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ALLE ORIGINI DEL ROMANZO RUSSO

■ Il romanzo arriva in Russia nella prima metà dell’Ottocento

■ La Russia è uno stato autocratico e illiberale


⇨ potere assoluto nelle mani dello zar Pietro il Grande

■ I due principali scrittori russi sono Puškin e Gogol’


⇨ si occupano di raccontare la storia e la società russa contemporanea
⇨ spesso usano il punto di vista dei contadini o dei piccoli borghesi
ALEKSANDR PUŠKIN

■ Considerato il padre del romanzo russo

■ Nasce a Mosca il 6 Giugno 1799

■ Il 10 Febbraio 1837 viene assassinato da un corteggiatore di sua moglie

■ Nel 1824 è costretto a lasciare Pietroburgo in seguito alla pubblicazione di


alcuni epigrammi, poi censurati, contro lo zar Alessandro I e l’aristocrazia

■ Scrive molto (liriche, poemi, opere teatrali, fiabe e romanzi storici)

■ Opere più importanti : “Eugenio Onegin” e “La figlia del capitano”


EUGENIO ONEGIN
■ Composto tra il 1824 e il 1830, in poesia, con strofe composte da 14 versi

■ Considerato l’atto fondativo della letteratura russa moderna

■ Romanzo pubblicato prima a puntate, poi in volume

■ Eugenio è un nobile, non ancora ventenne, già stanco della vita


⇨ è ipocondriaco

■ Analogia tra Eugenio e Werther di Goethe


⇨ personalità tormentata e molto complessa
Trama
Onegin è un giovane ricco piuttosto egocentrico e molto coccolato dai nobili di Pietroburgo.
Disilluso e annoiato, si ritira in campagna, dove stringe amicizia con un giovane poeta, Lenskij,
che ha invece un animo puro e idealista.
I due frequentano la casa della famiglia Larin: Lenskij si fidanza con una delle due figlie, Ol’ga,
mentre l’altra, Tat’jana, si innamora di Onegin e glielo confessa in una lunga lettera.
Onegin respinge Tat’jana e corteggia, per noia e per fare un dispetto a Lenskij, Ol’ga,
scatenando la rabbia dell’amico poeta, che lo sfida a duello.
Onegin e Lenskij si battono e quest’ultimo rimane ucciso.
Alcuni anni dopo Onegin incontra a Pietroburgo Tat’jana, che nel frattempo è andata in sposa a
un generale.
Stavolta le parti si ribaltano; Onegin si rende conto di amarla e la corteggia, ma lei, pur
amandolo ancora, lo rifiuta per fedeltà al marito.
LA FIGLIA DEL CAPITANO
■ Composto nel 1835, ispirandosi ai “Promessi sposi” di Manzoni

■ Ambientato nel sud della Russia durante la rivolta dei cosacchi

■ A tratti il romanzo assume un andamento fiabesco, per questo si può dire che
deve essere letto come “un’antica fiaba russa”

■ Descrive in modo accurato la situazione storica della Russia del 1700


⇨ mette in risalto le sofferenze e le condizioni di vita delle popolazioni più povere
⇨ si ribellano con sommosse che vengono spesso represse nel sangue
Trama
Il diciassettenne Pёtr Grinёv viene travolto da una tempesta di neve.
Viene soccorso da uno sconosciuto e per ricompensarlo il giovane gli dona la sua
pelliccia.
Una volta tornato alla fortezza Grinëv si innamora di Màr’ja, figlia del Capitano, e
combatte in duello per avere la sua mano.
Un giorno la fortezza viene assaltata dai soldati di Pugačëv e i soldati giustiziati,
tranne Grinëv, che viene riconosciuto dal capitano, l’uomo a cui aveva donato la
sua pelliccia come segno di ringraziamento.
Il giovane viene quindi accusato di tradimento e arrestato ma, in seguito
all’intercessione di Màr’ja presso l’imperatrice Caterina II, viene rilasciato e i due
potranno finalmente sposarsi.
NIKOLAJ GOGOL’
■ Nasce in Ucraina il 31 Marzo 1809

■ Trascorre l’infanzia in provincia


⇨ ispira la sua narrativa

■ Durante il suo soggiorno a Pietroburgo entra in contatto con la corte degli zar
⇨ inizia a scrivere ispirandosi alla storia nazionale e ai costumi contemporanei

■ É il primo romanziere che descrive la vita quotidiana nella Russia del suo tempo
in maniera realistica

■ Scrive soprattutto romanzi e opere teatrali


⇨ le opere maggiori sono “Racconti di Pietroburgo” e “Le anime morte”
RACCONTI DI PIETROBURGO
■ Antologia di tre racconti facenti parte della raccolta “Arabeschi” del 1835 e due
racconti successivi, “Il naso” pubblicato nel 1836 e “Il cappotto” nel 1842

■ Uomini comuni e fatti quotidiani innescano spesso situazioni assurde e


paradossali, causando un senso di smarrimento nel lettore

■ “Il naso” racconta di un barbiere che, facendo colazione, trova il naso di un


cliente all’interno del suo panino

■ Costruisce un ritratto ironico della società russa ottocentesca, intrappolata in un


labirinto burocratico nato dalle numerose riforme dello zar Pietro I
LE ANIME MORTE
■ Ѐ un grande poema edificante che ha lo scopo di mettere in guardia i lettori
dell’immortalità del mondo contemporaneo

■ Il romanzo ruota attorno alle vicende del consigliere Pavel, un “eroe mediocre”

■ Il libro avrebbe dovuto avere un seguito ma Gogol’ ha una crisi che lo porta ad
aderire a posizioni reazionarie

■ Ѐ molto difficile affezionarsi ai personaggi del racconto poiché al centro della


scena è posto il grigiore dell’esistenza quotidiana
Trama
Pavel è un consigliere che viaggia attraverso la Russia comprando "anime morte",
i nomi dei contadini morti dopo l'ultimo censimento sui quali i proprietari dovevano
pagare le tasse fino al censimento successivo.
Ciò che vuole è usare quei nomi per ottenere l'assegnazione di terre concesse
solo a chi poteva dimostrare di possedere un certo numero di servi della gleba.
Questa diabolica idea, che Pavel sperava di tenere nascosta, viene invece rivelata
da Korobočka che, dopo aver venduto le anime morte, si reca a chiederne il valore
di mercato, temendo di essere stata truffata. Il
piano viene quindi svelato e a Pavel non resta che la fuga.

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