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SOGGETTO
Il soggetto è l’elemento della frase di cui il predicato dice qualcosa e perciò indica la persona,
l’animale o la cosa che compie un’azione, subisce un’azione, si trova in un certo stato o ha una
particolare caratteristica.
Può essere un nome, un pronome, un aggettivo, un verbo, avverbio o congiunzione.
Esso concorda con il verbo del predicato e non è mai preceduto da una preposizione.
Quando il soggetto è accompagnato da più parole, l’insieme di queste parole costituiscono il
gruppo del soggetto.
Il soggetto partitivo è un soggetto introdotto dagli articoli partitivi.
Il soggetto non è espresso, perché è sottinteso o manca del tutto; il soggetto manca del tutto con i
verbi usati impersonalmente, con verbi che indicano fenomeni atmosferici.
Il predicato verbale è il predicato costituito da qualsiasi verbo da attivo a passivo a riflessivo fornito
da significato compiuto e che indichi:
un’azione subita dal soggetto
un’azione compiuta dal soggetto
azione compiuta e subita dal soggetto (riflessiva)
uno stato o un modo di essere o situazione del soggetto
Il gruppo del predicato è composto dal predicato e dalle sue espansioni che in analisi logica sono i
complementi. Nell’analisi logica ci sarà sempre un verbo che sarà il predicato.
Il predicato nominale è il predicato costituito da una voce del verbo essere e da un aggettivo o un
nome che predicano qualcosa intorno al soggetto, indicando:
una qualità es. la casa è accogliente
uno stato es. Anna è influenzata
una caratteristica che lo individua o determina, come l'appartenenza ad una categoria es.
Andrea è un medico, l’aquila è un uccello
La voce del verbo essere è detta copula cioè collegamento, legame, l’aggettivo o il nome sono la
parte nominale o nome del predicato.
La copula si accorda con il soggetto; il nome del predicato si accorda con il soggetto nel genere e
nel numero.
COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO E DELL’OGGETTO
Il complemento predicativo del soggetto è un nome o un aggettivo che completa il significato del
verbo e si riferisce al soggetto, si può individuare grazie alla presenza di verbi come:
verbi sembrare, parere, diventare,divenire;
alcuni verbi intransitivi come nascere, crescere, vivere, morire, restare, rimanere, quando
sono seguiti da un aggettivo o da un nome che serve a dare un senso compiuto alla frase;
verbi appellativi (chiamare, dire, soprannominare); elettivi (eleggere, creare, nominare);
estimativi (stimare, giudicare, ritenere, credere); effettivi (fare, rendere, ridurre…) quando
sono usati al passivo.
Il complemento predicativo dell’oggetto è un nome o un aggettivo che completa il significato del
verbo e si riferisce al complemento oggetto, si può individuare grazie alla presenza di verbi come:
ATTRIBUTO
L’attributo è un aggettivo che si unisce a un nome della frase per precisarlo e determinare una
qualità o anche una caratteristica.
Ogni tipo di aggettivo può fare da attributo:
Aggettivo qualificativo, possessivo, dimostrativo, indefinito, numerali, interrogativo,
esclamativo.
Può riferirsi a qualsiasi elemento della frase come soggetto, complemento, parte nominale del
predicato, apposizione.
Concorda in genere e il numero con il nome a cui si riferisce.
Può precedere o seguire il nome a cui si riferisce.
APPOSIZIONE
L’apposizione è un nome che si unisce a un altro nome per meglio determinarlo, indicandone una
caratteristica, una carica o una professione risponde alla domanda nelle vesti di o in qualità di?
Quando è costituita da un nome solo la posizione si chiama posizione semplice e si mette
prima del nome a cui si riferisce;
se costituita da un’espressione più ampia in cui il nome che funge da posizione determinato
anche da altri elementi, per esempio da uno o più attributi si chiama posizione composta e
subito dopo il nome. Es. quel buono a nulla, quel villano di, quel furbo di.
COMPLEMENTO OGGETTO
Il complemento oggetto si riferisce alla persona,animale o cosa su cui ricade direttamente l’azione
espressa dal verbo, risponde alla domanda (Chi?Che cosa?). Perché si unisce direttamente al verbo
può essere anche detto complemento oggetto diretto è il complemento essenziale per i verbi
transitivi;il complemento oggetto è perlopiù costituito da un nome a volte accompagnato da
attributo o da una apposizione. Esiste anche il complemento oggetto partitivo: dove l’articolo
partitivo dà complemento oggetto un senso indefinito e può essere sostituito da “alcune” o “un po’
di”.
COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE
Il complemento di specificazione specifica o precisa il significato generico di un nome, risponde
alle domande: di chi? Di che cosa? È introdotto soltanto dalla preposizione di, semplice o articolata
e svolge appunto la funzione di specificare un termine generico come ad esempio:
l’appartenenza o il possesso,
una relazione affettiva,
la natura o il genere di una cosa,
l’autore di un’opera,
l’opera o le cose che compiono un’azione espressa da un nome, l
’uso cui una cosa è destinata,
la precisazione temporale di un fatto, quando il complemento di specificazione sostituisce
aggettivo.
Il complemento di specificazione può anche essere sostituito dalla particella pronominale ne, che tra
i suoi valori ha quello di specificazione ad esempio:devi averne cura = devi aver cura di lui.
COMPLEMENTO DI TERMINE
Il complemento di termine indica la persona, l’animale o la cosa a cui è rivolta o destinata e su cui
termina l’azione espressa dal verbo, risponde alle domande a chi? A che cosa? Il complemento di
termine introdotto sempre e soltanto dalla preposizione a, semplice o articolata oppure può essere
introdotto con i pronomi,mi,ti,ci,vi,si, quando si uniscono al verbo.
COMPLEMENTO PARTITIVO
Il complemento partitivo specifica il tutto di cui il nome che lo regge indica una parte può essere
sostituito con le proposizioni “tra” e “fra” risponde alle domande tra chi? Tra che cosa? Esso
dipende da un nome indicante quantità, da un numerali, da un aggettivo, da un pronome
interrogativo, da un pronome indefinito.
COMPLEMENTO DI CAUSA
Il complemento di causa indica la causa o il motivo per cui avviene l’azione espressa dal verbo,
risponde alle domande per quale motivo? A causa di chi? A causa di che cosa? Ed è introdotto dalle
preposizioni per, di, a, da, con oppure con le locuzioni prepositive a causa di, a motivo di, per via di,
alla vista di.
Il complemento di unione indicano la cosa inanimata con la quale si compie l’azione o ci si trova
nella situazione indicata dal verbo o anche una cosa che fisicamente collegata con un’altra e
rispondi alle domande insieme con che cosa? In unione con che cosa? Con addosso che cosa? È
introdotto dalle preposizioni con o locuzioni prepositive insieme con, insieme a, unitamente a.
IL COMPLEMENTO DI TEMPO
Il complemento di tempo indica le diverse circostanze di tempo in cui può svolgersi l’azione può
verificarsi la situazione espressa dal verbo e può essere di tempo determinato o di tempo continuato.
Il complemento di tempo determinato indica con precisione quando come l’ora, il giorno, il mito, la
stagione in cui avviene qualcosa o si verifica la situazione espressa dal verbo e risponde alle
domande quando? In quale momento? Il complemento di tempo determinato introdotto dalle
preposizioni in, a, di ma spesso si trova anche senza preposizioni. I complementi di tempo
continuato: indicano il periodo di tempo per cui dura l’azione o la situazione espressa dal verbo
risponde alle domanda per quanto tempo? Ed è introdotto dalle preposizioni per, dalle preposizioni
in, durante, oltre.
COMPLEMENTI DI LUOGO
I complementi di luogo si dividono in quattro gruppi:
complemento di stato in luogo indica il luogo in cui avviene l’azione espressa dal verbo, in
cui si trova qualcuno o qualcosa o in cui si verifica una situazione e risponde alle domande
dove? In quale luogo? Ed è introdotto dalle preposizioni in e a oppure dalle preposizioni da,
su, tra, sopra, sotto, fuori, dentro o da locuzioni prepositive all’interno di, in fondo, in cima,
accanto a, nei pressi di, vicino a.
Il complemento di moto a luogo si usa per indicare il luogo verso il quale si muove
qualcuno o qualcosa oppure è diretta l’azione espressa dal verbo e risponde alle domande
dove? Verso dove? il complemento di moto a luogo è introdotto dalle preposizioni in, a, da,
per, verso, dentro oppure dalle locuzioni prepositive in direzione di, alla volta di o anche da
avverbi di luogo come qui, qua,lì, dove.
Il complemento di moto da luogo indica il luogo da cui arriva il soggetto o da cui prende le
mosse l’azione e rispondi alle domande da dove? Da quale luogo? È introdotto dalle
preposizioni da e di oppure da locuzioni avverbiali come da qui, da qua, da la, dalla laggiù.
Il complemento di moto per luogo indica il luogo che si attraversa o per cui si passa e
rispondi alle domande per dove? Attraverso quale luogo? Il complemento di moto per luogo
è introdotto dalle preposizioni per, attraverso, in, dalla locuzione prepositiva in mezzo a o da
avverbi come per di qua, per di là.