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BREVE RIEPILOGO SU PARTICIPI E ABLATIVO ASSOLUTO (SIA

VERBI ATTIVI CHE DEPONENTI) CON ALCUNE ESERCIZI


APPLICATIVI

I PARTICIPI

Il participio presente dei verbi attivi e dei verbi deponenti ha forma attiva e
significato attivo (lo possiedono dunque TUTTI i verbi, transitivi ed
intransitivi); esso esprime un’azione CONTEMPORANEA a quella della
proposizione reggente.

Il participio futuro dei verbi attivi e deponenti ha forma attiva e significato


attivo (lo possiedono dunque TUTTI i verbi, transitivi ed intransitivi); esso
esprime un’idea di imminenza, intenzionalità o predestinazione in un
rapporto di POSTERIORITÀ con la proposizione reggente.

n.b. Il participio futuro dei verbi deponenti, come quello dei verbi attivi, in
unione con il verbo essere costituisce la coniugazione perifrastica attiva.

Il participio perfetto dei verbi attivi ha forma passiva e significato passivo


(lo possiedono dunque SOLO I VERBI TRANSITIVI). Il participio
perfetto dei verbi deponenti ha forma passiva e significato attivo (lo
possiedono dunque TUTTI i verbi, transitivi ed intransitivi). In entrambi i
casi (salvo le dovute eccezioni), esso esprime un’azione ANTERIORE
rispetto a quella della proposizione reggente.

n.b. Alcuni participi perfetti dei verbi deponenti non solo con valore attivo, ma
anche con valore passivo.

COME SI TRADUCONO IN ITALIANO?

Nella maggior parte dei casi, un participio congiunto (con funzione verbale)
esprime in forma implicita una subordinata temporale o causale (a volte
anche relativa, concessiva o condizionale). Il participio futuro può avere
anche valore finale (raramente tale funzione può essere espressa anche dal
participio presente).
In italiano posso essere tradotti o con subordinate esplicite (causali,
temporali ecc.), o, quando il participio è congiunto al soggetto, con il
gerundio (presente nel caso del participio presente o futuro, passato nel
caso del participio perfetto).

Es. DUX MILITES HORTATUS SIGNUM PUGNAE DEDIT

IL COMANDANTE, DOPO AVER ESORTATO/AVENDO ESORTATO I


SOLDATI, DIEDE IL SEGNALE DI BATTAGLIA.
(In questo caso, il participio perfetto ha valore attivo poiché il verbo hortor è
deponente).

L’ABLATIVO ASSOLUTO

L’ablativo assoluto con il participio presente si trova usato con tutti i verbi,
attivi e deponenti, transitivi ed intransitivi. Esso ha valore attivo ed
esprime un’azione contemporanea con la proposizione sovraordinata.
L’ablativo assoluto con il participio perfetto si trova usato:

1) con i verbi transitivi attivi; in questo caso ha valore passivo


2) con i verbi intransitivi deponenti; in questo caso ha valore attivo

Esprime di norma un’azione anteriore a quella della proposizione


sovraordinata.

Come rendere in italiano l’ablativo assoluto con il participio presente?

1) con una proposizione subordinata temporale, causale, concessiva o


ipotetica, facendo attenzione a mantenere la contemporaneità con la
reggente
2) con sintagmi preposizionali, ad esempio: oriente sole (al sorgere del sole),
nullo resistente (senza incontrare alcuna resistenza), dis adiuvantibus (con
l’aiuto degli dei), consentientibus omnibus (con il consenso di tutti)
Come rendere in italiano l’ablativo assoluto con il participio perfetto?

1) con una proposizione subordinata temporale, causale, concessiva o


ipotetica, facendo attenzione a mantenere l’anteriorità con la reggente
2) con sintagmi preposizionali, ad esempio: clade nuntiata (annucniata la
disfatta), mortuo hannibale (morto Annibale), equo citato (al galoppo),
nulla interposita mora (senza alcun indugio), itinere non intermisso (senza
interrompere la marcia), auspicato (, litato, audito

IN CHE MODO TRADURRESTI QUESTE ESPRESSIONI? USERESTI


MAI L’ABLATIVO ASSOLUTO?

1. Eletto console, Cicerone svelò la congiura di Catilina


2. I soldati, presa la città, la distrussero
3. Giunti i rinforzi, i nostri attaccarono la città
4. Esortati i soldati, Cesare attaccò battaglia

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