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PRIMO GRUPPO – MARTEDÌ 18/12/18

Analisi contrastiva di metafore ed espressioni idiomatiche nel libro: Harry


Potter and the Philosopher’s Stone.
La tesina è basata sull’analisi contrastiva di metafore ed espressioni idiomatiche di alcune pagine
del primo libro di Harry Potter, la pietra filosofale. Lo studio presenterà come punto di partenza la
versione inglese del libro e le sue traduzioni in italiano e spagnolo. I frammenti del testo che sono
stati presi in considerazione si trovano nel capitolo terzo del libro, il quale racconta del giorno in cui
Harry compie 11 anni, età in cui potrà frequentare la scuola di arte e stregoneria Hogwartz. La sua
famiglia adottiva, i Dudley, essendo babbani fanno di tutto per tenere allo scuro Harry dal suo
destino di diventare un mago. Nel capitolo, infatti, i Dudley portano Harry in una casa sperduta in
mezzo al mare dove le possibilità che possa raggiungerli la lettera di invito ad Hogwartz sono
remote.

ESEMPIO 1.

1. Harry made a grab for the letter but uncle Vernon knocked his hand out of the way.
2. Harry fece per prendere la lettera ma lo zio Vernon lo colpì scansandogli la mano.
3. Harry fue a coger la carta, pero tío Vernon le pegó en la mano.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Harry cercò di afferrare la lettera ma lo zio Vernon scansò
via la sua mano.

Nella versione inglese abbiamo rintracciato l’espressione knocked his hand out of the way. Se
volessimo tradurre letteralmente l’espressione dovrebbe essere: ha colpito la sua mano via. Se
scomponiamo la frase, in effetti, ci accorgiamo che il verbo knock out è un phrasal verb e che
significa colpire ma, in questo caso, l’intera frase è un’espressione unica. Infatti, come possiamo
vedere nel dizionario word reference viene riportata l’intera costruzione composta dal verbo to
knock+something or somebody+out of the way. Quindi, in questo caso, ci troviamo davanti ad
un’espressione idiomatica.
La traduzione italiana è abbastanza fedele al testo, in effetti il verbo è tradotto letteralmente ma non
viene riprodotta l’espressione idiomatica nella sua interezza. Infatti, manca nella traduzione out of
the way che letteralmente poteva essere tradotta come “via” però in compenso il traduttore ha
aggiunto un ulteriore verbo che è colpire, che rafforza l’espressione.
Nella traduzione spagnola, invece, l’espressione è completamente smembrata. Infatti, il traduttore
non ha reso l’espressione idiomatica, l’ha semplicemente tradotta con il verbo pegar ovvero colpire
quasi picchiare. Dunque, viene a mancare anche il senso iniziale dell’espressione che non si riferiva
ad un’azione come quella di colpire o addirittura picchiare qualcuno o qualcosa ma di scansare
qualcuno o qualcosa, questa sottigliezza lessicale non è stata rispettata.

ESEMPIO 2.

1. It started to rain. Great drops beat on the roof of the car. Dudley snivelled.
2. Cominciò a piovere. Grossi goccioloni tambureggiavano sul tettuccio dell’auto. Dudley tirò
su col naso.
3. Comenzó a llover. Gruesas gotas golpeaban el techo del coche. Dudley gimoteaba.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Iniziò a piovere. Grosse gocce battevano sul tettuccio
dell’auto. Dudley tirò su col naso.
Nella seconda frase abbiamo riscontrato un’altra espressione ovvero drops beat on the roof. In
questo caso dobbiamo concentrarci sul verbo to beat. Come possiamo vedere nella definizione del
dizionario inglese Cambridge, il verbo si riferisce ad un movimento regolare o ad un suono regolare.
Ed è utilizzato anche in contesti musicali, il beat time infatti è il tempo musicale. Nell’espressione
inglese, però, questo verbo è utilizzato in riferimento al suono che producono le gocce battendo sul
tettuccio dell’auto. Dunque, ci troviamo di fronte ad una metafora concettuale strutturale. Il cui
concetto infatti è quello che le gocce di pioggia sono uno strumento musicale, poiché il suono che
producono rimanda al suono continuato di uno strumento musicale.
Nella traduzione italiana la metafora è stata resa utilizzando il verbo tambureggiare, la scelta di
questo verbo è particolare perché sottolinea il concetto della musica quindi il suono prodotto dalle
gocce che battono sul tettuccio dell’auto rimanda al concetto del battere su di un tamburo. Dunque,
in questo caso, nella traduzione italiana la metafora concettuale strutturale è: le gocce di pioggia
sono un tamburo.
Nella versione spagnola invece la metafora strutturale non viene riprodotta. Ancora una volta
notiamo che la traduzione spagnola non riproduce le espressioni idiomatiche e le metafore. Infatti,
in questo caso, la metafora è stata sostituita dal verbo golpear ovvero colpire. Questo verbo non ha
nessuna accezione metaforica e non rimanda come nella versione inglese o italiana al concetto del
suono continuo di uno strumento musicale.

ESEMPIO 3.

1. A toothless old man, came ambling up them, pointing, with a rather wicked grin, at an old
rowing boat bobbing in the iron-gray water below them.
2. Un vecchio sdentato venne verso di loro a passo lento, additando, con un ghigno alquanto
malvagio sulla faccia, una vecchia barca a remi che ballonzolava sulle acque grigio ferro
proprio sotto di loro.
3. Un viejo desdentado se acercó a ellos, señalando un viejo bote que se balanceaba en el agua
grisácea.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Un vecchio uomo sdentato, venne a passo lento verso di
loro, indicando, con un sorrisetto alquanto malvagio, una vecchia barca che ballonzolava
sulle acque grigio ferro sotto di loro.

In questo caso la nostra attenzione cade sull’espressione iron-gray water ovvero l’acqua grigio
ferro. Ci troviamo di fronte ad una metafora convenzionale. La metafora si basa sulla somiglianza
del colore dell’acqua al colore del ferro, dunque si può semplificare in: il colore dell’acqua è come
il colore del ferro. Questo tipo di metafora è molto utilizzata soprattutto in letteratura, per questo
motivo, possiamo affermare che si tratta di una metafora convenzionale e non creativa.
La traduzione italiana come abbiamo visto anche negli altri esempi è molto fedele al testo originale.
La metafora, infatti, è stata riprodotta con la traduzione di “acqua grigio ferro”.
La traduzione spagnola invece non ha reso la metafora. Infatti, se consultiamo il dizionario della
Real Academia Española ci accorgiamo che l’aggettivo grisáceo significa grigiastro. Dunque, si
perde l’accezione metaforica dell’aggettivo che non paragona più il colore dell’acqua al colore del
ferro ma dice semplicemente che l’acqua era grigiastra. Inoltre, in questo passo del libro possiamo
notare una traduzione tesa all’omissione, in spagnolo questa tecnica si chiama ipotraducción e
consiste appunto nell’omettere parti del discorso nel T2. In questo caso, troviamo l’omissione di
with a rather wicked grin e below them nella versione tradotta.

ESEMPI 4-5.

1. Icy sea spray and rain crept down their necks and a chilly wind whipped their faces.
2. Spruzzi d’acqua gelida e gocce di pioggia gli scendevano giù per il collo e un vento glaciale
gli frustava la faccia.
3. El mar congelado los salpicaba, la lluvia les golpeaba la cabeza y un viento gélido les
azotaba el rostro.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Spruzzi d’acqua ghiacciata e pioggia strisciavano sui loro
colli e un vento gelido frustava le loro facce.

Come si può osservare, in una stessa frase abbiamo riscontrato la presenza di due diverse metafore.
La prima è “rain crept down their necks”. Perché si può definire una metafora? Perché come tutti
noi sappiamo “crept”, passato di “creep”, significa strisciare, e l’idea della pioggia che striscia sui
colli dei protagonisti della scena evoca vivamente ciò che l’autrice intende dire. In questo caso
abbiamo identificato questa metafora come metafora di tipo creativo, non convenzionale in quanto
non rappresenta una collocazione in lingua inglese, e neanche in italiano e in spagnolo. L’abbiamo
identificata in questo modo poiché risalta la somiglianza tra il movimento della pioggia e il
movimento tipico dello strisciare.
Per quanto riguarda l’italiano si può vedere che questa accezione è stata eliminata, preferendovi un
semplice “scendere giù”, mentre nella traduzione spagnola avviene un cambio radicale della frase,
attraverso l’eliminazione del “collo”, e di conseguenza dell’intera metafora, preferendo una frase
differente: “la pioggia gli colpiva la testa”, letteralmente.

Per quanto concerne il secondo esempio, si tratta della frase “a chilly wind whipped their faces”. Il
verbo “to whip” letteralmente significa frustare, e ovviamente in questo caso essendo un’azione
compiuta da un qualcosa di non animato come il vento, si può tranquillamente parlare di
personificazione, o metafora concettuale ontologica, in quanto si attribuisce a un’entità non animata
un’azione che normalmente si attribuisce a una persona. La metafora concettuale corrispondente
sarebbe, probabilmente, “gli agenti atmosferici sono persone”.
In questo caso sia nella versione italiana, sia nella versione spagnola viene attuata una traduzione
letterale poiché la stessa collocazione è presente in entrambe le lingue meta, in italiano è una
metafora convenzionale, e i traduttori hanno deciso di mantenere la metafora nella loro traduzione.

ESEMPI 6-7.

1. The inside (of the hut) was horrible; it smelled strongly of seaweed, the wind whistled
through the gaps in the wooden walls and the fireplace was damp and empty.
2. L’interno era orribile; c’era un forte odore di alghe, attraverso le fessure delle pareti di legno
fischiava il vento e il caminetto era umido e vuoto.
3. El interior era horrible: había un fuerte olor de algas, el viento se colaba por la rendijas de
las paredes de madera y la chimenea estaba vacía y húmeda.
4. TRADUZIONE LETTERALE: L’interno era orribile; puzzava fortemente di alghe, il vento
fischiava attraverso le fessure nelle pareti di legno e il camino era umido e vuoto.

Anche in questo caso sono presenti due esempi nella stessa frase. Il primo si riferisce alla frase
evidenziata “it smelled strongly”. Cosa si può notare di particolare in questa frase? Ovviamente il
fatto che “strongly” è un avverbio che solitamente si riferisce a enti animati, soprattutto persone:
“una persona può essere forte”, un odore invece non ha la fisicità a cui l’idea di forte si accompagna.
Nonostante ciò, questa è un’espressione idiomatica di uso comune, in quanto largamente
riscontrabile nel parlato e nello scritto.
Per quanto riguarda sia la traduzione italiana, sia la traduzione spagnola, possiamo notare che la
struttura della frase viene cambiata e l’avverbio si trasforma in aggettivo, accentuando ancora di più
quanto detto finora.

Il secondo esempio riguarda la frase “the wind whistled”, a cui si può applicare lo stesso discorso di
“the wind whipped. Questo perché, così come “whip”, anche “whistle” (che significa fischiare) si
applica a enti animati come persone. La personificazione perciò anche in questo caso riguarda
l’attribuzione a un ente inanimato di caratteristiche o azioni tipiche di una persona. La metafora
concettuale alla base sarebbe la stessa dell’esempio di personificazione precedente: “gli agenti
atmosferici sono persone”.
Nella traduzione italiana l’idea del vento che fischia viene resa allo stesso modo, poiché esiste la
collocazione nella nostra lingua, mentre in spagnolo anche questa volta la frase viene cambiata
usando il verbo “colar”, letteralmente “passare per uno spazio stretto”. In questo modo si perde la
metafora e anche l’idea chiara del suono che il vento fa quando attraversa le fessure.

ESEMPI 8-9.

1. He was in a very good mood. Obviously he thought nobody stood a chance of reaching
them here in a storm to deliver post.
2. Era di ottimo umore. Era chiaro che pensava che nessuno aveva la minima probabilità di
raggiungerli per consegnare la posta, con la burrasca che c’era.
3. Estaba de muy buen humor. Era evidente que creía que nadie se iba a atrever a buscarlos ahí,
con una tormenta a punto de estallar.
In questo frammento possiamo notare la presenza di una metafora e di un’espressione idiomatica.
La metafora che possiamo evidenziare è “in a good mood” per diverse ragioni. Da un lato, essa si
può considerare una metafora ormai convenzionale che incontriamo in varie espressioni come “to
be in a good/bad mood”, che equivalgono all’italiano “essere di buono/cattivo umore” e allo
spagnolo “estar de buen/mal humor”. Tuttavia bisogna risalire all’uso originale dell’aggettivo
“good”, poiché questo si utilizzava principalmente per indicare qualità morali, da qui derivano le
espressioni “è una buona/cattiva persona”, “ha un buon/cattivo carattere” e di conseguenza
individuiamo la metafora nel fatto di utilizzare un aggettivo proprio di qualità morali per qualificare
l’umore. Dall’altro lato, è interessante notare che ci troviamo davanti anche ad una metafora
concettuale, poiché con l’utilizzo della preposizione “in”, l’autore sta considerando l’umore come
un contenitore, di conseguenza sorge la metafora: l’umore è un contenitore.
Riguardo alle traduzioni italiana e spagnola, entrambe sono fedeli, seppur l’italiano utilizzi un
superlativo, è perfettamente comprensibile data la presenza dell’avverbio “very”.
Nella stessa frase possiamo individuare la presenza dell’espressione idiomatica “stand a chance”,
che viene tradotta come “avere una possibilità”. Ci siamo chiesti quale potesse essere la relazione
tra il verbo “to stand” ed il suo significato odierno e l’accostamento alla parola “chance”. I
molteplici significati del verbo “to stand”, secondo l’Oxford Dictionary sono:
1. Have or maintain an upright position, supported by one's feet. “Lionel stood in the doorway”
 stare in piedi.
2. be situated in a particular place or position. “the town stood on a hill”  trovarsi.
3. Be in a specified state or condition. “since mother's death the house had stood empty”,
“I stand corrected”  rimanere, essere.
Non trovando un collegamento immediato, la nostra ricerca si è indirizzata verso l’origine del verbo
“to stand”, aiutandoci con l’Online Etymology Dictionary. Il verbo è attestato già a partire dal
periodo dell’Old English, sotto la forma “standan”, con vari significati, ovvero: occupy a place,
stand firm, stay, continue, be valid, ve, exist, take place, oppose, resist, attack, stand up, be on one’s
feet, consist. Come si può notare, diversi significati rispecchiano quelli moderni, tuttavia abbiamo
individuato anche le accezioni “to be”, “to exist”, entrambe attestate a partire dal 1300. Questo si
rileva un dato interessante, perché effettivamente è possibile che l’espressione “to stand a chance”,
si sia formata nello stesso periodo, poiché “chance” è un prestito dal francese, diffusosi appunto nel
periodo del Middle English. Di conseguenza, il nostro ragionamento ci ha condotto ad una possibile
evoluzione dell’espressione “to stand a chance” come “esserci una possibilità” e successivamente
come “avere una possibilità”. Sebbene in primo luogo, guardando ai significati attuali avevamo
pensato ad una generalizzazione del significato di base del verbo (“stare” o “stare in piedi”), dopo la
ricerca, abbiamo convenuto che invece, si tratti di una traccia rimasta nella lingua di un significato
del verbo che nell’attualità si è perso.
Riguardo alle traduzioni, l’italiano è abbastanza fedele, mentre lo spagnolo elimina l’espressione,
sebbene sia possibile realizzare una traduzione letterale, ma in ogni caso mantiene il senso della
frase. Inoltre, entrambe le traduzioni lasciano a desiderare in merito alla consecutio temporum, di
conseguenza tradurremmo:
- “Era di ottimo umore. Ovviamente pensava nessuno avesse la minima possibilità di
raggiungerli in mezzo alla tempesta, per consegnare la posta”.
O in maniera più libera:
- “Era di ottimo umore. Ovviamente pensava che non ci fosse alcuna possibilità che qualcuno
li raggiungesse in mezzo alla tempesta, per consegnare la posta”.
Per quanto riguarda lo spagnolo:
- Estaba de muy buen humor. Por supuesto pensaba que nadie tenía la posibilidad de
alcanzarlos allí, en medio de una tormenta, para entregar el correo.
Oppure:
- Estaba de muy buen humor. Por supuesto pensaba que no había ninguna posibilidad que
alguien los alcanzase allí, en medio de una tormenta, para entregar el correo.

ESEMPIO 10.
1. As night fell, the promised storm blew up around them.
2. Al calar della notte, la tempesta annunciata esplose attorno a loro.
3. Al caer de la noche, la tormenta prometida estalló sobre ellos.
In questo esempio, proprio al principio della frase notiamo la metafora, ormai convenzionale, “as
night fell”, ovvero “al calar della notte”. In questo caso il ragionamento è molto semplice, poiché
abbiamo riflettuto sulla metafora che soggiace all’espressione, in quanto al tramontar del sole, ciò
che effettivamente cala è la luce e discende l’oscurità, così in questa metafora la notte assume le
caratteristiche dell’oscurità.
In merito alle traduzioni, entrambe sono fedeli.
ESEMPIO 11-12.
1. The promised storm blew up around them. Spray from the high splattered the walls of the
hut and a fierce wind rattled the filthy windows.
2. La tempesta annunciata esplose attorno a loro. La schiuma delle onde altissime schizzava
sulle pareti della catapecchia e un vento feroce faceva sbattere le luride finestre.
3. La tormenta prometida estalló sobre ellos. La espuma de las altas olas chocaba contra las
paredes de la cabaña y el feroz viento golpeaba contra los vidrios de las ventanas.
4. TRADUZIONE LETTERALE: La tempesta promessa esplose attorno a loro. Spruzzi
dall’alto schizzarono le pareti della catapecchia e un vento feroce faceva sbattere le finestre
luride.
Anche in questa frase possiamo riscontrare la presenza di due diversi esempi. Nel primo esempio
siamo di fronte ad una metafora strutturale. Il phrasal verb inglese “Blow up” (nel testo coniugato al
passato) indica, genericamente, l’azione di esplodere. Il verbo accoppiato al sostantivo “Storm” è
una metafora strutturale, dato che blow up è un verbo associato agli ordigni e alle armi, non agli
eventi atmosferici, come le tempeste. Tuttavia, si tratta di espressioni convenzionali ormai riportate
in qualsiasi dizionario in tutte e tre le lingue. La metafora generica alla base, dunque, sarebbe: “gli
eventi atmosferici intensi sono ordigni esplosivi”.
Sia nel caso della traduzione italiana che in quella spagnola si è mantenuto il carattere metaforico
dell’originale e siamo, quindi, in presenza di due traduzioni fedeli. L’unica differenza di traduzione
rispetto all’originale riguarda la lingua spagnola, che traduce “around” non con il termine
corrispettivo, ma con “sobre”: vi è, dunque, un cambiamento del punto di vista, perché è come se la
tempesta esplodesse non attorno ai personaggi, ma sopra di loro, sopraffacendoli.

Nel secondo esempio, è questo il caso di una personificazione. Il sostantivo “wind” è collegato
all’aggettivo “fierce”, (feroce) che indica una caratteristica propria dell’essere umano e degli
animali. La personificazione consiste nell’attribuire ad entità o esseri inanimati caratteristiche
proprie di esseri umani. Per quanto riguarda l’italiano e lo spagnolo l’espressione metaforica è
tradotta in modo fedele, pertanto non si riscontrano grandi differenze rispetto all’originale.
Ancora una volta, per ciò che concerne più strettamente le scelte traduttive, è lo spagnolo a
presentare differenze rispetto al testo inglese. Nel caso del verbo “rattle” l’italiano riporta il
corrispettivo verbo “faceva sbattere”, riferendosi alla forza del vento che fa muovere le finestre. Per
lo spagnolo, invece, si prende in considerazione una traduzione diversa, in cui il vento non fa
sbattere, ma dà colpi sui vetri delle finestre (“golpeaba contra los vidrios de las ventanas”): dunque
il traduttore non solo cambia la prospettiva dell’azione, ma aggiunge anche elementi non presenti
nel testo originale (i vetri).

ESEMPIO 13-14.
1. The storm raged more and more ferociously as the night went on. Harry couldn’t sleep.
He shivered and turned over, trying to get comfortable, his stomach rumbling with hunger.
2. La notte avanzava e la tempesta infuriava sempre più feroce. Harry non riusciva a dormire.
Scosso da brividi, si rigirava alla ricerca di una posizione comoda, con lo stomaco che gli
gorgogliava per la fame.
3. La tormenta aumentó su ferocidad durante la noche. Harry no podía dormir. Se estremecía y
daba vueltas, tratando de ponerse cómodo, con el estómago rugiendo de hambre.
4. TRADUZIONE LETTERALE: La tempesta infuriava più e più ferocemente mentre la notte
avanzava. Harry non poteva dormire. Rabbrividiva e si rigirava, cercando di mettersi
comodo, con lo stomaco che brontolava dalla fame.
Ancora una volta possiamo osservare due esempi in una stessa frase. Nel primo, riguardante
l’espressione “The storm raged more and more ferociously”, si riscontra l’uso di una
personificazione per quanto riguarda il verbo inglese “to rage”, affiancato al sostantivo “The storm”.
Si tratta dell’esempio classico di metafora ontologica, giacché ad un essere inanimato è associato un
tratto tipico umano (in questo caso l’azione di infuriarsi).
Se la traduzione italiana è fedele all’inglese, lo stesso non può dirsi per quella spagnola. Qui, infatti,
è stata adoperata una scelta diversa: il verbo “to rage” viene sostituito dal verbo aumentar, con il
relativo complemento oggetto “ferocidad”. Si perde il carattere imperfettivo dell’azione originale,
che vuole sottolineare una progressione dell’impetuosità della tempesta; in spagnolo il verbo ha un
aspetto perfettivo, dunque non di carattere continuato. In italiano, questo corrisponderebbe al
passato remoto.
Altre differenze di carattere traduttivo si notano nella traduzione di “as the night went on”: In
Italiano, infatti, quella che in inglese è la proposizione subordinata diventa la principale; vi è, inoltre,
la presenza della coordinazione. Nel testo originale inglese, come si evince dall’esempio, la
subordinata è invece introdotta dalla particella temporale “as”. Per quanto riguarda lo spagnolo si
omette il verbo della proposizione secondaria, sostituito dalla proposizione temporale “durante” con
il relativo sostantivo “noche”.
Nel secondo esempio, che riguarda “his stomach rumblig”, a partire dall’esempio originale inglese,
siamo di fronte a una metafora strutturale. Il soggetto della frase inglese “stomach” è connesso al
verbo “to rumble”, che, nelle sue varie accezioni, indica un rumore forte e grave, simile al
rimbombo di un tuono, oppure una successione di rumori in serie. È infatti spesso associato al
rumore emesso dal motore delle macchine o a quello prodotto dai tuoni. Dunque è come se lo
stomaco fosse connesso direttamente al frastuono prodotto da un tuono o dal rombare di una
macchina in azione quando, tramite i suoi caratteristici rumori, indica che il corpo ha necessità di
introdurre cibo.
In Italiano, il verbo “to rumble” avrebbe dovuto essere tradotto genericamente con “borbottare,
brontolare”. Sia in inglese che in italiano si tratta di espressioni convenzionali ormai riportate da
tutti i dizionari; Tuttavia, in questa particolare traduzione italiana del passo in questione, il
traduttore ha fatto uso di una metafora creativa, scegliendo non di tradurre semplicemente con “lo
stomaco borbottava” (che sarebbe stata una personificazione), ma con “lo stomaco gorgogliava”. Si
è ipotizzato che questa metafora creativa, frutto dell’ingegno del traduttore italiano, sia collegabile
alla volontà di mantenere dal punto di vista stilistico la presenza di elementi acquatici che altrove
nel testo per varie ragioni si sono perse. In questo modo il traduttore non solo ricorre ad un
fenomeno di compensazione ma in modo originale ed astuto mantiene l’atmosfera acquatica iniziale.
La traduzione spagnola è fedele all’originale inglese, poiché viene utilizzata una espressione
convenzionale. Ci troviamo di fronte ad una personificazione, perché il verbo spagnolo “rugir” è
tradizionalmente associato al ruggito del leone. Si sottolinea il carattere onomatopeico del verbo,
che vuole metaforicamente riprodurre il forte rumore dello stomaco quando sono presenti gli spasmi
della fame. È chiaro che nel passaggio di traduzione tra le varie lingue si decide di sottolineare tratti
o caratteristiche che appartengono a domini semantici diversi: nel caso italiano si sceglie l’acqua,
nel caso spagnolo ci si riferisce invece al mondo animale, dei leoni nella fattispecie.

ESEMPI 15-16.

1. Dudley’s snores were drowned by the low rolls of thunder that started near midnight.
2. Il russare di Dudley era soffocato dal cupo rumore del tuono che inizió attorno a mezzanotte.
3. Los ronquidos de Dudley quedaron amortiguados por los truenos que estallaron cerca de la
medianoche
4. TRADUZIONE LETTERALE: Il russare di Dudley era affogato dai bassi tonfi di tuono
iniziati verso mezzanotte.
In questa frase abbiamo rintracciato due casi interessanti. Il primo è quando si associa il verbo to
drown, che significa “Annegare/Affogare”, al nome snores che noi, non avendo il nome
corrispondente in italiano traduciamo usando l’infinito sostantivato “il russare”. In questo caso
siamo davanti ad una metafora concettuale di tipo ontologica, esattamente si tratta di una
personificazione in quanto the snores vengono visti come un’entità capace di respirare e dunque, di
conseguenza, di annegare. Facendo delle ricerche abbiamo visto che non è una metafora
convenzionale utilizzata nel linguaggio comune. Tuttavia, la si può trovare nei racconti. Come già
detto in precedenza la scelta del verbo è anche una scelta stilistica poiché anche qui si fa riferimento
al campo semantico dell’acqua.
Per quanto riguarda la versione italiana, il verbo to drown viene tradotto con “Soffocare”. Si
mantiene dunque la personificazione anche se utilizzando un termine diverso. In spagnolo invece la
metafora si perde completamente. Infatti, si utilizza il verbo amortiguar che la RAE definisce, tra le
varie accezione, dicendo: “Hacer que algo sea menos vivo, eficaz, intenso o violento, tendiendo a la
extinción. Amortiguar la luz, el color, el ruido, un afecto, una pasión”. Il significato dunque sarebbe
quello di affievolire. La metafora ontologica si perde.

La seconda espressione su cui vogliamo porre la nostra attenzione non è una metafora, bensì
un’espressione idiomatica. Infatti si utilizza l’espressione rolls of che nasce dal verbo to roll, che il
Cambridge Dictionary definisce dicendo: “ 1. (verb) to (cause something to) move somewhere by
turning over and over or from side to side; 2. noun (SOUND) a continuous, repeated, deep sound”.
In italiano lo tradurremmo con rotolare. Indica un’azione che si ripete una e un’altra volta e che in
particolare viene utilizzata come nome riferendosi ad un suono ripetuto e profondo. In italiano, per
esprimere la stessa idea, viene utilizzato l’aggettivo cupo per tradurre low che denota un significato
più forte. Possibilmente è una tecnica di compensazione utilizzata per ovviare al problema della
mancanza di un’espressione idiomatica nella lingua italiana che corrispondesse a quella inglese.
Nella versione spagnola l’aggettivo viene totalmente. D’altro canto però, l’utilizzo del verbo
estallar in spagnolo, al posto di iniziare (empezar) può essere anche questa una tecnica di
compensazione poiché estallar, come afferma la RAE, indica qualcosa che può “ocurrir
violentamente, p.e. estallar un incendio, una revolución”. Un’accezione molto più forte di empezar.

ESEMPIO 17.

1. The lighted dial of Dudley’s watch, which was dangling over the edge of the sofa on his fat
wrist, told Harry he’d be eleven in ten minutes’ time.
2. Il quadrante luminoso dell’orologio di Dudley, che pendeva oltre il bordo del divano al suo
polso grassoccio, informó Harry che avrebbe compiuto undici anni di lì a dieci minuti.
3. El reloj luminoso de Dudley, colgando de su gorda muñeca, informó Harry de que tendría
once años en diez minutos.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Il quadrante illuminato dell'orologio di Dudley, che
penzolava sul bordo del divano sul suo polso grasso, disse ad Harry che avrebbe compiuto
undici anni di lì a dieci minuti.
L’esempio numero 17 è anch’esso un esempio di personificazione in quanto viene utilizzato il verbo
to tell, dunque un verbo da poter attribuire ad un essere umano, riferendosi ad un orologio (un
oggetto inanimato). Sia in italiano che in spagnolo viene utilizzato il verbo informare e quindi
sostanzialmente si mantiene la personificazione anche se con un verbo differente. È interessante
vedere come nella traduzione spagnola si tende molto spesso a sintetizzare e ad omettere. Infatti in
spagnolo non si parla di “quadrante dell’orologio”, bensì direttamente di reloj. Inoltre, notiamo che
le incidentali nella versione inglese e italiana vengono rese con il modo indicativo mentre in quella
spagnola con il modo gerundio, scelta dovuta a regole grammaticali proprie della lingua.

ESEMPIO 18.

1. He lay and watched his birthday tick nearer, wondering if the Dursleys would remember
at all, wondering where the letterwriter was now.
2. Restò sdraiato a guardare il suo compleanno avvicinarsi ad ogni ticchettio, a chiedersi se i
Dursley se ne sarebbero ricordati, a domandarsi dove fosse adesso l’autore delle lettere.
3. Esperaba acostado a que llegara la hora de su cumpleaños, pensando si los Dursley se
acordarían y preguntándose dónde estaría en aquel momento el escritor de cartas.
1. TRADUZIONE LETTERALE: Si distese e osservò il suo compleanno ticchettare più vicino,
chiedendosi se i Dursley si sarebbero ricordati del tutto, chiedendosi dove fosse adesso lo
scrittore della lettera
Questa frase ci presenta un esempio di metafora d’orientamento, in quanto il futuro è visto come
qualcosa che sta avanti e dunque si avvicina verso Harry. Sia in italiano che in spagnolo viene
riprodotta la stessa metafora con, rispettivamente, i verbi “avvicinarsi” e llegar. Tuttavia, abbiamo
inoltre notato come si tratti anche di una metafora ontologica in quanto l’idea del compleanno,
dunque del tempo, è un’idea astratta che però viene trattato come se fosse un elemento concreto,
ovvero un orologio e dunque “ticchetta”. In italiano, inoltre, viene applicata una nominalizzazione
trasformando il verbo to tick in “ad ogni ticchettio” mentre in spagnolo viene utilizzato il verbo
llegar e aggiunto “la hora de” per dare il senso del tempo.

ESEMPIO 19.
1. Three minutes to go. Was that the sea, slapping hard on the rock like that?
2. Ancora tre minuti. Era il mare a produrre quei forti schiocchi sullo scoglio?
3. Tres minutos para la hora. ¿Por qué el mar chocaría con tanta fuerza contra las rocas?
4. TRADUZIONE LETTERALE: Tre minuti ancora. Era il mare a sbattere forte sullo scoglio
in quel modo?

Il primo esempio fa uso della personificazione, esempio classico di metafora ontologica. Si assiste
in particolare all’uso di una costruzione che, nel suo insieme (v.+prep.), indica lo “sbattere contro
qualcosa”. La personificazione si ricollega inoltre al significato del verbo “to slap”, “schiaffeggiare”
“colpire con la mano aperta”, principalmente per il richiamo acustico del mare che sbatte contro gli
scogli.
La versione italiana fa riferimento solamente al suono prodotto dalle onde del mare. Il sostantivo
“schiocco” è infatti onomatopeico, e indica il suono prodotto da una frusta. Nell’edizione spagnola
si mantiene la costruzione tramite il verbo, ma si fa riferimento all’atto di “sbattere; urtare qualcosa”
(“chocar”) e non al suono prodotto.
ESEMPIO 20
1. The whole shack shivered and Harry sat bolt upright, staring at the door.
2. Tutta la catapecchia fu scossa da un brivido e Harry saltò su a sedere di scatto fissando la
porta.
3. Toda la cabaña se estremeció y Harry se enderezó, mirando fijamente a la puerta.
4. TRADUZIONE LETTERALE: L’intera capanna rabbrividì e Harry si mise a sedere di
scatto, fissando la porta.
Nell’esempio numero 20 siamo di fronte ad un’altra personificazione. In questo caso la metafora è
“gli edifici sono persone impaurite”, poiché il verbo “to shiver” indica l’atto di tremare (dalla paura
o per via del freddo).
La traduzione all’italiano adopera una costruzione verbale del tipo v.+c. e il sostantivo “brivido”,
mettendo in evidenza gli aspetti passivi della metafora. La versione in spagnolo mantiene la
personificazione dell’originale con il verbo “estremecirse”.

A questo punto, avendo terminato di analizzare la versione originale, ci siamo focalizzati sulle due
traduzioni, riscontrando ulteriori esempi soltanto nella versione italiana.

ESEMPIO 21.
1. (zio Vernon) Li condusse nel bel mezzo di una foresta, scese dall’auto, si guardò intorno,
scosse il capo, risalì a bordo e ripartirono.
2. He drove them into the middle of a forest, got out, looked around, shook his head, got back
in the car and off they went again.
3. Los llevó al centro del bosque, salió, miró alrededor, negó con la cabeza, volvió al coche y
otra vez lo puso en marcha.
4. TRADUZIONE LETTERALE: (Uncle Vernon) drove them right in the middle of a forest,
got out of the car, looked around, shook his head, got back in the car and they went off again.
L’esempio mostra l’uso di un’espressione idiomatica, con l’uso dell’aggettivo “bello” come
rafforzativo, che va a coprire lo stesso significato dell’avverbio “proprio”. L’esempio si può
considerare anche una metafora del contenitore, “nel mezzo” infatti fa riferimento al fatto che il
bosco è visto come un’area delimitata da confini, con un fuori e un dentro.
L’edizione spagnola (al pari dell’originale) non fa uso di avverbi o rafforzativi, mantenendo
semplicemente la metafora del contenitore con “al centro” e “in the middle”, rispettivamente.
ESEMPIO 22.
1. «Papà è ammattito, vero mamma?» chiese Dudley con voce piatta a zia Petunia verso sera.
2. ‘Dad’s gone mad, hasn’t he?’ Dudley asked Aunt Petunia dully late that afternoon.
3. «Papa se ha vuelto loco, verdad?» preguntó Dudley Ø a tía Petunia aquella tarde.
4. TRADUZIONE LETTERALE: “Dad’s gone mad, hasn’t he?” Dudley asked Aunt Petunia
with a flat voice late that evening.
Questa costruzione è stata analizzata da un punto di vista duplice: si può considerare un esempio di
metafora convenzionale, per cui “uno strumento è un compagno”, evidente per l’uso di una
preposizione (“con voce piatta”); l’aggettivo “piatto” inoltre, nel suo significato più comune, indica
caratteristiche fisiche, mentre nell’uso figurato fa riferimento a un tono di voce totalmente
inespressivo, senza variazioni di volume. Si potrebbe anche ipotizzare un richiamo “visivo”, se
teniamo in considerazione la rappresentazione grafica delle onde sonore, che mostra
occasionalmente dei picchi di frequenza.
L’edizione spagnola non fa uso di alcuna metafora, mentre la versione originale fa invece uso di un
avverbio, “dully” (“in modo annoiato”).
ESEMPIO 23.
1. Perched on top of the rock was the most miserable little shack you could imagine.
2. Appollaiata in cima allo scoglio c'era la catapecchia più miserabile che si possa immaginare.
3. Ø En cima de ella se veía la más miserable choza que uno se pudiera imaginar.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Appollaiata in cima alla roccia c'era la più miserabile
catapecchia che si potesse immaginare.

Il verbo perch in inglese sta ad indicare in primo luogo l'atto di posarsi su sostegni quali rami, pioli,
etc. compiuto da volatili, mantenendovi una posizione di riposo. È anche previsto l'uso di tale verbo
in riferimento ad altre entità che non siano dei volatili purché si trovino posate su una superficie e
ad una certa altezza da terra. Pertanto, da un lato, vi deve essere stato un processo di
metaforizzazione dal significato primario (relativo ai volatili) all'altro significato appena
menzionato; dall'altro lato, seppur convenzionale, ciò non toglie che l'espressione in questione abbia
una natura metaforica.
Mentre la metafora non è stata resa nella relativa traduzione spagnola, in italiano si è utilizzato il
termine corrispondente (il verbo "appollaiarsi"), che presenta le stesse accezioni del suo
corrispettivo in inglese; inoltre, il passaggio in questo caso dal TO al TA può essere descritto come
da una metafora generica a una metafora specifica, se si considera il significante "appollaiarsi", che
di fatto richiama l'immagine del pollo (quindi un tipo specifico di uccello), anche se può usarsi
comunque con altre entità volatili. Alla luce di tutto ciò, si conferma che nella relativa traduzione
italiana il carattere metaforico dell'originale è stato riprodotto.
Dato che il soggetto è la catapecchia, si considera che la metafora concettuale alla base di tale
espressione metaforica sia “Le costruzioni poste in alto sono volatili appollaiati”, una metafora di
tipo strutturale, sottocaso, se si vuole, della metafora concettuale più generica “le costruzioni sono
volatili”. Quest'ultima tuttavia non può includere del tutto l'espressione metaforica considerata, a
differenza invece del caso particolare della stessa menzionato sopra, visto che del dominio dei
volatili si sta solo tenendo conto dell'atto dello stare appollaiati da parte loro (e trasferito al dominio
oggetto, "le costruzioni") e non di altri elementi quali le ali, il fatto che volino, etc., anche se facenti
parte comunque di tale dominio origine.
Pertanto sono possibili solo alcune corrispondenze ontologiche fra i due domini. Per esempio, “Le
Fondamenta di Una Costruzione Posta in Alto Sono Le Zampe di Un Volatile Appollaiato”, oppure
“La Stabilità di Una Costruzione Posta in Alto e Fondante su Una Superficie È La Posizione di
Riposo Mantenuta da Un Volatile Appollaiato”, etc. Corrispondenze d'altro tipo, per esempio, fra i
lati del tetto e le ali dell'uccello suonerebbero più ricercate e di tipo creativo, tuttavia non
impossibili, sempre in relazione al contesto in cui vengano riscontrate in forma di espressioni
metaforiche. Fra le due immagini coinvolte vi è una certa coerenza ma non consistenza (come nella
maggior parte delle metafore concettuali) e il dominio origine struttura solo parzialmente il dominio
oggetto in questione.

ESEMPIO 24.
1. S̒ torm forecast for tonight!̓ said Uncle Vernon gleefully, clapping his hand together.
2. «Le previsioni del tempo annunciano tempesta!» disse zio Vernon in tono gaio, battendo le
mani.
3. «¡Han anunciado tormenta para esta noche!» anunció alegremente tío Vernon, aplaudiendo.
4. TRADUZIONE LETTERALE: «Tempesta annunciata per stanotte!» disse zio Vernon
allegramente, battendo le sue mani.
In questo caso sono stati riscontrati due esempi attinenti al tema trattato a partire dalla traduzione
italiana. Nel primo esempio, il verbo "annunciare" accostato alle "previsioni del tempo" farebbe
pensare in un primo momento ad un caso di personificazione. In realtà, l'attribuzione alle previsioni
della capacità di "annunciare qualcosa" qui funziona in quanto il soggetto rappresenta
metonimicamente coloro i quali effettivamente sono i fautori dell'annuncio della tempesta prevista
per la notte: la relazione metonimica è dunque L'AZIONE PER L'AGENTE.
Si potrebbe pertanto affermare che in italiano si sia tradotto più del dovuto sulla base di tale
riscontro; in realtà si ritiene che il traduttore (in modo del tutto legittimo a nostro avviso) abbia
scelto un modo di esprimersi più comune in italiano quando si parla di previsioni meteo: una
traduzione letterale dell'originale pur mantenendo il senso, non avrebbe funzionato in italiano da un
punto di vista stilistico, essendo una formula abbastanza infrequente quando in un contesto
informale una persona afferma di aver sentito che secondo il meteo è prevista pioggia o tempesta
come in questo caso. È più comune usare la formula metonimica in questione, "le previsioni del
tempo" o solo "le previsioni" ad esempio.
Sempre partendo dalla traduzione italiana, anche nell'altro esempio si è riscontrata una particolarità
rispetto all'originale. Mentre nel testo inglese il riferimento allo stato d'animo allegro dello zio
Vernon avviene tramite un avverbio e in modo diretto, nella relativa traduzione italiana ci si
riferisce in maniera più indiretta, ovvero parlando più che altro del tono della sua voce, da cui
scaturisce tuttavia la contentezza del suo stato d'animo in quel momento: vi si legge pertanto la
relazione metonimica L'EFFETTO FISIOLOGICO PER L'EMOZIONE. Inoltre, nella preposizione
"in" si registra una metafora concettuale di tipo ontologico abbastanza comune nel linguaggio, “gli
stati emozionali sono contenitori”.

ESEMPIO 25.
1. It was freezing in the boat.
2. Sulla barca faceva un freddo cane.
3. En el bote hacía un frío terrible.
4. TRADUZIONE LETTERALE: Si congelava sulla barca.

Nelle due traduzioni si notano delle variazioni stilistiche rispetto all'espressione originale: in
entrambe si perde la forma progressiva dell'inglese (la quale tende a conferire un carattere più
accentuato agli eventi a cui si riferisce) a vantaggio dell'imperfetto: tale uso privilegia una scelta di
tipo stilistica nelle due LA, dato che la riproduzione in ambo i casi della forma continuata
suonerebbe ridondante nei rispettivi sistemi linguistici di arrivo. Di più comune uso è invece
l'impiego dell'imperfetto in questo caso, compensando alla perdita di enfasi trasmessa dalla forma
progressiva in inglese attraverso l'aggiunta di un modificatore all'entità "freddo" nelle due
traduzioni: in quella spagnola si ha dunque un'iperbole, mentre in quella italiana si realizza
un'espressione idiomatica che potrebbe pertanto avere un'origine metaforica.
Dall'analisi della stessa, la corrispondenza che parrebbe realizzarsi è fra l'intensità del freddo e
l'aggressività del cane. I due aspetti condividono il fatto di rappresentare obiettivamente delle
condizioni avverse o ostili per un potenziale percettore. Pertanto la metafora concettuale di tipo
strutturale alla base dell'espressione potrebbe essere “Le condizioni avverse sono animali feroci”. È
importante specificare che il dominio origine sia una classe particolare di animali ("feroci", per
l'appunto) e non animali qualunque, considerando che il tratto delle entità in questione che interessa
in questo caso è "l'aggressività". Si pensi, ad esempio, all'espressione "fare un caldo da leoni", dove
del leone ciò che interessa davvero si ipotizza possa essere non tanto il fatto di essere un animale,
ma un "animale feroce", la cui aggressività attribuitagli viene fatta corrispondere all'intensità del
caldo.
Tuttavia si ritiene anche che tale metafora concettuale si combini con un'altra, ovvero, “troppo è
negativo”: riflettendoci, mentre l'intensità del freddo non è un freddo qualsiasi, ma un "eccesso" di
freddo rispetto al percettore, l'aggressività del cane è un "eccesso" di rabbia; inoltre, il tratto in
comune fra le due accezioni, ovvero "l'avversità", rappresenta anch'esso un eccesso di condizioni
negative, sfavorevoli o spiacevoli, risultando pertanto "avverse" sempre a discrezione del percettore,
superando in questo modo la soglia del mero "fastidio", giungendo fino al terreno della "ostilità". In
questo caso, fra le due immagini coinvolte (quella del freddo intenso e del cane rabbioso) vi è
coerenza ma non consistenza.

Calogero Di Salvo
Veronica Failla
Letizia Flores
Jessica Agata Gerico
Marta Giordano
Calogero Gueli Alletti
Giorgia Viviano

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