GAETANO

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SALVEMINI www.movimentosalvemini.blogspot.it
una vita per la libertà

CORRUZIONE, TOLLERANZA ZERO! UN GRANDE SUCCESSO

Tre anni fa, nel mese di agosto, a Roma, i funerali-show per il capo di un noto clan (con
lancio di petali di rosa da un elicottero, con carrozza trainata da sei cavalli e con musica
Navigando in Rete e digitando
del “padrino”) hanno dato avvio ad un’inchiesta giudiziaria che ha portato, nello scorso movimentosalvemini.blogspot.it
mese di luglio, all’arresto di una quarantina di esponenti di quel clan. Considerato che, da
quasi cinquant’anni, era noto a tutti che quel clan spadroneggiava nella città di Roma e al- potete documentarvi sulle proposte
trove, sorgono alcuni interrogativi.
Chi gli ha consentito di svolgere attività criminali per mezzo secolo? Chi ha fatto finta di di riforma istituzionale avanzate dal
non vedere nulla? Chi si è giovato dei voti (sporchi) che quel clan forniva? Chi ha chiuso
gli occhi di fronte alla graduale espansione di un “impero” fondato sullo spaccio di droghe, Movimento Salvemini. Il sito è anche una
sull’usura, su illeciti finanziamenti ai politici, con metodo mafioso? Chi, insomma, si è av-
valso per così lungo tempo di un’organizzazione malavitosa composta da un migliaio di mini-enciclopedia di Scienze politiche,
affiliati? Speriamo che alcuni arrestati facciano i nomi dei loro “protettori” politici.
La DDA ha stimato in 90 milioni di euro il “tesoro” di quel clan, ha individuato conti cor- economiche, sociali, religiose, letterarie e
renti bancari nel Principato di Monaco e beni immobili, ha sequestrato venti autovetture
e decine di orologi di lusso. Se riflettiamo un po’ dobbiamo dedurre che nessun clan può artistiche: oltre 20.000 link. Potete anche
prosperare così a lungo senza la complicità (o la protezione) di importanti pezzi delle Isti-
tuzioni. E sorgono altri interrogativi. Quanti sono i clan che “operano” in tutta Italia? esprimere via e-mail le vostre opinioni.
Quanti sono complessivamente gli affiliati? A quanto ammonta il loro patrimonio comples- Il sito ha registrato
sivo? Due mesi fa la DDA della Procura di Roma ha fatto sequestrare beni mobili e im- Esaurita la 1a edizione di questo
mobili di un clan rom di Frosinone del valore di un milione e mezzo di euro. In questi libro. Per prenotare una o più
ultimi anni sono stati effettuati in Italia molti altri sequestri (segue a pag. 2) C.G.S. Salvemini copie della 2a, cell. 3470333846 finora oltre 100.000 contatti.

A DIAMANTE IL MEDITERRANEO DAL“NON DATE PERLEAI PORCI”AL“NON MOLLARE!” IL NUOVO

FESTIVAL CORTO Non avevo ascoltato la rubrica Prima Pagina di fine settimana; ma, al risveglio di alcuni giorni fa,
alle circa ore 04, a radio 3, avevo sentito che il giornalista di turno, Gianni Barbacetto, rispondendo
GOVERNO
Il CineCircolo Maurizio Grande, con sede in Diamante (CS) in
a un ascoltatore, commentava brevemente la sua proposta: sorteggio come metodo elettorale che
è il più costante cavallo di battaglia salveminiano, all’insegna del motto di Gaetano Salvemini:
MANTERRÀ
Via Cavour N° 4, con il Patrocinio del Comune di Diamante - As-
sessorato alla cultura turismo e spettacolo, in collaborazione con
“Non mollare”. Questo motto teso a perseguire perfino utopici obiettivi come quello salveminiano
finisce per dar ragione a quanti, per “pigrizia mentale” vivono all’insegna del: “tira a campà, ma
LE PROMESSE?
la rivista online MATCHNEWS, Radio DIGIESSE e l’Accade- chi te lo fa fare?” Ma sarà una boccata di ossigeno per chi, contro ogni ragionevole speranza, pro- Sappiamo che durante la cam-
mia italiana del peperoncino, ha dato corso all’ottava edizione del segue imperterrito a perseguire obiettivi come quelli intrapresi dallo sventurato Adriano Olivetti pagna elettorale, fatta dai par-
“MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO”, concorso internazio- per il quale, di recente, v’è stato, sia pur postumo e indirettamente, un autorevole riconoscimento titi che hanno costituito il
nale per cortometraggi e VideoClip che si è svolta a Diamante dall’UNICEF, conferito alla olivettiana Ivrea. I semi di questo eccezionale imprenditore hanno sor- nuovo Governo, sono state
(CS) nei giorni 31 agosto, 1 e 2 Settembre 2018, con la prestigiosa tito, finalmente, il su menzionato riconoscimento. Questo successo potrà giovare, oltre che per la fatte tante promesse. Soprat-
partecipazione del Festival internazionale “A Corto di Donne” di su menzionata proposta salveminiana, pure per ciò che, a dimen- tutto quella relativa al reddito
Pozzuoli e il Festival internazionale “La Lanterna” di Genova. Il sioni alquanto più limitate, da decenni propone la Ricerca eco- (segue a pag. 2) Pier Luigi Lando di cittadinanza ha fatto votare
Festival, articolato in tre se- (segue a pag. 6) Antonio Bartalotta soprattutto per il Movimento 5
rate, ha visto la prima incen- Stelle moltissimi elettori, che
UNA PENNA CHE SUSCITA APPELLO in altre elezioni avevano votato
per il P.D. Se l’attuale Governo
DAMMI UN PENTITO TANTA PASSIONE DI ZANOTELLI non realizzerà le promesse
fatte, coloro che hanno votato
Sono ormai più che numerose le opere di Cosmo Sallustio Sal- per i suddetti due partiti prove-
E TI SOLLEVO IL MONDO vemini, che ventisette anni fa fondò questo periodico. Una penna
senz'altro prolifera la sua, ma soprattutto di eccellente qualità. Si Tutti noi, come giornalisti e let- ranno una grande delusione e
nel futuro non li voteranno più.
Secolo per secolo, generazione per generazione, avviene un mu- parla già di trentasei libri all'attivo, e tutti molto interessanti. Non tori e soprattutto come citta-
dini, siamo molto preoccupati Per il bene di tanta gente che
tamento nell’uomo, donde svolte, ritorni, capovolgimenti, talora è però mia intenzione farne qui un discorso di approfondimento vive nella povertà, ci augu-
così rapidi che suggeriscono l’ipotesi non più di un mutamento critico, non ho tali ambizioni. Mi limiterò, invece, molto più sem- dell’attuale involuzione socio-
politica e culturale sia a livello riamo che l’attuale Governo
bensì di una mutazione (per il lettore svagato porgiamo un’equa- plicemente a raccontare in questo breve appunto alcune sensa- realizzi le promesse fatte.
zione semantica: mutamento: = mutazione come complicazione: zioni che provo ogni qualvolta mi addentro nella istruttiva lettura nazionale che globale sul tema Riguardo al grave problema
= complicanza). Archimede, quello di Siracusa (splendida la pa- di quei corposi testi. Pur non essendo assolutamente facile stabi- dell’immigrazione. degli immigrati riteniamo che
gina di Cicerone quando ne ritrovò il sepolcro sommerso dai lire tra i tanti quale sia il migliore posso dire, però, che quasi tutti Intendiamo, così, aderire con la soluzione più efficiente do-
rovi), Archimede, (non il pitagorico che è fratello a Braccio di sono strettamente legati da un unico filo denominatore dal cui ful- forza all’appello di Padre Alex vrebbe essere la realizzazione
Ferro), aveva detto: “Dammi un punto d’appoggio e solleveò il cro emerge molto chiaramente quel forte senso di giustizia e di Zanotelli, missionario della di un fondo internazionale per
mondo”. Assumendo la somma dei “mutamenti” da allora ad agognata onestà che da sempre sono valori predominanti del Mo- Comunità dei Comboniani, ri- l’Africa per creare molti posti
oggi, possiamo, e dobbiamo dire: “Dammi un pentito e ti sollevo vimento Salvemini. Opere, quindi, che non solo hanno la capacità volto ai giornalisti italiani: di lavoro in modo che gli afri-
il mondo”. Infatti l’umanità, dopo avere scoperto e inventato la di far ben capire a chiunque l'argomento ivi trattato - dono questo “Rompiamo il silenzio sul- cani non debbano più fuggire
leva, la ruota, la polvere da sparo, la stampa, l’elettricità, la radio, non di tutti - ma che, nello stesso tempo, sanno anche ben sugge- l’Africa”. Concordiamo in toto dal loro Paese per cercare for-
il computer, ha scoperto o inventato il pentito. Il quale supera tutte rire quanto sarebbe veramente utile e fondamentale per tutti noi il testo dell’appello che ripor- tuna in Europa. Speriamo che
le operazioni precedenti come il computer supera il pallottoliere, praticare certi valori, con i quali poter così arginare quella indif- questo Piano economico inter-
come scritto nell’ultimo tema di ferenza e quella corruzione che così spesso, purtroppo, dilaga un tiamo qui di seguito.
nazionale possa realizzarsi.
un alunno di Marcello D’Orta. (segue a pag. 2) Mario Dino Cozza po' ovunque in questa nostra cao- (segue a pag. 2) Luciano Masolini (segue a pag. 2) Lisa Biasci Mario Coletti
tica società. Opere straordinarie

RIFLESSIONI SUL
VERO GIORNALISMO
LA VIOLENZA IL CETO MEDIO SALVERÀ L’ITALIA
Una ventina di anni fa, quando l’uso di internet iniziò a
VA CONTRASTATA Mi permetto di fare una modesta proposta al ceto medio, ossia
quello che non è tormentato dagli acciacchi della vecchiaia e da
diffondersi seriamente, si temeva che la Grande rete avrebbe
portato alla scomparsa del giornalismo. Un timore reso ancora
CON INIZIATIVE una misera pensione: “molto probabilmente dipenderà da voi il
futuro della nostra Italia, dei nostri figli e nipoti perchè senza es-
più acuto dall’inarrestabile diffondersi, negli ultimi anni, dei
cosiddetti Social network, senza i quali, soprattutto tra i più
CULTURALI sere autorizzati da nessuno avete la possibilità materiale e psico-
fisica di seguire decorosamente la famiglia ed impegnarvi per la
giovani, sembra quasi che non si possa avere una vita socialmente Anni fa i giornali erano stra- terra dove siete nati voi e la vostra famiglia”. Non possono farlo
accettabile. In realtà, è successo esattamente il contrario: oggi, colmi di racconti inerenti agli i vecchi che vivono di modesta pensione, che hanno spesso biso-
grazie a internet, si fa molto più giornalismo e informazione. Ma, hooligans, così venivano detti i gno dei farmaci e del medico per tirare avanti. Non lo faranno
purtroppo, di qualità inferiore, spesso addirittura pessima e tifosi più facinorosi delle com- mai i ricchi che vogliono diventare sempre più ricchi a danno dei
infarcita di false notizie, le cosiddette bufale, che grazie alla pagini britanniche. Come si è poveri e di quelli che sono istigati al suicidio. Voi ce la potete fare
velocità della Rete possono oggi diffondersi a velocità ottemperato al problema nel come valorosi cavalieri di una grande e meravigliosa tavola ro-
impensabili fino a una ventina di anni fa. Internet, nel bene e nel Regno Unito? L’allora politica tonda che è la nostra Patria. Coraggio allora, assumete la veste di
male, ha completamente cambiato il nostro lavoro. Nel bene, “Una sciocchezza, Tatcher ha iniziato ad utilizzare nuovi paladini che sanno stare al
perché ha dato a chiunque la possibilità di farsi notare, di anche se viene il pugno duro, vietando l’ac- gioco delle regole sociali ma (segue a pag. 2) Eugenio Morelli
diffondere velocemente fatti e notizie, e di crearsi un proprio cesso alle manifestazioni spor-
seguito di lettori. Nel male, perché oggi chiunque sia in grado di pronumciata da tive a queste persone e
mettere due parole di fila può diffondere pessimi esempi di
giornalismo e dare voce alle proprie idee, giuste o sbagliate che milioni di persone, punendoli duramente qualora
colti con le mani nel sacco
Insieme contro la mafia
siano, sempre grazie al potere e alla gratuità di internet. Ai tempi
di grandi nomi come Biagi, Montanelli, Bocca, Malaparte, per
resta pur sempre quando trasgredivano alle di-
rettive degli impianti sportivi.
(Alberto De Marco)
fare del giornalismo c’era bisogno di passare per una redazione
vera, fatta di scrivanie, macchine da scrivere, notti insonni, pezzi
una sciocchezza”. Non entriamo nel merito della e lettera di Rita Borsellino.
scritti e corretti numerose volte, rotative e tanta, tanta strada da
macinare a piedi, letteralmente. (segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso
Albert Einstein passione degli ultras inglesi,
(segue a pag. 2) Bruno Bertucci
A pag.5
L’ATTUALITÀ, pag. 2
LETTERE AL DIRETTORE
Illustre Direttore,
porgo i più sentiti ringraziamenti per il Suo interessamento al fine
di onorare la memoria di mio marito Vito Tosto, pittore e scultore.
E’ stato un artista non compreso, come del resto è destino di quasi
tutti gli artisti. Si sono accorti del suo genio artistico solo dopo il
suo decesso. I miei più vivi ringraziamenti per aver sollecitato il
Sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, ad ono-
rare la memoria di mio marito. Ho letto su questo giornale un tra-
filetto che mi piace tantissimo “La vera ricchezza è di natura
morale, non pecuniaria. Pertanto, meritano più stima i poveri
Lazzari onesti che i ricchi Epuloni disonesti”. Con osservanza e
stima. Campobello di Mazara (Trapani)
23.7.2018. Maria Grazia Tosto
Gentile Signora, ciò che i miei collaboratori hanno fatto, special-
mente la dott.ssa Liana Botticelli, è un pubblico riconoscimento
del grandissimo talento artistico di Suo marito. Ci auguriamo che
il Sindaco voglia accogliere favorevolmente la nostra istanza, che
gioverebbe moltissimo al prestigio della città che amministra e di
tutta l’Italia al cospetto del mondo. E’ lodevole, oltreché commo-
vente, il Suo impegno per onorare la memoria di Suo marito, che,
grazie alle sue stupende opere d’arte, è già entrato nell’Olimpo
degli immortali. Ricambio la stima e Le invio cordialissimi sa-
luti.
✸ ✸ ✸ ✸ ✸ 8) Sono accettati solo testi dattiloscritti composti in RTF oppure WORD
Carissimo Direttore,
apprezzo moltissimo il Suo giornale, che faccio leggere agli amici
del mio quartiere. Come ho detto anche all’editore Filippo Chil-
lemi, sono stata vittima di un “danneggiamento morale” ad opera
dell’illustre sistema globalizzato di Amazon. Dopo aver scritto in
un anno trenta recensioni sul Portale della ben nota holding edi-
toriale, su Autori diversi che dimostravano e testimoniavano il
mio impegno alla lettura, mi sono vista cancellare in un sol giorno
(precisamente l’8 giugno 2018) tutti i commenti fatti fino a quel
momento, con il conseguente blocco del mio sistema per le re-
censioni… In ogni E-book messo da Amazon c’è uno spazio per
la recensione, con la dicitura (falsamente democratica) “Scrivi re-
censione” che dovrebbe essere dedicata a tutti, ma non è così. Il
“sistema” ha voluto cancellare il mio impegno nel leggere e com-
mentare testi, demotivandomi ora negli acquisti. Infatti, visto che
non posso più recensire, non compro neanche più, danneggiando
così la stessa libertà di pensiero mediante una forma di “ostraci-
smo”che non ha precedenti. Un sistema “democratico-culturale”
dovrebbe crescere nell’impegno verso un sapere che stimola (o
dovrebbe stimolare) alla lettura. Come scrive Chillemi sul suo
giornale “in questo Paese di bobine che si cancellano e di atti giu-
diziari mancati, c’è anche una mafia intellettuale che ha paura di
scontrarsi con i venti freschi del Sapere. Questi intellettuali sono
troppo pesanti per noi, e non possiamo sostenerli”. Le mando una
delle tante recensioni che Amazon ha cestinato. Cordiali saluti.
Roma 24.7.2018 Susanna Pelizza
Gentile Signora, La ringrazio vivamente per la fiducia che nutre
per questo giornale. Condivido pienamente la Sua protesta e
l’opinione del caro amico e collega Chillemi. Al riguardo voglio
usare una metafora “gli squali divorano i pesciolini”. Questa
“legge” vigente negli oceani viene applicata, purtroppo, anche
nella comunità umana dominata da potenti lobby. Finché non ci
convinceremo che è indispensabile ripristinare l’antica democra-
zia ateniese, che garantiva le Pari Opportunità tra tutti i cittadini,
continueremo a sottostare alla “legge del più forte”, cioè la spie-
tata legge della giungla, dove il libero leone può sbranare la li-
bera antilope. Il suo articolo è stato pubblicato a pag. 7.
Ricambio cordiali saluti.
(segue da pag. 1) Il ceto medio salverà l’Italia
anche svincolarsi per un nuovo futuro non con le parole ma con
fatti. Forse vi derideranno, vi daranno degli ingenui, vi accuse-
ranno di essere poco furbi e di non fare i vostri interessi. Non ba-
date, è in gioco una possibilità aggiunta: vivere bene e morire
sereni. Dipende solo da voi, dal vostro prestigioso doppio ruolo
di benestanti e necessari alla nostra Italia. Ora più che mai è arri-
vato il momento di ricordarci quando da ragazzi volevamo fare gli
eroi e salvare il mondo. Poi ci siamo imborghesiti ma non siamo
morti dentro. Ed è possibile dimostrarlo. Ora. Eugenio Morelli
(Coordinatore del Movimento Salvemini,
sezione regionale del Veneto)
(segue da pag. 1) Una penna che suscita tanta passione
come "Canaglie e Galantuomini" - dedicato proprio a Gaetano
Salvemini - andrebbero, a mio modo di vedere, adottati come testi
di studio negli istituti scolastici. Mi rallegra molto, dunque, il fatto
di avere incontrato sul mio percorso queste belle pubblicazioni,
tanto formative. Dalle quali traggo sempre tanti stimoli.
Tutto merito di quella raffinata penna di cui dicevo sopra: così
vera, attenta, competente, estremamente allettante e che infonde
anche tanta passione. Luciano Masolini
(segue da pag. 1) La violenza va contrastata con iniziative culturali
ma vogliamo puntare il dito ancora una volta sul proibizionismo
e sulla politica dell’ostruzionismo. Facendo così, in realtà, la
prima ministra londinese non ha eliminato il problema, ma lo ha
solo spostato in altre locazioni rispetto agli stadi. Dove prima i di-
sordini avvenivano nei pressi dell’impianto sportivo o sui treni
indirizzati nelle città delle partite, adesso avvengono nei pub dove
gli ultras osservano i match delle loro squadre.
Ci rendiamo conto, una volta per tutte, che per distruggere le pro-
blematiche non occorre proibire o inasprire i rapporti tra popola-
zione e giustizia? Anche la Storia lo insegna, iniziamo a lavorare
invece sulla cultura, così facendo la radicalizzazione del buon
senso prenderà il sopravvento. Certo, avrà tempi molto più lunghi,
ma sarà anche più efficace. Bruno Bertucci
AVVISOAI COLLABORATORI
Gli articoli che superano le 30 righe dattiloscritte
non vengono presi in considerazione
per ovvie ragioni di spazio.
(segue da pag. 1) Corruzione, tolleranza zero!
di patrimoni illecitamente accumulati. Siamo finalmente
sulla strada giusta. Lo Stato non può e non deve arrendersi
di fronte alla malavita organizzata. Il Movimento Salvemini
formula un pubblico elogio alla Magistratura e alle Forze
dell’Ordine per le operazioni che aggrediscono patrimoni
di questo genere. Sembra giunta l’ora anche di un’inchiesta
sull’azienda pubblica Rai, enorme carrozzone popolato da
raccomandati e gestito da alcune associazioni private (par-
titi politici) che hanno escluso tutte le altre associazioni,
perfino le più prestigiose sotto il profilo storico e culturale.
Bisogna che i principi costituzionali delle Pari Opportunità
e del Pluralismo dell’Informazione (art. 21) vengano final-
mente attuati.
Il Movimento Salvemini confida nella voglia di cambia-
mento promesso dall’attuale Governo al momento del suo
insediamento. Se la fiducia sarà tradita e la speranza resterà
un’illusione il Movimento continuerà a proporre la madre di
tutte le riforme: la demo-random-crazia, fondata sul mo-
dello ateniese. C’è un problema, infatti, ancora insoluto: chi
sceglie i candidati ai seggi parlamentari, alle poltrone go-
vernative, alle cariche manageriali delle aziende statali? E
con quale criterio vengono scelti? Come e da chi, insomma,
dovrebbe essere selezionata la classe dirigente? Fino ad
oggi, purtroppo, è stato applicato il “metodo Caligola”, con
disastrosi risultati. E’ giunto il momento di sperimentare
l’unica alternativa possibile: il “metodo Pericle”.
Cosmo G. Sallustio Salvemini
(segue da pag. 1) Dal “Non date perle ai porci” al “Non mollare”.
psico-sociale: dalle proposte di prevenzione nella scuola a quelle
per la prevenzione delle violenze contro le donne. In proposito
ricordo ciò che mi disse un cattedratico, dopo aver letto alcuni
miei scritti (quando appena avevo compiuto i miei 70 anni, cioè
nel 2.000): che stavo dando perle ai porci, mentre tali scritti li
avrebbe pubblicati lui sulla rivista della sua cattedra (l’acco-
glienza su L’Attualità sarebbe stata di là da venire!). Da oltre
mezzo secolo propongo, tutt’ora invano che qualsiasi bambino,
in base al criterio dell’età anagrafica, sia obbligato per legge alla
frequenza scolastica e, poi, ci si limiti a valutarlo in base al pro-
fitto e alla condotta, senza aver proceduto a una tempestiva ve-
rifica dei prerequisiti. Così sono assicurate le quotidiane lagne e
condanne su conseguenze che vanno da quelle, a loro volta, do-
vute all’abbandono scolastico a quelli generati e aggravati da pro-
blemi degli operatori scolastici, per i quali si è ricorsi
all’acquisizione del titolo accademico. Titolo che, rimanendo
ignorati sottostanti problemi psicoemotivi e relazionali, rischia di
aggravarli. Nel constatare la consueta insensibilità nei confronti
di ciò che a me appare una miope violenza giuridicamente istitu-
zionalizzata sull’infanzia viene in mente quel verso con il quale
il Conte Ugolino apostrofò l’Alighieri: “Se di questo non piangi,
di che pianto suoli?” Pier Luigi Lando
(segue da pag. 1) Datemi un pentito e vi sollevo il mondo
Perché, e come e quando furono elevate le mura megalitiche del
Perù? E tracciate le piste di Nazca? Un buon pentito saprà rispon-
dere a queste e ad altre domande. Basta che tu cerchi il pentito
adatto e compatibile, il dernier-cri del software, gestiscilo in modo
conveniente ed avrai tutte le risposte. Ti dirà – (schermato da un
paravento) che dietro potrebbe starci nessuno oppure un docile Er-
colino-sempre-in-piedi; oppure ripreso di spalle, che potrebbe es-
sere l’amministratore del condominio abituato ad accontentare tutti
gli inquilini, A proposito degli Inca, un pentito come si deve cono-
sce anche le arti e ammira l’Ottocento francese. A te che fai da ge-
store non si addice né una faccia sorridente né un aspetto serio e
sostenuto; i risultati più sostanziosi furono ottenuti secondo gli in-
dici (e talora secondo gli alluci) dell’ISTAT, portavoce indiscusso
dei tre poteri, con una facies lombrosiana, indignata e sdegnosa, a
mo’ del generale Custer quando faceva strappare lo scalpo agli in-
diani feriti e morenti. Se il pentito abbia in illo tempore studiato “il
suo borghese latinorum”, puoi ripetergli “pulvis es et in pulverem
reverteris”, mostrandogli le foto a colori di autopsie ritardate, par-
ticolarmente orride (sia lodata Mia Martini che si è fatta cremare
lasciando indagatori e settori con un palmo di naso). A poco a
poco- senza fretta perché sei tu il padrone del tempo, “Master of
time”- il soggetto che poi è l’oggetto, rammenterà persone, circo-
stanze date; saprà spiegare se tu lo voglia, il Mistero della Ma-
schera di Ferro, indicare la località dove si arenò l’arca di Noè,
raccontare la storia veritiera del Conte di Cagliostro. Dammi un
pentito e ti sollevo il mondo. Mario Dino Cozza
(segue da pag. 1) Riflessioni sul vero gionalismo
Era un processo che oggi vediamo come anacronistico, ma che
serviva a formare veri giornalisti. Poi ovviamente solo uno su
mille ce la faceva, ma già quel cammino irto di difficoltà e sudore
serviva a distinguere un bravo giornalista da un pennivendolo.
Oggi, molto di quel giornalismo autentico è andato perso: si
preferisce copiare e incollare un dispaccio di agenzia, scrivere un
breve comunicato online e diffonderlo subito tramite un qualsiasi
Facebook o Twitter, solo per soddisfare la frenetica voglia di click
che ormai sembra costituire l’unico interesse di editori oggi
lontanissimi dalla professionalità Einaudi, Mondadori, Bompiani,
Rizzoli, Longanesi. Quasi nessuno si prende ormai l’impegno di
approfondire, di indagare, di vedere cosa c’è dietro a un
comunicato stampa, a una notizia. Oggi è ovviamente
impensabile tornare a quel giornalismo fatto di telescriventi così
come è inaccettabile continuare su questa strada ipermoderna fatta
di lunghe sedute al computer, comode poltrone, articoli copiati e
asettici dispacci stampa. Sono tutti bravi a scrivere un “articolo”
copiando qualche pezzo qua e là da internet. Ma pochi giornalisti
(e per fortuna ce ne sono ancora) hanno il coraggio, la pazienza,
l’onestà intellettuale e l’entusiasmo di andare ancora in strada a
vedere di persona cosa succede, capire bene i meccanismi e i
retroscena di un fatto e poi raccontarlo con onestà al lettore.
Queste rare grandi penne vengono oggi penalizzate: si preferisce
un giornalismo pessimo, inesperto, ma fatto di grandi numeri,
piuttosto che un giornalismo più selettivo, ma serio e
approfondito. La verità, l’approfondimento, il vero giornalismo
non possono più essere trascurati da un’editoria che preferisce
ormai assumere un giovane blogger o youtuber solo perché in
grado di portarsi dietro centinaia di migliaia di cosiddetti
followers, piuttosto che investire in un professionista che forse
non attira milioni di lettori, ma è in grado di spiegare seriamente
una notizia e di approfondire i meccanismi che regolano la società
e la politica. Emiliano Federico Caruso
N. 9 - SETTEMBRE 2018
INFORMAZIONIAI LETTORI
Quote associative annuali. Ordinaria: euro 60,00 (solo per recapito a
domicilio). Simpatizzante: euro 100,00 (per pubblicare un articolo per
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trice: euro 360,00 (quattro o più articoli per numero).
Il versamento va effettuato tramite bollettino di c/c postale n°.
1032746719 intestato a Movimento Gaetano Salvemini, Fonte Nuova
(Roma).
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Direzione entro il 15 di ogni mese. 2) Gli articoli non devono superare
le 25 righe dattiloscritte e devono osservare la classica regola del Labo-
ratorio di Giornalismo sui cinque interrogativi: chi, come, dove, quando
e perchè. 3) confrontare il testo originario dei propri articoli con quello
poi pubblicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine di
non ripetere errori e prolissità negli articoli inviati successivamente. 4)
pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi per chi vuole iscri-
versi all’Albo dei Pubblicisti. 5) rivolgersi al consulente Patrizio Ales-
sandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel. 06.87195452) per far
calcolare le ritenute d’acconto da versare ogni quadrimestre all’Agenzia
delle Entrate. 6) Conservare ogni copia del giornale per poter compilare
l’elenco degli 80 articoli da consegnare all’Ordine. 7) Presentare all’Or-
dine la domanda d’iscrizione all’Albo firmata dal Direttore della testata.
4/5 e inviati per E-mail: lattualita@yahoo.it. Coloro che entro il 20
di ogni mese non ricevono via mail la conferma di avvenuta ricezione
in Redazione sono tenuti a reinviare gli articoli entro il 21 di ogni
mese.
Anche dopo l’iscrizione all’Albo è opportuno pubblicare almeno un ar-
ticolo su ogni numero e rinnovare la quota associativa annuale simpatiz-
zante.
Il giornalismo non è solo arte; è anche passione vissuta con entusiasmo
e con rettitudine morale. Il piombo, più che l’oro, ha modificato la Sto-
ria. E più che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.
(segue da pag. 1) Appello di Zanotelli
ALEX ZANOTELLI: ROMPIAMO
IL SILENZIO SULL’AFRICA
Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni
giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i
drammi che tanti popoli africani stanno vivendo. Scusatemi se mi
rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza
dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo,
come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il
loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-
media italiani, come in quelli di tutto il modo del resto. Trovo in-
fatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi,
così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato
globale. So che i mass-media, purtroppo, sono nelle mani dei po-
tenti gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben
poche possibilità di scrivere quello che veramente sta accadendo
in Africa. Mi appello a voi giornalisti/e perché abbiate il corag-
gio di rompere l’omertà del silenzio mediatico che grava soprat-
tutto sull’Africa. È inaccettabile per me il silenzio sulla
drammatica situazione nel Sud Sudan (il più giovane stato del-
l’Africa) ingarbugliato in una paurosa guerra civile che ha già
causato almeno trecentomila morti e milioni di persone in fuga.
È inaccettabile il silenzio sul Sudan, retto da un regime dittato-
riale in guerra contro il popolo sui monti del Kordofan, i Nuba,
il popolo martire dell’Africa e contro le etnie del Darfur.
È inaccettabile il silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre
trent’anni con milioni di rifugiati interni ed esterni. È inaccetta-
bile il silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi più oppressivi
al mondo, con centinaia di migliaia di giovani in fuga verso
l’Europa. È inaccettabile il silenzio sul Centrafrica che continua
ad essere dilaniato da una guerra civile che non sembra finire
mai. È inaccettabile il silenzio sulla grave situazione della zona
saheliana dal Ciad al Mali dove i potenti gruppi jihadisti potreb-
bero costituirsi in un nuovo Califfato dell’Africa nera.
È inaccettabile il silenzio sulla situazione caotica in Libia dov’è
in atto uno scontro di tutti contro tutti, causato da quella nostra
maledetta guerra contro Gheddafi. È inaccettabile il silenzio su
quanto avviene nel cuore dell’Africa, soprattutto in Congo, da
dove arrivano i nostri minerali più preziosi. È inaccettabile il si-
lenzio su trenta milioni di persone a rischio fame in Etiopia, So-
malia, Sud Sudan, nord del Kenya e attorno al Lago Ciad, la
peggior crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo l’ONU.
È inaccettabile il silenzio sui cambiamenti climatici in Africa che
rischia a fine secolo di avere tre quarti del suo territorio non
abitabile. È inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi
pesanti e leggere a questi paesi che non fanno che incrementare
guerre sempre più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di
profughi. Lo scorso anno l’Italia ha esportato armi per un valore
di 14 miliardi di euro! Non conoscendo tutto questo è chiaro che
il popolo italiano non può capire perché così tanta gente stia fug-
gendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da
noi. Questo crea la paranoia dell’“invasione”, furbescamente
alimentata anche da partiti xenofobi. Questo forza i governi eu-
ropei a tentare di bloccare i migranti provenienti dal continente
nero con l’Africa Compact, contratti fatti con i governi africani
per bloccare i migranti. Ma i disperati della storia nessuno li fer-
merà. Questa non è una questione emergenziale, ma strutturale
al sistema economico-finanziario.
L’ONU si aspetta già entro il 2050 circa cinquanta milioni di
profughi climatici solo dall’Africa. Ed ora i nostri politici gri-
dano: «Aiutiamoli a casa loro», dopo che per secoli li abbiamo
saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica economica
che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese,
dall’ENI a Finmeccanica. E così ci troviamo con un Mare No-
strum che è diventato Cimiterium Nostrum dove sono naufragati
decine di migliaia di profughi e con loro sta naufragando anche
l’Europa come patria dei diritti.
Davanti a tutto questo non possiamo rimane in silenzio. (I nostri
nipoti non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?).
Per questo vi prego di rompere questo silenzio-stampa sull’Africa
forzando i vostri media a parlarne. Per realizzare questo, non sa-
rebbe possibile una lettera firmata da migliaia di voi da inviare
alla Commissione di Sorveglianza della RAI e alla grandi testate
nazionali? E se fosse proprio la Federazione Nazionale Stampa
Italiana (FNSI) a fare questo gesto? Non potrebbe essere questo
un’Africa Compact giornalistico, molto più utile al Continente
che non i vari Trattati firmati dai governi per bloccare i migranti?
Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un’altra Shoah che
si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Diamoci tutti/e da fare perché
si rompa questo maledetto silenzio sull’Africa.” Lisa Biasci
N. 9 - SETTEMBRE 2018 TEMATICHE INTERNAZIONALI E VARIE L’ATTUALITÀ, pag. 3

IL 4 LUGLIO
UNIONE MONDIALE DEGLI STATI La più grande festa d'America!/ Il ragazzo ha detto:/ Buon Comple-
anno, Madrepatria!/ Per favore, dimmi cosa fare/ con la tua libertà!
Teresinka Pereira
Governatore: S. E. Sen. Pietro Fratantaro INFEDELTÀ
Forse l'aquila, senza il suo ruolo/ di simbolo può volare con una vita vin-
Vice Governatore: Sen. Prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini cente,/ passando attraverso finestre e porte/ da città a città fino a quando
non raggiunge/ il mare e si libera/ Ma qui siamo intrappolati nella/ dispe-
razione di un pensiero inutile,/ e non possiamo conquistare il tempo, que-
sto/ nemico trasparente, nascosto in se stesso,/ divorando la nostra forza./
Come scrivere di questo flusso/ di infedeltà, senza piangere,/ senza sen-
ATTO COSTITUTIVO E SCOPI ISTITUZIONALI tire le mani vuote,/ contando i giorni che/ corrono veloci davanti a tutti
noi? Teresinka Pereira (Traduzione di Giovanna Li Volti Guzzardi)

Il giorno 28 aprile 2016, presso la Sede italiana dell’ Unione Mondiale degli Stati, via Marco Polo n° 73, Pal. F, Scala A/4, 98125 SPERGIURO
Sono l'unica/ a non riuscire a portare a termine/ una pro-
Messina, è stato stilato l’Atto Costitutivo, in Memoria di S.E. Sen. Viktor Busà (Lord President del Parlamento Mondiale per messa d'amore?/ Tanta vendetta/ hai messo nel mio
la Sicurezza e la Pace) ed il relativo Regolamento dell’Unione Mondiale degli Stati. giorno,/ falsificando la mia infinita/ inquisizione sulla/
L’U.M.S. si prefigge di rafforzare la solidarietà sociale tra i Popoli (aiutando le persone più bisognose e diversamente abili, portatori povertà mentale/ dell'animale umano!/ La mia fame di
HD), di promuovere la cultura e le arti, l’assistenza sanitaria, la beneficenza, l’istruzione, lo sport, la tutela dell’ambiente, la tutela tempo/ si nutre di assoluto./ Ingrandisci il tuo desiderio/
dei diritti umani, nel Mondo. Tutti gli incarichi e le nomine sono onorifici ed a titolo gratuito, durano 4 anni e possono essere rinnovati. per vederlo/ Io sono quello giusto.
L’Assemblea Generale viene convocata ogni due anni e non sono consentite deleghe. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza Teresinka Pereira (Traduzione di Giovanna Li Volti Guzzardi)
dei presenti. L’Atto Costitutivo e lo Statuto sono stati registrati in data 11/5/2016 al n° 1003 all’Agenzia delle Entrate di Messina.
ORGANIGRAMMA
Governatore S. E. Sen. Pietro Fratantaro (cell.347.8875825). Vice Governatore Sen. Prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini.
Sen. Cav. Francesco Aversa, Primo Ministro; Prof. Stefano Murace, ministro per i Rapporti con i Parlamenti; On. Avv. Daniele
Arrigo, ministro della Giustizia; On. Teresa Trovatello, ministra del Tesoro; On. Dr.ssa Maria Serena Nicosia, ministra dei Beni
Culturali; On. Prof. Elisabetta Laganà, ministra della Pubblica istruzione: On. Josè Orteca, ministro dello Spettacolo; Sen. Cav. Car-
SI ALL’ABORTO IN IRLANDA
Il 25 maggio 2018 l’Irlanda ha votato in massa per revocare il di-
melo Fratantaro, ministro degli Affari Costituzionali; On. Letteria Fratantaro, ministra dell’Economia; On. Giulia Fratantaro, vieto di aborto, legge presente nella sua costituzione da più di tre decenni.
ministra degli Esteri; Sen. Dr.ssa Angela Bono, ministra del Lavoro, On. D./ssa Graziella Sanfilippo, ministra della Sanità; On. Gli elettori sono stati invitati a partecipare ad un referendum nazionale
Maria Grazia De Seta, vice ministra dello Spettacolo; On. Elisabetta Isaja, sottosegretaria allo Spettacolo. per eliminare un emendamento del 1983 che vietava questa pratica dando
Le On.li Vittoria Previti e Carmela Aversa, interprete di inglese e spagnolo sono state nominate Segretarie Generali. al nascituro e alla madre gli stessi diritti alla vita. Il risultato di questo
voto ha portato un cambiamento radicale rispetto al referendum originale
Le Senatrici: Prof. Florinda Battiloro; Dr.ssa Ilde Gamba; Edda Ghilardi e Carmela Sammartino, sono state nominate Amba- di trenta anni fa durante il quale il 67% dell’elettorato irlandese votò a fa-
sciatrici. L’On. Roswitha Gruber, è stata nominata Governatrice Vicaria per l’Austria. vore del divieto. I giovani elettori questa volta hanno scelto, con stra-
L’On. Cav. Giovanni Aversa, Sen. Prof. Giustino Setteducati; On. Prof.ssa Rita Nicotra; Sen. Giuseppe Cardella; Sen. Ing. Fran- grande maggioranza, a favore della fine del divieto arrivando al 90% di
cesco Terrone; On. Adele Affini; On. Lenuta Donosa (Romania); On.Paola Cozzubbo; Sen. Raffaella Di Benedetto; On. Carmine “sì” nella fascia tra i 18 ei 24 anni.
Savastano; Sen. Maria Giovanna Marrone; Sen. Ernesto Papandrea, On. Donato Piracci; On. Rosario Siliato; On. Emanuela Gli attivisti hanno dimostrato che più di 3.000 donne ogni anno vanno in
Venuti; On. Prof.ssa Grazia Godio; Sen. Insegn. Cettina Piccichè, On. Dott. Natale Ventrella, On. Sandro Chillemi, Sen. Jean Gran Bretagna per la loro interruzione e altre fanno uso di pillole abortive
Claude Leroy, Sen. Antonella Trinchera, Sen. Maria Luisa Marcilli sono stati nominati Consiglieri Diplomatici. Il Sen. Albino illegali online; questo a dimostrare che l’aborto era già una realtà in Ir-
Martis è stato nominato Ambasciatore. Sen. Salah Mahameed è stato nominato Vice Segretario alla Sanità e Consigliere Diplomatico. landa. Oggi, coloro che prendono la straziante decisione di interrompere
una gravidanza non saranno considerate più delle “criminali” a causa
Addetti Stampa sono stati nominati: On. Prof.ssa Irene Antonuccio, “Gazzetta del Sud” Messina; On. Dr.ssa Marilena Faranda “Il della loro scelta. Questo voto sottolinea la tendenza verso un progressivo
cittadino di Messina” (quotidiano online); On. Dr. Andrea Italiano “Primo Piano” Milazzo (ME). cambiamento sociale in un paese che era stato a lungo dominato da ele-
Hanno aderito: Sen. Francesca Licari, Vice Governatrice zona Nord e gli Onorevoli: Cav. Letterio Cosenza; Domenico Ambriano, menti conservatori della Chiesa cattolica. Antonella Vecchiariello
Donatella Collalti.

IL GUSTO AUTENTICO DEL GIAPPONE OPEN INNOVATION LE DONNE IRANIANE

Ah Kioto! I suoi templi, i suoi santuari, la sua storia e... i suoi tu-
risti! L’antica capitale europea è diventata suo malgrado il sim-
bolo degli arrivi in massa dei visitatori stranieri in Giappone,
quegli arrivi di cui le autorità vanno fieri. Situata su quella che gli
operatori turistici chiamano la “Golden Route”, la città è vittima
del suo successo e, in alcuni luoghi, si incontrano più turisti che
giapponesi, in una rumorosa confusione che manda in frantumi la
solennità del posto. Appena compare un raggio di sole, i negozi
in cui si noleggiano i kimono vengono presi di mira dai viaggia-
tori e nel giro di qualche minuto, le vie di alcuni quartieri sono in-
vase da centinaia di kimono la cui qualità tessile e i cui colori
lasciano spesso a desiderare, rovinando così il fascino emanato
da quegli incontri fortuiti, che avvenivano in passato, con le
donne giapponesi vestite col loro abito tradizionale più bello. In
breve, il turismo di massa sta uccidendo la città di Kioto, asfis-
siandola. Se siete a caccia di autenticità, di storia, di templi e di
santuari, ma anche di un territorio ricco e vario, vi basta salire su
un treno in partenza da Kioto e in dieci minuti raggiungere Otsu,
che sebbene sia vicinissima alla celeberrima città storica, è stata
capace di conservare una forte identità. Otsu costituisce una per-
fetta alternativa per coloro che preferiscono “scoprire” il Giap-
pone.La città sulle rive del lago Biwa, uno dei tre laghi più antichi
del pianeta, possiede una storia secolare, come testimoniano i
templi presenti nella città. Questi templi, circondati da vasti parchi
arborei, sono influenti centri spirituali e sono proposti corsi di
meditazione zen. Fra le molteplici possibilità che si offrono ai
visitatori ci sono le crociere sul lago Biwa che permette di co-
gliere le bellezze di questa località lacustre ricca di storia e tra-
dizione. Uno dei momenti più importanti per la città è la festa di
Otsu che si svolge ogni anno durante il primo weekend di ottobre.
La parata dei carri in una atmosfera familiare e calorosa, permette
di godere dell’autentico spirito giapponese, dove decine di ban-
carelle di ogni genere raccontano l’anima del vero Giappone. Pas-
seggiare tra le famiglie e i gruppi di amici venuti a godersi la
festa, deliziarsi con le frittelle di polipo, i noodles saltati o con
una choco banana rappresentano momenti preziosi dove si ha fi-
nalmente l’impressione di aver raggiunto il Giappone autentico,
lontano dalle orde di turisti. Continuando il nostro giro turistico
per le città meno conosciute del Giappone, ricordiamo la città di
Toyama che si trova al centro di Honshu, l’isola più grande del
Giappone. Grazie ad uno scenario ambientalistico e naturalistico
privilegiato, tra il Mar del Giappone, le pianure e la catena mon-
tuosa di Tateyama, Toyama è ricca di piante, prodotti agricoli e it-
tici. Soprannominata “la città della salute”, è infatti nota per le
sue piante medicinali. Da oltre tre secoli, i mercanti di piante of-
ficinali partono dalla città per vendere i loro rimedi in tutto l’ar-
cipelago. Sulle orme di questa antica tradizione, a
Toyama si trova l’Istituto di Medicine Naturali,
dove ogni anno si svolge un importante simpo-
sio. Nel laboratorio della sezione sperimentale
per la ricerca sulle piante officinali, creata
dalla Università di Toyama, crescono circa
2000 piante medicinali. Tra di esse, ve ne è una
particolarmente rinomata: l’egoma, da cui si
estrae un olio dalle molteplici virtù. “Mangia
egoma, vivrai 10 anni in più!”recita un detto.
Maria Rosa Nicastri
Nel nostro Paese, in un ipotetico percorso teso ad evidenziare le
differenti modalità di realizzazione dell’Open Innovation un posto
particolare dovrebbe essere dedicato agli spazi di dialogo tra le
aziende e l’università. Questa collaborazione, infatti, sta favo-
rendo la nascita e lo sviluppo di imprese in grado di attuare il tra-
sferimento tecnologico accademico sul mercato.
Tramite quest’azione vengono sostenute e valorizzate la creati-
vità, l’imprenditorialità, l’innovazione di qualificati team che,
sotto questi aspetti, non temono i confronti con studenti d’Oltralpe
oppure dall’ altra parte del Mediterraneo o dell’Atlantico.
Sono da sottolineare i benefici delle strategie di Open Innovation
in riferimento agli investimenti, occupazione e vantaggi compe-
titivi come, ad esempio, contenimento degli esborsi e maggiore
velocità nella progettazione ed entrata nei mercati di riferimento.
Senza dimenticare che la terza missione dell’Università, ovvero
il dialogo con le imprese accanto a quelle dell’alta formazione e
della ricerca, sta guadagnando uno spazio importante ed è accre-
sciuta anche la sensibilità sul tema.
Considerazioni analoghe possono essere effettuate nei confronti
dell’offerta formativa rispetto a cui si stanno compiendo ulteriori
passi in avanti. Per rafforzare un dialogo fra impresa ed atenei,
che non è sempre facile, l’Università Roma Tre sta avviando una
serie di collaborazioni come il progetto Bridgestone Open Inno-
vation Hackathon con il Digital Garage, il centro di ricerca della
omonima multinazionale, leader nella produzione dei pneumatici
e prodotti in gomma, accanto alle Università “Sapienza” e “Tor
Vergata”.
L’obiettivo del progetto è stato quello di individuare nuove tecno-
logie e nuovi modelli di business con l’utilizzo dei big data in ri-
ferimento al miglioramento della sicurezza nella guida. Relatori
dell’evento sono stati: Flavia Marzano, Assessora Roma Sem-
plice; Paolo Atzeni, Prorettore alla Ricerca dell’Università Roma
Tre e Paolo Ferrari, CEO Bridgestone area EMEA. Special spea-
ker è stato Aron di Castro, Head of Global Business Develop-
ment and Partnerships di WAZE, un’app per la navigazione ed
evitare il traffico con la comunità di utenti più grande al mondo.
Moderatore ed anima del progetto è stato il Prof. Paolo Merialdo,
docente all’Università Roma Tre. I team finalisti sono stati tre e
premiati con un finanziamento di 9.000 euro complessivi versati
dalla Bridgestone.
La startup vincitrice è stata “ADA” che ha elaborato un sistema
di monitoraggio del veicolo al fine di evitare guasti e assicurare
una corretta manutenzione.
Al secondo posto parimerito si sono posti “Looper” con CoPilot,
un’ app che raccoglie i dati sugli incidenti stradali per fornire in-
formazioni sulla pericolosità delle strade e segnalare percorsi al-
ternativi, e il team di “C.A.T.” (Car Assistant Tools), che ha ideato
un’applicazione che combina informazioni sullo stile di guida e
quelle sul manto stradale dei percorsi effettuati. In considerazione
del successo dell’ iniziativa ne è stata annuciata una seconda edi-
zione tra i medesimi partner.
La finalità sarà analoga, ovvero continuare a sostenere la concre-
tizzazione delle soluzioni più innovative e dirompenti, antici-
pando le tendenze del mercato futuro ed aiutando i giovani talenti
ad essere fattori del nostro sviluppo. Fiorella Ialongo
SI TOLGONO IL VELO
The Street Girls of the Revolution è un movimento pacifico di donne
iraniane che non vogliono coprirsi con il velo e attuano le loro azioni di
protesta nelle strade principali di tutto l’Iran. È la prima volta, dalle
grandi proteste dei primi anni della Repubblica islamica negli anni ‘80
che una generazione di donne iraniane rivendica le proprie libertà perso-
nali in modo organizzato grazie ai social network, nonostante i rischi che
possono correre. Questa iniziativa è una ramificazione delle concentra-
zioni che si sono verificate nell’anno 2017 in cui anche le donne hanno
tolto il velo o ne hanno indossato uno bianco. Per tutte queste donne ira-
niane l’imposizione di indossare il velo viola le loro libertà personali.
Fortunatamente, grazie a tutte queste persone coraggiose, donne e uomini
iraniani si oppongono alle ingiustizie distruggendo gradualmente il re-
gime totalitario del paese. Antonella Vecchiariello
THE BATTLE OF EVERMORE
Secondo la migliore tradizione estiva l’assurdo irrompe nel quotidiano.
Siamo fortunati ad essere vivi. Chiunque di noi avrebbe potuto essere
nella Spoon River di Genova o del Pollino. Il mito di Sisifo colpisce an-
cora, la lotta quotidiana ed eterna tra l’uomo e il secondo principio della
termodinamica continua, con la grande presunzione di poterne uscire
vincitore. Si costruisce un ponte in maniera geniale per il 1967. Finita la
recita dell’inaugurazione si apre al traffico ed il tempo passa. Un ponte,
come ogni altra opera dell’uomo, è una sfida alla natura. Si crea un qual-
cosa che non esiste, si crea un ordine che sarà sottoposto alla legge mil-
lenaria della natura: la tendenza verso lo stato più probabile, quello di
massima entropia. Il ponte è quindi sottoposto al processo naturale am-
bientale e funzionale verso il massimo disordine. Lo stesso Morandi nel
1989 aveva avvertito che la natura, come sempre, faceva tale corso in
maniera perfetta con le sue forze fisiche statiche e dinamiche, vive, in-
terne alla struttura cui andavano sommate quelle esterne dei veicoli, sem-
pre più grandi in numero e dimensioni, della pioggia, del sole, del vento,
del movimento del terreno. Pertanto l’uomo doveva ostacolare tale pro-
cesso con un continuo, razionale e incisivo lavoro di contrasto mediante
manutenzione. Niente, solo superficialità e presunzione. Questa spirale
perversa ma naturale, prevista e prevedibile, progredisce fino alle 11:36
del 14 agosto quando un insetto, un refolo di vento, una goccia di piog-
gia, una minima vibrazione porta il sistema-ponte oltre il punto critico
con le conseguenze sotto gli occhi di tutto il mondo. Per una pura coin-
cidenza la Repubblica di sabato 18 agosto pubblica un’intervista con uno
dei Maestri assoluti a cavallo tra i due secoli: Edgar Morin, il profeta
della complessità, del pensiero complesso. Oggi finalmente si parla di
complessità a ragion veduta. Prima si usava tale sostantivo, e il suo ag-
gettivo, senza sapere esattamente cosa volesse dire. Era come quando si
scriveva graecum est, non legitur. Si diceva è complesso, punto. Poi è ar-
rivata la meccanica quantistica ed ha scombussolato tutto. Siamo passati
da un pensiero deterministico ad uno dinamico, flessibile, dalle equazioni
lineari a quelle non lineari, abbiamo inquadrato la complessità. Ci siamo
affacciati sul caos e abbiamo cominciato a comprenderne porzioni sem-
pre maggiori. Il futuro è questo, ridurre il caos a valori sempre minori.
Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro, Nietzsche
lo aveva capito bene. La terribile molteplicità dei fattori coinvolti nella
sopravvivenza del ponte Morandi, come di altre strutture o sistemi com-
plessi, uomo compreso, è tale da poter essere compreso e applicato solo
con enormi, difficilissimi e avanzati algoritmi dedicati. Riflessione con-
clusiva, triste e banale. Qualcuno avrebbe dovuto applicare, elaborare e
interpretare questi algoritmi. Lui, povero ponte, fin dall’inizio di tutto se
stesso, come tutto il creato, combatteva the Battle of Evermore. I Led
Zeppelin lo affermano dal 1971. Francesco Cortese

SCIAGURA S.P.A. AUGURI A TRE NUOVI SENATORI DELL’U.M.S

Salerno 1954, 318 morti. Vajont 1963, 1917 morti. Cinema Sta-
tuto 1983, 67 morti. Porte antipanico. Friuli 1976, 976 morti. Ir-
pinia 1980, 2570 morti. Alfredino Rampi 1981. Protezione Civile
Val di Stava 1985, 268 morti. Sarno 1998, 159 morti. San Giu-
liano di Puglia 2002, 27 morti. Edilizia scolastica. Viareggio
2009, 32 morti. Manutenzione ferroviaria. Viadotto di Fossano
2017. Viadotto A14 2017, due morti. Viadotto Annone Brianza
2016, un morto. Scorciavacca 2014, crollato una settimana dopo
l’inaugurazione. Oliena-Dorgali 2013, un morto. Ponte SS36
Lecco. Ponte Morandi 2018, 43 morti…
Sciagura s.p.a., Italia. Società pubblica, privata od a partecipa-
zione statale? Francesco Cortese Jean Cloude Leroy Antonella Trinchera Maria Luisa Marcilli
L’ATTUALITÀ, pag. 4
LA NUOVA STRUTTURA
DELLA SICUREZZA ITALIANA
Iniziamo con questo primo progetto di riforma strutturale dello Stato
dei sette già presentati alle Camere con petizione nel maggio 2018,
indicando per punti significativi (sono 5 i principali) quelli che ven-
gono a rendere se eliminati o istituiti, efficiente la struttura di sicu-
rezza italiana; a permetterle cioè di porre obiettivi di progressiva
eliminazione del crimine comune ed organizzato e a raggiungerli ce-
lermente per fasi predeterminate. Si può affermare subito che se non
si attua questo primo punto non sarà possibile alcuna riforma suffi-
cientemente efficace della struttura di sicurezza italiana; e quindi il
raggiungimento degli obiettivi di diminuzione e progressiva elimina-
zione del crimine comune ed organizzato.
L’ordinamento organizzativo ed operativo dei progetti del
gruppo “Atlante 2000”
I progetti del gruppo “Atlante 2000” sono tutti costruiti attraverso un
ordinamento organizzativo, la previsione cioè di obiettivi, organi,
funzioni ed attività; ed un ordinamento operativo (il piano sicurezza),
la programmazione quindi di attività operative che permettano di rag-
giungere quegli obiettivi posti, che per il progetto sicurezza sono la
progressiva, graduale eliminazione totale del crimine comune ed or-
ganizzato, salvo quello fisiologico che è insopprimibile, ma riducibile
anche questo con una più elevata organizzazione dei servizi di poli-
zia.
1) Confederazione di forze di Polizia. Viene prevista pertanto
l’unione delle otto forze di Polizia italiane (polizia di Stato, guardia
di finanza, Carabinieri, polizia penitenziaria, polizia municipale, po-
lizia provinciale, capitanerie di porto della Marina Militare e vigili
del fuoco), in confederazione. Ciò perché all’inizio negli ani 90 era
stato proposto ai sindacati confederali l’operatività di un unico corpo
di Polizia, ma è stato ottenuto un netto rifiuto, per il concentramento
di un troppo elevato potere in un unico capo della Polizia, che per
loro comportava pericoli di colpi di Stato.
2) Commissariati di zona nei settori di decentramento provinciali,
gestiti per una metà dalla Polizia di Stato e per l’altra metà dai Cara-
binieri con competenza territoriale quindi sui reati commessi. Ogni
provincia dello Stato viene divisa in settori di decentramento che pos-
sono variare nel numero (4 o 5) in funzione dei centri urbani presenti
sul territorio provinciale. Questi Commissariati gestiscono tutte le
attività delle forze di Polizia unite in confederazione presenti nella
provincia.
3) Eliminazione di stazioni dei Carabinieri e distaccamenti di Polizia
stradale. E’ conseguenziale l’eliminazione delle oltre 4.600 stazioni
dei Carabinieri e dei distaccamenti di Polizia stradale, che non sono
più funzionali ma solo uno spreco di personale. Queste rimarranno
come punto di appoggio operativo per le forze di Polizia e saranno vi-
gilate dalla forze armate con sistemi di vigilanza mobili sul territorio,
tra una caserma e l’altra.
4) Uffici Sicurezza Provinciali. In ogni capoluogo di provincia vi
sarà un organo di coordinamento dei commissariati di zona periferici,
denominativo ufficio sicurezza provinciale, composto da tre divi-
sioni: a) prevenzione, controllo del territorio e aiuto e soccorso; b) re-
pressione degli illeciti; c) poliziotto di quartiere gestito
esclusivamente dalla Polizia municipale, competente per la preven-
zione e repressione dei reati minori.
5) Uffici Sicurezza Regionali. Il relativo coordinamento degli uffici
provinciali sicurezza, sarà operato dall’ufficio sicurezza regionale
con le sue tre divisioni citate sopra.
6) Uffici Sicurezza Interregionali. Il coordinamento interregionale
per settori di decentramento nord, centro e sud Italia, sarà operato
dagli uffici sicurezza interregionali, con sede a Milano, Roma e Na-
poli; con le rispettive tre divisioni.
7) Settore di decentramento centro Italia, presso il Ministero del-
l’interno, avrà degli uffici di collegamento con gli altri due settori
nord e sud Italia, che gestiranno le attività di polizia autonomamente
secondo il coordinamento nazionale del settore centro Italia, stabilito
nel corso di periodiche riunioni. Il Capo della polizia coordinerà i tre
settori nazionali citati ed avrà rapporti continui con i capi delle altre
forze di polizia.
Progetto sicurezza di riorganizzazione delle Otto
forze di Polizia italiane (Polizia di Stato, Guardia
di Finanza, Carabinieri, Polizia municipale,
polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, polizia
provinciale, Capitanerie di porto)
A) IMPIEGO AMMINISTRATIVO DEL PERSONALE
E SUO RECUPERO AL SERVIZIO ATTIVO DI POLIZIA
A1) – Più di 400.000 uomini appartenenti alle nove forze di polizia
italiane; (Polizia di Stato, finanza, Carabinieri, polizia municipale,
polizia penitenziaria, guardie forestali, vigili del fuoco, polizia pro-
vinciale e capitanerie di porto). La polizia provinciale è l’unica della
quale si prevede l’eliminazione e il suo assorbimento nella polizia
municipale. A2) – Sono più del doppio degli altri Stati europei; A3)
– Molto meno della metà è impiegata in servizi operativi; A4) – Per
la maggior parte i tutori dell’ordine sono utilizzati in servizi ammi-
nistrativi, burocratici e logistici; A5) – Vi sono più di 200.000 uomini
da recuperare al servizio attivo; A6) – Va previsto il divieto assoluto
dell’impiego in servizi amministrativi, burocratici e logistici del per-
sonale di polizia, il quale va impiegato solo in servizi operativi. Potrà
essere previsto l’impiego di personale di polizia anziano, volontario
già in pensione per i servizi riservati e quindi fuori organico. A7) –
Con essi si può realizzare una rete capillare di volanti, di poliziotto
di quartiere ed una rete adeguata investigativa; A8) – Esempio Re-
gione Veneto: Attuale presenza di 25 volanti e 25 unità poliziotto di
quartiere in tutta la regione, più alcune radiomobili dei Carabinieri.
Con il recupero del personale predetto si possono mettere sul territo-
rio 400 unità volanti, 400 unità poliziotto di quartiere e 400 unità in-
vestigative. Ogni provincia viene divisa in settori di decentramento
su cui ha giurisdizione un Commissariato di zona che gestisce le at-
tività di sicurezza per tutte le forze di Polizia unite in confederazione.
Esempio: Provincia di Venezia: Settore Chioggia con Commissariato
di zona; settore Portogruaro con Commissariato di zona; settore Je-
solo S. Donà con Commissariato di zona; settore Dolo con Com-
missariato di zona; settore Venezia Mestre con ufficio sicurezza
provinciale di coordinamento dei citati settori. Mediamente ciascun
settore avrà 16 volanti di due uomini, 16 unità poliziotto di quartiere
di due uomini e 16 unità investigative d due uomini, oltre a quelli
che sono già esistenti, che operano 24 ore su 24 su tutto il proprio ter-
ritorio di settore di decentramento; eventuale sconfinamenti necessari
vanno segnalati sempre alla unica centrale operativa che è l’organo
che disciplina e coordina gli interventi sul territorio. Le stazioni dei
Carabinieri, i distaccamenti della Polizia stradale, vengono soppressi
TEMATICHE ETICO-SOCIALI
e rimangono solo come punti di appoggio operativo in caso di ope-
razioni di P.G. essi vengono vigilati con vigilanza mobile dalle forze
armate con esclusione delle forze di Polizia. Con questa organizza-
zione si avrà il controllo capillare del territorio e quindi tutte le atti-
vità illecite saranno soggette a continuo controllo, consentendo di
individuare anche il singolo estracomunitario irregolare; così le varie
attività di spaccio di stupefacenti saranno eliminate progressivamente
e pure lo sfruttamento della prostituzione.
B) - Organi duplici, triplici o quadruplici
che svolgono le stesse funzioni
B1) – Vi sono organi duplici, triplici o quadruplici delle forze di Po-
lizia che svolgono gli stessi compiti, determinando un dispendio no-
tevole di personale, che così viene sottratto ai servizi operativi sul
territorio. B2) - Vi sono infatti quattro polizie stradali (Polizia di
Stato, Finanza, Carabinieri, Polizia municipale),
B3) - Tre polizie di frontiera terrestre (Polizia di Stato, Finanza e
Carabinieri), B4) - Quattro polizie di frontiera marittima (Polizia di
Stato, Guardie di Finanza, Carabinieri e Capitanerie di Porto della
Marina militare), B5) - Tre polizie scientifiche (Polizia di Stato,
Guardie di Finanza e Carabinieri), B6) - Quattro istituti di istruzione
(Polizia di Stato, guardia di Finanza, Carabinieri e polizia munici-
pale), B7) - Cinque centrali operative (quelle di tutte le forze di po-
lizia indicate sopra), B8) - Cinque organi speciali di polizia
giudiziaria (DIA, ROS, SCO, GICO, NUCLEI ANTISEQUESTRI
DI PERSONA Ecc.). Questo comporta l’esistenza di un numero mol-
teplice di caserme, di centralini, di mense, di corpi di guardia, di uf-
fici di amministrazione, che viene a moltiplicare il personale
amministrativo di polizia impiegato per la gestione di tali uffici ed
organismi.
Si propone allora di realizzare:
a) Una unica polizia stradale, funzione che sarà svolta dalla Polizia
municipale per essere una attività meno complessa e da essa svolta
quotidianamente anche in altri ordinamenti stranieri; b) Una unica
polizia di frontiera terrestre da destinare alla Polizia di Stato o ai Ca-
rabinieri; c) Una unica polizia di frontiera marittima da individuare
nei corpi della polizia di Stato; d) Unici istituti di istruzione con per-
sonale interforze; e) Unica polizia scientifica con personale inter-
forze; f) Unica centrale operativa con personale della polizia di Stato
o dei Carabinieri con personale interforze o secondo la ripartizione
territoriale di competenze di intervento sul luogo del reato; g) Unici
organi speciali di polizia giudiziaria interforze, da far dipendere dagli
uffici sicurezza regionali dei vari capoluoghi di Regione.
B1A) – Critiche al Progetto sicurezza
di riorganizzazione delle forze di Polizia
E’ evidente da questi primi due punti indicati che le critiche al pro-
getto sicurezza saranno numerose. Ciò perché è difficile rinunciare a
posizioni di comodo, privilegi e attività di servizio che non sono ope-
rative e quindi permettono di avere per il tutore dell’ordine nessun
rischio per la propria incolumità. Come nel caso del Prefetto di Pa-
dova che nel 1977 è stato denunciato da un Funzionario di polizia per
peculato per distrazione, in quanto aveva a disposizione sette poli-
ziotti servitori che gli sbrigavano le faccende domestiche, gli stira-
vano le camice, gli servivano il pranzo ed eseguivano tutte quelle
pratiche devolute ai domestici in una casa signorile.
Vi è da dire però che il rischio per il tutore dell’ordine nella sua atti-
vità di servizio attiva, è nullo se tutti gli operatori di polizia come in-
dicato nel primo punto, sono impiegati in servizi attivi di polizia.
Ma è giusto e logico che il tutore dell’ordine svolga la sua attività
operativa di prevenzione e repressione del crimine e non invece altre
pratiche amministrative, che nulla hanno a che vedere con i servizi
attivi di Polizia.
E’ ciò che ha fatto anche il Sindaco Giuliani di New York, che ha im-
piegato in modo massiccio sul territorio le forze di Polizia, ottenendo
una riduzione notevole del crimine nella sua città. E’ quindi logico ed
utile che il tutore dell’ordine faccia il suo lavoro contro crimine; per-
ché è come se un chirurgo non facesse il suo mestiere o il prete non
dicesse più la messa nella sua chiesa.
Bisogna quindi dare attuazione ai tre articoli del progetto sicurezza,
che prevedono il divieto per il personale di polizia di essere impie-
gato in servizi non di polizia attiva. Di qui la conseguenza che i ruoli
tecnici vanno soppressi e affidati a personale non di Polizia ma ad im-
piegati civili. Quindi per questo primo punto le critiche saranno nu-
merose, ma lo saranno di più se andiamo a considerare il secondo
tendente ad eliminare organi duplici, triplici o quadruplici che svol-
gono le stesse funzioni e poi ancor più si avranno le critiche, per le
soluzioni che abbiamo daot6 per la regolamentazione della prostitu-
zione, per la tutela dalle tossicodipendenze e per la regolamentazione
della presenza di extracomunitari irregolari.
In questo caso proprio perché prevediamo la costruzione di grandi
centri di accoglienza in Africa per interrompere subito l’olocausto
del 3° millennio di oltre 30.000 morti in Mediterraneo negli ultimi
15 anni, costruiti a spese degli Stati europei, si può intuire che le cri-
tiche saranno ricorrenti. Ciò in quanto non si vuole accettare la colpa
di aver gestito quei Paesi per secoli con i vari imperi coloniali,
senza aver creato le strutture produttive necessarie a renderli auto-
sufficienti. Se si adotterà questa soluzione che proponiamo, essa
andrà presa in ambito UE ed ONU.
C) - Insufficiente o inesistente pianificazione
dei servizi di polizia preventivi e repressivi.
L’Insufficiente o inesistente pianificazione dei servizi di polizia è il
terzo grave difetto della struttura di sicurezza italiana. Ciò significa
che i servizi di polizia non vengono pianificati per il funzionamento
complessivo delle nove forze di Polizia esistenti. Non pianificando
l’attività di sicurezza non si possono raggiungere gli obiettivi pro-
grammati della diminuzione del crimine comune ed organizzato. Il
piano varato dal Governo Berlusconi contro la criminalità organiz-
zata è certamente positivo, ma si tratta di una pianificazione operativa
e non strutturale che permetterebbe invece di far regredire sistema-
ticamente per fasi il crimine comune ed organizzato, fino a ridurlo al
crimine fisiologico non più eliminabile.
Per cui la pianificazione strutturale che è prevista nel progetto sicu-
rezza deve riguardare il settore preventivo anche del poliziotto di
quartiere e repressivo degli illeciti. Essa andrà effettuata annualmente
e con piani poliennali dai dirigenti delle otto forze di polizia unite in
confederazione, che si riuniranno in modo da creare un sistema di
impiego di personale e mezzi di polizia sul territorio, tale da consen-
tire il regresso progressivo ma continuo del crimine comune ed orga-
nizzato. Per il settore preventivo di cui alla prima divisione degli
uffici sicurezza provinciali, regionali interregionali e di settore di de-
centramento provinciale (i commissariati di zona), si devono preve-
dere: C1) – Gli i obiettivi della diminuzione del crimine comune ed
organizzato per fasi annuali e poliennali, in presenza di una organiz-
zazione di organi, funzioni ed attività.
N. 9 - SETTEMBRE 2018
C2) – l’individuazione dei flussi di traffico illecito; C3) – dei punti
sensibili delle attività delittuose; C4) – l’individuazione dei collega-
menti nei capisaldi di 1^ - 2^ - 3^ e 4^ categoria, delle forze di Poli-
zia; C5) – la realizzazione dell’attività di informazione fatta di punti
si informazione, di pianta dei medesimi, di annotazione di precedenti
indizi; C6) – la concretizzazione di attività di osservazione fatta se-
condo la tecnica dell’analisi del territorio e secondo l’intuito peso-
nale; C7) – l’effettuazione del controllo a tenaglia con ritorno sul
caposaldo. C8) – si debbono individuare le circoscrizioni provinciali
di decentramento che saranno le ripartizioni del territorio provinciale,
su cui avrà giurisdizione un Commissariato di zona, che gestisce tutte
le attività di sicurezza congiuntamente delle 8 forze di Polizia unite
in confederazione. Per la provincia di Venezia si potranno prevedere
ad esempio 5 settori di decentramento:1) - settore Portogruaro, 2) –
settore S,Donà Jesolo; 3) – Settore Chioggia; 4) – Settore Dolo; 5)
Settore Mestre Venezia di coordinamento. Nel centro urbano princi-
pale verrà istituito un Commissariato di zona, che gestisce le attività
delle nove forze di Polizia unite in Confederazione.
D) - Vantaggi del progetto sicurezza in termini
esistenziali ed economici
Qui vogliamo indicare i vantaggi che potrebbe apportare, se appro-
vato, il progetto sicurezza di riorganizzazione delle forze di Polizia.
L’utilità sarebbe notevolissima in termini di benefici per l’incolumità
delle persone e in termini economici.
1) – Infatti come noto il crimine comune ed organizzato provoca con-
tinuamente vittime e lesioni gravi e gravissime alle persone conti-
nuamente. Con una buona organizzazione dei servizi di polizia come
quella qui proposta, questi danni potrebbero essere progressivamente
eliminati e le morti a causa del crimine, soprattutto di quello organiz-
zato verrebbero progressivamente ridotti, fino ad arrivare alla loro
totale estinzione.
2) – In termini economici poi i vantaggi sarebbero veramente note-
voli.
a) – Così si potrebbero progressivamente recuperare i circa 600 mi-
liardi di euro annui (dati ISTAT), che vengono persi ogni anno per
l’illecito in genere.
b) – Ma potrebbero essere riacquistati i 185 miliardi di euro annui
(dati ISTAT), che vengono persi per le evasioni fiscali. Queste ver-
rebbero progressivamente eliminate con un buon sistema di controllo
dei pagamenti del reddito variabile, con il sistema informatico (ban-
comat, carta di credito e tessera sanitaria), come proposto con il pro-
getto riforma fiscale del gruppo “Atlante 2000”.
c) – Un terzo vantaggio notevole si avrebbe per il recupero degli 80
miliardi di euro annui (dati ISTAT), che vengono sottratti dalle varie
attività di corruzione.
In questo caso si impiegherebbero gli agenti provocatori, come anche
detto dal Presidente del Consiglio On.le Conte il quale ha parlato di
agenti sotto copertura.
Noi aggiungiamo che per raggiungere con efficacia tale risultato, oc-
corre prima procedere alla riforma delle forze di Polizia, alla loro
riorganizzazione per permettere che quel sistema di controllo sulle
corruzioni sia generale ed efficace ad ogni livello operativo provin-
ciale, regionale e nazionale.
Da queste prime indicazioni si vede quindi che i vantaggi del solo
primo progetto sicurezza di riorganizzazione delle forze di Polizia
dei sette più urgenti qui indicati, sono inestimabili se riferiti alle vite
umane che il progetto permette di salvare e si avvicinano ai mille mi-
liardi di euro annui, se considerati in termini economici.
Con questa ricchezza recuperata potrebbero essere pianificate e rea-
lizzate tutte quelle riforme strutturali di cui il Paese Italia ha bisogno
per divenire un ordinamento efficiente, uno Stato cioè che sappia
porre elevati obiettivi di sviluppo economico e sociale e soprattutto
sia in grado di raggiungerli celermente per fasi predeterminate.
AMORE PROFONDO
PER L’ITALIA
I progetti che vengono qui presentati sono stati elaborati
da artisti e progettisti in più di quarant’anni di attività pro-
gettuale, sopportando volentieri notevoli disagi e privazioni,
perchè sospinti da un alto valore ideale, dato dall’amore
profondo per il nostro paese, per la sua sublime bellezza,
che non è solo quella che ci ha regalato la natura, ma anche
quella creata dall’uomo nato qui in questo paese; basti pen-
sare all’armonia estetica di Venezia, di Firenze, di Roma,
di Napoli, di Palermo e dei numerosi paesi e paesini che
sono come gemme incastonate in un tessuto prezioso.
Siamo stati sospinti dall’amore profondo per la creatività
della gente italiana, che ha generato la grande civiltà del
mondo antico e le innumerevoli opere e lavori del settore
letterario, filosofico, scientifico, musicale, poetico e delle
arti figurative che hanno contribuito in modo notevole in
tutte le epoche storiche a costruire la civiltà e il progresso
elevato dell’intera umanità.
GRUPPO ATLANTE 2000
Sede legale: presso studio Avv. Massimo Lau-
rita (PZ); sede operativa: via Donizetti, 13 -
35020 Albignasego (PD); tel. e fax 049 712869
- cell. 3420140836; danielebellu9@gmail.com
COPYRIGHT
La paternità dei progetti del gruppo Atlante
2000” appartiene al suo autore, Arch. Daniele
Bellu che li ha redatti in oltre 40 anni di attività
progettuale con la collaborazione di validi
esperti.
Pagina a cura di Daniele Bellu, Claudio Falcone,
Michele Bianchi e Alessandro Marmello.
N. 9 - SETTEMBRE 2018 INIZIATIVE CULTURALI L’ATTUALITÀ, pag. 5

INSIEME CONTRO LA MAFIA. LA SFIDA CONTINUA

La lettera di Rita Borsellino è ancora oggi una pietra miliare di grande attualità
PROTAGONISTIDELMAGGIOUNIACENSE
Abbiamo partecipato al Seminario di Studio “Educare all’uso responsabile del denaro”, organizzato a Roma nel lontano mese di mag-
gio del 1995, dalla Direzione Generale della Banca d’Italia e dal Centro Orientamento Pastorale di Roma, al quale partecipò anche
Padre Massimo Rastrelli, il gesuita che è stato un grande protagonista a Napoli della lotta all’usura. Ci ha lasciato recentemente
all’età di 90 anni per andare a migliore vita, ci pervenne da Palermo il 10 maggio 1995, la lettera di Rita Borsellino, la sorella del
Giudice Paolo Borsellino, impossibilitata a partecipare all’importante Convegno per imprevedibili cause sopravvenute. Lettera inviata
a quasi tre anni dalla strage di Via D’Amelio, l’attentato di stampo terroristico - mafioso, avvenuto a Palermo la domenica del 19 luglio
1992, nel quale persero la vita il fratello, nonché i cinque agenti di scorta: Emanuela Loi; Agostino Catalano; Walter Eddie Cosina;
Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, che era rimasto ferito gravemente dopo l’esplo-
sione. Questa lettera di Rita Borsellino è “impregnata” di valori morali, ancora oggi è una pietra miliare, di grande attualità, in
un’epoca dove la corruzione “regna sovrana”, che purtroppo a volte annovera tra i suoi affiliati: Magistrati; personaggi autorevoli degli
organi istituzionali e non solo…; è di monito a tutte le persone corrotte; ai politici; alle autorità che sono in letargo e che vivono nel-
l’assoluta indifferenza. Hanno forse bisogno di una forte tempesta, che li scuota e purifichi le loro anime dalle nefandezze. E’ stata
letta da un bravissimo artista napoletano, Rino Napolitano, che ha dato inizio all’importante manifestazione della XXI Edizione del
Concorso Internazionale Antonio de Curtis, Totò, che si è tenuta a Salerno il 22 giugno 2018, presso il Museo Diocesano San Matteo
di Salerno, in Largo Plebiscito 12, dove da alcuni mesi è presente nella prestigiosa “Sala dell’Arcivescovo”, la Mostra permanente
“Carlo Riccardi - Totò”. Siamo consapevoli di avere stimolato, attraverso la lettera di Rita Borsellino, una sana riflessione, condivi-
dendo in tale modo, quei valori morali, che hanno caratterizzato altresì la vita di Antonio de Curtis.
Il grande artista ha sempre manifestato nel corso della sua vita, rispetto per la legalità ed amore per il prossimo. Come molti sanno Roma, Circolo Ufficiali, Casa dell’Aviatore.
il Principe de Curtis utilizzava il suo Avvocato, Eugenio De Simone per difendere i cittadini meno abbienti, incappati nelle maglie Giuria che ha premiato gli Artisti partecipanti al Maggio
della giustizia, costretti il più delle volte a commettere piccoli reati per “stato di necessità”, gli chiedevano aiuto direttamente. Il di- Uniacense 2018.
spositivo dell’articolo 54 c.p. letteralmente dovrebbe tutelare chi ha perso il lavoro ed ha famiglia, ma è sprofondato nella solitudine Da sinistra: Franco Pichi, Liana Botticelli, Cosmo G. Sal-
e nella povertà, come si è verificato nella storia di Angelo Lanzaro, un napoletano, che dopo avere implorato inutilmente aiuto alle lustio Salvemini, Giorgio Bosco e Stefano Murace.
autorità istituzionali, è morto da clochard per il freddo in un capannone ad Avellino il 6 gennaio 2017 all’età di 43 anni, con il desiderio
di abbracciare la figlia di 12 mesi e di farle un regalo. L’articolo 54 c.p. stabilisce testualmente: “… Non è punibile chi ha commesso
il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da
lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo …”.
In riferimento all’impegno sociale tout-court di Antonio de Curtis a supporto dei poveri, l’Avvocato Eugenio De Simone, in un’in-
tervista che mi rilasciò prima di morire, diversi anni fa per il quotidiano di Salerno “Cronache del Mezzogiorno”, dichiarò: “… di
VOGLIAMO UNARAIAPARTITICA
Per decenni abbiamo ascoltato numerosi e autorevoli esponenti
avere ricevuto da Totò nel corso della sua vita, diversi milioni di lire per difendere in modo adeguato i meno abbienti dalle maglie delle forze politiche che proclamavano “Fuori i partiti dalla
della giustizia ed aveva altresì direttamente aiutato i poveri soprattutto nella città napoletana, distribuendo nei quartieri poveri, come Rai”. Sono state promesse al vento. L’indecoroso spettacolo of-
il Rione Sanità, dove Antonio de Curtis era nato, tre milioni di lire al mese, collocandole in tagli di diecimila lire sotto l’uscio delle ferto dagli oligarchi dei partiti in questi ultimi due mesi, al fine di
porte e regalando la maggiore parte delle sue ricchezze a favore dei poveri, degli ultimi, dei bambini ospiti negli orfanatrofi e per rea- occupare le poltrone di vertice della Rai, ha deluso profonda-
lizzare “dulcis in fundo” i rifugi per i cani abbandonati…”. Alberto De Marco mente l’opinione pubblica, specialmente coloro che hanno cre-
duto nel “cambiamento”. Il Movimento Salvemini continuerà a
LETTERA DI RITA BORSELLINO proporre una riforma ispirata al modello inglese della BBC, per
“Sono sinceramente dispiaciuta di non poter prendere parte a questo seminario di studio sul fenomeno dell’usura. Pur non avendo una attribuire una funzione “super partes” all’azienda pubblica Rai.
competenza specifica in tale campo, sono profondamente consapevole della gravità del problema e avrei avuto sinceramente modo Non è accettabile che il servizio pubblico deputato all’Informa-
di imparare molto dagli illustri relatori presenti. Il denaro è purtroppo diventato idolo dei nostri tempi e simbolo di potere: per con- zione pluralista continui ad essere usurpato da esponenti di alcune
quistarlo si è disposto a tutto. Abbiamo abituato i nostri giovani a vedere nel denaro e nel benessere materiale il traguardo da raggiun- associazioni private (partiti politici) escludendo tutte la altre for-
gere a tutti i costi, anche calpestando i diritti altrui, specialmente se più deboli e meno furbi, anche a costo di commettere illeciti e di mazioni sociali indicate dalla Costituzione.
usare violenza e sopraffazione. In questo sfrenato desiderio di beni materiali, per raggiungere i quali si è disposti a qualsiasi compro- pluralismo nell’Informazione, invocato da molti anni dai Presi-
messo, è facile che si inserisca gente senza scrupoli. La criminalità si insinua facilmente nelle crepe che si aprono nel tessuto sociale denti della Repubblica, è il cardine insostituibile della Democra-
e nella coscienza individuale, impossessandosi della libertà e della vita di chi ha creduto di trovare la soluzione ai propri bisogni o ai zia autentica. Il Movimento Salvemini resta in attesa di risposte
propri desideri e perde anche la capacità di misurare i rischi cui va incontro, cedendo alle lusinghe o alle minacce. Spetta alla famiglia, esaurienti da leaders che posseggono molte virtù, tranne quelle
ma anche alla scuola, alla chiesa, alla società in genere, restituire ai giovani il senso della misura che noi genitori, educatori in genere, della trasparenza e della coerenza. C.G.S.S.
gli abbiamo alterato e sottratto, ridando la giusta dimensione alla scala dei valori e rimettendo ai propri posti l’onestà, la moralità, la
solidarietà. Quella solidarietà che deve essere alla base del convivere civile. Quella solidarietà che ha dato spinta e vita a esperienze
come quella di Capo d’Orlando e di Sant’Agata di Militello, dove i commercianti, vittime di usurai e taglieggiatori, insieme hanno
trovato il coraggio di ribellarsi e denunciare. Proprio perché, insieme, si vince la paura, si diventa più forti, ci si aiuta l’un l’altro. E’
GRAN CROCE AL MERITO
stato necessario il coraggio di pochi, per spingere i molti che subivano in silenzio. Queste esperienze ora si moltiplicano. E’ importante
rompere il silenzio e l’omertà e, con essi, l’isolamento. Si moltiplicano le denunce perché è aumentato il coraggio individuale e col-
UMANITARIO ALL’OCULISTA PAGLIARA
lettivo. E’ importante ora che lo Stato sia presente e faccia la sua parte, non lasciando solo chi ha avuto il coraggio di esporsi, facendo Il 16 giugno 2018, nel corso di una solenne Cerimonia, presso il
opera di prevenzione anche in quelle regioni che sembrano apparentemente immuni dalla offensiva della criminalità. E’ lì che pro- Palace Hotel di Barcellona, il Dott. Prof. Vincenzo Pagliara, me-
babilmente tali fenomeni sono oggi più radicati, perché sono rimasti insospettati e indisturbati. Lo Stato sia presente anche incorag- dico oculista e Presidente dell’Associazione di volontariato Me-
giando, sostenendo, aiutando le piccole esperienze che nascono nel territorio, per buona volontà di chi vive i problemi da vicino. A dici Artisti AMA et AmA, impegnata nel sociale, ha ricevuto il
Palermo, un sacerdote coraggioso, Padre Antonio Garan, ha fondato un movimento basato sulla solidarietà tra la povera gente della prestigioso riconoscimento della Gran Croce al Merito Umanita-
sua parrocchia. Si è così costituito un fondo a cui tutti contribuiscono e a cui tutti possono attingere. Servono, queste iniziative, come rio da parte dell’Institution del Mérito Humanitario, una organiz-
stimolo morale per risvegliare la solidarietà. Lo Stato si faccia inoltre promotore nelle scuole di quella educazione alla legalità, troppo zazione fondata il 20 gennaio 1999 in Spagna, con l’obiettivo di
spesso trascurata o ignorata del tutto, che aiuti i nostri ragazzi a vivere nel rispetto delle regole, uguali per tutti, non al servizio dei premiare coloro che uniscono ad un elevato livello professionale
più furbi o dei più forti, ma, anzi, sostegno e garanzia dei più deboli e dei meno fortunati. Perché prepotenza, sopraffazione, omertà un costante impegno di generosità e amore per gli altri. Eminenti
non abbiano più quella valenza vagamente positiva che ancora oggi, purtroppo e troppo spesso, assumono nella legge del più forte. personalità sono state insignite della Gran Croce, tra le quali il
Augurando buon lavoro, saluto cordialmente tutti i partecipanti ai lavori”. Rita Borsellino (Palermo, 10 maggio 1995) Dalai Lama e Rita Levi Montalcini (entrambi Premi Nobel). Nel
gruppo dei quattordici premiati, quest’anno figura per l’Italia
l’oculista Pagliara, salernitano, impegnato da oltre 25 anni in
NO ALL’USO STRUMENTALE DELL’ODIO LA GERMANIA opere umanitarie e di beneficenza, anche nei Paesi del Centro
Africa (Benin, Ghana, Congo) con la realizzazione di scuole pri-
marie, pozzi, ecc. oltre alla presenza in attività di prevenzione
Premesso che ll paradossale obiettivo del farsi odiare - sia pure a propria insaputa - appare costan-
temente perseguito lungo il corso della grande storia, ma pure nella micro quotidianità, da parte di
SPERIMENTA medica e divulgazione scientifica. In particolare, l’impegno per i
bambini salernitani e non solo, con screening visivi di preven-
educatori primari e secondari, un’idea del suo uso strumentale e dei notevoli effetti paradossali - la
si potrebbe evincere dal volume di Charles Fair:“Storia della stupidità militare - da Crasso al IL TRASPORTO zione gratuita, il suo CD di solidarietà Lenti per sognare, la col-
laborazione con innumerevoli associazioni umanitarie (“E ti porto
Vietnam” edito da Arnoldo Mondadori. Curiosa, quanto paradossale, la sentenza che viene citata
di Charles Maurice de Talleyrand: “La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali”. PUBBLICO in Africa”, “Accademia Grassi”, “Lions”, ecc.). “Ricevere la Gran
Croce al Merito Umanitario, come medico oculista e per l’impe-
Altrettanto paradossali gli effetti di altre vicende storiche, come, per es., quella offerta, loro mal-
grado, a Hitler, dai grandi diplomatici del Trattato di Versailles: questi luminari della grande diplo-
mazia, obnubilati dall’intento di rendere militarmente innocua la Germania - già sconfitta nella
GRATUITO gno sociale, è stata un’emozione indimenticabile. Il gran finale
con un po’ di Doctor’s Show a tema, ha reso la serata fantastica!
Servire gli altri come oculista, docente, cantautore e giornalista è
prima guerra mondiale - avevano fatto di tutto per metterla in ginocchio nel più umiliante dei modi Alcune città della Germania un premio costante. Continuerò per tutta la vita ad effettuare il
e finirono per fornire come su un piatto d’argento, appunto al futuro fuhrer l’alibi per presentarsi hanno proposto di creare un primo controllo gratuito ai bambini”, ha dichiarato il dott, Vin-
alla sua gente come colui il quale avrebbe rivendicato l’onore del popolo germanico: così l’ebbe, trasporto pubblico gratuito cenzo Pagliara. L’Istituzione del Merito Umanitario ha come pre-
incondizionatamente, dalla sua parte. Nonostante, di regola valga il biblico monito:“Chi semina con l’obiettivo di combattere sidente Don Marino José Pérez Meler e Cancelliere il principe
vento raccoglierà tempesta” (e noi europei tuttora paghiamo le conseguenze del vento seminato dai di Cappadocia Don Rafael Andujar, con numerose delegazioni
nostri avi, ovunque sin dai primi tempi della nostra storia) tuttavia avviene pure che l’essere odiati, l’inquinamento atmosferico,
riducendo drasticamente il nel Mondo (quella italiana è presieduta da Don Roberto Schia-
paradossalmente, giova pure a ottenere plateali consensi! In effetti, nel corso della nostra storia è vone, principe di Favignana). È riconosciuta dal governo spa-
accaduto più volte che la posizione di un soggetto ritenuto colpevole, quindi, a fini deterrenti, pas- numero delle auto private. gnolo ed accreditata presso il ministero dell’Interno iberico,
sibile di esemplare punizione, poi, allorché la pena inflitta sia stata o apparsa più o meno a tutti ec- La lotta contro l’inquina- nonchè iscritta al Dipartimento di Giustizia catalano.
cessivamente crudele, detta spietata posizione si sia completamente ribaltata. Altrettanto si è mento è una priorità per la
verificato per una categoria: in un primo momento, Hitler, infatti, ebbe buon gioco nel suo intento Germania.
strumentale di esasperare i sentimenti di odio dei suoi compatrioti allorché, aizzandolo contro “i Questo piano infatti ha
plutocrati”, riuscì a includervi in tale categoria, gli ebrei. In tal modo ottenne il rafforzamento della l’obiettivo di far rispettare i
coesione dei sui tantissimi seguaci con un amore da plagio (si è parlato pure del suo potere ipnotico); nuovi livelli di inquinamento
in un secondo momento, altrettanto ribaltamento si è verificato per il popolo ebraico. Nel suo atmosferico che l’UE ha sta-
libro, Meine Kampf, lucidamente consapevole che, cliccando (si direbbe oggi) sul tasto dell’odio,
avrebbe portato altra acqua al suo mulino, scelse come bersaglio il già mal sopportato popolo degli bilito. Anche le principali
Ebrei, sicuro che nessuno avrebbe alzato un dito per difenderlo (infierire sui più deboli può essere case automobilistiche, tra cui
sintomatico di cerebropatia). Quanto ciò si mostra valido per ogni tipo di rapporto oltre che per BMW, Mercedes-Benz e Vol-
quelli diplomatici anche per quelli degli educatori che, spesso, sono portati a sottovalutare l’inter- kswagen, hanno accettato di
ruzione di un rapporto di fiducia con chi dipende affettivamente e pedagogicamente da lui/lei. Così sostenere questo progetto.
si continua a dibattere sul valore “educativo” della sculacciata e, addirittura, dello schiaffo, quando Insieme contribuiranno con
perfino una sgridata rischia di incrinare il basilare rapporto di fiducia. Pier Luigi Lando circa 250 milioni di euro ad
un fondo dedicato al poten-
ziamento dei trasporti pub-
URGE REALIZZARE GLI STATI UNITI D’EUROPA blici.
La proposta sarà testata verso
la fine di quest’anno in cinque Da destra: Don Roberto Schiavone e Don Vincenzo Pagliara
I 27 Stati, che costituiscono l'Europa Unita, notano da alcuni anni che tante cose non vanno città della Germania tra cui
bene e quindi c’è bisogno di riforme. A mio avviso è indispensabile realizzare l'unità politica Bonn, e le città industriali di
dell'E.U., cioè costituire gli Stati Uniti dell'Europa, S.U.E., così ci sarebbe un Governo federale Essen e Mannheim. Caro lettore, ricordati di rinnovare la
europeo, che dovrebbe approvare leggi, che tutti i 27 Stati dovrebbero rispettare. Già che si sia Inoltre il governo tedesco ha quota associativa a questo periodico
raggiunta l'U.E. ci dà felicità, perchè in oltre 70 anni non ci sono state più guerre e di conse- avanzato altre misure per ri-
guenza milioni di giovani europei non hanno perso la vita e non hanno conosciuto le tragiche durre l’inquinamento atmo- che, essendo “super partes”,
conseguenze delle guerre. Alcuni anni fa lo scrivente fece presente con lettera alla Cancelliera sferico, comprese le intende restare un libero organo di
tedesca, Angela Merkel, la necessità per tutti gli i 27 Stati di realizzare gli Stati Uniti d'Europa restrizioni sulle emissioni di
e lei rispose che aspirava alla stessa cosa e che ben presto si sarebbe realizzeta. Auguriamoci autobus e taxi. stampa.
che nel breve periodo possano essere realizzati gli Stati Uniti d'Europa. Mario Coletti Antonella Vecchiariello
 ,
L’ATTUALITÀ, pag. 6 LETTERATURA E ATTUALITA VARIE N. 9 - SETTEMBRE 2018

SEI PITTORE, POETA, NARRATORE, SAGGISTA? 1030 ANNI DI CRISTIANESIMO

EDITO-INEDITO
(a cura di Gianfederico Brocco)
Giovanni Di Lena - Pietre - EditricErmes
Il poeta Giovanni Di Lena dedica questa sua nuova silloge a Elisa
Claps, Ilaria Alpi e Giulio Regeni, “vittime celate nel mistero”.
E’ poesia di denuncia, inflessibile verso tutti i poteri, contro tutti
i trasformismi. La prima composizione del libro ha per titolo “Al
Poeta”, cioè al poeta idealizzato ma spesso reale, che non cede
alle lusinghe, che non si prostituisce neppure se in gravi situa-
zioni. Ritroviamo così la continuità con le orecedenti opere di
Giovanni Di Lena, voce di un Sud tradito, ma con il fondamen-
tale coraggio della verità e con il primato della poesia quale
grande fonte di vita civile e civilizzatrice.
Pantaleo Mastrodonato - Novelle Symposiache - Collana “Sym-
posiacus”
Il nostro autore situa le sue novelle nel passato, spaziando libe-
ramente da Tahiti all’Assiria, ma questo per un motivo ben pre-
ciso: redimere il passato, introdurre cioè la Verità Divina, farla
irrompere nei luoghi e tempi più lontani. Pantaleo Mastrodonato
trasforma la Storia, che può sembrare (o è) un discorso senza
senso declamato da un idiota- secondo il Bardo Inglese- nel-
l’unica storiografia che ritiene possibile: il percorso dell’essere
umano dalle tenebre alla luce spirituale. Per questo troviamo tutta
una serie di situazioni di rottura nella via obbligata nascita-vita-
morte: l’apparire dell’ Essenza Divina. L’aderirvi o meno deter-
mina le situazioni storiche, la libertà o la schiavitù.
RIVISTE RICEVUTE
*Nuova Impronta, Direttore Filippo Chillemi, casella post. 7-233,
- (00162) Roma. *Il Symposiacus, dir. resp. Pantaleo Mastrodo-
nato, via La Marina 51, 70052 Bisceglie (Bt) *Bacherontius, Dir.
Marco Delpino. via Belvedere 5, 16038 S.Margherita Ligure (Ge-
nova) tel. 0185.286167. *Presenza, diretta da Luigi Pumpo, via
Palma 89, 80040 Striano (Na). *Poeti nella Società, presidente Pa-
squale Francischetti via F. Parrillo 7, 80146 Napoli cell.
347.5536446, email: francischetti@libero.it. *Verso il futuro, di-
retto da Nunzio Menna, via Scandone 16, Avellino, tel.
0825.38269. *Il Convivio, diretto da A. Manitta, via Pietramarina
Verzella 66 95012 Castiglione di Sicilia. (Ct) *Fiorisce un Cena-
colo, fondato da Carmine Manzi 84085, Mercato S. Severino (Sa).
*Primo Piano, dir. resp. Andrea Italiano, via Madonna del Lume
5 - 98057 Milazzo (Messina). *Emozioni 15 Via Doria 5 - 18100
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LOGIA e conoscere le modalità di parteci-
pazione, puoi scrivere alla nostra Redazione,
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PIURO: TRA CATASTROFI
E CONSAPEVOLEZZA
Il 4 settembre 2018 ricorre il 400mo anniversario da un evento par-
ticolarmente triste, ma sovente dimenticato: la frana di Piuro. Tan-
tissime le fonti dell’epoca che ne parlano e che ci rendono partecipi
di quello che dovette accadere. Piuro oggi è un comune della pro-
vincia di Sondrio, confinante con il Canton Grigioni della Confede-
razione Elvetica. Nel 1616 Johann Guler von Wyneck ipotizzava
che il suo nome derivasse dal verbo plorare (lat. piangere) per le la-
crime versate dai suoi cittadini dopo che una disastrosa piena del
fiume Mera che aveva cancellato il vecchio borgo di Belforte.
Nomen omen, nel nome si serba il destino? Al termine d’agosto
1618 un periodo di pioggia incessante interessa questi luoghi, le
acque del Mera si fanno più veementi, la portata del corso d’acqua
aumenta. L’insieme dei cittadini di Piuro (le stime parlano di 900 o
1200 in totale) guarda al fiume con apprensione, memori di quanto
era accaduto a Belforte. D’un tratto morirono tutti, tranne qualche
unità, questa volta non per un nuovo straripamento, ma per il crollo
di una porzione del Monte Conto, a sud dell’insediamento. La frana,
con un volume di tre milioni di metri cubi di materiale, determinò
la distruzione totale del centro, una città inghiottita dalla tragedia in
pochi minuti di storia. I cittadini di Piuro sorvegliarono il fiume ma
non sorvegliarono la montagna. La frana e la morte degli abitanti di
Piuro ebbero vasta eco nell’Europa dell’epoca. Ci rimangono parec-
chie cronache del tempo che ce ne danno testimonianza e molte
sono state raccolte e trascritte da siti multimediali che preservano,
in maniera benemerita, la storia di Piuro. Tanto bella quanto fragile,
l’Italia deve fare quotidianamente i conti con il suo territorio che,
da un lato regala scorci impareggiabili, ma dall’altro costituisce una
fonte di rischio. Gli eventi sismici del 2016-2017 lo hanno ricor-
dato, come lo hanno fatto alcuni eventi calamitosi dell’anno 2018.
Ma non si tratta solo di storia contemporanea. L’Italia ha sempre
dovuto tenere in conto la sua vulnerabilità. Nasce l’idea di una va-
lorizzazione della storia delle catastrofi naturali che hanno interes-
sato la penisola italiana, anche prima della sua Unità.
Valorizzare cioè far studiare e raccontare, far comprendere e rendere
consapevole il popolo di quello che è successo e che potrebbe suc-
cedere ancora, renderlo partecipe dei rischi che provengono dal ter-
ritorio che lo circonda per apprezzarne ancora di più il suo
dinamismo e il rilievo delle azioni umane sul territorio stesso.
Sarebbe tempo, insomma, di lasciare da parte la scaramanzia e la
paura di parlare di un certo evento perché ‘potrebbe riaccadere’ e di
aprire le porte ad un serio processo di auto-consapevolizzazione di
noi italiani. Se davvero ci vogliamo bene e vogliamo in sommo
luogo il nostro bene, cominciamo almeno da questi, che rappresen-
tano rischi costanti, bombe ad orologeria. Quale scoppierà per prima
la prossima volta? Matteo Gentili
COORDINATORI DELLE SEZIONI
REGIONALI DEL MOVIMENTO GAETANO
SALVEMINI PER IL TRIENNIO 2018-2020
Lombardia: Ferruccio Ciavatta. Piemonte: Augusto Fo-
glietto. Liguria: Andrea Monteverde. Trentino Alto Adige:
Tullio Dallapiccola. Veneto: Eugenio Morelli. Toscana: Ro-
berto Manescalchi. Marche: Matteo Gentili. Lazio: Emiliano
Caruso. Abruzzo e Molise: Leda Panzone Natale. Campania:
Giovanni Nigro. Basilicata: Giustino Setteducati. Puglia: Na-
tale Ventrella. Calabria: Michele Biafora. Sicilia: Adalgisa
Biondi. Sardegna: Anna Maria Chirigoni.
I Soci del Movimento sono invitati a proporre le varie forme
di collaborazione ai predetti Coordinatori scrivendo alla e-mail
lattualita@yahoo.it , con particolare riferimento agli eventi ar-
tistici e culturali del Maggio Uniacense.
(segue da pag. 1) A Diamante il Mediterraneo Festival Corto
IN RUSSIA
Si sono svolte il 28 luglio scorso, a Mosca, le celebrazioni per
il 1030mo anniversario della conversione al cristianesimo delle
antiche tribù slave del Rus’ di Kiev. Tutto all’ombra della gigan-
tesca statua di 24 metri del principe Vladimir I di Kiev, il fautore
della conversione, che per alcuni storiografi sarebbe stata una
abile mossa politica per garantire ai territori dell’epoca una
maggior vicinanza all’Europa cristiana.
Ai piedi della statua il clero ortodosso, che ha intonato inni,
mentre facevano il loro ingresso le due personalità più impor-
tanti della Russia di oggi: il presidente, Putin, e il patriarca di
Mosca, nonché capo della chiesa ortodossa di Russia, Kiril. La
processione sembrava richiamare i due attributi principali che
presenta la statua del principe slavo: la croce e la spada, la re-
ligione e il governo della cosa pubblica, il capo di Stato e il capo
della Chiesa cristiana di Stato. L’accostamento ‘politica-chiesa’
non deve destare meraviglia, soprattutto in paesi ortodossi, in
cui, da secoli, la chiesa locale è anche chiesa nazionale.
I paramenti liturgici di prelati e monaci e i fazzoletti che copri-
vano i capelli delle donne, si mescolavano alle giacche e alle
cravatte dei rappresentati del mondo politico russo. Numerosis-
simi i cittadini russi accorsi per ascoltare le parole delle due
personalità e festeggiare, alle porte della Piazza Rossa, all’om-
bra del Cremlino. Il primo a prendere la parola è stato Kiril. Un
elogio del principe Vladimir, della sua saggezza, della sua tra-
sformazione, dopo aver conosciuto la religione cristiana e la sua
dottrina, da personaggio cattivo a personaggio buono e gene-
roso.
Poi un richiamo all’importanza della scelta di conversione come
passaggio dalla falsità del paganesimo alla verità divina del cri-
stianesimo e a giusti ideali. Ideali che, secondo l’anziano pa-
triarca, appartenevano e appartengono ancora oggi alla Russia,
come la libertà e la pace.
Infine un richiamo alla omonimia fra il principe e lo stesso Putin
e a quest’ultimo una benedizione per la riuscita delle sue atti-
vità. Presa la parola Vladimir Putin per un breve discorso, egli
ha richiamato l’importanza della conversione per la nascita
della Russia e l’unità dei popoli russi. Ha parlato della rilevanza
della scelta del cristianesimo da parte degli avi; ha ricordato che
l’ortodossia ha portato avanti attività che sono state punto di
partenza per la costruzione dello Stato e della identità nazionale.
Attività difficili ma che la cristianità russa ha compiuto e per
cui lo Stato le è ancora riconoscente.
La celebrazione del 1030mo anniversario dalla
conversione di Vladimir I di Kiev e delle anti-
che tribù slave è avvenuta a breve distanza da
un altro anniversario, il 17 luglio: il centesimo
dalla barbara uccisione dello zar Nicola II, Ale-
xandra Fedorovna e i loro cinque figli. Sessan-
tamila i fedeli accorsi per onorare i Romanov, oggi
considerati santi dall’ortodossia russa. Matteo Gentili
APPELLO AD ADERIRE AL COMITATO
PER LA DEMO-RANDOM-CRAZIA
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trata su una introspettiva, con dibattiti, proiezioni e convegni, su

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LUNEDÌ ore 09.00 - Ginnastica: ore 11.00 - Ballo: ore
17:00.
MARTEDÌ ore 09.30 - Yoga: ore 18.00 - Computer.
MERCOLEDÌ ore 09.00 - Ginnastica: ore 11.00 - Ballo:
ore 16:30 - Bigiotteria
GIOVEDÌ ore 17.00 - Corso di pittura acquarello.
VENERDÌ ore 16:30 - Inglese: ore 18:00 - Ginnastica:
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Sono aperte le iscrizioni al Corso di Acquerello. Rivolgersi
alla Pro Loco di Fonte Nuova (Roma), via delle Mimose 1
(tel. 06.90024555) ogni giovedì dalle ore 17 alle ore 19.
un tema e un personaggio di attuale importanza e a rilevanza na-
zionale; la seconda serata è stata dedicata in parte ad un talk dal
tema “Cinema e Social”, con la partecipazione di esperti del set-
tore, in parte alle proiezioni e premiazioni di alcuni dei film vin-
citori del Festival; la terza serata ha previsto le proiezioni e le
premiazioni dei restanti film vincitori del Mediterraneo Festival
Corto. Lo scopo del Festival è quello di promuovere la forma
espressiva e artistica del cortometraggio di autori e case di produ-
zioni indipendenti, operanti non solo nell’area mediterranea ed
anche nel corso di questa edizione gli organizzatori hanno cen-
trato l’obiettivo.
Protagonista dell’assegnazione del “Premio Stampa”, per il terzo
anno consecutivo, è stata la testata giornalistica online “MAT-
CHNEWS” collegata al periodico “L’Attualità”, diretto dal prof.
Cosmo G. Sallustio Salvemini. Il premio è stato assegnato al film
“Il regalo di Alice” scritto e diretto da Gabriele Marino interpre- OLTRE 59.000 ADESIONI
tato dagli attori Valentina Carneiutti, Lino Guanciale e Ilaria Por- Fino ad oggi sono pervenuti alla redazione di questo Periodico
celli. La commissione del festival, designata e composta anche 59.127 moduli di adesione al Comitato Nazionale per la Random-
dagli organizzatori e avente per Presidente di giuria crazia firmati da lettori residenti in Italia e all’estero.
l’attrice Sarah Maestri, ha effettuato la selezione delle opere
iscritte ed ha decretato le opere vincitrici. Tutte le opere premiate Li ringraziamo per la grande sensibilità dimostrata verso la madre
o segnalate sono state proiettate nelle serate conclusive che si di tutte le riforme istituzionali e li invitiamo a promuovere nuove
sono tenute nei giorni 31 agosto, 1 e 2 Settembre 2018 a Diamante adesioni. L’unico scopo di questa iniziativa del Movimento Sal-
(CS), appositamente dedicate. Per la sezione Scuole, è stata isti- vemini è quello di revisionare la Costituzione, obsoleta in molti
tuita una commissione di alunni delle classi medie e/o superiori articoli, per edificare una società di cittadini onesti governati da
che hanno decretato il film vincitore. Antonio Bartalotta galantuomini. Il Consiglio Direttivo
N. 9 - SETTEMBRE 2018 LETTERATURA E VARIE L’ATTUALITÀ, pag. 7

INVITO AGLI ARTISTI E AGLI OPINIONISTI SUL VERSANTE AMMUFFITO

E’ in corso di stampa il nuovo libro di Cosmo G. Sallustio Salvemini “Epuloni e Lazzari” (Analisi
storica dei fattori che determinano le disuguaglianze economiche tra le persone e tra i popoli. Pro-
posta di ridurre il divario tra ricchissimi e poverissimi).
Come avvenuto per le precedenti pubblicazioni, gli artisti e gli opinionisti possono inserire le loro
opere e riflessioni, prenotando entro il 30 ottobre una o più pagine del libro. Ciascuno degli inser-
zionisti avrà in omaggio almeno trenta copie. Il simbolico contributo-stampa è di euro quaranta per
pagina, da inviare alla nostra redazione mediante bollettino di c/c postale, n. 1032746719, a favore
del Movimento Gaetano Salvemini.
La data ed il luogo della conferenza-stampa per la presentazione del libro verranno specificati nel
numero di novembre-dicembre di questo giornale.
UN LIBRO DI MORELLI PER SMASCHERARE
LE IPOCRISIE DEI POTENTI
Quando il principio del sapere detta la dottrina delle verità in fun-
zione a ciò che si vive direttamente o indirettamente, ma, che co-
munque è in ragione al giusto, l’essere umano è più che
soddisfatto anche perché nell’insieme vi sono logiche che non
possono mutare il senso delle cose. Eugenio Morelli, scrittore
nel tempo libero, ma professionista medico, assembla in questo
breve testo tutta una serie di epigrafi di vita, laddove il senso ana-
litico delle cose che coinvolgono gli uomini, ci fanno capire l’altra
facciata della medaglia. Pagine di rotocalchi quotidiani e di di-
spense dove la notizia è più che mai autentica e si lascia leggere
anche per la vena dell’Autore, sempre attento a ben motivarle per
un giusto fine del signor, più che mai noto, dal nome «NES-
SUNO»... Certamente nell’animo di questo signore vi è lo spirito
di chi lavora in modo sacrosanto per conquistarsi da vivere, di chi
cerca con coraggio dí far pesare la bilancia in modo equo, di chi
deve esistere nell’eternità di questa terra per far fronte a quelle
leggi che rappresentano la vera Costituzione del nostro Paese. Un
documento, quello di Eugenio Morelli, che deve segnare il passo
degli uomini verso traguardi conquistati non solo con il sacrificio,
ma con coscienza e dignità. L’ambiguità, oramai, è già in pensione
e se i veri uomini del potere sono dei grandi saggi, non devono in-
correre in strategie per vincere le loro battaglie, devono buttare
giù le maschere e far risorgere la propria autenticità, quale essenza degli Uomini. Gianni Ianuale
DELL’ESISTENZIALISMO NON SI TENTA L’ORIGINALITÀ
“Il Fondo e l’onda” di Davide Puccini (Nomòs edizioni) è un libro che tenta spiragli poetici all’in-
terno dell’ipotassi, del linguaggio colloquiale di ultima generazione. Le “epifanie” citate da Ales-
sandro Fo nell’introduzione, richiamano gli ermetici (Montale) e soprattutto Pascoli, ma “lasciano
il tempo che trovano”, non supportate da un senso di rinnovamento, ma da quel complesso signifi-
cato molto spesso fruibile a un pubblico colto, in grado di fruirlo. In sostanza alla “massa incolta e
affamata”, al lettore comune penso che interessi poco il gioco infantile del Puccini, le “sue palline
di vetro” o “La giostra” che richiama il nostro mondo perduto dell’infanzia (di Pascoliana ascen-
denza) colto, però nuovamente, all’interno di una visione solipsistica che gira a vuoto. L’idea è
quella di aprire il colloquiale al poetico: un’idea comune al versante esistenziale, ormai diventata,
però, ripetitiva e ammuffita. La poesia, cioè, non esce fuori a cogliere i “reali problemi della massa”,
non si fa portavoce, né istigatrice, di cultura, non tenta rischiando il versante letterario della trasmis-
sione, non dà, in sostanza, “pane di Cultura” alla gente affamata e incolta. Quindi “girano le palline
del Puccini a vuoto”, all’interno di un esistenzialismo di maniera, dentro il comune desiderio“di una
poesia come visione dei propri stimoli esistenziali, colti nella fugacità della vita e nella privatizza-
zione di immagini, che non si prefiggono alcuno scopo, se non quello di evidenziare, ancora, il
vuoto e l’impotenza del messaggio lirico.
(da “Sulla Poesia e Sull’Arte”, Susanna Pelizza, Amazon.it costo 0,99)
IL C ONCORSO
(racconto)
Nadia aveva letto su un giornale femminile a tiratura nazionale il bando di un concorso. Per il vin-
citore c’era in palio l’assunzione presso la Redazione del giornale. Pensò che una semplice com-
messa come lei non avrebbe potuto competere con persone colte e qualificate. Fu presa da forti
dubbi. Partecipare o no? La sua passione era sempre stata quella di comunicare non soltanto le no-
tizie ma anche le sue emozioni. D’altronde, aveva avuto un sogno premonitore in cui lei avrebbe
partecipato ad una competizione ed avrebbe vinto. Ed allora, perchè non tentare? “La fortuna aiuta
gli audaci” dicevano gli antichi. Si mise all’opera. Rilesse attentamente il bando del
concorso. Sulla base dei consigli forniti da autorevoli esponenti della Casa editrice
cominciò a scrivere. I pensieri si accumulavano, la penna volava. Lesse e rilesse
la sua opera e, dopo mille titubanze, la spedì. Ansiosa, restò in attesa di risposta
per qualche mese. Nel frattempo, continuava ad andare al lavoro per essere eco-
nomicamente indipendente. Finchè, un bel giorno, esaurita ogni speranza, rice-
vette una raccomandata da quel giornale. Era stata convocata per ricevere il
premio. Non le pareva vero. Si era classificata al primo posto. Il cuore di Nadia
esplose di gioia; le sue gambe tremarono per un istante. Percepì che da quel giorno
la sua vita sarebbe cambiata in meglio e ringraziò il destino. Angela Libertini

“CON UN PIEDE NELLA FOSSA”,

PONZA: UNA STORIA DI BELLEZZA E POVERTÀ EDITO DA L.B. (BARI)
Nell’estate 2017 ho scoperto Ponza. Girando per l’isola dai panorami spettacolari mi sono fermata
al quartiere Le Forna, dove spicca una piccola chiesetta. Entrando nella chiesa di Santa Maria As- Venerdì 13 luglio 2015 si è tenuta presso la magnifica sala terrazza del Fortino Sant’Antonio di
sunta a Le Forna sono rimasta colpita, nel mese di agosto c’era all’interno uno splendido presepe Bari la presentazione del libro, sulla storia della mafia barese, dello scrittore Stefano De Carolis,
che ricostruiva con minuzia di particolari e cura una contrada scomparsa così come è rappresentata brillantescrittore e giornalista pugliese, nonché Brigadiere dei Carabinieri. Con quest’opera lette-
nella chiesa. Grazie a Giuseppe Cristo nativo di Ponza ho iniziato ad addentrarmi nella complessa raria, dal tiolo forte, ha voluto far luce su inediti ed esclusivi fatti storici legati alle dinamiche ma-
e controversa storia dell’isola che mi ha fatto molto riflettere. In origine molti abitanti erano con- lavitose dei primi clan pugliesi. L’autore, dopo una scrupolosa ed audace ricerca, ha portato alla luce
tadini o pescatori e la povertà era un fenomeno molto sentito. Dagli archivi di Cinecittà, dal Giornale della sfera mediatica un importante reperto storico-giudiziario, che è possibile definire come il
luce B1539 del 28/06/1939 vediamo come durante il periodo fascista, parlando di autarchia, iniziò primo pizzino della storia della giustizia italiana, ovvero, un fazzoletto scritto ed autografato da
lo sfruttamento dei giacimenti scoperti di bentonite bianca e caolino, per una quantità stimata milioni uno dei primi boss baresi (l’importante reperto, nel quale è riportato il testo di un’antica canzone,
di tonnellate, che diede lavoro a 300 persone tra operai e naviganti. Nello specifico la bentonite ha è stato mostrato al pubblico presente grazie al nulla osta delle Autorità competenti). Il testo lette-
avuto diverse possibilità di impiego dalla creazione di acciaio, carta, porcellana. rario, che è stato introdotto dal Procuratore di Bari, Dott. Giuseppe Volpe e commentato dal mo-
Lo sfruttamento, che è durato decenni, ha inferto grandi ferite all’isola e ha rischiato di spaccarla deratore e noto giornalista Lino Patruno e dal Generale Giovanni Cataldo (Comandante della
in due, ed inoltre ha generato conflitti e un clima quasi da “guerra civile”, con il Comune occupato Legione Carabinieri Puglia). Altri interessanti interventi ed apprezzamenti, sono stati espressi dal
da parte di circa 90 maestranze della cava in contrasto con la popolazione di Le Forna, come ripor- Vicesindaco Pierluigi Introna, dalla direttrice dell’Archivio di Stato Antonella Pompilio e dai
tato dal libro “L’isola” di Bixio (pseudonimo di Antonio Feola), geometra in pensione, nato a Ponza grafologi forensi Giuseppe Santorelli e Vincenzo Caiazzo. L’iniziativa, patrocinata dell’Arma dei
nella contrada La Piana. Le posizioni degli stessi isolani sono controverse riguardo la SAMIP, la so- Carabinieri, ha ricevuto l’apprezzamento del Comandante Generale Gen. Giovanni Nistri. Non
cietà mineraria che sfruttò la cava. C’è chi parla di intimidazioni e sfratti da parte dei dirigenti della poteva mancare, in questo importante simposio storico, tenutosi in una meravigliosa location, uno
società. C’è chi ha una posizione più favorevole verso quest’ultima, perché in condizioni di povertà dei personaggi più attuali della scena letteraria criminologica contemporanea, Nino Melito Petro-
estrema la Società ha portato lavoro ad alcune famiglie e ha fatto le strade, per poter trasportare il sino (pronipote del celebre poliziotto italo-americano Joe Petrosino e consueto ospite d’onore della
materiale, che prima mancavano. Molte case furono spazzate via dalle ruspe, ci fu un esodo da parte Rassegna Artistica L’Arte del Nuovo Rinascimento). Nico Valerio
degli abitanti dell’isola, molti furono i morti di silicosi dovuti agli scarichi dei forni, altri resistettero
e difesero l’isola.
Un’isola splendida con delle potenzialità turistiche enormi, sfruttata fino a quasi distruggerla. Tra
gli isolani c’è chi difendeva chi si avvantaggiò delle ricchezze di Ponza. Talmente era elevata la po- INVECCHIARE INSIEME
vertà che qualunque lavoro era una salvezza, permetteva la sopravvivenza di diverse famiglie e la Invecchiare insieme…una frase che attualmente fa ridere i giovani, ma nella mia famiglia per gen-
costruzione di infrastrutture. Quanti abusi e danni si possono fare quando si trova davanti una si- erazioni si usa essere cosi. Amarsi rispettarsi, rispettare i desideri del proprio marito e della moglie.
tuazione di disperazione e un livello culturale che non permette di potersi far sentire, di rendersi Si anche nelle piccole cose, fare colazione insieme, viaggiare nei luoghi dove a tutti e due piace, us-
conto delle ingiustizie e di difendersi. Spero che le nuove generazioni investano in azioni sostenibili cire, fare lunghe passeggiate, avere gli stessi interessi, ridere delle stesse cose, capirsi senza parlare,
che valorizzino l’isola di Ponza, una tale bellezza naturale deve essere rispettata. Laura Cardia tutto questo si ottiene dopo un lungo e sereno matrimonio. Saper invecchiare insieme ed accettare
le rughe del proprio compagno, le sue piccole perdite di memoria e lui di sorridere alle rughette di
CIAK, SI GIRA! sua moglie è qualcosa che aiuta a stare insieme felici. Certo la vita è fatta di alti e bassi, ma occorre
prendere tutto con filosofia. La vita ci presenta sempre dei nuovi traguardi o dei nuovi ostacoli, ma
spetta a noi saperli superare. La mia vita insieme a mio marito è sempre frizzante, perché noi lavo-
Alta Roma ha scelto per la ma- cane che frequentano le atelier vive fra Roma e Milano, allievo riamo insieme da sempre. Divertenti le nostre discussioni su nuovi progetti o idee che stiamo svilup-
nifestazione estiva , di sfilare tra romani: le sorelle Fontana, Fer- dello IED poi appena diplomato pando, anche questo rende vivo il nostro matrimonio, se no sarebbe uguale agli altri. Lavorare,
le scenografie della mitica “CI- nanda Gattinoni, Roberto Ca- da Fendi. viaggiare, inventare, cucinare, creare in qualsiasi settore cose nuove ci rende la vita più solare. Se
NECITTA’”. In anteprima sfila pucci. Ecco dunque il Al Chiostro dell’Angelicum la coppia non fosse in grado di saper invecchiare con dignità, sarebbe tragico, perché non c’è niente
Sabrina Persechino al Palazzo documentario “la moda proi- per l’edizione n. 4, il Creative di più penoso, di un anziano che si mette a giocare a fare il giovane. Il nostro matrimonio è sempre
delle Esposizione, una folla nu- bita”, Roberto Capucci e il fu- District presenta 6 talenti emer- stato costellato di donne che facevano finta di essere mie amiche per poterlo corteggiare il mio
merosa per ammirare l’ultima turo dell’alta moda, di Ottavio genti. Il progetto è frutto della uomo. Purtroppo quando una donna è visibile capita spesso di trovarsi in donne frustrate, mediocri,
sua creazione “geometric Pat- Rosati. Dedicato a uno dei collaborazione tra il fashion pro- intriganti e da poco che cercano di intrufolarsi nella nostra vita. Essere visibili crea in questa cate-
tern” ispirato alla “GRECA” grandi protagonisti della culture ducer. Antonio Falanga è la goria di donne, tanta invidia e cercano di distruggere quello che per anni la coppia ha costruito.
quel segno irregolare, ripetitivo internazionale, il film racconta il brand manager Grazia Marino, Conosco molte donne geniali, attaccate da queste mentecatte. Questo è lo scotto del successo, attirare
fino all’ossessione orizzontale e sarto che ha esposto nei grandi presenta Cinzia Malvini. parassite…. Più loro sono donne di successo …più donne da poco cercano di infilarsi nella loro casa.
verticale. “Cutting architeture” musei del mondo, ed è stato con- Alla settecentesca biblioteca Non posso fare ne nomi, ne descrivervi le storie che conosco, purtroppo questo è il rovescio della
la chiamato la stilista. Seconda siderato “il migliore creatore Casanatense tra libri antichi e medaglia, essere felici da tanto fastidio. Non fate caso, ignoratele, come diceva la mia amica Flora
stagione per showcase negli della moda Italiana”. Fra i cele- preziosi sfila il stilista libanese Volpini e andate avanti per il vostro percorso di vita. Si ignorate tutti quelli che cercano di infilarsi
studi di Cinecittà, il progetto bri modelli degli “abiti scultura Robert Abi Nader amatissimo nella vostra vita, vi invidiano ..meglio invidiati che compatiti. Tutto questo è il segno del vostro suc-
promosso con successo “il modello Oceano realizzato dalle principesse alle first lady. cesso e della loro povertà di spirito. Continuo il mio percorso sorridendo alla vita con il mio uomo.
Altaroma e ICE, agenzia che con 200 m di seta. Nell’incredi- La sera “iconoclasti” lo stile di Vi auguro di riuscire anche a voi in una impresa del genere con tanta gente priva di valori, dove con-
presenta 60 realtà, frutto dello bile scenario dei palazzi dell’an- Rafaelle Carrà nell’opera di tano solo il denaro, i viaggi, l’apparire e non l’essere. Anna Maria Ballarati
scuting e di accurata selezione, tica Roma imperiale, è andato in costumisti e stilisti; la rassegna
nato per dare visibilità e mettere scena “un tributo a Renato Ba- curata da Fabiana Giacomotti
in contatto nuovi mondi del “li- lestra” dal debutto ad oggi sotto e celebrata come un vero party Vogue Italia, premia le vincitrici lizzo di filati ricavati da materie rella presso l’ambasciata Indo-
festyle” italiano con stampa, una pioggia fitta, hanno sfilato con le selezioni musicali del Dj Simona Marziali e Maria prime presenti in natura. La di- nesiana ricevuti dall’Ambascia-
operatori del Trade e Byer na- dal primo modello del 61 “un ta- Sergio Tavelli. Poi ci sono i gio- Turri Ferro durante la sfilata segner napoletana Daniela Da- tore S.E. Esti Andayani e sua
zionali e internazionali. lismano blu” al principesco vani stilisti vincitori delle prece- dei finalisti. Sul set dell’antica nesi con la collezione: “Arte moglie, nei saloni e nel giardino
Dopo anni di affermazione nella abito appena realizzato per l’oc- dente selezioni del “who is on Roma imperiale sfilano: Abed sartoriale partenopea”. Poi sfila della residenza per la sfilata
realizzazione di una linea di casione. Una grande soddisfa- nxt”: Soocha, Miahadani, Edit Mahfouz da Beirut: presenta 30 Silvia Nobili con 15 abiti estratti “Summer fashion, appunti di
Pret-a-porter e una di gioielli zione per il Maestro che ha Marcel, Marianna Cimini, Noi capi della collezione cultur dalla collezione “SOGno” che couture”.
Silvio Giardina presenta la sua compiuto 94 anni, il Mibact ha Multiple di Anna Francesca “Soul enchantment”. s’ispira alla Roma imponente Nei vari spazi del palazzo: espo-
collezione “HC #03 - Lovers” avviato l’iter necessario per di- Ceccon. Un abituè delle passerelle di mentre per Guisy Domini nei sizione Tele Koefia, drapeggi
giocando sulla suggestione di un chiarare l’archivio della sua In collaborazione con Altaroma, Roma. La maison moscovita suoi accessori Gujoux pezzi con tessuti batik e anche labora-
tema: L’Amore, il desiderio di moda del 900 di interesse sto- Portugal Faschion presenta una Bailiss scoperta dal faishon cu- unici realizzati a mano utiliz- torio di batik con insegnanti.
apparire unici agli occhi del- rico, particolarmente impor- sfilata collettiva di 5 nuovi dise- rator Veronica Sheynina pre- zando pietre dure, perle naturali, Dopo il cocktail, la premiazione
l’amato. E’ nel periodo della tante. gner portoghesi vincitori del senta 15 outfits della collezione cristali montati con diverse tec- nell’ambito del progetto “Lectra
“Hollywood sul Tevere” degli Al “Maxxi” lo stilista Marco “Bloom Contest 2018”. La 14° “fantasie improvvisate”. Da niche. Serata eccezionale del- – Koefia Balenciaga Project”
anni 50 che i giovani della na- De Vincenzo dice: “amo tutto edizione di who is on next pro- Roma Emilio Ricci presenta 13 l’Accademia Koefia per il migliore studente 6 mesi
scente moda italiana, acquisi- ciò che luccica, come una gazza getto per la ricerca di nuovi ta- abiti della collezione ecososte- organizzata dal direttore Gio- presso famose case. Ecco i
scono respiro internazionale ladra – sono il re del Lurex mul- lenti della moda, frutto della nibile intitolata “My natural vanni Di Pasquale e Bianca nuovi maestri della Haute Cou-
grazie alle grandi dive ameri- ticolor”. Il stilista messinese collaborazione tra Altaroma e dream”, realizzati con fibre e co- Cimotta lami con la collabora- ture.
lorazioni naturali grazie al uti- zione di Elettra Pignatelli Ca- Françoise Vercruysse
L’ATTUALITÀ, pag. 8 MEDICINA E ATTUALITA’ VARIE N. 9 - SETTEMBRE 2018

LA NEUROSENTINELLA AMIGDALA PROMUOVERE L’EDUCAZIONE SANITARIA

L’ammonimento del biblico profeta Osea (“Chi semina vento raccoglierà tempesta”) vale anche
per l’educatore che dovrebbe, essere in grado di evitare interazioni con lo Stato dell’Io Genitore
Critco (v.la locuzione dell’Analisi Transazinale: Stati del’Io). Per la sopravvivenza, ogni vivente -
più visibilmente del mondo animale - si trova come in un perenne stato d’allarme, tanto più quanto
meno alternative per evitare un pericolo: si pensi alla prontezza reattiva degli insetti alati. Nell’ap-
parato neuro-psichico umano lo stato di allerta viene attivato, all’occorrenza, mediante l’amigdala,
facente parte del sistema d’allarme, alias centro della paura che scatena reazioni di lotta o di
fuga. Per inciso, ove queste due reazioni vengano bloccate, le relative quote bioenergetiche mo-
bilitate, se non verranno sufficientemente e altrimenti smaltite, si rischierà il loro accumulo patogeno
(V. fenomeni da overloading). Il cucciolo d’uomo, che si trova naturalmente in una condizione di
’ fisiologica insufficienza dell’Io, quindi di massima vulnerabilità, si mostra tanto più appagato,
quanto più si trovi a contato con la madre come parte rassicurante di sé, percependo la sua presenza,
anzitutto, con l’olfatto. Ogni interruzione di tale rassicurante rapporto rischia di allarmare il Centro
della paura (l’amigdala) e sopperisce, fino a un certo punto, il ciucciotto (v. pure oggetto transa-
zionale). Il distacco, inteso come processo verso un’autonomia socializzata (non alienante), potrà
avvenire molto gradualmente: la gradualità del passaggio da un equilibrio relazionale a un altro
che non comporti una perdita dei vantaggi precedenti costituisce una fondamentale condizioni di
crescita eco- psico-sociale. Le prestazioni parentali catalizzanti le potenzialità evolutive del/la pic-
colo/a, aiutando lo sviluppo della “fiducia di base” (Erikson), come ben costruite fondamenta di
una casa, costituiscono una preziosa premessa per la costruzione della personalità e lo sviluppo
delle sue valenze relazionali.
Un’assenza dell’accudente sarà tanto meglio tollerata quanto più affermata sarà la fiducia e quanto
più il piccolo avrà appreso che la sua parte rassicurante sia in qualche modo presente, disponibile
e pronta a ripresentarsi a un suo minimo cenno: Freud vide come simbolo materno l’oggetto che
un bambino di un anno e mezzo, giocando, faceva scomparire e riapparire ripetutamente (v. “coa-
zione a ripetere”) . una specie di allenamento per l’Io per sopportare le momentanee assenze della
madre?. Poiché, a dirla con l’autore della Gerusalemme Liberta, Torquato Tasso: “… l’aspettar del
male è mal peggiore forse che non parrebbe il mal presente”, nell’apparato neuro-
psichico del/la piccolo/a, non sopportando un’ansiogena assenza della madre
vissuta come perdita della sua parte protettiva, quindi esasperante la sua sen-
sazione di vulnerabilità, non potendo né fuggire né lottare e neanche comu-
nicare verbalmente il proprio stato di disagio, come rischiando, in extremis,
il tutto (all’insegna di: o la và o la spacca!), scattano reazioni per la verifica
mediante comportamenti provocatori, al fine di sapere una volta per tutte se
quella persona di cui si fida(va) sia ancora dalla sua parte oppure contro cui
dovrà difendersi, magari, lanciando una specie di S.O.S, mediante un pianto
disperato. In definitiva, chi è nel ruolo di accudente o/e di educatore, dovrà es-
sere in grado di decodificare (o di ricorrere a chi lo sia) messaggi “in codice” sel-
l’accudito, in vario modo veicolati (v. pure sul sito: www.pierluigilando.net l’intervista che rilasciai
a Daniele Passanante: Capricci come messaggi). Pier Luigi Lando
OSTACOLI ALL’EMANCIPAZIONE SESSUALE
La segregazione sessuale di rito in alcune tribù, in coincidenza con l’età puberale, in forme più o
meno rigide, in era pre-sessantottina, era di regola tra i due sessi anche presso le nostre popolazioni.
Nonostante la proclamata ed esibita rivoluzione sessuale, una certa frizione (ruggine) fra le due
metà del cielo, più o meno in sordina, subdolamente strisciante, sia pure all’insaputa di ambedue i
partner, pare che permanga tuttora: come quasi in tutti i rapporti interpersonali, un certo grado di
competizione per la leadership insidia anche i rapporti coniugali, senza, normalmente, generare
problemi di continuità del rapporto, fintanto che non raggiunga livelli di conflittualità dirompente.
La conflittualità coniugale problematica potrà trovare l’origine in conti da regolare tra i sessi, a loro
volta, dovuti a esperienze frustranti subite in seno alla famiglia di origine: lei nei rapporti con le fi-
gure maschili; lui, specialmente, con la madre “colpevole”, per non essere stata del tutto sua: ge-
nerando dei rivali, ma pure per essere stata più dedita al partner, al lavoro, a hobby ecc. Sia l’uno
che l’altra potranno riversare sui figli conti da regolare da conflittualità già avute con fratelli e so-
relle. I rapporti in seno alla famiglia di origine possono essere animati da conflittualità, tanto più
quanto più l’Io di ciascuno sia carente, affamato di prestazioni parentali.
Di più a dimensione sociale, in atto, sembra che l’emisfero del mondo femminile sia in affanno nel
confronto con quello maschile, specialmente per le posizioni di potere, le eccelse e ben note geniali
capacità dimostrate dai maschi in campi che vanno da quelli artistici a quelli scientifici. Dalle stesse
donne è stigmatizzata questa tendenza “femminista” di volersi affermare “maschilmente”.
Andrea Lando
E’ ancora il caso di valutarne l’importanza? Essa è parte integrante della salute. Potrebbe sembrare
una inutile necessità per il fatto che ogni giorno, tramite tutti i mezzi d’informazione sia su carta
stampata sia su sistemi telematici, siamo letteralmente bombardati da notizie riguardanti la salute.
Molte volte la disamina dei problemi, per motivi di spazio e di tempo non validate dalla Federazione
dell’Ordine dei Medici, è incompleta, determinando incomprensione. Volendo considerare che in
Italia ci sono circa ventiquattro milioni di malati cronici e che nel nostro Paese si vive più a lungo
dopo il Giappone, questa problematica dell’educazione sanitaria non può essere sottovalutata. La
spesa sanitaria, nel tempo, aumenterà per diversi motivi; potremmo sostenere questo onere così
gravoso? Il 75% dei bilanci regionali riguarda l’assistenza sanitaria. Nel momento in cui l’assistito
giunge al Pronto Soccorso o si siede davanti al medico la sconfitta riguarda il paziente, il medico,
lo Stato. Per ridurre questa evenienza è indispensabile la prevenzione. Tutti ne parlano, molte as-
sociazioni pubbliche e di volontariato operano in questo ambito in modo lodevole.
Ma alla luce dei fatti tutto ciò non basta. In diversi consessi internazionali son-o state indicate le
linee programmatiche da tracciare per il problema dell’educazione sanitaria. In primis la scuola,
luogo dove si apprendono conoscenze in ogni campo dello scibile, e dove si possono condizionare
stili di vita e comportamenti, istituzione che è in grado di trasmettere il sapere tramite insegnanti
dotati di professionalità e competenze. In questo ambito, quindi, si possono inserire argomenti di
educazione sanitaria di ogni ordine e grado scolastico. Attualmente le informazioni sulla salute
hanno riguardato conoscenze e modelli educativi tradizionali, come il consumo di alcool, droghe,
fumo, le problematiche sessuali, è aumentata l’informazione ma non si è inciso sul cambiamento e
sul comportamento, con scarsi benefici sulla salute. Ora, viste le risultanze, è necessario sviluppare
processi educativi moderni alla luce delle diverse morbilità e dei nuovi mezzi diagnostici, e di cura.
Sono già presenti cure non più legate al farmaco. Queste metodologie moderne di diagnosi e cure,
anche se l’obiettivo è quello di dare dei rudimenti, non possono essere delegate solo ai mass-media
ma necessitano di sviluppare nello studente la nuova coscienza sanitaria.
Nel contesto dei diritti e doveri del medico e del cittadino secondo l’O.M.S. vanno sviluppate nei
giovani, e contestualmente nelle famiglie, competenze in un quadro multidisciplinare e non solo sa-
nitario. A questo riguardo i Comuni cooperando tra i diversi settori delle dovrebbero essere i pro-
motori di questa politica e non aspettare che dall’alto giungano proposte. Franco Di Fabio
RIPOSO PSICOFISICO O FUGA DA SE STESSI?
Ho notato nella mia soggettività, che la stagione estiva e la relativa tradizione vacanziera mettono
in evidenza annualmente, a dispetto di ogni proposito riformista, l'obbligo sociale delle ferie. Sia
individualmente che a livello istituzionale o corporativo o di esercizio pubblico, tranne pochissimi
casi, la chiusura per ferie non solo non significa un salutare riposo psicofisico ma sempre più spesso
equivale ad un vero e proprio trasferimento di se stessi il più lontano possibile dalla solita quotidia-
nità. Se andiamo a fondo della questione si può arrivare alla non allegra conclusione che non solo
non abbiamo un impeto realmente riformista ma non accettiamo nemmeno la nostra mediocrità ten-
tando quasi disperatamente di andare a nasconderla magari alle Bahamas dove acque cristalline pa-
radossalmente riescono a non far vedere la nostra vigliaccheria che si specchia nell'acqua. Ma questo
è ancora niente se si considera che, dopo poco tempo dal ritorno a casa, un lieve malessere induce
spesso a chiamare la Guardia Medica e ad astenersi di andare al lavoro imponendo al medico una
diagnosi che mascheri la propria poca voglia di fare.
Forse noi italiani siamo grandi riformisti ma bidoni al prossimo, compreso il medico che quando le
cose non vanno nel verso giusto deve sobbarcarsi l'onere di sciogliere una matassa psicologica ed
interiore causata da una sempre maggiore assenza di leale ed impegnativa analisi introspettiva.Vero
o falso? Eugenio Morelli
PER UNA FILOSOFIA DELL’INTER-CULTURA
Oggi sotto l’etichetta di “studi interculturali” viene pubblicato un enorme numero di saggi che en-
trano subito in argomento come se la nozione di “intercultura” fosse una cosa ovvia. Quindi non pos-
siamo non vedere con favore il risvegliarsi dello spirito critico che fa sorgere qua e là testi di
“filosofia della intercultura” dove – nei casi migliori – ci si comincia a interrogare sulla nozione
stessa di “intercultura” (vedi per esempio il significativo saggio di Marcello Ghirardi, “Filosofia
dell’interculturalità”, Morcelliana, 2012). Ma non basta chiedersi se e come sia possibile qualcosa
del genere – questione niente affatto scontata visto che parlare di qualcosa come l’intercultura po-
trebbe addirittura non avere senso. Infatti anche quanti si interrogano criticamente sulla quasi-no-
zione di “intercultura” di solito dimenticano – come se si trattasse di cosa ovvia – di mettere in
questione il concetto stesso di “cultura”. Questa dimenticanza è molto grave visto che fa passare per
ovvio ciò che ovvio non è; per sincerarsene basti seguire l’attuale dibattito sul tema, sviluppato
dagli stessi studiosi di antropologia culturale, i quali in vari modi hanno cominciato a criticare un

RAZZISMO E PEDOFILIA, RADICI DA ESTIRPARE

Viviamo in un periodo storico dove razzismo e paura del diverso sono all’ordine del giorno. Salvini,
concetto essenzialista e reificante di cultura alla cui affermazione ha potentemente contribuito la
stessa antropologia culturale. Si potrebbe dire per amor di paradosso che è stata proprio l’antropo-
logia a ‘naturalizzare’ la cultura dando luogo ad una concezione divisiva per cui davanti all’occhio
teorico dello studioso si presenterebbero tante culture ognuna della quali distinta dalle altre come
leader della Lega (Nord?) si è messo subito in prima linea, cavalcando l’onda dell’astio nei confronti se una cultura fosse una entità statica e metastorica isolata dal resto e che solo in un secondo mo-
degli stranieri. Di poco tempo fa è la notizia delle molestie praticate da un prete ad una bambina di mento si rapporterebbe con le altre culture.
10 anni. Queste prime tre righe sembrano scisse l’una dall’altra, ed invece sono strettamente colle- Questo concetto di cultura non va criticato solo dal punto di vista teorico; infatti comporta tutta una
gate. La polemica deriva dalla copertina di “Famiglia Cristiana” (una nota rivista di stampo catto- serie di conseguenze persino a livello etico e politico: basti pensare all’odierno razzismo differen-
lico) che attacca, in prima pagina, il premier dell’ex partito di Bossi, invece di distaccarsi zialista che si fonda proprio sul dogma (relativista) per cui ogni cultura è qualcosa di organico e con-
dall’atteggiamento dell’uomo clericale. Ovviamente ne è nata una diatriba, che ha solo accentuato chiuso in se stesso che va tutelato e preservato nella sua (presunta) autenticità per cui le differenze
i due problemi: razzismo e pedofilia. Purtroppo il Bel Paese vive di stereotipi e, quindi: il prete è e le alterità vanno difese ma proprio per questo... ognuno a casa sua. Stefano Valente
pedofilo, il carabiniere è un infame ed il nero è il nemico.
Nulla di più sbagliato, bisognerebbe sedersi al tavolino ed analizzare per bene la/le vicende, e lottare
per far sì che non accadano più. Gli unici sconfitti in questo dibattito saremo noi, proprio coloro che
si accendono ancora di più quando vengono veicolati su strade “facili” e “popolari”. Razzismo e pe-
FILOSOFIA E PSICOLOGIA
dofilia sono radici da estirpare, non solo nella nostra patria, ma soprattutto nel pianeta. Che ci si in- “Lo spazio segregato della psicologia”: così recita eloquentemente il sottotitolo di “Zettel”, una
fervori sul problema e non sulla polemica sterile. Bruno Bertucci raccolta di scritti (“Zettel” significa foglietto) di Ludwig Wittgenstein. Ed in effetti spesso la ri-
flessione, che si vuole “scientifica”, degli psicologi si dedica allo studio della mente, delle sue strut-
ture e delle sue dinamiche anche sulla base di osservazioni e di modelli più o meno matematizzabili
presupponendo, però, in modo tacito che la mente, che la psicologia studia, sia qualcosa di separato
LO YOGA PUÒ ALLEVIARE LA DEPRESSIONE dal mondo, qualcosa che “sta dentro” (non si capisce bene dentro cosa? Il corpo?!) e che solo poi
entrerebbe in relazione col mondo e con gli altri. Allora ogni uomo sarebbe dotato di tutto un cam-
Una nuova ricerca ha dimostrato che la pratica dello yoga può essere molto utile per le persone che pionario di stati d’animo che ha dentro di sé e che poi ha il problema di come tirare fuori per co-
soffrono di depressione. Quasi tutti i pazienti affetti da questa patologia ricevono farmaci antide- municarli all’altro. Così di fronte alle molte difficoltà, a cui dà luogo l’aver presupposto un
pressivi che hanno una lunga lista di effetti collaterali.. In un recente studio presso la Boston Uni- paradigma di tipo “soggettivistico”, lo psicologo non può che tirare in ballo quello che molti chia-
versity (USA), i partecipanti che hanno sofferto di depressione clinica hanno seguito corsi di yoga mano “empatia”, termine che – più che indicare una nozione scientifica – è il nome per un imba-
di 90 minuti tre volte a settimana e hanno anche svolto sessioni a casa. Dopo tre mesi, hanno ripor- razzo: l’imbarazzo che nasce dal dover constatare l’impossibilità della comunicazione (in questo
tato tutti una riduzione dei sintomi di almeno il 50%. Il meccanismo è simile ad altre tecniche di caso) emotiva una volta considerata l’emozione come uno stato d’animo interno di proprietà di un
esercizio che attivano l’emissione di sostanze chimiche cerebrali “di felicità” riducendo l’utilizzo soggetto. Naturalmente molti ed acuti psicologi hanno messo in luce il presupposto e hanno criticato
di sostanze chimiche. Praticare lo yoga regolarmente potrebbe essere una soluzione, non solo per il “soggettivistico” denunciato da Wittgenstein (tra cui, solo per fare un esempio, la scuola socio-
la depressione ma anche per gli effetti benéfici sul sistema nervoso centrale e a livello fisico, come costruttivista di Vygotskij); eppure questa è una tentazione ricorrente per la psicologia; tentazione
maggiore flessibilità e forza, senza provocare alcun effetto collaterale. Antonella Vecchiariello che la filosofia può aiutare a combattere e – si spera – a vincere. Stefano Valente
tologia delle civiltà antiche, si pensi colte, l’odore della terra dopo un tem-
AROMATERAPIA ai Giardini pensili di Babilonia dello
Ziqqurat, ai favolosi giardini di Bag-
porale, il profumo inebriante dei fiori
in primavera. AVVISO UTILE PER FAMIGLIE E AZIENDE
L’aromaterapia è una pratica che, rievocano nella nostra mente ricordi dad descritti nelle Mille e una notte, L’aromaterapia può essere consider-
nella modernità, si basa soprattutto piacevoli e pensieri positivi che ci per non parlare del Giardino del- ata un ramo della fitoterapia che usa * Ristrutturazione di appartamenti.
sull’utilizzo e le possibili applicazioni aiutano a ridurre lo stress e le ansie l’Eden o del Paradiso di Allah, de- gli olii essenziali, ossia le sostanze
degli olii essenziai Molti naturopati si quotidiane. scritto come un magnifico giardino volatili e fortemente odoranti delle pi- * Manutenzione straordinaria di edifici.
rivolgono agli estratti (rigorosamente Non c’è persona che non sia irresisti- ricco di piante e fiori dal profumo ante.
a freddo) delle piante in cerca di anal- bilmente attratta dagli Aromi, siano inebriante. Gli olii vengono estratti di solito * Progetto e calcolo di strutture di nuova realizzazione.
gesici, anti-batterici e anti-infiamma- essi emanati direttamente dalle Ed ancora i famosi Boschetti Sacri tramite distillazione in corrente di va- * Valutazione della vulnerabilità di strutture esistenti.
tori naturali per trovare sollievo dalle piante, che veicolati da profumi o es- dove, leggenda vuole, il secondo Re pore, che una volta raffreddato con-
piccole problematiche di salute fisica senze. Tutte le antiche tradizioni di Roma Numa Pompilio incontrò e sente la separazione dell’olio * Progetto di impianti fotovoltaici (pannelli solari per produrre
e mentale. Pur non essendo un valido hanno sempre fatto uso di “aromi”, sposò la Ninfa Egeria, o il Giardino essenziale dall’acqua. Tra gli organi
sostituto della medicina, l’aromatera- che sono stati utilizzati sotto forma di dei Maghi del Buddha, la Foresta dai quali si possono ottenere olii es- energia elettrica a basso costo, usufruendo di incentivi statali)
pia è in grado di integrarsi e armoniz- fumigazioni (si pensi all’incenso), un- delle Deodare di Shiva, tutti luoghi senziali troviamo: foglie,
zarsi alla perfezione con la vita di guenti (di consacrazione o di sem- sacri dove il profumo costituiva un fiori, petali, corteccia, legno, semi, pe * Certificazione energetica di edifici. Per informazioni:
tutti, e migliorare l’umore e la qualità plice utilizzo per massaggiare il elemento fondamentale. In natura ricarpi, radici. Fondamentalmente Ing. Valentina Cerenza e-mail: vcerenza@unisa.it
della vita di chi ne fa uso. Il profumo corpo), profumi ( inebrianti, sensuali, tutto odora, ogni cosa ha il suo pro- l’utilizzo degli olii essenziali favori-
di una stanza pulita, di un mazzo di catartici), sali da bagno, etc. Tracce fumo che lo contraddistingue, basti sce il mantenimento della salute. Cell. 345. 8843131 - Tel.-fax: 089.2967454
fiori freschi o di una torta nel forno significative si riscontrano nella mi- pensare al profumo delle mele appena Daisy Alessio
N. 9 - SETTEMBRE 2018 ARTI FIGURATIVE E VARIE L’ATTUALITÀ, pag. 9

SENSAZIONALE SCOPERTA SULLA “GIOCONDA” Liana Botticelli

La letteratura su Gioconda è smisurata. Su di lei hanno scritto praticamente tutti... anche chi
avrebbe fatto meglio ad astenersi dal farlo. Per raccogliere, in modo esaustivo, tutto quel che su
di lei sappiamo unitamente alla quantità enorme di ipotesi, supposizioni e fantasie che ha suscitato,
non può essere sufficiente questo nostro piccolo e modesto contributo. Il nostro lavoro, muove tut- “Sirena del mare”
tavia da una scoperta che pone fine, a nostro avviso, in modo definitivo a molti degli interrogativi
di cui il dipinto di Leonardo era, ancora oggi, oggetto. (olio su tela)
La scoperta e o il fatto che la somma dei documenti presenti sul tavolo di lavoro di uno storico -
riferita ad un determinato argomento - consenta la formulazione di ipotesi nuove sono gli unici Info:
motivi che, per noi, possono giustificare la scrittura. La scoperta ci ha quindi confortato e giusti-
ficato durante la stesura di questo testo. Parlando di lei, tuttavia, non è stato possibile sottrarsi né Tel. 06.66200020
al fascino della donna, né al fascino del dipinto, né, tantomeno, al fascino che il genio di Leonardo
ancora trasmette. Ecco perché, per quanto sopra, oltre la sco perta, questo lavoro è diventato anche Cell. 339.4934678
piccola guida e sorta di viatico per la conoscenza più approfondita di Gioconda.
Con la speranza di aver fatto cosa gradita a tutti coloro che, come noi, sono profondamente in-
namorati della donna più bella del mondo. Con l’auspicio di guida minima, ma preziosa per ge-
nerazioni di possibili futuri amanti. Uomini e donne perché in ultimo, malgrado la scoperta e o i
documenti ... di lei è stato scritto talmente tanto che, in ogni caso, nessuno può sapere con certezza
chi sia e cosa rappresenti. Difficilissimo per lei nettare e distinguere il vero dal falso anche se c’è
il dovere di provarci. Che sia davvero l’androgino che ognuno di noi si porta dentro? Buona lettura
NEL BUIO
e grazie per l’attenzione. Roberto Manescalchi L’abbraccio della
notte sulla dormiente
Firenze: in un locale già del convento dei Servi di Maria all’Annunziata, in due monocromi di un allievo di Leonardo, identificata la stessa anima/ mi accompa-
modella del dipinto del Louvre. Ora sappiamo, con assoluta certezza, chi fu la donna che ispirò il quadro più famoso del mondo! gna fedele da molti
anni ormai/ acca-
rezza lo spirito mio
con delicatezza corti-
ORIGINALI PITTO-SCULTURE “VOCI SU TELA” giana/ non chiede
soldi ma esige rispet-
tosa attenzione./ E
DI TULLIO DALLAPICCOLA Tantissimi sono i protagonisti della mostra a Palazzo Cavour di
Torino. “Voci su tela – In my secret life”, questo è il titolo del-
nel buio più pro-
“Il sentiero del sapere” fondo ecco apparir l’
l’esposizione che ospita la più grande collezione al mondo di incanto/ luce divina,
Studio d’Arte: opere d’arte realizzate da artisti straordinari noti al grande pub- ispiratrice di calcoli
blico non per le loro doti pittoriche, ma per altre forme d’arte. sacri/ numeri e forme Strada del destino (Olio su tela)
Via Due Laghi, 338042 Leonard Cohen, Bob Dylan, Jimi Hendrix, Patti Smith, ma anche non convenzionali
gli italianissimi Piero Pelù, Francesco Renga, Tiziano Ferro, ora si manifestano/ e la gioia di una scoperta universale improv-
Baselga di Pinè (TN) Laura Pausini sono gli artisti della musica che si prestano alle arti visamente appare/ Tradurre in logo il numero è possibile solo al
Tel. 0461.557139 Cell. figurative. L’obiettivo ha finalità benefiche ed è stato fortemente santo/ trascende la ragione il mistico per meglio comprenderla/
voluto da Massimo Cotto, giornalista e critico musicale che ha magia – santità sono un unico sentiero illuminato/ e l’illuminato,
339.1259386 allestito questa mostra chiedendo nel corso della sua carriera a quindi, raggiunge il matematico Dio. / Il visibile è uno, niente e
cantanti, musicisti e artisti di realizzare un’opera propria. Next zero e tutto co appare/ La misteriosa potenza del maschile e fem-
Exhibition srl, organizzatore dell’evento a Palazzo Cavour, de- minile è l’uno/ Lo zero è il vuoto che unendosi all’ uno crea l’im-
E-mail: volverà in beneficenza un euro per ciascun biglietto all’Associa- mortale/ immortale divino che esiste in potenza dentro me. /
zione CasaOz onlus. Atanasia Fabbricatore Risvegliarlo è possibile solo con il sacrificio / sacrificare, dunque,
tullio.dallapiccola@virgilio.it la visibile vita ordinaria/ per percepire l’invisibile struttura dell’
universo/ e nella sua immobilità percepire lo scorrere del tempo./
FO.TO AL MUSEO FICO Ma il mio più fedele compagno e sempre D’io/ l’io più profondo
depositario della conoscenza/ trasformata in sensazione dal buon
IN MOSTRA LE FOTO DI ARENAS
Camera, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino ha ospitato
Il Museo Ettore Fico promuove Fo.To Fotografi a Torino, un pro-
getto di collaborazione fra i musei pubblici e privati, le gallerie
genoma/ anch’esso sacro nella sua immensa piccolezza. / E nel-
l’illusorio scorrere del tempo mi costruisce/ la visibile struttura
umana sembra prevalere/ invece è il panico interno vero che vuole
d’arte, gli spazi no-profit e gli istituti di formazione, sulla pro-
fino al 26 agosto 2018, la serie “Media Hora” del fotografo Pablo mozione in città di mostre e incontri riguardanti il tema della Fo- uscire/ una volta manifesto si placa e si allea a me.
Balbontin Arenas. Gli scatti del fotografo spagnolo illustrano le tografia. Un progetto che è durato dal 3 maggio al 29 luglio. La Pietro Sarandrea
case di appuntamento in Spagna. Uno dei tratti caratteristici della manifestazione è durata tre mesi durante i quali sono stati indivi-
ricerca fotografica di Pablo Balbontin Arenas è, infatti, proprio il
tema dell’apparenza visiva che nasconde le realtà drammatiche.
Le case sono state fotografe nelle ore diurne e aprono una rifles-
duati diversi sottotemi che potessero dare slancio all’argomento,
e potessero essere i precursori di Contempory, l’appuntamento
autunnale culturale torinese. Alcuni sottotemi sono stati: la foto-
INTERVISTA SUL BULLISMO
sione sul tema della donna, della libertà di scelta, ma sopratutto grafia di architettura e paesaggio, il reportage, lo still-life, la Argomento molto attuale. Vorremmo poter avere una formula per capire
incidono con consapevolezza lo sfruttamento e la povertà. moda. Come affermava Herbert Marshall McLuhan: la fotografia, come debellare questo problema. Abbiamo intervistato la Dott.ssa Anna
Una fotografia, una mostra per raccontare un contesto, delle sto- foto-grafia, significa scrivere con la luce. La fotografia, il cinema, Maria Le Moli, Sociologo e Counselor, con una serie di domande rela-
rie, che hanno a che vedere con la femminilità, con il potere e conferiscono una specie di immortalità, una preminenza alle im- tive all’argomento. Secondo Lei il dilagare del bullismo, deriva da
con la negazione della libertà. Romantiche e crude allo stesso magini e non alla vita reale. Atanasia Fabbricatore una cattiva educazione dei genitori verso i figli? Più che cattiva edu-
tempo, le foto rappresentano un occhiello verso un mondo tra- cazione dei genitori parlerei di incapacità da parte dei genitori di met-
tere regole e confini chiari, quindi, a mio parere direi che si tratta più di
scurato e che esiste. Atanasia Fabbricatore stili educativi incongruenti, che spesso possono generare disagio e com-

IL MONDIALE CHE NON T’ASPETTI
Non tutti sanno che dietro un mondiale di calcio ci sono delle storie
incredibili che nulla hanno a che fare con la spensieratezza e la su-
perficialità con cui gli spettatori guardano una partita. A volte il senso
di leggerezza che osserviamo nelle gesta poco tecniche di squadre
novelle, come il Panama o l’Islanda in Russia 2018, non trova ri-
scontro nella atrocità della realtà che si trovano a vivere alcuni gio-
catori ritornati in patria. Pochi lo sanno ma è bene dirlo che il terzino
coreano del Tottenham, ribattezzato il Messi orientale, tornerà in pa-
tria come tutto il team per svolgere due anni di servizio militare per-
ché la squadra non ha raggiunto gli ottavi di finale in Russia, addio
allora Europa, stipendio, fama e gloria. Nella storia il grande aned-
doto si ebbe ai mondiali in Germania 1974 quando Mwepu, celebre
calciatore dello Zaire divenne famoso per un clamoroso fatto ribat-
tezzato “un calcio per la salvezza”. Qualificata per la prima volta alla
fase finale della Coppa del Mondo la squadra africana incontrò il
Brasile campione in carica. In quell’occasione, all’ottantacinquesimo
minuto della gara, con lo Zaire sotto per 3-0, i brasiliani ebbero la
possibilità di aumentare il vantaggio con una punizione da buona po-
sizione. Così dalla barriera schierata si staccò Mwepu che correndo
verso il pallone, lo scagliò il più lontano possibile beccandosi le iro-
nie dei giornalisti e di tutti i tifosi.Ma perché l’aveva fatto? In quei
tempi, in Zaire, vigeva la dittatura di Mobutu, il maresciallo-presi-
dente al potere dello stato africano. Mobutu, che voleva sfruttare il
calcio per aumentare la popolarità nel suo Paese e la sua notorietà
internazionale, aveva minacciato alla squadra “Se perdete per più di
3-0 nessuno tornerà a casa vivo”. È da qui che nasce il gesto disperato
di Mwepu, conseguenza del panico che viveva il calciatore col Bra-
sile vicino al quarto gol. Aspetterà addirittura il 2002, poi, per raccon-
tare i fatti, cancellando definitivamente quell’ombra di ironia che
accompagnava da sempre i racconti e ricordi del suo gesto.
Tutti ridevano ma nessuno si immaginava cosa ci fosse dietro la tra-
gedia di Mwepu. Il calcio da quel momento cambiò volto, non si po-
teva più pensare scontatamente che la partita fosse divertimento puro.
Ancora oggi in alcune parti del mondo è una questione di vita o di
morte, rimane triste pensare nel 2018 che l’altra faccia della festa in
molti paesi è il dramma. Arianna Paolucci
WHITE RADIO È UNAWEB RADIO
Si può ascoltare con un personal computer
collegandosi al sito: www.whiteradio.it -
http://www.whiteradio.it cliccando su “ON
AIR” oppure con il proprio smartphone scari-
cando l’applicazione gratuita per Apple e An-
droid “White Radio”.
La trasmissione “TONI & motivi” è condotta
da Antonio Bartalotta e va in onda ogni lu-
nedì dalle 19,00 alle 21,00.
DA COTÁN A GOYA
Le Sale Palatine della Galleria Sabauda dei Musei Reali ospitano,
dal 20 giugno al 30 settembre 2018, la mostra dal titolo “Il silen-
zio sulla tela. Natura morta spagnola da Sánchez Cotán a Goya”.
La mostra è organizzata dai Musei Reali in collaborazione con
Bozar/Palais des Beaux Arts, Bruxelles. Il tema della mostra è la
natura morta spagnola, in tutto sono quaranta le opere esposte.
L’idea è quella di presentare l’evoluzione che questo genere arti-
stico ha attraversato, e che vede il suo maggiore interprete in
Goya. Chiamato il padre dell’arte moderna, Goya ha realizzato la
sua produzione artistica tra il 1700 e il 1800. La serie di quadri più
famosa riguarda l’invasione napoleonica in Spagna, sua terra na-
tale, dal titolo I disastri della guerra. Francisco Goya y Lucientes,
è questo il suo nome completo, è senz’altro considerato il più
grande dei pittori spagnoli dell’età illuminista; originale e atipico,
Goya è stato anticipatore della modernità e custode del supermer-
cato dell’arte neoclassica. Atanasia Fabbricatore
COSTANZO: “ILTRASH CI DISTRUGGE”
Barbara D’Urso e il suo Grande Fratello attirano di nuovo il biasimo
di Maurizio Costanzo. Il conduttore invita a non lasciar vincere il
trash. Non di soli ascolti si vive, secondo il maestro della televisione.
L’adamantino conduttore non lesina pareri negativi sul Grande Fra-
tello condotto da Barbara D’Urso, regina del trash. Costanzo torna
sull’argomento più volte affrontato nella sua rubrica su Nuovo, stron-
cando ancora una volta il reality che, in questa edizione, ha sollevato
non poche polemiche. Maurizio Costanzo affonda il Gf della. Il guru
dei programmi televisivi forse è terrorizzato alla prospettiva di un
nuovo Grande Fratello condotto da Barbara D’Urso. Per questo fa
una vera e propria chiamata alle armi contro il programma che non
esita a definire “orrendo“. Già tempo fa aveva usato parole molto se-
vere per lo show, contro cui adesso chiede un argine, nonostante gli
ascolti abbiano premiato la “finestra sulla discarica”. Il conduttore
dichiara senza remore che “Il pubblico si sbaglia. Dobbiamo difen-
derci dal trash“. Dubitiamo che Barbarella sia rimasta turbata dal-
l’ennesima critica, dato che ha la tendenza a soffocare certe
osservazioni con un bel sorriso e percentuali di share da sogno (o
incubo per alcuni). Promosso il Grande Fratello Vip della Blasi. Una
conduttrice gradita a Costanzo è invece Ilary Blasi, miss Totti, che
secondo lui se la cava benone nella versione vip del reality. “La Blasi
è una buona conduttrice di programmi non di routine come il Grande
Fratello Vip“, scrive. Un encomio di cui la conduttrice può andare
fiera a poco più di un mese dalla messa in onda della terza edizione,
che sbarcherà sulle reti Mediaset il 17 settembre. La Blasi avrà l’oc-
casione di riprendersi dal flop di Balalaika, così come anche Belen
Rodriguez, un’altra floppata da Costanzo. Il conduttore ha definito la
modella argentina una “ospite gradita che fa ascolto“. Belén potrà
far ricredere Costanzo con Tú sí que vales, in cui affiancherà Maria
De Filippi. Certamente lavorare a stretto contatto con Queen Mary
potrà aiutare la showgirl a perfezionarsi e chissà, magari anche ad
entrare nelle grazie di Costanzo. Mary Mazza
portamenti sbagliati. È importante che il genitore metta poche regole,
ma chiare e soprattutto sia in grado di dire no, laddove è necessario.
Un “no” detto in maniera autorevole e congruente, aiuta sicuramente a
crescere. Non è un caso che ultimamente si assista ad un crescendo di
reazioni aggressive da parte dei ragazzi, non solo nei confronti dei pro-
pri pari, ma anche verso gli insegnati, questo dipende in parte proprio
dal fatto che molti ragazzi non sono abituati a gestire il “no”. A questo
aggiungerei anche il fatto che viviamo in una società consumistica dove
si è abituati ad un surplus dell’appagamento dei bisogni e l’effetto di
tutto ciò tende a rendere i ragazzi non solo privi di desiderio”, ma anche
prepotenti qualora le loro richieste non vengano soddisfatte. Secondo lei
inserire nuovamente nelle scuole educazione civica può servire a
qualche cosa? Mi risulta che sino alle medie ci sia “cittadinanza”, forse
si potrebbero coinvolgere e sensibilizzare maggiormente i ragazzi alla
materia, ad esempio trattando temi che i ragazzi sentono più vicini alla
loro realtà. Anche se, a mio parere, le prime azioni da fare per prevenire
questo fenomeno devono partire dalla famiglia, che è il primo ente so-
ciale. E’ proprio partendo da qui che si insegna ai ragazzi ad essere cit-
tadini del futuro. È da qui che si dovrebbero apprendere le prime regole
sociali e il rispetto per se stessi e per gli altri. Si trovano sempre tante
scusanti verso i genitori ed insegnanti che non sono in grado di edu-
care i giovani? A mio parere non ci sono scusanti, la responsabilità più
grande è dei genitori. Genitori che risultano sempre più impegnati e
sempre più distratti. Ribadisco è la famiglia il primo ente sociale, parte
tutto da lì. La scuola è il secondo ente sociale, dunque, non si può pen-
sare di delegare la completa responsabilità educativa di un figlio esclu-
sivamente alla scuola. E’ in famiglia in primis, che bisogna educare ad
essere cittadini del futuro.
Dott.ssa ritiene che sarebbe utile si iniziasse dalla materna a spiegare
ai bimbi cosa si può fare e quale cosa non va bene? È importante a mio
parere sensibilizzare sin da piccoli al rispetto dell’altro e di se stessi.
Sicuramente è un’azione che bisogna attuare sin dalla materna. E poiché
sono convinta che i bimbi abbiano una tendenza innata ad accogliere
l’altro, ma spesse volte i condizionamenti familiari e sociali possono,
via, via, cancellare questa innata capacità, penso sia importante lavo-
rare sin da subito per preservarla. Focalizzando in particolare l’atten-
zione sull’integrazione, sull’accoglienza e sulla gentilezza, educando al
rispettare di chi è diverso sia per l’aspetto fisico, che per qualità innata.
Il lavoro però è importante che prosegua anche in famiglia. Già così si
farebbe un’ottima prevenzione. Come si può insegnare ai giovani e gio-
vanissimi qualcosa quando intorno siamo circondati da tanto disin-
teresse per tutto? I ragazzi contemporanei vivono immersi in una
quantità incredibile di stimoli comunicativi, sempre più veloci, con la
conseguenza che la soglia di attenzione si è decisamente abbassata ri-
spetto al passato. A mio parere occorre trovare una nuova chiave, nuovi
modi, nuovi linguaggi adatti al nuovo modo di comunicare e ricevere.
Genitori troppo impegnati, separati, assenti, distratti.. in un mondo
dove la tv ha pochi programmi culturali per i giovani. Come si fa ad
invertire la marcia? La risposta è nella domanda “genitori distratti”.
...la Genitorialità non consente distrazioni. E’ necessario che i genitori
siano attenti e consapevoli e soprattutto dediti ad un ascolto attivo e
partecipe della vita dei figli. È importante ascoltare con attenzione il
propri figli, guardandoli negli occhi. Ascoltarli, ascoltali senza giudizio.
Come possiamo lasciare un mondo più sereno ai ns. giovani. Cosa si
può fare? La domanda è complessa. A mio parere come genitori pos-
siamo fare molto accompagnando i ragazzi in un processo di consape-
volezza di sé, fatto di ascolto, comunicazione efficace e focalizzando
soprattutto l’attenzione del proprio stile educativo più sull’essere che
sull’apparire. Insomma una vera rivoluzione!.
Ringrazio il Sociologo e Counselor Dott.ssa Le Moli, per aver dedicato
il suo tempo alla prossima intervista. Anna Maria Ballarati
L’ATTUALITÀ, pag. 10
GRANDE SUCCESSO
AL FESTIVAL BCT
Grande successo di pubblico e di
critica ha ottenuto la II Edizione
del Festival BCT (Benevento
Cinema Televisione), che si è
svolta nel capoluogo sannita dal
4 al 9 luglio 2018. Il Festival,
sotto la direzione artistica di An-
tonio Frascadore, è stato realiz-
zato dall’Associazione Culturale
“Visivamente”, con la collabora-
zione e partecipazione del Mini-
stero per i Beni e le Attività
Culturali – Direzione Cinema,
Regione Campania, Istituto
Luce, SIAE, Camera di Com-
mercio di Benevento, Università
degli Studi del Sannio, Comune
di Benevento. Media partner
dell’ iniziativa Discovery Italia e
RAI, con RAI Movie, in colla-
borazione con l’Italian Interna-
tional Film. La kermesse ha
coperto tutto il centro storico
della città, con più di 50 eventi
nei 5 giorni del Festival, 3 eventi
teatrali in chiave cinematogra-
fica in anteprima nazionale, oltre
150 opere tra lungometraggi e
cortometraggi in concorso, e il
concerto di chiusura al Teatro
Romano diretto dal Premio
Oscar Nicola Piovani, “Piovani
dirige Piovani” con l’ Orchestra
Filarmonica di Benevento. Con-
corsi destinati ai lungometraggi
indipendenti e ai lungometraggi
riconosciuti di interesse culturale del Mibact, diretti dal produt-
tore cinematografico, Premio Oscar per il film “La Grande Bel-
lezza”, Nicola Giuliano. Tra i numerosi ospiti presenti nella
manifestazione ricordiamo Luciano Ligabue, Ricky Tognazzi,
Bianca Nappi, Max Nardari, Marco Martinelli, Ermanna Monta-
nari, Stefania Sandrelli, Riccardo Scamarcio, Euridice Axen
(nella foto in Vico Noce), Valeria Altobelli, Federico Angelucci,
Piero Mazzocchetti, Edy Angelillo, I Casa Surace, Michael Rad-
ford, Salvatore Allocca, Maurizio Casagrande, Alessandro Siani,
Anna Foglietta, Federica Lucisano, Sabrina Nobile, Maribell Ri-
poll, Marc Parejo, Jose Gabriel Campos, Enrique Del Pozo, Ricky
Memphis, Christian Marazziti, Roberto Cipullo, Serena Autieri,
Christian De Sica, Alessandro Borghi, Barbara D’Urso, Damiano
Carrara, Marco D’Amore, Gaetano Di Vaio. Nella serata di gala,
condotta da Serena Rossi, oltre 20 star del mondo dello spetta-
colo, acclamate dal pubblico sul red carpet, sono state premiate
con la “Noce D’Oro”, simbolo beneventano. Tra i premiati il
Maestro Nicola Piovani, i produttori Luciano Stella e Fulvio Lu-
cisano, gli attori Fabio De Luigi, Biagio Izzo e Nunzia Schiano,
la conduttrice Andrea Delogu, l’inviato delle Iene Antonino Mon-
teleone e il direttore di Sky Arte Roberto Pisoni.
Vincenzo Maio (cell. 347-3173288)
APPELLO PER UN NUOVO RINASCIMENTO
È stato appena pubblicato il volume “Per un nuovo Rinasci-
mento” (Edizioni La Nave di Teseo): raccolta di saggi dello scrit-
tore Gao Xingjian, vincitore nel 2000 del Premio Nobel per la
letteratura. Il libro contiene un “Appello per un nuovo Rinasci-
mento delle arti e delle lettere”, nel quale lo scrittore sostiene la
necessità di liberare la letteratura dai condizionamenti dell’utili-
tarismo economico e dell’ideologia politica. Gao Xingjian è ci-
nese, ha manifestato a piazza Tienanmen, ha sofferto cinque anni
di detenzione, è fuggito da Pechino e ora vive a Parigi. Considera
la propaganda ed ogni tipo di discriminazione come mali che op-
primono l’umanità. E invece la letteratura, l’arte e la bellezza co-
stituiscono gli strumenti per elevare il livello etico e culturale
della nostra specie. «L’artista – afferma lo scrittore – deve potersi
esprimere liberamente». E prende a modello il Rinascimento ita-
liano durante il quale la libertà e la bellezza ebbero una straordi-
naria fioritura. Nel libro “Per un nuovo Rinascimento” Gao
Xingjian scrive che «solo la letteratura è in grado di rendere ma-
nifesto ciò che la politica tace e che l’ideologia non può espri-
mere: ossia la voce e gli autentici sentimenti di questo “individuo
fragile” che si chiama uomo».
Oggi invece viviamo in un contesto che sembra preferire le mode,
il design, la fama, l’immagine, rispetto all’autentica bellezza. Il
bello e la bellezza ne stanno soffrendo e per questo motivo pre-
valgono le piccole idee. Xingjian esprime anche parole di critica
contro il condizionamento politico della cultura, contro le ideolo-
gie che fanno propaganda, oscurando la moralità, la coscienza, la
verità e il sentimento estetico. E sempre a proposito di ideologie,
Xingjian ritiene che l’utopia marxista sia stata la più importante
del XX secolo, nonostante sia poi fallita miseramente sprofon-
dando in sistemi totalitari. Lo scrittore afferma di essere contro
ogni “ismo”, contro ogni sistema di pensiero chiuso, perché la re-
altà è molto complessa e necessita di un approccio flessibile e at-
tento al cambiamento. È riduttivo restare chiusi nei confini
dualistici del giusto-sbagliato, progressista-conservatore, rivolu-
zionario-reazionario: in questo modo il dibattito s’impoverisce e
si blocca. Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano “La
Stampa”, lo scrittore ha dichiarato: «Si può essere italiani, fran-
cesi, cinesi, ma nel profondo si è prima di tutto uomini». Un’af-
fermazione che fa pensare ad una celebre massima di Einstein:
«Conosco una sola razza, quella umana». Silvia Iovine
ERRATA CORRIGE
I coniugi Avv. Vincenzo Morganti e Avv. Sabrina
Baviello sono lieti di annunziare l’avvenuta nascita
a Roma della loro piccola Maria Sofia in data 26
maggio 2018 . Lieti i nonni Carlo e Franca di Roma
e i nonni Maria e Aurelio di Zungoli.
CINEMA, MODA E VARIE
MODA E… NON SOLO
(a cura di Lucilla Petrelli)
Lucille, style coach!
SUMMER….
Scampoli di vacanze. L’estate continua, c’è ancora tempo per
una vacanza settembrina con un sole meno aggressivo che però
regala una tintarella più dorata. Cosa mettere nel borsone-vali-
gia? Sicuramente qualcosa in paglia, che sia un cappello, una
borsa, un paio di ciabattine, le opzioni sono tante, c’è solo l’im-
barazzo della scelta. Si passa poi all’abbigliamento con quattro
capi passe-partout che funzionano in mille occasioni diverse.
Basta combinarli con gli accessori giusti, quelli più “trasformi-
sti”, e gli stili si amplieranno. Gonne, camicette, pantaloni, T-
shirt come copricostumi, abitini frou-frou, semplici per il giorno
e raffinati per la notte con gli strass. Insomma per interpretare la
giusta vacanza anche come scampolo, ci si può raccontare in tanti
modi: affascinante, romantica, viaggiatrice, avventurosa, c’è un
summer look ogni volta diverso che accompagna la nostra va-
canza!
FASHION NEW NEXT
Maison Dior. I collegamenti nella moda non stupiscono più. Alla
filata Dior “Croisière 2019” hanno fatto il loro spettacolo a ca-
vallo le “ Escaramuzas”, amazzoni messicane famose per le
grandi gonne. Molto simili a quelle della Regina Maria Anto-
nietta (viste anche al cinema..) ma anche di Frida Kahlo. Ver-
sailles e Messico così vicine. Le carte da parati viste a Versailles
(appena restaura, grazie a Dior) starebbero bene nei quadri di
Frida. Sia la sovrana che la pittrice erano golose: avrebbero
senz’altro apprezzato il gelato al lampone visto che entrambe
amavano il rosa. Street Jewels. Novità in gioielleria. Anche i
gioielli hanno il loro street-style. Chi segue la moda in questo
settore, ama indossare le spille, anelli e pietre. Nel libro Gemo-
logue (ACC Art Books) di Liza Urla (fondatrice dell’omonimo
blog di gioelli) una guida per chi è incerto su che pietra segliere,
consigli pratici su come portare i preziosi. Bracciali. La Princi-
pessa Charlotte Casiraghi, ambasciatrice di Montblanc, è di-
ventata anche designer con la collezione “Les Aimants by
Charlotte Casiraghi” di cui fanno parte i bangles in resina nera,
marmorea e trasparente abbinabili a bracciali sottili in argento. La
Musa ispiratrice, la leggendaria scrittrice, musa e icona di stile
degli anni ’20, Nancy Cunard, famosa per i sui molti bracciali
di diverse misure. Corallo-mania. Il sapore dell’estate è senz’al-
tro il corallo. Dai gioielli agli accessori, una materia ed un colore
dalle mille declinazioni. Collane, anelli, bracciali di corallo rosso
e diamanti uno sposalizio perfetto. E chi più ne ha più ne metta!
BEST OF BEAUTY
Make up e cosmetici da provare anche in vacanza. Indispensabili
nel beauty una lozione per i capelli, un cosmetico per la pelle in
grado di agire sul sistema immunitario cutaneo, per arginare
anche i danni solari. Un lipstic lucido nelle nuance da abbinare
agli occhiali e costume. Una sintonia vincente anche in spiaggia.
Alla sera note profumate di rosa bulgara e iris cone quelle di Nar-
ciso Rouge Eau de Parfum, una fragranza irresistibile!
EVENT
Che fascino la tintarella d’antan. Si intitola “Abbronzatissima ,
Glamour e Arte all’ombra delle Palme”, la mostra di San Be-
nedetto del Tronto, dedicata alle vacanze, al sole, tra foto , arte
e pubblicità, fino alla fine dell’estate. Foto e materiale audiovi-
sivo raccontano un immaginario estivo più o meno lontano nel
tempo: costumi e tanga firmati Elio Fiorucci, un cinegiornale
anno 1964 per raccontare l’estate sui litorali. Una sezione è de-
dicata alle feste in spiaggia e in barca. Pubblicità della crema
Nivea del 1970, e sculture e opere legate al mare. La mania della
tintarella c’è sempre stata, magari oggi si fa più attenzione alla sa-
lute della pelle per via del buco nell’ozono, ma una volta, “piag-
giarsi” ai raggi solari era un vero must. Una mostra molto pop, un
“amarcord” delle vere vacanze italiane.
BUCHE A ROMA,
PROBLEMA SENZA FINE
Ancora oggi si parla di buche a Roma, la saga che attanaglia
l’amministrazione Raggi non è passata di moda e tanto meno
pare sia andata in vacanza sotto l’ombrellone. I rappresentanti
del Codacons infatti, una delle più note associazioni dei consu-
matori, anche in estate hanno dato battaglia alla sindaca tanto da
inscenare un finto funerale all’asfalto in via Appia Nuova 91 in
prossimità di una voragine. In concomitanza all’evento funebre
quantomeno bizzarro, il presidente dell’associazione Carlo
Rienzi ha presentato alla stampa la prima class action italiana per
danni da scarsa manutenzione stradale. Una azione collettiva de-
positata dinanzi al Tribunale di Roma ai sensi dell’ art. 140 bis del
Codice del Consumo, alla quale potranno aderire ancora tutti i
cittadini romani e chiedere 1.000 euro ciascuno di risarcimento
per la presenza delle buche. Eclatante l’ultimo caso verificatosi
in via Tor dei Schiavi dove un non vedente, a causa del dissesto
dei marciapiedi della capitale, è finito in una buca cadendo a terra
rompendosi la dentiera.
L’episodio è accaduto a fine marzo, ma è stato denunciato solo a
Luglio con la mozione del Codacons perché l’anziano signore
provava vergogna nel raccontare la disavventura alle forze dell’
ordine. La class action chiama in causa direttamente il Comune
di Roma con la prima cittadina Virginia Raggi che dovrà com-
parire dinanzi al Tribunale in data 28 novembre 2018. Il conten-
zioso esiste a fronte dei pagamenti non congrui delle tasse
relative alle strade da parte dei contribuenti romani con i servizi
minimi di manutenzione che in realtà scarseggiano. Le oltre
60.000 buche presenti sulle strade, come testimoniano anche i
dati sui decessi per incidenti stradali, in aumento del 18 %, sono
così estese che arrecano un serio pericolo non solo per gli auto-
mobilisti ma per l’intera cittadinanza. Nel frattempo vista la mal-
parata è partita nella capitale la sperimentazione della “gilsonite”,
un sigillante per l’asfalto innovativo che servirà a sigillare le
crepe nell’asfalto. Basterà? Arianna Paolucci
N. 9 - SETTEMBRE 2018
PAPA FRANCESCO ACCELERA
IL RINNOVAMENTO DELLA CHIESA
226 porporati, di cui 125 elettori e 101 non elettori: questo il nu-
mero dei componenti del Collegio cardinalizio (detto anche Sacro
Collegio) dopo le nuove nomine annunciate da Papa Francesco
lo scorso 29 giugno. Degli attuali 125 cardinali elettori, ben 59
sono stati nominati da Jorge Mario Bergoglio. Il Santo Padre con-
tinua a destare stupore portando nel Collegio cardinalizio i rappre-
sentanti di Paesi alla periferia del mondo: vescovi che vivono a
contatto con il popolo e che non aspiravano all’alta carica eccle-
siastica. Come, ad esempio, il patriarca iracheno Louis Raphael I
Sako, il quale ha dichiarato che non sapeva nulla dell’intenzione
del Papa di nominarlo cardinale: «All’inizio ho pensato di non
essere la persona più adatta per vestire la porpora. Ma poi ho con-
siderato che la volontà del Pontefice era quella di offrire un se-
gnale di pace a una regione martoriata da anni di guerra e di
attentati terroristici». E a questo proposito, Sako ha ricordato l’in-
contro di Papa Francesco con il Gran Mufti, Ahmad al-Tayyib, e
il Patriarca di Costantinopoli, di fronte a 700 rappresentanti cri-
stiani e musulmani: «una testimonianza che ha favorito il dialogo
per la pace». In Iraq prima della guerra – ha spiegato Sako –
c’erano un milione e mezzo di cristiani, oggi se ne contano appena
500mila. Nonostante questo, il neo cardinale si è detto ottimista:
«diritti umani, cittadinanza e libertà religiosa sono processi in
corso…». In cinque anni di pontificato, Papa Francesco ha portato
nel Collegio cardinalizio dodici Paesi che in precedenza non erano
mai stati rappresentati: Capo Verde, Tonga, Laos, Isole Mauritius,
Repubblica Centrafricana, Haiti, Myanmar, Papua Nuova Guinea,
Mali, Lesotho, Bangladesh, Malaysia. Una scelta che, in qualche
misura, ha riguardato anche l’Italia, visto che il Pontefice ha ele-
vato alla carica di cardinale alcuni vescovi di diocesi tradizional-
mente considerate “minori” a causa della loro ubicazione ed
estensione territoriale (Ancona, L’Aquila, Perugia, Agrigento). Il
Sacro Collegio è composto ora da 125 cardinali votanti in rappre-
sentanza di 65 Paesi del mondo così suddivisi: 53 rappresentano
l’Europa; 35 le Americhe (17 l’America del Nord, 5 l’America
Centrale, 13 l’America del Sud); 17 l’Asia; 16 l’Africa; 4 l’Ocea-
nia. Le altre diocesi, annunciate da Papa Francesco lo scorso 29
giugno, che per la prima volta avranno un cardinale, sono: Leiria-
Fatima (Portogallo), Huancayo (Perù), Toamasina (Madagascar),
Xalapa (Messico), Corocoro (Bolivia). Carmen Galoppo
PERCHÉ TUTTI AMANO DON MATTEO
È stata trasmessa in replica da Giugno ad Agosto, per ben due
volte a settimana e con serie diverse, la famosa fiction di rai uno
Don Matteo, un vero successo che non stanca davvero mai. La
tonaca più famosa d’Italia è arrivata alla sua undicesima edizione,
ed ormai si aspetta la dodicesima, colleziona dall’anno 2000 una
serie innumerevoli di successi consacrati dagli ascolti auditel e
con una oscillazione fra il 30 e il 33% di share che equivale più o
meno a 9 milioni di spettatori a puntata. È un cult intramontabile
come le partite della nazionale di calcio ai mondiali, come San-
remo, come il Natale, ogni anno o quasi, il prete Terence Hill è
presente lì, in prima serata a risolvere i casi più difficili per la fe-
licità degli italiani che pare non possano fare a meno di guardarlo.
Ma perché piace tanto questa produzione Rai e come fa a sbara-
gliare la concorrenza ogni volta? Eppure, la trama a volte è quasi
scontata, il segreto sta nel personaggio, nel cast, nelle storie o
nella location? in cosa si radica un successo televisivo simile e
con così pochi precedenti? La risposta è sicuramente da ricercare
nella psicologia dello spettatore, nella ricercatezza di canoni di
normalità da ritrovare di fronte ad una realtà così dura e catastro-
fica con cui facciamo i conti ogni giorno, forse perché a guardarlo
ci sentiamo protetti, forse perché il concetto di “cittadina” (Spo-
leto) dove tutti si conoscono, ci fa sentire più vicini l’uno con l’al-
tra. Da constatare anche che le prediche cristiane nella cattolica
Italia non passano mai di moda, non è un caso che un’altra fiction
seguitissima sia proprio “Che dio ci aiuti” basata sulla storia di
una suora detective. La tv del bene quindi vince su tutto, fa riflet-
tere come negli ultimi decenni le prime serate ed in generale i pa-
linsesti siano strutturati per propinare format e film a sfondo
sessuale e con messaggi violenti, sia verbalmente che fisicamente,
infischiandosene dei bambini che la stanno a guardare. L’intratte-
nimento oggi è perlopiù frutto del marketing ma se usata bene è
una forma di linguaggio ricca e complessa , fornisce modelli di
comportamento sociale e facilita la comprensione della lingua,
don Matteo è la sintesi di tutto questo. Arianna Paolucci
N. 9 - SETTEMBRE 2018 L’ATTUALITÀ, pag. 11

Sono solo peso da portare”. dirlo, cerca di capire che alla mia
L’ANGOLO DELLA POESIA
AUTUNNO glia Di volare./ Insomma non darsi
Antonietta De Angelis
LA VOCE DEL CUORE
età non si vive, ma si sopravvive./
Un giorno scoprirai che nono-
stante i miei errori, ho sempre vo-
F A N TA S I E D E L L’ A N T I C O E G I T T O
Foglie d’autunno si avvicendano per vinto. Rita Amodio Con gli occhi socchiusi ascolto la luto il meglio per te/ e che ho
voce del cuore/ che narra il rac- cercato sempre di proteggerti spia- Muto calendario,/ sotto i tuoi sottili fogli/ hai una maschera che
nei colori rubini/ il gatto fa le fusa conto del tempo./ Lembi di eventi nasconde/ giorni felici, tristezze colmi/ di speranze./ Tu sai, se mi
ed il fuso deposto nel cesto/ ri- IL CUORE DELLA MAMMA nando la migliore strada per la tua
vissuti riaffiorano nella mente:/ vita. Dammi un po’ del tuo tempo- darai ancora/ l’alba del domani./ Quando la tua maschera appas-
membra laboriose armonie/ petali (da una favola) tinti di rosa o sommersi nel gri- sita/ sul mio viso getterai,/ farai scendere la notte fonda/ sopra i
sparsi come ricordi dissolti dal Un poeta ama una donna/ che non dammi un poco della tua pazienza
vento/ castagne cinte da gusci ine- gli ricambia amore.../ lei ripete: giore della nebbia/ come a scolo- dammi una spalla/ su cui possa miei occhi, un lembo di cielo/ coprirà per sempre le mie pupille,/
stricabili/ mi riportano alla nostal- “Dei portarmi,/ bello, di tua madre rire episodi sofferti,/ ma pur poggiare la mia testa finire i miei specchio ancor oggi di quel sentimento/ che fa soltanto soffrire./
gia nell’attesa dell’inverno//e ai il cuore...”/ Egli va... uccide la sempre inneggianti al profumo giorni, con affetto e amore, io in/ Allora potrò indossare questa tunica dorata/ venuta dall’Egitto ,
preparativi della vendemmia./ madre/ e le strappa il cuor dal della vita. cambio ti darò un sorriso e im- stringerò fra le mani/ la rosa mar-
Voci gioiose di bimbi che saltando petto!/ E corre, corre, inciampa/ e Marcella Croce de Grandis menso amore./ Ti amerò per sem-
pre anche se un giorno mi morea , cristallina del deserto/ so-
per le sdrucite strade/ sollevano cade... sente duolo.../ Gli sfugge il COS’È LA VITA? gnando mondi d ‘oriente./ A piedi
polveri di speranze mai attutite cuore e rotola per terra,/ il cuore dimenticherai (non si sa mai la vita
Cos’è la vita?/ Un quadro di im- può fare dei brutti scherzi). nudi correrò fra sabbie infuocate/
dall’ingordo tempo./ Cavalli recal- da portare alla sua Fiamma .../ Or magini scomposte/ che ci dicono in cerca di cammelli stanchi asse-
citranti con pesi enormi/ come mentre si alza dal suolo/ ode il Marcella Marini
quelli dentro di noi/ felicità nasco- cuore della mamma/ domandar cos’è l’uomo.../ frammenti di pas- tati,/ visi velati, tuniche bianche ./
ste nelle promesse di un sorriso/ con voce frale:/ “Figlio! ti sei fatto sione... di sentimenti bugiardi.../ NAPULE Mi aggroviglierò fra le superbe
pronte ad essere accolte in questo male?”. Velio Cilano di momenti incantevoli ... camale- Sì nu suonno:doce; ‘na palme/ respirerò frescura./ Oasi di
grigio giorno d’autunno. ontici .../ mutevoli e sfuggenti.../ catena:/leggera; ‘nu juorno: pace , vedrò piramidi di sassi rossi.
Florinda Battiloro ‘O TRENO che nell’affannosa corsa verso eterno; ‘na rena:/ fina; ‘nu canto:
l’eterna quiete/ seminano rabbia... d’ammore; ‘na musica:/ lieve; Sfingi liberi senza più tempo , tem-
‘A vita mia comme nu binario/ incredulità... dolore... gioia... in- pli,obelischi graffiti/ tra sarcofaghi
DISPETTI D’AMORE n’eterno biglietto ferroviario/ non- ‘n’incanto:‘e natura; ‘n’antica/
ganni... rimpianti.../ in uno spazio- priezza; ‘nu sciore addiruso; ‘na d’oro mummie immobili./ Mi tro-
Quando al cuor mio, lo sguardo neme ca era ferroviere/ steve int’a tempo/ che va svanendo verò smarrita nel tempio/ nel
tuo si leva,/ mi doni il mondo e na casa cantuniere .../ Passava sulo poesia:/ mai scritta; ‘nu core tra
questo tu lo sai!/ Per questo ti di- nu treno,ogne ore,/ cu na motrice nell’Universo/ che ci accomuna/ chiante e allegria. mondo d’Egitto, sentirò l’eco/
verti a tormentarmi?/ Lasciandomi ca ieva a vapore:/ int’all’aria do e... ci allontana.../ che illude tra Gerardo Moscariello degli antenati faraonici,/ troverò
triste e desolato,/ di questi tuoi di- fummo l’addore.../ Da guagliona luci ed ombre/ e atterrisce tra boati per me un sarcofago dorato/ per
spetti malandrini,/ attiri ancor di stevo a nu paese/ cu ‘a casa vicino di tempesta/ agitandoci nel vento ALBA chiudermi avvolta in quella tunica
più questo mio cuor,/ l’unica mia ‘a na stazione/ nu spasso ogne pas- furioso/ che ci disperde nell’im- Mi alzo/ Al mattino Presto/ Mi
menso! Virginia Di Filippo lavo/ Mi vesto Mi faccio Il caffè,/ adorna di ninnoli, stringerò sul
difesa io la so,/ stringerti, forte saggio ‘e treno/ pe na ricca fanta- petto quella rosa del deserto./ Mi
forte sul mio cuore,/ ove il sorriso sia senza freno .../ Chi saglieva o Mi siedo Innanzi/ Alla finestra/ e,
RITORNO finalmente la vedo E’ l’alba/ Io addormenterò,/ fermando per sempre il tempo come la sfinge
birbo torna ancor. Liana Botticelli scenneva ,nu saluto/ a chi parteva, Oscilla in un tripudio di fiori/ odo- sopra la rupe della piramide. Elena Andreoli Grasso
na carezza,nu sguardo// muto e tornerò al tramonto,/ Son felice/
TRISTEZZA n’abbraccie pe chi turnava .../ Nu rosi/ questo mio cuore/ danzano le (Tu non immagini quanto)/ di stare
SULLA SPIAGGIA ferrov iere spusaie a vint’anne,/ extrasisistole/ quando mi accorgo in questo mondo!
Un fruscio di risacca,/ la spiaggia
isolata,/ un silenzio assoluto reso
int’a na casa cantuniera cam-
panne:/ 49 ‘o nummero da nascita
del tuo ritorno! Marina Giudicissi Francesca Pagano VANO VIANDANTE,
irreale da un caldo tropicale./
Guardare il cielo alla ricerca di
e da case/ resta certo ca ‘o Destino
ce trase! Angela Colangelo
DESIDERIO
DI COMUNICARE
SPOPRAVVISSUTA
Sopravvissuta/ agli orrori della MESSAGGERO PER CASO
Sono nata con il desiderio di co- guerra,/alle ingiustizie della tua Qual viandante messaggero che invano / prova ad avvisare le genti a or-
qualche cosa./ Che senso ha la ri- municare:/ volevo uscire dall’in- dinarie opre intente, /circa le ragioni per caso individuate/ per cui salutari
cerca di un luogo irraggiungibile?/ IL PUPO terra,/ alle violenze dei tanti,/ alle
certezza,/ da questa umanità angherie più o meno importanti./ sorgenti non giungano a valle / per dissetare tanti di essi che stanno sof-
In lontananza si sente la musica di Fardello di pezze da rattoppo mi confusa in cerca di ricchezza./ frendo mortalmente la sete, / mentre tanti altri si trovino intossicati da mi-
qualche/ Cinema all’aperto,/ un hai donato vita./ Ho cercato di cu- Sopravvissuta/ ad un barcone tra-
Diabolica ricchezza! Chiede re- ballante/ strapieno di gente giro- cidiali veleni / così anch’io per mezzo mondo vagando/ e, per anni,
suono di violino che, come onde cirle Insieme/ è venuto fuori / un altà:/il gioco del potere, opportu- provando, ma invano, / a sollecitare consapevolezze/ su condizioni e fattori
del mare,/ accompagna il ritor- pupo buffo./ Si burla di me/ “Far- vaga,/ ad un mare in tempesta,/ a
nismo, ipocrisia,/ disonestà, chi ti era accanto,/ a donne gravide che drammaticamente avvelenano/ i rapporti umani. Tal, invero mi appare
nello della canzone mare, mare,/ dello di pezze da rattoppo io egoismo e l’abbandono alla follia la sorte d’ogni mio messaggio/ su conoscenze che mi risulta rivelino le ra-
in cui ci si vorrebbe annullare/ per sono”/ mi dice/ “Son brutto non e bimbi innocenti./ Sopravvissuta/
umana,/ ..imbecillità./ Dove sta a migliaia di persone/ aggrappate gioni / per cui i nostri organismi si trovino inquinati e in tensione /e che,
fondersi con la natura/ Il vero ho cuore sono amorfo./ Riscu- l‘uguaglianza, la fratellanza, come il su accennato fantomatico viandante,/ al di là di una mia specifica
scopo è tenere viva/ la propria vo- cimi./ Riprendimi a fardello./ ai barconi;/ le mani emaciate, i
l’amore per il prossimo?/ Strada volti feriti,/ gli occhi colmi di intenzione,/ ebbi la ventura di acquisire e verificare./ Cosi rimangono
buia la vita: potremmo illuminarla/ paura imploranti aiuto./ Sopravvis- ignorate le conseguenze / di psicoemotivi traumi e di affettive carenze/
se capaci di esistere contro l’egoi- suta/ in questo triste momento/ che che negativamente interferiscono con un’armonica evoluzione/ delle po-
tenzialità evolutive delle persone/ e di un’altrettanto soddisfacente evolu-
ARGUZIE POETICHE smo./ Liberi dall‘ingordigia e
vivi;/ venga così un giorno a co-
glierci la morte.
è stato un tormento,/ una misera
sorte/ che ha intravisto la morte./
Non provi odio né rancore/ ma
zione dei rapporti umani/ Nonostante ogni buona intenzione,/ apprezzabili
impegni di tanti esperti, studiosi,/ operatori generosamente volontari / e
professionalmente qualificati,/ tali rapporti permangono fortemente distur-
Maria Luisa Marcilli vivi con immenso amore/ con chi bati./ Ogni mio messaggio sinora è finito per sparire come bolla di sapone
REMINISCENZE STORICHE DELLA PALESTINA di più caro t‘è rimasto/ in questo / Che per quanto bella nei suoi iridescenti colori / Si dilegua senza lasciar
Regione dell’Asia sud-occidentale, tra il Mar Mediterraneo e il tavo- IL TEMPO miserando impasto/ di sentimenti traccia al primo contatto/ con qualcosa della dura realtà/ Se, ancora, ad
lato transgiordanico. Storia travagliata per vicende di popolo ebraico, Il tempo mi ruba la vita,/ mi conta e sensazioni,/ di poche speranze e un’analogia intendo affidare/ quel che mi pare avvenga dei miei reiterati
origini del cristianesimo, diffusione di islamismo, per antiche domi- le ore spietato/ il mio vissuto è tante privazioni./ Tu, sopravvis- tentativi/ a diffondere il frutto delle mie esperienze, / l’immagine del se-
nazioni (Greci, Romani, Crociati, Musulmani, Ottomani). Notevole passato veloce, come folata di suta al dolore ma ancora smarrita,/ minatore della ben nota parabola evangelica/ mi viene alla mente e buona
vento/ ciò che avvenuto,/ è ormai stringi il tuo bimbo al cuore/ e parte dei miei messaggi sono incappati/ comunque su terreni non fertili.
importanza ha avuto l’amministrazione britannica (1922-1948) su un ricordo sbiadito, come non mi speri in una migliore vita.
mandato della Società delle Nazioni, con spartizione sancita dalle Pier Luigi Lando
appartenesse.../ Tutto porta via il Leda Panzone Natale
Nazioni Unite (1947) del territorio palestinese fra Stato di Israele, tempo, gioie e dolori,/ e con essi la
costituitosi nel 1948, e un popolo ancora privo di uno Stato. Le oc-
cupazioni militari di altri territori hanno riacutizzato la “questione
vita stessa/ Le mie battaglie sono
senza data,/ ormai hanno un esito
UNA SERA DI LUNA
E’ sera,/ la pace torna/ nel pro-
ALLA CARA ANGELA LIBERTINI
palestinese”. Fino a quando la Comunità internazionale lascerà inso- incerto,/ Il tempo / ho vinto.?. ho fondo del mio cuore./ Mentre Vadano le nostre più sentite condoglianze, per la dolorosa perdita della
luta tale questione? Mariannina Sponzilli perso..?... Nel tempo tutto cambia, l’aria s’imbruna / rammento le sua cara mamma Principessa, Anna Granito di Belmonte, venuta a man-
perché appare sotto una luce di- cose tristi,/ ad una ad una./ care alla fine del mese di giugno 2018, assistita dalle amorevoli cure dei
REMINISCENZE GEOGRAFICHE DELLA GIORDANIA versa,/ il sapore della vittoria e Quando però ad ora tarda/ e già suoi figli, il Prof. Salvemini e tutti i componenti di questo periodico ti
Stato mediorientale confinante con Siria, Irak, Arabia Saudita e della sconfitta non è lo stesso./ So alta/ scompare nel ciel la luna,/ la sono vicini nel tuo dolore augurandoti tanta serenità. Liana Botticelli
Israele. La parte occidentale è occupata da Akroschoros. La capitale solo che ho tanto combattuto, con speranza per me/ non trova via al-
è Amman. Il solco del fiume Giordano-Matr Morto la divide in due: tenacia e ostinazione./ Ora sono cuna. Vittorio Pesca
Samaria, Giudea, Gerusalemme, con ricchi pascoli, boschi e popo- qui, spettatrice, inerme ed attonita,
di ciò che accade./ Ma tutto fa UNA TERRAZZA
DE CONSOLATIONE PAESE DEL
lazione sedentaria: la Transgiordania è un tavolato arido e desertico,
con tribù nomadi. Nel golfo di Aqaba c’è il porto, unico del Paese. parte del gioco:/ Vivrò, un giorno Una terrazza piena di stelle una IUSTITIAE MIO CUORE
La popolazione è araba, di lingua araba. Città principali: Nablus, He- ancora ...?./ O un’altra vita........?/ terrazza nel cielo blu/ una terrazza Una notte piangevo a causa della
Sarà il tempo a decidere, e l’avrà piena di stelle/ eppure agosto non Dea Iustitia e la Dea, improvvisa- Grande gioia provo nel venire/ ad
bron, Irbid, El-Kjalil, Tulkarm, Betlemme, Gerico. Discreta la rete vinta lui. Marcella Marini era, no./ Quale miracolo è stato
stradale ma non quella ferroviaria. Buone le linee aeree con le capi- mente mi comparve per chiarire la ammirare le bellezze di Vicalvi,/
mai questo/ d’una terrazza piena di sua posizione ed esordì dicendomi:
tali dei Paesi limitrofi, con Londra e con Amsterdam. Unità moneta- A MIA FIGLIA stelle/ quando l’agosto non era “la vedi la mia veste fatta a bran- dove riposerò dopo il mio morire./
ria: il dinar giordano. Governo monarchico ereditario. Nel 1945 Quando un giorno mi vedrai vec- più?/ Fu che i miei sogni come le delli? E’ causa dei garanti e dei Non s'ode più il bel canto/ dei
ottenne l’indipendenza. Numerose le divisioni sociali. chia,/ e ripeto sempre le stesse stelle/ non me lo dicono/ quando giudici che se ne vestono con mia merli, tanto da me gradito,/ ma
Mariannina Sponzilli cose, non interrompermi, (ascol- decidono di scender giù. tristezza e amarezza. Tu ne sei solo il gracido canto/ delle gazze
tami con pazienza) Quando vedi la Grazia Maria Tordi stato vittima sia quando gli svizzeri ladre dalle ali/ di vari colori,perciò
REMINISCENZE AMBIENTALI DELLA SIRIA mia ignoranza per capire le nuove della tua Terra natìa ti hanno bar- belle,/ ma anche dai cani animali,/
Stato dell’Asia minore con coste mediterranee, confinante con Tur- tecnologie dammi il tempo, abbi A MIO ZIO RAFFAELE baramente espulso, senza riservarti davvero molto amichevoli e socie-
chia, Irak, Giordania, Libano e Israele. Morfologicamente è un pazienza, io ne ho avuta molta per Sei via nell’alto dei cieli/ in punta assistenza, a causa del tuo male sia voli,/ s'ode il loro fastidioso e
grande tavolato mesozoico e pianeggiante, inclinante nella valle insegnarti l’a b c./ Quando ad un di piedi./ Sei stato un padre fanta- quando i giudici ti hanno fatto per- spesso latrare,/ che spezza il silen-
dell’Eufrate e golfo Persico. Scorrono i fiumi Hermon e Oronte. Il punto del discorso e non riesco a stico/ dei tuoi figli orgoglioso./ La dere il tuo appello, per l’infortunio zio e sostituisce i voli/ degli uc-
vulcano del Gebel Druso è al confine con la Giordania. Il fiume Kha- ricordare o perdo il filo dammi/ il tua città natia hai lasciato/ senza che ti facesti nella struttura sanita- celli, ormai spariti,/ ma d'estate
bur sfocia nell’Eufrate. Clima continentale e vegetazione ricca lungo tempo necessario per ricordare, la esitare: /Hai trascurato te stesso/ ria per colpa dell’asl; dunque, ora
cosa più importante, non è di senza infastidire nessuno/ e s'ode pur il frinir/ delle cicale senza
le coste, con boschi di pini, cedri, cipressi. Molte oasi con colture non dare a me colpe che non ho, spartiti./ Vicalvi, paese del mio
arbustive. Dal 1961 è Repubblica indipendente ed è membro della quello che dico ma il bisogno è quando sei stato costretto /hai vista la mia impotenza nei riguardi
che tu mi sia vicino ad ascoltarmi./ chiesto aiuto./ Troppo tardi, troppo di chi si veste come me a mia cuore,/ t'amo tanto e vorrei che
Lega Araba. Ha industria petrolchimica che utilizza il petrolio Quando le mie povere e stanche dimagrito/ mi sembravi simile a avessi/ molti cittadini per te con
grezzo. Modeste le reti ferroviarie e stradali. Il porto marittimo prin- eterna vergogna…”
gambe non mi sostengono per te- Gesù flagellato./ Ci guardavi con Fabiano Di Nuccio amore. Mario Coletti
cipale è Latakia. E’ un naturale passaggio tra Oriente e Occidente, in nere il tuo passo, non trattarmi occhi tristi e smarriti, /le persone
cui si scontrano gli imperialismi, non ancora terminati. come un peso da trascinare, vieni più care accanto./ Sei ritornato per
Mariannina Sponzilli verso di me con le tue forti brac-
cia./ Quando dico che vorrei essere
sempre/ nella terra tua /lasciando RICERCATORI DELL’INVISIBILE
un vuoto incolmabile/ in chi ti Alfredo Falvo è giornalista freelance della rivista l’Ortica, con sede a Cer-
RECENSIONE SUL LIBRO DI MARIO RUCCI morta, non-arrabbiarti un giorno amava tanto. veteri. Alfredo, come ogni giornalista era sempre alla ricerca di notizie in-
“LA COMPAGNIA DEI SEMPLICI” comprenderai cosa mi spinge a Antonietta Mancuso teressanti. Nel suo girovagare conobbe circa 12 anni fa un’associazione
(DIECI PICCOLE STORIE SENZA NOMI) che lo incuriosì molto. Iniziò ad intervistare il gruppo di giovani ragazzi e
DISEGNI DI COSTANTINO POSTIGLIONE. poi si iscrisse alla loro associazione. Si conobbero circa cinque anni fa e
CATAPANO GRAFICHE, LUCERA ne nacque un bel gruppo di lavoro. Daniele Cipriani è l’ideatore, il fon-
datore e l’attuale Presidente. Loro sono ricercatori del paranormale. Mi
Nell’arte dell’assenza, con sceneggiate caratteriali tra protagonismo spiega il Cipriani che le loro ricerche servono per capire cosa c’è dall’altra
ed esibizionismo, con poteri forti tecnologici continuati di coloro che parte sconosciuta della nostra vita. Il loro desiderio è di riuscire è di venire
hanno plasmato la Terra, reinventando lo spazio imperiale nell’Eu- a conoscenza di notizie che la nostre mente e la nostra intelligenza non
romare privo di regole, codesto libretto mi ha fatto sorridere per con- riesce a sapere e conoscere in modo scientifico. Le loro ricerche sono con-
tinuità reale degli allora piccoletti Mario (Salvatore, chirurgo e Fabio, vogliate per studiare se esiste una vita dopo la morte e quindi a vagliare
radiologo) e loro stimati genitori il cui mondo culturale Scuola è ri- la sopravvivenza dello spirito dopo la morte. Nella associazione c’è Ezio
masto libero e insindacabile anche in via P. Foggia 5, Lucera, quando Diamante (si interessa del monitoraggio parametri ambientali), Federico
Classetti (si interessa di fare le fotografie), Esperanza Staroccia (si in-
lo sconosciuto sistema industriale delle comunicazioni permetteva teressa dell’audio, registrazioni di voce negli ambienti), Alfredo Falvo (si
alle aziende di esercitare il potere di ascolto nel mondo, con la pia- interessava delle interviste, recentemente scomparso. Lo conoscevo molto
nificazione della grande P2 militarizzante ab aeterno vaticanense. bene e lo vedo che continua a fare ricerche, come inviato speciale. Ora fa
Ne è passato di tempo ed i fili non a norma permangono non a norma parte di una parte del cielo e chissà se riuscirà ad inviare messaggi), Da-
nell’atrio comune di via P. Foggia 5. l’intervento tecnologico ancora niele Cipriani (Rilevazione con la telecamera termica, lui si interessa inol-
non avviene. Si è privi di amministratore. Oltre il terrazzo c’è una co- tre a coordinare tutti gli altri). Mi spiegava che le ricerche possono essere
struzione abusiva. Mario Rucci e Costantino Postiglione hanno con- fatte di giorno e di notte. Viene usata una Telecamera termica è uno stru-
fermato il mondo umano con la percezione della dilatazione del mento che misura le variazione del calore negli ambienti, dando una ri-
tempo, senza alcuna inibizione clientelare-assistenziale-religiosa. Le sposta visiva su una telecamera. Ti faccio un esempio, se uno punta una
triadi dei gorgoglii coloniali bancari-assicurativi inceppano i lavori telecamera su di una sedia “quella sedia la vedrai rossa se la temperatura
di responsabilità, permanendo intrappolate nei “punto a capo” delle è alta o blu se la temperatura è bassa”.
La loro strumentazione è in grado di scandagliare il campo dell’invisibile.
reti di ascolto, con ricatti-violenze e chiavi di embargo, tra legionari Avete avuto più successi o più insuccessi? Più insuccessi - mi risponde -
poliglotti e dialettali regionali-federali dell’Italietta carsica. Il sistema perché sono ricerche difficili. Le ricerche fino ad ora le hanno fatte, nei
geofisico dei geologi è ancora ignorato. Tra capriate palladiane di pub, esercizi commerciali, negozi, abitazioni private e soprattutto nei Ca-
ingordi si continuerà a fidarsi della salute e solidarietà. stelli. Immagino questi giovani come dei romantici ricercatori dell’invisi-
Mariannina Sponzilli Opera della Prof. Mariannina Sponzilli, artisticamente Anna. bile, sempre pronti a mettersi in discussione. Anna Maria Ballarati
L’ATTUALITÀ, pag. 12 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI
UNA BARCA DI SOLDI PER RONALDO
Nella nostra Italia ci sono scrittori, poeti, romanzieri, giornalisti,
intellettuali, pensatori, opinionisti che ogni giorno sfornano scritti
egregi, attuali, validi ed interessanti con un solo difetto:una mon-
tagna di parole che non conta assolutamente nulla se non a gene-
rare altre reazioni parolaie dietro le quali non c’è nulla, nemmeno
uno scampolo di romanticismo, idealismo, patriottismo od auten-
tico nazionalismo.
Geniali parolai che sono emeriti pusillanimi, abili trasformisti e
camaleonti che appagati dalle parole se ne infischiano di una qua-
lunque iniziativa personale che si traduca in fatto ed azione nel-
l’esporsi in prima persona in onore della nazionalità italiana
stampata nella propria carta d'identità. Una sorta di virulenza al-
tamente contagiosa che provoca una schizofrenia sociale dove si
parla bene e si razzola sempre peggio.
La critica non risparmia il sottoscritto che scrivendo queste parole
è incapace di un'azione personale coraggiosa a proprio rischio e
pericolo, in questo clima conservatore e reazionario dove l’indif-
ferenza popolare ed istituzionale sono capaci solo di cattiveria ed
ignoranza anche se non sanno distinguere un delinquente incallito
da una persona per bene. In questo contesto assurdo e sgangherato
come facciamo ad immaginare le difficoltà, le sofferenze,il co-
raggio di Giuseppe Garibaldi quando è così facile capire il suc-
cesso, la popolarità, il carisma di un Cristiano Ronaldo pagato
una barca di soldi in questa Italia di crisi economica, di crescente
debito pubblico e di politica da due soldi? Eugenio Morelli
ECCO I RISCHI DI
UN INNAMORAMENTO
(Prima parte) Poiché ancora per tanti drammi familiari pare con-
tribuisca la carenza di conoscenze che, a loro volta, lasciano spa-
zio a ingannevoli convinzioni, quindi ad altrettanto rischiose
scelte, riprendo l’argomento del cosiddetto innamoramento, già
oggetto di un articolo di Andrea Lando: v. a pg. 7 di questo pe-
riodico, ottobre, 2009, centrato su alcune mie tesi: “Qual è
l’anima gemella?”). Questa riconsiderazione per ribadire quanto
in buona parte detto, riguardo ai rischi in cui gli ”innamorati” po-
tranno incorrere, compiendo scelte impegnative , come quella di
mettere su famiglia, in base al complesso sentimento dell’innamo-
ramento. Stato che rischia di risultare amaramente ingannevole,
giacché permangono ignorate le motivazioni, anche molto di-
verse dalle ragioni per cui comunemente si compiono scelte anche
estreme e definitive. Per l’innamoramento da colpo di fulmine il
ruolo seduttivo degli occhi, è stato da tempo e più volte oggetto
anche di opere letterarie e di opere liriche. Da sempre ricono-
sciuto ed esaltato specialmente nelle canzoni ecc, per certi aspetti
irrazionali connotati da coattività, lo stato di innamorato/a appare
accostabile al fenomeni analoghi a quello del plagio, perfino della
fascinazione ipnotica, del soggiogamento (reciproco?) del cer-
vello. A riprova che il cervello di chi, “affetto da una cotta”, non
sia nelle sue piene facoltà di raziocinio, anzi sia alquanto obnu-
bilato, recentemente si è avuta conferma scientifica, nel senso
che, in tale stato, nel nostro cervello si attivano quelle stesse aree
compromesse con l’assunzione di droghe. Per la Ricerca eco-
psico-sociale prevalgono le valenze relazionali di tipo primario
e, psicoanaliticamente, si riscontrano connotazioni della fase
orale,, in specie: la dipendenza simbiotica e, conseguentemente,
l’angoscia abbandonica, la possessività esclusiva, la gelosia
morbosa). Sono generalmente ben noti pure altri fenomeni propri
della cotta, come quello dell’idealizzazione; nonché conse-
guenti meccanismi da “coazione a ripetere”, ossia rimessa in atto
di esperienze traumatiche come strascichi di problematici rapporti
stabiliti durante l’infanzia in seno alla famiglia, quindi tendenza
a coatta “regolazione di conti per via transferale” (V. queste voci
e “sindrome della cotta” su internet e nel sito: www.pierluigi-
lando.net). Alla regolazione di conti per via transferale è attribui-
bile una strisciante aggressività tra i coniugi che caratterizza il
loro menage con l’alternarsi di liti e riconciliazioni sottesi da gio-
chi transazionali (v. di Eric Berne: “A che gioco giochiamo” ed
Mondadori o su internet). In considerazione delle frequenti dolo-
rose e drammatiche conseguenze delle su menzionate motivazioni
ingannevoli dello stato di innamorato/a, occorrerà intensificare
un’opera di consapevolizzazione, anzitutto per sfatare la convin-
zione che l’essere innamorati costituisca un motivo assolutamente
valido per formare coppia coniugale. Pier Luigi Lando
AMBIENTE: CASADEI NOSTRI FIGLI
Cicche di sigarette, cartacce e bottiglie. Questo è il panorama che
si può osservare se ci si fa un giretto in buona parte delle strade
italiche. Eppure, in ogni dove si trovano annunci su quanto sia
importante l’ambiente ed il suo mantenimento. L’errore, secondo
noi, risiede nel come viene posta la problematica.
Se facciamo caso a ciò che ci viene riferito, l’ottica è quella della
“punizione”. Un sistema che tende alla negatività e che, quindi,
ci spinge in una sanzione o multa rende l’utente indispettito e con
un fare furbesco. “Butto la cicca per terra, tanto non mi becche-
ranno mai”, “non la raccolgo le feci del mio cane, non scopri-
ranno mai che sono io”.
La soluzione potrebbe essere quella di girare la moneta e guarda
l’altra faccia del fallo: l’ambiente è la casa presa in prestito dalle
generazioni future (così come ci dicono dei famosi ambientalisti).
In questo modo le persone, forse, sarebbero consce del fatto che
la loro casa, in realtà, andrà ai “loro figli” e chi vorrebbe per il suo
pargolo un’abitazione sporca e poco abbiente? Quindi ciò che ci
circonda è nostro, ma di tutti quindi della collettività di oggi e
quella di domani.
Perché chi arriverà deve subire i danni che le generazioni prece-
denti hanno procurato? Riflettiamo e pensiamo al futuro in ma-
niera positiva. Bruno Bertucci
IL MIO TEMPO NON È IL VOSTRO
Il mio tempo non è il vostro,/ con ideali certi,/ senso dell’umanità/
saluto del vicino/ anche il semplice/ “Come sta? Tanto lavoro?”/
No, il mio tempo è cementificato tra / queste quattro mura,/ con
l’intercalare anonimo della televisione./ Il mio tempo sebbene co-
lorato d’argento/ non è come il vostro,/ quando i piccirilli veni-
vano a sedersi sulle vostre ginocchia,/ e tra un colpo di tosse e
l’altro/ vi strappavano un sorriso./ Ora i bimbi giocano con il te-
lefonino,/ cercano il record,/ e sono soli come me./ Non sanno
giocare a nascondino,/ né dare i calci a una palla fatta di giornali./
No,il mio tempo non è il vostro. Cristina Di Maio
ECCO LE CAUSE
DELL’ASTENSIONISMO ELETTORALE
Dopo il periodo di stabilità o leggero declino della partecipazione
elettorale fino agli anni ’90, dalle consultazioni dell’ultimo ven-
tennio si è registrato un aumento dell’astensionismo, oggi una
delle questioni al centro della politica. Coloro che mostrano atteg-
giamenti di distacco dalla politica sono gli elettori anziani, le
donne, i giovani, gli elettori del Sud rispetto a quelli del Nord e
di conseguenza le differenze territoriali di genere, di status-eco-
nomico, condizionano l’elettorato nella partecipazione. È incerto
se il fenomeno dell’astensionismo crescerà ancora o se invece
verrà riassorbito. La scarsa fiducia che i cittadini riservano ai par-
tici politici, ai rappresentanti politici e alla politica più in generale
è sicuramente la prima causa del preoccupante calo di partecipa-
zione registratosi in Italia. Probabilmente è difficile pensare che
tornino alle urne quegli elettori che si sono astenuti e allontanati
dalla politica per delusione, sfiducia e quindi non vanno a votare
per manifestare il loro sentimento di protesta. Al contrario, coloro
che potrebbero invece essere recuperati tornando con più facilità
alle urne sono gli elettori definiti “intermittenti”, quelli che deci-
dono di astenersi di volta in volta. Oggi a differenza del passato,
i motivi che spingono l’individuo ad andare a votare non sono
più il classico senso del dovere o il senso di appartenenza al par-
tito. Coloro che vanno a votare hanno bisogno di buone ragioni
per farlo, diverse dalle motivazioni ideali e tradizionali. La parte
dell’elettorato più importante è costituita dai giovani
che saranno i rappresentati della futura classe po-
litica ed è proprio da loro che deriva l’atteggia-
mento del rifiuto alla partecipazione,
dell’astensionismo, della perdita dei valori, in
quanto, non si ha più fiducia nella politica. Ci
si chiede: in futuro la classe politica riuscirà a
mobilitar più elettori a recarsi alle urne? Con-
siderati i motivi che sono alla base dell’asten-
sionismo, molto dipenderà da quanto saprà fare la
classe politica soprattutto sul piano della moralità e della capacità
di offrire soluzioni ai cittadini. Sonia Cozza
MONARCHIA- TECNOLOGIE INDUSTRIALI -
STATO SOCIALE IN ITALIA
Sabato 5 Maggio - presso Sala Congressi, hotel Eurostars To-
scana, Viale Europa, 1135. Lucca. Il presidente Nazionale Mauro
Mazzoni, dopo un ringraziamento, ha cominciato a coordinare la
conferenza. Il primo oratore, il Dott. Gianluigi Chiaserotti, sto-
riografo e segretario nazionale circolo cultura, educazione poli-
tica, REX - Roma Capitale, ha spiegato i motivi per cui si giunse
all' unità d' Italia, ricordando che dopo Torino, Firenze fu mo-
mentaneamente la capitale d' Italia, in attesa di Roma Capitale. Il
secondo oratore, il Presidente Massimo Netti (Livorno), respon-
sabile della Jobson Italia, con 8 basi internzazionali, ha intratte-
nuto il pubblico parlando di tecnologie industriali portuali,
cantieristica e navigazione. Ha chiuso la conferenza, il Dott. Da-
niele Pepe, Vice Coordinatore della Toscana, Sindacato UGL,
trattando Stato sociale e pensione oggi in Italia, parlando anche
della disoccupazione giovanile e assistenzialismo. Ha chiuso la
conferenza , il Presidente Nazionale della Associazione Culturale
Movimento Monarchici, Mauro Mazzoni.
NUOVI PERICOLI
Si è sempre più connessi, sempre più social. I giovani inse-
guono i “like”; per alcuni di essi sembra una vera questione di
dipendenza, con ripercussioni sulla loro autostima. Tra le new
addiction si possono trovare la dipendenza da internet, dai so-
cial-network, dallo shopping compulsivo, dalle realtà virtuali.
Ci sono anche nuovi rischi purtroppo. Da qualche anno si sta
sempre più diffondendo un fenomeno che può essere molto pe-
ricoloso per i giovani è il “sexting”, l’invio di video e foto com-
promettenti insieme ai messaggi di testo. Il nome deriva
dall’unione delle parole inglesi “sex” e “texting”. Sei giovani su
10 risulta che spesso si divertono ad inviare materiale “spinto”.
La polizia postale e il telefono azzurro si stanno adoperando
per sensibilizzare i genitori su questo tema. Da alcune ricerche
emerge che solo 2 genitori su 10 impongono un limite di tempo
ai propri figli riguardo l’uso di internet e dei social. Tra i ragazzi
intervistati in una ricerca il 60% ha dichiarato di essere solo
quando utilizza Internet. È importante responsabilizzare i mi-
nori sull’uso del web. Spesso sottovalutano i rischi dell’invio di
questi video o foto. In un articolo del giornale Repubblica del
5 luglio di quest’anno hanno dato la notizia che Il Sentencing
Council ha dato nuove istruzioni ai tribunali inglesi e gallesi
contro le persone che diffondono media di natura intima e ses-
suale per umiliare e colpire l’ex partner, il termine con cui iden-
tificano questo reato è definito “revenge porn”. Si tratta di video
e immagini a contenuto sessuale di ex partner che vengono pub-
blicati su internet per risentimento e rivalsa. L’agenzia gover-
nativa Sentencing Council per l’Inghilterra e il Galles, ha
aggiornato le disposizioni per assicurare che le sentenze siano
adeguate alla gravità dei reati, che sconvolgono non solo la vita
dei soggetti che vengono colpiti da queste azioni, ma tutta la
famiglia attraverso la diffusione di contenuti privati e intimi on-
line. Tra il 2016 e il 2017 sono state 465 le persone accusate di
questo crimine in Inghilterra e in Galles. Le conseguenze psi-
cologiche e sociali soprattutto per la vittima possono essere de-
vastanti. Ci sono anche stati casi di suicidio. Per chi commette
queste azioni ci sono . Si distinguono due tipi: sexting primario,
quando è il protagonista dell’immagine a diffondere la foto a
terzi; e il sexting secondario, quando la diffusione a terzi av-
viene ad opera di una persona diversa da quella ripresa nell’im-
magine. Secondo una ricerca del 2016 effettuata da “Pepita
Onlus”, 2 adolescenti su 5 hanno fatto sexting almeno una volta
e il primo messaggio con contenuto sessuale viene inviato da
ragazzi che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Un ra-
gazzo su 10 ha fatto selfie intimi o nudi e il 3% ha pubblicato
queste foto sui social network per mettersi in mostra. Spesso i
giovani compiono le azioni di condivisione ed invio in modo
superficiale, senza rendersi conto che quelle immagini digitali
inviate poi possono essere utilizzate o diffuse da terzi, con con-
seguenze che possono sconvolgere la loro vita. È quindi fonda-
mentale parlarne. Laura Cardia
N. 9 - SETTEMBRE 2018
Dialogo tra finanza e uomo:
il ruolo della consulenza
Rubrica a cura di Giovanni Barnini
LA RIVOLUZIONE DELLE CRIPTOVALUTE:
CARATTERISTICHE E RISCHI
Sicuramente l’argomento più gettonato della prima parte dell’anno è
stato il bitcoin. E probabilmente ne sentiremo parlare anche sotto
l’ombrellone. Le criptovalute sono il tema caldo del momento. C’è
chi le considera l’Eldorado degli investimenti, chi ritiene che sia una
moda del momento e chi una bolla speculativa. Ma che cosa sono le
criptovalute? Sono , seguendo la definizione della circolare della
Banca d’Italia, “rappresentazioni digitali di valore, utilizzate come
mezzo di scambio o detenute a scopo di investimento, che possono
essere trasferite, archiviate e negoziate elettronicamente.. Esse non
rappresentano in forma digitale le comuni valute a corso legale (euro,
dollaro, ecc.); non sono emesse o garantite da una banca centrale o
da un’autorità pubblica e generalmente non sono regolamentate. Le
valute virtuali non hanno corso legale e pertanto non devono per
legge essere obbligatoriamente accettate per l’estinzione delle obbli-
gazioni pecuniarie, ma possono essere utilizzate per acquistare beni
o servizi solo se il venditore è disponibile ad accettarle”. Le cripto-
valute sono quindi monete virtuali. Il bitcoin è stato il precursore (nel
2009 fu lanciato da uno sviluppatore giapponese) ma attualmente esi-
stono centinaia di valute virtuali. Ma le criptovalute inizialmente uti-
lizzate all’interno di specifiche comunità virtuali (ad es. videogiochi
online e social network)..sono oggi utilizzate anche per fare acquisti,
non solo online ma anche presso alcuni esercenti commerciali. Ve ne
sono vari tipi: valute virtuali spendibili solo entro la comunità vir-
tuale che le accetta (c.d. valute virtuali non convertibili); valute vir-
tuali che si possono acquistare con moneta tradizionale (ad esempio
utilizzando la propria carta di credito o di debito), ma che non è pos-
sibile riconvertire in moneta tradizionale (c.d. valute virtuali a con-
vertibilità limitata); valute virtuali che si possono acquistare e
rivendere in cambio di moneta tradizionale (c.d. valute virtuali pie-
namente convertibili). Il prezzo delle valute virtuali - più precisa-
mente il tasso a cui possono essere convertite in valute aventi corso
legale (ad esempio euro) - può variare sensibilmente anche in poco
tempo. Esse quindi hanno un’elevata volatilità, ne consegue che è
molto rischioso detenere somme denominate in valuta virtuale, qua-
lora si intenda conservarle per un certo periodo di tempo e riconver-
tirle in moneta legale (ad esempio euro). Quali sono i rischi delle
criptovalute? Per comprenderne i rischi bisogna ancora soffermarsi
sulle caratteristiche comuni: sono create da un emittente privato o da
utenti tramite l’ utilizzo di software sofisticati; non sono detenute fi-
sicamente dall’ utente, ma sono movimentate attraverso un conto per-
sonalizzato noto come “portafoglio elettronico” (tali portafogli sono
generalmente software creati da appositi soggetti chiamati “wallet
providers”); i soggetti coinvolti nelle transazioni restano anonimi
(non c’è tracciabilità dei flussi e quindi c’è un serio pericolo per la
provenienza ed origine dei soldi); le transazioni di trasferimento sono
irreversibili (non si possono poi annullare). Inevitabilmente quindi
le criptovalute si trovano ad affrontare delle sfide che costituiscono
potenziali rischi per gli utenti. La principale è sicuramente l’estrema
volatilità che non permette agli investitori di comprendere fino in
fondo il rapporto tra il valore di mercato ed il valore reale. Non ci
sono inoltre regoli comuni sulle criptovalute e a livello internazionale
manca un sistema di vigilanza univoco. In Italia, recita sempre la cir-
colare della Banca d’ Italia, “l’acquisto, l’utilizzo e l’accettazione in
pagamento delle valute virtuali debbono allo stato ritenersi attività
lecite.. Si richiama tuttavia l’attenzione sul fatto che le attività di
emissione di valuta virtuale, conversione di moneta legale in valute
virtuali e viceversa e gestione dei relativi schemi operativi potrebbero
invece concretizzare, nell’ordinamento nazionale, la violazione di di-
sposizioni normative, penalmente sanzionate, che riservano l’eserci-
zio della relativa attività ai soli soggetti legittimati” (si veda l’intera
normativa di regolamentazione dell’attività bancaria e finanziaria in
tema di sistemi di pagamento e di intermediazione). La mancanza di
standard legali e la mancanza di obblighi informativi (in Italia le crip-
tovalute non sono soggette alla vigilanza della Banca d’ Italia e di
nessun altra autorità) e quindi l’assenza anche di procedure di re-
clamo rende tale strumento molto rischioso (come posso provare in
un eventuale giudizio di aver subito un danno se non c’è neanche
l’obbligo di un contratto?). La rete di valute virtuali può inoltre
prestarsi a essere utilizzata per transazioni connesse ad attività
criminali, incluso il riciclaggio di denaro. Inoltre non ci sono forme
di garanzia e tutela sulle somme depositate: se una piattaforma di
scambio di criptovalute on line (che consentono l’acquisto di tali mo-
nete virtuali in cambio di denaro tradizionale) fallisce o cessa l’atti-
vità non ci sono tutele normative specifiche a copertura di tali perdite.
Non da ultimo il rischio di attacchi informatici e di sicurezza digitale
che tali strumenti possono subire nel corso delle transazioni. In con-
clusione allo stato dei fatti le criptovalute non si possono considerare
uno strumento finanziario, mancando di qualunque standard legale di
trasparenza e informazione. Ma sicuramente rivoluzionario e molto
interessante è la tecnologia che sta dietro le criptovalute e cioè la tec-
nologia blockchain , il cui utilizzo sta prendendo sempre più piede e
rivoluzionando il modo di gestire e trattare i dati. Si tratta di fatto di
un registro pubblico nel quale vengono archiviati in modo sicuro, ve-
rificabile e permanente transazioni che avvengono tra due utenti ap-
partenenti a una stessa rete. I dati relativi agli scambi sono salvati
all’interno di blocchi crittografici, collegati in maniera gerarchica
l’uno all’altro. Si viene così a creare un’infinita catena di blocchi di
dati (da qui il nome blockchain) che consente di risalire e verificare
tutte le transazioni mai fatte. La funzione primaria di una blockchain
è, dunque, di certificare transazioni tra persone. Ma questa tecnologia
come si armonizzerà con le norme sulla conservazione e protezione
dei dati e con la privacy? L’ennesima rivoluzione digitale è pronta
ed avrà impatto anche sul mondo degli strumenti finanziari. Non ci
resta che seguirne l’evoluzione.
N. 9 - SETTEMBRE 2018 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI
STANDARD PER L’EDUCAZIONE L’EDUCAZIONE SESSUALE OLISTICA
SESSUALE IN EUROPA (Seconda parte) A p. 15 un abbozzo di intelligenza in cui si po-
trebbe riconoscere, sebbene vagamente, qualcosa della complessità
(Prima parte) Con Standards for Sexuality Education in Europe freudiana emerge per un momento, ma viene subito abortito: «In
(versione italiana curata da Piero Stettini ed edita dalla Federa- Europa l’educazione sessuale è in primo luogo rivolta alla crescita
zione Italiana di Sessuologia Scientifica col titolo: Standard per personale, mentre negli USA è principalmente rivolta alla risolu-
l’Educazione Sessuale in Europa. Quadro di riferimento per re- zione di problemi o alla prevenzione. Una lunga serie di ragioni
sponsabili delle politiche, autorità scolastiche e sanitarie, spe- storiche, sociali e culturali hanno portato a questa differenza fon-
cialisti) si chiude il cerchio che l’Organizzazione Mondiale della damentale tra USA ed Europa, che non è possibile discutere in que-
Sanità cominciò a tracciare con Maternal Care and Mental He- sta sede, ma che è importante evidenziare. Nell’Europa occidentale
alth, la Monograph Series n. 2 dello psichiatra darwiniano inglese la sessualità che affiora e si sviluppa durante l’adolescenza non è
John Bowlby, pubblicata a Ginevra nel 1951 e due anni dopo, sentita principalmente come un problema o un pericolo, bensì
nel 1953, in versione ridotta dalla Penguin Books di Londra col come una preziosa fonte di arricchimento per la persona». Stan-
titolo Child Care and the Growth of Maternal Love. In Italia la dards for Sexuality Education in Europe vuole insomma contri-
monografia fu tradotta dalla Giunti Barbera nel 1957: Cure ma- buire alla introduzione dell’educazione sessuale olistica nelle
terne e igiene mentale del bambino. La sua versione ridotta fu tra- scuole e nelle famiglie. Leggiamo a p. 5: «L’educazione sessuale
dotta dalla Armando di Roma nel 1973: Assistenza all’infanzia e olistica fornisce a bambine/i e a ragazze/i informazioni imparziali
sviluppo affettivo. Si tratta di un approccio inevitabilmente oli- e scientificamente corrette su tutti gli aspetti della sessualità e con-
stico. La inevitabilità di una teoria del tutto (olismo) gestita come temporaneamente li aiuta a sviluppare le competenze necessarie ad
igiene mentale da introdurre nelle scuole è dovuta all’abbandono agire sulla base delle predette informazioni, contribuendo così a
della dottrina freudiana del conflitto intrapsichico singolare a van- sviluppare atteggiamenti rispettosi ed aperti che favoriscono la co-
taggio di una teoria anonima della scissione. struzione di società eque». E ancora, di seguito: «Tradizionalmente
Il Quadro di riferimento per responsabili delle politiche, autorità l’educazione sessuale si è concentrata sui potenziali rischi della
scolastiche e sanitarie, specialisti è presentato come un’educa- sessualità, come le gravidanze indesiderate e le infezioni sessual-
zione impersonale, indiretta, standard appunto, concernente l’Al- mente trasmesse (IST). Un tale focus negativo suscita spesso delle
tro sesso, il che è un assurdo. Il fine sarebbe quello di favorire la paure in bambine/i e ragazze/i e, per di più, non risponde al loro
costruzione di società giuste, ma l’educazione, se personale e di- bisogno di essere informati e di acquisire competenze; ancora, fin
retta, è già comunità equa, non deve cioè attendere qualcosa come troppo spesso il focus negativo semplicemente non è di alcuna ri-
una “costruzione”. L’educazione ha un carattere generativo tra- levanza per la vita di bambini e ragazzi. Un approccio olistico, ba-
scurato dalla logica dello standard (buona per tutti e per nessuno) sato sul concetto di sessualità come un’area del potenziale umano,
ed è un tema troppo importante per essere lasciato nelle mani di aiuta a far maturare in bambine/i e ragazze/i quelle competenze
specialisti, cioè nelle mani di pochi; è forse il tema politico, pub- che li renderanno capaci di determinare autonomamente la propria
blico, per eccellenza, dove si gioca davvero il destino dell’intera sessualità e le proprie relazioni nelle varie fasi dello sviluppo. Un
comunità nazionale e internazionale. approccio olistico sostiene l’empowerment di bambini e ragazzi
Inoltre il rischio è sempre quello di sostituire alla madre, al padre, affinchè possano vivere la sessualità e le relazioni di coppia in
ai maestri l’“esperto”. Se ci spostiamo dal campo medico a quello modo appagante e allo stesso tempo responsabile. Le competenze
sociologico Émile Durkheim aveva affermato che, se lasciati a che l’approccio olistico promuove sono inoltre essenziali per difen-
dersi dai possibili rischi. L’educazione sessuale fa anche parte del-
loro stessi, gli uomini sono destinati a cadere vittime dei propri l’educazione più generale e influenza lo sviluppo della personalità
desideri senza fine. del bambino. La natura preventiva dell’educazione
Per questo ci vuole l’educazione e ci vogliono maestri capaci di sessuale non solo contribuisce a evitare possibili
insegnare all’interno però di una relazione educativa assoluta- conseguenze negative legate della sessualità, ma
mente personale. A p. 10 della traduzione italiana del Quadro leg- può anche migliorare la qualità della vita, la
giamo una frase che non sarebbe stato possibile scrivere salute ed il benessere, contribuendo, così, a
all’interno di un approccio dinamico-conflittuale di tipo freudiano promuovere la salute generale». Tutto in linea
alla sofferenza umana (ma nemmeno sarebbe stata accettata da con la logica bowlbiana, che nel 1951 così si
Durkheim): «L’evoluzione dell’educazione sessuale è stata per- esprimeva: «Si ritiene essenziale per la salute
ciò, in un certo senso, la storia di una battaglia per riconciliare mentale che l’infante e il bambino sperimentino un
la necessità del ruolo supplementare dei professionisti rivolto a rapporto caldo, intimo e ininterrotto con la madre (o
prevenire possibili problemi con le istanze di pertinenza, efficacia, con un sostituto materno permanente), nel quale entrambi possano
accettabilità e attrattiva per i giovani». Michele Bianchi trovare soddisfazione e godimento». Michele Bianchi
FARSI RISPETTARE, TEMERE, ODIARE
Queste tre modalità di rapportarsi con un minore hanno in comune, con un rossiniano crescendo, un atteggiamento di pre-potere. Ma tutto
al contrario di ciò che dovrebbe caratterizzare un rapporto educativo, ossia di servizio, al fine di prestare a un Io in evoluzione funzioni
complementari. Funzioni queste di fondamentale importanza per l’acquisizione della fiducia di base (Erikson). L’atteggiamento del farsi
rispettare può fungere da alibi per posizioni di prepotere da parte di “educatori” - primari e secondari - che abbiano problemi di personalità.
In particolare, come “personalità bisognosa di farsi valere”, annoverata da Kurt Schneider tra le dieci nel suo libro: Le personalità psi-
copatiche, (Giovanni Fioriti Editore). Ovviamente, come per tanti altri fenomeni, sussiste tutta una gamma di epifenomeni: da quelli bor-
derline a quelli, pure con diversi gradi di gravità, patologici. Mediante il meccanismo di difesa adleriano della sovracompensazione,
mascherando complessi o sentimenti di inferiorità, si iper-attivano atteggiamenti e comportamenti tesi a farsi valere e, mediante il mecca-
nismo della formazione reattiva, si tende a mascherare ulteriormente un’inaccettabile pulsione, ricorrendo comportamenti opposti. Posizioni
“up” (“Superior stabat lupus, inferior agnus”) della “normalità quotidiana” appaiono tradizionalmente consolidate e, forse ancora, preval-
gono giustificate a fin di bene, cioè per incutere quel tanto di soggezione al minore che occorrerebbe, secondo certe vedute “educative”, per
indurlo all’ubbidienza. Ubbidienza che potrà avere ripercussioni di vario genere sull’educando, a seconda dell’atteggiamento di fondo del-
l’educatore, giacché, ove sia sostenuto da suoi problemi, come quelli da rivalità fraterna repressa, potrà giungere ad assumere connotazioni
da pedagogia nera. L’obiettivo, sia pur a propria insaputa, del farsi temere potrà giungere così perfino a trarne soddisfazione sadomasochista,
mentre il conseguente effetto del farsi odiare (atteggiamento per il quale tanti, da genitori a pubblici ufficiali, pare che seguano, con parti-
colare zelo, speciali stages) rischierà di provocare effetti devastanti sulla personalità del piccolo (v. di Katharina Rutschky: Pedagogia Nera)
e di Morton Shatzmnan: La Famiglia che uccide. Nonostante i disastrosi risultati dovuti alla pedagogia nera (già indicati in precedenti
articoli e riguardanti la stessa famiglia del dr. Shreber: un figlio suicida, un altro schizofrenico-paranoide e la figlia con problemi mentali
trapelati malgrado i familiari abbiano fatto di tutto per tacitarli), ancora appare, in vario grado, prevalente la convinzione che i comportamenti
disturbati e disturbanti – quanto per intendersi “cattivi”- possano essere contenuti, se non controllati e contrastati, adottando atteggiamenti
di severo controllo, cioè reagendo con lo Stato dell’Io del Genitore Critico (V. su internet: concetto dell’Analisi Transazionale:“Stati del-
l’Io”). Altrettanto pregiudizievoli sulla personalità dei piccoli potranno risultare atteggiamenti di educatori che, forse per reazione a metodi
autoritari subiti, assumono modi lassisti e, per un meccanismo di “identificazione proiettiva”, giungono eccessive posizioni giustificative
e, addirittura di difesa di ogni comportamento trasgressivo dei figli anche nei confronti di docenti come quelli che, anche di recente, hanno
avuto ampia eco scandalistica sui mass media. Pier Luigi Lando
SENTIMENTI COS’È
COME LE NUVOLE Cos’è la solitudine che sento?/ NUOVE POVERTÀ
Come le nuvole, i sentimenti, al Cos’è la rabbia che mi turba Nuove povertà, nuove realtà, svolgendo il volontariato, ogni volta che
loro sorgere,/ hanno il roseo co- tanto?/ Sei tu il vuoto che mi porto andiamo insieme alle varie associazioni a dare cibo o abiti ai clochard,
lore dell’Aurora;/ come le nuvole, dentro,/ sei tu che mi distruggi len- scoprono realtà infinite. Oltre a distribuire loro insieme agli altri volon-
al luminar del sole dell’amore,/ tamente/ come un fuoco che arde tari, ascoltiamo cosa raccontano e cerchiamo di stare vicino a queste
s’imbiancano come velo di sposa/ spento./ Cercami costantemente,/ persone che la vita li ha relegati in una situazione pesante. Ci sono per-
Come le nuvole che, dopo il ruti- come non hai fatto mai./ Guardami sone che si sono trovate fuori dal mercato del lavoro, perché troppo vec-
lar del tramonto/ s’imbrunano e attentamente,/ come non hai fatto chie per alcuni lavori e troppo giovani per andare in pensione. Lavorano
s’affievoliscono quando sta per mai./ Sentimi profondamente,/ senza contributi saltuariamente, ma vivono e dormono per strada, perché
come non hai fatto mai./ Amami con quello che percepiscono, non possono permettersi nulla. Ho ascoltato
svampare la passione;/ come le molte delle loro storie, chi è andato via da casa, perché pensava di essere
nuvole, al soffiar dei venti che spi- intensamente/ come mai farai…
rano da diversi punti cardinali,/ Marcella di Nallo Martino stato adottato e non credeva che quelli fossero i suoi veri genitori. Cosa
mutano forma, colore e consi- che potrebbe verificare facendo un controllo del DNA. Penso a quella
stenza;/ come le nuvole, si dissol- povera madre che non sa più dove è suo figlio, il dolore che prova per la
vono in vivificanti gocce di IL RISVEGLIO sua sparizione. Un ragazzo…ma lui ora è un uomo….dovrebbe capire
che anche se fosse stato adottato, la mamma che per la mamma che lo
pioggia,/ o in amare lacrime di no- DEL GIORNO aveva cresciuto per lei lui rimane sempre suo figlio. Poi c’è chi scappa per
stalgico rimpianto,/ o, ancora, in altre situazioni, a chi invece piace avere legami con nessuno. Possiedono
candida gelida neve oppure in de- La luna era come un cristallo scal- una bici e girovagano per tutto il mondo senza nessuna meta. Sono solo
vastanti grandinate/ e, in fine, in fito./ Sempre più trasparente si in perlustrazione del pianeta e la loro voglia di conoscere li spinge a fare
grigia nebbia si potranno tramu- confondeva/ con il cielo di un cele- i nomadi. Te li incontri in giro solo per qualche giorno, poi si rimettono
tare/ ove da un caldo vento, pre- ste quasi divino./ Memore di una in viaggio per altre mete. Poi c’è chi bisticcia con la madre e questo ac-
gno di vivificante pioggia,/ i notte che l’aveva vista piena./ Pro- cade di frequente e fa sparire le proprie tracce. Noi volontari cerchiamo
fiacchi sentimenti non verranno tagonista assoluta tra mare ed infi-
ravvivati. Noi vorremmo almeno di farli riflettere, ma è molto difficile riuscire a farli ragionare. Sembra
nito./ Testimone di amori, come se entrassero in un tunnel o in un labirinto e non riescono ad uscire
che gli affetti più cari/ fossero du- tradimenti, e misteri, /che solo lei più fuori da questa situazione. Tutte queste persone oltre il cibo, gli abiti,
raturi,/ ma, ahimè, la quotidiana conosce, tramanda e racconta,/ di avrebbero bisogno di un supporto psicologico. Sono poche le persone
esperienza ci avvisa che i nostri generazione in generazione,/ come che riescono ad uscire fuori da questa situazione. Incontriamo Italiani,
affetti,/ come per le nuvole, i ven- un cantastorie,/ al cuore di chi am- stranieri di tutto il mondo, ognuno con la sua storia ed il loro vissuto che
tosi moti sì rapidi e vari,/ son mu- mira/ la sua intramontabile bel- non riescono ad uscire fuori. Non basta secondo la mia opinione di noi
tevoli e precari. Pier Luigi Lando lezza. Anna Senatore volontari, ma dovrebbero parlare con degli esperti. Poi ci sono anche pen-
sionati e ci sono molte donne giovani, ma anche donne anziane. Molti
quando arriviamo si avvicinano per chiedere cibo, vestiti o medicinali, ma
UN SEVERO MONITO tanti sono schivi e non chiedono, dobbiamo andare a cercarli e portiamo
RIMASTO INASCOLTATO
“La norma che maggiormente mi piace della Costituzione
noi le cose. Non tutti reagiscono allo stesso modo, ci sono persone molto
curate che non sembrano minimamente dei clochard ed altre molto tra-
scurate. Il Papa, ha fatto mettere a loro disposizione le docce. Li al mat-
è quella che consente la sua revisione”.
(Gaetano Salvemini, 1949)
tino vengono consegnati panini. Un modo per cercare di dare loro una
dignità ed un aspetto diverso. Un piccolo aiuto per cercare di farli uscire
fuori da una situazione senza futuro. Anna Maria Ballarati
L’ATTUALITÀ, pag. 13
PER NON DIMENTICARE
(a cura di Vincenzo Calò)
✸ A marzo, miliziani di Boko Haram avevano restituito alle fa-
miglie le 110 studentesse rapite il mese prima a Dapchi, nel nor-
dest della Nigeria. Lo aveva riferito Sakhir Manzo, guidando
un gruppo di supporto ai familiari delle studentesse sequestrate,
e due genitori lo avevano riportato alla France Press. “Le ra-
gazze sono state riportate su nove veicoli e lasciate fuori dalla
scuola alle 8 di mattina”. Il 18 febbraio a Dapchi una fazione
del gruppo terroristico islamico aveva rapito le alunne, aventi
tra gli 11 e i 18 anni. Monito dei rapitori al momento del rilascio
degli ostaggi: “Non mandate più le vostre figlie a scuola”.
✸ Nel frattempo, blitz antiterrorismo tra Roma e Latina. Gli
agenti della Direzione centrale della polizia di prevenzione e la
Digos avevano eseguito 5 fermi nei confronti di persone legate
ad Anis Amri, autore dell’attentato a Berlino del 13 dicembre
2016, ucciso pochi giorni dopo in un controllo di polizia nel Mi-
lanese. Addestramento e attività con finalità di terrorismo inter-
nazionale; e associazione per delinquere finalizzata alla
falsificazione di documenti e al favoreggiamento dell’immigra-
zione clandestina: queste sono state le accuse. Effettuate poi una
serie di perquisizioni nelle province di Latina, Roma, Caserta,
Napoli, Matera e Viterbo.
✸ Sarebbero due cellule legate all’organizzazione qaedista si-
riana Jahbat al Nusra quelle sgominate a maggio nell’operazione
antiterrorismo di Polizia e Guardia di Finanza. Arrestate 14 per-
sone. Una ventina di perquisizioni tra Lombardia, Veneto, Emi-
lia Romagna e Sardegna… dalle indagini, le due cellule, che
operavano in Sardegna e Lombardia, erano autonome ma ave-
vano un punto di contatto: un soggetto che aveva rapporti con
entrambi i gruppi. Le Fiamme Gialle hanno scoperto un’associa-
zione a delinquere composta da 10 siriani e finalizzata al rici-
claggio e all’abusiva attività di erogazione di servizi a
pagamento in diversi Paesi, europei e non.
✸ Stati Uniti contro Russia dopo il sospetto attacco chimico di
aprile in Siria, nella roccaforte dei ribelli siriani nel Ghuta, con
cento morti e un migliaio di feriti. Tra le vittime anche bambini.
Per Trump, russi e iraniani sono responsabili per il sostegno
“all’animale Assad”, con l’accusa a Obama di non aver rispet-
tato la sua promessa d’intervenire contro Assad se avesse usato
le armi chimiche. Dopo la Siria, anche Mosca ha negato che a
Duma sono state usate armi chimiche. Intanto i miliziani siriani
asserragliati a est di Damasco si sono arresi, e sono stati depor-
tati nel nord del Paese.
✸ Apertura negativa per le borse europee registrata il 19 giu-
gno, dopo il tonfo delle piazze asiatiche penalizzate dai timori
della guerra dei dazi tra Usa e Cina. A Piazza Affari, l’Ftse Mib
ha segnato -1,37% a 21797 punti. Scarto Btp-Bund tedesco in
rialzo a 220 punti in avvio, con rendimento del decennale al
2,57%. Londra -1,05%, Parigi -1,15% e Francoforte -1,46%.
Euro a 1,1607 dollari e 127,92 yen in apertura dei mercati valu-
tari europei.
✸ Verso la fine di luglio un’esplosione ha scosso (guarda caso?)
l’ambasciata americana a Pechino: ferito l’uomo che ha fatto
esplodere l’ordigno, secondo la polizia cinese. L’attentatore è
un ventiseienne mongolo, portato subito dopo in ospedale con
una ferita alla mano. Video diffusi sui social hanno mostrato la
zona dell’ambasciata avvolta dal fumo.
MOSTRE DA NON PERDERE
Gli amanti delle arti visive contemporanee non mancheranno cer-
tamente a due grandi mostre italiane di questo autunno 2018. Si
parte con Firenze: il 21 settembre a Palazzo Strozzi sarà inaugu-
rata la mostra «Marina Abramovic. The cleaner», che rimarrà
aperta fino al 20 gennaio 2019. Si passa, il 26 settembre, a Mi-
lano, dove sarà la volta di «Paul Klee e il Primitivismo», al Museo
delle Culture. Si avrà tempo fino al 27 gennaio per ammirare i
frutti del lavoro artistico del maestro astrattista. Abramovic e Klee
sono due artisti le cui opere si attestano in anni differenti e che le
mostre hanno deciso di esaltare in maniera diversa. A Firenze,
come si legge dal sito ufficiale di Palazzo Strozzi, si privilegerà
la ‘retrospettiva’ sulle performance di Marina Abramovic, tanto
rivoluzionaria quanto controversa artista montenegrina naturaliz-
zata statunitense. A Milano, invece, si vorrà guardare con occhio
nuovo alle opere di Klee, ponendolo in un inedito e singolare con-
fronto con il primitivismo, una corrente artistica di riscoperta di
concetti artistici arcaici, tipica della fine del XIX e dell’inizio del
XX secolo. Ma non solo Milano e Firenze regaleranno emozioni
‘artistiche’. A Forlì il complesso museale San Domenico ospiterà
un tributo al noto fotografo Ferdinando Scianna («Ferdinando
Scianna. Viaggio, racconto, memoria»), con circa duecento scatti
per ripercorrere la pluridecennale carriera del maestro. La mostra
aprirà il 22 settembre e rimarrà aperta fino al 13 gennaio. «Roy
Lichtenstein e la Pop Art americana» sarà la mostra cardine del-
l’autunno della provincia di Parma, dall’8 settembre al 9 dicem-
bre, presso i locali della Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano
di Traversetolo. E per chi va in vacanza a Settembre, magari
lungo il litorale adriaco c’è la possibilità di visitare, fino al 30 set-
tembre 2018, la mostra diffusa «Rossini 150» a Pesaro, città na-
tale del compositore. Una occasione per conoscere meglio
l’eclettico personaggio Rossini, ma anche per visitare meglio il
capoluogo e apprezzarne scorci pittoreschi. Tante altre le mostre
nelle nostre città che, inaugurate nei mesi scorsi, continueranno
in questo settembre 2018. Tutte occasioni importanti che porte-
ranno ad una maggiore valorizzazione dei beni culturali, in un
Paese che tanti ne conserva e tanti deve preservarne da una cattiva
muffa, quella dell’ignoranza dilagante, la quale vorrebbe farci
preferire una domenica al centro commerciale ad una pala d’altare
o un museo o una performance artistica. Matteo Gentili
La collaborazione al periodico
“L’Attualità” è aperta a tutti.
 ,
L’ATTUALITÀ, pag. 14 EVENTI DI ATTUALITA N. 9 - SETTEMBRE 2018

PULCINI E CHIOCCE ALL'AFFANNOSA RICERCA DI EQUIVALENTI PARENTALI IO E I PIANETI DELLO ZODIACO

(Seconda parte) Riguardo a come la fame di mamma, quindi uno stato di persistente dipendenza da lei possa dipendere dalla stessa
madre non in grado di partorire un/a figlio/a psico-emotivamente né di prestare quelle funzioni accretive, ossia catalizzanti lo sviluppo (a cura di Isabella M. Affinito)
delle sue potenzialità evolutive, in particolare, l’evoluzione delle valenze relazionali oltre quella dell’attachment, riporto in sintesi la
mini storia di una figlia con un eccezionale stato di dipendenza dalla madre – al punto da non staccarsi fisicamente neanche quando OROSCOPO ZODIACALE ESEMPLIFICATIVO
al madre faceva il bagno nella vasca, ci entrava anche lei! Questa madre era accorsa dove era in corso un’attività di gioco autogestita, DI CASE E PIANETI, RELATIVO
preoccupatissima perché la figlia di quasi 6 anni, così dipendente da lei, avrebbe dovuto andare a scuola al prossimo settembre. Rac- A ISABELLA M. AFFINITO NATA IL 22-11-1967
comandai i/le partecipanti di astenersi da qualsiasi iniziativa di staccare la bambina dalla madre: la bambina si sarebbe potuta fidare A FROSINONE, ORE 24,00 CIRCA
di meno, sentirsi non compresa, sola ed estranea e, addirittura, sviluppare diffidenza contro chi avrebbe vissuto come chi stesse su un
fronte opposto al suo. Ebbene, l’auspicato distacco e la partecipazione ai giochi con gli altri bambini, si andava verificando a mano Isabella Michela Affinito presenta la posizione dei pianeti, quasi
a mano che la madre stabiliva rapporti, anche fuori da tale contesto ludico (magari per “una pizza”, una gita ecc.), con altre persone tutti salvo Saturno, nel semicerchio inferiore sottolineando dina-
con le quali aveva “fatto amicizia” con qualche partecipante a questa iniziativa. mismo nell’ambito interiore: lei vive intensamente dietro le
Oggi a Forum (cine…? forse in replica) c’era una caso che pare cada a fagiolo per questo articolo: una coppia coniugale, consensual- quinte dell’esistenza, atteggiamento tipico delle persone spirituali
mente “in bianco”, ma lui , aveva rapporti sessuali con escort. In altro mio scritto (ancora inedito) riporto la storia di una donna che, e, quindi, contemplative. Fra tutte le dodici Case d’ogni oroscopo
appena si affezionava a un partner, era come stare a letto con un suo fratello o con suo padre, per cui doveva cambiare partner sessuale. zodiacale, in questo caso risultano ‘abitate’ solo tre in particolare
Questo che, per la morale corrente è deprecabile e, per la stragrande maggioranza delle donne il rapporto fisico presuppone quello sulle quali soffermeremo la nostra attenzione. Stando di fronte
affettivo (non conoscendo il rischio che corrono!), dal punto di vista psico-dinamico e in base a quanto già esposto in questo scritto, ad un individuo poco esposto alla ‘luce solare’, notiamo altresì
potrà spiegarsi supponendo che, mentre con le femmine mercenarie poteva avere rapporti sessuali proprio in quanto non una capacità alla comunicazione di tipo pasoliniano, in senso
c’era legame affettivo, con la moglie-mamma, essendo nel suo apparato neuropsichico attiva l’istanza “evitamento buono. Il pianeta Mercurio, cui è associata l’espressione, l’intel-
dell’incesto”, avrebbe potuto inibire la potentia coeundi. Mi risulta che in tante coppie coniugali, tale “evitamento” ligenza, la critica, la logica, la velocità nell’apprendimento si
avvenga via fantasia. In definitiva, come in effetti la cronaca e la storia, con i fatti, pare stiano dimostrando, ci trova in Casa terza, per eccellenza collegata col Segno dei Ge-
toccherà constatare la perpetuazione di problemi dovuti alla preminenza di livelli di organizzazione cerebrale melli, di Aria, Mobile, già governato da Mercurio. Così l’incontro
pre-Homo sapiens e a carente superamento della fase orale (a cui è attribuibile pure quello della corruzione), fin- immaginario fra il Mercurio del tema natale col Mercurio già pa-
tanto che, per contrastarli, si conterà su misure giuridiche, magari inasprendole e assicurando la certezza della drone del terzo Campo, vanno ad aumentare le «[…] chances di
pena. Il che, tra l’altro, con il rischio che tali inasprimenti, invece che come deterrenti, venendo percepiti come esplicare nel modo migliore tutte le attività suggerite dalla casa:
una sfida, potranno scatenare il sadomasochistico meccanismo del non darla per vinta a ogni costo. Sarebbe auspi- quindi gusto della notizia, della pubblicità, della socievolezza,
cabile che ogni nostro intervento, specialmente sul versante della prevenzione, fosse fondato su illuminanti conoscenze orecchio attento alle suggestioni che vengono dall’esterno in
circa la natura e relative dinamiche di ogni fenomeno che intendiamo affrontare, sia in senso ripartivo che preventivo. modo immediato». (Da Lezioni di Astrologia – La natura delle
Pier Luigi Lando Case di Lisa Morpurgo, I Manuali Longanesi & C. di Milano,
Anno 1983, a pag.68). Si pensi all’eclettica attività intellettuale
dello scrittore, giornalista, regista, poeta, saggista, romanziere
VIAGGIO NEL VENETO, CAPITALISMO UMANISTICO bolognese Pier Paolo Pasolini (1922-1975). Proseguendo c’è un
Nettuno in bilico sulla linea di confine dove termina la terza Casa
RICCO DI OPERE D’ARTE C’è un altro modo possibile di impostare il lavoro e il rapporto ed inizia la quarta. Significa che qui Nettuno ‘naviga’ tra le me-
tamorfosi continue, la fantasia senza limiti e la sconfinatezza vis-
Durante una gita a Padova, mi sono meravigliata della ricchezza con i lavoratori? Sì è la risposta di alcuni personaggi storici, come suta tra le pareti domestiche. Immaginiamoci l’eroe Ulisse che,
d’arte diquesta città, dal Duomo, alle chiese, alle piazze ricche di Olivetti e Luisa Spagnoli e di un imprenditore dei nostri giorni senza essere andato fisicamente sotto le mura della città di Priamo
fontane, di affreschi d’epoca rinascimentale, ai navigli, ai ponti- Brunello Cucinelli che parla di capitalismo umanistico. Nel sito a combattere con i Greci per ben dieci anni, svolse tutto mental-
celli in legno che attraversano i fiumiciattoli intorno al verde im- si legge: credo in un’impresa umanistica che risponda nella forma mente entrando lo stesso nella leggenda dell’Odissea omerica.
perante. Magia del tempo che fu nel centro storico si rimane più nobile a tutte le regole di etica. La caratteristica specifica di Nella Casa seconda troviamo il pianeta Venere, che già governa
immersi in un’epoca antica dove il moderno non riesce ad emer- questo capitalismo è che il profitto si consegua senza danno e of- di per sé questo Campo e così si amplifica un’altra valenza, sta-
gere, e le emozioni che traspirano dall’animo umano sono sceno- fesa per alcuno e parte di questo profitto si utilizzi per ogni inizia- volta venusiana, al quadrato e cioè il concetto raddoppiato della
grafie di un’epoca rococò. Risalendo il Brenta, il fiume che tiva in grado di migliorare concretamente la condizione della vita Bellezza visto in tutti i suoi aspetti. L’arte non è più fine a sé
attraversa Padova, in battello, si assiste ad uno scenario fantastico, umana: servizi, scuole, luoghi di culto e recupero dei beni cultu- stessa ma un modo per impiegarla a livello professionale e non
all’apertura manuale di ponti secolari, delle dighe per far con- rali. A parlare non è un sognatore, ma un imprenditore di suc- solo. « […] Venere trova in Bilancia la corrispondenza con due
fluire le acque, per non parlare delle bellezze naturali, paesini av- cesso. Tutto nel suo caso è avvenuto intorno ai 36 anni quando si arti eccelse, la poesia e la pittura (o più frequentemente la gra-
volti nel mistero, per non parlare delle ville immerse nel verde. è fatto delle domande chiedendosi, tra le altre questioni, cosa fica). » (Da Lezioni di Astrologia – La natura dei Segni, di Lisa
Una delle più belle a mio avviso è quella dei Pisani, ricchi nobili avrebbe lasciato al mondo e agli altri. Definendosi un ottimista Morpurgo, I Manuali Longanesi & C. di Milano, Anno 1989, a
veneziani che passavano qui le loro vacanze estive. La villa è realista ha applicato nella sua azienda ciò in cui credeva: mettere pag.210). In Casa seconda dimorano anche Urano e Plutone: la
composta da 168 stanze, una più ricca dell’altra. In una di queste l’uomo al centro. La sua azienda è stata quotata in borsa di Milano spinta rinnovatrice uraniana con l’ambiguità plutoniana configu-
dimorò nel 1807 per due notti l’imperatore Napoleone Bonaparte, nel 2012. Secondo la sua visione un capo di cashmere deve essere ranti una persona improvvisatrice di nuovi assetti al di fuori della
la villa fu poi da lui donata al vicerè d’Italia Eugenio Beauhar- longevo, tale che lo si possa lasciare in eredità, la sua durata è il norma. L’estroversione fusa con lo spirito analitico proveniente
mais, la stanza da letto i cui mobili realizzati dal mobiliere Gio- simbolo del suo valore. Un imprenditore che parla di uomini, di- dal mondo inconscio. Chiudiamo con la presenza di Giove e della
vanni Casadoro. Il letto a baldacchino culmina con la figura di gnità del lavoro, di tradizioni antiche, di ideali. Il centro dell’at- Luna in Casa prima, quella della personalità imbevuta tutta d’in-
Amore e Cupido. Vi è la stanza dei salotti intellettuali, quella dei tività è a Solomeo un antico borgo umbro. Secondo lui i fluenza lunare in piena regola e del protagonismo della parola «
concerti musicali, quella dei grandi pranzi di gala, e infine un dipendenti devono lavorare il giusto, non troppo, in condizioni […] uno dei principali strumenti dell’Io espansivo. […] si sente
parco immenso curatissimo dove il verde e l’acqua sono protago- se stesso soltanto, o almeno soprattutto, quando parla; e di fre-
nisti in un gioco di acque e di fontane come a Versailles. Infatti migliori, i luoghi devono essere capaci di vita e rispetto per la di-
gnità anche economica. quente pontifica, si installa su un pulpito immaginario, elargisce
dopo la confisca della villa, lo stile è nettamente francese dove informazioni e consigli ». (Da Lezioni di Astrologia - La natura
l’impronta napoleonica è inconfondibile. Non sono parole vuote, ma piene di esperienze da condividere e
far conoscere. Esperienze di successo ripagate. Perché i modelli delle Case di Lisa Morpurgo, I Manuali Longanesi & C. di Mi-
La stanza numero 5 ospita la collezione di medaglioni e rilievi, lano, Anno 1983, a pag.26).
che diversi membri della famiglia Pisani avevano costituito nel positivi di successo non si propagano? Credo che culturalmente
si dovrebbe superare la visione che si è sfortunatamente radicata I lettori possono scrivere al seguente indirizzo:
corso del Seicento e Settecento. Il senso che i committenti vollero anastasia22n@libero.it
dare a questa bella esposizione non è limitato solo alla esibizione per cui si è troppo abituati agli eventi negativi e alla cattiveria
del patrimonio familiare, dato che collezionare sculture era la umana. All’idea che chi è cattivo è furbo; chi è buono è una per-
moda dell’epoca. Il gioco stava nell’affermare la continuità tra il
passato antico e la storia della repubblica di Venezia. Risalendo
sona “tonta”, ingenua o “debole”; al detto “troppo bello per essere
vero”. Si è ormai diffidenti verso ciò che è positivo. Si è ormai PAOLO VI PROCLAMATO SANTO
il Brenta si giunge all’ultima villa sul fiume alle porte di Venezia istruiti dai telegiornali che dedicano la quasi totalità delle notizie «Abbiamo fatto programma del nostro pontificato la difesa della
“la Ca Foscari”. Sontuosa, elegante, magnifica si eleva al cielo alle stragi, agli eventi catastrofici, come se le buone notizie non vita, in tutte le forme in cui essa può esser minacciata, turbata o
quasi a far notare la sua importanza storica. La villa è riuscita avessero uno share abbastanza interessante e fosse più importante addirittura soppressa». Con queste parole Paolo VI riassume le
dopo secoli a tornare ai suoi proprietari che invece che parlare del normale equilibrio delle cose inseguire que- azioni del suo pontificato il 29 giugno 1978, a quindici anni dal-
l’hanno acquistata dall’ultimo proprietario, st’ultimo e gli scandali. Popper parlava in uno dei suoi libri di l’ascesa al soglio petrino, poco più di un mese prima della sua
un ricco inglese che l’aveva ristrutturata. È “Cattiva maestra televisione”. In un incontro con morte. Legato alla vita è il miracolo, esaminato dalla Congrega-
aperta al pubblico come museo, i proprie- il pubblico alcuni anni fa Barbara Alberti si è zione delle Cause dei Santi, che ha permesso un rapido passo in
tari tornano in estate e vivono in una de- scagliata contro chi ha inventato il termine avanti al processo per la canonizzazione del Montini. Un feto,
pandance sita vicino alla villa, i giardini “buonismo”. Dicendo, inoltre, che i cattivi guarito al quinto mese di gestazione per intercessione di Montini,
sono curatissimi ed eleganti. Riprendiamo sono noiosi. Sono d’accordo, il paradosso è una bimba, Amanda, nata sana e salva il giorno di Natale del
il viaggio e all’orizzonte ci appare la Ma- che culturalmente adesso sembra che chi è 2014. Un inno vivente alla vita, concetto strenuamente radicato
gnifica “Venezia”, con tutta la sua eleganza, cattivo sia vero e che chi è buono, svalutato nel ministero di un pontefice trovatosi a fare i conti con tematiche
piazza San Marco, il ponte di Rialto, il ponte come “buonista”, sia falso, ipocrita o nasconda allora emergenti come l’aborto, l’uso di anticoncezionali e il di-
dei sospiri, le sue chiese, le sue isole, la sua qualcosa. Come può essere che sia vero solo vorzio. La mattinata del 14 ottobre 2018 Papa Francesco cele-
epoca, il suo stile. Francesca Pagano chi è cattivo? Un assoluto impossibile. Si è ormai brerà, in Piazza San Pietro, la solenne canonizzazione del papa
diffidenti e pronti a cercare “la fregatura”. Hanno lavorato to- bresciano. Finalmente Montini sarà proclamato santo, a quaran-
gliendo la speranza e la fiducia. Penso che sia importante ripartire t’anni dalla sua morte, avvenuta il 6 agosto 1978 a Castelgan-
UBRIACO E SENZA PATENTE: da lì per costruire un capitalismo umanistico. Laura Cardia dolfo. Assieme a Paolo VI verrà santificato altresì Oscar Romero,
l’arcivescovo salvadoregno brutalmente ammazzato mentre stava
MORTA LA FIGLIA DI 8 ANNI TURISTA 14ENNE ABUSATA
celebrando la messa all’interno di una cappella dell’ospedale di
San Salvador, nel marzo del 1980. In festa le due diocesi italiane
più legate a Montini, Milano e Brescia, che vedono un altro loro
Un 39 enne ubriaco e senza patente ha caricato le due figlie in illustre rappresentante ‘salire’ all’onore degli altari. Tante le ce-
macchina e se ne è andato. Nell’incidente, una bimba ha perso
la vita, grave l’altra. Una vera tragedia si è consumata a Nettuno
DALL’ISTRUTTORE lebrazioni in onore di questo avvenimento. Nella Città Santa: il 13
ottobre alle 16 il vescovo di Brescia celebrerà una messa in me-
(Roma). Un padre si è messo ubriaco alla guida nonostante Un istruttore di sub di 53 anni ha abusato di una turista 14enne moria di Paolo VI al Santuario del Divino Amore, lo stesso
fosse senza patente, con a bordo le sue due figlie rimanendo durante una lezione. L‘uomo è stato inchiodato dalla teleca- giorno alle 17.30 l’arcivescovo di Milano celebrerà i vespri nella
vittima di un incidente. mera subacquea della giovane. Un vergognoso episodio di ag- Basilica dei XII Apostoli; il 14 ottobre, come già detto, in mat-
Nell’impatto è morta una delle due piccole figlie. Una tragedia gressione e violenza sessuale è stata subìta da una tinata si sarà il solenne ufficio della canonizzazione presieduto
straziante quella che è accaduta questa notte appena fuori da Sua santità papa Francesco; il 15 ottobre, presso la Basilica
quattordicenne di chi doveva invece proteggerla. di San Paolo Fuori le Mura si ritroveranno le due diocesi, quella
Roma, nel vicino comune di Nettuno all’altezza di via dei Frati. L’adolescente in vacanza con la famiglia è stata abusata ses-
A bordo dell’auto insieme a lui c’erano anche le sue due piccole ambrosiana e quella bresciana, per una messa di ringraziamento.
bimbe, una di 7 anni e l’altra di 8. Secondo una dinamica che sualmente dall’istruttore di sub durante un’escursione. Ad in- Maggiori dettagli si avranno nel corso del mese di settembre, ma
permane al momento sconosciuta, l’auto con a bordo padre e chiodare il 53enne il video della telecamera subacquea che il fervono i preparativi per l’evento. Tante le celebrazioni collaterali
figlie si è improvvisamente capottata lungo strada. padre della ragazzina le aveva dato per riprendere i fondali. I alla santificazione di Montini. La diocesi di Brescia, difatti, ha
genitori hanno immediatamente denunciato l’uomo ai Carabi- già abbozzato un calendario di incontri, veglie, messe di ringra-
Un impatto devastante che ha ucciso sul colpo una delle due ziamento, a partire dal 26 settembre, genetliaco di Giovanni Bat-
piccole. Inspiegabili al momento le ragioni dell’impatto. nieri dopo aver visto quanto ripreso dalla 14enne. Ancora una
volta un brutale gesto è stato compiuto da un essere abietto tista Montini, con una celebrazione nella Basilica delle Grazie, a
Uno schianto tale che però ha ucciso sul colpo una delle due fi- Brescia, vicino alla casa dove lungamente abitarono i genitori e
glie dell’uomo, quella di 8 anni. Probabilmente la piccola, nello che incurante del suo ruolo di istruttore ha abusato per mettere dove lo stesso, da novello sacerdote, celebrò la sua prima messa.
schianto, è stata sbalzata fuori dall’auto andando così a sbattere in atto le sue perverse inclinazioni Forte l’attaccamento ‘alle Grazie’ di Brescia, tanto da essere
contro un palo. Giunti sul luogo gli agenti della polizia, hanno Ma l’abuso della ragazzina è stato ripreso scelta come sede diocesana del processo di beatificazione. A chiu-
immediatamente trasferito il padre in ospedale che, dopo esser dalla telecamera subacquea. Francesco Car- dere i festeggiamenti bresciani, il 21 ottobre 2018, una celebra-
risultato positivo all’alcool test, è fuggito via. rara, originario di Pula, in provincia di Ca- zione eucaristica, presieduta dal vescovo Tremolada, presso la
Dopo qualche ora, il 39enne è stato trovato, fermato e denun- gliari, avrebbe abusato di una turista Pieve di Concesio, città natale di papa Paolo VI. Matteo Gentili
ciato per omicidio stradale. Malore anche per la madre delle 14enne francese lo scorso 31 luglio.
piccole figlie che, giunta sul luogo, si è trovata di fronte il ca- L’uomo, istruttore di sub, ha commesso il Caro lettore, ricordati di rinnovare la quota associativa
davere di una delle due figlie. La seconda invece, quella di 7 reato di violenza sessuale per cui ora è agli
anni, risulta al momento gravemente ferita in ospedale. Tanto la arresti domiciliari durante un’escursione. La a questo periodico che, essendo super partes,
madre quanto la figlia e il padre risultano al momento tutti ri- giovane sarebbe tornata a casa visibilmente sconvolta, ma non intende restare un libero organo di stampa.
coverati all’ospedale di Anzio. Mary Mazza ha voluto confidarsi con i genitori. Mary Mazza

N. 9 - SETTEMBRE 2018 PROBLEMATICHE RELIGIOSE E DI ATTUALITA
DIALOGO ECUMENICO
(a cura di Aurora Simone Massimi)
Papa Francesco, incontrando i giovani al Circo Massimo (Roma)
il 12 agosto u.s. ha detto: “Il clericalismo è una devianza della
Chiesa basata sull’ipocrisia. Un vero cristiano non può essere
“clericale” nel senso deteriore della parola”. ha poi preannumciato
il Sinodo dei Vescovi che avrà luogo in ottobre per attuare impor-
tanti riforme.
IL PAPA INCORAGGIA I GIOVANI MONS. CIANI ARTISTA POLIEDRICO
Al Circo Massimo 70.000 ragazzi provenienti da tutta Italia hanno
incontrato Papa Francesco il 12 agosto per porre domande su
varie problematiche: il lavoro precario, le difficoltà esistenziali,
l’amore verso il prossimo. Un ragazzo ha sottolineato gli scandali
di abusi sessuali su minori commessi nel mondo da una parte del
clero invocando tolleranza zero. Un altro ha evidenziato il disagio
di recarsi all’estero per trovare un lavoro dopo aver fatto mille
sacrifici per conquistare un diploma o una laurea. Il Papa, dopo
aver ascoltato attentamente, ha preso appunti ed ha esortato i gio-
vani a seguire l’esempio di Francesco d’Assisi e a non arrendersi
di fronte alle difficoltà della vita. Ha poi criticato il clericalismo
definendolo come una devianza della Chiesa basata sull’ipocrisia.
Un vero cristiano non può essere “clericale” nel senso deteriore
della parola. Una ragazza ha detto “sto con un ragazzo” conside-
rando troppo impegnativo il cosiddetto “fidanzamento”. Il Papa
ha precisato che il rapporto di coppia non dev’essere una que-
stione di semplice “sistemazione” ma un sincero e sacro senti-
mento di amore. Ha fatto ripetere tre volte la frase “dal male non
può derivare il bene”. Il card. Bassetti, presidente C.E.I., ha riba-
dito i concetti illustrati dal Papa il quale ha preannunciato il Si-
nodo dei Vescovi che avrà luogo in ottobre e che attuerà
importanti riforme liturgiche. Maria Luisa Marcilli
LE RELIQUIE DI S. PIO IN ARGENTINA
Come è ben noto, il 23 settembre c.a. ricorre il cinquantenario
della morte di S. Pio da Pietrelcina e il ceninaio dell'apparizione
delle stimmate della Passione nel suo corpo. Per queste due im-
portanti eventi, relativi al tanto stimato, amato e pregato Santo, è
stato organizzato nella primavera del c.a. un pellegrinaggio delle
sue reliquie in Argentina. L'urna, che conteneva il cuore del sud-
detto Santo cappuccino, proveniva dal Paraguay, dove era stata
per otto giorni durante i quali era stata visitata con tanta fede da
migliaia di fedeli paraguayani.
Il percorso della suddetta urna è iniziato dalla Cattedrale Metro-
politana della Santissima Trinità di Buenos Aires.
La preziosa reliquia è stata portata dopo presso
la Basilica della Madonna di Lujan, che è
stata gremita da tantissimi fedeli argentini e
dei Paesi vicini. In tutte le altre basiliche e
chiese argentine i fedeli, commossi, hanno
pregato tanto S. Pio da Pietrelcina, che ha ot-
tenuto da Dio moltissimi miracoli. Sono certo
che anche in Italia il Grande Santo verrà ricor-
dato e pregato con tanta fede e festeggiato solen-
nemente dai fedeli italiani. Mario Coletti
DIFFERENZA TRA EBRAISMO,
CRISTIANESIMO E ISLAM
Noi abbracciamo di notte con un solo sguardo tutto il firmamento,
come se esso fosse la piantina di una città o la pagina edi un
atlante geografico, come se tutti i corpi celesti giacessero sullo
stesso piano. Invece, dicono gli astronomi, le stelle sono fra loro
a grande distanze di tempo e di spazio. Una stella che ci pare an-
cora brillare forse si è spenta nel suo nucleo da milioni di anni
luce, altre stelle nel frattempo sono già nate, delle quali però a
noi non arriva ancora il bagliore. Questa diversità cronologica,
questo dislivello diacronico vale anche per i popoli e le religioni
che, pur vivendo tutti nel nostro presente, sono fra loro assai lon-
tani per l’evoluzione spirituale, per l’evoluzione del Karma. Idil
“villaggio globale” di cui tanto si parla, la velocità delle infor-
mazioni e delle comunicazioni sembrano abolire le distanze, spa-
ziali e temporali, che ci sono fra i popoli, le società e le religioni.
Basta una semplice riflessione per comprendere che le tre grandi
religioni Monoteiste, pur coesistendo nel nostro tempo, sono fra
loro a distanze astronomiche: se infatti il cristianesimo sta var-
cando le porte del suo terzo millennio, l’islam ha soltanto tredici
secoli di storia, mentre l’ebraimo, la cui origine risale formal-
mente al XIII secolo a. C. ha già da tempo varcato le porte del
quarto millennio, anche se per gli ebrei il nostro 2000 corrisponde
all’anno 5760-61. Marina Giudicissi
LA VERA RICCHEZZA
La vera ricchezza è di natura morale, non pecuniaria.
Pertanto, meritano più stima i poveri Lazzari onesti
che i ricchi Epuloni disonesti.
GLI ANGELI ESISTONO!
L’ANGIOLETTO DI TERESA
Un’altra grande mistica contemporanea (in attesa di beatifica-
zione) è Teresa Palminota, morta a Roma nel 1934 all’età di 38
anni. Anch’essa ebbe famigliarità con l’angelo custode che chia-
mava, il mio angioletto, al quale attribuiva sia fatti spirituali che
interventi completi per esempio, quando per una otite purulenta
divenne sorda, l’unica cosa che le era possibile udire erano le pa-
role del proprio direttore spirituale, padre Fizzotti. Ciò accadeva
anche senza bisogno che lei lo guardasse in faccia per leggergli
le labbra, proprio come se qualcuno, da dentro, le traducesse ciò
che il sacerdote diceva. Secondo le cronache dell’epoca, ogni
qualvolta Teresa usciva di casa, una farfallina bianca che lei de-
finiva appunto ”il suo angioletto” la seguiva ovunque, giocando
allegramente. (Fizzotti Luigi “Il segreto di Teresa” E. Eco S.
Gabriele.1980.
MI INVITARONO AD UNIRMI A LORO
Margherita Maria Alocoque (Francia 1647-1690) oggi Suor
Faustina, fù addirittura invitata da un coro di serafini a prendere
parte al loro canto di lode. Quando gli spiriti beati mi invitarono
a unirmi a loro nelle lodi, non osai farlo; ma essi mi ripresero. E
dopo due o tre ore di canti sentii nel profondo di me stessa il loro
effetto benefico, sia per l’aiuto ricevuto sia per la soavità che ciò
aveva procurato e provocava. Ne restai tanto colpita che da quel
momento, pregandoli, li chiamai sempre i miei divini amici. (La-
dame J. “I fatti di Paray-Le-Monial”, Ed.Dehoniane. Roma
1978). Liana Botticelli
Mons. Amerigo Ciani, un carismatico della Pittura, Poliedrico e
grande Artista. Dalle nature morte ai ritratti di persone e di ani-
mali, spazia nell'infinità dei colori e delle variegate qualità di pit-
tura, dal pastello alla cera, dall'olio alla china anche a colore,
disegni a carboncino, ed infine il pennarello e l'acquarello. Un
artista unico nell'infinità delle sue pitture nel suo stile. Nasce a
Bellegra (Roma) il 15-11-1935,viene ordinato Sacerdote nel
1959, consegue una Laurea di diritto Canonico nel 1967 presso
la Pont. Univ. Lateranense, altra laurea nel 1974 in Filosofia al-
l'Univ. "La Sapienza di Roma". Nel 1976 consegue due Abilita-
zioni e nel 1980 altra laurea in Teologia presso la Pont. Univ.
Later. Docente di"Catechesi e Iconografia" presso la Pont. Univ.
Urbaniana. Segretario Generale della Pontificia Università Late-
ranense per 14 anni. Ha insegnato Materie Religiose nelle scuole
Statali d'Istruzione di I° e II° grado. Per parecchi anni ha prestato
la sua opera al centro catechistico del Vicariato di Roma. Dal
1993 al 1999 è stato segretario della biblioteca Apostolica Vati-
cana e nel 1995 è stato nominato assistente dell'UCAI, e membro
della Commissione "Arte e Cultura" per il Giubileo del 2000.
Nel 1998 è stato Giudice Esterno del Tribunale Eccles, della Re-
gione Lazio: dal 1998 Giudice esterno del Tribunale di Appello
del Vicariato di Roma. Attualmente è Prelato Uditore del Tribu-
nale Apostolico della Rota Romana. Una enciclopedia d’intelli-
genza e di Arte. Complimenti a questo Grande… Liana Botticelli
CALA IL GRADIMENTO PER IL PAPA
Una ricerca dell’istituto di Ricerca Sociale e Politica Demos mo-
stra come sia cambiato in Italia il gradimento per Papa Bergoglio
dal giorno della sua elezione avvenuta ben cinque anni fa. In ge-
nerale la fiducia pare essere diminuita di diciassette punti rispetto
al 2013 quando la gente apprezzò quasi totalmente (88%) la sua
semplicità nel presentarsi al mondo come Francesco. Vediamo le
percentuali: tra gli under 25, la fiducia scende dall’89% all’attuale
72% e una distanza ancora più rilevante è quella registrata tra
coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (91% nel 2013 e 67%
odierno). Le persone di età centrale (35-44 anni), poi, vedono il
consenso verso il Papa scendere dal 92% del 2013 al 74%, mentre
un calo un po’ meno accentuato è rintracciabile tra coloro che
hanno tra i 45 e i 54 anni (dal 98% del 2013 all’attuale 85%). Gli
adulti tra i 55 e i 64 anni, invece, mostrano una sostanziale stabi-
lità di gradimento verso Francesco (91% nel 2013 e 89%
odierno), e anche tra gli anziani i valori non appaiono così lontani
(95% nel 2013 e 87% nel giugno scorso). Guardando alla religio-
sità, possiamo osservare come la crisi di fiducia riguardi soprat-
tutto i non praticanti o quanti si recano saltuariamente a Messa.
Nel 2013, l’80% di coloro che non vanno in Chiesa dichiarano di
provare molta o abbastanza fiducia nel Papa: il valore, oggi, si
ferma al 60%. Tra quanti frequentano saltuariamente i riti reli-
giosi, invece, il valore scende dal 96% del 2013 all’attuale 80%.
Sostanzialmente stabile e unanime, (95%), è la fiducia in Bergo-
glio tributata da coloro che sono assiduamente presenti alla
Messa. ,La causa di questo crollo è da attribuire al troppo libera-
lismo proposto rispetto alla questione migranti, ad enfatizzarlo
soprattutto gli abitanti del Nord Est che pare non apprezzino la
troppa misericordia predicata da Bergoglio. La critica proviene
soprattutto dai leader del partito leghista che domina le regioni
del nord, in questa zona dell’Italia il calo è stato verticale: dal
93% di gradimento nel 2013 all’80% di oggi. Un colpo durissimo
ma non inaspettato. Arianna Paolucci
URGE UN FRATE AL CONVENTO
Nell'ameno e pittoresco Vicalvi, coronato da un castello pentagonale,
c'è anche un convento francescano, fondato da S. Francrsco d'Assisi
nel 1222 quando vi fece sosta, tornando dalla Terra Santa. Il suddetto
Santo vi fece sgorgare l'acqua con un bastone e la fontana viene rag-
giunta dai fedeli per bere un po' di acqua benedetta.. Per tanti secoli
ed anni il 2 agosto vi si è festeggiato il Perdono d'Assisi il 2 agosto
e ora da alcuni anni vi si realizza soltanto la festa religiosa. Anche
quest'anno il 2 agosto alle ore 8 vi si celebra una messa ed un'altra
alle 19 e subito dopo la processione in onore di S.Francesco. Poiché
è venuto a mancare il Rettore del suddetto convento, Prof. Padre Al-
berto Tomassi, è urgente che la Chiesa provveda ad assegnare il
Convento almeno ad un monaco. Una volta, oltre alla festa religiosa,
c'era anche la festa civile con la presenza di una banda musicale op-
pure di un'orchestra. La banda musicale accompagnava la proces-
sione in onore di S. Franceso e la sera la banda o l'orchestra divertiva
il pubblico. Ci auguriamo che la Chiesa presto assegni almeno ad un
monaco il suddetto convento francescano così si potrà di nuovo ogni
2 agosto festeggiare il Perdono d'Assisi con festa completa, cioè re-
ligiosa e civile. S.Francesco nel 1223 istitui a Greggio il Presepe, che
i fedeli fanno altrettanto per il S.Natale. Mario Coletti
,
L’ATTUALITÀ, pag. 15
L A R U B R I C A D E L PA D R E
(a cura di Pierluigi Vignola)
OBIEZIONE DI COSCIENZA
L’obiezione di coscienza nella Sanità italiana sta diventando al-
larmante, lo dicono i dati del Ministero e la cronaca. Le sue radici
concettuali risiedono nell’autotutela e nel diritto di resistenza,
nonché nella libertà di coscienza e, quindi, nel diritto all’autode-
terminazione. Da un punto di vista squisitamente etico-esisten-
ziale l’atteggiamento di opposizione alla norma di
comportamento eteroimposta risulta scaturire dalla fedeltà inte-
riore ad un dato assiologico ritenuto supremo (di matrice religiosa
o laica che sia), tanto elevato da sovrastare le leggi deputate a
preservare il patto sociale. La stampa, anche nazionale, si è molto
occupata della sentenza di assoluzione in appello di una farmaci-
sta triestina, ma operante a Monfalcone, che si era rifiutata di ven-
dere la cosiddetta pillola del giorno dopo (che può avere effetti
abortivi) ad una coppia che ne aveva fatto richiesta nella farmacia
ove lavorava. Il fatto risale ormai a cinque anni fa. L’assoluzione
era già arrivata in primo grado, ma la procura aveva fatto ricorso
e siamo così arrivati a questa seconda sentenza di assoluzione.
Gran parte dei commenti è stata di soddisfazione, e giustamente
per la coerenza di vita e il coraggio della testimonianza da ella
dimostrato. La dottoressa aveva fatto obiezione di coscienza circa
la sua collaborazione ad una interruzione di gravidanza per via
chimica, aveva rischiato sulla propria pelle e, come una moderna
Antigone, aveva preferito obbedire alla legge degli dei piuttosto
che a quella degli uomini. L’evento è degno della massima atten-
zione anche per il suo contenuto, ossia il riconoscimento del di-
ritto all’obiezione di coscienza. A questo proposito l’occasione è
propizia per fare qualche ulteriore riflessione. Va tenuto presente
che il giudice di primo grado non aveva riconosciuto il diritto del-
l’accusata all’obiezione di coscienza, ma l’assoluzione era stata
motivata dalla leggera entità del danno provocato. Se la motiva-
zione della sentenza di appello dovesse confermare questa linea,
risulterebbe quindi eccessivo parlare di “vittoria del diritto al-
l’obiezione di coscienza”. Ciò, naturalmente, nulla toglie al valore
del comportamento della signora, ma impedisce di cantare troppo
presto vittoria sul fronte del riconoscimento dell’obiezione di co-
scienza. La strada verso il riconoscimento dell’obiezione di co-
scienza è ancora lunga e sarà anche molto accidentata se non si
chiariranno i suoi veri fondamenti. L’attuale cultura giuridica, in-
fatti, non è in grado di distinguere quando l’obiezione di co-
scienza è fatta “per obbedire alla legge degli dèi”, vale a dire per
rispettare valori di ordine oggettivo, e quando è fatta per coerenza
con un desiderio individuale. Logica vorrebbe che il primo tipo di
obiezione di coscienza fosse difeso dalla legge, mentre il secondo
no. Ma per farlo bisognerebbe avere una cultura giuridica fondata
sull’oggettività del diritto e sulla sua relazione con un ordine mo-
rale. Viceversa, anche una donna incinta potrebbe fare obiezione
di coscienza a che il figlio nasca. E non si può contemporanea-
mente convalidare l’obiezione di coscienza della farmacista che
non vuole collaborare ad un aborto e l’obiezione di coscienza di
una mamma che vuole invece abortire. Solo il primo può essere
un diritto contemplato. Questo, solo per dire che il riconoscimento
del diritto all’obiezione di coscienza non può fondarsi solo sul
diritto ad essere coerenti con la propria coscienza, ma dovrebbe
estendersi ai fondamenti oggettivi ed indisponibili della co-
scienza. Siamo sicuri che il comportamento della signora oggetto
della sentenza rispondeva al significato vero del diritto all’obie-
zione di coscienza, come adesione a dei valori indisponibili e a
carattere assoluto e vincolante ogni coscienza che voglia dirsi
retta. Il suo gesto ha quindi portato avanti la giusta causa del ri-
conoscimento di questo diritto. C’è da augurarsi che il gesto em-
blematico della farmacista triestina possa essere imitato anche da
altri.
DIO NUTRE IL SUO POPOLO
Nel vangelo di Giovanni la moltiplicazione dei pani e dei pesci ha
un significato particolare. Gli esegeti ritengono che rimpiazzi la
narrazione delle tentazioni di Gesù nel deserto assenti e nel IV
vangelo: Gesù moltiplica i pani (Fa che queste pietre diventino
pane); cammina sull’acqua (segno equivalente a gettarsi dal tem-
pio), si vuol fare re (Tutti i regni della terra io ti darò). Gesù fugge
la tentazione e fa un discorso che scoraggia i suoi uditori e defi-
nirà la sua missione come un dono della sua carne e del suo san-
gue cioè della sua vita. La moltiplicazione dei pani è mal
compresa dai beneficiari, per Cristo è l’annuncio simbolico della
Pasqua. Non è per caso che il valore del pane necessario è valu-
tato in giornate di lavoro (200 denari). C’è una certa allusione
alla conseguenza del peccato di cui parla la Genesi. “È col duro
lavoro che strapperai il pane alla terra; essa non produrrà spon-
taneamente che triboli e spine”, Gesù annulla questa maledizione
e passa da un pane ottenuto col lavoro ad un pane “gratuito”. Da
notare che nella Chiesa primitiva il pane e il pesce sono il simbolo
di Cristo. Col Cristo dunque l’umanità ricomincia. Nuova genesi
di un mondo in cui il peccato non porta più i suoi frutti. Che si-
gnificato ha questo pane moltiplicato, questo pane gratuito? “Dio
è il nutrimento”. Quando si parla di pane dell’anima e pane del
corpo ci troviamo in difficoltà perché Dio è la sorgente dell’uomo
tutto intero e ciò che vuole l’uomo è vivere.Per noi uomini la ra-
gione di vita è il Verbo. Senza pane non c’è intelligenza e senza
condivisione del pane non c’è amore.. In fin dei conti è da Dio che
l’uomo trae la sua sostanza perché al di fuori di Dio non c’è
niente. È per questo che Cristo è il nutrimento dell’uomo. L’Eu-
carestia, significata dalla moltiplicazione dei pani è ciò che av-
viene ogni giorno: la creazione. Basti pensare “i cinque pani e i
due pesci”. Il miracolo non parte da zero. Il giovane porta il pane
e i pesci che sono essi stessi dono di Dio.
CONNUBIO RELIGIONE- GASTRONOMIA
Pochi forse sanno che “ pietanza” e “pietà” hanno la stessa radice
latina, quella dell’antica Pietas, devozione al divino ma anche mi-
sericordia. D’altronde fin dall’origine tutti gli ordini conventuali
avevano nella propria missione proprio quella di distribuire cibo
ai poveri. E si scopre che il culto per il cibo è anche precedente
allo stesso avvento del cristianesimo. Nell’antico Testamento i ri-
ferimenti al cibo sono numerosi e poi con il cristianesimo il cibo
diventa condivisione. “Dar da mangiare agli affamati” è la prima
opera di misericordia. Marina Giudicissi
L’ATTUALITÀ, pag. 16
L’ATTUALITÁ
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SCOMPARSO JIMMY “IL FENOMENO”
Un indimenticabile volto del cinema comico italiano si è spento alla vigilia di ferragostoi: Jimmy il feno-
meno, al secolo Luigi Origene Soffrano, è morto all’età di 86 anni. L’attore è ricordato per diverse interpre-
tazioni in cui esibiva il suo talento caricaturale, che l’ha reso noto al grande pubblico. La sua faccia in grado
di assumere le più disparate espressioni lo hanno reso un’interprete di diverse pellicole a fianco dei maestri
della comicità. Da Totò a Paolo Villaggio, Jimmy il fenomeno ha prestato il suo talento espressivo a più di
150 film nella sua carriera cinquantennale. Occhi strabici, risate sguaiate e mimica facciale estrema lo hanno
resto un personaggio pittoresco di alcuni film cult nell’ambito trash come Pierino il fichissimo e Fantozzi.
Negli anni Ottanta è in Drive In, la trasmissione di Antonio Ricci in cui accompagnava Ezio Greggio. L’attore,
nonostante la florida carriera di caratterista, era finito in disgrazia negli anni Novanta.
Una malattia lo ha costretto a passare anni su una sedia a rotelle e nel 2003 si era ritirato in una casa di cura
milanese, la Casa dei Coniugi, dove è spirato. L’attore malgrado avesse partecipato a un centinaio di film, vi-
veva indigenza economica. L’attore, in gravi difficoltà finanziarie, aveva lanciato un appello per poter usufruire
del sussidio Bacchelli. A Tv Sorrisi e Canzoni aveva raccontato di vivere con una pensione sociale, “ma de-
tratte le tante spese di assistenza mi restano solo 120 euro al mese. Devo pur vivere“. Aveva lanciato un appello
su Facebook per raccogliere donazioni, con la campagna “Un euro per salvare Jimmy il Fenomeno”. L’attore
aveva sempre difeso i ruoli da lui interpretati, contro i detrattori dei B-movie: “Solo gli stupidi sottovalutano
i benefici della comicità e del sorriso“. Era in ogni caso il più conosciuto caratterista italiano, la cui fama ca-
ricaturale aveva travalicato i confini nazionali.
N. 9 - SETTEMBRE 2018
Comitato d’Onore COMUNITÀ ALLOGGIO PER ANZIANI
Villa composta di tre piani di mq. 200 circa ciascuno, piano terra. Struttura per Comunità Alloggio
del periodico “L’Attualità” per 12 anziani parzialmente autosufficienti, che necessitano di reciproca solidarietà e di vita in com-
pagnia, completamente autonoma rispetto al resto del fabbricato. L’immobile è sito nel Comune di
(in ordine alfabetico) Scandriglia (Ri), zona residenziale Poggio Corese, Via dei Tigli n.9, circondata da numerosi alberi
Dott. Antonietta Anzalone (pubblicista); On. Alfredo Arpaia (Pre- (magnolie, cipressi, pini, ecc.), ed è raggiungibile da Roma in circa 40 minuti percorrendo la Via
sidente Lega Italiana Diritti dell’Uomo); Prof. Giuseppe Bellisa- Salaria. La retta mensile è di € 1.300,00 (euro milletrecento/00), che comprende tutte le esigenze
rio (cardiologo); Prof. Giorgio Bosco (Ambasciatore); Dott. Liana dell’anziano con alloggio, vitto, assistenza medica e compagnia. Di fronte all’immobile esiste un
Botticelli (Dama Comm. S. Sepolcro); Dott. Filippo Chillemi
ampio parcheggio per le autovetture dei parenti, che intendono far visita ai propri cari in qualsiasi
(Dir. “Nuova Impronta”); Prof. Ferruccio Ciavatta (Docente uni-
versitario); Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni; Prof. Fran- momento. La struttura è gestita dalla famiglia Lisena, che vanta una grande competenza in materia.
cesco D’Episcopo (Doc. Università Federico II, Napoli); Prof. Per ulteriori informazioni rivolgersi telefonicamente: alla Sig.ra Nina Lisena cell. 339-6157099,
Claudio De Rose (Presidente Emerito Corte dei Conti); Prof. oppure alla Sig.ra Silvia Lisena cell. 338-5029150, oppure al proprietario, avv. Francesco Oliveti
Francesca Ferragine (psichiatra-psicoterapeuta); Prof. Franco Fer- cell. 348-4411269.
rarotti (sociologo); Sen. Pietro Fratantaro (Governatore
dell’U.M.S.); Sen. Diego Gattuccio; Don Riccardo Giordani
(Duca di Willemburg); Prof. Pierluigi Lando (psichiatra); Amm.
Stefano Madonna; Prof. Alessandro Massimi (Doc. Dottrine giu- UNO SCHIAFFO ALLA POVERTÀ
ridico-economiche); Sen. Col. Giancarlo Martini; Dott. Carmelo Da molti anni assistiamo nel mondo del calcio a compravendite di calciatori con cifre favolose e ciò
Monello di Borsod (pubblicista); Dott. Eugenio Morelli (scrit- rappresenta un vero schiaffo alla povertà.
tore); Sen. Gen. Prof. Stefano Murace (Marchese di Costaviola
della Magna Grecia); Gen. Enrico Muzi (Guardia di Finanza); Recentemente la Juventus ha acquistato, Cristiano Ronaldo, con 112 milioni di euro. Nel mondo
Gen. C. A. Rocco Panunzi; Comm. Dott. Rodolfo Ricottini (me- vi sono milioni di poveri, che non hanno nemmeno il minimo per poter sopravvivere e ciò è una
dico chirurgo); Prof. Tito Lucrezio Rizzo (Consigliere Capo Ser- grave ingiustizia sociale. Sarebbe opportuno, a mio avviso, che gli alti Dirigenti del mondo del
vizi del Quirinale); Prof. Natale Santucci (neurochirurgo); Comm. calcio mondiale si riuniscano e stabiliscano cifre più modeste nell'acquisto dei calciatori. Non è
Giancarlo Serafini (Lions Roma Palatinum); Sen. Prof. Giustino giusto che vi siano persone che navigano nell'oro mentre altre persone non hanno nemmeno il mi-
Setteducati (U.M.S.); Gen. C.A. Bruno Simeone; Prof. Aurora Si- nimo per poter vivere.
mone Massimi (Cavaliere O.M.R.I. e giornalista); Prof. Giulio Che nel mondo vi sia giustizia e che tutte le persone abbiano il minimo per poter vivere. Speriamo
Tarro (Scienziato, PhD-Md); Gen. CC. Raffaele Vacca; Dott. Sal- che le massime autorità del calcio mondiale esaminino questo problema stabilendo per l’acquisto
vatore Veltri (Direttore Attualita.it). dei calciatori un limite massimo. Mario Coletti
LA RUBRICA DELLA SALUTE LEZIONI
TIMBALLO DI CICORIA
Lessate 1 kg. di cicoria selvatica, foderate la teglia con carta da
PRIVATE
forno, fate uno strato di cicoria, copritela con fettine di scamorza Paola Lamonica laureata, in
affumicata, di nuovo la cicoria, poi prosciutto e fettine di pomo- lettere (indirizzo Archeolo-
doro ricoprite con la cicoria e infine pecorino grattugiato, sbattete gia vicino Oriente) da oltre
3 uova con un pizzico di sale versate sul timballo aggiungendo trent'anni si occupa d'arte,è
un filo di olio, mettere al forno a 180 gr per 30 minuti circa fino iscritta all'albo per l'exper-
a quando avrà fatto una crosticina, toglila dal forno, riposare per tice,che esegue da anni su
5 minuti e servire calda. quadri, sculture e oggetti sia
antichi che moderni .Orga-
Come conservare il mascarpone e ricotta naturalmente nel con- nizza mostre, corsi e semi-
gelatore, in contenitori di plastica a chiusura ermetica, con ag- nari,insegna privatamente
giunto alla superficie dello zucchero per il mantenimento, anche
di 3 mesi. Il barattolo del caffe ed anche le bustine vanno con-
servate in frigo, per non far perdere il suo aroma.
materie letterarie per ra-
gazzi; aiuto compiti per i
più piccoli. Scrive articoli
BUON COMPLEANNO, VERGINE !
La Vergine è un segno di terra, mutevole. I nativi di questo segno sono
culturali. persone pratiche, precise, legate agli aspetti concreti della
Per contatti 340/ 8909257
UNA MARMELLATA SPECIALE vita. In amore, come in ogni cosa, il loro motto èessere
Tempo di cocomero si mangia è gustosissimo e diuretico e a tante sempre inappuntabili. I suoi approcci sono timidi, esi-
proprietà rinfrescanti. Non buttate le bucce con il loro mallo tanti. Perfezionismo che lo spinge ad apprezzare i det-
verde, dopo, aver mangiato la polpa rossa, racco- tagli della donna. È un’ottimo compagno, non farà
gliete il mallo verde tagliatelo a pezzettini e met-
tetelo in una pirofila, cuocetelo per 12 minuti al RONALDO mancare nulla alla famiglia, a patto di non pretendere
slanci appassionati, abbandoni, sublimi tenerezze:
inutile chiederlo, non ne è capace. È la prudenza in-
microonde poi frullatelo aggiungendo per un
kg. di polpa mezzo kg. di zucchero che unirete
mescolando poi rimettete al microonde per altri
COME RE MIDA? nanzi tutto. Procedono, quindi, con i piedi di piombo,
studiano, vagliano, analizzano la situazione perchè non
Questa volta una delle società più vogliono lasciare nulla al caso, temono l’imprevisto.
10 o 15 minuti fino che la marmellata a preso la antiche d’Italia sembra aver ingra- Marina Giudicissi
sua consistenza, gustosissima con i suoi granel- nato la quinta per trasportarsi, non
lini, da sembrare una marmellata dalle frutta esoti- solo il calcio italiano, ma l’intera
economia di questo settore (e di ri-
che. Liana Botticelli
flesso quella del paese). Ovvia-
mente stiamo parlando della CAFFETTERIA
LA RICETTA DEL MESE: Juventus, che è riuscita ad acqui-
stare uno dei giocatori più forti
dell’intero pianeta: Cristiano Ro- DANIEL’S
RISOTTO ALLA CARNE naldo. Quest’ultimo, non è consi-
derato solo uno degli atleti
Far imbiondire la cipolla in burro e olio. Tagliare la carne a pez- migliori di sempre, ma anche una
zettini e rosolarla nella cipolla un paio di minuti. Aggiungere una vera e propria azienda. Tra presta-
presa di sale, la corserva di pomodoro e una punta di coltello di
zioni sportive e sponsor vari riesce Disco-Pub
a raccogliere un bel gruzzoletto da
paprica, coprire di acqua e cuocere per circa 15-20 minuti a calore
moderato. Servire con il parmigiano. Marina Giudicissi
investire per il suo futuro e per Happy Hour
quello della famiglia. Ma perché
questa scelta esosa? Il calcio ita-
liano non era in crisi? Innanzitutto,
la compagine piemontese riuscirà Partite di Serie A in diretta TV
a rientrare in poco tempo della
spesa effettuata? Ovviamente le Catering a domicilio su richiesta.
squadre di calcio hanno anche una
componente emozionale non indif- Cortesia e qualità al servizio dei clienti.
ferente e, dunque, per i tifosi av- Via Nomentana 694
versari risulta difficile appoggiare
e sostenere la Juventus. Per contro, Fonte Nuova (Roma)
invece, il calcio italiano dovrebbe
“mandare avanti” questa squadra Tel. 06.9056588
per avere giovamenti di visibilità e
di competitività nazionali ed inter-
nazionali. Non dimentichiamoci
che la vera concorrenza, oggi, si
gioca sul “tempo a disposizione” e
quindi devo riuscire ad essere più
appetibile di una partita di basket
AV V I S O U T I L E
o di un film al cinema. Questo è Vuoi che il tuo messaggio culturale
possibile, anche e soprattutto, con
l’arrivo di CR7 (acronimo che de-
o commerciale venga letto
riva dalle iniziali del suo nome e da oltre100.000 persone?
ANCHE SERVIZIO A DOMICILIO del suo numero di maglietta). Ro-
naldo come Re Mida? Perché no?! Chiama il cell. 347.0333846
Bruno Bertucci
Punto di distribuzione del periodico
L’Attualità
Mary Mazza