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1 La semiotica è:

a Una teoria di classificazione dei segni


b La scienza di analisi dei processi e sistemi di significazione
c La disciplina dei sintomi e dei segni clinici
d La disciplina di studio dei semi e dei memi

2 Le descrizioni in semiotica:
a Lasciano spazio alle impressioni
b Si basano sull'opinione comune
c Tengono conto dell'influenza della critica
d Devono essere rigorose e euristiche

3 Il metodo semiotico si compone di:


a Procedure di analisi
b Procedure di analisi e una cassetta di attrezzi
c Una cassetta di attrezzi
d Significati e significanti

4 La "cassetta di attrezzi" è:
a Un organon di strumenti e di concetti per l'analisi
b Una valigetta di analisi
c Un insieme di definizioni della semiotica
d La semiotica in pillole

5 La semiotica strutturalista:
a Nasce dalla filosofia
b Nasce dall'architettura in Italia
c Nasce tra Francia e Inghilterra
d Nasce in Francia dalla linguistica di Saussure
6 La semiotica interpretativa:
a E' una forma di filosofia cognitiva contemporanea
b Interpreta il sistema neuronale
c E' una semiotica della letteratura
d Insegna a scrivere romanzi di successo

7 Roland Barthes è stato:


a Il principale esponente della semiotica interpretativa
b Il principale esponente della semiotica generativa
c Il fautore di una semiotica come critica dei falsi miti della società
d Il fautore di una semiotica delle culture

8 Il valore in semiotica è:
a Un concetto che arriva dall'economia
b Un concetto definito in linguistica da Saussure
c Un concetto di natura politica
d Un concetto tratto dalla filosofia antica

9 Con "narratività" si intende in semiotica:


a Ogni trasformazione di azioni e passioni per la conquista di un valore
b Lo storytelling
c La critica di un racconto
d La fabula e l'intreccio di un racconto

1 Il senso:
a Si manifesta distintamente
b E' come una massa amorfa
c Non appare
d A volte si manifesta, altre no
2 Il rapporto fra senso e significazione in semiotica è:
a Di equivalenza fra senso e significazione
b Di contrapposizione fra senso e significazione
c Di trasformazione del senso in significazione
d Di separazione fra senso e significazione

3 La semiotica studia:
a I segni come singole unità
b I segni e i loro referenti
c Semi e memi
d I processi di significazione come strutture di differenze

4 Una struttura in semiotica è:


a Una logica di posti
b Un sistema architettonico
c Uno spazio all'aperto
d Un complesso di unità

5 Le differenze di cui è fatto il mondo:


a Vanno superate
b Sono minime e ineffabili
c Danno significato al mondo e all'uomo
d Sono meno delle somiglianze

6 Per "chiasmo percettivo" si intende:


a La percezione dell'uomo
b La reversibilità tra vedente e visibile
c Una figura retorica della comunicazione
d La sindrome di Stendhal
7 Le differenze in semiotica:
a Sono di un solo tipo
b Non sono distinte in tipologie
c Sono di 3 tipi
d Sono di 2 tipi: discrete e graduali

8 Alto/basso, sinistra/destra… sono differenze:


a Riferite allo schema corporeo
b Riferite alla piante urbane
c Prive di sistemi di riferimento
d Riferite agli organismi unicellulari

9 Individuare dei contrari serve a:


a Sapere perché si è sempre in guerra
b Annullarne il peso specifico
c Rendere comprensibili i processi di significazione
d Non serve in semiotica

10 I complementari in semiotica sono:


a Differenze di tipo graduale
b Differenze di tipo discreto
c Non sono differenze
d Sono uguaglianze

1 Polisemico vuol dire:


a Che il simbolo si produce in città
b Che il simbolo è un polo di attenzione
c Che il simbolo ha più interpretazioni
d Che il simbolo ha una sola interpretazione
2 Il simbolo:
a E' tutt'altro che un segno
b E' un tipo di segno
c E' una cosa
d E' il referente del segno

3 Per Saussure il simbolo:


a E' parzialmente motivato
b E' totalmente motivato
c E' arbitrario
d Non è né motivato né arbitrario

4 Nel simbolo c'è un legame "naturale" tra il significante e il significato


perchè:
a Il significato deriva dal significante
b Significato e significante sono la stessa cosa
c Il significante somiglia al significato
d Il significante non significa niente

5 In Peirce i simboli sono "convenzionali":


a Sono frutto del caso
b Dipendono da leggi culturali che li hanno fissati
c Nascono così. Non dipendono da nulla
d Sono frutto delle necessità del momento

6 Gli elementi di un simbolo:


a Sono non commutabili
b Sono commutabili nel tempo
c Sono sempre commutabili
d Mutano da soli
7 La bandiera europea:
a Non è un simbolo
b E' nata subito con la forma che ha
c Ha smesso di essere un simbolo
d E' un simbolo frutto di una lunga gestazione

8 I colori della bandiera europea:


a Sono solo estetici
b Richiamano i colori della Vergine Maria
c Sono naturalistici
d Richiamano un'opera di Luigi Chiesa

9 La prospettiva a punto di fuga centrale:


a Rispecchia una concezione occidentale dello spazio
b E' l'unico modo di rappresentare lo spazio
c Rispecchia una concezione orientale dello spazio
d Rappresenta una fuga dallo spazio

10 I simboli vanno studiati:


a A senso unico
b Come processi culturali e nei loro modi di produzione
c Nella loro singolarità
d Come segni inanalizzabili

1 Saussure è stato un linguista:


a francese
b svizzero
c tedesco
d norvegese
2 Saussure ha insegnato:
a Semiotica
b Sociologia
c Filosofia
d Linguistica comparata e linguistica generale

3 Il Corso di linguistica generale è:


a Una raccolta di appunti dei corsi universitari di Saussure
b Un articolo di Saussure
c Un libro autografo di Saussure
d Un corso tenuto da Saussure alle scuole superiori

4 Per "langue" si intende:


a L'organo della fonazione umana
b L'esecuzione della lingua
c Il linguaggio poetico secondo Saussure
d Il sistema di regole di una lingua

5 Saussure è interessato:
a A un'indagine psicologica della lingua
b Ai dialetti
c A un metodo valido per l'analisi di qualunque linguaggio
d A una linguistica naturale

6 La "parole" è:
a L'uso della "langue"
b La parola data
c La parlata dialettale
d Lo studio della singola parola
7 Per Saussure i segni linguistici sono:
a Immutabili
b Mutabili e immutabili
c Mutabili
d Né mutabili né immutabili

8 Le onomatopee sono segni:


a Arbitrari
b Motivati
c Parzialmente motivati
d Molto poetici

9 Saussure paragona la lingua:


a A un castello di sabbia
b A un albero
c A un computer
d A una partita a scacchi

10 In Saussure i significati sono:


a Segni
b Valori
c Entità neuronali
d Contenuti

1 Il segno in Saussure:
a È un rinvio a una relazione
b È un rinvio a un referente esterno
c È una relazione
d È il referente
2 Significanti e significati:
a uniscono percezione e cognizione
b separano percezione e cognizione
c sono entrambi percettivi
d sono entrambi cognitivi

3 In presupposizione reciproca vuol dire che:


a significante e significato si somigliano
b significante e significato sono identici
c significante e significato stanno per conto proprio
d mutando il significante, muta il significato e viceversa

4 Il motore della significazione è:


a il destinatario
b l'emittente
c il segno
d il referente

5 Il significante è:
a l'equivalente del significato
b la "faccia" percettiva del segno
c la "faccia" cognitiva del segno
d la "faccia" reale del segno

6 La taglia del segno:


a È di una singola unità
b È la realtà per intero
c È decisa da chi analizza
d non ha importanza
7 La sostanza espressiva del significante:
a può essere di vario tipo
b È sempre la stessa
c non è percepibile
d È irrilevante

8 "Concetto" e "immagine acustica" in Saussure:


a sono termini da superare
b sono il significato e il significante nel linguaggio verbale
c sono il significato e il significante in psicologia
d non sono termini di Saussure

9 Il significato:
a sta in superficie
b È sovrapposto al significante
c soggiace al significante
d coincide con il significante

10 Quotidianamente persone, animali e cose funzionano per noi:


a come cose
b come espressioni significanti
c come significati
d come riceventi

1 Langue e parole è una categoria linguistica introdotta da:


a Charles Sanders Peirce
b Roland Barthes
c Ferdinand de Saussure
d Umberto Eco
2 Per "linguaggio" si intende:
a il prodotto sociale collettivo
b la facoltà di comunicare linguisticamente
c l'atto individuale di parola
d l'apparato fonatorio umano

3 La linguistica, secondo Saussure, si deve occupare:


a della lingua
b degli aspetti letterari del linguaggio
c degli aspetti sonori del linguaggio
d degli aspetti psicologici del linguaggio

4 Perché si attui il circuito della parole c'è bisogno:


a del solo emittente
b di almeno due persone, a turno emittenti e riceventi
c del solo ricevente
d della comunità linguistica

5 La parole è:
a la singola parola
b la struttura della lingua
c l'emissione umana di suoni
d l'atto individuale di parola

6 Un esempio di parole nella moda è:


a la moda di strada
b il fashion group
c il vestito
d la marca
7 La langue è:
a il processo individuale d'uso della lingua
b il sistema sociale di regole di una lingua
c l'organo fisico di emissione della lingua
d il livello neuronale della lingua

8 Apprendiamo la langue:
a solo a scuola
b dal governo
c per imitazione e apprendimento scolastico
d dalla Storia

9 Nell'esempio della distanza sociale contro il virus la parole è:


a la regola di almeno 1 metro fissata per evitarlo
b l'insieme delle variazioni alla regola di 1 metro
c le goccioline di saliva infette
d la nuvola di gas che intrappola le goccioline

10 Anche nell'esempio della distanza sociale contro il virus la langue:


a È fissata a partire dalla parole
b È fissata a priori
c non è fissata
d cambia continuamente

1 Sintagma/paradigma è una categoria introdotta in:


a filosofia
b linguistica
c psicologia
d letteratura
2 La categoria sintagma/paradigma si fonda sulla tesi che:
a gli elementi contano in se stessi
b esistono relazioni solo su un asse di un sistema
c le relazioni precedono sempre gli elementi
d esistono elementi solo su un asse di un sistema

3 Sintagma/paradigma è una differenza di tipo:


a contrario
b complementare
c contraddittorio
d non è una differenza

4 In semiotica analisi sintagmatica e analisi paradigmatica:


a sono facoltative
b si escludono a vicenda
c andrebbero entrambe condotte per un risultato efficace
d sono state superate

5 Sintagma significa:
a unione di elementi
b separazione di elementi
c associazione di elementi
d combinazione di elementi

6 Nell'esempio della colonna corinzia il sintagma è:


a l'ordine corinzio rispetto a quello ionico
b l'abaco rispetto all'echino nel capitello
c la colonna nella storia della Grecia
d la colonna rispetto alla statua della divinità greca
7 Gli elementi di un sintagma sono sempre:
a manifestati e in presenza
b in assenza
c manifestati ma in assenza
d né manifestati né in assenza

8 Un esempio di paradigma è:
a la pietanza di un ristorante
b il menu di un ristorante
c l'arredo di un ristorante
d il nome di un ristorante

9 Il paradigma funziona per:


a implicazione di elementi
b mescolanza di elementi
c associazione di elementi
d cancellazione di elementi

10 Nell'analisi di 14 maggio 1977 il livello paradigmatico è:


a la cronistoria della foto
b l'insieme di testimonianze sulla foto
c la serie di varianti della foto
d l'insieme di interpretazioni della foto

1 La linguistica di Saussure è di matrice:


a postmoderna
b cognitivista
c strutturalista
d ermeneutica
2 Per Saussure l'analisi della lingua è prioritariamente:
a diacronica
b sintetica
c distopica
d sincronica

3 Il fatto linguistico:
a È calato nella storia
b ha più storie
c È astorico
d È determinato dalla Storia

4 Status e motus della lingua vuol dire:


a che la lingua si muove
b che la lingua è immutabile e mutabile
c che la lingua è effimera
d che la lingua è stabile

5 L'analisi sincronica studia ogni fenomeno:


a simultaneamente e in successione
b in presa simultanea
c mentalmente
d in successione

6 Diacronico significa:
a simultaneo
b storico
c fuori dal tempo
d nel tempo
7 L'analisi diacronica in linguistica e semiotica:
a sposa il principio di causalità
b accetta il principio di causalità
c rifiuta il principio di causalità
d sfocia nel principio di causalità

8 Il vintage nella moda:


a richiede uno sguardo diacronico
b richiede un doppio sguardo, sincronico e diacronico
c richiede uno sguardo sincronico
d richiede uno sguardo pancronico

9 Da un punto di vista sincronico il brand Levissima:


a ha mantenuto la sua identità visiva
b ha un ritmo lento
c ha sempre lo stesso jingle
d ha adottato la strategia del nudging

10 Da un punto di vista diacronico il brand Levissima:


a ha mantenuto il tema del viaggio
b ha un nuovo payoff
c ha un nuovo testimonial
d È seguito da una nuova agenzia

1 Il concetto di valore in Saussure:


a È polisemico
b vale solo in letteratura
c vale solo in linguistica
d È universale
2 I valori rispetto ai significati:
a sono più concreti
b stanno sullo stesso livello
c sono più astratti
d non sono astratti né concreti

3 I valori sono "relativi" perchè:


a ciascuno ha i suoi
b ogni cultura ha i suoi
c sono relativi alla realtà
d stanno in relazione gli uni con gli altri

4 Nell'esempio del gioco degli scacchi il cavallo:


a non può essere sostituito
b può essere sostituito con qualcosa di equivalente
c può essere sostituito con qualsiasi cosa
d può essere sostituito solo con altri cavalli

5 I codici culturali sono:


a linguaggi morse delle culture
b enigmi da decifrare
c sistemi di valore stabilizzati nelle culture
d numeri e lettere valorizzati nelle culture

6 Per "valenza" si intende:


a lo stare in salute
b il valere del valore
c il prezzo di un oggetto
d il valore sociale di un oggetto
7 Il valore in senso economico è un valore:
a di scambio
b unicamente monetario
c senza comparazioni possibili
d del contro-dono

8 Il valore in senso assiologico designa:


a le gerarchie di valore
b il valore sugli assi cartesiani
c gli assiomi filosofici del valore
d le scelte di valore su base etica, morale ed estetica

9 Lo studio delle valenze dello spazio nella metro di Parigi è stato


condotto:
a via radio
b con interviste agli utenti
c con esperimenti cognitivi in laboratorio
d analizzando i percorsi in forma di racconti

10 "Valorizzazione critica" vuol dire:


a dar valore alle polemiche
b dar valore ai momenti di crisi
c dar valore ai rapporti costi/benefici, qualità/prezzo
d dar valore alla bellezza

1 Louis Hjelmslev è stato un linguista:


a francese
b danese
c russo
d spagnolo
2 Il Circolo linguistico di Copenaghen si riproponeva di studiare la
lingua:
a come entità autonoma di dipendenze interne
b con punti di vista psicologici
c con punti di vista sociologici
d con punti di vista letterari

3 La Glossematica è:
a una scienza linguistica di tipo filosofico
b la scienza del rossetto
c la scienza dei simboli secondo Hjelmslev
d una semantica strutturale analoga alla fonologia

4 La Glossematica procede:
a operando delle riduzioni dai testi alle figure
b per espansione dalle figure ai testi
c per inferenza dalle figure ai testi
d per inferenza dei testi dalle figure

5 Con "prova di commutazione" si intende:


a una prova di cancellazione progressiva dei segni di una lingua
b una prova di mascheramento dei segni di una lingua
c una prova di sostituzione per individuare i segni di una lingua
d una prova di falsificazione dei segni di una lingua

6 Il punto di partenza della linguistica per Hjelmslev è :


a le figure minime
b il sistema
c il testo come processo
d il singolo segno
7 Per Hjelmslev sono primarie nell'analisi:
a forme e contenuti
b forme del contenuto e forme dell'espressione
c sostanze del contenuto e sostanze dell'espressione
d le materie

8 La materia in Hjelmslev è:
a l'argomento del testo
b la massa amorfa del pensiero e della lingua, non ancora articolata
c un sinonimo della sostanza
d il materiale per studiare la lingua

9 Le semiotiche connotative sono:


a delle semiotiche in cui nessuno dei cui piani è una semiotica, come nei
lessici
b le semiotiche dei blasoni
c delle semiotiche il cui piano dell'espressione è una semiotica
d le semiotiche visive

10 I metalinguaggi sono:
a dei linguaggi validi a metà
b delle semiotiche transdisciplinari
c delle semiotiche di transizione
d delle semiotiche il cui piano del contenuto è una semiotica, perché
riflettono su se stesse

1 Espressione/contenuto è una categoria formulata da:


a Umberto Eco
b Ferdinand de Saussure
c Roland Barthes
d Louis Hjelmslev
2 Per Hjelmslev ha facoltà semiotica:
a il linguaggio verbale
b qualsiasi sistema e processo di significazione articolato in forme e
sostanze, dell'espressione e del contenuto
c solo la comunicazione
d solo la musica

3 Espressione/contenuto:
a È una categoria in cui l'espressione può diventare contenuto per una
nuova espressione e viceversa
b sono posizioni fisse
c sono posizioni che mutano solo nel tempo
d si equivalgono

4 Con espressione/contenuto:
a si va dal testo al segno
b si supera l'idea di segno verso porzioni più ampie di significazione
c si va dal significante al significato
d si supera l'idea di segno verso il suo contenitore

5 In semiotica la sostanza:
a È prioritaria sulla forma
b non conta
c conta quando è messa in forma
d È come la forma
6 Nell'esempio sul "non sapere" la forma dell'espressione è:
a il senso ancora inarticolato dell'"ignorare"
b la concezione che ogni lingua ha dell'"ignorare"
c il modo in cui ciascuna lingua articola suoni e posizioni per esprimere
l'"ignorare"
d l'insieme dei suoni materiali di ogni lingua sull'"ignorare"

7 Nella designazione linguistica dei colori la sostanza del contenuto è:


a l'area del colore dello spettro solare messa in forma del contenuto
b la massa amorfa dello spettro solare
c l'insieme di suoni associato ad ogni colore
d la lessicalizzazione di ogni colore

8 L'immagine di Gilles Deleuze per rappresentare la simultaneità tra


forme dell'espressione e forme del contenuto è:
a una manciata di sabbia
b un polpo
c la nuvola di Amleto
d un astice

9 Le sostanze espressive messe in forma per obbligare a rallentare:


a sono solo non umane
b sono sia umane sia non umane
c sono animali
d sono umane e animali

10 La sostanza dell'espressione del dosso artificiale deve essere:


a bella
b di un materiale molto duro e resistente
c diversa a seconda dei Paesi in cui è collocato
d polimaterica
1 Algirdas Julien Greimas è stato un semiologo:
a svizzero
b francese
c lituano
d svedese

2 Il tema della tesi di Greimas alla Sorbona era:


a il vocabolario della moda nel 1830
b i miti e il folklore
c la semiotica della letteratura
d le passioni

3 La semiotica per Greimas doveva essere:


a una filosofia con altri mezzi
b una metodologia unificante delle scienze sociali
c un'antropologia strutturale
d una psicologia sociale

4 Per impostare la sua semantica strutturale Greimas si è ispirato a:


a Jakobson
b Fabbri
c Hjelmslev
d Peirce

5 Di che anno è il saggio di Greimas Del senso?:


a 1949
b 1966
c 1987
d 1970
6 La semantica strutturale è:
a un'analisi del piano del contenuto dei linguaggi fino agli elementi
minimali
b un'analisi del piano dell'espressione dei linguaggi
c un'analisi del linguaggio architettonico
d un'analisi dei testi letterari

7 Per "nucleo semico" si intende:


a gli effetti di senso di un lessema
b il fascio di tratti distintivi di un lessema
c i semi contestuali del lessema
d la realizzazione del sema nelle lingue

8 I semi timici o propriocettivi sono:


a semi che designano disposizioni e umori
b semi che designano le qualità sensibili del mondo
c semi contestuali
d semi astratti e concettuali

9 Greimas abbandona il progetto della semantica strutturale per:


a cercare universali semantici solo nella poesia
b cercare i semi interocettivi
c cercare i referenti del mondo naturale
d cercare le strutture della significazione soggiacenti a vari tipi di
racconto

10 L'isotopia è:
a un luogo comune
b l'effetto di omogeneità di un discorso che deriva dal tema sotteso
c lo spazio di un racconto
d la chimica del racconto
1 Il concetto di "testo" arriva in semiotica da:
a Ferdinand de Saussure
b Umberto Eco
c Charles Sanders Peirce
d Louis Hjelmslev

2 I testi in semiotica sono:


a porzioni di mondo portatrici di significazione
b documenti scritti
c tessuti del settore della moda
d testimonial televisivi

3 "Fuori dal testo non c'è salvezza" è un motto di:


a Jurij Lotman
b Algirdas Julien Greimas
c Louis Hjelmslev
d Roland Barthes

4 "I nostri selvaggi" vuol dire che:


a i testi sono come il "buon selvaggio" in Rousseau
b i testi sono l'esito della negoziazione fra modelli d'analisi e resistenze
socio-culturali
c i testi si mostrano allo stato grezzo
d i testi sono da rimpatriare
5 Prospettiva "emic" e prospettiva "etic" in Lotman si intersecano
perchè:
a ogni testo ha una sua etica
b il testo esprime anche una sfera emozionale
c il testo è in sé un meccanismo generatore di cultura
d il testo è sia omogeneo sia eterogeneo

6 Il contesto in sociosemiotica:
a È esterno al testo
b si ricava dall'analisi della pratica
c non esiste
d emana dall'analisi testuale

7 Le caratteristiche del testo in sociosemiotica sono:


a chiusura e rimando a un referente esterno
b indeterminatezza ma biplanarità
c biplanarità, tenuta, stratificazione dei livelli e processualità interna
d apertura e semiosi illimitata

8 "Scene predicative", "pratiche", "strategie", "forme di vita" sono:


a i livelli del percorso generativo del senso
b alcuni livelli di pertinenza nella semiotica delle pratiche
c i modi di esistenza del senso
d gli assi dei linguaggi

9 In Sensi del visibile il testo è:


a una tessitura di relazioni
b un documento scritto
c un concetto da superare
d qualunque cosa esista al mondo
10 Le accezioni di "testo" di Sensi del visibile sono:
a gli atti del "tessere" e del "testare"
b il "tessere e lo "stare alla testa"
c "tessere" e "testare", atti e risultati
d il "testare" e l'"attestare"

1 I quattro livelli di azione in semiotica sono stati fissati da:


a Roland Barthes
b Algirdas Julien Greimas
c Louis Hjelmslev
d Charles Sanders Peirce

2 Il livello epistemologico riguarda:


a il modus operandi della semiotica
b il terreno dell'indagine empirica
c le categorie della semiotica
d i fondamenti filosofici della semiotica

3 Il minimum epistemologico della semiotica strutturale e generativa è:


a la significazione radicata nella percezione (Merleau-Ponty)
b Essere e tempo di Heidegger
c la logica filosofica di Frege
d l'idealismo di Benedetto Croce

4 I quattro livelli si sviluppano:


a uno dopo l'altro
b due a due
c parallelamente
d per causa ed effetto
5 La teoria riguarda:
a le categorie chiave della semiotica
b la "cassetta di attrezzi" della semiotica
c la segmentazione del testo
d il ruolo dell'intuizione in semiotica

6 "Cassetta di attrezzi" vuol dire:


a parti del testo
b insieme di strumenti e di concetti per l'analisi
c gerarchia di principi filosofici
d insieme di principi canonici

7 Il metodo semiotico vale:


a universalmente
b trasversalmente ai sistemi espressivi
c solo in letteratura
d solo nei linguaggi verbali

8 In semiotica la descrizione:
a È un'ekphrasis
b È una lettura libera del testo
c È un'analisi
d È una spiegazione impressiva

9 Il "poetico" è:
a il linguaggio della poesia
b il linguaggio orale di una volta
c la creatività in semiotica
d un "linguaggio secondo", sovrapposto a quello figurativo di tutti i
sistemi
10 La descrizione deve cominciare:
a dalla fine della lettura
b dall'inizio della lettura
c dal mezzo
d dipende dai casi

1 Ad aver elaborato il percorso generativo del senso è stato:


a Ferdinand de Saussure
b Paolo Fabbri
c Louis Hjelmslev
d Algirdas Julien Greimas

2 La significazione si apprende:
a direttamente
b per strati dalla superficie alla profondità
c per strati dalla profondità alla superficie
d saltando da un livello all'altro

3 Nel 'percorso' le strutture narrative stanno:


a in superficie
b fra le strutture discorsive e le strutture testuali
c in profondità
d fra le strutture fondamentali e le strutture discorsive

4 Nel livello fondamentale stanno:


a presentimenti, disposizioni e ombre di valore
b valori narrativizzati
c valori discorsivizzati
d valenze
5 'Timia' è:
a un'erba aromatica
b una compagnia telefonica partner della semiotica
c l'umore, il temperamento di un soggetto
d il timore in semiotica

6 Con 'propriocettività' si intende:


a la percezione che l'uomo ha del mondo esterno
b la percezione che l'uomo ha del proprio corpo
c la proprietà dei valori
d la proprietà semiotica di linguaggio

7 La 'foria' è:
a un forum di discussione
b la tensione verso qualcosa
c il linguaggio dei forestieri
d la fortuna in semiotica

8 Il quadrato semiotico è:
a una figura geometrica
b una metafora del percorso generativo
c uno strumento di rappresentazione visiva dell'articolazione delle
categorie
d un'alternativa al percorso generativo

9 Nel quadrato semiotico le categorie sono:


a mobili
b fisse
c semi-fisse
d semi-mobili
10 Le categorie del quadrato semiotico sono:
a solo di contrarietà
b di contrarietà e contraddizione
c solo di contraddizione
d di contrarietà, contraddizione e complementarietà

1 Il quadrato semiotico è:
a un quadrilatero di segni che rinviano a referenti
b uno strumento di articolazione delle categorie semantiche
c una figura geometrica sulla generazione del senso
d il quadrilatero dei valori in semiotica

2 La concezione del mondo alla base del quadrato è:


a l'ermeneutica
b l'esistenzialismo
c la fenomenologia
d lo strutturalismo

3 Le relazioni definite dal quadrato sono:


a astratte, occupate ogni volta da termini diversi
b concrete
c in parte astratte, in parte concrete
d pura forma

4 Il quadrato semiotico della categoria della sessualità è di:


a Aristotele
b Jean-Marie Floch
c Algirdas Julien Greimas
d Ferdinand de Saussure
5 Grazie al quadrato semiotico si può:
a pensare le cose in sé
b pensare i segni oltre che la realtà
c affinare il pensiero oltre la differenza fra opposti
d pensare more geometrico

6 Una relazione "binaria" è:


a una relazione parallela
b una relazione fra termini contrari
c una relazione fra contraddittori
d una relazione fra complementari

7 La dimensione che lega i contrari si chiama:


a asse
b deissi
c schema
d sintagma

8 Il contraddittorio:
a afferma
b esclude
c implica
d nega

9 Un esempio di "termine neutro" è:


a /maschio/
b /ermafrodita/
c /angelo/
d /femmina/
10 "Valorizzazione ludica" vuol dire:
a valorizzazione del risparmio e della convenienza
b valorizzazione del gioco
c valorizzazione del sogno
d valorizzazione dela tecnica

1 Il percorso generativo del senso trae ispirazione:


a dalla teoria di Spinoza
b dalla teoria delle catastrofi di René Thom
c dall'antropologia di Lévi-Strauss
d dall'osservazione diretta dei processi di significazione nella vita sociale

2 La figura metaforica del percorso generativo del senso è:


a una manciata di sabbia
b la pastasfoglia
c l'albero
d gli scacchi

3 La sintassi narrativa è il momento del percorso in cui:


a si disegnano le precondizioni del senso ed emergono "ombre di valore"
b i racconti si trasformano in discorsi
c i valori sono presi in carico e trasformati da soggetti e anti-soggetti
d i discorsi sono testualizzati

4 "Enunciazione" vuol dire:


a attività di trasformazione dei racconti in discorsi
b testimonianza
c proferimento e presentazione di un testo
d espressione orale
5 Le componenti della sintassi discorsiva sono:
a l'attorializzazione, la temporalizzazione e la spazializzazione
b forie e timie
c le categorie del quadrato semiotico
d semi e sememi

6 Temi e figure rientrano:


a nella semantica fondamentale
b nella semantica narrativa
c nella semantica discorsiva
d nella testualizzazione

7 Le strutture testuali stanno:


a fra le strutture semio-narrative e le strutture discorsive
b a valle del percorso generativo
c a monte del percorso generativo
d fra la semantica e la sintassi

8 Fra le procedure di testualizzazione c'è:


a la geolocalizzazione
b la traduzione
c il trucco
d la messa in prospettiva

9 Intertestualità vuol dire:


a amalgama di testi
b più testi interrelati
c un testo che ne determina un altro
d gerarchia di testi
10 Nella comunicazione di Salvini "noi"/"contro di noi" sono associati a:
a antico/moderno
b euforico/disforico
c maschile/femminile
d alto/basso

1 Vladimir Propp era:


a un folklorista russo
b un semiologo lituano
c un antropologo francese
d un filologo tedesco

2 I formalisti russi erano interessati:


a alle condizioni sociali degli artisti
b alla sostanza espressiva dei testi
c al linguaggio che rende letterario qualsiasi tipo di testo
d alle biografie degli artisti

3 Una funzione narrativa è:


a il ruolo di un attore
b un'azione che conta per il ruolo che svolge in relazione ad altre azioni
c un atto di fantasia
d uno strumento del racconto

4 Le "tre grandi prove" del racconto secondo Propp sono:


a manipolazione, competenza, performanza, sanzione
b danneggiamento, lotta e persecuzione
c Partenza, Lotta e Vittoria
d qualificante, decisiva, glorificante
5 Il numero delle "sfere d'azione" è:
a 31
b4
c3
d7

6 Chi ha detto, sulla scia di Propp, che "tutte le fiabe sono vere"?:
a Claude Lévi-Strauss
b Italo Calvino
c Algirdas Julien Greimas
d Roland Barthes

7 Con "narratività" in semiotica si intende:


a il racconto letterario
b lo storytelling
c qualsiasi concatenazione di azioni e di passioni per la conquista di
valori
d la fiaba

8 La manipolazione è:
a un far fare
b un sapere
c un volere
d un credere

9 Lo "schema narrativo canonico" è:


a uno schema di generazione del senso
b uno schema di 31 funzioni narrative
c la rappresentaziione visiva delle funzioni di Propp
d una sequenza di azioni costante in ogni tipo di racconto
10 Nell'esempio di Mafalda e Felipe il Destinante è:
a Felipe stesso, come soggetto dell'azione
b la coscienza di Felipe
c l'immaginazione di Felipe
d il muratore

1 Lo studio delle modalità rientra:


a nella grammatica narrativa
b nel quadrato semiotico
c nella semantica fondamentale
d nella differenza fra langue e parole

2 Ad aver introdotto il concetto di "modalità" in semiotica è stato:


a Vladimir Propp
b Roland Barthes
c Algirdas Julien Greimas
d Roman Jakobson

3 Le modalità sono:
a le passioni del soggetto
b i modi equilibrati del fare e dell'essere
c l'off e on della semiotica
d l' "equipaggiamento" dell'attante

4 Le modalità sono tipiche della fase:


a della sanzione
b della performanza
c della competenza
d della mancanza
5 Virtualizzante vuol dire:
a che il soggetto ha molte virtù
b che il soggetto non è ancora in grado di affrontare l'azione
c che l'azione è in 3D
d che l'azione si svolge in un mondo possibile

6 Il dover fare e il dover essere:


a dipendono solo dal soggetto
b dipendono dall'oggetto di valore
c dipendono dall'opponente
d dipendono dal soggetto e dalle norme sociali

7 Saper fare e saper essere sono modalità attualizzanti perché:


a realizzano il fare
b si verificano nel presente
c instaurano una competenza cognitiva che porta a compiere le azioni
d sono alla moda

8 Il potere è una modalità:


a pragmatica
b cognitiva
c patemica
d sensoriale

9 Il credere si fonda:
a sulla certezza
b sulla curiosità
c sull'invidia
d sulla gioia
10 Nel credere intersoggettivo è più forte:
a la stima
b la diffidenza
c la fiducia
d la paura

1 La comunicazione si distingue dalla significazione perchè:


a cambiano destinanti e destinatari
b nella comunicazione ci sono più significati
c nella comunicazione ci sono anche i testimonial
d nella comunicazione i messaggi sono sempre volutamente trasmessi

2 Manipolazione vuol dire:


a impasto
b far fare e far essere
c gesticolazione
d far sapere

3 I messaggi "acqua e sapone" sono:


a naturali
b falsi
c molto costruiti
d veri

4 Nella persuasione l'obiettivo è:


a il far volere
b il far sapere
c il far potere
d il far essere
5 La seduzione punta:
a sulla cognizione
b sull'azione
c sull'anima
d sulla sollecitazione sensoriale

6 La tentazione mira a:
a dotare di un potere
b sedurre
c intimidire
d dotare di un sapere

7 La provocazione funziona:
a esaltando la competenza dell'altro
b mettendo in crisi la competenza dell'altro
c esaltando la performanza
d facendo a meno della competenza

8 L'intimidazione:
a È un far credere
b È un far volere
c È un far dovere
d È un far sapere

9 In natura un esempio di intimidazione è:


a il camaleonte
b l'ape regina
c la farfalla Acherontia Atropos
d il Crocodylus Acutus
10 Nudge vuol dire:
a intimidazione violenta
b persuasione occulta
c provocazione fine a se stessa
d spinta gentile

1 La teoria dell'enunciazione in linguistica è stata elaborata da:


a Ferdinand de Saussure
b Emile Benveniste
c Algirdas Julien Greimas
d Paolo Fabbri

2 I deittici sono:
a divinità della semiotica
b soggetti e oggetti del discorso
c temi del discorso
d indicatori della messa in discorso

3 Il soggetto o "istanza di produzione del discorso":


a si ricava dalle marche e dai deittici del testo-discorso
b È esterno al testo
c È esterno o interno, dipende dai casi
d non esiste

4 Secondo Austin gli enunciati sono soprattutto:


a constativi
b performativi
c imperativi
d concessivi
5 Etimologicamente il termine "enunciazione":
a evidenzia l'annuncio linguistico
b evidenzia il fatto di allontanarsi da qualcosa
c evidenzia il gesto di annuire
d evidenzia la capacità di vaticinare

6 Nel percorso generativo del senso l'enunciazione:


a sta nelle strutture semio-narrative
b sta nella semantica fondamentale
c media fra strutture discorsive e strutture testuali
d media fra strutture semio-narrative e strutture discorsive

7 Con débrayage si intende:


a la citazione nell'enunciato dell'istanza di enunciazione
b l'interruzione dell'enunciato
c l'atto di innesco degli elementi dell'enunciato
d la cancellazione dell'enunciato

8 L'embrayage è:
a l'effetto di ritorno all'io-qui-ora dell'enunciazione
b la cancellazione dell'enunciazione
c l'interruzione dell'enunciazione
d l'atto di innesco degli elementi dell'enunciazione

9 Débrayage e embrayage possono essere:


a figurativi e tematici
b attanziali, spaziali e temporali
c semantici e sintattici
d paradigmatici e sintagmatici
10 Un esempio di "enunciazione enunciata" è:
a il quadro di storia
b il paesaggio
c il selfie
d il tatuaggio

1 Nel percorso generativo del senso attori, spazi e tempi rientrano:


a nella sintassi discorsiva
b nella semantica fondamentale
c nella semantica narrativa
d nella semantica discorsiva

2 Ad aver teorizzato attori, spazi e tempi in semiotica è stato:


a Roland Barthes
b Denis Bertrand
c Algirdas Julien Greimas
d Umberto Eco

3 Gli attori possono essere:


a umani, non umani e animali
b solo umani e non umani
c solo non umani
d solo animali

4 Un singolo attore può svolgere:


a solo un ruolo attanziale
b più ruoli attanziali
c solo ruoli tematici
d non più di 2 ruoli attanziali
5 Si intende per "ruolo tematico":
a la funzione che l'attore svolge, di "soggetto" o "oggetto", "adiuvante" o
"opponente"…
b il valore che ha l'attore
c il programma narrativo dell'attore
d la parte che l'attore svolge, del "giusto", "buono" o "cattivo"…

6 Lo spazio nell'enunciato:
a si produce da sé
b È l'esito della congiunzione con oggetti di valore
c È il punto di partenza dell'enunciazione
d È l'esito di un débrayage dell'istanza di enunciazione

7 Lo spazio "paratopico" è:
a lo spazio di acquisizione delle competenze
b lo spazio dei dintorni della narrazione
c lo spazio della lotta e della vittoria
d lo spazio dell'io, qui e ora

8 Nella temporalizzazione dell'enunciato il presente:


a È sempre restituito nella sua autenticità
b È dato una volta e per tutte
c può solo essere simulato con effetti di embrayage
d non è mai rappresentato

9 Il "tema" in semiotica:
a È più astratto del valore e più concreto della figura
b È più concreto del valore e più astratto della figura
c non è concreto né astratto
d non ha a che fare con il valore né con la figura
10 Nell'esempio sul crocierismo la nave da crociera:
a È un valore
b È una figura
c È un tema
d È un'isotopia

1 In semiotica la nozione di aspetto arriva:


a dalla medicina
b dall'antropologia
c dalla linguistica
d dalla sociologia

2 L'aspetto è:
a l'istanza di mediazione fra racconti e discorsi
b la prospettiva dello spettatore nella semiotica visiva
c il punto di vista sul processo
d il fare calmo dell'analisi in semiotica

3 L'aspettualità presuppone:
a un enunciatore dell'azione
b l'inscrizione di un attante osservatore nel processo
c la semantica discorsiva
d il percorso generativo del senso

4 "Un uomo, una donna, una mela, un dramma" è un esempio di:


a aspettualità condensata
b aspettualità durativa
c aspettualità espansa
d aspettualità imperfettiva
5 Aspetto puntuale vuol dire:
a l'essere in tempo
b l'iniziazione all'azione
c immediato
d istantaneo

6 Con incoatività si intende:


a la durata dell'azione
b l'inizio dell'azione
c la fine dell'azione
d l'imperfettività dell'azione

7 Un caso di iteratività sono:


a i testi pittorici
b i ritornelli
c i blog
d le statue

8 L'aspettualizzazione spaziale rende conto:


a delle capacità di spostamento e delle possibilità di visione inscritte
b dello spazio paratopico
c dell'altrove nel discorso
d dello spazio utopico

9 Quale altra categoria si lega a quella di "aspetto":


a la categoria di enunciazione
b la categoria di modalità
c la categoria di tensività
d la categoria di narratività
10 L'aspettualizzazione attoriale riguarda:
a i valori dell'azione
b i significati dell'azione
c i gesti nell'azione
d la maniera di svolgere un'azione

1 Nell'elaborare il "punto di vista" i semiologi si sono confrontati con:


a filosofi
b sociologi
c fisici
d narratologi e studiosi di cinema

2 Il "punto di vista":
a sta a metà fra il testo e il mondo esterno
b È ricavabile dall'analisi dei testi
c È totalmente interno al testo
d È esterno al testo

3 Si intende per "punto di vista" in semiotica:


a l'opinione che ciascuno ha di qualcosa
b l'insieme di operazioni con cui l'istanza di enunciazione scansiona il ritmo del
discorso
c l'insieme di operazioni che fa un attore nel testo
d l'insieme di operazioni con cui l'istanza di enunciazione struttura e
orienta il proprio discorso
4 Il punto di vista riguarda:
a sogni e immaginario dell'enunciante
b il modo di gestire la relazione con il fruitore
c contenuti, modalità di presenza dell'enunciante e relazioni con
l'enunciatario
d il modo di veicolare i contenuti del testo

5 La dimensione interessata nella concezione del punto di vista è quella:


a cognitiva
b passionale
c pragmatica
d estesica

6 L"osservatore" in semiotica è:
a lo spettatore in carne e ossa
b un voyeur
c un simulacro dell'enunciante nel testo, che trasmette informazioni
visivamente
d un attore con un ruolo tematico

7 La teoria del punto di vista tramite informatori e osservatori nasce:


a nei Media Studies
b nel Quattrocento con la pittura
c nel Novecento con la televisione
d nella preistoria

8 Punto di vista "esclusivo" significa:


a che è riservato a pochi
b che è eccezionale
c che è raro
d che esclude lo spettatore
9 Focalizzazione "zero" vuol dire:
a che l'enunciante o il narratore sono onniscienti
b che il racconto è oggettivo
c che l'enunciante qui non conta
d che l'enunciante assume il punto di vista di un personaggio

10 Nella messa in prospettiva l'enunciante:


a sceglie un punto di fuga
b si fa un'idea del mondo
c privilegia un programma narrativo (e quindi un'ottica) su altri
d esprime un giudizio personale

1 In che decennio del Novecento Greimas e la scuola di Parigi hanno


lavorato sulle passioni:
a anni Cinquanta
b anni Ottanta
c anni Settanta
d anni Novanta

2 Le ricerche semiotiche sulla dimensione passionale rifiutano:


a l'opposizione passione/ragione
b l'opposizione passione/azione
c l'opposizione passione/sensorialità
d l'opposizione passione/aspettualità

3 In semiotica la passione è:
a il punto di vista sulla cognizione
b il punto di vista di chi riceve l'azione
c il punto di vista sulla ragione
d una presa di posizione personale
4 Per la semiotica caratteristica della passione è di essere:
a attiva
b passiva
c neutrale
d reattiva

5 Quale passione ha analizzato Greimas con un approccio lessicale:


a la gelosia
b la curiosità
c la collera
d l'amicizia

6 In che cosa consisteva l'analisi lessicale delle passioni:


a nell'analizzare configurazioni passionali lessicalizzate nei dizionari
b nell'analizzare i sensi figurati delle passioni nei dizionari
c nel confrontare le terminologie di lingue diverse sulle passioni
d nel formulare le voci delle passioni nei dizionari

7 Perché si è passati all'approccio narrativo e testuale:


a perché i testi contengono passioni
b perché i testi sono più lunghi delle voci dizionariali
c perché i testi piacciono di più ai semiologi
d perché si è visto che le passioni lessicalizzate condensano momenti
narrativi

8 L'astuzia è una passione della modalità del:


a volere
b sapere
c potere
d credere
9 La disperazione è una passione:
a incoativa
b durativa
c puntuale
d terminativa

10 Le fasi dello schema passionale canonico sono:


a costituzione, sensibilizzazione, moralizzazione
b moralizzazione, costituzione, sensibilizzazione
c sensibilizzazione, moralizzazione, costituzione
d costituzione, moralizzazione, sensibilizzazione

1 Lo studioso a cui Greimas si ispira per Dell'imperfezione è:


a Louis Hjelmslev
b Maurice Merleau-Ponty
c Paolo Fabbri
d Roland Barthes

2 Dell'imperfezione è del:
a 1966
b 1976
c 2008
d 1987

3 Dell'imperfezione esplora:
a l'esperienza estesica come frattura nella quotidianità
b l'incompiuto in semiotica
c gli errori e gli ostacoli nella vita
d l'esperienza dell'infinito
4 Oggetto di analisi di Dell'imperfezione sono:
a 5 quadri
b 5 brani musicali
c 5 esperienze incompiute
d 5 testi di letteratura

5 La scommessa di Dell'imperfezione è:
a riuscire a emulare l'estetica
b riuscire a parlare dei 5 sensi
c riuscire a dire l'ineffabile
d riuscire a rendere perfetto l'imperfetto

6 Per la semiotica i cinque sensi canonici:


a sono gli unici esistenti
b sono una classificazione del mondo occidentale
c sono diversi da uomo a uomo
d non esistono

7 I sensi si attivano:
a più spesso in modo sinestesico
b singolarmente
c uno dopo l'altro
d uno alternativamente all'altro

8 La teoria del corpo sensibile di Jacques Fontanille si articola


principalmente in:
a pelle e carne
b campo unico e campo multiplo
c Pelle, "corpo proprio" e me carne
d moto intimo e deformazione
9 La pelle nella teoria di Fontanille è:
a una scorza impenetrabile
b un materiale elastico
c l'interfaccia tra il corpo e la carne
d il medium tra sorgente e bersaglio

10 Il tatuaggio in Occidente:
a È la personalità che rimane nascosta
b È la personalità camuffata
c È la personalità incitata ed esposta all'esterno
d È la persona, non la personalità

1 Il sociologo che ha inaugurato gli studi sulla prossemica è:


a Edward Hall
b Tim Ingold
c Burt Lancaster
d Gianfranco Marrone

2 La prossemica è:
a il linguaggio del futuro prossimo
b il linguaggio del movimento
c il linguaggio delle relazioni interpersonali di vicinanza e di distanza
d il linguaggio delle espressioni facciali

3 Il saggio The Hidden Dimension esce nel:


a 1987
b 1975
c 1966
d 2000
4 Le culture strutturano le relazioni prossemiche:
a nello stesso modo
b ciascuna a modo suo
c le culture non sono pertinenti nella prossemica
d diversamente fra Paesi ricchi e Paesi poveri

5 La prossemica si apprende:
a a scuola
b con i media
c tramite le arti
d in età infantile per imitazione

6 La città che Eco ha analizzato per i suoi studi sulla prossemica è:


a Città del Messico
b Bologna
c Amsterdam
d Brasilia

7 Eco ha dimostrato:
a che nella prossemica la struttura conta più degli eventi
b che nella prossemica bisogna partire dagli eventi
c che nella prossemica tutto dipende dal tipo di città
d che nella prossemica non esistono che variazioni

8 Fabbri ha contribuito alle ricerche sulla prossemica in semiotica:


a enucleando una serie di categorie e di concetti per l'analisi
b elaborando una sua teoria delle relazioni sociali
c facendo l'analisi di un testo
d dando alcune "dritte" filosofiche
9 Oggetto di studi della prossemica secondo Fabbri è:
a la psicologia delle culture
b la letteratura scientifica sulla prossemica
c la prossemica come prodotto sociale dei comportamenti, sul modello di
Saussure
d le singole variazioni quotidiane

10 Il Covid -19 è la conseguenza:


a di forme di distanza rispettosa
b di forme di distanza sprezzante
c di forme di distanza gerarchiche
d di eccessi nei contatti fra umani-umani, umani-animali

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