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Prof. A.

Di Muro

La caduta dei gravi


Un particolare M.R.U.A. è dato dalla caduta di un corpo nel campo gravitazionale, nell’ipotesi che si
possa ritenere costante il vettore accelerazione di gravità g.

Questo capita se non ci allontaniamo troppo dalla superficie terrestre, in tal caso g = 9.81 m / s 2.

Anche in questo caso occorre scegliere un sistema di coordinate opportuno.

Una scelta possibile è quella in figura, l’asse delle ascisse è


orientato positivamente verso l’alto, di conseguenza quando x
un corpo sale avrà velocità e spostamento positivi, mentre
quando scende avrà velocità e spostamento negativi.
g
Le leggi orarie sono:
1
v  v0  g t x  x0  v0 t  g t 2
2
Inoltre 2gx  v  v0
2 2

Ne discende che il moto in salita è uniformemente decelerato O suolo


ed in discesa è uniformemente accelerato.

Esercizio:
v(m/s)
Un corpo viene lanciato verticalmente verso l’alto con una
velocità iniziale di 30.0 m / s. Determinare v0

a) la massima altezza che raggiunge


b) il tempo di salita
c) il tempo di discesa xS tD
d) la velocità quando ritorna al suolo
e) il tempo a metà percorso in salita.
O tS t(s)
xD
Iniziamo a tracciare il diagramma velocità-tempo.

Il corpo parte con velocità positiva che riduce


progressivamente a zero, la pendenza è costante e negativa v0
pari a  9.81 m / s 2.

Nel punto di massima altezza ha percorso la distanza x S, si ferma per un istante quindi scende con
velocità negativa percorrendo ovviamente la stessa distanza ma con segno opposto.

Dall’analisi del grafico risulta che x S =  x D i triangoli colorati sono simmetrici, per cui il tempo di salita
t S è uguale al tempo di discesa t D, inoltre al ritorno al suolo riacquista la velocità di partenza, ma con
segno negativo.

v 2  v02 0  30.02
a) xS    45.92  45.9 m
2 g 19.6

v  v0 0  30.0
b) tS    3.058  3.06 s
g 9.81
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c) xD  v0 tD  g t D2 da cui 45.92  0  9.81 tD2 e tD  3.06 s
2 2

m
d) v  v0  g tD  0  9.81(3.06)  30.0
s

xS 1 0.897 s
e)  v0 tS /2  g tS2/2 da cui 22.96  30 tS /2  4.91 tS2/2 e tS /2   visto che tS /2  tS  3.06 s
2 2 5.21 s

allora tS /2  0.897 s . Il tempo a metà percorso non è la metà del tempo di salita!

( il secondo tempo corrisponde al tempo a metà percorso in discesa ).

Esercizio:
Un vaso cade da un balcone e viene visto attraverso una finestra di altezza h = 1.00 m per un tempo
di t = 0.0500 s. Determinare l’altezza, rispetto alla fine della finestra, dalla quale è caduto il vaso.

Considerando con  v 0 la velocità del vaso nel punto più v(m/s)


alto della finestra e con  v la velocità del vaso alla fine t A
della finestra, lo spazio percorso dal vaso nel tempo t è O t(s)
pari all’altezza della finestra

x F =  1.00 m ed è dato dall’area del trapezio azzurro.


xF
v  v0
area trapezio xF  t  1.00 m , da cui v0 D
2 B

2.00
v  v0 , inoltre nell’attraversare la finestra si ha:
t C
v
v  v0  g t

2.00 1 g t m
Sostituendo v dalla prima si ha:   v0  v0  g t , per cui v0     19.75  19.8
t t 2 s

e v =  20.25 =  20.3 m/s

L’altezza dalla quale è caduto il vaso sino alla fine della finestra è

v 2  0 (20.25)2
x   20.9 m 
2 g 19.6

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