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Introduzione
Chi ci vede poco da vicino, chi da lontano. C poi chi non vede bene n da
vicino n da lontano. Chi ci vede doppio, da un occhio o da entrambi. Chi vede
male in penombra, chi invece infastidito dalla troppa luce. Insomma questa
vista ci d un bel po da fare.
Sempre pi persone sono costrette a indossare gli occhiali o le lenti a contatto,
arrendendosi allinevitabile: questi supporti diventano, man mano che le si usa,
sempre pi indispensabili. La vista continua a calare e noi continuiamo a comprare occhiali con una gradazione sempre pi alta.
I miopi pi fortunati, superati i 40, possono pian piano togliere gli occhiali
perch, ammalandosi di presbiopia, la malattia opposta, per un certo periodo
riescono a compensare le cose e a vederci bene.
I pi sfortunati passano da un paio di occhiali allaltro per tutta la vita, cercando
di correggere i nuovi difetti della vista che col tempo si aggiungono ai vecchi.
La medicina, oltre a lenti e occhiali, propone solo lintervento laser. Tra detrattori e sostenitori, difficile capire se siano pi i benefici o le controindicazioni di
questo intervento chiurgico.
Ecco perch abbiamo deciso di dedicare questo numero di Vivere Macro ai diversi metodi naturali per il recupero della vista, primo tra tutti, il noto Metodo
Bates. Come Gruppo Editoriale Macro abbiamo a catalogo tante pubblicazioni
che illustrano tecniche, esercizi e strategie del tutto naturali e privi di controindicazioni per guarire dalle pi comuni patolgie della vista, preservandola in buona
salute il pi a lungo possibile.
La filosofia della nostra casa editrice sempre stata quella di offrire al lettore tutte
le alternative possibili alla cosiddetta verit assoluta, lopportunit insomma di
vederci chiaro dentro se stesso, nelle relazioni con gli altri, in ci che accade nella
societ che lo circonda.
Vederci chiaro.
Non potevamo esimerci quindi dal fare tutto il possibile affinch i nostri lettori
ci vedessero chiaro, anche e soprattutto, fuor di metafora.
Buona lettura, chiss che chi la inizia con gli occhiali non riesca a finirla senza.
Indice
IL METODO BATES
INTRODUZIONE AL METODO BATES
Pagina 7
CONSIGLI PER UNA QUOTIDIANIT A PROVA DI VISTA
Pagina 16
COS LA PRESBIOPIA? - VIDEO
Pagina 25
PRATICHE FISICHE PER CONTRASTARE LA PRESBIOPIA
Pagina 29
SENZA OCCHIALI - VIDEO
Pagina 42
IL METODO
BATES
1.
INTRODUZIONE
AL METODO BATES
Certo, per uno come il dottor Bates, nato a New York, linglese era la
lingua che dovette imparare per comunicare con il resto del mondo, ma
per uno come me il discorso un tantino diverso.
Io, che dopo aver sbeffeggiato nei capitoli precedenti le persone che ho
conosciuto in studio ho deciso di proseguire prendendo in giro anche me
stesso, tanto per sdrammatizzare la situazione relativa alla mia conoscenza
della lingua inglese e del metodo Bates.
La relazione fra metodo Bates e lingua inglese semplice da definire.
Quando conobbi il metodo Bates, non esisteva Internet, non esistevano
scuole di formazione di metodo Bates, quantomeno non in Italia, tutti gli
scritti sullargomento erano in inglese, e io non avevo la pi pallida idea di
che cosa fosse questa lingua.
allinizio di dicembre del 2008 quando scarico una mail proveniente dalla delegazione belga e sorrido soddisfatto. Testimoniava che il precedente
scambio di mail era stato proficuo e cos sorrido.
Sorrido mentre lascio scorrere lo sguardo liberamente sul testo in inglese della mail appena ricevuta, che assolutamente non so che cosa dica, ma
in cui ho riconosciuto lindirizzo del mittente del comitato belga, e sorrido
fino a quando Graziella, dopo essere entrata in studio e avermi salutato, mi
passa dietro le spalle e guardando la mail di fronte al mio viso, sorridente
fino a quel momento, mi domanda: Ma hai letto che cosa ti dicono?, e io
rispondo ancora sorridendo: Certo, come sempre, senza sapere che cosa
stavo leggendo e aspettando te per la traduzione.
Bene, la traduzione raggiunse le mie orecchie lattimo successivo e in
quello stesso istante il sorriso scomparve dalle mie labbra che disegnarono
immediatamente una curva degli angoli verso il basso, e io mi assentavo
dal mio corpo rifugiandomi dove, ancora adesso, non saprei dire. Ti chiedono di tenere relazione e workshop in una lingua a scelta fra francese,
tedesco, inglese.
Le mie repliche tipo: Ho sempre parlato in italiano con loro, mi hanno
sempre tradotto sinora, me lo dovevano dire prima, non sortirono altro
che leffetto di ricevere la sua risposta pi ovvia: Non so che cosa dirti.
Tutto mi sarei aspettato dai colleghi che conoscevo ormai da anni, tranne un simile game over (ora so che la fine del gioco si dice cos in lingua
inglese).
Non cera nulla da fare, se non ritirarmi silenziosamente per manifesta
inferiorit. Fu l, invece, che il concetto acquisito diversi anni prima sulla
relazione fra metodo Bates e lingua inglese si accese di colpo dentro di me,
e gli angoli della mia bocca si sollevarono di nuovo con decisione verso
lalto. Il ragionamento fu immediato. Se ho potuto apprendere i concetti
del metodo Bates con tanta facilit e naturalezza, se la lingua inglese di
facile acquisizione, che cosa mi ci vorr mai per poter tenere una relazione
e condurre un workshop su due argomenti che conosco cos bene e mi
sono cos cari? Nulla, pensai, nel giro di qualche mese sar pronto, ed es11
Se ho potuto io (motivato dalla necessit di doverlo fare) iniziare e proseguire lo studio della lingua inglese, potete di certo voi migliorare la vostra
vista, se davvero lo volete fare. Dovete solo iniziare la pratica del metodo
Bates e portarla avanti regolarmente finch vi servir farlo.
Il percorso non risulter facile e privo di insidie. Vivrete continuamente momenti in cui avrete limpressione di vederci meglio, e altri in cui vi
sembrer di aver perso tutto.
Vi saranno momenti in cui vedrete meglio del solito, come momenti
in cui, orgogliosi del successo, vi rivolgerete al vostro oculista di fiducia e
vi sentirete dire: tutto costante, la prescrizione precedente delle lenti
va ancora bene, o cose del genere che demoliranno il vostro entusiasmo.
Vivrete, forse, com stato per molti, la voglia di abbandonare il percorso
che non vi sta portando da nessuna parte (vi suggerir la vostra mente),
ma al contempo potrete a volte ascoltare in voi stessi un lontano quanto
familiare sussurro, una specie di vocina flebile ma comunque percepibile
dirvi: Vai avanti, ce la stai facendo. E non ci sar nulla di pi bello e di
pi vero di quei momenti, perch quella vocina lontana della vostra parte migliore che sta iniziando a emergere dal marasma dei pensieri in cui
stata sepolta per un sacco di tempo. Ascoltatela, datele una possibilit, ne
ha diritto, e presto noterete anche voi che i risultati del lavoro sulla vostra
vista diverranno pi stabili, pi concreti, e non solo per voi. Saranno misurati e probabilmente anche sminuiti da qualche professionista della vista,
ma voi a quel punto avrete capito che ce la state facendo nel raggiungere il
vostro obiettivo, e cos anche loro potranno solo ammetterlo.
A quel punto saprete anche come tenere duro e proseguire fino alla fine
del percorso.
Buona strada.
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Tratto da:
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2.
CONSIGLI PER UNA QUOTIDIANIT
A PROVA DI VISTA
La maggior parte delle indicazioni di questo capitolo hanno un comune denominatore: il buon senso; altre lesperienza diretta e altre ancora la
saggezza millenaria del passato.
Non confondete per queste norme di buon senso con il concetto di
corrette abitudini visive, che si verranno invece gradualmente a instaurare come conseguenza delle pratiche generali e specifiche riportate nei
capitoli precedenti.
Le esperienze proposte in quei capitoli hanno lobiettivo di aiutarvi a ripristinare sane e naturali abitudini visive; i consigli riportati in questo capitolo quello di aiutarvi a correggere il vostro stile di vita verso una maggiore
naturalit, quindi a sostenere il funzionamento dellintero organismo, di
cui fa parte anche la funzione visiva.
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IN GENERALE
Camminare.
Camminate almeno quaranta minuti al giorno a passo sostenuto, ovvero a un ritmo che vi consenta di respirare solo con il naso a una frequenza
cardiaca di circa il 65-70% del vostro valore massimale. In questo modo
ossigenate lintero organismo, occhi compresi, facilitate leliminazione di
cataboliti e residui, mantenete in buona funzione tutti gli organi interni,
consentite al sangue di circolare anche nei capillari pi microscopici presenti sia negli organi che a livello periferico, e di ripulire in profondit
quelle aree.
Inoltre, camminare fondamentale per la vista grazie alle stimolazioni
diverse che la pratica offre a tutto il sistema visivo (vedi gli esercizi nei
capitoli precedenti). Ricordate che la frequenza cardiaca massima si riduce
con let.
Esiste una formula abbastanza precisa per calcolare la frequenza cardiaca massima, sottraendo da 208 il 70% della vostra et. Ad esempio, se
avete settantanni il 70% di 70 49, per cui sottraendo 42 a 208 otterrete
166, la vostra frequenza cardiaca massima.
Se volete evitare i calcoli matematici, camminate in modo da non sentirvi forzati a respirare con la bocca aperta, potendo quindi mantenere una
respirazione continua attraverso il naso.
Alimentazione.
Discorso difficile, e non di mia competenza specifica, da affrontare in
cos breve spazio. Se desiderate approfondire largomento, potrete trovare
molti spunti nella bibliografia di questo libro.
Ad ogni modo cercher di fornirvi qualche indicazione di massima,
che vi invito a usare senza mai dimenticare il buon senso, eventualmente
chiedendo il parere del vostro medico di famiglia.
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Gite.
Lo ha detto anche il Dalai Lama: Ogni anno visita un posto in cui non
sei mai stato. Vi esorto a seguire il suo consiglio, anzi a moltiplicare le
occasioni in cui poter visitare una nuova localit durante lanno.
Ad esempio, ogni mese potete decidere di pianificare un weekend, o
anche solo una domenica, lontano da casa. Non intendo necessariamente
suggerirvi di fare un viaggio in un altro continente; sia benvenuta anche
questa ipotesi, ma va bene anche una breve gita nei dintorni del luogo dove
abitate, alla ricerca di cose nuove da vedere.
Sapete cosa, oltre alla pratica del metodo Bates, pu aiutarvi a mantenere o ripristinare una naturale capacit di vedere senza sforzo? Proprio la
curiosit visiva.
I vostri occhi sono curiosi per natura, sono stati creati per vedere e vedere cose nuove in continuazione. Uno dei vostri compiti potrebbe proprio
consistere nellassecondare questa loro innata esigenza.
SPECIFICHE
Uso degli occhiali.
Innanzitutto, normalmente non vero che senza occhiali non ci vedete.
Diciamo che, se avete un vizio di rifrazione, senza occhiali non vedete nitidamente come quando invece lindossate. Da quando li usate, non credo
per che possiate onestamente affermare che la vostra vista sia migliorata,
se dovevano correggere un vizio di rifrazione. Discorso a parte per alcune
patologie specifiche, per le quali vi rimando ai capitoli relativi.
Se avete sempre visto normalmente bene e a un certo punto della vostra
vita la vostra vista si ridotta, significa solo che poco prima avete iniziato a
fare qualcosa di scorretto in relazione ad essa. Oppure avete usato il vostro
sistema visivo in modo costantemente scorretto e ora arrivato il momen20
Sciacqui freddi.
Quando potete farlo, sempre a occhi chiusi, sciacquate semplicemente
il viso con dellacqua corrente fredda. Andate in bagno, aprite il rubinetto
dellacqua fredda, chiudete gli occhi e spruzzatevi dellacqua sul viso nella
zona degli occhi.
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Fatelo per qualche secondo ogni volta, fatelo tutte le volte che potete
durante il giorno e fatelo tutti i giorni. Diventer unabitudine alla quale
difficilmente riuscirete a rinunciare, tanto saranno evidenti i riscontri positivi che avvertirete in termini di sensazione piacevole, livello energetico
degli occhi, prontezza nel loro utilizzo ecc. e in cos breve tempo.
Se indossate lenti a contatto, se potete toglietele prima di rinfrescarvi il
viso con lacqua fredda. Se troppo complicato, tenetele.
La televisione.
Se fra mattina, pomeriggio e sera, state per pi di due ore al giorno davanti alla televisione accesa, arrivato il momento di trovarvi un hobby diverso
per riempire le vostre giornate. Datevi alla lettura, ma soprattutto alle attivit
allaria aperta. Ad ogni modo riducete il tempo dedicato al suo utilizzo.
Quando invece rientrate in casa e vi sedete davanti al televisore, assicuratevi che questo non rappresenti la sola fonte luminosa della stanza in cui
vi trovate. Fate sempre in modo che nel locale in cui guardate la televisione
vi sia almeno unaltra fonte luminosa, bassa, mai diretta, sempre posta alle
spalle del televisore o ai suoi lati, ma comunque presente.
Guardando la televisione, potrete comunque mantenere aperto il vostro
campo visivo, e ogni tanto lanciare un rapido sguardo a ci che si trova
nella stanza.
Eviterete la fissit dello sguardo e la chiusura eccessiva del campo visivo.
Il computer.
Vale lo stesso ragionamento fatto per il televisore. Innanzitutto, usatelo
solo per piacere personale, ora che potete forse concedervi di fare in questo
modo. In secondo luogo, prediligete monitor con una buona definizione e a
schermo piatto (ormai tutti i computer utilizzano questo genere di monitor).
Quando lo usate, ogni tanto ricordatevi di sollevare lo sguardo per mettere a fuoco qualcosa lontano da voi, magari fuori dalla finestra o, per lo
meno, sullaltro lato della stanza in cui vi trovate.
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La luce artificiale.
Dove possibile, in casa vostra ad esempio, evitate le luci al neon. Pulsano, anche quando la loro composizione cromatica diversa da quelle
estremamente bianche di una volta.
Dove possibile, prediligete lampade a spettro solare completo, le cosiddette true light, che ormai potete trovare con facilit un po ovunque.
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Cercate anche di bilanciare la colorazione della luce artificiale di cui disponete; alcune lampade tendono a emettere una luce piuttosto sbilanciata sul
bianco, altre sul rosso-arancio e cos di seguito. Cercate solo di bilanciarle
quanto pi possibile.
Altra indicazione che sento di condividere quella di avere varie fonti
luminose in diverse posizioni dei vostri locali. Evitate quindi grandi luci al
centro della stanza e preferite punti luce sparsi ovunque. In questo modo
avrete sempre la luce giusta nel posto giusto per ci che vi serve in quel
momento. Se dovete leggere un libro in poltrona, assurdamente dispendioso illuminare tutta la stanza al centro, ed invece preferibile avere una
buona luce sopra il libro che state leggendo.
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Tratto da:
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COS LA PRESBIOPIA?
Un irrigidimento naturale dellocchio che sopraggiunge solitamente
dopo i 40 anni di et e che comporta la difficolt di vedere e leggere da
vicino.
La presbiopia si sviluppa per una serie di ragioni diverse.
Comprenderle, significa soprattutto acquisire gli strumenti essenziali
per iniziare a contrastarla efficacemente.
Il direttore della Scuola Italiana Bates, GIORGIO FERRARIO, affronta la presbiopia in modo chiaro e intuitivo, attraverso semplici spiegazioni,
ma soprattutto grazie una serie di esercizi e proposte concrete, strutturate
sulla base di unesperienza pluriennale che nel tempo ha portato la maggior
parte delle persone che le utilizzano a ridurre, se non addirittura eliminare,
luso dei classici occhiali per la lettura e a riprendere a leggere senza sforzo.
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Cos la presbiopia?
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Tratto da:
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4.
PRATICHE FISICHE
una posizione allungata, come se un filo la volesse tirare verso lalto per
estrarla dalle spalle. Non forzate il movimento. Fermatevi se percepite tensioni ed eventualmente notate la loro intensit e la posizione dove si manifestano. Inclinate ora la testa sul lato opposto, avvicinando laltro orecchio
alla spalla corrispondente.
Ripetete la sequenza lentamente per cinque o sei volte.
Mantenendo gli occhi chiusi, iniziate ora a ruotare lentamente la testa
lasciandola ciondolare pigramente in ogni direzione. Non forzate la rotazione, cercate solo di eseguirla come se il capo fosse privo di controllo
muscolare.
Eseguite due rotazioni lente in un senso e due nel senso opposto, quindi
ripetete alternando la direzione ogni due rotazioni.
Proseguite per qualche minuto. Questa pratica vi sar utile soprattutto
nella fase iniziale del lavoro.
Dorso / Parete
Dovrete procurarvi uno sgabello senza schienale, un cubo, qualcosa che vi consenta di stare seduti
con langolo delle ginocchia a 90
e potendo appoggiare il dorso contro una parete.
Respirate regolarmente mentre
cercate di appoggiare completamente il dorso alla parete dietro di
voi. Le ginocchia saranno chiuse,
le mani in grembo con il dorso in
appoggio (il palmo verso lalto per
intenderci) e loccipite appoggiato
alla parete, come il resto del dorso.
Respirate regolarmente, ma
ogni volta che espirate immagina30
te che una funicella tenda a sollevarvi dal vostro appoggio tirandovi per la
testa. Non sollevate n abbassate il mento. Immaginate solo che la testa stia
uscendo lentamente dalle spalle nella direzione del soffitto.
Quando inspirate tenete la posizione, per tornare ad allungare la testa
verso lalto durante la successiva espirazione.
Mano / Parete
In piedi, di fianco a una parete
alla distanza di circa 50-60 centimetri. I piedi paralleli fra loro, le
ginocchia sono sbloccate, la schiena diritta e il capo allungato verso
il soffitto come nelle due pratiche
precedenti.
Appoggiate il palmo della mano
alla parete allaltezza della spalla.
A occhi chiusi cercate di percepire le vostre spalle, la loro condizione, posizione e tensione del momento.
Respirate regolarmente e durante ogni espirazione allungate la testa verso il soffitto mentre il palmo
della mano aperta preme contro la parete, senza allontanarvi dalla stessa.
Prestate molta attenzione ai compensi possibili durante la pratica. Evitate di sollevare la spalla con cui state lavorando, di avvicinare lorecchio
alla spalla che state usando, di muovere e basculare il bacino in avanti
(anteroversione).
Dopo qualche minuto ripetete sullaltro fianco.
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Gambe parete
Sdraiatevi a terra con i glutei appoggiati a una parete verticale (muro,
armadio). Sollevate le gambe verso lalto in modo da mettervi a squadra
con il dorso disteso al suolo e le gambe unite appoggiate alla parete.
Fate qualche profonda respirazione assicurandovi di espirare profondamente abbassando il torace, evitando di incassare la testa fra le spalle;
immaginate di farla uscire dalla cassa toracica come se fosse il collo di
una testuggine.
Dopo qualche respiro, posizionate una funicella (va bene
anche lo spago con le perline
usato negli esercizi di fusione)
tesa fra la punta del vostro naso
e i piedi, legando un capo della
funicella a una penna trattenuta dalla pianta dei piedi.
Mentre proseguite a respirare regolarmente come sopra
indicato, assicuratevi di sbattere le palpebre e fate scorrere lo
sguardo sulla funicella, dai piedi alla punta del vostro naso e
viceversa. Assicuratevi di espirare mentre lo sguardo si avvicina alla punta del vostro naso
e inspirare mentre procedete
dal naso ai piedi.
Attivazione generale
In piedi, gambe tese e piedi paralleli. Flettete il busto in avanti, chiudete le mani e tamburellate delicatamente ma ripetutamente con i pugni su
piedi e caviglie.
Proseguite a tamburellare delicatamente salendo lungo i polpacci, linterno e lesterno delle cosce, la muscolatura posteriore delle stesse fino a
raggiungere i glutei.
Proseguite a tamburellare sulla muscolatura dei glutei, mentre lentamente riguadagnate la posizione eretta.
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Tamburellate ora con i pugni sulla parte interna ed esterna del braccio
sinistro e del braccio destro, salendo ogni volta fino alle spalle.
Proseguite ora il massaggio con i pugni chiusi sulla nuca (ossia dietro il
collo), salendo sulla testa fino a raggiungere le sopracciglia di entrambi gli occhi. Ripetete il percorso dalle sopracciglia fino alla base della nuca per qualche
minuto. Ora siete pronti per gli esercizi di mobilizzazione degli occhi.
Automassaggi
Sedete comodamente da qualche parte, oppure sfruttate il tempo che
trascorrete in metropolitana per recarvi al lavoro: nella ressa consueta nessuno far caso a ci che state facendo.
Chiudete gli occhi e iniziate a tamburellare con i polpastrelli delle dita
la zona attorno ai bulbi oculari. Tamburellate con le dita delle mani delicatamente la zona appena sopra le sopracciglia e anche la porzione di fronte immediatamente soprastante. Proseguite tamburellando verso lesterno
dellocchio e fermatevi qualche istante sullangolo esterno. Proseguite il giro
dellorbita verso il basso e poi verso linterno. Magari evitate di tamburellare
sul margine mediale degli occhi, interrompendo il percorso poco prima.
Se nel farlo percepite qualche zona maggiormente dolente, soffermatevi
tamburellando qualche istante di pi fino a sentire che lindolenzimento si
riduce, quindi proseguite oltre.
Riaprite gli occhi e guadatevi attorno verificando se cambiato qualcosa.
Vicino e lontano
Due modalit di esecuzione: a saccadi e a inseguimento.
Per la prima modalit sedetevi comodamente e ponete un dito di fronte
ai vostri occhi alla distanza di circa 15 centimetri e con il polpastrello ruotato verso gli occhi. Osservate le impronte digitati sul vostro polpastrello
per due secondi, senza cercare di vederle a tutti i costi, quindi sbattete le
palpebre e ruotate la testa di lato, come per lanciare lo sguardo su qualcosa
a qualche metro da voi. Osservate il nuovo soggetto per qualche secondo
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ESERCIZI DI FUSIONE
Le pratiche seguenti sono attuabili solo se possedete una visione binoculare, ossia se potete vedere con entrambi gli occhi in modo simile e li
sapete usare contemporaneamente. Se, oltre alla presbiopia, i vostri occhi
vedono in modo molto diverso uno dallaltro, oppure potete vedere con
un solo occhio, non riuscirete a eseguire gli esercizi di fusione, per lo meno
non seguendo le indicazioni contenute in questo libro.
Intendo dire che in studio ho lavorato con persone non dotate di stereopsi fisiologica che, dopo alcune pratiche specifiche, sono riuscite comunque a eseguire con successo gli esercizi di fusione.
Non fa parte per degli scopi di questo libro proporvi esercizi di questo
genere che, a mio avviso, dovrebbero essere eseguiti inizialmente solo con
laiuto di un insegnante.
Il mio consiglio, se non avete una stereopsi naturale, di dedicarvi a
tutte le pratiche mentali e anche agli esercizi di mobilizzazione. Riuscirete
anche in questo modo a ottenere ottimi risultati. Potrete poi decidere di
approfondire la proposta con un insegnante qualificato che sapr consigliarvi e condurvi nel modo migliore.
Prima di eseguire gli esercizi di fusione come proposto di seguito, utilizzate la tavola test allegata al libro, quella con una A ed una G al centro
e sotto due colonne di lettere parallele.
Guardando direttamente le lettere sulla tavola, verificate come le potete
percepire. Ora convergete lo sguardo fino a percepire una terza colonna di
lettere al centro delle due disegnate. Se non sapete convergere lo sguardo,
ponete una penna a punta in su fra le due colonne, a met distanza circa fra
i vostri occhi e la tavola, e indirizzate lo sguardo sulla punta della penna.
Muovetela verso il vostro viso o verso la tavola, sino a che potrete vedere
apparire la terza colonna di sui sopra. A prescindere da come avrete saputo
ottenere questa percezione, con luso di una penna oppure direttamente
incrociando lo sguardo, se le lettere di questa colonna vi appaiono pi
nitide di come le percepivate guardandole direttamente, significa che gli
esercizi di fusione proposti vi potranno essere concretamente di aiuto.
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I tre pollici
Tenete le braccia coi gomiti leggermente flessi e le mani con i pollici verso lalto (come nel disegno). I pollici dovranno essere posti a una
distanza di circa due centimetri fra loro. Guardate i pollici e convergete
leggermente lo sguardo sino a percepirne tre; sar sufficiente un minimo
livello di convergenza per ottenere il terzo pollice in mezzo agli altri due.
Provate ora a delineare con lo sguardo lunghia del terzo pollice; fatelo
fino a quando la percezione della stessa sar nitida.
Ora provate ad avvicinare le mani a voi, mantenendole in contatto fra
loro. Cercate di mantenere la percezione del terzo pollice. pi difficile
quando avvicinate o quando allontanate le mani dal viso?
Mentre le mani sono pi vicine al viso, per mantenere la percezione del
terzo dito dovrete convergere maggiormente. Graduate lintensit dellesercizio in modo da non sentire sforzo o indolenzimenti. Puntate soprattutto
sulla nitidezza nella percezione del terzo pollice; giocate con questa immagine e cercate di mantenerla muovendo le braccia in posizioni diverse.
Ora partite nuovamente dalla posizione iniziale. Provate ad allontanare
le mani luna dallaltra. Fatelo lentamente mentre cercate di mantenere la
percezione del terzo dito al centro. Verificate quanto potete aprire le braccia senza perdere la percezione del terzo pollice. Deve rimanere perfetto al
centro, ma avete notato che sembra essersi rimpicciolito?
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Tratto da:
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Senza Occhiali
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SENZA OCCHIALI
Il metodo Bates la pi naturale e geniale pratica di educazione visiva
attualmente disponibile.
Attraverso una serie di particolari tecniche ideate dal Dr. Bates, lautore
ci mostra la possibilit concreta di educare la vista a un naturale e corretto
funzionamento. Ecco un assaggio del video-corso che vi insegner a gestire
al meglio la vostra vista.
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Senza Occhiali
Tratto da:
Senza Occhiali
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ESERCIZI
PER IL RAFFORZAMENTO
DEGLI OCCHI
Sbadigliare di gusto
Sbadigliando di gusto si apre la respirazione e si prepara lorganismo
ad assimilare pi ossigeno; lo sbadiglio espressione di risveglio, mentre
reprimere limpulso a sbadigliare (per esempio serrando la mandibola portando la mano davanti alla bocca) favorisce lo stato di stanchezza.
Nei miei corsi si sbadiglia in abbondanza, attivamente e rumorosamente. Lo chiamo sbadiglio terapeutico e lo propongo come esercizio
ai partecipanti. A volte uno sbadiglio vigoroso fatto da un partecipante
si propaga nel gruppo come unonda, dando origine a una vera e propria
orgia di sbadigli. La stanchezza si volatilizza a vista docchio, sostituita
da una risata di sollievo. Gli occhi dei partecipanti, ampliati dagli sbadigli,
si inumidiscono fino alle lacrime. Quando si sbadiglia, le tensioni nella
muscolatura oculare si sciolgono pi facilmente.
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Fisarmonica
Nel tuo campo visivo, scegli un motivo interessante che ti attiri e su cui
ti piaccia posare lo sguardo: per esempio un fiore o una bella immagine.
Osservalo senza mettere particolarmente a fuoco, non occorre vederlo in
modo nitido. Metti in atto una visione centrale.
La punta del tuo naso indica il motivo che hai scelto.
Adesso incornicialo con le mani: delimita il tuo campo visivo in modo
da dirigere lo sguardo sul motivo. A sinistra e a destra devi poter guardare
oltre i palmi delle mani, ma lattenzione resta concentrata sul motivo. A
titolo di prova, svolgi questa parte dellesercizio con un motivo qualsiasi.
Ora allontana lentamente le mani e percepisci che cosa entra ancora
nello spazio fra di esse (colori, forme, movimenti, contrasti, spazio) finch,
spostandosi di lato, non scompaiono dal tuo campo visivo.
Poi riavvicina le mani, fino a restringere il campo visivo sul tuo motivo
centrale, con un movimento simile a quello che si fa quando si suona la
fisarmonica. Suona per un po la tua fisarmonica del campo visivo.
Inspira quando allontani le braccia ed espira quando le riavvicini. Pronuncia mentalmente la frase: Ti do spazio mentre inspiri e allontani i
palmi delle mani; e la frase: Ti sfioro delicatamente mentre espiri in
modo uniforme e incornici con le mani il tuo oggetto.
Percepisci qualcosa di analogo a questo movimento di apertura dello
sguardo anche nei tuoi pensieri e nelle tue sensazioni? La percezione dello
spazio circostante si amplia?
Diventi pi cosciente dello spazio intorno alla tua visione centrale (il
punto in cui concentrata la maggior parte della tua attenzione) fino a
quando si espande in tutte le direzioni intorno alloggetto osservato?
Immagina e percepisci lo spazio intorno a te dilatarsi come una bolla
con il tuo respiro e il tuo movimento di apertura dello sguardo, fino a inglobare il motivo osservato in questa bolla percettiva.
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con delicati movimenti rotatori. Osserva la posizione dei punti nelle illustrazioni a pagina 55 e, tastando, cerca una piccola depressione nella zona
del margine orbitale.
Cerca i punti in questione con i pollici o gli indici, senti le piccole depressioni sul margine osseo, appoggia delicatamente i polpastrelli sul viso e
comincia a compiere i movimenti rotatori.
Prendi coscienza del tuo respiro, respirando a fondo e lasciando andare
la tensione sospirando o sbadigliando. Mentre esegui i movimenti rotatori
e continui a respirare, regola la pressione di modo che ti risulti piacevole.
Se provi dolore, allenta la pressione (a volte sufficiente sfiorare il punto).
Se non sei sicuro di aver trovato il punto, mentre massaggi tasta un po
larea circostante. Il raggio dazione dei punti di circa un centimetro e
mezzo, quindi non puoi aver sbagliato di tanto. Il centro, tuttavia, pu
essere molto sensibile e se praticherai spesso la digitopressione, nel giro di
poco tempo sarai in grado di sentire chiaramente i punti nel loro centro.
Se con loccipite eserciti una leggera contropressione rispetto al dito che
preme, la nuca pu piacevolmente rilassarsi. I movimenti rotatori possono essere eseguiti al ritmo del battito cardiaco o anche pi in fretta. Gli
esperti cinesi consigliano di mantenere la pressione su ogni punto per otto
respirazioni. Lazione di contare favorisce la tua presenza mentale durante
lesercizio: non c niente che renda pi inefficace una tecnica della sua
esecuzione meccanica e svogliata! Fidati della tua sensibilit nei confronti
dei segnali che il corpo ti invia.
Immaginazione
Limmaginazione (detta anche visualizzazione) la propriet della nostra vista di dare origine alle impressioni visive interne. La chiamiamo anche immaginazione visiva. Come molte facolt altamente sviluppate della
nostra vista, anchessa si fonda sullinterazione di varie funzioni e qualit.
Alcuni elementi coinvolti nellimmaginazione visiva sono per esempio:
La memoria visiva a lungo termine: il serbatoio della memoria iconica. Contiene tutto ci che hai gi visto e che ti si impresso a livello
di immagine, anche inconsciamente.
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La memoria visiva a breve termine: impressioni iconiche appena registrate e rimaste impresse.
Limmaginazione visiva (la fantasia iconica): la facolt della mente di
gestire le varie impressioni iconiche in modo ludico, creativo (creandole attivamente o ricevendole intuitivamente), associativo (cio
toccandole, sperimentandole, giustapponendole) e proiettivo (inserendole in una realt mentale immaginaria). Quando immagini un
avvenimento, attivi nello stesso tempo questi vari processi interiori.
In un certo senso effettui una forma di energetizzazione della vista
dallinterno allesterno. In modo molto sottile ma efficace attivi dei serbatoi energetici interni, i centri della tua percezione, del tuo cervello, della
tua mente e della tua psiche che sono in relazione con la tua facolt visiva,
fino ai fotorecettori della retina e alla pi sottile attivit motoria e regolatoria degli occhi.
Nella visualizzazione gli occhi sono esattamente attivi come nella visione
del mondo esterno. Difatti le fasi oniriche del sonno vengono anche chiamate fasi REM (rapid eye movements, ovvero rapidi movimenti oculari),
poich gli occhi si muovono come se stessero davvero seguendo con lo sguardo ci che vedono in sogno. Questo spiega anche il motivo per cui dopo un
sogno opprimente (di cui non sempre ci si ricorda) gli occhi si sentono stanchi, mentre al risveglio da un sogno sereno e piacevole sono freschi e riposati.
Una volta compreso il principio dellinterazione fra energie esterne e interne per la stimolazione della vista, ti renderai facilmente conto dellutile e
gradevole contributo che pu essere fornito dallattivit di visualizzazione.
1 immaginazione:
lo spazio di riposo degli occhi
Dopo un ciclo di esercizi con le tavole cromatiche, siediti o sdraiati
assumendo una posizione rilassata. Tieni gli occhi chiusi e coperti con i
palmi delle mani.
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Puoi tenere a mente i seguenti testi, registrarli per mezzo di un dittafono o di un cellulare, o farteli leggere a voce alta da qualcuno. Per questo
sono redatti in seconda persona:
Respira in modo tranquillo e rilassato. Percepisci come loscurit si
manifesta autonomamente. Con laiuto della tua immaginazione, recati in
uno spazio con una luce gradevole, in cui ti senti bene e al sicuro. Nella tua
immaginazione creati uno spazio sicuro e accogliente.
Arredalo con la tua fantasia, usando i colori che hai appena guardato
sulle tavole e nelle immagini postume. Disponi tappeti, pavimenti, tappezzerie, tende e oggetti darredamento in sfumature delicate o intense di
questi colori. Vivi e arreda questo spazio nella tua visione interiore, nel
complesso e nei dettagli, e lascialo agire su di te.
Come ti senti in questo spazio?
Quale atmosfera emana?
A che cosa ti stimola la sua atmosfera? A quale tipo di attivit o di esperienza?
Senti nella tua fantasia che cosa ti piacerebbe fare o sperimentare in
questo spazio. Assapora la possibilit di fare esattamente ci che questo
spazio ti suggerisce. Non c alcun limite alla tua fantasia.
Godi, allestisci e modifica lambiente, le disposizioni, le tonalit, le sfumature e le valutazioni dei colori utilizzati, fino a raggiungere una situazione ottimale di benessere e soddisfazione.
Coinvolgi tutti i sensi nel tuo mondo immaginario: che musica ti piacerebbe ascoltare in questo spazio? Ascoltala!
Che cosa ti piacerebbe toccare e prendere in mano in questo spazio?
Toccalo, sfioralo!
Come ti vorresti muovere in questo spazio? Muoviti!
Che odore gradiresti sentire, annusare? Quale profumo vorresti inspirare? Odora, annusa, gusta i vari profumi!
Che cosa ti piacerebbe assaporare e farti sciogliere in bocca in questo
spazio? Gustalo, fatti sciogliere in bocca i sapori pi appetitosi!
Resta in questo spazio che hai creato per tutto il tempo che vuoi e puoi
permetterti. Quando, infine, deciderai di ritornare nella realt esterna, fai
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2 immaginazione:
lo schermo cinematografico
Con la fantasia, creati uno spazio di raccoglimento accogliente. Senti
come i tuoi occhi sono ancora carichi dei colori e delle forme? Percepisci
un leggero formicolio o bruciore, un tremolio o uno sfarfallio negli o intorno agli occhi o nella testa, come in presenza di elettricit proveniente
da un accumulatore?
Spegni la luce nel tuo spazio immaginato (per farlo puoi servirti di un
dimmer o varialuce). Poi immagina una superficie di proiezione chiara o
scura, come uno schermo cinematografico davanti al quale ti siedi o ti metti in piedi. Immagina di proiettare su questa superficie le forme guardate
durante lesercizio, facendole uscire come luce dai tuoi occhi, di modo che
le due forme si sovrappongano. Osserva attentamente le forme proiettate
sulla superficie. Qual lintensit dellimpressione visiva visualizzata? Gioca con la proiezione: come con due proiettori di pellicole o diapositive in
questo caso i tuoi bulbi oculari modifica la grandezza, la luminosit e la
nitidezza delle forme proiettate sul tuo schermo immaginario. Mescola anche i colori: quelli di cui ti ricordi, quelli osservati, ma anche altri a piacere.
Continua a giocare con questa immaginazione. Mentre lo fai, puoi muoverti in qualsiasi momento, modificare la distanza dallo schermo, spostare
la superficie di proiezione.
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Immagina che lenergia cromatica assorbita si trasformi in energia luminosa interiore. Ora una parte di questa energia luminosa pu essere presente in tutto il tuo corpo o in una sua determinata parte o centro. Percepisci
questa energia luminosa dentro di te.
Appoggia le forme su varie zone del corpo, come se fossero di legno o
di stoffa. Percepiscine mentalmente il peso, il calore o la freschezza, senti la
consistenza delle loro superfici. Guardale attraverso il tuo corpo dallinterno.
Quando desideri terminare lesercizio, togli le mani dagli occhi chiusi,
allungati e stiracchiati come se ti fossi appena svegliato da un sonno breve
e riposante, entra in contatto con il tuo corpo e il tuo ambiente, guardati
intorno e muovi qualche passo.
Tratto da:
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7
LA VISIONE PERIFERICA
impossibile sforzare gli occhi se si usa la visione centrale e contemporaneamente ci si concentra su quella periferica. Culturalmente, abbiamo
represso parti dellocchio che ci aiutavano a vedere bene in modo naturale.
una repressione inconscia. Abbiamo soppresso la visuale periferica perch diventata superflua per il nostro stile di vita. Mentre mettiamo a fuoco ci che abbiamo di fronte, semplicemente non prestiamo pi attenzione
a ci che ci circonda. Al contrario, i nostri antenati avevano la necessit di
controllare il loro ambiente; nella giungla non dureremmo pi di una settimana se non curassimo la visione periferica: potremmo essere mangiati
oppure morire di fame se non ci accorgessimo di ci che sta intorno.
Noi evitiamo di vedere che cosa succede nella nostra vista periferica per
poterci concentrare sul computer, sui documenti di lavoro e per non essere
distratti da quello che succede intorno. Ci concentriamo sulle cose a portata di mano e cerchiamo di non venire distratti dalla bellezza da cui siamo
circondati. Quando perdiamo di vista la periferia, lo sforzo sulla visione
centrale diventa maggiore, e con il tempo la useremo in modo sempre
meno efficiente. Usare gli occhi in questo modo provoca stress alla vista
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La visione periferica
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62
La visione periferica
(a) William blocca quasi tutta la sua visione centrale. (b) Mentre muove le mani,
sinclina avanti e indietro con il busto per creare pi movimento nella sua periferia.
di starci un po ogni giorno. Il sole uno dei migliori nutrienti che la natura ci ha dato. comunque fondamentale adattare gli occhi alla forte luce
del sole. La pratica del sunning un esercizio fantastico per questo scopo,
oltre che per rilassare gli occhi, anche per aiutarvi ad avere sonni tranquilli.
Venne da me una signora che soffriva di una terribile insonnia, non
aveva dormito per molte notti e aveva un livello impressionante di tensione. Le insegnai il sunning e le feci un massaggio al sole. Dopo la sua prima
seduta torn a casa e dorm senza interruzione per tutta la notte; dopo sole
tre sessioni alla nostra scuola, ci disse che aveva dormito molto meglio.
Questo succedeva molti anni fa. Oggi fa sunning quotidianamente e non
ha pi esperienze di perdita di sonno.
Attualmente i medici ci suggeriscono di non esporci al sole se non prima delle dieci del mattino e dopo le cinque di pomeriggio. La mia opinione che a volte dovremmo esporci al sole anche a mezzogiorno. Se siete
sensibili alla luce, dovreste iniziare a fare sunning il mattino presto o poco
prima del crepuscolo, o per soli cinque minuti per volta nelle ore centrali
del giorno.
Per iniziare la pratica del sunning sufficiente che chiudiate gli occhi
rivolgendovi al sole. Poi, muovete la testa da una parte allaltra, ruotandola
da spalla a spalla. Con il sole in faccia, lo sfintere della pupilla si contrarr.
Girando la testa verso la spalla, il muscolo dilatatore allargher la pupilla,
anche se gli occhi sono chiusi. Alcuni trovano pi semplice ruotare la testa
di 180 da spalla a spalla, ma se trovate questampia rotazione difficile,
mentre girate la testa portate la spalla opposta leggermente avanti: vi aiuter a muovere la testa fino allaltra spalla e a compensare per i limiti del
movimento fino a quando vi scioglierete. Pi praticherete questo esercizio
e pi migliorer la vostra flessibilit.
I movimenti non devono essere n veloci n lenti. Rilassatevi, respirate
lentamente e profondamente, e visualizzate il sole che con la sua luce ed
energia stia penetrando nel viso nutrendo i vostri occhi e la vostra mente.
Le palpebre devono essere chiuse delicatamente, senza serrarle o strizzarle.
Dovete chiuderle come se steste andando a dormire. Meno strizzate le palpebre e pi gli occhi si rilasseranno.
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La visione periferica
(a) Muovete la testa da una parte allaltra, ruotandola da spalla a spalla. (b) Con il sole
in faccia, lo sfintere della pupilla si contrarr anche con gli occhi chiusi. (c) Spostate
la spalla opposta alla rotazione della testa leggermente avanti, se il vostro collo non si
muove liberamente come in questa praticante yoga.
ticato sunning con costanza. Quando fate una pausa dal lavoro o a scuola,
vi consiglio di fare sunning al posto di fumare una sigaretta o bere un caff.
La pratica dello skying
Skying un esercizio molto semplice. simile al sunning ma lo si fa
in sua alternativa quando il cielo nuvoloso. Mettete una mano dietro la
nuca e una sulla fronte, applicando una pressione tale da massaggiarvi il
cranio mentre girate la testa. Ora muovete la testa da un lato allaltro, come
nel sunning, e battete le palpebre rapidamente guardando il cielo.
Dopo due minuti di skying fate un minuto di oscillazioni. Poi fate tre
minuti di skying e subito dopo due di oscillazioni. Poi ancora tre minuti
di skying e due di oscillazioni. un esercizio per non strizzare gli occhi, e
se fate skying e poi le oscillazioni, entrer pi luce negli occhi e smetterete
di strizzarli.
La visione periferica
La maggior parte di noi, anche se vive fuori citt, circondato dal bagliore dellilluminazione cittadina. Chi vive in zone isolate usa le torce.
Abbiamo imparato tutti a vivere con le luci artificiali, ma una volta che ce
ne allontaniamo per un po di tempo, iniziamo a comprendere quanto la
luce dei lampioni sia un peso per gli occhi. Certo, siamo contenti di averle,
perch illuminano le strade facendone un posto sicuro e permettendoci di
fare attivit dopo che il sole tramontato, ma per quanto sia preziosa per
le nostre industrie e la nostra sicurezza, ricordiamoci che questa luce costante non un beneficio per gli occhi. Per questa ragione dobbiamo capire
limportanza degli esercizi (come la camminata notturna) che allenano gli
occhi e compensano leccesso di esposizione alla luce artificiale.
Ogni volta che tengo un corso di pi giorni, dedico una serata a camminare nel buio insieme. molto piacevole per tutti fare una passeggiata in
compagnia in posti come un parco non illuminato da lampioni. Naturalmente pu essere pericoloso camminare nelloscurit, sia che viviate in citt sia in campagna, quindi vi suggerisco di andare con un gruppo di amici.
Nel buio della notte sono necessari solo tre-quattro minuti per far dilatare la pupilla di nove volte in pi rispetto alla sua larghezza naturale nella
luce del giorno. Ci vogliono quaranta minuti per risvegliare i bastoncelli
della retina che percepiscono i movimenti nella visuale periferica. Dopo
una camminata di circa cinquanta minuti starete finalmente utilizzando il
pieno potenziale degli occhi.
La camminata notturna anche una meravigliosa opportunit per
praticare tutti gli altri esercizi che state imparando. Dopo aver trovato
un posto carino e sicuro per camminare al buio, preparatevi a sperimentare i numerosi benefci di questa pratica. Durante il cammino,
fermatevi qualche volta per fare le oscillazioni ampie. Datevi il tempo
per adattarvi alloscurit e lasciate che il cervello comprenda il cambiamento che sta vivendo.
Il palming (vedi Lezione 6) un altro esercizio molto efficace se inserito nella camminata notturna, perch aiuta gli occhi ad adattarsi al buio
pi facilmente. Se vi sentite al sicuro nel posto dove vi trovate, dopo che
gli occhi si sono adattati sufficientemente, potete testare gli esercizi per la
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Tratto da:
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8
GUARIRE LO STRESS
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Non a caso, ogni difetto di refrazione evidenzia nel soggetto delle differenze di tipo caratteriale, comportamentale e relazionale. Tali differenze,
pi o meno evidenti nelle miopie e nelle ipermetropie, potrebbero essere,
a ragione, il risultato del differente equilibrio/squilibrio esistente a livello
nervoso. Gli occhi sono non solo le finestre della nostra anima ma anche
i filtri con i quali vediamo e percepiamo il nostro mondo. In base a tale
percezione si creano le nostre credenze e i nostri giudizi sullambiente e,
come conseguenza, si adattano i nostri modi di pensare, agire e interagire.
La percezione di noi stessi e dellambiente, e la somma dei nostri pensieri, rappresentano il nostro mondo. La capacit refrattiva ha una grande
rilevanza nella qualit della percezione in quanto la vista rappresenta il
primo punto di contatto con il mondo circostante. Noi formiamo gran
parte del nostro mondo in base a ci che vediamo, o meglio allinterpretazione visiva di ci che i nostri occhi ci permettono di vedere, in base alla
loro attuale condizione. Non un caso che quando ci si sente stanchi e la
nostra energia bassa, anche gli occhi ne risentono; in un certo senso ci
si ritira dal mondo: si percepisce meno desiderio di fare esperienza visiva
dellambiente e di interagire con il mondo.
Curare gli organi della vista contribuisce a curare anche tutto ci che c
dietro al fenomeno vedere. Gli occhi non sono una parte di una macchina, ma parte dellESSERE umano. Migliorando questo importante veicolo
di percezione e interazione si migliora lindividuo nella sua interezza: come
una barca la cui carena sia stata resa maggiormente capace di scivolare
sullacqua, cos un individuo la cui capacit visiva sia stata migliorata, diventa maggiormente capace di fluire nel mare della vita.
Lindividuo in equilibrio con se stesso e con il mondo, fluisce con i
suoi pensieri, con le sue azioni e con le sue interazioni. Questo stato di
grazia lo rende capace di essere alla sua massima espressione e al suo pi
alto grado di creativit. Il grado di essere qui inteso come la capacit di
manifestare le qualit, le emozioni e i desideri pi profondi dellindividuo:
tale stato reso possibile a ogni individuo qualora vengano riconosciute le
reali priorit e necessit esistenti nei livelli pi profondi. Lo spirito di un
individuo che abbia riconosciuto la sua matrice, ovvero il suo program70
71
STRESS MENTALE
E RILASSAMENTO OCULARE
La vista perfetta si pu ottenere
soltanto grazie al rilassamento.
W. H. Bates
Il grande pioniere e fondatore della rieducazione visiva W. H. Bates
fondava i suoi metodi di cura sul fattore rilassamento mentale il quale, una
volta raggiunto, si rifletteva su tutte le funzioni corporee, inclusi i muscoli
estrinseci oculari.
Il rilassamento generale dellindividuo, occhi compresi, quindi la condizione necessaria affinch la capacit di messa a fuoco possa essere ottimizzata.
Il rapporto esistente tra tensione mentale e tensione oculare come esposto dal pioniere Bates supportato dalle moderne teorie riguardanti lo
sviluppo della miopia [Teoria dello stress prossimale Skeffington, 1928-74;
Birnbaum 1985, 1993].
Secondo tale teoria, la societ moderna, con i suoi impegni e richieste
di utilizzo visivo a corte distanze, porta lindividuo a una grande variet di
problemi refrattivi (in modo specifico la miopia). Skeffington ha postulato
che sostenuti periodi di concentrazione, immobilizzazione e sforzo mentale, intrinseci al lavoro a breve distanza, come studio, lettura e in ogni caso
processi cognitivi, portino a un adattamento del sistema di messa a fuoco a
queste distanze. Birnbaum (1984) attribuisce validit a tale modello/teoria
dello stress prossimale di Skeffington, e giustifica tale adattamento del sistema visivo allattivazione di alcuni meccanismi neuroendocrini legati allo
stress [vedi Cannon 1929 Selye, 1956]. Tali meccanismi di stress sono
mediati dallinnalzamento dellattivazione del sistema nervoso simpatico il
quale normalmente deputato alla reazione attacca o fuggi. Molti studiosi hanno provato come ci sia uno stretto rapporto tra lo stress provocato
dalleccitazione del sistema nervoso simpatico e lo sforzo che accompagna
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74
IL RILASSAMENTO
ATTRAVERSO IL LAVORO MUSCOLARE
Uno dei segreti per indurre un muscolo a rilassarsi quello di aumentare la sua capacit di lavoro in maniera attiva, attraverso un range di lavoro
sempre maggiore (entro i limiti fisiologici). Cercare di rilassare un muscolo
pressoch atrofizzato, con scarse qualit di forza e flessibilit, come quello
di un miope, un grande e grave errore che altro non fa che pregiudicare
i progressi e la velocit dei miglioramenti nella funzionalit muscolare e, di
conseguenza, nella capacit di messa a fuoco. Latrofia muscolare non si cura
con il rilassamento ma con la riabilitazione muscolare, quindi mediante un
lavoro che coinvolga le fibre muscolari sia nella contrazione che nellallungamento. Cercare di rilassare gli occhi con procedure ordinarie di rilassamento
oculare porter a benefici LIMITATI in quanto non si interverr in maniera
sostanziale sulle qualit muscolari di forza e di allungamento del muscolo
stesso (se non in un leggero calo dello stato di cronica contrazione).
Come allenare in maniera efficace i muscoli oculari e quindi riabilitarli
verso uno stato di rilassamento dinamico? Come fare perch la morsa dei
muscoli oculari ipercontratti venga progressivamente diminuita, e come
permettere una progressiva diminuzione dellallungamento assiale che provoca lo stato di sfuocamento? Come diminuire lo sguardo cronicamente
contratto e gli occhi sbarrati di un miope? Come ristabilire la fluida capacit dei movimenti saccadici e la capacit di fissazione centrale (riferita
da alcuni autori come centralizzazione)?
Tali finalit vengono raggiunte tramite un lavoro attivo dei muscoli a
un range progressivamente maggiore attorno al campo visivo (esercizi di
rotazione oculare): a nessun terapista della riabilitazione verrebbe in mente
di curare latrofia di un muscolo cronicamente immobilizzato (esempio, da
una ingessatura) mediante il rilassamento del muscolo stesso. Il lavoro
sar incentrato sulla riabilitazione delle qualit muscolari di forza/flessibilit e coordinazione.
Con riferimento ai muscoli oculomotori, cronicamente contratti nel
ristretto range di lavoro imposto dagli occhiali, il lavoro da effettuare sar
75
quello di ripristinare le loro capacit muscolari attraverso un lavoro al massimo range sul quale si articola o, quanto meno, dovrebbe avvenire la messa a fuoco, ovvero tutto il campo visivo e non solo quello limitato dalla
montatura degli occhiali.
Questo il motivo per il quale in Power Vision System vengono utilizzati
gli esercizi di stretching statico attivo dei muscoli estrinseci oculari, effettuati in maniera simmetrica ed entro TUTTO larco di movimento degli
occhi.
In questo modo sar possibile per gli occhi mantenere uno sguardo
rilassato (in quanto le qualit muscolari permettono ai muscoli di lavorare
in maniera rilassata) e, nello stesso tempo, perfezionare al meglio la messa
a fuoco mediante lottimizzazione della fissazione centrale e i movimenti
di vibrazione saccadica.
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di tutti ci mettono a contatto con lambiente e con le persone, il miglioramento della loro funzionalit ed efficienza porta conseguenze sul piano
emotivo, personale e sociale: gli occhi rappresentano non solo un organo
di percezione, ma anche di INTERAZIONE.
Tratto da:
79
La Saggezza dellAsino
8
ESERCIZI PER RILASSARE
GLI OCCHI
80
Ora ci prepariamo!
Con che cosa iniziamo il lavoro su noi stessi? Te lo ricordi?
Bene, allora raddrizza le spalle e indossa il corsetto muscolare. Che cosa
ti occorre per farlo? Giusto! Schiena diritta e un sorriso fino alle orecchie,
e poi la produzione consapevole di emozioni positive dentro di te. Come?
Lo sai gi! Fatto?
E adesso possiamo partire con gli esercizi, ma non dimenticare di sbattere le palpebre!
La Saggezza dellAsino
andare per esempio fin dietro lorecchio, agiamo anche sui dotti biliari e
sul fegato. Gli occhi sono le finestre del fegato.
Non un caso che stia parlando di queste cose: dietro la semplicit esteriore di tutti gli esercizi per il recupero della vista si cela un senso profondo,
le cui radici risalgono allantichit.
Ma come per ogni cosa, anche qui vanno rispettate le regole di prudenza. Non esagerare: ogni sforzo eccessivo nel lavoro sugli occhi porta al
risultato opposto.
Per questo desidero richiamare di nuovo la tua attenzione sugli esercizi
di rilassamento per gli occhi descritti nelle pagine precedenti, che esercitano unazione benefica su tutto lorganismo. Ma prima lavoriamo un po.
2. Orologio da parete
Lo sguardo rivolto a sinistra: gli occhi guardano la parete, ma lattenzione focalizzata dietro lorecchio sinistro.
Ripetiamo lesercizio 8-10 volte prima in un senso e poi nellaltro.
3. Esercizio successivo
Guardiamo a sinistra e poi davanti a noi, dopodich guardiamo a destra
e poi spostiamo ancora lo sguardo in avanti.
Ripetiamo lesercizio 8-10 volte prima in un senso e poi nellaltro.
82
4. Quadrante
Eseguiamo movimenti rotatori con i bulbi oculari tenendo ferma la
testa. Immagina di avere davanti a te un grande quadrante di color oro.
Questo colore favorisce il recupero della vista.
Sposta lentamente lo sguardo sul quadrante immaginario dal 12 al 6
passando dal 3, e poi ritorna al 12 passando dal 9. Prima in un senso, poi
nellaltro.
Attenzione! Il 12 e il 6 devono essere particolarmente evidenziati
nellimmaginazione, di modo che la linea curva sia uniforme e il movimento sia fluido.
Svolgiamo lesercizio 8-10 volte in senso orario e poi in senso antiorario.
Sbatti tranquillamente le palpebre e non sovraffaticare gli occhi.
E adesso ripetiamo lo stesso esercizio, solo con il viso rivolto al cielo. Gli
occhi restano aperti.
Svolgiamo lesercizio 8-10 volte in senso orario e poi in senso antiorario.
Adesso teniamo la testa diritta, chiudiamo gli occhi e ripetiamo lesercizio a occhi chiusi.
Nel cuore proviamo gioia allidea che quando apriremo gli occhi ci vedremo bene. In questo modo crei unintensa aspettativa nei confronti del
risultato e nello stesso tempo uno stato di calma sovrana, la sensazione che
tutto sar esattamente come vuoi tu.
5. Farfalla
Gli occhi sono aperti. Presupposto fondamentale per lesecuzione di
questesercizio: la testa immobile, si lavora solo con gli occhi. Il disegno
deve diventare il pi grande possibile entro i confini del campo visivo, ma
non sovraffaticare i muscoli dei bulbi oculari. Tieni docchio il tuo stato!
Spostiamo lo sguardo nel modo seguente: verso langolo superiore sinistro, verso quello inferiore sinistro, verso langolo superiore destro e in
quello inferiore destro, cos che la sequenza di movimenti produca il disegno di una farfalla.
83
La Saggezza dellAsino
E adesso in senso contrario: verso langolo inferiore sinistro, verso quello superiore sinistro, poi verso langolo inferiore destro e infine verso quello superiore destro.
Ripetiamo lesercizio 8-10 volte prima in un senso e poi nellaltro.
Poi rilassiamo gli occhi, sbattiamo per bene le palpebre, ma senza sforzare. Un po come fa una farfalla quando sbatte le ali.
Durante gli esercizi non strizzare gli occhi e non spalancarli! Tutto questo crea uninutile tensione.
6. Otto
Il presupposto indispensabile per lo svolgimento di questo esercizio lo
stesso che abbiamo indicato per la farfalla.
Adesso, con un movimento fluido degli occhi, descrivi un otto coricato
o un simbolo dellinfinito il pi grande possibile allinterno del tuo campo
visivo. Disegnalo pi volte in una direzione e poi nellaltra. Sbatti spesso
leggermente le palpebre.
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La Saggezza dellAsino
Tratto da:
La Saggezza dellAsino
Autore: Mirzakarim Norbekov
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