La coordinazione molto diffusa nella lingua parlata, soprattutto nel registro colloquiale,
ma anche nella lingua scritta perch:
OSS.
Insieme a e e n, vengono usate le congiunzioni copulative anche, pure, neanche,
neppure, nemmeno, soprattutto in costruzioni elittiche del predicato verbale:
1
Il termine coordinazione deriva dal latino coordinatione(m) = ordinamento insieme [composto da cum,
insieme e ordinatione(m), ordinamento, disposizione che traduce il greco parataxis.
2
Derivate dal greco para accanto, presso, hypo sotto e taxis disposizione, ordinamento.
1
II. avversativa di tipo A per B; si ottiene per mezzo di congiunzioni avversative
ma, per, tuttavia, eppure, anzi, invece:
(6) Io gli chiedevo scusa ma lui non mi voleva sentire, anzi continuava a sgridarmi.
Si nota che:
- in 7-8, lavversativa non rappresenta una negazione della proposizione precedente,
ma soltanto una limitazione, una correzione, una puntualizzazione.
- in 9-10 invece, il primo termine (A) viene negato e sostituito dal secondo (B).
Lavversativa La sostitutiva
- Ma, per, tuttavia, eppure Ma, bens, anz, invece
- nondimeno, peraltro, pure, senonch (di
uso pi raro)
OSS:
Ma pu essere avversativa quindi limitativa, correttiva, in frase affermativa (La
medicina amara ma fa bene) e sostitutiva in frase negativa (Lui non Brad Pitt ma un
ingenuo istrione).
A volte il verbo non viene ripetuto nelle coordinata (v. anche 4,5,10):
(11) L'amore non sta nell'altro, ma dentro noi stessi.
(12) Il desiderio non ci che vedi ma quello che immagini.
(13) Tu non sei un ballerino qualsiasi bens un ottimo ballerino.
2
IV. conclusiva di tipo A quindi B (Cogito ergo sum ,"Penso dunque sono")
fondata sullinferenza; si ottiene per mezzo di congiunzioni conclusive (quindi, dunque,
pertanto), le quali introducono una proposizione che completa e conclude la precedente:
(15) Veramente la psichiatra prima era molto occupata, quindi credo che abbia visto
poco la bambina (Dacia Maraini, Buio);
(16) Un normalissimo cane nero innocente e buono e al momento abbandonato dalla
tua padrona, e dunque tristissimo e bisognoso di una carezza
(Sandro Veronesi, Caos calmo).
Viene usato questo tipo di coordinazione quando si vuol dare una maggiore enfasi al
discorso.
3
Il termine deriva dal greco asyndeton (da a, non e syndeo, lego insieme) e significa slegato.
4
Il termine deriva dal greco polysyndeton (da polys, molto e syndeo, lego insieme) e significa molto
legato.
3
2. LA SUBORDINAZIONE
Sono IMPLICITE, le subordinate che hanno per predicato una forma verbale di modo
indefinito (participio, gerundio, infinito). Esse possono:
- essere introdotte da una preposizione come per, a, di, da, dopo, senza e simili, che
reggono sempre linfinito:
4
Mi preg di aiutarlo. // Andiamo nel bosco a cercare i funghi.
- Essere precisate, specialmente quando il predicato un gerundio, da una
congiunzione:
Pur non avendoti pi visto, non abbiamo dimenticato. ;
- Collegarsi direttamente alla reggente:
Finito il lavoro, torn a casa.
Dal punto di vista del significato, le esplicite e le implicite si equivalgono, come appare
dalle seguenti coppie di periodi:
PERIODO CON SUBORD. ESPLICITA PERIODO CON SUBORD. IMPLICITA
Lascialo parlare Lascia che parli
Anche volendo non potrei Anche se volessi non potrei
Rimasto solo, riprese il suo lavoro Quando fu rimasto solo, riprese il suo
lavoro
Quelluomo rispose che non sapeva niente. Quelluomo rispose di non sapere niente.
Ho incontrato Laura mentre tornavo da Ho incontrato Laura tornando da scuola.
scuola.
Mi preg affinch facessi presto. Mi preg di fare presto.
Prefer non uscire perch era stanco. Essendo stanco prefer non uscire.
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2.2. Secondo le funzioni che svolgono nel periodo, le subordinate si distinguono in:
6
2.2.1. Le subordinate completive
c) dalle locuzioni verbali impersonali costituite dal verbo essere + nome: ora,
tempo, compito, dovere, una vergogna, un piacere:
ora di alzarsi.
unindecenza che possano succedere queste cose.
dovere di tutti rispettare lambiente.
d) dalle locuzioni verbali impersonali costituite dal verbo essere (e anche parere,
sembrare, riuscire, venire) accompagnato da un aggettivo o da un avverbio in
funzione di nome:
bello, brutto, necessario, tanto, poco, molto, bene, male,
pare sicuro/ strano/ opportuno ; riesce facile/ difficile; viene opportuno ecc.:
7
ha il verbo al congiuntivo, la congiunzione pu essere ommessa: Pare che abbia
speso un patrimonio.
- al condizionale, quando il fatto indicato dalla soggettiva dipende da una condizione
(espressa o sottintesa): chiaro che verrebbe volentieri (se potesse).
OSSERVAZIONI
La forma esplicita lunica che si pu usare quando:
c) la proposizione soggettiva ha un soggetti proprio: Sembra che Laura sia partita;
d) la proposizione soggettiva seguita dal verbo essere + molto/ parecchio/ tanto:
E molto che non vedi Mario?
- verbi che indicano percezione o ricordo, come vedere, sentire, udire, percepire,
accorgersi, degnarsi, rifiutarsi, capire, dimenticare ecc.:
Ho sentito che stavano litigando; Ricorda che devi finire subito quel lavoro.
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Credo che lo spettacolo finir fra poco; // Perch ritieni che abbia ragione
Mario?; // Si convinse di essere un incapace.
OSSERVAZIONI
OSSERVAZIONI
La costruzione implicita delloggettiva possibile, di norma, solo se il soggetto della
reggente lo stesso di quello delloggettiva. Essa pu essere possibile tuttavia anche con
soggetti diversi:
- con i verbi come ordinare, comandare, richiedere, proibire, vietare, impedire,
concedere ecc.:
Il generale ordin ai soldati di attaccare battaglia; // Vi prego di tacere; // Il
medico ha proibito al nonno di alzarsi;
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- con i verbi indicanti percezione, come sentire, udire, vedere ecc. In questo caso,
per, linfinito non preceduto dalla preposizione DI:
Sento il cane abbaiare; // Vide i bambini arrivare di corsa.
Con questi verbi, loggettiva implicita pu essere trasformata in oggettiva esplicita o
in dipendente relativa:
Sento il cane abbaiare Sento che il cane abbaia Sento il cane che abbaia.
OSSERVAZIONE
La subordinata dichiarativa, sia quando spiega un pronome, sia quando spiega un nome,
spesso separata dalla reggente dai due punti:
Su questo siamo tutti daccordo: che la situazione si fatta insostenibile; Ho una
speranza nella vita: rivederti.
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La proposizione dichiarativa presenta una costruzione molto simile a quella della
soggettiva e delloggettiva. Per, mentre le ultime dipendono dal predicato della reggente
(verbo o locuzione), la dichiarativa dipende da un nome o da un pronome della reggente
Es.:
Questo mi addolora, che tu sia un bugiardo. (prop. sub. dichiarativa)
Mi addolora che tu sia un bugiardo (prop. sub. soggettiva)
11
Non so se potremo venire con voi
Sono incerto se andare al mare o in montagna.
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2.2.2. LE SUBORDINATE RELATIVE (proprie e improprie)
- sono proposizioni dipendenti che completano il senso del periodo; sono collegate
dalla reggente mediante un pronome o un avverbio relativo. I due tipi di subordinate
hanno le stesse funzioni svolte nella proposizione dallattributo, lapposizione o i
complementi indiretti:
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Oltre alle frasi relative con antecedente, vi sono le relative senza antecedente. Nella frase
Chi per primo riuscir a estrarre la spada dalla roccia sar re
il pronome relativo chi ha il valore di colui il quale dove colui = soggetto della principale
e lantecedente della relativa, mentre il quale/ che = pronome relativo.
I pronomi che pi frequentemente introducono questo tipo di relative sono chi, chiunque,
quanto,-i:
Chi ha detto una cosa simile un incompetente (=colui il quale, colui che)
Chiunque abbia preso la mia penna pregato di restituirmela (chiunque=colui che)
Quanto hai fatto per me non ha prezzo (quanto=tutto ci che)
Quanti hanno passato lo scritto potranno sostenere lorale (quanti=tutti coloro che)
OSSERVAZIONI
- Solo le relative introdotte dai pronomi o dagli avverbi misti possono essere poste
allinizio del periodo, davanti alla reggente: Chi ha scritto questo libro meriterebbe il
Nobel per la pace // Chi va piano, va sano e va lontano
- La subordinata relativa segue la reggente oppure la interrompe inserendosi in essa:
Vorrei la gonna che nel cassetto // La gonna che nel cassetto mia.
- In un periodo possono esserci due o pi proposizioni coordinate fra loro. Esse possono
avere:
a) la stessa funzione:
Le piante che (CO) ho comprato con te e che (CO) curo con molto affetto stanno
purtroppo morendo
Per labito mi far consigliare da Laura che (sogg) ha buon gusto e che (sogg) sempre
elegante.
b) funzioni differenti:
Le piante che (sogg) mi sono state regalate al mio compleanno e che (CO) ho curato con
massimo affetto sono in piena fioritura.
In entrambi i casi, il pronome relativo che pu essere ommesso nella seconda, a patto che
abbia la medesima funzione in tutte le proposizioni. Con i pronomi cui e quale, invece, la
ripetizione sempre preferibile:
Comprer la videocassetta del film di cui (comp. di argomento) hanno parlato i giornali
e di cui (comp. di argomento) abbiamo visto la pubblicit;
Spero proprio di non incontrare pi quel ragazzo con cui (comp di relazione) ho litigato
e da cui (comp. dagente) sono stato insultato.
Le relative proprie possono avere sia la forma esplicita sia la forma implicita. In
particolare:
a) nella forma esplicita hanno il verbo:
- allindicativo, quando esprimono un fatto presentandolo come certo o reale: Ho
conosciuto una persona che parla perfettamente il cinese;
- al congiuntivo o al condizionale, quando indicano un fatto come incerto, possibile,
desiderato, temuto, ipotizzato e sim: Ho bisogno di una persona che parli
perfettamente il cinese; Mi stata presentata una persona che potrebbe aiutarci.
b) nella forma implicita hanno il verbo:
- al participio, presente o passato, che di fatto pu sempre essere risolto in forma di
relativa esplicita: Mario, pur avendo studiato ingegneria, ora fa un lavoro
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rispondente alle sue aspirazioni (= che risponde alle sue aspirazioni). // Non mi
ancora arrivato il pacco spedito da Milano sette giorni fa (= che stato spedito da ...)
- allinfinito, preceduto da un pronome relativo in funzione di CI: Cerco un amico
con cui condividere opinioni e esperienze // In cerca di persona seria (a) cui
affidare delle responsabilit;
- allinfinito, preceduto dalla preposizione da o senza alcuna preposizione: Questo
labito da portare in tintoria (=che deve essere portato in...); Ho sentito il gatto
miagolare (= che miagolava). Si nota che la relativa implicita risolvibile in una
relativa esplicita.
ATTENZIONE! Con i verbi di percezione come udire, sentire, vedere, sorgere si
hanno prop. oggettive (il vbo allinfinito dipende direttamente dal verbo) e prop.
relative (il verbo allinfinito dipende dallantecedente:
Prop. oggettiva Prop. relativa
Odo cantare gli uccelli Odo gli uccelli cantare ( odo gli uccelli
che cantano)
Sento parlare cos troppi ragazzi Sento troppi ragazzi parlare cos ( che
parlano cos)
Ho visto arrivare un'auto scura Ho visto un'auto scura arrivare (... che
arrivava)
ATTENZIONE!
- la congiunzione che usata nelle subordinate sopraelelencate per lo pi nel parlato.
Di conseguenza, preferibile evitarla nello scritto. Inoltre, opportuno precisare
che il loro uso ambiguo. Si noti lambiguit tra il valore finale e quello
consecutivo in Dagli una pastiglia che gli calmi il dolore dove che pu significare
sia affinche sia tale che.
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Le subordinate causali, finali, consecutive, ipotetiche e concessive hanno in comune il
fatto di esprimere il rapporto logico di causa effetto come si pu osservare nella tabella
che segue:
LA PROPOSIZIONE CAUSALE
Dal punto di vista semantico, il concetto di causa pu essere diviso in tre classi:
- causa efficiente: il bicchiere si rotto perch lhai urtato si indica un evento
specifico;
- causa formale: il bicchiere si rotto perch era fragile si fa riferimento a
unaffermazione di carattere generale;
- motivo di dire: Luisa non in casa perch non vedo la luce accesa basata su una
deduzione soggettiva del parlante (ossia su un processo inferenziale: 1. Quando
Luisa a casa ha la luce accesa // Quando esce, spegne la luce La luce non
accesa, quindi non a casa. Vedi anche: Uscir perch ha preso limpermeabile;
Sar andato in citt perch non vedo la sua macchina.
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- Nella lingua formale e particolarmente nel linguaggio burocratico e giuridico si
usano le locuzioni aventi che come secondo componente: per il fatto/motivo che,
dato/visto/ considerato che, del momento che, in quanto (che):
Per il fatto che non mi ha ancora risposto, penso che sia allestero. Penso che sia
ancora allestero per il fatto che non mi ha ancora risposto.
Non possibile concedere il prestito in quanto (che) mancano le garanzie.
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Il bracconiere dovette pagare una grossa multa per aver ucciso il capriolo.
Ti ringrazio di avermi aiutato.
Inoltre, la locuzione per il fatto che usata nelle causali esplicite si trasforma in per il
fatto di per introdurre unimplicita:
contento per il fatto di aver ottenuto la promozione.
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LA PROPOSIZIONE FINALE - indica lo scopo o il fine cui diretta lazione espressa
nella reggente:
CHE, connettivo (non specializzato) proprio del parlato introduce una finale che
sempre posposta alla principale:
Telefonami, che parliamo un po.
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Esempi:
Sono venuta per darti una bella notizia // solo per salutarti, ecc
Bisogna impegnarsi molto per farcela.
Paolo andato a comprarsi il giornale.
Aveva fatto quellindagine allo scopo di fare un po di luce nella vicenda.
Pensateci bene onde non pentirvi nel futuro.
OSSERVAZIONI
- La costruzione in forma implicita della finale possibile quando il soggetto della
finale lo stesso della reggente o indeterminato (v. Bisogna ..... ).
- Si pu anche usare la finale implicita tutte le volte che il soggetto della finale, pur
essendo diverso da quello della principale, deducibile (da un CO o un CT
contenuti nella reggente):
Il poliziotto esort gli automobilisti a sgomberare le strade.
Vi prego di restare.
Paolo diede a Gianni una lettera da imbucare.
- Altrimenti, per ottenere identit di soggetto tra la finale e la reggente, si pu usare
nella finale la costruzione fraseologica con il verbo causativo fare:
Telefoner a Carlo per farmi restituire il disco.
Mando Gianni alla lezione di nuoto per fargli superare la paura dellacqua.
- A proposito dello stretto legame tra causali e finali, notiamo che la finale pu
trasformarsi in causale tramite linserzione di un verbo di intenzione (volere,
intendere, dovere). Si confronti:
Ho scritto una lettera per chiedere una proroga. (F)
Ho scritto una lettera perch volevo chiedere una proroga. (C)
Invece la Causale non si pu trasformare in Finale se non nel caso in cui in questultima
viene espresso il motivo progettato nel futuro:
Torno a casa perch voglio fare una telefonata. (C)
Torno a casa per fare una telefonata.(F)
ATTENZIONE!
Le espressioni del tipo per essere sincero, per dire la verit, a voler essere sinceri e
sim. non esprimono un fine, ma lo scopo per cui si fa o si dice qcosa; pertanto hanno un
valore pragmatico ovvero equivalgono a un avverbio pragmatico:
Per essere sincero, non ho voglia di uscire = sinceramente, .... = non ho voglia di
uscire, lo dico francamente.
20
LA PROPOSIZIONE CONSECUTIVA indica la conseguenza o leffetto di quanto
detto nella reggente:
La giornata era stata cos brutta che decisi di restare in casa
Luisa ha lavorato tanto che si stancata molto.
La consecutiva pu essere rovesciata in una causale:
Decisi di restare in casa perch era una giornata molto (=cos) brutta.
Luisa si stancata molto perch ha lavorato tanto.
Come si pu notare, la relazione di conseguenza pu essere considerata come leffetto
di una causa intensificata. Infatti, la consecutiva marcata dalla presenza di un
intensificatore situato nella principale. La frase
Pioveva e mi son bagnato
pu essere trasformata in una causale:
Mi sono bagnato perch pioveva
e in una consecutiva con laggiunta di un intensificatore:
Pioveva cos forte che mi son bagnato.
La forma esplicita anticipata nella reggente dagli avverbi intensificatori cos, tanto,
talmente ecc. o dagli aggettivi tale, siffatto, simile ecc, tutti riferiti alla consecutiva
introdotta dalla congiunzione che. Tra la principale e la consecutiva si stabilisce una
correlazione che pu essere espressa anche mediante connettivi che fondono i due
elementi (congiunzioni composte) - cosicch, sicch, talch - o delle locuzioni
congiuntive in tale modo/ misura che, al punto/ segno che ecc.
IL MODO DELLA SUBORDINATA CONSECUTIVA pu essere:
- lindicativo se la conseguenza reale:
Laura cos bella che tutti le fanno la corte.
Giovana era cos graziosa che tutti i ragazzi si innamoravano di lei.
Si offese talmente che non ci parl per anni.
La proposta talmente assurda che non merita alcuna considerazione.
Ero tanto stanco che non riuscivo a dormire.
Non ho ancora finito sicch sono costretto a tornare.
Sono arrivato in anticipo, di modo che devo aspettare.
In deficit cresciuto in tale misura che si devono prendere provvedimenti.
- il congiuntivo, quando la consecutiva esprime una possibilit o una eventualit
(quando la conseguenza ipotetica o possibile):
Ho fatto in modo tale che tu possa riavere subito i tuoi soldi.
Facciamo un proposta tanto sensata che nessuno ci possa criticare.
- il condizionale, quando il verificarsi della conseguenza subordinato a una
condizione:
cos generoso che aiuterebbe tutti, se potesse.
C un silenzio tale che si sentirebbe volare una mosca (sott. se ne fosse una)
- quando si vuole esprimere un augurio o un desiderio:
Mi sono tanto divertito in quel locale che vorrei ritornarci.
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abbastanza intelligente per capire la situazione.
Antonio cos ingenuo da credere a qualsiasi sciocchezza.
Era cos graziosa da attirare lattenzione di tutti.
Si stanc tanto da ammalarsi.
Non mi d alcun ascolto tanto da costringermi ad alzare la voce.
OSSERVAZIONE
1. Quando lelemento anticipatore della reggente troppo, troppo poco, abbastanza,
sufficientemente, la subordinata consecutiva introdotta da:
- perch + verbo al congiuntivo: Il brano era troppo difficile perch potesse essere
capito dagli studenti. (costruzione esplicita)
- per + verbo allinfinito: Siamo troppo stanchi per studiare ancora. // Andreea
abbastanza grande per poter prendere da solo le sue decisioni. (costruzione
implicita)
2. Nella scelta tra esplicita e implicita influiscono anche fattori pragmatici: nellesplicita
si esprime un senso di volont, dinamicit che nellimplicita manca:
Il ragazzo cos stanco che non riesce a prender sonno.
Il ragazzo cos stanco da non riuscir a prender sonno.
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LA PROPOSIZIONE CONCESSIVA [bench A (tuttavia) B] indica il mancato verificarsi
delleffetto (B) che potrebbe o dovrebbe conseguire a una determinata causa (A):
Bench io abbia fame (A), (tuttavia) non manger (B).
In altri termini, c una causa (A = avere fame) che normalmente produce un effetto (B =
mangiare), ma nel caso specifico accade il contrario di quanto ci aspettiamo (non
mangiare). La relazione tra principale e causale opposta a quella esistente tra principale
e causale: si tratta infatti di causa frustrata. Come nelle causali, anche nelle concessive
possiamo distinguere tra
causale concessiva
causa efficiente il bicchiere si rotto perch lhai il bicchiere non si rotto bench tu
urtato lo abbia urtato
causa formale il bicchiere si rotto perch era il bicchiere non si rotto bench sia
fragile fragile
motivo di dire Luisa non in casa perch non vedo Lucia in casa bench la luce non
la luce accesa sia accesa
Bench io abbia pagato in contanti, non ho ottenuto nessuno sconto. forma esplicita
Pur avendo pagato in contanti, ................................................ . forma implicita
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OSSERVAZIONE
1. Anche la concessiva, come altre subordinate, pu avere il verbo al condizionale,
quando la concessione espressa sotto forma di ipotesi o parere personale:
Compra pure la moto, sebbene a mio parere ti converrebbe aspettare lestate.
2. Spesso, se nella concessiva c un predicato nominale, la copula pu mancare in
quanto sottintesa:
Per quanto (sia) povero, non accetta aiuto.
Sebbene (fosse) molto diligente, non supera lesame.
La forma implicita, che deve avere sempre lo stesso soggetto della reggente, ha il
verbo al gerundio, al participio passato o allinfinito:
- il gerundio preceduto da pur(e), anche:
Pur essendo romano, Gianni tifa per la Juve.
Pur essendo stato ferito, il cervo riusc a fuggire.
Pur non essendo daccordo, mi attengo alla volont della maggioranza.
Pur avendo fatto una corsa, perdemmo il treno.
Anche lavorando tutta la notte, non ce la faremo.
Anche andando a tutto gas, non riusciremo ad arrivare in tempo alla partita.
si pu usare anche il solo gerundio, se i contenuti della frase si prestano a
uninferenza di carattere concessivo:
Giocando con un dolore alla caviglia, lattaccante riuscito a terminare la partita.
- il participio passato pu essere preceduto da pur(e), sebbene, bench, quantunque
e sim:
Bench profondamente offeso da quelle parole, rimase (tuttavia) molto calmo.
Bench sconsigliato da tutti, non volle rinunciare al suo progetto.
- linfinito preceduto da per:
Per essere (= sebbene sia) cos magro, ha una bella forza.
Per aver studiato (= sebbene abbia studiato) solo un anno, parla molto bene litaliano.
Valore concessivo hanno anche le costruzioni implicite costituite dalla locuzione a costo
di + infinito oppure, se la reggente negativa, nemmeno a, neppure a, neanche a,
manco a:
A costo di offenderti, dir quello che penso.
Mi far questo bel viaggio a costo di stare poi al digiuno per un mese.
Non si trova un posto in aereo nemmeno a pagarlo oro!
Non lo si convince nemmeno a metterlo di fronte allevidenza.
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Chiunque mi cerchi, non sono in casa.
Comunque vadano le cose, dobbiamo vederci.
La concessiva ipotetica si verifica allorch i fatti indicati nella reggente sono presentati
in forma ipotetica, cio come non reali, probabili o assolutamente impossibili:
Anche se volessi, ormai non potrei pi aiutarti.
Devi mangiare, anche se non hai fame.
Anche se fossi andato con lui, non avresti potuto fare niente.
Le proposizioni concessive ipotetiche hanno gli stessi modi e tempi del periodo ipotetico
sul quale ci soffermeremo nel prossimo corso.
ATTENZIONE!
Lapodosi pu essere una proposizione principale (a) o una proposizione subordinata
(b,c):
(a) Se participassi alla gara, vinceresti.
(b) Penso che vinceresti, se participassi alla gara.
(c) Penso che il viaggio sarebbe meno faticoso se prendessimo le cuccette.
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2. Tutte le congiunzioni, eccetto se, e tutte le locuzioni congiuntive esprimono solo
ipotesi possibili o irreali.
IL PERIODO IPOTETICO
La proposizione subordinata condizionale insieme alla sua reggente forma ununit logica
detta PERIODO IPOTETICO, cio un periodo fondato su unipotesi da cui si potrebbe
derivare una conseguenza:
Se ti senti solo telefonami.
ipotesi conseguenza
Il periodo ipotetico, a seconda della probabilit dei fatti indicati nella protassi, pu essere
di tre tipi:
tipo di periodo Tipo di ipotesi modo
I. PERIODO IPOTETICO Lipotesi presentata come Lindicativo (tanto nella
della REALT un fatto reale, sicuro protasi quanto nellapodosi)
o limperativo nellapodosi
II. PERIODO IPOTETICO Lipotesi presentata come Congiuntivo imperfetto
della POSSIBILIT solo possibile perch nella protasi e al
presenta un fatto che non condizionale presente o
accaduto, ma potrebbe allimperativo nellapodosi
accadere.
III.PERIODO IPOTETICO Lipotesi espressa nella a) se lipotesi irrealizzabile
dellIRREALT protassi non vera o si riferisce al presente si usa
impossibile perch riguarda il congiuntivo imperfetto
un fatto che non si pu nella protasi e il
realizzare o che avrebbe condizionale presente
potuto accadere ma non nellapodosi;
mai accaduto. b) se lipotesi irrealizzabile
si riferisce al passato si usa
il congiuntivo trapassato
nella protasi e il
condizionale composto
nellapodosi;
c) se, invece, la
conseguenza si manifesta o
si prolunga al presente,
26
nellapodosi si usa il
condizionale presente.
ATTENZIONE!
i) Nel periodo ipotetico dellirrealt, lindicativo imperfetto tende a sostituire sempre pi
spesso il congiuntivo trapassato della protasi e, nella ligua parlata, anche il condizionale
composto dellapodosi:
Se arrivavi (fossi arrivato) un attimo prima, avresti incontrato Paola oppure
Se arrivavi (fossi arrivato) un attimo prima, incontravi (= avresti incontrato) Paola.
ii) Talvolta la protasi al congiuntivo imperfetto della possibilit o
dellimpossibilit, o al congiuntivo trapassato, si trova usata da sola (senza
apodosi), la quale facilmente intuibile. Ci succede quando si vuole dare
particolare risalto alla proatsi, specialmente in frasi esclamative o interrogative
per esprimere un desiderio o un rimpianto:
E se prendessimo laereo?; Se ti avessi dato ascolto!; Fosse vero!
iii) In altri casi, la protasi, con o senza apodosi, non introdotta da se o da altre
cong:
Avessi i soldi, quanti regali ti farei!
OSSERVAZIONE
La probabilit dei fatti pu essere espressa nella protasi, anche nella variante implicita:
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Usando un po di buon senso (= se tu avessi usato ..),
non avresti combinato tutti quei guai
OSSERVAZIONI
Le proposizioni temporali che esprimono contemporaneit costituiscono di solito una
sorta di cornice temporale entro cui si colloca lazione rappresentata dalla principale:
Mentre trasmettevano il mio programma preferito, squill il telefono.
Quando viene a trovarmi, porta sempre un regalo.
Quando nella principale espressa unazione durativa, allinterno di essa pu essere
collocata lazione rappresentata nella temporale e quindi il rapporto viene invertito:
Il concorrente stava per tagliare il traguardo quando fu colto da violenti crampi alle
gambe.
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Laereo aveva gi preso quota, quando dalla torre di controllo giunse lordine di atterrare.
Il rapporto di concomittanza tra le due azioni pu essere sottolineato mediante
linserimento del rafforzativo ecco:
Stavo iniziando larrampicata, quandecco (che) si scatena un tremendo temporale.
La subordinata temporale che esprime un rapporto di contemporaneit o di posteriorit ha
il verbo allindicativo, mentre la temporale che esprime anteriorit ha il verbo al
congiuntivo.
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ATTENZIONE!
In particolari contesti, le stesse congiunzioni e locuzioni congiuntive acquistano dei
significati pi estesi:
Star qui finch vorrai (= per quanto tempo tu vorrai)
Bevvero fino a star male.
- Le temporali introdotte da a mano a mano che o man mano che con il verbo
allindicativo indicano una circostanza che si realizza gradualmente nel tempo in
rapporto con il realizzarsi della circostanza espressa dalla reggente: A mano a mano
che avanzavamo, il sentiero si faceva pi ripido.
- Le temporali introdotte dalle locuzioni ogni volta che, tutte le volte che,
ogniqualvolta con il verbo allindicativo indicano una circostanza che si ripete
ognivolta che si verifica la situazione espressa nella reggente: Gianni si dispera
ogni volta che lInter perde.
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