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▪ Tale limite può essere superato in deroga all’IF senza però superare mai la
prestazione massima (eccedenza ammessa di 5 t).
GRADI DI FRENATURA
Sono dieci e sono espressi in numeri romani dal Ia al IX (compreso I) e indicano la difficoltà che un
treno ha a fermarsi. Suddividono quindi le linee in tratti in base alla pendenza in discesa.
➔ Permettono di calcolare la massima velocità ammessa dalla frenatura e a garantire
l’immobilità del treno per un dato tratto di linea.
!! Quando c’è il sussidiario (che è la cifra araba affiancata al numero romano es. I9) il tratto di
linea è in salita → Il grado di frenatura principale (numero romano) indica la massima velocità
ammessa, mentre il grado di frenatura sussidiario (numero arabo) serve a garantire l’immobilità
del treno.
FORMATORE AdC
𝑀𝑑𝐹 ∙ 𝑝𝑀𝐹 𝑀𝐹
𝑀𝐹 = → 𝑝𝑀𝐹 = ∙ 100
100 𝑀𝑑𝐹
➢ L’AdC deve verificare che la massa frenata sia uguale a superiore a 50%, nei treni
merci deve verificare che la %MF sia adeguata consultando la Tab. B [CAT 18]
➔ È vietato far partire treni con %MF della parte rimorchiata o della seconda metà dei
veicoli, con valori inferiori a quelli riportati nella tab. PMR.
➔ La massa frenata degli ultimi due veicoli NON deve essere inferiore a 17 t.
➔ Ultimi 10 assi su un II grado di frenatura rispondenti ai requisiti tab MVC.
STAZIONAMENTO
La %MF ottenuta con i freni di stazionamento disponibili nella parte rimorchiata e nella seconda
metà dei treni, sia viaggiatori che merci, deve rispettare i valori minimi rispetto ai gradi di
frenatura, riportati dalla tabella PMR.
Per i treni Viaggiatori è ammesso il mancato rispetto della tabella PMR a condizione che la
locomotiva in servizio sia dotata delle staffe.
Per i treni merci è ammesso il mancato rispetto della tabella PMR a condizione che la locomotiva in
servizio sia dotata delle staffe e il treno sia composto da almeno il 50% di carri carichi ( il peso agisce
sulle staffe) e la sua massa non superi quella prevista dalla frenatura. → Qualora non si rispettino
questi vincoli ci sono ulteriori specifiche sull’utilizzo delle staffe supplementari (Tab. ISS).
FRENO MERCI-VIAGGIATORI
Tab. TRENI MERCI CON FRENO CONTINUO TIPO VIAGGIATORI
*Se il 20% viene superato con i 5 veicoli di testa non si passa a frenatura mista
→ Se la frenatura di tipo G > 20% della MF complessiva viene considerata frenatura tipo misto.
UDT PoG G G
→ Se la frenatura di tipo P > 10% della MF complessiva viene considerata frenatura tipo misto.
DOCUMENTI DI SCORTA AI TRENI
SCHEDA TRENO
La scheda treno è un documento ad uso del macchinista che riporta, per ciascun treno, i valori di
velocità massima ammessa dalle norme tecniche di esercizio (caratteristiche dei veicoli,
dell’infrastruttura e dell’interazione fra loro), l’orario e il percorso.
Gli elementi che compongono la struttura della scheda treno: INTESTAZIONE, SIGLA DI
COMPOSIZIONE, COLONNE.
Sulla scheda treno sono presenti segni convenzionali (es. M Fermata d’orario) e indicazioni
particolari* (es. tra Vel. Max e Vel. Marc. = rallentamento fisso compreso in orario).
*Tra le indicazioni particolari abbiamo quelle riguardanti le prescrizioni di movimento acquisite
tramite il sistema ASTER PPC → ASTER M3/M40 (SKT_M3/M40)
Prescrizioni di rallentamento M3
Prescrizioni notificate M40
SCHEDA ORARIO
In determinate situazioni al posto della scheda treno viene prodotto un documento denominato
Scheda Orario, che riporta solo la successione delle località di servizio, gli orari di arrivo, di partenza
e di transito.
➔ Non avendo la velocità programmata punto per punto è richiesto il ricorso alle Sigle
complementari che sono riportate nel FL (fascicolo linea).
1. Circolabilità UDT.
2. Gruppo UDT in sigle complementari.
3. Accesso alle sigle.
L’AdC, ogni volta che riceve la scheda treno e in caso di modifiche della composizione del treno
durante il percorso, deve verificare la congruenza dei dati relativi ai mezzi di trazione e al materiale
rimorchiato riportati sul BFC e/o su prescrizioni tecniche con quelli indicati nella scheda treno.
➔ I dati del mezzo di trazione o dei veicoli in composizione deve essere UGUALE O SUPERIORE
a quelli calcolati (integrazione alla sigla)
Il riepilogo dei moduli delle prescrizioni di movimento (RPC) deve scortare ogni treno dalla
stazione di origine a quella di termine della corsa.
➔ Può essere riferito all’intero percorso o solo ad una parte nel caso di una località dove è
programmato il cambio delle prescrizioni di movimento.
Il macchinista non può partire se non è in possesso del riepilogo o se la stazione che delimita il
percorso indicato nel riepilogo stesso non ha fermata d’orario (o segno convenzionale M).
BFC
LISTA VEICOLI
Deve scortare il treno dalla stazione di origine a quella di destino e deve essere compilato per tutti
i treni di materiale ordinario. Tale documento serve anche per le operazioni di consegna e
riconsegna di tutti i veicoli che compongono il treno. I dati sono desunti dalle fiancate dei veicoli e
dai documenti di scorta dei carri.
✓ Tramite il numero di servizio del primo carro si può verificare se è il treno giusto.
✓ Con la massa da frenare indicata si verifica la congruenza con la prestazione massima
dell’UDT.
✓ Verifica %MF freno di stazionamento.
M40 Tecnico
Prescrizioni tecniche:
▪ Tipo freno.
▪ %MF.
▪ Velocità veicoli in composizione.
▪ Rango velocità veicoli in composizione.
▪ Massa rimorchiata.
▪ Lunghezza treno.
▪ Ulteriori prescrizioni tecniche relative al carico e alla circolabilità dei veicoli in composizione.
CONFRONTO DOCUMENTI
BFC RPM
CONFRONTI:
▪ BFC → M40tecnico: %MF uguale
▪ RPM → SCHEDA TRENO: Tratto valido + presenza di fermata orario (M)
▪ RPM → PRESCRIZIONI MOVIMENTO: Tipo e quantità prescrizioni movimento
▪ BFC/M40tecnico → SCHEDA TRENO: Sigla composizione e Integrazione sigla
I SEGNALI
La segnalazione luminosa è composta da luci rosse, gialle e verdi; fisse o lampeggianti; singole o
raggruppate. Essa si suddivide in:
SEGNALI 1a CATEGORIA: Posti in precedenza immediata del punto protetto, quando disposti a via
impedita, non devono essere superati. → Luci rosse o verdi.
SEMPLICI: sono semplici i segnali che comandano un itinerario o un gruppo di itinerari senza
particolare distinzione fra loro.
MULTIPLI: sono multipli i segnali costituiti da più segnali semplici riuniti in uno solo complesso. Essi
possono dare segnalazioni separate e distinte per ogni itinerario o gruppo di itinerari diramatisi dal
punto protetto dal segnale.
Un segnale con ACCOPPIATO AVVISO svolge sia la funzione di un segnale di 1a categoria che quella
di un segnale di avviso, può quindi essere a luce rossa, gialla o verde. Di norma quando in una
stazione c’è un segnale accoppiato avviso, non ci saranno segnali di avviso isolati lungo la linea fino
alla stazione successiva. → I segnali di protezione delle stazioni sono SEMPRE segnali accoppiati
avviso (R-G-V).
Il segnale accoppiato avviso (R-G-V) funge da avviso per il segnale successivo, che sarà un altro
segnale accoppiato avviso (R-G-V), in genere nelle linee con regime di circolazione a blocco
automatico a correnti codificate.
Quando in una stessa località di servizio esistono più segnali di protezione e/o partenza
(segnalamento plurimo), gli stessi sono denominati interni ed esterni, a seconda della loro funzione.
➔ Ad ognuno di questi segnali è accoppiato l’avviso del successivo segnale, salvo il segnale di
partenza, per il quale l’esistenza o meno del segnale d’avviso è indicata dal segno
convenzionale (doppio bicchierino).
Come indicato nell’Allegato N°1/24 del RS ai segnali del segnalamento plurimo è attaccata una
tabella indicante la funzione di tale segnale (es. Int., Int2, Est.).
Tabella Gialla per i segnali plurimi di protezione (Est, Int1, Int2. ecc.).
Quando in una località di servizio esistono due segnali di 1a categoria in successione di cui il primo
NON porta accoppiato avviso del secondo, gli stessi determinano il segnalamento a cascata. →Il
primo segnale servirà infatti ad indicare la disposizione a via libera del secondo ed è denominato
SEGNALE RIPETITORE DI PARTENZA .
➔ Il secondo segnale può portare o meno l’avviso accoppiato ed essere distinto per binario o
comune a più binari.
➔ Sul segnale RIPETITORE DI PARTENZA è accoppiata la tabella RIP come da Allegato N°1/26.
Sono segnali di 1a categoria che servono a comandare le partenze e il transito dei treni. Possono
comandare la partenza da più binari o da un solo binario.
Partenza da binario NON di corretto tracciato: L’AdC non deve superare la velocità di 30 km/h nel
percorrere gli scambi in uscita.
I segnali dei binari non di corretto tracciato possono essere contraddistinti da una tabella triangolare
(triangolo rigirato) applicata sullo stante.
➔ Tali segnali possono essere superati a 60 km/h se tale tabella porta il numero 60.
▪ Segnali sussidiari: Segnali di 1a categoria ad una sola luce, in genere più bassi. Precisano il
binario dal quale si effettua la partenza.
INDICATORI ALTI DI PARTENZA
Vengono utilizzati quando un segnale di partenza non è visibile dal punto di normale fermata dei
treni di limitata composizione.
Indicano che il segnale di partenza comune a più binari si è disposto a via libera per l’itinerario
relativo al binario a cui riferisce l’indicatore stesso.
➔ Deve essere distinto per binario e di norma alla sinistra del binario a cui è riferito.
➔ L’AdC è tenuto comunque ad assicurarsi dopo la partenza dell’effettivo aspetto del
segnale di partenza e deve essere in grado di fermarsi se esso, nel frattempo, si
dispone a via impedita.
➔ Spento / Acceso = via libera.
Il segnale di prosecuzione di itinerario può essere applicato ad un segnale di partenza distinto per
binario, sussidiario di un successivo segnale di partenza comune a più binari o fascio di binari
anch’essi muniti di segnali di partenza distinti per binario.
Λ
➔ Il segnale di prosecuzione di itinerario se acceso a luce bianca lampeggiante, impone all’agente
di condotta di un treno in arrivo, di superare senza arresto il segnale a via impedita a cui è
applicata, proseguendo con cautela ad una velocità massima di 30 km/h fino al successivo
segnale di partenza, anch’esso a via impedita.
Il segnale di avvio è costituito da due fanali speciali abbinati orizzontalmente, applicati sullo stesso
stante di un segnale di partenza che INTERVIENE NEL DISTANZIAMENTO DEI TRENI.
Si trovano su:
Quando spenti sono inattivi, quando accesi proiettano due luci blu (fisse o lampeggianti) e indicano
VIA LIBERA BLOCCO ELETTRICO per la linea su cui il treno deve essere inoltrato.
Si trova su tutti i segnali che NON intervengono nel distanziamento dei treni.
La segnalazione ausiliaria di velocità è composta da uno schermo a fondo nero, che può presentare
una o due strisce orizzontali bianche luminose.
➔ In genere serve in caso di apertura intempestiva dei segnali, in questi casi annulla l’aspetto dei
segnali precedenti.
PASSAGGI A LIVELLO
Nel Fascicolo Linea i PL sono riportati nella fiancata principale con la sigla P.L o P.L.A. (o raramente
P.L.p. → passaggi a livello privati). Nel FL deve essere sempre specificata la progressiva chilometrica
del PL protetto, del segnale che lo protegge e per il PLA a semibarriere, del dispositivo di comando
che ne ordina la chiusura al passaggio del treno.
TAVOLE DI ORIENTAMENTO
- I Segnali di avviso rallentamento sono gialli a righe nere orizzontali (min. 3) posti prima di un
segnale di avviso o di rallentamento.
- Le Tabelle di fine marciapiede sono tavole nere con contorno bianco con una striscia diagonale
catarifrangente che si trovano nelle fermate prive di segnali di protezione. Tale tabella è
preceduta da una tabella uguale con aggiunta una tavola arrecante una striscia diagonale che
indica la distanza alla successiva. → Nelle linee dove la velocità massima è superiore a 90 km/h,
ci sono due tabelle poste a distanza di frenatura.
- Inserimento/disinserimento RSC → Tab. COD.
- Tabella limite fermata SCMT.
CIRCOLAZIONE DEI TRENI
SISTEMI DI ESERCIZIO
I sistemi di esercizio sono un insieme di operatori, procedure e impianti tecnologici finalizzati alla
gestione in sicurezza della circolazione ferroviaria. In generale essi si distinguono in base alle
funzioni di comando in:
A. Presenziamento sul posto (DM) delle località di servizio della linea e dei tratti di linea, da
parte di un regolatore della circolazione (L’attività dei DM di norma è coordinata dal DC).
B. Comando e controllo a distanza (DCO) degli enti di sicurezza di una linea e dei tratti di linea,
che può essere suddiviso in base alla tecnologia utilizzata.
▪ Comando Centralizzato del Traffico (CTC): Le linee sono gestite tramite appositi
dispositivi di comunicazione fra il posto centrale e gli apparati di stazione locali che
mantengono il controllo degli enti, dei sistemi di blocco tramite specifiche procedure
di sicurezza.
▪ Sistema di Comando e Controllo (SCC): Evoluzione del CTC nel quale alcuni comandi
ad uso del DCO garantiscono gli stessi livelli di sicurezza degli apparati di stazione
locali e dei sistemi di blocco.
▪ Sistema Controllo e Comando Multistazione (ACCM): Tutti i comandi e i controlli del
DCO per la gestione degli enti e degli apparati locali garantiscono il medesimo livello
di sicurezza.
Blocco elettrico manuale: Il distanziamento viene regolato tra due località di servizio attraverso un
sistema elettrico manuale. Il sistema non è in grado di assicurare la libertà della tratta, spetta al
dirigente movimento farlo. → può essere utilizzato solo nelle linee a dirigenza locale.
Blocco elettrico conta-assi: Il distanziamento è garantito dal sistema di conteggio e sconto degli assi
dei treni che è in grado così di determinare sezione libera o occupata (pedale conta-assi). Tale
sistema è protetto da un vincolo di sicurezza che dà il VIA LIBERA BLOCCO ELETTRICO. → gestito sia
in dirigenza locale che in telecomando.
*PBI nel blocco elettrico conta-assi servono ad aumentarne la capacità di circolazione dei treni (di norma un
PBI fra due località, in alcuni casi fino a due).
→ Quando la località è impresenziata o c’è l’AG, la sezione di blocco termina al segnale di partenza
e non a quello di protezione, come fosse un PBI.
**Il DM predispone gli itinerari e dispone i segnali, mentre l’AG dispone solo i segnali.
LETTERE LUMINOSE A e D
Quando le località di servizio sono impresenziate e disabilitate (FL 4.17), si possono applicare ai
segnali che le proteggono le lettere luminose D ed A. In caso di degrado dei segnali quindi, si può
evitare di ricorrere alle prescrizioni e l’AdC è tenuto a superare tali segnali di sua iniziativa.
Lettera A Lettera D
ACCESE
L’SCMT è presente su linee dove la marcia è regolata dal macchinista osservando e rispettando la
segnaletica laterale e in cabina viene fornita solo l’informazione di vitalità del sistema di controllo
marcia. Il sistema di controllo della marcia funziona attraverso l’interazione e la comunicazione di
Sottosistemi di terra (facenti parte dell’infrastruttura) e Sottosistemi di bordo (facenti parte del
veicolo).
➔ L’SCMT verifica:
** La protezione è attiva dalla velocità massima alla velocità di 30 km/h (velocità di rilascio). In
particolari situazioni fino a 10 km/h (es. PL a distanza ridotta o Bivio convergente)
➔ Principio di funzionamento:
➔ Intervento:
Superamento curva nominale Luce rossa fissa + Suono SSB stacca trazione e attiva
intermittente frenatura di servizio
Vreale ≥ Vcod + 3 km/h
Superamento curva di controllo Luce rossa lampeggiante + SSB stacca trazione e attiva
Suono continuo frenatura di emergenza
Vreale ≥ Vcod + 5 km/h
Vcod > Vreale Luce blu (controlla marcia Rientro: SSB disattiva freno
inserito) di servizio
La frenatura di emergenza può Accensione tasto RF (riarmo L’AdC può riarmare il freno
essere recuperata quando: Vcod freno) e ricaricare la condotta
> Vreale generale
➔ Train Trip
Ogni volta che si supera un segnale disposto a via impedita la funzione train trip attiva la frenatura
di emergenza.
▪ SPAD.
▪ Improvvisa disposizione del segnale a Via Impedita.
▪ Guasto Punto Informativo. → guasto SCMT.
▪ Mancato utilizzo Supero Rosso con prescrizione movimento M 40.
SST/SSB
L’SCMT si basa sull’interazione fra le caratteristiche dei veicoli circolanti e l’infrastruttura dove essi
circolano, che si esprime nella comunicazione fra i sottosistemi di terra e quelli di bordo.
Il SST è essenzialmente costituito da Punti Informativi ubicati al centro del binario (in genere due).
I punti informativi che trasmettono informazioni variabili sono detti Commutabili e sono collegati
ad apparati di terra (segnali) attraverso gli ENCODER (Codificatori). I punti informativi fissi
trasmettono informazioni fisse come variazioni di velocità, rallentamenti, ricalibrazione* spazi di
frenatura.
*Punti informativi ricalibrati vengono installati nelle situazioni in cui la distanza fra due segnali è
differente a seconda dell’itinerario o quando si perdono i punti informativi.
I punti informativi sono posizionati in corrispondenza dei segnali fissi (Da 5m prima a 20m dopo).
In particolari situazioni possono essere:
✓ Antenna di trasmissione/captazione.
✓ Captatori RSC.
✓ Elaboratore di bordo.
✓ Gruppo Pneumatico (Inseritore Generale →Piastra Gialla).
✓ CEA. → Esclude i sistemi di controllo della marcia.
✓ Interfaccia Uomo-Macchina
✓ Interfaccia Vigilante/Presenza
➔ Spia Tachimetro:
▪ Luce Blu Fissa – Controllo Marcia Inserito.
▪ Luce Blu Lampeggiante – Velocità di rilascio.
▪ Luce Rossa Fissa – Frenatura di servizio.
▪ Luce Rossa Lampeggiante – Frenatura di emergenza
INSERIMENTO/DISINSERIMENTO SCMT RSC
CODICE INFILL
Via libera per un itinerario da percorrersi a velocità non superiore a 60km/h oppure via
libera con avviso di via impedita a distanza ridotta (segnale giallo → Va sempre
considerato a distanza ridotta).
MODALITÀ OPERATIVE
❖ Pred. SCMT → il sistema non ha info dal SST (es. Treno in partenza o perdita punto informativo
in corsa). Il tasto SCMT è spento.
❖ MANOVRA
▪ Vigilante + immobilità convoglio.
▪ Velocità massima 30 km/h.
→ L' SCMT si attiva automaticamente al punto informativo del segnale di partenza (anticipato o
posticipato con tabella limite SCMT) o qualora non fosse possibile, al primo PI di segnale di 1a
categoria.
Rispettando la normativa e i segnali si rispettano la maggior parte delle condizioni di marcia con
Pred. SCMT o con SCMT inserito. Ad eccezione di:
L’SSC integra sempre l’SCMT → Altrimenti non sarebbe ammessa configurazione del SSB.
*Esistono casi di doppio attrezzaggio delle linee (SSC + SCMT), in questi casi il SSB tiene in
considerazione il sistema di protezione maggiore (SCMT)
Il funzionamento del SSC è dato dall’interazione di Trasponder di terra con le antenne di bordo
(Tipo Telepass). In genere protegge le stesse cosa del SCMT con funzioni leggermente limitate. → Il
passaggio automatico fra SCMT e SSC e viceversa, avviene al PI del segnale di partenza.
Le linee esercitate con il regime del Blocco Elettrico sono suddivise in tratti, denominati sezioni di
blocco, delimitati da segnali fissi luminosi, vincolati in modo che ciascuna sezione non possa essere
impegnata che da un treno per volta. Le sezioni di blocco sono formate da circuiti di binario
concatenati (alimentazione + ricezione con inversione di blocco in caso di marcia in senso inverso),
ogni sezione può essere cortocircuitata dal primo asse del treno o da un dispositivo di shuntaggio
→ Sezione occupata.
→ Nel Blocco Automatico il segnale di protezione può interviene nel distanziamento dei treni.
➔ Segnali a 2 aspetti → Velocità massima dai 200 ai 250 km/h.
➔ Segnali a 3 aspetti → Velocità massima 200 km/h.
La disposizione dei segnali di blocco intermedi automatici (PBA) è determinata dal passaggio del
treno che libera o occupa la sezione di blocco (circuito di binario). → I segnali permissivi per una
sezione di blocco libera sono di norma a via libera a meno che non siano a protezione di un PL; in tal
caso la loro disposizione è condizionata dalla chiusura delle protezioni lato strada del PL (integrate
nel circuito di binario).
La ripetizione dei segnali si ottiene mediante una corrente elettrica di binario a 50Hz la quale,
viaggiando in senso inverso al senso di marcia del treno, genera un campo magnetico che viene
captato dal captatore del SSB del treno. → Nelle località di servizio di norma la ripetizione segnali
è attiva solo sui binari di transito.
I codici sono ottenuti tagliando detta corrente di binario 75 – 120 – 180 – 270 volte al minuto (4
codici). → Determinando spazi di frenatura fino a 2700m e il conseguente aumento delle velocità
ammesse.
Ai quattro codici di base viene sommato un codice aggiuntivo generato da una seconda corrente
di binario a 178Hz. Vengono così generati 5 codici supplementari 270** – 270* – 180*– 120*
(120** non utilizzato) per un totale di 9 codici. → Determinando spazi di frenatura da 4050m fino
a 5400m.
→ Ad ogni variazione di codice in senso restrittivo viene prodotto un avviso acustico e l’AdC deve
premere il pulsante riconoscimento RIC entro 3 secondi.
SIGNIFICATO CODICI
A. In precedenza del segnale R-G-G con applicata tab. I luminosa → codice 75 → successivamente
avremo binario ingombro con AC:
B. In precedenza di un segnale R-G-G → codice 120 → successivamente avremo binario libero con
codice 75 (avviso di via impedita) →PRERICONOSCIMENTO e avanzamento verso:
▪ Rallentamento ≤ 115 km/h → Codice 180 captato a 1350m dal segnale di avviso del
rallentamento fino alla fine del rallentamento (segnale fine rallentamento) ERGO si hanno
minimo 3 sezioni di blocco con codice 180:
▪ Rallentamento > 115 km/h → codice 180 captato nella sezione di blocco dove c’è l’avviso
di rallentamento fino al superamento dello stesso. (A velocità superiori a 115km/h l’unico
codice che può seguire è il 270)
SEQUENZE ILLOGICHE
Quando incontriamo sequenze di codice non programmate il sistema attiva la frenatura rapida.
Codice 120 per segnale R-G-G quando il circuito di binario è occupato senza garanzia di effettiva
presenza ostacolo (es. Sabbia pressata che isola il circuito binario).
Il RdC procede a:
RICONOSCIMENTO
Ogni variazione di codice in senso restrittivo viene segnalata da avviso acustico continuo e tasto
riconoscimento acceso. --> entro 3 secondi l'AdC deve prendere il pulsante RIC e portarsi alla
velocità prescritta entro 1350m (in precedenza del successivo segnale) altrimenti il sistema va in
frenatura.
PRE-RICONOSCIMENTO
▪ Dopo codice 120 (o 120*) in prossimità del segnale che precede l'AC.
▪ In caso di disinserimento RSC per tratto NC preceduto da codice 180 → in questo caso il
tasto pre-riconoscimento è spento.
➔ Quando si supera un segnale disposto a via libera con conferma si mantiene la velocità
prescritta fino al termine dell’itinerario che coincide con il primo segnale di protezione in
senso inverso, anche se si riceve un codice liberatorio (es. cod. 270).
AC IN ZONA CODIFICATA
In caso di comparsa AC in zona codificata bisogna comandare una tempestiva frenatura, favorendo
la frenatura rapida imposta dal sistema.
▪ 270**/270*/270 → AC
▪ 180*/180/120*/120 → AC (escluso casi pre-riconoscimento)
▪ 75 → AC (escluso casi supero rosso)
INSERIMENTO/DISINSERIMENTO RSC
➔ Per inserire o disinserire l'RSC bisogna premere in modo deciso e secco il pulsante RSC.
▪ All'inizio dei tratti con BAcc prima del segnale di inizio zona codificata.
▪ Prima del segnale di partenza (es. Diramazione verso zona attrezzata BAcc). → pred. SCMT
+ RSC (Cod.75 vel.30km/h oppure cod.180/270 vel.50km/h).
▪ Dopo il segnale di protezione e prima del primo deviatoio nei Bivi e PC.
▪ Al termine dei tratti attrezzati prima del segnale di inizio zona codificata.
▪ Prima del superamento del segnale di partenza (es. Da zona BAcc a zona BCA).
▪ Dopo il segnale di protezione e prima del primo deviatoio di un Bivio o PC.
▪ Prima di un segnale disposto a via impedita con segnale di prosecuzione itinerario a luce
fissa.
ESCLUSIONE/RE-INCLUSIONE RSC
L'esclusione o la re-inclusione dell'RSC si esegue tenendo premuto il pulsante RSC a lungo fino a
che non si accendono/spengono le icone dei codici.
ESCLUSIONE RSC per guasto SST → A TRENO FERMO (deve essere prescritta):
✓ Al primo segnale di prima categoria con punto informativo (es. Prescrizione movimento da
Bivio X a segnale protezione stazione Y, il primo segnale sarà quello di partenza della stazione
Y).
✓ Primo punto informativo incontrato (di solito appositamente installato per garantire la
protezione della marcia nei tratti dove un segnale di prima categoria o avviso non è
sufficientemente vicino).
Le linee esercitate con il regime di Blocco Radio sono prive di segnali fissi luminosi. Esse sono
suddivise in sezioni di blocco delimitati da appositi segnali fissi (vele). Il Blocco Radio assicura il
distanziamento dei treni per mezzo di informazioni trasmesse via radio a bordo dei treni in maniera
continuativa.
Principali funzioni:
Segnali:
PRECEDENZE E INCROCI
Sono dette Precedenze, le situazioni in cui per disposizione di orario, un treno deve essere
trattenuto in una stazione o in un posto movimento, per lasciare proseguire un altro treno circolante
nello stesso senso.
➔ Le precedenze anormali si hanno quando arriva un treno diverso da quello atteso (il DM o
DCO dovrà attuare la necessaria procedura di riconoscimento del treno).
Gli Incroci si effettuano su linee a semplice binario quando due treni circolanti in senso di marcia
inverso si incontrano in una Stazione, P.M., o P.P.
➔ È definita sede normale di incrocio quella località dove tra l’arrivo del primo treno e la
partenza del secondo sia trascorso un tempo inferiore ai 15 minuti. (ta/p >15m = Spostamento
di incrocio).
MARCIA PARALLELA
È detta marcia parallela, la circolazione unidirezionale di treni su entrambi i binari di una linea a
doppio binario banalizzata. È ammessa solo nei casi espressamente autorizzati da RFI e riportati nel
FL alla sezione 4.1. → Può essere effettuata solo con sezione di blocco efficiente.
Quando una stazione in regime di circolazione BEM o BCA è disabilitata non si effettuano
precedenze e incroci poiché i deviatoi sono bloccati per il corretto tracciato → Si può effettuare
servizio viaggiatori.
Nella sezione 4.17 del FL sono riportate quelle stazioni che possono essere disabilitate e la fascia
oraria della disabilitazione.
▪ Le stazioni con AG di norma intervengono nel distanziamento dei treni. In caso di degrado
del circuito di binario si viaggia con BLOCCO TELEFONICO.
▪ Nelle località munite di lettere luminose P, D e A in caso di degrado del circuito di binario si
dà avviso della disabilitazione con prescrizione solo al treno interessato.
▪ Località senza lettere luminose P, D e A → Avviso a tutti i treni.
LINEE BANALIZZATE
La circolazione dei treni ad uso promiscuo dei due binari in ambo i sensi di marcia. → Si trova nel
BCA, BA, BAcc e Blocco Radio.
SPECIALI ATTREZZATURE:
Gli arrivi e le partenze da e per binario di destra di norma avvengono solo sui BINARI DESTINATI AL
TRANSITO DEI TRENI.
PERCHÉ? I binari non di transito non hanno collegamenti di sicurezza con il binario di destra.
ECCEZIONE (dovuta a vincoli di impianto) → In alcune stazioni dove non è possibile assicurare il VIA
LIBERA DI BLOCCO ELETTRICO per il binario di destra, sono presenti segnali imperativi di blocco
che di fatto si trovano in piena linea:
▪ per gli arrivi da destra è previsto un segnale di protezione che non può disporsi a via libera,
è preceduto da avviso e si supera con apposito segnale di avanzamento.
Il segnale di partenza della località di servizio sarà sempre disposto a via impedita (NON PUÒ DARE
VIA LIBERA DI BLOCCO ELETTRICO) e si potrà superare solo con apposita prescrizione di movimento,
superando il segnale di partenza con procedura SUPERO ROSSO → LA CONFERMA PER IL
MACCHINISTA DELLA DISPOSIZIONE A VIA LIBERA DEL SEGNALE IMPERATIVO DI BLOCCO A VALLE
DEGLI SCAMBI È IMPLICITA NELL'AUTORIZZAZIONE AL MOVIMENTO RICEVUTA (L'ADC È TENUTO
AVANZANDO A VERIFICARE L'EFFETTIVA DISPOSIZIONE A VIA LIBERA DEL SEGNALE).
LINEE BANALIZZATE NOZIONI VARIE
▪ I segnali che vengono identificati con la lettera d posta di fianco al numero inoltrano
esclusivamente sul binario di destra.
▪ Sui segnali di blocco delle località di servizio viene applicata una tabella riportante il numero
della sezione protetta. → Quando una località è di diramazione le tabelle sono ordinate da
sinistra a destra e dall’alto in basso.
▪ Tutte le prescrizioni di movimento sono valide indistintamente su binario di sinistra e di
destra se non è specificato nell’apposito modulo consegnato nella stazione di origine.
COMUNICAZIONI
Le comunicazioni fra i soggetti coinvolti nella circolazione dei treni avvengono attraverso CAB Radio
o telefono GSM-R. Ogni operatore si associa (e dissocia, quando termina il servizio) al numero
funzionale del treno/ufficio. → Colui che chiama è tenuto a verificare l’identità del suo interlocutore.
IL Fonogramma va scritto a penna ed essere subito datato con la data del giorno. Deve inoltre
contenere:
▪ N° progressivo e saltuario
▪ Agente/Ufficio destinatario
▪ Posto telefonico da cui è trasmesso
▪ Testo
▪ DATI DEL TRASMITTENTE E DEL RICEVENTE
➔ Deve essere letto con voce chiara e i numeri vanno scanditi per cifra.
➔ Il ricevente deve ripetere integralmente il fonogramma e identificarsi, permettendo al
mittente di trascrivere tale informazione.
➔ NUMERO PROGRESSIVO (da 01 a 999 su base mensile) e SALUTARIO (N° a due cifre da 01 a
99 inventato dal trasmittente).
➔ Deve contenere ora, contenuto e firma di chi trascrive.
ACCERTAMENTI
▪ Conferma con comunicazione registrata della completezza del treno e regolarità della coda
(luci e tabella di completezza) in una località di servizio. → Dispaccio di Giunto.
▪ Controllo e manovra dei Deviatoi – DCO → Indicatore di Deviatoio, Luce Blu accesa
(avanzamento in manovra), Unità Bloccabile e manovra dei deviatoi.
Gli accertamenti che il DCO può richiedere all’AdC solo su linee in CTC a semplice binario:
▪ Controllo enti della linea (il DCO vede solo quelli in stazione).
1. Accesso a locali.
2. Attivazione del quadro di linea.
3. Verifica senso di Blocco. (esiste consenso di blocco)
4. Chiusura PL. (esiste controllo PL)
a. Luce Verde accesa = PL ok.
b. Luce Bianca Accesa = PL a semi-barriere ok.
c. Non si verificano PLp o PLA con segnale di protezione propria.
▪ Azionamento CLE (Comando Locale di Emergenza) → Uno per ogni itinerario comandato
dalla località.
▪ Maniglie consenso ingresso treno incrociante /o mancanza sottopasso (RAR).
▪ TL BCA (se ha le competenze).
LINEE IN TELECOMANDO
Le procedure del DCO che garantiscono un’ulteriore sicurezza dei movimenti in caso di guasto del
sistema sono:
IMPIANTI PUNTO-PUNTO
Impianti controllati in remoto ubicati su linee a dirigenza locale (la tecnologia per il comando e
controllo non è indicata nel FL). Di norma si trovano su linee con BA o BAcc (possibile lett. P
luminosa) ma possono essere presenti sulle linee in BCA (possibile lett. D e A luminose) se autorizzati
da RFI.
Posto di comando → Posto satellite (di norma solo uno, salvo autorizzazione RFI).
▪ Il RdC del posto di comando controlla e comanda il posto satellite e può chiedere
eventualmente all'AdC di effettuare gli accertamenti nella località satellite. → Il DM del PDC
è anche DM del PS.
▪ L'esercizio normale delle località satellite è in telecomando. → In casi eccezionali può
essere PRESENZIATA. → in questo caso si deve dare avviso ai treni perché l'AdC deve
chiamare eventualmente il DM della località satellite presenziata.
PARTENZA DEL TRENO
Le attività che costituiscono le operazioni propedeutiche alla partenza devono essere espletate,
tutte o solo alcune, a seconda del contesto (località di origine, variazione della composizione,
fermata orario, fermata straordinaria) e della tipologia del treno (viaggiatori, merci) da parte del
personale di Formazione, Verifica, Condotta e Accompagnamento treni, secondo le procedure
stabilite dal manuale del mestiere.
Il RdC può procedere alla disposizione del segnale di partenza a via libera, al ricevimento del “treno
pronto” dall’agente incaricato. → L’operazione è subordinata ad una corretta associazione del
numero funzionale e all’ultimazione delle operazioni propedeutiche alla partenza.
**Il treno pronto va dato 3 minuti prima dell’orario di partenza prestabilito ed un eventuale ritardo
superiore a 5 minuti dovuto ad un impedimento alla partenza va tempestivamente comunicato.
Si comunica con apposita funzione TRENO PRONTO su GSM-R → se guasta, se non disponibile
(vedi FL sez. 3.2) o in caso di mancata risposta, si può comunicare il treno pronto verbalmente con
chiamata GSM-R per mezzo di chiamata rapida al numero 1777.
➢ Avviene di iniziativa dell’AdC secondo quanto stabilito dal Regolamento Segnali (Aspetto
e significato segnali).
➢ L’inoltro sulla destra con segnale a via libera non viene mai notificato all’AdC.
➢ La partenza con segnale a via impedita avviene con autorizzazione da parte del RdC o con
i segnali di Avanzamento e Avvio.
➢ L’AdC deve assicurarsi del corretto inoltro su direzione data dall’indicatore di direzione (in
caso di linea affiancata eseguire le necessarie procedure). → In caso di inoltro verso direzione
errata provvedere ad arresto tempestivo del treno.
➢ In Multipla Trazione è sempre l’AdC di testa che autorizza la partenza.
➢ In Comando Multiplo va effettuato il controllo su Antincendio e Anti-slittante.
In caso di UDT oltre il segnale di partenza l’AdC deve dare comunicazione registrata al RdC con
apposito M40a → Il RdC a questo punto provvede a disattivare il 1° Punto Informativo e ad attivare
il 2° Punto Informativo, di norma posto in corrispondenza del Picchetto di PI Posticipato. → A
questo punto darà l’AUTORIZZAZIONE ALLA PARTENZA.
*In caso di segnale disposto a via impedita il SUPERO ROSSO si esegue al secondo PI. Il SUPERO
ROSSO si esegue anche alla messa in movimento in assenza del secondo PI o alla mancata attivazione
dello stesso (poiché il captatore dei punti informativi se attivo nella parte posteriore dell’UDT ne
potrebbe causarne l’arresto).
“Per indisponibilità del dispositivo di attivazione del secondo PI, la funzione SCMT potrà attivarsi al
successivo PI di segnale di 1a categoria o, qualora il successivo segnale non sia di 1a categoria, al PI
in uscita* dalla località di servizio.” *Ha il solo scopo di attivare l’SCMT
➔ La natura (1a cat. o Avviso isolato) del successivo segnale dipende dal segno convenzionale
del segnale di partenza impegnato.
➔ Si avanzerà in Pred. SCMT a 30 km/h fino all’attivazione dell’SCMT al PI indicato.
“Per partenza da binario con segnale non munito di secondo PI attivabile mediante apposito
dispositivo, la funzione SCMT potrà attivarsi al successivo PI di segnale di 1a categoria o, qualora il
successivo segnale non sia di 1a categoria, al PI in uscita dalla località di servizio.”
La partenza del treno da una località di origine, di regresso, di manovra o dove si parte senza
protezione dell’SCMT, avverrà in modalità Pred. SCMT solo dopo che il macchinista abbia ricevuto:
Ogni volta che l’SCMT è in predisposizione l’AdC deve ricevere la conferma dell’aspetto del segnale.
Tale conferma deve avvenire in maniera chiara e inequivocabile da parte di un agente incaricato
(CT su viaggiatori e Secondo Agente su merci) dall’IF in possesso delle necessarie competenze,
rispettando apposite procedure.
Vs.
LA PARTENZA DEI TRENI AVVIENE DI INIZIATIVA DELL’AGENTE DI CONDOTTA CHE PUÒ PARTIRE
SOLO DOPO AVER OTTENUTO:
a. Binario dotato di segnale di partenza comune a più binari non integrato da distinto
segnale sussidiario di partenza o da indicatore basso di partenza o da segnale basso
luminoso atto a fornire le due luci bianche verticali lampeggianti.
d. Binario dotato di segnale di partenza comune a più binari non visibile integrato da
distinto segnale sussidiario di partenza o da indicatore basso di partenza o da segnale
basso luminoso atto a fornire le due luci bianche verticali lampeggianti che non sono
visibili dalla cabina. → L’AdC deve comunicare la situazione contingente al RdC per
Autorizzazione alla Partenza.
e. Binario da cui avviene la partenza dotato di segnale di partenza distinto per binario e
questo e l’eventuale indicatore alto di partenza, non sono visibili dalla cabina →
L’AdC deve comunicare la situazione contingente al RdC per Autorizzazione alla
Partenza / procedura con secondo agente incaricato IF per riconoscimento segnale.
Comma 7 → In caso di arresto di treno ad un segnale di una località di servizio, l’AdC può riprendere
la corsa dopo la disposizione a via libera del segnale, oppure nel caso di movimento a via impedita,
dopo l’attivazione del segnale di avanzamento o quello di avvio.
Comma 8 → Nel caso l’arresto avvenga nei binari di stazione o in corrispondenza di punti singolari
di stazione, dove si effettua servizio viaggiatori, l’AdC può riprendere la corsa dopo la disposizione
a via libera del segnale, oppure nel caso di movimento a via impedita, dopo l’attivazione del segnale
di avanzamento o quello di avvio, una volta ultimate le procedure propedeutiche alla partenza
(incarrozzamento viaggiatori e blocco porte).
ART. 25
Per fermata straordinaria per anormalità che interessa sicurezza della circolazione → ripresa corsa
con autorizzazione registrata del RdC.
Per fermata straordinaria per anormalità che interessa il treno → Procedura IF.
ITINERARIO DI PARTENZA [N INF IDS ITP]
L’itinerario di partenza è di interesse per l’AdC quando si muove all’interno di una stazione con i
segnali disposti a via impedita o disposti con via libera con conferma di riduzione velocità.
Di norma la piena linea (termine itinerario) coincide con il segnale di protezione per gli arrivi in
senso inverso (o è allineata con il segnale di protezione arrivi senso inverso del binario attiguo, in
linee a doppio binario non banalizzate).
Quando in una località di servizio è previsto segnalamento plurimo, troveremo sempre la tabella di
Piena Linea (All. 1/25 RS). → Tale tabella è utilizzata anche nelle località sprovviste di segnalamento
plurimo qualora il termine dell’itinerario non sia facilmente individuabile, in altri casi è posta in
corrispondenza dell’ultimo ente controllato (Deviatoio).
FERMATA IMPROVVISA
In caso di fermata improvvisa in linea non notificata, il personale che la individua, deve agire in
maniera sollecita e tempestiva al suo segnalamento a mezzo di:
➔ Chiamata di emergenza.
Quando un AdC incontra un segnale di arresto deve dare la frenatura rapida e mettersi in contatto
con colui che ha posizionato il segnale di arresto o, qualora egli non sia presente con il RdC di
riferimento.
RALLENTAMENTI
➔ Il segnale di avviso di rallentamento è posto a 1000m dall'inizio del rallentamento per le linee
con velocità inferiori a 100km/h (rango A) o 110km/h (rango B).
➔ È posto a 1200m per le linee con velocità superiori a 100km/h (rango A) o 110km/h (rango
B).
Di norma un rallentamento deve essere notificato con M3 e riportato nel RPM, inoltre deve essere
segnalato a terra. → il segnale di rallentamento impone una velocità di 10km/h salvo venga
notificata una velocità diversa nel M3 e che essa venga riportata sul segnale di avviso.
✓ in caso di discordanza fra velocità notificata sull'M3 e velocità apposta sul segnale di
avviso, va tenuta in considerazione la prima.
RALLENTAMENTO IMPROVVISO
Si considera improvviso il rallentamento che è segnalato dall'AdC che lo individua, fino al momento
in cui egli non riceva la conferma da parte del RdC, che provvederà ad avvisare i treni.
➔ fino al momento in cui il rallentamento non viene segnalato mediante segnalamento di terra
e PI, esso viene considerato RIDUZIONE DI VELOCITÀ ed è prescritto con M40.
Una volta posizionati i segnali e il PI esso diventa un rallentamento notificato con M3.
RALLENTAMENTO NOTIFICATO
Per ciascun rallentamento notificato si devono esporre i segnali per ciascun binario interessato e
ciascun senso di marcia.
Il segnale di inizio è sostituito da segnale di arresto e il pilotaggio è notificato con M3. → L'AdC deve
fermarsi al segnale di arresto per fare salire l'operatore, il quale guiderà l'AdC nel rallentamento. Al
termine del rallentamento è previsto l'arresto per fare scendere l'operatore che provvederà al
rilascio del modulo L249.
→ sui binari destinati al transito dei treni si omette il segnale di fine rallentamento.
RALLENTAMENTI CONTIGUI
Quando fra il primo e il secondo rallentamento ci sono meno di 400m vengono detti rallentamenti
contigui e sono notificato su apposita nota dell'M3. Sono composti da:
COMPORTAMENTO RALLENTAMENTI
✓ Per treni con materiale ordinario al superamento del rallentamento con tutte le UDT attive
si può riprendere la velocità di corsa normale.
✓ I treni merci, i treni di materiale ordinario con UDT in coda, i mezzi leggeri ed ETR, i treni
navetta e i treni a cui è prescritto con nota a su M3 → devono superare il rallentamento
con tutto il treno prima di riprendere la velocità di marcia prevista da scheda treno.
L’AdC che è tenuto a osservare una procedura di marcia a vista di iniziativa o prescritta, deve
avanzare ad una velocità tale da poter garantire l’arresto del treno entro il tratto di linea che vede
libero davanti a sé ad una velocità comunque non superiore ai 30 Km/h, salvo limitazioni più
restrittive.
Il controllo dei deviatoi può essere ordinato con prescrizione o con l’aspetto dei segnali (Lett.
Lampeggianti e/o segnali di Avanzamento e Avvio a luce lampeggiante).
Quando la marcia a vista è prescritta, l’AdC deve ricevere sempre l’indicazione del tratto o la
località dove essa è prevista, e possibilmente il motivo.
Effettuando una Marcia a Vista di iniziativa o prescritta su un PL, l’AdC deve avvicinarsi fischiando
ripetutamente e procedere in modo che possa arrestarsi tempestivamente qualora rilevi ostacoli
sui binari o che le barriere lato strada non siano in posizione di chiusura.
1. Nel caso non ci siano ostacoli e le protezioni lato strada siano chiuse, l’AdC può
oltrepassare il PL con marcia a vista ad una velocità non superiore a 4 km/h
nell’impegnarlo con la testa del treno.
2. Nel caso in cui l’AdC rilevi l’inefficienza delle protezioni lato strada deve darne
comunicazione registrata al RdC (M40a) il quale richiederà l’intervento della manutenzione
e informerà il RdC che regola la circolazione dei treni in senso opposto. In ogni caso l’AdC
può riprendere la corsa di iniziativa, dopo che abbia constatato la protezione lato strada o
l’avvenuta protezione con gli opportuni mezzi da parte della manutenzione o dagli organi
di polizia.
MARCIA A VISTA SU PL SENZA BARRIERE
Effettuando una Marcia a Vista di iniziativa o prescritta su un PL, l’AdC deve avvicinarsi fischiando
ripetutamente e procedere in modo che possa arrestarsi tempestivamente qualora rilevi ostacoli
sul PL stesso. → Nel caso non ci siano ostacoli l’AdC può oltrepassare il PL con marcia a vista ad
una velocità non superiore a 4 km/h nell’impegnarlo con la testa del treno.
La velocità di corsa di ciascun treno in ogni tratto di linea è quella indicata nell’orario assegnato →
Scheda treno (salvo casi o disposizioni particolari RET).
➔ La fermata può eventualmente essere soppressa dal RdC con prescrizione o con l’aspetto dei
segnali qualora non fosse possibile notificarlo per tempo all’AdC.
I treni possono NON partire in anticipo all’orario stabilito salvo nei casi:
1. Scheda treno.
2. Sigle complementari (Scheda treno incongruente o linea affiancata).
3. Limiti previsti dalle norme tecniche di esercizio (Prescrizione NON utilizzo sigle
complementari).
I limiti di velocità previsti dalle norme di esercizio che non possono in alcun caso essere superati
sono dati:
▪ Dalla linea o dal tratto di linea (Gradi di frenatura, Rango Linea → Tab. B).
▪ Dal mezzo di trazione (Velocità massima DPC, Rango, %MF, Circolabilità).
▪ Ubicazione mezzi di trazione (nei treni con materiale ordinario → vedi Tab. LVA). [R FOR 8]
▪ Tipo di veicoli in composizione (M40 tecnico, Rango, Velocità Massima).
▪ Frenatura (Tipo freno, %MF → Tab. B).
▪ Particolari prescrizioni (M3).
▪ Particolari prescrizioni di carattere antinfortunistico (M40 grande).
Le tabelle di frenatura ci comunicano la minima %MF che il treno deve avere per poter partire dalla
località di origine*, per poter rispettare gli spazi di frenatura.
*al variare dei gradi di frenatura di una linea può variare anche la tabella da utilizzare all’interno
della stessa linea.
▪ UDT in composizione.
▪ Imposta dal libro di bordo.
▪ Motivazioni di carattere antinfortunistico.
▪ M3.
▪ Modalità operativa dell’SCMT.
L’AdC ha l’obbligo di assicurarsi frequentemente della regolarità del freno continuo, in particolare:
Durante la corsa si effettua la prova di efficacia del freno continuo provocando una depressione di
0.6 Bar in Condotta Generale (prova dinamica):
La norma vuole che quando è possibile utilizzare esclusivamente la frenatura elettrica (qualora sia
sufficiente a mantenere la velocità nei limiti), la velocità sarà regolata senza l’utilizzo del freno
continuo. → Va regolato quindi lo sforzo frenante in modo da non superare i 200 KN.
Treni viaggiatori: Oscillazioni di velocità di 20 km/h con frenature adeguate e sfrenature a fondo (a
dente di sega – es. Vel.Max 80 / Oscillazione 80-60 Km/h).
Treni merci (e treni di UDT isolate) con velocità superiore ai 45 Km/h, circolanti in discese di
lunghezza superiore a 10 km e con grado di frenatura superiore al V*: Oscillazioni di 30 km/h con
frenature adeguate e sfrenature a fondo (es. Vel.Max 80 / Oscillazione 80-50 Km/h). → Qualora non
sia disponibile la frenatura elettrica in questo caso, è necessario ridurre la velocità massima di 10
km/h. (es. Vel.Max 80 / Oscillazione 70-40 Km/h).
*treni merci con grado di frenatura inferiore al V, o in discese di lunghezza inferiore a 10 Km = treni
viaggiatori (oscillazioni di 20 km/h).
UTILIZZO SABBIERE
Evitare:
▪ Aree deviatoi.
▪ In caso di frenature a velocità Inferiore a 20 km/h.
▪ A treno fermo.
Eccezioni:
▪ Per evitare SPAD.
▪ In fase di avviamento.
▪ Esecuzione prova sabbiere.
ITINERARIO DI ARRIVO
Arrivo su binario con SEGNALE DI PARTENZA DISTINTO per binario → L’itinerario si estende dal
segnale di protezione fino al segnale di partenza.
Arrivo su binario PRIVO DI SEGNALE DI PARTENZA DISTINTO per binario → L’itinerario si estende
dal segnale di protezione fino al primo ente (Traversa limite, Punta del deviatoio, Paraurti di un
binario tronco, Segnale di partenza, Tab. Limite fermata SCMT), situato in ogni caso oltre il punto di
normale fermata.
Per l’arrivo del treno su binario passante (No binario tronco) i deviatoi compresi in una zona di
sicurezza di 100m oltre il termine dell’itinerario di arrivo, definita zona di uscita, devono essere
opportunamente disposti.
➔ In alcuni casi sono previsti i movimenti contemporanei anche in caso di binario convergente:
*Se la distanza fra termine itinerario e convergenza < 100m, il treno in arrivo deve andare a velocità
inferiore a 30 km/h, solo per il corretto tracciato, e con distanze di visibilità nella norma.
➔ I TRENI VANNO RICEVUTI SU BINARIO DI CORSA, O SE HANNO FERMATA SU QUELLO Più
ADATTO AL SERVIZIO. L’AdC DEVE ARRESTARE IL TRENO NEL PUNTO Più ADATTO AL
SERVIZIO.
➔ Nelle stazioni di testa il ricevimento su binario tronco si effettua a velocità non superiore a
60 km/h (in caso di degrado a 30 km/h).