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I CINQUE SENSI

Propriocezione ed enterocezione
Il test di fukuda ha dimostrato come una persona per muoversi usi la propriocezione, l’abilità di
muoversi nello spazio senza dover guardare i movimenti che si fanno. Avviene anche grazie al sistema
vestibolare, che si trova nell’orecchio, organo molto utile per l’equilibrio. Se si ha un
malfunzionamento, come nel caso di Ian Atermana, si ha il controllo del proprio corpo solo se lo si
vede. L’enterocezione consiste invece nel sentire i segnali interni che ci manda il nostro corpo. Spesso
ci si accorge proprio di avere un corpo grazie al dolore. Questi due fattori hanno in comune i cinque
sensi, i quali hanno in correlato un organo di senso che li rappresenta:
- Olfatto, naso
- Tatto, pelle
- Vista, occhi
- Udito, orecchie
- Gusto, lingua

Il sistema nervoso
Un sistema è caratterizzato da cellule uguali, mentre un apparato da cellule differenti.
I neuroni sono le cellule specializzate del sistema nervoso. Questi mandano e ricevono informazioni
grazie agli impulsi nervosi. Troviamo il sistema somato-sensoriale, che reagisce alle sensazioni tattili.

- Assone, è l’impulso che va in avanti verso un altro neurone


- Guaina mielinica, ricopre gli assoni
- Albero dendritico, riceve gli impulsi dagli altri neuroni.
È legata ad un assone ed è composto da dendriti.
- Sinapsi, è l’evento di collegamento tra dendrite e assone.
L'impulso parte e poi viene assorbito.

Il sistema nervoso ha funzioni infinite:


- Respirazione
- Digestione
- Movimento
- Pensiero
- Ragionamento
- Funzioni del corpo generali
- Immedesimazione / empatia
- Termoregolazione

Il cervello
Il cervello è formato da 4 lobi: frontale, parietale, occipitale e temporale. È formato da 2 emisferi,
quello sinistro e quello destro. Il cervello, a differenza di altri organi, ha delle funzioni lateralizzate,
poiché sono presenti solo da un lato, questo serve per fare in modo che si riesca a specializzare meglio
in alcune cose.
SNC E SNP
Il sistema nervoso centrale è composto dal cervelletto e dal midollo spinale. Sotto al
cervello troviamo il tronco encefalico, in cui si trovano i centri vitali, che servono a far
in modo che i nostri organi funzionino autonomamente, senza il nostro controllo,
come ad esempio per il respiro.
Sotto parte poi il midollo spinale, in cui troviamo degli ammassi di neuroni chiamati
gangli. Da lì si diramano i neuroni, che vanno a toccare ogni parte del nostro corpo.
L’insieme di cervello, cervelletto w tronco encefalico è chiamato encefalo. Questi sono
un gruppo unico che però svolgono funzioni differenti.
Troviamo poi il sistema nervoso centrale, composto da motoneuroni e fibre sensoriali.
A sua volta si suddivide in SNA e SNS.
Il sistema nervoso autonomico gestisce le cose fuori dalla nostra volontà, le cose che
non controlliamo. Ad esempio, il respiro e il battito del cuore.
Il sistema nervoso somatico invece è fatto da neuroni di connessione. Hanno un solo
scopo, ovvero comunicare il contatto tra il sistema nervoso centrale e autonomico.

I filtri sensoriali
I filtri sensoriali sono presenti su ogni organo di senso e trasformano i sensi percepiti in imput.
Questi filtri sono dei recettori e si differenziano per varie caratteristiche
- Lo stimolo sensoriale che li attiva. Pressione, dolore, calore.
- Il campo recettivo. Cambiano in base allo stimolo e alla grandezza. Un ampio spazio è poco
sensibile poiché un singolo recettore manda un solo imput. Spazi più ampi faranno in modo che si
tocchi sempre lo stesso recettore e difficilmente due diversi, quindi l’imput percepito sarà uno
soltanto. Viceversa, uno spazio più piccolo sarà più sensibile poiché sarà più probabile stimolare
campi recettivi diversi.
- Tempo di adattamento, alcuni recettori hanno un rapido adattamento, altri ci mettono di più. Se
lo stimolo è sempre lo stesso per molto tempo, i recettori non manderanno più il segnale al
cervello, ma ne manderanno uno nuovo solo quando lo stimolo sarà cambiato.
Sono veloci, fast adapted FA-> scaricano quando c’è tocco iniziale e finale, silenti nel mezzo.
Sono lenti, slow adapted SA-> scaricano quando sono silenti gli FA. Rimane silente il resto.

I recettori tattili
I recettori tattili si trovano sulla pelle, la quale ha una superficie di 1,80 m2 e una massa di 4kg.
- Meccanocettori, stimoli che riguardano la pressione. Scaricano quando ricevono una
pressione sulla pelle. È il tatto in senso classico, quello più comune.
- Termocettori, stimoli che riguardano la temperatura. Sensibili alle variazioni della
temperatura. Non alla temperatura in generale.
- Nocicettori, stimoli che riguardano il dolore. Proviamo in qualunque parte il dolore perché
siamo pieni di nocicettori.
I MECCANOCETTORI
I meccanocettori li troviamo in vari strati della pelle:
- Epidermide:
- Cellule di Maisner (FA, campi piccoli) -> vibrazioni a
bassa frequenza, per correggere la presa, motilità
fine
- Cellule di Merkel (SA, campi piccoli) -> texture,
forma, leggere il breil
Questi due sono superficiali perché è il tocco
immediato, sono più veloci a comunicare al cervello che
c’è stato un tocco sulla pelle.
- Derma:
- Corpuscoli di Pacini (FA, campi grandi) vibrazioni ad alta frequenza, motilità fine, utilizzo di
strumenti. Oggetti nuovi.
- Terminazioni di Ruffini (SA, campi grandi) posizionare le dita rispetto a una presa. Avere una
presa stabile. Grasping -> riflesso neonatale
Comunicano cose generali, di cui non ci interessa la localizzazione.

I TERMOCETTORI
Si trovano sia nel derma che nell’epidermide e segnalano le variazioni della temperatura sulla pelle.
Per mantenere una stabilità corporea abbiamo due tipi di termocettori:
− Fibre per il riscaldamento, scaricano quando la temperatura si alza, la massima temperatura è di
45 gradi
− Fibre per il raffreddamento, scaricano per sentire quando la temperatura si abbassa, la
temperatura minima che il nostro corpo può sopportare è di 15 gradi
Il sistema corporeo cerca di raggiungere l’omeostasi, ovvero uno stato di mantenimento dell’equilibrio
interno al variare delle condizioni esterne.

I NOCICETTORI
I nocicettori sono il terzo tipo di recettori tattili, le fibre del dolore reagiscono a tre segnali:
− Dolore acuto, dolore ad una parte del corpo, come un taglio
− Dolore potenziale, le fibre comunicano al cervello il dolore anticipatamente (come il dolore che
senti prima di un prelievo vedendo l’ago della siringa). Comunicano anche il dolore in senso
empatico provando dolore alla vista di qualcun’altro che lo prova
− Le temperature estreme, sopportazione 15/45°C
Il dolore è indifferenziato, infatti quando ci si fa male, altrimenti solo con il tatto non si capisce del
tutto. Si hanno due tipi di fibre del dolore:
- Fibre A-Delta, grandi pressioni dolorose e eccessi di temperatura. Le vie sono mielinizzate, quindi
più veloci
- Fibre c, stimolazioni intense varie. Le vie non sono mielinizzate, quindi più lente
La sensazione dolorosa avviene in due stadi: prima c’è la frusta dolorosa e poi c’è la sensazione
pulsante che rimane. Questo probabilmente è dovuto all’attivazione successiva di fibre diverse.
Giacomo Rizzolatti era un neuroscienziato italiano che nel 1992 ha scoperto i neuroni specchio. Il suo
è un caso di serendipità, infatti, cercando di scoprire la funzione del cervello dei macachi, ha scoperto
la presenza di alcuni neuroni specchio. Stava utilizzando l’elettroencefalogramma, EEG, per visionare
le attività delle zone del cervello del macaco. Dimenticandosi il macchinario acceso, inizia a mangiare
delle noccioline e in questo modo vede come alcune aree del cervello della scimmia funzionavano
anche se non stava svolgendo delle attività. Così scopre la presenza dei neuroni specchio.

Le vie del tatto


Le fibre sensoriali arrivano ad essere lunghe fino a 2 metri. Passano per il midollo spinale. Partono
fibre singole e man mano si uniscono in fasci più grandi. Ci sono due vie principali:
- Via spinotalamica, parte dal midollo spinale e arriva al talamo, il centro della nostra testa. È il
centro dello smistamento della sensorialità, arrivano tutte le fibre nervose di tutti i sensi e poi
vengono smistate nelle varie arie del cervello. Questa è la via più antica e lenta perché fa tante
sinapsi.
- Via dorsale, è la più veloce, recente e fa meno sinapsi.

I segnali nervosi tattili arrivano alla corteccia


somatosensoriale.
Le aree vicine della pelle sono rappresentate da delle
aree adiacenti nella corteccia somatosensoriale, S1.
Così si crea l’Homunculus somatosensoriale, la
rappresentazione di come il nostro cervello elabora le
nostre sensazioni tattili e come ci si vede.
Le zone della pelle con una maggiore presenza di
recettori tattili, sono rappresentate più grandi, e
viceversa.

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