CambiaMenti
Copertina ed editing
Giuseppina Pistillo
INDICE
Prefazione di Nina Badile
pag. 9
Introduzione
pag. 11
pag. 12
pag. 14
pag. 16
pag. 18
pag. 19
pag. 21
pag. 24
pag. 26
pag. 29
pag. 31
Il Ginepro
pag. 41
Luccello doro
pag. 53
Lo Spirito in bottiglia
pag. 63
pag. 69
I sette Corvi
pag. 73
Biancaneve
pag. 79
Cenerentola
pag. 91
pag. 103
Cappuccetto Rosso
La fiaba come arcobaleno nel dolore
pag. 109
pag. 115
pag. 123
pag. 125
Il Grifone
La fiaba per la ferita dellabbandono
pag. 133
Il fedele Giovanni
Le due fiabe per la ferita del tradimento
pag. 143
Lo Gnomo
pag. 143
pag. 151
pag. 159
pag. 171
Re Bazzaditordo
La fiaba per la ferita dellingratitudine
pag. 179
I due fratelli
La fiaba come specchio di antroposofia/psicosofia/pneumatosofia
pag. 201
Il Leprotto marino
pag. 203
pag. 207
pag. 215
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I sette Corvi
Cera una volta, ma se c ancora non lo so davvero, una
famigliola, composta di padre, madre e sette figlioletti tutti
maschi. I due sposi desideravano molto avere anche una bimba:
finalmente la bambina nacque e i genitori ne provarono viva
gioia: ma la creatura era cos piccola e gracile che non poteva
essere portata al fonte della chiesa e si pens a fare il battesimo
presto presto, in casa.
Il padre mand uno dei ragazzi ad attingere acqua alla fontana:
gli altri sei, come avviene, gli corsero dietro, e siccome si
bisticciavano e ciascuno voleva essere il primo a portare lacqua
al babbo, la secchia sfugg loro di mano e and gi, scomparendo
nella fontana, che era profonda assai.
Invece di tornare a casa, i sette ragazzi rimasero l perplessi,
senza saper come rimediare. Il padre, non vedendoli tornare,
cominci a impazientirsi e credette che quelli si fossero messi a
fare il chiasso, dimenticando di attingere lacqua. Poi la paura lo
colse che la bambina morisse senza battesimo e nella violenza
dello sdegno egli esclam:
Perbacco, vorrei che quei sette mariuoli diventassero sette
corvi!.
Non appena ebbe pronunziata questa imprecazione, gli parve di
udire un frullo dali nellaria, sopra il suo capo: alz gli occhi e vide
sette corvi, neri come lebano, innalzarsi a stormo e volar via. Ma
ormai le parole erano dette, e padre e madre non avevano virt di
liberare i figli dallincantesimo. Il malocchio aveva operato.
La bambina valse a consolarli un poco del gran dolore di aver
perduto i sette maschi. Cresceva bella e florida, senza pensieri, e
per alcuni anni credette di essere figlia unica, perch i genitori
le tenevano nascosta la triste sorte dei suoi fratellini. Un giorno
per, mentre era fuori di casa, si vide guardata dalla gente e un
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a casa loro dal babbo e dalla mamma, che tristi e soli credevano
ormai di aver perduto tutti i figliuoli, e furono esultanti di
riabbracciarli alfine, dopo tante pene.
Larga la foglia, stretta la via,
dite la vostra che ho detto la mia
***
Perch la stella del mattino a dare lossicino e il sole e la luna
sono cos cattivi?
Perch la protagonista si taglia proprio il mignolo?
Come mai i genitori non si assumono la responsabilit delle
proprie azioni?
una fiaba evocatrice dei Misteri Mitraici, precisamente del
primo grado iniziatico: il Corvo. Nero come la pupilla.
La pupilla un autentico specchio a due facce, una rivolta
verso lAnima mundi e laltra verso lAnima umana. Luna il
rovescio dellaltra.
Ci ricorda Rudolf Steiner nella prima conferenza, del 6
maggio 1921, del volume sullEssenza dei colori:
Il nero rivela che esso estraneo alla vita, che ostile alla
vita [come un autentico Cielo di Morte, n.d.A.]ma lo Spirito
fiorisce, lo Spirito [come un autentico cielo di Nascita, n.d.A.]
pu compenetrare questo nero, pu affermarsi l dentro.
Con un frullio dali i sette fratelli vengono ingoiati nella pupilla
destra solare del Cielo di Morte con le livree nere di Corvi e se
le sfilano riemergendo dalla pupilla sinistra lunare del Cielo di
Nascita. La fanciulla, lunica sorella, lago della bilancia che
in un lungo viaggio, al di l dei confini terrestri, incontra i due
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