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Congiuntivo

Potenziale: dubitativo, suppositivo, irreale, potenziale propriamente detto


Potenziale: fatto ritenuto possibile (solitamente traduci con il condizionale) potrebbe
succedere
Dubitativo: esprime un dubbio sul da farsi, domanda (cosa dovrei fare?)
Suppositivo: esprime supposizione o ipotesi, spesso coordinato a proposizione che
esprime la conseguenza (equivalente protasi di un periodo ipotetico) avessi un
panino potremmo mangiarlo
Irreale; qualcosa di non realizzabile sarei già partito (equivale all’apodosi del periodo
ipotetico del III tipo)
negazione non

Volitivo
esortativo (ordine), serve per I e III persona o per essere gentili alla seconda
(negazione ne)., II persona singolare e plurale al perfetto con non divieto formale

Desiderativo: desiderio: utinam, forma utinam ne/nemo, nullus, nihil


presente o perfetto, se desiderio realizzabile; imperfetto o piuccheperfetto desiderio
irrealizzabile
Anche con velim (vorrei), nolim (non vorrei) malim (preferirei) più congiuntivo
presente o perfetto per desiderio realizzabile.
vellem, nollem e mallem con congiuntivo imperfetto o piuccheperfetto per desiderio
irrealizzabile (presente o passato)
Volo e nolo e malo infinito se stesso soggetto.
Concessivo: ammissione (a volte esto, sane, licet, ut)
Imperativo negativo: ne più congiuntivo presente, ne più congiuntivo perfetto, noli
(nolite più infinito), cave (cavete) ne più congiuntivo e vide (videte) ne più
congiuntivo

vedi pg. 299

Infinito
dipendente: funzine verbale nelle infinitive
funzione nominale: soggetto, nome del predicato o complemento oggetto.
Infinito indipendente: se verbo infinito storico o narrativo; infinito esclamativo (Che
dire!)

Participio:
presente (contemporaneità), perfetto (anteriorità), futuro (posteriorità/fine)
Nominale: attributiva (sostantivato se usato come sostantivo), predicativo
(corrisponde a complemento predicativo)
Ablativo in -i se aggettvo, -e se sostantivato o funzione verbale

Participio presente dei verbi transitivi: genitivo se aggettivo, accusativo se verbo


Participio attributivo: post reges exactos, ab Urbe condita
participi sostantivati: alcuni sono divenuti veri e propri sostantivi (adulescens,
sapiens, sponsus, legatus o i neutri dictum, factum, decretum)

Participio verbale;: congiunto


Ablativo assoluto

Completive
subordinate infinitive: soggettive, oggettive
Se spiegano un termine della princiaple epesegetiche
Forme perifrastiche: anche solo participio (verbo esse sottinteso)

Proposizioni interrogative indirette: studiate bene

Verba dubitandi: quind (congiuntivo, consecutio temporum)


impediendi e recusandi: se tempo principale congiuntivo presente, se tempo storico,
imperfetto) Introdotte da ne o quominus se positive, se negative o senso negativo
della reggente quin o quominus

Ut: volitive-finali (verbi come comandare, volere, provvedere, chiedere/pregare,


esortare, ottenere, pè necessario/lecito) o presente se tempo principale o imperfetto
tempo storico
dichiarative consecutive: verbi impersonali di accadimento o rimanere, restare
seguire, sum e aggettivo (tempus est) congiuntivo secondo consecutio temporum

Costruzione verba timendi: ne, ut/ ne non


Completive: quod (dichiarative, con indicativo), attenzione a sfumatura causale e
congiuntivo obliquo quando chi scrive non si assume responsabilità dell’espressione,
funzione epesegetica

Relative:
attributive se hanno quasi funzione di aggettivo;
relative proprie indicativo (o congiuntivo obliquo o per attrazione) e improprie quasi
sempre) congiuntivo
Nesso relativo, prolessi del relativo, attrazione del relativo (attrazione inversa e
diretta), concorrenza del relativo (il pronome relativo si trove addirittura dopo una
proposizione dipendente dalla relativa stessa)

Finali: ut, quo, relativa impropria, causa o gratia più genitivo del gerundio o del
gerundivo; ad e accudativo, supino in um (verbi che indicano movimento), participio
futuro, gerundivo predicativo, dativo del gerundio e gerundivo
Consecutive: ut, (attenti alla principale), relativa impropria, quin se negativa, quam ut
se aggettivo al comparativo, tantum abest ut manca tanto che

Temporali: cum più indicativo, narrativo, ut/ubi/quando più indicativo, dum più
presente, dum/donec/quoad più indicativo e congiuntivo (finché), postquam più
indicativo (congiuntivo), antequam/priusquam più indicativo (congiuntivo)
Implicita: participio o ablativo assoluto

Causali: quod/quia/quoniam, quando, quandoquidem (indicativo o congiuntivo), cum


e congiuntivo utpote um,quippe cum, relativa impropria, costrutti participiali (ablativa
impropria e participio congiunto)
Cum e congiuntivo: sia valore causale sia temporale

Comparative: quam (superiorità o inferiorità,


ut(sicut/quemadmodum/quam/quantum(quo, quali, quotiens, quantus (attenti a
ita/sic, eo, tam, tantum e aggettivi, verbi come malo, praestat)
Identità o differenza ac/atque con aggettivi come idem (par, similis e contrari) o
avverbi come similiter
Quasi/tamquam/velut o locuzioni con si se paragone ipotizzato (comparative
ipotetiche)

Proposizioni concessive: in italiano nonostante benché vogliono il congiuntivo


quamquam più indicativo (concessione reale o oggettiva) quamvis/licet/ut più
congiuntivo per concessione soggettiva o ipotetica
etsi, etsiamsi, tametsi, tamenetsi: indicativo o congiuntivo (se concessione reale o
ipotetica)
cum e congiuntivo
Anche relativa impropria

Proposizioni avversative: cum e congiuntivo, relativa impropria


Condizionale:che mi odino, purché mi temano (dum, dummodo, modo, si modo, a
patto che) congiuntivo consecutio temporum, ne se negano o nedum(nedum ut con
congiuntivo

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