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Appoggia in Italia centrale tutte le citta di fazione guelfa (contro

imperatore) e interviene nella lotta dinastica che succede dopo la


morte di Enrico 6. Si apre perché dopo la morte di Enrico 6 Federico
2 è solo re di Sicilia (che comprende campagna, Lazio e puglia). Il
papa favorisce però Ottone 4 perché quest’ultimo gli dà diversi
favori: ottiene ducato di Spoleto, Ancona e una parte della città di
Bologna. Non si accontenta e scomunica ottone 4 e nomina re di
Germania Federico 2. Innocenzo 3 per spiegare il rapporto tra
imperatore e papa utilizza la metafora del sole e della luna.
Innocenzo 3 utilizza tutti i metodi a sua disposizione per preservare
la cristianità. Anche nel 13-14 secolo troviamo dei movimenti per
riformare la chiesa: interni ed esterni: valdesi e catari (provengono
dalla Francia meridionale e chiedono il ritorno alla povertà
evangelica e pensavano non fosse possibile riconoscere la gerarchia
ecclesiastica). Innocenzo 3 dato i suoi ideali evoca una crociata
contro i catari e nel 1215 con il 4o concilio lateranense li fa eretici
insieme ai valdesi. I movimenti che vengono accettati sono due:
Francescani (nascono dal basso fondati da Francesco D’Assisi e
chiedevano il ritorno alla povertà assoluto e pregavano nelle città per
far rispettare il vangelo ) e i domenicani (formati da dei dotti, uomini
colti che hanno studiato, chiedevano il ritorno alla povertà assoluta
ma Innocenzo 3 fa entrare questi nel tribunale d’ inquisizione e
hanno sempre ruoli molto alti (fondato nel 1215 deve condannare gli
eretici e ha il compito di fare l’elenco dei libri proibiti). Federico 2 è
cresciuto e vissuto nel regno di Sicilia e fin da subito rivolge la sua
attenzione alla parte meridionale dell’Italia e diventa nel 1220
imperatore. Riesce a sconfiggere Ottone 4 nella battaglia di Bouvinie
perché con Giovanni senza terra si schiera Ottone 4 mentre con
Augusto Federico 2 (Innocenzo 3 indirettamente). Con questo
Innocenzo 3 scomunica Ottone usando come scusa la sconfitta.
Quando diventa imperatore centralizza il potere in meridione a
discapito dei baroni Normanni facendo una riforma amministrativa:
nomina di un corpo (insieme di funzionari) scelti da lui che dovevano
amministrare il territorio per suo conto e quindi limitavano il potere
dei baroni. A Napoli istituisce nel 1224 anche un’università dove
andranno educati coloro che futuramente diverranno funzionari.

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