NO TOOLS BODYBUILDING
“un m etodo rivoluzionario per
sviluppare m uscoli
realm ente senza attrezzatura”
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SOMMARIO
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1 – NO TOOLS BODYBUILDING
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Neanche la recente moda dell’allenamento funzionale e del Crossfit ci ha
portato via dal solito cliché, poiché abbiamo riempito le palestre con ancora
più attrezzature.
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Poi oggi per molti, andare in palestra è un delirio frenetico. Prima di tutto
soldi per iscriversi e pagare mensilmente l’abbonamento. Poi molto tempo…
Tempo per arrivarci, tempo per parcheggiare, tempo per cambiarsi, tempo
per salutare e parlare con l’amico e l’amica, tempo per aspettare che
l’attrezzo si liberi, tempo per fare la doccia, tempo per rivestirsi, tempo per
tornare a casa. Mediamente almeno due ore di tempo totale per un
allenamento utile forse di 40 minuti!
A tutto ciò aggiungiamo pubblicità su riviste, siti web, giornali, televisione che
vi bombardano con informazioni false o fuorvianti.
Nonostante tutta questa informazione e questi mezzi a disposizione, la
maggior parte delle persone non ha affatto chiaro come fare a sviluppare
muscoli per migliorare il proprio fisico.
Ecco allora la risposta:
NTBB : qualcosa che nel modo più semplice possibile, funzioni davvero.
Qualcosa che non è realmente una invenzione, ma è più una rivoluzione.
Rivoluzionario non è tanto il metodo in se, quanto la scelta di fare tutto con
niente.
Il bodybuilding è un gioco antico dove tutte le carte sono state già giocate.
Qualsiasi tecnica, sistema o metodo spacciato come moderno in realtà è
sempre una rivisitazione di altrettante tecniche, sistemi e metodi che i padri
fondatori del bodybuilding avevano codificato già più di 100 anni fa e a
questi pionieri non va tributato oblio e mistificazione ma rispetto e menzione.
Quindi niente da inventare e brevettare, ma solo qualcosa da comprendere e
applicare. Pensate a queste tre cose :
1- il vostro corpo
2- il terreno dove poggiate i piedi
3- la forza di gravità
Esse sono sempre disponibili in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo.
Aggiungete una quarta cosa:
4- la mia esperienza
Fatto! Rivoluzione attuata: NTBB.
Questo libro vi insegna a costruire un corpo muscoloso senza bisogno di
niente che non abbiate già!
In questo libro c’è tutto quello che scientificamente è noto e che funziona
sullo sviluppo muscolare adattato ad un approccio rivoluzionario veramente
senza alcuna attrezzatura.
C’è il mio know-how: ho iniziato ad allenarmi a 13 anni senza attrezzi e
continuo a farlo oggi che ne ho 54 e alleno come Personal Trainer decine di
persone.
Leggete questo libro e applicatelo su voi stessi, risultati garantiti.
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2 - LA MIA ESPERIENZA
a) Quando avevo 13 anni si era all’inizio degli anni 70 e nella mia città non
esisteva una sola palestra commerciale. Le riviste di bodybuilding erano
scarse e venivano posizionate nelle edicole vicino alle riviste porno per soli
adulti. Oggi in un qualsiasi supermercato con 30 euro si compra un bilanciere,
allora queste attrezzature costavano tantissimo e dovevano essere ordinate
nei negozi specializzati ed essendo minorenne non potevo acquistarle. Le
uniche strutture sportive alle quali un ragazzo della mia età poteva accedere
erano quelle del campo di atletica leggera, ma allora nessuno di questi atleti
aveva i fisici che hanno oggi questi specialisti e quindi non erano per me un
modello. Il mio modello fisco era Steve Reeves o Serge Nubret, ma restavano
attori mitologici che spezzavano catene e sollevavano macigni sullo schermo
cinematografico. Poi finalmente arrivò Silvester Stallone col suo Rocky perché
mi si aprisse un mondo nuovo e più realista, senza bisogno di niente altro che
non avessi già. Potevo correre tutte le mattine prima di andare a scuola e
fare decine e decine di push ups durante tutta la giornata e nel frigorifero di
mia madre c’erano sempre un paio di uova da ingoiare crude ogni giorno.
E così cominciai senza più smettere. Alla fine della terza media avevo
sviluppato il fisico che potete vedere in questa foto recuperata da una
vecchia Polaroid che scattò mio fratello Maurizio.
Mio fratello allora aveva appena 5 anni ed era già bravo a scattare fotografie,
anche lui continuò senza più smettere ed oggi oltre ad essere un fotografo
professionista, è anche colui che ha eseguito tutti gli scatti di questo libro
nonché la maggior parte degli scatti che trovate sul mio sito web.
Nel frattempo ero entrato nella squadra dei Giochi della Gioventù di
ginnastica artistica, diventando campione regionale juniores e ottenendo un
nono posto ai campionati italiani. Con la ginnastica artistica avevo conosciuto
nuovi esercizi a corpo libero, ma soprattutto imparato delle tecniche di
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allenamento diverse dall’eseguire sempre e solo una serie per le massime
ripetizioni possibili.
Il mio fisico si era sviluppato ulteriormente e a 18 anni risultava come in
quest’altra foto d’epoca, scattata dal mio professore di ginnastica Giorgio
Sacchettoni, che mi spinse ad approfondire la mia passione per lo sviluppo
muscolare verso l’anatomia e la fisiologia.
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Fu un grosso stimolo allo studio e all’approfondimento che cercai di non
disattendere negli anni futuri. Ai tempi mancavano davvero conoscenze
scientifiche sui reali meccanismi dell’ipertrofia muscolare e soprattutto
sull’alimentazione.
E fu talmente vero che anni dopo pur avendo a disposizione palestra super
attrezzata e integratori di ultima generazione, raggiunsi un livello
soddisfacente solo quando fui in grado di mettere ogni cosa a suo posto,
come in quest’altra foto:
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Ma per ottenere questo sviluppo muscolare natural e peraltro di scarso
interesse agonistico, dovetti seguire mesi incessanti e durissimi di
allenamento e dieta, avendo sulle spalle già 42 anni di età.
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Continuai con grande fatica ancora l’anno successivo, mantenendo i risultati
ottenuti. Nel frattempo avevo affrontato una separazione coniugale con tutti i
problemi economici, pratici ed emotivi che questa situazione comporta,
sopratutto se legata a dei figli piccoli. Non riuscivo a trovare un po’ di tempo
libero per andare in palestra se non alla sera dopo le 21. Allenarsi a quell’ora
già stanco, per arrivare poi a casa alle 23 stanchissimo e dover ancora
cenare, non è il massimo della combinazione anabolica! Ma la mia passione
per il bodybuilding era tale che andai avanti così per un altro anno,
nonostante mi fossi procurato anche un paio di infortuni muscolari.
Quindi la situazione era diventata davvero troppo difficile per la mia vita e
decisi di fare un passo indietro, comprando un bilanciere e due manubri che
tenevo sotto il divano e tiravo fuori quando volevo allenarmi. Qualcosa
migliorò poiché recuperavo un po’ di tempo a vantaggio della cena e del
sonno. Ma ogni volta dovevo tirare fuori gli attrezzi per poi rimetterli a posto,
avendo fretta non mi riscaldavo adeguatamente e questo peggiorava i miei
due infortuni che erano diventati cronici, potevo eseguire solo alcuni esercizi
non avendo a disposizione una panca e gli appoggi. Insomma la faccenda
nell’insieme stava diventando anche una grande frustrazione.
Così stufo di dovermi arrangiare restando insoddisfatto, ripensai alla mia
adolescenza, ripensai alla purezza e alla semplicità di alcuni esercizi e ai
risultati che avevo ottenuto allora. Decisi di mettere via tutto e tornare alle
mie origini: allenamento a corpo libero!
Finalmente non avevo più bisogno di niente e avevo sempre tutto quello che
mi serviva. Fu una meravigliosa rivoluzione nella mia vita e tale lo è ancora!
Agite semplicemente e otterrete la massima efficacia.
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del tutto e creavo dei workouts specifici sulla base della mia lunga
esperienza.
I colleghi mi deridevano come un marziano disadattato, mentre i clienti
rimanevano stupiti dal fatto che pur pagando rette mensili per una palestra
super attrezzata e l’extra di un personal trainer, fossero messi col naso per
terra a spingere sui push up!
Ma questi stessi clienti quando dopo poche sessions ritornando ad eseguire
gli esercizi con i pesi, superavano anche di dieci chili i loro precedenti
records, rimanevano entusiasti.
I colleghi invece, a questo punto invidiosi copiavano quello che avevano visto
ma senza sapere cosa stessero facendo.
Una consulenza professionale di qualità si basa sull’esperienza ed un
adeguato bagaglio di conoscenze tecniche.
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3 - PRO & CONTRO
PRO 2 - Essere forti e muscolosi non dovrebbe mai prescindere dal riuscire a
sollevare, spostare e spingere con le gambe o le braccia il proprio corpo. Per
fare questo ci deve essere un rapporto ottimale tra forza muscolare e peso
corporeo. Qualsiasi individuo quando non è in grado di sollevare il proprio
corpo è sicuramente in soprappeso o molto debole o entrambe le cose.
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CONTRO 1 – con tutti gli attrezzi moderni e le macchine isotoniche,
isocinetiche, a camme, vibranti che sono state inventate, stiamo ancora qui
alla preistoria senza attrezzi?
Il corpo risponde solo agli stimoli e non alla forma o ai tipi di attrezzature.
Nessun metodo è assoluto e i mezzi possono essere molteplici. Se funzionano
sono efficaci se non lo sono non vi servono. A parità di efficacia io scelgo
sempre il più semplice. Non guardate le mode o quello che dice il guru del
momento.
CONTRO 2 – il NTBB non è adatto a sviluppare una notevole muscolatura e
un corpo massiccio da vero bodybuilder.
Se il vostro scopo è lo sviluppo massimo, avendo come ideale per capirci
Arnold Schwarzenegger, allora sicuramente NTBB non è sufficiente. Lo
sviluppo muscolare non si ottiene semplicemente con dei mezzi, ma si ottiene
soprattutto con tanto tempo, sacrificio e costanza. Tuttavia Roma non è stata
costruita in un sol giorno, per cui cominciate con NTBB e “dateci dentro” per
almeno un anno, potreste restare stupiti e oltremodo soddisfatti dai muscoli
che avete sviluppato.
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5 - IL PARADOSSO MODERNO DELL’ALLENAMENTO – ALLENARSI POCO
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6 - I PRINCIPI E LE REGOLE
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7 - L’ESERCIZIO FONDAMENTALE PER LA PARTE SUPERIORE: IL PUSH UP
Vediamo allora il push up, l’esercizio viene eseguito in posizione prona, stesi
orizzontalmente a faccia in giù sollevando e abbassando il corpo usando la
spinta delle braccia. I push ups sviluppano principalmente i muscoli pettorali,
deltoidi e tricipiti, oltre alla sezione centrale del busto (core).
La posizione normale standard prevede che la mani siano all’altezza delle
spalle e le gambe semi divaricate. Ora solo ad esempio divaricando o
stringendo le gambe otteniamo una variazione alla leva iniziale con differente
difficoltà e sforzo.
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Se teniamo le gambe unite, piuttosto che divaricate, diminuisce la base
d’appoggio creando instabilità aumentando la resistenza, rendendo così
l’esercizio più difficoltoso.
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Se invece che restare appoggiati sui piedi, restiamo appoggiati sulle
ginocchia, poiché diminuisce la lunghezza complessiva della leva e della
resistenza, rendiamo l’esercizio molto più facile.
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Oppure se invece che appoggiare le mani sullo stesso livello dei piedi, le
appoggiamo su un rialzo, poiché diminuisce la resistenza, rendiamo
l’esercizio tanto più facile tanto maggiore è il rialzo.
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Viceversa se poniamo i piedi su un rialzo, poiché aumenta la resistenza,
renderemo l’esercizio tanto più difficile tanto maggiore sarà il rialzo,
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Così come aumenta notevolmente la resistenza e diminuisce notevolmente la
stabilità se eseguiamo l’esercizio con un solo braccio.
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9 - L’ ESERCIZIO FONDAMENTALE PER LA PARTE INFERIORE: LO SQUAT
Ecco l’altro esercizio fondamentale che allena quasi tutti i muscoli dai
piedi alla testa poiché parte dalla spinta impressa con i piedi all’intero corpo.
Lo squat (accosciata) è il principale esercizio che allena direttamente
le gambe. L’esecuzione è semplice: eretti testa alta e sguardo avanti, i piedi
alla larghezza delle spalle e le punte leggermente in fuori, piegarsi sulle
gambe senza sollevare i talloni da terra scendendo con il bacino fino ad
arrivare almeno con le gambe parallele al suolo.
I muscoli maggiormente interessati sono i quadricipiti e i glutei, ma
interessa anche i femorali e tutti i muscoli della schiena, nonché il core.
E’ un movimento semplice e naturale, se ci sediamo e ci rialziamo da una
sedia o anche da un water closet eseguiamo sostanzialmente uno squat. Ma
questo esercizio si estrinseca non solo attraverso la forza della gambe ma
anche attraverso la flessibilità che si ripercuote dal collo, alla bassa schiena,
alle anche, alle ginocchia, alle caviglie.
Pertanto mentre molte persone non riescono ad eseguire il push up per
mancanza di forza, nello squat invece non è la mancanza di forza che
pregiudica l’esecuzione, ma la mancanza di flessibilità che causa uno
sbilanciamento del baricentro.
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Se c’è rigidità nei muscoli femorali, nell’articolazione coxo-femorale e tibio-
tarsica, non riuscirete a scendere molto in basso perché perdereste l’equilibrio
e per farlo dovrete comunque sollevare i talloni spostando le ginocchia in
avanti fuori dalla linea perpendicolare con la punta dei piedi.
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Se questa è la situazione iniziale, occorre precedere e abbinare un intenso
programma di stretching a carico delle caviglie e delle anche, fino a quando si
raggiungerà agevolmente la posizione in basso senza sollevare i talloni da
terra, le ginocchia non superare la punta dei piedi, la schiena dritta e la testa
che guarda avanti.
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10 - L’ESERCIZIO FONDAMENTALE PER L’ADDOME : IL SIT UP
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Non è raro però assistere a scene comiche di persone che per sollevarsi da
queste posizioni si contorcono cercando disperatamente appigli con le mani e
i piedi. E avrete sicuramente verificato che se volete sollevarvi da sdraiati,
risulta difficoltoso sia il sollevare il solo busto che le sole gambe. Poiché
naturalmente il corpo propende, come già evidenziato, per la soluzione più
economica ed efficiente, ne consegue che l’esercizio più naturale è il
cosiddetto JACK KNIFE ovvero una fisiologica forma mista di due movimenti,
dove il simultaneo sollevamento delle gambe fa da lieve contrappeso al busto
e viceversa.
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Considero il jack knife però un movimento propedeutico per neofiti più che un
movimento fondamentale del NTBB, poiché contiene una discreta parte di
slancio che crea inerzia cinetica a scapito del controllo e della contrazione
muscolare più specifica del sit up.
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Entrambi questi esercizi hanno raccolto una serie infinita di controindicazioni,
a causa dei dolori che causerebbero alla cervicale e alla bassa schiena per
non parlare delle ripercussioni sul muscolo ileopsoas. Questi movimenti
vengono per così dire “clinicamente” eliminati a vantaggio esclusivo del
CRUNCH che diventa l’unico esercizio sicuro per l’addome.
Purtroppo anche questo fa parte del paradosso moderno dell’allenamento:
allenarsi meno!
Provate ad alzarvi da un letto, da un divano facendo solo il crunch.
Restereste per sempre distesi a terra agonizzanti come scarafaggi sul dorso.
Il sit up è tra i movimenti più naturali e importanti dell’uomo. Consente di
sollevarsi da distesi portandoci a sedere e quindi poi alla stazione eretta. Da
distesi ad in piedi, dallo stato passivo a quello attivo, dal sonno all’azione.
Il corpo umano è un tutto unico che lavora per catene cinetiche. Se un anello
è debole l’intera catena è debole e non serve rinforzare gli altri singoli anelli.
Perciò quando un soggetto facendo questi esercizi lamenta dolore al collo o
alla schiena o indolenzimento alle gambe e poco coinvolgimento dei retti
addominali, è solo perché ha una o più unità deboli. Praticando questi esercizi
con costanza rinforzerà prima le strutture più deboli per poi arrivare a
rinforzare il corpo intero. Alla fine avrà migliorato la postura, non avrà più
mal di schiena e di collo ed avrà un addome forte e tonico.
Si ma l’ileopsoas – domanderanno i saputelli? Un po’ di stretching specifico e
non darà nessun problema, se non quello di essere uno dei tanti muscoli
esistenti nel corpo umano che lavora in sinergia con tutti gli altri.
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11 - IL PROBLEMA DELLA TRAZIONE NEL NTBB
Negli esercizi visti finora lavorano tutti i principali muscoli del corpo umano,
ma quelli che si contraggono attivamente accorciandosi ed allungandosi sono
quei muscoli cosidetti di “spinta”. Tutti gli altri muscoli o si contraggono
staticamente come fissatori e stabilizzatori delle articolazioni o non vengono
sollecitati attivamente. E’ questo il caso di alcuni muscoli come i bicipiti
brachiali e i gran dorsali o i romboidi, che ci consentono appunto di tirare ed
esercitare una trazione. Tali muscoli e penso sopratutto ai bicipiti, non
possono certo essere trascurati in uno sviluppo muscolare armonico e degno
di nota. Mostrare il bicipite contratto non è forse il primo segno di esposizione
muscolare?
Per esercitare questa trazione ci serve però “qualcosa di sospeso da terra” a
cui attaccarci come un ramo di un albero, una trave, una fune, una sbarra o
addirittura un semplice tavolo.
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Ad ogni modo qualsiasi cosa vogliate usare, avrete bisogno di atttezzatura
non sempre così facilmente reperibile, alla portata e installabile in ogni posto.
Ecco perchè nei metodi fitness fai da te, gli autori hanno sempre proposto e
suggerito la più semplice ed economica attrezzatura: due sedie ed un manico
di scopa!
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(1960 ( 2004
Hercules II ) Metodo Lafay)
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(2011
You are your own gym )
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Così senza attrezzi dovrebbe voler dire senza attrezzi, non con qualcosa di
malamente surrogato e del quale alla fine si ha bisogno lo stesso.
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12 - TRAZIONE SENZA EQUIPAGGIAMENTO : FLOOR ROW, FLOOR
CURL
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FLOOR ROW
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Particolare di come agisce l’esercizio
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Nella seconda versione solleveremo il bacino come nel bridge e quindi
solleveremo il busto.
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Nella terza versione la più dura di tutte ci troveremo in appoggio con tutto il
corpo tenuto teso e dritto spingendo sui talloni e sui gomiti .
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N.B. all’inizio può essere utile aiutarsi ponendo sotto i gomiti degli spessori
come dei libri o degli yoga blocks.
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Esiste poi una versione il quale prevede che con i gomiti sollevati e le mani
dietro la nuca, si spinga e tiri contemporaneamente opponendosi alla tenuta
delle mani intrecciate. Questa trazione provoca una incredibile sollecitazione
isometrica dei muscoli sottoscapolari, dei romboidi, del trapezio alto e dei
deltoidi posteriori, assicurando con la pratica costante una postura diritta e
aperta. O in soggetti cifotici o con le scapole alate il recupero di questi
dismorfismi. La mia variazione sta nell’eseguirlo a terra, come una variante o
un’altra versione del floor row che chiamo in onore del suo ideatore FLOOR
MATYS.
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Eseguendolo a terra i gomiti spingeranno sul pavimento facendo sollevare la
parte alta del busto, quella che va dalla base del collo alla fine delle scapole,
variando la sollecitazione da isometrica ad isotonica dei già citati muscoli
sottoscapolari, dei romboidi, del trapezio alto e dei deltoidi posteriori.
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N.B. tutte le varianti di questi esercizi per la schiena possono provocare
all’inizio forti mal di testa. La ragione sta nell’indolenzimento dei muscoli del
collo che si attaccano al processo occipitale alla base del cranio. Con la
pratica il fastidio scompare. Qualora il fastidio persista potrebbe dipendere da
cause non legate agli esercizi e sarebbe opportuno approfondirle presso un
ortopedico.
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FLOOR CURL
FLOOR CURL - adesso arriviamo allo sviluppo dei bicipiti, i muscoli delle
braccia più ammirati e più mostrati. Finora non era stato possibile allenarli
senza attrezzi se non usando posizioni isometriche come nel metodo di
Charles Atlas del 1920. Tale movimento isometrico è stato eseguito per lungo
tempo fino a perdere d’interesse a favore del curl con bilanciere e manubri.
Se ne è riparlato grazie a Charles Bronson, nome d’arte di un singolare
inglese detenuto da più di trentanni in isolamento. Costui resiste all’inedia
della prigione, eseguendo ogni giorno migliaia di push up. Nel suo libro
“Solitary Fitness” ci presenta oltre ai tradizionali esercizi anche le tenute
isometriche per i bicipiti, eseguite però con un sistema di serie ripetute che
lo pone a metà tra l’isometrico e l’isotonico.
L’unico altro modo di allenare i bicipiti senza attrezzi era quello di usare il
peso morto della gamba con un immancabile manico di scopa come nel
metodo “Hercules II” del 1960. Stessa versione ripresa in piedi e sostituendo
la scopa con un asciugamano da Mark Lauren in “You are your own gym” del
2011 .
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Entrambi questi movimenti li avevo sperimentati autonomamente già da
ragazzo ma non riuscivo a trovarli efficaci. Ricordo di averli provati per ore,
ma a parte sentirmi molto stupido a sollevarmi la gamba, non sentivo altro.
Cercai una soluzione a lungo durante la mia adolescenza. Notai che nelle
trazioni eseguite alla spalliera svedese, avendo l’avambraccio bloccato dai
pioli, il bicipite si contraeva di più per il movimento del braccio
sull’avambraccio che viceversa come nelle normali trazioni alla sbarra. Questa
osservazione empirica mi fece pensare a come riprodurre a terra quel
movimento risolvendo il problema dei bicipiti senza attrezzi. Cercai quindi la
posizione con la quale potessi da una parte tenere fermo l’avambraccio e
dall’altra fare leva col bicipite sollevando il braccio. La posizione la trovai
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abbastanza velocemente, ma purtroppo non ci fu verso di sollevarmi! Da
adolescenti oltre che ignoranti si è anche presuntuosi e la mia reazione, non
fu dunque che i miei bicipiti fossero deboli, ma che l’esercizio fosse sbagliato
o impossibile da fare. Abbandonai così per i successivi anni questo prototipo
di esercizio, ma mi restò sempre il chiodo fisso di venirne a capo.
Fu quando nelle mie ricerche sulla problematica della postura, mi imbattei in
un singolare libro del 1907 di Sanford Bennet intitolato “Exercising in bed”
che capii di aver avuto ragione. L’esercizio era giusto ma ci si arrivava
progressivamente poiché era molto duro.
Ripresi così il prototipo di esercizio per i bicipiti di tanti anni prima e
seguendo i consigli di Sanford Bennet lo provai a fare stando disteso sul letto.
Su un appoggio morbido diminuisce il ROM (range of motion) e un soggetto
debole eseguendo il movimento parziale riesce a completare diverse
ripetizioni, acquisendo nel contempo forza che gli consentirà poi di eseguirlo
in forma completa.
E così fu, cominciai disteso sul letto fino a quando arrivato ad eseguire
diverse ripetizioni passai al pavimento. L’esercizio era perfetto e la
sollecitazione sui bicipiti fenomenale, fu un momento meraviglioso!
Chiamai questo esercizio semplicemente FLOOR CURL.
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La difficoltà varia in funzione di come si sbilancia il busto la testa e il braccio
libero rispetto alla leva del braccio allenato.
Usate sempre una sola accortezza, ponendo sotto il gomito uno spessore
morbido di qualche centimetro per evitare dolori al gomito dovuti alla forte
pressione della punta dell’olecrano col pavimento. Potete usare un tappetino
da esercizi o posizionare sotto il gomito un asciugamano ripiegato.
La versione più semplice è quella dove il braccio libero si attacca alla coscia e
aiuta leggermente nella trazione.
La versione più difficile è quella dove il braccio libero si pone dietro la nuca
creando ulteriore resistenza.
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Infine potete aggiungere una ulteriore difficoltà al floor curl eseguendolo con
la mano del braccio allenato posta invece che sotto una delle due cosce, in
mezzo fra le due. In questo caso lo chiamo FLOOR CROSS CURL.
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Già i latini dicevano “frigere frictum” per cui lungi da me l’idea di essere
veramente un inventore nel 2012. Posso però dire che le idee rivoluzionarie si
trasmettono e si diffondono, originandosi dalla stessa passione. Nessuna
idea viene dal niente ma è sempre figlia di un cammino fatto di passi
incominciati molto tempo fa, magari nel 1907 addirittura in un letto di San
Francisco.
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13 - PROBLEMATICHE NEL NTBB (aumento peso corporeo, esercizi di
isolamento)
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14 - ARSENALE COMPLETO DEL NTBB - SPALLE
Le spalle vengono interessate principalmente dal lavoro fatto con i push up,
ma con l’importante assistenza dei muscoli pettorali che in molto soggetti
sostengono gran parte dello sforzo a discapito dei deltoidi.
Modificando l’angolo e la resistenza del push up si otterrà che la maggior
parte dello sforzo sia assorbito dalle spalle con la sinergia indispensabile ma
minima degli altri muscoli più potenti. Arrivando infine all’Arm Less push up
dove lo sforzo è totalmente a carico delle spalle.
Pike push up
planche push up 57 58
61 62 63
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15 - L’ARSENALE COMPLETO DEL NTBB - BRACCIA
Diamond push up 64
Floor curl 65 66
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16- L’ARSENALE COMPLETO DEL NTBB - PETTO
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17 - L’ARSENALE COMPLETO DEL NTBB - ADDOME
Sollevare il busto verso le gambe, come nel sit up fa lavorare tutti i muscoli
dell’addome. Se aggiungiamo una torsione del busto faremo lavorare anche i
muscoli obliqui, altrimenti interessati solo come muscoli fissatori. Se
aggiungiamo ad ogni movimento nel momento di contrazione, una profonda
espirazione che appiattisce la pancia facendola rientrare, faremo lavorare il
trasverso.
Jack knife 71
Sit ups 72
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18 - L’ARSENALE COMPLETO DEL NTBB - SCHIENA
Floor row 73
Floor Matys 74
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19 - L’ARSENALE COMPLETO DEL NTBB - GAMBE
Squat 75 76 77
Side squat 78 79
Kick squat 80 81 82
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Pistol squat 83 84 85
Calf raise 86 87 88
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20 - MAPPA DEI MUSCOLI E PRINCIPALI ESERCIZI CORRELATI
TRAPEZIO
BICIPITE
TRICIPITE
P
GRAN DORSALE
ADDOMINALI
GLUTEO
FEMORALE
QUADRICIPITE
POLPACCIO
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41
PUSH UP
PIKE PUSH UP
FLOOR ROW PUSH UP,
PUSH UP
FLOOR ROW
SIT UPS
SQUAT
FLOOR
CURL
SQUAT
SQUAT
FLOOR ROW
CALF RAISE
90
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21 - METODICHE DI ALLENAMENTO (aumento intensità)
Nel NTBB come facciamo ad aumentare l’intensità una volta che riusciamo
ad eseguire determinate ripetizioni?
Ne eseguiamo di più ?
Le eseguiamo più velocemente o più lentamente?
Eseguiamo gli esercizi con delle varianti più difficili?
Sono tutte opzioni possibili e percorribili, ma presentano ulteriori
problematiche, soprattutto sulla terza opzione che risulta invece essere la più
praticata.
La principale è costituita dalla variazione leva – corpo. Tale variazione entro
un certo limite, aumentando la resistenza fa aumentare l’intensità, ma oltre
un certo limite fa conseguentemente variare anche il pattern motorio di
reclutamento muscolare.
In altre parole alla fine in realtà non si esegue lo stesso esercizio in forma più
pesante, ma si esegue un altro esercizio che risulta più pesante per muscoli
più deboli.
Le sperimentazioni condotte in anni di allenamento su me stesso e su molti
clienti, mi hanno portato a individuare alcune tecniche che ritengo le migliori
e le più idonee ad essere utilizzate col NTBB.
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92
93
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Ineff.
Effic.
Ineff.
Effic.
Ineff.
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22 - SCHEDE DI ALLENAMENTO: ORGANIZZAZIONE FREQUENZA
ESERCIZI E GRUPPI MUSCOLARI
Si chiama FULL BODY una scheda che allena tutti i principali gruppi muscolari
del corpo in una seduta, solitamente è composta da un solo esercizio per
gruppo muscolare e si esegue a giorni alterni quindi ad esempio avremmo :
FULL BODY
Frequenza: lunedì mercoledì venerdì
Gruppi muscolari: Petto/spalle/schiena/Gambe/braccia/addome
Esercizi:push up/pike push up/floor row/squat/diamond push up/floor curl/sit
up
Si chiama SPLIT AB una scheda che spezza tutti i principali gruppi muscolari
del corpo in due sedute. La split in tal modo consente di fare più esercizi o
più serie per lo stesso gruppo aumentando l’intensità e mantenendo lo stesso
tempo totale impiegato. Si esegue preferibilmente su 4 giorni a settimana.
Quindi ad esempio avremmo: ,
SPLIT AB
Frequenza: lunedì martedì giovedì venerdì
A Gruppi muscolari: Petto/spalle/schiena
Esercizi:push up/slide push up/pike push up/armless push up/floor row/floor
mathys
B Gruppi muscolari: Gambe/braccia/addome
Esercizi: squat/affondi/calf raise/diamond push up/floor curl/sit up/leg raise
Oppure si può usare la SPLIT AB a giorni alterni su cicli di due settimane,
qualora sia necessario un particolare controllo sulle capacità di recupero del
soggetto.
SPLIT AB
Frequenza: lunedì A mercoledì B venerdì A lunedì B eccetera
A Gruppi muscolari: Petto/spalle/schiena
Esercizi:push up/ pike push up/ floor row
B Gruppi muscolari: Gambe/braccia/addome
Esercizi: squat/ diamond push up/floor curl
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Si chiama infine SPLIT ABC la scheda che spezza tutti i principali gruppi
muscolari del corpo in tre sedute, consentendo in tal modo di fare ancora più
esercizi o più serie per lo stesso gruppo aumentando l’intensità. Si esegue su
6 giorni a settimana. Quindi ad esempio avremmo:
SPLIT ABC
Frequenza: lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì
A Gruppi muscolari: Petto/schiena
Esercizi:push up / slide push up /floor row / floor mathys
B Gruppi muscolari: Spalle/braccia
Esercizi:pike push up/armless push up/ diamond push up/ floor curl
C Gruppi muscolari: Gambe/addome
Esercizi:squat/affondi/calf raise/ sit up/ leg raise
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23 - PROTOCOLLI DI ALLENAMENTO SVILUPPO MASSA MUSCOLARE –
LIVELLO 1/2/3/4/5
48
1 livello
scheda A
PIKE PUSH UP 10’ 1-10 rip. Rest 15’’
FLOOR ROW 10’
FLOOR CURL 8’
Scheda B
SQUAT & CALF 10’
WIDE PUSH UP 10’ 1-10 rip. Rest 15’’
SIT UPS 10’
Decondizionamento 1 settimana
nessun esercizio
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2 livello
Scheda B
SQUAT & CALF 15’
WIDE PUSH UP 15’ 1-10 rip. Rest 15’’
SIT UPS 15’
Decondizionamento 1 settimana
nessun esercizio
50
3 livello
Scheda B
SIDE SQUAT 10’
LEG RAISE 10’ 1-10 rip. Rest 15’’
FLOOR ROW 10’
FLOOR CURL 10’
Decondizionamento 1 settimana
nessun esercizio
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4 livello
Scheda B
SIDE SQUAT 15’
LEG RAISE 15’ 1-10 rip. Rest 15’’
FLOOR ROW 15’
FLOOR CURL 15’
Decondizionamento 1 settimana
nessun esercizio
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5 livello
Scheda B
PISTOL SQUAT 10’
FLOOR ROW OFE 10’ 1-10 rip. Rest 15’’
FLOOR CROSS CURL 10’
Decondizionamento 1 settimana
nessun esercizio
N.B. OFE significa one foot elevated, ovvero nell’esercizio viene aumentata la
resistenza eseguendolo con un piede sollevato.
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24 - PROTOCOLLO DI ALLENAMENTO PER LA DEFINIZIONE
MUSCOLARE
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BIOGRAFIA
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