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TRADUZIONE
Participio presente italiano (lodante)
Gerundio semplice attivo (lodando)
Temporale (mentre loda)
Causale (poiché loda)
Relativa (che loda)
ES. Laudaturus - a - um
TRADUZIONE
Finale (Per….; Affinché…)
Relativa (Che sta per…; in procinto di….; che ha intenzione di….; che è destinato a….)
Temporale (Quando è destinato a….) molto raro
Causale (Poiché è destinato a….) molto raro
Deriva da “perifrasi” = giro di parole, più parole per rappresentare un concetto. E’ una figura
retorica.
TRADUZIONE
Sta per….
Ha intenzione di….
E’ destinato a….
E’ un aggettivo verbale
SUPINO - “UM” + US - A - UM
VERBI ATTIVI
TRADUZIONE
Participio passato Italiano (Insegnato)
Gerundio Semplice/Composto passivo* (essendo istruito/essendo stato istruito)
Relativa (che fu istruito)
Causale (Poiché fu istruito)
* gerundio semplice se la versione è al presente, gerundio composto se è al passato
VERBI DEPONENTI
TRADUZIONE
Gerundio Composto Attivo (avendo spinto)
Causale (Poiché avevano spinto)
ABLATIVO ASSOLUTO
Il suo nome deriva da “absolveo” ovvero sciogliere poiché è un costrutto sciolto e autonomo, ha il
suo soggetto e il suo verbo.
E’ TUTTO IN ABLATIVO!!!!!!
INFINITO
In Latino ci sono tre tipologie di infinito di cui due traducibili anche in Italiano (Presente e Passato)
e una non traducibile (Futuro). Se il verbo è transitivo allora i futuri, oltre alla diatesi attiva, hanno
anche quella passiva.
INFINITO PERFETTO
INFINITO FUTURO
SUBORDINATA INFINITIVA
Corrisponde in Italiano alle subordinate Oggettiva e Soggettiva e in latino non è introdotta da nulla.
E’ costituita dal verbo obbligatoriamente al modo INFINITO ed il suo soggetto esce in caso
ACCUSATIVO.
Si traduce con il CHE (forma esplicita) o con il DI (forma implicita).
Per tradurla correttamente bisogna individuare il rapporto temporale tra l’infinitiva e la sua
reggente:
SE L’INFINITO E’ AL TEMPO PRESENTE ALLORA VI E’ CONTEMPORANEITÀ
SE L’INFINITO E’ AL TEMPO PERFETTO ALLORA VI E’ ANTERIORITÀ
SE L’INFINITO E’ AL TEMPO FUTURO ALLORA VI E’ POSTERIORITÀ
Nella traduzione si è obbligati a mantenere il rapporto temporale e quando c’è anteriorità cercare di
usare il piuccheperfetto in traduzione.
Quando nell’infinitiva vi è il “se”, è lui il soggetto che è lo stesso della reggente.
quando vi è posteriorità e il verbo della reggente è al passato, usare il CONDIZIONALE!!!
HIC/HAEC/HOC = QUESTO/QUI
ILLE/ILLA/ILLUD = QUELLO
ISTE/ISTA/ISTUD = CODESTO
IS/EA/ID
ITER/ITINERIS = ITINERARIO
Iter itinera
itineris itinerum
itineri itineribus
iter itinera
iter itinera
itinere itineribus
SUBORDINATA RELATIVA
Participio presente
Participio futuro
Participio Passato con verbi attivi
SUBORDINATA TEMPORALE
SUBORDINATA CAUSALE
quia/quod/quoniam + indicativo
cur (nelle domande) = perchè?
participio presente
participio futuro = poiché è destinato a…. (molto raro)
participio perfetto
ablativo assoluto
SUBORDINATA COMPARATIVA
cum + indicativo
ut + indicativo
SUBORDINATA FINALE
Ut/ne + congiuntivo
qui/quae/quod + congiuntivo = finale spuria o relativa finale
supino attivo
Participio futuro
SUBORDINATA VOLITIVA
Ut/ne + congiuntivo
è introdotta da questi verbi: MONEO
HORTOR
STATUO
IMPERO
CAVEO
VIDEO
PETO
ORO
ROGO
QUAERO
VOLO (non la regge propriamente)
SUBORDINATA CONSECUTIVA
SUBORDINATA DICHIARATIVA
SUBORDINATA NARRATIVA
E’ chiamata anche temporo-causale poiché in Italiano si può tradurre sia con una temporale che
con una causale, si forma con.
Cum + congiuntivo
si traduce con il gerundio semplice o composto in base al tempo del congiuntivo:
CONGIUNTIVO PRESENTE/IMPERFETTO = GERUNDIO SEMPLICE (quando, mentre o
poiché)
CONGIUNTIVO PERFETTO/PIUCCHEPERFETTO = GERUNDIO COMPOSTO (dopo o
poichè)
Quando si esplicita la narrativa, bisogna sempre usare il modo indicativo!!!
INTERROGATIVA DIRETTA
E’ segnalata attraverso gli aggettivi, i pronomi e gli avverbi interrogativi, alla fine c’è il punto di
domanda. Svolge il ruolo di principale e ha il verbo all’INDICATIVO, è introdotta da:
PARTICELLE INTERROGATIVE:
-NE (enclitico) = NO (interrogativa reale)
NUM = FORSE (interrogativa retorica che presuppone una risposta negativa)
NONNE = FORSE NO (interrogativa retorica che presuppone una risposta affermativa)
PRONOMI INTERROGATIVI:
QUIS, QUID = CHI, CHE COSA fra molti
(al plurale è sostituito da qui/quae/quod)
UTER, UTRA, UTRUM = CHI, CHE COSA fra due
AGGETTIVI INTERROGATIVI
QUI, QUAE, QUOD = QUALE fra molti
UTER, UTRA, UTRUM = QUALE fra due
AVVERBI INTERROGATIVI
CUR, QUARE, QUID = PERCHE’, PER QUALE MOTIVO
QUANDO = QUANDO
QUOMODO, QUEMADMODUM = COME, IN CHE MODO
UBI = DOVE
QUO = VERSO DOVE
UNDE = DA DOVE
QUA = PER DOVE
INTERROGATIVA DISGIUNTIVA
INTERROGATIVE INDIRETTE
E’ caratterizzata dalla presenza del congiuntivo al passato e al presente e dalla perifrastica attiva
al futuro. rispetto alla diretta, non è una principale.
Si forma come la diretta tranne per le particelle interrogative che vogliono dire:
-NE = SE
NUM = SE (può essere anche reale)
NONNE = SE NON
La consecutio temporum del congiuntivo in questa proposizione è la seguente:
Sono introdotti dalle particelle si, nisi, ne, num, nonne, sono enclitici e si usano per esprimere
dubbi e domande
Attenzione alla traduzione, infatti, nonostante con questo pronome il soggetto diventi plurale, il
verbo nella frase è singolare.
COMPARATIVI E SUPERLATIVI
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
2 casi: - comparativo + quam e secondo termine dello stesso caso del primo
- comparativo + secondo termine in ablativo
Quando in una proposizione finale è presente un comparativo, questa è introdotta dal quo.
COMPARATIVO ASSOLUTO
Lo troviamo quando manca il secondo termine di paragone, si traduce facendo precedere
l’aggettivo da avverbi come: un po’, alquanto, piuttosto, abbastanza.