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Album della natura

Raccolta di Canzoncine e Filastrocche con proposte per l’apprendimento


musicale dei bambini in età prescolare e scolare

di Donata Righini

A cura di Serena Marega

Disegni di Carla di Marco

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CambiaMenti
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© 2014 Editrice CambiaMenti

I EDIZIONE

ISBN 978-88-96029-15-2

Editrice CambiaMenti

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Immagine di copertina:
regalo di una piccolissima allieva alla sua cara maestra Donata
Quattro chiacchiere… musicali
Anche in questa pubblicazione, come negli altri Album: del “Tempo”, delle “Filastrocche” ecc., ho cercato di dare suggerimenti
utili a Voi insegnanti, genitori, nonni, educatori e quant’altri vorranno dedicarsi ai bambini presentando loro semplici elementi
musicali attraverso il gioco, il movimento e il canto.
In questa raccolta l’elemento “Natura” è presente non soltanto come tema nei testi dei canti o come spunto per giochi e filastrocche,
ma viene inteso soprattutto come il “vivere la Natura”: in un prato fiorito, in un bosco, ma anche al mare o in montagna: ovunque
i bambini abbiano la possibilità di scoprirla ed amarla.
A questo proposito voglio ricordare gli infiniti esempi in cui la Natura è stata soggetto amato e seguito da molti musicisti importanti.
Basti pensare alla Pastorale di Beethoven con il suo “temporale”, o le Quattro Stagioni di Vivaldi o, ancora, alla Moldava di
Smetana, a La Mer o Nuages di Debussy. Spesso il carattere descrittivo delle opere non è pittorico, ma piuttosto espressione di
sentimenti ed emozioni suscitati dalla Natura nei compositori.
In questo Album i sentimenti e le emozioni sono, naturalmente, a misura di bambino ma possono far riflettere ed essere validi
aiuti per immedesimarsi ad esempio nel movimento dell’Acqua o per partecipare al miracolo della Vita, come nel Seme, o per
volare con la leggerezza delle Nuvole. Questo Album si articola in canti disposti gradualmente a seconda della fascia di età:
partendo da quelli per i bambini della Scuola d’Infanzia (2 anni e mezzo – 5 ca.) proseguendo con proposte per i bambini della
Scuola Primaria I Ciclo (5 anni e mezzo – 7 ca.). Gli elementi musicali vengono presentati gradualmente, da quelli più semplici ai
più complessi; inoltre più elementi possono essere presentati contemporaneamente.
Ogni proposta è inoltre corredata di uno “Scopo”: in cui si evidenziano gli elementi musicali e i “materiali sonori” necessari a
sviluppare nei bambini l’apprendimento.
Troverete inoltre, come negli altri Album musicali, qualche proposta lasciata appositamente libera: in modo che possiate essere
Voi stessi gli artefici e gli scopritori di quegli elementi musicali che si possono estrarre da una semplice canzoncina o filastrocca.
Sarà opportuno che sperimentiate Voi stessi per primi queste proposte: le idee elaborate dalla vostra creatività le presenterete
successivamente ai bambini.
Ogni volta che presenterete un nuovo elemento musicale fatelo quando avrete assoluta padronanza e sicurezza in quello che volete
comunicare. Ai bambini, infatti, non sfugge nulla e se sarete appena un poco insicuri, verrete immediatamente smascherati!
Quindi studiate... E buon lavoro, ma non dimenticate mai di divertirvi.

Donata Righini

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Consigli
Nell’insegnare una canzoncina soprattutto ai bambini piccoli (Scuola d’Infanzia), è necessario scomporla nelle sue parti essenziali,
che sono:

il TESTO: si potrà far memorizzare attraverso una lettura ritmica, prima da parte dell’insegnante e poi imitata dai bambini. Per
lettura ritmica intendo una lettura che sottolinei il Ritmo che è stato applicato al canto. Un esempio: Gallo, galletto pag. 26

q e e q q | q e e qQ| q e e q q | q e e qQ |
Gal-lo gal-let-to chic-chi-ri-chì non ve l’ho det-to che spun-ta il dì?

In questo modo si comincerà a far entrare i bambini nell’elemento ritmico del canto: elemento che costituisce una sorta di
“impalcatura” sulla quale si muovono i suoni, cioè la melodia.

la MELODIA: attraverso lo sviluppo della vocalità infantile che si può attuare (a seconda dell’età dei bambini) con modalità
differenti, l’insegnante potrà arrivare anche a canti più complessi se prima avrà saputo educare correttamente la voce infantile.
Fino ai 3 anni circa, il bambino ha molto poca coscienza della sua voce (ed in particolare di quella “cantata”), infatti potrete
accorgervi facilmente che solo pochi bambini cantano davvero e vi seguono nelle canzoncine a questa età.

Ma non preoccupatevi! E’ normale, perché in questo periodo i bambini imparano ancora prevalentemente per imitazione, perciò
la cosa migliore è di fornire loro il miglior modello possibile da imitare, anche se i risultati di questa imitazione si vedranno solo
in seguito: abbiate fiducia.

Intono ai 4 anni, infatti, i bambini amano cantare insieme e anche se non tutti avranno doti canore eccellenti, noterete come tutti
si sforzino di partecipare al coro. Non ci si deve comunque preoccupare ancora troppo dell’intonazione: perché questa è molto
legata al momento in cui nasce la coscienza della propria voce, e ciò non si verifica per tutti i bambini nello stesso momento,
anche se nella maggior parte di loro questo “scatto” di coscienza si verifica verso i cinque anni e mezzo ed i sette anni: al cambio
dei denti.

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A questa età i bambini cominciano a scoprire la propria voce e, oltre ad amare il canto corale, imparano anche a “giocare” con
essa: questo è infatti il periodo migliore per cominciare qualche vocalizzo (sulle 5 note) e qualche gioco su vocali e consonanti.
Dai 7 anni circa (ma a volte anche prima) sboccia una vocalità più consapevole ed un maggior desiderio dei bambini di cantare,
oltre che in coro, anche da solisti. Comunque per i bambini che tendono ancora a “vergognarsi” di cantare da soli, si può
proporre il gioco della:

CANZONCINA INTERROTTA: quando i bambini avranno imparato sufficientemente bene la canzoncina li si disporrà in cerchio
e si proporrà questo gioco, che somiglia un po’ al “continua tu...”: solo che questa volta si dovrà continuare a... cantare.
Un bambino comincerà a cantare e, ad un cenno dell’insegnante (o ad un segnale stabilito: es. il suono di un sonaglietto),
proseguirà poi il compagno accanto e così di seguito.
Dai 7 anni in poi si potranno introdurre piccoli canoni e canti a due voci; ma si potranno anche proporre versioni “responsoriali”
dei canti imparati: ovvero, a cori alternati, una strofa ciascuno; e pure qualche rudimento di notazione musicale.

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La Cinciallegra
Gira e rigira di qua e di là quell’arte bella da cantare?”
la cinciallegra dove sarà? L’usignolo dice di no,
Sarà andata col suo figliolo l’arte bella insegnar non si può,
a fare visita all’usignolo. l’arte bella viene da Dio,
“Usignolo, puoi tu insegnare? tu hai il tuo canto ed io ho il mio.

Questa canzoncina si presta bene ad essere mimata: la si farà quindi ascoltare ai bambini e poi si chiederà loro di trovare una
mimica corrispondente al testo (naturalmente solo dopo che avranno imparato le parole del testo sufficientemente bene).
− Battere la pulsazione della canzoncina con le mani.
Variante: si chiederà ai bambini di imitare la cinciallegra: essendo un uccello, essi dovranno provare a camminare come
un uccello, sbattere le ali, ecc... a questo punto un gruppo di bambini seguendo la pulsazione (e) camminerà con l’andatura della
cinciallegra, mentre l’altro canterà la canzoncina.

Alla frase parlata, il gruppo di bambini-cinciallegra si fermerà, domandando agli altri: “Usignolo, puoi tu insegnare...” riprendendo
poi a camminare quando l’altro gruppo ricomincia a cantare.
Poi si invertono i ruoli.

Scopo: Mimica, Movimento, Interventi, Pulsazione, Attenzione, Tempo Composto


* Testo:“Ancora... e poi Basta!” - Lina Schwartz – Ed. Mursia – 1973 – Musica: Donata Righini
* Materiale: voce

Rivolto prevalentemente ai bambini della Scuola d’Infanzia

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La cinciallegra

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La Lumaca
Son dal bruco invitata a colazione, forse arriverò per desinare.
s’è fatto tardi e mi devo affrettare. E se no, certo con un po’ di pena,
Se corro e corro senza interruzione salvo imprevisti sarò lì per cena.

Canto pentatonico.
Dopo la lettura ritmica del testo (vedi Consigli all’inizio): prima da parte dell’insegnante e poi ripetuta dai bambini, si procederà
all’ascolto della melodia. L’insegnante dovrà essere molto chiara nell’insegnamento melodico: aiutandosi con la mano indicherà il
salire e lo scendere della melodia o il suo stare ferma. Dall’imitazione di questo movimento, anche se inizialmente potrà non essere
molto preciso, scaturirà successivamente una maggiore coscienza nel riconoscere una melodia.

– Un bambino, o un gruppetto, potrà imitare la Lumaca (nel modo di camminare, di portarsi dietro la sua casetta...): camminerà
lentamente seguendo l'accento (prima nota di ogni battuta). Il tutto potrà avvenire secondo un “percorso prestabilito”: per cui i
bambini-lumaca dovranno attraversare il percorso per arrivare alla casa del “Bruco” utilizzando lo stesso tempo del canto, senza
arrivare né prima né dopo la fine di questo. Dovranno quindi calibrare con attenzione i propri passi.
Questo fa sì che i bambini debbano adattare la loro andatura alla durata del canto e in tal modo l'elemento musicale ha la
possibilità di armonizzare le diversità di ciascun individuo, favorendo la socializzazione: poiché tutti i bambini dovranno, in un
certo senso, conformarsi ad una stessa andatura in modo da raggiungere insieme la “meta” nel tempo prestabilito.

Scopo: Imitazione, Ritmo, Altezze, Movimento, Accento, Relazione Spazio/Tempo

* Testo: “Ancora... e poi Basta!” cit. – Musica: Donata Righini


* Materiale: un eventuale strumento ritmico per sottolineare la lettura ritmica del testo

Rivolto prevalentemente ai bambini della Scuola d’Infanzia

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La lumaca

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