e
“zuzzurelloni”. Ora che i condi-
zionatori li abbiamo spenti, vo-
lete i libri con la Z o la pace?
LA CRONOLOGIA
26 MARZO
“FASE DUE” In un kermesse pubblica
al 31° giorno di conflitto Putin
annuncia una nuova fase: l’obiettivo
bellico sarà il sud ucraino e il Donbass
29 MARZO
PACE ARENATA E “MACELLAIO”
Nulla di fatto nei nuovi colloqui di
pace con la mediazione della Turchia.
Due giorni prima Biden aveva definito
Putin un “macellaio”
2 APRILE
“UCCISI A SANGUE FREDDO” Le
autorità ucraine denunciano esazioni
contro i civili nelle aree attorno
a Kiev dopo il ritiro dei russi. Una
“messinscena” secondo Mosca
8 APRILE
NIENTE CARBONE Il quinto
pacchetto di sanzioni prevede lo stop
all’importazione in Occidente del
carbone. La presidente Ue von der
Leyen visita Bucha, con 50 morti per
un missile alla stazione di Kramatorsk
“GENOCIDIO” E PIOGGIA DI ARMI
Biden definisce così l’operato del
“dittatore” Putin; Macron per primo si
distanzia; ulteriore pacchetto di aiuti
bellici con armamenti anche “pesanti”
19 APRILE
PETROLIO E AZOVSTAL Nel 6°
pacchetto di sanzioni previsto stop
al greggio russo (ma solo dopo il
ballottaggio in Francia); un migliaio
i militari ucraini che resistono nel
complesso siderurgico di Mariupol
23 APRILE
AVANZATA SUL DONBASS Negli
ultimi giorni intensi bombardamenti
su diverse città dell’est ucraino: i russi
guadagnano rapidamente terreno. Il 22
lo stop di Putin alla conquista finale di
Mariupol: “Sigillate l’area, non dovrà
uscire nemmeno una mosca”. Martedì
Guterres vedrà Putin, giovedì Zelensky