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dAutunno
A cura di:
Andrea Antonelli
Federico Bolpagni
Francesca Bonaspetti
Nicol Borgognoni
Simone Redaelli de Zinis
PREMESSA
Andando ad analizzare le poesie di Ungaretti scritte dal 1914
al 1960, ci siamo soffermati sullultima produzione di queste
cha ha chiamato la Terra Promessa. Questa raccolta di
poesie caratterizzata da un autore pi maturo non solo dal
punto di vista fisico ma soprattutto da una maturit scaturita
dallesperienza della Grande Guerra; infatti per lui stata la
ragione del pessimismo che abbiamo notato durante la lettura.
AUTUNNO
RICORDI
SCORRERE
VECCHIAIA
MORTE DEL
TEMPO
MORTE
ll concetto della morte osservato da Simone e Federico stato ritrovato
VECCHIAIA
Un altro tema importante e ricorrente nelle ultime poesie
scritte dal poeta la fede; possiamo vedere un completo
affidamento a Dio e una continua ricerca verso la luce
che si intravede alla fine di lungo e ripido percorso, la vita . !
Nella poesia Per Sempre si pu notare un Ungaretti
religioso che, appunto, si affida al signore per la sua
grazia. C una sorta di positivit in quanto Dio sar per
sempre la luce che illuminer i suoi occhi, la via che lo
porter verso la felicit e la salvezza.!
RICORDI
Con i ricordi, quindi con un ritorno al passato, Ungaretti riesce a rivivere
attimi e momenti della sua giovinezza, che lo riportano al periodo pi
frivolo e spensierato della sua vita. Questo concetto lo abbiamo trovato
particolarmente sentito nella poesia Di persona divenutami cara
sentendone parlare. Ne abbiamo dato uninterpretazione molto
personale, e abbiamo notato la forte contrapposizione tra il concetto
della morte e della giovinezza, personificata da un ipotetica fanciulla, la
quale fa ricordare lautore gli anni della giovent con una certa
malinconia. Per ritornare agli anni passati e per rimembrare le persone
ormai scomparse, il poeta usa gli oggetti familiari, i quali imbevuti dei
ricordi di chi li usava o semplicemente li guardava nella quotidianit, e
la consapevolezza che qualcosa di noi rimane nella memoria e nel
nostro vissuto allevia la pena della perdita eterna.
CONCLUSIONI