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Teoria, analisi e composizione Prof. R.

De Cia
Liceo musicale di Forl, a.s. 2015/16

JOHANN SEBASTIAN BACH


Invenzione a due voci n. 1 in Do maggiore (BWV 772)

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Liceo musicale di Forl Teoria, analisi e composizione


II M, a.s. 2015/16 Prof. Rocco De Cia [4.12.2015]
J.S. BACH Invenzione a due voci in Do M (BWV 772)
Sezioni
principali

Sezioni secondarie
(Episodi) e tonalit di
riferimento

bb.1-2 Esposizione in
Do M

bb.1-7

bb.3-4 Divertimento

b.5 Esposizione sulla


dominante di Sol M
bb.5-7 Divertimento e
Cadenza a Sol M
bb.7-8 Esposizione in
Sol M

bb.9-15 Divertimento
bb.7-15
b.13 Esposizione sulla
dominante di La m
bb.13-15 Divertimento
e Cadenza a La m

bb.15-20 Divertimento
bb.15-22
b.20 Esposizione in Do
M
bb.21-22 Cadenza
conclusiva

Descrizione
Il Soprano propone il Soggetto di otto note: ritmo acefalo
in semicrome, movimento ascendente per grado congiunto
(Do-Fa), e poi discendente per terze (Fa-Do), per
concludere con un salto di quinta (Do-Sol).
Il Basso risponde con una imitazione allottava del Soggetto.
A b.2 la medesima struttura viene riproposta alla dominante.
Il Soprano propone linversione del Soggetto (inversione
significa che gli intervalli ascendenti diventano
discendenti, e viceversa).
Su questa inversione viene costruita una progressione discendente: la prima volta
comincia dal La, la seconda volta dal Fa, la terza dal Re, la quarta dal Si (si tratta
quindi di una progressione discendente per terze).
Contemporaneamente il Basso propone laumentazione
delle prime quattro note del Soggetto (aumentazione
significa che le durate raddoppiano).
A b.4 compare il Fa, segno che larmonia si sposta verso Sol M.
Ripresa del Soggetto al Basso. Il Soprano risponde con il Soggetto in inversione.
bb.5-6) Progressione basata su terze ascendenti che
derivano dallinversione del Soggetto (le avevamo gi
ascoltate a b.3).
bb. 6-7) La prima sezione si conclude con una figurazione che serve per realizzare la
cadenza in Sol M.
Ripresa delle bb.1-2 nella tonalit di Sol M. Le due voci si scambiano i ruoli: ora il
Basso a proporre, e il Soprano a rispondere.
bb.9-11) Progressione basata sullinversione del Soggetto. Il Soggetto in imitazione
alla quinta fra Basso e Soprano. La progressione ascendente di tono (a b.9 il Basso
inizia la progressione dal Sol, a b.10 dal La, a b.11 dal Si) e modulante: passiamo da
Sol M a Do M (quando compare il Fa), poi a Re m (quando compaiono Do e Si).
bb.11-12) Viene riproposta la progressione delle bb.3-4, con Soprano e Basso che si
invertono i ruoli: il Soprano propone il Soggetto in aumentazione mentre il Basso
realizza linversione. Si passa dalla tonalit di Re m alla tonalit di La m (compaiono
Fa e Sol).
Come a inizio b.5, ma ora il Soggetto al Soprano.
Come alle bb.5-6, ma ora la progressione per terze ascendenti al Basso.
La seconda sezione si conclude alle bb.14-15 con una figurazione che serve per
realizzare la cadenza in La m.
bb.15-18) Ampia progressione: 2+2 battute. Si sente prima il Soggetto in inversione
(b.15), poi il Soggetto originale (b.16); questa stessa struttura viene ripetuta un tono
sotto (bb.17-18). Il Basso imita il Soprano prima alla quarta inferiore (b.15), poi alla
quinta inferiore (b.16). Passiamo da La m a Re m (quando compare il Do), poi a Do
M (quando compare il Do), poi a Fa M (quando compare il Si).
bb.19-20) Inversione della progressione delle bb.3-4: il Soprano propone il Soggetto
originale; il Basso propone le prime quattro note del Soggetto in aumentazione e
inversione. Passiamo da Fa M a Do M (quando compare il Si) e tocchiamo la nota pi
acuta del brano.
Il Basso espone il Soggetto a partire dal II di Do M.
Sentiamo unultima volta il Soggetto in inversione al Soprano e contemporaneamente
in aumentazione al Basso, come a b.3. Il Si ci riporta per un attimo nellarea della
sottodominante, poi tramite la cadenza finale torniamo a Do M.

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