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IL MAESTRO SCONOSCIUTO CAGLIOSTRO Studio storico e critico sullAlta Magia

OPERA ADORNATA DI 18 INCISIONI, RITRATTI, VEDUTE O FAC-SIMILI DI DOCUMENTI Traduzione dalla III edizione francese del 1964, confrontata con le precedenti, introduzione, appendici aggiuntive e saggio integrativo a cura di Franco De Pascale

Voi avete messo a morte il Principe della vita: ma Dio lha resuscitato dai morti; di questo noi siamo testimoni. Atti degli Apostoli, III, 15

CambiaMenti

Titolo originale: Le maitre inconnu, Cagliostro tude historique et critique sur la Haute Magie 2004 Editrice CambiaMenti I edizione ISBN 88-900823-1-3 - EAN-UCC 978-88-900823-1-3 Editrice CAMBIAMENTI sas 40125 Bologna - Via A.Quadri, 9 www.cambiamenti.com

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INDICE Introduzione del curatore IX Bibliografia essenziale L Nota bibliografica LII Avvertenza LV IL MAESTRO SCONOSCIUTO, CAGLIOSTRO Introduzione dell'autore 3 Prefazione 9 Capitolo I: Primi viaggi. L'avventuriero 19 Capitolo II: Ritratto. L'impostore 23 Capitolo III: Londra. Primo soggiorno. Il truffatore 43 Capitolo IV: La Russia. Lo stregone 65 Capitolo V: Strasburgo. L'empirico 119 Capitolo VI: Lione. Il ciarlatano 161 Capitolo VII: Parigi. II falso profeta 205 Capitolo VIII: Londra. Secondo soggiorno. Lo sfruttatore della credulit pubblica 259 Capitolo IX: La Svizzera e Roma. Il profanatore del solo culto vero 287 Capitolo X: Osservazioni sulla vita e la morte di Cagliostro. Lo spirito delle tenebre 333 Capitolo XI: Giuseppe Balsamo e il conte di Cagliostro 337 Epilogo. Il maestro sconosciuto 351 Appendice 357 IL VANGELO DI CAGLIOSTRO Introduzione dell'autore 377 Il Vangelo di Cagliostro 386 Bibliografia originale dell'autore 413

APPENDICE INTEGRATIVA PRIMA PARTE: DOCUMENTI Avvertenza del curatore 441 Memoria difensiva di Cagliostro al Processo della Collana 443 Carteggio e testimonianze 483 SECONDAPARTE: COMMENTI Considerazioni introduttive 517 Rudolf Steiner su Cagliostro e il Rito Egiziano 519 Arturo Reghini: Una pagina esoterica di Cagliostro 525

SAGGIO DEL CURATORE Cagliostro, la nascita del Rito Egiziano e l'Italia 535

INTRODUZIONE

CAGLIOSTRO E LALTA MAGIA Cagliostro! Quale nome pu evocare pi interesse, maggiore curiosit? Quale nome conosciuto quanto quello? Rivolgetevi a persone del popolo, senza cultura, poi a degli eruditi, a gente di mondo; parlate loro di Simon Mago, di Cornelio Agrippa, dello stesso Paracelso; alcuni, forse, ne avranno udito qualcosa; ma per la maggior parte di loro saranno nomi sconosciuti, che non risvegliano in loro alcun ricordo. Poi, parlate di Cagliostro, e vedete la differenza; lo conosceranno tutti, poco o molto, in bene o in male; ma, per glignoranti come per i dotti, Cagliostro sar qualcuno: sar luomo che prediceva i numeri vincenti alla lotteria, il mago che evocava i morti, che guariva glincurabili, che dirigeva i destini dei prncipi, forse quelli dei popoli; sar lalchimista, lipnotizzatore, il gran maestro della Massoneria. Con questo o quel titolo, sotto una veste o sotto unaltra, Cagliostro un personaggio conosciuto. Figuier ha fatto giustissimamente notare: ogni ermetista, ogni taumaturgo ha la sua specialit, il suo genere particolare; Cagliostro, invece, possedeva i poteri straordinari attribuiti a tutti, e non uno dei rami delle scienze segrete gli era estraneo; in tutti, egli compiva delle meraviglie; tutti i gruppi si richiamano a lui. Inoltre, egli ha giocato, se non un ruolo politico, certuni lo negano, almeno un ruolo importante in un mondo nel quale si tessevano e si disfacevano glintrighi politici. Inoltre, Cagliostro non lontano da noi. Mentre un Apollonio di Tiana, un Alberto Magno, un Nostradamus, si perdono gi nella notte dei tempi, lui nostro predecessore immediato. Il processo della Collana, la Rivoluzione Francese, datano da ieri; il magnetismo, la Massoneria hanno circa un secolo di esistenza; la loro evoluzione rapida, il loro sviluppo lopera di due o tre generazioni appena e i nostri nonni erano contemporanei di Cagliostro; essi possono parlarcene, aver conosciuto suoi discepoli e conservare, di lui o di loro, tradizioni orali che mantengono la freschezza e il fascino delle tradizioni personali. E, malgrado ci, Cagliostro, del quale tutti amano parlare, rimane misterioso. Avendo avuto, al suo tempo, tanti nemici quanti ammiratori, egli subisce lo scontro di opinioni contraddittorie. Si discute ancora aspramente dei suoi atti; il che vuol dire che la sua memoria viene attaccata senza riguardi, la critica preferendo sempre distruggere i suoi antichi altari piuttosto che costruirne di nuovi. Gli storici, soprattutto, lo trattano malissimo: intrigante, impostore, prestigiatore, Cagliostro non , per loro, che un avventuriero smarrito in mezzo agli avvenimenti della fine del XVIII secolo. Gli occultisti

stessi, desiderosi di scoprirsi avi celebri, non avendo generalmente gran luce personale da far risplendere, e che dovrebbero difendere Cagliostro, non parlano di lui che con prudenza, per paura di compromettersi. Ne fanno, a seconda della loro scuola, un ermetista, un inviato segreto dei Templari, o, semplicemente, un medium guaritore. Questa divergenza di opinioni, tra sedicenti adepti duna medesima dottrina, non ha nulla che debba sorprendere. Loccultismo non , in effetti, n una dottrina precisa, n una setta omogenea; un gruppo fittizio, nel quale sincontrano spiriti dogni genere, dal pi greve positivista fino al pi sottile mistico; molti ignoranti, vanitosi di qualche lettura incompresa; alcuni ambiziosi, un piccolo numero di eruditi ai quali il tormento dellunit non lascia riposo, veri ebrei erranti del sapere; e, ancor pi rari, alcuni esseri di buona volont, i migliori, che cercano l come lo farebbero altrove, un lavoro utile da fare per Dio e per gli uomini. Tutte queste persone si affiancano, fraternizzano pomposamente, si separano con strepito, passano dallentusiasmo pi vivo per gli uni e per gli altri ai rancori pi feroci; le loro beatificazioni sono impreviste quanto le loro scomuniche, e altrettanto chiassose. E un mercato generale, piuttosto che un tempio. Come potrebbe, tutta questa gente, avere su una questione, su Cagliostro, per esempio, unopinione comune? Forse mi si trover severo; ma dopo venticinque anni che vivo in mezzo agli occultisti, avendo visto sette dogni tipo e dogni livello, mi sembra che un solo punto le accosti, che un solo tratto sia loro comune. Tutti, quale che siano le loro apparenze, le loro dichiarazioni di princpi, ricercano il fenomeno, tutti vogliono acquistare poteri eccezionali sulla materia, sulla vita, o, almeno, persuadersi e persuadere gli altri di possederli. E questa curiosit interessata, questa voglia di dominare sugli altri, che riun un tempo una folla di discepoli attorno al potente Cagliostro; sono questi stessi sentimenti che, ai nostri giorni, radunano ugualmente, attorno ad alcuni maestri meno qualificati, tanti spiriti disparati, sotto il nome di occultisti. Studiare Cagliostro, dunque fare la psicologia degli occultisti, perch i suoi adepti furono persone dogni paese e di culture diversissime, ed fare questo esame senza urtare nessuno, senza svegliare sentimenti ostili presso il tale o il tal altro che potrebbe credersi preso di mira nelle sue credenze o nei suoi interessi, come nel caso in cui facessimo questo lavoro sugli occultisti contemporanei. E altres scrutare la natura intima della magia sotto tutte le forme; poich nessuno i suoi stessi nemici lo riconoscono ha realizzato pi compiutamente di lui il tipo del mago, nessuno ha fatto altrettanto continuamente, altrettanto pubblicamente, opera di taumaturgo. Tentare uno studio a priori della magia sarebbe perdersi in un campo

speculativo che sfugge ad ogni critica, ma senza interesse per la maggior parte delle persone; compulsare gli archivi del passato, analizzare unesistenza e fatti precisi, invece, il solo metodo suscettibile di illuminarci si questo argomento, di permetterci di avvicinare la verit. Prendendo, come oggetto di studio, Cagliostro, la sua vita, i suoi insegnamenti, i suoi atti, facciamo, per quanto possibile scientificamente, lesame del miracolo e del mistero. Ma il miracolo uno scherzo, ma non esiste pi mistero, grideranno in coro i tre quarti della gente! Protesta infantile, semplice spavalderia sotto la quale luomo nasconde spesso il suo terrore dellignoto. Il miracolo e il mistero vi circondano, vi spiano, brava gente, e voi lo sentite bene, la sera quando vi addormentate, la mattina al vostro risveglio, in ogni istante in cui il vostro cuore batte o il vostro pensiero si agita; in ognuna delle vostre emozioni segrete, o artisti; in ognuno degli avvenimenti imprevisti, gente di mondo, attorno ad ognuna delle vostre imprese, uomini daffari, dietro ognuna delle vostre esperienze, scienziati. Quello che uno scherzo, quello che non esiste, sono le folli spiegazioni che vi date per tentare di rassicurarvi, sotto una forma di dogma scientifico o religioso. Negate pure il mistero, negate il mondo sconosciuto dello spirito, negate il miracolo, come volete, oggi! Verr unora grave della vita, una sera agitata, nelle quali troverete un altro linguaggio, in cui confesserete il vostro dubbio, in cui cercherete a tastoni qualche roccia che non trema. Fino a quel momento, che voi opponiate negazioni o sistemi fantasiosi alla misteriosa realt, non disturba granch il corso della natura, ma non diminuisce affatto linquietudine profonda che portate in fondo ai vostri cuori. Queste riflessioni mi hanno spinto alquanto a pubblicare il mio studio su Cagliostro; pensavo a tutte le spiegazioni illusorie che se ne dnno; sentivo soprattutto quale irresistibile attrazione il meraviglioso ha per ogni anima umana, quali angoscianti domande essa si pone, quando, allimprovviso, senza una ragione apparente si solleva il sipario. Emerge un avvenimento, che forza lattenzione; tutto cambia: il mondo appare nuovo; tutte le convenzioni precedenti, tutti i sistemi ammessi sino ad allora, crollano. Una vertigine afferra la mente, la prepara a tutte le debolezze. Pronto a qualsiasi infatuazione, cerca, tremante, attorno a s lartefice di quel miracolo, il genio da sedurre con umili offerte, il diavolo da scongiurare con violenti esorcismi. Allo stesso modo, fra le montagne, il viaggiatore assiste talvolta ad inquietanti apparizioni. Quando per qualche ascensione dellindomani, questi ha raggiunto, la sera, uno di quegli chalet perduti nelle nevi nei quali si deve attendere laurora, spesso, nella febbre del cammino, non potendo restare coricato, egli anticipa lora della partenza, si alza e viene a

sedersi nelle tenebre, davanti alla porta del rifugio. Un silenzio assoluto, una notte senza luna, lavvolgono pesantemente con i loro veli impenetrabili. A malapena da lontano, in taluni momenti, a tratti, ode la pietra che rotola sul fianco della montagna sotto il piede del camoscio, le gocce dacqua che cadono sulla roccia al ruscello. Tutto nero, senza forma, senza vita. Alcuni esseri lo circondano, forse, muti osservatori, nascosti nellombra; se tenta di trapassare loscurit, di scoprire delle forme, delle fughe dombra, dei limiti nelle masse oscure che lo astringono, a forza dattenzione; e ci che crede percepire spesso non che lopera della sua febbrile immaginazione. Il tempo passa ha forse dormito? allimprovviso, il cielo si rischiara. Dalle profondit, dove ristagnavano le tenebre, sorgono picchi, valli, foreste; sul cielo le cime si stagliano, i ghiacciai diventano iridescenti. L dove lombra sispessiva in un blocco impenetrabile, mille forme si delineano e prendono rilievo. E un mondo che sorge dal nulla, una ri-creazione. Con i sensi confusi, abbagliato, luomo pronto a cadere in ginocchio cercando nel cielo illuminato lartefice di quella magia, sia esso angelo o sole, per adorarlo e accostarlo. E, tuttavia, che accaduto? Ben poca cosa: un raggio di sole ha attraversato la notte e tutto cambiato. Il Cielo ha inviato sulla terra, verso il povero essere cieco, un po di quella forza che nel firmamento si chiama luce, nel mondo morale verit, e questo nulla ha prodotto la meravigliosa esplosione duna luce di realt nel cuore delluomo e sulla terra. Mi ricordo di aver assistito, un mattino, sulle Alpi, a quellabbagliante incantesimo. Che mai una tavola che si muove, un po di piombo mutato in oro, una guarigione inattesa o gli esercizi dun ipnotizzatore di fronte a quella magica evocazione dun mondo che sorge dalle tenebre? Questo miracolo quotidiano, se vi riflettiamo, pu istruirci su molti altri fenomeni, che consideriamo come pi strani perch sono pi rari; esso porta con s il segreto di tutte le grandi manifestazioni che hanno profondamente turbato certe epoche e sconvolto tante menti. Meditandolo, si sono illuminati in me molti pensieri sul mondo spirituale, sullalta magia, sui taumaturghi, sulle loro parole e i loro atti e, molto spesso, scrivendo il mio libro su Cagliostro, mi sono ricordato di quelle rivelazioni che il Mattino mi ha fatto sulla Montagna. Dr. Marc Haven

CAPITOLO I PRIMI VIAGGI LAVVENTURIERO Senza dubbio il racconto allegorico di Cagliostro sulla sua infanzia e ci che egli diceva dei suoi viaggi non stato preso alla lettera da nessuno; quasi tutti hanno considerato questa storia come un pretenzioso artificio per risollevarsi nellopinione degli uomini; i suoi nemici si sono ben presto affrettati a cercare per Cagliostro unorigine pi naturale e dei particolari pi terra terra sulla sua giovinezza, nellintento di coglierlo cos in flagrante delitto di invenzione e di annullare con le loro proteste la grandiosa impressione prodotta dalla sua beneficenza e dalle sue meraviglie. Sachi, per primo, annunci che egli si chiamava Thiscio, che era nato a Napoli, figlio di un cocchiere; che era stato parrucchiere e che successivamente aveva esercitato qua e l i pi spregevoli mestieri. Altri lo dichiaravano ebreo portoghese; M.me de la Motte riprese e diffuse nuovamente tali racconti. Pi tardi, Morande e il Commissario Chesnon scoprirono in lui Giuseppe Balsamo; pubblicarono sul suo conto delle avventure di giovent sufficienti a squalificarlo per sempre. Altra storia, ma stesse tendenze, stessa ricchezza di dettagli; documentazione in apparenza altrettanto sicura. Questa seconda versione ebbe ancor maggior successo della prima, e, grazie al Courrier de lEurope, si diffuse rapidamente. La si ritrova in quasi tutti gli storici. Lo scopo di questi romanzi, di queste pubblicazioni era lo stesso: si trattava di trapassare lincognito sotto il quale Cagliostro si presentava, sopratutto gettare sufficiente diffidenza, sufficienti obbrobri sulla parte sconosciuta della sua vita cosicch la sua reputazione attuale ne fosse toccata; una volta ammessa la storia, tutto diventava materia di sospetto in lui, persino la virt pi indiscutibile. Nulla resiste, in effetti, a questo procedimento distruttivo; la calunnia, persino la pi fantasiosa, fa nascere il dubbio, e il dubbio un solvente universale pi forte di quello degli alchimisti. I fatti diffamatori possono distruggersi lun laltro, le supposizioni basarsi sul nulla, le fantasie aver libero corso: il lettore per curiosit, per indifferenza, non si sofferma sulle evidenti disonest; assorbe lalimento gradevole che gli viene offerto, e lopera nefasta compiuta;. la diffidenza entrata; leroe cade e niente potrebbe risollevarlo, n alla sua epoca, n nei secoli a venire. E ci che si fatto per Cagliostro: si infamata con calunnie la sua giovinezza ignorata da tutti; si sono popolati i primi anni della sua vita, che egli voleva lasciare avvolti nel mistero, di storie scandalose, dintrighi criminali, senza misura, senza prove, senza scrupolo, ed

con questa sorta di prefazione che iniziano tutte le biografie di Cagliostro. Non le seguiremo in questo sentiero; certamente, studieremo, noi pure, le diverse ipotesi offerte sulla nascita e la vita sconosciuta di Cagliostro, ma lo faremo nel luogo che conviene a questo esame, cio dopo averlo seguito passo passo nella sua esistenza, a partire dal momento in cui la sua vita storicamente conosciuta (21), fino al suo ultimo giorno. Avremo cos, al contrario dei libellisti interessati e dei critici irriflessivi, un tipo positivo di uomo, un essere vero da paragonare con le immagini di fantasia che sono state presentate al pubblico per colmare il vuoto di quel periodo sconosciuto, invece di partire come loro da supposizioni, da fatti male accertati per creare un personaggio da romanzo, il cui riflesso ingannatore getterebbe continuamente sulluomo che vedremo parlare e agire, unombra di diffidenza ingiustificata. Passando cos dal noto al non noto, riteniamo di procedere in modo pi scientifico e pi equo, evitando inoltre lungaggini e ripetizioni; poich, per giudicare il valore delle varie ipotesi che sono state avanzate, necessario conoscere coloro che le hanno emesse; e, seguendo Cagliostro nei suoi lavori, nelle sue lotte, a Strasburgo, a Parigi, a Londra, avremo occasione di parlare di quelli che per primi hanno voluto portare la mano sul velo misterioso, di cui egli si circondava. Senza attardarci a ricercare fin da ora se, effettivamente Cagliostro visit lEgitto, se pass per Rodi prima di andare a Malta, se nacque a Messina o altrove, se non fece che un solo soggiorno a Napoli, tutte cose molto secondarie a nostro parere, perch in nessuno di quei luoghi Cagliostro si manifestato realmente, e poich, daltro canto, consideriamo la maggior parte delle sue dichiarazioni come enunciati simbolici (22), cominceremo il nostro studio con lapparizione di Cagliostro a Londra nel 1777, poich a partire da questa data soltanto che abbiamo documenti, provenienti sia da lui, sia dai suoi avversari, ma precisi e che possono essere discussi. Prima del suo soggiorno a Londra vi sono ben alcuni avvenimenti della vita di Cagliostro che appartengono gi alla storia e sembrano accertati: il suo soggiorno a Malta (23), i suoi lavori con il gran maestro Pinto, cultore di scienze ermetiche, il suo matrimonio a Roma, la sua amicizia col cav. dAquino (24), un viaggio che fece in Spagna (25) sono fatti riconosciuti da lui, accettati dai suoi avversari che li hanno confermati, bench ne abbiano snaturato i dettagli. Dunque dobbiamo ammetterli e indicarli. La giovinezza di Cagliostro fu movimentata; viaggi molto presto nellEuropa occidentale; ma, non essendo rimasta veruna testimonianza tangibile dei suoi lavori, non essendoci giunto alcun riferimento chiaro da parte di coloro che in quellepoca lhanno conosciuto, e poich in nessuno di quei luoghi egli comp opere analoghe a quelle che lhan fatto conoscere pi tardi, non possiamo, se non vogliamo cadere nel medesimo difetto che

rimproveriamo agli altri, che citare quelle poche indicazioni generali ammesse a giusto titolo dagli autori, senza fermarcisi oltre. Quei viaggi, che durarono diversi anni, lo condussero infine a Londra, nel 1777, e questo fu linizio vero della sua carriera.

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