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2015/2016
Le traduzioni di Amleto
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
[Act I, sc. V, vv. 9-24]
[trad. di Agostino Lombardo, ed. Feltrinelli] [trad. di Alessandro Serpieri, ed. Marsilio]
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
[trad. di Gabriele Baldini, ed. Rizzoli] [trad. di Eugenio Montale, ed. Mondadori/I Amleto
Meridiani] Oh, Dio!
Spettro
Vendica il mio assassinio scellerato.
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
[Act II, sc. I, vv. 77-84 e 87-100]
Ofelia Ofelia
Ophelia Signore, mentre lavoravo nel mio camerino, Mio signore, mentre cucivo in camera mia,
My lord, as I was sewing in my closet, il Principe Amleto, col giustacuore slacciato, il principe Amleto, con il giubbetto tutto
Lord Hamlet, with his doublet all unbraced; senza cappello in testa, le calze sporche slacciato,
No hat upon his head; his stockings fouled, che, senza giarrettiere, gli scendevano come senza cappello in testa, le calze imbrattate
Ungartered, and down-gyved to his ankle; ceppi e senza giarrettiere, giù alle caviglie come ceppi,
Pale as his shirt; his knees knocking each other; giù fino alle caviglie, pallido come pallido come la sua camicia, le ginocchia
And with a look so piteous in purport la sua camicia, i ginocchi che battevano scosse l’una contro l’altra, e uno sguardo
As if he had been loosed out of hell l’uno contro l’altro, e con un aspetto di così dolorosa espressione
To speak of horrors, - he comes before me. tanto pietoso a vedersi come se fosse come se fosse stato sciolto dall’inferno
[…] uscito dall’Inferno per parlare di orrori – per parlare di orrori, mi viene davanti.
He took me by the wrist and held me hard. così mi viene davanti. […]
Then goes he to the length of all his arm; […] Mi ha preso il polso e mi ha tenuta forte;
And, with his other hand thus o’er his brow, Mi afferrò per il polso e mi tenne stretta. poi s’allontana per la lunghezza del suo braccio
He falls to such perusal of my face Poi si scosta per la lunghezza d’un braccio e con l’altra mano così, sopra la fronte,
As ‘a would draw it. Long stayed he so. e con l’altra mano sulla fronte, così, piomba in una tale osservazione del mio volto
At last, a little shaking of mine arm mi fissa in viso in maniera tale come se volesse disegnarlo. A lungo è rimasto
And thrice his head thus waving up and down, che sembra volesse disegnarlo. A lungo così.
He raised a sigh so piteous and profound rimase così. Alla fine, scuotendomi Infine, lievemente scuotendomi il braccio
As it did seem to shatter all his bulk un poco il braccio, e per tre volte e tre volte la testa così muovendo su e giù,
And end his being: that done, he lets me go; muovendo la testa in su e in giù, ha levato un sospiro così pietoso e profondo
And, with his head over his shoulder turned, emise un sospiro tanto pietoso e profondo che sembrò schiantargli tutto il corpo
He seemed to find his way without his eyes; che sembrava scuotergli tutto il corpo e mettere fine al suo essere. Fatto questo,
For out o' doors he went without their helps e mettere fine alla sua vita. Fatto questo, mi lascia andare, e con la testa girata sulla spalla
And to the last bended their light on me. mi lascia andare e col capo girato sembrò trovare la strada senza gli occhi,
sulla spalla, parve trovare la strada poiché è uscito dalla porta senza il loro aiuto,
senza gli occhi; uscì dalla porta e fino all’ultimo la loro luce l’ha rivolta a me.
senza il loro aiuto, e fino all’ultimo
posò la loro luce su di me.
[trad. di Alessandro Serpieri, ed. Marsilio]
[trad. di Agostino Lombardo, ed. Feltrinelli]
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
[Act IV, sc. V, selezione di versi da 23 a 66]
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Lingua e traduzione inglese a.a. 2015/2016
Le traduzioni di Amleto
Dai sandali, dal bordone, è vero, sul demonio, Perché ha i sandali e il bastone,
Dal cappelluccio a conchiglia… e ti sposavo, sì, e viene da lontano.
se tu come me così,
È morto, signora, e non torna non ti giacevi. Non c’è più signora, è morto,
Non torna mai più… [trad. di Gabriele Baldini, ed. Rizzoli]
Supino si giace nell’ombra,
è morto, non c’è più.
Nell’ombra laggiù… È in quell’angolo di prato,
Il capo sull’erba, al suo piede Come potrei fra i tanti è quel sasso laggiù.
Un sasso, e non viene, non viene distinguere il tuo bello?
Mai più… Dal bordone, dai sandali Sembra neve il bianco sudario-
e dalle conchigliette del cappello. e intorno tanti fiori,
Lo riveste candida coltre ma ti mancano lacrime vere,
Del candore di neve alpina… È morto e spedito, signora, ti manca il vero amore.
E fioriscono a lui d’accanto è morto e spedito:
La viola e la pratolina; sul capo ha un prato fiorito,
Domani è il giorno di San Valentino,
Ma non s’ebbe tenero pianto, e alle calcagna un sasso…
Qual rugiada che racconsola quando tutti escono presto.
E accompagna i poveri morti Bianco come la neve il suo sudario… E io verrò a bussarti alla finestra,
Alla tenebra fredda e sola. …tutto sparso di fiori: la tua bella ragazzina.
innaffiato non fu su quella tomba E fu così che lui le aprì la porta,
Domani è il giorno di San Valentino, da lacrime d’amore. e Valentina entrò.
Presto al mattino. Entrò un fior di ragazza, e la ragazza
Ed io son la ragazza alla finestra “Domani sarà di buon’ora quando uscì non c’era più.
Col nastro in testa… il giorno di San Valentino
Col nastro in testa e la gonna di trina, ed io verrò al tuo balcone Per Cristo e per la santa Carità,
Son la tua Valentina. per esser la tua Valentina.”
Ecco lui s’alza e la porta spalanca L’altro si leva, si veste,
non è bello, è una vergogna.
E la ragazza è dentro la stanza. fa entrare la ragazza di soppiatto I giovani lo fanno appena possono –
E la ragazza una ragazza era, nella stanza, e lei n’esce per l’uccello, non si fa.
Ma poi la sera, non più ragazza affatto. Ma avevi detto, «lasciami fare,
Ma poi la sera quando uscita fu lasciami fare e ti sposerò».
Una ragazza ahimè non era più, Per Gesù e per la Santa Carità E lui risponde:
Non era più. quest’è vergogna! L’avevo detto, ma tu dovevi,
Fa il gallo il giovinotto ma tu dovevi dirmi di no.
Per Gesù e per la Santa Carità, e non si dà pensiero.
Ahi che rossore! Piange lei: “prima di buttarmi sotto
[trad. di Cesare Garboli, ed. Einaudi]
Se la fanciulla vuole, di sposarmi m’hai detto”.
Il giovane ci sta, Dice lui: “ti sposavo per davvero
E addio verginità se non venivi a letto”.
Addio pudore.
Prima ch’io mi giacessi [trad. di Eugenio Montale, ed. Mondadori/I Meridiani]
Con te, giurato avevi Perché gli dai la mano?
Lei dice, il matrimonio, Come sai che è il vero amore?