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Il participio greco (1)

Il participio un MODO verbale e partecipa delle caratteristiche del verbo (e quindi si coniuga nei vari tempi) e del nome (e quindi si declina nei vari casi). I TEMPI del participio: Presente (indica contemporaneit con la reggente, e per laspetto: durata dellazione) Futuro (indica posteriorit con la reggente; esprime anche una proposizione finale) Aoristo (pu indicare contemporaneit o anteriorit con la reggente; per laspetto: assolutezza momentaneit dellazione; solo il contesto pu rendere chiaro se privilegiare il valore cronologico o aspettuale) Perfetto (indica, per laspetto, la compiutezza dellazione; rispetto alla reggente quindi anteriore) Le DIATESI del participio: Attiva Medio-passiva (ricorda che in alcuni verbi esprime unazione passiva, in altri, riflessiva, in altri ancora attiva: aiutati col dizionario, che ti guider nella scelta) Passiva (ce lhanno solo il futuro e laoristo: il participio passivo deve essere tradotto al passivo, a meno che il dizionario non dica diversamente; capita, per es. con i verbi che nascono medio-passivi) ________________________ Ora svolgi il seguente

ESERCIZIO: Dopo averli cercati sulla grammatica, trascrivi sul tuo quaderno il participio presente, futuro, aoristo, perfetto attivo, medio-passivo, passivo (se c) di un verbo a tua scelta. Non c bisogno che li coniughi interamente (basta il nominativo e il genitivo) Subito dopo cerca di memorizzarli (puoi farlo trascrivendoli, di nuovo, tante volte quante vuoi, sul quaderno; oppure ripetendoli a voce alta) Poi prendi altri due o tre verbi a scelta (tra quelli che incontri pi spesso) e fai con questi la stessa cosa. Hai tre giorni di tempo per questo tipo di esercizio. Fare poche cose ma quotidianamente, con costanza e impegno, vale pi di unabbuffata di studio fatta in una sera. Segue

N.B. La prossima scheda (n.2): Le FUNZIONI del participio

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Il participio greco (2)


Le FUNZIONI del participio

Poich il participio partecipa del nome e del verbo, soprattutto due sono le funzioni che assume nella frase. 1. Nominale a) Sostantivato (preceduto dallarticolo: ha il valore di un sostantivo; si pu trovare declinato in tutti i casi) b) Attributivo (sempre concordato, in genere numero e caso, con il nome a cui si riferisce; si pu trovare declinato in tutti i casi). 2. Verbale a) Congiunto (sempre concordato col soggetto; per lo pi in caso nominativo; ma se riferito, per esempio, al soggetto di una proposizione infinitiva, sar in accusativo) b) Assoluto (quasi sempre in genitivo, concordato col soggetto del genitivo assoluto; talvolta in accusativo, concordato col soggetto dellaccusativo assoluto) c) Predicativo sempre retto da un verbo: si trova declinato in nominativo, se riferito al soggetto (predicativo del soggetto); in accusativo se riferito alloggetto (predicativo delloggetto); a meno che il verbo non regga un caso diverso (per es. il genitivo). Per conoscere i verbi che reggono il participio predicativo vedi la prossima scheda (n. 4) ESERCIZI Studia (non limitarti a leggere) le funzioni del participio fin qui trattate Rivedi la scheda n. 1 Per la traduzione c ancora tempo: fino alla prossima scheda (n. 3).

Segue. N.B. Nella prossima scheda (n. 3): Come si traduce il participio?

Il participio greco (3)


COME SI TRADUCE IL PARTICIPIO in italiano?

1. Participio Sostantivato: - Con una proposizione relativa del tipo: colui che coloro che. ci che le cose che., Naturalmente rispettando i casi (p.e. se genitivo sing: di colui/colei che se dativo plur: a coloro che ), naturalmente rispettando i tempi del verbo (contemporaneit, anteriorit etc. vedi TEMPI del participio scheda n.1) 2. Participio Attributivo: Si pu tradurre come un aggettivo (se possibile) o con una proposizione relativaparlante che parla/parlava/ha parlato. (rispettando il tempo del verbo): es. 3. Participio Congiunto: Si pu tradurre con un gerundio: semplice (quando al presente e, talvolta, quando aoristo) o composto (quando perfetto o, talvolta, aoristo) Si pu rendere in modo esplicito, con una proposizione causale, temporale, concessiva, ipotetica; con una proposizione finale (solo se il participio futuro) Ricorda: il participio congiunto non mai preceduto dallarticolo 3. Participio Assoluto: Pu avere valore temporale, causale, concessivo, ipotetico. Attenzione al tempo del verbo: il participio perfetto indica sempre unazione compiuta (e dunque, traducendo: passata); il participio presente indica sempre unazione contemporanea; laoristo pu avere o no un valore di anteriorit. 4. Participio Predicativo Vedi scheda n. 4

ESERCIZI Oggi comincia a tradurre: Segue N.B. Nella prossima scheda (n. 4): Il participio predicativo

Il participio greco (4)


Con la scheda dedicata al participio predicativo, sta per concludersi la sintesi che ho predisposto sul participio greco, per il recupero. Poich troppo laborioso scrivere in greco in questo blog, vi rinvio direttamente alla scheda che troverete tra i MATERIALI DIDATTICI cliccando qui. Tra qualche giorno avrete a disposizione anche: gli esercizi sul participio predicativo lultima scheda che ho preparato (dedicata ad usi particolari del participio) N.B. Non traducete gli esercizi sul participio predicativo, prima di avere bene assimilato la parte teorica. _______________________

Link comodi ad esercizi e correzioni


Eccovi a portata di clic gli esercizi sul participio greco e le traduzioni corrette (che potrete utilizzare per autovalutare la vostra traduzione): __________________________________________
Participio attributivo e participio sostantivato

Participio attributivo e participio sostantivato


Il participio, se assume la funzione di attributo di un nome, detto attributivo. Quasi sempre preceduto dallarticolo; se senza articolo assume il valore di epiteto o di predicato. La negazione generalmente . In italiano si traduce con un aggettivo, un participio o una proposizione relativa. Il participio, se assume la funzione di sostantivo, detto sostantivato. Spesso preceduto dallarticolo e la negazione . Pu essere anche senza articolo e in tal caso la negazione . In italiano si traduce con un sostantivo, un aggettivo sostantivato, un participio o una proposizione relativa.

Participio congiunto
Il participio congiunto aggiunge una circostanza secondaria alla reggente, dando vita ad una proposizione subordinata implicita. E detto congiunto perch si congiunge e concorda con un termine della reggente. Non mai preceduto dallarticolo. In italiano si traduce con un gerundio, un participio, una proposizione subordinata esplicita o una proposizione relativa.

Il participio congiunto pu avere i seguenti valori:

Genitivo assoluto
Il genitivo assoluto un costrutto che serve ad esprimere una proposizione subordinata implicita. E costituito normalmente da un sostantivo o un pronome, in funzione di soggetto, e da un participio, in funzione di predicato verbale; tali due elementi, espressi sempre in genitivo, devono concordare tra loro in numero e genere. In italiano il genitivo assoluto si traduce con un gerundio, un participio o una proposizione subordinata esplicita. Pu assumere gli stessi valori del participio congiunto (tranne il valore finale). Il genitivo assoluto corrisponde allablativo assoluto latino con alcune sostanziali differenze:

Accusativo assoluto
Laccusativo assoluto consiste in un participio accusativo neutro, generalmente singolare, usato impersonalmente. Esprime una proposizione subordinata implicita spesso con valore concessivo. Ecco alcuni esempi di accusativi assoluti: , essendo possibile; , essendo necessario; , accadendo; , essendo conveniente; , essendo possibile; , essendo giusto; , essendo turpe; , essendo bello.

Participio predicativo
Il participio predicativo serve ad integrare il significato del verbo della reggente. Pu essere in rapporto con il soggetto o con il complemento oggetto, con i quali concorda in caso, genere e numero. Non mai preceduto dallarticolo. Il participio predicativo normalmente si trova in nominativo, se il verbo della reggente e il participio hanno lo stesso soggetto, in accusativo se il participio predicativo si riferisce al complemento oggetto. In alcuni casi il predicativo si trova in genitivo o in dativo, secondo la reggenza dei verbi. In italiano si traduce con un infinito semplice o preceduto da di, a, nel se il predicativo si riferisce al soggetto, con una proposizione infinitiva oggettiva se il predicativo si riferisce al complemento oggetto. Il participio predicativo retto da numerosi verbi:

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