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Studio dello svuotamento di un serbatoio

By A.C. Neve – ITIS E. Fermi - Lecce


Si consideri un serbatoio pieno di liquido fino ad una generica altezza Ho e dotato di un foro per la
fuoriuscita del liquido stesso.

Ho V1
S1
∆h S1 = Superficie superiore del serbatoio
massa m di S2 = Superficie del foro di uscita
liquido V1 = Velocità di abbassamento del livello
h(t) V2 = Velocità di uscita del liquido
Ho = Altezza iniziale del liquido
S2 V2 h(t) = Valore istantaneo dell'altezza
∆h = Variazione dell'altezza

Si consideri una massa elementare m di liquido che scende ad una velocità V1 da una generica altezza
h(t); risultando il liquido incomprimibile, esisterà una identica massa m che uscirà dal foro con velocità
V2.

Per il principio di conservazione dell'energia si ha che:

1 1
m ⋅ V1 2 + m ⋅ g ⋅ h(t) = m ⋅ V 2 2
2 2

Per il principio di continuità si ha invece che:

S2
S1 ⋅ V1 = S2 ⋅ V 2 ⇒ V1 = ⋅ V2
S1

Sostituendo nella precedente si ottiene


2
1 2 S 22 S1
V2 ⋅ (1 − 2 ) = g ⋅ h(t) ⇒ V2 = 2 ⋅ g ⋅ h(t) ⋅
2 S1 2
S1 − S2
2

Se S1>>S2 risulterà che: V2 ≈ 2 ⋅ g ⋅ h(t)

meglio nota come formula di Torricelli.

Si è così scoperto che la velocità di fuoriuscita del liquido segue una legge non lineare in quanto il
liquido non esce con velocità costante ma dipendente dall'altezza e dal tempo.
Analizzando il sistema fisico e l'espressione di V2 di intuisce che inizialmente, essendo il livello ancora
elevato, anche la velocità sarà elevata, col passare del tempo, diminuendo l'altezza, anche V2 diminuirà
fino ad annullarsi con lo svuotamento del serbatoio.

A.C. Neve - Serbatoio


Osservando il fenomeno durante un breve
h(t)
intervallo di tempo ∆t si può ipotizzare che
lo svuotamento segua una legge di tipo
Ho lineare infatti durante l'intervallo ∆t la
curva coincide con la tangente nel punto
Ho.

E' così possibile sviluppare un metodo di


calcolo di tipo iterativo tabellare attraverso
il quale si può ottenere il valore del livello
ad intervalli di tempo successivi ed
0 t ts t equispaziati di ∆t.

La convenienza di tale metodo risiede nella possibilità di poter considerare il fenomeno


approssimativamente lineare e cioè con velocità, e quindi anche portata, costanti nel tempo.
Nella figura seguente viene proposto il diagramma di flusso della procedura di calcolo:

Start t=0 h(t)

Ho
V2(t) = 2 g h(t)
end

Q2(t) = V2(t) S2
no
Vol out(t,t +∆ t) = Q2∆ t
h(t)=0?
si
S2
h(t + ∆t) = h(t) - 2 g h(t)∆ t
S1

t = t +∆ t 0 ∆t 2∆t 3∆ t 4∆t 5∆t ts t

V2(t) = velocità di fuoriuscita del liquido


Q2(t) = portata di uscita
Volout (t,t+∆t) = volume di liquido fuoriuscito nell'intervallo di tempo ∆t
h(t+∆t) = variazione del livello nell'intervallo di tempo ∆t

Il sistema diventa così discreto, lineare attratti e la curva risulta una spezzata.

E' evidente che più piccolo è il ∆t scelto e più la curva si avvicinerà a quella teorica garantendo così un
risultato più preciso.
Il problema risiede quindi nella scelta del valore più opportuno per ∆t.
Ovviamente il ∆t dovrà risultare piccolo rispetto al tempo di evoluzione del fenomeno in studio, avendo
indicato con ts il tempo di svuotamento del serbatoio, dovrà essere verificata la condizione ∆t << ts

A.C. Neve - Serbatoio


Valori di ∆t troppo grandi comportano delle approssimazioni, e quindi degli errori, inaccettabili, per
contro, valori di ∆t troppo piccoli non migliorano sensibilmente la precisione del risultato in quanto è
noto che oltre un certo limite la precisione non migliora più mentre il tempo di calcolo aumenta in
quanto il numero di iterazioni da eseguire è pari a N = ts/∆t.

Il valore ottimale di ∆t può essere determinato per approssimazioni successive:

Si inizia fissando un ∆t un pò più piccolo del tempo di svuotamento ottenibile ipotizzando una
portata costante e pari a quella massima Q(0), si otterrà così una certa curva molto imprecisa.
Si prosegue poi riducendo sempre di più il valore di ∆t determinando sempre la relativa curva
di svuotamento.
Finchè le curve ottenute sono significativamente diverse tra loro, vuol dire che il ∆t utilizzato
è ancora troppo grande, ulteriori riduzioni del ∆t condurranno poi ad una situazione di
coincidenza dei risultati ottenuti, il fenomeno cioè tende a stabilizzarsi .
Questo è il limite oltre il quale una ulteriore riduzione di ∆t non migliora i risultati ma allunga
soltanto il tempo di calcolo.

Questi ultimi grafici forniscono l'andamento della curva di svuotamento ed il tempo di svuotamento
totale.
L'esperimento di simulazione può essere realizzato sviluppando un opportuno programma oppure, più
comodamente, facendo uso di un foglio elettronico di calcolo tipo EXCEL o altri.

ESEMPIO

Si consideri un serbatoio cilindrico così caratterizzato:


Ho = 150 cm, d1 = 100 cm, d2 = 5 cm

Le sezioni di ingresso ed uscita valgono:


S1 = 7850 cmq S2 = 20 cmq
risulta così soddisfatta la condizione S1 >> S2

Il volume totale del serbatoio è pari a:


Voltot = 1177500 cmq

La portata iniziale è pari a:


Q(0) = V2(0) S2 = 2gHo S2 = 10850 cmq/sec

Ipotizzando uno svuotamento di tipo lineare ed a portata costante pari a quella iniziale, si
otterrebbe lo svuotamento in un tempo pari a:

Tsv = Voltot/Q(0) = 108,5 sec

Si può allora iniziare lo studio utilizzando un ∆t circa uguale a Tsv/2 (40 sec) e poi ridurlo sempre
di più fino ad ottenere la stabilizzazione della curva di svuotamento.

Dai grafici così ottenuti, si possono desumere le seguenti informazioni:

A.C. Neve - Serbatoio


∆t (sec) ts (sec) N° di iterazioni
40 160 4
20 180 10
10 192 20
5 202 40
2 210 105
1 213 213
0.5 215 430
0.2 216 1080

Osservando la tabella si può notare che, al diminuire del ∆t corrisponde un aumento del tempo di
svuotamento ts che però non risulta proporzionale ma al contrario tende a stabilizzarsi verso un valore
finale non molto più grande dell'ultimo ottenuto e cioè 216.2 sec.
Una ulteriore prova di quanto asserito la si può ottenere osservando gli ultimi due grafici che in effetti
non differiscono significativamente tra loro.
Si è così raggiunta una stabilizzazione dei risultati oltre la quale, una ulteriore riduzione di ∆t
comporterà soltanto un inutile prolungamento del tempo di calcolo senza un corrispondente
incremento della precisione.

Sviluppando lo studio del sistema in modo rigorosamente formale e facendo uso delle relazioni
proposte nell'appendice, si ottiene per il tempo di svuotamento un valore di 217 secondi. Confrontando
questo valore con quello ottenuto in precedenza di nota che l'errore commesso è pari allo 0.36% e
quindi certamente accettabile.

Di sicuro interesse potrebbe risultare il confronto del tempo di svuotamento relativo a due serbatoi
aventi il medesimo volume ma differenti dimensioni e cioè la determinazione della risposta alla
seguente domanda:
"Si svuota più rapidamente un serbatoio alto e stretto oppure uno basso e largo ?"

A.C. Neve - Serbatoio


APPENDICE: Determinazione della legge teorica di svuotamento

La velocità di fuoriuscita del liquido dal foro S2 si è già visto che è pari a:

V2 = 2g ⋅ h(t) (cm / sec)

la corrispondente portata risulterà:

Q2 = V2 ⋅ S2 = S2 ⋅ 2g ⋅ h(t) (cm3 / sec)

Il volume di liquido che fuoriesce in un tempo dt è dato da:

dVol(o u t) = Q 2 ⋅ dt =S2 ⋅ 2g ⋅ h(t) dt

La corrispondente variazione del livello di liquido nel serbatoio (di segno negativo) è
pari a:

dVol ( out ) S2
dh( t ) = − = − ⋅ 2 g ⋅ h( t) ⋅ dt = − K ⋅ h( t) ⋅ dt
S1 S1
Separando le variabili ed integrando si ottiene:

dh(t) K
∫ h(t)
= ∫ - K ⋅ dt ⇒ 2 h(t) = − K ⋅ t + C ⇒ h(t) = (-
2
⋅ t + C) 2

Per t=0 il serbatoio è pieno, per cui h(0)=Ho e quindi risulterà C = Ho


Sostituendo il valore di C e di K si ottiene l'equazione che regola lo svuotamento del
serbatoio:

2
g S2 S2
h(t) = ⋅ ⋅t2− 2gHo ⋅ ⋅ t + Ho Valida per 0 ≤ t ≤ t s
2 S1 2 S1

si noti il classico andamento parabolico.


Il completo svuotamento del serbatoio si avrà dopo un tempo ts tale che h(ts)=0 per cui si ricava:

Ho S1
ts = 2 ⋅
2g S2
h(t)

Arco di parabola

Ho

t
0 ts

A.C. Neve - Serbatoio

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