Sei sulla pagina 1di 2

ENRICO CESCATO 5^A

Analisi del testo:


“CHE STAI? GIÀ IL SECOL L'ORMA ULTIMA LASCIA”-Ugo Foscolo

1. COMPRENSIONE DEL TESTO


In questo sonetto Foscolo intraprende un dialogo con il suo io più
profondo:nella prima strofa lo spinge a non indugiare perché il secolo in cui
vive (il diciottesimo) sta per terminare portando con sé molti anni della sua
vita; nella seconda strofa spiega che lui può migliorare solo lasciando ai
posteri dei buoni esempi con le sue opere erudite perché la vita altrimenti
risulta solo una forte sofferenza e angoscia. Nella terza strofa lo definisce un
uomo infelice perchè orfano, amante senza speranza per il suo amore mai
corrisposto,senza patria perché esiliato, acido con tutti e anche con se
stesso,giovane d'età ma vecchio d'aspetto.L'ultima strofa riprende la prima e
lo rinvita a non indugiare perché l'arte, a differenza della vita, sopravvive nel
tempo e anche perché, se non può compiere imprese eroiche, può sempre
conquistare la fama attraverso le sue opere.
2. ANALISI DEL TESTO
2.1 Foscolo ci proprone un ritratto di sè nella terza strofa in cui si descrive
come un figlio infelice, come un amante senza speranza e senza patria e come
una persona acida e raggrinzita nell'aspetto. Queste sue caratteristiche
emergono anche se si analizzano le altre sue opere, anche se l'unica
alternativa ad una vita ormai rovinata non sempre è la morte.Ne“Le ultime
lettere di Jacopo Ortis” il protagonista ritene la morte con la sua forza
distruttrice sia l'unica via di scampo ad una vita che ormai non si può più
chiamare tale. Negli ultimi versi di “Che stai? Già il secol l'orma
ultima lascia” è chiaro il paragone con Ulisse come lo è anche in “A Zacinto”
cioè come un eroe il cui compito è quello di rendere eterna la poesia.In “Alla
Sera”la concezione della morte è leggermente diversa perchè nel sonetto
emerge una visione della vita più serena ed ottimista,ma c'è sempre la
consapevolezza che tutte le pene cessino con la morte.Ne“In morte del
fratello Giovanni” emerge la stessa condizione di uomo esiliato: il poeta
ricorda la famiglia perduta, la madre ormai lontna e riflette sulla sua misera
esistenza. Infine per quanto riguarda “I Sepolcri” anche qui emerge la
condizione di perdente e quella di eroe che ha come arma la sua poesia che
rende immortale qualsiasi cosa.E' proprio così che foscolo si convince di non
essere del tutto un fallito.
2.2.
Foscolo ritiene che l'incapacità di agire in modo eroico può essere
compensata dalla capacità di scrivere opere che assicurano la fama e la gloria
per sempre, e in questo si avvicina ad Alfieri; anche secondo Alfieri infatti la
poesia è superiore all'azione in quanto essa è il segreto dell'immortalità .
2.3.Dalla prima emerge un'idea del tempo come scorrere interminabile degli
anni che portano con sé distruzione.Stessa concezione nel sonetto "Alla
Sera" in cui il tempo è colpevole della distruzione di tutto,anche della
memoria.Concezioni proprie della filosofia materialista.
2.4.Le antitesi sono presenti all'undicesimo e al dodicesimo verso e entrambe
riportano al tema del tempo come forza devastante, che distrugge anche ciò
che sembra più forte: la vita è molto breve ma la scrittura di versi ed opere
è più duratura e il tempo non ha alcun potere su di essa.
2.5.Il sonetto è molto simile al monologo di un eroe tragico che si rivolge a
se stesso;frequente è la presenza di domande che spingono a riflettere sulle
proprie azioni che l'autore stesso ritiene sbagliate.Il risultato di questo dialogo
interiore è quello di un uomo-eroe che diventa consapevole delle proprie
possibilità e dei propri limiti.
3. APPROFONDIMENTO
Il sonetto è per l'autore una sorta di bilancio esistenziale che dimostra di
avere sia lati positivi sia negativi: il lato negativo è il dover vivere
nonostante il potere del tempo cancelli le tracce del passato e renda inutile
ogni azione che lo stesso Foscolo ha compiuto nell'arco dei suoi primi
vent'anni; il lato positivo è la possibilità di comporre opere letterarie che
permettano di vivere in eterno. Foscolo ha sempre in sé la speranza che tutto
il suo lavoro non venga portato via dal tempo inesorabile e crudele.

Potrebbero piacerti anche