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Lo scopo dell’Orator è consegnare a Bruto, valente successore di C., la figura ideale dell’Oratore:
che si concilia col concetto di humanitas,
un oratore che sia versato in tutte le arti liberali, trattando dell’uomo e dunque soprattutto della
filosofia.
Quello che C. vuol far prevalere nella mente dei suoi lettori e Oratori,
è il fatto che:
Nei paragrafi successivi, si denota una maniera abbastz. goffa, in cui C. cerca di applicare
TUTTO IL SUNTO DELLA TRATTATISTICA RITMICA GRECA che parte da Trasìmaco
(interessante, xké è considerato da C. nel Brutus – Il Padre della Retorica che è precedente a Platone,
Socrate).
La cosa interessante è quando scrive che La lingua Latina procede per Giambi,
un’affermazione abbastanza dissonante, xké nella prosodia latina è in realtà vero il contrario, dove
sono + frequenti sequenze difficile di sillabe lunghe.
Ciò denuncia il fatto che C. stia compilando da trattati greci e la sua trattazione va avanti x molto,
cercando di trovare un sunto di Oratio Numerosa.
Bisognerebbe tornare alla teoria di Zielinski [zilìnski] (che scrisse a inizio ‘900 un trattato in cui si
occupa di prosa ritmica e lo faceva soprattutto sul testo ciceroniano xké C. aveva applicato quei
concetti riferiti al Numerus nelle sue stesse orazioni)
- Zielinski pose alla base della Oratio Numerosa Latina il Cretico -u-
- l’altra soluzione è il ditrocheo detto anche dicorèo (come detto da C.) -u-u
Il Peone Primo
il problema della sostituz. è un problema (dal punto di vista dei tempi nella metrica)
riguarda soprattutto la prosa.
Sappiamo che dal punto di vista delle more, una sillaba lunga equivale a due brevi;
avendo dal punto di vista quantitativo l’equivalenza completa tra un dattilo è uno spondeo.
Non è l’unica soluz. possibile, dal punto di vista logico, potremmo avere anche un
Peone Secondo u-uu
Il Peone prende il nome della quantità dalla posizione della sillaba lunga
La classica clausola Esse Videatur è un Peone Primo + un Trocheo (la soluzione preferita da C.)
Cicerone la preferisce perché se andassimo a scrivere la forma al presente e non al congiuntivo
Esse Videtur
riconosciamo che corrisponde a un Dattilo + uno Trocheo
(C. stesso dice di evitare quelle chiuse che rassomigliano troppo alla fine d’esametro, perché possono
essere scoperte dal nostro uditorio e arrivare a noia)
Ma potremmo anche avere una sostituz. irrazionale del cretico con un molosso
---
Molosso + CRETICO
rientra così nella Categoria del Dicretico.
Facendo degli esempi d’autore, non solo di se stesso ma anche da Crasso, dall’Oratoria Precedente
(quindi quest’opera è importante dal punto di vista dei frammenti di retorica repubblicana)
ACHTSILBENMETHODE
(àchzìlben metòde)
Il metodo delle otto sillabe
*x = indifferens
Per i Codici D ciò non avviene xké, tale soluzione è considerata sciatta,
cioè troppo prevedibile per un’orazione simile, che dovrebbe avere un inizio un po’ roboante,
di conseguenza la variante
In CONCLUSIONE,
anche se spem recuperandae presenta una clausola sciatta va bene così com’è,
anche perché presentata da uno dei rami + autorevoli della trad. del testo delle Filippiche ed è per
questo che va preservata
● L’Auceps Sillabarum
Il progetto di due studiosi americani (Keeline – Kirby) [Kìilain-K’rbi]
Hanno sottoposto il corpus intero dei prosatori latini a un’analisi quantitativa fatta attraverso strumenti
computazionali
(ricavando tabelle molto interessanti:
Le clausole ritmiche o artistiche (come loro le definiscono)
- Cretico + Trocheo
- Dicretico (o Molosso + Cretico)
- Ipodocmio -u-ux
- Spondiaco
- Eroico
(dattilo + trocheo o spondeo)
GUARDIAMO LA FILIPPICA IV
103 clausole (di cui 7 escluse)
Cretico + Trocheo 33,3 %
Dicretico 30,21%
Ditrocheo 28%
Tutte sullo stesso piano
Una concentrazione di artisticità che è singolare nel periodo finale della vita di Cic.
… facere non possem. PEONE QUARTO (avendo la sostituz. razionale di un Cretico con il primo
elemento longum costituito da due brevi) + TROCHEO
iudicatus Antonius. Un classico DICRETICO
Antonius di suo, costituisce un Cretico già bell’e fatto (cioè chiusa di un cretico iniziale An (-) , e un
cretico puro -tonius (- u -) ) e Cic. non si lascia sfuggire questa opportunità.
Tanto che ricorrerà ad Antonius in clausola, tantissime volte.
Cicerone fa riferimento a Incisi e a Membri, traduzione adoperata da Cicerone di termini greci della
retorica greca.
Cola e Còmmata in Membra e Incisa.
Membra e incisa sono termini interessanti, non portati avanti dalla riflessione grammaticale latina.
Interessante anche perché la traduzione di Cicerone del termine greco Perìodos è problematica:
a volte userà il prefisso Circum + il verbo Eo, non essendo pienamente soddisfatto
ricorrerà anche ad Ambitus xké in fondo è un composto del verbo ‘eo’.
Assolutamente No.
Perché dove non arriva il suono della natura
interviene l’uomo con l’ars, la tecnica
Cicerone dice:
“Le espressioni concitate richiedono più rapidità,
le espressioni dei fatti più calma”
4) Spondeo
“Che non dev’essere del tutto bandito,
avendo un’andatura grave e non priva di dignità.”