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Argomenti Latino

Participio
Il participio latino è una forma di verbo che possiede una duplice forma, quella nominale e quella
verbale. Come forma del verbo, il participio porta il significiato del verbo da cui deriva e nello stesso
tempo è declinabile come un qualsiasi sostantivo o aggettivo.

Il participio presente si declina come un aggettivo della seconda classe ed è ad una sola uscita ("ns"); il
tema è sempre in "nt" e deriva dal tema del presente del verbo (am-ans; mon-ens; leg-ens; aud-iens). -->
ATTIVO

Esprime una subordinata contemporanea al verbo principale indipendentemente dal tempo di quel
verbo.

Il participio perfetto si declina come un aggettivo della prima classe ed è a tre uscite ("-us, -a, -um");
deriva dal tema del supino del verbo (am-at-us,a,um; mon-it-us,a,um; lect-us,a,um; aud-it-us,a,um). -->
PASSIVO (per verbi transitivi attivi) e ATTIVO (per verbi deponenti).

Esprime una subordinata anteriore al verbo principale indipendentemente da tempo di quel verbo.

Il participio futuro si declina come un aggettivo della prima classe ed è a tre uscite ("-us, -a, -um"); deriva
del tema del supino del verbo; al tema del supino si aggiunge il suffisso "-urus, -ura, -urum" (am-at-urus,-
ura,-urum; mon-it-urus, ura, urum; lect-urus, -ura, -urum; aud-it-urus, -ura, -urum). --> ATTIVO

Esprime una subordinata posteriore al verbo principale indipendentemente dal tempo di quel verbo.

Il participio sostantivato (funzione nominale) è isolato, cioè non accompagnato da nessun termine, e
funge da sostantivo in qualsiasi caso. In italiano può essere tradotto con un sostantivo appropriato o con
un pronome dimostrativo o determinativo + una proposizione relativa. (part. pres = navigantes --> i
navigatori, i naviganti, coloro (quelli) che navigano)(part. perf. = capti --> i presi, i catturati, coloro (quelli)
che erano stati presi).

Il participio attributivo (funzione nominale) funge da aggettivo, è accompagnato ad un termine


concordando col caso, genere e numero. In italiano può essere tradotto con un aggettivo appropriato,
una proposizione relativa o un participio passato (per trad un part. perf.)(oboedientes --> obbedienti, che
obbediscono)(part. perf = vulnerati --> feriti, che erano stati feriti).

Ablativo assoluto
E' una frase subordinata posta solitamente tra le virgole o all'inizio di una frase dove abbiamo un
soggetto poto nel caso dell'ablativo, a cui segue un verbo participio posto anch'esso all'ablativo.

Assume valore temporale, causale, concessivo o, raramente, ipotetico-avversativo.

Con il participio presente ha valore attivo e si lega alla reggente in un rapporto di contemporaneità. Può
essere tradotto con un gerundio semplice, una subordinata implicita con i valori elencati prima o con un
espressione nominale equivalente.

Con il participio perfetto ha valore passivo e forma un legame di anteriorità con la reggente. Può essere
tradotto col gerundio passato passivo, una subordinata esplicita dei valori elencati prima o con un
participio passato passivo.

Periodo ipotetico
E' un periodo formato da 2 frasi, una protasi e una apodosi; la protasi pone la condizione, quindi è una
subordinata condizionale; la protasi sarà sempre dipendente dall'apodosi che può essere una coordinata
alla principale o una principale.

Si (se), nisi (se non) e sin (se invece) sono i 3 introduttori del periodo ipotetico; sono quelli che
introducono la protasi. Nel periodo ipotetico indipendente l'apodosi non avrà nessun introduttore.

Il periodo ipotetico della realtà --> quando un evento viene presentato come reale; caratterizzato da una
protasi all'indicativo + un'apodosi all'indicativo (occasionalmente all'imperativo)(es. si eum vides,
agnoscis (apodosi) = se lo vedi, lo riconosci)

Il periodo ipotetico della possibilità --> quando un evento viene presentato come possibile; può essere
collocato nel presente o nel passato; in entrambi i casi avremo il modo congiuntivo sia nella protasi sia
nell'apodosi (es. si eum videas, agnoscas (i verbi sono al congiuntivo presente) I nel passato si usa il
congiuntivo perfetto sia nell'apodosi sia nella protesi = si eum videris, agnoveris = se tu lo avresti visto, lo
avresti riconosciuto)

Il periodo ipotetico della irrealtà --> quando un evento viene presentato come impossibile; può essere
collocato nel presente o nel passato. Collocato nel presente il periodo ipotetico utilizzerà il congiuntivo
imperfetto in entrambe le frasi (si eum videres, eum agnosceres). Collocato nel passato il periodo
ipotetico utilizzerà il congiuntivo piucchèperfetto in entrambe le frasi (si eum vidisses, agnovisses).

Perifrastica passiva
E' una perifrasi passiva. Gli elementi costitutivi della perifrastica sono il gerundivo + verbo essere
(gerundivo con funzione predicativa).

ES. Virtus laudanda est = la virtù è da lodare (o lodevole)

ES. Nox est dormienda = la notte è da dormire (o bisogna dormire la notte)

ES. Nuc est bibendum (perif. pass impersonale) = adesso bisogna bere

Gerundio e gerundivo
In latino il gerundio è un nome verbale, mentre il gerundivo è un aggettivo verbale.
Il gerundio è un nome verbale della seconda declinazione di genere neutro ("-nd") di valore attivo con i
casi genitivo (laudand-i), dativo (laudand-o), accusativo (ad laudand-um) e ablativo (laudand-o). Si
tradurrà con un infinito sostantivato nel caso richiesto (es. vis pugnandi = la forza di combattere)

Il gerundivo ha valore passivo e si declina sul modello della prima classe ("-nd"). Avremo casi come
laudandus, a, um. Avendo valore passivo daremo un significato come "da lodare o lodevole"(es. facultas
itineris faciendi = la possibilità del viaggio da fare). Il gerundivo esprime dovere o necessità di qualcosa.

Perifrastica attiva
Una perifrasi con valore attivo. I termini che entrano in gioco nella perifrasi saranno il participio futuro e
una forma del verbo essere.

ES. Milites frumentum laturi erant = i militari erano sul punto di portare i riformimenti (il frumento)

ES. Caesar Romam venturus est = Cesare è sul punto di venire a Roma

Esprime sempre un'idea di imminenza, di essere sul punto di fare qualcosa.

Interrogative indirette
Una subordinata completiva con il verbo al congiuntivo. Un periodo che conterrà una interrogativa
indiretta (che esprime una domanda senza ?) dipenderà da una reggente che avrà un verbo dal
significato di "nescio (non so), quaero (chiedo), dubito" o verbi dal significato analogo; conterrà anche
l'elemento che introduce l'interrogativa, ovvero un pronome interrogativo, un aggettivo interrogativo, un
avverbio interrogativo e una particella interrogativa (l'interrogativa sarà introdotta da uno di questi 4); il
verbo dell'interrogativa indiretta sarà al congiuntivo secondo la "consecutio temporum".

Pronome: quis? quae? quod?

Aggettivo: qui? quae? quod?

Avverbio: cur? ubi?

Particella: -ne oppure num oppure nonne. Nel caso della digiuntiva = utrum... an oppure -ne... an

Utilizzerà presente e imperfetto per esprimere rispettivamente contemporaneità e anteriorità rispetto ad


un tempo principale, invece rispetto ad un tempo storico utilizzerà in congiuntivo imperfetto e il
congiuntivo piucchèperfetto per esprimere rispettivamente cont. e ant.. Se si vuole esprimere la
posteriorità si utilizzerà la perifrastica attiva (participio futuro) + verbo essere al presente (in dipendenza
da un tempo principale) o all'imperfetto (dipendente da un tempo storico)

ES. Rogaveram ubi iturus esses = Avevo chiesto dove stessi per andare (fossi sul punto per andare)

(non ho scritto molto di questo pke sto guardando il video e perché sto da 3 ore e mi so rotta il cazzo
sorry)(non è il massimo visto il tempo che ho avuto per farlo :'c)

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