Sei sulla pagina 1di 3

Tesina di ___Fabio Cimatti

TITOLO BRANO THE PAN PIPER


1. INQUADRAMENTO STORICO (Compositore, data, e periodo storico)

Il brano fa parte del disco “Sketches of Spain”, nato dalla collaborazione tra Miles Davis e Gil
Evans, registrato tra il 20 novembre del 1959 ed il 10 marzo del 1960 e basato su musiche
Spagnole, colte o popolari.

Nella sua autobiografia Davis riferisce di avere avuto l’idea ascoltando il “Concierto de Aranjuez”
per chitarra ed orchestra sinfonica, scritto dal compositore Joaquin Rodrigo.
Il produttore Teo Macero convinse la Columbia a finanziare 15 sedute in sala d’incisione e sei mesi
di montaggio.

Davis ed Evans erano legati da una solida amicizia dal 1948, quando dividevano una stanza a New
York ed avevano già collaborato in altri importanti lavori discografici: Birth of the Cool (registrato
tra il’49 ed il’50, ma pubblicato soltanto nel 1957), Miles Ahead (1957), Porgy and Bess (1958).
Rispetto ai lavori precedenti in “Sketch of Spain” notiamo un uso maggiore delle percussioni (alle
nacchere suona Elvin Jones) e l’assenza del sassofono dall’organico.

Il disco è di natura fortemente modale, in linea con “Kind of Blue”, uscito nel 1959 e nel quale
compare il brano Flamenco Sketches, ispirato alla musica spagnola.

Nell’edizione del 1960 i brani sono: Concierto de Aranjuez, Will o’the Wisp, The Pan Piper, Saeta
e Solea, mentre nella riedizione del 1997 e del 2000 compaiono alcune tracce addizionali: Song of
Our Country, Concerto de Aranjuez (presa alternativa parte prima), Concerto de Aranjuez (presa
alternativa parte seconda).

L’organico orchestrale risulta ricco e originale, non sono presenti sassofoni ed il pianoforte.
La sezione dei legni è composta da flauti, clarinetti, oboe e fagotto.
La sezione degli ottoni vede la presenza di flicorni, corni francesi e tuba, accanto a trombe e
tromboni.
Anche la ritmica non è usuale, con l’arpa di Janet Putnam al posto del pianoforte.

Di seguito la formazione completa:

Direzione ed Arrangiamenti: Gil Evans

Legni: Danny Bank - clarinetto; Eddie Caine - flauto, flicorno; Harold Feldman - clarinetto, flauto,
oboe; Albert Block - flauto; Jack Knitzer - fagotto; Romeo Penque – oboe.

Ottoni: Miles Davis - tromba, flicorno soprano; Johnny Coles - tromba; Louis Mucci – tromba;
Ernie Royal – tromba; Bernie Glow – tromba; Taft Jordan – tromba; Tony Miranda - corno
francese; John Barrows - corno francese; James Buffington - corno francese; Earl Chapin - corno
francese; Joe Singer - corno francese; Dick Hixon - trombone; Frank Rehak – trombone; Bill
Barber - tuba; Jimmy McAllister – tuba.

Ritmica: Janet Putnam - arpa; Paul Chambers - contrabbasso; Jimmy Cobb - batteria; Elvin Jones -
percussioni; Jose Mangual – percussioni
Il Brano “The Pan Piper”

Nel 1956 il direttore del dipartimento di Musica Internazionale della Columbia George Avakian
offre a Davis ed Evans numerose registrazioni di musica folklorica internazionale.

Il disco Spanish Folk Music, prodotto dalla casa discografica, contiene musiche registrate da Alan
Lomax nel corso del viaggio in Spagna intrapreso nel 1952, tra le quali una Alborada (melodia del
mattino) ripresa in Galizia ed una Saeta della Settimana Santa.

Colpiti dai brani i due musicisti decidono di inserirli nel disco con i titoli The Pan Piper e Saeta.

Rispetto alla versione originale registrata da Lomax il tema viene trasportato di una quarta
eccedente ascendente e risulta rallentato.

Lo strumento che esegue l’Alborada è un flauto, probabilmente etnico, non c’è alcun
accompagnamento armonico o ritmico. In The Pan Piper il solista principale è Davis con la sua
tromba con sordina Harmon, ma il riferimento all’originale viene mantenuto dall’accompagnamento
di una sezione di flauti, che esegue anche una parte del tema.

2. ANALISI ARMONICA (gradi, II V I, sostituzioni, modulazioni ad altre tonalità, ecc)

Il brano è modale e si sviluppa su di un unico Modo/Accordo.


L’esposizione del

3. ANALISI MELODIA (estensione, note alterate, relazione con armonia, ecc)

La melodia si estende dal Do centrale al Fa, per un’estensione di un’undicesima giusta. Nella
sezione A l’estensione risulta di un’ottava, mentre nella parte B di un’undicesima.
Il tema si muove prevalentemente in maniera diatonica (vi è un salto di quarta giusta solo tra le
battute 5 e 6 e le altre corrispettive in struttura), insistendo sulle note guida degli accordi. Vi è
quindi una relazione molto stretta tra melodia ed armonia. E’ presente un mordente a battuta 4, 12,
20 e 28.
| Do Maggiore | Ab Maggiore | IIm7 V7 | Imaj7 |
|| I | Im7 VIm7b5 | IIm7b5 V7#5| I (VIm7 | IIm7 V7) ||
Do Minore | Do Maggiore |
4. ANALISI RITMICA (figure ritmiche quarti, ottavi, terzine, ecc sincopi) Il brano è in quattro
quarti e in varie versioni viene suonato ballad o medium. La scrittura ritmica del tema si differenzia
tra le battute “dispari”, con la presenza di semibrevi, e le battute “pari”, per lo più costituite da
crome. E’ interessante notare il fatto che le note lunghe sono in corrispondenza degli accordi
costruiti sui primi gradi, mentre le crome si concentrano sulle cadenze II-V. L’unica eccezione è a
battuta 7, dove viene ribattuta la tonica, con un effetto non troppo diverso da quello ottenuto da una
nota lunga.
5. VERSIONI CONSIGLIATE (piccole analisi su differenze ed arrangiamenti) Tra le
moltissime versioni incise consiglio:
 La prima, registrata dall’orchestra di Bob Crosby nel 1938 con il titolo “I’m Free”, sia per il
dato storico che per la qualità della registrazione e dell’esecuzione.
https://www.youtube.com/watch?v=G7bLCKUzLac Il brano è eseguito da una big band nello stile
Swing dell’epoca ad un velocità di 108 bpm.
E’ presente un’ introduzione di quattro battute. Il tema è eseguito dal trombettista Billy Butterfield,
in seguito abbiamo una A suonata dal sassofono tenore, un bridge, il solo di tromba sull’intero giro
ed in fine una breve Coda.
 Un’ altra versione notevole fu eseguita da Dexter Gordon in concerto in Olanda nel 1964.
https://www.youtube.com/watch?v=CrvWtdBOQW8 Il concerto è documentato in alcuni video di
buona qualità, dove risultano notevoli anche le capacità sceniche di Gordon, davvero carismatico.
La formazione è costituita da Dexter Gordon - Sax Tenore, George Gruntz – Piano, Guy Pedersen –
bass, Daniel Humair – drums. In questo caso il brano è suonato come Ballad. Vi è un’ introduzione
di quattro battute, eseguita da Piano e Ritmica.
Gordon riproduce il tema in maniera piuttosto fedele alla scrittura, con il suo tipico modo di
“pesare” ogni nota. Seguono: il solo del Sassofonista, della durata di un chorus, il solo di Pianoforte
sulle due A, infine il tema eseguito da Gordon a partire dalla B sul registro acuto dello strumento
(che strappa subito un applauso). Al termine dell’ultima A vi è una cadenza suonata dal sassofonista
per concludere su una corona.
 Un’altra versione significativa è quella incisa da Frank Sinatra, pubblicata nel disco “Sings
for Only the Lonely” nel 1958 dalla Capitol Records. https://www.youtube.com/watch?
v=R7hrXOuw_n8 Anche i questo caso si tratta di una ballad, ma eseguita da un cantante ed un
organico orchestrale completo di sezione archi.
L’arrangiamento vede protagonista, oltre all’inconfondibile voce del grandissimo Sinatra, il
trombone di Ray Sims. In questo caso l’introduzione copre otto battute, poi il brano, cantato da
Sinatra, si sviluppa con interventi di trombone ed archi. In seguito il tema viene esposto dal
trombone per la durata di una A, dal violino per la seconda A, ma già sul finire di questa si inserisce
la voce del grande crooner che completa l’esecuzione sulla B e sull’ ultima A, in Rubato. Il brano
termina sulla frase conclusiva suonata dal trombone ed una corona degli archi.
Le versioni si differenziano per velocità, organico, strumento solista e stile. Questo aspetto non può
che convincerci sulle qualità proprie del brano. Molti altri solisti si cofrontarono con questo testo,
da John Coltrane ad Errol Gardner, Art Pepper, i Jazz Messengers, con l’esecuzione solistica
affidata al contrabbasso di Doug Watkins, Ella Fitzgerald, Billie Holiday ecc..

Potrebbero piacerti anche