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aree motorie e premotorie, scende lungo il mesencefalo fino alle piramidi bulbari dove circa l’85%
di queste decussa formando le vie piramidali crociate ed il 15% rimane ipsilaterale formando le
vie piramidali dirette. Entrambe queste vie fanno sinapsi con motoneuroni alfa e gamma
localizzati nel midollo spinale.
Gli assoni delle vie piramidali crociate fanno sinapsi con le unità motorie dei muscoli distali
controlaterali
Gli assoni delle vie piramidali dirette fanno sinapsi con le unità motorie dei muscoli prossimali
sia controlaterali che ipsilaterali.
Fascio (o tratto) cortico-bulbare: è una via motoria a due neuroni della sostanza bianca che
collega la corteccia motoria nella corteccia cerebrale alle piramidi midollari ed è principalmente
coinvolto nel portare la funzione motoria dei nervi cranici non oculomotori
Fascio (o tratto) cortico-spinale: è una via motoria che inizia dalla corteccia cerebrale che termina
sui motoneuroni inferiori e sugli interneuroni nel midollo spinale, controllando i movimenti degli
arti e del tronco
l movimento volontario e la forza dell’attività nervosa (in particolare quella parte della forza legata
al tono muscolare) non vengono generati semplicemente attraverso una sinapsi tra il primo
motoneurone che comanda il secondo...ma viene generata attraverso modulazione dell’arco
riflesso, che esiste e funziona a livello segmentale in maniera anche indipendente dalla
modulazione cortico-spinale
IN DEFICIT:
IN AUMENTO:
IPERTONO: un danno a livello del primo motoneurone determina un’accentuazione dell’arco
riflesso quindi una condizione di aumento del tono muscolare, il paziente lo percepisce tramite
perdita di forza, se cronicizza avverte rigidità.
SPASTICITA’: Termine che indica una cronicizzazione dell’ipertono (il neurologo lo valuta evocando
l’arco riflesso tramite il martelletto riflessi osteo-tendinei. In questo esame è importante valutare
l’asimmetria dei riflessi osteo-tendinei tra i singoli arti o tra arti superiori ed inferiori.
CONVULSIONI: Eccesso di attività spontanea che si presentano in corso di una crisi epilettica. Oltre
queste abbiamo crisi simil-compulsive ovvero le clonie. Queste possono essere spontanee
(significato simil-epilettico) oppure evocate dal medico.
Le mioclonie sono quelle epilettiche mentre le clonie quelle in corso di spasticità.
Un eccesso del controllo del movimento volontario e quindi di inibizione causeranno le sindromi
parkinsoniane (molto frequenti nell’anziano) in cui avremo un eccesso di rigidità del movimento,
tremore a riposo, bradicinesia (lentezza nei movimenti) e facies amimica.
La rigidità, tipica nel parkinson, è caratterizzata da cedimento a ruota dentata. Ovvero se faccio
flettere il braccio al paziente durante la flessione toccandolo sento che cede come se fosse un
ingranaggio.
- Quelle dell'apparato digerente incluso le salivari, per il simpatico, sono inibenti mentre per il
parasimpatico sono attivanti. Infatti nell’apparato digerente il simpatico rallenta la peristalsi.
- Nel cuore il simpatico attiva e aumenta la frequenza cardiaca aumenta la intensità della
contrazione muscolare, il parasimpatico rallenta la contrazione la funzione cardiaca ma
soprattutto la frequenza cardiaca.
- Nella cute contrae le arteriole (così come nelle altre sedi d'organo il simpatico contrae le
arteriole) e stimola la secrezione delle ghiandole sudoripare,
le sedi del simpatico sono prevalentemente a livello centrale; le attività partono prevalentemente
dal midollo spinale dorsale e in parte lombare. Invece le sedi anatomiche del parasimpatico sono
prevalentemente a livello del tronco cerebrale dove parte il nervo vago e altri nervi che invece
raggiungono l’organo bersaglio attraverso i nervi cranici e dal midollo spinale sacrale.
uno dei centri fondamentali di integrazione e di generazione dell’attività del sistema nervoso
autonomo è posta a livello della
SOSTANZA RETICOLARE del tronco: sono nuclei grigi posti nella parte bassa del tronco con una
proiezione diffusa prevalentemente verso il basso (verso il midollo spinale o verso il vago) e infatti
è chiamata sostanza reticolare ascendente, posta immediatamente sotto alla sostanza reticolare
che proietta verso la corteccia e che mantiene i livelli sonno-veglia.
Il punto importante da ricordare sul piano anatomico è che i gangli dove fanno sinapsi i primi
neuroni afferenti del sistema nervoso autonomo non sono gangli paraspinali del sistema nervoso
sensitivo, ma sono gangli anterospinali (quindi posti davanti al midollo spinale e alla colonna
vertebrale) dai quali poi si diparte un secondo neurone efferente e che hanno una disposizione
anatomica ben diversa dal sistema nervoso parasimpatico in cui i gangli della fase efferente sono
localizzati prevalentemente nell’organo bersaglio o vicino all'organo bersaglio.
COMA
Quindi la perdita di coscienza è sempre una disfunzione diretta per una lesione diretta o indiretta
per un aumento di pressione sulla sostanza reticolare del tronco.
Quindi quando abbiamo un coma transitorio questo sarà legato al danno transitorio e quindi al
recupero delle funzioni di questa struttura; se un coma è persistente e dura più di qualche mese, lo
chiamiamo stato vegetativo.
Questo è uno stato però in cui il paziente respira ed ha funzioni vitali mantenute anche senza
l'aiuto di macchine, quindi senza l'aiuto di respiratori o di monitoraggi cardiaci o infusione
continua di farmaci.
Questo è molto diverso invece dall’altro livello di coma profondo in cui il paziente è mantenuto in
vita da autorespiratori: in questo caso il danno del tronco è stato esteso alla sostanza reticolare
discendente e quindi alle funzioni vitali tra cui quelle respiratorie.
I livelli di coma sono diversi: possiamo andare da un semplice stato soporoso tendenzialmente
benigno che tende di regola recuperare, a livelli più profondi del coma che sono quantificati dal
livello, per esempio, di reazione agli stimoli verbali, agli stimoli dolorosi (ad esempio un pizzicotto
sul braccio), oppure sono quantificabili a livello di semplici stimoli tattili. La quantificazione esatta
del livello di coma viene utilizzata nel triage di Pronpto Soccorso attraverso una scala chiamata
GLASGOW COMA SCALE
Abbiamo le disfunzioni urinarie che sono definite da due termini: ritenzione o incontinenza.
Queste sono valutate poi anche strumentalmente in molti modi come con l’esame urodinamico (in
particolare) ma anche per esempio con l'ecografia pre e post minzionale. Poi abbiamo le
disfunzioni erettili per quanto riguarda la funzione sessuale dell'uomo o le disfunzioni del
funzionamento vaginale per quanto riguarda la donna.
Un'altra disfunzione molto importante che ci può interessare come odontoiatri è la secchezza
delle fauci legata ad un malfunzionamento delle ghiandole salivari o la secchezza degli occhi
legata ad un malfunzionamento delle ghiandole lacrimali, spesso ambedue legate ad un
malfunzionamento dell’innervazione.
PATOLOGIE CEREBROVASCOLARI
Sono patologie che riguardano prevalentemente i DISTURBI DELLA VASCOLARIZZAZIONE
ARTERIOSA ma molto importanti sono anche le patologie del letto venoso.