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Lingua e traduzione inglese a.a.

2015/2016
Le traduzioni di Amleto

[Act I, sc. II, vv. 68-86]


Regina Regina
Queen Mio buon Amleto, getta via il tuo colore Buon Amleto, getta via il tuo colore notturno
Good Hamlet, cast thy nighted color off, Notturno e lascia che il tuo occhio e il tuo occhio guardi da amico al Re di
And let thine eye look like a friend on Denmark. Guardi come un amico al Danimarca. Danimarca.
Do not forever with thy vailèd lids Con le ciglia abbassate non cercare nella polvere Non cercare sempre a ciglia basse
Seek for thy noble father in the dust. Il tuo nobile padre eternamente. Tu sai il tuo nobile padre nella polvere. Tu lo sai
Thou know’st ’tis common. All that lives must Che è cosa comune. Tutto ciò che vive Che è comune: tutto ciò che vive deve morire,
die, Deve morire, passando dalla natura passando per la natura all’eternità.
Passing through nature to eternity. All’eternità.
Amleto
Hamlet Amleto Sì signora, è comune.
Ay, madam, it is common. Sì signora, è cosa comune.
Regina
Queen Regina Se lo è, perché sembra così particolare a te?
If it be, E se lo è, perché ti sembra così speciale?
why seems it so particular with thee? Amleto
Amleto Sembra, signora? No, è. Io non conosco
Hamlet “Sembra”, signora? No, è. sembra. Non è solo il mio mantello d’inchiostro,
“Seems,” madam? Nay, it is. I know not “seems.” Io non conosco “sembra”. Buona madre, fredda madre, né le rituali vesti di solenne nero,
'Tis not alone my inky cloak, good mother, non è solo il mio mantello color dell’inchiostro, né il ventoso sospirare di fiati forzati,
Nor customary suits of solemn black, né gli abiti di circostanza di solenne nero, no, il copioso fiume negli occhi,
Nor windy suspiration of forced breath, né le raffiche di sospiri e il fiato mozzo, né l’atteggiarsi avvilito del viso,
No, nor the fruitful river in the eye, no, e nemmeno il fiume copioso nell’occhio insieme con tutte le forme, i modi, le fogge
Nor the dejected 'havior of the visage, né l’atteggiarsi sconsolato del viso, del dolore, che possano significarmi veramente.
Together with all forms, moods, shapes of grief, insieme a tutte le forme, le espressioni, Questi, davvero, sembrano, perché sono azioni
That can denote me truly. These indeed “seem,” i modi del dolore, a poter dire la mia verità. che un uomo potrebbe recitare.
For they are actions that a man might play. Questi invero “sembrano” perché sono Ma io ho dentro ciò che supera ogni scena.
But I have that within which passeth show, Azioni che un uomo può recitare. Questi non sono che i drappi e i costumi del
These but the trappings and the suits of woe. Ma io ho dentro ciò che non si mostra – dolore.
Fuori ci sono i fronzoli e le maschere del dolore.
[trad. di Alessandro Serpieri, ed. Marsilio]
[trad. di Agostino Lombardo, ed. Feltrinelli]

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Le traduzioni di Amleto

Regina Regina Regina


Mio buon Amleto, togliti di dosso codesto tuo Spògliati, buon Amleto, di questo colore notturno Amleto, lascia questo umore tetro
notturno colore, e procura che il tuo occhio E guarda con occhio amico il Re di Danimarca. E guarda al re tuo zio come a un amico.
guardi da amico il sire di Danimarca. Non andare Non cercar più a ciglia basse, nella polvere, Non cercare con gli occhi giù per terra
sempre ricercando con le palpebre abbassate il il tuo nobile padre. È una legge comune: Il tuo nobile padre nella polvere.
tuo nobile padre nella polvere. Lo sai bene che chi vive deve morire, deve attraversar la natura La morte arriva a tutti, tutto muore
succede a tutti. E che ogni cosa viva deve pur per giungere all’eternità. Nel passare di qui all’eternità.
morire, passando attraverso la natura, all’eternità.
Amleto Amleto
Amleto Sì, signora, lo so: tocca a tutti. È vero, tutto muore.
Certo, signora: succede a tutti.
Regina Regina
Regina E perché dunque ti sembra una cosa tua E perché allora ti sembra nel tuo caso
E se a tutti succede, perché mai sembra a te così particolare? eccezionale?
fuor dell’ordinario?
Amleto Amleto
Amleto Sembra, signora; anzi è: non conosco sembra. Non sembra. È. Io non conosco il “sembra”.
Sembra, signora? Direi piuttosto che lo è. Non so Non è solo il mio mantello tinto d’inchiostro, Non è il mantello nero, cara madre,
che voglia dir questo “sembra”. Non basta più il né le mie abituali vesti d’un nero solenne, non gli abiti d’inchiostro, né i sospiri
mio mantello color dell’inchiostro, buona madre, né i rotti e profondi sospiri, e neppure ansanti come raffiche di vento,
né bastano gli abiti, come voglion le costumanze, il fiume che scorre dagli occhi e la disfatta no, neppure il fiume delle lacrime,
d’un nero solenne, né il ventoso sospirare d’un espressione sul volto, insieme l’espressione atteggiata a circostanza,
forzato respiro, no, e neppure il fiume che irriga con tutte le forme, i modi e gli aspetti tutte le forme e i modi del dolore
fruttifero l’occhio, o l’aspetto avvilito del viso, della sofferenza; non solo tutto ciò a dire ciò che provo. Tutto questo
con tutte le forme, i modi e le mostre può veramente rappresentarmi. Coteste, sì, “sembra” perché questo è recitabile.
dell’afflizione, non bastan davvero tutte queste son cose che sembrano; perché si possono È la veste, o la scena, del dolore.
cose ad esprimer quel che io sento veramente recitare. Quello che è in me va oltre lo spettacolo.
dentro di me. Tutte queste cose, invero, Ma io ho qui dentro qualcosa ch’è al di là
“sembrano”: poiché s’appartengono alle azioni d’ogni mostra: il resto non è [trad. di Cesare Garboli, ed. Einaudi]
che un uomo può anche contraffare. Ma io ho che l’ornamento e il vestito del dolore.
dentro di me qualcosa che supera la possibilità
d’essere espresso. Quelle son soltanto le [trad. di Eugenio Montale, ed. Mondadori/I
gualdrappe, e gli abiti del dolore. Meridiani]

[trad. di Gabriele Baldini, ed. Rizzoli]

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Le traduzioni di Amleto
[Act I, sc. V, vv. 9-24]

Ghost Spettro Spettro


I am thy father's spirit, Io sono lo spirito di tuo padre, Io sono lo spirito di tuo padre,
Doomed for a certain term to walk the night, condannato per un dato tempo a vagare condannato per un certo tempo a vagare di notte,
And for the day confined to fast in fires, di notte, e di giorno a digiunare tra le fiamme e di giorno confinato a digiunare nel fuoco,
Till the foul crimes done in my days of nature finché i turpi delitti compiuti nei miei finché gli infami peccati commessi
Are burnt and purged away. But that I am forbid giorni terreni non siano bruciati e purgati. nei miei giorni naturali non siano
To tell the secrets of my prison-house, Se non mi fosse proibito dire i segreti arsi e purgati. Se non mi fosse proibito
I could a tale unfold whose lightest word della mia prigione, potrei farti un racconto raccontare i segreti della mia prigione,
Would harrow up thy soul, freeze thy young la cui parola più leggera strazierebbe la tua una storia potrei rivelarti la cui più lieve parola
blood, anima, strazierebbe la tua anima, gelerebbe
Make thy two eyes, like stars, start from their gelerebbe il tuo giovane sangue, farebbe il tuo giovane sangue, farebbe schizzare
spheres, schizzare i tuoi occhi come stelle i tuoi occhi come stelle fuori dall’orbita,
Thy knotted and combined locks to part dalle loro sfere, scompiglierebbe i tuoi capelli scompiglierebbe le tue chiome ben composte
And each particular hair to stand an end, annodati e ravviati, facendo rizzare e ti farebbe saltare su ogni singolo capello
Like quills upon the fretful porpentine: ogni capello come gli aculei dell’istrice come gli aculei dell’intrattabile istrice.
But this eternal blazon must not be iroso. Ma questo emblema eterno Ma questo eterno motto non deve essere
To ears of flesh and blood. List, list, O, list! non può essere detto a orecchie di carne per orecchie di carne e sangue. Ascolta, ascolta,
If thou didst ever thy dear father love— e sangue. Ascolta, ascolta, oh ascolta! oh ascolta. Se mai tu amasti il tuo caro padre…
Se mai amasti il tuo caro padre –
Hamlet Amleto
O God! Amleto Oh, Dio!
Oh Dio!
Ghost Spettro
Revenge his foul and most unnatural murder. Spettro Vendica il suo infame e del tutto snaturato
Vendica il suo turpe e mostruoso assassinio. assassinio.

[trad. di Agostino Lombardo, ed. Feltrinelli] [trad. di Alessandro Serpieri, ed. Marsilio]

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Le traduzioni di Amleto

Spettro Spettro Spettro


Io sono lo spirito di tuo padre, condannato per un Io sono lo spettro di tuo padre, Costretto a errare quando è notte fonda
certo tempo a vagare di notte, e costretto, il dì, a condannato a passeggiare di notte e confinato il giorno dentro il fuoco
digiunare nel fuoco, fino a quando i turpi delitti e a digiunare in mezzo al fuoco, di giorno, finché non siano arse e consumate
commessi nei giorni della mia natura mortale non finché non saranno purgati e bruciati tutte le colpe che ho commesso in vita,
siano arsi e infine purgati. Se non fosse che m’è i delitti compiuti nei miei giorni terrestri. io sono, Amleto,
proibito di riferire i segreti della mia prigione, Se non mi fosse vietato di raccontare lo spirito di tuo padre.
potrei ora svelarti una vicenda le cui parole più i segreti della mia prigione, potrei dirti Se non fosse proibito rivelare
innocenti colmerebbero d’angoscia l’anima tua, cose di cui la più lieve tutti i segreti della mia prigione,
farebbero gelare il tuo sangue giovane, e balzare ti strazierebbe l’anima, gelerebbe sentiresti una storia la cui nota
come due stelle i tuoi occhi dalle loro orbite e il tuo giovane sangue, ti farebbe scattar le pupille più innocente farebbe sanguinare
dividersi i tuoi capelli ricciuti, già annodati e come astri dal vuoto delle occhiaie, la tua giovane anima, gelare
variamente intrecciati; ed ognuno di essi se ne dividerebbe in due le folte ciocche la tua vita, schizzare i tuoi due occhi
starebbe ritto, come gli aghi del porcospino della tua testa e ti farebbe rizzare i capelli come stelle svitate dalle sfere,
infuriato. Ma lo svelare i segreti eterni non è come gli aghi del porcospino. Ma il racconto e di quei vaghi riccioli che porti
inteso per orecchie di carne e sangue. Ascolta, di queste cose infernali non è per orecchi composti in tante onde ne farebbe,
Amleto, oh, ascolta, se tu hai mai amato il tuo di carne e di sangue. Ascoltami, dunque! capello per capello,
diletto padre. Se hai amato mai tuo padre… dritti in testa,
gli irti aghi di un istrice infuriato.
Amleto Amleto Ma tu hai orecchie di carne, occhi e orecchie
O Dio! Oh Dio! fatte di carne e sangue, e non si può
riprodurre l’eterno in miniatura.
Spettro Spettro Dunque ascoltami. Ascoltami. Oh, ascoltami!
Vendica il suo turpe e snaturato assassinio. …vendica il suo orribile e snaturato assassinio. Se ti è caro il ricordo di tuo padre –

[trad. di Gabriele Baldini, ed. Rizzoli] [trad. di Eugenio Montale, ed. Mondadori/I Amleto
Meridiani] Oh, Dio!

Spettro
Vendica il mio assassinio scellerato.

[trad. di Cesare Garboli, ed. Einaudi]

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Le traduzioni di Amleto
[Act II, sc. I, vv. 77-84 e 87-100]
Ofelia Ofelia
Ophelia Signore, mentre lavoravo nel mio camerino, Mio signore, mentre cucivo in camera mia,
My lord, as I was sewing in my closet, il Principe Amleto, col giustacuore slacciato, il principe Amleto, con il giubbetto tutto
Lord Hamlet, with his doublet all unbraced; senza cappello in testa, le calze sporche slacciato,
No hat upon his head; his stockings fouled, che, senza giarrettiere, gli scendevano come senza cappello in testa, le calze imbrattate
Ungartered, and down-gyved to his ankle; ceppi e senza giarrettiere, giù alle caviglie come ceppi,
Pale as his shirt; his knees knocking each other; giù fino alle caviglie, pallido come pallido come la sua camicia, le ginocchia
And with a look so piteous in purport la sua camicia, i ginocchi che battevano scosse l’una contro l’altra, e uno sguardo
As if he had been loosed out of hell l’uno contro l’altro, e con un aspetto di così dolorosa espressione
To speak of horrors, - he comes before me. tanto pietoso a vedersi come se fosse come se fosse stato sciolto dall’inferno
[…] uscito dall’Inferno per parlare di orrori – per parlare di orrori, mi viene davanti.
He took me by the wrist and held me hard. così mi viene davanti. […]
Then goes he to the length of all his arm; […] Mi ha preso il polso e mi ha tenuta forte;
And, with his other hand thus o’er his brow, Mi afferrò per il polso e mi tenne stretta. poi s’allontana per la lunghezza del suo braccio
He falls to such perusal of my face Poi si scosta per la lunghezza d’un braccio e con l’altra mano così, sopra la fronte,
As ‘a would draw it. Long stayed he so. e con l’altra mano sulla fronte, così, piomba in una tale osservazione del mio volto
At last, a little shaking of mine arm mi fissa in viso in maniera tale come se volesse disegnarlo. A lungo è rimasto
And thrice his head thus waving up and down, che sembra volesse disegnarlo. A lungo così.
He raised a sigh so piteous and profound rimase così. Alla fine, scuotendomi Infine, lievemente scuotendomi il braccio
As it did seem to shatter all his bulk un poco il braccio, e per tre volte e tre volte la testa così muovendo su e giù,
And end his being: that done, he lets me go; muovendo la testa in su e in giù, ha levato un sospiro così pietoso e profondo
And, with his head over his shoulder turned, emise un sospiro tanto pietoso e profondo che sembrò schiantargli tutto il corpo
He seemed to find his way without his eyes; che sembrava scuotergli tutto il corpo e mettere fine al suo essere. Fatto questo,
For out o' doors he went without their helps e mettere fine alla sua vita. Fatto questo, mi lascia andare, e con la testa girata sulla spalla
And to the last bended their light on me. mi lascia andare e col capo girato sembrò trovare la strada senza gli occhi,
sulla spalla, parve trovare la strada poiché è uscito dalla porta senza il loro aiuto,
senza gli occhi; uscì dalla porta e fino all’ultimo la loro luce l’ha rivolta a me.
senza il loro aiuto, e fino all’ultimo
posò la loro luce su di me.
[trad. di Alessandro Serpieri, ed. Marsilio]
[trad. di Agostino Lombardo, ed. Feltrinelli]

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Le traduzioni di Amleto

Ofelia Ofelia Ofelia


Padre mio, mentre cucivo nella mia cameretta, mi Mio signore, mentre stavo cucendo Ero in camera mia, stavo cucendo,
si para davanti il principe Amleto, con il nella mia cameretta, entrò lord Amleto, quando il principe Amleto, a testa nuda,
giustacuore tutto slacciato, e senza cappello in col giustacuore slacciato, senza cappello in testa, tutto slacciato, sbottonato, un paio
capo, e le calze sudice e senza giarrettiere, che gli le calze sgualcite e ricadenti come ceppi di calzacce indecenti che pendevano
pendevano alle caviglie quasi fossero ceppi, sulle caviglie, pallido come la sua camicia, dalla caviglia come due catene,
pallido come la sua stessa camicia, con i ginocchi le ginocchia che si scontravano, bianco più della sua camicia, in bilico
che gli battevano l’un l’altro, e con il compassionevole sguardo sulle ginocchia che non lo reggevano,
un’espressione di tale pena nello sguardo che di chi sia uscito dall’inferno per parlare e un dolore, negli occhi, come chi
pareva fosse stato liberato proprio allora dei suoi orrori… e mi venne incontro. abbia visto l’inferno ed è sul punto
dall’inferno, per venircene a descrivere gli orrori. […] di parlarne – mi si para davanti.
[…] M’ha presa per il polso e me l’ha stretto forte. […]
M’ha afferrata per il polso e mi ha stretta forte, Poi si scostò della lunghezza di tutto il braccio M’ha preso il polso e l’ha tenuto stretto.
poi s’è scostato per quant’era lungo il suo e mettendosi l’altra mano sulla fronte Poi si è tirato indietro, un po’ a distanza,
braccio, e con l’altra mano posata, così, sulla cominciò a scrutarmi il viso l’altra mano a visiera sulla fronte,
fronte, ha cominciato a scrutare il mio viso con come se avesse voluto disegnarlo. Restò a lungo e mi ha scrutato in volto, a lungo, in estasi,
tale intensità come se volesse dipingerlo. E così così; con lo sguardo perduto dei pittori.
se n’è restato a lungo. Ma poi, scuotendo un poco infine, scotendomi il braccio e muovendo Alla fine ha scosso il mio braccio,
il mio braccio, ha accennato in su e in giù tre tre volte la testa in su e in giù, ha annuito tre volte, su e giù,
volte col capo, ed ha emesso un sospiro così dette in un sospiro così pietoso e profondo e ha cacciato un sospiro di pietà
profondo e insieme così pietoso che pareva fosse che parve schiantarlo tutto così straziato da sembrare l’ultimo
per abbattere la persona e metter termine alla vita e metter fine alla sua vita. Mi lasciò, poi, scossone, prima del trapasso. Dopo,
sua. Dopo di che m’ha lasciata andare, e col capo e col capo rivolto indietro parve ha lasciato la presa, e con la testa
girato su una spalla, sembrò che trovasse la trovare la via d’uscita senza l’aiuto degli occhi, rivoltata all’indietro sulla spalla,
strada senza gli occhi, perch’è uscito fuor della perché inclinò verso di me fino all’ultimo ha trovato la strada senza gli occhi
porta senza il loro aiuto, inclinando fino la loro luce. perché l’ho visto uscire dalla porta
all’ultimo la loro luce su di me. senza mai il loro aiuto. Fino all’ultimo
la loro luce era rivolta a me.
[trad. di Eugenio Montale, ed. Mondadori/I
[trad. di Gabriele Baldini, ed. Rizzoli] Meridiani] [trad. di Cesare Garboli, ed. Einaudi]

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Le traduzioni di Amleto
[Act IV, sc. V, selezione di versi da 23 a 66]

Ophelia Come dovrei riconoscere


[Sings] Come farei a riconoscere da un altro il tuo amore sincero?
How should I your true-love know da un altro il tuo vero amore? Dalla conchiglia sul cappello,
From another one? Dal cappello con la conchiglia, dai sandali e dal bordone.
By his cockle hat and staff, dai sandali e dal bastone!
And his sandal shoon. Egli è morto e andato, signora,
[…] Lui se n’è andato, signora. egli è morto e andato,
He is dead and gone, lady, Lui se n’è andato, è morto. al suo capo una verde zolla,
He is dead and gone; Una zolla verde al capo, ai suoi piedi una pietra.
At his head a grass-green turf, un sasso ai piedi.
At his heels a stone. Bianco il sudario come neve di montagna…
[…] Bianco il suo sudario come neve sui monti. Di dolci fiori adornato,
White his shroud as the mountain snow,-- Coperto di dolci fiori lui nella terra non andò lamentato
Larded with sweet flowers che non compianti andarono alla terra da lacrime d’amore vero.
Which bewept to the grave did go senza piogge di vero amore.
With true-love showers. Domani è il giorno di San Valentino,
[…] Domani è il giorno di San Valentino. escono tutti presto al mattino,
To-morrow is Saint Valentine’s day, Tutti picchiano presto al mattino ed io fanciulla alla tua finestra
All in the morning betime, e io, fanciulla, picchio alla tua finestra per essere la tua Valentina.
And I a maid at your window, per essere la tua Valentina. Allora lui si alzò, il suo vestito indossò,
To be your Valentine. Lui s’alzò e si vestì, e la porta aprì della sua stanza;
Then up he rose, and donned his clothes, poi la porta della stanza aprì, e fece entrare la fanciulla, che di lì
And dupped the chamber door; fece entrare la fanciulla che mai più fanciulla mai più si dipartì.
Let in the maid, that out a maid da fanciulla ne uscì.
Never departed more. Per Cris… e la santa carità,
[…] Per Gesù, per la Santa Carità, via, via, che vergogna, oscenità!
By Gis and by Saint Charity, Ahimè che vergogna! Quando possono, i giovani lo fanno,
Alack, and fie for shame! Se capita i giovani lo fanno, cribbio, biasimati loro vanno.
Young men will do’t, if they come to’t; come pene si meritano rampogne. Dice lei, prima di rovesciarmi
By cock, they are to blame. Lei dice: prima di acchiapparmi promettesti di sposarmi.
Quoth she, ‘Before you tumbled me, promettesti di sposarmi. Lui risponde:
You promised me to wed’. Lui risponde: Per quel sole, l’avrei certo fatto E avrei fatto così, per quel sole lì,
He answers: se non fossi venuta nel mio letto. se non fossi venuta nel mio letto.
‘So would I ha’ done, by yonder sun,
An thou hadst not come to my bed’. [trad. di Agostino Lombardo, ed. Feltrinelli] [trad. di Alessandro Serpieri, ed. Marsilio]

L’amor tuo veritiero come


Riconoscere a mille miglia?

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Le traduzioni di Amleto
Dai sandali, dal bordone, è vero, sul demonio, Perché ha i sandali e il bastone,
Dal cappelluccio a conchiglia… e ti sposavo, sì, e viene da lontano.
se tu come me così,
È morto, signora, e non torna non ti giacevi. Non c’è più signora, è morto,
Non torna mai più… [trad. di Gabriele Baldini, ed. Rizzoli]
Supino si giace nell’ombra,
è morto, non c’è più.
Nell’ombra laggiù… È in quell’angolo di prato,
Il capo sull’erba, al suo piede Come potrei fra i tanti è quel sasso laggiù.
Un sasso, e non viene, non viene distinguere il tuo bello?
Mai più… Dal bordone, dai sandali Sembra neve il bianco sudario-
e dalle conchigliette del cappello. e intorno tanti fiori,
Lo riveste candida coltre ma ti mancano lacrime vere,
Del candore di neve alpina… È morto e spedito, signora, ti manca il vero amore.
E fioriscono a lui d’accanto è morto e spedito:
La viola e la pratolina; sul capo ha un prato fiorito,
Domani è il giorno di San Valentino,
Ma non s’ebbe tenero pianto, e alle calcagna un sasso…
Qual rugiada che racconsola quando tutti escono presto.
E accompagna i poveri morti Bianco come la neve il suo sudario… E io verrò a bussarti alla finestra,
Alla tenebra fredda e sola. …tutto sparso di fiori: la tua bella ragazzina.
innaffiato non fu su quella tomba E fu così che lui le aprì la porta,
Domani è il giorno di San Valentino, da lacrime d’amore. e Valentina entrò.
Presto al mattino. Entrò un fior di ragazza, e la ragazza
Ed io son la ragazza alla finestra “Domani sarà di buon’ora quando uscì non c’era più.
Col nastro in testa… il giorno di San Valentino
Col nastro in testa e la gonna di trina, ed io verrò al tuo balcone Per Cristo e per la santa Carità,
Son la tua Valentina. per esser la tua Valentina.”
Ecco lui s’alza e la porta spalanca L’altro si leva, si veste,
non è bello, è una vergogna.
E la ragazza è dentro la stanza. fa entrare la ragazza di soppiatto I giovani lo fanno appena possono –
E la ragazza una ragazza era, nella stanza, e lei n’esce per l’uccello, non si fa.
Ma poi la sera, non più ragazza affatto. Ma avevi detto, «lasciami fare,
Ma poi la sera quando uscita fu lasciami fare e ti sposerò».
Una ragazza ahimè non era più, Per Gesù e per la Santa Carità E lui risponde:
Non era più. quest’è vergogna! L’avevo detto, ma tu dovevi,
Fa il gallo il giovinotto ma tu dovevi dirmi di no.
Per Gesù e per la Santa Carità, e non si dà pensiero.
Ahi che rossore! Piange lei: “prima di buttarmi sotto
[trad. di Cesare Garboli, ed. Einaudi]
Se la fanciulla vuole, di sposarmi m’hai detto”.
Il giovane ci sta, Dice lui: “ti sposavo per davvero
E addio verginità se non venivi a letto”.
Addio pudore.
Prima ch’io mi giacessi [trad. di Eugenio Montale, ed. Mondadori/I Meridiani]
Con te, giurato avevi Perché gli dai la mano?
Lei dice, il matrimonio, Come sai che è il vero amore?

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