Rigetto delle Faglie
RVR Rigetto reale dislocazione di
un punto noto dalla posizione A
alla posizione A’
Si può scomporre in
diversi rigetti parziali:
Sul piano di Faglia:
RD Rigetto parallelo alla direzione della faglia (Strike Separation) e RP Rigetto
pendenza (Dip Separation)
Il rigetto pendenza sul piano verticale si scompone in:
RV Rigetto verticale e RT Rigetto trasversale
Sul piano verticale che contiene il vettore scorrimento (RVR):
RH Rigetto orizzontale e RV Rigetto verticale
Lo spostamento totale lungo una faglia è dato da una direzione di
spostamento e da un verso
Direzione di Spostamento
Non è determinabile se si osserva solo
un piano rigettato!
E’ necessario che si individui una linea
Faglia che disloca la cerniera di
una piega
Rigetto reale
(vettore
spostamento)
Faglia che disloca l’intersezione di due piani
Modulo di Cartografia geologica Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche - Cagliari
Apparente rigetto orizzontale sinistro
Apparente rigetto orizzontale destro Apparente assenza di rigetto
Quello che viene determinato in carta è spesso solo
un rigetto apparente. La figura a fianco mostra che
determinare lo spostamento (rigetto) reale può
essere complesso, ma si può capire lo spostamento
relativo sia sulla verticale (rigetto verticale), che
quello orizzontale (rigetto orizzontale
Faglie con rigetto essenzialmente
verticale non dislocano contatti
verticali, mentre faglie con
rigetto orizzontale non dislocano
contatti orizzontali e i contatti
piani inclinati sono dislocati tutti
nella stessa direzione e della
stessa entità
Modulo di Cartografia geologica Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche - Cagliari
Aspetto cartografico delle faglie
Costruendo le linee di forma della faglia e della struttura geologica dislocata è
possibile determinarne l’entità del rigetto
Ovviamente la
giacitura di una
faglia è
determinabile,
come per ogni
superficie con
la regola della
“V” o
costruendo le
linee di forma.
Le faglie possono aver funzionato (rigiocato) in diversi momenti e con rigetti
differenti, questo non è sempre osservabile (o rappresentabile) in carta. Diverse
direzioni di movimento possono essere determinate osservando gli indicatori
cinematici (slikenside, ecc.) in campagna.
Modulo di Cartografia geologica Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche - Cagliari
Come determinare il rigetto orizzontale e verticale di una faglia in
carta (da D. Powell, 1996)
Per prima cosa (A) bisogna
dunque ricostruire le linee
di forma del contatto della
faglia e della formazione
rigettata. Quindi si
individua (B) la intersezione
delle linee di forma del
contatto basale della
formazione con quelle della
faglia. In C utilizzando
anche le linee di forma del
contatto superiore a tetto
viene ricostruito
l’andamento della
formazione sul piano della
faglia.
Il rigetto orizzontale s è perciò determinato semplicemente misurando la
distanza che intercorre tra due punti della formazione a tetto e a muro della
faglia alla stessa a quota (quindi parallelamente alla linea di forma [orizzontale]
della faglia).
Il rigetto di pendenza d è dato dalla distanza tra i contatti a tetto e a muro della
faglia lungo la linea di massima pendenza (cioè ortogonale alle linee di forma
orizzontali della faglia (ovviamente bisogna ricostruire il diagramma della
pendenza in quanto su carta misuriamo una distanza orizzontale).
In questo modo abbiamo calcolato solo l’entità della dislocazione,
ma non il verso né la quantità dello spostamento!
Abbiamo però individuato l’effetto della faglia sulla disposizione in
profondità della formazione in esame!
Modulo di Cartografia geologica Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche - Cagliari
Stima del rigetto e della direzione di spostamento di una
faglia rappresentata in carta
L’aspetto cartografico di una struttura dislocata da una faglia dipende dalla sua
giacitura rispetto alla faglia.
Nei casi A e B il filone ha una giacitura (cioè direzione orizzontale) ortogonale
alla superficie della faglia e la direzione di spostamento coincide con la direzione
d’immersione della faglia (linea di massima pendenza lungo la sua superficie).
Il rigetto in carta è apprezzabile solo se si ha un cambiamento di spessore (C).
Nel caso D l’angolo fra la direzione del filone e quello della faglia è inferiore a
90°, e in carta il filone è dislocato in proporzione allo spostamento (E), ma non è
possibile determinare il vettore dello spostamento (F).
Modulo di Cartografia geologica Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche - Cagliari
Stima del rigetto e della direzione di spostamento di una faglia rappresentata
in carta
Nell’esempio sotto in carta i filoni mostrano un rigetto apparente sinistro, il
rigetto s non è però lo stesso per i due filoni (B).
Per determinare il rigetto reale dobbiamo trovare un elemento lineare dislocato
dalla faglia, in questo caso l’intersezione dei filoni (C). (da D. Powell, 1996)
Stima del rigetto e della direzione di spostamento di una faglia
(da Powell, 1996)
Esercizio 6
Analizzare la struttura in carta e determinare la quantità e la direzione del
rigetto, assumendo che la faglia abbia avuto un solo movimento.
Per fare ciò bisogna : 1) ricostruire le linee di forma della faglia; 2) ricostruire
linee di forma dei contatti tra mudstone e sandstone e del filone di basalto; 3)
Individuare una linea d’intersezione continua precedentemente alla faglia
Modulo di Cartografia geologica Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche - Cagliari
Stima del rigetto e della direzione di spostamento di una faglia rappresentata
in carta conoscendo la direzione di spostamento
Sono noti: la giacitura della faglia e quella della superficie dislocata, e la
cinematica della faglia (diretta). Immaginiamo che non vi sia componente
orizzontale del rigetto.
1) determinare il pitch dell'intersezione dello strato sul piano di faglia (fig. C)
2) tracciare su un foglio la faglia e lo strato nel blocco sollevato, ed il punto in cui
lo strato del blocco ribassato incontra la faglia.
3) tracciamo lo strato sul blocco ribassato considerando il pitch calcolato.
4) misuriamo il il rigetto nella direzione del vettore spostamento.
(da Rowland et al., 2007)