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Istruzione 44 C Visite di controllo ai ponti, alle gallerie ed alle altre opere d’arte del corpo stradale.
Frequenza, modalità e relative verbalizzazioni
Istruzione 44 D Impalcati ferroviari realizzati con travi in acciaio incorporate nel calcestruzzo
Istruzione 44 V Cicli di verniciatura per la protezione dalla corrosione di opere metalliche nuove e
per la manutenzione di quelle esistenti
Per le classi d’uso III e IV, definizioni più dettagliate sono contenute nel Decreto del
Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21 ottobre 2003 con il quale
sono stati definiti:
•gli edifici di interesse strategico e le opere infrastrutturali la cui
funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le
finalità di protezione civile (ELENCO A: Edifici ospitanti attività di
supervisione e controllo, sale operative,…… usate da RFI; Impianti
classificati com Grandi Stazioni) e (quindi compresi nella classe IV……): ,
•gli edifici e le opere che possono assumere rilevanza in relazione alle
conseguenze di un eventuale collasso (ELENCO B: Opere d’arte
appartenenti al sistema di grande viabilità stradale e ferroviaira…..) (e, quindi,
comprese nella classe III …….).
“Facoltà di Ingegneria - Università La Sapienza” Master di specializzazione 7
ITALFERR S.p.A. - U.O. Ingegneria delle Infrastrutture Roma Feb. 2011
NORMATIVA TECNICA – Azioni da traffico
qvk=80 kN qvk=80 kN
CARICO
LM71 1.1 0.83(1)
SW/0 1.1 0.83(1)
SW/2 1.0 0.83(1)
(1) per velocità di progetto ≥ 200 km/h si dovrà assumere il valore di α =1.0
a b a
Modello qvk a b
di carico [kN/m] [m] [m]
SW/0 133 15 5,3
SW/2 150 25 7
600
500
Equivalenti Flettenti [kN/m]
LM71·1.1
400
SW2·1.0
SW0·1.1
300 Treno A
200
100
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
L [m]
“Facoltà di Ingegneria - Università La Sapienza” Master di specializzazione 11
ITALFERR S.p.A. - U.O. Ingegneria delle Infrastrutture Roma Feb. 2011
NORMATIVA TECNICA – Azioni: Distribuzione traversale
Nella figura:
(1) Carico distribuito e carico assiale su
ciascuna ruota o rotaia
(2) LM 71 (ovvero SW/0 quando richiesto)
(3) distanza trasversale fra le ruote
Nella figura:
Qvi = Carico assiale dell’LM71 o del treno reale
“a” = distanza fra i punti di attacco della rotaia
Effetti Dinamici:
Le sollecitazioni e le deformazioni
“statiche” (e le associate
accelerazioni degli impalcati dei
ponti ferroviari) prodotte in un
ponte, sono incrementate e
decrementate dall’effetto dei carichi
viaggianti
Il “percorso” per determinare se sia necessario
o meno effettuare una analisi dinamica a
carichi viaggianti è illustrato nello schema a
blocchi qui a fianco:
Effetti Dinamici :
Effetti Dinamici :
2,16
Φ3 = + 0,73 con 1,00 ≤Φ3 ≤ 2,00
LΦ − 0,2
LΦ= lunghezza caratteristica [m]
“Facoltà di Ingegneria - Università La Sapienza” Master di specializzazione 18
ITALFERR S.p.A. - U.O. Ingegneria delle Infrastrutture Roma Feb. 2011
NORMATIVA TECNICA – Carichi dinamizzati
1200
Equivalneti flettenti dinamizzati [kN/m]
1000
f3·MAX(M.L.S)
Φ3*Max(LM71/
SW)
800
Tren.A
Φ3* ·j
TR.-A
600
400
200
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
L [m]
“Facoltà di Ingegneria - Università La Sapienza” Master di specializzazione 19
ITALFERR S.p.A. - U.O. Ingegneria delle Infrastrutture Roma Feb. 2011
NORMATIVA TECNICA – Azioni da traffico
(1 + ϕ) =(1 + ϕ' + 0,5 ϕ'') per binari con elevato standard manutentivo
α ⎡⎢ −⎜⎝ 10Φ ⎟⎠ ⎤
⎛L ⎞
2
⎛L ⎞
2
Dipende dalla irregolarità del
⎛ Lφ n0 ⎞ −⎜⎝ 20Φ ⎟⎠
ϕ ′′ = 56e + 50⎜⎜ − 1⎟⎟e ⎥ binario e delle imperfezioni del
100 ⎢ ⎝ 80 ⎠ ⎥ veicolo (rodiggi, sospensioni, etc.)
⎣ ⎦
α ⎡⎢ −⎜⎝ 10Φ ⎟⎠ ⎤
2 2
⎛L ⎞ ⎛L ⎞
3 K ⎛ Lφ n0 ⎞ −⎜⎝ 20Φ ⎟⎠
ϕ'= ϕ ′′ = 56e + 50⎜⎜ − 1⎟⎟e ⎥
1− K + K 4 100 ⎢ ⎝ 80 ⎠ ⎥
⎣ ⎦
1+ϕ'+ϕ''
In base alle S.T.I. per linee “Interoperabili” devono effettuarsi verifiche dinamiche
per valutare il rischio di risonanza o di eccessive vibrazioni con riferimento ai
T.D.U. (H.S.L.M.) così indicati:
ACCELERAZIONE
COEFFICIENTE IN MEZZERIA
DI AMPLIFICAZIONE [m/s2]T.D.U.
DINAMICA
1
1,85
16 0
A3 A3
0,8
1,65
dinamica(m/s2)
12 0
A2
A2
0,7
1,55 A4
10 0
in mezzeria
A4
0,6 A5
Eq. flett. din (KN/m)
A6
0,5
60
Accelerazione
1,35 A7 A6
0,4
A8 40
1,25 A7
0,3
A9
20
1,15 A8
0,2 A10
0
A9
1,05
0,1 1
Treni di carico
A10
0,95
0
0 0 5050 100
100 150
150 200
200 250
250 300
300 350
350
Velocità (km/h)
Velocità (km/h)
Per opere su linee con Vmax>250 km/h devono effettuarsi verifiche dinamiche
per valutare il rischio di risonanza o di eccessive vibrazioni.
• Per strutture convenzionali è fornito un metodo semplificato (All.to A)
secondo cui è necessario verificare che sotto l’azione di treni reali:
– Il massimo avmax valore di accelerazione verticale in mezzeria sia minore
di 0.35 g (considerando V variabile da 10 km/h a 1.2 Vmax della linea).
– Il coefficiente di amplificazione dinamico “impact factor”
(ϕreal = δdyn /δstat ≤ 2.5)
Forza di frenatura: Ql,bk = 20 [kN/m] x Lb [m] ≤ 6000 [kN] (per LM71, SW0)
Ql,bk = 35 x Lb [kN] (per SW2)
• Per tutti gli altri casi per i quali non è possibile applicare il metodo semplificato
è necessario condurre delle specifiche analisi strutturali per valutare gli effetti
della interazione.
• Dette analisi oltre a individuare l’entità delle azioni devono verificare il rispetto dei
seguenti limiti:
Tensione nella rotaia Δσmax [ 60 MPa (compressione)
Δσmax [ 70 MPa (tensione)
Lo spostamento relativo fra la rotaia e l’impalcato o il rilevato sia [ 5 mm
FORZA CENTRIFUGA
Nei ponti ferroviari al di sopra dei quali il binario presenta un tracciato in curva
deve essere considerata la forza centrifuga agente su tutta l’estensione del
tratto in curva.
FORZA CENTRIFUGA
Il valore caratteristico dell’azione è definito in accordo con la seguente
equazione:
v2 V2
Qtk = ( f × Qvk ) = ( f × Qvk )
g×r 127r
dove:
Qtk- qtk = valore caratteristico della forza centrifuga [kN - kN/m];
Qvk- qvk = valore caratteristico dei carichi verticali [kN - kN/m];
v = velocità di progetto espressa in m/s;
f = fattore di riduzione (definito in seguito);
g = accelerazione di gravità in m/s2;
r = è il raggio di curvatura in m.
Coefficiente “f”
1,20
1,00
V=120
0,80 V=160
0,60 V=200
f
V=250
0,40 V=300
0,20
0,00
0 20 40 60 80 100 120 140
Lf
STATI LIMITE
STATI LIMITE ULTIMI (SLU) F d≤ Rd dove:
n
Fd = γ GGk + γ P Pk + γ Q (Q1k + ∑ψ oiQjk )
j =2
COMBINAZIONE AZIONI
I GRUPPI DI CARICO DA TRAFFICO FERROVIARIO
- Stato tensionale;
- Deformazioni e vibrazioni;
- Fessurazione (per opere in c.a., c.a.p. e a struttura mista);
- Scorrimento dei giunti (per opere in acciaio con unioni bullonate e
chiodate).
“Facoltà di Ingegneria - Università La Sapienza” Master di specializzazione 38
ITALFERR S.p.A. - U.O. Ingegneria delle Infrastrutture Roma Feb. 2011
NORMATIVA TECNICA – Criteri di verifica S.L.E.
STATI LIMITE
STATI LIMITE DI SERVIZIO (SLE):
• Stati limite relativi alla sicurezza di marcia:
– Accelerazione verticale dell’impalcato;
– Controllo dello sghembo
– Rotazioni verticali alle estremità dell’impalcato
– Inflessione dell’impalcato sul piano orizzontale
• Stati limite relativi al comfort del passeggero:
– Controllo del rapporto freccia/luce in funzione del tipo di struttura, della
velocità della linea.
3
2
Azione di
SVIO
• ACCESSIBILITA’ E ISPEZIONABILITA’
Nella concezione strutturale dell’opera d’arte deve essere assicurato un agevole
e frequente accesso dagli impalcati alle pile per la manutenzione degli appoggi,
coprigiunti e ritegni sismici elementi con vita utile minore di quella
dell’infrastruttura.
La sostituzione degli apparecchi d’appoggio deve essere garantita con la
minore interferenza possibile con l’esercizio ferroviario.
• DRENAGGIO E IMPERMEABILIZZAZIONE
Le solette d’impalcato devono essere provviste di idonei sistemi di
impermeabilizzazione, raccolta e smaltimento delle acque; l’affidabilità del
sistema di drenaggio deve essere attentamente verificata sia in fase progettuale
che durante la realizzazione:
- IDONEO SPESSORE DI STRATO - DISPOSITIVI DEL SISTEM DI
IMPERMEABILE DRENAGGIO
Per l’introduzione delle guaine in HDPE nell’ambito degli impalcati ferroviari è stata
condotta una prova in situ per la di qualifica del sistema di precompressione.
1. ASSEMBLAGGIO GUAINE
2. TENUTA STAGNA DEI CAVI
3. OPERAZIONI DI GETTO 7 ESTRAZIONE E TAGLIO DI
4. TESATURA DEI CAVI CAMPIONI controlli
5. INIEZIONE SOTTO VUOTO
6. ISOLAMENTO ELETTRICO OR OR
“Facoltà di Ingegneria - Università La Sapienza” Master di specializzazione 52
ITALFERR S.p.A. - U.O. Ingegneria delle Infrastrutture Roma Feb. 2011
Approfondimento tecnico