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LA TRADIZIONE NORRENA – IL GERMANICO SETTENTRIONALE

RAMO OCCIDENTALE: norvegese, islandese, feroese


RAMO ORIENTALE: danese, svedese, gutnico

Fase antica del germanico settentrionale


- Protonordico (III alla metà circa del VI sec.) I primi documenti risalgono al III sec. d.C.: si tratta di
iscrizioni runiche, è una lingua ancora arcaica e mantiene molti tratti presenti anche in altre lingue
germaniche. (VI-VIII sec.) Hanno luogo una serie di fenomeni fonetici che iniziano a distinguere più
nettamente il nordico dalle altre lingue germaniche. Tuttavia, all’interno del gruppo nordico si
mantiene fino al 1000 c. una sostanziale unità linguistica, designata “scandinavo comune”. I
documenti sono ancora iscrizioni runiche, ma fra VIII e IX sec. viene elaborata una variante di
alfabeto di solo 16 rune, rispetto alle originarie 24. Si limita l’inventario dei caratteri a scapito di
quelli poco utilizzati.
- Età vichinga (VIII-XI sec.) Nel periodo vichingo si amplia l’area di diffusione dei dialetti nordici: dalla
penisola scandinava e dalla Danimarca si fondano insediamenti in Islanda (874 c.) e Groenlandia,
nelle isole britanniche, lungo le coste del Mare del Nord e del Mar Baltico fino in Russia. Fra il X e il
XII sec. i contatti con altri popoli e l’azione di missionari nelle regioni nordiche favoriscono la
graduale conversione al Cristianesimo. Questo comporterà l’adozione dell’alfabeto latino e la
produzione di manoscritti, che diventeranno i documenti principali delle lingue nordiche, mentre le
rune resteranno relegate all’uso epigrafico. Prima della fine di questo periodo inizia a profilarsi,
all’interno dell’area nordica, una differenziazione linguistica fra un gruppo orientale e uno
occidentale.

Nordico occidentale (antico islandese e antico norvegese)


Nordico orientale (antico svedese e danese)

Con la diffusione dell’alfabeto latino, si inizia a mettere per iscritto, nel sec. XII, la ricca tradizione letteraria,
che finora era stata tramandata solo oralmente. A partire dalla metà del sec. XI si afferma una lingua
sovraregionale della cultura, nota come “nordico antico”, “islandese antico” o “norreno”, la cui fioritura
durerà fino alla metà del sec. XIV.
Già dai secoli precedenti cominciano però a svilupparsi differenze che danno vita alle singole lingue
nazionali: dallo scandinavo occidentale derivano norvegese, islandese e faroese: dal gruppo orientale
danese, svedese e gutnico (sull’isola di Gotland fino al XVI sec.).

Nella fase moderna


Il nordico insulare (islandese e feroese) più conservativo
Il nordico continentale (danese, norvegese e svedese) oresenta una maggiore semplificazione morfologica e
un lessico fortemente influenzato dal bassotedesco, e una certa affinità al suo interno.

I vichinghi
Europa e Nord entrano in contatto grazie al dinamismo dei vichinghi (circa 800-1050 d.C.). Se vichinghi
suggerisce un’identità comune, sul finire di questo periodo i dialetti scandinavi cominciano a differenziarsi e i
primi nuclei nazionali a formarsi in Danimarca, Norvegia e Svezia. Il confine tra Svezia e Danimarca non è
però quello attuale: il mare collega due sponde danesi dello Stretto (Sund), e il confine è dato dalle regioni
montuose dell’odierna Svezia meridionale. I norvegesi occupano le Foroyar e l’Islanda (ca. 870-930), e da qui
la Groenlandia; mentre danesi e norvegesi si stanziano per un periodo, con sorti alterne, nelle Isole
Britanniche (Danelaw). Gli uomini del Nord (normanni) che occupano la regione settentrionale della Francia
sono assimilati alla lingua e cultura francese in poche generazioni, e destinati a nuove conquiste in Inghilterra
e nell’Europa meridionale. I vichinghi svedesi, variaghi, si dirigono verso le coste finlandesi e baltiche, e
scendono lungo le pianure russe e ucraine fino a Bisanzio, avendo contatti con il mondo arabo.

Norreno
XII-XIV secolo (antico islandese o antico nordico)
Colonizzazione dell’Islanda ad opera di nuclei di Norvegesi che, dopo la sconfitta ad Harvrsfjordr dell’871, si
rifiutarono di sottomettersi all’autorità centrale del re Haraldr Harfagr, e scelsero di emigrare.

Letteratura norrena
Anno 1000: adozione del Cristianesimo in Islanda nell’anno da parte dell’Alping Islandese (istituito nel 930 –
prima esistevano solo i ping locali): si tratta di un’assemblea generale con compiti sia giudiziari che legislativi.

Documentazione vasta
Primi manoscritti a partire dal 1118
Gragas, Il Primo Trattato grammaticale, Saghe dei Re, Landnamabok, Saghe, Snorri (Edda in prosa) Edda
poetica, Poesia scaldica

Caratteri dell’antico nordico I


- Esito di /j-/: got. jer, ags. gear, an. Arr
- Esito di /w-/: got. Waurms, ags. worm, an. Orms; aat. Wuotan, ags. Woden, an. Odin
- Sincope di sillabe atone e interne: run. Fahido > an. Fada
- Assimilazioni: aat. Andar, an. Annarr – ags. findan, an. Finna
- Metafonia da -r (germ. -z): got. kas, an. Ker
- Nascita di verbi riflessivi con valore medio-passivo, per mezzo di un suffisso -sk: an. Finna e finnask
- Articolo posposto: enn, et si aggiungono al sostantivo konungr-enn ‘il re’, ord-et ‘la parola’.
- L’articolo determinativo cliticizzato al nome è una caratteristica delle lingue scandinave moderne

Cosmogonia nordica: struttura tricentrica composta da tre dischi sovrapposti


- Asgard: dove sorge il Walhalla la sala di Odino e dei suoi guerrieri; Alfheim (la dimora degli elfi della
luce) e Vanaheim (dimora dei Vani, dei della fertilità e della pace)
- Midgard (la terra di mezzo, abitata dagli uomini) circondata dalle acque e dal serpente Jormungand;
ai confini sta il mondo dei Giganti (Jotunheim) e quello dei Nani (Nidavellir) e degli elfi oscuri
(Svartalfheim)
- Hel (luogo di nebbie e gelo per i morti di vecchiaia e di malattia); ai criminali è riservata la zona più
oscura e profonda (Nifhel)

Yggdrasil e la rigenerazione del mondo


Il mondo all’ombra di un gigantesco frassino, mondo del bene e del male, albero senza tempo, le cui radici
sono rosicchiate continuamente da serpenti fra cui il più grande è Midgarsormr e draghi, ma che trova linfa
in una rigenerazione costante ad opera dell’acqua e del fango. Alla fine del mondo si scuoterà annunciando
la fine, ma sopravviverà al Ragnarok dando riparo ad un uomo e una donna che ripopoleranno poi la terra.

Odino: divinità psicopompa, dio della guerra


Possibili identificazioni di Odino: dio degli scaldi e ispiratore della poesia, esperto di magia e divinazione, dio
della sapienza.

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