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CORTI RICCARDO
ANNO ACCADEMICO 2019/2020
BREVE STORIA DEL TROMBONE
Il trombone è uno strumento musicale della classe degli aerofoni, sottoclasse ottoni.
Nella versione moderna e più comune è noto come trombone a tiro o trombone a
coulisse, ed è caratterizzato da una pompa mobile (“coulisse” o “tiro”) a forma di U
che unisce due tubi paralleli ed è in questo modo allungabile modificando il percorso
dell’aria e l’intonazione dell’armonico di base. Esiste anche il trombone a pistoni che
è strutturato sul medesimo principio della tromba.
Il trombone fu il primo tra gli ottoni a disporre degli armonici nelle sette posizioni
degli attuali strumenti a pistoni, e di conseguenza della scala cromatica, grazie alla
coulisse, per cui veniva in origine considerato il più perfetto degli strumenti a
bocchino.
Le prime notizie del trombone risalgono alla seconda metà del XV secolo quando
venne raffigurato nel dipinto di Filippo Lippi “L’assunzione della vergine” (affreschi in
Santa Maria sopra Minerva a Roma), ed anche in un’opera del Perugino conservato
all’Escorial vicino a Madrid.
Allora lo strumento aveva già l’aspetto del trombone moderno, ma la conicità dei
canneggi era meno accentuata e la campana era molto piccola rispetto allo
strumento moderno, e con una svasatura quasi assente.
L’intonazione di base del trombone era il La, ed i principali artigiani costruttori dello
strumento si trovavano nelle Fiandre e a Norimberga.
All’inizio del XVII secolo Michael Praetorius illustrò ed elencò, nel suo Syntagma
musicum, quattro versioni del trombone: “Alt Posaune” (simile al trombone alto),
“Cemeine Posaune” (il moderno tenore), “Quart” e “Quint-Posaunen” (intonati una
quarta e una quinta sotto il tenore), e “Octav Posaune” (simile al trombone basso,
intonato una ottava sotto il tenore). Nel 1607 l’orchestra dell'”Orfeo” di Claudio
Monteverdi comprendeva cinque tromboni dal differente registro (primo utilizzo
“ufficiale” del trombone).
Il trombone si sviluppò nel tempo, essendo utilizzato principalmente in piccoli
gruppi e nella musica sacra e non divenne parte integrante dell’orchestra sinfonica
fino al XVIII secolo, quando fu adottato da Christoph Willibald Gluck (Ifigenia in
Tauride) e Wolfgang Amadeus Mozart (nei raddoppi del coro di tutte le sue messe,
nel Don Giovanni o addirittura in solo nel “Tuba mirum” del suo Requiem, nel flauto
magico e in altre composizioni). In questo periodo e fino alla prima metà del XIX
secolo, il trombone fu usato molto dalle bande militari tedesche: questo contribuì a
modificarne l’intonazione di base da La a Sib, allargarne il canneggio, e ad introdurre
la ritorta per abbassare l’intonazione in Fa.
Il trombone moderno era oramai sviluppato e diffuso, tanto da essere molto
utilizzato da Johannes Brahms, Richard Strauss e Richard Wagner.
I compositori avevano a disposizione uno strumento completo e versatile al punto
che Hector Berlioz affermò fra l’altro che lo strumento era capace di esprimere un
ampio spettro di suggestioni sonore, dal “calmo e posato accento religioso” al
“clamore selvaggio dell’orgia”.
Nel seguito del XIX secolo i compositori lo utilizzarono in maniera più stereotipata,
come rinforzo di voci basse e armonie di insieme, anche autori come Ludwig van
Beethoven, Carl Maria von Weber e Gioacchino Rossini lo tennero in buona
considerazione. Solo con l’avvento della musica da ballo e lo swing nel XX secolo il
trombone ha avuto di nuovo spazio negli arrangiamenti e nei soli.
In questo periodo un forte stimolo allo sviluppo della tecnica e delle potenzialità
espressive dello strumento fu dato da musicisti jazz come ad esempio Tommy
Dorsey. Attualmente il trombone è utilizzato nei più vari generi musicali, dalla
musica classica, al jazz, dalla salsa allo ska, dal funk alla musica militare.
Per quanto concerne le dimensioni del canneggio e della campana si deve fare una
distinzione a seconda di quale tipo di trombone si prende in considerazione.
Per il trombone tenore Il più comune, intonato in Si♭ una ottava sotto la tromba, il
diametro del canneggio va dal 12,2 mm fino a 13,9 mm.
Le campane possono essere costruite con diverse miscele di ottone. Il materiale più
comune è l’ottone giallo (70% di rame, 30% zinco), ma esistono anche varianti come
l’ottone rosa (85% di rame, 15% zinco) e bronzo (90% di rame, 10% zinco). Alcuni
produttori offrono campane intercambiabili. Le campane dei trombone tenore sono
di solito tra i 18-23 cm di diametro. Dimensioni più piccole si trovano nei tromboni
jazz.
La coulisse
Le dimensioni più comuni per il foro della coulisse sono dai 12,7 ai 13,9 mm per i
tromboni tenore, e 14.3 mm per i tromboni bassi. Le coulisse moderne sono dotate
di leadpipe,un pezzo di tubo di diametro minore a quello del tubo della coulisse,
lunghe approssimativamente 15/20 cm. Le leadpipe servono per migliorare il flusso
d’aria in uscita dal bocchino, e possono influire notevolmente sul suono e sul timbro
generale dello strumento. In alcuni strumenti è intercambiabile, mentre in altri è
saldata all’interno